Sampdoria Club

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Editoriale

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a cura della Federazione Clubs Blucerchiati

di T.G.

Intervista a Valerio Verre di Laura Rossetti

Sampdoria, i sogni della “vecchia ragazza” del Quarantasei di Stefano Rissetto

Tifo Sampdoria ma resto umile

ANNO LI - N°2 Aprile 2018 Questa rivista è stata chiusa il 3 aprile 2018

di Graziano Cutrona

Direttore responsabile Tito Gherardi

Le vecchie parole d’ ordine

Direttore editoriale Giorgio Merello

di Gianni Damonte

L’amore per il blucerchiato in rosa

Redattore capo Laura Rossetti

Uno “scatto di reni” per esaltare una stagione

Hanno collaborato a questo numero: Graziano Cutrona, Gianni Damonte, Alessandra Fasce, Roberto Martinelli, Maurizio Puppo, Stefano Rissetto, Laura Rossetti, Emanuele Tacchino

La maglia blucerchiata, unica al mondo…usiamola!

In copertina: Duván Zapata Foto Pegaso Newsport

di Alessandra Fasce

di Roberto Martinelli di Stefano Rissetto

Stadio di Marassi, il problema sono anche i prezzi di Maurizio Puppo

Punto Blucerchiato: notizie dal mondo dei tifosi sampdoriani Stagione 2017/18: tabellini e foto delle partite

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Quagliarella e Viviano, un esempio di attaccamento ai colori. Foto Pegaso Newsport

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ll’indomani della bella vittoria di Bergamo e a poche ore dal derby di ritorno, viene spontaneo domandarsi quale sia la vera Sampdoria di questo altalenante campionato. Si tratta della squadra ben organizzata, solida e divertente, capace di abbattere con merito Milan, Fiorentina e Atalanta per due volte, Juventus e Roma? Oppure della squadra timida, balbettante e a tratti imbarazzante che ha sperperato punti a Bologna, Verona, Benevento, Crotone, Cagliari e nel sabato pasquale a Verona lato Chievo, nonché sconfitta in maniera umiliante dall’Inter che si presentava a Marassi sommersa dalle critiche? Probabilmente la verità sta nel mezzo: questa squadra non è stata costruita per stare nelle prime sei del campionato, ma vi ha albergato con pieno merito fino a marzo dimostrando di poter addirittura fare qualcosa di più senza sforzi eccessivi. Allo stesso tempo non può essere la vera Sampdoria quella che si è presa imbarcate colossali in alcune trasferte e nella già ricordata debacle interna con l’Inter. Giova ricordare però che la classifica che conta non è quella di dicembre ma quella di maggio e tutta la squadra blucerchiata (dall’allenatore all’ultimo dei giovani aggregati alla prima squadra), ha il dovere di onorare la maglia e l’impegno fino alla fine del campionato. Aver raggiunto i tanto proclamati 40 punti già a fine inverno può avere fatto scattare una rilassatezza eccessiva nelle menti dei calciatori, molti dei quali magari già proiettati negli appuntamenti con le rispettive nazionali al Mondiale estivo in programma in Russia. Naturale, ma anche pericoloso, visto che il calo di concentrazione potrebbe riservare brutte sorprese…anche a livello fisico! Ci sono poi le immancabili voci di mercato. Come sempre si sentono solo notizie di procuratori impegnati a trovare le migliori destinazioni possibili per i propri assistiti. Si fanno i nomi delle società più importanti del continente, pronte a garantire stipendi faraonici e carriere dorate ai nostri migliori giocatori. Un po’ come è successo con Shick… ! Questo è il calcio di oggi, il senso di appartenenza al club è stato praticamente estirpato dalle esigenze commerciali e dalla sete di guadagno di tutti gli Il presidente Ferrero a Roma sotto il settore ospiti.

Foto Pegaso Newsport

3 Anche a San Siro con il Milan non è mancato l’appoggio della tifoseria. Foto Roberto Martinelli

attori del mondo calcistico (procuratori in testa, ma ovviamente anche per necessità di bilancio delle società). Certo, ci sono le eccezioni di cui andiamo ben fieri, anche se purtroppo si tratta solo di eccezioni. La società sta operando bene: finché riesce ad autofinanziarsi e ad avere bilanci in utile grazie soprattutto alla compravendita dei calciatori non si rischiano brutte sorprese.

Gli investimenti fatti sulle infrastrutture sono sicuramente un ottimo modo di vedere la Sampdoria di domani e l’incremento dei proventi dai diritti televisivi potrebbe aprire scenari più ambiziosi nel prossimo futuro. L’importante è remare tutti dalla stessa parte e restare tutti sulla stessa barca. Non possiamo pensare che in queste ultime dieci giornate si voglia rovinare l’ottimo lavoro svolto fino ad un paio di settimane fa. A Mister Giampaolo tocca ora l’arduo compito di serrare le fila e trovare le giuste motivazioni per tutti i calciatori che indossano la maglia più bella del mondo. La tifoseria blucerchiata, così come ampiamente dimostrato dalla Gradinata Sud durante tutto il secondo tempo della partita con l’Inter, non ha voltato le spalle ai giocatori. Presenti in massa anche a Benevento e a Crotone, dove sono arrivate due sconfitte a dir poco brucianti. Ma un conto è dare l’anima e sputare sangue per la nostra maglia, altro conto è invece vivacchiare in attesa della fine del campionato. Il tempo delle parole e dei buoni propositi non può essere eterno. Va bene aver raggiunto la salvezza con larghissimo anticipo ma bisogna finire il campionato con grande dignità, giocando – come ha detto Giampaolo – “per divertirsi e per divertire”. Senza assilli di classifica, con la consapevolezza che quello di buono che è stato fatto non è stato fatto per caso. I sampdoriani ci credono, adesso è il momento di dimostrare quanto sono sampdoriani quelli che scendono in campo. A Bergamo è arrivata una grande risposta, adesso sotto con la partita più importante di questo finale di stagione, ma il campionato non finisce il 7 aprile.

Il povero Davide Astori in azione contro la difesa blucerchiata.

Foto Pegaso Newsport

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“Graffiti”:Samp and the city.

Osti e Romei, a loro il delicato compito di preparare le strategie Foto Pegaso Newsport

LE di Gianni Damonte

“siamo

sempre qua - storie in bianco e nero dove abbiamo solo - un ruolo fisso da comparsa.

Nelle file di un bolero - tutto il resto è farsa”.

vecchie PAROLE

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volte è tardi ma si capisce benissimo che il sonno il lontano. Allora si può fare qualsiasi cosa dalle flessioni sul pavimento al cercare di ricordare la formazione dei blucerchiati nel campionato 2002/03. Dal meditare sulla filosofia di Kant allo scrivere un articolo per la rivista “Sampdoria Club”. Insomma, è difficile mettere una freccia, direzionale, se non a caso. E allora scegliamo l’ultima pozione. Siamo in una bellissima primavera, piena di giorni da inventare. Siamo in una bruttissima primavera, piena di giorni da cancellare. Difficile “tenere la rotta”, se non ricorrendo alle vecchie parole d’ordine. Ogni ora che è segnata sul quadrante blucerchiato (diceva il comma A del vangelo laico graf(Claudio Baglioni, fitiano) è figlia di ieri. Ma, contemporaneamente, è anche madre del domani. Per questo è importante “Bolero”) usare bene “l’adesso”. Anche se sembra esercizio faticosissimo nel “ron ron” di un campionato che si avvia alla conclusione. ...e allora viene la voglia di riprendersela quella parola (“Graffiti”) vecchia e nuovissima, con tutto ciò che tuttora si porta appresso nell’immaginario collettivo: moralità, etica, tradizione, modernità.

Viene voglia di liberarla dalle incrostazioni del tempo, dalla polvere di una città bicolore, per riconsegnarla, linda e pinta, alle future, generazioni di tifosi.

Sorridi amico lettore? Il mestiere di tifoso (Cesare Pavese, quasi ti ho citato!) si fa anche, “a mano”, anche scrivendo un articolo come questo. Ci sono, è vero, dei percorsi preferenziali, più veloci. Con il fenomeno della globalizzazione basta un clic e tutto il pianeta sa che ci sei e che cosa pensi. La vita al tempo di Internet...

Ma cosi, a gioco lungo, si omologano comportamenti, ansie, speranze. Acquista valore quello che ci fa diversi, quello che ci differenzia. Quello che gli altri non hanno. La Sampdoria l’abbiamo solo noi. Eccolo il VALORE. Sampdoria! Senza cedimenti, mai. Chi era già in trincea prima di Paolo Mantovani (io e tanti) gettò le chiavi della “fortezza dell’etica in cui si era chiuso. La fortezza dell’etica blucerchiata. Gettò le chiavi Kownacki in azione per prevenire qualsiasi remota (molto remota) entazione di contro il Verona cedimento.

La Sampdoria non è solo una squadra di calcio!

Foto Pegaso Cercate di capirlo, cari Ferrero e Romei, seguaci di AristipNewsport

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e

La Sud e i suoi colori Foto Roberto Martinelli più dure” o “una giacca a doppio petto, po di Cirene (documentatevi, non è per avere un cuore in più” beh, non mi un’offesa!). sembrano messaggi così criptati, anzi.

Cercate di capirlo cari giovani tifosi, È accanto che c’è la “polpa”. La polpa è convinti che la sottoscrizione di un quello che mi hanno insegnato. Quello abbonamento sia aver già “fatto tanto” che ho visto con i miei occhi. Quello che per la Causa. L’ignavia era condannata ho vissuto. Sarò noioso e ripetitivo (l‘ho anche da padre Dante con l’inferno. già scritto): è il patrimonio culturale di Viviamo un tempo, alludo ai risultati, una sampdorianità ALTA. Perché la Samche raffrontato con un recente passato pdoria ci fa andare d’accordo con la vita. (il 2011 non era il mesozoico, erano Perché la Sampdoria ci fa dannare (mesolo sette anni fa) è tutto grasso che mento: Udinese, Bologna, Benevento, cola. Certo, viva Pecini, viva Osti, viva Crotone) ma poi, miracolosamente, tutto Pradè. MA... passa (tu chiamale, se vuoi, rimozioni).

MA... aprire continue basi d’asta per Perché la Sampdoria evoca sentimenti i nostri migliori atleti a gioco lungo di orgoglio, di fedeltà di appartenenza può rivelarsi pericoloso. È una curva ed è un serbatoio di creatività NON senza preavviso. In soldoni e fuori dai COMMERCIALE. denti: a volte c’è la sensazione che Perché la Sampdoria è la nostra eterla programmazione del nostro futuro na “Arcadia” blucerchiata. Perché la assomigli un po’ a strane formule Sampdoria sa creare misteriosissime magiche (“salaga dula, megica bula, bibbidi bobbidi bu”).

Puggioni, con Zapata al termine di (e leggiadre) alchimie che riescono a Avere “naso” nell’ individuazione di Roma - Sampdoria, cuore blucerchiato farci sognare. Perché la Sampdoria ci ha reso eredi di un patrimonio sportivo giovani talenti (e voi siete bravissi- a Benevento. Foto Pegaso Newsport (e morale) tuttora indispensabile e mi) non è scienza esatta sempre e al calcio e più in generale a questa comunque. Quel tizio che firma questo articolo forse vorrebbe l’eterno tutto e subito. Citando tristi sgangherata città. versi di canzonette. Mi si prende in giro (no es problema, diceva La chiusa? Perché “la Sampdoria fa paura a chi vuole restare Heriberto) ma per esempio...“si viaggiare evitando le buche chiuso nei palazzi e negli scagni” . Vittorio Allegri dixit...

10 di Stefano Rissetto

Nella foto a sin.

Lucas Torreira, impossibile riuscire a trattenerlo ancora?

Foto Roberto Martinelli Nella foto destra Tifosi blucerchiati a Roma Foto Roberto Martinelli

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Giampaolo indica la via: costruiamo una grande Sampdoria!

Foto Pegaso Newsport

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a qualche tempo, più del dipinto guardo la cornice. La partita domenicale in casa, spesso vittoriosa per non dire quasi sempre, si officia infatti in un contesto contraddittorio.

La squadra di Giampaolo gioca in uno stile futuribile e redditizio; come dice il mio caro amico Domenico Arnuzzo, «evidenzia un nuovo modo di giocare al calcio». La posizione di classifica, rispetto alle incognite di un'estate ricca di cessioni significative, è felicemente impensabile. Secondo quanto annunciato, il potenziamento infrastrutturale del club è in corso.

Eppure tutto questo non produce riscontri visibili, quanto ad affezione popolare. Gli spettatori, secondo una tendenza ormai poliennale, seguitano infatti a diminuire, concretizzando una flessione su cui sarebbe nocivo non ragionare. Il decremento demografico della città è un fattore innegabile. Ma forse c'è dell'altro.

Superficiale sarebbe addebitare integralmente a certi aspetti extratecnici della corrente gestione, più che positiva sotto il profilo dei risultati, un calo che si radica in quella precedente. La disaffezione che spopola gli spalti non coincide infatti con il cambio di proprietà, ma ne discende per nesso causale. Per dodici anni i sampdoriani erano stati partecipi e complici di una consapevole e vicendevole “dissimulazione onesta”, di fronte alla proprietà più facoltosa della storia, ma franca e leale nel sottrarsi – adducendo le circostanze dell'avvento - a prospettive di impegno economico diverse dalla gestione minima dell'ordinario, remote quindi dall'allestimento di quel secondo assalto a Wembley che tutti i tifosi, in sonno o in veglia, da un quarto di secolo progettano.

Alla fiammata di abbonati e presenze, registrata in avvio di ciclo, era andata infatti succedendo una sostanziale stagnazione, culminata nella diminuzione di tessere registrata in occasione del ritorno in Champions. Non tutti hanno saputo adattarsi a quel brusco quanto onesto mantra presidenziale «Potremmo prendere i campioni, ma non ce li vogliamo permettere», che si rispecchiava nel marottiano «Noi non abbiamo

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“vecchia ragazza” del Quarantasei ambizioni sportive». La diffusa frustrazione del pubblico, di fronte a un'austerità pauperistica che pure ha prodotto in un dodicennio oltre 300 milioni di passivo, sarebbe deflagrata con miccia a lenta combustione ed oggi lascia tracce nel mantra «Sestu e Barillà» tuttora recitato in margine alle sessioni di mercato.

Tutto questo non ha aiutato ad avvicinare al Doria nuove leve di sostenitori, poco attratti dall'idea di essere portati per premio a vedere i figli degli altri ricchi (o dei poveri ma intraprendenti) che mangiavano il gelato. Le scelte di vertice nel cuore del tifo, rendendo lungamente spogli gli spalti e impervie le trasferte, hanno poi radicalizzato un nucleo irriducibile, nel segno di una purezza ideologica non priva però – come ogni decisione coraggiosa - di prezzi da pagare.

Dalla sera alla mattina, letteralmente, quattro anni fa lo scenario è cambiato. La Sampdoria è diventata una dinamica impresa commerciale, una fiera campionaria permanente di promettenti calciatori, nel segno del continuo riassortimento degli scaffali. L'occhio lungo dei cercatori di talenti ha enormemente giovato al fatturato e quindi agli utili.

Gioco brillante e spettacolare, squadra in alta classifica, infrastrutture in via di rinnovamento o ampliamento: perché tutto questo non fa aumentare gli spettatori?

Cedo la parola a un tale Marco Giampaolo: «Escogitare cose diverse per fare sì che un tifoso gioisca sempre dello spettacolo che vede. Sennò bisogna rassegnarsi. Diventa solo un'industria che produce utili ogni anno e stanno tutti bene. Ma i sogni?

Si toglie la poesia. Il sesto, il settimo, l’ottavo posto che sono il massimo possibile diventano abitudine e subentra noia per quella che dovrebbe essere gioia. Paradossalmente è quasi meglio andare a sbalzi, un po’ bene e un po’ male. Andare in depressione per poi gioire quando ti riprendi». L'ultima frase si riassume in una parola sola: Varese.

Che cosa fare per riportare la gente allo stadio? Tenere i giocatori bravi e comprarne altri per i ruoli ricoperti dai meno bravi, per arrivare ai 25mila abbonati del 1991, conseguenza di un noto risultato? Oppure inventare nuove strade promozionali, per far scoprire ai bambini la bellezza seduttiva dei colori e della maglia? Usare veicoli del nostro tempo (i social, la tv tematica, la rete commerciale, il progetto sorto dal basso “CulturalSamp”) per trasmettere un messaggio antico?

Secondo attendibili proiezioni, la riforma dei diritti tv innalzerà da 37 a 58 milioni gli introiti della Sampdoria. Quei 21 milioni di aumento potrebbero essere in parte utilizzati per avviare una strategia di riconquista non solo dei 2mila tifosi svaniti negli ultimi anni, ma anche di nuove adesioni. Per arrivarci la strada più ovvia riguarda i prezzi dei biglietti. Gradinate a 5 euro, distinti a 10, tribuna superiore a 15 e inferiore a 20, abbonamenti commisurati a tale tariffario: davvero impossibile provarci almeno per un campionato? Visto che nei prossimi anni la distribuzione degli utili tv sarebbe regolata anche secondo le presenze allo stadio, non si tratterebbe di una regalia ma di un investimento. Se anche una cura traumatica come questa non producesse risultati, ci sarebbe allora da interrogarsi davvero su che cosa stia diventando, e dove stia andando, la vecchia ragazza del Quarantasei.

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di Laura Rossetti

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“Ho tanta voglia di dimostrare il mio valore!”

Foto Pegaso Newsport

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o iniziato la mia avventura con il calcio nei campi vicino casa, per strada con gli amici, all'oratorio del paese...”.

Inizia a darli così i primi calci al pallone Valerio Verre, giovane promessa classe ‘94, romano de Roma, con l'aria scanzonata e le idee ben chiare in testa; un ragazzo semplice che quando ci racconta il suo amore per questo sport ci riporta indietro nel tempo, quando i bambini sognavano di diventare come i propri eroi ma lo facevano con l'ingenuità dell'età. Una passione vera la tua che ti ha portato anche a non avere un ruolo ben preciso.

Possiamo dire che i reparti del rettangolo verde li hai provati quasi tutti, ma quello che prediligi quale è?

“Sì è vero ho cambiato tanti ruoli; ho iniziato da trequartista, poi ho giocato come mezzala passando anche per il play, li ho fatti davvero tutti. Io forse preferisco fare la mezzala. Un ruolo che sento più mio”.

Ma sbaglio o ti piaceva parecchio anche fare goal, soprattutto su calcio piazzato?

“Ebbene sì, da piccolo ne facevo tanti poi ho perso il vizio… mi piacerebbe però ritrovarlo, sono sincero”.

Non hai mai indossato la maglia rossoblù ma di fatto, anche se di passaggio, sei stato di proprietà del Genoa… tra poco il derby, una partita particolare che con ogni probabilità giocherai, cosa ti aspetti da una sfida così avvincente e delicata allo stesso tempo?

“Mi aspetto solo di vincerlo, il resto non conta. Il derby di andata anche se non l'ho giocato l’ho comunque vissuto appieno. Mi è bastato viverlo dalla panchina per capire l’importanza di questa gara. Quindi la cosa principale è vincerlo, poi se giochi anche bene ed esci dal campo da protagonista meglio ancora”.

Una domanda banale… quanta voglia hai di giocare e

quale è il tuo obiettivo personale oggi?

“Voglia di giocare davvero tanta; ho voglia di partecipare a quest’annata che comunque, nonostante questo ultimo periodo di difficoltà, è stata ricca di soddisfazioni. Dobbiamo riprenderci al più presto e tornare sulla vecchia strada perché sarebbe un peccato rovinare tutto. Il mio obiettivo è appunto questo, giocare dare il mio contributo per questa maglia”.

Nonostante tu sia molto giovane ti sei misurato con tanti allenatori; chi ti ha insegnato e segnato di più?

“Il primo che mi viene in mente è Camplone nella mia prima esperienza in serie B. Venivo dal Palermo dove non giocavo tantissimo, lui è riuscito a darmi davvero tutta la fiducia di cui avevo bisogno, mi ha voluto fortemente al Perugia dandomi poi la giusta continuità per potermi esprimere al meglio. Devo dire però di essere stato fortunato perché ho sempre avuto a che fare con ottimi tecnici... penso anche a Oddo, a Pescara, o a Iachini che dopo l'esperienza di Siena ho ritrovato a Palermo”.

Sappiamo della tua amicizia con Gianluca Caprari che hai ritrovato anche a Genova, oltre a lui, alla Samp, con chi hai legato di più tra i tuoi compagni?

“Decisamente con Murru e Capezzi che conoscevo già ma

L'esultanza con Alvarez dopo il gol al Milan dell'argentino.

Foto Pegaso Newsport

“Me lo sono chiesto anche io e tutti devo dire che non ho fatto fatica a legare con ipotizzano cause e soluzioni, per me nessuno perché ho trovato davvero un bel grupè palese che ci sia qualcosa, c'è un po. Già dal primo giorno si percepiva che ci fosse problema, questo è chiaro, ma ne un bel clima e questa è stata la prima cosa che abbiamo parlato e sono certo che mi ha colpito arrivando alla Sampdoria”. riusciremo a risolverlo e venirne fuori.

Bene con la squadra... l'impatto con la città Il nostro problema è mentale perché invece come è stato? non si possono prendere nove goal in “Un impatto positivo perché è una bella città.

Verre in azione contro la sua due partite. Ora abbiamo solo voglia Mi piace ad esempio passeggiare a Nervi, un ex squadra in Coppa Italia. di riscattarci”. posto tranquillo. Sicuramente una realtà come Foto Pegasonewsport Torniamo a te... a quale giocatore ti Roma, alla quale sono abituato, ti offre di più ma qui a Genova, è tutto a misura d'uomo e devo dire che si sei ispirato da ragazzo o ti ispiri tuttora?

“De Rossi, Pjanic, Pizzarro...sono tutti giocatori che hanno sta veramente bene”. dimostrato di essere grandissimi”.

Il rapporto con i tifosi?

“Beh decisamente buono, li conoscevo già ma devo dire che C'è qualche aneddoto legato ai colori blucerchiati, qualche sono rimasto impressionato dal loro attaccamento proprio ricordo prima del tuo approdo a Genova? domenica quando stavamo perdendo malamente con l'Inter..e “Io ricordo la Samp di Bazzani e Flachi e poi ho un brutto loro non hanno smesso un attimo di starci vicino e di sostenerci. ricordo di un'altra bella squadra che però è costata lo scudetto Mi aveva parlato molto bene di questa tifoseria Viviano ancora alla Roma...quella fortissima di Cassano e Pazzini. Io ero allo prima di arrivare qui e devo dire che ne ho avuto la conferma. stadio, la ricordo molto bene!”.

Sono sincero, i tifosi della Samp sono “tanta roba”, sono diversi Il cammino per un piazzamento europeo si è complicato ma siete ancora in tempo per recuperare, non sarebbe male da tutti gli altri, anche su questo Vivio aveva ragione”.

Facciamo uno strappo alla regola e parliamo di un proble- giocare in Europa con questa maglia il prossimo anno... ma attuale, lo chiedo a te che sei dentro ma in un certo “Mi piacerebbe tanto, sarebbe proprio una bella esperienza e senso vedi anche la situazione da un'altra angolazione: un banco di prova importante sia per me che per la squadra. cosa sta succedendo alla Sampdoria e come si esce da una Ora però pensiamo alle prossime partite e al derby, che ho il mio amico Biraschi da sfottere... “. crisi così evidente secondo te?

Premio Gentleman a Genova

Il Premio Gentleman arriva a Genova con la sua prima edizione ligure. Un premio che lo scorso anno è stato vinto a livello Nazionale da Fabio Quagliarella, votato da tutti i tifosi di calcio come il miglior Gentleman Serie A. Per la stagione 2017/18 i tifosi della Sampdoria potranno scegliere il loro Gentleman blucerchiato, il giovane rivelazione e la rete dell'anno con la partecipazione di Samp Tv. I vincitori verranno premiati durante una serata benefica al Palazzo della Borsa il prossimo 24 aprile. Le votazioni saranno aperte dal 2 aprile al 16 aprile 2018 sul sito www.premiogentleman.it.

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di Emanuele Tacchino

Premiato

Torreira Sport Club dallo

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di Sampierdarena

empre puntuale come da tradizione, il 27 febbraio si è tenuta presso il centro civico Buranello di Sampierdarena la festa dello Sport Club Sampdo- ria che annualmente coincide con la premiazione del miglior giocatore blucerchiato per il campionato precedente. Quest'anno è toccato a Lucas Torreira che, onorato del riconoscimento, è stato accompagnato come consuetudine dal Direttore Sportivo Carlo Osti e da Enrico Colantuoni, dirigente blucerchiato ma soprattutto figlio di Mario, ex presidente della Sampdoria dal 1968 al 1973. A presentare l'evento un socio fedelissimo del Club, Andrea Lazzara, attuale conduttore della trasmissione "Gradinata Sud". Presenti alla manifestazione un buon numero di tifosi nonostante la serata polare e numerosi bambini che hanno festeggiato il beniamino uruguaiano con autografi, foto e selfie vari.

Gli onori di casa sono toccati al Presidente Amedeo Pinnolini che, come ogni anno, ha ospitato esponenti della Federclubs, nella fattispecie il Presidente Emanuele Vassallo che ha sottolineato l'importanza che rivestono i Clubs nella vita dei tifosi. Tra il pubblico due ospiti fissi della trasmissione di Primocanale: Francesca Mantovani e Lorenzo Licalzi. La figlia del Presidentissimo Paolo si è intrattenuta simpaticamente con i presenti rivelando come questi incontri la rendano felice ed onorata di rappresentare e ricordare nel tempo la propria famiglia. Il talentuoso folletto del centrocampo della formazione di Giampaolo si è dichiarato lusingato di ricevere il trofeo: un giaguaro che afferra un pallone! Lucas ha speso poi parole d'amore per società, squadra, tifosi e città, glissando su una sua possibile cesFoto Francesco Millefiori sione a fine stagione .

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Andrea Lazzara ha voluto ricordare affettuosamente Elio Tacchino a quattro anni dalla sua scomparsa, preziosa figura, tifoso storico ed esempio di aggregazione tra supporters blucerchiati .

La serata si è conclusa al Ristorante "Da Giacomo" dove i presenti, raggiunti anche dal nuovo acquisto di gennaio, il portiere sloveno Vid Belec, hanno potuto degustare un menÚ appetitoso in un ambiente elegante .

Un ringraziamento speciale al Direttivo dello Sport Club (Antonio, Alessandro, Emanuele, Gianna e Giancarla) che ha fatto sĂŹ che l'evento si sia svolto nel migliore dei modi.

campionatodiseriea2017/18

28 6 GENNAIO 2018 Benevento - SAMPDORIA 3 - 2

Foto Roberto Martinelli Benevento (3-4-3): Belec; Djimsiti, Lucioni, Costa (1' s.t. Billong); Venuti, Memushaj, Viola, Lombardi (36' s.t. Gyamfi); Brignola, Coda, Puscas (13' s.t. D’Alessandro). A disposizione: Brignoli, Letizia, Del Pinto, Chibsah, Volpicelli, Armenteros, Sparandeo, Gravillon. Allenatore: De Zerbi.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala, Silvestre, Ferrari, Regini; Barreto, Torreira (31' s.t. Verre), Praet (14' s.t. Linetty); Ramírez; Caprari (23' s.t. Kownacki), Quagliarella. A disposizione: Puggioni, Tozzo, Andersen, Dodô, Bereszynski, Murru, Tessiore, Zapata. Allenatore: Giampaolo. Reti: p.t. 46' Caprari; s.t. 24' e 39' Coda, 47' Brignola, 49' Kownacki. Arbitro: Manganiello di Pinerolo. Note: espulso al 38' s.t. Sala per gioco scorretto; ammoniti al 32' p.t. Brignola, al 15' s.t. Barreto per gioco scorretto.

21 GENNAIO 2018 SAMPDORIA - Fiorentina 3 - 1 Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, S i l v e s t re, F e r ra r i , Strinic; Praet, Torreira, Linetty; Ramírez (39' s.t.

Barreto); Kownacki (13' s.t. Zapata), Quagliarella (30' s.t. Caprari).

A disposizione: P u g g i o n i , To z z o , Andersen, Dodô, Alvarez, Regini, Verre, Capezzi, Murru.

Allenatore: Giampaolo.

Fiorentina (4-2-31): Sportiello; Laurini, Pe z z e l l a , V. H u g o , Biraghi; Benassi (20' s.t. Saponara), Badelj; Chiesa, Babacar (21' G. Dias), Eysseric (26' s.t.

Foto Pegaso Newsport Sanchez); Simeone.

A disposizione: Cerofolini, Dragowski, Milenkovic, Zekhnini, Olivera, Cristoforo, B. Gaspar. Allenatore: Pioli. Reti: p.t. 30' Quagliarella; s.t. 16' e 23' Quagliarella, 35' Sanchez. Arbitro: Pasqua di Tivoli. Assistente VAR: Carbone di Napoli. Note: ammoniti al 33' p.t. Eysseric, al 39' p.t. Pezzella, al 41' s.t. Torreira per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 3' s.t.; abbonati 16.635, paganti 2.448

24 GENNAIO 2018 Sampdoria - Roma 1 - 1 (Recupero partita di andata)

Foto Pegaso Newsport Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Strinic (29' s.t. Murru); Praet (35's.t.

Barreto), Torreira, Linetty; Ramírez; Zapata, Quagliarella (6' s.t. Caprari). A disposizione: Puggioni, Tozzo, Andersen, Dodô, Sala, Alvarez, Regini, Verre, Capezzi, Kownacki. Allenatore: Giampaolo.

Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini (36' s.t. Gerson), Strootman, Nainggolan; Defrel (18' s.t. Schick), Dzeko, Ünder (28' s.t. Antonucci). A disposizione: Lobont, Skorupski, J. Jesus, H. Moreno, Abdullahi, B. Peres, Emerson. Allenatore: Di Francesco. Reti: p.t. 47' Quagliarella rig.; s.t. 46' Dzeko. Arbitro: Pasqua di Tivoli. Note: ammoniti al 15' p.t. Dzeko, al 38' p.t. Linetty, al 16' s.t.

Strootman, al 47' s.t. Florenzi per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 4' s.t.; abbonati 16.513, paganti 2.789

28 GENNAIO 2018 Roma - Sampdoria 0 - 1 Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, J. Jesus, Kolarov; Pellegrini, Strootman, Nainggolan; Ünder ( 2 7 ' s . t . Pe r o t t i ) , Dzeko (25's.t. Defrel), El Shaarawy (33' s.t.

Antonucci).

A disposizione: Lobont, Skorupski, H. Moreno, De Rossi, Fazio, B. Peres, Gerson, Emerson.

Allenatore: Giampaolo.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira (41' s.t. Capezzi), Linetty; Ramírez (27' s.t.

Alvarez); Caprari (17' s.t. Kownacki), Zapata. A disposizione: Puggioni, Tozzo, Andersen, Sala, Tomic, Strinic, Regini, Verre, Quagliarella. Allenatore: Giampaolo. Arbitro: Banti di Livorno. Reti: s.t. 35' Zapata. Note: ammoniti al 38' p.t. Bereszynski, al 12' s.t. Kolarov, al 42' s.t. Murru per gioco scorretto, al 35' s.t. Florenzi per proteste; abbonati 21.913 Foto Pegaso Newsport

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30 3 FEBBRAIO 2018 SAMPDORIA - Torino 1 - 1 Foto Pegaso Newsport

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira, Linetty (34' s.t.

Verre); Ramírez (27' s.t. Caprari); Quagliarella, Zapata (13' s.t. Kownacki). A disposizione: Krapikas, Tozzo, Andersen, Sala, Alvarez, Tomic, Strinic, Regini, Capezzi. Allenatore: Giampaolo.

Torino (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri, Nkoulou, Burdisso, Molinaro; Acquah, Rincon (31' s.t. Valdifiori); Falque, Baselli, Obi (37' p.t. Ansaldi); Niang (27' s.t. Belotti). A disposizione: Ichazo, V. Milinkovic, Bonifazi, Liajic, Edera, Berenguer, Barreca, Moretti. Allenatore: Mazzarri. Reti: p.t. 11' Torreira, 25' Acquah.

Arbitro: Rocchi di Firenze. Note: espulso al 28' s.t. Acquah per doppia ammonizione e al 43' s.t. Mazzarri per proteste; ammoniti all’11’ p.t. Ramírez per comportamento non regolamentare, al 16' s.t. Niang, al 23' p.t. Barreto, al 49' p.t. Acquah, al 13' s.t. Baselli per gioco scorretto, al 40' s.t. Viviano per proteste; recupero 4' p.t. e 5' s.t.; abbonati 16.635, paganti 2.400

11 FEBBRAIO 2018 Sampdoria - Hellas Verona 2 - 0

Foto Roberto Martinelli Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (41' s.t. Verre), Torreira, Linetty; Caprari (27' s.t. Alvarez); Quagliarella, Zapata (14's.t. Kownacki). A disposizione: Krapikas, Tozzo, Andersen, Sala, Tomic, Strinic, Regini, Capezzi. Allenatore: Giampaolo.

Hellas Verona (4-4-2): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Vukovic, Fares; Matos, Valoti, Buchel (38' s.t.

Felicioli), Aarons (14' s.t. Verde); Kean, Petkovic (21' s.t. Calvano). A disposizione: Silvestri, Coppola, Verde, Fossati, Zuculini, Lee, Baldor, Bearzotti, Souprayen, Heurtaux. Allenatore: Pecchia.

Reti: s.t. 4' Barreto, 40' Quagliarella rig. Arbitro: Pairetto di Nichelino.

Note: ammoniti al 20' p.t. Bereszynski e al 13' s.t. Fares per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 4' s.t.; abbonati 16.635 , paganti 1.244

18 FEBBRAIO 2018 Milan - Sampdoria 1 - 0 M ilan ( 4 - 3 - 3 ) : G .

Donnarumma; Calabria, B o nuc c i , R o ma g no l i , G .

Rodríguez; Montolivo (41' s.t.

Locatelli), Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (28' s.t. A. Silva), Çalhanoğlu. A disposizione: Guarnone, A. Donnarumma, Mauri, Borini, G. Gómez, C. Zapata, Abate, Musacchio, Antonelli, Tsadjout.

Allenatore: Gattuso.

S ampdoria ( 4 - 3 - 1 - 2 ) : Viviano; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (10' s.t.

Verre), Torreira, Linetty; Ramírez (27' s.t. Kownacki); Zapata (9' s.t. Caprari), Quagliarella.

A disposizione: Krapikas, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Regini, Capezzi, Tessiore, Ercolano.

Allenatore: Giampaolo.

Reti: p.t. 14' Bonaventura.

Foto Pegaso Newsport Arbitro: Doveri di Roma 1.

Note: ammoniti al 40' p.t.

Linetty, al 9' s.t. Ferrari, al 34' s.t. Verre per gioco scorretto, al 26' s.t. Bonaventura per simulazione; spettatori 46.594

25 FEBBRAIO 2018 Sampdoria - Udinese 2 - 1 S ampdoria ( 4 - 3 - 1 - 2 ) : Viviano; Bereszynski (40' s.t.

Andersen), Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira, Linetty; Ramírez (43' p.t. Alvarez); Quagliarella, Caprari (24' s.t.

Zapata). A disposizione: Belec, Tozzo, Strinic, Regini, Capezzi, Tessiore, Kownacki. Allenatore: Giampaolo.

Udinese (3-5-1-1): Bizzarri; Larsen, Danilo (1's.t. Angella), Samir; Widmer, Barak, Balic (34' s.t. Ingelsson), Fofana, Adnan; Jankto; De Paul (20' s.t. M. López). A disposizione: Scuffett, Borsellini, Zampano, Nuytiknck, Pontisso, Hallfreðsson, Djoulou, G. Pezzella.

Allenatore: Oddo.

Reti: p.t. 35' Silvestre; s.t. 38' Zapata, 50' Silvestre aut.

Foto Pegaso Newsport Note: ammoniti al 20' p.t.

Larsen, al 27' p.t. Murru, al 17' s.t. Caprari per gioco scorretto, al 29' s.t. Jankto per comportamento non regolamentare; recupero 1' p.t. e 7' s.t.; abbonati 16.635, paganti 1.132.

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32 11 MARZO 2018 Crotone - SAMPDORIA 4 - 1

Foto Pegaso Newsport Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Stoian (18' s.t. Barberis), Mandragora, Benali; Ricci (38' s.t. Sampirisi), Trotta, Nalini (25' s.t. Simy). A disposizione: Figliuzzi, Viscovo, Diaby, Pavlovic, Zanellato, Markovic, Crociata, Ajeti. Allenatore: Zenga.

Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Sala (14' s.t. Praet), Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira (9' s.t.

Capezzi), Linetty; Ramírez (30' p.t. Zapata); Caprari, Quagliarella. A disposizione: Belec, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Regini, Verre, Kownacki. Allenatore: Giampaolo. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.

Reti: p.t. 6' Trotta, 23' Stoian; 37' Trotta; s.t. 24' Zapata, 40' Viviano aut. Note: ammoniti al 41' p.t.

Murru, al 20' s.t. Linetty, al 46' s.t. Martella per gioco scorretto; recupero 3' p.t. e 4' s.t.; spettatori, abbonati 7.253, paganti 1.485

18 MARZO 2018 Sampdoria - Internazionale 0 - 5

Foto Pegaso Newsport Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; Bereszynski (33' p.t. Verre), Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto (9' s.t.

Regini), Torreira, Praet; Ramírez (5' s.t. Caprari); Zapata, Quagliarella. A disposizione: Belec, Tozzo, Andersen, Alvarez, Strinic, Capezzi, Tessiore, Kownacki. Allenatore: Giampaolo.

Internazionale (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Gagliardini, Brozovic; Candreva (33' s.t. Vecino), Rafinha (35' s.t. B. Valero), Perisic; Icardi (21' s.t. Eder).

A disposizione: Padelli, Berni, L. López, Karamoh, Santon, Dalbert. Allenatore: Spalletti.

Reti: p.t. 27' Perisic, 30' Icardi rig., 32' e 44' Icardi; s.t. 6' Icardi. Arbitro: Tagliavento di Terni.

Note: ammoniti al 37' p.t. Ramírez, all’8 s.t. Caprari, al 32' s.t. Rafinha per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 0' s.t.; abbonati 16.635, paganti 4.701