Libro ormeggiatori piombino

“ gRUPPO ORMEGGIATORI BARCAIOLI E

DEL

PORTO DI PIOMBINO

” istantanee del gruppo al servizio delle esigenze portuali

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gRUPPO ORMEGGIATORI E barcaioli DEL PORTO DI PIOMBINO al

istantanee del gruppo servizio delle esigenze portuali

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“ ”

sommario presentazione la storia un esempio silezioso da emulare nello spirito il modello italiano del servizio di ormeggio il gruppo e l’associazionismo l’associazionismo come mEta ASSOCIARSI PER CRESCERE E MIGLIORARSI UNA PROFESSIONE NEL MONDO sede e mezzi piombino da vivere e scoprire ecologia a piombino lavori ed accessori servizi di ormeggio e disormeggio lavori subacquei lavori manuntentivi lavori marittimi corsi di aggiornamento utilizzi del sociale sos ormeggiatori dedicato a mauro, rodolfo e gennaro

pag. 5 pag. 7 pag 17 pag 18 pag. 19 pag 21 pag 23 pag 29 pag. 31 pag. 35 pag. 43 pag. 47 pag 49 pag 51 pag 53 pag 55 pag. 59 pag. 69 pag. 79 pag. 87 |3

gRUPPO ORMEGGIATORI E barcaioli DEL PORTO DI PIOMBINO istantanee del Gruppo al servizio delle esigenze portuali a cura di: Stefano Ciurli Ciro Ascione

sI RINGRAZIANO PER IL LORO CONTRIBUTO: l’ Autorità Portuale di Piombino il Comune di Piombino

referenze fotografiche: Archivio Storico Autorità Portuale di Piombino Gruppo ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino Claudia Giorgini

STAMPA: Stabilimento tipografico Alfa Grafica srl Via delle Industrie, 40 - 80040 S. Sebastiano al Vesuvio (NA)

Progetto grafico: Claudia Giorgini

in copertina: il pugno di scimmia

“ presentazione un libro per raccontare la nostra crescita

C’

”

è un momento in ogni cosa in cui bisogna cambiare, le donne cambiano il taglio dei capelli, gli allenatori cambiano i moduli, gli adolescenti cambiano le abitudini, noi abbiamo cambiato

l’ approccio. Dal lavorare nell’ombra a manifestarci pubblicamente per far conoscere il nostro ruolo, perchè siamo indispensabili ai porti, perchè siamo professionalmente capaci, perchè siamo imprenditori di noi stessi, dinamici ed al passo con i tempi.

Cosa facciamo, quando lo facciamo, come lo facciamo.

Molti, forse troppi, non sanno chi sono gli ormeggiatori e molti altri poi non conoscono nemmeno Piombino quindi immaginiamoci chi sono gli ormeggiatori di Piombino.

Allora per superare questo, abbiamo pensato, in un’occasione unica come quella di un’assemblea Nazionale di categoria che si terrà proprio qui in casa nostra, di realizzare questa piccola presentazione, che non ha sicuramente la pretesa di essere esaustiva, ma sicuramente molto utile a colmare alcune lacune, senza enfatizzare ciò che facciamo di certo rendendolo più visibile e conosciuto, cogliendo al contempo l’occasione di presentarvi anche il nostro territorio anch’esso forse semisconosciuto ma altrettanto meritevole di grande attenzione.

Benvenuti a tutti i nostro ospiti

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“ la storia Essere ormeggiatori a piombino

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La storia - essere ormeggiatori a Piombimo

“

antica arte marinaresca è ormeggiare navi nei porti e nelle rade

L

”

a confidenza degli ormeggiatori con cavi, bitte e boe galleggianti tramanda una gestualità nata all’alba della navigazione.

Molta dell’abilità manuale e tecnica degli ormeggiatori e Battellieri si esplica sui moli ma è solo la punta del loro iceberg operativo.

La più intima essenza del mestiere affonda altrove, lontano dagli occhi del pubblico, in mare aperto e sui disagevoli pontili degli approdi industriali, dove talvolta in condizioni estreme gli ormeggiatori salvaguardano la sicurezza pubblica arginata sempre con il lavoro di gruppo.

Qui si misurano la professionalità ed il valore di questo mestiere di un servizio volto comunque ad agevolare i ritmi della navigazione.

Costituito nel dicembre del 1947 il Gruppo ormeggiatori

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del Porto di Piombino e Torre del Sale cresce e si sviluppa tenendo il passo dello scalo, adeguando costantemente sia il suo organico passato dalle iniziali 3 persone alle 22 attuali, sia nelle strutture costruite con tecnologie all’avanguardia.

Si trasforma nel 1993 in società cooperativa grazie ai decreti legge che hanno preceduto le riforme 84/94 in materia di porti.

Il Gruppo può vantare oggi di un esperienza di oltre 50 anni pianificando correttamente nella sua organizzazione gli investimenti per adeguare i mezzi alle sempre nuove necessità con una continua operatività sul porto e con la formazione del personale.

Segue a pag 16

da qui tutto ebbe inizio...

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La storia - chi eravamo - chi siamo

“

l’organico passa da 3 persone alle attuali 22

�

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La storia - chi eravamo - chi siamo

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La storia - chi eravamo - chi siamo

Elenco dei Capigruppo DAGLI ANNI ‘50 AD OGGI Angiolo Trapanesi Renzo Pachi

fino al 31/07/1950

dal 01/08/1950 al 13/04/1955

Alessio Vanacore

Hubert Miele

Matteo Paoli

dal 14/04/1955 al 05/01/1957 dal 06/01/1957 al 06/02/1959 dal 07/02/1959 al 17/09/1971

Alessio Vanacore

dal 18/09/1971 al 03/10/1973

Ennio Signorini

Luigi Feola

dal 04/10/1973 al 12/01/1977 dal 13/01/1977 al 17/01/1979

Angiolino Rotta

dal 18/01/1979 al 27/02/1983

Franco Diversi

Luigi Feola

dal 28/02/1983 al 31/08/1992 dal 07/09/1992 al 28/02/1993

Anteo Perillo

Sergio Bensi

Ciro Ascione

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dal 01/03/1993 al 30/12/1998 dal 09/01/1999 al 28/05/2008 dal 29/05/2008

ad oggi

Ufficio Circondariale Marittimo Piombino Il giorno 29 settembre 1944 viene istituito l’Ufficio Circondariale Marittimo di Piombino con l’assegnazione della seguente zona di giurisdizione; a Nord dal Fosso Camilla nel Comune di Castagneto Carducci, a Sud fino alla foce del fiume Alma nel Comune di Scarlino comprendendo, quindi, tutto il golfo di Follonica e l’isolotto di Cerboli.

Comandanti Circomare Piombino

le date significative del gruppO 15 dicembre 1947 Costituzione gruppo

1983 Adesione all’Angopi 1 settembre 1984 Estensione servizio di ormeggio Centrale Enel Torre del sale 14 agosto 1989 Estensione servizio ormeggio Pontile acciaierie 15 gennaio 1993 Accorpamento con battellieri 31 marzo 1993 Trasformazione in Soc. Cooperativa 27 settembre 1999 Acquisizione certificazione sistema Qualità ISO 9001-2008 31 maggio 2012 Acquisizione certificazione sicurezza BS OHSAS 18001-2007

I Capitano di Porto II Capitano di Porto III Capitano di Porto IV Capitano di Porto V Capitano di Porto VI Capitano di Porto VII Capitano di Porto VIII Capitano di Porto XIX Capitano di Porto X Capitano di Porto XI Tenente di Vascello XII Tenente di Vascello XIII Tenente di Vascello XIV Tenente di Vascello XV Tenente di Vascello XVI Tenente di Vascello XVII Tenente di Vascello XVIII Tenente di Vascello XIX Tenente di Vascello XX Tenente di Vascello XXI Tenente di Vascello XXII Tenente di Vascello XXIII Tenente di Vascello XXIV Tenente di Vascello XXV Tenente di Vascello XXVI Tenente di Vascello XXVII Tenente di Vascello XXVIII Tenente di Vascello XXIX Tenente di Vascello

Francesco BAGNUS Giuseppe CAMPO Giovanni FLETZER Ottorino BARCHIGIANI Alessandro GAZZANI Antonino SALA Aldo SAVELLI Francesco RUFFINI Alvise SPADONI Angelo MUSSETTI Romano GRANDI Gabriele CALCAGNO Enrico DE VERCELLI Raul MONACHETTI Giorgio RICOTTILLI Marcello GIANNUZZI Federico CRESCENZI Antonino MUNAFO’ Aniello CUOMO Antonio GIUSTI Claudio CAPUANO Nerio BUSDRAGHI Giovanni STELLA Marco BENEDINI Marco LANDI Massimiliano MEZZANI Alessandro RUSSO Martino RENDINA Vittorio VANACORE

fino a settembre 1945 fino a maggio 1949 fino a agosto 1950 fino a maggio 1954 fino a agosto 1958 fino a marzo 1964 fino a luglio 1967 fino a luglio 1969 fino a agosto 1971 fino a ottobre 1973 fino a luglio 1975 fino a agosto 1977 fino a agosto 1979 fino a giugno 1981 fino a luglio 1984 fino a ottobre 1986 fino a giugno 1988 fino a giugno 1991 fino a ottobre 1993 fino a luglio 1995 fino a ottobre 1997 fino a settembre 2000 fino a agosto 2003 fino a settembre 2005 fino a settembre 2007 fino a settembre 2009 fino a settembre 2011 fino a settembre 2014

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La storia - chi eravamo - chi siamo

segue da pag 8 Piombino città industriale e portuale, si distingue di fatto nei due aspetti ma non per l’opinione pubblica.

Quello industriale infatti è il più noto ormai dagli inizi del novecento, quello portuale lo conoscono in pochi sia per la naturale disinformazione, sia per la consueta riservatezza della gente di mare, sia per il traffico marittimo che è da sempre una routine quotidiana non più degna di nota oltre che trascurata dall’informazione sul territorio.

Gli ormeggiatori con una operatività sullo scalo di H24 365 giorni all’anno, provvedono con la loro presenza, in collaborazione con i Piloti, Rimorchiatori ed Operatori Portuali, ad assicurare qualsiasi tipo di nave alle strutture del porto, garantendo l’ormeggio in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione e rendendo così sicuri i mezzi, il personale trasportato ed i beni di interesse generale a salvaguardia della sicurezza di tutti.

Sotto il diretto controllo dell’Autorità Marittima portuale, essi coprono un alto spettro di tipologie di intervento, dal semplice recupero nelle acque portuali di oggetti galleggianti pericolosi alla navigazione, all’antincendio, al contenimento degli inquinanti, alla ricerca e recupero di imbarcazioni o persone disperse.

Il Gruppo svolge ormai da anni il servizio di trasporto di personale alle navi in rada o ormeggiate ai pontili industriali, effet-

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ormeggiatori al lavoro

tua assistenza agli imbarchi dei passeggeri, il posizionamento degli scalandroni alle banchine e si è attrezzato per effettuare interventi subacquei quali: liberare dai cavi le eliche delle navi, recupero delle ancore e visite di carena in qualità di fiduciari del registro navale italiano.

Nel porto di Piombino transitano 3 milioni di passeggeri che inseriscono questo scalo tra i più importanti d’Italia con un traffico di navi traghetto di notevoli dimensioni, il traffico per la Sardegna con auto, camion, camper e mercanzie varie, nel passato le bettoline cariche di carburante destinate all’Enel nel porto petroli di Torre del Sale e le navi destinate agli stabilimenti siderurgici hanno fatto si che le cifre di movimentazione di questo porto siano veramente importanti in ambito nazionale ed europeo.

All’ignaro turista, che passa in questo porto in una bella giornata estiva con il sole ed il mare calmo, il lavoro dell’ormeggiatore può sembrare banale ma anche la più semplice delle operazioni deve essere svolta con il massimo della competenza e professionalità perché il minimo errore può avere un costo in termini di valore umano e mezzi troppo caro per correrne il rischio.

E’ l’arte dell’ormeggio, condotta da uomini di carattere, addestrati dal mestiere e dai sacrifici, con mezzi tenuti al massimo dell’efficienza assicurando tranquillità e sicurezza alla loro clientela universale.

Collaborazione in porto

“ ”

Un esempio silenzioso da emulare nello spirito

G

gole di esecuzione che ancora oggi, immutate, garantiscono la sicurezza dei tanti che scelgono questo approdo.

La storia del porto di Piombino, quindi, ben conosce ed esalta il Gruppo ormeggiatori e barcaioli, che assieme agli altri Servizi Tecnico-Nautici hanno costituito la base per lo sviluppo di ciò che è oggi uno scalo internazionale in radicale espansione e trasformazione, ambizioso e pronto alle future sfide.

Sotto il coordinamento e la posizione di garanzia assunti dall’Autorità Marittima, non solo si sono favoriti i migliori standard di sicurezza in termini nautico-operativi, ma si è anche offerto “al passo coi tempi” un costante ed incondizionato servizio pubblico.

Ed è con questo aver contribuito alla “cultura” della sicurezza

li ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino e Tor del Sale

delle navi e del porto di Piombino che si riconosce oggi, agli or-

hanno lentamente consolidato, in decenni di esperienza, la loro

meggiatori e barcaioli, il profondo significato ed il valore aggiunto

tradizione marinara e la maestria che li conferma oggi - nono-

delle conoscenze in campo meteorologico, idrodinamico, delle co-

stante il progresso tecnologico - indispensabili in un porto così ne-

struzioni navali, del trasporto per mare, della tutela ambientale.

vralgico, trafficato e complesso per la gestione di tante simultanee

Al “Gruppo” del porto di Piombino, riferimento di abnegazione e

realtà e delicati equilibri. Innumerevoli sono state le occasioni in

tradizione, l’elogio per aver saputo offrire un’opera ineguagliata.

cui proprio quella “maestria”, quel “dare volta”, hanno confermato

Un esempio silenzioso, da emulare nello spirito. Buon Vento!

le capacità del Gruppo, non solo nel provvedere alla logistica ed alla sicurezza delle navi che - negli anni - hanno scalato Piombino,

Il Comandante del porto

ma nell’averlo fatto in ogni tempo e luogo, rispettando sapienti re-

Tenente di Vascello (CP) Vittorio Vanacore

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il modello italiano del servizio di ormeggio

“ ”

il modello italiano del servizio di ormeggio

S

ono particolarmente contento della scelta che quest’an-

loro carattere di servizio pubblico intervenendo nella rego-

no l’ANGOPI ha fatto di tenere la sua Assemblea annua-

lazione dove questo servizio si incrocia, eventualmente, con

le a Piombino, in occasione della quale si svolgerà anche

altre attività più propriamente di mercato.

un importante Convegno sul tema del modello italiano del

Questo perché i mercati non risolvono da soli i problemi e la

servizio di ormeggio e sulla sua attualità, sulla sua capacità

sicurezza è, e deve essere, un aspetto da garantire priorita-

di fare fronte alle esigenze di prospettiva dell’utenza e della

riamente ed effettivamente, non solo a parole.

portualità.

Personalmente apprezzo molto la professionalità degli or-

Sarà infatti l’occasione per svolgere importanti approfon-

meggiatori e la lungimiranza degli orientamenti dell’ANGO-

dimenti e riflessioni su uno dei temi più importanti della

PI ed a tutti i partecipanti all’Assemblea rivolgo sin da ora

portualità, quale è quello dell’ormeggio e dei servizi tecnico

un caloroso benvenuto.

– nautici in generale.

Un saluto ed un ringraziamento particolare consentitemi

Il momento è quello giusto, dato che sono in pieno svolgi-

di farlo al Gruppo di Piombino costituito da persone molto

mento i “lavori” per l’emanazione del Piano Strategico Na-

preparate, la cui formazione va ben aldilà dei severi requi-

zionale della Portualità e della Logistica e per la riforma

siti previsti dalle norme, sempre presenti nei momenti di

della Legge 84/94.

necessità e nello svolgimento della vita relazionale del no-

Rispetto fino a quanto nel momento in cui scrivo è circolato,

stro porto. Un porto che in questo momento sta superan-

penso che vi siano contenuti di innovazione molto importan-

do (grazie ad ingenti investimenti pubblici e dall’interesse

ti ma permangono alcuni punti dove le soluzioni prospettate

ricevuto da alcuni importanti gruppi privati) le sue criticità

rischiano – a mio parere – di essere non adeguate e non

infrastrutturali, economiche e di lavoro e che è diventato il

all’altezza di un governo snello ed efficiente della portualità

perno su cui ruotano molti progetti di sviluppo del nostro

ed al contrario di introdurre meccanismi di iperburocrazia

territorio, della nostra Regione e del nostro Paese.

e di ipercompetizione regionale.

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Per i servizi tecnico - nautici ma soprattutto per i servizi di

Il Commissario Straordinario

ormeggio credo che vada riconosciuto una volta per tutte il

Dr. Luciano Guerrieri

“ Il gruppo l’associazionismo è

l’unione con Angopi, eba ed ibla

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il gruppo e l’associazionismo - l’unione con angopi, eba ed ibla

LEGENDA DEGLI STATI MEMBRI IBLA

★ ★ ★ ★

EBA

★ ★ ★ ★ ★

RUPPI ORM EG EG AL

ITALIANI RTI AS PO

ZIONE NAZ IO CIA N SO

ANGOPI IBLA ED EBA

I E BARCA OR IO LI IAT G

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IBLA

ANGOPI

www.ibl-association.com

www.angopi.org

Associazione Internazionale

L’Associazione Nazionale

Ormeggiatori e Barcaioli,

Gruppi Ormeggiatori

è stata fondata a Ravenna

EBA

e Barcaioli Porti Italiani,

(Italia) il 12 luglio 2006,

www.ebanet.org

fondata il 10 luglio 1980

Stati membri:

L’Associazione “Ormeggiatori”

a Roma,

Argentina, Usa, Belgio,

e Barcaioli Europea,

è l’Associazione

Croazia, Scozia, Inghilterra,

è stata fondata a Parigi

di categoria che rappresenta

Finlandia, Francia (due gruppi

il 26 Aprile 1977.

unitariamente

diversi), Germania, Grecia,

Stati membri:

gli interessi

Italia, Malta, Montenegro,

Belgio, Croazia, Scozia,

degli ormeggiatori

Paesi Bassi, Norvegia,

Inghilterra, Finlandia,

e dei barcaioli

Portogallo, Spagna, Svezia,

Francia, Grecia, Italia, Olanda,

in sede internazionale,

Tunisia ed Emirati Arabi Uniti.

Norvegia, Spagna e Svezia.

nazionale e locale.

ITALIANI RTI AS PO

★ ★ ★ ★ ★

RUPPI ORM EG EG AL

★ ★ ★ ★

I E BARCA OR IO LI IAT G

A

PIOMBINO

“ ”

l’Associazionismo come meta

ZIONE NAZ IO CIA N SO

prima vista può sembrare un’affermazione forte, ma se si entra nel mondo degli ormeggiatori, ci si accorge, come questa parola sembri essere stata coniata proprio per questa cate-

goria.

Già la denominazione Gruppo (tra l’altro utilizzata nel Regolamento di esecuzione al codice della navigazione all’art. 209) può dare

I PORTI ANGOPI IN ITALIA

un’idea da quale punto si parta.

• ANCONA

• GENOVA

• ARBATAX

• GOLFO ARANCI

• AUGUSTA

• ISCHIA

• POZZUOLI

• BARI

• LA SPEZIA

• PROCIDA

ha incorporato i barcaioli continuando nella sua politica aggrega-

• BARLETTA

• LIVORNO

• RAVENNA

tiva.

• BRINDISI

• MARINA

• REGGIO

• CAGLIARI

DI CARRARA

Già nel 1947 quando fu emanato il primo regolamento, a Piombino

CALABRIA

esistevano due gruppi poi riuniti in un unico che successivamente

• TRAPANi

Cambiano le regole, dobbiamo trasformarci e lo facciamo diven-

• TREMITI

tando Cooperativa e cos’è una cooperativa, una società costituita

• CAPRI

• MESSINA

• SALERNO

• TRIESTE

• CARLOFORTE

• MILAZZO

• SARROCH

• USTICA

• CASTELLAMMARE

• MONFALCONE

• SAVONA

• VENEZIA

nire innanzitutto agli stessi soci beni o servizi o come nel nostro

• catania

• NAPOLI

• SIRACUSA

• VENTOTENE

caso opportunità di lavoro.

• CHIOGGIA

• OLBIA

• TARANTO

• VIBO VALENTIA

Solo con queste premesse già potremmo confermare tale affer-

• CIVITAVECCHIA

• ORISTANO

• TERMINI

• CROTONE

• ORTONA

• EGADI

• PALERMO

• ELBA

• PIOMBINO

• EOLIE

• PORTO

• FIUMICINO

EMPEDOCLE

IMERESE

• TERMOLI

MARINA

• VILLA SAN GIOVANNI

per gestire in comune un’impresa che si prefigge lo scopo di for-

mazione, ma è moltiplicando all’ennesima potenza questa volontà di aggregazione, che il Gruppo ha creduto sin dall’inizio nell’importanza dell’Associazione Nazionale ANGOPI di cui è stato ed è un entusiasta sostenitore, nonché associato impegnato.

A sua volta in una sorta di crescente domino, l’ANGOPI è dive-

• GAETA

• PORTO TORRES

nuta Associata EBA (International Boatmen and Linesmen Asso-

• GELA

• PORTO VESME

ciation) e questa si è associata all’IBLA (International Boatmen’s

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il gruppo e l’associazionismo - associarsi per crescere e migliorarSI

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★ ★ ★ ★ ★

RUPPI ORM EG EG AL

ITALIANI RTI AS PO

ZIONE NAZ IO CIA N SO

I E BARCA OR IO LI IAT G

IL PANEL DELLA Convention internazionale Eba Ibla aNGOPI TENUTASI A Reggio Calabria LO SCORSO SETTEMBRE

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Linesmen’s Association) con il fine ultimo di poter essere ri-

quella giusta per chi crede nei valori associativi.

conosciuti quali associati dell’IMO (International Maritime Or-

Valori che gli ormeggiatori, e qui parlo di categoria, da sem-

ganization).

pre perseguono e che possono facilmente esser individuati in

Tutte quante le organizzazioni citate hanno come primo, unico

tutte le forme di solidarietà attuate, a partire dall’applicazione

ed ultimo scopo quello di promuovere l’Associazionismo nelle

rigorosa di un contratto di categoria che già garantisce note-

sue forme più nobili, quelle di realizzare per i propri associati,

voli tutele, sia sul fronte della sicurezza, che della salute, per

condizioni professionali, di lavoro, di sicurezza, di solidarietà,

arrivare alla possibilità di mobilità tra Gruppi in caso di crisi

economiche, culturali e di vita migliori.

di uno scalo.

Progetto forse ambizioso ma fortissimamente voluto e per-

A prima vista, forse, possono sembrare poche cose ma in un

seguito in ogni momento, in ogni sede e con ogni mezzo, na-

mondo che sembra oggi aver innestato la retromarcia ciò non

turalmente lecito, nel massimo rispetto delle esigenze altrui

può che renderci orgogliosi di appartenere alla categoria de-

ma con la consapevole certezza che la strada intrapresa è

gli ormeggiatori e barcaioli.

“ ”

associarsi per crescere e migliorarsi

R

ingrazio il Gruppo di Piombino per aver voluto ospitare l’Assemblea “itinerante” 2015, nel corso della quale, come è noto, i lavori assumono una particolare importanza. Sono infatti ormai

quasi cinque lustri che organizzando le nostre riunioni nelle “sedi distaccate” permettiamo al Gruppo ospitante di fare conoscere ai colleghi di altri porti il contesto operativo in cui esso svolge la sua attività e le problematiche con cui è chiamato a misurarsi; tale confronto costituisce certamente un momento di crescita professionale. Inoltre, giova rilevare, che nel corso di questi lavori non ci limitiamo ad un mero atto celebrativo, ma cogliamo la particolare e straordinaria occasione per favorire in campo aperto un momento di confronto divenuto ormai tradizionale possibilità di incontro pubblico tra le istituzioni, mondo accademico e gli operatori marittimo portuali.

Lo scorso anno i nostri lavori caddero qualche mese dopo l’insediamento del Governo Renzi, quest’anno ci incontriamo poco dopo l’avvicendamento a piazza di Porta Piacon la nomina del Ministro Delrio; si insediano i Governi, ruotano i Ministri ma un quadro di riferimento che offra una minima certezza del panorama evolutivo del settore marittimo/portuale ancora non emerge. Anzi affiorano sempre più le spasmodiche ossessioni nutrite da una ideologia economicista di natura fideistica con tutto ciò che ne consegue, certo utili per la stampa, ma che di fatto ci rendono prigionieri ogni gior-

Ciò che sembra facile...

no nella costante inquietudine prodotta da una serie di incertezze,

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il gruppo e l’associazionismo - associarsi per crescere e migliorarSI

operatività in banchina

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se non cattive notizie. Al riguardo basta pensare all’anomalia

svolgimento della propria attività lavorativa in ambito portuale,

che si sta verificando, sulla riforma portuale, circa il disegno

hanno fornito indicazioni tradotte poi in disposizioni a mio av-

di legge approvato all’unanimità al Senato nella precedente le-

viso adeguate a superare i limiti che la vigente normativa sta

gislatura e che, in ottemperanza al regolamento parlamentare,

manifestando.

ottenuta la procedura d’urgenza, ancora oggi inspiegabilmente

Del resto, non mi sembra che né dal comitato di esperti appo-

non possa proseguire il suo iter parlamentare. Sottolineo che

sitamente costituito dall’ex Ministro Lupi né dai confronti pro-

l’obiettivo principale del citato disegno resta quello di realizza-

mossi in varie sedi sulla legge di riforma, al di là di qualche

re uno sviluppo della portualità italiana attraverso una effettiva

impreciso sentito dire, sorgano indicazioni che si discostano in

integrazione logistica degli scali portuali, con il rafforzamento

modo significativo da quelle emerse nel lungo ad approfondito

dei loro poteri di governance.

dibattito parlamentare.

Ed inoltre, non meno importate, è la definizione di una politica

Resta in ogni modo la necessità di mantenere nel nuovo quadro

nazionale di coordinamento in grado di offrire una visione per

normativo in materia portuale la centralità del porto nell’ambito

il sistema portuale cui far seguire una coerente realizzazione

della catena logistica, evitando così di entrare in un’era post-

di opere strategiche.

portuale, secondo la definizione avanzata criticamente da un

Non è infine irrilevante il fatto che si tratta di un lavoro che

noto economista, evitando di pregiudicare la salvaguardia delle

ha raccolto il contributo di tutti i soggetti interessati, i quali,

caratteristiche professionali, della qualificata formazione, del

attraverso l’esperienza nella generalità dei casi maturata nello

buon lavoro creatore di valore, che nel corso di vari decenni

sono maturati proprio in ambito portuale anche con particolare

te insostenibile, attesi gli introiti derivanti da questa attività.

riguardo alla sicurezza.

Del resto, in occasione delle previste segnalazioni sulla legge per

Un esempio è rappresentato dal circolo virtuoso avviato ormai

la concorrenza, l’AGCM non perde occasione di ribadire la ne-

da qualche tempo da tutti i Gruppi e in particolare dai colleghi

cessità che per i servizi tecnico nautici, e quindi anche per l’or-

di Piombino, dove, ancor più che da altre parti, si è capito che la

meggio e il battellaggio, vengano garantite regole di concorrenza

qualificazione, gli investimenti, il lavoro sono il motore di sviluppo

nel mercato o, laddove ciò non sia possibile, di concorrenza per

della nostra categoria. Infatti, le scelte, che caratterizzano quella

il mercato, incurante del fatto che il mercato regolato, che oggi

realtà, tra le prime nel nostro Paese, dimostrano nei fatti che i

disciplina il nostro servizio, assicura efficienza, economicità e il

colleghi di Piombino hanno preferito rispetto ai miopi egoismi di

rispetto delle regole per l’accesso al mercato stesso, tale ultimo

bottega, quella lungimiranza che dà un segno diverso e un senso

aspetto attraverso il concorso pubblico, unico strumento per ac-

più profondo al nostro ruolo favorendo l’avvio di un grande obiet-

cedere alla professione.

tivo, anche di respiro nazionale, sul futuro dell’intera categoria,

Riterrei ragionevole se vogliamo che le cose funzionino che si passi

che abbiamo il dovere di tramandare e migliorare, come boni pater

non dai libri alla realtà ma viceversa dalla realtà ai libri e come è

familias, alle generazioni successive.

naturale, facendo propria l’idea che si possa non solo parlare di

I colleghi di Piombino non avvitandosi in se stessi sulla difesa del

essa ma soprattutto di viverla, che si giudichi un servizio non sulla

particolare o dello sterile tornaconto di parte, che rappresentano

base di astratti principi, ma dalle sue azioni; non per ciò che pre-

strategie di corto respiro soprattutto per chi eroga in esclusiva

tendiamo che sia, ma per ciò che egli è e fa in realtà.

un servizio pubblico universale, attraverso un lodevole sforzo per

Con le impostazioni ideologiche abbiamo imparato a confrontarci

quanto riguarda l’onere e l’impegno al riguardo profuso, hanno

anche in sede europea.

capito che la funzione che stiamo assolvendo si concretizza e va-

Lì la Commissione ha affidato uno studio ad una rinomata Società

lorizza anche attraverso una pluralità d’azioni poste in essere al

di ricerca, per comprendere quali sono i fattori di criticità dei porti

servizio dell’intera comunità portuale.

e, una volta identificati, definire un provvedimento normativo in

Ciò posto registriamo che le forze della “conservazione”, o per me-

grado di rimuoverli.

glio dire chiamate a vedere le nubi di polvere alla superficie e di

Ebbene, da quell’indagine è emerso un elevato livello di soddisfa-

considerare questo polverone come qualche cosa di significativo

zione degli operatori portuali per i servizi tecnico nautici, collocati

ed esiziale, hanno reso il Gruppo oggetto di un’indagine promossa

agli ultimi posti fra gli elementi presi in considerazione nella scelta

dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)

di un porto.

conclusasi con la delibera adottata lo scorso 25 febbraio, il cui con-

Di fronte a questi risultati ci si sarebbe dovuti attendere una de-

tenuto obbliga tutti i Gruppi ad una riflessione.

cisione della Commissione di soprassedere dal definire un inter-

Non è certamente questa la sede per soffermarsi sui detta-

vento normativo riguardante i servizi tecnico nautici. Invece, ecco

gli di questa iniziativa dell’AGCM, ritengo, però, che l’imposta-

la proposta di Regolamento che ha fra le sue finalità quella di di-

zione fortemente ideologica che ne condiziona l’operato emer-

sciplinare le modalità di accesso al mercato dei servizi portuali, ivi

ga chiaramente dal fatto che, indifferenti al valore sociale che

compresi quelli tecnico nautici.

tale attività comporta, si sia arrivati a sostenere la necessità

C’è da dire che il citato Organismo europeo non ha voluto imporre

di costituire una società ad hoc anche per il servizio di assisten-

un modello organizzativo unico, come invece tende a fare l’Autorità

za e recupero delle unità da diporto, soluzione economicamen-

Garante della Concorrenza e del Mercato, ma ha inteso procedere

| 25

il gruppo e l’associazionismo - associarsi per crescere e migliorarSI

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE ANGOPI CESARE GUIDI ALLA Convention internazionale Eba Ibla aNGOPI

| 26

ad una ricognizione dei modelli utilizzati nei vari Stati Membri,

mentre ad esempio l’Ecsa, associazione europea degli armatori,

ritenendoli tutti compatibili con il diritto europeo, ivi compreso

propone che le liberalizzazioni tornino al centro dell’agenda,l’iter

il cosiddetto operatore interno, modello organizzativo sostan-

parlamentare del Regolamento si preannuncia piuttosto com-

zialmente analogo a quello utilizzato nel nostro Paese.

plesso; da parte nostra ci attiveremo affinché, qualora la parte

I Gruppi ormeggiatori/barcaioli, infatti, costituiscono un ente

relativa alle modalità di accesso al mercato dovesse rimanere

erogatore di un servizio di cui la Pubblica Amministrazione

nel testo della proposta, sia meglio chiarita la figura dell’ope-

può giovarsi per la sicurezza delle acque portuali, esercitan-

ratore interno, in modo da avvicinarla ulteriormente al nostro

do su di esso poteri autoritativi assimilabili a quelli impiegati

modello organizzativo.

nei confronti dei componenti della Pubblica Amministrazione

A questo riguardo viene acconcio citare la recente sentenza

stessa senza assumerne i costi e le relative responsabilità, ma

N.

al tempo stesso determinandone i vertici e stabilendo autorita-

RIC. del 07/05/2015 pronunciata dal Tribunale Amministra-

tivamente le tariffe delle relative prestazioni da determinarsi

tivo Regionale per la Emilia Romagna, che riguarda i Piloti ma

in virtù di un procedimento pubblico, trasparente e adeguata-

sicuramente estendibile anche alla nostra funzione e modello,

mente partecipativo.

laddove richiama il principio che … nella determinazione delle ma-

Anche se Knut Fleckenstein, relatore del provvedimento al Par-

novre necessarie all’operazione è affidato a Corporazioni di Piloti

lamento europeo, ha comunicato che la parte relativa all’aper-

istituite nei porti e negli altri luoghi di approdo o di transito delle

tura dei servizi al mercato verrà eliminata dal testo sui porti,

navi, inquadrandosi detti enti nell’organizzazione indiretta dell’Am-

00433/2015

REG.

PROV.

COLL.

N.

00900/2014

REG.

ministrazione della navigazione e rivestendo essi personalità giuridica

dei porti, la tutela e lo sviluppo degli interessi generali dei Gruppi

pubblica in quanto destinati ad un fine di pubblico interesse connesso

rispetto alle quali il Gruppo di Piombino si è da subito mostrato

alla sicurezza della navigazione…

adesivo, impegnandosi in prima persona, attraverso gli strumenti

Anche sotto il profilo tariffario posso sostenere, senza timore di

che lo statuto mette a disposizione, per il loro raggiungimento.

smentita, che i vigenti criteri e meccanismi hanno garantito una

Molto sinteticamente ricordo che l’ANGOPI è l’associazione di ca-

dinamica delle tariffe certamente più virtuosa per gli utenti di altri

tegoria che rappresenta i Gruppi di ormeggiatori e barcaioli, che,

metodi, quali ad esempio il price cap, pedissequamente invocato dei

ai sensi delle disposizioni contenute nel Codice della Navigazione e

detrattori del nostro modello, indifferenti anche ai risultati di studi

nel relativo Regolamento di esecuzione, operano nei porti italiani.

promossi da soggetti terzi, che hanno certificato gli effetti virtuosi

Si tratta di 61 Gruppi, i cui componenti, circa 900 fra ormeggiatori

prodotti da quanto finora elaborato ai sensi dell’art. 14 della legge

e barcaioli, sono presenti in 91 scali, assicurando ogni anno circa

84/94.

800.000 operazioni di ormeggio e disormeggio e circa 50.000

E proprio l’ipotesi di riforma della richiamata legge costituisce mo-

operazioni di battellaggio.

mento di particolare criticità per la nostra categoria, dal momento

Devo dire che in questi anni non sono certamente mancati momenti

che i numerosi tavoli costituiti per elaborarne il testo sembrano

di forte criticità per la categoria, che ha avuto il grande merito di

ignorare il fatto che il Senato ha da tempo presentato un disegno

sapere assecondare i mutamenti che il contesto in cui operiamo

di legge, al cui interno è prevista una modifica dell’art. 14 che ha,

ha conosciuto e, anche grazie alla difesa del valore imprescindibile

di fatto, recepito un accordo sottoscritto da tutte le associazioni

rappresentato dall’unitarietà della rappresentanza, è riuscita a su-

rappresentative dell’utenza e degli utilizzatori dei servizi tecnico

perare quei momenti, creando le condizioni per potere affrontare

nautici.

le sfide future, certamente non meno insidiose di quelle passate.

È singolare come, pur in presenza di questa convergenza di posi-

Ho richiamato il valore dell’unitarietà della rappresentanza perché

zioni, che testimonia il buon funzionamento del modello partecipa-

sono convinto che solo in questo modo la categoria, le cui dimen-

tivo che le vigenti disposizioni hanno previsto e che il disegno di

sioni sono contenute nell’ambito di un settore marittimo portuale

legge intende perfezionare, si continui ad operare per scardinare

che nel suo complesso non gode certo della visibilità che merita, ha

questo modello, purtroppo anche in questo caso per mere motiva-

avuto e avrà la possibilità di tutelare i propri interessi.

zioni ideologiche, spesso sostenute da chi neppure paga le tariffe

Numerose sono state le iniziative che a livello associativo sono sta-

dei servizi tecnico nautici.

te assunte in questi anni per consolidare la comunanza di azione e

I tragici episodi accaduti alla fine dello scorso anno appena fuori il

di obiettivi dei Gruppi ormeggiatori e barcaioli.

porto Ravenna e nel porto di Taranto rappresentano un’ulteriore

Per ovvie esigenze di sintesi ne cito solo due.

conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, del fondamentale ruolo

La prima riguarda la definizione del Contratto Collettivo Nazionale

dei nostri Gruppi, che va abbondantemente oltre lo svolgimento

di Lavoro, strumento indispensabile per uniformare sotto il pro-

del meri servizi di ormeggio e battellaggio, anch’essi, naturalmen-

filo normativo ed economico il trattamento degli appartenenti ai

te, indispensabili per i porti.

Gruppi, creando per diverse materie, vedi ad esempio la tutela

Sono queste le ragioni per le quali mettiamo al centro della nostra

della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, una

agenda la tutela della professione dell’ormeggiatore, il riconosci-

comune disciplina a livello nazionale.

mento a livello normativo e organizzativo dell’ormeggio e del battel-

La seconda è la definizione del programma di formazione continua,

laggio come servizi di interesse generale funzionali alla sicurezza

nata dalla condivisa necessità fra gli associati di dotare gli ormeg-

| 27

il gruppo e l’associazionismo - associarsi per crescere e migliorarSI

giatori/barcaioli di strumenti per rispondere in modo adeguato

vilegiato per potere trasmettere ai decisori ogni informazione

ai sostanziali cambiamenti che il nostro lavoro ha conosciuto

utile affinché le scelte che questi sono chiamati a compiere av-

negli ultimi anni ed è destinato a conoscere nel futuro.

vengano nella massima consapevolezza e conoscenza dei pro-

Sul punto ritengo rilevanti i riconoscimenti ricevuti per le com-

blemi, senza trascurare la natura positiva e la funzione sociale

petenze professionali della categoria, chiamata a svolgere mis-

dei nostri organismi. Organismi in cui gli individui cooperano

sioni in tutto il mondo.

nella coesione e unità del servizio, coordinato da volontà e azio-

La sempre più forte incidenza del diritto dell’Unione sulle que-

ne corale nelle funzioni che riguardano non lavori parziali, Con-

stioni nazionali ha imposto la necessità di definire strumenti di

cordia docet, ma l’attività complessiva e produttiva al servizio

salvaguardia della categoria che seguano con attenzione l’evol-

del porto e dell’interesse comune, senza trascurare il fatto più

versi della normativa anche a Bruxelles.

attuale che mai, se non si intende tornare al XIX secolo, che nei

Ecco allora la costituzione dell’EBA (European Boatmen and

nostri Gruppi sono considerati i diritti sociali e la dignità del

Linesmen Association), l’Associazione che riunisce le rappre-

lavoratore non come una variabile economica valutata e vista

sentanze nazionali con lo specifico obiettivo di fare conoscere

come un fastidio.

la nostra professione e di tutelarla, anche attraverso la defini-

Su tutto ciò il compito non è facile, essendo noti gli indirizzi, tesi

zione di comuni standard professionali.

a relegare in ruoli secondari le rappresentanze.

Non dobbiamo nasconderci che i diversi modelli organizzati-

Non intendo rivangare antichi scenari che hanno funzionato

vi, le differenti modalità di accesso alla professione, i difformi

nel Novecento: ma occorre essere molto attenti e vigili sulla

requisiti professionali richiesti per svolgere la nostra attività

ricerca affannata del Sacro Gra al del nuovismo purchessia,

rendono complesso il lavoro per definire standard minimi pro-

impartendo tutto quello che serve al nostro sistema portuale

fessionali a livello europeo.

nei prossimi anni. In questo modo emerge in molte circostanze

Tuttavia notevole è lo sforzo che si sta compiendo per il rag-

il rischio di spacciare per nuove e originali, capaci di assicurare

giungimento di questo obiettivo, non tralasciando le implicazioni,

un certo grado di sviluppo, strategie che i fatti hanno superato

certamente non irrilevanti, derivanti dalla disciplina dell’Unione

e che, agli occhi degli operatori che vivono la realtà fattuale,

in materia di riconoscimento delle qualifiche professionale.

sono diventate banali, ammuffite e sbagliate.

Un aiuto in questo senso può, però, giungere dall’IMO (Inter-

Resto infine convinto che la nostra Associazione costituisca

national Maritime Organization), che, grazie ad un’iniziativa

un indispensabile strumento per il corretto funzionamento

promossa dall’IBLA, l’Associazione Internazionale degli ormeg-

delle regole democratiche e sono sicuro che con il sostegno

giatori e barcaioli, si sta attualmente interessando alla nostra

del Gruppo di Piombino e di tutti i Gruppi Associati l’ANGOPI,

categoria, essendo impegnata a rivisitare una Circolare del

l’EBA e l’IBLA continueranno ad operare in modo tale che le

2005 riguardante, proprio, le competenze professionali degli

loro azioni non siano solo lette in libri come questo, che ricor-

ormeggiatori.

dano meritoriamente i fatti storici, ma offrano materiale per

Sapere che il massimo organismo del settore marittimo si stia

scrivere su future iniziative che vedranno come protagonisti

occupando di questioni riguardanti gli ormeggiatori è un chiaro

gli ormeggiatori/barcaioli. Buon vento a tutti e che l’onda vi sia

attestato della bontà del lavoro fin qui svolto per dare alla cate-

sempre fedele.

goria il riconoscimento che merita.

L’associativismo, quindi, continua a rimanere lo strumento pri-

| 28

Cesare Guidi Presidente ANGOPI

“ ”

una professione nel mondo

L’

EBA, l’IBLA, l’ANGOPI e l’Associazioninismo.

Tema che mi riporta alla mente come sono nate queste Associazioni. L’idea di riunire le realtà di porti europei, di diversa

nazionalità, venne al Presidente della Cooperativa degli ormeggiatori di Marsiglia, Francois Ristorcelli, così si chiamava, che iniziò a viaggiare per l’Europa incontrando i rappresentanti degli ormeggiatori dei principali porti per diffondere il suo pensiero.

Contemporaneamente raggruppò praticamente tutti gli ormeggiatori dei porti francesi e fondò un’Associazione Nazionale.

L’idea di Ristorcelli ebbe successo ed aderirono all’iniziativa le realtà di sei nazioni: Belgio, Olanda, Inghilterra, Germania, Genova inizialmente per l’Italia e, ovviamente, la Francia.

Era il 26 aprile 1977 e quel giorno, a Parigi, iniziava la sua navigazione l’European Boatmen’s Association che aveva, ed ha, come principale obiettivo la volontà di conoscersi, di confrontarsi, d’esporre idee innovative volte al miglioramento della sicurezza delle persone e del servizio.

Si constatò che le problematiche erano comuni sia nel nord che al sud dell’Europa. Per conoscersi meglio, per diffondere tra gli ormeggiatori la convinzione che l’EBA non era soltanto una sigla che si riuniva una volta all’anno, ma un’insieme di persone, i fondatori decisero d’organizzare un torneo di calcio annuale a cui partecipavano le rappresentative di ogni Associazione. Fu così, tra un

il presidente dell’ibla marco mandirola

calcio al pallone e una risata per un gol mancato, che s’instaurò un

| 29

il gruppo e l’associazionismo - una professione nel mondo

rapporto di sincera amicizia e solidarietà tra colleghi che, pur

men’s Linesmen’s Ass. e del perchè si è deciso di costituirla.

con le difficoltà dovute a problemi linguistici, ben s’intendeva-

Oggi il mondo è molto più piccolo di pochi decenni fa. La glo-

no sul piano della gestualità operativa del servizio d’ormeggio.

balizzazione ha annullato le distanze e fatto cadere i confini,

Da questo scambio d’opinioni presero vita le creazioni di molti

Internet ha fatto il resto velocizzando lo scambio d’informazioni.

dispositivi che, ancor oggi, fanno parte delle dotazioni in molti

Questo s’è verificato anche nel mondo marittimo ed oggi abbia-

porti: lo sganciamento rapido delle “bozze di banco” , i serracavi

mo marittimi che imbarcano soltanto con certificati internazio-

idraulici sulle m/barche, i vericelli montati a bordo di mezzi ro-

nali, tutto deve passare tramite l’International Maritime Org.

tabili terrestri, l’adozione dei giubbotti autogonfiabili.

Per essere pronti ad affrontare queste nuove sfide che, certa-

Il tempo, inesorabile, avanzava e l’Europa con esso. Quelle che,

mente, arriveranno anche per la categoria degli ormeggiatori,

fino a poco prima, erano sigle, MEC, CEE divennero Unione Eu-

abbiamo costituito l’IBLA a cui oggi aderiscono, oltre che tutti i

ropea, un entità operativa che emana Direttive che tutti i Stati

componenti dell’EBA, gli ormeggiatori della Costa del Pacifico

membri sono tenuti ad adottare e rispettare.

degli Stati Uniti d’America, l’Argentina, gli Emirati Arabi Uniti,

L’EBA era, ed è, pronta, come associazione Europea, a con-

la Tunisia. I nostri sforzi sono volti a far sì che venga ricono-

frontarsi sia con la Commissione Europea dei Trasporti che

sciuta dall’IMO la nostra professionalità indicando standard, sia

con il Parlamento. Dai campi di calcio, dalle riunioni conviviali

pur minimi, obbligatori per poter esercitare l’attività e potersi

all’audizione nella Sala plenaria del Parlamento il salto è notevo-

definire “ormeggiatore”.

le. Avendo modo di poter esporre il nostro pensiero, le nostre

Ho, purtroppo, constatato che, in molti Paesi del mondo, anche

convinzioni ai vari Commissari che, negli anni, si sono succeduti

tecnologicamente avanzati,

o dibattendo emendamenti a proposte di Direttive con i parla-

ne con l’arrivo in prossimità di un porto, dimenticandosi dell’ul-

mentari si è riusciti a far conoscere chi sono gli ormeggiatori,

timo miglio e permettendo, molte volte, a chiunque sia armato

molti di loro ignoravano la nostra attività, e di che professiona-

di buona volontà di effettuare la messa in posa dei cavi. Questo

lità sono depositari, oggi, in Europa.

non è più possibile se vogliamo, seriamente, parlare di sicurez-

L’EBA, negli anni, s’è allargata accogliendo le realtà di Spagna,

za della navigazione, delle infrastrutture portuali e, sopratutto,

Grecia, Croazia, Slovenia, Malta, Montenegro, Portogallo, Dani-

delle persone. Noi continueremo , inoltre, a cercare realtà nel

marca, Finlandia, Norvegia e Svezia.

mondo interessate ad unirsi a noi nella radicata convinzione che

Dicevo, nell’apertura di questo mio scritto, del trattino d’unione

conoscersi vuol dire migliorarsi, perchè apprendendo, sempre,

che collega le Associazioni. Infatti di quell’idea di consociarsi

qualcosa di nuovo arricchiremo il nostro sapere.

dei francesi, Genova iniziò a parlare con i rappresentanti di

In questo contesto gli ormeggiatori di Piombino si sono ritrova-

porti vicini che, tramite un passa parola, un tam tam sempre

ti benissimo. Tra i primi ad aderire all’Associazione nazionale,

più forte si diffuse su tutta la penisola e le isole ed, in poco

sostenitori dell’EBA e dell’IBLA di cui hanno, negli anni, sempre

tempo, è nata l’ANGOPI.

condiviso gli obiettivi partecipando a numerose manifestazioni

Gli scopi e le finalità erano comuni: difendere la categoria e

in molti porti europei.

promuovere tutte le iniziative volte al miglioramento del livello

E’ con il contributo di queste realtà che l’associazionismo non

professionale. Opera che, nel corso degli anni, ha sempre svol-

soltanto vive, ma prospera e si espande.

to in maniera impeccabile.

Chiudo questa mia carrellata di ricordi con l’International Boat-

| 30

si considera conclusa la navigazio-

Marco Mandirola Presidente dell’IBLA

“ Sede mezzi e

lo sviluppo del gruppo intersecato a quello del porto

� | 31

sede e mezzi - lo sviluppo del gruppo intersecato a quello del porto

vista esterna della sede amministrativa ed operativa

| 32

vista interna della sede operativa

vista interna della sede amministrativa

motobarca Phalesia

motobarca Sparviero

“ ”

simbiosi sul mare tra uomini e mezzi motobarca Cerboli

I

l progredire della categoria degli ormeggiatori e battellieri del porto di Piombino allacciato a quello generale e stimolante dello scalo, dove l’infittirsi del movimento marittimo ha dato la stura

a notevoli opere infrastrutturali, che in breve tempo ne hanno trasformato il waterfront.

Due storie parallele - del Gruppo e del porto a cui fornisce servizi - che dunque s’intersecano.

Il Gruppo costituito nel 1947 nel 1993, dunque ben prima dell’adozione della legge di riforma portuale, si trasformò in società cooperativa, nel 1999 fu la prima azienda portuale di Piombino a ottenere la Certificazione dei Sistemi di qualità Iso 9002 e che

motobarca Ormeggiatore I

dai primi tre soci fondatori avvicendati in pochissime prestazioni si è passati a un organico di ventidue persone più tre dipendenti, mentre gli interventi si sono attestati oltre a trentaduemila.

Un cammino notevole che si spera di vedere crescere ulteriormente, ovviamente “assieme al porto”.

Svariati i motivi che hanno contrassegnato il forte impulso, e non soltanto l’exploit del turismo elbano.

Per esempio: “Dai servizi resi solo alle navi traghetto per passeggeri, l’operatività del Gruppo si è poi estesa al porto petroli di Torre del Sale e ai pontili industriali dello stabilimento siderurgico, accorpando successivamente anche il servizio di battellaggio”.

Servizio quest’ultimo che ha richiamato notevoli investimenti.

motobarca Ormeggiatore IV

Un Gruppo che, accelerando il suo sviluppo e confortato dalla sen-

| 33

sede e mezzi - lo sviluppo del gruppo intersecato a quello del porto

Motopontone Tegea sibilità mostrata anche dall’Autorità Portuale, si è dotato di infrastrutture rapportate ai suoi impegni di lavoro; che vanta una sede assai funzionale nonché un’officina di elevato livello tecnologico per eseguirvi in proprio disparate manutenzioni e riparazioni. Gruppo che inoltre s’avvale di personale specializzato in controlli subacquei.

Attività quest’ultima organizzata per ovviare all’assenza di un prezioso servizio portuale.

L’autogestione rimane, ancora oggi, un elemento parziale e non totale, perchè vincolata dal Codice della navigazione che attribuisce all’Autorità Marittima, gerarchicamente sovraordinata, un potere di disciplina per quanto concerne le modalità

motobarca Ormeggiatore V

per l’erogazione del servizio, il tariffario, gli utenti da servire.

| 34

Dall’esperienza acquisita, riteniamo che la formula ‘Coopera-

E questo nel senso più pieno del termine, perché abbrac-

tiva Gruppo ormeggiatori’ si presti meglio alle generali esi-

cia mutualità e solidarietà, possibilità di rappresentanza e

genze portuali. È inoltre un modello d’impresa cresciuto in

di tutela delle condizioni occupazionali, qualità e dignità di

maniera congeniale sulla centralità della persona.

lavoro e di vita”.

piombino DA

“ VIVERE SCOPRIRE E

LA CITTà STORICA, le AREEE NATURALISTICHE, i porti, gli sport, il turismo e la tradizione enologica e culinaria

” | 35

Piombino da vivere e scoprire - la storia, i porti, il turismo, le tradizioni

Piazza Giovanni Bovio

Il porto

| 36 Impianti siderurgici

“ ”

la città e il suo territorio Il Comune

P

iombino, città dell’acciaio, da anni è considerata anche una meta turistica di tutto rispetto, per le sue spiagge, il suo mare pulito, il paesaggio, i suoi beni storici e archeologici.

Negli ultimi anni questa identità turistica, strettamente legata alle proprie radici culturali si è definita sempre più, e questo territorio rappresenta da questo punto di vista un osservatorio interessante.

Città dall’identità plurale, con una forte caratterizzazione come “città-fabbrica” da cui si transita per l’Elba, Piombino si è dimostrata capace negli anni di coniugare l’industria pesante con il turismo, valorizzando il suo centro storico, i suoi beni culturali e

il golfo di baratti

paesaggistici, la costa orientale fino a Riotorto e Montoni, e, ad ovest Calamoresca e il Promontorio.

Nella metà degli anni Novanta, mentre l’occupazione nelle fabbrica vertiginosamente diminuiva, si cominciò a parlare di “diversificazione economica”, aggiungendo alla lunga tradizione dell’acciaio altri filoni che iniziarono a puntare su agricoltura, nautica, porto e turismo.

Nonostante la sua storia nel Novecento sia stata scritta dalle fabbriche dell’acciaio che ne hanno, nel bene e nel male, condizionato la vita e l’urbanistica, Piombino ha comunque saputo conservare orgogliosamente la sua bellezza.

Baratti e Populonia, salvate negli anni ’60 da amministratori lun-

Populonia

gimiranti da un’imponente speculazione edilizia e degne del rico-

| 37

Piombino da vivere e scoprire - la storia, i porti, il turismo, le tradizioni

noscimento Unesco, completano questa fantastica ambivalenza e sono oggi un pezzo essenziale di un sistema integrato dei Parchi – i Parchi della Val di Cornia – conosciuto in Italia e non solo.

Magnifiche le sue passeggiate a mare e il suo Promontorio.

Proprio sotto le ciminiere della centrale elettrica di Torre del Sole, attualmente in dismissione, ha voluto conservare una preziosa oasi naturalistica, l’Oasi Orti-Bottagone del WWF. Piazza Bovio, uno splendido balcone che si protende sul mare davanti all’arcipelago toscano.

Un mare perfetto di fronte a Piombino. Un trampolino, terrazza per innamorati.

Agli inizi del Novecento, la città laica e operaia decise di dedicare questa frontiera marina a un uomo risorgimentale, insigne repubblicano, un filosofo napoletano Giovanni Bovio.

Una piazza dalla storia recente, che risale all’ultimo secolo.

Un tempo questa era la Piazzarella, Palazzo Appiani, palazzo quattrocentesco, per tutto l’Ottocento era stato un carcere.

La Rocchetta, un vecchio forte costruito intorno all’anno Mil-

Nelle foto in alto: oasi wwf - pedule orti - bottagone nella foto qui sopra: l’amerigo vespucci a Piombino - Fonte: studio 2 Gennai claudio

le, occupava la parte estrema della piazza a picco sul mare.

| 38

La sua demolizione avvenne in momenti diversi, tra la fine

te che ancora oggi assomiglia a una piccola torre merlata.

dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento e al suo po-

Capitale di un antico stato italiano, città di mare ed erede

sto venne costruito il semaforo marino tuttora esisten-

di antiche tradizioni classiche e medievali, Piombino si pre-

Nelle foto panoramica: il Centro storico visto da Piazza Bovio con il Castello di Piombino Fonte “Piombino0002”. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/File:Piombino0002.jpg#/media/File:Piombino0002.jpg

Nella foto di questa pagina: La duecentesca Casa delle Bifore

senta come una città che del suo passato storico, ragguardevole, presenta oggi con assai più evidenza le testimonianze.

Le tracce del suo passato possono essere lette nella città vecchia.

Nei suoi monumenti e nei dettagli della sua vivace storia architettonica e urbanistica non sono scomparsi il segno o il ricordo di fasi alte.

Il vecchio Castello della città medievale, restituito alcuni anni fa dopo un lungo e straordinario restauro e oggi adibito a Museo della città e delle ceramiche medievali, svetta su un rilievo che domina

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Piombino da vivere e scoprire - la storia, i porti, il turismo, le tradizioni

web reportage - Piombino da vivere e scoprire

http://www.ormeggiatori-piombino.com/videogallery

| 40

la parte meridionale della Piombino antica. Un edificio

di una rete consistente di traffici maritttimi dove arri-

che è oggi uno dei preziosi testimoni della storia di

vava il ferro dell’Elba e venivano imbarcati i cereali, il

Piombino.

sale e i metalli della Val di Cornia.

Leggendo le diverse stratificazioni e modifiche struttu-

I canali di Marina, conosciuti come “Fonte delle Serpi

rali e architettoniche dell’edificio, è possibile risalire al

in Amore”, con le 5 bocche dalle quali sgorga l’acqua,

1200, secolo in cui la città cominciò a costruire le mura

la chiesa di Sant’Antimo sopra i Canali, la chiesina di

e, contemporaneamente, almeno tre porte fortificate

Cittadella, la Cittadella stessa nella cui piazza ha sede il

gemelle fino ad arrivare all’ultima trasformazione mi-

museo archeologico del territorio, il Rivellino con la sua

litare ai tempi di Cosimo I de’ Medici intorno alla metà

Porta a Terra e molto altro ancora.

del ‘500.

Ma il passato importante di Piombino è leggibi-

La Marina e il Porticciolo, con lo sfondo della Cittadella,

le anche attraverso la concattedrale di Sant’Antimo

che fin dagli anni comunali (XII-XIII secolo) era al centro

inaugurata nel 1377 da Pietro Gambacorti, signo-

| 41

Museo Del Castello Fonte: Paolo Biondi

Piombino da vivere e scoprire - la storia, i porti, il turismo, le tradizioni

Il Porticciolo di Marina re di Pisa che aveva voluto la costruzione della basilica.

Chiesa dall’architettura classica con un chiostro quattrocentesco di Andrea Guardi.

Piombino è questo e molto altro, con il Parco naturale della Sterpaia, il suo splendido promontorio caratterizzato da una ricca sentieristica e da emergenze paesaggistiche, ambientali e culturali, Punta Falcone e altre bellezze naturalistiche.

La scelta delle amministrazioni locali che si sono succedute è stata quindi quella di ricercare un equilibrio territoriale capa-

il Golfo di Baratti

ce di dare una risposta complessiva all’insieme del territorio,

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partendo dai problemi posti dalla presenza di grandi attività

Una città e un territorio che presentano grandi potenzialità e

economiche, in una zona che è insieme di forte industrializza-

ricchezze anche dal punto di vista sociale, capaci di contribu-

zione, di produzione agricola e di crescente peso turistico.

ire allo sviluppo complessivo della comunità.

“ Ecologia piombino a

scooter elettrici in banchina coperture fotovoltaiche sull’ officina

”

| 43

AMBIENTE - avanti tutta sulle energie alternative

MobilitĂ ecologica

Il passato ed il presente

| 44

Pronto all’uso

“ ”

avanti tutta sulle energie alternative

P

rima, a metà 2011, i tre scooter elettrici per muoversi sulle banchine del porto. Poi, qualche mese dopo, la copertura del tetto dell’officina con pannelli fotovoltaici per la produzione di

energia elettrica È con questa decisa virata sulla rotta delle fonti alternative che il Gruppo ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino risponde alle sempre più pressanti esigenze sul fronte del risparmio energetico e sul rispetto dell’ambiente di sua pertinenza.

Ma pure in un’ottica di riguardo per il proprio personale nonché di lungimirante tornaconto aziendale, sia con l’immediato risparmio dei consumi sia soprattutto allo spirare dell’ammortamento dei cospicui investimenti compiuti dalla cooperativa per adottare le innovative tecnologie.

Il capogruppo degli ormeggiatori e barcaioli del porto toscano, porta d’accesso e d’uscita dei mai domi traffici di passeggeri, auto e merci su rotabili con l’Isola d’Elba, spiega i motivi dell’ingresso dei tre eco-scooter nel parco mezzi di terra del Gruppo (dotazione per altro arricchita anche dal contemporaneo acquisto di un nuovo pickup adatto a operazioni che necessitino della potenza e versatilità di quell’automezzo da lavoro).

Dice Ciro Ascione: “L’iniziativa è diretta verso la salvaguardia ambientale, al risparmio energetico e per una migliorare qualità della vita; sperando che essa possa essere di stimolo per chi, in porto e/o in città,

In periodo di crisi

sia intenzionato a seguirci”.

| 45

AMBIENTE - avanti tutta sulle energie alternative

Nelle foto: LA COPERTURA DEL TETTO DEL FABBRICATO CON PANNELLII FOTOVOLTAICI e , nelle foto sotto, L’INTERNO DELL’OFFICINA Poi si addentra in particolari tecnici: “L’autonomia dei tre elettroscooter è di sessanta chilometri, mentre la loro velocità sfiora i 50 km/h. Sono assolutamente silenziosi e tre ore bastano per la loro completa ricarica”. Ricarica dei motori degli eco-scooter che ovviamente viene effettuata utilizzando l’energia elettrica prodotta dal nuovo impianto fotovoltaico dell’officina alla cui installazione è stato indirizzato il maggior impegno finanziario del Gruppo.

| 46

Ingente impegno di spesa dedicato soprattutto alla copertu-

porti italiani. L’esperimento ha avuto così buon esito che nel

ra del tetto del fabbricato con pannelli fotovoltaici. Ovvero,

2014 gli scooter sono diventati sette, in un’ottica di costante

circa 180 metri quadrati di tegole ‘Tegosolar’, celle con cui

adeguamento del servizio alle nuove esigenze del Porto.

la luce dello spettro solare è trasformata in energia elettri-

Infatti in questi ultimi anni sono state aperte nuove banchine

ca rinnovabile fotovoltaica sino a un picco di 11,3 kilowattora.

a nord ed altre lo saranno a breve a sud.

“Ossia, una disponibilità quasi sufficiente ad azzerare i consu-

Gli spazi si sono quindi dilatati ed essendo gli scooter e/o le

mi aziendali”, chiosa il più che soddisfatto leader del Gruppo

biciclette gli unici mezzi sufficientemente agili per districarsi

degli ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino, antesi-

in grovigli di auto in partenza ed in arrivo per le isole questo

gnano delle energie alternative tra i servizi tecnico nautici dei

Gruppo ha ritenuto opportuno integrare il suo parco mezzi.

“ lavori ed

accessori

”

| 47

lavori ed accessori - sERVIZI DI ORMEGGIO E DISORMEGGIO

ormeggio al pontile industriale

La squadra

| 48

Uomini e macchine

“ ”

Servizi DI ORMEGGIO E DISORMEGGIO

L’

Ormeggio, il Battellaggio insieme al Pilotaggio ed al Rimorchio, costituiscono i Servizi Tecnico Nautici nei Porti Italiani.

Ausiliari alla navigazione, questi servizi sono resi alla nave

in occasione del suo arrivo e della sua partenza dal porto.

Assicurano il transito, la manovra e la sosta in assoluta sicurezza.

In Italia l’Ormeggio ed il Battellaggio sono garantiti dai Gruppi ormeggiatori e barcaioli e la loro disciplina dipende dalla regolazione e dal controllo dell’Autorità Marittima.

Uomini, marinai con titoli professionali superiori, barche apparentemente piccole ma dal cuore grande, sono le risorse che i gruppi hanno per effettuare operazioni specifiche e talvolta insidiose con ogni condizione climatica.

Quando arrivano nei porti natanti con equipaggio insufficiente o nel caso di navi in disarmo prive di personale che necessitano di essere movimentate, gli ormeggiatori vanno a bordo a svolgere il servizio sostitutivo di equipaggio.

Gli ormeggiatori ed i barcaioli lavorano sempre con continuità 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno con ogni condizione meteorologica.

I Gruppi ormeggiatori e barcaioli dei Porti Italiani sono ausiliari dell’Autorità Marittima per le emergenze in porto o in rada ed hanno l’obbligo di prestare assistenza e soccorso a navi o perso-

ohhh issa____________ ?????

ne in condizioni di pericolo.

| 49

lavori ed accessori - lavori subacquei

Pulizia Timone

recuperi in porto

| 50

Vestizione

“ ”

lavori subacquei

F

orse sarebbe più giusto definirli servizi subacquei invece che lavori, anche se in realtà di lavori si tratta, perché al Gruppo fu richiesto nel passato, quando in porto non c’erano ditte su-

bacquee di rendere disponibili le professionalità che alcuni dei suoi soci avevano per rendere dei “ servizi” al porto nei momenti di necessità.

In un’ottica di massima collaborazione, il Gruppo quindi si organizzò per rendere questi servizi al porto.

Si trattava per lo più di interventi destinati al recupero di materiali dispersi, visite alle strutture portuali o destinate alle navi in caso di avarie e/o cavi nelle eliche.

Esigenze queste che portarono alla necessità di acquisire abilitazioni Rina per tali attività.

Come è naturale che sia nel tempo c’è stato un avvicendamento di colleghi ed alcuni giovani di buona volontà hanno sostituito i vecchi pensionati, continuando in quest’opera, ma sempre con meno intensità, in considerazione che nel frattempo anche nel nostro porto si sono insediate delle ditte di subacquei.

Oggi, quindi pur continuando il Gruppo ad avere personale OTS qualificato e abilitato, i suoi interventi si limitano sostanzialmente alle emergenze, in caso di impossibilità degli altri operatori, o a collaborazioni con gli stessi in casi di particolare complessità, mettendo a loro disposizione, quando necessario anche le nostre

Pronti via…

attrezzature.

| 51

lavori ed accessori - lavori manutentivi

mantello elica

Phalesia ai lavori - Montaggio protezioni

| 52

alaggio del Cerboli con nostra Autogru

“ ”

lavori manutentivi

P

er un servizio reso 24/h su 24/h, 365 giorni l’anno, con ogni condizione meteo marina, avere mezzi efficienti è una cosa indispensabile ed è per questo che ormai da oltre venti anni il

Gruppo si è strutturato in maniera tale da poter garantire costantemente questa condizione. Questo lo ha fatto assumendo personale specializzato e dotandosi di una ben attrezzata officina.

Il personale dedicato, oltre a garantire una continua ed efficace manutenzione programmata, così come d’altra parte previsto anche dalle procedure del sistema qualità, è in grado di risolvere in tempi brevissimi la maggior parte degli inconvenienti e riparare i danni che si verificano.

Pronta a riprendere il mare

Per le quattro imbarcazioni, di misure sino ai 12 mt., anche tutte le manutenzioni di carena vengono svolte nei piazzali del Gruppo, mentre per le altre, di dimensioni maggiori, che non possono essere alate direttamente, il Gruppo si rivolge a cantieri navali della zona affiancando sempre e comunque il suo personale a quello del cantiere. Tale impostazione porta naturalmente ad un beneficio sia in termini di efficienza che di costi. Ma il parco mezzi del Gruppo non è composto solo di imbarcazioni, ci sono anche mezzi terrestri, macchine operatrici, scooter elettrici e biciclette.

Mantenere il tutto in perfetta efficienza richiede un impegno notevole ed è per questo che sentiamo necessario rivolgere un ringraziamento particolare ai nostri meccanici che permettono ciò con

manutenzione phalesia

la loro preparazione, disponibilità e dedizione al lavoro.

| 53

lavori ed accessori - lavori marittimi

sostituzione ancore

carotaggi

| 54

il passato ed il futuro

“ ”

lavori marittimi

N

ella vita di tutti i giorni può succedere che si presenti un problema da risolvere che richiede più di una competenza, pur non essendo particolarmente difficoltoso ma diventi di

difficile soluzione perché si sommano una serie di variabili in conflitto tra loro, quali ad esempio la difficoltà di reperire in loco le specifiche professionalità i mezzi idonei a talei prestazioni e/o l’onerosità di un duplice se non triplice intervento.

Ecco questo è forse il motivo principale che spinge gli utenti a richiedere le nostre prestazioni per lavori marittimi nel nostro porto e/o rada.

La disponibilità di mezzi versatili, di attrezzature idonee, di

avanti tutta

capacità professionali specifiche, il possesso di titoli professionali marittimi, fanno sì, che talvolta, il ricorso ai servizi del Gruppo, possa superare tutte quelle variabili difficilmente coordinabili.

Questa tipologia di interventi, normalmente non rientrano in attività già esperite da altri, o perlomeno, non rivestono un mercato di interesse per la realtà in cui si svolgono data la scarsa periodicità per non dire unicità di interventi.

Questi motivi oltre il riconoscimento poi di un servizio efficiente e puntuale reso a favore del porto per il porto ed il suo sviluppo, con professionalità e disponibilità non può che gratificarci e spingerci in tale direzione.

sostituzione ancore

| 55

lavori ed accessori - lavori marittimi

emergenza in porto

ormeggi acrobatici

piazzamento ancora

| 56

ormeggi acrobatici

Varo meda segnalazione

Preparazione traino

ultimi controlli

| 57

lavori ed accessori - lavori marittimi | 58

convoglio

posizionamento yoko-hama

posizionamento

varo yoko-hama

Montaggio

Fine lavori

“ corsi di

aggiornamento

�

| 59

CORSI DI AGGIORNAMENTO - i cORSI PROFESSIONALI

i CORSI THESI

CORK esercitazioni

| 60

Foto di gruppo Rotterdam offshore

“

i corsi professionali Rotterdam addestramento in acqua

I

”

l Gruppo ormeggiatori Piombino, ha sempre creduto nel valore e nell’importanza della formazione.

I suoi componenti sono stati precursori nella categoria di que-

sta forma di impegno continuo a favore di un progressivo innalzamento delle professionalità possedute ed integrazione delle competenze richieste dal continuo aggiornarsi delle normative di riferimento.

Già da oltre 15 anni il Gruppo ha coinvolto i suoi soci e dipendenti in un continuo adeguamento delle loro competenze.

Sicuramente tra i primi gruppi in Italia a formare il proprio personale per l’acquisizione di titoli professionali superiori sia di mac-

CORK esercitazioni in acqua

china che di coperta per attualizzarli alle caratteristiche dei nuovi mezzi nautici.

Tra i pochi ad organizzare per proprio conto corsi di formazione su mansioni specifiche di supporto alle attività svolte.

Tra i più attivi nella formazione continua online Thesi.

Ha tra i suoi soci un partecipante ai corsi “off-shore” promossi dall’ANGOPI presso la RKV di Rotterdam per l’adeguamento agli standard internazionali richiesti per partecipare alle missioni offshore unitamente ai colleghi olandesi, nonché 6 soci che hanno partecipato ad un stage lavoristico presso il Gruppo ormeggiatori di Marsiglia.

Quanto sopra naturalmente oltre tutti i corsi previsti per la gene-

Cork Corsi BOSIET

ralità dei marittimi per l’ottenimento dei titoli professionali.

| 61

CORSI DI AGGIORNAMENTO - i cORSI PROFESSIONALI

Rotterdam corsi offshore Ma non ci siamo fermati all’indispensabile, siamo andati oltre e tutti gli anni abbiamo organizzato per i nostri soci e dipendenti altri corsi necessari comunque ad adeguare costantemente le competenze generali e specifiche.

Quindi corsi di conduzione di macchine operatrici terrestri, specializzazioni meccaniche, movimentazioni materiali ecc.

Il tutto naturalmente intercalato dai corsi previsti dalla legge per gli aggiornamenti sulla sicurezza intesa sia come Security che come Safety. Ed infine ma non per ultimi corsi di inglese tecnico e di comunicazione sociale efficace che sono

Equipaggiamento per esercitazioni

| 62

stati particolarmente apprezzati da tutti i partecipanti.

Cork Corsi BOSIET

Sede corsi comunicazione sociale

lezione in aula durante il corso offshore di Rotterdam

| 63

CORSI DI AGGIORNAMENTO - traning cork

video_gallery_Corso Traning Cork

http://www.ormeggiatori-piombino.com/videogallery

“

”

traning Cork

CORK prove in acqua

10/ 2012

| 64

simulazione con elicottero

| 65

CORSI DI AGGIORNAMENTO - off shore terminal falk nautek

video_gallery_Corso off shore terminal falk nautek

http://www.ormeggiatori-piombino.com/videogallery

“

�

off shore terminal falk nautek

elicottero a mare

02/ 2007

| 66

prove di evacuazione

| 67

CORSI DI AGGIORNAMENTO

titoli professionali di coperta e di macchina

altri corsi di specializzazione

16 Direttori di macchina

20 Carrellisti

2

8

3 Comandanti su navi stazza superiore a 3000 G

Comandanti su navi che compiono viaggi costier

3

Comandanti su navi stazza superiore a 3000 G Addetto alla conduzione di gru mobili

3 Motoristi abilitati

14 Saldatori

12 Capobarca nello stato

4

3

23 Movimentazione e stivaggio prodotti chimici

Capobarca traffico locale

corsi specializzazione marittime marittimi 20 Basic training 19 M.a.m.s

Addetti conduzione gru per autocarro

corsi comunicazione 20 Comunicazione efficace 20 Comunicazione sociale

16 Operatori g.m.d.s.s.roc 5

Osservatori radar

5

Corso Arpa

4 Bosiet 3

Medical Care

2 VTS 2

Operatorig. m.d.s.s. groc

2

Brigeting management

2

Addestramento gas e oil washing

1

Fam. Navi cisterna

corsi specializzazione subacquei | 68

3

OTS2 Addetti CND Rina

2

Saldatori subacquei

corsi thesi 1°- 5° anno 10 Thesi

5° anno

6

Thesi

4° anno

2

Thesi

3° anno

1

Thesi

2° anno

0

Thesi

1° anno

“ utilizzi del

sociale

�

| 69

utilizzi del sociale - bambini alla scoperta del porto

“ ”

visita al porto per conoscerlo

G

Foto Ricordo

li alunni della prima M e la professoressa Dal Canto ringraziano gli ormeggiatori del porto di Piombino.

“Grazie a loro - scrivono i ragazzi - abbiamo potuto visitare

la nostra costa, conoscere molte cose interessanti sulla storia del nostro porto, i dati del traffico delle navi.

Un particolare grazie per la loro grande disponibilità a Paolo Turini, Antonio Feola e Gianni Donato”.

Questo è uno dei tanti riconoscimenti ricevuti dalle classi che hanno partecipato alle visite in Porto organizzate dal Comune di Piombino. Sono circa 1000 gli alunni che hanno potuto visitare il nostro porto e ricevere una mini lezione sul ruolo e le

pronti all’imbarco

funzioni degli ormeggiatori.

piccoli capitani

05/ 2009

| 70

Alunni in visita alla sede del Gruppo

utilizzi del sociale - esercitazioni in mare

“ ”

Sicurezza in mare Esercitazione

O

Giornata della sicurezza a mare

gni anno ormai da tempo a cavallo tra il mese di maggio e quello di giugno, si tiene a Piombino, ma crediamo in tutt’Italia una manifestazione/esercitazione legata alla si-

curezza a mare organizzata dalla locale Lega navale, coordinata dalla Guardia Costiera e con la partecipazione di unità marine, delle altre forze armate, della Croce Rossa Italiana e naturalmente con la partecipazione attiva del Gruppo ormeggiatori e barcaioli e dei suoi mezzi.

Resoconto dell’ esercitazione: il locale motore a bordo di un natante prende fuoco e le 2 persone a bordo sono costrette a gettarsi in mare; una delle

Esercitazione recupero uomo a mare

2 persone è rimasta ustionata dall´incendio a bordo.

Sul posto arrivano una motovedetta della GC, la moto d´acqua della CRI e la motobarca Sparviero degli ormeggiatori di Porto di Piombino, che essendo dotata di lancia antincendio si appresta a spegnere le fiamme a bordo del natante.

L´equipaggio

della

CRI

soccorre

un

naufrago

mentre

l´altro viene soccorso dalla GC; sulla piazza è presente un´autoambulanza della CRI con gli addetti che mostrano i primi soccorsi fatti ai 2 naufraghi.

Tornando alla scena in mare, lo Sparviero apre una zattera di salvataggio e accende una boa fumogena e due fuochi a mano a luce rossa, per dimostrare quali siano le dotazioni di sicurezza per la segnalazione e per il salvataggio.

esercitazione antincendio

| 71

01/ 2007

utilizzi del sociale - collaborazione nell’ archeologia subacquea

“

historia sul fondale

S

”

Inizio operazioni

eptember 5, 2008 9:09 A.M. First day of excavation....

Terminano così le annotazioni dell’archeologo Dante Bartoli, direttore del programma di ricerca Italia - USA ‘ProMare’,

fondazione senza scopo di lucro costituita nel 2001 negli Stati Uniti d’America, per promuovere ricerche ed esplorazioni marine in tutto il mondo, attraverso progetti propri e di concerto con organismi accademici, corporazioni, agenzie ed enti pubblici o governativi al fine di ampliare le conoscenze storiche e scientifiche nonché di rinvigorire l’esplorazione subacquea.

In questa occasione ProMare è intervenuta a sostegno di una campagna di ricerche subacquee profonde nel mare dell’Isola d’Elba.

riunione a Marciana Marina dello stato maggiore dei ricercatori

Campagna progettata, diretta e coordinata della Soprintendenza dei Beni archeologici della Toscana, attraverso la supervisione dell’archeologa Pamela Gambogi, e dove si evidenzia anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali nonché l’amministrazione comunale di Marciana Marina, nella cui giurisdizione si svolge la campagna.

Le annotazioni si concludono il 5 settembre a causa dell’interruzione della campagna, così spiegata dal Comune di Marciana.

A causa del maltempo si sono concluse anticipatamente le rilevazioni sul relitto romano dei dolia di Marciana Marina. È comunque stata una bellissima esperienza che riprenderà in primavera per fare luce su uno dei più completi relitti che il

05/ 2008

| 72

Lavori in profondità

nostro mare conservi e che potrà svelare presto i suoi segreti.

zi e soprattutto con la propria professionalità giunge a rimediare

Sotto la direzione della dottoressa Pamela Gambogi, funzionario

a delle carenze, apportando credito all’organizzazione portuale di

presso la Soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, e

Piombino.

per espressa volontà dell’Amministrazione comunale di Marciana

disponibilità a supporto di un evento culturale eseguito nell’am-

Marina e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha preso

biente-mare moltiplicatore dei livelli delle difficoltà operative, da

corpo la prima vera campagna di esplorazione e scavo della nave

affrontare con appropriata professionalità.

oneraria - ora ribattezzata relitto romano dei dolia di Marciana Ma-

Ovvero, ciò che si evidenzia nell’area sommersa di esplorazione

rina - affondata circa duemila anni fa a pochi metri di distanza dalla

del fondale marcianese volto ad individuare e studiare reperti di

Punta del Nasuto. Una risorsa da valorizzare, che fin dall’inizio ha

eccezionale pregio risalenti all’antichità romana e ai suoi traffici

rappresentato per l’Amministrazione marinese un traguardo qua-

marittimi.

lificante’.

Nelle annotazioni del 2 settembre era scritto:

Annota dunque Bartoli in quel 5 settembre 2008 sul giornale ope-

‘La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ha iniziato gli

rativo degli archeologi in missione al largo delle coste elbane, im-

scavi archeologici riguardanti la nave mercantile romana con un carico

pegnati in rilevamenti, misurazioni e studio in loco del relitto della

di dieci dolia. Il sito giace ad una profondità di 65 metri (195 piedi), e

nave di epoca romana lì affondata assieme al suo carico duemila

una squadra di dieci subacquei professionisti lavorano sul relitto.

anni fa.

La dottoressa Pamela Gambogi è la direttrice dell’escavo, mentre

“Primo giorno di scavi. Più di un dolium recuperato, su un totale di 11

la ProMare è attivamente coinvolta nella ricerca. Il dolia, grosso

dolia attualmente visibili sul fondale marino…”.

contenitore di argilla di capacità fra 1200 e 3000 litri, era usato in

Ma altri punti salienti delle annotazioni redatte nel ‘campo base’

antichità per trasportare vino in grande quantità.

di Marciana Marina riguardano i giorni 2 e 4 settembre. E qui ap-

Siccome pochi di questi contenitori potevano contenere la stessa

pariva il riferimento all’uso di una motobarca posta a disposizione

quantità di liquido immesso in diverse centinaia di anfore questo

degli archeologi e dei loro coadiutori dal Gruppo ormeggiatori e

genere di contenitore da trasporto fu ampiamente usato quale so-

Battellieri del porto di Piombino. Gruppo che non soltanto ha forni-

stituto della tradizionale naves onerariae.

to all’equipe archeoscientifica una imbarcazione equipaggiata con

Apparentemente esse furono usate solo per un breve lasso di tem-

tutto il necessario per attività subacquee anche di ampio rilievo

po, tra la metà del primo secolo avanti Cristo e la prima metà del

(così come ancor più lo sarà il nuovo battello in fase di ultimazione

primo secolo anno Domini’.

presso un cantiere livornese); ma che a puro titolo di collaborazio-

Mentre il successivo 4 settembre Dante Bartoli annotava: Grazie

ne gratuita ha pure aggiunto proprio personale subacqueo specia-

alla collaborazione con il Centro NATO di Ricerche Subacquee della

lizzato a supporto delle attività espletate dai sub in organico alla

Spezia, nel febbraio 2008 è stato possibile usare un rilevatore di profili

missione.

di fondali per ottenere una mappa del sito, che include reperti sepolti

Del tutto superfluo notare che questi apporti non vanno in alcuna

da sedimenti.

maniera ad intaccare la completezza, tempestività e sicurezza delle

(Sedimenti che oggi con l’ausilio dell’imbarcazione del Gruppo ormeg-

prestazioni di ormeggio, disormeggio e battellaggio che il Gruppo

giatori e barcaioli di Piombino, opportunamente equipaggiata con im-

è obbligato ad ottemperare.

pianti per assistere il personale specializzato nelle molteplici attività

Né il Gruppo fornendo tali attività supplemetari neppure sconfina

subacquee, e ‘Desideria’, cercheremo di rimuovere con un’idrovora, per

in ambienti di lavoro ad esso preclusi, ma semmai, con propri mez-

rendere visibili i 10 Dolia le numerose ancore. (ndr).

In questa specifica circostanza confermando la propria

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utilizzi del sociale - bracciate olimpiche sul canale di piombino

Qualificazioni nazionali nuoto per olimpiadi nel canale di Piombino

ma quando arrivano? foto di luca ruffoli

06/ 2011

| 74

attesa

“

bracciate olimpiche sul canale di piombino Preparazione

L’

”

intesa era di trovarsi sul Canale di Piombino il 6 e il 9 giugno 2011. Si dovevano svolgere gare natatorie di fondo di 10 e 25 km per le qualificazioni nazionali alle Olimpiadi. Sia gli atleti che

il proprio entourage erano stati puntuali. E così pure gli uomini e i mezzi nautici del Gruppo ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino, il cui compito – condotto nella migliore delle maniere - era quello di fornire il supporto logistico a entrambe le prove. Soprattutto sul pontone acquistato del Gruppo mesi addietro a Genova da una compagnia di navigazione. Pontone attrezzato alla bisogna, su cui si erano sistemati tanto gli allenatori quanto gli assistenti dei nuotatori incaricati in particolare di alimentare gli atleti impegnati nella fatica

Giudici di gara

rifornimento in gara

natatoria di fondo, nella quale davano fondo a tutte le loro energie.

Ultimo sforzo

| 75

utilizzi del sociale - bracciate olimpiche sul canale di piombino 09/ 2012

video_gallery_campionati europei di nuoto in acque libere

http://www.ormeggiatori-piombino.com/videogallery

| 76

Nella suggestiva cornice di Piazza Bovio, dal 12 al 16

possibilità di fornire in gara, ad ogni passaggio idonei

settembre 2012, 150 nuotatori provenienti da 24 Fe-

alimenti e/o bevande. Va infatti ricordato che in gare di

derazioni Europee si sono contesi il titolo europeo di

così lunga durata i fisici degli atleti sottoposti a sforzi

nuoto in acque libere. La manifestazione, che manca-

esagerati con consumi enormi hanno necessità di esse-

va dall’Italia da oltre vent’anni e che si è svolta nelle

re costantemente reintegrati delle sostanze consumate.

principali città europee, è stata organizzata dalla LEN

Anche per poter prestare un servizio apparentemente

(Ligue Europeenne de Natation) e dalla Federazione

semplice, come questo, sono necessarie notevoli doti

Italiana nuoto (FIN). Come già era successo per le se-

marinaresche, poiché i mezzi di assistenza devono es-

lezioni olimpiche, anche in questa occasione il Gruppo

sere costantemente mantenuti in una posizione pres-

ormeggiatori è stato contattato dall’amministrazione

soché fissa, cosa questa di non facile realizzazione, a

per garantire con i suoi mezzi un’assistenza logistica

causa del continuo modificarsi delle correnti e dei venti.

agli atleti.

Questo perchè l’eventuale spostamento del mezzo dalla

Era necessario infatti poter ospitare su dei mezzi strut-

posizione prefissata, porterebbe ad una modifica della

turalmente stabili e sufficientemente capienti gli staff

rotta del percorso stabilita con notevoli disagi per gli

tecnici delle squadre partecipanti garantendo loro la

atleti.

| 77

09/ 2012

| 78

utilizzi del sociale - bracciate olimpiche sul canale di piombino

“ SOS ORMEGGIATORI ENCOMI SUPPORTO ALL’AUTORITÀ MARITTIMA

”

| 79

SOS ORMEGGIATORI - balenottero spiaggiato a pErelli

“

Andrà all’ inceneritore il balenottero spiaggiato a perelli

“I

”

n avanzato stato di decomposizione – spiega il co-

il comandante del porto, è stato necessario realizzare uno

mandante del porto, Martino Rendina – la carcassa

scavo attorno alla carcassa per permetterne l’imbragatura da

era stato avvistata già alcuni giorni fa, a Castiglione

parte degli ormeggiatori i quali con un proprio sommozzatore

della Pescaia».

hanno poi provveduto a passare i cavi alla Motobarca Phalesia,

Proprio dalle Rocchette (Grosseto) il balenottero di 15

sempre del Gruppo ormeggiatori che con attenzione ed a len-

metri, morto almeno da un paio di settimane e pesante 15

to moto l’ha trainata sino in porto dove, con la collaborazione

tonnellate, era stato riportato con grande fatica in mare

degli uomini e mezzi della Compagnia Portuali, è stata issata a

aperto, sperando molto probabilmente in un suo affonda-

terra ed avviata all’inceneritore affidandola ad una ditta spe-

mento.

cializzata del settore”.

Nella giornata di domenica, poi, era stato segnalato a lar-

Non è la prima volta che nel nostro porto il Gruppo con-

go di Follonica.

tribuisce a risolvere un problema di questo tipo infatti già

Alla fine il vento ha portato la carcassa a Perelli.

nel passato altro intervento simile era stato effettuato,

Ieri finalmente il balenottero spiaggiato dopo lungo pere-

unica differenza che il recupero era stato fatto a mare an-

grinare è stato rimosso da Perelli.

ziché su una spiaggia, con molte meno difficoltà operative,

«Operazione difficilissima – dice l’assessore all’ambiente

si perché tutto sembra molto facile quando lo fanno gli

Chiarei – per l’avanzato stato di decomposizione.

altri, ma trovarsi a dover lavorare intorno a una carcas-

È stata attivata la procedura prevista con Capitaneria ed enti

sa in putrefazione richiede non solo “stomaco” e capacità

preposti, compresa l’Università di Siena e Arpat».

professionali, ma anche grande prudenza ed attenzione

Decisivo il lavoro di Capitaneria e Gruppo ormeggiato-

per evitare danni all’ambiente e rischi agli operatori.

ri del Porto di Piombino. «Con un escavatore – racconta

06/ 2008

| 80

Recupero carcassa balenottera

Ormeggio carcassa

Si procede all’imbragatura

Dal mare alla terra

| 81

SOS ORMEGGIATORI - recupero di un’auto in mare

“

IL GRUPPO NELLE EMERGENZE CON I SUOI SUB e AUTOGRU

P

”

iombino, 3 maggio 2009: primo pomeriggio d’emergenza marittima in porto a causa di un incidente ad un aliscafo con contenute, quasi nulle conseguenze per le

persone che vi erano imbarcate; più gravose, invece, per il mezzo nautico.

Rimarchevole, seppur ovviamente sciaguratamente incresciosa, appare la sua concomitanza con l’ormai prossimo pe-

che si apprestavano a scendere a terra. Ma, per qualche ragione la manovra non si era completata, poiché la poppa del mezzo nautico era rimasta imprigionata nel fondale sabbioso dello specchio d’acqua, giusto a pochi metri dall’arrivo. E vani erano risultati i tentativi per uscire dall’incaglio. Ciò ha comportato il solerte intervento della Capitaneria di Porto che chiamava sul posto uomini, mezzi nautici ed equipaggiamenti del Gruppo ormeggiatori e barcaioli, altrettanto rapidamente intervenuti nell’azione di soccorso.

Soccorso che per le persone che si apprestavano a sbarcare dall’aliscafo si era trasformato nel disagio di un trasbordo sul Cerboli e sullo Sparviero, le due motobarche per trasporto passeggeri che il Gruppo aveva inviato sotto bordo al battello immobilizzato.

Motobarche dotate di tutto ciò che attiene alle prescrizioni di sicurezza, ovviamente per situazioni assai più problematiche di interventi vicini a terra e con mare calmo. Passeggeri a parte, l’opera degli ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino si è estesa anche in altre direzioni, a conferma del valore dei jolly operativi che i Gruppi possono calare sul tavolo delle eventuali

video_gallery_recupero auto

riodo di picco del locale movimento marittimo, e quindi del potenziale incremento dei pericoli causati dai frenetici flussi di passeggeri e automezzi su navi traghetto dirette soprattutto verso le località turistiche dell’Isola d’Elba, o che da esse sciamano a terra per il rientro dalle vacanze.

Dunque, un incidente che parrebbe piombato proprio a pochi metri dall’ormeggio allo scopo di volere misurare - nella realtà e non da una simulazione - la risposta dell’organizzazione portuale posta di fronte a stati di necessità. Nei quali fattori decisivi sono la tempestività, la professionalità e le dotazioni tecniche. Come accennato, l’incidente è accaduto ad un aliscafo in linea plurigiornaliera tra Piombino e Portoferraio. A bordo aveva un congruo numero di passeggeri

05/ 2009

| 82

http://www.ormeggiatori-piombino.com/videogallery

carenze portuali. Tra queste quella subacquea che nel caso di

estesa alla sfera di attività coerente al suo status di fornitore di

Piombino è stata ‘coperta’ dalla componente ‘sub’ del Gruppo. I

servizi tecnico-nautici; che è rigorosamente attento a non inva-

cui sommozzatori si erano subito immersi sia per constatare i

dere spazi altrui e che perciò è visto con favore dalla comunità

danni subiti dalla chiglia dell’aliscafo sia per stabilire il più confa-

portuale per l’appoggio di servizi trascurati da chi li ritiene scar-

cente metodo d’intervento per trarla fuori dal banco di sabbia.

samente remunerativi.

Infatti, i primi tentativi effettuati dalle due motobarche degli or-

La pubblicazione fotografica delle riprese filmate del recupero

meggiatori - battellieri non avevano ottenuto alcunché.

dell’auto precipitata in mare racconta esaurientemente l’opera-

Solo a sera inoltrata, diverse ore dopo il momento dell’incaglio,

zione, condotta sotto la regia della Capitaneria di porto e con il

le indicazioni dei sub e gli sforzi congiunti del Cerboli e dello

concorso di Carabinieri e Vigili del fuoco.

Sparviero avevano avuto ragione della morsa sabbiosa, liberan-

Restano da aggiungere pochi cenni di cronaca.

do lo scafo.

Avvenne dunque che, complici le pessime condizioni meteoma-

In altre occasioni di rilevanza cronistica più o meno accentuata,

rine anche in porto, il professore 59enne che era alla guida

ma certamente assai ragguardevoli nel contesto portuale, sia in

dell’auto errasse i tempi di salita sul portellone del traghetto tra

tema di sicurezza sia sotto l’aspetto dell’affidabilità operativa,

un maroso e l’altro, tanto da far prima rimanere l’auto in bilico

l’organizzazione professionale e tecnica del Gruppo ormeggia-

sulla banchina e poi con la vettura stessa cadere in mare mentre

tori e barcaioli di Piombino ha dimostrato la sua versatilità dif-

tentava di trattenerla a terra con il freno a mano.

fusamente apprezzata e altrettanto largamente sollecitata. Ba-

Essendo la portiera aperta, al bagno fuori stagione non soprag-

sti fra diversi altri il riferimento a un fatto avvenuto verso fine

giunsero guai molto più seri; e previdenza volle che altri quattro

novembre 2008, quando si trattò di recuperare un’autovettura

suoi colleghi di università e di viaggio fossero già scesi l’auto che

affondata in acque portuali, senza che - fortunatamente - la ca-

poi, scemato il maltempo fu imbragata e ricollocata a terra uti-

duta finisse in tragedia.

lizzando a dovere portata e sbraccio della gru semovente usual-

Anche qui qualche ‘castagna dal fuoco’ la trasse l’autogru che fa

mente impiegata per le attività di alaggio delle motobarche del

parte la organizzazione tecnica del Gruppo; dimensione tecnica

Gruppo

o

per

altri usi di officina.

Ma che in quel frangente

di-

mostrò di quale utilità fosse anche per la reputazione portuale di Piombino.

| 83

SOS ORMEGGIATORI - recupero di un’ultraleggero in mare

“

ammaraggio di fortuna al largo di tor del sale

I

”

l Canale di Piombino come pista di

dariale Marittimo di Piombino, e ai bat-

atterraggio, o meglio di ammarag-

telli dei carabinieri e dei vigili del fuo-

gio forzato. L’inconsueto e per for-

co hanno provveduto a sgomberare lo

tuna finito bene accidente è avvenuto

specchio di mare davanti alla centrale

il 28 agosto 2011 al largo di Tor del

Enel di Tor del Sale e, in un secondo

Sale. Dove gli ormeggiatori-barcaioli

momento, a recuperare il velivolo che

del Gruppo di Piombino si sono reca-

aveva effettuato l’ammaraggio di for-

ti con propria motobarca.

tuna. Constatata l’assenza di qualsiasi

Insieme ad altre organizzazioni di

traccia di inquinamento o sversamento

soccorso, gli uomini del Gruppo si

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a mare, sempre con il supporto degli

sono adoperati per portare il loro

ormeggiatori, è stato possibile passa-

aiuto al pilota e al passeggero i due

re una cima sull’aereo e rimorchiarlo a

aviatori protagonisti dello spettaco-

riva, senza che né il pilota né l’altro pas-

lare ammaraggio dell’aereo ultraleg-

seggero riportassero danni. In seguito,

gero finito in difficoltà a causa del

l’ultraleggero,

mancato funzionamento del carrello

cato, è stato issato dalla gru a terra.

d’atterraggio.

Ovviamente, del fatto si sono interes-

Gli ormeggiatori, a bordo della pro-

sati in maniera più che considerevole i

pria imbarcazione ‘Cerboli’, assieme

media, che hanno titolato con gran evi-

alla motovedetta dell’Ufficio Circon-

08/ 2011

quotidiano locale

Controlli della Guardia Costiera

denza il fatto.

opportunamente

imbra-

Arrivo in Porto

Alaggio a terra

La cronaca

Recupero dell’ultraleggero

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SOS ORMEGGIATORI - supporto all’autorità marittima

“

06/ 2010

Le bàlie dell’ ocean drop prezioso supporto all’ AUTOrità marittima

I

”

trasporti) di dar corso al rimpatrio di tutto l’equipaggio della nave senza contare la funzione di …babysitter, volta agli interventi per rinforzare gli ormeggi della nave e, se necessario, sostituirne i cavi logorati o danneggiati.

Tutto questo, agendo con impegno e dedizione, e con ciò che a ‘Circomare’ definiscono ‘incondizionata disponibilità’.

l Gruppo ormeggiatori e barcaioli del Porto di Piombino

La vicenda che sta alle spalle della Ocean Drop, general car-

e Tor del Sale viene citato per i suoi importanti interven-

go di 1257 tsl, costruito nel 1978, 73 metri di lunghezza,

ti in più di una circostanza dal tenente di vascello (CP)

battente bandiera St. Kitts-Nevis (un piccolo stato delle An-

Alessandro

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Ormeggiatori in libertà

Russo,

comandante

dell’Ufficio

Circondariale

tille), con sette componenti l’equipaggio, qui fotografata con

Marittimo del porto toscano. In questo

evidenti accartocciamenti e falle aperte

caso l’evento ricordato nella missiva del

nello scafo, ha inizio la sera dell’8 gennaio

comandante Russo al Gruppo fa riferi-

2010.

mento alle vicende della motonave ‘Oce-

In quelle ore di incipiente oscurità venne

an Drop’, sequestrata in porto a Piom-

a collisione con una nave traghetto sulla

bino per i crediti vantati dall’equipaggio

rotta tra Piombino e l’Isola d’Elba; e come

nei confronti dell’armatore.

sovente avviene in questi casi, proprieta-

I fatti si riferiscono al periodo di giu-

rio e armatore posero in atto delle azioni

gno 2010. In queste circostanze, scrive

dilatorie. Soprattutto non vollero, o non

l’Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di

poterono far fronte alle spese per ripara-

porto, il Gruppo ormeggiatori e barca-

re l’unità; così, a fine marzo 2010, preferi-

ioli del porto ha assicurato un supporto “straordinario” in

rono abbandonarla nel porto di Piombino assieme ai compo-

occasione del trasferimento della nave al vicino porto di Tor

nenti dell’eterogeneo equipaggio, comprendente anche una

del Sale per liberare una banchina operativa a Piombino, dar

donna (un turco, due ucraini, tre georgiani, un azero).

modo agli enti di assistenza (Stella Maris di Piombino e Li-

E infine il trasferimento della nave nelle acque di Tor del

vorno; ITF – Federazione internazionale dei lavoratori dei

Sale.

dedicato a

“ mauro, rodolfo gennaro e

ormeggiatori, compagni, amici

� | 87

dedicato a mauro, rodolfo e gennaro - ormeggiatori, compagni, amici

Il riposo del marinaio

spostamenti in porto

| 88

“

RICORDI DI TRE COMPAGNI rodolfo

m

”

olti sono ormai i colleghi (ex) che non sono più tra noi e che non possono raccontarci le loro gesta, talvolta intrise anche di elementi fantasiosi che ormai fanno parte della “storia”.

Molti di loro hanno vissuto una meritata pensione lasciandoci solo in età avanzata, mentre altri purtroppo non hanno goduto appieno di questo privilegio.

A tutti loro va un ricordo caro per il tempo vissuto nel Gruppo e per quanto hanno fatto affinché questo crescesse e si consolidasse.

Noi vorremmo però avere un ricordo particolare peri tre colleghi che ci hanno lasciato in corso d’opera ben prima di raggiungere

Mauro

l’agognata pensione, coloro i quali hanno forse lasciato il vuoto più grande perché improvviso perché ingiusto.

Si tratta di Rosalba Gennaro, Cristo Rodolfo e Della Monaca Mauro che è nostra intenzione salutare ancora una volta con calore ed affetto.

Ognuno di loro in maniera diversa sia per caratteristiche personali che per periodo trascorso nel Gruppo hanno lasciato un ricordo indelebile.

Tutti e tre provenienti dal mondo della pesca, un mondo duro che forma il carattere delle persone predisponendolo in qualche modo a tutte le avversità della vita.

Gennaro, ricordato per il suo carattere particolarmente giocoso,

rodolfo

per la sua permalosità e la sua fede fervente, accresciuta dal fatto

| 89

dedicato a mauro, rodolfo e gennaro - ormeggiatori, compagni, amici

di essere sopravvissuto per molte ore in mare di inverno dopo essere caduto dal peschereccio

non

prendendosi

nemmeno un raffreddore.

Rodolfo persona generosissima, disponibile ma molto emotivo, ricordato per il suo impegno nel lavoro e per la sua grande passione per i nodi, con i quali ha riempito gli uffici, le case nostre e degli amici sin dal primo giorno che è arrivato al Gruppo.

Ed infine Mauro, elemento di particolare

valore

professio-

nale.

Esperto queo,

navigatore, saldatore,

subac-

carpentiere

insomma un vero valore aggiunto per il Gruppo ormeggiatori Piombino che aveva riposto in lui aspettative ed elaborato progetti di crescita per il futuro.

A tutti loro va il nostro pensiero e saluto.

Mauro Della Monaca

| 90

dedicato a gennaro rosalba

“ ”

gennaro rosalba

GENNARO ROSALBA

trasferimento in porto

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dedicato a mauro della monaca

“ �

Mauro della monaca video_gallery_IN RICORDO DI maurINO

http://www.ormeggiatori-piombino.com/videogallery

la squadra

07/ 2013

| 92

pausa pranzo

| 93

“ �

dedicato a rodolfo cristo

rodolfo cristo

I nodi realizzati da Cristo rodolfo presenti nella sede

| 94

“

RICORDo DI gIorgio

S

”

e il Gruppo ormeggiatori e barcaioli del porto di Piombino, ha pensato di realizzare, oggi in occasione di questa assemblea Nazionale organizzata nel nostro territorio, questo

“libro fotografico”, lo si deve in parte alla famiglia Giorgini.

Sono, infatti di Giorgio una gran parte dei testi e delle foto qui pubblicate, diciamo che ci ha fortemente semplificato il lavoro, dandoci l`occasione di poterli riproporre anche in sua memoria.

Giorgio è stato colui che, più di tutti ha raccontato gli ormeggiatori, la loro organizzazione, le loro gesta, i riconoscimenti ricevuti, i loro sforzi per la salvaguardia della professione.

Con la sua cronaca attenta e precisa, seguendoci in ogni parte dell’Italia, ha raccontato i nostri incontri assembleari, lavoro non facile per la complessità e delicatezza dei temi trattati e per i sempre numerosissimi interventi di personalità pubbliche ed Autorità.

E’ lui che, una volta incaricato di realizzare la rivista Porti, non solo l’ha diretta per molti anni, ma è riuscito a renderla gradevole alla lettura, portando informazione e conoscenza all’interno dei Gruppi e a tutti coloro i quali, per le ragioni più svariate, incrociavano le loro attività con il mondo dell’ormeggio.

Da persona schiva e oserei dire anche timida, sempre rispettoso degli altri, è riuscito, piano piano ad entrare nel cuore degli

Giorgio giorgini

ormeggiatori italiani ed in modo particolare in quello del nostro

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Gruppo, non perchè avessimo pregi particolari, ma esclu-

voluto, cosa che proviamo a fare oggi ricordandolo.

sivamente perché ci faceva visita molto spesso, prima di

Abbiamo però parlato della famiglia Giorgini ed infatti così

recarsi all’Elba dove aveva dei suoi parenti.

è, perché è infatti grazie a sua figlia Claudia, anch’essa

Così come aveva vissuto, senza mai rubare la scena, Gior-

collaboratrice nella realizzazione della rivista Porti, grafi-

gio ci ha purtroppo lasciato silenziosamente e troppo in

ca e fedele custode dei suoi archivi che è stato possibile

fretta qualche tempo fa.

realizzare questo “libro fotografico”

Come Gruppo di Piombino, non avendo saputo per tempo Ciao Giorgio e grazie

la notizia, non abbiamo potuto salutarlo come avremmo

“

RICORDo DI gerardo

N

”

on potevamo certo concludere questo nostro album di ricordi, senza ricordare colui che è stato per tutti gli ormeggiatori d’Italia la prima vera guida pro-

fessionale, colui il quale ha permesso alla categoria di crescere, amalgamarsi ed intraprendere un cammino irreversibile, verso i nobili valori del lavoro: la professionalità, la sicurezza, la formazione, la solidarietà, l’aggregazione e non ultimo l’amore per il mare.

Tutti valori indispensabilie, necessari per superare le continue sfide che purtroppo ormai quotidianamente siamo chiamati ad affrontare.

gerardo in visita al gruppo

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Ciao Gerardo e grazie

Gruppo Ormeggiatori del Porto di Piombino

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Piazzale Permuda 9/a-b • 57025 • Piombino (LI) • ITALY Tel.: (+39) 0565 224384 • Fax (+39) 0565 228643 - 228644 Email: info@ormeggiatori-piombino.com • http://ormeggiatori-piombino.com