Viaggio nel disegno infantile 2sub

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VIAGGIO NEL DISEGNO INFANTILE

OLTRE CIO’ CHE VEDIAMO classe 2SUB Liceo delle scienze Umane “G.M Colombini”


INDICE PRESENTAZIONE …………………………………………………………………………………… IL DISEGNO …………………………………………………………………………………………… OCCUPAZIONE DELLO SPAZIO …………………………………………………………….. IL TRATTO …………………………………………………………………………………………….. COLLOCAZIONE DEI PERSONAGGI ………………..……………………………………….. DIMENSIONE DEI PERSONAGGI …………………………………………………………….. CANCELLAZIONE O RITOCCO DEI PERSONAGGI …………………………………… COLLEGAMENTI AFFETTIVI TRA I PERSONAGGI ……………………………………… COLORI …………………………………………………………………………………………………. LA FIGURA UMANA ……………………………………………………………………………….. LA CASA ………………………………………………………………………………………………… I GRANDI SIMBOLI ………………………………………………………………………………… IL CIELO ……………………………………………………………………………………………….. LA TERRA ………………………………………………………………………………………………. L’ALBERO ………………………………………………………………………………………………. IL SOLE ………………………………………………………………………………………………… PARTICOLARI ………………………………………………………………………………………… ESEMPI DI LETTURA DIE DISEGNI …………………………………………………………. NOTA BENE ……………………………………………………………………………………………. I DISEGNI DI GUGLIELMO ………………………………………………………………………. COME LI ABBIAMO LETTI ……………………………………………………………………….. BIBLIOGRAFIA ……………………………………………………………………………………….. GLI AUTORI ……………………………………………………………………………………………

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Questo libro è il prodotto finale del LABORATORIO DI PSICOAZIONE dell’a.s. 2015-2016

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PRESENTAZIONE In quest'anno scolastico 2015/2016 noi alunni della classe 2°B delle scienze umane del Liceo G.M.Colombini, durante le ore del laboratorio di psicoazione abbiamo imparato a conoscere il disegno infantile guidati dalle professoresse Cinzia Cotti e Ivana Secchi. Inizialmente, servendoci degli appunti della professoressa Secchi, abbiamo provato a interpretare i disegni della nostra infanzia. In seguito, coinvolti da questa attività, ci siamo recati alla scuola primaria “2 Giugno” e a quella dell'infanzia di “via Sanzio” dove, divisi in gruppi, abbiamo chiesto ai bambini di alcune sezioni della scuola materna e di una prima della scuola primaria, di disegnare per noi, per darci la possibilità di diventare esperti nella lettura dei disegni infantili. I bambini, supportati dalle loro maestre, si sono prestati con grande entusiasmo e ci hanno regalato capolavori straordinari che, purtroppo, non siamo riusciti ad inserire tutti ma che conserviamo gelosamente. Abbiamo chiesto loro tre disegni: la loro famiglia, la loro casa e un albero. Li abbiamo osservati mentre disegnavano comprendendo che già nell’attività stessa del disegnare si manifestavano le diverse tipologie di personalità: i bambini precisi e ordinati, composti sulla sedia fino alla fine del disegno e quelli creativi e movimentati, spesso in giro a raccogliere i pennarelli caduti; i bambini sicuri di loro, decisi nei tratti e quelli più insicuri mai soddisfatti di ciò che

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avevano prodotto, timidi nei tratti; bambini che disegnavano prima a matita per poter cancellare ed altri che usavano direttamente il colore. Bambini che chiedevano continuamente conferme ed altri presi solo dalla realizzazione del loro disegno… Abbiamo assegnato loro proprio questi tre disegni la famiglia, la casa e l‘albero poiché rappresentano i classici simboli in cui il disegnatore proietta, nelle figure disegnate, degli aspetti di sé. Successivamente in classe abbiamo analizzato i disegni e per completare il nostro lavoro siamo ritornati nelle scuole per verificare se ciò che avevamo analizzato corrispondeva alla situazione reale del bambino. Naturalmente il nostro lavoro non vuole essere esaustivo dell’argomento, ma fornire una traccia, una mappa seppur incompleta, per accompagnare nel viaggio della vita, i bambini che incontreremo sulla nostra strada.

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IL DISEGNO Il disegno e il suo simbolismo E’ attraverso il disegno che l’animo del piccolo rende manifesto un pensiero che spesso non è ancora in grado di esprimere chiaramente o del tutto consapevolmente. Quindi per cercare di penetrare e comprendere il complesso mondo dell’infanzia è determinante saper interpretare in modo corretto questi veri e propri messaggi che la psiche del bambino lascia affiorare attraverso dei simboli. L’essenza del simbolo si riferisce a un codice archetipico profondamente radicato nell’essere umano, un codice che accomuna tutte le etnie e che fa parte di un retrotrerra inconscio di ogni popolo del mondo. Nulla è indifferente, tutto ha significato: così affermano gli studiosi che si occupano della psiche. Ogni forma espressa possiede una valenza simbolica che, se pur inconscia, esprime una diretta e sicura relazione con il mondo interiore di chi l’ha rappresentata. I disegni interpretati correttamente, possono essere degli straordinari strumenti, utili per seguire lo sviluppo psico-fisico da bambini. L’infanzia non sempre è un’età felice, perché il processo di crescita porta con sé dei cambiamenti che possono essere vissuti con ansia e turbamento. Altre incertezze possono derivare dalla tensione, dai conflitti e anche della violenza che alcuni bambini vivono in famiglia. Non riescono a capire

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come mai coloro che amano così tanto possono comportarsi così. In questa circostanza essi tendono a rinchiudersi su se stessi ed ad accusare se stessi dei fallimenti genitoriali. Dove si rifugia un bambino? Dove può trovare un po’ di consolazione o un confronto per far fronte alle angosce derivanti dalle esperienze negative vissute? Nel “gioco di fantasia” che permette di mettere in scena i conflitti ed esercitare un certo controllo sul situazioni e “facendo disegni“ che permettono di mettere fuori da lui il disagio che sente dentro di sé. Può nominare raffigurando il groviglio di sentimenti ed emozioni, in attesa far che qualcuno lo aiuti ad interpretarli ed nominarli.

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OCCUPAZIONE DELLO SPAZIO La prima attenzione è per lo spazio che il disegno occupa sul foglio. ALTO Zona del sogno e della fantasia, immagina e ama rifugiarsi nel mondo della fantasia. SINISTRA Zona del passato, legame forte con i ricordi ma anche inibizione dovuta a esperienze dolorose. Dipendenza.

CENTRO DESTRA Zona dell’IO, rivela la Zona del futuro, sicurezza del bambino. forte spinta verso la (fino ai 7-8 anni il fatto crescita e la voglia di che il disegno occupi la esperienze al di parte centrale esprime fuori della famiglia. naturale egocentrismo). Autonomia. BASSO Zona dell’istinto, segnala il suo bisogno di ricevere stabilità e sicurezza da parte del nucleo famigliare. Bisogno di radici.

DI PROFILO Manifesta l’incapacità di manifestare i propri sentimenti.

GRANDE sicuro di sè piccolo timido

DIMENSIONI Anche le dimensioni del disegno sono importanti perché ci dicono qualcosa dell’autostima del bambino

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IL TRATTO Oltre alla posizione è importante vedere come il bambino appoggia la matita o il pastello sul foglio. Quale pressione esercita? Il tratto è continuo o spezzato? morbido o rigido?

LEGGERO O MARCATO La pressione indica temperamento ed energia, il modo in cui il bambino affronta la vita.

MORBIDO O RIGIDO Riflette la carica vitale

CONTINUO O SPEZZATO Esprime minore o maggiore decisione e aggressività

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COLLOCAZIONE DEI PERSONAGGI Permette di cogliere quale componente della famiglia sia più amato dal bambino e quale meno stimato. Il primo soggetto raffigurato è sempre quello che attira maggiormente l’interesse emotivo del disegnatore, suscitando in lui sentimenti positivi o al contrario di rivalità, rifiuto o timore a seconda della posizione che questo occupa nel foglio: sinistra, centro o destra.

IL PERSONAGGIO COLLOCATO A SINISTRA Il personaggio disegnato al primo posto a sinistra è quello su cui si concentra maggiormente l’attenzione del disegnatore: può essere oggetto di ammirazione stima e amore da parte del bambino, ma può anche segnalare la difficoltà che bambino trova ad imitare il suo modello. Il Bambino che si disegna a sinistra: rivela narcisismo, egocentrismo che è normale fino a 6-8 anni. Se il bambino invece si colloca a destra rivela scarsa autostima.

PERSONAGGIO COLLOCATO IN DISPARTE Mette in luce il suo mancato inserimento, reale o presunto, all’interno della famiglia e la difficoltà a stabilire un rapporto di fiducia. AGGIUNTA DI PERSONAGGI (che nella realtà non esistono) Paragonabile all’invenzione dell’amico immaginario, segnala una difficoltà nella comunicazione con i coetanei.

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DIMENSIONE DEI PERSONAGGI RIDOTTA Comunica che il bambino lo considera un potenziale rivale ma non riesce ad escluderlo completamente dal disegno

ENORME Ha due chiavi di lettura contrapposte. Può segnalare un posto di privilegio nel cuore del bambino oppure rivelare che il piccolo lo considera come una figura anche dominante e opprimente

CANCELLAZIONE O RITOCCO DI PERSONAGGI Ricorrere a frequenti cancellazioni e ritocchi è la spia di una certa insicurezza e tensione verso il perfezionismo. Ma la cancellazione integrale di un comportamento rivela qualcosa di più. Forse quel personaggio rappresenta per il bambino una fonte di disagio che non riesce a manifestare per paura del giudizio altrui. Può trattarsi di una figura che il bambino considera eccessivamente invadente o del tutto assente. Si tratta di una situazione più conflittuale della semplice dimenticanza perchè denota sentimenti ambivalenti di desiderio e al tempo stesso di rifiuto.

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COLLEGAMENTI AFFETTIVI TRA I PERSONAGGI

Il bambino può esprimere con semplicità l’importanza che una figura famigliare riveste per lui disegnandola molto vicina a sè. Ricorrendo a elementi simbolici come i bottoni o rappresentando due figure con gli stessi abiti, gli stessi colori e i medesimi tratti fisiognomici. Questo evidenzia come il bambino si identifichi con questo genitore.

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COLORI Il colore assume un valore particolare e incisivo in relazione al disegno in cui viene utilizzato. Il colore ROSSO, nella casa, nell’albero o nella figura umana ha valori emozionali e significati diversi: Nella CASA può segnalare un’aggressività verso chi vi abita (eteroaggressività). La scelta del colore rivela la parte più nascosta della personalità dell’individuo, quindi l’assenza di colore è senza dubbio legata al timore di essere troppo coinvolto emotivamente. Nella FIGURA UMANA il rosso indica collera e aggressività non espressa (incapacità di riuscire a manifestare i propri sentimenti).

Nell’ ALBERO, tale aggressività è rivolta verso sè stessi (autoagressività)

Un bambino che non usa i colori, che lascia in bianco il proprio disegno rifiutando categoricamente di colorarlo, manda un chiaro segnale di sofferenza interiore: chi è felice e soprattutto sicuro dei propri affetti ama il colore. Guardiamo il bambino mentre colora. Un bimbo che usa colori vivaci, con i quali riempie tutto il foglio, esprime un carattere bisognoso di spazi : cercherà di avere il maggior numero di pastelli, di pennarelli, di matite, con i quali riempire tantissimi fogli esprimendo così tutta la sua creatività. Al contrario un bimbo sofferente o triste cercherà di ritoccare continuamente ciò che ha fatto. Avrà poco materiale, pochi colori (delicati e stesi con tratti leggeri). E’ insicuro e fragile. Un bambino con un temperamento vivace, attivo, vitale, userà un’infinità di fogli che regolarmente trapasserà con i suoi tratti marcati e pesanti; spunterà facilmente la matita e userà preferibilmente il colore rosso.

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LA FIGURA UMANA Nel disegno della FIGURA UMANA, a grandi linee possiamo dire che: LA TESTA

Rappresenta la zona del pensiero, della fantasia e della vita mentale. Sede del pensiero, apprendimento, immaginazione se è esageratemente GROSSA mette in luce un naturale egocentrismo, abbastanza normale fino a 6 anni. Troppo PICCOLA rivela difficoltà di relazione e timidezza. Disegnare solo la testa: eccessivo controllo degli impulsi. OCCHI Mettono in luce la forza, la vitalitá e la curiositá intellettiva. Piccoli: diffidenza, timore di una esperienza nuova Chiusi: potrebbero indicare narcisismo Grandi: curiositá o desiderio di tenere tutto sotto controllo Mancanza di occhi: rifiuto di vedere o affrontare la realtá NASO Simbolo fallico, si disegna in pubertà BOCCA È la porta della nutrizione reale e affettiva. Chiusa o appena accennata: tensione. Colorata di rosso: aggressività. DENTI Bisogno di mordere o aggredire qualcosa o qualcuno che il bambino ritiene la causa del disagio ORECCHIE Segno di curiosità ma anche tendenza a scoprire cose tenute nascoste dagli adulti.

IL COLLO

La zona del rapporto tra la vita istintiva e il suo controllo razionale.

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Allungato : mette in evidenza una censura della sfera degli istinti a vantaggio della ragione. Corto : tensione- prevalenza dell'istinto sulla testa. IL TRONCO LE BRACCIA E LE MANI

La zona dell’affettività e dell’istintualità la zona del contatto con l’ambiente sociale, quindi, mettono in contatto con il mondo Allargate: può indicare il bisogno di esplorare il mondo Alzate al cielo: una richiesta di aiuto. Lunghe e ben rappresentate: spinta verso la realizzazione (piccolo leader). Assenza di braccia o mani : possono comunicare che il bambino, in quel momento, sente di ricevere poco affetto

LE GAMBE La zona del contatto con la realtà. Simbolo di sicurezza e concretezza, indicano la capacità di tenuta, la stabilità emotiva del bambino. Esageratamente lunghe: svelano la voglia di crescere Troppo corte : indicano paura di crescere e sentirsi grandi. PIEDI Simbolo di stabilità e di sicurezza . Piccoli o mancanti indicano timore. TACCHI Possono indicare aggressività verso chi li porta . ALTI

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LA CASA Per ogni bambino è il luogo più accogliente e sicuro del mondo, l’espressione dell’affetto più caro, ovvero della MAMMA. La casa è il luogo delle emozioni suscitate dagli affetti primari positivi o negativi. Come per ognuno di questa tipologia di disegno, è importante osservare l’impressione complessiva suscitata dal disegno: quale sentimento comunica? E‘ una casa calda e accogliente o è fredda ed irraggiungibile? Analisi dei Componenti: FINESTRE Come occhi, ci permettono di vedere la realtà esterna, tutto ciò che sta fuori dalla casa. A volte possono essere “velate“ o avere sbarre che impediscono l’uscita. PORTA è il confine tra l’individuo e il mondo esterno come una bocca, che è nutrimento e comunicazione. E‘ importante notare se la porta ha una maniglia che rende possibile l’uscita (spesso è un particolare che compare solo quando il disegnatore non è più un bambino piccolo ) TETTO È la chioma che protegge ma anche la fantasia e il lato intellettuale COMIGNOLO FUMANTE Capacità di dare calore e stimoli. MURA Rappresentano la forza dell’io.

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I GRANDI SIMBOLI Per cercare di penetrare il complesso mondo dell'infanzia è determinante sapere interpretare in modo corretto i messaggi della psiche del bambino lascia affiorare attraverso dei simboli

IL CIELO È legato e assimilato al principio maschile attivo mentre la terra è collegato al principio femminile attivo. Nel raffigurare il cielo, magari anche con un semplice filo azzurro, il disegnatore descrive inconsciamente il proprio desiderio di grandezza e spiritualità. Questo simbolo è disegnato dai bambini di tutto il mondo è di tutte le culture. Il cielo rappresenta lo stimolo a salire, a tirare fuori le proprie potenzialità. I bambini molto curiosi, desiderosi di apprendere cose nuove disegnano il cielo frequentemente. Il rischio è un eccessivo idealismo e perfezionismo

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LA TERRA

Nel rappresentare la terra,il soggetto mette in evidenza la sua dipendenza dalla madre. Non sempre tale simbolo è rappresentato in modo esplicito: può essere sottointeso attraverso l'erba, i fiori, i funghi. È un simbolo che compare nei disegni di quei bambini che amano “avere i piedi per terra”, cioè che sono concreti, sicuri perché sono stati nutriti dall'amore materno che nessun altro nutrimento può sostituire. L’assenza di questo simbolo nel disegno di un paesaggio è un segnale che merita attenzione.

L’ALBERO Viene proiettato il modo in cui il bambino si percepisce. Costituisce un simbolo dal significato universale. La sua adozione come strumento proiettivo di indagine scaturisce dall’assunto che l’albero, grazie alla sua posizione eretta, possa simboleggiare in generale l’uomo e in particolare il soggetto che lo ha disegnato. Dal disegno di un albero grande,piccolo,robusto,fragile,ramificato o chiuso, con frutti o spoglio si può capire l'atteggiamento che il bambino a verso se stesso,come si percepisce. L'albero rappresenta il bambino che lo ha disegnato.

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RADICI TRONCO CHIOMA

Indicano la stabilità che la madre ha dato È la percezione del proprio schema corporeo; Espansione di sè, capacità di socializzare, di integrare l’io individuale con l’io sociale, di rendere produttive all’esterno le potenzialità interne Colorare l’albero di marrone (il suo colore naturale) indica una percezione di se reale, solida, concreta. Chi usa il grigio invece ha bisogno di avere intorno a sé più affetto e attenzione per rafforzare la sua autostima (paura di affrontare le difficoltà)

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IL SOLE Il sole gioca un ruolo importante in tutte le culture, è espressione di Dio, dell'eroe, del maestro, del salvatore o del padre. Rappresenta quindi anche il potere e la capacità di trasmetterlo. Legato al giorno, alla luce, al calore, all'azione, il sole vive di luce propria ed è un elemento indispensabile per la vita. L'immagine del sole, rappresenta il principio maschile che rende produttiva e fertile la parte femminile, cioè la terra. La figura paterna, simboleggiata dal sole, può essere rappresentata come un astro che brilla nel cielo con i suoi raggi d'oro. L'analisi del simbolo, ci offrirà la possibilità di osservare spesso in maniera evidente, come il bambino viva la figura paterna e l'aiuto che da essa si aspetta. RAGGI Vanno esaminati con attenzione particolare, sono segni di energia vitale, di potere, di forza simboleggiano il mezzo che permette ai figli di assimilare il fuoco d'amore che deriva dal padre. Un sole senza raggi denuncia la carenza di questa luce che scalda il cuore. RAGGI COME SAETTE: indicano aggressività. Forse un padre che non si interessa ai problemi del figlio e delega tutto alla mamma. Fulmini, lampi e saette rappresentano sì la luce che può illuminare, ma anche una forza potenzialmente distruttiva.

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RAGGI D'ORO: simbolo di un padre ideale che "riscalda". Comunica che il bimbo sente che il suo papà risponde alle sue esigenze e sa essere vigile e attento. Il bambino percepisce tutto il calore e la forza vitale del padre.che gli infonde sicurezza e gli permette di acquisire autonomia e fiducia in se stesso. Il ricordo indelebile di un padre ddi questo tipo lo accompagnerà per tutta la vita. SOLE SENZA RAGGI Il bambino sente il padre poco presente, freddo, incapace di rispondere alle sue esigenze legate alla crescita. È una carenza che può interferire sul suo carattere fino a farlo diventare apatico nei confronti della realtà che lo circonda, per dare vigore e vitalità, tento che l'intera esistenza potrebbe apparirgli scialba e priva di interesse. SOLE disegnato con TINTE LEGGERE Questa modalità di rappresentazione del sole denuncia una personalità sensibile che può esprimersi con comportamenti timidi e inibiti. Scarsa fiducia in se stessi quindi particolarmente desiderosi di gratificazione affettive provenienti dagli altri. RAGGI ROSSI MARCATI Esprime da un lato la voglia di affrontare con grinta le difficoltà che incontra e dall'altro una certa aggressività verso una figura paterna temuta e difficile da aggiungere … forse un padre iperattivo che lo vorrebbe a sua immagine e somiglianza. RAGGI APPENA ACCENNATI Simbolo di timore verso il padre che forse, per la paura di essere troppo invadente, appare agli occhi del figlio troppo riservato. Il bambino solitario e insicuro.

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SOLE COPERTO DA NUVOLE Simbolo di distacco o scarsa comunicazione. Le nuvole , che evocano la pioggia, simboleggiano il pianto trattenuto e la voglia di riconciliazione accompagnata dalla paura di una possibile reazione negativa da parte del papà SOLE NERO Simbolo di malinconia o lutto. É l’eclissi affettiva, un oscuramento nel cuore del piccolo. Morte o assenza della figura paterna nella sua vita. SOLE A SINISTRA Simbolo di una predominanza della figura materna nella vita del bambino. Può indicare una confusione nei ruoli dei genitori. E’ facile trovare questa collocazione del sole a sinistra nei disegni dei ragazzini che hanno sperimentato la separazione dei genitori oppure quando la madre avvia un processo di screditamento e indebolimento della figura paterna.

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PARTICOLARI TROPPI PARTICOLARI OMISSIONE DELLE BRACCIA O DELLE MANI CAPPELLO SULLA TESTA DI UN PERSONAGGIO

I BOTTONI SUL VESTITO DI UN PERSONAGGIO

AGGIUNTA DI ANIMALI INVENTATI

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Può significare che il bambino cerca inconsciamente di sviare L’attenzione dalla sua famiglia, che è l’oggetto implicito del test. Mancano gli strumenti di comunicazione che permettono di entrare in contatto con il mondo. Simboleggia il senso di OPPRESSIONE che il bambino sperimenta nei rapporti con quella figura. Un peso che impedisce di diventare autonomo.

Rivelano IMPORTANZA AFFETTIVA di questa persona per il disegnatore. Simboleggiano un legame valido che rende il bambino sereno e sicuro di sé. Forma che ricorda l’ombelico. Dopo i 12-13 anni rivelano troppa dipendenza. Maschera l’aggressività che il piccolo porta nei confronti del famigliare vicino al quale viene raffigurato l’animale.


ESEMPI DI LETTURA DI DISEGNI Alla luce di quanto abbiamo imparato, ci siamo esercitati a leggere i disegni dei bambini che abbiamo raccolto. Nelle pagine che seguono vogliamo riportare un esempio del nostro lavoro, con l’analisi dei disegni di un bambino di 5 anni, a cui abbiamo dato il nome di fantasia di Guglielmo. Prima di procedere all’analisi, abbiamo costruito insieme alcune griglie di lettura, per cercare di essere più oggettivi e uniformi nelle nostre osservazioni.

NOTA BENE !! Le nostre analisi, benché serie e condotte sulla base delle conoscenze acquisite, non hanno la pretesa di rappresentare un quadro completo della personalità di un bambino. Abbiamo imparato che ogni disegno è l’espressione immediata di quello che il bimbo sta provando mentre disegna, quindi la rabbia, la tristezza, il desiderio di attenzione che noi cogliamo sono quello che lui o lei sentono QUI ed ORA. Lasciamo ad altri più esperti e competenti, il compito di un’interpretazione più approfondita. Il nostro obiettivo è imparare a leggere quello che i disegni dei bambini esprimono, andando oltre al significato immediatamente evidente, per HERE AND NOW comprendere meglio quello che vivono e sentono.

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I DISEGNI DI GUGLIELMO

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COME LI ABBIAMO LETTI LA CASA

CHI È GUGLIELMO? Un maschietto di 5 anni che frequenta la scuola dell’infanzia.

OSSERVAZIONE DEL BAMBINO MENTRE DISEGNA: DA DOVE INIZIA IL DISEGNO?

Inizia a disegnare il prato

SICUREZZA/INDECISIONE Non guarda sul foglio degli (chiede molte conferme, copia altri gli altri, cancella spesso, non aspetta di sentire la consegna...) TEMPO (finisce subito, è molto lento...)

Ha finito subito

CONCENTRAZIONE (si distrae spesso, è centrato sul compito...)

Non si lascia distrarre

Occupa 1/3 del foglio E’ molto preso da ciò che sta facendo

Concentrato

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CARATTERI GENERALI TRATTO (sottile, spesso, spezzato, continuo...)

Spesso e spezzato

Potrebbe essere introverso, aggressivo o ansioso

PRESSIONE (marcata, leggero...)

Molto marcato nel prato (a sinistra)

Potrebbe essere entusiasta e grintoso

COLORI (caldi, freddi, assenti, solo nero...)

Freddi, nella casa assenti.

Una casa priva di colore dà l’idea di essere priva di calore.

SPAZIO (occupa tutto il foglio, occupa solo una parte...)

Occupa solo una parte. La casa La parte occupata dal prato è non ha contatto con l’erba la più grande. Forse espressione di ciò che gli manca

COMPLETEZZA (finito, non finito, aggiunta di particolari...)

Non finito, senza particolari

Sensazione di vuoto e assenza

DIMENSIONI (grandezza delle figure..)

Casa piccola. Prato grande.

Potrebbe essere timido e aver bisogno di conferme e incoraggiamenti. La presenza materna è avvertita in modo debole (la casa è piccola)

CARATTERI SPECIFICI: FINESTRE (tende, sbarre, balcone, numero, fiori, illuminate o no...)

Non presenti.

Poca possibilità di vedere il mondo fuori

PORTA (grande o piccola, maniglia, campanello...)

Grande con maniglia.

Indica la possibilità o forse il desiderio di poter uscire

COMIGNOLO (fumo...)

Assente.

Forse manca un rapporto affettivo e comunicativo.

BASE (erba, Erba e casa sospesa sospesa/appoggiata, vialetto di ingresso...)

Bisogno di affetto, soprattutto delle madre, che resta solo un desiderio.

TETTO (colore, forma, antenna...)

Piccolo, basso e non colorato

Forse sente pressione da parte dei genitori

AGGIUNTA DI PARTICOLAR

Assenza di particolare

OSSERVAZIONI LIBERE: non ha disegnato il cielo e il sole. La casa non è colorata ed è molto piccola; a differenza del prato che è grande e colorato con cura. Il prato rappresenta la base sicura, di cui il bambino probabilmente avverte il bisogno, poiché la casa è completamente staccata (e questo sta ad indicare l’impossibilità di dare sicurezza).

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LA FAMIGLIA

OSSERVAZIONE DEL BAMBINO MENTRE DISEGNA: DA DOVE INIZIA IL DISEGNO? (Chi ha disegnato per primo...)

Inizia da se stesso

SICUREZZA/INDECISIONE Chiede molte conferme, ha (chiede molte conferme, copia gli paura di sbagliare altri, cancella spesso, non aspetta di sentire la consegna...) TEMPO (finisce subito, è molto lento...)

Probabilmente egocentrico ma è normale per un bambino di questa età. Non è sicuro di quello che fa, non è sicuro di se stesso

Finisce subito

CONCENTRAZIONE (si distrae Molto concentrato spesso, è centrato sul compito...)

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CARATTERI GENERALI TRATTO (sottile, spesso, spezzato, continuo...)

Spesso

Deciso

PRESSIONE (marcata, leggero...)

Molto marcata

Entusiasta, grintoso o arrabbiato

COLORI (caldi, freddi, assenti, solo nero...

Assenti. Presenza solo di nero e rosa molto acceso

Probabilmente una certa difficoltà ad esprimere le emozioni

SPAZIO (occupa tutto il foglio, occupa solo una parte...)

Occupa la parte bassa del foglio ma nessuno dei componenti appoggia su una base

Non sente la sicurezza e la stabilità

COMPLETEZZA (finito, non finito, aggiunta di particolari...)

Non finito

Vuoto e assenza

DIMENSIONI (grandezza delle figure...)

Piccole figure

Non è sicuro di sé

CARATTERI SPECIFICI: NUMERO COMPONENTI

Quattro

Mamma, papà, lui, sorellina

GRANDEZZA (assoluta: figure grandi o piccole, relativa: chi è più grande..)

Il papà è più grande ma lui e la mamma hanno quasi la stessa dimensione

POSIZIONE NEL FOGLIO (destra, sinistra, in alto, in basso, chi è vicino a chi...)

In basso, tutti i componenti Egocentrismo come abbiamo rappresentati vicini, lui è tra la detto, tipico dell’età mamma e il papà; la sorellina è messa in secondo piano

CONTATTO (si tengono per mano, vicinanza/distanza, primo/secondo piano...)

Lui e la mamma si tengono per Vede un legame tra mamma, mano. Il papà è staccato dagli sorella e lui stesso. Con papà altri componenti mancanza di un rapporto forte

ANALOGIE (colori simili, stessi vestiti...)

Madre e figlia hanno gli stessi capelli, così come padre e figlio. Sono tutti nudi

Identificazione con i membri della famiglia dello stesso sesso

REALISMO (corrispondenza con la realtà, colore pelle, presenza/assenza figure importanti/animali domestici...) AGGIUNTA DI PARTICOLARI

Non ci sono particolari

OSSERVAZIONI LIBERE: ha detto: “mio papà non ha la faccia, però io gliela disegno”; non sappiamo cosa volesse dire il bambino con questa frase ma sicuramente i disegni hanno rivelato una situazione personale e familiare non facile. Forse un “qui ed ora” rappresentato da un momento difficile: una mamma assente per una situazione problematica, una gelosia nei confronti della sorellina, etc…

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L’ALBERO

OSSERVAZIONE DEL BAMBINO MENTRE DISEGNA: DA DOVE INIZIA IL DISEGNO?

Inizia disegnando il fusto che però non poggia su una base.

SICUREZZA/INDECISIONE Non chiede conferma (chiede molte conferme, copia gli altri, cancella spesso, non aspetta di sentire la consegna...) TEMPO (finisce subito, è molto lento...)

Finisce subito

CONCENTRAZIONE (si distrae spesso, è centrato sul compito...)

È molto concentrato

Insicuro Molto preso da ciò che sta facendo.

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CARATTERI GENERALI TRATTO (sottile, spesso, spezzato, continuo...)

Spesso e spezzato

Introverso, ansioso o aggressivo

PRESSIONE (marcata, leggero...)

Molto marcata

Entusiasta o grintoso

COLORI (caldi, freddi, assenti, solo nero...)

Freddi. Assenti all’interno

Timido e introverso

SPAZIO (occupa tutto il foglio, occupa solo una parte, appoggia su una base...)

Occupa il centro e non appoggia sulla base

Egocentrismo (tipico dell’età). Il fatto di non appoggiare sulla base indica una mancanza di attaccamento sicuro con la madre

COMPLETEZZA (finito, non finito, aggiunta di particolari...)

Non finito

Vuoto e assenza

DIMENSIONI (grandezza delle figure...)

Chioma piccola. Fusto molto lungo

Probabilmente poco sicuro di sé e desideroso di crescere.

CARATTERI SPECIFICI: FUSTO (spesso, sottile, alto, Sottile e molto lungo basso, nodoso, liscio, contorto, presenza di tane, segni particolari)

Probabilmente denota la voglia di crescere in fretta.

CHIOMA (ampia, appena accennata, racchiusa, libera, presenza/assenza rami, frutti, fiori, ospita animali, nidi)

Assenza di rami. Chioma appena accennata e chiusa

La chioma rappresenta l’espansione del sé, un sé che quindi è ancora chiuso poco proteso verso il mondo esterno

RADICI (presenza/assenza, profonde, grandi/piccole, numerose, ramificate)

Assenza di radici

Probabilmente manca un rapporto saldo soprattutto con la madre

AGGIUNTA DI PARTICOLARI

Non ci sono particolari

OSSERVAZIONI LIBERE: Il fatto di avere un tronco che non appoggia su una base ci induce a riflettere sulla relazione con la mamma , forse avvertita come poco sicura. L’assenza di colori all’interno dell’albero fa pensare a un bambino “poco colorato” emotivamente, un po’ triste.

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BIBLIOGRAFIA ELEONORA CANNONI, Il disegno dei bambini, Carroci, Roma, 2005. CORMAN L., Le test du dessin de la famille dans la pratique médicopédagigique, PUF, Paris, 1967. EVA CROTTI, ALBERTO MAGNI, Ecco la mia famiglia, , Edizioni RED, Milano. 2009 EVA CROTTI, ALBERTO MAGNI, I simboli nei disegni dei bambini, Edizioni RED, Milano. 2010 C. CORNOLDI, Abilità visuo-spaziali. Intervento sulle difficoltà non verbali di apprendimento, Erickson, Trento, 1977

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GLI AUTORI ( da sinistra) Giulia Giovannini, Anica Signaroldi, prof.ssa Ivana Secchi, Sara Ferri, prof.sssa Cinzia Cotti, Giada Vallisa, Martina Cortazzo, Daniele Molinari, Alice Tonazzoli, Giulia Bassanini, Filippo Danzinelli, Sofia Rocca, Matteo Crosia, Marta Gozzo, Arianna Rossi, Martina Morra, Benedetta Colzani, Vittoria GulĂŹ, Sofia Pontiroli, Kevin Marchese

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