Catalogo La Perla Preziosa 2017

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Guerrino Leardini Editore &

Centro Missionario Francescano delle Marche progetto editoriale

La Perla Preziosa

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Roberto Brunelli E lo vedemmo volare La vera vita di san Giuseppe da Copertino (pag. 384 - 20 €) Sette anni fa nell’Archivio del Santuario di San Giuseppe da Copertino di Osimo riemerse dalla polvere il Summarium dei processi per la beatificazione di san Giuseppe da Copertino. Questo testo, pubblicato nel 1713 dalla tipografia vaticana con tiratura di pochissime copie, era stato lo strumento necessario ai teologi per verificare le virtù di fra Giuseppe Desa. Esso è il riassunto dei tre processi locali che si svolsero nel 1664, un anno dopo la morte del Santo dei voli, a Nardò, Assisi e Osimo. Dopo la riscoperta del volume dimenticato fra Roberto Brunelli ha lavorato a lungo per riassumere e riorganizzare questo testo fondamentale. L’intento è stato quello di raccontare la vita del Santo facendo parlare direttamente coloro che lo avevano conosciuto: quelli che avevano visto con i loro occhi fra Giuseppe rimanere in estasi o sollevarsi da terra, che avevano ascoltato profezie che si erano immancabilmente verificate o i detti sapienziali che mostravano quella scienza infusa donata da Dio all’umile ed illetterato francescano salentino. Il libro racconta la prodigiosa vita di questo francescano conventuale che è senz’altro uno dei più grandi mistici della storia del cristianesimo. Oltre ai processi, sono stati utilizzati per la composizione della biografia anche le altre fonti antiche: la vita di san

Giuseppe scritta da p. Roberto Nuti, Custode del Sacro Convento, che conobbe il Santo nella sua permanenza assisana, e quella del p. Giacomo Roncalli, Provinciale delle Marche e confidente del frate copertinese. Altri brani sono tratti dai Diari compilati dall’abate Rosmi, amico di fra Giuseppe, che raccolgono molte notizie su estasi, visioni e detti, trascritte dal benedettino quando il frate era ancora in vita.


Alfred Monnin il curato d’ars La prima biografia (pag. 288 - 17 €)

Il Centro Missionario Francescano ha curato la ristampa della biografia “ufficiale” del Curato d’Ars, pubblicata a Parigi nel 1861, appena due anni dopo la sua scomparsa. Questo testo ci permette di attingere ad una fonte imprescindibile per la conoscenza autentica del santo francese. Autore di questa biografia, che nel corso degli anni ebbe molte edizioni e straordinario successo, fu il gesuita Alfred Monnin. L’abbé Monnin, sacerdote della diocesi di Belley, ebbe la fortuna di conoscere direttamente il santo Curato, di cui fu ospite e confidente. Ma non solo: ebbe anche modo di entrare in confidenza con tutti i personaggi a lui vicini. Raccolse infatti le testimonianze di don Raymond, vicario ad Ars dal 1845 al 1853, e di don Toccanier, coadiutore del Santo e suo successore. Il libro uscito dalla sua penna conserva tutta la freschezza di una cosa appena vista e ammirata da vicino, toccata con mano e gustata col cuore. Il Monnin riporta nel suo libro, oltre ai detti e alle prediche che ha ascoltato nella chiesa di Ars, anche i prodigi a cui ha assistito direttamente con i suoi occhi. Questo testo viene citato dal Santo Padre nella Lettera per l’Indizione dell’Anno Sacerdotale, in occasione del 150° anniversario della morte di San Giovanni Battista Maria Vianney.


il curato d’ars PENSIERI (pag. 224 - 15 €)

In occasione del 150° anniversario della morte di San Giovanni Battista Maria Vianney, il Centro Missionario Francescano ha curato la pubblicazione della più grande raccolta di pensieri del Curato d’Ars mai tradotta in italiano. Circa 1500 aforismi, divisi per argomento teologico: Dio, la Santa Vergine, L’Eucaristia, il Peccato, il Paradiso etc. I pensieri sono stati tratti dagli scritti del Monnin e degli altri primi biografi del Santo, dai catechismi e dalle omelie del Curato d’Ars, dai Processi di Canonizzazione e da altre fonti minori. La traduzione in italiano di Luciano Cancellario D’Alena ci avvicina in maniera affascinante al vero Curato d’Ars, sacerdote di fede semplice e cristallina, poco intellettuale ma profondissimo. San Giovanni Maria Vianney è sempre stato considerato un santo “ignorante”. Se il simbolo che contraddistingue l’evangelista Giovanni è l’aquila speculatrice che vola alta nei cieli, a lui, d’ istinto, si sarebbe tentati d’attribuire, come animale simbolico, un’asino un pò tardo e testone. Il Santo per primo, tramandano alcune fonti, si sarebbe riconosciuto in questa bestia poco intelligente. Di fronte alle perplessità di coloro che non volevano promuoverlo al sacerdozio a causa della sua poca istruzione avrebbe infatti risposto: «Se Sansone con una mascella d’asino ha potuto sterminare un esercito di Filistei, che cosa non farà mai Dio con un asino tutto intero!». In realtà quella del Curato è solo profonda umiltà e noi sappiamo quanto Dio ami innalzare gli umili al di sopra dei cieli. Il Santo Curato d’Ars si serviva molto di paragoni e di immagini prese dalla campagna che circondava il suo paesino. Partendo da esse, scrive il Monnin, «il suo spirito s’era educato a sollevarsi a Dio e alle cose invisibili per mezzo delle cose visibili».


Una preghiera al giorno toglie il diavolo di torno (pag. 384 - 12 €)

L’uomo non prega volentieri. È facile che egli provi, nel pregare, un senso di noia, un imbarazzo, una ripugnanza, addirittura un’ostilità. Qualunque altra cosa gli sembra allora più attraente e più importante. Dice di non aver tempo, di avere altri impegni urgenti, ma appena ha tralasciato di pregare, eccolo mettersi a fare le cose più inutili. (Romano Guardini) Questo libro è una semplice occasione per aiutare a compiere quella cosa che unicamente l’uomo, tra tutti gli animali, riesce a fare: alzare gli occhi verso il Cielo. Il solo requisito necessario alla preghiera, lo comprendiamo bene, è la sincerità del cuore. Una freccia arriva al bersaglio se ha forza e se ha mira. La forza è nel bisogno radicale del mendicante, e ogni creatura mortale, se ha un barlume di saggezza, comprende di essere bisognosa di Dio fino al midollo. L’obiettivo da raggiungere è chiaramente Lui, l’Unico che è e che dona l’Amore. Per pregare possiamo certamente fare a meno di questo libro, ma al tempo stesso esso può esserci utile per metterci in relazione con tanti fratelli, santi famosi o credenti sconosciuti, che hanno cercato Dio con tutto il cuore. Rubiamo le loro parole, aggiungiamoci il nostro desiderio del Dio infinito, e siamo sicuri che esse supereranno le nubi per giungere alla casa della Santissima Trinità. Andando al titolo del libro, giocondo ma sincero, certamente le cose che più ci difendono dal male sono la vicinanza alla Parola di Dio e ai Sacramenti. «Il demonio fugge dall’anima che ama, come la mosca dalla pentola che bolle», dice santa Caterina da Siena. Fuggirà sicuramente anche dall’anima che prega con amore!


G. K. Chesterton Cosa c’è di Sbagliato nel mondo (pag. 384 - 12 €)

Questo è il libro che pone le basi del pensiero distributista e sembra proprio scritto oggi. Non troverete una sola riga di economia “convenzionale”, ma pagine e pagine di senso comune. Chesterton ci vuole liberi, liberi e solo liberi. Sono le premesse per formulare un qualsiasi pensiero normale. ​La nostra società sta provando quello che Chesterton aveva previsto cent’anni fa. Enorme disparità tra ricchi e poveri, la famiglia considerata d’impaccio mentre si cerca di sdoganare come famiglie cose che non lo sono, la scuola un caos, l’educazione come addestramento di animali da circo, le nostre libertà basilari attaccate e l’invenzione di “nuovi diritti” in nome di non si sa bene cosa, se non l’arbitrio e la dittatura del relativismo. «Non solo siamo tutti nella stessa barca ma abbiamo tutti il mal di mare», dice Chesterton. Sempre un grande. ​Giustamente Chesterton poi dice che, mentre siamo d’accordo sul male, non siamo d’accordo su quale sia il bene. La questione è tutta qui, è la questione dello scopo. Gli ideali borghesi sono la rovina della nostra vita e invece crediamo che siano l’approdo unico, naturale e irrimediabile delle nostre settimane. Chesterton ci dimostra che siamo nati liberi e dobbiamo rimanerci. Ci sono pagine memorabili: tutto il capitolo “Cercasi uomo non pragmatico” andrebbe mandato a memoria e chiesto all’esame di terza media come condizione per qualsiasi cosa (prendere la patente, sposarsi, mettere su un qualunque lavoro)… (dalla prefazione di Marco Sermarini, Presidente della Società Chestertoniana italiana)


G. K. Chesterton Eretici (pag. 192 - 15 €) Chesterton, di fronte alle persone che, sedute nei salotti, affermavano compiaciute di sentirsi “eretiche”, si rendeva conto che «la parola “eresia” non solo non significa più essere nel torto, ma significa, in sostanza, essere lucidi e coraggiosi. La parola “ortodossia”, non solo non significa più essere nel giusto, ma significa, in sostanza, essere nel torto». In altre parole, «l’idea moderna è che la verità cosmica sia di così scarso peso, che nulla di quanto chiunque dica, può avere alcuna importanza». L’idea di fondo era che le teorie non avessero più importanza, che «tutto conta, salvo che il tutto», che le idee non avessero valore, che ciò che conta era il “pratico”. Allora, anziché farsi prendere da tale mortifero flusso, anziché gettare le armi e cercare di “cristianizzare” o salvare il salvabile di ogni singola cattiva idea, Chesterton scelse di ripartire con lo stesso passo di coloro che «si uccisero per l’ortodossia dell’Omousion». Dirà infatti: «io personalmente sono giunto a credere nella necessità di tornare alle questioni fondamentali», e volle così dibattere coi suoi più illustri contemporanei «in relazione al vero corpo della dottrina che insegnano». Questo libro è bellissimo, brillantissimo, è un rosario di aforismi brucianti e fulminanti che vorremmo tatuarci nel cuore («Togliete il credo di Nicea e cose simili, e farete un qualche strano torto ai venditori di salsicce... togliete il soprannaturale e ciò che resta è l’innaturale» ... «L’avventura suprema è nascere. Così noi entriamo all’improvviso in una trappola splendida e allarmante. Così noi vediamo qualcosa che non abbiamo mai sognato prima. Nostro padre e nostra madre stanno acquattati in attesa e balzano su di noi, come briganti da un cespuglio... Quando entriamo nella famiglia, con l’atto di nascita, entriamo in un mondo imprevedibile, un mondo che ha le sue strane leggi, un mondo che potrebbe fare a meno di noi, un mondo che non abbiamo creato. In altre parole, quando entriamo in una famiglia, entriamo in una favola». (dalla prefazione di Marco Sermarini, Presidente della S.C.I.)


G. K. Chesterton La Sorpresa e altri piccoli doni (pag. 224 - 17 €) La sorpresa (The Surprise) è un’opera teatrale di Gilbert Keith Chesterton, pubblicata postuma nel 1952. In essa Chesterton affronta, con il suo tipico piglio arguto e sorprendente, i temi del libero arbitrio, della felicità umana e del teatro nel teatro. In particolare, nell’opera è sviscerato il rapporto di dipendenza e autonomia che si sviluppa tra un autore e i suoi personaggi: Chesterton confidò ad un amico, mentre stava scrivendo La sorpresa, che era intenzionato a «superare Pirandello», facendo riferimento a Sei personaggi in cerca d’autore, dove è trattato lo stesso tema. Ha scritto Annalisa Teggi nella postfazione: «Dio ha preferito trattarci da gentiluomini, piuttosto che da marionette. Un uomo deve avere l’opportunità di dimostrare che è un gentiluomo, deve poter dar prova di essere quello che in piena coscienza e deliberato consenso sceglie o tradisce una proposta di matrimonio, cioè di legame con il mondo e con chi l’ha fatto. Qui e ora, nella realtà, siamo alla prova; abbiamo lo spazio e il tempo per far vedere chi siamo e per capirlo noi stessi. Siamo nell’outdoor education, educazione all’aria aperta. E anche gli eruditi e gli studiosi sono arrivati a capire che stare all’aria aperta fa bene all’uomo. A dire il vero, non fa bene solo a lui. Nella tragedia classica esisteva la figura del deus ex machina: la divinità entrava in scena quando l’intreccio della trama degenerava in modo irrisolvibile e la sua presenza metteva a posto le cose. Merito di Chesterton, in questa commedia, è aver «usato» l’espediente del deus ex machina per farci la sorpresa finale: quello di porgere al lettore in modo eclatante e allo stesso tempo ragionevolissimo il bisogno dell’Incarnazione. Il Dio cristiano non si è calato sulla scena umana per mettere fine alla storia, bensì innanzitutto per essere compagno degli uomini».


G. K. Chesterton Il Club dei mestieri stravaganti (pag. 160 - 15 €)

All’inizio Sherlock Holmes era “il” giallo. Poi nel 1905 arriva Basil Grant ed Il Club dei Mestieri Stravaganti. Ne sentivamo il bisogno. Basil è il coprotagonista di questo bellissimo libro, perché l’altro è il narratore, e degno comprimario è Rupert, fratello di Basil. Ma Basil e il narratore alla fine sono Gilbert. Cos’è mai questo Club? Si tratta di un singolarissimo sodalizio che vede affiliati solo originalissimi personaggi esercenti una professione assolutamente unica. Tra di essi troviamo l’inventore del linguaggio danzante, il fondatore del Tribunale Penale Volontario, il presidente dell’Agenzia delle Avventure Romanzesche, gli attaccabottoni professionisti, l’agente immobiliare di case sugli alberi, chi fa lo sciocco fornendo al suo cliente le battute da pronunciare affinché egli appaia brillante... Questi mestieri non possono essere semplici varianti di altri già esistenti e debbono fornire da vivere al loro inventore. Senza l’avverarsi di queste condizioni non si entra nel Club. Basil e Rupert Grant sono i protagonisti di racconti che suonano anche (ma non solo) come ironiche prese in giro dei paradigmatici racconti alla Holmes. Nei fatti Rupert cerca il crimine che non c’è e che sembra esserci (vede nei fatti cose che non ci sono), ma Basil lo sveglia e lo aiuta a trovare il Mistero che invece, questo sì, c’è. Basil è un vero mistico. Una sorta di storie gialle al contrario? Gialli che si reggono senza colpevoli, senza morti, senza furti, ma con un solo Indiziato: il Mistero. Il Mistero intesse di sé il mondo, e Basil che lo scopre è un mistico che tutti considerano pazzo. (dalla prefazione di Marco Sermarini, Presidente della Società Chestertoniana italiana)


G.K. Chesterton La Divina Poltrona e altre comodità (pag. 256 - 18 €) I capitoli di questo libro di G.K.C. sono tutti articoli, alcuni dei quali già finiti dentro una delle sue raccolte (All is grist, All I survey, Come to Think of it, The Glass Walking Stick, e altro ancora). In più troverete alcuni articoli tratti dall’Illustrated London News mai tradotti in italiano e mai collazionati neppure da Chesterton. Tutti in ogni caso provengono dalla militanza per la realtà esercitata in questa rivista illustrata, paradosso dei paradossi. Si tratta di una testata molto popolare ai suoi tempi, cui egli collaborò dal 1905 fino alla fine della sua vita con una colonna intitolata Our Notebook (Il Nostro Taccuino). Era il giornale di cui ho parlato in un’altra di queste mie inutili prefazioni, quello che il giovedì gli causava l’ansia di non riuscire a consegnare il pezzo settimanale e che costringeva Dorothy Collins a correre in bicicletta all’ultimo treno da Beaconsfield a Paddington dove la aspettava il capotreno che avrebbe dato il plico a qualche poveraccio che avrebbe dovuto chiudere il numero… Perché su un giornale illustrato, apolitico, fuori dalle ideologie? Perché Chesterton parlava per ed a nome della “gente d’Inghilterra che non ha ancora mai parlato”, la gente comune. Voleva fare sana filosofia realista per noi tutti. Questo giornale glielo consentiva, e lì toccava tutti gli argomenti che più lo stimolavano. Troverete tante pagine che vi aiuteranno a capire meglio il nostro amico per come è veramente, e soprattutto fuori dagli stereotipi cui lo costringiamo per nostro comodo. In queste pagine Chesterton va al cuore di tante questioni, dall’educazione alla guerra, dalla lealtà all’eugenetica, ma ci va dritto dritto parlandone con la profondità dell’Aquinate e la semplicità di una chiacchierata al pub, e ne dobbiamo essere grati a Dio. (dalla prefazione di Marco Sermarini, Presidente della Società Chestertoniana italiana)


G.K. Chesterton Robert Browning (pag. 192 - 15 €) L’accoglienza del libro di Chesterton sul poeta inglese Robert Browning, pubblicato nel 1903, fu a dir poco entusiastica: «Si vedono sempre le stelle mentre si legge il Browning del signor Chesterton; ma le stelle, in fondo, hanno una certa importanza nello schema delle cose» (Vanity Fair); «È il D’Artagnan del giornalismo letterario, disposto a morire per un combattimento…» (The Westminster Gazzette). «L’opera di critica letteraria più brillante, originale e suggestiva che abbia mai letto negli ultimi anni» (James Douglas). Qualcun altro (Alfred Noyes) dirà poi acutamente che Chesterton era andato molto al di là dell’interpretazione di Browning e che aveva presentato una «filosofia di vita molto profonda» (vedete che era sistematico?). Forse era proprio questo il punto di Chesterton: parlava di Browning ma al tempo stesso di sé. Dirà nell’Autobiografia a tal proposito: «Non dirò di aver scritto un libro su Browning; ma ho scritto un libro sull’amore, la libertà, la poesia, le mie idee su Dio e la religione (scarsamente sviluppate), e varie mie personali teorie sull’ottimismo ed il pessimismo e la speranza del mondo... C’erano pochi riferimenti biografici nel libro, e quelli che c’erano erano quasi tutti sbagliati». Dira di Browning: «Non amava l’umanità ma gli uomini. La sua percezione della differenza tra un uomo e l’altro gli avrebbe fatto apparire il pensiero di fonderli in un grumo chiamato “umanità” semplicemente odioso e banale. Per lui sarebbe stato come suonare quattrocento diverse gradevoli melodie tutte insieme. La mescolanza non si sarebbe accordata, si sarebbe perso tutto. Browning credeva che ogni uomo mai vissuto sulla terra ricevesse una specifica e particolare confidenza da Dio. Ognuno di noi è arruolato nei servizi segreti; ognuno di noi ha un messaggio particolare»: (dalla prefazione di Marco Sermarini, Presidente S.C.I.)


G.K. Chesterton La Nonna del Drago (pag. 192 - 15 € - esaurito) Esistono al giorno d’oggi manuali d’ogni specie, che ci istruiscono intono ad una serie di attività di tutto rispetto e di considerevole impegno. Manuali di cucina, di trekking, di bricolage per la casa. Per non parlare della navigazione a vela o dell’arrampicata libera. Attività tutte che – diciamolo subito – Gilbert K. Chesterton non si sarebbe mai sognato di intraprendere, essendo, per sua definizione, la persona più pigra di sua conoscenza. Eppure anch’egli, con i suoi saggi – che altro non sono se non quegli articoli che cominciarono a scoppiettare ad inizio secolo sui giornali inglesi come fuochi d’artificio o tuoni di cannone – propone al lettore un particolare addestramento che può essere paragonato proprio ad un esercizio fisico. Nella sua prefazione a Tremendous Trifles (1909), da cui sono tratte molte delle serissime storie che seguono, Chesterton raccomanda: «Teniamo l’occhio in esercizio fino a quando impara a vedere le realtà sensazionali che corrono attraverso il campo visivo, cioè quelle ordinarie come una staccionata dipinta. Diventiamo atleti oculari». Un manuale, insomma, per imparare a vedere. Che resta, tra le mille imprese mirabolanti dell’uomo, quella più temeraria... Questi saggi, alcuni assolutamente inediti in Italia, altri assenti dalle librerie da cinquant’anni, possono continuare oggi a farci crescere nell’arte di vedere, pensare e vivere. E, perché no, farci prendere quella libertà tutta speciale, che solo gli Uomini davvero Vivi hanno, di dipingere sui soffitti, vivere avventure nel giardino di casa, credere in Dio e raccontarlo di nuovo al mondo. (dalla prefazione di Sabina Nicolini, la Nipote del Drago)


G.K. Chesterton Ortodossia (pag. 192 - 15 € - esaurito) Si racconta che padre Vincent McNabb, amico di Gilbert Keith Chesterton e di Hilaire Belloc oltre che padre del distributismo insieme ai nostri due amici, da buon frate domenicano possedesse solamente la tonaca che indossava, la Sacra Bibbia, il Breviario e la Summa di San Tommaso d’Aquino. Mutatis mutandis (non tutti portiamo la tonaca, non tutti siamo tenuti a dire il breviario), il chestertoniano potrebbe aggiungere al proprio bagaglio, oltre ad una buona dose di entusiasmo da adulti e di stupore da bambini, l’Ortodossia e l’Uomo Vivo, quasi novello “bagaglio dell’ottimista” di quell’Innocenzo Smith protagonista della seconda delle due opere necessarie... Ortodossia è la storia del tentativo di Chesterton di trovare le risposte al mistero della vita e la scoperta che tutto ciò che desiderava era contenuto nel Credo degli Apostoli. Per Chesterton, la vera scoperta è che la ragione - se glielo lasciamo fare - cammina lieta verso la fede. Tutto nasce dalla sfida che il suo contemporaneo G. S. Street gli lancia dopo aver letto Eretici: «Alla mia filosofia [...] comincerò a pensarci quando Chesterton ci avrà fatto conoscere la sua». «Chesterton - dirà padre Boyd - riteneva che al cuore di tutte le realtà più profane ognuno fosse in grado di trovare Dio. Raramente scrisse di argomenti religiosi, ma negli eventi della vita quotidiana o nei pezzi di un gesso o nelle strade cittadine riuscì a trovare il mistero religioso che stava nel cuore di ogni cosa». Potremmo sintetizzare il volume così: è l’esposizione della speranza di un uomo che chiede al mondo di dirgli che vale la pena vivere, e la sua conclusione, densa di ragioni concrete, è: ebbene sì, vale la pena vivere! In sintesi, con Chesterton diciamo: il cristianesimo è la maggior fonte di sanità mentale per l’uomo, è ciò che rende e mantiene l’uomo Vivo. (dalla prefazione di Marco Sermarini, Presidente della Società Chestertoniana Italiana)


Fulton Sheen Tre per Sposarsi (pag. 288 - 17 €) L’ammirazione per questo testo mi spinge all’esagerazione. Arriverei ad obbligare la sua lettura (non dico in ginocchio sopra i ceci... concedo di farlo anche sdraiati in un comodo divano!) a tutti quelli che sono così “fusi” d’amore da sposarsi in chiesa, davanti al Grande Fabbro, che li unirà in una inscindibile lega, per tutta la vita. Ci domandiamo: per un azzardo così grande e per questa scelta senza ritorno, non c’è forse bisogno di una attenta preparazione e di una grande consapevolezza? (unita in ogni caso ad una audacia simile a quella del martirio...). Le grandi costruzioni e i vertiginosi grattacieli non hanno forse bisogno di profonde fondamenta? Non è forse questo oscuro e invisibile lavoro di “porre basi” che permetterà di toccare il cielo senza crolli? Allora questo libro “fondamentale” potrà aiutare veramente a costruire una salda storia d’amore, che superi il tempo stesso, per giungere là dov’è la Fonte dell’Amore, la Trinità di Dio... Leggete con passione questo bellissimo manuale del “gran passo”. E se il matrimonio lo avete già celebrato, questo libro, perdonate la rima, vi serva da ripasso! Lo stile del vescovo newyorkese è cristallino e profondo, gioioso e maturo. Partendo dagli autori più disparati (da san Tommaso a Gibran, da Agostino a Shakespeare), egli ci svela il senso mistico della vocazione sponsale... Anche se scritto nel 1951, Three to Get Married ha ancora lo splendore della Bellezza che non passa. Non abbiamo paura di affermare che questo libro non invecchierà mai, perché l’incanto dell’amore di Dio, più antico del mondo, è sempre nuovo. (dalla prefazione di fra Roberto Brunelli)


Roberto Brunelli Gli Indemoniati di Illfurth (pag. 160 - 15 €) A partire dal 25 settembre 1865 dei fenomeni anormali cominciarono a manifestarsi in due fanciulli di Illfurth, un piccolo paese dell’Alsazia: «Il maggiore, coricato sul dorso, si girava su se stesso con la rapidità di una ruota. I due, spinti da una forza irresistibile, si buttavano sul letto gridando, e lo percuotevano con le mani e i piedi, fino a rompere per quattro volte le grosse tavole che sostenevano il materasso. Dopo che per circa mezz’ora avevano così “battuto in fienile”, come essi dicevano, ritornavano ridendo dai loro fratelli più piccoli, senza provare la minima stanchezza. Si aggiunsero a questi violenti esercizi dei crampi e delle convulsioni, seguiti da prostrazioni tali che i malati restavano delle ore intere senza movimento e senza vita». Ben presto si manifestarono fatti ancora più straordinari, osservati da numerosi testimoni: «I ragazzi, seduti su delle sedie di legno, erano sollevati in aria da una mano invisibile e poi catapultati via, loro in un angolo, le sedie in un altro. La madre, seduta su un banco con uno o l’altro dei suoi figli, si sentì più di una volta sollevata allo stesso modo, senza che né lei né i suoi ragazzi ne fossero altrimenti scomodati. I malati furono inoltre assaliti da una fame da lupi che niente poteva placare. Si vedevano sulla loro pelle, dopo dolorose punture, venir fuori dei bubboni. Nello stesso tempo uscivano dalle orecchie e da altre parti del corpo delle piume e dell’erba che si spandevano sui loro vestiti, e per quanto li si cambiasse di biancheria o di abiti, le piume riapparivano. I poveri ragazzi, tormentati senza posa giorno e notte, furono infine così sfiniti da non poter più lasciare il letto». Ripartendo dalle fonti originali il libro racconta lo svolgersi della possessione fino alla liberazione finale, avvenuta per intercessione della Vergine Maria.


Sant’Antonio di Padova (pag. 48 - 2,50 €) Per uno strano paradosso Antonio di Padova, il Santo più venerato al mondo, è anche quello meno conosciuto. Pochi saprebbero raccontare qualche episodio della sua vita, meno ancora saprebbero citare un brano dei suoi Sermoni. Nonostante questo Antonio ha parlato al mondo concretamente, con l’intercessione di innumerevoli grazie... (dall’introduzione)

Sant’Antonio Abate (pag. 48 - 2,50 €) Cosa può insegnarci la vita di un monaco vissuto per 85 anni nel deserto? Moltissimo. Anzitutto la sua solitudine è piena della presenza di Dio, nutrita dalla Sacra Scrittura e dalla preghiera. Povero di cibo e di cose egli arricchisce la sua anima alla Fonte della verità e dell’Amore, per divenire fontana di ricchezza per i fratelli... (dall’introduzione)

Santa Caterina da Siena (pag. 48 - 2,50 €) Caterina è insieme a s. Francesco patrona d’Italia e con s. Brigida e s. Teresa Benedetta della Croce, patrona d’Europa. Come abbia fatto questa piccola donna senese a raggiungere le vette della santità e come sia riuscita questa ragazza illetterata a divenire dottore della Chiesa lo scoprirete leggendo queste pagine...


San Damiano de Veuster (pag. 48 - 2,50 €) Quando il 10 maggio 1873 il missionario belga Damiano de Veuster partì volontariamente per andare a rinchiudersi nell’isola-ghetto dei lebbrosi di Molokai, la carta stampata di mezzo globo diede risalto all’audacia di questo sacerdote che aveva osato varcare le porte dell’inferno sulla terra. (dall’introduzione)

San Giovanni Bosco (pag. 48 - 2,50 €) Don Bosco ha generato alla fede milioni di figli, a cui ha trasmesso il genio della santità. Una santità che è gioia, perché accoglienza di quella felicità piena che Gesù ha promesso ai suoi amici. La «santa allegria» è il suo principio educativo, caparra di quel Paradiso che già sulla terra possiamo intravedere se il nostro cuore è reso limpido dalla fede e dall’amore.

Jacques Fesch (pag. 48 - 2,50 €) Questa è la storia di un uomo che Cristo ha salvato col proprio sangue. Adesso davvero vive, adesso davvero ama.. Jacques dice che nella vita, nonostante tutto quanto ci può capitare, “ciò che conta è entrare nell’Amore” (dall’introduzione)


B. Pier Giorgio Frassati (pag. 48 - 2,50 €) Racconta il vangelo che il giovane ricco se ne andò via triste, per non aver voluto abbandonare i suoi beni per seguire Dio. Pier Giorgio invece camminò felice per le strade del mondo perché a Cristo si donò interamente e senza riserve. Anche i giovani possono essere santi, se si lasciano al più presto catturare dall’Amore. (dall’introduzione)

San Giovanni Paolo II (pag. 48 - 2,50 €) Siamo di fronte ad un uomo che ha cambiato realmente il corso della storia, contribuendo in pochi anni al crollo dell’impero sovietico e di molte altre dittature nel mondo, senza rivoluzioni o guerre e senza spargimento di sangue. E se del sangue è stato versato, è stato il suo. (dall’introduzione)

Sant’Ilario di Poitiers (pag. 48 - 2,50 €) L’essenziale della dottrina di S. Ilario trova il punto di partenza della sua riflessione teologica nella fede battesimale... Trovo particolarmente bella la seguente formula: «Dio non sa essere altro se non amore, non sa essere altro se non Padre. E chi ama non è invidioso, e chi è Padre lo è nella sua totalità». (dalle Catechesi di papa Benedetto XVI)


SantA Maria maddalena (pag. 48 - 2,50 €) Maria Maddalena è la testimone della vittoria della Vita sulla morte, è riflesso della luce di Cristo che ha riacceso il suo sguardo dopo la notte del peccato. Il Signore Risorto l’ha chiamata per nome, gli ha fatto cioè riscoprire il suo essere figlia di Dio “unica e amata”. In fondo non è cambiata: è solo divenuta veramente se stessa. (dall’introduzione)

San Martino di Tours (pag. 48 - 2,50 €) Ci sono gesti così grandi che possono cambiare un mondo e attraversare i secoli. La generosità di San Martino, giovanissimo soldato romano non ancora battezzato ma già profondamente cristiano, che divide il suo mantello per coprire un povero, è senza dubbio uno di questi gesti immortali. (dall’introduzione)

San Filippo Neri (pag. 48 - 2,50 €) Se in Paradiso dovessero metter su l’Orchestra del Cielo, san Filippo potrebbe suonare benissimo uno strumento allegro come il cembalo o forse, meglio ancora, uno comico come il fagotto. In ogni caso, insieme agli altri Beati anche lui canterebbe sempre una cosa, anzi, una Persona: Gesù Cristo (dall’introduzione)


San Francesco d’Assisi (pag. 48 - 2,50 €) Aiutati dai racconti dei primi biografi di Francesco, andiamo alla scoperta di questo santo, di quest’uomo convertitosi dalla vanità del mondo alla vita nuova in Cristo, di questo cristiano autentico, perché in fondo san Francesco è solo questo: un cristiano vero. (dall’introduzione)

Veronica Antal (pag. 48 - 2,50 €) Vogliamo far conoscere un fulgido modello di fede: una giovane terziaria francescana, la Serva di Dio Veronica Antal, che l’Ordine Francescano Secolare di Romania ha scelto come sua patrona. Morta per conservare la purezza, voleva vivere solo per il Signore: “Angeli, scrivete nel libro della vita anche questa alleanza: Io sono di Gesù e Gesù è mio”

Santa Gianna beretta Molla (pag. 48 - 2,50 €) «Ecco la madre cattolica», disse profeticamente di lei il medico ebreo che l’aveva operata rispettando il suo desiderio di offrirsi in cambio della vita della figlia. Ecco per noi tutti un esempio che illuminerà la Chiesa per sempre. (dall’introduzione)


San Massimiliano Kolbe

no ella Madonna.

(pag. 48 - 2,50 €)

ncescano ideri.

ista la Verità.

Cosa c’è mai stato al mondo di più buio di Auschwitz? Nulla! Eppure in questa oscurità tremenda, grazie a questo uomo-santo, una luce di amore e di fede ha brillato, guidando molti alla speranza e alla salvezza. (dall’introduzione)

ario Asia.

re uschwitz.

urosa vita trono le secolo.

San Massimiliano Maria

Kolbe

Il Cavaliere dell’Immacolata

Santa Teresa di Calcutta (pag. 48 - 2,50 €) Madre Teresa è una santa “scomoda”... Come è scomodo un limpido raggio di luce quando illumina una parete ammuffita, come è scomoda una persona onesta dentro una combriccola di ladroni; come è scomodo un cuore umile in un raduno di arroganti; come è scomoda una mamma, con due bambini in braccio davanti ad una clinica per aborti.

San Giuseppe da Copertino (pag. 48 - 2,50 €) Patrono degli studenti, viene invocato dai giovani nel momento degli esami o della prova, ma frate Giuseppe ha molto di più da insegnarci: le sue estasi ci dicono che esiste una realtà più affascinante da contemplare, i suoi voli che il Regno dei Cieli è più importante delle cose della terra, il suo sorriso che la nostra vita si realizza pienamente solo nella Volontà e nella Pace di Dio.


Santa Teresa di Lisieux (pag. 48 - 2,50 €) «Il messaggio che Teresina porta al mondo - scrisse Bernanos - è uno dei più misteriosi e dei più pressanti che esso abbia mai ricevuti. Il mondo sta morendo per mancanza di infanzia ed è proprio contro di essa che i semidei totalitari puntano i loro cannoni e i loro carri armati».

San Serafino di sarov (pag. 48 - 2,50 €)

«Mai in tutta la mia vita, ho incrociato uno sguardo di una purezza infantile simile a quella di Padre Serafino; non ho mai visto un sorriso come il suo». Come possa un uomo anziano conservare questa giovinezza nello spirito è il segreto che ci potrà svelare questo piccolo libro sulla vita del santo di Sarov.

San Giovanni M. Vianney (pag. 48 - 2,50 €) L’abbé Monnin ebbe la fortuna di conoscere il santo Curato. Il libro uscito dalla sua penna, pubblicato appena due anni dopo la morte del Santo, conserva tutta la freschezza di una cosa appena vista e ammirata da vicino. San Giovanni Vianney è un esempio per ogni sacerdote, ma anche per ogni laico cristiano chiamato a vivere in pienezza il sacerdozio


San Paolo (pag. 48 - 2,50 €) Tutto il mondo è debitore di questo santo, che ha consumato ogni sua energia per portare il gioioso annuncio del Vangelo, ovunque fosse possibile. Egli continua a dire anche a noi: «Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo»: non risparmiate perciò niente di voi, per portare a tutti il grande tesoro della fede nel Signore Gesù!

San Giuseppe Benedetto Cottolengo (pag. 48 - 2,50 €) In questo gigantesco istituto si incontra il mistero dell’amore donato: centinaia di consacrati offrono con tenerezza la loro vita per difendere vite più deboli. Ma tutto questo continuo miracolo è nato da un uomo, il Canonico Giuseppe Benedetto Cottolengo

Le Preghiere della fede (pag. 48 - 2,50 €) In questo libretto sono contenute le preghiere tradizionali del cristiano e, in riassunto, i contenuti della fede. Sono solo un assaggio, un invito a riprendere in mano il tesoro della Sacra Scrittura e il Catechismo della Chiesa Cattolica, per riscoprire quanto Dio ami noi, suoi figli, e quanto sono inestimabili le ricchezze della sua Grazia!


Sant’Agostino (pag. 48 - 2,50 €)

Agostino fu attratto dallo stordimento dei piaceri della carne decina di secoli prima di tanti giovani discotecomani, fu sviato da stupide eresie prima di tanti odierni seguaci di religioni strambe, perse speranza di trovare la verità migliaia di anni prima di tanti depressi filosofi contemporanei.

Beato Charles de Foucauld (pag. 48 - 2,50 €) Mi sono sentito chiamato ad andare verso le “pecore perdute”, le anime più abbandonate, più trascurate, per compiere verso di loro il comandamento dell’amore. Sapendo per esperienza che nessun popolo è più abbandonato dei musulmani del Marocco, del Sahara algerino, ho chiesto e ottenuto il

S. Elisabetta d’Ungheria (pag. 48 - 2,50 €) La storia di santa Elisabetta d’Ungheria, patrona dell’Ordine Francescano Secolare, ha tutti gli ingredienti per sembrare una favola: regine, castelli, principi, complotti. Eppure le vicende principali della sua vita sono ben documentate: possediamo le testimonianze che le sue ancelle rilasciarono durante il processo di canonizzazione


S. Vincenzo de’ Paoli (pag. 48 - 2,50 €) Un tempo il giovane sacerdote Vincenzo de’ Paoli avrebbe voluto arrivare in alto per potersi «accomodare» nella vita: e Dio lo mise in una Reggia, perché da lì egli potes­se preparare un posto ai poveri. Divenne abile a utilizzare tutto per obbedire alla vocazione che Dio gli aveva assegnato e a cui lui rispose generosamente: riconoscerLo nei poveri.

Chi ha rubato l’arcobaleno? (pag. 48 - 2,50 €) Nel tempo delle passioni tristi suor Carla Venditti ci offre una favola oltre la favola. Una lettura leggera e profonda della condizione umana e un orizzonte di speranza incarnata non in maschere ideologiche ma in persone capaci di «rendere più colorata la vita degli altri» (Mons. Pietro Santoro)

Il Vangelo di Marco (pag. 64 - 2,50 €) Il testo del Vangelo di Marco nella nuova traduzione Cei, arricchito di note e di immagini d’arte di artisti famosi.




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