Le nuove del Pais 2017_1

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Anno LII • gennaio - marzo 2017 • N. 1

Le nuove del Pais BOLLETTINO DEL DECANATO DI LIVINALLONGO 32020 BL-I

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, NE/BL - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

L

’iiniziativa proposta dal vescovo Renato a tutte le parrocchie della diocesi per i primi giorni di quaresima è approdata anche a Fodom e a Colle. Il Consiglio Pastorale di Pieve e Arabba ha affrontato l’argomento un po’ a denti alti, per il fatto che in passato molte volte tentativi simili non hanno avuto gran seguito, ma alla fine è prevalsa la decisione di fare un atto di fede nel Vescovo anche perché nessuno è stato in grado di fare proposte alternative. Alcune persone si sono suddivise il compito dell’organizzazione delle serate che sono stare realizzate nel modo in cui erano proposte dato che le circostanze e i luoghi ce lo permettevano e soprattutto perché qualcuno le aveva lungamente pensate e motivate. Per ogni giorno un momento di preghiera e di ascolto del Vangelo, un intermezzo conviviale che nell’ultima sera si è trasformato in una cena, e un confronto di idee partendo dallo spunto di un breve filmato. Che cosa si può dire come conclusione? La partecipazione è andata oltre le aspettative, specialmente nella prima serata ed è stata partecipazione attiva. Gli interventi nella discussione: inevitabilmente alcuni hanno fatto riferimento alla situazione attuale problematica paragonata a “una volta”; ma altri hanno avuto il coraggio di condividere le difficoltà della loro fede, quello che provano nel loro animo nelle varie situazioni: hanno condiviso la

Giorni dello Spirito e di Comunità propria vita. Qui la parte migliore degli incontri, perché esporsi in prima persona richiede di avere fiducia in chi ti ascolta che diventa legame reciproco e inizio di vera comunità. È la caratteristica che distingue le persone che vogliono vivere la fede e sanno di aver bisogno di ascoltare e di condividere la loro esperienza e le loro fatiche per sostenersi reciprocamente. Alcuni si sono accorti che si può star bene anche senza essere cristiani e molti non ne

sentono proprio il bisogno. Lo affermano anche alcuni giovani nei messaggi che hanno inviato. E allora cosa serve essere cristiani? che cosa c’è in più? Che senso ha parlare di “lieto annuncio”, di “gioia del Vangelo”? Queste domande che lascio a ciascuno di voi esigono risposte concrete, vitali, non discorsi teologici e teorici. Avete modo di scrivere e vi pregherei di farlo, anche su questo giornale, perché – diceva qualcuno – abbiamo più

GIORNI dello SPIRITO e di COMUNITÀ «Un’oasi di tempo in cui sperimentare di essere una “comunità” che si guarda in volto, si lascia abbellire dalla gioia del Vangelo (Evangelii Gaudium), si aiuta a riprendere il cammino con fiducia, assume i tratti della misericordia» (CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO)

La locandina dell’evento.

bisogno di testimoni, che di maestri. Altra cosa interessante: ci si è resi conto che per fare qualcosa di valido anche in questo campo, non è necessario che ci sia sempre in mezzo il parroco a tirare le fila, ma ogni cristiano – e non per delega – è abilitato ad essere protagonista sia per quanto riguarda la preghiera, le riflessioni e la… cucina! (ma questo lo sapevamo già). Grazie a tutti coloro che si sono messi in gioco, anche da parte del Vescovo che ha loro scritto una lettera, grato di questa collaborazione. Noi ringraziamo don Renato per averci “forzato” a questa esperienza aiutandoci a vincere pigrizia e scoraggiamento. Don Dario

Buona Pasqua


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