La Ciminiera 2020 04

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dell’antico Egitto.La ragione di questa sorta di damnatio memoriae è probabilmente dovuta alla rivoluzione religiosa provocata dalla famiglia della Grande Sposa reale e del suo consorte faraone Amenhotep IV/ Akhenaton. Fortunatamente, nonostante azioni così rigorose, alcuni frammenti dell’eredità storica di Nefertiti sono sopravvissute attraverso vari ritratti esistenti, tra i quali il famoso busto realizzato del capo scultore di Amarna Thutmose nel 1345 a.C. circa. Il busto, con i tratti particolari del viso, raffigura l’antica regina egiziana, probabilmente all’età di 25 anni. In termini di aspetto visivo, ciò che sappiamo di Nefertiti, deriva anche dalle varie raffigurazioni reali lasciate su numerose pareti e templi costruito durante il regno del faraone Amenhotep IV. In effetti, gli stili di rappresentazione di Nefertiti erano quasi senza precedenti nella storia egiziana, fino a quel momento, con i ritratti che spesso rappresentavano le regine in posizioni di potere e autorità. Questi andavano dal raffigurarla come una delle figure centrali nel culto di Aton fino a rappresentarla come una guerriera a bordo del suo carro, come presentata nella tomba di Meryre ad Amarna. La maggior parte delle ricostruzioni si basano sul famoso busto di calcare Nefertiti, oggi conservato al Museo Egizio di Berlino, già molto affascinante e realistico. Tutankhamon (XIV secolo a.C. circa)

dinastia che regnò per circa un decennio, tre il 1332 al 1323 a.C. circa. Il suo breve è coinciso con l’ascesa dell’Egitto come potenza mondiale militare e con il ritorno del sistema religioso tradizionale, contro i cambiamenti radicali realizzati dal suo padre predecessore, Akhenaton.Circa la sua ricostruzione facciale, nel 2005, un gruppo di artisti forensi e antropologi fisici, guidati dall’egittologo Zahi Hawass, ha creato il primo ritratto del famoso giovane faraone. Le scansioni in tomografia computerizzata dell’attuale mummia hanno prodotto ben 1700 immagini digitali in sezione trasversale, che sono state poi utilizzate dai tecnici forensi. Nel 2014, la mummia di Re Tut ha subito una nuova controversa analisi che può essere definita come un’autopsia virtuale, con una serie di scansioni TC, analisi genetiche e oltre 2.000 scansioni digitali. La ricostruzione facciale e del corpo risultante mostra un giovane piuttosto malandato per essere quelli di un deificato in terra faraone egiziano: una frattura, non completamente rinsaldata, a carico della gamba sinistra; il piede destro presentava caratteristiche compatibili con una possibile deformità attribuibile a equinismo; il piede sinistro, a sua volta, presentava il secondo e terzo dito in abduzione; con una diagnosi di “necrosi ossea asettica e precoce al secondo e terzo metatarso del piede sinistro” (Malattia di Köhler) di certo ancora in corso all’atto della morte, causando, in generale, una seria difficoltà alla deambulazione, che poteva solo in parte essere corretta dall’uso di un bastone. Ramesse II (XIII secolo a.C. circa)

Tutankhamon (“l’immagine vivente di Amon”), noto anche con il suo nome originale Tutankhaten (“l’immagine vivente di Aten”) è stato un faraone della XVIII 14 la Ciminiera

Ramses II (Usermaatra Setepenra Ramess(u) Meriamo; in greco antico Ozymandias) è considerato uno dei più potenti e influenti faraoni egiziani, noto sia per i suoi successi militari esterni che quelli domestici avvenuti il suo lungo regno. Nato intorno al 1303 a.C. (o 1302 a.C.), come membro reale della XIX dinastia, è


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