

Speciale GIARDINO E ORTO BIO by



BIOLOGICO IN GIARDINO: UNA TENDENZA CHE DIVENTA NORMA
Nel mondo del giardinaggio e dell’orticoltura hobbistica, il biologico non è più una nicchia per appassionati “green”, ma una scelta sempre più diffusa, consapevole e, in alcuni casi, obbligata. Il consumatore chiede soluzioni efficaci ma rispettose dell’ambiente, della salute e della biodiversità. Una domanda che spinge i garden center a ripensare scaffali, consigli alla clientela e assortimenti, con un occhio attento anche al quadro normativo che regola l’utilizzo dei fitofarmaci.
Una legislazione sempre più restrittiva
Negli ultimi anni, la normativa sull’uso dei prodotti fitosanitari ha subito un’evoluzione significativa, che ha avuto impatti diretti anche sul settore hobbistico. Il Regolamento (UE) 2019/1009 e il Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) in Italia hanno portato a una progressiva limitazione dei principi attivi ammessi, specialmente per l’uso non professionale. Già dal 2018, molti fitofarmaci di sintesi sono stati esclusi dal commercio per gli utenti hobbisti, spingendo il mercato verso alternative di origine naturale, autorizzate e conformi alle linee guida del biologico.
Questa stretta normativa non è un ostacolo, ma un’opportunità: impone una selezione più rigorosa dei prodotti e incentiva la formazione del personale dei punti vendita, che può così offrire un servizio consulenziale più qualificato.
COSA DICE LA LEGGE
Il Regolamento UE 2019/1009 disciplina la produzione e immissione sul mercato dei fertilizzanti e biostimolanti.
Il PAN (Piano d’Azione Nazionale) impone restrizioni su sostanze chimiche e promuove l’uso di metodi alternativi nella difesa integrata e biologica.
Dal 2018 i prodotti fitosanitari per uso non professionale devono essere autorizzati e con schede chiare per l’utente hobbista.
Il boom del bio: trend e percezioni
Negli ultimi cinque anni, il mercato dei prodotti biologici per il giardino e l’orto ha registrato una crescita costante, trainata da una sensibilità ambientale diffusa e da una nuova consapevolezza del consumatore finale. Non si tratta più solo di una scelta ideologica, ma di un’esigenza pratica. Le famiglie vogliono coltivare ortaggi e fiori in modo naturale, senza esporre i propri spazi verdi – e i propri animali o bambini – ai rischi derivanti dall’uso di sostanze chimiche aggressive.
In questo scenario, i prodotti biologici stanno conquistando quote sempre più ampie sugli scaffali dei garden center. I clienti cercano etichette chiare, certificazioni riconosciute e, soprattutto, soluzioni semplici da utilizzare. Il biologico, infatti, deve anche saper parlare il linguaggio dell’hobbista: praticità, sicurezza e risultati visibili restano fondamentali. Per il punto vendita, questo significa selezionare referenze che uniscano efficacia, appeal estetico e un messaggio comunicativo immediato.
A contribuire alla diffusione del bio c’è anche il ruolo crescente
della comunicazione online, dove tutorial, influencer del verde e comunità digitali promuovono metodi naturali e soluzioni sostenibili. I garden center più attenti hanno saputo cavalcare questa ondata, posizionandosi come interlocutori credibili e informati, capaci di guidare il cliente verso una scelta consapevole.
LE FAMIGLIE VOGLIONO NATURALE
+40% la crescita del segmento bio per orto e giardino negli ultimi tre anni (fonte: Nomisma).
Il 68% degli hobbisti cerca prodotti “senza chimica” per il proprio orto domestico.
I prodotti più richiesti? Corroboranti, concimi organici e insetticidi naturali.

Cosa offre oggi il mercato
L’offerta attuale è molto articolata e copre tutte le fasi della cura dell’orto e del giardino. Dalla preparazione del terreno, con ammendanti e fertilizzanti organici, alla protezione delle piante con prodotti a base di estratti vegetali, microrganismi utili o minerali naturali. Sempre più diffusi sono anche i corroboranti, sostanze che rinforzano la pianta rendendola più resistente agli attacchi di insetti e malattie.
Si affermano soluzioni come i concimi a rilascio graduale da materie prime vegetali, le trappole a feromoni, gli insetti utili e le barriere fisiche biodegradabili. Molto interesse suscitano anche i nuovi formulati “biotech”, frutto della ricerca agronomica, che pur restando nel solco del biologico propongono performance migliorate e una maggiore facilità d’uso.
In un mercato in evoluzione, il garden center gioca un ruolo centrale: non solo luogo di acquisto, ma anche spazio di formazione e ispirazione. Curare l’assortimento biologico significa quindi non solo rispondere a una domanda crescente, ma anche interpretare un cambiamento culturale profondo, che vede nel rispetto dell’ambiente un valore irrinunciabile.
Strategie per il retailer
Il cliente che si avvicina oggi al biologico è spesso informato, curioso, ma ancora inesperto. Per il garden center questo è il momento
ideale per posizionarsi come partner autorevole e affidabile. Formare il personale, semplificare la comunicazione a scaffale, organizzare piccole attività divulgative – dalle giornate a tema ai mini-laboratori per bambini – può trasformare l’interesse in fidelizzazione. Il biologico non è solo un segmento di prodotto, ma un linguaggio nuovo da imparare e proporre. Un’opportunità concreta per differenziarsi e offrire un valore aggiunto che va ben oltre la vendita.
Biologico per orto e giardino: cosa si aspettano i punti vendita dai fornitori
Il successo dei prodotti biologici nei garden center e nella GDO specializzata non dipende solo dalla crescente domanda dei consumatori, ma anche dalla capacità delle aziende di proporre soluzioni adatte al canale hobbistico, in linea con le nuove esigenze di comunicazione, assortimento e servizio.
Con un mercato in piena evoluzione e una clientela sempre più attenta, il rapporto tra produttori, distributori e punti vendita deve diventare una partnership strategica, fondata su obiettivi comuni: informare, fidelizzare e differenziarsi attraverso il valore del biologico.
Packaging, formato, comunicazione: il prodotto che funziona
I garden center e gli uffici acquisti GDS chiedono oggi prodotti facili da raccontare e da esporre. Per chi produce, questo significa:
Preferire formati contenuti e facilmente maneggevoli, adatti a piccoli orti domestici, balconi o piante in vaso.
Utilizzare packaging sostenibile, ma anche leggibile e autoesplicativo: con pittogrammi chiari, QR code, claim sintetici e visivi.
Avere sempre etichette leggibili, con l’indicazione di certificazioni, composizione e modalità d’uso in evidenza.
Offrire una gamma coordinata e modulare, che faciliti l’esposizione e la costruzione di percorsi di acquisto tematici.
Il prodotto bio non è più una semplice alternativa, ma spesso una prima scelta: deve quindi essere bello, comprensibile e rassicurante fin dallo scaffale.
Più supporto per vendere meglio
Un altro elemento decisivo è il supporto consulenziale offerto ai rivenditori. Il personale dei garden ha bisogno di:
» Materiali formativi (schede tecniche, miniguide, video brevi) per spiegare i prodotti al cliente finale.
» Contenuti digitali pronti all’uso (immagini, post social, consigli d’uso) da rilanciare sui canali del punto vendita. Presenza a fiere di settore o disponibilità per eventi in-store a tema bio.
» Listini chiari e flessibilità per promozioni stagionali, pack promozionali o tester dimostrativi.
Una proposta ben strutturata non si limita al prodotto: include strumenti e competenze per accompagnare il garden nel percorso di vendita
Innovazione e nuove tendenze: dove puntare
Il biologico è oggi un settore dinamico, dove l’innovazione gioca un ruolo cruciale. Per questo, le aziende che vogliono distinguersi dovrebbero:
» Investire su linee dedicate all’orto urbano, al balcone, alle famiglie con bambini.
» Offrire starter kit o linee stagionali (es. “orto estivo”, “bio per aromatiche”) con packaging coordinato.
» Sviluppare formulazioni biotecnologiche più efficaci ma sempre conformi alla normativa bio.

» Sfruttare la crescente attenzione verso i prodotti senza torba, le varietà antiche, le filiere corte e tracciate.
Non si tratta solo di offrire un’alternativa “green”, ma di presidiare un lifestyle sempre più orientato alla naturalità e alla responsabilità ambientale.
Partnership e visibilità: vincere insieme
Infine, il rapporto con la distribuzione può diventare una leva potente per la crescita del brand. I garden center apprezzano fornitori che:
Offrono soluzioni espositive personalizzate, come espositori verticali, box tematici, materiali POP informativi.
Collaborano per eventi divulgativi o giornate dimostrative dedicate al biologico.
Propongono iniziative congiunte di comunicazione o fidelizzazione, anche su piccola scala.
Sono disposti a realizzare test in punto vendita o campagne a tema per validare nuovi prodotti.
In un mercato dove l’attenzione del cliente è frammentata e la concorrenza è ampia, la relazione azienda-punto vendita diventa un elemento chiave di differenziazione e successo.
Un settore in rete: le associazioni che promuovono il biologico anche nel giardinaggio
Nel panorama in crescita del biologico per orto e giardino, le associazioni di settore giocano un ruolo chiave non solo nella tutela delle regole, ma anche nella diffusione della cultura del verde sostenibile. Sebbene molte di queste realtà siano storicamente legate all’agricoltura professionale, negli ultimi anni hanno mostrato crescente interesse per il comparto hobbistico e per la distribuzione specializzata, come quella dei garden center.

ZAPI GARDEN

URTICA DIOICA BIO
Sostanza di base, super concentrato
Uno dei più potenti insetticidi naturali e biologici è il macerato/estratto di ortica che viene prodotto a partire dalle foglie di ortica delle specie più urticanti, molto ricche di acido formico e acido salicilico, estremamente efficaci contro i parassiti.
SU QUALI PIANTE VA USATO
Il macerato/estratto di ortica funziona contro i pidocchi, afidi e cocciniglie di tutte le piante; quindi, è perfetto su tutte le specie verdi e da fiore, rose comprese, sia coltivate a terra nel giardino che in vaso. Grazie alla sua caratteristica naturale e biologica, può essere usato con successo e senza preoccupazione in tutte le coltivazioni dell’orto, da quelle a foglia ai pomodori e alle patate. Il macerato/estratto di ortica, essendo efficace anche contro gli acari, risulta perfetto per combattere attivamente il ragnetto rosso, mentre su diversi altri parassiti, come la tignola e i ditteri, ha un effetto principalmente repellente di natura preventiva.
Punti di forza:
• Con funzione aficida, acaricida e fungicida
• Piante floreali, orticole e da frutto
• Consenti to in Agricoltura biologica
Formulazione:
liquido concentrato.
Trattamento per: controllo di afidi, acari e funghi, ragnetto rosso, carpocapsa.
Dosi consigliate:
PELLET DI NEEM

Pellet di Neem è un concime organico azotato al 3% consentito anche in agricoltura biologica: 100% vegetale, ottenuto dalla parte solida della spremitura a freddo dei semi di Neem (Azadirachta indica).
Può essere assorbito dalle giovani piante che diventano meno attaccabili dai parassiti e si degrada completamente nel suolo e non lascia alcun residuo nell'ambiente. L’azoto è fondamentale per la crescita delle parti verdi della pianta, in particolare germogli e foglie. Se viene a mancare le foglie tendono a ingiallire e si osserva una crescita stentata della pianta. È ideale per essere utilizzato su piante frutticole e orticole. I parassiti non possono sviluppare resistenza, mentre gli insetti utili invece non vengono danneggiati. Pellet di Neem è disponibile in confezione da 2,5 chilogrammi e si consiglia un dosaggio che va dai 40 ai 100 grammi per metro quadrato, distribuito localizzato o a spaglio.
OLIO DI NEEM CONCENTRATO
E PRONTO USO
Dosare il prodotto utilizzando il misurino in dotazione. Leggere attentamente l’etichetta del prodotto.

L’Olio di Neem concentrato di Zapi Garden si caratterizza per la spremitura a freddo 100% vegetale. Si presenta in soluzione acquosa concentrata, da applicare nelle ore più fresche della giornata. Per ottenere una emulsione ottimale è consigliato aggiungere 6/8 ml di Zapi Sapone Molle concentrato per 1 litro d'acqua. Se necessario ripetere il trattamento dopo 7-15 giorni. L’Olio di Neem pronto uso, invece, è una soluzione soluzione acquosa pronta all’uso (emulsione in acqua al 2%).
Si consiglia di spruzzare sulla vegetazione da una distanza di 2030cm in modo omogeneo. Utilizzare nel periodo primaverile-estivo ogni 10/15 gg nelle ore più fresche della giornata.





La linea di Zapi Garden per prendersi cura del verde in modo naturale

zapigarden.it zapigarden.it
Stefano Pagano sceglie Zapi Garden

FederBio, ad esempio, è la principale federazione che rappresenta l’agricoltura biologica e biodinamica in Italia. Al suo interno operano gruppi di lavoro specifici per i mezzi tecnici e per l’informazione al consumatore. L’impegno di FederBio si estende anche al verde urbano e domestico, promuovendo pratiche rispettose dell’ambiente applicabili anche nei contesti non professionali.
Accanto a questa, AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) è un altro punto di riferimento nel dibattito sul biologico. Presente sul territorio con sedi regionali, AIAB partecipa a progetti di educazione ambientale, orti scolastici e iniziative locali che coinvolgono direttamente i cittadini. Per i garden center attenti alla divulgazione, può rappresentare un partner utile per eventi o attività di sensibilizzazione.
Sul fronte industriale e distributivo, Assobio rappresenta le imprese che operano lungo tutta la filiera del biologico, inclusi produttori di fertilizzanti, substrati e altri input. Sebbene il suo focus sia spesso sul food, la crescente integrazione tra benessere domestico e consumo consapevole rende rilevanti anche le sue attività per il mondo del giardinaggio.
Non va poi dimenticata la Rete Semi Rurali, associazione che promuove la biodiversità e l’uso di sementi tradizionali, biologiche o contadine. Un contatto prezioso per chi vuole arricchire il proprio assortimento con varietà orticole antiche o avviare attività culturali attorno al tema della coltivazione naturale.
Infine, per i garden center che vogliono aggiornarsi sulle più moderne soluzioni per la difesa biologica, è utile conoscere l’attività della sezione italiana di IBMA (International Biocontrol Manufacturers Association), che rappresenta aziende produttrici di biopesticidi, insetti utili e trappole naturali. Anche il mondo dell’hobbistica è sempre più coinvolto dalle innovazioni del biocontrollo, e avere referenze aggiornate può fare la differenza nella proposta commerciale.
In un mercato dove il valore aggiunto passa sempre più da informazione, fiducia e trasparenza, il legame con queste realtà associative può aiutare i garden center a rimanere aggiornati, credibili e competitivi.

Panoramica dei prodotti per un’offerta sostenibile e in linea con la normativa
Ma cosa si intende davvero per “biologico” in questo contesto, e quali sono le categorie di prodotto che rientrano in questa definizione?
C Concimi e ammendanti biologici
Nel settore hobbistico, i concimi bio sono tra i prodotti più richiesti. Si tratta di fertilizzanti ottenuti da materie prime di origine naturale, come letame compostato, farina di ossa, borlanda, cornunghia o guano, spesso miscelati per garantire un apporto equilibrato di macro e microelementi.
Questi prodotti non solo migliorano la fertilità del terreno ma promuovono anche l’attività microbica, favorendo un approccio rigenerativo alla coltivazione. Esistono anche formulazioni liquide, ideali per piante in vaso o orti urbani, particolarmente apprezzate dal pubblico giovane e urbano.

C Substrati e terricci certificati bio
Anche i substrati stanno vivendo un’evoluzione: oltre a essere privi di torba (o a contenuto ridotto), molti prodotti bio contengono compost verde certificato, fibra di cocco, vermicompost e materiali rinnovabili. I substrati per ortaggi e aromatiche certificati per l’agricoltura biologica sono sempre più presenti sugli scaffali e rappresentano un elemento fondamentale per chi coltiva in vaso o in piccoli spazi.
C Prodotti per la difesa biologica
Uno dei segmenti più dinamici è quello della difesa fitosanitaria. I prodotti bio impiegano sostanze di origine naturale – come oli vegetali (neem, arancio, colza), estratti di equiseto, propoli, zolfo e rame in dosi consentite – e sono formulati per essere selettivi, cioè non dannosi per gli insetti utili, come api e coccinelle.
A questi si affianca una gamma crescente di prodotti a base di microrganismi (come Bacillus thuringiensis o funghi antagonisti), utilizzati per il controllo biologico di insetti e patogeni. Molti di questi formulati sono autorizzati in agricoltura biologica secondo il Regolamento (UE) 2018/848, e riportano in etichetta la relativa certificazione.
C Trappole e barriere fisiche
Le tecniche di difesa meccanica e fisica sono perfettamente in linea con i principi del bio. Le trappole cromotropiche, i collari anti-larve, le reti antinsetto e i teli pacciamanti biodegradabili rappresentano un’alternativa efficace e sostenibile ai trattamenti chimici, soprattutto per i piccoli orti domestici. Questi prodotti stanno trovando spazio anche nei punti vendita più orientati al “green lifestyle”.



CONCIMI DI ORIGINE NATURALE PER PIANTE PIÙ BELLE E RACCOLTI PIÙ ABBONDANTI


Il loro segreto?
Arrichiti con
La zeolite è un minerale naturale che funziona come una spugna. Associato al fertilizzante, trattiene i nutrienti nel terreno.








C Biostimolanti e corroboranti naturali
In forte crescita è anche il segmento dei biostimolanti, prodotti che rafforzano la resistenza naturale delle piante a stress abiotici o fitopatogeni. Alghe, leonardite, aminoacidi, chitosano, silicio naturale e micorrize sono solo alcune delle sostanze attive utilizzate in questi preparati, che si propongono come alleati preziosi nella gestione biologica di orti e giardini.
I corroboranti, invece, pur non essendo classificati come fitosanitari, svolgono un ruolo importante nel rafforzamento della pianta. Sono disciplinati dal D.M. 27 novembre 2009 e devono essere autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura italiano. Anche in questo caso, i garden possono proporli come soluzioni naturali complementari alla difesa.
C Semi e piantine da coltivazione biologica
Un altro elemento cruciale è l’origine del materiale di propagazione. Sempre più vivaisti e sementieri offrono varietà certificate biologiche, spesso selezionate per la resistenza naturale alle malattie o per la rusticità, caratteristiche ideali per l’orticoltura familiare. L’assortimento comprende ortaggi, erbe aromatiche, fiori utili e varietà antiche, molto apprezzate da un pubblico appassionato.

GLOSSARIO BIO PER IL GARDEN CENTER
AmmendAnte
Prodotto di origine naturale che migliora le caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche del terreno. Non è un fertilizzante vero e proprio, ma favorisce la struttura e la vita microbica del suolo.
Biocontrollo
Tecniche di difesa delle piante basate su nemici naturali (insetti utili, funghi antagonisti, batteri) o sostanze non chimiche per contenere patogeni o insetti dannosi.
BiostimolAnte
Prodotto che stimola i processi naturali della pianta (crescita, assorbimento dei nutrienti, resistenza allo stress) senza essere un fertilizzante o un fitofarmaco. Può contenere alghe, microrganismi, estratti vegetali o minerali.
certificAzione BiologicA
Riconoscimento normato a livello europeo (Reg. UE 2018/848) che attesta che un prodotto è conforme agli standard dell’agricoltura biologica. Deve essere indicata in etichetta con logo UE e organismo certificatore.
concime orgAnico
Fertilizzante ottenuto da sostanze naturali di origine animale o vegetale (es. letame,
farina di pesce, borlanda). Nutre le piante e stimola l’attività microbica del suolo.
corroBorAnte
Sostanza naturale che rafforza la pianta rendendola più resistente a malattie o insetti. Non è classificata come fitofarmaco. È disciplinata dal D.M. 27/11/2009.
difesA fisicA o meccAnicA
Tecniche che impediscono l’attacco di parassiti senza l’uso di sostanze attive: trappole, reti, teli pacciamanti, collari antilarve, ecc.
fitofArmAco (o prodotto fitosAnitArio)
Sostanza utilizzata per difendere le piante da malattie o parassiti. In ambito hobbistico, solo alcune sostanze di origine naturale sono autorizzate per l’uso non professionale e devono essere vendute con etichetta specifica.
microrgAnismi utili
Batteri, funghi o lieviti benefici (es. Bacillus thuringiensis, Trichoderma) che proteggono le piante o migliorano l’assorbimento dei nutrienti.
neem (olio di)
Estratto naturale dall’albero di Neem (Azadirachta indica), molto usato nella difesa biologica contro afidi, cocciniglie e altri
insetti. Ha azione insetticida e repellente.
pAcciAmAturA (Bio)
Tecnica che prevede la copertura del terreno con materiali organici o biodegradabili per ridurre le infestanti, conservare l’umidità e migliorare la fertilità.
prepArAto BiodinAmico
Composti naturali usati nell’agricoltura biodinamica secondo principi steineriani. Rientrano in una visione olistica della coltivazione, ma alcuni sono ammessi anche nel biologico.
sostAnzA di BAse
Ingrediente alimentare (es. aceto, latte, bicarbonato) autorizzato dall’UE per la difesa delle piante. Non è un fitofarmaco ma può avere effetto fungicida o repellente.
suBstrAto Bio
Terriccio certificato per agricoltura biologica, spesso con contenuto ridotto o nullo di torba, arricchito con compost verde, fibra di cocco o lombricompost.
trAppolA cromotropicA
Cartoncino colorato (giallo, blu) coperto di colla, che attira insetti volanti per colore e li intrappola. Usata nel monitoraggio e nella lotta agli insetti senza prodotti chimici. passionato.
IDEE STAGIONALI PER L’ESPOSIZIONE BIO: CALENDARIO E ISPIRAZIONI
PRIMAVERA
(marzo-aprile-maggio)
Focus semina, trapianti, preparazione del terreno
Display stagionali: torre di sementi, concimi starter bio, kit “orto per bambini”
Insegna ispirazionale: “Pianta oggi, raccogli in modo naturale”
ESTATE (giugno-luglio-agosto)
Focus difesa biologica, rinforzo, raccolti
Display: zona difesa attiva (insetti utili, spray, barriere), bio stimolanti liquidi
Insegna: “Proteggi il tuo raccolto con la forza della natura”
Esposizione a scaffale: come valorizzare il biologico nei garden center
Il biologico non è più una nicchia da relegare in un angolo del punto vendita: oggi rappresenta un segmento strategico e in rapida crescita, che merita uno spazio ben progettato, comunicativo e coerente con i suoi valori. L’esposizione a scaffale dei prodotti bio per orto e giardino non può essere lasciata al caso: servono coerenza visiva, chiarezza informativa e un’estetica che trasmetta, al primo sguardo, fiducia e naturalità.
Un’identità visiva riconoscibile
Nel reparto biologico, la componente visiva è il primo strumento di orientamento per il cliente. Colori caldi e naturali – come il verde salvia, l’ocra, il marrone cocco o il beige lino – contribuiscono a creare un’atmosfera accogliente e coerente con l’idea di “naturale”. È utile che tutta la segnaletica, dalle etichette scaffale ai pannelli, sia coordinata, evitando toni accesi o grafismi aggressivi tipici del comparto chimico tradizionale.
Anche i caratteri tipografici devono essere scelti con attenzione: meglio font morbidi, leggibili e contemporanei, capaci di trasmettere modernità e affidabilità senza risultare impersonali. L’aggiunta di piccole icone, come una foglia per indicare il bio, una goccia per i prodotti liquidi, una coccinella per quelli a base di insetti utili, aiuta a semplificare la comprensione e invita all’interazione visiva.
Una segmentazione che parla il linguaggio del cliente
Per facilitare l’acquisto e migliorare l’esperienza d’uso, è fondamentale suddividere l’assortimento biologico per funzione. Una segmentazione chiara, supportata da pannelli o divisori verticali, può seguire le seguenti categorie:
C Concimi e ammendanti naturali
C Substrati e terricci certificati bio
C Difesa biologica (insetticidi naturali, fungicidi, microrganismi)
C Corroboranti e biostimolanti
C Trappole e barriere fisiche
C Sementi e piantine bio
Ogni area può essere accompagnata da una breve descrizione, che aiuti anche i clienti meno esperti a orientarsi. Ad esempio: “Concimi naturali per ortaggi e fiori: nutrono il terreno e rispettano l’ambiente” oppure “Barriere biodegradabili per proteggere senza trattamenti chimici”
Raccontare il prodotto: mini-zone esperienziali
Nel punto vendita fisico, lo storytelling fa la differenza. Anche in
AUTUNNO (settembre-ottobre)
Focus: rigenerazione del suolo, semine autunnali
Display: compost bio, micorrize, concimi a lento rilascio
Insegna: “Prepara la terra alla nuova stagione, naturalmente”
INVERNO (novembre-febbraio)
Focus: cura delle piante da interno, trattamenti preventivi
Display: linee indoor bio, terricci specifici, oli minerali vegetali
Insegna: “Anche l’inverno è bio: difesa e cura per le tue piante di casa”
pochi metri quadrati è possibile creare angoli ispirazionali che mostrano l’uso concreto dei prodotti. Una cassetta in legno con ortaggi coltivati in vaso, un pannello con foto “prima e dopo”, oppure un QR code che rimanda a un video tutorial possono stimolare curiosità e coinvolgimento.
Per coinvolgere i target più giovani o urbani, è utile creare mini-installazioni dedicate all’“orto sul balcone”, con kit completi in vista, vasi di design e concimi liquidi pronti all’uso.
Comunicare in modo semplice ma autorevole
Il cliente attento al bio è spesso curioso e informato, ma non sempre esperto. Per questo, è importante affiancare alla comunicazione emozionale anche informazioni chiare e tecniche. I cartellini scaffale o le etichette adesive possono riportare indicazioni come:
Y Uso consentito in agricoltura biologica
Y Sicuro per bambini e animali domestici
Y Non lascia residui sul raccolto
Y Composto al 100% da ingredienti naturali
Evitate frasi vaghe (“eco”, “naturale”) e preferite claim precisi e verificabili, meglio se accompagnati da simboli ufficiali o numeri di autorizzazione.
Promuovere il cross-selling consapevole
Una buona esposizione può favorire anche l’acquisto combinato, proponendo “pacchetti” visivi coerenti. Ad esempio: accanto ai semi biologici, inserire piccoli sacchi di substrato bio e biostimolanti compatibili; nelle aree dedicate alla difesa, associare trappole, corroboranti e spray pronti all’uso con lo stesso messaggio di protezione naturale. Etichette come “Coltiva naturale dalla A alla Z” o “Difesa completa: passiva + attiva” guidano il cliente e aumentano il valore del carrello.
Scegliere materiali coerenti con il messaggio
Anche i materiali espositivi devono “parlare la lingua” del biologico. Sono da preferire legno naturale, cartone riciclato, plastica effetto bamboo o supporti stampati opachi. Il messaggio deve essere chiaro, ma anche caldo e rassicurante. Evitate plastificazioni lucide, espositori fluorescenti o grafiche urlate: stonano con la promessa di sostenibilità e autenticità.
Valorizzare il reparto biologico attraverso un’esposizione studiata non è solo una scelta estetica, ma una vera e propria strategia di vendita. Il garden center che sa “raccontare il bio” diventa un punto di riferimento, non solo per l’acquisto, ma per la cultura del verde sostenibile.
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