Ticino Business

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Commercio estero di Monica Zurfluh, Responsabile Osec Ticino e Marco Passalia, Responsabile Servizio Export Cc-Ti

Qualche spunto per una corretta compravendita internazionale alla Convenzione, oppure al contratto si applica la legge di uno Stato che ha aderito al trattato; oppure il contratto prevede espressamente l’applicazione della Convenzione. Il documento viennese non disciplina però alcuni punti, tra i quali quelli relativi alla durata e alla validità del contratto, agli effetti del contratto sulla titolarità della merce e quelli sulla truffa contrattuale ed i vizi del contratto.

Tre aspetti principali Monica Zurfluh

Marco Passalia

Soffermiamoci un momento a pensare al numero di transazioni commerciali che vengono effettuate ogni giorno a livello globale, alla varietà degli scambi, al loro valore economico,… ciò ci fa intuire che nel commercio internazionale la vendita è da sempre la forma di “contratto” per eccellenza. Molte però sono anche le problematiche a cui bisogna far fronte quando lo scambio non avviene nel modo giusto. Tra compratore e venditore possono infatti sussistere diverse incomprensioni legate al tipo di merce, di settore, di contratto, ecc. che sicuramente è meglio evitare. Pensiamo ad esempio alla fornitura di un aspirapolvere o di un paio di scarpe, beni di consumo che un negozio estero acquirente rivenderà ad un cliente privato. Oppure al giorno d’oggi è sempre più in voga acquistare via Internet e molti Paesi europei accordano al compratore alcune tutele, come ad esempio il diritto di cambiare idea o di annullare l’ordine. O ancora vi sono altri tipi di contratto per il commercio di materie prime che prevedono ulteriori direttive dettate dal tipo di bene e dall’area geografica,… Questi tipi di scambi internazionali (e i molti altri che non abbiamo evidenziato per questioni di spazio) si inseriscono nella nozione di vendita internazionale e sono regolate dalla Convenzione di Vienna del 1980.

La Convenzione di Vienna

Questo trattato internazionale, siglato nell’ambito delle Nazioni Unite, stabilisce una serie di norme concepite con l’obiettivo di uniformare la regolamentazione legale fra Stati con diverse normative e, in alcuni casi, con sistemi giuridici molto diversi. Ad oggi 77 Paesi, molti differenti tra loro per sviluppo e sistemi legali, hanno aderito a questa convenzione. Solo per citare qualche esempio vi sono l’Arabia Saudita, gli Stati Uniti, la Svizzera, la Russia, il Giappone, la Cina, il Canada ed il Perù. È importante sottolineare che la Convenzione di Vienna si applica esclusivamente ai contratti di vendita di beni mobili fra due parti le cui “sedi di affari” (ovvero le “stabili organizzazioni” dell’impresa) si trovano in Stati differenti, purché si verifichi almeno una delle seguenti condizioni: gli Stati delle due parti interessate devono aver aderito

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Quando si intraprende una compravendita a livello internazionale è bene tenere presente tre aspetti: le condizioni generali di vendita, il testo del contratto, l’ordine e la relativa conferma d’ordine. In genere, per chi opera spesso con operazioni commerciali internazionali vale la pena investire nello sforzo della redazione delle condizioni generali di vendita (o di acquisto). Questo testo ha lo scopo di fissare alcune regole che si applicano a tutti gli scambi tra il venditore e il compratore. Così facendo, ogni volta che si intraprende una nuova transazione tra le parti, non è più necessario negoziare i singoli aspetti. Qualora invece la vendita, o l’acquisto, avvengano senza queste condizioni generali – oppure vi sia un prodotto particolare e complesso – è necessario redigere un contratto ad hoc. In questo caso, oltre ai principali punti da inserire, è consigliabile soffermarsi con accuratezza sul collegamento fra consegna, qualità e pagamento (esiste un credito documentario? Quando il pagamento diventa esigibile? Come avviene la consegna?...). Con ordini occasionali o di poca complessità è prassi molto diffusa ricorrere ad una modalità più sintetica di un contratto ad hoc. In questo caso è utile tenere presente i seguenti passaggi: il compratore invia al venditore un ordine scritto, quest’ultimo ritorna una conferma d’ordine chiedendone l’accettazione scritta che verrà in seguito rinviata dal compratore.

Documenti in perfetto stato

Infine, per evitare controversie è necessario che tutti i documenti prodotti durante la trattativa siano presenti e soprattutto non in contraddizione tra loro. I documenti a cui facciamo riferimento sono numerosi e provengono da diversi attori coinvolti nella compravendita (banche, assicurazioni, dogane, spedizionieri, camere di commercio,…). Si tratta ad esempio di fatture commerciali, del contratto di assicurazione, delle modifiche del contratto di vendita, del credito documentario, di documenti doganali, del certificato d’origine,… Per concludere, constatiamo quotidianamente che sono numerose le problematiche a cui far fronte in una transazione di compravendita internazionale. Per questo motivo la Cc-Ti, in collaborazione con l’Osec, propone il prossimo 30 aprile un corso interamente dedicato alla contrattualistica nell’ambito internazionale. Maggiori informazioni sul sito: www.cc-ti.ch/corsi.


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