Cartapressata - Aprile

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CARTAPRESSATA Magazine GIORNALE INFORMATIVO MENSILE PER USO ASSOCIATIVO

Anno VII – Aprile 2014

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Diretto da Francesco Baldi

di : Francesco Baldi Hanno collaborato: Proseguiamo ancora in temi sempre molto attuali e talvolta anche forti. Abbiamo raggiunto copie 1800 nel primo numero; lettori che hanno sfogliato e ci hanno scritto atraverso l‟email i loro complimenti per i contenuti, per l‟impaginazione e anche per la grafica. Cartapressata non è solo Magazine mensile, ma anche un contenitore di molte informazioni di varie sezioni. Infatti potete visitare il nostro sito online all‟indirizzo : www.cartapressata.blogspot.it. Continuiamo a fare quello che sappiamo fare, donare il nostro tempo ed la nostra esperienza. Siamo sicuri che in futuro ci saranno sorprese bellissime, da quello che riscontriamo grazie a voi, sentiamo la necessità di fare ancora meglio e di portare avanti quello che è iniziato nel 2005 con il vecchio “ giornalino : L‟Arca...la Voce di Noè”...DARE VOCE A CHI NON HA VOCE ! Vi auguriamo una buona lettura !

CARTAPRESSATA MAGAZINE è promosso dall’ Associazione Volontariato “ I Ragazzi della barca di carta “ , con la partecipazione delle Associazioni in Rete - Arca di Noè group - . La collaborazione a “ CARTAPRESSATA “ è gratuita, compresa quella della Direzione. Tutti i contributi scritti, gli articoli, gli elaborati e le foto pubblicate dagl’ iscritti dell’ Associazione e dai collaboratori del MAGAZINE non costituiscono attività giornalistica. Tutti sono realizzati a titolo non professionale e senza finalità lavorativa, ma solo per impegno sociale, civico e culturale, liberamente espresso nelle forme tutelate e riconosciute dalla Costituzione. Le inserzioni presenti sono un libero omaggio alla proprietà ad esercizi privati che hanno contribuito con le proprie sottoscrizioni all’autofinanziamento del periodico e delle attività delle Associazioni .

A. Baldi – S. Russo - G. GarzilliG. Celestini – F. Baldi – E. Pasta – G.M. Pacini – A. Coiana – M. Volpe – S. Forini – C. Sgorlon – F. Napoletano – A. Lapis – S. Lupi – A. Roti – E. Baiano – Aido Napoli Per chi vuole mandarci materiale può scriverci : cartapress@libero.it

In questo numero: Dossier

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Giovani e Lavoro

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Musica e bambini

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Un figlio speciale

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Enea

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Notti sporche

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Terza economia

18

Antichi sapori

19

Lettere aperte

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Precariato

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Aido - Napoli

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www.cartapressata.blogspot.it info : cartapress@libero.it


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DOSSIER VIOLENZA ED ABBANDONO ANIMALI

VIOLENZA: La violenza sugli animali è un fenomeno ancora molto diffuso, non solo in Italia e non solo nel privato. Oltre ai maltrattamenti ed all‟abbandono, specie nel periodo estivo, degli animali domestici, è di proporzioni ancora drammatiche il fenomeno degli animali utilizzati come cavie per esperimenti scientifici o per test sui cosmetici. Approfondimenti e novità sulle leggi a tutela degli animali e che inaspriscono le pene per chi compie atti di violenza nei confronti degli animali.

La vivisezione non piace agli italiani. Ben l‟86% secondo i dati diffusi dall‟Eurispes si dichiarano contrari alla sperimentazione sugli animali. Un grande risultato per il movimento animalista, che da anni combatte per l‟utilizzo di metodi alternativi nelle ricerche mediche e cosmetiche. Flessione invece per quanto riguarda il numero di vegetariani in Italia. Oltre 4 italiani su 5 sono contrari alla vivisezione, appena il 12,1% la ammette, ai soli fini scientifici. Dati che assumono particolare rilevanza dopo che la prima azienda farmaceutica europea ha scelto di non ricorrere alla sperimentazione animale per i suoi test in laboratorio.


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Zooerastia : Esiste un pratica che si può solo definire bestiale: si tratta della zooerastia ed è davvero vergognosa, diffusa in tutto il mondo e tollerata in alcuni paesi. Si tratta di uomini che violentano e sottopongono animali domestici ad abusi sessuali, maltrattandosi oltre ogni limite e causandone spesso la morte. Padroni che si trasformano in aguzzini per i loro animali, persone disposte a spendere molti soldi pur di soddisfare il loro perverso desiderio, senza alcun rispetto per gli animali. Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si possa credere, anche in Italia, dove non esiste il reato di zooerastia e dove, purtroppo, ci sono già stati i primi casi portati alla luce dalle associazioni animaliste e dalle forze di polizia.

Partiamo dal nostro Paese: qui infatti non esiste una legge che punisca e vieti i rapporti con animali. Il fenomeno è però molto più diffuso di quanto possiamo immaginare. Nel 2008 il caso più eclatante, quando un allevatore della provincia di Bolzano viene scoperto grazie alle segnalazione della Lav, la Lega Anti Vivisezione: nel suo allevamento e pensione per cani gli animali erano disponibili per i zooerasti e venivano usati anche per girare film a luci rosse. I video e le foto erano disponibili e in vendita su internet.


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Pet terapy: Il termine pet therapy indica una serie complessa di utilizzi del rapporto uomo-animale in campo medico e psicologico. Nei bambini con particolari problemi, negli anziani e in alcune categorie di malati e di disabili fisici e psichici il contatto con un animale può aiutare a soddisfare certi bisogni (affetto, sicurezza, relazioni interpersonali) e recuperare alcune abilità che queste persone possono aver perduto. La soddisfazione di tali bisogni, necessaria per il mantenimento di un buon equilibrio psico-fisico, è uno degli scopi della pet therapy che offre, attraverso alcune Attività Assistite dagli Animali (AAA), soprattutto quelli detti d'affezione o da compagnia, cui si riferisce il termine pet nella lingua inglese, una possibilità in più per migliorare la qualità della vita e dei rapporti umani.

La pet therapy può anche contribuire, affiancando ed integrando le terapie mediche tradizionali, al miglioramento dello stato di salute di chi si trova in particolari condizioni di disagio, attraverso Terapie Assistite dagli Animali (TAA), interventi mirati a favorire il raggiungimento di funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive. È stato infatti rilevato da studi condotti già negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre più numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione, cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo. Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici. Ipertesi e cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale, oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, interviene anche nella riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca. Che si tratti di un coniglio, di un cane, di un gatto o di altro animale scelto dai responsabili di programmi di


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pet therapy, la sua presenza solitamente risveglia l'interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, grazie all'instaurazione di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con il paziente, stimola energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore.

Abbandono : L'abbandono, quando non fonte di incidenti stradali , può portare al randagismo ed alla conversione dell'animale alla vita selvatica. La pratica è ritenuta riprovevole e pericolosa da quote rilevanti di popolazione, in particolare da associazioni e movimenti animalisti, e negli ultimi anni si sono allestite strutture pubbliche (in genere locali) con compiti di sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno, le proporzioni del quale sono stimate di stringente rilievo.L'abbandono non riguarda solo i cani ed i gatti, ma di recente ha colpito sensibilmente anche specie cosiddette esotiche (specie alloctone naturalizzate), la cui detenzione era stata sottoposta a regolamentazione severa comprendente il divieto di detenzione di talune specie e l'obbligo di denuncia di altre invece consentite. Anche al di là dei picchi di abbandono registrati subito dopo la regolamentazione, però, le specie esotiche sono anch'esse interessate dal fenomeno. Molti rettili sono abbandonati in giardini e parchi pubblici, o nei corsi d'acqua, e ciò può causare conseguenze negative alla fauna selvatica locale. In Italia l'abbandono è vietato i sensi dell'art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro.". La ratio legis per questa norma è stata rinvenuta da parte della dottrina nella tutela del sentimento umano, che è offeso dal maltrattamento o abbandono degli animali, e dal Consiglio di Stato nella diretta tutela, «adeguata all‟evoluzione dei costumi e delle istanze sociali», degli animali «da forme di maltrattamento, abbandono ed uccisioni gratuite in quanto esseri viventi capaci di reagire agli stimoli del dolore».


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La Dichiarazione universale dei diritti dell'animale sancisce all'art. 6 che «L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante». Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo», quando gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali. Lo stesso dicastero, a proposito delle ragioni dell'abbandono, esorta ad una più accorta gestione della fertilità dei propri animali d'affezione, cioè ad «operare un‟attenta gestione della vita riproduttiva del proprio animale, per non incrementare il numero degli abbandoni determinati da cucciolate indesiderate e di difficile collocazione». Sono più di 100.000 gli animali che ogni anno vengono abbandonati in seguito alle vacanze estive. Perché, malgrado gli appelli delle associazioni, questo fenomeno incivile continua a verificarsi? Anche se non si possono stabilire tutte le ragioni che inducono i padroni e i “genitori di animali” a compiere gesti così atroci, proviamo a individuarne qualcuna. In alcuni casi può senz'altro trattarsi di persone ammalate o molto anziane che in qualche modo sono costrette a rivolgersi all‟ENPA (Ente Protezione Animali) per dare i loro cani o gatti o canarini in affidamento. In questi casi è l‟impotenza del padrone che induce ad abbandonare gli animali, confidando nella disponibilità della gente ad accogliere cani e gatto, a patto che appaiano gradevoli. Meno fortunati sono gli animali molto grandi e "poco gradevoli" che magari appaiono malati o che invece sono soltanto sporchi. Avvilente e disumano, oltre che incivile, è il caso in cui l‟abbandono non nasce da una necessità, ma solo dalla scomodità di prendersi cura dell'animale o di scegliere vacanze adeguate che annoverino il cane come parte della famiglia. Così ad un certo punto il padrone smette di essere amorevole per trasformarsi in un individuo meschino che improvvisamente fa scendere dall‟auto il proprio cane, magari in un posto di campagna, e scappa velocemente senza guardarsi indietro.


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I GIOVANI E IL LAVORO (…che non c‟è) Un tempo si pensava che un titolo di studio aprisse molte porte e che con “un pezzo di carta”in mano la vita sarebbe stata meno dura. Oggi le statistiche dimostrano che per un diplomato come me,od un laureato,la ricerca del primo impiego è un‟impresa disperata. Perchè si continua a studiare allora?Certamente è da tenere presente quella mentalità radicata che considera “il pezzo di carta”come magica chiave per spalancare le porte del futuro. E‟ chiaro che i genitori operai che conoscono quanto siano dure le otte ore di fabbrica tutti i giorni,vorrebbero vedere i propri figli affermati in un mondo migliore. Raffiora quindi,il mito del successo nella vita,che sembra appannaggio dei ceti economicamente più elevati. Comunque, in Italia il mercato del lavoro offre davvero poco e per quanto riguarda le industrie alcune cercano addirittura di ridurre il personale. In effetti,trova lavoro solo chi ha raccomandazioni ad alto livello. Il clientelismo continua a regnare ed ha rovinare la nostra Italia.In conclusione,perché i giovani trovino un posto nella società,bisogna creare vere possibilità di lavoro,riequilibrando l‟economia nazionale. Non serve,promettere la luna,quando non è a portata di mano;i giovani che riescono ad ottenere un posticino attraverso l‟inserimento in ambienti già saturi,finiscono con il pagarlo amaramente. Sono troppe le promesse mai mantenute,è ora di cominciare,a prendere decisioni adeguate per il bene di tutti. (Russo Salvio)

LA LUNGHEZZA DELLA VITA MEDIA NEL CORSO DELLA STORIA NEOLITICO….20 ANNI

ETA‟ DEL BRONZO…..18 ANNI

GRECIA CLASSICA….25 ANNI

ROMA ANTICA ….25 ANNI

INIZI DEL XX SECOLO ….40 ANNI

OGGI…82 ANNI


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Inchiesta anziani e qualità di vita: un quadro a tinte variabili Storie di truffe e rapine ai loro danni, di violenze nelle case di riposo, di solitudini e di morti in casa scoperte dopo settimane, dei loro malori estivi per il caldo torrido, delle difficoltà a sbarcare il lunario con la pensione minima: sono gli argomenti sugli anziani che occupano le pagine di cronaca dei giornali.

Poche volte ci si interessa della qualità della loro vita, della percezione che hanno di se stessi, di come trascorrono le giornate, se sono contenti dei servizi che ricevono, di cosa più influisce sul loro umore. Gli anziani vivono in genere in una casa di proprietà che amano. Hanno rapporti sociali ma si sentono soli e poco considerati dai familiari. Considerano carenti i servizi e gli aiuti economici a loro destinati. Otto su dieci si sentono "parcheggiati" e vorrebbero fare qualche lavoretto remunerato, invece che volontariato. È quanto emerso dalla nostra inchiesta sulla qualità di vita degli anziani. In Italia, l'89% dichiara di essere soddisfatto della propria vita, nonostante i problemi di sesso, l'aspetto fisico non più piacente, la salute che non scoppia, la difficile condizione economica e gli sbalzi d'umore. Gli anziani vanno poco al teatro, al cinema, ai concerti e nei musei. Guardano però tanta televisione. I corsi delle università della terza età e di informatica sono i più gettonati, anche se sono in pochi a frequentarli. Invecchiare non è una malattia, molti anziani sono ancora così energici e in salute, che non ne vogliono sapere di riciclarsi solo come nonni o vigilantes in un museo, oppure di ingannare il tempo con mille espedienti per non deprimersi e immalinconirsi. Sono come dicono gli americani dei woof (well old older folks), cioè dei vecchi messi bene, che non hanno voglia di coniugare i verbi solo al passato e che se potessero tornare indietro non andrebbero in pensione. La verità è che la scienza ha aggiunto anni alla nostra vita, ora si tratta di aggiungere vita ai nostri anni. (Francesco Baldi )


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La musica e i bambini … Il bambino è molto ricettivo alla musica sicuramente ascoltarla mantiene alte le sue vibrazioni. Io, da bambino ascoltavo molta musica, in radio e dischi, poi, dopo, ho fatto l'esperienza di suonare. Ma comunque anche solo l'ascolto fa bene ad un bambino, (senza escludere, è chiaro, gli altri giochi all'aperto e non). Non lo so se mia madre ascoltava musica, prima che io nascessi, ma penso di si perché la sentivo spesso cantare (dopo). Quindi, probabilmente, io ascoltavo musica già nel grembo materno. Per cui, penso che se una donna aspetta un bambino non farebbe male ad ascoltare molta musica, gli trasmetterebbe molte vibrazioni positive e il bambino/a potrebbe svilupparsi meglio già dal grembo. Se invece ha già un bambino e non ha ascoltato musica durante la gravidanza gliela può far ascoltare dopo. La musica può essere anche terapeutica, in grembo e non. E' chiaro che la musica non è l'unica cosa positiva nella vita, ma cmq è una buona alleata...(Giuseppe Garzilli)

LA FAMIGLIA …AMARCORD ! Che cos‟era una volta la famiglia ? Quel nucleo che viene etichettato come famiglia tradizionale o patriarcale,del tutto sconosciuta ai giovani d‟oggi. La famiglia era un corpo centrale fatto di legami,sentimenti,restrizioni,sicurezze,affetti. C‟ erano i nonni e le vecchie zie,di cui tutti si prendevano cura,c‟erano bambini…C‟era il rito del pranzo,non solo quello domenicale,c‟era il capo-famiglia,a cui tutto faceva riferimento. Non c‟erano le badanti,a nessuno sarebbe venuto in mente di affidare la madre o il padre anziani a persone estranea. La vecchiaia era un peso per chi la portava,ma una ricchezza per chi la riceveva in dono. Naturalmente non era solo questa la famiglia,oggi a distanza di così tanti anni,non so chi avesse ragione: se noi ventenni che volevamo cambiare il mondo e le sue regole,o avessero ragione loro,i nostri genitori e i nostri nonni che erano stati portatori di un insiemi di valori ! (di Giorgio Celestini )


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UN FIGLIO SPECIALE …VITA SPECIALE !!! Ogni giorno,si affacciano alla vita milioni di esseri umani,tanti esserini piccoli,fragili e indifesi che hanno bisogno di tanto amore e cure. Purtroppo fra questi vengono al mondo anche “bambini speciali”,piccoli che per svariati motivi nascono con qualcosa di diverso.Ovviamente per i genitori non è una situazione semplice da affrontare,diviene poi ancora più difficoltosa quando ci si incontra con mentalità ancora molto chiuse che sono cariche di ignoranza.Per una mamma,le preoccupazioni aumentano quando per la stessa gli anni avanzano e i loro “piccoli”crescono. Per natura,per amore o istinto,la maggior parte delle madri che hanno bimbi speciali,dal momento che prendono coscienza delle difficoltà del proprio figlio,più si preoccupano del loro domani e la loro preoccupazione più grande diviene:-cosa farà mio figlio quando non risarò più?Allora le stesse vengono invase dal panico,sono terrorizzate dall‟idea di lasciare i loro tesori in mezzo al mare,esposti a mille pericoli.

Sfortunatamente non di rado,viene presa la decisione da parte dei parenti di rinchiudere in cliniche,centri o istituti i loro cari,vanificando così il lavoro di una vita intera.Il dono più grande che possono ricevere tutti i figli speciali è quello di sentirsi accolti,ma cosa più importante e di avvertire l‟amore di cui ogni essere umano ha bisogno e diritto !!! Auguriamoci che le Istituzioni,la società,ma principalmente le persone più care,siano più disposte ad aiutare un loro “caro speciale”. (ARTICOLO di ANNA COIANA )


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Rapporto IPCC su impatti e vulnerabilità dei territori di fronte ai cambiamenti climatici: forte rischio nell’area mediterranea di veder diminuire qualità e quantità della risorsa idrica ENEA - Ufficio Stampa e Rapporti con i Media

Resp. Elisabetta Pasta Tel. 0636272806 –2609 cell. 3298313702 e-mail: uffstampa@enea.it www.enea.it Il Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) ha presentato il secondo volume del Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici dal titolo “Cambiamenti Climatici 2014: impatti, adattamento e vulnerabilità”, che affronta i temi degli impatti del cambiamento climatico fino a questo momento, i rischi futuri derivanti da un clima che cambia e le opportunità per un’azione efficace per ridurne i rischi. Il documento si compone di due parti, una sugli aspetti globali e settoriali, l’altra sugli aspetti regionali. Gli obiettivi del rapporto sono di valutare come rischi e benefici si stiano modificando a causa dei cambiamenti climatici, stimare una riduzione dei rischi con azioni di mitigazione e adattamento e infine valutare bisogni, opportunità, resilienza e limiti associati all’adattamento ai cambiamenti climatici. Gli aspetti più rilevanti messi in luce dal rapporto sono stati tre:  le attività umane stanno interferendo con il sistema climatico;  le modifiche nelle precipitazioni atmosferiche stanno provocando alterazioni nei sistemi idrologici e impattano sulle disponibilità idriche sia in qualità che in quantità;  gli impatti di recenti eventi climatici estremi quali onde di calore, siccità, inondazioni, hanno evidenziato una grande vulnerabilità di molte società ed ecosistemi. I rischi conseguenti ai cambiamenti climatici crescono senza un’adeguata azione di riduzione delle emissioni globali di gas serra: per aumenti della temperatura media fino a 2°C, le azioni di adattamento restano possibili a costi relativamente bassi, mentre per una temperatura media che aumenti oltre i 2°C tali costi potrebbe crescere notevolmente fino a diventare insostenibili e gli impatti potrebbero diventare irreversibili. L’ENEA, che è uno degli attori di riferimento in Italia per implementare le risposte ai cambiamenti climatici, ritiene necessario per l’Italia passare da un piano strategico a un piano operativo di adattamento, individuando azioni specifiche, priorità e finanziamenti e minimizzando i costi complessivi con un bilanciamento tra azioni di mitigazione e di adattamento. Per quanto riguarda l’Europa, il Rapporto evidenzia temperature in aumento ovunque, precipitazioni medie annue in una marcata crescita nel nord del continente e in diminuzione nel sud, con un aumento di estremi termici, periodi di siccità e precipitazioni anomale. Per l’area del Mediterraneo è previsto un aumento del rischio di scarsità di disponibilità idrica, sia in quantità (per la diminuzione delle precipitazioni medie annue e l’aumento della evaporazione) che in qualità (per l’intrusione di acqua marina nelle falde acquifere). L’impatto su alcuni settori produttivi potrebbe essere importante, in particolare per l’agricoltura che vedrebbe crescere il costo dell’acqua per irrigazione e quindi il costo totale dei suoi prodotti. Inoltre è previsto in aumento il rischio da estremi climatici, soprattutto ondate di calore con impatti sulla salute umana e aumento del rischio di incendi. La regione mediterranea viene individuata come la regione più a rischio a livello europeo dai cambiamenti climatici con impatto su turismo, agricoltura, foreste, infrastrutture critiche e salute.


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“ NOTTI SPORCHE DI SANGUE” Una delle problematiche dei giovani d‟oggi riguarda le ricorrenti “stragi del sabato sera”. Accade sempre più frequentemente che un momento di divertimento e di aggregazione si trasformi in tragedia personale e familiare:la voglia di rischio più o meno consapevole,la sfida con la velocità,la presunzione di sentirsi immortali diventano un incontro con la morte o con una grave menomazione che causa disabilità spesso purtroppo permanente. Ci vuole una grande azione informativa per far capire la portata del problema. Le scuole dovrebbero dare un crescente spazio all‟educazione stradale,che deve iniziare dalle scuole elementari. Le Autorità competenti dovrebbero in alcune strade realizzare opportune modifiche in grado di garantire una maggiore sicurezza. Alcune strade non hanno molti sistemi di controllo e protezione. Come giovane invito chiunque ad utilizzare il casco sempre ed a rispettare le norme di sicurezza stradale,al fine di evitare questi tristi eventi. (articolo di Salvatore Russo)

- IL FUMO Il fumo è una dipendenza provocata dalla nicotina,sostanza non particolarmente tossica,ma psicoattiva dall‟enorme potenziale assuefazione e nocività. Ha un effetto ansiolitico,trasmette una sensazione di piacere che arriva direttamente dal cervello. Come tutte le dipendenze,poi,anche su quella da fumo grava il peso della componente psicologica e comportamentale,che si esprime sia come bisogno della quantità giornaliera di nicotina. Ecco i perché ,per smettere di fumare: 90%delle 500mila morti annue per tumore al polmone.20% dei fumatori è destinato a sviluppare la bronchite cronica ostruttiva.50% di tutte le cardiopatie ischemie è legato al fumo. Dopo 10 anni di astinenza dal fumo,il rischio del tumore si riduce del 50-70%,dopo 5 anni il rischio di neoplasie del cavo orale e dell‟esofago si riduce del 50%. Il rischio di cardiopatia ischemia si riduce del 50% dopo solo 2 anni di astinenza e il rischio di ictus torna al valore di chi non ha mai fumato dopo 15 anni. Un fumatore spende dai 60 ai 160 euro al mese in sigarette.40% e‟ la percentuale dei ragazzi in Europa all‟ultimo anno delle superiori che fuma regolarmente .30% dei bambini europei di prima media ha già provato la prima sigaretta .In Europa 1 persona su 4 fuma. Italiani che fumano 24,3% (12,3 milioni) donne sono 5,3 milioni,maschi 6,9 milioni. Ex fumatori 9 milioni. (dalla Rete)


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Ho cominciato a vedere un uomo. Ecco, te l‟ho detto. È iniziato un po‟ come un incontro al buio: sono stata agguantata durante la mia corsetta pomeridiana, caricata di peso in macchina, stessa dinamica di un sequestro di persona, solo senza benda sugli occhi. Mentre quella pazza di Elena era occupata in uno slalom tra i pedoni, Rosa continuava a ripetermi che era per il mio bene, che ormai era arrivato il momento e che non potevo andare avanti così. Ho provato a dirle che ormai non piango quasi più, a parte prima di addormentarmi e appena sveglia, ma devo averlo detto a voce troppo bassa, perché lei ha continuato a sistemarmi i capelli con la sua maledetta spazzola. So che ti arrabbierai leggendo questo, ma dopo un primo incontro burrascoso col misterioso sconosciuto, ho deciso di rivederlo un‟ultima volta, poi un‟ultima volta ancora e un‟ultima volta ancora. Adesso lo frequento con una certa regolarità e sono sincera quando ti dico che ho ripreso a sorridere. È stato lui a suggerirmi di scriverti, sai? Credevo stesse impazzendo e stavo seriamente per consigliargli di andare da uno specialista anche lui, ma non ho fatto in tempo a formulare una frase di senso compiuto che non offendesse la sua professionalità perché il trillo del suo orologio mi ha ricordato che l‟ora era terminata. Così, a malincuore, ho dovuto lasciare il posto su quel morbido lettino al prossimo caso disperato. Eccoti, in questo momento ti vedo sorridere e tirare un sospiro di sollievo, mentre capisci che l‟uomo in questione non è che l‟analista un po‟ attempato di Elena. So anche che stai pensando che con lei non sta ottenendo grandi risultati, ma lascialo fare, sa il fatto suo. Sono sicura di essere in ottime mani, del resto dai suoi attestati pare che si sia laureato in una delle università più prestigiose di Parigi. Parigi… Ricordi la Chiesa di Saint Étienne du Mon? Pioveva a dirotto quando ci perdemmo alla sua disperata ricerca. Eri arrabbiato con me perché avevo lasciato l‟ombrello in albergo, fidandomi più del mio istinto che del satellite meteorologico, e fummo costretti a ripararci sotto il tendone della Boutique de fleurs. Un pomeriggio, quello, che non riuscirò a dimenticare tanto facilmente. Adesso che ci penso, non ti ho mai domandato cosa ti avesse spinto a chiedermelo proprio lì. Sarà stata la pioggia? Il fatto che eravamo circondati dalle ginestre? O La vie en rose soffiata via dall‟armonica dell‟ambulante di turno? Mi sento una stupida, ti scrivo con la speranza di dare un ordine ai miei pensieri. Ho l‟illusione che tu mi possa davvero rispondere. Ho immaginato tante volte di sentire la tua voce nel silenzio delle mie lunghe notti insonni, ma in fondo perché dovresti desiderare di parlarmi? Hai preferito andare via. Hai preferito smettere di lottare. E così adesso cosa mi resta? Il ticchettio di un orologio che mi ricorda che la vita va avanti e i tuoi vestiti ancora nell‟armadio. Secondo il Dott. Fournier, ho una sorta di blocco non-so-che; dice che in fondo sono ancora troppo legata a te per poter andare avanti, per questo il primo passo è trovare il


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modo di parlarti senza ricorrere a medium e santoni (pensiero alquanto ricorrente ultimamente). Ma se io non volessi andare avanti? O meglio, se per andare avanti avessi bisogno della mia dose quotidiana di pianto? Chi è lui per dirmi cosa è giusto e cosa non lo è? Tutti, compresa mia madre, sono convinti che a distanza di quasi due anni io non abbia ancora accettato il fatto che tu non ci sia più. Invece, non capiscono che accettare un dolore non significa smettere di soffrire, ma solo rassegnarsi ad esso. Col tempo impari a conviverci e diventa parte di te. Quel pomeriggio d‟autunno in Rue Clotilde, ti ho detto il mio sì, amore mio, e tale rimarrà per sempre. Sì, voglio sposarti non si dice tutti giorni. Anche se alla fine il destino sembra essersi accanito contro di noi, in realtà io mi sento più forte che mai. Non ho bisogno di avere un‟altra persona accanto a me, sarebbe come tradirti, perché continuo a sentirti al mio fianco. Ti sento quando stringo il tuo cuscino prima di dormire, ti sento quando faccio colazione, ti sento quando torno da lavoro, quando faccio la doccia, quando cucino. Ti sento quando guardo dalla finestra e fuori c‟è il sole. Ti sento quando piove. Mentre eri nel tuo letto d‟ospedale ho parlato diverse volte con Dio, sai? Gli chiedevo sempre la stessa cosa: di avere ancora la possibilità di invecchiare insieme a te. Ma poi sappiamo entrambi come è andata a finire. I giorni sono diventati settimane e le settimane mesi. E allora la mia preghiera ha cambiato la sua forma: supplicavo Dio di farmi volare via con te. E invece, mio malgrado, sono ancora qui. Ti scrivo come se dovessi davvero spedirti questa lettera, come se ci fosse un codice di avviamento postale ed un Espresso direzione Paradiso. Non voglio prendermi in giro, ma mi piace pensare che tu stia leggendo queste parole proprio adesso, mentre prendono forma, seduto sulla sedia accanto alla mia. Perdona la confusione dei miei discorsi, ma sono due anni che parlo con te solo nella mia testa, e poi sono certa che non ti stupirai, del resto non sono mai stato un tipo ordinato. Il mese scorso ho finito il tuo profumo, quello che ti ho regalato per il nostro anniversario. L‟avevi lasciato quasi a metà, ma a me piace spruzzarne un po‟ in giro per casa: mi fa sentire più al sicuro. Mi aiuta ad affrontare meglio il tempo che ci separa. Non ridere di me, è facile per te: tu puoi vedermi quando vuoi, puoi accompagnarmi a fare la spesa, puoi guardare un film accanto a me, accarezzarmi il viso o annusare i miei capelli mentre dormo. Io invece posso solo immaginarti. Niente di più. Ci sono giorni in cui mi piace rifugiarmi nel mio mondo illusorio, quello dove sento girare la chiave nella serratura e vedo te entrare dalla porta di casa. Attraverso i miei occhi chiusi, ti vedo sorridermi, venire verso di me ed avvicinare il tuo viso al mio. Sono lì lì per aggrapparmi con tutte le forze al tuo collo, quando apro gli occhi…e tu non ci sei. Non pensare che sia masochista, non amo soffrire, ma questo dolore mi fa sentire più vicina a te. Ogni volta che piango, ti sento correre in mio soccorso, ti avverto più intensamente che mai. Anche adesso, continui ad essere il mio carburante per andare avanti. La mia forza è sapere che ogni giorno che si consuma è un passo in più verso di te. Quindi adesso sta‟ tranquillo, amore mio, dormi sereno…e sognami se puoi. Cos‟è una vita in confronto all‟eternità che ci attende? Tua, per sempre.

Giada Maria Pacini


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LA TERZA ETA‟...TERZA ECONOMIA

TERZO SETTORE, IL MONDO TRIDIMENZIONALE

Si comincia a parlare di Terza economia, cioè l'economia che ruota intorno agli anziani. Purtroppo finora l'occhio è stato più attento a quello che gli anziani possono spendere rispetto a quello che molti di loro, ancora capaci e ricchi di esperienza, potrebbero produrre per aiutare a finanziare i servizi da cui dipendono coloro che invece non sono autosufficienti. Più abili sono state le aziende a renderli soggetti attivi di nuovi consumi, dai viaggi organizzati alle linee di prodotti cosmetici, dalle polizze assicurative ai conti correnti bancari e prodotti finanziari, dall'arredamento comodo agli alimenti specifici, fino agli articoli di lusso e alle nuove tecnologie. Sono nati insomma nuovi consumatori dalle potenzialità inaspettate, soprattutto se hanno il portafoglio pieno. ( MASSIMO VOLPE)


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“IMPARARIAMO A INVECCHIARE” Gli ultimi dati forniti dall‟Istat ci prospettano un Paese,nel quale il numero degli anziani e dei vecchi cresce inesorabilmente. E se oggi in Italia un individuo su quattro ha superato i 65 anni,nel 2050 gli “over65”saranno addirittura il 30% della popolazione. Si può allontanare quella sorta di “apatia”che fa sì che in vecchiaia si perdano molti interessi e si affievoliscano gli affetti ? Senza incorrere nella visione di chi nega l‟inevitabile decadimento imposto dagli anni alle nostre forze,alla vista,all‟udito,alla memoria,etc... Per fortuna recenti ricerche ci inducono all‟ottimismo nella possibilità di conservare le capacità cerebrali. Se vogliamo che il cervello si rigeneri,dobbiamo sottoporci a sfide continue:imparare l‟uso del computer,leggere libri,una nuova lingua. Ritrovare il gusto del gioco aiuta a invecchiare meglio,ruolo fondamentale sono i nipoti,soprattutto se piccoli riportano i vecchi in un mondo di fantasia e di magia. “ Invecchiare in salute è un diritto dell‟anziano”. La ricetta per vivere meglio ?...SPORT – SPAGHETTI –TANTI AMICI. ( Forini Sandro-pensionato)

ANTICHI SAPORI Un tempo l‟estate era molto diversa. Lo era persino dal punto di vista meteorologico perché, per effetto della civiltà industriale, o per rapidi mutamenti terrestri, o per ambedue le cause, le stagioni stanno malamente rimescolandosi tra loro, e vanno perdendo le loro caratteristiche salienti – per l‟uomo così importanti – che sembrano impastate con la nostra stessa esistenza. Così era almeno ai tempi della civiltà contadina, quando il nostro inconscio era grandemente più legato di oggi alla natura, alla vita, alla terra, anzi ai ritmi cosmici, che ci fornivano il sentimento del tempo e delle sue misure. Allora si viveva in rapporto ai ritmi del giorno e della notte, alle fasi della luna, al ciclo del sole e quello apparente delle stelle. Era un segno della felice naturalità del vivere, oggi perduta. ( Carlo Sgorlon )


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La zona flegrea, patrimonio di inestimabili ricchezze archeologiche e paesaggistiche, ci appare ormai come un territorio “svalutato”. Un

tempo, invece, qui vi furono le più grandi culture dell’antichità: a

partire

dai

Greci

e

dai

Romani.

Oggi

è

un

territorio

“svalutato”

perché in tutti questi anni non si è riusciti a far nulla per valorizzare questa

nostra antica ricchezza. Ma, soprattutto per la mentalità della

gente. Non c’è spazio per quelli che sono in realtà i più alti valori della convivenza civile: quali il rispetto e la difesa del territorio e delle persone umane. Questo

mancato

rispetto

deriva,

innanzitutto,

da

una

scarsa

considerazione degli altri. Nel nostro paese non si fa nulla per educare i cittadini ai buoni rapporti interpersonali, al rispetto per gli anziani e per i portatori di handicap; al rispetto verso la natura. È incredibile! La Cultura che metteva al primo posto le virtù umane e l’esaltazione della Natura, oggi non riesce a mantenere questa tradizione. In un paese bello come il nostro manca il rispetto per i deboli e per il territorio. Si fa molto poco per conservare e valorizzare tutte le risorse naturali e archeologiche della zona.

( Filomena Napoletano )


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TROPPA GENTE Nei prossimi cinquant‟anni gli abitanti del pianeta passeranno dai 6,3 a 9,3 miliardi di persone, con otre il 99 per cento della crescita concentrato nei Paesi poveri. L‟India sarà la nazione più popolosa del mondo (arriverà a 1,63 miliardi di persone) e sorpasserà la Cina che oggi detiene il primato. Nel 2030 saranno addirittura 5 miliardi di persone ammassate nei centri urbani. Cifre da capogiro. Riuscirà la Terra a sopportare questo aumento vertiginoso dei suoi abitanti? Nel 1500 eravamo 500 milioni, all‟inizio del „900 un miliardo e 600 milioni e oggi siamo 6 miliardi. In un solo secolo la popolazione si è più che triplicata. E nessuno dice niente. Non lo fa la Chiesa, per ovvi motivi, e neppure i politici. Questo silenzio è davvero drammatico. E i problemi cominciano a farsi sentire. <<L‟acqua, per esempio, è già insufficiente. Oltre un quinto della popolazione mondiale soffre per la sua mancanza. Bisogna subito cambiare strada. Riproducendosi a questi ritmi l‟Homo sapiens distruggerà se stesso>>. ( Alessandra Baldi )

PER VIVERE MEGLIO… ( Antonia Labis ) Negli ultimi decenni la nostra alimentazione è profondamente cambiata. Lo sviluppo dell‟economia ci ha consentito di nutrirsi con la maggiore varietà e ricchezza di cibi. Ciò ha comportato la scomparsa pressoché totale delle cosiddette carenze nutrizionali; ma d‟altro canto la tendenza a mangiare più del necessario, spesso accompagnato da notevoli squilibri fra i vari componenti della dieta, ci ha portato ad essere più esposti a rischi tipo l‟obesità, l‟ipertensione, l‟aterosclerosi, il diabete, ecc… L‟adozione, o comunque il recupero, di un adeguato comportamento alimentare si rende, dunque, necessario per diminuire i rischi per la nostra salute. Mantenersi nei limiti del peso normale contribuisce a farci vivere meglio e più a lungo. La Nutrizionologia ci consente di ristabilire al fabbisogno energetico nutrizionale individuale ottimale e ci indica quali sono le sostanze nutrienti indispensabili (proteine, vitamine, minerali, ecc...) e in che proporzione esse sono da ingerire attraverso l‟abituale alimentazione. Poiché non esiste un “alimento completo” che contenga tutti i principi nutritivi nella giusta quantità è ovvio che l‟unico modo per garantire all‟organismo tutte le sostanze indispensabili è di ricorrere alla più ampia varietà di scelta possibile e alla più opportuna combinazione quantitativa di alimenti diversi.


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SENTENZA DI CASSAZIONE

Diffamazione su facebook. Secondo quanto si legge nella sentenza in commento, "ai fini della integrazione del reato di diffamazione, anche a mezzo di Internet, è sufficiente che il soggetto la cui reputazione è lesa sia individuabile da parte di un numero limitato di persone indipendentemente dalla indicazione nominativa" Il reato di diffamazione non richiede il dolo specifico, essendo sufficiente ai fini della sussistenza dell‟elemento soggettivo della fattispecie la consapevolezza di pronunciare una frase lesiva dell‟altrui reputazione e la volontà che la frase venga a conoscenza di più persone, anche soltanto due.Pertanto, continua la Corte, "ai fini di detta valutazione non può non tenersi conto dell’utilizzazione del social network - come, del resto la stessa Corte di appello ha evidenziato - a nulla rilevando che non si tratti di strumento finalizzato a contatti istituzionali tra appartenenti alla Guardia di finanza, né la circostanza che in concreto la frase sia stata letta soltanto da una persona". Articolo 594 Codice Penale Ingiuria Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a cinquecentosedici euro. Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.La pena è della reclusione fino a un anno o della multa fino a milletrentadue euro, se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato.Le pene sono aumentate qualora l'offesa sia commessa in presenza di più persone [595-599] Articolo 595 Codice Penale Diffamazione Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a milletrentadue euro. Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a duemilasessantacinque euro. Se l'offesa è recata col mezzo della stampa [57-58bis] o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico [c.c. 2699], la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a cinquecentosedici euro. Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio [342], le pene sono aumentate.


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HOBBY SOLARE Tutti noi possiamo utilizzare l‟energia generata dal sole. Come? Procurati una lente e un pezzo di cuoio. Usando la lente,concentra i raggi del sole in un unico punto del cuoio. Cosa succede? Il cuoio si annerisce proprio nel punto in cui hai concentrato i raggi solari!Quando avrai fatta pratica,fai un disegno sul pezzo di cuoio e seguilo “puntinandolo” con la lente. Ci vuole una certa abilità,ma basta un po‟ di pazienza e di costanza,come in ogni cosa che fai e che studi. In commercio,comunque,esistono semplici strumenti chiamati pirografi,che ti consentiranno di fare questo lavoro anche quando il sole non c‟è. Può diventare il tuo nuovo hobby pirografare porta cellulare o portafogli solari. ( SANDRA LUPI )

PRECARIATO…

L‟ossessione del “giovane” è il precariato,quel diffuso stato di incertezza,provvisorietà mal sicurezza che accompagna molti giovani alle prese con il lavoro. Il luogo simbolico della precarietà è il call center , che sembrano un labirinto di insensatezza e non aiutano mai a risolvere un problema,rappresentano lo spazio scenico della precarietà. La grazia del precariato,parola che deriva dal latino “Precis”che significa preghiera,supplica. Il suo luogo simbolico oggi sono i call center. MA I CALL CENTER AIUTANO I GIOVANI O SONO LA LORO NUOVA CONDANNA ???...LA RISPOSTA NON E‟ SEMPLICE…(ARTURO ROTI)


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Corbaccio Editore Pagine 360

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Uscita 15 Maggio Euro 16,40

Volevi lasciarti il passato alle spalle...Volevi dimenticare le tue origini....Ma hai sbagliato i tuoi conti

Si preparavano a trascorrere tutta la vita insieme. Anime gemelle. E quando si ritrovano intrappolati, intontiti, faticano a comprendere tutto l‟orrore della situazione. Niente cibo, niente acqua. Solo una pistola con un unico colpo in canna. Un criminale psicopatico narcotizza e rapisce delle coppie: le vittime si risvegliano disorientate, nessuno può sentire le loro urla. Si disperano, si agitano, cercano in tutti i modi di uscire dalla prigione in cui sono incarcerate, fino a quando trovano una pistola e, accanto, un cellulare che comunica per sms un ultimatum terribile: una delle due morirà, solo così l‟altra potrà salvarsi. Per il killer è uno spettacolo a cui assistere, per le vittime un‟insostenibile tortura psicologica. Helen Grace e gli investigatori della centrale di polizia di Southampton indagano. Cercano il pazzo criminale tentando al tempo stesso di proteggere i sopravvissuti sotto shock. I rapimenti si succedono velocemente: una madre e una figlia, due colleghi di lavoro, due compagni di università… ma in che modo sono legati fra loro? Helen lavora giorno e notte per trovare una relazione fra le vittime, per ipotizzare moventi… fino a quando intravvede un disegno mostruoso al quale non riesce nemmeno a credere… Romanzo che mette a nudo la forza delle relazioni, le scelte più difficili, il significato del sacrificio, la difficoltà di continuare a vivere, Questa volta tocca a te ha un ritmo mozzafiato, che colpisce come un film e trasmette un‟inquietudine profonda, come solo i thriller dei grandi maestri sanno fare . . . « Un esordio internazionale sconvolgente »


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CERCASI MOGLIE CINESE PRIMA LE BUTTAVANO VIA APPENA NATE O NON LE FACEVANO NEANCHE NASCERE. ORA PER UNA FEMMINA ,IN CINA,SI E‟ DISPOSTE A TUTTO:SEQUESTRO – COMPRA &VENDITA. UNA BAMBINA PUO‟ COSTARE DAI 200 AI 500 EURO,LO STIPENDIO ANNUO DI UN CONTADINO. IL 90% DEI CINESI SONO MASCHI,INFATTI SI CALCOLA CHE NELLA CINA DI OGGI MANCHINO CIRCA DAI 40 AI 80 MILIONI DI FEMMINE. LE RAGAZZE SONO TALMENTE POCHE E QUELLE CHE CI SONO ,SOPRATTUTTO METROPOLITANE, E MODERNE,NON HANNO ASSOLUTAMENTE VOGLIA DI SPOSARSI. OGNI DOMENICA A PECHINO SI SVOLGE IL COSIDETTO “MERCATO DELLE COPPIE”. GENITORI PUR DI ACCASARE I PROPRI FIGLI ED ASSICURARSI UNA DISCENDENZA,SI INCONTRANO E SI SCAMBIANO FOTO ED INFORMAZIONI SUI FIGLI E FIGLIE:ETA‟-ISTRUZIONE-STIPENDI-ED IMPORTANTISSIMO , IL SEGNO ZODIACALE POICHE‟ PER LA TRADIZIONE CINESE LA COMPATIBILITA‟ DEI SEGNI E‟ VITALE PER IL SUCCESSO E L‟ARMONIA DEL MATRIMONIO. ( Ester Baiano )

SVENIRE UN BENE PER IL CUORE Lo dicono i cardiologi,la perdita dei sensi è provocata da una riduzione dell‟apporto di sangue e dunque di ossigeno al cervello. Colpisce principalmente i giovani come conseguenza di forti emozioni (principalmente le vittime sono 6 su 10 e di più sesso femminile). Queste possono essere pericolose,visto che nell‟arco delle due ore successive a quando vengono sperimentate,raddoppiano le probabilità di essere colpiti da infarto. In che modo il cuore si protegge? Con lo svenimento,che fa scendere la pressione arteriosa fino a 40-50 e fa diminuire il numero dei battiti cardiaci da 70-80 al minuto fino a 30-40. Così il cuore continua a lavorare,ma con minore fatica.


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A I D O - GRUPPO COMUNALE NAPOLI

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4 MAGGIO 2014 - VILLA FLORIDIANA

Durante l' evento del 4 Maggio 2014 presso il Caffè Floridiana avrà luogo un' ASTA ,il cui ricavato andrà a sostegno della nostra associazione. Gli oggetti battuti saranno n°4 valigie donate dallo STORE CARPISA via L.Giordano, raffiguranti le opere del Maestro SAROSSA. Battitore speciale dell'asta, sarà FRANCESCO CICCHELLA direttamente dal programma di Rai 2 Made in Sud ,il tutto avverrà con grande coinvolgimento di tutti voi. "L'arte incontra la solidarietà" In questo scenario s'innesteranno le opere dell'artista Sarossa accompagnate dalla presentazione di Floriana D'auria, la lettura di poesie inerenti il tema della donazione degli organi a cura del Prof. A. Di Mauro nonché il set di valigie Carpisa tattoo con impresso alcuni dei quadri di Sarossa bandito all'asta da Francesco Cicchella (in arte : Micheal Bubble‟- Made in Sud)

PERCHE‟ DONARE E‟ VITA !


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Volontario è… “…CHI DONA SE STESSO, NON LE PROPRIE RICCHEZZE ! ”

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