opere carlo alberto cozzani_it

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opere_2018

carlo alberto cozzani



opere_2018 carlo alberto cozzani

carlo alberto cozzani _ 03 cosa sta cambiando in noi? _ 05 serie_composizione_opera_sindone serie_anteprime

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di composizione _ 27 serie_istantanee

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serie_composizione_ serie_percezioni

di forme in movimento _ 41 serie_sovrapposizioni serie_i

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volti dell’uomo _ 59 serie_corpi

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carlo alberto cozzani Nasce a La Spezia il 28 aprile 1967, si diploma nel 1986 all’Istituto per geometri “Cardarelli della Spezia” e dopo varie esperienze lavorative si iscrive alla facoltà di architettura di Genova nel 1992 laureandosi nel 1998 con una tesi sugli spazi aperti. Master sulla progettazione degli spazi pubblici, varie esperienze di workshop internazionali e collaborazioni in importanti atelier di architettura, ne hanno determinato il dna. Decide di iniziare la sua professione di architetto nella città di origine, continuando a rimanere nell’ambito universitario e della ricerca della sua città di adozione, Genova, dove insieme ai soci dello studio apre un altra sede. L’ambiente della ricerca e didattica universitaria e la professione, restano un punto fermo della sua vita. Ha molte callaborazioni scentifiche nell’ambito della composizione architettonica, progettazione urbana e paesaggio. Dal 2009 è professore a contratto, presso la già facoltà di archiettura di Genova oggi Scuola Politecnica, in progettazione architettonica. Titolare di ricerche scentifiche e pubblicazioni, insieme ad altri colleghi del dipartimento di Archiettura e Design, non ha mai smesso di alimentare la sua passione per lo spazio pubblico inteso nel senso più ampio, quelle parti della città che generano complessità per il loro intrecci di flussi, visioni, culture che sono l’essenza dello spazio aggregativo. Una viscerale passione per l’arte, il disegno, la manualità del fare, hanno fatto in modo che non abbandonasse mai la necessità di fermare, con la sua pittura, le sensazioni interne di visioni, metamorfosi, distorsioni che ogni giorno vede, percepisce proprio anche per la professione che è parte integrante della sua vita. Le sue opere sono un insieme di elementi dati dall’attacamento, quasi morboso, per il proprio territorio, dove sente tutte le vibrazioni che trasmette. Una sovrapposizioni di elementi, sempre peresenti anche nei suoi progetti, dati proprio da stratificazioni che ogni giorno il territorio ligure rilascia, fatto di colori, linee, forme, odori, il tutto racchuso tra il blu del mare ed il verde_grigio delle sue montagne.

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Cosa sta cambiando in noi? Ogni giorno, da 31 anni, l’artista e fotografo Karl Baden, scatta una foto del suo viso. Sempre di mattina, attento a rispettare la medesima inquadratura e le stesse caratteristiche di illuminazione. Il suo progetto, iniziato il 23 febbraio del 1987, terminerà solo quando lui non sarà più fisicamente in grado di proseguirlo. Raramente Baden confronta gli scatti del passato con quelli del presente; non lo preoccupano gli effetti che il tempo lascia sul suo volto, piuttosto è interessato alla registrazione visiva di cosa accada, di cosa stia cambiando. Cosa sta cambiando in noi? Lentamente, impercettibilmente ma in modo inesorabile, dal momento in cui fissiamo la nostra immagine attraverso una fotografia, un dipinto o un’azione fatta sulla materia viva del nostro organismo, fino a quando non decidiamo di tracciare un nuovo benchmark che azzeri ciò che eravamo prima? Le opere di Carlo Alberto Cozzani sono scatti in divenire che fissano momenti, anche casuali, nei quali decide di fermarsi e osservare a che punto sia arrivata la sua metamorfosi. Composizioni che non riescono a coagularsi in una logica figurativa, ma che si confrontano in un prima e dopo essere state compromesse o corrotte dalla vita stessa. Un processo che l’autore non può controllare ma solo registrare e fissare nello spazio, come accadeva per le Muffe di Alberto Burri (1941), che continuavano a mutare il disegno tracciato dall’artista sulla tela, anche dopo che l’azione del maestro di Città di Castello era terminata. I corpi di Cozzani diventano testimoni di un’impossibilità: quella del controllo del nostro futuro, proprio perché come sistemi genetici complessi, non sappiamo a cosa corrisponderà un’azione compiuta su una parte dell’organismo, rispetto al tutto. Come il corpo di Marina Abramovich resta inerme alla mercé degli spettatori-torturatori della galleria Morra di Napoli nel 1974, che per 6 ore ininterrotte possono agire su di lei spogliandola, tagliandola e persino, puntandole contro una pistola automatica, così le opere di Carlo Alberto Cozzani, sono corpi, forme, composizioni a disposizione dell’ambiente che abitano, pronti a subire altri strappi e piegature, distorsioni e metamorfosi. Mentre Carlo Alberto continua a scattare ritratti neutri ma per niente neutrali.

massimiliano giberti

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composizione_opera_sindone questa serie di opere ha come tema la composizione nel senso più completo, vista come un insieme che collega il tutto, il modo in cui sono distribuiti, organizzati e messi in luce i vari elementi. la figura umana è una composizione che danno la forma a ciò che oggi è l’uomo, raffigurandolo con tutte le sue contraddizioni, specificità, visioni, pensieri. ecco la scelta di ricercare, la rappresentazione umana intesa nel suo senso più ampio come uomo_città, in quanto noi siamo l’unità di misura per la formazione della polis. le sovrapposizioni che subiamo dopo la nostra genesi avvengono durante la variabile tempo. è il corso della nostra vita, della società, della cultura, delle nostre esperienze che fa di noi ciò che siamo oggi. da qui l’idea di lavorare al contrario. fermare la “nascita” con un’istantanea. una sindone della purezza e genuinità che ci contraddistingue appenna arrivati nel mondo. un immagine priva ancora di tutte le aggiunte, modifiche, apposizioni che danno luogo a quelle mutazioni naturali o forzate, la sindone di quello che eravamo. l’opposto dell’uso che si è fatto della sindone, quel lenzuolo che raffigurava il fisico di un uomo subito dopo la sua morte a seguito di un calco dato dall’essere stato avvolto intorno al corpo. ognuno guarderà contemporaneamente le due opere, la composizione e la sua sindone, ed a seconda del suo stato d’animo, momento, pensiero, si sentirà all’interno di una o dell’altra. una ricerca che vuole mettere in scena la liquidità estrema in cui oggi la nostra società è immersa. una visione misantropa dell’uomo di oggi, della città di oggi, che necessità di una sindone al momento della genesi.

carlo alberto cozzani

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serie_composizione_opera_sindone

aprile 2018

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composizione #01_ tecnica mista su md_100x70 cm_aprile 2018 8 composizione_opera_sindone


sindone #01_acrilico su carta_100x70 cm_aprile 2018 composizione_opera_sindone 9


composizione #02_ tecnica mista su md_100x70 cm_aprile 2018 10 composizione_opera_sindone


sindone #02_acrilico su carta_100x70 cm_aprile 2018 composizione_opera_sindone 11


composizione #03_ tecnica mista su md_100x70 cm_aprile 2018 12 composizione_opera_sindone


sindone #03_acrilico su carta_100x70 cm_aprile 2018 composizione_opera_sindone 13


composizione #04_ tecnica mista su md_100x70 cm_aprile 2018 14 composizione_opera_sindone


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composizione #07_ tecnica mista su md_100x70 cm_aprile 2018 20 composizione_opera_sindone


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serie_anteprime

di composizione gennaio 2018

anteprime di composizione

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anteprima di composizione #01_tecnica mista su carta_33x48 cm_gennaio 2018 28 anteprime di composizione


anteprima di composizione #02_tecnica mista su carta_33x48 cm_gennaio 2018 anteprime di composizione 29


anteprima di composizione #03_tecnica mista su carta_33x48 cm_gennaio 2018 30 anteprime di composizione


anteprima di composizione #04_tecnica mista su carta_33x48 cm_gennaio 2018 anteprime di composizione 31


anteprima di composizione #05_tecnica mista su carta_33x48 cm_gennaio 2018 32 anteprime di composizione


série_instantanee Ricordo che da bambino l’istantanea per me era una foto, spesso involontaria, condivisa tra amici, scattata con una Polaroid che, in pochi minuti, agitando la meraviglia della stampa fuoriuscita dalla macchina, consegnava per incanto il risultato della posa. Il fascino dell’istantanea mi ha sempre incuriosito, incantato. Rimanevo sbigottito per come quello sviluppo, praticamente immediato, desse il senso dello stare insieme, e di come quel lasso di tempo inafferrabile, coincidente in un attimo, potesse mostrarsi già di per sé incorniciato, racchiuso dentro al suo bordo inconfondibile, pronto per essere appeso, con una puntina da disegno, insieme agli altri ricordi proprio lì, sulla parete già ingombra della camera. E allora un pomeriggio è accaduto. E’ nato il momento, l’istante, ed è nato forse proprio per tramite della reminescenza. Così ha preso forma, attraverso le tracce inconfondibili lasciate dai colori a olio impressi su una carta, l’opera madre. Urgeva dare vita al negativo, tant’è che su di lui ho imposto 40 diverse istantanee. Ne è emerso un calco, oppure uno scatto un po’ diverso dal solito. Da un vecchio blocchetto per appunti, formato di semplici fogli in cartoncino nero, smaterializzato dalla spirale che li teneva insieme mi ha dato la possibilità di realizzare 40 slide. Inizialmente davanti a me si presentarono nere come la pellicola della polaroid, vergini, ancora da imprimere con l’immagine a loro destinata da chissà quanto tempo prima. Oggi, mentre le osservo, posso affermare che sono diventate istantanee di suggestioni; attraverso l’olio, materiale lento, romantico, emozionante, ho avuto la possibilità di fermare il fluire del continuo rimembrare, non esiste infatti un contrario da opporre all’emozione di quell’attimo di vita che passa, che passa proprio mentre noi non vorremmo finisse mai. Parlo del contrasto di un istante colto e bloccato, che risulta possibile solo grazie alla tranquillità con cui l’olio sa fermarlo sulla slide. un istante un amore

carlo alberto cozzani

serie_instantanee

febbraio 2018 istantanee

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instantanee_olio su carta_100x70 cm_ febbraio 2018 34 istantanee


mini instantanee #01_ n.08 slide 8x5 cm._olio su carta

mini instantanee #02_ n.08 slide 8x5 cm._olio su carta

mini instantanee #03_ n.08 slide 8x5 cm._olio su carta

mini instantanee_olio su carta uile_8x5 cm_febbraio 2018 istantanee 35


mini instantanĂŠs #04_ n.08 slide 8x5 cm._huile coulĂŠe sur papier

mini instantanee #05_ n.08 slide 8x5 cm._olio su carta

mini instantanee_olio su carta uile_8x5 cm_febbraio 2018 36 istantanee


serie_composizione

marzo 2018

composizione

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composizione #00_tecnica mista su legno_62x44 cm_marzo 2018 38 composizione


composizione #01_tecnica mista su legno_62x44 cm_marzo 2018 composizione 39


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percezioni di forme in movimento

di forme in movimento marzo 2018


percezioni di forme in movimento #01_acrilico su carta_100x70 cm_marzo 2018

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percezioni di forme in movimento


percezioni di forme in movimento #02_acrilico su carta_100x70 cm_marzo 2018

percezioni di forme in movimento

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percezioni di forme in movimento #05_acrilico su carta_100x70 cm_marzo 2018

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percezioni di forme in movimento


percezioni di forme in movimento #06_acrilico su carta_100x70 cm_marzo 2018

percezioni di forme in movimento

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sĂŠrie_

sovrapposizioni maggio 2018 sovrapposizioni

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sovrapposizioni #01_acrilico su carta_100x70 cm_maggio 2018

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sovrapposizioni


sovrapposizioni #02_acrilico su carta_100x70 cm_maggio 2018

sovrapposizioni

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sovrapposizioni #03_acrilico su carta_100x70 cm_maggio 2018

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sovrapposizioni #04_acrilico su carta_100x70 cm_maggio 2018

sovrapposizioni

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volti dell’uomo luglio 2018

i volti dell’uomo

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i volti dell’uomo #01_acrilico su carta_100x70 cm_luglio 2018

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i volti dell’uomo


i volti dell’uomo #02_acrilico su carta_100x70 cm_luglio 2018

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i volti dell’uomo #04_acrilico su carta_100x70 cm_luglio 2018

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i volti dell’uomo


i volti dell’uomo #08_acrilico su carta_100x70 cm_luglio 2018

i volti dell’uomo

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luglio 2018 corpi

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corpi #01_tecnica mista su mdf_100x70 cm_luglio 2018

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singole 2018

opere singole

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alessandra_acrilico su carta_100x70 cm_luglio 2018

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opere singole


paesaggi verticali_tecnica mista su mdf_100x70 cm_maggio 2018

opere singole

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sguardi _tecnica mista su mdf_100x70 cm_giugno 2018

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unioni _tecnica mista su mdf_96x34 cm_ gennaio 2018

opere singole

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senza titolo #01_acrilico su carta_100x70 cm_ giugno 2018

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senza titolo #02_acrilico su carta _100x70 cm_ febbraio 2018

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carlo alberto cozzani

via giovato, 12 19021_arcola (sp)_italia cac@carloalbertocozzani.it www.carloalbertocozzani.it https://www.facebook.com/carloalbertocozzani67 https://www.instagram.com/carloalbertocozzani +39 348 8211894



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