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LA SICILIA

VENERDÌ 25 MARZO 2011

CATANIA PROVINCIA .43

Jonica GIARRE

GIARRE. Il Comune in regime di spesa limitata dal 2008

in breve

Strade colabrodo «Non ci sono fondi» Circolare per le vie di Giarre è sempre più insidioso. Numerose vie sono dissestate, ci sono automobilisti che hanno avuto danni alle auto e pure associazioni di consumatori pronte ad assisterli nel chiedere i risarcimenti al Comune. Ma perché il Comune non interviene? Per rispondere bisogna fare un po’ i conti dell’ente. Bitumare una strada costa parecchio e i Comuni in genere non riescono a farvi fronte con propri fondi ma accendendo mutui. Il Comune di Giarre ha risapute difficoltà finanziarie e non può accendere mutui in quanto dal 2008 è in regime di spesa limitata. Quando, allora, l’amministrazione pensa che l’Ente potrà uscire da questo regime di restrizioni? Inoltre, c’è un’alternativa che consenta all’amministrazione di sistemare le strade senza accendere mutui? Il sindaco Teresa Sodano, in una nota, risponde: «L’accensione di mutui non è l’unica forma di finanziamento per la manutenzione straordinaria delle strade. Tali interventi possono essere finanziati anche con risorse proprie,

tra le quali il ricavato dell’alienazione patrimoniale. Si specifica, a tal proposito, che ad oggi si è proceduto all’alienazione dei capannoni della zona artigianale non locati; si è iniziata l’alienazione dei capannoni locati che avrà concreto perfezionamento nei prossimi mesi. Pertanto, nel corso dell’esercizio 2011, si uscirà dal regime di cui all’art.191». Quindi con la vendita ai locatari dei capannoni affittati si potranno sistemare le strade. Ma quanti capannoni si venderanno? Il dirigente finanziario, dott. Letterio Lipari, riferisce: «I capannoni locati disponibili sono in tutto circa una ventina, il numero delle alienazioni da effettuare dipende dalle adesioni dei locatari interessati all’acquisto. Al momento è stato già venduto un primo capannone e si stanno perfezionando le altre vendite. Anche l’introito finale per l’Ente è subordinato al numero dei capannoni che potranno essere alienati sulla scorta delle adesione dei locatari». MARIA GABRIELLA LEONARDI

Non è possibile procedere alla bitumazione a causa delle ristrettezze economiche . Si pensa di intervenire con risorse comunali, che possono provenire dall’alienazione dei capannoni della zona artigianale

FIUMEFREDDO Auto in bilico in ponte sul fiume: salva una donna s.s.) Se le cavata con molto spavento, la giovane di Fiumefreddo che è stata soccorsa, ieri pomeriggio, intorno alle due, dalla squadra di turno dei vigili del fuoco del distaccamento di Riposto, mentre attraversava con la propria autovettura - una Lancia Y - il piccolo ponte che sovrasta il fiume Fiumefreddo, ubicato a Marina di Cottone. Infatti, a seguito di una errata manovra, l’utilitaria condotta dalla donna è rimasta con le ruote in bilico sul piccolo ponte. Nell’arco di pochi minuti, i pompieri ripostesi - intervenuti al comando del caposquadra Mario Puglisi - hanno messo in sicurezza la Lancia Y con a bordo la giovane fiumefreddese.

RIPOSTO

Parcheggio in via Teatro affollato di auto automobilisti in fuga dalle «strisce blu» m.g.l.) Aperto qualche anno fa, finora nel parcheggio di via Teatro avevano, al massimo, parcheggiato due, tre auto ogni giorno, eccetto che in occasione di qualche affollato spettacolo al teatro Rex. “Non è illuminato”, “non è asfaltato”, “in quella zona c’è il rischio che ti rubino la macchina”, “ci vorrebbe un custode”: ben note le obiezioni degli automobilisti che sinora hanno sempre preferito parcheggiare altrove, fosse pure in doppia fila o negli stalli per disabili. Ma, ultimamente, invece, da quando nel centro storico c’è stata quella che è stata definita da vari cittadini come l’invasione delle strisce blu, il parcheggio si è improvvisamente popolato di auto. Chissà quale arcano mistero si nasconde dietro questa inversione di tendenza: automobilisti in fuga dagli stalli a pagamento e dal pericolo incombente delle multe per chi non espone il tagliando, in cerca dell’ultimo scampolo di suolo pubblico gratuito? O clienti che finalmente si sono convinti a fare due passi e a non ostinarsi a cercare parcheggio davanti l’ingresso dei negozi? La sosta a pagamento è più odiosa pure dell’oscurità e dei possibili ladri? (foto Di Guardo)

Un sentiero tortuoso per accedere al cimitero Giarre. S. Giovanni Montebello: pensionato chiede la rilevazione dei rischi. Comune: «Non riguarda queste strutture»

L’ACCESSO AL CIMITERO DI S. GIOVANNI[DI GUARDO]

Un sentiero stretto e tortuoso è l’unico accesso al cimitero di S.Giovanni Montebello. Una strada che non permette il passaggio di due autovetture, contemporaneamente, e dei mezzi di soccorso. E su questo problema da tempo il giarrese Angelo Finocchiaro, pensionato e residente a Gela da diversi anni, cerca di sensibilizzare le amministrazioni comunali. «Mi sono sempre chiesto come un cimitero sia stato aperto con questa unica via d’accesso. Ho, inizialmente, inviato semplici lettere al Comune, ai suoi dirigenti, assessori e alle forze dell’ordine e poi delle raccomandate, con cui chiedevo il documento di valutazione dei rischi e l’attestato di agibilità del

GIARRE. «La donna di fiori», il corpo femminile in letteratura “La donna di fiori. Éros, botanica, alchimia” è un libro che apre un nuovo modo di intendere la letteratura. L’autore, l’editorialista e inviato del nostro giornale Giuseppe Testa, ha indagato una larga parte della letteratura non solo italiana, per scorgere le tracce degli esiti metaforici dei profumi femminili, intesi come odori e umori del corpo femminile, ritrovando in altre culture e in diversi tempi un modo inusuale di intendere il corpo delle donne, un corpo odoroso e instabile, una concezione molto diversa da quella della società occidentale contemporanea, in cui rappresenta il mezzo più usato dalla pubblicità per sedurre i consumatori. Il volume, che potrebbe essere definito di critica letteraria (anche se non solo), è stato presentato a Giarre, alla libreria La Señorita, ieri l’altro. A presentare l’opera edita da Sellerio, il prof. Tino Vittorio, docente di Storia contemporanea della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania. Ha moderato gli interventi la giornalista Eleonora Cosentino e ha letto il primo capitolo del libro l’attore Lucio Arcidiacono. Quale l’intento dell’opera? Sollecitare un dibattito: «Il libro non ha un inizio classico né una fine - ha spiegato Testa - come ci si aspetterebbe. Non c’è infatti una introduzione, ma si entra nel vivo del discorso senza preamboli, e il discorso non si conclude, perché pone interrogativi anziché dare risposte. È una sollecitazione». Ulteriore prova le parole di Tino Vittorio: «È un libro contro la psicanalisi, contro coloro che pensano di conoscere la psiche dell’uomo, contro i presuntuosi fondatori del sapere scientifico sull’uomo. Per l’autore infatti la vita è un tango, un ballo, possiamo arricchirla di cultura, di considerazioni: così nasce la "Donna di fiori"». In che modo, allora, questo libro apre un [DI GUARDO] GIUSEPPE TESTA, COSENTINO E TINO VITTORIO nuovo modo di intendere la letteratura? Perché ci svela come in letteratura i fiori nascondano metafore degli odori del corpo femminile, profumi e umori che in passato, almeno fino a Settecento, non erano banditi, ma ricercati. Questi odori erano sublimati in forma di profumi di fiori. Ben venga, quindi, un’opera che si impone come rilettura illuminante della storia della rappresentazione del corpo femminile. Analizzando una serie di documenti medici, filosofici, poetici - l’autore dimostra come fino al "Don Giovanni" di Mozart, libretto dell’abate Lorenzo Da Ponte (opera andata in scena per la prima volta a Praga nel 1787), il corpo della donna era corpo caratterizzato da odori: poi questo carattere passò in secondo piano, ma indizi restano anche in autori dell’800 e del ’900, da Proust a Joyce. «Ho cercato - ha aggiunto l’autore - queste tracce in quelli più insospettabili e secondo me esistono anche in quelli più fondanti del canone occidentale». Ma non è tutto. Ancora Tino Vittorio: «È un libro che inquieta. Non ha un vero inizio e una fine, i capitoli sono intercambiabili, tanti i messaggi e nessuno predominante. Ma c’è fra le righe una sfida: il libro è ricco di rimandi bibliografici, l’autore sfoggia una grande erudizione e vuole quasi mettere in difficoltà il lettore, parlerei di "insolenza" intellettuale (e per questo aspetto è ancora più interessante) perché sfida il lettore, gli lancia il guanto ad avere armi intellettuali di alto livello. È un libro superdotato di rimandi bibliografici e inaugura una maniera diversa di intrattenersi con i libri, quella colloquiale, pretesti per discutere e confrontarsi». S’è aperta una nuova strada. Come è stato rilevato in alcuni interventi del pubblico presente, il cammino intrapreso va seguito fino in fondo, molte ancora le sorprese che può riservare. GRAZIELLA PULVIRENTI

struttura. Non avendo ricevuta alcuna risposta, ho inviato un atto stragiudiziario con diffida. Dopo di che ho ricevuto risposta dal dirigente alla IV area del Comune di Giarre, arch. Venerando Russo, con cui comunicava che la questione non rientrava nelle competenze del suo ufficio e che la struttura non è dotata di agibilità ma di collaudo tecnico amministrativo. Di fatto le copie che avevo richiesto non mi sono mai state inviate». Sulla questione risponde oggi, sempre il dirigente della IV Area, arch. Venerando Russo. «Sottolineo ancora una volta che le problematiche stradali e la relativa sicurezza del cimitero comunale di S.Giovanni Montebello non rientrano

tra le competenze assegnate alla IV area; in merito all’agibilità e alla sicurezza nel cimitero di S. Giovanni è già stata fornita ampia risposta con la quale si evidenziava che il documento di valutazione dei rischi non riguarda la struttura cimiteriale, considerato che non esistono uffici comunali, ed inoltre, la predetta struttura cimiteriale non può essere globalmente dotata di certificato di agibilità proprio per le caratteristiche peculiari della struttura. Sulla viabilità di accesso al cimitero, ho informato l’Amministrazione comunale circa la possibile soluzione tecnica da adottare». MARIAGRAZIA TOMARCHIO

Gli alunni in crociera sulla «Signora del vento» s.s.) Sarà presentata oggi, alle 10,30, nel Municipio ripostese, il progetto "Signora del vento", organizzata nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia dal Comune, dalla Lega navale italiana, dalla società "Marina di Riposto", dalla Guardia costiera e dalla Provincia regionale di Catania. La "Signora del vento" è una nave scuola privata (con tre alberi e lunga 85 metri) che martedì 29 marzo e sabato 2 aprile porterà in crociera nelle acque di Riposto gli alunni del comprensorio ionico - etneo. Interverranno alla presentazione: il sindaco Carmelo Spitaleri, l’assessore comunale al Mare, Domenico Di Martino, il presidente Giovanni Fragalà e il vice presidente Giuseppe Sorbello della sezione ripostese di Lega navale italiana, il consigliere provinciale Francesco Cardillo.

RIPOSTO Consiglio comunale sul servizio di tesoreria s.s.) Si riunisce oggi, alle 20, il Consiglio comunale della cittadina marinara, in seduta straordinaria d’urgenza, con all’ordine del giorno l’approvazione dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio di Tesoreria e di Cassa e l’elezione della I, II, III e IV Commissione consiliare permanente.

GIARRE Incontro dell’Oari-Avulss sulla devianza minorile m.g.l.) Domani, sabato 26 marzo alle 17, nel salone degli specchi del Municipio, l’Oari - Avulss di Giarre, presieduto da Valeria Ferro, promuove un incontro informativo sul tema: "Devianza minorile: tra il punire e il rieducare". Intervengono la dott. Carmela Leo, direttore dell’istituto penitenziale per minori di Acireale e don Mario Arezzi, parroco della comunità "Santi Cosma e Damiano" di Acireale. Concluderà il senatore Salvo Fleres, garante dei diritti dei detenuti. Coordina e presiede Valeria Ferro.

LE FARMACIE DI TURNO CALATABIANO (Pasteria): via Sac. Dominici; FIUMEFREDDO: via Umberto, 54 (solo diurno); GIARRE (Macchia): via V. E. Filiberto, 198; NUNZIATA: via Etnea, 203; RIPOSTO: via Roma, 55/a.

RIPOSTO. Vagliata la proposta del Comune: il materiale utile per il ripascimento della costa

Il «chiancone» ripara le erosioni La proposta dell’amministrazione comunale sull’utilizzo del "chiancone" come materiale per il ripascimento della costa sottoposta ad erosione è stata vagliata in un incontro che si è tenuto, ieri mattina, in Municipio. All’incontro, oltre al sindaco Spitaleri, erano presenti gli assessori Mario Calderone (Ambiente) e Francesco Castelli (Lp), il comandante del locale Circomare, Donato Zito, Francesco D’Urso e Stefano Panucci dell’Arpa Sicilia, Benedetto Caruso della Soprintendenza Beni culturali, Giuseppe Filetti della sezione Demanio del Genio Civile, Salvo Calì del settore urbanistica dell’Utc, l’assessore Agatino Fresta e il consigliere Gaetano Portogallo del Comune di Mascali, la geologa Marzia Petralia. Per il rappresentante del Genio civile, il progetto in questione è molto funzionale grazie al-

le straordinarie caratteristiche che presenta il "chiancone". Tale materiale - che si trova in considerevoli quantità nel "triangolo" Riposto, Santa Venerina e Pozzillo - è un ottimo paraconglomerato. «Ogni lavoro edile - ha spiegato Calderone - comporta lo smaltimento di materiali in apposite discariche. Il "chiancone" è uno di questi. Con il progetto in questione, per ogni singola concessione edilizia, il Comune inserirebbe una clausola che prevede il conferimento in un sito comunale del "chiancone" nelle more dell’impiego per il ripascimento costiero. Questo comporterà anche un monitoraggio più costante in materia di conferimento dei materiali di scarti edili in discarica». Per l’Arpa è propedeutica la presentazione di un progetto che dovrà essere valutato dagli enti interessati. SALVO SESSA

LA RIUNIONE PER L’UTILIZZO DEL CHIANCONE

[FOTO DI GUARDO]

RICERCHE VANE TRA RIPOSTO E FONDACHELLO CALATABIANO

Un barcone con clandestini Maltempo del 4-5 marzo segnalato dai pescherecci nuove segnalazioni di frane Sono proseguite senza soste nel Circondario marittimo ripostese, le ricerche avviate, ieri mattina, dalla Guardia costiera, dalla Guardia di finanza, dai carabinieri e dalla polizia, a seguito di una segnalazione di alcuni pescherecci che davano per certa la presenza di un barcone carico di clandestini in prossimità della costa tra Riposto e Fondachello. Il barcone è stato segnalato nella stessa zona dove lunedì scorso è avvenuto lo sbarco di una cinquantina di clandestini, tutti egiziani. Alle operazioni di ricerca del barcone - scattate intorno alle otto e proseguite per oltre sei ore - hanno preso parte tre motovedette della Guardia costiera (due della Capitaneria di

Porto di Catania ed una del Circomare ripostese) e un velivolo del II Nucleo aereo della Guardia costiera con sede nel capoluogo etneo, nonché un elicottero della Sezione aerea della Guardia di finanza di Catania. La ricerca aereo-navale dell’imbarcazione degli extracomunitari è stata supportata da decine di pattuglie di carabinieri, polizia, guardacoste e fiamme gialle che hanno perlustrato tutta la costa del Circondario marittimo ripostese. Il 28 settembre dello scorso anno tra Fondachello e Marina di San Marco furono bloccati dalla Guardia costiera di Riposto e dai carabinieri della Compagnia di Giarre 34 immigrati egiziani. S. S.

Dopo una prima verifica dei danni, a seguito del maltempo che si è abbattuto sul territorio comunale il 4 e 5 marzo scorso, operata dagli uffici comunali con il personale del Dipartimento regionale della Protezione Civile - Servizio per la Provincia di Catania, ove sono stati rilevati diversi danni al patrimonio viario comunale, continuano a pervenire ulteriori segnalazioni da parte di cittadini che hanno documentato l’esistenza di altre situazioni di movimenti franosi. Le contrade e le strade comunali che sono risultate maggiormente danneggiate sono: San Filippo Bosco, Giuliano, Lunella, Piraino-Croce e la strada comunale Danzo-Zambataro ubicata al confi-

ne con Piedimonte Etneo, compresa la strada comunale Morabito che costeggia il vallone in c.da Forcini. In dette arterie si è registrato in diversi tratti l’azione erosiva delle acque di ruscellamento e del fango provenienti dai versanti collinari posti a monte, il deposito di fango e detriti provenienti da movimenti franosi, il crollo dei muri in calcestruzzo ed il cedimento della sede viaria, in alcuni casi per diverse decine di metri. Sono stati segnalati anche dai privati i danni su alcuni fondi agricoli coltivati causati dall’azione erosiva e dagli allagamenti provocati dalle acque del Torrente Troffazze, nei pressi dell’Alcantara. SALVATORE ZAPPULLA


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