dove andiamo la rivista del varesotto by bruno montagna

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Ufficio di Varese: Via Privata Fugino, 5 Porto Valtravaglia (Varese) tel/fax r.a. 0332.547645 E-mail Editoria: doveandiamo@tin.it E-mail Grafica: studiosettanta@tin;it

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Direttore responsabile: Corrado Montagna Ufficio Pubblicità: Maria Grazia Cristiano Immagine e Comunicazione: Davide Brumont Fotografie: Bruno Montagna Hanno collaborato per i testi: Filippo Carullo - Davide Brumont

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LA FUNZIONE CHE I FUNGHI SVOLGONO IN NATURA TRA I VEGETALI

Importante è la funzione che i funghi svolgono, in natura, tra i vegetali.

Nei

boschi esiste uno stretto rapporto d'interdipendenza tra i funghi e gli alberi. Un preciso rapporto ecologico che, a parte rare ed imprevedibili calamità naturali, nessuno riuscirebbe ad alterare, se non l'uomo, con il suo scarso rispetto per la natura, con la sua ingordigia e con la mancanza di considerazione verso il patrimonio comune, quale appunto sono i luoghi in cui i funghi crescono spontaneamente. Il terreno in cui i funghi prima nascostamente vegetano e da cui poi vivacemente sbocciano, è un'entità nella quale pulsa una vita molto attiva, che ha delle regole, delle sue necessità anche molto esigenti; è un sistema in cui operano contemporaneamente molti fattori biologici che si influenzano l'un l'altro in un equilibrio delicato. I funghi sono piante prive di clorofilla, prive cioè della capacità tipica dei vegetali di trarre alimento dai minerali del terreno e dall'energia solare grazie al processo di fotosintesi. Essi sono costretti, pertanto, a procurarsi le sostanze necessarie alla loro vita o da materie organiche in decomposizione che trovano nel terreno, e in tal caso si dicono "saprofiti!', o addirittura da organismi vivi proprio come fanno gli animali - e in tal caso possono essere "parassiti" oppure "simbionti". 8

Nel terreno, specialmente in quello dei boschi, vi è tutto un intreccio di filamenti fungini, detti "ife", simili a radichette biancastre, spesso microscopiche, che insieme costituiscono il "micelio". E’ un intreccio che invade tutto ciò che incontra, dalle particelle del terreno ai residui organici, alle radici delle piante e con ognuno di questi componenti stabilisce determinati rapporti ed esercita determinate funzioni che sono essenziali sia per lo svolgimento della vita sul suolo sia per la sopravvivenza, per la vegetazione per la fruttificazione dei funghi stessi. La parte visibile del fungo, quella che possiamo raccogliere, (detta propriamente "carpoforo"), si potrebbe paragonare ad un frutto, prodotto dall'attività dell'apparato vegetativo nascosto. Tali frutti sono dotati di microscopici elementi cellulari, paragonabili ai semi delle piante superiori, che si chiamano "spore"e che a maturazione si disperdono nel terreno o in altro substrato (legno, rifiuti organici vari) e, germinando, se le condizioni di ambiente, di temperatura, di umidità sono idonee, danno luogo ad altro micelio e quindi ad altri carpofori. I funghi saprofiti vegetano su sostanze organiche in decomposizione, sia vegetali sia animali, come il letame, l'humus, il legno d'alberi morti, le spoglie d'insetti, di roditori, ecc.; questi funghi sono indispensabili all'equilibrio dell'ambiente naturale perché, demolendo i residui vegetali ed animali, rimettono

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in circolo elementi nutritivi assimilabili poi da altri organismi, come l'erba e le piante. I funghi parassiti si sviluppano invece su vegetali e animali viventi provocando talvolta gravi malattie e anche la morte dell'ospite. Si tratta in gran parte di forme microscopiche che rappresentano un serio pericolo per l'agricoltura e la silvicoltura. Certe specie possono essere tanto parassite quanto saprofite: è il caso dei notissimi "chiodini" che aggrediscono le piante legnose vive e continuano poi a vivere su di esse, dopo averle uccise, come saprofiti fino a decomporle. Sebbene esistano parecchi funghi a carattere eminentemente parassitario, i cui rappresentanti più spettacolari sono i polipori, ve ne sono d'altra parte moltissimi, detti"micorrizici", che vivono in simbiosi, ossia in alleanza, in collaborazione con le piante verdi e in particolare modo con le piante d'alto fusto: il loro micelio, cioè, entra in convivenza mutualistica con le radici della pianta, stabilendo con questa uno scambio di sostanze nutritive con vantaggio reciproco. Questi funghi, infatti, decomponendo i detriti, accumulano riserve di sostanze nutritive nel suolo che vengono poi assorbite lentamente dalle radici della pianta di cui sono gregari e, a loro volta, essi traggono alimento dagli amidi prodotti dal metabolismo della pianta stessa. Ecco perché certe varietà di funghi si trovano preferenzialmente al piede di certi rispettivi tipi di alberi, che sono appunto

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I FUNGHI UN DONO DELLA NATURA quelli con cui hanno stretto più validi rapporti di alleanza. La maggior parte dei funghi più noti, sia commestibili sia velenosi, appartengono al gruppo dei funghi simbionti o micorrizici. Siano saprofiti, parassiti o simbionti, i funghi sono in grado, grazie a certi principi di cui sono riccamente dotati, di aggredire i materiali che rimarrebbero altrimenti incorrotti nel terreno e di renderli accessibili alle funzioni nutrizionali delle piante superiori oltre che, naturalmente, alle proprie. I funghi sono, insomma, degli attivissimi e insostituibili operatori del ricambio alimentare della natura. Senza di essi i residui della vegetazione degli alberi, degli arbusti, delle erbe si accumulerebbero in strati così alti da impedire alle radici delle piante di raggiungere gli strati profondi per assorbire le sostanze nutritive; senza tener conto che, a mano a mano, la vegetazione verrebbe soffocata, sepolta dalla massa di detriti, specialmente foglie, che si accumulerebbero sul suolo. Con la loro instancabile funzione di spazzini ed alleati delle piante i funghi sono dunque dei veri benefattori del bosco, indispensabili per la sopravvivenza della vegetazione e, in definitiva, per la nostra sopravvivenza che dalle piante verdi riceve gran parte dell'ossigeno necessario. Il calpestare o muovere inutilmente il suolo il raccogliere in quantità eccessive i funghi noti e distruggendo quelli che non si conoscono, può provocare gravi danni all'equilibrio del bosco.

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DAL BOSCO BOSCO ALLA ALLA BUONA BUONA TAVOLA TAVOLA DAL I “FUNGIATT” PIU’ ESPERTI SONO GIA’ ALL’OPERA DA QUALCHE TEMPO. MA PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI APPASSIONATI RICERCATORI DI FUNGHI, LA STAGIONE DEL RACCOLTO STA PER COMINCIARE SOLO ORA.

Non avventurarsi mai in luoghi pericolosi, perchè per prendere un fungo, ci si potrebbe pentire dopo. E poi... la cosa più difficile:“Ves bon de turnà indré”.

Con l’arrivo dell’autunno inizia il periodo delle lunghe passeggiate nei boschi alla ricerca di castagne ma soprattutto dei funghi, dono prezioso della natura, così prelibati da pensarli solo finiti in padella. Per andare a funghi, non ci si può improvvisare cercatori ma ci si deve per lo meno documentare sui regolamenti per la raccolta che cambiano da luogo a luogo. È quindi importante chiedere prima informazioni presso i comuni, le comunità montane o gli enti di parchi, nelle località in cui si vuole effettuare la ricerca .

Su tutto il territorio regionale la raccolta regolarmente autorizzata è consentita secondo le modalità di seguito indicate

Rinfreschiamoci però la memoria su ciò che è sempre bene ricordare, quando si va per boschi a raccogliere funghi, castagne o altre varietà di frutti spontanei del sottobosco. Conoscere ciò che è consentito o non consentito raccogliere e, addirittura quello che è vietato nel proprio comportamento durante

la ricerca per rispettare la natura e per non andare incontro a sanzioni, in caso di controlli.

Quantità di funghi da poter raccogliere, di quali tipi e se occorre munirsi di permesso.

Informare sempre qualcuno sulla zona in cui ci si reca. Munirsi di una cartina della zona e una bussola e se si dispone di un cellulare portarlo verificando che sia completamente carico. Calzare scarpe e vestiti idonei. Non proseguire se si hanno dubbi del peggioramento delle condizioni meteorologiche. 10

MODALITA' DI RACCOLTA FUNGHI

• la raccolta dei funghi è consentita dall'alba al tramonto, ed è limitata ai soli corpi fruttiferi epigei (epigei sono i funghi comuni che crescono nei boschi e sui prati) • il limite massimo di raccolta giornaliera per persona è di tre chilogrammi, salvo che tale limite sia superato da un solo esemplare o da un unico carpoforo di Armillaria mellea • la raccolta è consentita in maniera esclusivamente manuale, senza l'impiego di alcun attrezzo ausiliario, fatta salva l'asportazione dei corpi fruttiferi di Armillaria mellea per i quali è consentito il taglio del gambo sul posto in quanto utile per la riproduzione e molto duro da mangiare. • è obbligatoria la pulitura sommaria sul luogo di raccolta dei funghi riconosciuti eduli; non sussiste pertanto obbligo di pulitura per gli esemplari da sottoporre al riconoscimento degli ispettorati micologici • è vietata la raccolta, l'asportazione e la movimentazione dello strato umifero e di terriccio in genere • è vietata la raccolta di funghi decomposti • è vietata la raccolta di ovuli chiusi di Amanita cesarea • è vietato l'uso di contenitori di plastica per il trasporto • è obbligatorio l'uso di contenitori idonei a favorire la dispersione delle spore durante il trasporto

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E’ UTILE ANCHE RICORDARE • Non utilizzare uncini o rastrelli che possono danneggiare l’humus (componente chimico del terreno) e il micelio (apparato vegetativo dei Funghi formato da un intreccio di piccolissimi filamenti). • E’ vietata la distruzione intenzionale delle specie dei funghi non oggetto di raccolta. • E’ vietata la raccolta, l'asportazione e la movimentazione dello strato umifero o di terriccio • Non danneggiare i funghi velenosi o quelli che non si conoscono.(svolgono indispensabili funzioni per il mantenimento dell'equilibrio biologico del bosco) • I funghi si raccolgono interamente cioè completi di ogni loro parte e non tagliandoli alla base (questo ne facilita il riconoscimento) • Utilizzare canestri per contenere i funghi raccolti per favorire la dispersione delle spore nell’ambiente e anche per mantenerli freschi durante il trasporto Non usare mai (è anche vietato) le inquinanti buste di plastica che rovinano i funghi e ne alterano le caratteristiche (potrebbero anche non essere più riconoscibili) • Limitare la raccolta ai quantitativi di funghi necessari al consumo "risparmiando" gli esemplari troppo giovani (non hanno ancora prodotto i loro "semi") ed evitare quelli troppo vecchi o ammuffiti. • Non raccogliere i funghi, neanche se commestibili, che crescono lungo le strade, nelle discariche o in altri luoghi potenzialmente inquinati. Il fungo è una spugna che assorbe tutto quello che è presente nell'ambiente circostante. • Non trasportare insieme funghi commestibili e funghi sconosciuti o velenosi. • Non fidarsi del riconoscimento fatto esclusivamente con le tavole o con le foto di libri di funghi.

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NON CONSUMARE MAI FUNGHI CHE NON SIANO STATI IDENTIFICATI CON CERTEZZA UN FUNGO DUBBIO SI SCARTA SEMPRE!!!! (avvaletevi solo di micologi regolarmente abilitati alla cernita)

Chi non è sicuro della commestibilità dei funghi raccolti può rivolgersi all’Azienda Sanitaria Locale ASL Per offrire un servizio di consulenza ai “fungiatt” L'Asl Varese attiva i suoi centri operativi dal 1/09 al 30/11/ 2012 A VARESE - padiglione Tanzi - via O. Rossi, 9 - tel.0332 .277111-277240 lunedì e venerdì dalle 11 alle 12,30, mercoledì dalle 14 alle15. A GALLARATE - via Leonardo da Vinci,1- tel. 0331 709961 - 709967 lunedì, martedì - venerdì dalle 11 alle 12. A LUINO in via Verdi, 6 - l tel. 0332 542822 - 542820 - lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11.30 alle 12.30. A TRADATE in via Gradisca, 16, tel.0331I815102 - 815123 - lunedì dalle 11.30 alle 13.30. L’attività dell’Ispettorato micologico è a titolo gratuito, con esclusione del rilascio di certificazione sanitaria al fine della commercializzazione. Si ricorda che non verranno esaminati funghi sminuzzati, in stato di deterioramento, condizionati o riposti in contenitori di plastica I funghi giudicati non mangerecci saranno immediatamente eliminati. CONSIGLI per sottoporre a controllo i funghi raccolti • separare con opportuni accorgimenti le diverse specie fungine raccolte. • portare l'intero quantitativo di funghi raccolto all'esame di commestibllità nel più breve tempo possibile • i funghi da sottoporre a visita devono essere: freschi (non congelati o scongelati, non essiccati, non diversa-

mente conservati interi non recisi o tagliati, non spezzettati, non lavati, non raschiati o, comunque, privi di parti essenziali al riconoscimento) • sani ed in buono stato di conservazione (non larvati, non ammuffiti, non fermentati, non fradici, non eccessivamente maturi) - puliti da terriccio, foglie e/o corpi estranei - provenienti da aree non sospette di esposizione a fonti di inquinamento chimico o microbiologico (discariche di rifiuti, cumuli di macerie, sponde di corsi d'acqua lurida, pascoli ove si sia verificata transumanza, parchi e giardinetti cittadini, vicinanze di aeroporti, autostrade, strade ad intenso traffico veicolare, stabilimenti industriali, forni inceneritori, cimiteri, centrali elettriche, frutteti e/o colture trattate con antiparassitari). Comunità Montana Valli del Verbano strada Provinciale 1140 Cassano Valcuvia (Varese) tel. 0332 991001 www.vallidelverbano.va.it REGOLAMENTO RACCOLTA FUNGHI NELLE VALLI DEL VERBANO

Il regolamento per la raccolta dei funghi epigei. è stato approvato dall'Assemblea della Comunità Montana Valli del Verbano in data 28 giugno 2010

La normativa è valida su tutto il territorio della Comunità Montana Valli del Verbano che si estende lungo la sponda orientale del Lago Maggiore da Laveno Mombello fino a Pino L.M. includendo i monti della Valcuvia, la Valtravaglia, la Valdumentina e la Veddasca. Per informazioni 0332.991001 Sono invece escluse quelle aree inserite all'interno del Parco regionale del Campo dei Fiori: Brinzio, Castello Cabiaglio, Masciago Primo, Rancio Valcuvia, Cuvio, Orino, Cocquio Trevisago e Gavirate. Per informazioni 0332.435386

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DAL BOSCO BOSCO ALLA ALLA BUONA BUONA TAVOLA TAVOLA DAL COMUNI FACENTI PARTE DELLA COMUNITÀ MONTANA VALLI DEL VERBANO: Agra, Azzio, Brenta, Brezzo di Bedero, Brinzio, Brissago Valtravaglia, Casalzuigno, Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Castelveccana, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio, Cuvio, Dumenza, Duno, Ferrera di Varese, Gavirate, Gemonio, Germignaga, Grantola, Laveno Mombello, Luino, Maccagno, Masciago Primo, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Orino, Pino Sulla Sponda del Lago Maggiore, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Tronzano Lago Maggiore e Veddasca

A tutti i cittadini dei 34 paesi della Comunità Montana Valli del Verbano è consentita la raccolta dei funghi senza l'obbligo di permesso e pagamento di tesserino. Al momento di un controllo da parte di Corpo Forestale dello Stato, Guardie Venatorie, Organi di Polizia Locale, o Guardie Ecologiche Volontarie è sufficiente presentare un documento di identità che attesti la residenza. Coloro che provengono da comuni al di fuori del territorio montano sono invece tenuti a versare la quota di: euro 30,00 valida fino al 31/12/2012 e mostrare la ricevuta di pagamento in caso di normale ispezione. Il versamento, dovrà essere effettuato tramite bollettino di conto corrente postale intestato a: Comunità Montana Valli del Luinese Servizio di Tesoreria – nr. conto 10669216 causale: raccolta funghi anno 2012

Sportello micologico presso la Comunità Montana Valli del Verbano per il controllo dei funghi raccolti per il periodo: dal 01/09/2012 al 30/11/2012. nelle giornate di sabato - 1,8,15,22,29 settembre - 6,13,20,27 ottobre - 3,10,17,24 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 nelle giornate di giovedì - 6,13,20,27 settembre - 4,11,18,25 ottobre - 8,15,22,29 novembre dalle ore 15.00 alle ore 17.00

DIECI REGOLE DA OSSERVARE PER CONSUMARE I FUNGHI IN SICUREZZA 1. I funghi commestibili dovranno essere disposti in contenitori rigidi ed aerati e conservati in luogo fresco. 2. Non devono essere utilizzati esemplari troppo vecchi, quelli imbibiti di acqua o che abbiano subito un congelamento a causa di un abbassamento di temperatura; i funghi in cui sia visibile la presenza di larve o parassiti o con segni di alterazione o di prolungata conservazione; le parti di fungo, soprattutto i gambi, che si presentano particolarmente tenaci e fibrose. 3. Il consumo o le operazioni di conservazione dovranno avvenire nel più breve tempo possibile. Se non vengono cotti nello stesso giorno della raccolta è consigliabile pulirli senza lavarli e deporli in frigorifero con il gambo rivolto verso l 'alto così che eventuali parassiti invertano la loro naturale marcia ed escano così dai carpofori dalla parte del gambo. Il tempo di conservazione non deve essere troppo lungo per evitare il manifestarsi di processi di alterazione, possibile causa di intossicazioni. 4. I funghi devono essere sempre lavati interi in abbondante acqua fredda ed asciugati prima di essere affettati e

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quindi cucinati. 5. Tutti i funghi freschi, tranne rarissimi casi, devono essere consumati previa adeguata cottura. Evitare di consumare i funghi non sufficientemente cotti, infatti, molte specie di funghi mangerecci provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti. 6. Consumare crude solo le pochissime specie consigliabili, purchè freschissime, perfettamente conservate, e in piccole quantità, dopo aver escluso intolleranze individuali. 7. Talune specie (ad es. Armillaria mellea, Amanita rubescens, Amanita sezione Amanitopsis, Boletus luridus, Clitocybe nebularis, Lycoperdum pyriforme, Melanoleuca grammopodia, qualche Ramaria commestibile), prima di essere cotte, hanno bisogno di una pre-bollitura per eliminare le sostanze tossiche termolabili, per renderli più digeribili o per eliminare alcuni sapori ed odori non troppo gradevoli. Questa operazione si esegue bollendo i funghi, preventivamente puliti e frazionati con acqua in pentola senza coperchio per almeno 15/20 minuti dall'ebollizione cui dovrà seguire la scolatura; I'acqua della bollitura deve essere eliminata. 8. Alcune specie di funghi (ad es. Marasmius scorodonius Marasmius oreades, Sarcodon imbricatus, Clitocybe odora, Clitopilús prunulus) vanno utilizzati solo in piccole percentuali come aromatici o correttori di sapori. 9. Si sconsiglia di consumare i funghi: alle donne in gravidanza o in allattamento; alle persone con intolleranza a particolari alimenti, farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi al fegato, stomaco, intestino, pancreas, reni, senza il consenso del medico; agli anziani debilitati; ai bambini (a causa della difficile digeribilità). 10. Consumare quantità "ragionevoli di funghi senza eccedere nell'uso dei grassi di condimento: pasti abbondanti e ripetuti sono l'anticamera delle indigestioni !!

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DONNA-UOMO DAMEN-UND HERRENFRISEURIN • riceve per appuntamento • auf voranmeldung

QUATTRO MODI PER CONSERVARE I FUNGHI Conservare solo funghi sani, puliti e soprattutto che appartengano a specie sicuramente mangerecce. FUNGHI ESSICCATI Non tutte le specie fungine si prestano ad essere essiccate. Durante l'essiccazione viene eliminata in gran parte l'acqua di vegetazione e si concentrano gli aromi contenuti. Pulire scrupolosamente i funghi, affettarli regolarmente senza lavarli. Esporli al sole in una cassetta munita di una reticella ritirarli al calar del sole e riesporli il giorno successivo. In mancanza di sole utilizzare un essiccatore familiare che si può trovare normalmente in commercio. Si ricorda che il Coprinus comatus non essicca naturalmente essendo inarrestabile il processo di maturazione anche dopo la raccolta, a meno che si utilizzi un essiccatore ventilato.

FUNGHI SOTT'OLIO Far bollire i funghi tagliati a pezzi per almeno quindici minuti, secondo le specie, in 2/3 di aceto bianco e 1/3 di acqua e sale q.b. Prima di immergere i funghi il liquido deve essere già in ebollizione. Si raccomanda di pulire accuratamente i funghi e di attenersi alle quantità consigliate di aceto se si vuole scongiurare il rischio "botulino”. Scolare i funghi, farli asciugare su un canovaccio per diverse ore, disporli in vasi di vetro nei quali avrete già messo una parte di olio per evitare il più possibile la formazione di bolle d'aria. Conservare in luogo fresco, al buio, per un massimo di 12 mesi. Per aromatizzare i funghi, si possono aggiungere nel vaso: aromi, spezie ed erbe aromatiche - coprire con olio.

FUNGHI SOTT'ACETO Mettere sul fuoco una pentola d'acciaio inox con una miscela di aceto e acqua in parti uguali aggiungendo sale q.b.- Appena il liquido

bolle, mettere i funghi tagliati a pezzi e farli cuocere per una quindicina di minuti. (Volendo, al liquido di bollitura, si può aggiungere un mazzolino aromatico composto da: timo, maggiorana, dragoncello. nepetella. Ievistico ecc.) Scolarli con una schiumarola e deporli in vasi di vetro con chiodi di garofano e foglie d'alloro. Coprire con aceto bianco precedentemente bollito e raffreddato, coprire infine con un leggero strato d'olio d'oliva. - Tappare e conservare al freddo ed al buio.

FUNGHI CONGELATI I funghi interi, prima di essere congelati, devono essere puliti bene senza lavarli, scegliendo esemplari giovani o di media tagIia e non troppo maturi. Metterli in sacchetti per surgelati, chiuderli bene e conservarli nel freezer per un massimo di dodici mesi. Al momento dell’uso, lavare i funghi rapidamente in acqua fredda, affettarli mentre sono ancora un po' duri e cucinarli.

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AUTUNNO. IL GIARDINO. I FIORI.

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COMINCIAMO DAL PRATO

Passato il caldo di agosto, a settembre l'erba sembra riprendere vita. È il momento di prendersi cura del prato e prepararlo al meglio per la prossima stagione. In questo periodo in caso di siccità, potendolo fare, una giusta irrigazione è importante. La mancanza di acqua provoca indebolimento. Ma anche l'eccesso d’acqua è dannoso. Se l'equilibrio pioggia-sole si mantiene su livelli ottimali, il prato si presenta bello, florido e verde anche in autunno. Se l'erba cresce, occorre fino ai primi di novembre qualche intervento di taglio raccogliendo bene l’erba per evitare che a seguito di piogge e umidità si provochi la formazione di feltro compatto e quindi: rastrello alla mano. Attenti al muschio. Uno dei motivi principali di crescita del muschio è legato alla carenza di illuminazione solare, specie ai piedi di alberi e siepi. possono essere impiegati prodotti antimuschio sia in forma preventiva che curativa. Dopo la somministrazione, quando il preparato ha fatto effetto, mano al rastrello o all’aereatore per raccoglierlo, poi somministrate un fertilizzante a lenta cessione indicato per la stagione fredda e innaffiare. Arieggiare e scarificare Gli scarificatori, a mano, sollevano lo strato di feltro e muschio, che poi deve essere rimosso con il rastrello. L’arieggiatura va fatta dopo aver scarificato. Arriva l'inverno Con l'accorciarsi delle giornate e il calo della luce e delle temperature, l'erba non cresce più e in qualche caso comincia a ingiallire tra dicembre e marzo, ma l'erba non muore e con il crescere della luce e delle temperature riprende il suo aspetto. Evitare il calpestio o limitarne al minimo soprattutto se c'è

brina. Anche la neve sul prato non andrebbe calpestata. Il terriccio di copertura è sempre bene aiutare il prato a superare la cattiva stagione mediante una copertura con uno straterello di terriccio, composto da buona terra agraria (20%), letame stagionato (20%), torba e residui organici decomposti (la dose per 1.000 mq è di circa 3 metri cubi),. L’operazione si effettua tra fine novembre e i primi giorni di dicembre. Per quanto riguarda il prato, è buona norma sospendere l’irrigazione, ma iniziare un’altrettanto frequente e regolare opera di rastrellamento e raccolta delle foglie secche, per evitare che queste soffochino l’erba.

PREPARIAMO IL GIARDINO L’autunno è una stagione impegnativa per chi ha un giardino. Occorre rimboccare le maniche perchè i lavori da fare per la prossima primavera, sono tanti. Bisogna preparare le bordure e le aiuole per le bulbose primaverili, potare gli arbusti, regolare le siepi. Settembre è il momento anche in cui si seminano all’aperto calendula, convolo, papavero, pisello odoroso e annuali da fiore rustico: si piantano prezzemolo e ravanello. Si interrano i bulbi delle specie che fioriscono tra fine inverno e inizio primavera: bucaneve, croco, giacinto, muscari, calla, bella di giorno, fresie, iris, peonie. Ma soprattutto è giunto il momento di lavorare il terreno che può accogliere bulbi di tulipani, gia-

DOVE ANDIAMO cinti, narcisi, crochi, dalie, gladioli, begonie, tuberose. I fiori che provengono da bulbi sono di due tipi: a piantagione autunnale con fioritura primaverile all’incirca tra marzo e aprile, e i bulbi che verranno piantati a primavera nel terreno preparato in autunno, con la fioritura da maggio a giugno e secondo le specie anche di lunga e bella fioritura fino a ottobre. Sono piante rustiche che resistono anche a climi poco propizi. I loro fiori possono da soli creare un giardino fiorito per molto tempo. Vari sono i modi di impiego delle bulbose in giardino: le stesse piante possono creare effetti differenti se usate come piante da aiuola (esempio tulipani) o se piantate a casaccio nel prato qua e la (esempio crocus, galantius, scilla) Sia che spuntino nelle aiuole, tra i cespugli, che siano naturalizzate nel sottobosco ad esempio (narcissus, scilla, lillium) o in vasi (es; lillium, tulipani, amaryllis, fritillaria) Semplici da coltivare diversi per altezza, e portamento, per tipo di fiore, per periodo di fioritura. Questo tipo di piantagione costituisce una risorsa non solo per i giardinieri principianti ma anche per quelli più esperti. Occorre vangare l’aiuola destinata ad accoglierli, in profondità, concimare e preparate il terreno con prodotti antiparassitari. Se il suolo è ben lavorato, i bulbi si possono interrare con le sole mani, fino alla profondità prevista per ciascuna specie.

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AUTUNNO. IL GIARDINO. I FIORI.

Occorre pareggiate la terra, innaffiare abbondantemente e ricoprite l’aiuola con un abbondante strato di pacciame. Se non si ha un giardino, è anche il momento di dare una sistemata generale alle piante, sul terrazzo. Prima dell’arrivo dell’inverno occorre metterle all’ombra, in maniera che si abituino gradualmente alla mancanza di luce. Potate i rami troppo cresciuti e quelli secchi, dopidiché rinnovate il terreno o rinvasatele, se è necessario. In ogni caso, tutte le piante hanno bisogno di una buona concimazione. Importante pulire le foglie, spruzzandole con un getto a pioggia, delicato e uniforme. Già che ci siete, date una bella pulita anche al terrazzo, magari passandolo a fondo con acqua e spazzolone per togliere residui di terriccio e foglie dal pavimento che potrebbero diventare rifugio per insetti e lumache.

AUTUNNO: È IL MOMENTO GIUSTO PER METTERE A DIMORA I CORMI (tipi di bulbo) Foto: Mollica-Racheli

IL CROCO Il Crocus o Croco è una bulbosa perenne appartenente alla famiglia delle Iridacee ed originaria dell’Europa e del continente asiatico. E’ una pianta caratterizzata da foglie lineari di colore verde scuro e da fusti piuttosto corti che portano fiori di colore bianco, lilla o giallo. Il periodo della fioritura varia a seconda della specie ed è per questo che si possono ammirare esemplari di Crocus in primavera, in autunno o addirittura nel corso della stagione invernale. Da settembre fino a novembre possono essere piantati i crochi a fioritura invernale-primaverile (crocus aurens, crocus bifloreus, crocus angustifolius) che sbocceranno già a fine febbraio, mentre per quelli a fioritura autunnale bisognerà aspettare il mese di Luglio. I cormi andranno interrati a 5-7 cm di profondità e possono essere esposti sia in penombra che in pieno sole purchè il terreno sia ricco di materiale organico e venga mantenuto sempre umido. Le innaffiature dovranno essere costanti, ma moderate in modo da evitare ristagni idrici. Curiosità: dagli stimmi del crocus sativus si ricava lo zafferano, la preziosa spezia viene usata sin dall’antichità anche per tingere i tessuti del tipico colore gialloarancio.

COLTIVAZIONE E CURA DELLA ORTENSIA Le Ortensie coltivate più spesso nei giardini sono: l'Hydrangea macrophylla o l'Hydrangea hortensische. E’ una pianta che appartiene ad una famiglia di 80 specie con aspetto diverso, dall'arbustivo al rampicante sempreverdi o a foglie decidue. Il colore, variante dal bianco, al rosa, al blu, ha da sempre coinvolto gli appassionati di 16

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ortensie per scoprire quale é l'elemento che permette, allo stesso cespuglio di ortensia, di cambiare colore. Il colore dipende dagli elementi che compongono il terreno, ma, a volte, il colore blu è il colore base di alcune varietà, come la Hydrangea macrophylla coerulea. Così le Ortensie a fiore bianco, come la Hydrangea japonica e l'acuminata, sono assolutamente refrattarie alla composizione del terreno e non diventano mai blu. L’Ortensia preferisce una esposizione semi-ombreggiata evitando il sole pomeridiano che la fa afflosciare. Grazie alla sua notevole rusticità, l'Ortensia può sopportare anche diversi gradi sotto lo zero. Le ortensie non sono piante da vaso e, dopo la prima fioritura si devono trapiantare in giardino, in posizioni riparate. Richiede molta acqua, specialmente nel periodo della fioritura, ma è sensibilissima ai ristagni, che hanno quasi sempre esito letale. Togliere i fiori appassiti può portare ad una seconda fioritura. C'è chi consiglia di fare la potatura delle ortensie a fine estate o in autunno, ma è più sicuro potare le ortensie a metà febbraio asportando i rami più deboli per sfoltire la pianta e, tagliare a metà della loro lunghezza i fusti fioriferi dell'anno precedente, senza toccare i germogli dell'anno che sicuramente porteranno i fiori. La moltiplicazione delle ortensie è molto facile, basta tagliare un rametto laterale di 8/15 cm e metterlo in un terriccio umido. Tutte le Ortensie prediligono terreni di media acidità, ma, contrariamente alle Azalee ed ai Rododendri, possono resistere bene anche in terreni neutri o anche leggermente calcarei. I parassiti più comuni sono gli afidi che attaccano i giovani germogli a primavera (Per ovviare a questo inconveniente, basta qualche spruzzata con acqua saponata).

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DOVE ANDIAMO arbusto fino a 25-35 cm dal terreno; in questo modo si favorirà lo sviluppo di nuova vegetazione, promuovendo lo svecchiamento dell’intero arbusto. Dopo una tale potatura in genere la fioritura non avviene per almeno un paio di anni, poiché tutte le energie della pianta saranno impiegate a formare nuova vegetazione sana e robusta. Per tutte le azalee poi si praticano potature di pulitura durante tutto l’arco della stagione vegetativa, da marzo a settembre, rimuovendo i rami spezzati, le foglie malate ed i fiori appassiti.

SPIREA La pianta può soffrire per insufficiente irrigazione o per un terreno troppo calcareo. Una malattia piuttosto comune è il mal bianco e la cocciniglia cotonosa. Nel periodo primaverile, è bene somministrare alle ortensie un concime organico ben decomposto.

LA POTATURA DELLE AZALEE E DEI RODODENDRI Azalee e Rododendri sono arbusti appartenenti alla stessa famiglia, diffusi in tutta Europa. Si tratta di piante a sviluppo abbastanza lento che non necessitano di potature drastiche troppo regolari. La fioritura avviene all’inizio della primavera e in genere le potature si praticano appena dopo la fioritura, rimuovendo i fiori appassiti ed accorciando i rami che portavano i fiori, in modo che possano germogliare rapidamente ed infoltire l’arbusto. Periodicamente è però bene praticare potature più significative, in modo da mantenere la pianta sana e folta. Ogni 2-3 anni è possibile accorciare, dopo la fioritura; di circa un terzo i rami degli arbusti più giova-

ni, questo tipo di potatura si pratica anche sulle azalee da appartamento, più delicate e tenere. Accorciando tutta la chioma si favorisce l’infoltimento dell’arbusto e si evita che, con l’andare del tempo, la parte bassa della pianta tenda a spogliarsi; in questo modo la pianta mantiene un aspetto compatto e tondeggiante. Per quanto riguarda invece le piante più vecchie, a dimora da molti anni, è possibile praticare una drastica potatura a fine inverno, accorciando l’intero

E’ un arbusto che con le sue generose fioriture si presta alla creazione di suggestive bordure. E’ robusta, semplice da coltivare oltre che resistente all'inquinamento e dunque adatta ad essere coltivata anche in città. Si distinguono due specie di questi fiori da giardino: le spiree bianche che crescono molto velocemente fino a raggiungere i 2-3 m di altezza e producono le loro candide infiorescenze a primavera; le spiree rosa che invece fioriscono in estate e in autunno ed hanno

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una crescita molto più lenta. Ma vediamo alcuni consigli per la salute delle piante. Il posto ideale per piantare la spirea dovrà essere ben soleggiato, l'importante è che durante la bella stagione il terreno non sia troppo arido: per evitare che ciò avvenga è possibile pacciamare il terreno alla base della pianta. È consigliabile poi innaffiare le piante in abbondanza dopo averle piantate a terra, in seguito si accontenteranno dell'acqua piovana. La moltiplicazione delle piante può avvenire sia per seme che per talea; se si sceglie quest'ultima opzione è possibile prelevare un giovane ramo nel periodo estivo per ottenere a breve un nuovo esemplare. Le potature, vanno eseguite in periodi diversi a seconda della specie: le spiree bianche vanno potate al termine della fioritura mentre invece quelle dai fiori rosa si potano all'inizio della bella stagione o con l'arrivo della primavera.

pre di fiori di colore giallo vivo che danno colore ai giardini . Una volta acquistata una Forsizia, è necessario trapiantarla in piena terra. Questa pianta, come tutti gli arbusti, necessita di un suolo molto ben drenato, evitare i terreni prevalentemente argillosi e mettere della sabbia sul fondo della buca. Un accorgimento utile alla salute della nostra pianta sarà quello di ricoprire il terreno alla base di materiale pacciamante, come corteccia e lapillo. Questo eviterà la veloce evaporazione dell'acqua in estate e proteggerà le radici dalle basse temperature invernali. La Forsizia deve essere posizionata in un luogo che riceve il

FORSIZIA E' un arbusto a foglia caduca (perde le foglie nei periodi autunnali) è famosa per la sua fioritura pre-primaverile.Prima della ripresa vegetativa, si rico18

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l P S di S

sole diretto per almeno due ore al giorno. Non teme particolarmente gli inverni rigidi. Concimare ogni 3 o 4 mesi con concime granulare a lenta cessione ricchi di azoto e potassio. Possiamo integrare con stallatico il terriccio limitrofo per garantire il giusto apporto di sostanze necessarie per lo sviluppo di nuove gemme da foglia e da fiore. La Forsizia, in piena terra richiede annaffiature abbondanti durante il periodo estivo ed una potatura importante immediatamente dopo la caduta dei fiori, lasciando poche gemme allo scopo di far sviluppare nuovi rami che fioriranno l'anno successivo. Eliminare qualche ramo centrale, al fine di sfoltire la chioma ed evitare un eccessivo indebolimento dei rami in formazione. Non richiede particolari tipologie di terreno, non è una pianta esigente in termini climatici: l'arbusto, infatti, cresce bene anche in terricci universali, purché freschi. Resiste al gelo e alla siccità; ama l'illuminazione solare diretta. La moltiplicazione avviene per talea semi-legnosa. Nonostante si presti eccellentemente come cespuglio in forma libera, si può conferire una particolare forma ad alberello.

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Cento e più anni fa i Milanesi facoltosi durante l'estate cercavano il fresco e la quiete nelle loro ville liberti del Varesotto. Da quei tempi, se si vuole vivere tranquilli e magari un po’ appartati Varese e i suoi dintorni sono i luoghi ideali. Ma lo sono anche per chi alla vacanza lontana preferisce quella vicina con passeggiate nel verde o attorno ai laghi a piedi o in bici. Proprio nella bella stagione che qui continua in autunno, si sviluppa nella provincia di Varese un turismo legato ai tracciati ciclo-pedonali. E’ una zona di laghi e laghetti. I principali sono sette, compresa la parte lombarda del lago Maggiore, ma ve ne sono molti di più, anche se meno noti. La provincia é una delle più verdi d'Italia. Incantevole è il Campo dei Fiori, un enorme parco montuoso con alberi secolari dell'antica flora delle Prealpi lombarde e arbusti e fioriture di ogni genere. Girando in bicicletta o a

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piedi si visita la stessa città capoluogo, compreso il Sacro Monte che la sovrasta con una serie di cappelle legate al culto della Vergine Assunta, che ospitano statue e dipinti del Seicento. Il lago Maggiore, o Verbano, ovviamente è la parte più turistica del varesotto. La rilassante strada della Valganna porta a Luino, la cittadina di confine dove lo scrittore Piero Chiara ambientò i suoi romanzi, con i bar dove i personaggi ingannavano il tempo a giocare a carte o a biliardo e parlavano di donne. Il Varesotto non ha una cucina tipica, ma dispone comunque di ottimi ristoranti e alberghi, alcuni in stile liberty ben conservati nel tempo. Per chi ama l'arte, la città di Varese offre la collezione moderna Panza di Biumo e altri musei di antichita' storiche e naturali. Nelle vicinanze ci sono l’Eremo di Santa Caterina del Sasso a picco sul lago, la rocca dei Borromei ad Angera e il paesino di Arcumeggia con i suoi muri dipinti da artisti famosi del secondo Novecento. Nel carattere riservato e frettoloso dei varesini si nasconde gentilezza ed ospitalità e, anche se molti italiani non conoscono questa parte della Lombardia, vale davvero la pena di farci una vacanza oppure un weekend.

Non si contano i luoghi artistici dove scoprire un sereno lungolago, un campanile romanico, un sentiero pastorale, un museo originale: da Castiglione Olona, angolo rinascimentale unico in Lombardia, si giunge tra le tracce longobarde del Castrum Sibrium di Castelseprio o all'interno del monastero longobardo di Cairate. Si scoprono preziosi affreschi nelle chiese romaniche di Gemonio, nell'Eremo di Santa Caterina del Sasso, nell'austera Rocca Borromea di Angera o nel verde di Villa Della Porta Bozzolo di Casalzuigno o dell'Abbazia benedettina di San Gemolo a Ganna. Il turismo non è solo tra i laghi e i monti. A Varese, l'arte concettuale e l'armonia settecentesca si fondono a Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo, l'osanna di fede echeggia nel complesso monumentale di Arsago Seprio e nella cupola del santuario di Saronno. Altre "preziosità" si vivono con l'architettura liberty del primo '900, magistralmente espressa dalla gloriosa birreria Poretti di Induno Olona, dal Palace Hôtel di Varese e dall'ex Grand Hôtel Campo dei Fiori.

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I programmi potrebbero subire variazioni Per avere conferma contattare gli enti organizzatori delle manifestazioni.

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EVENTI Fino al 30 settembre crociera sul lago di Varese ogni sabato e domenica da Gavirate,Bodio Lomnago e Schiranna www.provincia.va.it - www.vareselandoftourism.it Fino al 16 settembre a Santa Caterina del Sasso in comodi battelli da Laveno ogni sabato e domenica www.provincia.va.it - www.vareselandoftourism.it Fino al 30 settembre antichi organi XXXII ciclo di concerti su antichi organi della provincia di Varese www.provincia.va.it - www.vareselandoftourism.it Campionati Europei di Canottaggio 2012 alla Schiranna (sul lago di Varese) Venerdì 14 Settembre - Ore 09.00 -16.30 - BATTERIE - Ore 18.30 - CERIMONIA DI APERTURA Sabato 15 Settembre ore 09.30 -13.00 SEMIFINALI - Ore 19.30 Cena delle Nazioni Domenica 15 Settembre - ore 09.30 -15.30 FINALI - Ore 15.50 - CERIMONIA DI CHIUSURA Per informazioni vareseocroving@gmail.com Per informazioni hotel www.vareseturismo.it/ europei-di-canottaggio - roving@turismovarese.com CITTIGLIO Biblioteca di Cittiglio - Sistema Bibliotecario "Dei Laghi" Via alle Scuole, 10 tel. 0332601434 - fax 0332601141 biblioteca.cittiglio@virgilio.it lunedì 9.30-12.30 - martedì 9.30-12.30 15.0018.30 - giovedì 15.00-20.00-sabato 9.30-12.30 Domenica 2 settembre Gara podistica CittiglioVararo - Atletica verbano Domenica 16 settembre Sagra del Fungo in oratorio - Ass. I fungiat de STI Sabato 22 settembre ore 21 teatro oratorio - ingresso gratuito - Ra Sciloria presenta: Xª Rassegna teatrale dialettale: SOTTO A CHI TOCCA Compagnia teatrale La Crocetta di Gallarate Venerdì 28 Sabato 29 settembre - October STI proloco Domenica 30 settembre - Festa dell’oratorio Cronocopie storiche - Cycling Sport Promotional Venerdì 5 sabato 6 ottobre - October STI - proloco Domenica 7 ottobre - Castagnata a Vararo - ass. Vivi Vararo - mercatino equo solidale -oratorio Domenica 14 ottobre Castagnata Protezione Civile Domenica 21 ottobre - Giornata Missionaria Castagnata Sabato 27 ottobre - Halloween a Vararo Associazione Pra Comun

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BREZZO DI BEDERO Pro Loco Brezzo di Bedero Tel. 340.0570666 Comune di Brezzo di Bedero Tel. 0332.511707 Sabato 1 Settembre ore 21,00 XXXX Stagione Musicale della Canonica - Concerto al Santuario di Pianezza - Ensemble di clarinetti “Les Clartistes” di Zurigo Domenica 2 Settembre Festa al Santuario di Pianezza con incanto delle offerte e pranzo presso l’oratorio a cura della Parrocchia di S.Vittore Venerdì 7, Sabato 8 e Domenica 9 - Festa della Montagna e dell’agricoltura con stand gastronomico e ballo a cura della Pro Loco Brezzo di Bedero Sabato 22 e Domenica 23 settembre Gara di bocce a cura della Bocciofila Bederese Sabato 29 Settembre ore 21.00 Belvedere UNIVERSI PARALLELI Spettacolo comicon - Teatro Blu (Varese) Con Roberto Gerbolès e Max Zatta - Testo e regia di Roberto Gerbolès - In caso di pioggia: Teatro parrocchiale ingr. libero Domenica 30 Settembre ore 12 Festa del fungo con castagnata, stand gastronomico e ballo a cura della Pro Loco Brezzo di Bedero BADIA DI GANNA La Badia di Ganna è un bene architettonico di proprietà della Provincia di Varese, affidato all’Associazione Amici della Badia di Ganna MUSICA E PAROLE 9 settembre - Mozart interprete di ideali massonici - prof. Luigi Zanzi - La musica e la danza - musiche: J. Brahms - M. Moszkowsky - E. Bruni -Edoardo Bruni e Monique Ciola - Pianoforte a quattro mani CONCERTO 30 SETTEMBRE ore16.30 - 21.00 Mozart interprete di ideali massonici - Musiche di W. A. Mozart - M° Todor Petrov, pianoforte; Adriana Grekova, mezzo soprano Info: www.badiadiganna.org CONCERTO 21 OTTOBRE ore 16.30 - 21.00 VERSO IL NOVECENTO - Musiche di B. Martinu; J. Francaix; C. Debussy - Neo-Klassic trio: Morena Mestieri, flauto; Luca Paccagnella, violoncello; Guido Bottura, pianoforte Info: www.badiadiganna.org

CICLOVARESE CHALLENGE 2012 Newsciclismo.com-info@newsciclismo.com-cell 335 6825078 E’ stato il Gruppo Sportivo Prealpino a firmare le prime gare della seconda edizione di Ciclovarese Challenge, manifestazione inserita nel progetto Ciclovarese. Sabato 2 giugno a Besnate si è svolta la prima prova per le categorie Esordienti ed Allievi. Nella mattinata si è corso per il 14° Trofeo Guardian

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l’angolo carino del Lago Maggiore

r a b h c Bea

IL CHIOSCO DI CERRO

Affacciato sul lago all’ombra di platani secolari il “Beach bar” del Chiosco di Cerro costeggia la spiaggia del lungolago Perabò nel viale alberato circondato da prati. il Chiosco di Cerro è bar-ristorante con tavolini all' aperto e una vasta scelta di piatti di pesce.

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MANIFESTAZIONI 2012 NEL VARESOTTO A …

I programmi potrebbero subire variazioni Per avere conferma contattare gli enti organizzatori delle manifestazioni. Angels, riservato agli Allievi, con percorso di 63 chilometri, nel pomeriggio gli Esordienti con la gara del primo anno a cui ha avuto seguito la competizione per i ragazzi del secondo anno. Per tutti in palio il 1° Trofeo Anguana. Gran finale sarà sabato 10 novembre presso l’Auditorium di Gavirate nel contesto del 14° Gran Gala del Ciclismo Varesino dove alle migliori società classificate verranno consegnate come premio delle biciclette . 16 SETTEMBRE a GALLARATE Società organizzatrice V.C. SOMMESE 23 SETTEMBRE a CAVARIA Società organizzatrice U.S. CAVARIESE MACCAGNO

Auditorium Città di Maccagno via Valsecchi 23 Sabato 1 settembre ore 21.00 - entrata libera TRIBUTO A GIORGIO GABER Nell'ambito della sesta edizione del "Festival della Comicità" Teatro canzone Tributo a Giorgio Gaber Con Luca Maciacchini Dal 6 al 9 settembre - entrata libera - Concorso Internazionale di Interpretazione & Concorso Internazionale per Giovani Esecutori 2012 -Le giornate del concorso sono aperte al pubblico - Dom 9 settembre ore 20.30: concerto di gala Sabato 22 settembre ore 21.00 - entrata libera E' ARRIVATA LA VOSTRA HOLA - Spettacolo teatrale a cura dell'Associazione HOLA - Un'ora,di schetch divertenti e ironici per una serata diversa dal solito. Venerdì 28 settembre ore 21.00 - entrata libera ADALBERTO MARIA RIVA - pianoforte (lezione-concerto) IL FALSO D’AUTORE: LA TRASCRIZIONE PER PIANOFORTE - Forse nessuna pratica è stata ed è tuttora così discussa come quella della trascrizione per pianoforte, soprattutto nel suo ambito ottocentesco, soprattutto perchè il virtuosismo pianistico, a cui tutte queste composizioni a vario titolo attingono, spesso finisce per travalicare i suoi confini. Nessuno però nega che sia proprio lo stesso virtuosismo, insito nella scrittura strumentale, a permettere al pianoforte di trasformarsi quasi camaleonticamente ora in un cantante, ora in un organo, ora nella grande orchestra sinfonica. Ecco un piccolo excursus attraverso i più disparati modi di arrangiare per pianoforte celebri musiche: il trucco c’è, ma non si vede. PROGRAMMA : Bach-Hess-Preludio corale" Jesu bleibet meine Freude " Bach- Busoni- Preludio corale " Nun komm’ der Heiden Heiland " Schubert-Liszt - Tre Lieder (Auf dem Wasser zu singen/Die Forelle/Ave Maria) -Schubert-Tausig - Marcia

DOVE ANDIAMO

militare -Adolfo Fumagalli - Casta diva, trascrizione per sola mano sinistra Ottorino Respighi- Da “antiche danze e arie” per liuto Paganini-Liszt-Busoni- Studio no. 6, dal Capriccio no. 24 per violino Wagner-Liszt- Isoldes Liebes-tod Sabato 13 ottobre ore 21.00 - entrata libera "Appartamento al Plaza" con Lucia Martignoni e Ivan Martinelli MACCAGNO - CIVICO MUSEO PARISI - VALLE “Antonio Pedretti - Cortometraggio” La mostra rimarrà aperta fino a domenica 9 settembre - dal giovedì alla domenica 10/12 – 15/19 Sabato 15 settembre ore 17.30 “Alessandro Savelli alla soglia dell’immagine” - La mostra rimarrà aperta fino a domenica 28 ottobre dal giovedì alla domenica 10/12 – 15/18 MACCAGNO PUNTO D’INCONTRO - Mercoledì 5 settembre ore 11 Inaugurazione mostra “Cromatismo”esposizione opere di Giampiero Castiglioni. “Le ferrovie di montagna tra Italia, Svizzera e Francia” - Conferenza a cura di Maurizio Miozzi la mostra rimarrà aperta dal 6 al 16 settembre sabato e domenica ore 17/19 BRINZIO 15 - 16 Settembre 31ª SAGRA DEL FUNGO PORCINO Specialità gastronomiche a base di funghi porcini e mostra micologica Info: 347 7507664 Settembre IL GIORNO DELLA CASTAGNA Presentazione progetto interreg, concorso gastronomico e visite guidate alle selve castanili Info: 333 7214095 - 335 6082145 7 Ottobre CASTAGNATA Info: 0332 435659 14 Ottobre CASTAGNATA Info: 338 3854223 21 Ottobre CASTAGNATA Info: 347 8442376 28 Ottobre TRE BRINZIO Gara di mountain bike – podismo - Ritrovo ore 8:30 Info: 335 5889474

FESTA ATTORNO ALLA GRA' Dimostrazione dei metodi naturali di conservazione e degustazione di castagne essiccate nella grà - Dalle ore 15:00 Info: 0332 435359 - 347 7507664 PORTO VALTRAVAGLIA info@prolocoportovaltravaglia.it Domenica 2 Settembre - FESTA DI SAN MICHELE Domenica 9 Settembre - FESTA D’INIZIO ANNO SCOLASTICO asilo Muceno - pro Valt Sport Domenica 16 Settembre - IIIª SAGRA DEL MERGUN

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I programmi potrebbero subire variazioni Per avere conferma contattare gli enti organizzatori delle manifestazioni.

ROCCA DI ANGERA Per informazioni e prenotazioni: Rocca Borromeo di Angera -Via Rocca Castello, 2 Angera VA - Tel. 0331 931300 - Fax 0331 932883 roccaborromeo@isoleborromee.it SABATO 22 SETTEMBRE 2012 III Incontro-Laboratorio sul giardino Medievale L’arte antica dell’aromaterapia Tema: approfondimento al tema dell’uso degli olii essenziali e dell’aroma terapia. Durata della giornata: circa 8 ore tra mattina e pomeriggio Strutturazione della giornata: 1) introduzione al tema; 2) passeggiata all’interno del giardino con riconoscimento e raccolta delle piante selvatiche; 3) approfondimento teorico supportato dall’ausilio di presentazioni in power point; 4) fase laboratoriale: distillazione degli olii essenziali. I partecipanti potranno portare a casa quanto realizzato durante il laboratorio. Prenotazione obbligatoria allo 0331 931300 – roccaborromeo@isoleborromee.it DOMENICA 30 SETTEMBRE 2012 III Domenica in Costume - I tre Moschettieri e il palazzo della maschera di Ferro Una corte piena di intrighi, un re troppo presuntuoso difeso da nobili e impavidi moschettieri. Dartagnan e i suoi amici dovranno far fronte agli intrighi del Cardinale Richelieu, alle lotte di potere a corte, alle mire degli Inglesi. Troppo persino per questi grandissimi eroi. Per fortuna potranno contare su esercito di piccoli aspiranti moschettieri pronti a difendere il regno da ogni nemico e a fare tutto il necessario per il bene della corona e del popolo. SABATO 6 OTTOBRE 2012 IV Incontro-Laboratorio sul giardino Medievale I saponi della natura Tema: Laboratorio di autoproduzione dei saponi, partendo dall’olio d’oliva e dalle materie prime naturali. Realizzare il sapone non è poi così difficile, ma ci permette di non inquinare, di prenderci cura della nostra pelle spesso irritata e danneggiata da una detergenza squilibrata ed eccessiva, di risparmiare perché gli ingredienti di base sono economici e a portata di mano, ma soprattutto ci fa divertire sviluppando la nostra vena creativa e la passione per il fai da te. Durata della giornata: circa 8 ore tra mattina e pomeriggio Strutturazione della giornata: 1) introduzione al tema; 2) passeggiata all’interno del giardino con riconoscimento e raccolta delle piante selvatiche; 3) lunga fase laboratoriale: con il metodo a freddo 26

verranno realizzati diversi saponi completamente naturali. I partecipanti potranno portare a casa quanto realizzato durante il laboratorio. Prenotazione obbligatoria allo 0331 931300 roccaborromeo@isoleborromee.it DOMENICA 14 OTTOBRE 2012 IV Domenica in Costume - La maledizione della Prima Luna: Il Forte di Tortuga Piccoli pirati in alto i ferri! Jack Sparrow, Il più grande pirata dei sette mari, ha bisogno dell'aiuto del suo equipaggio per liberare il forte di Tortuga e riconquistare "La perla Nera", la sua adorata nave. Vestiti da pirati, piratesse, e con l'aiuto delle dame di compagnia della coraggiosa Elisabeth, dovrete affrontare un intera nave di pirati-fantasma e la loro terribile maledizione. DAVERIO 13 ottobre ore 16.00 - Palazzina della Cultura I MUSICANTI Dl BREMA - lettura teatralizzata - c on Laura Zeolla e Simone Belli - ingr. libero 20 ottobre -ore 16.00 - Palazzina della Cultura - IL GATTO CON GLI STIVALI - Lettura teatralizzata Con Simone Belli (Varese)- ingr. libero Teatro blu info 0332 590592 SOMMA LOMBARDO 13 settembre ore 21 Castello Visconti di S.Vito - LA FESTA DEI CAPULETI Teatro/concerto - Da uno studio su "Romeo e Giulietta" di Shakespeare - Teatro Blu (Varese) - di e con Silvia Priori e Roberto Gerbolès - Complesso di Ottoni - Brass Band del Conservatorio "G.Verdi" di Milano Direttore: Gianmario Bonino - In caso di pioggia: Sala D'Aragona - ingr. libero - Teatro blu info 0332 590592 BARDELLO 09 settembre - ore 16 Cortile Centro Storico - IL GIGANTE LULU’ Teatro di narrazione per bambini e famiglie - Teatro dei Fauni con Vicky De Stefanis - In caso di pioggia: Salone Scuola Primaria - ingr. libero - Teatro blu info 0332 590592 LUINO 01 settembre - ore 21 Parco Ferrini PARADISO BUIO Spettacolo di narrazione Comp. La Pulce (Bergamo) di e con Enzo Valeri Peruta In caso di pioggia: Palazzo Verbania - ingr. libero Teatro blu info 0332 590592 DUMENZA 02 settembre FESTA DEL TRONCHEDO a Curiglia - Curiglia con Monteviasco 09 settembre GITA A .......... - Avis 10 settembre ore 20:30 INIZIO CORSO DI BALLO LISCIO - Pro Loco - Centro Carà 16 settembre - 1° TROFEO DELL'AMICIZIA - GSC Centro Carà

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I programmi potrebbero subire variazioni Per avere conferma contattare gli enti organizzatori delle manifestazioni.

07 ottobre - FESTA DEI NONNI - Pro Loco & Oratorio - Centro Carà 14 ottobre - FESTA INIZIO ORATORIO INVERNALE - CASTAGNATA - Oratorio & Pro Loco - Centro Carà 20 ottobre CORSA DELLA BRICOLLA - Polisportiva Centro Carà 21 ottobre - FESTA DELLA ZUCCA ad Agra Comune di Agra 28 ottobre - CASTAGNATA DUE COSSANI Alpini/Due Cossani

Domenica 14 Ottobre - Festa della Zucca. Specialità gastronomiche. Attrazioni sul lungolago.

MONTEGRINO VALTRAVAGLIA Associazione Culturale “Amici di G. Carnovali detto il Piccio”Domenica 7 ottobre (festa patronale Montegrino) 100° anniversario inaugurazione monumento Piccio (di E. Giovanola , settembre 1912 - 2012) Pulitura monumento, aiuola, mostra cartoline e foto, in collaborazione con Comune di Montegrino.

SALTRIO 28 settembre - ore 20.45 Biblioteca Comunale HANSEL E GRETEL - Lettura teatralizzata con Laura Zeolla e Simone Belli - ingr. libero - Teatro blu info 0332 590592

VALGANNA 2 Settembre - Gita Anziani a Mantova - Iscrizioni Comune di Valganna 7/18/19 Settembre - Festa Gruppo Alpini Inaugurazione Monumento Artiglieri da MontagnaPRATO AIROLO 22/23 Settembre - VIª Sagra del Bollito misto PRATO AIROLO - Ballo con Orchestra 30 Settembre - Pranzo degli Anziani PRATO AIROLO 7 ottobre Castagnata pro Asilo - Prato Airolo con tutte le associazioni 14 ottobre Castagnata a Boarezzo - Mostra Alioli e altri Amici di Boarezzo CASTELVECCANA www.prolococastelveccana.it 15/16 settembre festa in baita con gli alpini presso la Baita degli Alpini - Sabato cena alle ore 18.30 domenica pranzo alle ore 12.30 7 ottobre Polentata con l’asilo - Stand Gastronomico in sede Proloco Caldé dalle ore12.00 con intrattenimenti giochi per bambini - promossa da Scuola dell’infanzia di Castelveccana.

MORAZZONE 13 settembre ore 16 - Biblioteca Comunale - I TRE PORCELLINI lettura tatralizzata con Laura Zeolla - ingr. libero - Teatro blu info 0332 590592

CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI LUINO(VA) Via Luini 16 Apertura sede: giovedì dalle 21.00 alle 22.30 Tel. +39 0332 511101 e-mail cailuino@cailuino.it http://www.cailuino.it Escursionismo

Domenica 2 settembre – Brudelhorn Domenica 9 settembre – Pizzo di Ruggiai La partecipazione alle manifestazioni sono gratuite e libere a tutti salvo eventuali quote per corsi e gite accompagnate da Guide - Si raccomanda di prenotarsi alle escursioni entro il giovedì che precede la gita anche per telefono o e-mail - Le escursioni saranno effettuate con la prenotazione di almeno 5 partecipanti - I soci CAI sono coperti automaticamente da assicurazione individuale per gli infortuni con il tesseramento mentre i non soci dovranno provvedere autonomamente - Tutti i trasporti delle gite sono con mezzi pubblici e propri per cui sono da considerare l'eventuale spesa del biglietto e la condivisione delle spese viaggio tra gli occupanti delle auto. - Durante le escursioni sono assolutamente vietati varianti al percorso prefissato Date e mete delle escursioni potrebbero subire delle variazioni pertanto si consiglia di consultare preventivamente il sito www.cailuino.it , i comunicati esposti alla bacheca sezionale in via XV agosto a Luino o gli articoli pubblicati sui giornali locali.

GAVIRATE Informazioni: Ufficio IAT Gavirate Piazza Dante, 1 Telefono 0332 744.707www.progavirate.com - ufficio@progavirate.com Domenica 30 Settembre - Festa della Zucca. Specialità gastronomiche. Attrazioni sul lungolago. Domenica 7 Ottobre - Festa della Zucca. Specialità gastronomiche. Attrazioni sul lungolago.

LAVENA PONTE TRESA 19 ottobre -ore 21.00 Sala Polifunzionale - IMBRATISAR Spettacolo d'attore e musica - Comp. Duo Plus! - con Loana Butu e Daniele Dell'Agnola - Regia di Silvana Gargiuloingr. libero -Teatro blu info 0332 590592

StudioSettanta Porto altra aglia

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RISTORANTE • PIZZERIA

Reno di Leggiuno (Va) Via Max Hots (Lungolago) Leggiuno Frazione Reno (Va). Tel. 0332.647545-Cell. 393.9465325 bistrotlagunablu@libero.it

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Il Ristorante è aperto tutto l’anno - The restaurant is open all year

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FESTA DELLA TRANSUMANZA

2012 A 16 settembre Z N A M U S N A R LA T e” di SARIGO nel “borgo d’art ) TELVECCANA S A C i d e n o zi fra azione le della manifest Sponsor ufficia Agricola Pira Azienda ra e turismo essorato alla cultu ss ll'a de io cin tro con il pa lveccana. del Comune di Caste

La ghiotta occasione consentirà di ricordare le tradizioni ed i sapori di un tempo, a contatto con la natura e gli animali e la possibilità di acquistare prodotti lattiero caseari freschi e salumi nostrani (fc) www.caseificiolagodelio.it

TUTTA LA NOSTRA PRODUZIONE NEI MIGLIORI NEGOZI E SUPERMERCATI

St di S tt t

Presso la chiesetta di San Carlo sarà allestito un banco gastronomico con polenta, latte e formaggi del locale caseificio Lago Delio che, nelle edizioni degli scorsi anni, ha sempre richiamato l'attenzione di centinaia di turisti e buongustai.

P t

Tanto tempo fa all'inizio dell'autunno il bestiame faceva ritorno dagli alpeggi estivi alle stalle in paese: una tradizione contadina che sarà rievocata anche quest’anno. Gli animali dell'Azienda Agricola Pira (bovini adulti da latte e da carne e vitelli) rientrano dal pascolo di San Michele, facendo tappa in mattinata a Sarigo ed è questa l’occasione per una bella e genuina festa popolare contadina

una tradizione contadina che verrà rievocata DOMENICA, 16 SETTEMBRE A SARIGO DI CASTELVECCANA.

AZIENDA AGRICOLA PIRA • CASEIFICIO LAGO D'ELIO

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Il Caseificio Lago D’Elio in oltre vent’anni di produzione, ha raggiunto una posizione di rilievo nella realtà lattiero casearia e di leadership nella produzione di formaggi tipici di capra e di vacca. La cura nella nutrizione degli animali allevati nei vicini pascoli montani del varesotto, la caseificazione immediata del latte raccolto, la lavorazione, la particolare stagionatura e un ininterrotto impegno verso le attese dei consumatori, hanno spinto verso l’alto gli standard qualitativi nella produzione dei formaggi e di tutte le gustose specialità prodotte.

FORMAGGI CAPRINO LAGO D’ELIO (tipico) CAPRINO LAGO D’ELIO erborinato CAPRINO STAGIONATO bouchons CAPRINO STAGIONATO piramide naturale CAPRINO STAGIONATO piramide cenere QUADRELLA (caratteristico) CAPRINO STAGIONATO FOGLIE (tipico) CAPRINO STAGIONATO NATURALE CACIOTTA DI CAPRA ROBIOLA DI CAPRA PAGLIONE robiola di capra (tipico) CASMERA zola di capra FORMAGGELLA DEL LUINESE latte caprino ALPE DEI latte vaccino MONTAGNOLA latte vaccino e caprino RICOTTA latte vaccino e caprino

Yogurt di vacca e di capra Budini di cioccolato, vaniglia, crème caramel

StudioSettanta - Portovaltravaglia

BURRO SALUMI (di suino) LARDO (di suino) PANCETTE (di suino) GINESTRINI (di carne magra di capra)

Azienda Agricola Pira Caseificio Lago D’Elio Via per Porto, 2 • SALTIRANA

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AZIENDA AGRICOLA PIRA • CASEIFICIO LAGO D'ELIO

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DOVE ANDIAMO I CAPPELLI DEL LAGO MAGGIORE

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li lt P t St di S tt t

Il Museo dell'Arte del Cappello di Ghiffa è in Corso Belvedere, 279 a GHIFFA (VB) Tel. 0323/59209 - 0323/59174 mailto: museocappelloghiffa@libero.it museocappelloghiffa@libero.it

La fabbricazione del cappelli di feltro era già nel Settecento una solida tradizione artigianale dell'Alto Verbano e in particolare di Intra, che già all'epoca contava molti lavoratori. E proprio a Intra nel 1817 il Cappellificio Albertini si trasforma da semplice laboratorio in vero opificio, anche se la lavorazione conserverà ancora per molti anni la sua natura artigianale. In pochi anni l'industria italiana del cappello diventa egemone in Europa se non per la quantità prodotta quanto meno per la qualità. Accanto alla Borsalino di Alessandria, anche la fabbrica Panizza si rende famosa su tutti i principali mercati mondiali per la qualità dei suoi prodotti. Ghiffa racchiude questa storia, qui nasce il cappellificio Panizza (1881-1981) cento anni di storia che non può essere dimenticata Di quel passato storico è rimasto oggi un museo che ha sede in alcuni locali dei fabbricati che costituirono il glorioso Cappellificio Panizza

Aperto il sabato e la domenica, da aprile a ottobre, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 (ultima entrata alle ore 17.30) Tutto l'anno viene aperto su prenotazione telefonica al numero 0323 59174 per gruppi e scolaresche - Ingresso gratuito - Tutte le visite sono guidate - Per ricerche bibliografiche sono a disposizione presso la biblioteca del museo molte pubblicazioni. Il principale richiamo del Museo è costituito da alcuni vecchi macchinari e da attrezzature che furono attivi nel cappellificio: un patrimonio storico prezioso, tanto più ora che, caduto in disuso il cappello di feltro, se ne è resa quasi obsoleta la produzione. Il materiale esposto non può da solo offrire al visitatore un'adeguata visione dei processi di lavorazione del cappello. Per i visitatori è stata approntata un'interessante documentazione filmata, integrata da materiale esplicativo fotografico di vario genere riguardante sia la lavorazione che la vita aziendale.

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DOVE CALDE’ frazione di Castelveccana (Va) ANDIAMO ti semplici, ma funzionali, che testimoniano la fatica e la dedizione di generazioni di contadini, artigiani e massaie. Anche il pubblico meno giovane vi può trovare diversi spunti d’interesse e di riflessione, infatti, gli oggetti esposti invitano chi li osserva a ricostruire un mondo ormai scomparso, un’ occasione rara alla riscoperta di un passato dal grande interesse storico e culturale.

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lt P t St di S tt t

un grande torchio da vino è tra i pezzi più interessanti del museo

MUSEO ETNOGRAFICO Per informazioni, prenotazioni, visite guidate, gruppi e scolaresche – rivolgersi al Comune di Castelveccana al numero 0332 520494 La Collezione etnografica risale all’ottobre del 2000, l’idea era quella di realizzare una raccolta che potesse riunire le diverse testimonianze della storia umana e sociale della Valtravaglia ed in modo particolare del Comune. La collezione, attualmente, si articola in due sezioni con attrezzi ed utensili di uso domestico . I diversi pezzi, dopo una prima catalogazione, sono stati selezionati e restaurati. Al primo nucleo si sono aggiunti altri pezzi che hanno arricchito la raccolta. La collezione etnografica si rivolge in particolare ai giovani che visitandola hanno l’opportunità di vedere ogget-

Il nome e la storia del paese sono legati al castello che un tempo si ergeva sul promontorio della Rocca. Nel 963, nonostante la tenace difesa dei figli di Berengario II, ultimo re feudale d'Italia, fu assediato, conquistato e incendiato da Ottone I di Germania. Ricostruito, la sua importanza militare diventò più grande sotto il dominio dei Visconti, dei Rusca e dei Borromeo, ma fu distrutto definitivamente dagli Svizzeri nel 1513. Purtroppo del castello sono rimasti soltanto pochi ruderi, ma dello storico passato ci sono tracce pregevoli in alcuni edifici sacri: la chiesetta romanica di San Giorgio, la parrocchiale di San Pietro, il campanile di San Martino, l'Eremo di Sant'Antonio (risalenti ai secoli XI e XII ) e il santuario quattrocentesco di Santa Veronica pregevolmente affrescato e costruito in bella posizione panoramica sulla Rocca. Dopo la distruzione del castello la Rocca di Caldé rimase celebre nei tempi per la pregiatissima calce che veniva estratta e lavorata nelle caratteristiche fornaci, ora dismesse ma ancora ben visibili. Il nome "Castelveccana" nasce nel 1928 dalla fusione amministrativa dei preesistenti comuni di "Castello Valtravaglia" sul lago e "Veccana" a monte, ma molte volte più facilmente denominato con il nome breve della sua frazione lacustre "Caldé" e da alcuni per le sue particolarità: "la Portofino del Lago Maggiore". Il paesaggio dolcissimo, il clima mite, la vegetazione rivierasca quasi mediterranea, convivono con le folte distese boscose di castagni e faggi secolari delle Prealpi. La quiete, l'aria pulita, la natura incontaminata, la possibilità di praticare diversi sport soprattutto acquatici e di fare passeggiate distensive sui monti circostanti, rendono Castelveccana una meta molto ambita per il tempo libero e per la villeggiatura, vivacizzato dalla Pro Loco e da altre associazioni con frizzanti iniziative come la tradizionale "Sagra del pesce" che si svolge nel primo fine settimana di Agosto. Teatro delle principali manifestazioni è l'accogliente piazzetta di Caldé, il piccolo borgo di lago che Piero Chiara definiva "Il punto più ridente, più spettacolare e insieme più tranquillo, più intimo e più intatto di tutta la costa". Dal balcone suggestivo di Santa Veronica che si affaccia dalle balze della Rocca sopra le storiche fornaci - si contempla uno degli scenari più vasti e più belli del Lago Maggiore, incorniciato nel maestoso anfiteatro delle Alpi.

CASTELVECCANA

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la rivista del varesotto Dove Andiamo la rivista del varesotto si pone come obbiettivo quello di promuovere lo sviluppo attrattivo/turistico del territorio e le caratteristiche paesistico-ambientali, le risorse naturali, storiche, artistiche, culturali e sportive; oltre a segnalare manifestazioni locali e ad evidenziare attività imprenditoriali locali. DOVE ANDIAMO Un servizio utile soprattutto per chi lo utilizza per la propria pubblicità. è LOCALE e c’è dove serve, paese per paese in due versioni

Rivista locale gratuita - versione carta è il periodico locale del varesotto distribuito gratuitamente da 19 anni nel territorio a nord di Varese, in tutta la Valcuvia e nei centri turistici sulla costa lombarda del Lago Maggiore Autorizzazione Tribunale di Varese n.670 del 2.7.1994 Rivista locale gratuita - versione on line è il periodico locale del varesotto sfogliabile nel computer, che rispetto alla versione cartacea, mediante la codificazione di alcuni testi , consente di poter ampliare il contenuto con elementi aggiunti e visibili con un clic.

Il servizio della versione online é utile Ogni visitatore che decide di cliccare online su una pagina della rivista, o su una pagina pubblicitaria, accede, per propria volontà, a visionare quanto virtualmente contenuto e codificato, in un percorso possibile da rilevare ad ogni clic. La versione online è gratuita per gli utenti della rivista e rispetto alla versione su carta offre la possibilità di variare i contenuti dei testi e integrarli con NUOVI TESTI FOTO - FILMATI e tanto altro... visibili con un solo clic...e, quando si incontra un indirizzo web codificato, se di interesse, cliccandoci sopra si apre una finestra: tutta da scoprire. è semplicissimo e gratuito, prova. come ? entrando nei nostri siti web collegati in rete o nei principali social network o cercare in un motore di ricerca: • dove andiamo la rivista del varesotto oppure avendo l’indirizzo web del sito • www.doveandiamostudiosettanta.com nella finestra che si apre si sfoglia l’ultimo numero pubblicato di DOVE ANDIAMO e, se si desidera, si può inserire fra i preferiti in modo di avere sempre l’ultima versione aggiornata. dal 1/07al 31/08 più di 2000 persone sono transitate nel nostro sito web per sfogliare l’ultimo numero di: “DOVE ANDIAMO la rivista del varesotto” a tutti gli affezionati utenti sia della versione carta, che quelli della versione online va il nostro grazie per il successo raccolto.

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DOVE ANDIAMO

Il FAI Fondo Ambiente Italiano è lieto di presentare il calendario di “FAI che giochiamo?”

speciale ciclo di eventi per bambini e famiglie nei beni del Fondo Ambiente Italiano a cura della Compagnia San Giorgio e il Drago - UN MONDO DI AVVENTURE

prossimo appuntamento domenica 16 settembre dalle 10 alle 18 Villa e Collezione Panza, Varese Continuano fino a ottobre le speciali domeniche di “FAI che giochiamo?”, la manifestazione organizzata per far diventare i bambini protagonisti, insieme a genitori e nonni, di divertenti e coinvolgenti vicende, in compagnia di fate, folletti, streghe e tanti altri personaggi fantastici. 38

Quattro gli appuntamenti in programma nei beni del FAI che saranno teatro di inedite avventure in costume - il 16 settembre a Villa e Collezione Panza a Varese. - il 30 settembre a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), - il 7 ottobre al Castello di Masino e, per finire - il 14 ottobre al Monastero di Torba a Gornate Olona (VA) Coloro che parteciperanno alla manifestazione saranno chiamati a indossare i panni dei personaggi al centro del racconto: le cinque popolazioni di ELORA il mondo immaginario dove è ambientata l’avventura - si raduneranno per combattere i perfidi antagonisti che, episodio dopo episodio, tenteranno di distruggere la bellezza delle loro terre fino all’avvincente scontro finale che li vedrà vincitori. Durante l’appuntamento a Villa Panza i piccoli partecipanti dovranno lottare contro un antagonista dell’ambiente: il personaggio della Donna delle Paludi che inquina aria e acqua. Nel corso della giornata dovranno quindi non solo vestire abiti di scena per entrare al meglio nella parte a loro assegnata, ma anche costruire accampamenti, imparare danze e canti, creare stendardi e bandiere e scegliere le tattiche migliori con cui sconfiggere il nemico, in un crescendo di pathos e divertimento.

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In occasione dell’appuntamento di “FAI che giochiamo” Luce, il ristorante all’interno di Villa e Collezione Panza, propone uno speciale menù pic-nic al costo di 10 euro, su prenotazione in loco. La Compagnia San Giorgio e il Drago – Un Mondo di Avventure: da oltre 15 anni specializzata in eventi a sfondo storico e fantastico, si articola in tre grandi aree di competenza: al settore rivolto ai bambini con progetti per famiglie e scuole (con quindici castelli convenzionati nel nord e centro Italia), si affiancano i settori della rievocazione storica e della formazione/incentive per aziende. Le scenografie degli eventi vengono accuratamente selezionate, i costumi - curati nei minimi dettagli - sono più di 20.000, gli stuntman e animatori sono altamente qualificati, mentre gli artisti e i trainer vengono accuratamente selezionati. Orari: Nelle quattro domeniche in programma la manifestazione si svolgerà dalle ore 10 alle 18. Biglietto di ingresso per la giornata: Intero: 10 euro; Iscritti FAI: 7 euro; Famiglia (2 adulti e 2 bambini e oltre fino a 14 anni): 35 euro; Famiglia iscritta FAI: 25 euro. Se si conserva il biglietto e lo si presenta in una delle tappe successive quota intera a 7euro invece di 10 euro.

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Lago Maggiore presidiato da Bagnini professionisti messi a disposizione dalla SOCIETA’ NAZIONALE DI SALVAMENTO Sezione Provinciale di Varese Il Servizio si è svolto da sabato 14 luglio a domenica 26 agosto nelle seguenti spiagge: RANCO SPIAGGIA CARAVALLE ISPRA, MONVALLE LIDO GURE’, AROLO DI LEGGIUNO, CERRO DI LAVENO, COLMEGNA, MACCAGNO LIDO, MACCAGNO PARCO GIONA. Servizio reso possibile grazie al consorzio gestione associata dei Laghi di Laveno Mombello e al Comune di Maccagno. Un ringraziamento per la preziosa collaborazione alla Polizia Nautica della Provincia di Varese e alla Guardia Costiera.

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PRINCIPALI INTERVENTI D’EMERGENZA EFFETTUATI NELL’ESTATE 2012 Recupero ed assistenza di nuotatori in difficoltà a causa del forte vento improvvisamente levatosi sul lago durante la traversata da Intra a Cerro di Laveno del 28 luglio. Nello stesso luglio, salvataggio di un turista tedesco colpito da ipotermia nuotando davanti al Lido di Monvalle; traino a riva di canotti portati lontano dalle correnti e altri soccorsi sulle spiagge. BANDIERE BLU AI LIDI CON BAGNINI Sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, dove già da parecchie estati sono presenti i bagnini della Soc. Naz. Salvamento, alle spiagge di Cannero Riviera e di Cannobio (Verbania) sono state assegnate anche quest’anno dalla Fee le “bandiere blu” per la qualità dell’ambiente e delle acque, l’accoglienza turistica e l’efficienza dei servizi balneari compresa l’assistenza ai bagnanti. 40

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