DOVE ANDIAMO la rivista del varesotto

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TRA STORIA E NATURA DOVE ANDIAMO

Il lago tra i giardini secondo per estensione fra i nostri laghi prealpini; il Lago Maggiore, detto anche Verbano è un ritaglio di paradiso che unisce e divide il Piemonte dalla Lombardia.

In primavera i suoi giardini, splendono di fioriture e le sue isole sono giardini profumati.

Alta ed immensa, la statua sorge ad Arona, sopra lo sbocco del Ticino, quando il lago Maggiore inizia ad aprirsi verso settentrione in un paesaggio maestoso che corre all’infinito.

Un po’ per devozione, un po’ per curiosità, chi passa da Arona non tralascia di visitare la colossale statua di San Carlo disegnata dallo scultore e architetto lombardo Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano.

“la rivista del Varesotto” offre sempre al turista, amante di storia, arte e cultura, diverse realtà ben tutelate e un panorama estremamente vario Alta 36 metri con il basamento, fu l’omaggio commemorativo voluto agli inizi del seicento dal cugino Federico Borromeo per il futuro santo, nato ad Arona nel 1538 e divenuto vescovo di Milano dove morì nel 1584.

Arona Dalla sua imponente altezza, con lo sguardo chinato in basso, la mano destra benedicente, San Carlo sorveglia e protegge rive e paesi del Maggiore, le colline alberate, i giardini digradanti al lago. Il suo manto di rame verdastro nei giorni di sole lascia trasparire ancora qualche venatura dorata del tempo in cui “San Carlone”come lo chiamano qui affettuosamente per la sua mole era tutto ricoperto d’oro.

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DOVE TRA STORIA E NATURA ANDIAMO

L’epoca d’oro del lago Maggiore cominciò proprio con l’insediamento della casata dei Borromeo, da cui sarebbero discesi Carlo e Federico, nel feudo di Arona ricevuto in dono a metà del Quattrocento dai Visconti. In poco più di mezzo secolo i Borromeo estesero il loro dominio su tutto il lago, sulle cui rive edificarono chiese e palazzi ornati di lussureggianti giardini.

Dall’epoca romana, per tanti secoli, il Verbano fu crocevia di popoli e di commerci, ma non fu mai scosso da avvenimenti eccessivamente violenti.

Fino all’ultima guerra il lago fu una preziosa galleria di scorci pittorici, di piccoli villaggi di pescatori, con i vecchi imbarcaderi dalle tettoie liberty e dai pontili incatramati.

E a tutt’oggi, anche se l’esplosione edilizia ha modificato in parte il volto di queste rive serene, il Verbano continua ad essere un lago di romantiche atmosfere.

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Di fronte, sulla sponda lombarda, ”la rocca”, castello visconteo, ospita il Museo della Bambola e pregevoli affreschi di Michelino da Besozzo.

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DOVE TRA STORIA E NATURA ANDIAMO

Sulla "sponda grassa", così chiamata la riva piemontese perchè ricca di ville lussuose, s'arriva a Meina con la leggiadra costruzione della Faraggiana, a due piani, con loggiato e magnifico giardino.

Poco oltre a Lesa, il Manzoni fu a lungo ospitato nella villa BorriStampa. E poi, avanti fino a Stresa, la perla mondana del lago, che ogni estate richiama gli appassionati con le sue settimane musicali.

Stresa è stata in passato il rifugio romantico di aristocratici e scrittori, attratti dal fascino dei suoi giardini e dal celebre e maestoso Hotel des Iles Borromees.

Alle porte di Stresa, il parco immenso della villa Pallavicino ospita, per la gioia dei bambini, un interessante zoo di animali in libertà.

E non lontano, quasi un miraggio sospeso sull'acqua, affiorano celebri isole.

Nella prima Isola Bella si visita il Palazzo Borromeo e lo stupendo giardino barocco, ricco di piante rare.

Nella seconda si approda in un angolo di mondo antico e suggestivo, dove il tempo pare davvero essersi fermato tra le strette calli e le barche da pesca ... e siamo all’Isola dei Pescatori.

Anche sulla vicina Isola Madre c'è un parco di piante esotiche che formano un manto verde fitto e cangiante, dove troneggia, di fronte al palazzo Borromeo, un imponente cipresso del Cashmir.

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Sulla "sponda grassa", così chiamata la riva piemontese perchè ricca di ville lussuose, s'arriva a Meina con la leggiadra costruzione della Faraggiana, a due piani, con loggiato e magnifico giardino.

Poco oltre a Lesa, il Manzoni fu a lungo ospitato nella villa BorriStampa. E poi, avanti fino a Stresa, la perla mondana del lago, che ogni estate richiama gli appassionati con le sue settimane musicali.

Stresa è stata in passato il rifugio romantico di aristocratici e scrittori, attratti dal fascino dei suoi giardini e dal celebre e maestoso Hotel des Iles Borromees.

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E non lontano, quasi un miraggio sospeso sull'acqua, affiorano celebri isole.

Nella prima Isola Bella si visita il Palazzo Borromeo e lo stupendo giardino barocco, ricco di piante rare.

Nella seconda si approda in un angolo di mondo antico e suggestivo, dove il tempo pare davvero essersi fermato tra le strette calli e le barche da pesca ... e siamo all’Isola dei Pescatori.

Anche sulla vicina Isola Madre c'è un parco di piante esotiche che formano un manto verde fitto e cangiante, dove troneggia, di fronte al palazzo Borromeo, un imponente cipresso del Cashmir.

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TRA STORIA E NATURA DOVE ANDIAMO

Dopo Baveno, piccolo centro discreto, amato da reali e musicisti e sovrastato dalle imponenti cave del celebre granito, ecco Pallanza con le sue chiese ricche d'arte e, soprattutto, con i suoi giardini fioriti.

Non lontano, sempre nel capoluogo Verbania; dall'inizio di primavera fino ad autunno inoltrato la natura è in mostra a

Villa Taranto.

Tripudio di colori e fragranze, questa meraviglia è frutto della passione tenace per la botanica del capitano scozzese Neil Mc Eachan che acquistò la villa nel 1931 e nel grande giardino che la circonda mise a dimora le piante e i fiori più rari del mondo.

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VILLA PALLAVICINO - Stresa (VB) - tel. 0323-31533 Si visita da aprile a ottobre. I giardini e lo zoo sono indicati ai piccoli visitatori.

ISOLA BELLA - Stresa (VB) - tel.0323-30556 Si raggiunge da Stresa con battelli veloci; palazzo e giardini si visitano da aprile a ottobre.

ISOLA MADRE - Verbania - tel.0323-31261 Visita ai giardini, al palazzo e al teatrino delle marionette, da aprile a ottobre.

VILLA TARANTO - Pallanza Verbania - tel. 0323-556667 0323-404555 I giardini, che si estendono per 20 ettari e ospitano ventimila varietà di piante rare, sono visitabili da aprile a tutto ottobre.

Navigazione Lago Maggiore informazioni: Numero Verde 800.551801 www.navigazionelaghi.it

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DOVE TRA STORIA E NATURA ANDIAMO

Continuando il viaggio virtuale verso nord

Cannero Riviera permette di ammirare un lembo di vegetazione mediterranea con coltivazioni di aranci, limoni, palme, ulivi, camelie, azalee e rododendri.

In bella vista gli isolotti dell'arcipelago Malpaga detti "Castelli di Cannero", che, visti da vicino, ricordano ancora la loro importanza strategica e la loro romantica aura di mistero che ha alimentato infinite leggende di pirati.

A detta di molti, sono il luogo più fotografato del Lago Maggiore.

I principi Borromeo, proprietari anche delle altre isole del Verbano - Bella - Madre e della Rocca di Angera, hanno avviato recentemente il restauro delle fortificazioni che sorgono sugli isolotti.

L’intervento riguarda in particolare la Vitaliana, possente rocca innalzata da Lodovico Borromeo nel 1519 sull’isolotto principale, dove sono già stati messa in sicurezza alcuni muri perimetrali con l’obbiettivo di aprire il castello alle visite.

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le rovine delle fortificazioni, volute dai Visconti e affidate ai Borromeo, affascinavano pittori e poeti e incantavano lo scrittore Piero Chiara che da giovane le contemplava da Luino.

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Studiosettanta Redazione DOVE ANDIAMO Ufficio di Varese: Via Privata Fugino, 5 Porto Valtravaglia (Varese) tel/fax r.a. 0332.547645 E-mail Editoria: doveandiamo@tin.it E-mail Grafica: studiosettanta@tin;it

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Direttore responsabile: Corrado Montagna Ufficio Pubblicità: Maria Grazia Cristiano Immagine e Comunicazione: Davide Brumont Fotografie: Bruno Montagna Hanno collaborato per i testi: Filippo Carullo - Davide Brumont

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TRA STORIA E NATURA DOVE ANDIAMO

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sulla sponda orientale del lago Maggiore, detta “costa fiorita” Turisticamente meno sviluppata della sponda piemontese, però meno soffocata dal traffico e dal cemento e quindi più ricca di spazi verdi.

Senz’altro meno mondana, ma più genuina, più bucolica, più distensiva.

Situata tra le rive e le alture di un vasto golfo, presso la foce del fiume Tresa, dove sboccano le valli Dumentina e Travaglia, Luino é una ridente cittadina in continua espansione.

Massimo centro della sponda lombarda, é rinomata per le sue attività artigianali, industriali e soprattutto per l’animato, pittoresco mercato del mercoledì.

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La vela, da queste parti, é lo sport per eccellenza: Luino, Cannobio e Maccagno formano il “triangolo benedetto”, dove i venti soffiano sempre, nella tarda mattinata e nel pomeriggio.

Dallo splendido lungolago - dove s’innalza la statua dorata della Madonna, protettrice della cittadina - la visuale abbraccia una gran distesa d’acqua e di monti.

Di là del “golfo irrequieto”, come lo definiva Sereni, il panorama spazia dalle alte creste del Limidario sino ai dolci contorni del golfo Borromeo.

Di fronte, gli abitati di Ghiffa, Oggebbio, Cannero e i suoi castelli affioranti dall’acqua e più a destra di Cannero gli abitati di Viggiona, Cannobio e Brissago già Svizzera.

Sulla sponda lombarda appaiono: verso Nord Colmegna, sul lago, e sopra, Agra affacciata al Verbano, poi Maccagno e, dietro, i monti Borgna, Cadrigna, Sirti, Tamaro e Lema.

Verso Sud Est, Germignaga,le alture della Valtravaglia, Porto Valtravaglia, l’inconfondibile rocca di Caldé e i monti fra Laveno e la Valcuvia.

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DOVE TRA STORIA E NATURA ANDIAMO L’imponente mercato di Luino, le buone attrezzature alberghiere, la grandiosa stazione ferroviaria di frontiera inaugurata nel 1882, fanno della cittadina un crocevia di traffici internazionali e un punto d’incontro tra genti di nazionalità diverse. E in tanto movimento, attorno all’imbarcadero o al porto vecchio, si respira l’autentica provincia dei racconti di Piero Chiara.

cenni storici Di antica fondazione, Luino fu presidio romano col nome di “Luvinium”. Aspramente contesa nel Medioevo, subì l’invasione dei Franchi che si attestarono alla foce del Tresa (790).

Annessa poi alla contea di Angera, passò ai Visconti (1277) che la cedettero in vassallaggio ai Rusca, ai Marliani e ai Crivelli.

Pur difendendo sempre le sue radicate libertà comunali, fu per breve tempo degli Svizzeri (1513), poi fu riscattata da Carlo V di Spagna e compresa nel ducato di Milano che l’affidò a locali famiglie gentilizie.

Passò poi agli Austriaci (1714), ai quali tornò dopo la parentesi napoleonica.

Qui, il 15 agosto 1848, i garibaldini contrastarono validamente le soverchianti truppe austriache sbarcate il giorno precedente. Gli austriaci dovettero ritirarsi e Garibaldi proseguì per il Varesotto dove continuò la sua guerriglia sino alla battaglia di Morazzone, che peraltro lasciò le cose come stavano.

A Luino, nel punto in cui avvenne lo scontro, fu innalzato nel 1867, un monumento a Garibaldi, (opera dello scultore Alessandro Puttinati) il primo in Italia, eretto mentre il condottiero era ancora in vita.

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DOVE TRA STORIA E NATURA ANDIAMO Il Verbano é un lago dalla duplice anima. perchè si fondono il Sud e il Nord; la natura mediterranea si innesta sorprendentemente in una cornice di monti innevati; la gioiosa vitalità meridionale delle genti di pianura si integra nel carattere pratico e compassato, quasi centro-europeo, dei subalpini.

nella foto l’atrio della stazione internazionale di Luino “la bella ultracentenaria” come la definiva Piero Chiara in un divertente elzeviro per i cento anni della stazione

La visita in battello al Parco botanico delle isole di Brissago - ricco di fiori e piante subtropicali - é un avvenimento da includere in ogni soggiorno sul lago.

Prima del confine con il Piemonte, Brissago si adagia sulla riva, mentre le sue varie frazioni sono abbarbicate sui fianchi terrazzati della montagna che si eleva sino ai 2188 metri della cima del Limidario.

Attracco dei battelli allʼisola di Brissago

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L'Attivita' principale dell'azienda è l'allevamento di galline ovaiole, bovini da carne e suini.

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Nell'azienda lavorano Fabio, Fiorella e Matteo cioe' i fratelli De Ambrosi.

Le attivita' agrituristiche principali sono la somministrazione di pasti e bevande (Sala da pranzo) ed il pernottamento in camere con la prima colazione.

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Laveno Mombello

TRA STORIA E NATURA DOVE ANDIAMO

L'attuale comune di Laveno Mombello, ha riunito quelli antichi di Laveno di Mombello e di Cerro Lago Maggiore, con regio decreto il 18 dicembre1927.

Molto probabilmente Laveno è di origine romana e secondo la tradizione, deriverebbe il suo nome dal generale romano Tito Labieno che da qui avrebbe diretto una spedizione contro i Galli invasori.

Più documentata è la Laveno medioevale, coi suoi numerosi feudatari, incorporata nella longobarda, poi franca, contea di Staciona (Angera), quindi soggetta agli arcivescovi di Milano, ai Visconti e agli Sforza che, nel 1450, con Francesco, la cedettero ai Borromeo. Nel dominio si succedettero quindi Spagnoli e Francesi, fino al 1714, quando Laveno, con tutta la sponda lombarda, passò agli Austriaci che diedero un primo impulso al futuro sviluppo economico e demografico del luogo. Infatti, essendo la sponda piemontese passata sotto i Savoia, Laveno ottenne di diventare un mercato di granaglie, in sostituzione di quelli di Intra e Pallanza. Frequentato dagli Svizzeri e dagli abitanti delle valli vicine, il mercato portò prosperità al paese e durò fino agli albori del Novecento.

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Dall'abitato di Laveno Mombello vivace crocevia dei traffici terrestri e lacustri al centro del Lago Maggiore - parte la funivia del Sasso del Ferro.

L'impianto, completamente rinnovato due anni fa con nuovi basamenti e tralicci e nuove cabine, congiunge il centro storico di

Laveno, 208 m.slm., al Poggio Sant'Elsa, 942 m.slm., da dove gli appassionati del volo libero eseguono i loro lanci e da dove si gode di una vista mozzafiato sul Verbano e sugli altri laghi del Varesotto e sulle Alpi fino all'inconfondibile massiccio del Monte Rosa.

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TRA STORIA E NATURA/LEGGIUNO DOVE ANDIAMO

ASCENSORE NELLA ROCCIA Una ardita e moderna opera ingegneristica per accedere al monastero.

L'Eremo di Santa Caterina del Sasso può essere raggiunto anche con il nuovo ascensore scavato nella roccia realizzato dalla Provincia di Varese.

L'opera permette, in particolare alle persone anziane o diversamente abili, di superare in completa agevolezza i 51 metri di dislivello tra il piazzale delle Cascine del Quiquio e l'ingresso vero e proprio all'Eremo.

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Il nuovo ascensore, che può trasportare fino a 12 persone, è un vero e proprio gioiello di ingegneria. Infatti, il vano corsa è stato realizzato scavando nella roccia un pozzo di 6 metri di diametro, profondo ben 51 metri e collegato a una galleria orizzontale di uscita alle aree sottostanti lunga 45 metri che si apre sulla vista panoramica del lago Maggiore. Questa ardita e spettacolare opera completa la serie di importanti lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza di tutta la zona su cui sorge L'Eremo di Santa Caterina del Sasso.

L'Eremo si può raggiungere dal piazzale sovrastante, ricco di ampi parcheggi, scendendo una panoramica e suggestiva scalinata affacciata su uno dei più bei panorami del lago Maggiore, via lago, oppure con un moderno ascensore, scavato nella roccia, realizzato recentemente dalla Provincia di Varese.

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DOVE TRA STORIA E NATURA/CASTELVECCANA ANDIAMO

CALDE’ la “Portofino“ del Lago Maggiore

frazione del COMUNE di CASTELVECCANA (VA) Il nome di "Castelveccana" nasce nel 1928 dalla fusione amministrativa dei preesistenti comuni di “Castello Valtravaglia” sul lago e “Veccana” a monte oggi più facilmente conosciuto con il nome breve della sua frazione lacustre “CALDÉ” e da alcuni per le sue particolarità: “la Portofino del Lago Maggiore” Suddiviso in parecchie frazioni sparse nell'ampia vallata della “Valtravaglia” il paese si estende tra la sponda Lombarda del Lago Maggiore e le verdi montagne che la separano dalla Valcuvia.

Per le bellezze naturali, le caratteristiche ambientali, il lago, i vecchi borghi sparsi nel territorio Castelveccana è giustamente considerata località d'interesse turistico, ma anche luogo di residenza dotato di servizi di pubblico interesse che agevolano la qualità della vita anche in un piccolo comune.

Si raggiunge da Luino o da Laveno con la strada Provinciale 69 litoranea, con la linea dei pullman, o con la ferrovia.

Il paesaggio dolcissimo, il clima mite, la vegetazione rivierasca quasi mediterranea, convivono con le folte distese boscose di castagni e faggi secolari delle Prealpi.

La quiete, I'aria pulita, la natura incontaminata, la possibilità di praticare diversi sport soprattutto acquatici e di fare passeggiate distensive sui monti circostanti, rendono Castelveccana una meta molto ambita per il tempo libero e per la villeggiatura, vivacizzato dalla ProLoco e da altre associazioni con frizzanti Iniziative come la tradizionale "Sagra del pesce" che di massima si svolge nel 22

primo fine settimana di Agosto.

Teatro delle principali manifestazioni è l'accogliente piazzetta di Caldé, il piccolo borgo di lago che Piero Chiara definiva "il punto più ridente, più spettacolare e insieme più tranquillo, più intimo e più intatto di tutta la costa".

La parte più antica del paese è quasi integra e lascia immaginare il piccolo borgo di pescatori e di cavatori di calcina quale era nei secoli passati.

Da ogni punto di Castelveccana ma soprattutto dal balcone suggestivo di Santa Veronica che si affaccia dalle balze della Rocca sopra le storiche fornaci - si contempla uno degli scenari più vasti e più belli del Lago Maggiore, incorniciato nel maestoso anfiteatro delle Alpi.

Se Caldé è il rione rivierasco di Castelveccana, quello più elevato è Sarigo, che è anche l'angolo rustico meglio conservato della Valtravaglia. Seminascosto tra boschi secolari ed orti, Sarigo è un armonioso agglomerato di antiche case di pietra (alcune risalenti al 1500 ingentilite da porticati e ballatoi e unite da profondi voltoni che attraversano le viuzze contorte e che ogni estate ospitano la rinomata collettiva d'arte: "Sotto gli archi di Sarigo".

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cenni storici Il nome “Castelveccana” e la storia sono legati al castello che un tempo si ergeva sul promontorio della Rocca.

Nel 963, il castello fu assediato conquistato e incendiato da Ottone I di Germania.

Ricostruito, la sua importanza militare diventò più grande sotto il dominio dei Visconti, dei Rusca e dei Borromeo ma fu distrutto definitivamente dagli Svizzeri nel 1513.

Oggi del castello sono rimasti soltanto pochi ruderi, ma dello storico passato ci sono tracce pregevoli in alcuni edifici sacri: la chiesetta romanica di San Giorgio, la parrocchiale di San Pietro, il campanile di San Martino, L'Eremo di Sant'Antonio (risalenti ai secoli Xl e Xll) e il santuario quattrocentesco di Santa Veronica.

La Rocca di Caldé rimase celebre nei tempi anche per la pregiatissima calce che veniva estratta e lavorata nelle caratteristiche fornaci, ora dismesse ma ancora ben visibili nel bel percorso lungolago recentemente inaugurato.

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DOVE TRA STORIA E NATURA/CERRO di LAVENO ANDIAMO

Informazioni: MUSEO INTERNAZIONALE DESIGN CERAMICO Civica Raccolta di Terraglia Palazzo Perabò: Cerro di Laveno Lungolago Perabò n.5 LAVENO MOMBELL0 (VA) tel. 0332666530

L'apertura al pubblico del Museo Internazionale del Design Ceramico- MIDeC risale al 1970 per ricordare, celebrare, documentare e raccogliere il meglio della vasta produzione di terraglia forte che iniziò a Laveno nel 1856 nelle fabbriche della Società Ceramica Italiana e si protrasse per oltre cento anni, dando lavoro e benessere a migliaia di lavoratori e di eccellenti artisti.

Il MIDeC è infatti un museo di arte applicata: con questo termine si indica una sede espositiva che conserva pregevoli oggetti di artigianato insieme a prestigiose collezioni di design.

Negli storici ambienti il visitatore può ammirare vasi, portaombrelli, piatti, servizi da tavola, da the’, da camera e igienici, sculture, pannelli in ceramica e piatti da parete che attestano l'alto livello artistico delle opere prodotte nel tempo nelle Ceramiche di Laveno.

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TUTTI IN PISTA DOVE ANDIAMO

PERCORSI CICLOPEDONALI NEL VARESOTTO di Filippo Carullo

Cieli tersi, uccelli canterini e tutti i colori dalla natura.

Nella provincia verde è piena primavera. e le piste nelle valli e attorno ai laghi si animano di ciclisti e di famiglie a passeggio.

Bando alla pigrizia invernale, lasciamo l'auto e inforchiamo la bicicletta; calziamo scarpe leggere e andiamo via per tracciati comodi e tranquilli che ci mostrano bellezze poco note e scorci sempre nuovi.

Il Varesotto è il paradiso dei gitanti (specie se ciclisti), proprio grazie ai suoi cento e più chilometri di piste.

A parte le classiche e battute piste ciclabili intorno al lago di Varese e di Comabbio, quella della Valle Olona, la Valganna e la Valmarchirolo e ancora il percorso che da Mesenzana porta a Luino costeggiando il torrente Margorabbia, esistono tantissimi itinerari da percorrere in bicicletta.

A seconda dell'abilità del ciclista si possono scegliere sentieri sterrati che attraversano boschi e radure con vari tipi di pendenze oppure strade asfaltate pianeggianti per pedalare in compagnia di tutta la famiglia. Volendo allontanarsi un po' di più, anche il Canton Ticino è una meta gettonatissima dagli appassionati delle due ruote classiche, di mountain bike, downhill ed e-bike.

GAVIRATE

BARDELLO

BIANDRONNO VARESE

LAGO DI VARESE

CAZZAGO BRABBIA TERNATE

BUGUGGIATE BODIO LOMNAGO

GALLIATE LOMBARDO

AZZATE

VARANO BORGHI

SAN SEPOLCRO

COMABBIO

LAGO DI COMABBIO

GAGGIO

CORGENO

d'acqua e che rappresenta uno dei più lunghi percorsi ciclabili d'Europa.

Sono percorribili 27 km che si snodano tra boschi e prati, consentendo a ciclisti e podisti di ammirare il lago da ogni prospettiva.

Il percorso parte da Varese Schiranna e costeggia tra l'altro la riserva naturale di Biandronno.

E accessibile anche a disabili, bambini ed anziani, essendo prevalentemente in piano percorribile sia a piedi che con le biciclette.

PISTA CICLABILE LAGO Dl COMABBIO La pista ciclabile del lago di Comabbio è lunga 9,5 km.

Partendo da Ternate in prossimità del lido, la pista si snoda prendendo la destra verso Comabbio concludendosi nel comune di Mercallo, mentre prendendo la sinistra verso Varano Borghi dopo 2 Km si incontra il bivio per la pista di collegamento con il lago di Varese.

Il percorso regala incantevoli scorci di paesaggio, immersi in un ambiente naturale originale, interessante la scelta costruttiva di una pedana in legno lunga 500 m che permette di pedalare sospesi sull'acqua.

PISTA CICLABILE LAGO Dl VARESE Il Lago di Varese è uno dei patrimoni naturali e paesaggistici più preziosi della provincia.

Per valorizzare questo splendido ambiente è stata completata la realizzazione di una pista ciclabile con fondo in calcestruzzo asfalto che circonda tutto il perimetro dello specchio

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DOVE ANDIAMO VALCUVIA

UNA NUOVA CICLABILE NEL VERDE DELLA VALCUVIA Il tracciato ciclopedonale della Valcuvia consente agli appassionati delle due ruote a pedali di raggiungere gli angoli più belli del territorio e decine di chilometri in mezzo al verde e alla natura.

Il nuovo tratto Cassano - Rancio di pista ciclopedonale ha lo scopo di prolungare, proseguendo lungo l'asse del fondovalle Valcuviano, l'esistente pista ciclabile proveniente da Luino, in direzione Gavirate.

Il percorso è accessibile anche ai ciclisti poco esperti e poco allenati, fiancheggia il torrente Margorabbia, è immerso nel verde e completamente chiuso al traffico tranne qualche incrocio con strade a poco traffico, ha un ottimo fondo di asfalto e consente di pedalare in tutta sicurezza, senza alcuna difficoltà.

Tutte le opere rientrano in un programma complessivo di creazione ed interconnessione di itinerari ciclopedonali dell'Alto Varesotto, con il fine di realizzare una rete strutturata, per eliminare la frammentarietà dei percorsi ciclabili esistenti, che spesso sono scollegati tra loro.

Il nuovo tratto aggiunto recentemente collega Cassano Valcuvia con Rancio Valcuvia per arrivare nella frazione Cantevria, direzione Gavirate

Pianeggiante e comodissima da raggiungere la nuova ciclopedonale tra Cassano e Rancio Valcuvia.

Si parcheggia l'auto all'entrata di Cantevria, frazione del comune di Rancio Valcuvia ( per chi giunge da Varese - CittiglioCuveglio, girare a sinistra appena oltrepassato il cartello stradale che indica l'inizio del territorio comunale).

Il percorso protetto inizia pro28

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prio lì: sono 10 chilometri di assoluto relax che portano fino alle porte di Luino.

Si tratta di una tappa intermedia di un progetto più vasto che porterà alla creazione, in questa area, di una larga interconnessione tra reti di mobilità dolce.

Il nuovo percorso ciclopedonale farà anche da collegamento con la ciclabile della ValgannaValmarchirolo.

Sono infatti previsti nella zona: il percorso ciclopedonale che da Cassano Valcuvia sale verso Ferrera, e il percorso ciclabile del Lago di Varese.

Tronzano Lago Maggiore Località Canovi - Via Europa tel. 0332.566493

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martedì giorno di chiusura

LA POSTA IN REDAZIONE L’architetto LE CORBUSIER disse di questa citta’, dopo averla visitata: “e’ la citta’ piu’ brutta nel luogo piu’ bello del mondo…!”

Ed infatti è abbastanza vero…la posizione geografica magnifica , alla confluenza tra i due fiumi Danubio e Sava, la fortezza medievale in alto sul Belvedere nel parco KALEMEGDAN, fanno da contraltare agli edifici anneriti dallo smog e in alcuni casi sventrati, lasciati cosi come sono stati ridotti dalle bombe , che non hanno risparmiato questa città nel non lontano 1999. Infatti tuttora a Belgrado ci sono alcuni edifici bombardati, rimasti a metà in piedi e per metà cadenti .

Non sono stati più riparati, forse per mancanza di soldi, o forse per l'intenzione di lasciare le macerie grigie e tristi a memoria della nefanda azione delle forze della Nato che hanno ingiustamente operato su di una città indifesa .

E' una testimonianza mesta , malinconica, che ha reso questa città più triste di quello che avrebbe potuto essere se non ci fosse stata questa pagina di storia che tutti noi vorremmo cancellare.

Ricordo ancora la mia prima volta in visita a Belgrado , in un gennaio innevato di due anni fa.

Arrivando con il taxi dall’aeroporto, iniziavo a vedere , con un senso di shock, alcuni edifici semidistrutti e alle mie domande il taxista serbo rispondeva in un inglese stentato: “Look, Nato, Nato bombed this place! “Guarda come hanno bombardato questo posto quelli della Nato! Era implicito il giudizio negativo…Io mi guardavo intorno e non riuscivo a credere ai miei occhi…

In un viale largo, quello dei ministeri, da una parte bei palazzi maestosi, con statue e facciate decorate, illuminazione perfetta alla sera e dall’altro lato la sagoma nera del Ministero della Difesa, annerita e per metà in macerie, rimasta uguale per dodici anni dal 1999!

Nessuno si è curato nemmeno di demolire un simile scempio…chi dice che si attende l’arrivo di un investitore che voglia assumersi le spese di demolizione delle macerie e di ricostruzione , chi dice che vogliano lasciarlo a testimonianza della ingiustizia perpetrata ai danni di questa città, fatto sta che in alcuni punti questa città è ancora ferita, come il primo giorno, come quel dannato 24 marzo 1999…

Per il resto è pur vero che si assapora un’emozione diversa passeggiando per il parco che contorna la fortezza medievale e arrivando ad ammirare il panorama sui fiumi con alcune isolette ricavate dalle anse dei due fiumi dal famoso Belvedere..

E’ un luogo dagli aspetti contrastanti, foriero di contraddizioni insite nella sua storia , crocevia di diverse civiltà e culture e anche questo si respira attraversando il magnifico parco, meta di passeggiate domenicali . Sul lungofiume sono degni di nota alcuni locali notturni , night club, l’Iguana, fra tutti , dove si suona musica jazz fra un cocktail e un long drink.

UN BRANO E UNA POESIA DOVE ANDIAMO Il Teatro Nazionale è rimasto per fortuna intatto e ospita buoni programmi di concerto e spettacoli teatrali di un certo rilievo.

Si respira un sapore d’Oriente in alcune vie strette con vecchi palazzi appiccicati uno sull’altro , che suscita alla mia mente uno sbiadito ricordo della città dalle mille e una notte , Istanbul .

Stessa atmosfera si coglie anche passeggiando nel colorito mercato chiamato “KALENIC” , versione all’aperto del Gran Bazar istanbuliota, dalle mille bancarelle piene di oggetti antichi e di cibi di ogni tipo e provenienza.

Ma invece dello stretto braccio di mare, il Bosforo, si stagliano alla vista i due fiumi, il Danubio e la Sava, alla confluenza dei quali si trova la antica “SINGIDNUM “ questo il nome romano della odierna Belgrado, città dai mille contrasti.

Annamaria Rodiani Raffo Anna Rodiani Raffo , nata a Varese è pubblicista da molti anni.

Ha sempre viaggiato molto per motivi di lavoro e ora vive prevalentemente a Roma.

Nel 2008 ha pubblicato un libro dal titolo "attese inquietanti" con Teseo Editore di Roma. Il libro è una raccolta di racconti sul genere intimista con qualche venatura di giallo e di surreale. Ha coltivato anche la pittura che oltre alla scrittura costituisce la sua passione preminente. il suo sito è: www.annarodianiraffo.it

Una nuova poesia di Charlie

E' l'ultimo giorno che resti con noi domani sarai di un'altra scuola.

Come sempre premurosa spieghi la tua lezione anche se oggi è diverso.

Lo vedo trasparire dai tuoi occhi come pure da quelli dei miei compagni.

Ecco l'ora è finita e tutti si fanno intorno a te: "Venga ancora a trovarci, arrivederci! " E mentre cammini lungo il corridoio forse una lacrima scende dal tuo viso.

Ti volti un istante, ci guardi e te ne vai.

"Mirella Raitz, non ci dimenticare".

Charlie

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CANTELLO (VA) 72° FIERA dell’ASPARAGO PALATENDA Via Collodi -18-27 maggio 2012 Programma VENERDI' 18 Maggio Dalle ore 20,30 un fornitissimo bar paninoteca con birreria - Vi allieterà l’ascolto dei Radiofreccia con il tributo a Ligabue SABATO 19 Maggio Dalle ore 19.00 Apertura buffet caldo - Risotto con punte di Asparagi - Asparagi di Cantello alla Bismark - Grigliate Miste di carne con costine - In funzione un fornitissimo bar paninoteca Dalle ore 21.00 Serata danzante Con l’orchestra spettacolo “Lisa Maf” DOMENICA 20 Maggio Dalle ore 10.00 Possibilità di visita delle “Asparagiaie Cantellesi” a bordo dei Fuoristrada del Club Monte Orsa Possibilità di visitare la Chiesa romanica di Madonna in Campagna che risale all’anno 1000 Esposizione macchine agricole per il giardinaggio Ore 11.15 PREMIAZIONE GARA AGRICOLTORI E VENDITA “ASPARAGI DI CANTELLO” Ore 12.00 Asparagiata popolare con asparagi di Cantello - Grigliate miste di carne con costine - In funzione un fornitissimo bar paninoteca Ore 15.00 Esibizione Ginnico-Artistica a cura del centro sportivo “La Varesina” di Varese Esibizione di Karate del centro sportivo “Funasoki” - Intrattenimenti vari per i bambini Ore 18.30 Asparagiata popolare con asparagi di Cantello - Grigliate miste di carne con costine - In funzione un fornitissimo bar paninoteca Dalle Ore 21.00 Serata danzante con il “Gruppo di ballo e Animazione Burlesque” con Marina Morena e il DJ Marco Damdati di Radio Italia.

VENERDI' 25 Maggio Dalle ore 20,30 un fornitissimo bar paninoteca con birreria e tagliata Vi allieterà durante l’ascolto dei “Non Plus Ultra Band” SABATO 26 Maggio Dalle ore 16.00 Apertura Mostra statica di “Moto d’Epoca” - Apertura mercatino artistico-artigianale Hobbisti e sapori d’Italia In funzione un fornitissimo bar paninoteca Dalle ore 19.00 Apertura buffet caldo - Risotto con punte di Asparagi - Asparagi di Cantello alla Bismark - Grigliate miste di carne con costine - Una Favolosa Trippata Dalle ore 21.00 Serata danzante di musica dal vivo con il complesso “Easy Rider Band” e un simpatico DJ DOMENICA 27 Maggio Dalle ore 8.30 Mercatino dei sapori della Provincia di Varese e mercatino artistico-artigianale - Hobbisti e sapori d’Italia e mercatino per i bimbi Dalle ore 10.00 Possibilità di visita delle “Asparagiaie Cantellesi” a bordo dei Fuoristrada del Club Monte Orsa Possibilità di visitare la Chiesa romanica di Madonna in Campagna che risale all’anno 1000 Ore 11.00 Concerto Bandistico Ore 12.00 Asparagiata popolare con Asparagi di Cantello - Grigliate miste di carne con costine - In funzione un fornitissimo bar paninoteca Ore 15.00 Spettacolo e animazione con maghi, illusionisti e artisti da strada con spettacolo di danza Classica Ore 17.00 Concerto Bandistico Ore 18.30 Asparagiata popolare con Asparagi di Cantello Grigliate miste di carne e una favolosa trippata - In funzione un fornitissimo bar paninoteca Dalle ore 21.00 Grande serata di ballo con l’orchestra spettacolo romagnola di Antonella Marchetti 32

DOVE ANDIAMO

MANIFESTAZIONI MAGGIO GAVIRATE DOMENICA 13 AretMusicaDuemila12 dal mattino mostre di artisti provenienti dalla provincia ed alle ore 12,00 apertura stand gastronomico con le specialità preparate dalla Pro Loco. - Nel pomeriggio la performance del pittore Antonio Pedretti che realizzerà una sua opera dal vivo.

DOMENICA 20 caratterizzata da appuntamenti musicali dalle ore 14,00 saggio di musica della scuola di Music Secrets ed alle 21,00 lo spettacolo rock con Ladies in Rock, musica energetica al femminile.

Stand gastronomico aperto alle ore 12,00 ed alle ore 19,00.

Sempre DOMENICA 20 si terrà la 6° edizione di Abbracciamo il Lago con iniziative in tutti i comuni che si affacciano sulle rive del lago Con partenza dal lungolago di Gavirate DOMENICA 20 si svolgerà la Camminata di San Carlo - Il ritrovo dei partecipanti è previsto alle ore 7,30 mentre le partenze libere saranno dalle ore 8 alle ore 9 con qualsiasi condizione di tempo. I percorsi a scelta prevedono quelli da 6, da 13, da 19 e da 28 km. che si snoderanno lungo la pista ciclopedonale e lungo le vie della cittadina mentre quello da 28 km. comprenderà il giro del Lago di Varese.

Informazioni: Ufficio IAT Gavirate Piazza Dante, 1 Telefono 0332 744.707www.progavirate.com - ufficio@progavirate.com

SACRO MONTE DI VARESE

Museo Baroffio - tel. 0332 212042 9 e 16 maggio - ore 15.30 VISITA AL MUSEO e accesso al terrazzo panoramico. euro 3,00 intero - euro 1,00 ridotto. la visita può essere replicata altri giorni su prenotazione per gruppi (min 8/max 20 persone).

Al termine della visita al Museo si potrà accedere al terrazzo panoramico del Museo che regala scorci inediti sul borgo e un’ampia vista sui laghi. I visitatori saranno guidati ad osservare da una insolita prospettiva anche il Santuario di S. Maria del Monte con la Cappella delle Beate, Cappella Martignoni e campanile del Bernascone.

Continua fino a domenica 20 maggio LA RUOTA DEI SANTI Attività per bambini 510 anni - bambini e nonni ridotto euro 1.

Nella sezione Servizi / didattica del sito www.museobaroffio.it - elenco attività disponibili su prenotazione per bambini Da maggio a settembre il Museo sarà aperto da martedì a domenica 9.30/12.30-15.00/18.30

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CASTELVECCANA 6 Maggio - Gare di Canottaggio Stand gastronomico dalle h.12.30 per informazioni 338.8266523 promossa da: Canottieri Caldé GERMIGNAGA 13 maggio 33ª Camminata Alto Verbano MONTEGRINO VALTRAVAGLIA (VA) Associazione Culturale “AMICI DI G. CARNOVALI detto Il Piccio” Sabato 5 maggio (data da definire) Enzo Iacchetti “Omaggio a Sereni” Teatro Sociale di Montegrino, ore 21.00 (con Comune di Luino e di Montegrino) 4/26 maggio - Milano “L’anima geniale.

Capolavori del Piccio da collezioni private” Galleria d’Arte Ambrosiana, Via Vincenzo Monti 2, Orario: da martedì a sabato 10/13 – 15/19 lunedì 15/19 (domenica chiuso) ingresso gratuito Telefono 02.863885 e-mail info@galleriambrosiana.com _ www.galleriambrosiana.com Associazione Culturale ÅgAmici di G. Carnovali detto il PiccioÅh - tel. 0332 508203 info@ilpiccio.it COCQUIO TREVISAGO (Varese) Museo SALVINI "SCORCI D' INSUBRIA" Opere ad olio di Sandro BARDELLI dal 13 maggio al 24 giugno 2012 Inaugurazione: Domenica, 13 maggio 2012 CERRO DI LAVENO MOMBELLO MIDEC-MUSEO INTERNAZIONALE DEL DESIGN CERAMICO

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"SUGGESTIONI INTROSPETTIVE"cromatismi astratti su carta di riso Biblioteca Comunale "Antonia POZZI" Laveno Mombello "ASTRAZIONI e UNIVERSO: frammenti", piccole opere astratte e cosmiche dal 19 maggio al 17 giugno 2012 Inaugurazione c/o MIDeC - Sabato, 19 maggio

AVVISO A CHI ORGANIZZA EVENTI (un’occasione in più) DAI PRIMI DI GIUGNO SIAMO PRONTI A RICEVERE GLI ANNUNCI CHE SARANNO PUBBLICATI NEL NUMERO SPECIALE LUGLIO / AGOSTO E DIFFUSI ANCHE VIA INTERNET indirizzo da utilizzare: doveandiamo@tin.it

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MACCAGNO

DOVE ANDIAMO L’obbiettivo della testata DOVE ANDIAMO è di promuovere lo sviluppo attrattivo/turistico del varesotto, trattare caratteristiche paesistico-ambientali del territorio, risorse naturali, storiche, artistiche, culturali e sportive, inoltre: segnalare manifestazioni locali ed evidenziare attività imprenditoriali.

DOVE ANDIAMO c’è dove serve, paese per paese ISPRA - SESTO CALENDE - ANGERA - LEGGIUNO - CERRO - LAVENO - CASTELVECCANA - PORTO VALTRAVAGLIA GERMIGNAGA - LUINO - MACCAGNO - TRONZANO LAGO MAGGIORE - PINO LAGO MAGGIORE - BREZZO DI BEDERO - BREBBIA - BESOZZO - GAVIRATE - COCQUIO TREVISAGO - GEMONIO - CARAVATE - ORINO - CASTELLO CABIAGLIO - BRINZIO - CASALZUIGNO - CUVEGLIO - CASSANO VALCUVIA - RANCIO VALCUVIA - MONTEGRINOBRISSAGO - MESENZANA - CUNARDO - GRANTOLA DOVE ANDIAMO la rivista del varesotto è DA POCHI MESI anche ON LINE (sulla rete) Il progetto on line è ancora in via sperimentale, ma già visibile entrando nel nostro sito per sfogliare la rivista.

Offre a TUTTI I NOSTRI UTENTI DI SPAZI PUBBLICITARI, alcuni servizi ausiliari e complementari all’edizione pubblicata su carta. - il servizio che sfrutta le potenzialità informatiche disponibili a soli pochi mesi dalla nascita, possiamo già dire che ha stimolato positivamente un crescente interesse del pubblico per la nostra testata .

Che cosa è DOVE ANDIAMO on line?

-La versione pubblicata su carta, viene distribuita gratuitamente da 18 anni nel territorio a nord di Varese, in Valcuvia e in tanti paesi della sponda lombarda del Lago Maggiore.

-La versione on line, con la codificazione di alcuni testi, offre al visitatore che entra nel web, intenzionato a trovarci, di sfogliare e consultare gratuitamente la rivista e gli elementi aggiunti e visibili solo online (testi-foto-filmati) ma anche sfogliare DOVE ANDIAMO nei social network (Facebook – calameo – issuu) e nei nostri siti web collegati. indirizzo Web www.doveandiamostudiosettanta.com Che cosa è DOVE ANDIAMO on line?

Il progetto è dedicato a chi utilizza DOVE ANDIAMO per la sua PUBBLICITA’.

IN COSA CONSISTE offre agli utenti per pubblicità su DOVE ANDIAMO di variare i testi contenuti nella versione pubblicata su carta delle loro pagine pubblicitarie, per visualizzare on line altri testi, foto, filmati, indirizzi e tanto altro...con un solo clic.

QUESTO SERVIZIO É IMPORTANTE PERCHÈ il visitatore decide per sua scelta di cliccare su una pagina qualsiasi della testata per vedere quanto virtualmente contenuto, il clic apre una finestra su quanto codificato da vedere nella pagina; anche in quelle pubblicitarie.

Per maggiori informazioni: e-mail doveandiamo@tin.it CHE COSA È DOVE ANDIAMO ON LINE? La possibilità di sfogliare “DOVE ANDIAMO la rivista del varesotto” nel vostro computer.

Se interessati a ricevere la versione on line, inviate richiesta a doveandiamo@tin.it con la vostra email 34 LA RIVISTA DEL VARESOTTO online

Martedì 8 maggio ore 14.30 - Via Virgilio Parisi - Festa degli alberi in collaborazione con le scuole elementari Venerdì 11 maggio ore 21 - Punto d’incontro Essere padre scrivendo – La “Divina Commedia” e il tema della fecondità - Serata di lettura e riflessioni sul XXXIII° canto del Paradiso condotta da Ottavio Brigandì (Università degli Studi di Milano) dal titolo:“Un uomo che non vuole morire: il combattimento con Dio” (Paradiso XXXIII°) Venerdì 18 maggio ore 21 - Punto d’incontro “Francesco Branca: un maccagnese trapiantato a Luino” conferenza a cura di Emilio Rossi Inaugurazione della mostra “Identità nascoste” esposizione opere di Elena Gallazzi, Renato Scesa e Anna Maria Folchini Stabile - La mostra rimarrà aperta dal 19 al 27 maggio il sabato e la domenica dalle 17 alle 19 Sabato 19 maggio ore 15 - Via Silvio Oliari Intitolazione dei giardini della Scuola Media Statale “Leonardo da Vinci”a Camilla Valsecchi (1947 -1992) già Preside delle Scuole Medie - Presenza della Scuola Musicale Maccagno Sabato 19 maggio ore 21 Auditorium - Giovani in concerto - kermesse di giovani musicisti Sabato 26 maggio ore 17.30 Civico Museo Parisi Valle - Inaugurazione mostra personale di Max Marra - La mostra rimarrà aperta fino a domenica 1 luglio venerdì, sabato, domenica e festivi 10/12 – 15/19 - ingresso gratuito Domenica 27 maggio Proloco Maccagno - Bambini in festa - Giochi vari al campo sportivo dalle ore 10 Sabato 26 Maggio treno speciale a vapore con la locomotiva BR 50 3673 Luino <> Mendrisio.

II percorso si snoda tra il lago Maggiore e il lago di Lugano Possibilità di assistere al Palio di Mendrisio, degustare vini ticinesi presso cantine o visitare la Galleria Baumgartner dove sono in bella mostra favolosi treni in miniatura.

Costo a persona: 35 euro - Ragazzi dai 6 ai 14 anni: 18 euro (Il costo comprende il viaggio A/R con il treno speciale e l’ingresso alle cantine di Mendrisio) Sconto del 10% per gruppi di almeno 10 persone Info. Associazione Verbano Express Tel. 349 0083934 (ore serali) viaggi@verbanoexpress.it

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Il Caseificio Lago D’Elio in oltre vent’anni di produzione, ha raggiunto una posizione di rilievo nella realtà lattiero casearia e di leadership nella produzione di formaggi tipici di capra e di vacca.

La cura nella nutrizione degli animali allevati nei vicini pascoli montani del varesotto, la caseificazione immediata del latte raccolto, la lavorazione, la particolare stagionatura e un ininterrotto impegno verso le attese dei consumatori, hanno spinto verso l’alto gli standard qualitativi nella produzione dei formaggi e di tutte le gustose specialità prodotte.

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