N11 Winter 2015 Blossom zine

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gardens

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I LOVE IT

EDITION #11 Winter 2015 italian/english

Spe ciale Na ta le

Cover Cristina Colli

PORTUGAL SPECIAL INSERT giardini

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botanica

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fiori

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design

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ricette

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viaggi

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#11 Winter issue 2015

Ph. Simonetta Chiarugi, cristina Colli, Gianlidia Tonoli

Direttore responsabile / Founder Editor in Chief Dana Frigerio Redattori/Contributors Stefano Baccari Lodovica Barbiero Tiziano Bianchi Gaia Borzicchi Simonetta Chiarugi Cristina Colli Luigi Conti Jessica Di Giacomo Benedita Feijo Andersen Jefferson Fouquet Dana Frigerio Dario Fusaro Infraordinario Anna Marangella Marta Moletta Moritz Mantero Luciano Movio Daniele Mulas Diego Pessina Virgilio Piatti Matteo Ragni Stefano Santucci Marco Serafini Amici Micol Terzaghi Gianlidia Tonoli Tommaso Torrini Alberto Trabucchi Sebastiano Tuccitto Valeria di Melissa Francesco Zangari Lidia Zitara Caterina Xaxa Art direction & layout Dana Frigerio Traduzioni/Translation Elisabetta Pozzi, Cristiana Chiarugi, Giulia Stevenazzi Copertina/Cover Cristina Colli font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox Alcune foto o immagini presenti attualmente nella rivista sono situate su internet e costituite da materiale largamente diffuso e ritenuto di pubblico dominio. Su tali foto ed immagini il sito non detiene, quindi, alcun diritto d’autore e non è intenzione dell’autore del sito di appropriarsi indebitamente di immagini di proprietà altrui, pertanto, se detenete il copyright di qualsiasi foto, immagine o oggetto presente, oggi ed in futuro, su questa rivista, o per qualsiasi problema riguardante il Diritto d’Autore, inviate subito una e-mail all’indirizzo info@blossomzine.eu indicando i vs. dati e le immagini in oggetto così che si possa risolvere rapidamente il problema (ad esempio, con l’inserimento, gratuito e permanente, del nome dell’autore), oppure rimuovere definitivamente la foto (o altro).

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www.blossomzine.eu Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.


director’s notes

Find Inspiration on Winter issue

A day with Cristina Colli OliviaBrusca il fascino di Ninfa Les âmes oubliées il lato oscuro dell’amore Melissa erboristeria Speciale Nata le A qualcuno piace freddo Muffin all’arancia e cioccolato Arance con candela Ghirlanda di pan brioche speziato con canditi e uvetta 2 ladies in giardino se_bbi instagram Massimo Piombo incontra Cappellini piante Verde contemplativo PORTU Orticolario, Lago di Como GAL Plant hunters Marocco le Briccole di Riva 1920 Angkor, bello perchè divino Cinnamomum camphor Floral Moodboard Contest on facebook

Portugal Special insert

Benedita Feijo Andersen le sughere del Portogallo Estufa Fria Carlos Felipe e il suo “flower Power” Portobello market

Tea time

contact us direttore@blossomzine.eu

info@blossomzine.eu

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Provare per crescere. ONE, il concime concentrato per piante e fiori sani e rigogliosi, è disponibile anche nella innovativa formulazione in cristalli idrosolubili: ONE Essence. ONE Essence ti offre la stessa efficacia di ONE liquido in una confezione più piccola, più conveniente e più pratica da utilizzare e conservare.

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http://www.onegiardinaggio.com/home


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{ Photos and Text

Cristina Colli

}

www.cristinacolli.com

cristina@cristinacolli.com

LA NOSTRA COVER

A day with Cristina Colli Cos’é per te la fotografia? Per me, la fotografia é tante cose. É un modo di rallentare, trovare la tranquillitá interiore, e guardare la realtá con occhi nuovi. É la mia espressione creativa, il mio mondo privato dove gioco, esploro, catturo la magia, e la condivido con gli altri. La fotografia é

narrativa visiva, ed io racconto la storia della mia meraviglia di fronte alla bellezza dei fiori, e alla poesia delle cose semplici e quotidiane. Come riesci a trasformare “un attimo di vita” in un racconto fotografico? Tutto comincia con fare chiarezza sulla storia che voglio raccontare,

What’s photography to you? To me, photography is many things. It’s a way to slow down, find the stillness within, and look at reality with new eyes. It’s my creative expression, my own private world where I play, explore, capture the magic, and share it with others. Photography is

visual storytelling, and I tell the story of my own sense of wonder at the beauty of flowers, and the poetry of the simple things of daily life. How do you turn a “moment of life” into a visual story? It all starts with making clarity about the story I’m telling, the feelings


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YOU RELAX, iMow

Nuovo robot rasaerba iMow Più intelligente, più veloce, più forte Grandi notizie per te e il tuo giardino: il nuovo robot rasaerba iMow stabilisce nuovi standard nel taglio dell’erba, assicura un prato ben curato con un grande risparmio di tempo. Mentre lavora, infatti, puoi dedicarti alle cose che ami: ti rilassi, ti diverti, fai le cose che preferisci. Scopri tutti i vantaggi di iMow sul sito www.stihl.it

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sui sentimenti e le emozioni, tipo la gioia di raccogliere foglie e bacche nei boschi. Scelgo gli elementi visivi principali, ma poi dal momento in cui posiziono il primo oggetto mi lascio trasportare, osservo come si sviluppa la storia, e lavoro intuitivamente. Cosa fai per ispirare e aiutare gli altri?

La mia passione per creare é forte come il mio desiderio di ispirare e aiutare gli altri. Al momento offro lezioni individuali in narrativa visiva, e l’esperienza mi ispira e mi ricompensa molto. Sto anche creando corsi online, e il primo sará su come scoprire e definire la propria storia visiva.

and emotions, like the joy of gathering leaves and berries in the woods. I choose the main visual elements, but once I start placing the first object I go with the flow, look at the story unfolding, and let my intuition guide me. What do you do to inspire and help others? My passion to create is

as strong as my desire to inspire and help others. At the moment I’m teaching one-to-one workshops in visual storytelling, and I find it very rewarding and inspiring. I’m also creating online courses, and the first one will be on discovering and defining your visual story.


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{ Text

Jessica Di Giacomo

}

http://www.oliviabrusca.com/

{ Photos Gaia Borzicchi, Infraordinario, Lodovica Barbiero }

info@oliviabrusca.com www.alices-adventuresinwonderland.com http://blog.infraordinario.it http://twinstroke.tumblr.com/

OliviaBrusca Creatività e passione, raccontaci com’è nata l’idea di aprire OliviaBrusca? OliviaBrusca nasce in una sera di pioggia, mentre guidavo verso casa dopo un evento fuori regione. Ero in cerca di una direzione nuova e qualcosa che mi rappresentasse, che mi permettesse di decidere da sola come e cosa volevo fare. E dopo altri quattro anni di su e giù per l’Italia, finalmente ci sono riuscita. Ho racchiuso tutto in 35mq a Modena, ma guido ancora sotto la pioggia. Capacità, istinto e un goccio di follia a dove sei partita e dove andrai? Chi mi conosce bene lo sa, sono molto istintiva. M’innamoro delle cose belle e lo faccio alla follia. Una follia che mi ha spinto in una

ormai famosa mattina di ottobre a mollare tutto e ricominciare. Ricominciare in una città che non era mia in un lavoro che non sapevo nemmeno fare, ma mi piaceva da morire. Ho iniziato a fare esperienza ad orari e chilometri impossibili e studiato, studiato tanto. Ho inseguito un sogno ed in parte l’ho raggiunto, ma ancora non mi sento arrivata. Da dove sono partita? da un DNA artistico che non mente, credo, passando per un dipolma Europeo come fiorista ed un corso di specializzazione come Flower Designer, oltre a quelli d’aggiornamento ancora adesso. Non so di preciso dove andrò, ma una cosa è certa, qualunque cosa farò, sarò con i miei fiori !

Creativity and passion, tell us how did you get the idea of OliviaBrusca? OliviaBrusca was born in a rainy evening, while driving home after an event outside my region. I was looking for a new plan and something to represent me, where I could decide by myself what I wanted to do and how. And after four years up and down throughout Italy, I finally made it. I enclosed everything in 35sqm in Modena, but still I drive in the rain. Ability, instinct and a dash of madness, where did you start from and where will you go? Anyone who knows me well knows it, I’m very instinctive. I fall in love with beautiful things and I do it to madly. A madness that drove me, in a now famous

October morning, to drop everything and start over. Start fresh in a city that was not my with a work that I did not even know, but that i very much loved. I started my experience at crazy hours and driving plenty of kilometers and I studied, studied a lot. I chased a dream and I partly reached it, but I don’t feel arrived yet. Where did I start form? From an artistic DNA that does not lie I think, through an European diploma as florist and a specialization course as Flower Designer, as well as those I keep on attending now. I do not know exactly where I will go, but one thing is certain, whatever I’ll do, I’ll be with my flowers!


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{Text

Daniele Mulas

}

{Photos Marco Serafini Amici}

d.mulas91@gmail.com marcoserafini1990@libero.it

il fascino di Ninfa Il giardino di Ninfa è un monumento naturale del nostro Paese situato nel comune di Latina (Lazio). E’ un giardino all’inglese che si estende su una superficie di 106 ettari, iniziato dalla famiglia Caetani nel 1921 proprio nell’area che ospitava l’ormai scomparsa cittadina medioevale di Ninfa, di cui sono presenti ancora oggi diversi ruderi. Questa incantevole oasi naturale ospita al suo interno oltre 1000 esemplari di piante: numerose varietà di betulle, magnolie e iris palustri, oltre ad un grande assortimento di aceri giapponesi, ciliegi e meli ornamentali che nel periodo primaverile regalano ai visitatori uno spettacolo mozzafiato.

All’interno, nei pressi della chiesa di San Giovanni, un noce americano, un acero a foglie bianche ad un pino a foglie color argento disegnano uno scorcio incredibile, impreziosito dai ruderi dell’edificio stesso. E poi ancora un pino dell’Himalaya, bambù provenienti dalla Cina, ortensie rampicanti e un boschetto di noccioli che si incontra vicino al fiume. Esemplari provenienti dalle più svariate località del mondo, un mix di natura e armonia che abbraccia il continente asiatico fino al sud America. Una perla tutta italiana che merita di essere esplorata. Questa incontaminata realtà è stata anche un vero e proprio salotto letterario per personalità

The garden of Ninfa is one of our country natural monument located in the municipality of Latina (Lazio). It is an english garden that covers an area of 106 ​​ hectares, started by the Caetani family in 1921 just in the area that housed the disappeared medieval town of Ninfa, of which several ruins still remain today. This enchanting natural oasis hosts more than 1000 exemplars of plants: many varieties of birch, magnolia and marsh iris, plus a large assortment of Japanese maples, cherry and ornamental apple trees that in spring offer visitors a breathtaking spectacle.

Inside, near the church of San Giovanni, an American walnut, a white leaves maple and a silver leaves pine draw an incredible glimpse, embellished by the ruins of the building itself. And then again close to the river an Himalayan pine, bamboos from China, climbing hydrangeas and a grove of hazels. Specimens from the most diverse places in the world, a mix of nature and harmony that embraces the Asian continent to South America. An all Italian pearl that deserves to be explored. This pristine reality was even a real literary salon for prominent figures such as Virginia Woolf, Truman Capote, Ungaretti and Moravia,


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di spicco come Virginia Woolf, Truman Capote, Ungaretti e Moravia, che trovarono qui l’ispirazione per alcune opere. In questo senso è calzante la frase contenuta nel libro Passeggiate Romane di Ferdinando Gregorovius - storico tedesco famoso per i suoi studi sulla Roma

medioevale - che innalzava la misteriosa bellezza di questo luogo al pari di Pompei: “Ecco Ninfa, ecco le favolose rovine di una città che con le sue mura, torri, chiese, conventi e abitati giace mezzo sommersa nella palude, sepolta sotto l’edera foltissima. In verità questa località è più graziosa della stessa Pompei, le cui case

who found here inspiration for several works.

Pompeii’s: “Here Ninfa, here the fabulous ruins of a city that ​​ with its walls, towers, churches, In this sense it is fitting monasteries and villages the phrase in the book lying half submerged in ‘Passeggiate romane’ the swamp, buried under (Roman Promenades) by the very thick ivy. Truly Ferdinand Gregorovius this place is prettier than - a German historian Pompeii, whose homes famous for his studies of rise stiff as mummies the medieval Rome - that taken out of the volcanic raised the mysterious ashes.” beauty of this place to


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s’innalzano rigide come mummie tratte fuori dalle ceneri vulcaniche”. Oggi le rovine di Ninfa sono probabilmente ancor più spettacolari di allora grazie ai giardini in cui sono silenziosamente immerse. Il New York Times lo definì nel 2010 addirittura come “il giardino più romantico e bello del mondo”, ed

è forse proprio questa la sensazione maggiore che si ha quando si passeggia per le graziose stradine del posto. Vita, cultura, arte e storia si uniscono insieme creando un equilibrio perfetto, trasportando il visitatore in una dimensione unica del vasto panorama naturale italiano.

Today the ruins of Ninfa are probably even more spectacular than before thanks to the gardens they are quietly immersed in. The New York Times even described it in 2010 as “the most romantic and beautiful garden in the world”, and it is perhaps this the main feeling you have when strolling around the pretty streets

of this place. Life, culture, art and history join together here to create a perfect balance, transporting the visitor in a unique dimension of the vast natural italian landscape.


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{ Photos and Text

Jefferson Fouquet

}

https://instagram.com/lesherbesdeparis/

lesherbesdeparis@gmail.com

Les âmes oubliées Come è nata l’idea del progetto Âmes oubliées? Il progetto Âmes oubliées è iniziato tempo fa, io e la mia amica Cécile di OzGarden, spesso passeggiamo per il cimitero parigino di Père-Lachaise. L’arte funeraria è straordinaria e le cappelle private sono spesso abbandonate, e così un giorno abbiamo deciso di decorarle con fiori, con l’idea di onorare le anime dimenticate. Fin da bambino, mi hanno sempre affascinato i monumenti funebri e le tombe, e anche l’idea di portare dei fiori per onorare i morti, come un ultimo omaggio ai nostri antenati. Per questo progetto usiamo principalmente fiori freschi, così da offrire un’ultima ventata di profumo e di freschezza a queste tombe monumentali.

La scelta del luogo coincide con una preferenza estetica, infatti la maggior parte delle tombe del cimitero risalenti ai primi del XIX e del XX secolo sono magnifiche, ma le nostre preferite sono le piccole cappelle abbandonate per i loro elementi romantici e decorativi come crocifissi, statue e vasi colorati. Ci piace creare le composizioni floreali ispirandoci ai nomi dei defunti, piccoli fiori bianchi per una giovane ragazza chiamata Marie, o per Gaston, un piccolo bambino moltissimi fiori blu. In genere sono bouquet di fiori recisi in vaso, ma spesso creiamo corone di fiori, con la classica spugna idrofila, perché sarà donata al cimitero, come omaggio in una malinconica giornata di pioggia autunnale per le nostre Âmes oubliées.

How did the idea of the Ames Oubliées project start? The âmes oubliées’s project started last year with my friend Cécile from OzGarden, often we go to Père-Lachaise Cemetery to admire the funeral art. Graves and also private and abandoned chapels are extraordinary, and one day, we decided to decorate them with flowers, in order to honor the “ âmes oubliées.” Since childhood, I loved the funerary art, because the idea that nature and flowers bring us to honor deaths, making a final tribute to our forgotten ancestors. For this project we mainly use lovely blossomed flowers, they offer last perfumes and their latest beauties to the monumental graves. Our graves choise is

mostly focused on aesthetics, the most part of cemetery tombs is abandoned, the early 19th Centuries 20th Century graves and chapels are gorgeous, sometimes we also appreciate the small chapels for their romantic and decorated elements: crucifixes, vases, statues and stained glasses. We loved to create the flower arrangements inspired by the name of the deceased, little white flowers for Marie a young girl, and for Gaston, a little boy, a lot of blue flowers; we made a cut flowers bouquets, but sometimes we create funeral flowers by using the floral foam shape, because we leave them at the cemetery, like a gift in a autumn rain melancholy day for our âmes oubliées.


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No man knows till he experiences it, what it is like to feel his own life-blood drawn away into the woman he loves.� Bram Stoker, Dracula


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{ Text Tommaso Torrini }

{ Photos Stefano Santucci }

www.larosacaninafioristi.it www.stefanosantucci.it

corsi.larosacanina@gmail.com photosantucci@gmail.com

Speciale Nata

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il lato oscuro dell’amore Nei cerchi storici delle mode e delle tendenze , il “lato Oscuro” dell’amore ha sempre avuto uno spazio privilegiato. Amore e Morte: il circolo infinito della Vita che si perpetua senza sosta. L’estetica moderna ripropone ricorrentemente l’ideale di un amore “tragico” non corrisposto, macchiato dai toni scuri di leggende e romanzi storici. Negli ultimi anni la letteratura, la cinematografia e la moda portano nuovamente alla ribalta la profondità delle ombre e dei segreti che da sempre caratterizzano un sentimento universale come l’AMORE. Per questo ci siamo immaginati un principe: un’ombra che rimane in attesa tra le ricche architetture della sua dimora. Circondato da probabili ricordi di amori perduti o pronto per accogliere nuove amate, il nostro principe si aggira come uno spettro tra damaschi e ricchi arredi. Prende così sostanza l’idea

di un amore eterno e unico. Un Amore espresso da tutte le sfumature del rosso dai nebbiosi grigi fino ai più profondi toni cupi. Il tutto illuminato da una luce dorata di candele e da ricchi lampadari di cristallo. Abbandonanti i soliti toni chiari e delicati, proponiamo un tema di matrimoni per una coppia che voglia uscire dai soliti standards dell’estetica matrimoniale Classica. A sostegno di ciò ricordiamo che fu la Regina Vittoria, ad introdurre la regole dell’abito bianco per la sposa che arrivava all’altare, fino ad allora veniva usato semplicemente l’abito più bello ed importante ma non necessariamente Bianco. Per cui niente di male a “tingersi” anche di rossi sanguigni e immergersi nelle atmosfere gotiche della migliore tradizione ottocentesca! Magari il tutto sempre condito da una buona dose di ironia.

In the story of fashions and trends, the “dark side” of love has always had an important role.

new lovers, our prince walks around as a ghost among damasks and rich furniture.

Love and Death: the endless circle of life that continues without stopping.

In this way, an endless and unique love begins. A love expressed by all shades of red, from foggy greys to the deepest and dark hues. Everything illuminated by a gilded light of candles and crystal chandeliers.

The modern aesthetics proposes frequently the ideal of an unreciprocated love “tragic” love, stained by dark hues of legends and historical novels. During the latest years, literature, cinematography and fashion bring back in vogue the depth of shadows and of secrets, that always characterize an universal feeling as LOVE.

Abandon the usual mild and light hues, we propose a theme of weddings for couples who want to go behind the traditional standards of matrimonial aesthetics.

To uphold this, we remind you that it For this reason we was Queen Vittoria imagined a prince: a who introduced the shadow which waits conventions of white among rich architectures wedding dress; until of his dwelling. that moment it was the Surrounded by uncertain most beautiful dress, not memories of lost loves necessarily white, that or ready to receive was worn.


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{Text and Photos Valeria di Melissa }

www.melissatorino.com

info@melissatorino.com

Melissa erboristeria Fondotinta, rossetti, pennelli, vestitini a fiori, tappezzerie liberty, caramelle, tè e tisane… com’è nata l’idea di Melissa l’erboristeria più accogliente e ospitale di Torino? Fin da piccola le piante officinali, medicinali e cosmetiche mi hanno accompagnato, perché mia mamma è Erborista, ho sempre vissuto e lavorato tra ampolle e

unguenti; ma l’idea di aprire un negozio tutto mio a Torino, è venuta un po’ per caso, come spesso accade. Sono una fanatica di mercatini, oggetti e tessuti vintage e un giorno una mia amica mi disse “Io vorrei comprare come vivi tu” Questa frase unita al mio amore per le erbe sfuse, gli oli essenziali,

Foundation, lipstick, brushes, flower dresses, liberty tapestries, candy, tea and herbal teas... where did you get the idea of Melissa, the more welcoming and hospitable herbal shop in Turin? Since I was a child, medicinal plants and cosmetic were part of my life. My mom is a herbalist, so I always lived and worked surrounded by ampoules

and ointments; the idea of opening ​​ a shop of my own in Turin, however, came by mere chance, as it often happens. I am a fan of flea markets, objects and vintage fabrics and one day a friend of mine told me, “I would like to buy the way you live”... These words, together with my love for loose herbs, essential oils, cosmetics and a certain


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Speciale Nata

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Speciale Nata

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la cosmetica e una certa dose di poesia ha dato il via al mio nuovo mondo.

Willy Wonka o Alice nel paese delle meraviglie ... A chi assomigli?

Persino la scelta di questo negozio, non convenzionale, dove la tappezzeria esistente mi ha ammaliato e rapito, e che ormai è diventato la mia “casa” arredato con amore abbinando alcuni mobili di famiglia con oggetti speciali incontrati nei mercatini d’antiquariato.

Decisamente Alice! ... tra pozioni magiche che ti ingrandiscono e ti rimpiccioliscono, mi trasformo ogni giorno, fino a perdermi io stessa in questo mondo onirico dove caramelle e tisane mi circondano e mi regalano sempre nuove idee e nuovi spunti.

amount of poetry, kicked off to my new world, which is well represented by this unconventional store that has become my second home, where the existing tapestry bewitched me and charmed me and where the decor, made with love, has been realized by combining some family furniture with special items found in antique markets.

Willy Wonka or Alice in Wonderland ... Who do you look like? Definitely Alice! Between magic potions that will magnify and shrink you, I transform myself every day and get lost in this dreamy world surrounded by candies and teas that always give me new ideas and new insights.


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Fortunella margarita

Citrus aurantium

Citrus aurantium

Poncirus_trifoliata


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{Text Marta Moletta }

{Photos Diego Pessina }

www.verdereame.blogspot.it

martamoletta@libero.it

Speciale Nata

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A qualcuno piace freddo Quali sono e quali caratteristiche hanno gli agrumi resistenti al freddo? Sono agrumi che, coltivati in piena terra, possono resistere a temperature inferiori ai -12°, -15° gradi. In genere sono piante spoglianti nella stagione fredda, cioè sono caducifoglie. Spesso hanno solo un valore ornamentale, in quanto i loro frutti, pur essendo commestibili come tutti quelli degli agrumi, non hanno un sapore apprezzabile. Innanzitutto, il ponciro Poncirus trifoliata, si tratta di una specie botanica di origine cinese, l’unico agrume completamente spogliante. Sopravvive a temperature di -20°, -25° a differenza di altre piante come il limone, che possono tollerare solo gelate sporadiche e di breve durata. Anni fa era utilizzato, a causa delle sue innumerevoli spine verdi, come pianta da siepe, ma è, si può dire, passato di moda.

Mentre il Poncirus trifoliata var. mostruosa è un agrume che tollera temperature fino a -20° di origine giapponese, è una pianta nana. Conosciuta col nome ‘Flying Dragon’, con le sue bellissime spine verdi a spirale, che creano dei sorprendenti grafismi quando la pianta è spoglia, potrebbe un giorno ritrovare il favore dei giardinieri. Più freddoloso il kumquat, in latino Fortunella margarita in quanto porta frutti a forma di perla, leggermente allungati. Ornamentale e con frutti buoni da mangiare, il kumquat ha una crescita lentissima. Oppure l’arancio amaro, Citrus aurantium, probabilmente di origine cinese. Gli inglesi usano i suoi frutti per confezionare la tradizionale “marmelade”, mentre dai fiori si estrae l’essenza di neroli.

Which ones are and what characteristics do citrus trees resistant to cold have? They are Citrus trees that, grown in the soil, can withstand temperatures below -12, -15 degrees. Usually they are plants that lose their leaves in cold weather, deciduous plants. Often they only have an ornamental value, since their fruits, edible like all those of citrus trees, have no appreciable flavor. First of all, the Poncirus trifoliata, a botanical species of Chinese origin, the only totally deciduous one. It survives at temperatures of -20, -25 degrees unlike other plants such as lemon, that can only tolerate sporadic frosts and of short duration. Years ago it was used, because of its many green thorns, as an hedge plant, but it is now, it can be said, out of fashion.

While the Poncirus trifoliata var. mostruosa, a citrus fruit of Japanese origin that tolerates temperatures down to -20 degrees, is a dwarf plant. Known as the ‘Flying Dragon’, with its beautiful green spiral spines, which create surprising graphic elements when the plant is bare, it could one day regain the favor of the gardeners. More chilly Kumquat, Fortunella margarita in Latin as it bears pearl shapedfruits, slightly elongated. Ornamental and with good to eat fruits, the kumquat has a very slow growing. Or the bitter orange, Citrus aurantium, probably of Chinese origin. The British use its fruits to prepare the traditional “marmelade”, while from its flowers is extracted the essence of neroli.

Intervista a Diego Pessina, citrologo e plantman.


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{ Text and Photos

Gianlidia Tonoli

}

www.giato.blogspot.it

giatosalo@gmail.com

Speciale Nata

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Muffin all’arancia e cioccolato Niente di strano, un semplice muffin. Assaporalo ad occhi chiusi ... lentamente. Tiepido. Accendi il forno a 180°. In una ciotola metti la farina, il lievito, lo zucchero, le gocce di cioccolato. Aggiungi il latte, le uova ed il burro ammorbidito. Combina delicatamente gli ingredienti con un cucchiaio lasciando

l’impasto grumoso. Versa per metà nei pirottini di carta 12/14 circa, aggiungi un cucchiaino di marmellata e copri con altro composto. Inforna per 20 minuti. Controlla la cottura con uno stuzzicadenti Et voilà!

Nothing unusual, just a muffin. Close your eyes and taste it ... slowly. Warm. Heat the oven at 180 °. In a bowl mix flour, baking powder, sugar, chocolate chips. Add milk, eggs and softened butter. Gently combine the ingredients with a spoon, leaving the dough lumpy. Pour half half of the mix into 12/14 paper cups, add

a teaspoon of jam and cover them with the rest. Bake for 20 minutes. Check the muffins with a toothpick. Et voilà! Ingredients: 300 gr. whole wheat flour 150 ml. warm milk 60 gr. brown sugar 120 gr. butter 2 eggs baking powder a pinch of salt red orange marmalade dark chocolate chips


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{ Text and Photos Simonetta Chiarugi }

www.aboutgarden.it

simonettachiarugi@gmail.com

Speciale Nata

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Arance con candela Passeggiando nei boschi avrete notato alberi avvolti da un intrico di liane, spesso si tratta di Clematis Vitalba, un’infestante che causa molti danni. In questo periodo la sua struttura è evidenziata dalla perdita del fogliame risulta quindi più facile individuarla per eliminarla e al contempo utilizzarne le lunghe liane per alcune decorazioni. Tagliate le liane vicino alla base, all’incontro di un nodo, tiriate per districarle dai rami degli alberi cercando di non romperle, anche se sottoposte a torsione non si spezzeranno. Avrete metri di ottimo materiale da intreccio. Occorrono - Liane di Clematis vitalba o altro materiale

vegetale tipo vite o glicine. - Arance e mandarini. - Tealight ( candeline da diffusore). - Rametti di bacche di Pyracantha ‘Orange Glow’ - Coltellino affilato.

Strolling into the forest, you have certainly noticed trees shrouded in a maze of lianes, often they are Clematis Vitalba, a weed which causes lots of damages.

In this period its structure is highlighted Tempo di preparazione by the loss of foliage; circa 1 ora. so it seems easier to pinpoint it in order to Con una lunga liana eliminate it and at the formate un cerchio, same time using the proseguite attorcigliando long lianes for some regolarmente il resto del decorations. tralcio di clematide. Cut the lianes close Per ottenere una corona to the base, and when più spessa attorcigliate you find a knot, pull to più liane nascondendo disentangle them from le estremità di inizio the branches of the e di fine nell’intreccio trees, being careful not tagliando in diagonale to break them. con una cesoia affilata le parti eccedenti. You will have meters of excellent twining Segnare con un material. pennarello indelebile il perimetro della You will need: candelina Tealight - Clematis Vitalba’s sulla calotta superiore lianes or other vegetal

material such as vine or wisteria. -Oranges and tangerines. -Tealights. -Branch of berries of Pyracantha ‘orange glow’. -Sharp knife. Preparation time about 1 hour. With a long liane create a circle, go on regularly twisting the rest of clematis. To obtain a thicker crown, twist more lianes, create a circle by joining the end of the twines, cutting in diagonal with sharp shears the surplus parts. Mark with an indelible felt pen the perimeter of the tealight candle on the higher part of the orange. With a knife incise and dig the fruit to prepare


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dell’arancia. Con un coltellino affilato incidere e scavare l’agrume per preparare lo spazio che deve contenere la candela. Appoggiare su di un’alzatina o un piatto

la corona di Clematis Vitalba e riempire il suo interno con arance e mandarini. Completare con piccoli tralci di bacche di Pyracantha ‘Orange Glow’.

the space that will contain the candle. Put on a plate the Clematis Vitalba’s crown and to fill in its interior with oranges and tangerines. Complete and decorate with Pyracantha “Orange Glow” berries.


www.stars-for-europe.com

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STELLE PROTAGONISTE DELLA TAVOLA

STARS: THE PROTAGONIST OF THE TABLE

L’idea di oggi è aggiungere un tocco di festa in stile nordico alle sedie da pranzo.

Home décor ideas: Mini poinsettias in conical pots as a chair decoration are an original welcome for your guests and add that certain something to your dinner table.

Cosa serve: mini Poinsettia contenitori a forma di cono in zinco filo di ferro rosso nastro grigio

palline di Natale muschio Avvolgere le radici ed il terriccio delle piantine in un po’ di muschio umido prima di posizionarle nei vasi, fissarequindi i vasi alle sedie con del filo di ferro e decorarle con le palline e il nastro.

CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTRIBUTO DELL‘UNIONE EUROPEA | FINANCEE AVEC LE CONCOURS DE L‘UNION EUROPEENNE FINANCED WITH AID FROM THE EUROPEAN UNION | FINANSOWANA PRZY WSPARCIU UNII EUROPEJSKIEJ GEFINANCIERD MET STEUN VAN DE EUROPESE UNIE | FINANSIERET MED STØTTE FRA DEN EUROPÆISKE UNION FINANSIERAT MED STÖD AV EUROPEISKA UNIONEN | FINANZIERT MIT FÖRDERMITTELN DER EUROPÄISCHEN UNION CAMPAÑA FINANCIADA CON AYUDA DE LA UNIÓN EUROPEA

You will need: conical metal containers Christmas baubles

decorative wire ribbon moss miniature Poinsettia Move the miniature poinsettias from its pot and wrap its clumb of earth in moss. Gently place the plant in a cone-shaped


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{ Text and Photos Anna Marangella }

www.ultimissimedalforno.blogspot.it

ultimissimedalforno@gmail.com

Ghirlanda di pan brioche speziato con canditi e uvetta Fare intiepidire il latte e sciogliervi i lievito di birra insieme al miele. Mescolare bene, coprire e lasciar riposare per circa venti minuti. Mettere in una ciotola l’uva sultanina, coprirla d’acqua e lasciarla ammorbidire. Sciogliere il burro a fuoco dolcissimo e tenerlo da parte. Mescolare le due farine in una grande ciotola, disporle a fontana e versarvi al centro il

composto di latte e lievito, lo zucchero, il burro fuso intiepidito, l’uvetta scolata, un uovo leggermente sbattuto, i semi di vaniglia e il sale. Infine unire i canditi e cominciare a lavorare il composto in modo da incorporare tutti gli ingredienti. Lavorare l’impasto per dieci minuti, fino a renderlo liscio ed elastico. Lasciare lievitare in una ciotola coperta con

Heat the milk and dissolve the yeast with honey. Mix well, cover and let stand for about twenty minutes. Put raisins in a bowl, cover with water and let them soften. Melt the butter on low fire and keep it aside. Mix the flours in a large bowl and make a fountain then add milk and yeast, sugar, melted

butter, drained raisins, a lightly beaten egg, vanilla seeds and salt and mix togheter. Finally add the candied fruits and incorporate all the ingredients. Knead the dough for ten minutes, until it becomes smooth and elastic. Let rise in a bowl, covered with plastic wrap, for two hours at room temperature. Take the dough, gently deflate it and divide into


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250 gr di farina manitoba 250 gr di farina 00 50 gr di zucchero 1 cucchiaio di miele 100 grammi di burro 200 ml di latte intero 2 uova 1 cubetto di lievito di birra 200 gr di uva sultanina 100 gr di arancia candita 100 gr di cedro candito 1 pizzico di sale granella di zucchero un baccello di vaniglia

250 grams of Manitoba flour 250 grams of flour 00 50 grams of sugar 1 tablespoon honey 100 grams of butter 200 milliliters of whole milk 2 eggs 1 cube of yeast 200 grams of raisins 100 grams of candied orange 100 grams of candied citron 1 pinch of salt granulated sugar a vanilla pod

Speciale Nata

le

pellicola da cucina per due ore a temperatura ambiente. Riprendere l’impasto, sgonfiarlo con delicatezza e dividerlo in sei parti uguali. Formare sei cilindri lunghi circa 50 centimetri, intrecciarli a tre a tre, formando due trecce. Ricoprire la teglia con carta da forno e disporvi le due trecce unendole alle estremità, formando

una ghirlanda. Lasciar lievitare ancora per un’ora circa. Accendere il forno a 180 gradi.

six equal parts. Form six cylinders approximately 50 cm long, twist them forming two braids.

Spennellare la ghirlanda con l’uovo rimasto sbattuto con un paio di cucchiai di latte. Cospargere con la granella di zucchero e cuocere per 25-30 minuti Sfornare e lasciare raffreddare.

Cover the pan with parchment paper and arrange the two braids joining them at the ends to form a garland. Let rise again for about an hour. Preheat oven to 180 degrees. Brush the garland

with the remaining egg, beaten with two tablespoons of milk. Sprinkle with granulated sugar and bake for 25-30 minutes. Remove from oven and let cool.


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Dana Frigerio

www.blossomzine.eu/blog/

Simonetta Chiarugi

www.aboutgarden.it

blog@blossomzine.eu simonetta_chiarugi@libero.it

NUOVI EPISODI SU

2 ladies in giardino Non siamo filmmakers né attrici e gli sbagli fanno parte di noi, ma ci piace comunicare la nostra passione per le piante e per i giardini.

raccontare le immagini accompagnandole da didascalie, invece alla fine abbiamo deciso di “metterci la faccia”.

Tutto ha avuto inizio da una chat, pare, perché io (Simonetta) non ricordo, ad ogni modo volevamo fare qualcosa assieme, così abbiamo passato tre giorni nel mio boscogiardino, e sono nati i primi video, eravamo indecise se parlare o lasciar

2 Ladies in giardino con spensieratezza è un nuovo canale di You Tube dedicato al verde. Ogni settimana troverete video tutorial con consigli su come realizzare decorazioni floreali, ricette di cucina con le erbe, e diverse

We are not filmmakers nor actresses and mistakes are part of us, but we like to communicate our passion for plants and gardens. It all started from a chat, it seems, because I (Simonetta) don’t remember, anyway we wanted to do something together, so we spent three days in my woodland garden,

and the first videos were born, we were undecided whether to speak or let just the images talk with some captions, but eventually we decided to “put out our faces”. 2 Ladies in the garden with lightheartedness is a new YouTube channel dedicated to green. Each week you will find tutorial videos with tips on how to make floral


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Speciale Nata

le

tecniche di coltivazione, il tutto condito … con spensieratezza ! Siamo appassionate di fiori e di composizioni floreali, abbiamo filmato per voi, un braccialetto di Sedum, una collana di fiori freschi per le serate romantiche, uno stencil a motivi floreali per abbellire la casa, una decorazione molto chic per la tavola di Natale e molto altro. Vi raccontiamo di come

fare una talea e come seminare le rose e ogni tanto capita un’incursione in cucina. L’idea di fare dei video con delle ricette con le erbe è nata per caso, pare (e io Dana mi ricordo bene) che fossimo affamate verso le prime ore del pomeriggio e che una frittata con le ortiche veloce sembrava la soluzione migliore, divertite ne abbiamo cucinate ancora.

decorations, prepare recipes with herbs, and apply different cultivation techniques, everything seasoned with... lightheartedness! We are passionate about flowers and floral compositions, we filmed for you: a bracelet of Sedum, a necklace of fresh flowers for romantic evenings, a stencil with floral motifs to decorate your house, a very chic decoration

for the Christmas table and much more. We tell you how to do a cutting and how to sow roses and sometimes a raid in the kitchen happens. The idea of ​​ making videos with recipes with herbs came by chance, it seems (and I Dana do remember well) we were hungry one early afternoon and a fast omelet with nettles seemed to be the best


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se_bbi Sebastiano Questo è ciò che vedo, ho scoperto un modo molto semplice e magico per girare il mondo, guardarsi intorno: la mia Sicilia sotto i miei occhiâ€? https://instagram.com/se_bbi/

our instagram choise


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Mitu Pac, vaso dalla superficie goffrata, semplice e minimale, adatto ad essere abbinato sia in un ambiente esterno che all’interno della casa.

color or pastel ?

Design senza tempo, versatilità e tantissime varianti colore: questi i punti di forza di un vaso che testimonia la volontà di euro3plast di dare sempre al proprio pubblico la possibilità di personalizzare gli ambienti attraverso l’ampia gamma di prodotti. ------------------------------------------The shape of the metal structure blends with the volumes of the container, thereby creating precious totem like items that decorate the room discreetly. The Halful pot collection stems from the idea to make a pot made with a minimum amount of “recycled” plastic and a “void” outlined by the metal wireframe.

www.euro3plast.com/it

www.studiobaccari.com

Landscape and Garden designer


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{Text and Photos

Dana Frigerio

}

www.blossomzine.eu/blog/

blog@blossomzine.eu

Massimo Piombo incontra Cappellini piante Massimo Piombo è sovrapposizioni di filati, abbinamenti inaspettati, cura nei dettagli e mix di colori accesi; dai cashmere mongoli fino ai mohair scozzesi e alle pregiatissime sete stampate a mano, sono capi originali che vengono proposti nelle boutique dell’atelier ligure, e da pochissimo anche nella città di

Milano. Nell’ex studio dell’architetto Gae Aulenti il primo negozio monomarca, dove l’architetto Ferruccio Laviani ha impiegato il colore blu indaco per ricoprire in maniera predominante tutto, dalle pareti ai soffitti, dalle scale fino alla pavimentazione stessa.

Massimo Piombo is overlapping of yarn, unexpected combinations, attention to detail and mix of bright colors; from Mongolian cashmeres to Scottish mohairs and to the very precious hand-printed silks, they are original garments proposed in the boutiques of the Ligurian atelier, and

since very little time even in the city of Milan. In the former studio of the architect Gae Aulenti, the first onebrand-only store, where the architect Ferruccio Laviani used the indigo blue color to cover predominantly everything from walls, ceilings, stairs to the floor itself.


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In tutto questo blu notte non poteva mancare l’accento di verde intenso, le insolite e lussuose piante da interno, maestralmente abbinate da Cappellini che con fantasia creativa ha ricreato un effetto giungla. Come in una foresta tropicale le enormi foglie della Monstera deliciosa e i rami aggrovigliati del Philodendron wendlandii sembrano arrampicarsi anche su lane e tessuti, in un gioco di colori vibranti che vi sorprenderà. Non si tratta di una semplice decorazione

vegetale, ma di un vero e proprio stile di vita, strettamente legato ai giorni nostri, per recuperare il contatto con la natura più profondo e intenso. Riconnettersi con l’ambiente che ci circonda serve per ritrovare l’armonia, immergersi e lasciarsi trasportare da pensieri ed emozioni in un giardino, ma anche in un interno, che sia un atelier o che sia la nostra abitazione poco importa, è un percorso che sempre più spesso serve al nostro benessere.

In all this night blue couldn’t be missed the accent of intense green, the unusual and luxurious indoor plants, masterfully combined by Cappellini that with creative imagination has recreated a jungle effect. Like in a tropical forest the huge leaves of Monstera deliciosa and the tangled branches of Philodendron wendlandii it seems they climb even on the wools and textiles, in a game of vibrant colors that will surprise you. This is not a simple vegetal decoration, but

a real lifestyle, closely related to the present day, to rediscover more deeply and intensely the contact with nature. To reconnect with the environment around us it is necessary to be in harmony, and immerse oneself and get carried away by thoughts and emotions in a garden, but also in an interior, be it a studio, or our house it doesn’t matter, it is a path that more and more we need for our own wellness.


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DRIVING HOME FOR CHRISTMAS.

Aspettando con gioia il Natale .....

Presso tutti i Concessionari autorizzati. Per una brochure, contatta Villeroy&Boch, Arti della Tavola, Via S. Sandri 2, 20121 Milano, tel. 02 655 84 91 www.villeroy-boch.com villeroy-boch.italia@villeroy-boch.com

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Philodendron “Burgundy”

Philodendron “Burgundy”

www.cappellinipiante.it

info@cappellinipiante.it

Philodendron wendlandii

Monstera deliciosa

Tetrastigma willmottiana


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{Text Studio Baccari }

{Photos Dario Fusaro}

www.studiobaccari.com

studiobaccari@tiscali.it

www.dariofusaro.it

fusarodario@gmail.com

Verde contemplativo Uno spazio sul retro di un nuovo edificio per uffici incastrato fra gli alti muri perimetrali è stato trasformato da Stefano Baccari in un giardino contemplativo. Siamo a Milano, a pochi metri da piazzale Udine e da Parco Lambro. Bambu, graminacee e un esemplare di Ginkgo le essenze protagoniste, verde in diverse sfumature, giallo e una macchia di rosso sono le diverse tonalità che caratterizzano questo giardino contemporaneo sviluppato su due livelli,

costituito da un cortile e un giardino pensile ricavato sulla copertura dei volumi tecnici. Il cortile ribassato che serve esclusivamente di accesso ai locali tecnici e non fruibile, diviene un parterre verde godibile dall’alto attraversabile da una passerella aerea che permette di camminare in quota fra boschetti di alti Phyllostachys aureosulcata “Aureocalis” e “Spectabiliss” e la chioma di un Ginkgo Biloba. A coprire il terreno

The space on the back of a new office building framed between high walls was transformed, by Stephen Baccari, in a contemplative garden. We are in Milan, a few meters away from Piazzale Udine and Parco Lambro. Bamboo, grasses and a Ginkgo biloba are the protagonist essences: the color green in several shades, the yellow and a spot of red are the colors that characterize this unusual contemporary garden structured on two levels, consisting of

a courtyard and a roof garden on the coverage of the technical volumes. The courtyard, only used as access to the technical premises and not usable, becomes a green space enjoyable exclusively from above, the soil at its base was filled with Pleioblastus shibuyonus “Tsuboi” whose golden color helps he space look bright. To beautify a high blind wall Fargesia nitida, Miscanthus sinensis “Zebrinus” and “Giganteus” were planted inside concrete circular


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Dario Fusaro Garden Photography

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follow on

Dario Fusaro Garden Photography

Cappellini, giardinieri da quattro generazioni. Elemento costante mantenuto nel corso degli anni è la grande attenzione al livello qualitativo di tutta la produzione. Accompagniamo Architetti e professionisti nella fase progettuale e realizzativa dei loro giardini e terrazzi, fornendo loro consulenza tecnica e botanica. Vi aspettiamo per una visita nei nostri vivai di Carugo e Serravalle Pistoiese. Per potervi seguire al meglio chiediamo di prendere appuntamento con uno dei nostri esperti. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il nostro sito www.cappellinipiante.it

www.cappellinipiante.it

Download www.cappellinipiante.it


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alla base Pleioblastus shibuyonus “Tsuboi” la cui colorazione dorata rende lo spazio luminoso. A coprire un alto muro cieco Fargesia nitida, Miscanthus sinensis “Zebrinus” e “Giganteus” piantumate all’interno di pozzetti circolari in cemento (elementi prefabbricati ad incastro impiegati in edilizia per la realizzazione di condutture sotterranee)

impilati in maniera irregolare e utilizzati come vasi. Sul giardino pensile, unico spazio fruibile al pubblico, Rosa banksiae “Lutea” e Polygonum baldschuanicum ricopre pergole e Imperata cilindrica “Red Baron” è il solo tocco di colore.

shafts (interlocking precasts used in building for the realisation of underground pipelines) stacked in an irregular manner and used as vases. The courtyard is traversed by an aerial walkway that allows to walk in altitude among groves of tall Phyllostachys aureosulcata “Aureocalis” and “Spectabilis” and the crown of a beautiful

specimen of Ginkgo Biloba. On this roof garden, the only space accessible to the public, Rosa banksiae ‘Lutea’ and Polygonum baldschuanicum cover masterfully the pergolas and the only touch of color is given by a spread of Imperata cilindrica “Red Baron”.


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la villa

gli allesti menti

croma tismi verdi

oltre i confini


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FLOWER SHOW REPORT

{Text Moritz Mantero}

{Photos Dario Fusaro }

{Photos Luciano Movio}

www.orticolario.it

ufficiostampa@orticolario.it

www.dariofusaro.it

fusarodario@gmail.com

www.lucianomovio.photoshelter.com

Intervista a Moritz Mantero Presidente di Orticolario

Orticolario, Lago di Como Qual è il bilancio dopo sette edizioni di Orticolario? E’ un bilancio positivo. Orticolario è cresciuto qualitativamente e ciò ha comportato una crescita quantitativa in termine di visitatori. La strada verso l’unicità non è semplice, ma, al tempo stesso, molto stimolante perché l’obiettivo è ambizioso. La nostra manifestazione ambisce ad entrare nel circuito degli eventi internazionali di riferimento. I risultati ci danno ragione anche quando, come nell’edizione 2015, le condizioni meteo non sono state clementi come negli anni passati.

Come vede il futuro della manifestazione? Vedo Orticolario in un orizzonte internazionale, con espositori e visitatori attirati dalla bellezza del luogo e dall’eleganza nel valorizzarlo. I passi da compiere sono tanti e non sempre immediati. E’ un percorso da affrontare con attenzione e cautela, ma senza indugio. In Italia mancava un evento che coniugasse il piacere di vivere un’esperienza sensoriale di grande qualità con la possibilità di acquistare ciò che può rendere più piacevole e completo il proprio spazio giardino.

Interview with Moritz Mantero, President of Orticolario How would you judge Orticolario after seven editions? Very positively. The quality of Orticolario has improved and as a consequence the number of visitors has increased. The road to uniqueness is not easy, but at the same time, it is very exciting because our goal is ambitious. Our event aims to enter the circuit of the major international events. The results are with us even when, like in 2015, the weather conditions have not been lenient as in past years.

How do you see the future of the event? I see Orticolario in an international perspective, with exhibitors and visitors attracted by the beauty of the place and by the elegance that enhances it. The steps to take are many and not always immediate. We should start carefully and cautiously, but without delay. In Italy we were missing an event that combined the pleasure of a sensory experience of great quality with the ability to purchase what can make our garden space more enjoyable and complete.


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il premio

le persone green


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1 winner Fotografie di Dario Fusaro e Luciano Movio scattate durante e per Orticolario 2015


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{ Text and photos

Tiziano Bianchi + Luigi Conti + Virgilio Piatti

}

AMERICAS

PLANT HUNTERS WENT TO

ASIA EUROPE

AFRICA

VISITED PLACE

THIS ISSUE

Plant hunters Marocco La catena montuosa dell’Atlante che si estende tra Marocco, Algeria e Tunisia per circa 2400 km di lunghezza, è stata la meta principale del nostro viaggio. La cima più alta di questa catena è il Jbel Toubkal (4165 m), che si trova nell’Alto Atlante, a pochi chilometri da Marrakech. Il nostro viaggio è partito proprio da questa bella città. Dopo averla visitata, ci siamo diretti sulle basse pendici dell’Atlante dove predomina una rada vegetazione di specie xerofile interrotte da oasi nelle quali viene coltivata la palma da datteri (Phoenix dactylifera L.), insieme ad agrumi ed ortaggi.

Questa specie è dioica, cioè vi sono esemplari dotati esclusivamente di fiori maschili ed esemplari muniti di soli fiori femminili. Per favorire l’impollinazione e aumentare la produzione di datteri, di cui il Marocco e la Tunisia sono grossi produttori mondiali, le piante femminili vengono impollinate manualmente da coraggiosi e agili operatori. In queste oasi è molto particolare il sistema di irrigazione a scorrimento; le singole parcelle sono delimitate da piccoli argini ed è presente un sistema di canalizzazione delle acque prelevate da pozzi che porta l’acqua in questi piccoli appezza-

The High Atlas mountain chain which extends from Morocco, Algeria and Tunisia for about 2400 km in length, was the main destination of our journey. The highest peak of this chain is Jbel Toubkal (4165 m), that is in the High Atlas, a few kilometers from Marrakech. Our trip started from this beautiful city. After having visited it, we made our way towards the High Atlas’s low slopes, where vegetation of xerophyte’s species dominates, interrupted by oasis in which date palms (Phoenix dactylifera L.) are cultivated, along

with citrus fruits and vegetables. This species is dioecy, that is to say that there are specimens which have exclusively male flowers and others with only female ones. In order to foster the pollination and increase the production of dates, of which Morocco and Tunisia are big producers in the world, the female plants are manually pollinated by brave and agile operators. In these oasis the irrigation system is very peculiar; the single lots are delimitated by small embankments and there is a root canal treatment system of


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menti. Salendo di quota, attraversando passi di oltre 2000 m, su strade tortuose ma panoramiche, il paesaggio via via si modifica e compaiono i primi spettacolari esemplari di cedro dell’Atlante (Cedrus libani var. atlantica Hort.ex Carr.) qui presente anche con la sua variante glauca (Glauca Group). Gli esemplari più vecchi, spesso isolati, sicuramente secolari, non si presentano con chiome folte e simmetriche ma pur avendo una rada vegetazione sono ugual-

mente affascinanti. Il cedro dell’Atlante, che raggiunge altezze di 2530 m è dotato di foglie di colore verde scuro, bluastro nella sua variante glauca, aghiformi, rigide, dritte, lunghe circa 2,5 cm, riunite in fascetti di 25-30 aghi, inserite su brevi e tozzi rami (brachiblasti). Produce pigne erette, lunghe 5-8 cm, di forma affusolata, con apice piatto o concavo che a maturità si sfaldano. Il vedere nei luoghi originari questa imponente specie, utilizzata anche in Italia per abbellire

waters, extracted from pools, that brings water to these small lots. Going up, at beyond 2000 m, on twisty but scenic roads, the landscape increasingly modifies and the first spectacular specimens of High Atlas’s cedar (Cedrus libani var. atlantica) appear, here present also in its pale blue variation. The oldest trees, often isolated, undoubtedly centuries-old, don’t have thick foliage and are not symmetrical, but even having a sparse vegetation are equally

charming. The High Atlas’s cedar, which reaches 25-30 m. in heights, shows dark green leaves, blue in its glaucous variation, needle-shaped, stiff, straight, long about 2,5 cm, gathered in bands of 25-30 (needles), inserted on short and squat branches. It produces erected pine cones, long 5-8 cm, tapered, with flat or concave extremity, which split apart when they mature. Seeing this massive species in originating


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parchi o addirittura giardini condominiali provoca una certa soddisfazione. A proposito del suo utilizzo non si può fare a meno di constatare che purtroppo da noi questa specie è stata spesso inserita in contesti non opportuni.

abbiamo visitato ospita un’altra bellissima specie, l’Argyrocytisus battandieri (Maire) Raynaud, una fabacea, dotata di una spettacolare infiorescenza apicale, di colore giallo, che compare nella tarda estate ma che purtroppo essendo sul posto in marzo, Per esempio all’interno non abbiamo potuto amdi aree verdi condomimirare. Indimenticabili niali di ridotte dimensio- anche le immense disteni rispetto a quelle che se a gariga di rosmarino raggiunge la pianta adul- (Rosmarinus officinalis ta. Da questa situazione L.) che ci hanno portato derivano le orribili pota- ad immaginare la bellezture a cui sono soggette za di questi luoghi isolati le povere piante. durante il periodo della Ritornando al nostro sua profumata fioritura. viaggio, la zona che

places, also used in Italy to embellish parks or even housing gardens, produces a nice sensation. Talking of its use, we can claim that unluckily in our country this specie has been often inserted in inappropriate contexts; for instance, inside green areas of reduced dimensions, compared to those reached by adult plants. This situation causes the horrible pruning which these poor plants are submitted. Coming back to our journey, the area which

we visited, hosts another beautiful specie, the Argyrocytisus battandieri (Maire), Raynaud, fabaceae, equipped of a spectacular bloom, yellow, which appears during late summer, but unfortunately being there in March, we couldn’t admire it. Also unforgettable, the enormous stretches of bushes of rosemary (Rosmarinus officinalis L.), which made us imagine the beauty of these isolated places during the period of its scented blossoming.


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Sgabello “Bricola Venezia� disegnato da Davide e Maurizio Riva per la collezione Briccole di Riva 1920


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{ Text and Photos Riva 1920 }

www.riva1920.it

info@riva1920.it

Intervista a Maurizio Riva Presidente di Riva 1920

le Briccole di Riva 1920 Com’è nata l’idea di utilizzare le Briccole ? L’idea di utilizzare le Briccole parte da un incontro con l’architetto Thun ed un produttore di briccole austriaco, la cui azienda si occupa della preparazione dei pali di quercia (taglio, scortecciatura, appuntatura) da posizionare nelle acque della laguna di Venezia con lo scopo di guidare le imbarcazioni e segnare la bassa marea.

La durata media di un palo è 5 -10 anni, dopodiché in seguito all’erosione delle onde si spezza e deve essere sostituito. Ed è proprio da qui che siamo partiti per donare una terza vita a questo legno, caratterizzato da piccoli fori circolari scavati dalle teredini marine che lasciano traccia del loro passaggio, nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecologia che da sempre contraddistingue

Where did you get the idea to use the Briccole ? The idea of using the Briccole came after meeting the architect Thun and an Austrian manufacturer of Briccole, whose factory deals with the preparation of posts of oak (cutting, debarking, sharpening) to be put in the Lagoon of Venice, in order to guide the boats and to signal the low tide. One post can last

between 5 and 10 years and then it must be substituted because of the erosion of the waves. And we take action at this point, so that the wood could live once again. It’s characterized by small holes, dug by the shipworms. All this always happens by respecting the environment and the ecology, which is one of the main features of our company.


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Particolare del tavolo “Briccole Venezia� disegnato da Matteo Thun per la collezione Briccole di Riva 1920


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la nostra produzione. Ci racconta un episodio particolare legato ad un progettista / o ad una Briccola “famosa”? Per il lancio della collezione delle Briccole sono stati coinvolti 34 designers di fama internazionale ma quello che mi ha inorgoglito maggiormente è stata l’ideazione di un concorso rivolto ai

giovani designers che si sono cimentati nella progettazione di panche impiegando il legno di Briccola. Aver dato loro la possibilità di veder realizzati i loro progetti e organizzare una mostra della durata di 6 mesi presso le Loggia Foscara di Palazzo Ducale ha rappresentato una soddisfazione senza precedenti.

Tell us about an episode related to a particular designer / or a “famous” Briccola. We have involved 34 internationally known designers to launch the Briccole collection, but, what I am proud most of, is a contest for young designers, who were asked to plan benches made of Briccola-wood. And it has been a great

satisfaction for us to organize an exhibition at Loggia Foscara di Palazzo Ducale, where to show all their projects.


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{ Text and Photos Micol Terzaghi }

micol.terzaghi@fastwebnet.it

Angkor, bello perchè divino Come si fa a descrivere un luogo universalmente conosciuto, visitato e studiato ancora oggi per la sua ricchezza e magnificenza? Il sito della città religiosa di Angkor, in Cambogia, è patrimonio dell’Unesco dal 1992 ed è un complesso di templi

Khmer eretti tra il IX e XV sec d.C. Il motivo per cui ne scrivo è anche perché immerso in una natura incredibile, occupando una superficie complessiva di circa 400kmq, in cui si trovano templi, foreste rigogliose e campi di

How do you describe a place universally recognized, today still visited and studied for its wealth and magnificence? The religious city of Angkor, Cambodia, is a Unesco heritage site since 1992 and it is a Khmer temple complex

built between the ninth and fifteenth century AD. The reason I write about Angkor is because it is plunged in an incredible nature occupying a total area of about ​​ 400 sq km, that hosts temples, lush forests and rice fields that sustain the local


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riso che sostentano la popolazione locale. Il fascino però va ben oltre l’umano e la commistione con la natura, natura che in alcuni casi si è proprio impossessata, come nel caso di Ta Prohm, di interi edifici, demolendoli in parte

ma trasformandoli in qualcosa di unico. Ci si immerge in un ‘atmosfera di assoluta Bellezza e misticismo, derivati dalle raffinate e minuziose decorazioni che raffigurano principalmente divinità Hindu e Buddhiste.

people. Its appeal, however, goes far beyond the human and the mingling with nature, nature that in some cases took possession, as in the case of Ta Prohm, of whole buildings, partially demolishing their structures but turning

them into something unique. Visitors are immersed in an atmosphere of absolute beauty and mysticism, derived from the refined and detailed decorations depicting mainly Hindu and Buddhist deities.


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Perdersi nella contemplazione della perfezione delle divinità scolpite, nel contrasto con i colori della terra rossa e la natura retrostante è inevitabile.

To get lost in the contemplation of the perfection of carved divinities, in contrast with the colors of red soil and nature behind, is inevitable.


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{Text and Photos

Francesco Zangari

}

www.giardinisenzapolline.com

zangari.francesco@gmail.com

POLLEN FR AREA EE

Cinnamomum camphora Per vari motivi nei giardini e lungo le vie cittadine prevalgono gli alberi a foglia caduca. Vengono scelti soprattutto perché colpisce la colorazione autunnale delle loro foglie. E motivo non da poco, non sottraggono luce nel periodo in cui le giornate sono corte e spesso nuvolose e un raggio di sole diventa prezioso. Nello stesso tempo, le piante con foglie persistenti svolgono azione fotosintetica e producono ossigeno dodici mesi l’anno. Un albero sempreverde che merita maggiore diffusione è il canforo Cinnamomum camphora

Ha crescita veloce, portamento maestoso, foglie belle nella forma e nel colore. Poco sensibile all’inquinamento e ai parassiti contiene anzi, oli essenziali utilizzati come tarmicidi. Teme le gelate prolungate e per tale motivo vi sono dei limiti termici alla sua utilizzazione nelle aree a clima continentale. Perfetto nelle zone costiere, alcuni alberi vivono benissimo da decine di anni nella città di Firenze. Suo grande pregio è l’emissione di modeste quantità di polline diffuso non dal vento ma dagli insetti e ciò pone abbastanza al riparo dal rischio allergie.

For a lot of reasons, into the gardens and along the city streets there are many deciduous leaf trees. They are chosen especially because of their autumnal foliage colours. For this reason, they don’t block the light during the period in which the days are short and often cloudy where a sunbeam become precious. At the same time, plants with lasting leaves have a photosynthetic action and produce oxygen all year long. An evergreen tree which could become popular is the canphor tree Cinnamomum

camphora. It rapidly grows, has a majestic composure, has nice leaves in shape and colour. It’s not so sensitive to pollution and to parasites, also contains essential oils used as a moth-killer. It suffers during frosts and for this reason there are temperature limits for its use in continental areas. Perfect in coastal areas, some specimens live well after dozens years in Florence. One of its best values is the emission of reasonable quantities of pollen not spread by winds but insects, and this protects enough from the risk of allergies.


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{Moodboard Caterina Xaxa}

www.facebook.com/caterina.xaxa

katexaxa@gmail.com

Dopo il successo del primo Contest di Blossom zine su Facebook, stay tuned perché ne arriveranno altri!

Floral Moodboard Contest on Chi sei ? Cosa fai nella vita? Mi chiamo Caterina Xaxa, vivo ad Assemini in provincia di Cagliari e ho 46 anni. Ho perso il lavoro qualche mese fa, ma tutto sommato è stato un sollievo perchè ero in un periodo stressante, quindi mi son detta: “ E ora cosa faccio? “ Idea! Perchè non fare quello che mi è sempre piaciuto? Ho sempre amato la natura, ero anche una scout dell’Agesci, e quindi la primavera scorsa ho iniziato a frequentare un corso base per fioristi con I-FLORAL, ora sto lavorando part-

time in un negozio di fiori in Sardegna e nel frattempo sto seguendo anche un corso on line per Wedding Planner. Questa estate ho anche partecipato ad uno stage dove abbiamo preparato e allestito un matrimonio in stile shabby: una meravigliosa esperienza, da rifare sicuramente !

Who are you ? What do you do?

My name is Catherine Xaxa, I live in Assemini in the province of Cagliari and I ‘m 46 years old. I lost my job a few months ago, but all considered it was a relief because I was in a stressful time, so I said to myself: “And what do I do now?” Idea! Why not to do what I always liked? Come descriveresti il tuo I always loved nature, I stile? was also an Agesci (the italian scout federation) Delicato e semplice. girl-scout, and then last Adoro le composizioni in spring I began to attend stile shabby e boho-chic a basic course for florists e i mazzi di fiori in stile with I-FLORAL, now I spontaneo, penso che le am working part-time at cose semplici siano le a flower shop in Sardinia migliori, ti fanno subito and in the meantime I am innamorare e sognare. following an online course

for becoming a Wedding Planner. Last summer I also participated in a workshop where we prepared and set a wedding in shabby style up: a wonderful experience, definitely to be redone! How would you describe your style? Delicate and simple. I love the shabby and boho-chic style compositions and bouquets in spontaneous style, I think that the simple things are the best, they make you instantly fall in love and dream. Where do you find inspiration?


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AND THE WINNER IS

CATERINA XAXA 223

Dove trovi l’ispirazione? Diciamo in tutto ciò che mi circonda, ma soprattutto online, curioso molto su Instagram, Pinterest, Facebook. Tema: fiori, cucito creativo e wedding. Per la mia moodboard ho utilizzato un cuore, creato da me: a partire dal calco, fino alla polvere di ceramica. Per la ghirlanda ho riutilizzato delle rose che avevo raccolto durante il

corso di fiorista. Ho una vera passione per i cuori, anche in casa ne sono circondata, sono oggetti bellissimi, in gesso, in legno, in ferro, in tessuto, insomma una vera collezione! Incredibile, ho partecipato al Contest e l’ho vinto, per me è una grandissima soddisfazione: credetemi!! Il mio cassetto dei desideri è pieno di idee che spero si realizzeranno presto.

I’d say in everything that surrounds me, but especially online, I’m browsing a lot Instagram, Pinterest and Facebook. Themes: flowers, creative sewing and wedding. For my mood board I used a heart, created by me from the mold to the ceramic powder. For the garland I reused some roses I had collected during the course of florist. I have a real passion for hearts, they surround me even in my house, they

are beautiful objects, in plaster, wood, iron and fabric, in short, I have a real collection! Unbelievable, I participated in the Contest and I won it, for me it is a great satisfaction: believe me! My wish drawer is full of ideas that I hope will soon be realized.


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{Text and Photos

Dana Frigerio

}

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Portugal Special insert Lisbona per sensazioni luce, azulejos e profumo di pastel de nata. Lisbona è considerata la “Città della Luce” e solo dopo che avrete passeggiato nell’immensa piazza verso il mare della Praça do Comércio capirete cosa si intende per luce. Un bagliore sfavillante che ti acceca e ti ammalia, come del resto tutto in questa città, le viuzze, i quartieri caratteristici e antichi come il Bairro Alto

e l’Alfama, i palazzi ricoperti da bellissimi azulejos ormai segnati dal tempo, i tram, anzi il tram numero 28, quello più caratteristico che sale e scende attraverso i vicoli e le intricate stradine della capitale portoghese. Una città trasognante che incanta e seduce dal primo istante, con le sue luci e i suoi colori, ricca di cultura di vitalità e di divertimenti, dove il vecchio e il nuovo dialogano in perfetta sintonia.

Lisbon by sensations Light, tiles and aroma of pastel de nata. Lisbon is considered the “City of Light” and only after you’ve walked down to the sea in the immense square of Praça do Comércio that you will understand what is meant by light. A sparkling glow that blinds and fascinates you, like everything in this city, the narrow streets, the ancient and distinctive neighbourhoods like

Bairro Alto and Alfama, the buildings covered with beautiful tiles now marked by time, the tram, actually tram number 28, the most characteristic, going up and down through the alleys and the intricate streets of the Portuguese capital. A dreamy town, enchanting and seducing visitors from the first moment with its lights and colours, its rich culture and vital entertainment, where the old and the


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LISBOA & POR TO Lisbona per sensazioni: il colore blu delle piastrelle in ceramica chiamate azulejos, il colore giallo della pastel de nata, il tipico dolce a base di uova, il colore verde dei parchi pubblici come il famoso parco Eduardo VII il suo magnifico giardino d’inverno, l’Estufa Fria, (serra fredda) il colore rosso scuro della ginjinha il liquore zuccherato a base di amarene macerate nell’acquavite servito nei tipici bicchierini di vetro, e il colore marrone beige

dei bellissimi alberi di sughero, meta del mio viaggio in Portogallo. Nell’inserto speciale troverete anche un’articolo su un giovane fiorista parigino, trasferito a Lisbona e una fantasiosa e creativa ragazza di Porto, la città a nord del Portogallo ricoperta di vigneti e boschi e dai verdi intensi della natura.

new speak in perfect harmony. Lisbon sensations: the blue colour of ceramic tiles called azulejos, the yellow pastel de nata, the typical cake made with eggs, the green public parks like the famous Parque Eduardo VII, its magnificent winter garden, the Estufa Fria (cold greenhouse) the dark red of liquor Ginjinha, made with sweetened cherries macerated in acquavite, served in the typical glass cups,

and the brown beige beautiful cork trees, destination of my trip to Portugal. In the special number, you will also find an article about a young Parisian florist, who moved to Lisbon and an imaginative and creative girl of Porto, the city north of Portugal covered with vineyards and woods and the intense green of nature.


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{Text and Photos

Benedita Feijo Andersen

}

www.beneditafeijo.tictail.com

beneditafeijo@interactcreative.com

Benedita Feijo Andersen Benedita Feijó è una delle più influenti designer e grafica portoghese, il suo punto di vista è singolare e originale, a volte lavora sugli ingrandimenti di forme urbane, in altre queste soccombono alla ricchezza morfologica della natura, mentre altre volte ancora offre un mescolanza delle due in un mix di colore e di invenzione. Parlaci della tua esperienza di lavoro a Londra? Mi sono trasferita a Londra negli anni novanta per studiare nella prestigiosa Central Saint Martins College of Arts and Design. Un’esperienza incredibile, divertente e speciale. Penso i migliori anni della mia vita! Dove trovi l’ispirazione per creare lo stile vintage dei tuoi oggetti?

Nella vita quotidiana così come nella routine. Le mie opere spaziano attraverso varie aree, dalle campagne pubblicitarie per grandi marchi alle creazioni di piccoli oggetti come cartoline, borse, poster, paralumi, cuscini e molto altro ancora. Qual è il tuo pezzo bestseller? Sicuramente la linea Camelia Notebook e i cuscini. Date un’occhiata al mio sito web, beneditafeijo o se venite a Porto, cercate Armazém, lo spazio culturale dove si possono incontrare giovani designer e i loro prodotti. E’ nato da pochissimo e sta cercando di promuove l’arte, la cultura e la letteratura dei giovani designer … e non mancano neanche bar e ristoranti.

Benedita Feijó is one of the most influential Portuguese graphic designers, her view is singular and original, sometimes magnifying urban forms, in others succumbing to the morphological richness of nature, and in others still offering us an amalgam of the two in miscellanies of color and invention. What about your work experience in London? I moved to London in the nineties to study in the prestigious Central Saint Martins College of Arts and Design. Was amazing , FUN and very special. I Think the best years of my life! Where did you find the inspiration to create the vintage style of your products? In my daily life and routines. My works spread through

various areas, such as advertising campaigns for major brands and creations various object: postcards, bags, iphone case, poster, lampshades, pillows and more. What is the bestseller piece? Definitely Camelia Notebooks and pillows, find other object on my web site beneditafeijo or if you are visiting Porto, come to Armazém, the cultural area where you can meet young designers and their products. Inside you will find a space that fosters Art, culture, literature, clothing as well as including a bar and restaurant area.


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Cátia Tomé


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{Text Alberto Trabucchi } {Photos Dana Frigerio }

www.trabucchi.eu

studio@trabucchi.eu

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le sughere del Portogallo La quercia del sughero, Quercus suber, è originaria del bacino del mar Mediterraneo occidentale e fin da tempi antichissimi veniva usata come isolante termico nei tetti e come chiusura delle anfore. La raccolta del sughero è processo antico di grande fascino, che

richiede abilità manuali e sapere per non danneggiare l’albero. Si aspettano ben 25 anni prima di fare la prima decortica, la separazione della corteccia dal tronco, che avviene solamente durante i mesi estivi, poi per altri nove lunghi anni, si aspetta prima di poter effettuare la seconda decortica.

The cork oak, Quercus Suber, is native to the western Mediterranean Sea basin and since very ancient times it was used as thermal insulation in the roofs and as clamp for amphorae. The harvesting of cork is a very fascinating ancient process that requires manual skills and knowhow in order

not to damage the tree. 25 years of wait before the first decortication, the separation of the bark from the trunk, which takes place only during the summer months, then another nine long years must be waited before making the second decortication. Half of the world production of cork is in


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Metà della produzione mondiale di sughero si trova in Portogallo, la produzione di prima scelta è destinata all’industria del vino, con i tappi in sughero, mentre il resto della produzione è destinato principalmente all’edilizia, con prodotti utilizzati per la realizzazione di pannelli coibentanti

per l’isolamento delle abitazioni. Le fasi della realizzazione di un pannello di sughero sono numerosi e iniziano dal decortecciamento per arrivare all’imballaggio e spedizione. Se il prodotto è sempre naturale non tutta la produzione di pannelli

Portugal, the first choice production is destined to the wine industry, for corks, while the rest of the production is meant primarily for constructions, with products used for the production of insulating panels for the isolation of houses. The phases of the making of a cork panel

are numerous, starting from decortication up to packaging and shipment. If the product is always natural not all productions of cork panels fit into the bio building, in fact, not all panels on the market are produced with a completely natural process free from synthetic glues.


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di sughero però è adatta alla bioedilizia, infatti non tutti i pannelli in commercio sono prodotti con un processo completamente naturale esente da colle sintetiche. Qui in Portogallo ho potuto scoprire con grande interesse che non si usano colle per l’assemblaggio dei pannelli ma che questo avviene in maniera naturale tramite un

pressaggio a vapore. In quanto la parete secondaria delle cellule del sughero è costituita da strati alternati di suberina e cere, che con la fusione, agiscono da collante naturale, permettendo l’aggregazione dei granuli e rivestondoli con uno strato protettivo che li rende impermeabili. Prima dell’operazione di pressatura a vapore

Here in Portugal I discovered with great interest that no glue is used for assembling the panels but that this happens in a natural way by means of a steam pressing. Since the secondary wall of the cells of the cork is made up of alternating layers of suberin and waxes, that act as a natural glue with the fusion, allowing the aggregation

of the granules that get wrapped with a protective layer which get them to be waterproof. Before the operation of steam pressing it is very important that the cork grains get well separated from impurities (soil, wood etc...) which could compromise the quality of the final product. After the pressing the cork is cooled, rectified


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è molto importante che i grani di sughero sia ben separati dalle impurità (terra, legno ...etc) che potrebbero compromettere la qualità del prodotto finale. Successivamente alla pressatura invece il blocco di sughero viene raffreddato, rettificato e tagliato in lastre di vario spessore. Il prodotto finale, da un punto di vista estetico, può essere usato come

un qualsiasi altro isolante ovvero con una rasatura finale che lo rende di aspetto uguale a tutti gli altri edifici che siamo abituati a vedere. Per chi volesse invece realizzare un aspetto estetico differente il prodotto può essere lasciato “a vista” ovvero senza intonaco. Anche senza la protezione dell’intonaco presenta comunque un’ottima resistenza meccanica ed un alto grado di

and cut into sheets of various thickness. The final product, from an aesthetic point of view, can be used as any other insulating material, with a final smoothing that makes it look like all the other buildings we are accustomed to see. For those who wish to create a different appearance, the product can be left “exposed” or without plaster. Even

without the protection of the plaster it presents nevertheless good mechanical resistance and a high degree of protection against water and external agents in general. There are many examples made with “exposed” cork both in Portugal and in other countries, where you can see the various adopted solutions that integrate perfectly with the


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protezione dall’acqua e dagli agenti esterni in generale. Numerosi sono gli esempi realizzati con sughero “a vista” sia in Portogallo che in altri paesi, dove è possibile vedere le varie soluzioni adottate che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante. Altra caratteristica del sughero, che permette un’ampia scelta di soluzioni compositive è la possibilità di

lavorare le superfici con macchine a controllo numerico in modo da trasformare la nostra superficie in un elemento decorativo oltre che altamente isolante. Da un punto di vista più inerente le sue qualità meccaniche e funzionali il pannello di sughero presenta oltre a ottime caratteristiche per l’isolamento termico invernale, anche ottime

surrounding landscape. Another feature of the cork, which allows a wide choice of compositional solutions is the possibility of working its surface with numerical control machines in order to transform it in a decorative as well as highly insulating element. From a point of view more inherent to

its mechanical and functional qualities, the cork panel has in addition to great characteristics for thermal isolation in winter, also excellent properties for thermal isolation in summer, therefore it results in a very good product for climates with cold winters and hot summers like the Italian and Mediterranean ones. Last but not least we


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Viaggio studio organizzato da www.tecnosugheri.it info@tecnosugheri.it

caratteristiche per l’isolamento termico estivo, per cui ne risulta un prodotto ottimo per i climi con inverni freddi ed estati molto calde come appunto quello italiano e mediterraneo. Non da ultimo bisogna ricordare anche la resistenza all’esposizione a fiamme dirette che lo rendono così un prodotto che ben si sposa alle case in legno; così come le notevoli (accoppiate

correttamente ad altri materiali) qualità di isolamento acustico per cui risulta ideale nell’isolamento di facciate e tetti. Altre importante caratteristica è legata ai bassi costi di smaltimento ed alla estrema durabilità per cui può essere facilmente riciclato e riutilizzato in nuovi pannelli.

must remember also its resistance to exposure to direct flames, that make it therefore a product that goes well with wooden houses; as much as the considerable (when correctly matched to other materials) qualities related to sound isolation which make it ideal for the insulation of facades and roofs. Another important characteristic is connected to low

disposal costs and to its the extreme durability which make it easy to be recycled and used in new panels.


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{Text and Photos

Dana Frigerio

}

Alocasia macrorrhiza www.blossomzine.eu/blog/

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Estufa Fria Questa incantevole “serra fredda” è situata all’estremità del parco Eduardo VII, in una zona protetta e riparata di una ex cava abbandonata; occupa lo spazio di un ettaro e mezzo ed è stata inaugurata nel 1933 su progetto del pittore e architetto Raul Carapinha, rimodernata poi negli anni ‘40 e ‘70 con nuove strutture e un nuovo laghetto, è ora divisa in tre differenti zone, Estufa Fria, la Estufa Quente e la Estufa

Doce. Estufa Fria, significa “serra fredda” e vuol dire che non viene utilizzato nessun tipo di riscaldamento per acclimatare le piante tropicali, solo attraverso una copertura in legno, quindi non in vetro, come le normali serre; le piante presenti sono originarie della Cina, Messico, Perù, Brasile e delle Antille sono protette sia dal freddo dell’inverno, sia dal caldo torrido dell’estate.

This enchanting “cold greenhouse” is located at the end of the park Eduardo VII, in a protected and sheltered area of an abandoned former quarry; it occupies the surface of one hectare and a half and was inaugurated in 1933 on the project of the painter and architect Raul Carapinha, then renovated in the 40s and 70s with new facilities and a new pond, it is now divided into three different areas: Estufa

Fria, Estufa Quente and Estufa Doce. Estufa Fria, meaning “cold greenhouse” where no heating implant is used to acclimatize the tropical plants, which reach the ideal climate only through a wooden roof, so no glass, like in ordinary greenhouses; plants present are from China, Mexico, Peru, Brazil and the Antilles and are protected both from the cold of winter and from the scorching


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Hemerocallis fulva Alocasia macrorrhiza

Le doghe in legno filtrano la luce del sole diretto e schermandolo ricreano un paesaggio suggestivo dove luci ed ombre si susseguono, e dove grandi piante di Ficus elastica, Monstera deliciosa e Dicksonia antarctica ci accolgono e ci fanno dimenticare di essere in città. Le foglie tropicali delle palme, delle felci e dei bambù, vengono annaffiate con un

impianto di irrigazione a pioggia, che ricrea il clima delle aree tropicale. Passeggiare all’interno di questo parco diventa un’esperienza sensoriale fantastica sia per grandi che per piccoli. Non mancano poi molte varietà di rododendri, azalee e camelie, e sono molti i fiori dai colori intensi delle piante di Fuchsia arborescens, Fuchsia corymbiflora e Fuchsia magellanica, con incredibili tappeti

heat of summer. The wooden slats filter the direct sunlight, this shield recreates a picturesque landscape where light and shade follow one another, and where large plants of Ficus elastica, Monstera deliciosa and Dicksonia antarctica welcome us and make us forget to be in town. The tropical leaves of palms, ferns and bamboo, are watered

with a rain irrigation implant, which recreates the atmosphere of the tropical areas. Walking within this park becomes a sensory experience fantastic for both adults and children. There are also many varieties of rhododendrons, azaleas and camellias, and many are the colorful flowers of plants of Fuchsia arborescens, Fuchsia corymbiflora and Fuchsia magellanica


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di Begonia sp. e di Ophiopogon sp. All’interno del parco le altre due zone sono l’Estufa Quente e l’Estufa Doce, queste invece sono vere e proprie serre in

vetro, dove si trovano bellissime collezioni di cactacee, piante di caffè, mango e addirittura alberi di banane. Il parco pubblico dell’Estufa Fria ha

with incredible carpets of Begonia sp. and Ophiopogon sp. Inside the park the other two areas Estufa Quente and Estufa Doce are instead real glass

greenhouses, hosting fine collections of cacti, coffee plants, mango and even banana trees. The public park of ‘Estufa Fria always has a busy schedule


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sempre un fitto calendario di conferenze ed eventi artistici temporanei, dove le sculture di artisti si confondono e abbelliscono lo spazio giĂ spettacolare di per sĂŠ.

of conferences and temporary art events, when sculptures by artists mingle and beautify the space already spectacular in itself.


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Hemerocallis fulva


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Fuchsia corymbiflora

Dicksonia antarctica


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{Text and Photos

Dana Frigerio

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Carlos Felipe e il suo "flower Power" Mi piace girovagare nelle città, perdermi nelle viuzze e scoprire posti nuovi, così è accaduto anche a Lisbona con questo delizioso negozio di fiori, con annesso bar e ristorante. Creato dal fiorista designer francese Carlos Filipe insieme a João Vasconcelos da ormai un decennio, si trova nel famoso quartiere del Bairro Alto.

negozio di fiori, hanno aperto una caffetteria molto eccentrica, dove sulla grande parete, proprio come nelle gallerie d’arte ogni settimana viene creata una installazione particolare.

I like to wander in the city, getting lost in the narrow streets and discovering new places. It happened also in Lisbon with this lovely flower shop and its bar and restaurant.

Created by French Come la tavolozza florist designer Carlos di un pittore neoFilipe along with João espressionista si Vasconcelos almost ten alternano a pennellate years ago, it is located di colore gli oggetti di in the popular district uso quotidiano, come of Bairro Alto. A unique telefoni gialli e tappeti space, tiny, but full of Uno spazio unico, enormi appesi. flowers and vintage minuscolo, ma pieno di furniture, like the old fiori e mobili riciclati, La creatività di questo fridge containing vessels come il vecchio artista fiorista non si with cut flowers. frigorifero che contiene limita alla parete, ma in The furniture, mostly vasi e vasi di fiori recisi perfetto abbinamnneto si black, all create an e i mobili riciclati, trovano poi sui tavolini exclusive atmosphere, alcuni sono di colore i fiori e frutti coordinati which can be found in quasi nero e creano per tonalità di colore. many alternative shops quell’atmosfera esclusiva in Lisbon. che caratterizza molti Se passate da Lisbona negozietti alternativi di vi consiglio di visitarlo, Next to the tiny flower Lisbona. perchè è una piccola shop, they opened a chicca. very eccentric cafe, Accanto al minuscolo with a the great wall,

where each week a particular installation is displayed, just like in art galleries. Like on a neo-expressionist painter’s palette, everyday items alternate like strokes of colour, including phones and huge hanging yellow carpets. The creativity of this florist artist is not limited to the wall. There are also tables with flowers and fruits in coordinated colours. If you happen to be in Lisbon I recommend you visit it, because it is a small gem.


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Floral Moodboard

la tavola di Primavera in collaborazione con Pastiglie Leone

Flower Tutorial

Poinsettia tutorial

Mimosa pudica

San Valentino

Come creare una composizione

floreale con vaso vintage e rose

Come riparare una tazza rotta e creare un vaso di fiori in stile kintsugi

come si sfoglia con Issuu la rivista

Blossom zine new blog

Xmas tutorial

da Villeroy & Boch

Mini-orto sul davanzale con le erbe e i fiori commestibili


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Issuu Clip: Si possono ritagliare parti della pagina della rivista e condividerle sui social network come facebook, Pinterest, Twitter, Google plus,Tumblr, Linked in e ovviamnete via email ai nostri amici. come fare: aprire la rivista Blossom zine e

sfogliarla 1 cliccare in alto a destra il nuovo pulsante arancione Clip, sotto comparirà una taglierina 2 utilizzare come una normale taglierina per salvare parti dello schermo 3 cliccare sul tasto verde Clip it per condividere!

facilissimo! ma non solo… Stai leggendo la rivista Blossom zine e ti piace qualcosa in particolare dei vari articoli proposti? puoi facilmente lasciare un commento sotto al link dell’autore! clicca sulla prima nuvoletta e scrivi un commento.

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Architettura sostenibile

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{Text and photos Matteo Ragni }

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Portobello market

Agastache Per avere un pezzo di prateria in giardino. Per sognare come sognano gli indiani. Agastache “Red Fortune, una perla rara per il giardino.

Cercis canadensis ‘Cascading Hearts’ Fiocchetti rosa per la primavera. Anche i Cercis fioriscono prima che compaiano le foglie. Anche i Cercis possono farti indovinare la primavera e portarti all’estate.

Agastache For having a piece of prairie in the garden. For dreaming like Indians dream. Agastache “Red Fortune, a rare gem for the garden.

Cercis Cascadian Small pink bows for spring. Also Cercis bloom before leaves appear. Also Cercis can make you guess the spring and bring you to summer.

Echinofossulocactus lamellosus È tempo di impararlo. Non solo cactus, non pianta grassa: Echinofossulocactus. Lamellosus questo in particolare. Tante creste verdi spinose. Neo punk vegetale!

Choisya ‘Aztec Pearl’ Resistente al freddo, è profumata e cresce bene anche in vaso. Se sei di Roma, Parigi o Berlino, vivi in centro e hai un terrazzino devi averne almeno una.

Echinofossulocactus lamellosus It’s time to learn it. Not only cactus, not succulent: Echinofossulocactus. Lamellosus this in particular. Many green spiny ridges. Neo Punk vegetable!

Choisya ‘Aztec Pearl’ Cold resistant, it is fragrant and grows well in pots too. If you’re in Rome, Paris or Berlin, you live in the center and you have a balcony you must have at least one.

Cosmos Prepararsi per tempo vuol dire progettare. Progettare in giardino vuol dire comprare i semi in tempo. Fai in fretta a comprare i semi di cosmos, in particolare quelli rossi screziati e venati!

Delhinium elatum “Blue Indulgence” Fantastiche torri azzurre che portano fiori doppi e che regalano fioriture abbondanti e compatte. Solo, vi prego lumache, siate indulgenti, non mangiatele subito!

Cosmos To get ready on time means to plan. Planning in the garden means to buy on time seeds. Hurry to buy seeds of cosmos, especially the red mottled and veined ones!

Delhinium elatum “Blue Indulgence” Fantastic blue towers that carry double flowers and give abundant and compact blossomings. Only, please snails, be indulgent, don’t eat them right away!

Nandina domestica “Twilight” Fresca mossa e colorata. Come una torta, come un pacchetto di patatine, come la voglia di andare al mare d’inverno. In giardino come piccola siepe e come pianta da vaso per avere un pochino di compagnia in inverno sognando l’estate.

Pieris “Passion party” Per Natale ne vorrei uno. Piccolo e compatto come è lui, colorato e festivo. Per favore Babbo Natale mandamene almeno un paio così poi posso tenerlo tutto l’anno e continuare a vederli fiorire a lungo a lungo.

Nandina domestica “Twilight” Fresh, waived and colorful. Like a cake, like a bag of chips, like the desire to go to sea in winter. In the garden as a small hedge and as a potted plant for a bit of company in winter while you dream about summer.

Pieris “Passion party” For Christmas I’d like one. Small and compact as it is, colorful and festive. Please Santa bring me at least a couple so then I can keep them all year and continue to see them flourish time after time.


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Contributors around the globe Stefano Baccari

Lodovica Barbiero Tiziano Bianchi Gaia Borzicchi

Simonetta Chiarugi Cristina Colli Luigi Conti

Jessica Di Giacomo Jefferson Fouquet

Benedita Feijo Andersen Dana Frigerio Dario Fusaro

Infraordinario

Anna Marangella Marta Moletta Luciano Movio

Daniele Mulas Diego Pessina

Virgilio Piatti

Matteo Ragni

Stefano Santucci

Marco Serafini Amici Micol Terzaghi

Gianlidia Tonoli

Tommaso Torrini

Alberto Trabucchi

Sebastiano Tuccitto

Valeria di Melissa

Francesco Zangari Lidia Zitara

Caterina Xaxa

Elisabetta Pozzi

Cristiana Chiarugi Giulia Stevenazzi


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Winter issue

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{Tea time con Lidia Zitara } Anche se non sei una fanatica degli Hibiscus cosa ne pensi? Degli Hibiscus, i libri di storia dei giardini che piacciono a me, non ne parlano molto. Lo cita Virgilio, ma come sempre i botanici moderni scombinano le carte dei vecchi poeti latini, e quella di Virgilio era l’Althaea. Alla fine del ‘600 Gerard e Parkinson conoscevano e coltivavano la specie trionum, diffusa in Europa nelle zone umide. Diciamocelo, non sono una fanatica degli Hibiscus, nonostante la loro appartenenza alla famiglia delle malvacee, una delle mie preferite. I rosa-sinensis sono belli,

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sì, come una teglia di pasta al forno ripiena di melanzane fritte. Mangiala ogni giorno e poi vedi. E aspetta, poi, perchè si portano dietro tutto un corredino di insettini come afidi e cocciniglia che ti infestano il giardino in due ore. Qualche annetto fa l’ibisco non era così di moda. È perchè ora va l’esotico, il balinese. E questi ibischi sono stati trasformati in fiori grandi come vassoi da pizza, con colori che passano dal bruno fegato al prugna acida, dal rosa Big-Buble al giallo cheesecake. Con assortito contorno di variegature, sfumature, lumeggiature, screziature, macchioline,

puntini e disomogeneità ricercate. Dopo la mania dei rosasinensis, ci fu quella delle specie acquatiche e botaniche, con fiori eleganti e dalle misure accettabili. L’Hibiscus mutabilis ebbe allora (parliamo di una decina d’anni fa) il suo momento glorioso, seguito da una lenta obsolescenza. Tornerà perchè è una pianta semplice e gradevole, con un fiore affascinante, poco scontato, che non stanca l’occhio e la mente. Tornerà per il suo bel fogliame simile ai pampini della vite, e per il fatto di saper resistere a tutto quel corredino di insetti e nemici delle piante

Illus. Lidia Zitara

a cui i fioroni plutoniani cedono senza dar battaglia. Tornerà perchè è moderatamente resistente e può dare soddisfazioni anche a chi vive in un clima fresco. Tornerà perchè fiorisce quando meno te l’aspetti, col freddo, quasi a Natale. Tornerà perchè diventa un alberello ordinato, con la corteccia vellutata e chiara, perchè offre riparo e riservatezza. Si fa potare facilmente, attecchisce rapidamente da talea e resiste anche a quel po’ di secco estivo dei climi asciutti, e se fai qualche errore, te lo perdona.

Una pianta affidabile, di buon carattere, parca. Io l’ho detto.


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Even if you are not a fan of Hibiscus what do you think about it? About Hibiscus, the garden history books that I like, do not talk much. Virgil mentions it, but as always the modern botanists mix-match the cards of the old Latin poets, and Virgil’s one was the Althaea. At the end of ‘600 Gerard and Parkinson knew and cultivated the species trionum, widespread in the wetlands of Europe. Let’s face it, I’m not a fan of Hibiscus, despite it belongs to the mallow family, one of my favorites. The rosa-sinensis are beautiful, yes, like a pan of baked pasta stuffed

with fried eggplant. Eat it every day and then you’ll see. And then wait, because they bring along with them a whole kit of small insects like aphids and cochineals that will infest your garden in two hours. Some years ago the hibiscus was not so fashionable. It’s just that now exotic, Balinese is trendy. And these hibiscus have been transformed into flowers large as pizza trays, with colors that go from liver dark to sour plum, from Big-bubble pink to cheesecake yellow. With assorted contour of shade variations, nuances, highlights, streaks, spots, dots and refined inhomogeneities.

After the mania of rosasinensis, there was that of aquatic and botanical species, with elegant flowers and acceptable dimensions. The Hibiscus mutabilis had then (we’re talking about ten years ago) its glorious moment, followed by a slow obsolescence.

It will return because it is moderately durable and can give satisfaction to those who live in a cool climate. It will return because it flourishes when you least expect it, with the cold, almost at Christmas. It will return because it becomes a tidy sapling, with velvety and clear bark, because it offers shelter and privacy. Easy to prune, it quickly takes root from cuttings and resists even to that bit of arid summer of the dry climates, and even if you make a few mistakes, it forgives you.

It will return because it is a simple and pleasant plant, with a charming flower, not for granted, that does not tire the eye and the mind. It will return for its beautiful foliage similar to the vine leaves, and for being able to resist to all that kit of insects and A reliable, good-natured, plants enemies to which frugal plant. I said it. the Plutonian big flowers give up without fighting.


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from February 2016

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