BioGuida n.49 - Estate 2015

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SPIRITI LIBERI



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Direttore responsabile: Pierpaolo Bon Direttore editoriale: Mari Valentini

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Trimestrale di approfondimento e ricerca olistica. Aut. Reg. Tribunale di Trieste n° 1067 del 26/03/03

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ITINERARI DELLO SPIRITO n° 49 estate 2015

ITINERARI DELLO SPIRITO

SPIRITI LIBERI

in questo numero La via LA VIAstelle: DELLE STELLE delle

Gli astri dell’estate . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

La via LA VIAscienza: DELLA SCIENZA della Disintossicare il cervello con il sistema glinfatico. . . . . . . . . . . . . 8 Il terzo cerchio dell’iride: l’Aura . . . 32

La via LA VIA INTERIORE interiore: Estate in bellezza. . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Le mani al centro del mondo: The Arvigo Techniques of Maya Abdominal Therapy™ ATMAT . . . . . . 28

La via LA VIApiante: DELLE PIANTE delle Come scegliere il proprio bonsai? . . . 30

La via LA VIAanimali: DEGLI ANIMALI degli Animali e omeopatia in vacanza. . . . 37

I conflitti interiori e come risolverli. 13 Intrecci sottili: Il massaggio tantrico. . . . . . . . . . . . . . . 24

Parole E MUSICA ePAROLE musica:

I chakra e le campane tibetane. . . . . 34 Recensioni libri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

I nomi di questo numero: Susanna Berginc, operatrice di metamedicina, numerologa, floriterapeuta. Rodolfo Carone, associazione Gendai Reiki Italia. Riccardo Cinco, psicologo. Elisabetta Conti, antropologa, iridologa. Maura Gigliotti, insegnante di hatha yoga. Francesco Giordano, critico ed esperto musicale. Roberta Giurissevich, astrologa. Andrea Meriggioli, bonsaista. Andrea Sergiampietri, medico veterinario, omeopata. Aljaž Vavpeticˇ, naturopata, counselor gestalt.

GLI INCONTRI Gli incontri:

II LUOGHI luoghi:

Un’Estate in Musica: Concerti e festival . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

I luoghi della BioGuida . . . . . . . . . . . . 16

Disegni e immagini: Cristina Bernazzani, Manuela Frisone, Moreno Tomasetig (quando non diversamente specifcato) In copertina: “Ready to go“ di StudioDuePi

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EDITORIALE

Geometrie delle passioni er la scienza moderna la vita può essere reinventata. Riprodotta artificialmente. Orientata persino in modo accorto dal pericolo di alcune patologie, prima ancora della nascita, se vengono opportunamente scelti ovuli e spermatozoii nelle tecniche di fecondazione assistita. La casualità magica che è all’origine della vita è stravolta e pianificata dalla volontà di quei genitori che, scoperta l’infertilità, vi si affidano come ultima ratio a un passo dell’ipotesi dell’adozione, dell’affido o

si propongono come la norma. Ragioni per cui ci si può riappropriare brevemente di una scansione delle giornate che sembra non fare i conti con la lentezza dell’accudimento materno, con quella sospensione dal tempo ordinario veloce e frenetico, che è possibile solo quando l’orizzonte del futuro sia fresco e ampio per una madre che aspetta, osserva e guida la nuova vita che le si disegna davanti. Quest’illusione d’eternità, aiutata dalle tecniche di fecondazione assistita, inganna le coscienze e non guarda nel profondo l’ego di quelle coppie, eterosessuali o omosessuali, che cercano in un figlio la natura delle reciproche felicità.

della rinuncia ad avere figli. Secondo le ricerche della genetica moderna, l’antico desiderio di eternare sé stessi nel miracolo della maternità sembra non conoscere limiti. L’utero femminile diventa opzionale e delegabile ad un’altra donna più giovane, conosciuta o meno e, l’identità del nascituro, scavalca i criteri antichi del legame unico con i genitori naturali. Queste tecniche sembrano sfidare i tempi e i ritmi delle stagioni, in cui il concepimento è voluto dalle leggi di natura. I modelli che ci arrivano dai media incoronano madri che sfidano l’età fertile, mostrano uteri in grado di crescere feti senza apparenti limiti e rischi per la salute: cicli per cui la giovinezza, la prontezza dei riflessi, la pazienza di notti insonni, corpi che tornano magicamente tonici e scattanti,

Poco importa se, la stessa cronaca, cui si accennava, che osanna la maternità come modello narcotico dalle paure più profonde, pure in età avanzata, proponga realtà diverse dalla quotidianità di quelle donne che non possono ricevere aiuto da zie, sorelle o un modello di famiglia appartenente a una realtà sociale ormai tramontata, o da tate a tempo pieno, come proposto sempre dai soliti media. Poco si sa dei meandri della vita delle madri “comuni” che, di fatto, sprofondano nella fatica di occuparsi dei figli secondo i ritmi lavorativi imposti dalla contemporaneità, in cui l’equilibrio della mente vacilla, tra difficoltà insormontabili che le riviste gossip di certo non raccontano. Allora, il miraggio della Vita infinita, oltre sé stessi e il tempo che ci è

“Non cercare di comprendere la vita e allora ti sarà tutta una festa.” R.M. Rilke

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dato, si mescola all’incapacità di accettare e vivere la malattia o la morte stessa, dell’anima più che del corpo, proiettandosi in un turbine che porta a quel cono d’ombra che pochi vogliono vedere, al semplice essere nel ciclo della Natura, l’ombra della luce. Poco tempo fa una donna di 38 anni è morta a Conversano (BA), in Puglia, per un’alterazione cardiocircolatoria importante, come da verdetto pre-autoptico, in seguito a un intervento di procreazione medicalmente assistita. Il centro, in cui dal 2002 erano nati 160 bambini, con 1300 coppie in attesa, non dispone dell’assistenza anestesiologica, ragion per cui l’aspirazione ovarica della paziente è risultata fatale. Un caso raro, riferiscono le dichiarazioni dei medici, ma non escludibile dalla casistica. Così, la questione resta aperta tra l’etico e il giuridico, tra domande sul senso di una maternità inseguita a tutti i costi e l’incapacità dei tempi moderni di accettare la “sterilità” come condizione di un proprio percorso esistenziale, non come una mancanza ma come una possibilità altra, per esprimere la propria femminilità e/o genitorialità. Oltre questa vicenda resta il bisogno di una verità che, né la paziente, né i parenti, né i medici hanno voluto vedere, stretti forse da una pericolosa miopia. Di chi è la responsabilità? È solo tecnico/formale, medico/scientifica? O piuttosto la domanda è di natura teoretica? O mistica? La scienza occidentale, in particolare quella iper-specialistica dei nostri giorni, risolve i perché ma non sa chiedersi il perché di quei perché, incapace di fermarsi dinnanzi a quei livelli insondabili dell’esistenza che non possono essere spiegati né compresi dalla ragione, appartenenti piuttosto alla dimensione del sacro. L’industria della maternità finisce per ammantarla come indispensabile completamento della vita di moltissime donne, stravolgendo quella naturalità per cui la vita stessa appare nel grande abbraccio dell’universo, oltre il percorso terreno dei singoli, con maestosa casualità e non per merito o demerito di chi, di volta in volta, la genera. Mari Valentini marivalentini@libero.it



LA VIA VIA DELLE STELLE

Gli astri dell’estate di Roberta Giurissevich (astrologa) astrowaygo@gmail.com

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l cielo dell’estate avrà come eventi caratterizzanti il cambio di segno di due pianeti: Giove che, procedendo nel segno del Leone, ad agosto entrerà in Vergine e Saturno, che, a causa del moto retrogrado, uscirà dal Sagittario, dove ha transitato per tutto l’anno per tornare in Scorpione. La stagione estiva vede quindi il perdurare di una fase propizia per i segni di fuoco, in particolare per il Leone, in cui Giove transita appunto da quasi un anno e l’entrata del “grande benefico” in Vergine a inizio agosto. Saturno, che a fine 2014 ha iniziato a influenzare la prima decade del Sagittario, spostandosi col suo moto retrogrado, a metà giugno è entrato di nuovo nel segno dello Scorpione, dove eserciterà per tutta l’estate, sui nati alla fine della terza decade, una “coda” del suo influsso

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(che i nati sotto il segno dello Scorpione hanno avuto modo di sperimentare negli scorsi anni), per poi riprendere il moto diretto ed entrare nuovamente in Sagittario a metà settembre. Premesso, come sempre, che l’analisi del passaggio dei pianeti sul segno (e quindi sul Sole di nascita) è in grado di offrire solo una valutazione parziale rispetto all’esame dei transiti di tutti i pianeti sull’oroscopo individuale, vediamo quali saranno le sfide e le opportunità segno per segno di quest’estate 2015. Gli Ariete della terza decade potranno godere del bel trigono di Giove, che permetterà loro di fare nuove esperienze e spaziare in campi ancora inesplorati, anche perché disporranno di un’elevata dose di energia e di un favoloso potenziale creativo. Anche la salute e lo stato psicofisico in generale ne risentiranno positivamente: attenti soltanto al rischio di ingrassare! Gli appartenenti alla seconda decade sono da tempo alle prese con il transito

sfavorevole di Plutone, che li ha costretti a riconsiderare radicalmente alcuni aspetti importanti dell’esistenza. Plutone è il pianeta della ricostruzione e della rinascita e, da tempo, gli Ariete della seconda decade (e quelli della prima in precedenza) hanno dovuto rimboccarsi le maniche e affrontare difficili situazioni che probabilmente erano in sospeso da tanto. La parola chiave è resistere, poiché alla fine questo pianeta regala nella stessa misura in cui toglie e, dunque, vale la pena arrivare fino in fondo per la ricompensa finale. I nati nella seconda decade possono assaporare un’estate tranquilla durante la quale rilassarsi e godere del meritato riposo, anche perché a settembre Saturno tornerà in agguato, prospettando nuove sfide o responsabilità inaspettate, soprattutto in campo lavorativo. I più favoriti tra i nati nel segno del Toro sono quelli della seconda decade, i quali, grazie al trigono di Plutone avranno importanti opportunità di avanzamento


nella carriera e ottimi rapporti con i superiori; il transito gioverà anche alla forma fisica. I nati alla fine della prima decade si sentiranno particolarmente ispirati e propensi a dedicarsi ad attività creative e di carattere artistico. Mentre, più in generale, i Toro della prima decade potranno approfittare del trigono di Giove solo dalla metà di settembre: con questo passaggio non mancheranno l’ottimismo e le occasioni di svago. Infine si consiglia ai nati della terza decade di agire in maniera misurata, valutando accuratamente eventuali decisioni, soprattutto se attinenti alla sfera legale, in quanto Giove, contrario, potrebbe indurli ad azioni precipitose o a comportamenti poco ponderati. I Gemelli della prima decade potranno tirare un sospiro di sollievo, poiché Saturno, a causa del suo moto retrogrado, smette di condizionarli per tutto il periodo estivo. Da metà agosto si raccomanda loro di agire con criterio, cautela e ponderazione, soprattutto per quel che concerne le questioni economiche o di carattere legale. Per i nati alla fine della prima decade continua il periodo di confusione, disorientamento e scarsa energia dato dal transito di Nettuno che, essendo molto lento, li sta influenzando da circa un anno. I nati a cavallo tra la seconda e la terza decade andranno incontro a nuove opportunità

e cambiamenti inaspettati, forse non di ampia portata, ma comunque positivi. Per quelli della terza decade gli eventi si svolgeranno in maniera fluida, infatti grazie al sestile di Giove potranno godere di un periodo positivo di espansione. I Cancro della prima decade (soprattutto fine) continuano ad essere interessati dall’influsso di Nettuno che li spinge verso una visione meno materialistica e più spirituale dell’esistenza. Allo stesso tempo, si sentono portati all’altruismo e all’attenzione disinteressata per il prossimo. Può trattarsi anche di una fase in cui dare libero sfogo alla creatività, soprattutto musicale. Infine, con Nettuno, sono particolarmente inclini a sognare ad occhi aperti. I nati nella seconda decade sono da tempo alle prese con l’opposizione di Plutone, che ha messo a dura prova le relazioni sia amorose che di altra natura. Uno dei pericoli del transito consiste nel voler interferire troppo nella sfera intima degli altri o nel rischio di subire un’eccessiva ingerenza altrui nelle questioni private. La chiave positiva di lettura di questo transito è che, anche tra mille difficoltà, offre un’occasione di rinascita che, alla fine, si rivela positiva, oltre che necessaria. Anche la salute potrebbe risentire negativamente, dunque si consiglia di tenere sotto controllo eventuali disturbi e non dimenticare la cura di sé. I nati (soprattutto verso

la fine) della terza decade potranno registrare progressi senza particolare sforzo in vari settori dell’esistenza, specialmente in quello lavorativo. Il quinto segno è quello maggiormente baciato dalla fortuna poiché vi transita Giove, che esercita il suo benefico influsso sui nati alla fine della seconda e nella terza decade tra giugno e metà agosto. Con Giove in congiunzione, i Leone si sentono particolarmente ottimisti e in buona salute, anche perché vedono gli eventi che li riguardano avvicendarsi positivamente. Tra i suoi significati, il transito favorisce soprattutto i viaggi e gli studi superiori. Se letto in chiave cosmica, è il punto di inizio di un ciclo di 12 anni, che sarebbe opportuno sfruttare per avviare qualcosa di nuovo su cui improntare la prossima fase della vita. Chi godrà in misura maggiore dei benefici influssi astrali saranno i nati a cavallo tra la seconda e la terza decade, favoriti, oltre che da Giove, dal trigono di Urano. Questa azione combinata porterà importanti cambiamenti e stimolanti novità a 360 gradi: è il momento adatto per intraprendere nuovi studi, coltivare nuovi interessi o introdurre nuovi schemi nella propria esistenza. Oltre a significare viaggi, anche improvvisi, in terre lontane, Urano abbinato a Giove è il tipico binomio in grado di determinare inattesi colpi di fortuna: potrebbe 5


LA VIA VIA DELLE STELLE

capitare, proprio in questa estate 2015, il momento propizio per tentare la sorte. I nati nella prima decade del segno avranno modo di ottenere riconoscimenti del loro lavoro quando, alla fine dell’estate, Saturno si disporrà nuovamente in positivo aspetto di trigono. Quanto sopra affermato, in relazione al transito di Giove nel Leone, può essere applicato ai nati nella prima decade del segno della Vergine, a partire dal 12 agosto. In questa data infatti il “grande benefico” entra nel sesto segno, per rimanervi fino a settembre 2016. Per i nati nella prima decade si prospetta una fase molto positiva soprattutto ad agosto; nel frattempo Saturno ha concesso loro una “tregua” che durerà fino a metà settembre, quando la fase critica, che li ha già messi alla prova dalla fine del 2014 causando ostacoli, ritardi e aumentando la fatica nelle attività quotidiane, riprenderà, anche se comunque attenuata, grazie al transito concomitante di Giove. Maggiore accortezza dovranno adoperare i nati alla fine della prima decade a causa del passaggio avverso di Nettuno che ne riduce la vitalità e le capacità di difesa: può essere utile sottoporsi a un check up per verificare eventuali squilibri e adottare le terapie necessarie a ritrovare benessere edenergia. I Vergine della seconda decade potranno approfittare delle occasioni di miglioramento, soprattutto nella sfera lavorativa, 6

offerte loro da Plutone; quelli della terza decade non sono toccati da transiti particolari, perciò possono andare incontro all’estate con serenità. Una stagione ricca di occasioni propizie si prospetta per i nati nella terza decade della Bilancia, che con Giove ben disposto, si sentiranno particolarmente vitali e positivi. Tra le combinazioni favorevoli si potranno verificare viaggi, incontri ed entrate di denaro. È consigliabile un po’ di esercizio fisico per scongiurare la tendenza ad ingrassare, tradizionalmente associata con questo transito. Densa di sfide si delinea invece l’estate per i nati a cavallo tra la seconda e terza decade, poiché dovranno affrontare improvvisi cambiamenti esterni che li metteranno a dura prova. Non opponendosi alla trasformazione in corso ma cercando di assecondarla, gli eventi risulteranno meno traumatici e sarà più facile dare loro un senso. Per i nati nella seconda decade il periodo è reso critico a causa del transito di Plutone. Sia che si esprima a livello fisico che sul piano degli eventi, Plutone evidenzia la necessità di mettere in campo una rinascita, che richiede l’eliminazione di ciò che non ha funzionato nella vita. Ai nati nella prima decade sarà possibile godersi l’estate senza particolari difficoltà, in attesa che Saturno a fine settembre regali loro un’occasione di miglioramento nel settore lavorativo.

Per gli Scorpione della prima decade l’estate avrà una svolta a partire dal 12 agosto, quando Giove in sestile regalerà loro leggerezza, ottimismo, benessere e occasioni di incontro. I nati alla fine di questa decade si trovano da tempo sotto l’influsso di Nettuno che ne ha affinato la sensibilità, orientando il loro interesse verso le questioni spirituali, l’arte e la realizzazione di alti ideali. Grazie all’influenza positiva di Plutone, gli Scorpione della seconda decade stanno apportando da tempo miglioramenti alla loro vita, sia sul piano pratico, che espandendo la loro consapevolezza a livello interiore. Non altrettanto leggera sarà l’estate per i nati nella terza decade del segno poiché, come esposto in precedenza, Saturno torna indietro, costringendoli all’ultima fase di duro lavoro nell’assunzione di responsabilità. Il periodo è reso più impegnativo dal quadrato di Giove che, fino a metà agosto, può determinare situazioni complicate, per le quali sarà richiesta un’attenta valutazione. È consigliabile pazientare e cercare di assimilare anche l’ultima lezione imposta dal “grande maestro”, per poter procedere rafforzati e più saggi verso nuove sfide. Tireranno invece un sospiro di sollievo i Sagittario della prima decade che, durante i mesi estivi, si sentiranno leggeri, non trovandosi più sotto l’influsso di Saturno, il quale torna indietro per rientrare nel segno a metà settembre. Dovranno comunque tenere un profilo basso, soprattutto per quanto riguarda il settore economico, a causa del quadrato di Giove da metà agosto ma, fino ad allora, l’estate procederà senza gravi scossoni. Lievemente più provati potranno essere i nati alla fine della prima decade a causa del quadrato di Nettuno che, da tempo, li rende confusi, stanchi e, per qualche verso, addirittura bloccati. Purtroppo Nettuno è un pianeta lento, dunque bisogna pazientare e correre ai ripari curando il fisico attraverso rimedi naturali, cibi sani e prevedendo delle fasi di riposo. È fondamentale inoltre prestare particolare attenzione, per non diventare prede di inganni o raggiri da parte di individui in mala fede. Nuove esperienze sono in serbo (o forse si sono già manifestate) per i Sagittario a cavallo tra la seconda e la terza decade, in seguito al positivo transito di Urano: è il periodo adatto per abbandonare le vecchie


abitudini, che non hanno motivo di perdurare, adottare nuovi schemi e abbracciare nuovi stili di vita. Un’estate gioiosa attende gli appartenenti alla terza decade, che affronteranno tutte le situazioni con entusiasmo e grande energia. Sono favoriti gli svaghi, gli incontri, i viaggi e anche il settore economico. Attenzione a non esagerare con il cibo e le spese. I Capricorno della prima decade sono da tempo influenzati dal sestile di Nettuno che aumenta l’empatia e la capacità di entrare in contatto con l’altro. Questo transito apre le porte del cuore ed eleva lo spirito, pertanto in questo periodo è favorito chi decide di intraprendere un percorso spirituale o nel campo della trascendenza, con la prospettiva che, da metà settembre, il passaggio di Giove in Vergine regalerà opportunità di espansione anche sul piano materiale. I nati tra la seconda e la terza decade sono invece alle prese con importanti cambiamenti che necessitano di tempo e pazienza per essere assimilati. È necessario rivedere le scelte compiute finora e avere il coraggio di porre fine a situazioni inutilmente limitanti poiché, se non lo farete sarà il destino ad operare in tal senso. I Capricorno della terza decade potranno

godersi un estate piacevole, in attesa che Saturno a settembre fornisca loro la giusta energia necessaria a riprendere il lavoro e cogliere le opportunità che si prospetteranno con l’arrivo dell’autunno. Fino a metà agosto i nati nella terza decade dell’Acquario potrebbero dover rivedere la gestione economica, a causa di spese impreviste o prestiti da rifondere con gli interessi. Questo transito dovrebbe far riflettere sulla qualità effimera dei beni materiali rispetto ad altri valori. A causa del transito di Saturno è consigliabile migliorare le abitudini di vita per evitare rischi alla salute, in quanto la vitalità e le difese del corpo potrebbero non essere ai massimi livelli. Vi sarà richiesta pazienza in attesa di una soluzione a situazioni bloccate da ostacoli e ritardi. Grazie a Urano i nati tra la seconda e la terza decade avranno l’opportunità di introdurre cambiamenti positivi che attendevano di essere realizzati da tempo. Per la prima decade si prospetta un’estate serena in attesa di ottenere dei riconoscimenti professionali in autunno. Durante l’estate i nati nella prima decade dei Pesci possono allentare la presa poiché Saturno ha smesso di esercitare il

proprio influsso, che tornerà a essere avvertito a metà settembre. Da metà agosto sarà opportuno tenere sotto controllo le finanze, poiché Giove in opposizione induce a esagerare un po’ su tutti i fronti ma, in particolare, con le spese. I nati soprattutto alla fine della prima decade avranno già riscontrato un aumento della propria sensibilità grazie al passaggio di Nettuno che dispone favorevolmente nei confronti degli altri; allo stesso tempo in questo periodo aumenterà l’interesse per gli argomenti di natura spirituale. Evitare, se possibile, l’utilizzo di farmaci o il consumo di bevande alcoliche, poiché in questa fase il fisico potrebbe reagire in modo più intenso del solito; è infine possibile che sentirsi più stanchi o affaticati. L’estate sarà molto più proficua per i nati nella seconda decade, i quali, grazie a Plutone, potranno apportare cambiamenti creativi alla propria vita e non è escluso qualche sviluppo favorevole a livello economico. Ottimo momento anche per affrontare eventuali interventi di ristrutturazione. Un estate all’insegna dell’armonia è ciò che attende i Pesci del terza decade: tutto procederà opportunamente senza particolari sforzi; potranno godere inoltre di buona salute e grande vitalità.

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LA VIA VIA DELLA SCIENZA

Disintossicare il cervello tramite il sistema glinfatico di Aljaž Vavpeticˇ (naturopata, counselor gestalt) www.fitoplus.com

G

li scienziati hanno ampiamente studiato l’importanza del sonno evidenziandone la profonda connessione con la nostra salute, sotto moltissimi punti di vista. La sua privazione, infatti, agisce sul sistema immunitario allo stesso modo dello stress o di uno stato di malessere fisico; anche se si è in perfetta salute, dormire poco, o male, causa ugualmente seri danni all’organismo. I ricercatori, negli ultimi anni, hanno scoperto anche un altro motivo per cui il sonno sarebbe importantissimo soprattutto per la salute del nostro cervello. Gli studi rivelano che il cervello dei mammiferi ha un metodo unico di rimozione dei rifiuti tossici, attraverso quello che è stato soprannominato “sistema glinfatico” con funzioni molto simili al nostro sistema linfatico. Questo compie la sua attività durante il sonno, consentendo al cervello di eliminare le tossine, tra cui le proteine dannose legate a disturbi cerebrali, come l’Alzheimer, ad esempio. L’attività cellulare nel cervello si riduce di circa il 60% mentre dormiamo, consentendo un’eliminazione dei prodotti di scarto

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molto efficiente. Il cervello ha diversi stati funzionali durante il sonno e nella veglia; il compito essenziale del sonno ristoratore è la pulizia (“clearance”) attiva di proteine solubili, prodotti di scarto e fluido extracellulare, accumulati durante la veglia. Cosa è il sistema glinfatico? Il nome di “sistema glinfatico” è stato coniato dalla neuroscienziata danese Maiken Nedergaard. Esso è un sistema di rimozione di sostanze ed è presente nel sistema nervoso centrale dei mammiferi. Nell’organismo il sistema linfatico è responsabile della rimozione delle proteine extracellulari, fluidi in eccesso e prodotti in eccesso del metabolismo dai tessuti periferici; ma il cervello manca di vasi linfatici, poiché è un sistema chiuso, protetto dalla barriera emato-encefalica, che controlla ciò che può passare o no. Attraverso uno studio approfondito, si è scoperto che il cervello ha un suo proprio sistema di smaltimento, simile a quello linfatico ed è, appunto, quello che è stato denominato sistema glinfatico. La “g” in glinfatico sta ad indicare un riconoscimento della dipendenza dalle cellule “gliali” e lo svolgimento delle

mansioni nel sistema nervoso centrale tipiche del sistema linfatico. Durante il sonno, il sistema glinfatico diventa 10 volte più attivo rispetto alla veglia e le cellule si “riducono” del 60%. Questo processo crea più spazio tra le cellule offrendo al liquido cerebrospinale la possibilità di scovare facilmente i “detriti”. Le proteine amiloide-beta che sono responsabili, ad esempio, della placca riscontrata nel cervello in pazienti affetti da morbo di Alzheimer, vengono rimosse in maggiore quantità durante il sonno. Gli interrogativi, dunque, su come il sonno possa influenzare la progressione del morbo di Alzheimer o di altre malattie neuro-degenerative sono molteplici. Il sonno è la prima cosa che viene sacrificata e, questo, potrebbe essere un grave errore: in primo luogo, dopo aver dormito solo 4- 6 ore durante una notte si ha un deterioramento della memoria e un impatto negativo sulla capacità di pensare con chiarezza e risolvere problemi. Queste, però, sono solo alcune delle conseguenze delle cattive abitudini di sonno; dormire poco ha tantissimi effetti negativi sulla salute, causando interruzioni dell’orologio biologico che vengono avvertite da tutto il corpo.


Un sonno interrotto o alterato comporta: • aumento del rischio di danneggiare il cuore. • aumento dei livelli di corticosterone (ormone dello stress) con conseguente minor numero di nuove cellule cerebrali create nell’ippocampo. • compromissione della capacità di perdere chili o mantenere il peso forma. Questo è probabilmente l’effetto di un metabolismo alterato, perché quando si viene privati del sonno, la leptina (l’ormone che segnala la sazietà) decade, mentre la grelina (che segnala la fame) aumenta. Ciò favorisce uno stato pre-diabetico, che fa sentire la fame, anche se si ha già mangiato, con conseguenze sul peso corporeo. • accelerazione della crescita delle forme tumorali, soprattutto legate alla produzione di melatonina. Essa inibisce la proliferazione di una vasta gamma di tipi di cellule del cancro, oltre ad innescare l’apoptosi delle cellule del cancro (“autodistruzione”). • aumento della pressione sanguigna. • aggravamento ulteriore delle malattie croniche, come sclerosi multipla, Alzheimer, Parkinson. È sbagliato lesinare sul sonno nei giorni feriali, pensando di recuperare durante il fine settimana: agli adulti è consigliato dormire dalle 6 alle 8 ore ogni notte; ad alcuni potrebbero bastare 5 ore, mentre altri hanno bisogno di dormire mediamente 9-10 ore a notte. Per regolarsi, bisogna semplicemente ascoltare il proprio corpo: se al risveglio ci si sente ancora stanchi, probabilmente abbiamo bisogno di dormire di più, oppure mangiamo alimenti difficili da digerire o troppo ricchi di carboidrati complessi. Sbadigliare molto durante il giorno è un altro segno del fatto che può essere necessario dormire di più. Importantissimo è, poi, astenersi dal ricorrere ai sonniferi, i quali non aiutano a dormire ma inducono il cervello a pensare di averlo fatto. Un’analisi ha dimostrato che i sonniferi aiutano a dormire solo 15-20 minuti in più del solito e, molti di essi, inducono amnesia. Ecco di seguito alcuni espedienti per ottimizzare il sonno e, quindi, il processo di disintossicazione del sistema glinfatico: 1) evitare di guardare la TV o utilizzare il PC prima di andare a dormire, poiché

queste tecnologie possono avere un impatto negativo sul riposo. Esse, infatti; emettono luce blu, quasi identica alla luce a cui si è esposti durante il giorno, inducendo il nostro cervello a credere che sia ancora giorno limitandone la produzione di melatonina. In circostanze normali, il nostro cervello inizia a secernere melatonina tra le 21:00 e le 22:00, causando sonnolenza. Quando questo ciclo naturale viene interrotto, a causa di un’eccessiva esposizione alla luce dopo il tramonto, può derivarne l’insonnia. 2) È utile dormire nella più totale oscurità, perché anche il minimo raggio di luce può compromettere la produzione di melatonina e serotonina. Mantenere la temperatura della camera da letto non superiore a 21 gradi, considerando che la temperatura ideale è tra i 15 e i 20 gradi e una una stanza troppo calda causa un sonno agitato. Questo perché, quando si dorme, la temperatura interna del corpo scende al suo livello più basso, in genere circa quattro ore dopo essersi addormentati. 3) Fare un bagno caldo un’ora prima di andare a letto, perché aumenta la temperatura corporea e, non appena si esce dal bagno, essa diminuisce bruscamente, segnalando al nostro corpo che si è pronti per il sonno.

4) Evitare nella camera da letto la presenza di campi elettromagnetici, in quanto possono disturbare la ghiandola pineale e la produzione di melatonina e serotonina. Spostare sveglie e altri dispositivi elettrici dal nostro letto per due principali ragioni: in primo luogo, può essere stressante, in caso di insonnia, controllare l’ora; in secondo luogo il bagliore di una radiosveglia può contrastare la produzione di melatonina. I cellulari dovrebbero, poi, essere regolarmente tenuti lontano dalla camera da letto ed il wi-fi spento durante la notte, per evitare campi elettromagnetici nocivi. 5) Mangiare entro le 19.00/19.30 e, se possibile, evitare per cena i carboidrati complessi come pasta, pane, pizza, riso, patate, dolci, biscotti, cereali, perchè aumentano troppo il livello di cortisolo, l’ormone che la notte deve essere presente al minimo possibile, affinchè il corpo possa rilassarsi e rigenerarsi completamente grazie anche ad una disintossicazione del glinfatico. Dormire bene è il primo passo per uno stile di vita sano. Se si sviluppa un’abitudine a dormire poche ore a notte, allora molto probabilmente si sta aumentando il rischio di una notevole serie di patologie, tra cui l’indebolimento del sistema immunitario e l’aumento del rischio di patologie cerebrali degenerative. 9


LA VIA VIA INTERIORE

Estate in bellezza di Susanna Berginc (consulente in Metamedicina)

C

on l’arrivo della bella stagione improvvisamente ci rendiamo conto di possedere un corpo, che sarà esposto, mostrato, messo in vetrina. E, molto spesso, riteniamo che esso non rientri nei canoni attuali di bellezza: è sempre troppo grasso, floscio, segnato o semplicemente brutto. Sicuramente la società moderna non aiuta in tutto questo: pubblicità, internet e cinema mostranoi uomini o donne magri, apparentemente giovani, belli o perlomeno in perfetta forma fisica. E, il paragone dell’uomo medio di fronte a questi esempi ne esce inevitabilmente perdente. In realtà sarebbe il momento migliore per lavorare su sé stessi, cercare di comprendere cosa si nasconde dietro questa incapacità di accettarsi così come si è ma, forse, è più facile mettere a tacere tutto con l’aiuto dell’ultima dieta alla moda, con un abbonamento in palestra, oppure andando dall’estetista a provare l’ultimo rimedio contro la cellulite.

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Tutto ciò è ovviamente una buona cosa: alimentazione sana e giusto movimento sono una delle vie migliori per perseguire la propria bellezza. Ma, non basta, perché c’è anche un fattore emotivo da considerare. Nel desiderio di essere esteriormente belli, talvolta può essere presente un desiderio di rivalsa: se non sono riuscito ad avere successo nella vita affettiva, allora forse desidero avere un fisico che attragga l’attenzione, stimoli il desiderio ed ammirazione (o invidia) di altri uomini o donne, o anche per ricevere quell’amore e quella approvazione che non ho mai avuto. Oppure, se fin da piccolo sono stato abituato a credere all’equazione bellezza = amore (o approvazione), farò di tutto per essere sempre affascinante. Analogo discorso vale se ci è stato insegnato (con le parole o con l’esempio) ad essere sempre perfetti: all’arrivo delle prime rughe o dei primi capelli bianchi entreremo nel panico, e ci impegneremo affannosamente a cercare una tintura per i capelli, o provare l’ultima miracolosa crema antirughe.

Tutto questo senza comprendere minimamente che il nostro corpo è la manifestazione esteriore di ciò che è presente interiormente, a livello emotivo e dell’anima. Se, ad esempio, nel nostro cuore da molti anni alberga odio, insofferenza, rancore o frustrazione (talvolta anche nascosto a noi stessi), difficilmente avremo una pelle perfetta, a meno di ricorrere al lifting. Senza dimenticare che anche la nostra parte fisica ha necessità di essere accudita: se ad esempio il fegato è insofferente a quello che mangio, se i reni hanno poca acqua a disposizione per lavorare, se le mucose del mio intestino sono intossicate da un’alimentazione errata (come ad esempio latte, latticini, carboidrati raffinati o zucchero), la pelle, i muscoli ed il collagene ne risentirà. E diventeremo sempre più velocemente grassi e vecchi. E brutti. Con l’estate si indossano meno vestiti, quindi spogliarsi significa anche mettersi a nudo: non ci sono veli o travestimenti che possano nascondere la cellulite, i cedimenti, la ciccia o le malattie. E, siccome secondo la Metamedicina, tutte le


manifestazioni del corpo segnalano una ferita, è come se il nostro corpo, una volta messo a nudo, urlasse il nostro dolore interiore, segnalasse senza ritegno la ferita (o le ferite) che ci trasciniamo nella vita. Un eccesso di peso, ad esempio, può segnalare una mancanza di spazio personale (“può darsi che tendo a dimenticare mè stesso per gli altri?”), oppure il sentirsi abbandonati a sé stessi (“Ho l’impressione di non avere uno spazio nella mia famiglia?”). Anche un eccesso di responsabilità di cui ci si fa carico o un bisogno di maggiori attenzioni può manifestarsi attraverso un aumento di peso, come la convinzione (ereditata generalmente dalla famiglia o dalla società) che, col passare degli anni, diventi inevitabile accumulare peso, senza rendersi conto che, se così fosse, tutte le persone di una certa età sarebbero obese. Ci sono anche molti che si servono inconsciamente del grasso in eccesso come una sorta di “assicurazione” per non subire più violenze, oppure per tenere a distanza gli uomini (o le donne), come fosse una forma di difesa (questo lo si riscontra talvolta nelle persone che hanno subito abusi sessuali). Anche la cellulite ha le sue motivazioni, spesso legate alla svalutazione della parte colpita e, proprio per questo motivo, la si trova anche nelle persone magre. Le domande da porsi sono “Ho la tendenza a criticare una parte del mio corpo o a svalutare il mio aspetto fisico? “. Ad esempio: “Vedo le mie cosce troppo grosse o troppo magre?”. Le smagliature invece possono indicare che alla persona mancano gesti affettuosi, oppure che non apprezza il suo corpo e tende a svalutarlo esteticamente (molto spesso, questo avviene in gravidanza, nel momento in cui la donna aumenta di peso e non riesce ad accettarlo o non si sente accettata dal proprio uomo). Accade sovente che tutti gli sforzi per ritornare belli ed in forma si risolvano con un fiasco, proprio perché non è stato compreso ed affrontato il motivo alla base del “difetto” estetico; molto spesso nemmeno a livello fisico il problema viene affrontato correttamente, con una alimentazione personalizzata, ad esempio, assieme a movimento sano e costante. Ovviamente, se i tentativi portano al fallimento, il dolore si inasprirà e si affonderà sempre più nella tristezza e

nell’ineluttabilità di possedere un corpo “brutto e scomodo”. Ma, oltre alle molteplici valide ragioni per cui il nostro corpo presenta certe “imperfezioni fisiche”, c’è sempre alla base un’ulteriore ferita, che spinge a credere quanto sia essenziale l’apparire (belli, giovani, affascinanti, perfetti, giusti, ecc.). E, questa ferita, è talmente forte e prepotente da portare ad identificarsi con il proprio corpo, perdendo così di vista valori ben più importanti, che risiedono nell’anima e nel cuore. Così, inevitabilmente, più ci scostiamo dal cuore e dalla nostra anima, più il nostro aspetto esteriore ne risente. Per di più viviamo in un mondo in cui veramente poche persone si amano per quello che sono, al di là di una bella pelle, un bel seno o una pancia piatta.

Noi stessi per primi incontriamo difficoltà ad accettarci, con il nostro corpo e/o il nostro passato, forse perché non abbiamo vissuto come volevamo, come era giusto secondo il nostro giudizio interiore. Forse pensiamo addirittura di non averne diritto e, quindi, diventiamo giudici inflessibili di noi stessi, a tal punto da rendere impossibile amarci. Se non mi approvo per quello che ho fatto (o che ho omesso di fare) può essere che questi rifiuto si trasformi prima o poi nella non accettazione (e quindi rifiuto) del mio aspetto esteriore. Il corpo funge sempre da specchio al sentire, non mente mai. Quindi, nel momento in cui ci si rende conto che il corpo non ci piace, potrebbe essere una buona idea lavorare sulla propria autostima ma, soprattutto, sul proprio perdono interiore che, molto 11


LA VIA VIA INTERIORE

spesso, porta con sé una grande serenità e pace interiore. Se impariamo a stimarci per quello che siamo, se apprendiamo l’arte di amare il nostro corpo e la mente così come appaiono, ci sentiamo migliori, ci vediamo migliori, tutto diventa migliore. Perché un corpo amato e pieno di pace, ricambia l’amore e sboccia come un fiore in primavera. Un corpo amato inevitabilmente ricambia il nostro amore, mentre un corpo odiato si deprime, si lascia andare, perde la voglia di vivere. Oltretutto, se un corpo subisce trattamenti devastanti come allenamenti massacranti, diete sballate, operazioni invasive, di sicuro non si sente amato. Di sicuro si sente imperfetto, brutto e, ovviamente, non si sente amato (altrimenti… perché tanto accanimento?). Seguendo le lezioni di anatomia e fisiologia, possiamo comprendere quanto perfetto, meraviglioso ed incredibile sia il funzionamento di ogni singolo organo, cellula e tessuto. Possiamo renderci improvvisamente conto di come il nostro corpo lavori incessantemente per renderci sani, forti e belli e di quanto noi rendiamo la vita impossibile con alimentazione errata, vita ed emozioni “malate”. Siamo noi stessi che “remiamo contro” la nostra stessa bellezza, la nostra salute. E poi, dopo aver intossicato il nostro involucro fisico, aggiungiamo il danno alla beffa, giudicandolo brutto, sformato e da nascondere. In sintesi, gli stiamo dicendo che non lo amiamo così com’è. E come si comporta un corpo se non si sente amato? Forse tendiamo a credere che esso altro non sia che un insieme di muscoli, tendini, ossa e sangue, ma non è proprio così. Ogni nostra cellula vive di emozioni, che sono l’equivalente di buona o cattiva energia. Se giunge buona energia (amore, gioia, gratitudine, divertimento) allora la cellula svolgerà un buon lavoro con quello che ha a disposizione, sarà vitale e sana. Se invece riceve energia negativa (odio, insofferenza, vergogna, rassegnazione, frustrazione, tristezza) non svolgerà un buon lavoro, ma ci sarà demotivazione, scoraggiamento e, talvolta, desiderio di suicidio. A nulla serve essere ottimisti e sereni in superficie, se abbiamo nascosto nel fondo del nostro intimo le ferite per non vederle, non creare disturbo, apparire persone e non 12

alterare l’armonia sociale. Una sensazione sgradevole è mille volte più potente di mille pensieri forzatamente ottimisti. Gli studi di Masaru Emoto sulla memoria dell’acqua sono estremamente calzanti a questo proposito: se diciamo ad una bottiglia d’acqua la frase “Ti odio” e poi provvedo a congelarne una goccia, si formeranno dei cristalli sgraziati, deformi, imperfetti ed insani. Se invece comunichiamo all’acqua “Ti amo”, i cristalli che si formeranno saranno perfetti, splendenti, un capolavoro di ingegneria. E, se consideriamo che il nostro corpo è composto quasi al 70% di acqua, possiamo comprendere il dramma che si consuma quando ci guardiamo allo specchio, dicendo o pensando “Faccio schifo, sono vecchio, brutto e odio il mio corpo”. Concludendo, forse è arrivato il momento di dedicare del tempo al nostro corpo, che ha come compito quello di trasportare ed accudire l’anima, vuoi con trattamenti salutari legati all’alimentazione e al movimento, vuoi con un inizio di comprensione sul perché non amiamo ciò che siamo. Certamente chi si mostra

agli altri nella sua candida anzianità o nella sua “perfetta imperfezione”, continuando a curare anima e corpo con amore, gratitudine e continuità, non verrà forse additato per la sua bellezza ma, la pace e serenità che si irradieranno dal suo animo saranno molto più appaganti di mille vuoti ed effimeri complimenti.

Workshop gratuito

METAMEDICINA: OGNI SINTOMO È UN MESSAGGIO Venerdì 25 settembre 2015 alle ore 19.00 presso l’Associazione Naturalmente, in Via Cumano 4 a Trieste. A cura di Susanna Berginc e Paolo Segulin (consulenti di Metamedicina) Per prenotazioni o informazioni: susanna.metamedicina@gmail.com


I conflitti interiori (o discrepanze del sé) e come risolverli di Riccardo Cinco (psicologo)

L

a teoria della discrepanza del sé di Tory Higgins, risalente alla fine degli anni ’80 successivamente sviluppata fino ai giorni nostri, ha il merito di aver approfondito le conseguenze emotive derivanti dalle incompatibilità dei vari aspetti del sé. Il concetto di incompatibilità era già esistente in campo cognitivo e clinico precedentemente ed andava, ad esempio, sotto i nomi di “dissonanza”, “incongruenza” o “inconsistenza” del sé. La teoria della discrepanza del sé principalmente indaga le cause di vari stati emotivi negativi, in particolare quelli relativi ad aspetti legati alla depressione e all’ansia. Diversi tipi di credenze conflittuali che abbiamo su noi stessi sono collegate a diversi tipi di emozioni spiacevoli. Innanzitutto, va premesso che esistono due dimensioni cognitive del sé. La prima è defnita “dominio del sé”. Che può essere reale o potenziale. Il dominio reale riguarda ciò che crediamo essere vero su noi stessi, ossia gli attributi che pensiamo di possedere o che pensiamo qualcuno ci attribuisca. Il dominio potenziale può essere ideale o morale e riguarda quegli aspetti del sé che non possediamo ma desideriamo o crediamo di dover possedere, oppure quegli aspetti che crediamo altre persone reputino sarebbero importanti per noi a livello ideale o morale. Il costrutto morale ricorda molto il super-io di S. Freud, inteso come insieme di obblighi cui ci sentiamo in dovere di adempiere relativamente alle nostre qualità e ai nostri comportamenti, sia autonomamente, sia perché li percepiamo imposti dagli altri. La seconda dimensione del sé, ossia la prospettiva, il punto di vista dal quale viene considerato il dominio, può essere personale, relativa a come vediamo noi stessi, a come desidereremmo essere o dovremmo essere, oppure può essere una prospettiva relativa ad altri, soprattutto in persone per noi significative. Nello specifico, la seconda prospettiva,

quella relativa agli altri, contiene le rappresentazioni che abbiamo delle credenze che un’altra persona ha su di noi, su come dovremmo moralmente o idealmente essere. La combinazione dei domini reale, ideale e imperativo con le diverse prospettive (ossia quella propria e quella altrui) produce sei tipi di rappresentazioni cognitive che possiamo avere su noi stessi. La prima riguarda il modo in cui la persona crede di essere realmente. La seconda è relativa al modo in cui crediamo qualcuno ci veda realmente. La terza è la rappresentazione di come un individuo desidera essere. La quarta contiene le aspirazioni che crediamo un’altra persona nutra nei nostri confronti. La quinta è la rappresentazione del modo in cui una persona si sente in obbligo di essere. La sesta è come crediamo qualcuno pensi dobbiamo moralmente essere.

Vediamo ora tali rappresentazioni più nello specifico: Sé reale proprio: contiene gli attributi che realmente crediamo di possedere, ossia è l’immagine di “come crediamo di essere in realtà”. Sé reale immaginato dal punto di vista di un’altra persona: è la rappresentazione che pensiamo un’altra persona abbia, delle qualità che possediamo. Parliamo di persone per noi significative, del modo in cui crediamo tali persone ci vedano, ma anche della “società” in generale. Sé ideale proprio: è la rappresentazione degli attributi che ci piacerebbe possedere, l’individuo che aspiriamo a essere. Sé ideale immaginato dal punto di vista di un’altra persona: è il costrutto relativo alle qualità che crediamo una 13


LA VIA VIA INTERIORE

di stima e riconoscimento da parte degli altri, vissuto correlato significativamente ad emozioni di depressione, solitudine, isolamento. Sono possibili anche sentimenti di vergogna e imbarazzo. • Una discrepanza tra sé reale visto dalla prospettiva personale e sé morale visto anch’esso dalla prospettiva personale porta ad emozioni di disprezzo verso sé stessi e a un vissuto di indegnità. Ci si sente impotenti, colpevoli, senza valore e irritati e agitati per tale motivo. • Una discrepanza tra sé reale visto dalla prospettiva personale e sé morale visto dalla prospettiva delle norme sociali o di persone per noi significative genera ansia legata ad un vissuto di paura e spavento, oltre che alla sensazione di sentirsi minacciati da una ipotetica punizione.

persona per noi importante desideri per noi. Rappresenta le speranze e i desideri che crediamo qualcuno nutra nei nostri confronti relativamente al nostro modo d’essere. Sé morale proprio (Super-Io): è una rappresentazione profondamente influenzata dalle credenze della persona relativamente ai comportamenti e ai modi d’essere adeguati per il proprio sé. È insomma il tipo di persona che ci sentiamo in obbligo di essere. Sé morale immaginato dal punto di vista di un’altra persona: è la rappresentazione che abbiamo delle credenze che una persona per noi importante o “la massa” ha dei nostri doveri ed obblighi relativamente al modo d’essere e al comportamento. E quali sono le emozioni associate alle differenze e ai conflitti che le persone percepiscono tra i vari aspetti del sé? In generale possiamo affermare che discrepanze tra aspetti del sé reale e di quello ideale, indipendentemente dalla prospettiva, sono associate ad emozioni di tipo depressivo quali delusione, tristezza, insoddisfazione e a vissuti legati all’abbattimento e al non sentirsi completi. Tali emozioni indicano l’assenza di un esito positivo, il non raggiungimento 14

di un’aspirazione significativa per noi stessi, per un’altra persona o per “la società”. D’altro canto, discrepanze tra aspetti del sé reale e del sé morale, indicano la presenza di un esito negativo, di un fallimento nel corrispondere ad uno standard imperativo. Tale fallimento o è associato alla sensazione di una ipotetica punizione e, quindi, si manifesta emotivamente in termini di agitazione e paura, ma anche nella sensazione di essere minacciato, in pericolo. Le emozioni che, nello specifico, derivano dalle discrepanze intese come combinazioni dei diversi aspetti del dominio e della prospettiva sé, possono essere così raggruppate: • Una discrepanza tra sé reale visto dalla prospettiva personale, e sé ideale visto anch’esso dalla prospettiva personale è associata a emozioni depressive, di delusione e insoddisfazione. Tali emozioni derivano da un vissuto relativo al non sentirsi realizzati e completi, da un vissuto di incapacità. • Diversamente, una discrepanza tra sé reale visto dalla prospettiva personale e sé ideale visto dal punto di vista di una persona per noi significativa che genera un vissuto di perdita

Nella teoria di Higgins, le discrepanze del sé sono analizzate anche in rapporto alla loro “disponibilità ed accessibilità”. Cosa significa questo? Significa che per ogni discrepanza è importante conoscere la sua rilevanza o “ampiezza”, nonché la facilità con cui ci viene in mente. Infatti, per disponibilità intendiamo la rilevanza o grandezza della discrepanza. Per accessibilità intendiamo invece la facilità o probabilità con cui attiviamo una discrepanza quando essa viene richiamata alla mente da pensieri precedenti, vissuti o stimoli ambientali. L’accessibilità è descritta e influenzata da diversi fattori. Il primo di questi è la “frequenza di attivazione” che ci dice quanto spesso viene in mente la discrepanza. Perché è importante la frequenza? Perché tanto più sono abituato ad attivare una discrepanza, tanto più essa si attiverà nel futuro. Il secondo fattore che influenza il costrutto di accessibilità è la cosiddetta “attivazione recente”. Perché, se ho attivato un costrutto di discrepanza di recente, è più probabile che a breve lo riattiverò, vivendo il conflitto ad essa collegato. Il terzo e ultimo fattore che regola l’attivazione di una discrepanza è la “applicabilità del contenuto” a situazioni o stimoli esterni. In poche parole, qualora ci sia qualcosa nell’ambiente che mi ricordi la discrepanza, che in qualche modo si sovrapponga ai suoi contenuti in modo rappresentativo, allora è più


facile che un conflitto si attivi. Disponibilità e accessibilità sono costrutti che funzionano spesso indipendentemente dal nostro controllo e dalla nostra consapevolezza. Le implicazioni logiche di quanto detto finora su disponibilità e accessibilità, lasciano intuire che, più grande è la discrepanza, più intense saranno le emozioni ad essa associate; maggiore è l’accessibilità, maggiore la probabilità che la persona soffra il tipo di disagio emotivo correlato nello specifico alla discrepanza e, infine, a parità di disponibilità, l’individuo attiverà il tipo di discrepanza più accessibile. Le discrepanze si acquisiscono durante l’infanzia, si formano e ci condizionano poi l’intera esistenza, rendendola “conflittuale”. Esse avrebbero la funzione di anticipare quelle che sono le aspettative ideali e morali degli adulti significativi che noi percepiamo rivolte ai nostri confronti. Anticipando tali aspettative, i bambini possono cercare di corrispondervi prima di andare in contro ad esiti spiacevoli. Quali? Qui va operata una distinzione: esiti spiacevoli possono essere conseguenze di tipo negativo, quali punizioni, critiche o la paura derivante dalle conseguenze del non rispettare le regole che sentiamo imposte dall’ambiente adulto. D’altro canto un esito spiacevole può anche essere il percepire di non aver raggiunto mete positive, che comporta ad esempio mancanza di lodi, complimenti ed altre gratificazioni provenienti dalle figure adulte. Riassumendo, la grandezza o disponibilità delle discrepanze dipenderebbe dall’importanza che l’individuo, da bambino, ha attribuito al corrispondere alle aspettative (reali o immaginarie)

delle figure significative adulte presenti nel suo ambiente, da cui dipendeva la sopravvivenza emotiva e, ancor prima, biologica. Ma come risolvere tali conflitti interiori, tali discrepanze dell’Io? La risposta ci viene offerta da un autore relativamente recente: Rafael Santandreu, nel suo libro intitolato “L’Arte di non amareggiarsi la vita” (Valiardi Editore). Innanzitutto, dobbiamo cercare di individuare i “pensieri sotto-soglia”, ossia le discrepanze subconscie, prestando ad esse la massima attenzione. È un lavoro che richiede impegno ed esercizio. Dopodiché, dobbiamo distinguere tra desiderio e/o obbligo percepito come nostro ma in realtà indotto dagli altri o dalla società e quella che invece è una necessità reale/vitale relativa alla sopravvivenza quotidiana, ricordando che la scienza ha dimostrato che gli esseri umani hanno bisogno di molto poco per stare bene. Le nostre necessità vitali, reali e basilari sono tutto sommato modeste e intercambiabili (cibo, acqua, un rifugio, un po’ di compagnia, ecc.). Infine ci possono essere diverse strategie di tipo cognitivo per la risoluzione dei conflitti: • Confrontare la propria situazione di desiderio frustrato (che ci attiva emozioni negative) con tutte le situazioni veramente terribili che le persone possono vivere nel mondo (es. guerre, attentati, gravi incidenti etc.). Insomma, ampliare i propri confini mentali… • Immaginare cosa si può fare per se stessi e per gli altri, accettando momentaneamente i conflitti e i

problemi che non riusciamo a risolvere e abbiamo o crediamo di avere. • Ricordare che i desideri non sono “necessari” e sono legittimi purché rappresentino un semplice diversivo in una vita che, per definizione, può già essere vissuta felicemente. • Avere la consapevolezza che tendiamo a “drammatizzare” negativamente i nostri deficit e, dato che la fantasia umana è infinita, anche le tragedie immaginarie sul futuro. Ma, discipline affermate come la statistica, ad esempio, contraddicono tali pensieri catastrofici. Inoltre, se smettiamo di preoccuparci, spesso abbiamo paura di cadere in un abisso di “menefreghismo” e trascuratezza, quando in realtà la vita è disastrata dalle preoccupazioni irrazionali attuali. • Non trasformare un desiderio o un dovere percepito proveniente dal confronto con gli altri in una necessità vitale. Insomma, possiamo già essere felici nel qui e ora. Ma come? Per tutta una serie di motivazioni razionalissime: • Nella nostra società fortunatamente non abbiamo per lo più problemi di sopravvivenza fisica, come mancanza di cibo, acqua o vestiti. • Esistono credenze irrazionali molto diffuse che cambiano di epoca in epoca su come “dovremmo essere”. Non credere a queste idee permette di vivere i vantaggi della vita moderna con i mezzi alternativi che abbiamo a disposizione, nonostante le nostre carneze e le nostre aspettative frustrate. • Quasi sempre abbiamo alla nostra portata migliaia di possibilità per rendere la vita piena e interessante, a meno che non perdiamo il nostro tempo a preoccuparci di ciò che non siamo in grado di essere, fare o ottenere. Insomma, vedersi e immaginarsi felici con ciò che si ha, e, nel modo in cui si è, concentrarsi su vari ambiti d’azione alla nostra portata, vuol dire provare progressivamente meno desideri “non necessari”. In altre parole significa diventare più allegri e più forti, lasciando perdere ciò che ci fa deprimere e sentire insignificanti o in ansia. 15


I Luoghi della BioGuida Percorsi ed itinerari per viaggiatori dello spirito

Associazioni, scuole, istituti, centri, terapeuti, seminari, corsi, conferenze ed altre proposte Per informazioni su come venire inseriti nella rubrica: info@bioguida.com - 040.302110 - 338.8852117

PIEMONTE PIEMONTE

TORINO

TORINO Centro Buddha della Medicina Via Cenischia 13,della Torino. Centro Buddha Medicina Tel. 011.3241650, 011.355523. Via Cenischia 13, Torino.

Tel. 011.3241650, 011.355523.

CENTRO CLOROFILLA Associazione di promozione sociale CENTRO CLOROFILLA Via Settimo 1, di San Mauro Torinese (TO) Associazione promozione sociale Tel. Settimo 320.6408204 via 1, San Mauro Torinese (TO). Tel. 320.6408204 info@centroclorofilla.it info@centroclorofilla.it www.centroclorofilla.it

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Centro Studi Maitri Buddha Centro Studi Maitri 9, Buddha Via A. Guglielminetti Torino. Via Guglielminetti 9, Torino. Tel. A. 011.359649.

Tel. 011.359649.

IL CERCHIO VUOTO

IL CERCHIO VUOTO associazione religiosa per la pratica associazione religiosa per la pratica e lo studio del Buddhismo Zen Soto e lo studio del Buddhismo Zen Soto (responsabile spirituale rev. Dai Do (responsabile spirituale Massimo Strumia) rev. Elena Seishin Viviani) Via Massena Via Massena 17, 17, Torino. Torino. Tel. Tel. 333.5218111. 333.5218111. www.ilcerchiovuoto.it www.ilcerchiovuoto.it DOJO ZEN DOJO ZENMOKUSHO MOKUSHO Via Principe Via Principe Amedeo Amedeo 37, 37, Torino Torino (TO). (TO). Tel. 011.883794. 011.883794.

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ALESSANDRIA ALESSANDRIA

Buddhadharma Center

Via Galimberti 58, Alessandria. Buddhadharma Center Tel. Galimberti 3467408380, Via 58, Alessandria. www.buddhadharmacenter.org Tel. 3467408380, www.buddhadharmacenter.org

NOVARA NOVARA AURA -- Associazione AURA Associazioneper perlalaricerca ricerca e lo studio delle filosofie orientali. e lo studio delle filosofie orientali. Centro studi terapie naturali, Centro studi terapie naturali, Scuola di massaggio Scuola di massaggio Via Maggiate 45, Borgomanero (NO). Via Maggiate 45, Borgomanero (NO). Tel. 0322.846011, Tel. 0322.846011, www.aurauniversalmente.com www.aurauniversalmente.com

VAL D’AOSTA VAL D’AOSTA

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LIGURIA LIGURIA

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ASS. AMICI DEL VILLAGGIO VERDE ASS. AMICI DEL VILLAGGIO VERDE Località San Germano - Cavallirio (NO). Località San Germano Cavallirio Tel. 0163.80447, 333.7639262 (NO). Tel. 0163.80447, 333.7639262 www.villaggioverde.org

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Comunità Bodhidharma Comunità Bodhidharma Eremo Musangam, Eremo Musangam, Monti Monti San San Lorenzo Lorenzo 26, 26, Lerici (SP). Lerici (SP). Cell. 339.7262753. 339.7262753. Cell.


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CENTRO YOGA MANDALA Via Borgo Palazzo 3, Bergamo (BG). Tel. 035.215395, 333.4576099.

LOMBARDIA MILANO Accademia Ayurveda Yoga Ananda Ashram Milano Via Prandina 25, Milano. Tel. 02.2590972, www.yogamilano.it

GRUPPO ZEN BERGAMO Pratica di zazen c/o Ho Sha Do Via San Bernardino 18, Bergamo. Tel. 333.4400313, zazenbg@yahoo.it

BRESCIA IKSEN Via F. Bianchi 3, Tosc. Maderno (BS). Tel. 0365.641898.

COMO EDOARDO AMATO KOFLER Tel. 338.9310834 x1idea@hotmail.com www.armoniaesaggezza.com

CREMONA Istituto per l’Evoluzione Armonica dell’Uomo Via Carso 2, Cremona. Tel. 0372.433239.

PAVIA Ass. Scuola Soto Zen Centro Studi Zen Komyoji Loc. Costapelata-Fortunago Fortunago (PV). Tel. 0383.875584.

VENETO PADOVA ASSOCIAZIONI PROGETTO BENESSERE Viale Stazione 134. Montegrotto Terme (PD) Tel. 049.8910706 - 335.6745856 www.associazioniprogettobenessere.it www.gioiabertha.it Centro Tara Cittamani Via Lussemburgo 4, Padova. Tel. 049.8705657. Centro Studi Syn per l’Educazione Biocentrica Via Chiesanuova 242/B, Padova. Tel. 049.8979333, assocsyn@tin.it

TREVISO LE QUERCE BIANCHE Via Toti dal Monte - Cal del Bosco Barbisano di Pieve di Soligo (TV) Tel. 0438.987178, www.lequercebianche.org ISTITUTO OLISTICO Via Savallon 15, Anzano di Cappella Maggiore (TV). Tel. 0438.941457, www.istitutolistico.it NASHIRA Discipline bio naturali dal 1990 Shiatsu, Yoga, Fiori di Bach Via Cavour int. 34/C, Conegliano (TV). Tel./Fax 0438.22530, Cell. 346.0346404 centro.nashira@libero.it 17


I LUOGHI

SCUOLA KINERGIA Via Malan 59/2, Borso del Grappa (TV). Tel. 0423.910304, Cell. 349.8834096. www.kinesiologiaviva.it

VENEZIA Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Mestre, in Via San Donà 26, presso Centro di Medicina Integrata Palladio. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it CENTRO YOGA DHARMA Via Napoli 52, Mestre (VE). Tel. 041.5311954. www.yogadharmamestre.it METODO CALLIGARIS Ass. culturale “STELLA POLARE 999” Via Val Pusteria 9, San Donà di Piave (VE). Cell. 348.3027711, www.metodocalligaris.org ENERGY DARSHAN OSHO YATRILAND VENEZIA Via Alberoni 41, Lido di Venezia (VE). Tel. 041.5261853, 339.1199317, info@oshoyatrilandvenezia.com www.oshoyatrilandvenezia.com ASSOCIAZIONE CULTURALE MAYA Salute e benessere per il corpo e lo spirito. Corsi di Formazione. Seminari. Consulenze individuali Vicolo San Francesco d’Assisi 1 31032 Casale sul Sile (TV) (presso Hotel Claudia Augusta) Tel. 335.8752254 beppe.maya@libero.it

VERONA Associazione culturale IL CERCHIO APERTO Garda - Verona (VR) Tel. 338.3866915 www.cerchioaperto.com CENTRO MING MEN Corte Convento 28, San Michele ex. (VR). Tel. 045.8921109, www.centromingmen.com

VICENZA CENTRO STUDI SYN Via Villa Glori 22, Vicenza. Tel. 0444.922682, assocsyn@tin.it 18

TRENTINO ALTO–ADIGE BOLZANO ELEONORA BRUGGER & PAUL KIRCHER S. Pietro Mezzomonte 40, Velturno (BZ) Ttel. 0472 802228 www.eleonorapaul.com

TRENTO ASSOCIAZIONE SAMTEN CHÖLING ONLUS L’isola del Dharma per gli esseri di buon cuore - Centro Buddhista nelle 10 Direzioni Corso Alpini 4, Trento. Tel. e Fax 0461.038510, Cell. 348.2601969 www.samtencholing.eu info@samtencholing.eu CASA DI SALUTE RAPHAEL Piazza De Giovanni, Roncegno (TN). Tel. 0461.772000, www.casaraphael.com CENTRO KUSHI LING Centro di meditazione residenziale, organizza ritiri di gruppo e individuali Laghel 19, Arco (TN) Tel. 347.2113471 www.kushi-ling.com

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE ACCADEMIA CRANIO SACRALE Metodo Upledger Piazza S. Antonio Nuovo 6, Trieste. Tel. 040.3476191. www.accademiacraniosacrale.it SCUOLA DI PENSIERO TAOISTA Via Torre Bianca 43, Trieste Info. 3393204963 www.bencichanita.it info@bencichanita.it Associazione culturale NATURALMENTE Oli Essenziali, Fiori di Bach, Cosmesi fai da te, le Ferite dell’Anima e Sentire l’Intuito (Metamedicina), Chakra e Numerologia, Via Cumano 4, Trieste.

Info: 347.9842995, http://digilander.libero.it/naturalmente.it naturalmente.it@libero.it A.s.d. YOGA JAY MA Via A. Emo 2, Trieste. Cell. 347 8461831 vie.vanna@yahoo.it AYURVEDA E BENESSERE Trattamenti e Massaggi Ayurvedici. Massaggi per gestanti, Yoga, seminari di massaggio ed aromaterapia. Via Milano 18, Trieste. Si riceve per appuntamento: Cristiana Simoni, Cell. 347.0354846 Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Trieste, in Via del Monte 2, presso Centro Ayurveda di Tiziana Roselli. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it CENTRO BENESSERE AYURVEDA di Tiziana Roselli Via del Monte 2, Trieste. Tel. 0403721824, Cell. 329.8423544. CENTRO BUDDISTA TIBETANO SAKYA KUNGA CHOLING Corsi gratuiti di introduzione al buddhismo tibetano e programmi di adozione a distanza. Via Marconi 34, Trieste. Tel. 040.571048, www.sakyatrieste.it sakyatrieste@libero.it


Dott.ssa DONATELLA DE COLLE Psicologa, psicoterapeuta, musicoterapeuta. Via Mazzini 30, Trieste. Tel. per appuntamento 331.9077565. donnadec@tiscali.it GENDAI REIKI ITALIA Via Beccaria 7, Trieste Tel. 333.7240918 349.3604929 www.gendaireiki.it info@gendaireiki.it

Gruppo Soto Zen Trieste “Shiroi Karasu - Il Corvo Bianco” Affiliato all’AZI (Association Zen Internationale) e all’ABZE (Association Buddhiste Zen d’Europe)

Al di là dei limiti di questo mondo Dove il salice è verde E il fiore è rosso Esiste un altro mondo Dove l’airone è nero E il corvo è bianco Taisen Deshimaru

INSTITUTE OF YOGIC CULTURE Via San Francesco 34, Trieste. Tel. 040.635718. Ass. IL MONDO DI VALE Ginnastica Posturale, Yoga, Reiki, Benessere Olistico… Sessioni individuali e seminari. Via Nordio 6, Trieste. Tel. 040.371150, www.ilmondodivale.it

Responsabile: Maria Luisa Gin Getsu Coppa, anziana discepola del Maestro Taisen Deshimaru Meditazione Zazen: ogni mercoledì e venerdì dalle 18.00 Presso l’Associazione Bakti Ayurveda, Via Mazzini 30 (1° piano), Trieste. Cell. 335.5412173 - sito web: www.shiroikarasu.org

LAM - Il Sentiero Piazza Benco 4, Trieste. Tel. 040.0642281, Cell. 328.5629546.

NEW AGE CENTER Via Nordio 4/C, Trieste. A disposizione la Saletta Argondia per seminari, conferenze, presentazioni, mostre ed altre iniziative. Tel. 040.3721479, www.newagecenter.it

META N. SHAW - PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE Professional Coach (Personale, Wheight & Health Coaching), Didatta Biodanza, Specialista in Rehabilitation Psychoinformatiologist della WCLN Prof. A. Ignatenko Trieste, Gorizia, Udine, Europa Cell. 333.7229821, informa@lifecoach-lifetraining.it www.lifecoach-lifetraining.it

IL SENTIERO DELLA NATURA Studio di naturopatia di Samantha Sorgo. Naturopatia, Iridologia, Floriterapia, Tecnica Metamorfica, Massaggio di Iside Via de Amicis 21, Trieste Info: 338.5724199. Si riceve per appuntamento. www.facebook.com/ studiosentierodellanatura

JING TAO® Essenza in movimento di Sonia Rizzi fondatrice ed ideatrice del metodo. Tel. 338.7592945 www.jingtao.it info@jingtao.it

CENTRO STUDI E RICERCHE OLISTICHE di Maurizio Battistella Shiatsu, Kinesiologia, Reiki ed altro ancora. Via Palestrina 8, Trieste. Cell. 338.7592945. www.csro-ts.it www.inochi.it - info@csro-ts.it segreteria@csro-ts.it

SINERGIE Centro Shiatsu, CranioSacrale, movimento e tecniche posturali. Via Lazzaretto Vecchio 9, Trieste. Tel. 339.1998074, 040.631398, gianspes@libero.it STUDIO ESSENYA Via del Marcese 57, Trieste. Tel. 040.381410 www.vivianasossiessenya.it vivianaessenya@yahoo.it JOYTINAT YOGA AYURVEDA “Scuola ayurveda massaggi, yoga, trattamenti.” Via Felice Venezian 20, Trieste Tel. Fax 040.3220384 Cell. 339.1293329 www.joytinat-trieste.org

GORIZIA ASSOCIAZIONE ERRASTRANA Sosta, riposo, cibo con erbe spontanee, baratto, auto-costruzione, due sale a disposizione per seminari e corsi. Via Vicenza 9, Località S. Martino del Carso (GO) Tel. 0481.92411, Cell. 393.1068591 errastrana@gmail.com META N. SHAW PERCORSI DI CRESCITA PERSONALE Professional Coach (Personale, Wheight & Health Coaching), Didatta Biodanza, Specialista in Rehabilitation Psychoinformatiologist della WCLN Prof. A. Ignatenko Trieste, Gorizia, Udine, Europa Cell. 333.7229821, informa@lifecoach-lifetraining.it www.lifecoach-lifetraining.it 19


I LUOGHI

Emporio Erboristico “IL FIORE DELL’ARTE” Via G. Carducci 21, Ronchi dei Legionari (GO). Tel. 0481.475545.

UDINE ASPIC UDINE Via F. Dormish 7, Udine. Tel. 0432.547168

CENTRO RASHMI AYURVEDA YOGA Massaggi Abyangam - Trattamenti Ayurvedici e Reiki Via Roma 50, 33010 Magnano in Riviera (UD). Tel. 0432.782063, Cell. 328.3919462, centro.rashmi@yahoo.it http://sites.google.com/site/centrorashmi/

ASS.OPE.A. Associazione Operatori Ayurveda Tutela e Aggiornamento Professionale Operatori Iscrizione al Registro Regionale delle Professioni non Ordinistiche Legge 22/04/2006 n. 13 art. 5 Tel. 0432.1721329 Cell. 328.3919462 info@assopea.it - www.assopea.it

DANIELA GAIOTTO Naturopata - Erborista Consulenze emozionali personalizzate con essenze Alaskane, Australiane ed essenze degli Animali Selvatici. Servizio consulenza ad offerta libera. Per informazioni e appuntamenti: Cell. 331.3381412 www.alkyrama.com info@alkyrama.com Riceve in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna (per luoghi e indirizzi visitare il sito web).

NICOLETTA CAMPISI Counsellor professionista Facilitatore Costellazioni Familiari piazza Giovanni XXIII n. 15, Udine. Cell. 347.5555802 nicoletta_campisi@libero.it www.centropharus.it

DEBORA SBAIZ Master in Danza/Movimento Terapia e Professional Counselor. Udine, Portogruaro e Lignano. Tel. 0431.422147 www.deborasbaiz.it info@deborasbaiz.it

BIODANZA Corso settimanale per principianti aperto a tutti. A Collalto di Tarcento (UD). Giovanni Ceschia, Cell. 349.3314962, Centro “ES”, Tel. 0432.791619, 339.8907819.

LE AGANE Via Vittorio Veneto 114 33018 Tarvisio (UD Tel. 0428 450031

IL CENTRO DEL CUORE Associazione di promozione sociale Via Leonacco 19, Udine. Tel. 0432.482215, 320.3265696, info@ilcentrodelcuore.it www.ilcentrodelcuore.it Ass. Culturale INTEGRA-AZIONE Associazione culturale per lo sviluppo integrato dell’essere. Strada dei Cedri 22, Basaldella (UD) Tel. 0432.699297, info@centrodintegrazione.it GIULIO MICELLI RAM RATTAN SINGH Sat Nam Rasayan, arte di meditazione terapeutica. Trattamenti individuali e percorsi per gruppi. In Friuli Venezia Giulia: Cell. 333 7714503 giulio.miCelli@yahoo.it 20

LORELLA E. VENDRAMINI Riflessologa Plantare, Reiki 1° livello Via P. Maset 13, Udine. Riceve su appuntamento Tel. 348.6715674 EQUILEARNING di Sonia Struggia Horse Assisted Education Via Cortona 17, FiumiCello (UD). Tel. 0431.91437, Cell. 335.6816129 www.equilearning.it sonia.struggia@equilearning.it ESPRESSIONESEGNO della Prof.ssa Erika Celotti, Arteterapeuta Membro dell’Assoc. Prof.le Italiana Arteterapeuti® Iscrizione Registro n°120/2003 P.IVA 02357220306 Viale Tricesimo 101/A - int. 5, Udine. Riceve per appuntamento Cell. 338. 3344705 info@espressionesegno.it www.espressionesegno.it

THE ART THERAPY STUDIO Counseling a mediazione artistica, arteterapia, ricerca interiore. Corsi e sessioni individuali. A Udine. Cell. 340.3706330 - mceharts@gmail.com IL FORNO ARCANO Via del Cristo 8, Rive d’Arcano (UD). Tel. 0432.809348, forno.arcano@libero.it GRUPPO ZEN UDINE Via Cormor Alto 218, Udine. Ogni mercoledì alle 21.00 appuntamento di meditazione Za-Zen. Per informazioni: Maurizio KoGyo Florissi, Cell. 348.3071667. CENTRO DI SALUTE INTEGRATA del Dott. Gianluigi Giacconi Strada dei Cedri 22, Basaldella (UD) Tel. 0432.699297 www.centrodisaluteintegrata.com

PORDENONE STUDIO CONSAPEVOLMENTE Trattamento Cranio Sacrale “Upledger” Counseling Metacorporeo, Reiki Tecnica Vibrazionale Sonora Via Carmine 20, Stevenà di Caneva (PN) Tel. 328.0959912 alberto.vaccher@libero.it www.craniosacraleeoltre.it Ass. TERRAUOMOCIELO Qi Gong e Percorsi di salute Tel. 0434.20389 (Laura Guerra), www.terrauomocielo.it STUDIO EQUILIBRYA MASSAGGI OLISTICI Trattamento Cranio Sacrale, Shiatzu, Linfodrenaggio Via Martiri della Libertà 18 Prata di Pordenone (PN) Tel. 0434.611282 333.7466849 manucanziani@virgilio.it Dott.ssa DORIANA MIMMA DE VIDO Naturopatia & Bilanciamento Somatico. Riceve per appuntamento a Sacile (PN): Tel. 0434.72782, Cell. 329.2399184. A.P.S. CENTRO OLOS Percorsi per migliorare la qualità della vita. Accademia Olistica, Massaggi, Trattamenti Olistici, Tantra. Via Oberdan 3, Pordenone. Tel. 334.9161.209 www.centrolos.it SANITARIA Del PUP Via Molinari 38/40, Pordenone. Tel. 0434. 28897.


EMILIA ROMAGNA BOLOGNA CENTRO NATURA Via degli Albari 6, Bologna. Tel. 051. 235643, 051.223331 www.centronatura.it CENTRO STUDI CENRESIG Centro per lo studio e la meditazione Buddista Mahayana Via Meucci 4, Bologna. Telefoni: Maddalena 347.2461157, Giovanni 349.6068534. www.cenresig.org CENTRO YOGA “LE VIE” Via M. D’Azeglio 35, bologna. Tel. 051.19982056, www.yogalevie.it Scuola/Fondazione Matteo Ricci Via A. Canova 13, Bologna. Tel. 051.531595, www.fondazionericci.it

PARMA LA GROTTA DI CRISTALLO Shiatsu, Tai Ji, Danze Orientali, Voice Dialogue, Reiki, Diapason Terapia, Naturopatia, Meditazione Guidata. Fidenza (PR). Tel. 0524.84450, 0524.62315. NAMASTÈ - Parma Via Mascagni 25, Rivarolo di Torrile (PR). Tel. 0521.810138, Cell. 335.6713405. www.oshonamaste.it LIBERA ACCADEMIA SCIENZE UMANE Scuola di counseling professionale accreditata Cncp Via Sella 31/A (laterale Via Orlando), Parma. Tel. 0521.944410, www.lasu.it www.alchimia.org Monastero Zen Fudenji Bargone 113, Salsomaggiore Terme (PR) Tel. segreteria: 0524.565667. Monastero Zen Sanbo-ji Pagazzano, loc. Pradaioli 27, Berceto (PR). Tel. 0525.60296.

SPAZIO SHIATSU Corsi di shiatsu professionali e amatoriali, meditazione Za-Zen, seminari di approfondimento. Via Dalmazia 71, Parma. Tel. 0521.533831, www.studishiatsu.it

MODENA Centro Culturale L’Albero Cultura, spiritualità e opere sociali Strada Statale Romana 135 Fossoli di Carpi (MO) Tel. 335 6684108 www.centroculturalelalbero.org CENTRO YOGA SHIVA Via Silvati 12, Modena. Tel. 059.364625, Cell. 338.5332728, www.centroyogashiva.it

RIMINI ASSOCIAZIONE NUOVA VITA Benessere Naturale e Olistico Affiliata al CSEN aderente al Settore Olistico Benessere CSEN del Comitato Roma. Il nostro scopo è divulgare la conoscenza delle varie discipline olistiche per il raggiungimento del benessere psico-fisico in modo naturale. Viale B. Buozzi 26 (ang. Via Diaz), Riccione (RN). Tel. 3707152130 - 3476273683 nuovavitaolistica@libero.it www.facebook.com/nuovavita. laboratoriolistico

UMBRIA, MARCHE, ABRUZZI ANCONA LA CITTÀ DELLA LUCE Associazione di Promozione Sociale Centro Studi Discipline Olistiche e Bionaturali Associazione Conacreis Marche. Reiki. Ayurveda. Yoga. Costellazioni Familiari. Via Porcozzone 17, Ripe (AN). Tel. 071.7959090, www.reiki.it

MACERATA TARA CENTER C.da Ricciola, Recanati (MC). Tel. 071.7575847, Cell. 393.9755533, www.taracenter.it

PERUGIA ANANDA ASSISI Via Montecchio 61, Nocera Umbra (PG). Tel. 0742.8 13620, www.ananda.it

TOSCANA AREZZO AMO Accademia Massaggi Olistici ads Associazione Dilettantistica Sportiva Scuola Accreditata SIAF Via Teofilo Torri 22-28, 52100 Arezzo (AR). Responsabile: Andrea Marini: 388.9334692 www.massaggiohotstone.it

GROSSETO Comunità Dzog-Chen Merigar, Arcidosso (GR). Tel. 0564.966837.

FIRENZE L’ALBERO DELLO YOGA Via della Libertà 61/65, Matassino - Reggello (FI). Cell.333.3807726, www.lalberodelloyoga.it SHINNYO-JI TEMPIO ZEN FIRENZE Via Vittorio Emanuele II 171, Firenze. Tel. 339.8826023, www.zenfirenze.it SCUOLA DI AGOPUNTURA TRADIZIONALE DI FIRENZE del dott. Nello Cracolici. Via San Giusto 2, Firenze. Tel. 055.704172.

PISA ISTITUTO LAMA TZONG KHAPA Via Poggiberna 15, Pomaia (PI). Tel. 050.685654, 050.685009, info@iltk.it segreteria@iltk.it www.iltk.it PUNDARIKA CENTRO RITIRI MEDITAZIONE Loc. Cordazingoli 18, Riparbella (PI) Tel. 0586.699077, 338.6759340 (Erica). 21


I LUOGHI

SIENA AGRITURISMO GLI ARCANGELI Azenda Agricola Podere Avere Località Pievescola, Casole d’Elsa - Siena. Cell. 335.7072131, 338.1402493. www.gliarcangeli.com

PRATO CRONOGENETICA di Mario e Domenica Grilli Tel. e fax 0574 33306 Cell. 334.3983434, www.cronogenetica.it

LAZIO ROMA ACCADEMIA DI YOGA Via XX Settembre 58 A, Roma. Tel. 06.4742427, www.accademiayoga.it AMRITA CENTRO YOGA E AYURVEDA Via C. Colombo 436, Roma. Tel. 06.5413504, 06.5081202, www.amritayoga.it ASSOCIAZIONE SHAKTI Centro di Kundalini Yoga e Sat Nam Rasayan Via dei Brusati 30, Roma. www.kundaliniyoga.it BUPPO DOJO Via di Villa di LauriCella 12 (zona Pigneto/Prenestina), Roma. Tel. 347.9938890, 389.1848431 www.buppodojo.org buppoji@gmail.com CEDIFLOR Centro Diffusione e Didattica Floriterapia di Bach Via R. Fauro 82, Roma. Tel. 06.8074385, 333.4243663 www.cediflor.it CENTRO NIRVANA Associazione Spirituale per la Meditazione Chan e Zen Via A. Bono Cairoli 15, Roma. Tel. 338.7021800, 328.6848780, www.centronirvana.it CENTRO YOGA ED OLISTICO VIPASHYANA Channelling, regressioni karmiche, yoga, meditazione, cristalloterapia, mass. ayurvedico, riflessologia plantare, pranoterapia, reiki. Via Venezia 48/50, Ciampino - Roma. Tel. 347.8360990 www.vipashyanayoga.com 22

CENTRO TARA BIANCA Danza Creativa, Arti Terapeutiche, Meditazione. Via Ettore Rolli 49, Roma. Tel. 06.5811678, www.centrotarabianca.it CENTRO ZEN ANSHIN Buddhismo Zen Soto. Sotto la guida di Annamaria Gyoetsu Epifanìa e Guglielmo Doryu Cappelli. Via Ettore Rolli 49, (Stazione Trastevere), Roma Tel. 06.5811678, 328.0829035, 320.9671624, www.anshin.it asd DHARMA Sport e Discipline Bionaturali (Coni Fijlkam Uisp) Via Cimone 12, Roma. Tel. 339.1286955 www.asddharma.ning.com Fondazione Maitreya Via della Balduina 73, Roma. Tel. 06.35498800, www.maitreya.it SCUOLA YOGA ROMA Via Cechov 83 - F6, Roma. Tel. 06.51530068, Cell. 335.6571924 www.scuolayogaroma.it YOGA, SCIENZA E ARTE Yoga-Meditazione-Medicina integrata. Viale A. Magno 192, Roma. Cell. 339 1279335 www.albertacorsiyoga.it

PUGLIA ASSOCIAZIONE asd ZEN SHIATSU CENTRO SHIATSU E YOGA IYENGAR Corsi di shiatsu e trattamenti. Incontri terapeutici di gruppo. Via Gioacchino Poli 36, Andria (BT). Per informazioni contattare: dott.ssa Rosalba Acquaviva Cell. 320.6472980 Dott. FABIO BASALISCO specialista in neurologia, medico ayurvedico Tiene regolarmente visite e consulti a: Monopoli (BA), Contrada Lamammolilla 476. Per informazioni: www.fabiobasalisco.it

CAMPANIA TAO - CENTRO DI RICERCA OLISTICA SCUOLA ITALIANA REIKI Via F. Cilea 91, Napoli (NA). Tel. 338.8495996 taocenter@tiscali.it www.centrotao.net DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via A. Scarlatti 126, Napoli Tel. 081.5786956, Cell. 340.1495053 omeo57@hotmail.it

SICILIA DOTT. GIOVANNI MONTANARO ODONTOIATRIA E TERAPIE NATURALI Omeopatia, Posturologia, Agopunutra, Test e rimozione dei metalli pesanti. Via Vitruvio 70, Formia (LT). Tel. 0771.24831, Cell. 340.1495053 omeo57@hotmail.it TAO CENTRO DI RICERCA OLISTICA SCUOLA ITALIANA REIKI Via Oberdan 25 (c/o “Il Trifoglio”), Latina. Tel. 338.84.95.996 taocenter@tiscali.it www.centrotao.net

Dott. RENATO IUDICA Rappresentanze Prodotti Naturali Via G. Arimondi 48, Palermo. Tel. 392.6893370, 347.6215339. I dati raccolti sono stati individuati da elenchi pubblici e sono trattati in ottemperenza alla legge 675/96 con particolare riferimento agli articoli 12 e 20. Agli interessati è riconosciuta la facoltà di esercitare i diritti di cui all’art. 13. Il titolare del trattamento dei dati è l’editore.


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LA VIA VIA INTERIORE

Intrecci sottili: Il massaggio tantrico “Per diventare Tantrika, bisogna avere l’anima di un eroe”. Dal libro “L’iniziazione di un occidentale all’amore assoluto”.

di Maura Gigliotti (insegnante hatha yoga) www.yoga-tantra.it www.danielodier.com È breve il tempo che resta. Poi saremo scie luminosissime. E quanta nostalgia avremo dell’umano. Come ora ne abbiamo dell’infinità. Ma non avremo le mani. Non potremo fare carezze con le mani. E nemmeno guance da sfiorare leggere. Una nostalgia d’imperfetto ci gonfierà i fotoni lucenti. Sii dolce con me. Maneggiami con cura. Abbi la cautela dei cristalli con me e anche con te. Quello che siamo è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei e affettivo e fragile. La vita ha bisogno di un corpo per essere e tu sii dolce con ogni corpo. Tocca leggermente, leggermente poggia il tuo piede e abbi cura di ogni meccanismo di volo, di ogni guizzo e volteggio e maturazione e radice e scorrere d’acqua e scatto e becchettio e schiudersi o svanire di foglie fino al fenomeno della fioritura, fino al pezzo di carne sulla tavola che è corpo mangiabile per il mio ardore d’essere qui. Ringraziamo. Ogni tanto. Sia placido questo nostro esserci questo essere corpi scelti per l’incastro dei compagni d’amore. nei libri. Mariangela Gualtieri

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l massaggio tantrico è una pratica potente, che esula da tutto quanto induce ad un’immagine prevalentemente sessuale del Tantrismo. Esso è una via ascetica, che passa attraverso la sperimentazione fisica. Non combatte il corpo, il desiderio, ma vi si immerge completamente, riportando il corpo alla sua concezione sacrale. Non tutti possono praticare questo massaggio, né tanto meno può essere piegato a supposte velleità personali. Fioriscono reinterpretazioni

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del massaggio tantrico delle più svariate, ma ogni massaggio ha bisogno solo delle mani e della presenza, che si traduce in ascolto e adorazione dell’altro. Se c’è un uomo che ha insegnato l’ascolto e la presenza nel massaggio, questi è Daniel Odier, uno dei pochi studiosi onesti in grado di parlare di Tantra. Le parti virgolettate dell’articolo fanno parte di una serie di appunti presi durante le sue lezioni, fonte inesauribile di riflessione.

Il massaggio tantrico kashmiro è una potente forma di meditazione che consente di travalicare i limiti mentali e fisici, per accedere a livelli di coscienza più elevati. Ma richiede doti e capacità particolari, tanto per chi lo esegue, quanto per chi lo riceve. Paradossalmente, ricevere un massaggio tantrico non è facile come si pensa. Siamo abituati per condizione e convinzione al concetto di “fare”, il nostro modus vivendi è nel “fare”; difficilmente il nostro atteggiamento è totalmente ricettivo e, con questo, non si intende passivo. L’essere passivi significa fruire in maniera quasi inconsapevole di qualcosa. Nel caso del massaggio si richiede invece consapevolezza e attenzione rispetto a quello che si sta ricevendo. L’attitudine a riceverlo quindi riporta necessariamente l’attenzione sul corpo e sui suoi limiti, su quello che sentiamo ma, soprattutto su quello che non sentiamo più. Il massaggio tantrico, erroneamente definito un massaggio sessuale, in realtà spalanca le porte alla sensorialità, consentendo a tutto il corpo di sentire. Attraverso la sua pratica, la Kundalini, l’energia sessuale viene risvegliata e manipolata fino a raffinarla ed espanderla in tutto il corpo cosciente.


“Nel massaggio non poniamo limiti il solo limite è la presenza, sentire ciò di cui l’altro ha bisogno e non averne paura.” Il concetto di presenza è un’idea non scindibile dall’esecuzione del massaggio tantrico. La presenza consente l’ascolto dell’altro: attraverso la presenza consapevole sento il suo corpo e ciò che esso mi chiede. Ci sono molte professioni che esigono naturalmente la presenza. Ciò che appare frutto dell’abitudine in realtà è risultato di una presenza consapevole. “Alla base c’è l’adorazione della persona che stiamo massaggiando se è presente questa adorazione può succedere di tutto.”

“C’è una meccanica sessuale da osservare e di cui prendere coscienza, non diciamo che non deve iniziare questa meccanica sessuale, ciò è automatico. È normale sentire eccitazione sessuale perchè è piacevole.” Il massaggio tantriko lavora sull’energia Kundalini, che viene normalmente rappresentata come un serpente dormiente alla base della schiena; quando la Kundalini è risvegliata il serpente si srotola lungo la colonna armonizzando i chakra ma, per il Tantrismo, questa idea del serpente ha rimandi eccessivi all’erezione maschile, tanto che si ritiene essere la sede della Kundalini: il cuore rappresentata da una forma sferica che, durante il

massaggio, si espande fino a contenere tutto il corpo. Durante il massaggio l’attenzione infatti è costantemente rivolta al cuore. La Kundalini è l’energia sessuale, un serbatoio di incredibile potenza cui attingiamo ordinariamente per manifestare la nostra creatività: anche cucinare un piatto di pasta “sfizioso” richiede il dispiegamento di tale energia. Il massaggio tantrico manipola l’energia sessuale ovviamente, almeno inizialmente quindi l’impatto è fortemente sessuale. Durante il massaggio è frequente l’erezione per gli uomini, almeno nella fase iniziale, poiché l’impatto è fortemente fisico. I corpi si toccano, le mani sfiorano e il corpo reagisce agli stimoli, salvo poi nella prosecuzione diventare altro.

La presenza consente di comprendere appieno ciò di cui l’altro ha bisogno e rispondere alle sue esigenze piuttosto che, attraverso proiezioni pericolose, fare quello che noi abbiamo voglia di fare. In questo caso la presenza ne difetterebbe. L’adorazione dell’altro è alla base del massaggio ma dovrebbe essere alla base di tutte le relazioni sociali. Ecco la profonda pericolosità del Tantrismo, che veicola un’idea del mondo basata sul rispetto profondo ed incondizionato dell’altro. In questo senso scompare il concetto di limite nel massaggio, tutto è permesso, l’unico limite è dato dai bisogni dell’altro. “La cosa più difficile è non avere intenzione, né prima né durante il massaggio e non aver paura, e tra queste due cose c’è uno spazio che deve essere esplorato, c’è molta libertà all’interno.” La mancanza di intenzione durante il massaggio, la capacità cioè, per chi lo dona, di radicarsi completamente nel gesto, fa sì che non subentri il processo mentale attraverso l’intenzione: “Faccio questo o non la faccio?” … laddove subentri l’intenzione infatti si genera la paura: “Cosa succederà se faccio questa cosa?”. Se invece si è totalmente presenti con il corpo, sarà questo a condurre attraverso le mani, danzando sul corpo dell’altro. Le nostre mani esplorano, cercano, si aprono lentamente alle necessità che il corpo dell’altro esprime senza alcuna paura, totalmente assorbite dalla valenza del gesto in sé. 25


LA VIA VIA INTERIORE

primordiale che era presente. Puoi avere il sentimento di entrambi durante il massaggio, puoi essere uomo e donna.” Attraverso il massaggio la parte maschile si riequilibra con quella femminile e, poiché le donne sono facilitate in questo, essendo tantriche per natura, il massaggio fa sì che l’uomo sia in grado di sentire come una donna, attraverso tutto il corpo, non limitando l’attenzione ai chakra più bassi, ma coinvolgendo interamente il corpo nel sentire.

Dare una connotazione solo sessuale a questa pratica significa limitare grandemente il massaggio tantrico; nessun giudizio negativo per chi pratica massaggi erotici, che spesso vengono definiti tantrici, con corredo di piume ed unghie finte, ma il massaggio tantrico esplora il corpo nella sua integralità, lo riporta ad un sentire antico, con rimandi alla vita pre-uterina. L’associazione della respirazione, del battito del cuore, del tocco lento e consapevole sollecita la memoria ancestrale che le cellule conservano e il rimando alla Madre è inevitabile. “Durante il massaggio visiterai tutti gli stati dell’essere umano. Ti puoi sentire come un embrione nel ventre della madre o un adolescente, ti puoi sentire come una donna di varia età. Abbiamo voglia di essere toccati, con questa libertà è raro che avvenga e, questo tipo di contatto, guarisce tocchi maldestri che ci hanno fatto soffrire.” Il massaggio consente di viaggiare attraverso il corpo e attraverso il tempo, di toccare quello che siamo stati, ma anche quello che saremmo. Mette in contatto con la parte più profonda dell’Io, quella che non può essere toccata, quella che, il più delle volte, non vuole essere toccata. Siamo fatti di intrecci sottilissimi e fragili: la lentezza, la presenza e la continuità sfiorano le corde più intime dell’animo umano, il corpo celebra la sua sacralità e diventa tuttuno con il cosmo. 26

“È sempre un problema di equilibrio tra il guidare ed il seguire, è un punto difficile perchè spesso facciamo confusione tra ciò che noi vogliamo e ciò che la persona vuole.” Durante il massaggio è, quindi, indispensabile la centratura e la presenza costante. L’ascolto di chi riceve il massaggio, del suo corpo, dei fremiti, delle vibrazioni che genera il tocco consapevole rendono il massaggio tantrico un’esperienza in cui corpo e mente si ricongiungono in un unicum inscindibile ed indistinguibile. “All’inizio del massaggio non siamo né uomo né donna, poi succede che siamo uomo e donna e tutto il peso della cultura che ci obbliga ad essere uomo o donna. Bisogna tornare a qualcosa di

“Il corpo è molto intelligente, lascialo vivere. Il tuo corpo non ti racconta storie, o la vive o non la vive. Per la testa tutto è complicato. Anche sapere se mettere lo zucchero nel caffè richiede connessioni neuronali. È per questo che è difficile insegnare questo massaggio, perchè tocca corde molto profonde, apre questioni molto profonde.” Il massaggio dunque riporta la centralità sul corpo fisico, un corpo da cui ci siamo allontanati. Viviamo tempi in cui il processo mentale si è espanso: strumenti come i social network amplificano la distanza dal corpo, tutto diventa verbo, tutto relegato alla sfera dell’intellettuale, esautorati dal nostro corpo e dalle nostre sensazioni. “In principio era il verbo ed il verbo si fece carne”. Il Tantrismo, quindi, come via mistica che passa attraverso il corpo per restituire ad esso la sua sacralità. Perchè il corpo sia carne e verbo insieme.


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GLI INCONTRI INCONTRI

Le mani al centro del mondo:

The Arvigo Techniques of Maya Abdominal Therapy™ ATMAT trasportandole per Don Elijo in grandi sacche oltre la foresta pluviale e trasformandole poi in rimedi medicinali sotto l’attento sguardo del Guaritore e osservando il suo lavoro, diventò sua apprendista e incominciò un lungo cammino di studio e di grande amicizia. Questa storia dell’incontro, dell’apprendistato e dell’amicizia tra l’americana e uno degli ultimi sciamani del Belize è documentata in un libro che porta il titolo Sastun (tradotto anche in italiano). Rosita poté diventare sua apprendista promettendo di mantenere vive le antiche arti della guarigione tra il popolo del Belize. Il suo maestro, il Grande Guaritore Sciamanico del Belize, Don Elijo Panti, lasciò questa Terra nel 1996 all’età di 103 anni.

di Miriam Maver (operatrice ATMAT) La Storia

L

a storia di ATMAT – “The Arvigo Techniques of Maya Abdominal Therapy™” inizia con l’incontro tra la dottoressa americana Rosita Arvigo e uno degli ultimi sciamani del Belize, Don Elijo Panti. Sebbene Don Elijo all’inizio non avesse nessuna intenzione di insegnare l’antica tradizione del suo popolo a una gringa, dopo qualche anno dal loro primo incontro, la accolse come sua allieva. La decisione di insegnarle le antiche tradizioni fu stata spinta soprattutto dal fatto che le nuove generazioni del suo popolo, non erano più interessate alle antiche conoscenze sulle cure tradizionali, ma erano piuttosto orientate alla medicina Occidentale. Nonostante Don Elijo, nella propria comunità, avesse grande rispetto e le persone venivano comunque a curarsi da lui, nessuno era interessato a ereditare l’antica arte dei guaritori Maya. Così, le conoscenze tramandatesi oralmente per secoli, potevano andare perdute e, con loro, si sarebbe persa una grande ricchezza. rimasta per tantissimi tempi custodita dai suoi antenati del popolo Maya.

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L’antico massaggio addominale Maya (oggi ATMAT) Il Curandero - Lo sciamano Maya La dottoressa americana Rosita Arvigo, terapeuta ed erborista, era rimasta affascinata dalla portata delle conoscenze di questo umile uomo ma grande curandero, che non aveva mai studiato da un libro, eppure offriva efficaci e particolari cure e rimedi erboristici ai suoi pazienti. Dopo qualche anno di duro lavoro al suo fianco, raccogliendo erbe,

Nasce da questa storia e dalle conoscenze antiche la tecnica ATMAT, studiata per ben 30 anni con le altre conoscenze, apprese durante l’apprendistato di Rosita Arvigo, è diffusa oggi in ogni parte del globo e viene insegnata a terapisti di numerose discipline, infermieri, medici e ostetriche. Oggi ci sono terapisti in Europa, Sud Africa, Australia, Giappone e nelle Americhe. All’inizio è stata una tecnica incentrata sulla cura dell’utero, ma ben presto si è potuta constatare l’efficacia di questo trattamento per gli organi riproduttivi non solo femminili ma anche quelli maschili e organi digestivi. L’ATMAT è più di un massaggio. È un approccio olistico per il raggiungimento della salute ottimale che si ottiene attraverso delle tecniche di una manipolazione non invasiva, dell’addome, del bacino e della schiena. Aiuta l’organismo a raggiungere e a mantenere il benessere fisico, psichico e spirituale. La manipolazione svolta è dolce e porta al proprio equilibrio e armonia aiutando il corpo a usare la sua naturale capacità di autoguarigione. La manipolazione comprende anche la zona della schiena, per rilasciare le tensioni e ammorbidire i legamenti, che possono portare a un riequilibrio del bacino. È stata


anche dimostrata la sua efficacia sulla riparazione delle cicatrici. Inoltre molti nervi che asservono l’utero e la regione addominale, sia maschile sia femminile, partono dal sacro; lavorando sul tessuto cicatriziale presente in quest’area possiamo fare molto per ripristinare il flusso nervoso. Questo, può gradualmente, portare beneficio riportando il riequilibrio ormonale e ripristinare un corretto flusso sanguigno in tutta la zona. Agendo sulle parti fisiche del corpo, automaticamente lavoriamo anche sulla parte somatica delle emozioni, dei ricordi, dei pensieri, delle attività, delle relazioni, dell’atteggiamento nei confronti della vita ecc. Un approccio olistico guarda sia agli aspetti psicologici, sia a quelli emozionali, questo trattamento tiene dunque in considerazione entrambe le prospettive, donando uno strumento per creare una relazione positiva con tutti gli aspetti del nostro essere. Il metodo migliore per assicurarsi la salute è mantenere lo stato ottimale dei cinque sistemi fluidi del corpo. ATMAT è un modo efficace di rimozione delle congestioni e stimola la salute del: sistema arterioso, venoso, linfatico, nervoso ed energetico (Chi, Qi o Chu’el che per i Maya è la nostra energia vitale). Il cuore dell’ATMAT Il cuore del trattamento è la manipolazione dell’addome. Questa zona centrale del nostro corpo e sin dall’antichità (e presso tutti gli antichi popoli) risaputa come il nucleo dell’energia vitale, è spesso trascurata. I Maya chiamano questa energia Chu’el. Questo flusso invisibile attraversa tutti i tessuti del corpo e regola ogni aspetto dell’essere come la digestione, gli ormoni e le funzioni immunitarie. Il massaggio addominale migliora l’energia vitale Chu’el permettendo alle cellule di rigenerarsi, agli organi di funzionare propriamente e a riportare l’omeostasi. Per far scorrere bene quest’energia è importante mantenere l’equilibrio del sistema corporeo. “Chu’el è come l’acqua; entrambi scelgono la via più semplice. Quando l’acqua incontra una piccola roccia, gli passa attorno, quando incontra una roccia più grande, stagna. Se il passaggio è libero sia Chu’el che l’acqua viaggiano liberamente” (Don Elijo Panti).

La cura di Sé – L’utero, il centro della donna

La Connessione: Ix Chell - la regina delle dee

Uno dei temi principali del trattamento ATMAT è la Cura di Sé intesa come un’attività individuale o familiare con l’intenzione di migliorare o recuperare lo stato di salute, trattare o prevenire malattie. A questo scopo, durante il trattamento ATMAT verrà insegnato come auto-trattare l’addome. In questo modo si ottengono risultati brillanti perché se sei coinvolta/o nel mantenimento dello stato della tua salute, possono accadere miglioramenti profondi. Potrai mantenere la vitalità del tuo organismo, dedicando pochi minuti al giorno alla cura di te stesso. In questa fase nelle sue cure per le donne Don Elijo sottolineava un aspetto molto importante e citava: “L’utero è il centro della donna. In questo organo si trovano il suo vero essere e la sua essenza. Se l’utero non è al suo posto, tutto sarà disarmonico nella donna; avrà mestruazioni irregolari, coaguli, sangue scuro, dolori, non riuscirà a fare figli, si sentirà debole, soffrirà di cefalee e mal di schiena, sarà irritabile e così via” (R. Arvigo, “Sastun”). Don Elijo sosteneva che il mal posizionamento dell’utero, derivante da cadute, gravidanze, inquietudine, ansietà, il camminare con tacchi alti ed altre abitudini della vita moderna e soprattutto la negligenza e la non conoscenza di questa parte meravigliosa e creativa dell’essere femminile, è la causa principale di numerosi sintomi che le donne lamentano. La manipolazione ATMAT, derivante proprio da queste conoscenze, contribuisce al miglioramento e scomparsa di tantissimi sintomi.

Don Elijo, quando curava le sue pazienti rivolgeva le sue preghiere maya alla Dea Ix’ Chell, la dea del parto. Un’ antica divinità Maya, la lady arcobaleno, la regina di tutte le dee, è amica di tutti i guaritori e le aiuta; fa crescere le piante medicinali e ci guida verso di esse. È la custode di tutte le piante della foresta e regina degli spiriti che proteggono le piante e gli animali. The Arvigo Techniques of Maya Abdominal Therapy™ viene presentata nella sua forma originale con marchio registrato e da operatori professionisti autorizzati dall’Arvigo Institute. Si vede il sito: www.arvigotherapy.com.

The Arvigo Techniques of Maya Abdominal Therapy™ viene proposta a Trieste da:

EQUILIBRIUM CENTER

presso “Le Terne di Sale” a Opicina (Via della Vena 8/1) Per informazioni telefonare: 348.4702070 e 040.2171357 29


LA VIA VIA DELLE PIANTE

Come scegliere il proprio bonsai? di Andrea Meriggioli (maestro bonsaista) www.hiryuen.com

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uesta domanda è forse la prima, nonché la più spontanea, che sorge in chi comincia ad avvicinarsi all’arte del bonsai. Effettivamente, all’inizio, quando non si ha alcuna conoscenza in materia, si è del tutto oscuri dei principi di base con cui questa scelta va fatta. In questo breve articolo cercheremo di fornire le informazioni più importanti per avere le idee chiare. Innanzitutto è da sapere se si ha spazio disponibile all’esterno (giardino, ecc.) dove poter mantenere il bonsai durante la stagione. Nel caso si disponga di un giardino o un debito poggiolo si potrà (e lo consiglio vivamente) direzionarsi su una essenza autoctona; altrimenti, se si è obbligati a mantenerlo all’interno, si dovrà scegliere le specie tropicali (quali possono essere ficus retusa, sigizum, zelkova, carmona, ecc.).

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Per le essenze autoctone invece, sono da consigliare quelle resistenti: olivastro, quercia, acero, olmo, ecc. Lo stato di salute della pianta è di fondamentale importanza perché, all’inizio, il primo bonsai ha in genere il solo “scopo” di far comprendere le cure basilari della coltivazione durante l’anno, senza altre pretese se non quella di accrescere l’interesse nei confronti di questa nobile arte. Pertanto, assicurarsi che la pianta sia in buona salute è di fondamentale importanza per partire con il piede giusto. Assicuratevi che il terreno sia ben areato e non compattato, con conseguente ristagno di acqua. La pianta ha necessità di avere sempre un substrato ben areato che consenta il passaggio dell’acqua e dell’aria. Se si nota che la pianta presenta un terreno molto “pesante e asfittico” dovrete provvedere ad un rinvaso il prima possibile, optando eventualmente per un falso rinvaso se in un periodo non adatto ad un vero rinvaso e calibrando, in ogni caso, le annaffiature. Queste sono di fondamentale importanza: non bisogna mai mantenere sempre zuppe d’acqua le piante, né far loro

sentire la siccità per troppo tempo (rischio di colpo di secco). Le piante vanno irrigate lasciando il tempo al substrato di asciugare tra una irrigazione e l’altra. Alternando così momenti di alta umidità ad altri di scarsa umidità. Altra nota fondamentale è quella di non mantenere la pianta su di un sottovaso che può trattenere l’acqua, causando un ristagno idrico sulle radici; molto pericoloso in quanto può portare a seri problemi, sino alla sua morte (patologia fungina: marciume radicale). Come già detto, il primo bonsai non ha certo nessuna pretesa di diventare una pianta di estremo livello, bensì sarà la scintilla che potrà far accendere la passione, facendo muovere i primi passi in questo mondo tutto da scoprire; imparando con essa gli interventi base della pratica bonsaistica (rinvaso, potatura, filatura, coltivazione, ecc). Come pianta, preferite una con diversi rami, che dia l’occasione di poter fare delle scelte di costruzione in seguito e di poter cominciare a mettere in pratica le varie tecniche previste.


Anche l’esposizione del bonsai è molto importante, se non fondamentale: un’errata esposizione può davvero causare seri danni alla sua salute. Questa varia sia in relazione al grado di maturità della pianta che in base al clima dove si coltiva e di che essenza si tratta. Ad esempio, un acero necessita di venir ombreggiato generalmente dal forte sole estivo, mentre un olivastro potrà stare in pieno sole nel corso di tutto l’anno. È necessario informarsi sempre sulla specie che si acquista; quale esposizione e substrato preferisce (eventualmente se pianta acidofila, ecc.). Per un bonsaista tutte queste cose sono già date per scontato ma, per un novizio, che inizia da poco, possono risultare

molto utili per evitare di subire delle delusioni. Nel frattempo, è consigliato vivamente a tutti gli interessati che iniziano ad avvicinarsi a questa arte, di informarsi sul web in merito a specifiche pubblicazioni cartacee ed a sfruttare i vari mezzi oggi disponibili per farsi un’idea più chiara della pratica bonsaistica. L’uomo si nutre di emozioni e le piante possono diventare parte integrante della nostra vita. Il percorso del bonsai è un viaggio in continuo mutamento e miglioramento per chi ha la fortuna di comprenderlo in profondo; capace di renderci parte di grandi scoperte celate dall’occhio moderno, di cui la natura ci rende dono ogni giorno, senza volere nulla in cambio.

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LA VIA VIA DELLA SCIENZA

Il terzo cerchio dell’iride: l’Aura di Elisabetta Conti (iridologa) www.adacqua.com

lo Spazio avviene a livello dell’Orlo Pupillare Interno, primo cerchio, mentre la lettura del Tempo viene collocata nel secondo cerchio (B.C. o Bordo della Corona). Qual è dunque la funzione del terzo cerchio?

È

il cerchio più esterno, ombreggiato ed evidente, che circonda con la sua circonferenza la zona periferica dell’iride: il terzo in sequenza dopo i cerchi della pupilla e della siepe. Nella topografia anulare coincide con l’anello 7, l’Aura, che corrisponde al cervello e ha una forte corrispondenza con gli anelli 1 e 2 (stomaco e intestino), in quanto il cervello assimila ed elabora emozioni e pensieri, come l’intestino con gli alimenti (si veda BioGuida n. 35 e 36).

Da un punto di vista fisico, rappresenta la zona della pelle e della circolazione periferica e, quindi, il luogo del deposito delle scorie provenienti dal metabolismo cellulare, con la facoltà di eliminarle attraverso feci, urine, sudore e respirazione. Sotto l’aspetto psichico indica la proprietà di eliminare dalla mente esperienze spiacevoli e ossessive, quindi la capacità di liberarsi da emozioni e forme mentali negative, aprendosi senza preconcetti alla vita. Può essere interpretata come zona di confine tra il corpo fisico e le energie sottili. L’essere umano viene considerato, nel suo insieme, un unico potente canale di comunicazione tra i diversi piani dell’essere e dell’Universo: dunque capace di ricevere, trasformare, far circolare e ritrasmettere l’energia in vibrazione, di cui 32

Aura come luogo del daimon e del risveglio dell’anima

ogni cosa è intimamente composta (sia essa definita come Luce Spirituale, Energia Vitale dell’Universo, Fluido Cosmico, Prana, Qi, Ki, Bio-elettricità, le denominazioni sarebbero innumerevoli a seconda dei tempi e dei luoghi in cui è stata “sentita” e riconosciuta). Il sistema sottile di energia può essere visualizzato come una serie di strati diafani, tenuti al loro posto da sottili membrane che li separano ma, al contempo, permettono loro di estendersi l’uno nell’altro. Per quanto riguarda l’Aura è importante ricordare che è un riflesso della vitalità fisica: più si è equilibrati e in salute, più grande è il campo aurico. Quest’ultimo può irradiarsi anche oltre un metro dal corpo, poiché la sua energia investe l’intero sistema di corpi sottili. È composta da filamenti intrecciati di intensa luce dorata che avvolgono il corpo formando una specie di uovo, detto uovo aurico, nel quale sono racchiusi tutti i 7 strati dell’Aura. Ci collega con le energie superiori e con l’Universo, ci rende capaci di distacco e di grandi imprese, quali l’auto-guarigione e la preveggenza. In condizioni di cattiva salute, l’Aura torna vicino al corpo per cercare di conservare energia vitale.

Correlazioni tra i tre cerchi Come abbiamo già visto (nelle interpretazioni della scuola del dott. Lo Rito), nell’iride la lettura della disposizione del corpo umano nei suoi rapporti con

Dal colore, dalla luminosità e trasparenza del terzo cerchio dell’iride, potremmo essere in grado di “visualizzare” la pulizia e integrità delle energie sottili: se il cerchio è luminoso, trasparente e particolarmente accentuato, denota una forte propensione alla ricerca spirituale. Alcune scuole iridologiche definiscono il cerchio dell’Aura come “il luogo del daimon”, che opera in una dimensione archetipica (universale, al di là dello spazio/tempo). Tale “luogo” di nonspazio - nontempo si scinde a livello del secondo cerchio (Bordo della Corona/Cronorischio - tempo) e del primo cerchio (Orlo Pupillare/ Spaziorischio - spazio). Il dèmone (dal greco antico δαίμων/ dáimōn, “essere divino”) è, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino (energie sottili) e ciò che è umano (corpo fisico), con la funzione di intermediare tra queste due dimensioni. Così C.G. Jung interpreta il daimon: “Come una sorta di guida il daimon ci accompagna nel viaggio del ‘risveglio’. Esso non può essere negato, e quando emerge ci obbliga a diventare più sicuri di noi, perché smettiamo di delegare a terzi l’approvazione delle nostre scelte, e ci diamo ad obbedire solo alla nostra coscienza.” (C.G. Jung, “Ricordi, sogni e riflessioni”) Da “addormentati” tendiamo a proiettare il daimon sul nostro prossimo. La forma negativa viene proiettata su coloro che consideriamo nemici e sulle cose sgradite. Quella positiva su figure autoritarie come genitori, sacerdoti, insegnanti, guru, ecc.


Finché demonizziamo il nostro prossimo, non riusciamo a vedere i nostri stessi demoni interiori, e viviamo come bambini inconsapevoli. Tra le funzioni più importanti assolte dal daimon nell’ambito dei processi di risveglio, vi è lo stimolo alla inversione delle proiezioni. Per diventare psicologicamente “maturi adulti autonomi” è necessario invertire queste proiezioni, interiorizzare il daimon e misurarsi con esso. Il risveglio implica l’essere informati su quanto sta accadendo all’interno. Quando iniziamo a guardarci dentro scopriamo la nostra “città interna”, che ospita le energie autonome dentro di noi, che trascendono la nostra coscienza, i nostri bisogni e i desideri, andando oltre qualsiasi cosa siamo in grado di controllare e dirigere.

Dona la capacità di relazionarci agli altri con un livello di amore che può scaturire solo da personali esperienze di perdita e dolore. Dunque è il daimon che provoca i nostri traumi e conflitti interiori: il trauma (si veda BioGuida n. 47 e 48, a proposito del Cronorischio) è l’evento doloroso che ci permette di ponderare la nostra storia biografica e può portare a ricongiungerci col “progetto” iniziale della nostra vita, oppure a distaccarcene ulteriormente, rendendo più gravosa la nostra permanenza nel tempo “profano”. Una coscienza sbagliata può causare emozioni non equilibrate: l’emozione dolorosa creerà un agire non corretto,

mentre seguire il “progetto” per cui siamo nati ci aiuta a conservare vitalità e armonia. “Prima della nascita, l’anima di ciascuno di noi sceglie un’immagine o disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia, nel venire al mondo, dimentichiamo tutto questo e crediamo di essere venuti vuoti. È il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui dunque il portatore del nostro destino”. (J. Hillman, “Il codice dell’anima”)

“Col tempo, lo sforzo cosciente e l’attenzione, l’osservatore può riconoscere il proprio daimon, imparare a conviverci e ricavarne dei benefici: inquadriamo meglio sia il senso di noi stessi, sia quello della realtà che ci circonda. Arriviamo a capire che nulla nella vita è puramente buono o puramente cattivo, ma la realtà (e la gente) contengano sempre entrambi gli elementi. Coloro che parlano di Luce devono essere in qualche modo contrastati, sedati, ostacolati… ma se la società, come “sistema”, perdesse il suo dominio sul singolo, e se ogni singolo iniziasse a sintonizzarsi sulla “frequenza di risonanza” del proprio daimon, nel giro di poco non ci sarebbe più nessuno ad alimentare questo sistema, non ci sarebbero più seguaci, membri, affiliati, adepti, non ci sarebbe più il “pubblico” e senza “pubblico” non si va in scena.” (C.G. Jung, op. cit.) Jung ci fa notare anche come un’altra funzione del daimon sia quella di costringerci ad imporre la sofferenza su di noi, perché una consapevole sofferenza aiuta a costruire la capacità di compassione. I buddhisti la chiamano bodhicitta, traducibile con “mente illuminata“ o “cuore compassionevole“. La lotta con il daimon si traduce nella crocifissione del nostro Ego, alimentando così la compassione nel nostro cuore. 33


LA VIA VIA INTERIORE

I chakra e le campane tibetane di Mirko Sollima (suonoterapeuta) www.laviadelsuono.it www.campanetibetane.net “Poiché l’uomo stesso è l’espressione della parola creativa, il suono ha su di lui un effetto potente ed immediato. Tutte le grandi composizioni d’oriente ed occidente trasmettono gioia, causando un temporale risveglio vibratorio d’uno degli occulti centri spinali dell’uomo: in questi beati istinti ritorna una vaga memoria della sua origine divina”. Paramahansa Yogananda

L

e “sensazioni” su cose o persone sono fenomeni che difficilmente possiamo ricondurre ad una percezione fisica. Spesso diciamo che una persona “a pelle” non ci convince, o un posto non ci piace, senza che siano intervenute cause concrete a determinare la nostra posizione a riguardo. Le filosofie

orientali spiegano fenomeni come questo, sostenendo che il nostro corpo fisico vive circondato e permeato da un corpo energetico, suddivisibile in differenti corpi sottili. Questi, detti anche aure, sono interdipendenti fra loro. Vibrano a diverse frequenze, creando una luminosità più o meno intensa e colorata, che avvolge il corpo fisico e diviene sempre più tenue e meno visibile, allontanandosi dal corpo. La fotografia Kirlian, dal nome dei suoi inventori, ha permesso di riprendere l’aura degli esseri viventi, aprendo la strada ad una ricerca sulle connessioni tra campo energetico umano e salute. I colori presenti nell’aura ed il tipo di luminosità, infatti, variano in base all’umore e allo stato di salute. Quando le aure sono sane e cariche di energia, la persona è in grado di vivere con pienezza la sua vita; quando invece una o più aure sono compromesse, la persona avverte difficoltà a livello fisico o mentale, nella zona o nel settore governati dall’aura in questione.

Nel campo energetico umano, inoltre, sono presenti dei centri energetici conosciuti dai più come chakra. Il sistema dei 7 chakras Chakra è una parola sanscrita che significa “ruota” o “vortice” e designa i vortici di energia, visibili ai veggenti, dai quali dipende il benessere e la consapevolezza dell’uomo. Possiamo considerarli come dei centri energetici di scambio fra le energie della persona e quelle del mondo esterno. Vivere in equilibrio le diverse istanze della realtà, garantisce un’evoluzione personale calibrata e costante, un benessere più duraturo ed un continuo sviluppo della consapevolezza. I chakra principali sono sette e si trovano lungo la colonna vertebrale. A parte il primo ed il settimo, sono tutti costituiti da un vortice anteriore ed uno posteriore. Oltre ai sette primari, ne esistono anche di secondari e minori, come quelli al centro del palmo delle mani, nei polpastrelli, nelle piante dei piedi, nelle ginocchia, nei gomiti e sulla lingua. Esistono inoltre piccolissimi chakra disposti praticamente su tutto il corpo. Ognuno presiede a specifiche aree a livello fisico ed emotivo. Il primo chakra è posizionato fra gli organi genitali e l’ano, nella zona del perineo, governa le ghiandole surrenali, la vescica, il retto, gli organi della riproduzione e in parte le funzioni del sistema nervoso. Il secondo chakra è situato circa tre dita sotto l’ombelico. Il suo elemento è l’acqua. Si presenta di colore arancione ed è fisicamente collocato nella zona pubica. Governa gli organi genitali e l’energia sessuale. Influenza la digestione, le funzioni riproduttive, la salute dell’apparato urogenitale. Il terzo chakra si trova all’altezza del plesso solare, tre dita sopra l’ombelico. Questo centro energetico è di colore giallo e corrisponde al plesso solare. Governa le emozioni e le relazioni con gli altri. Eventuali disarmonie si manifestano nella difficoltà di comunicazione con l’altro e con forme di arroganza e

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Novità BioGuida Edizioni

SUONOTERAPIA

e MASSAGGIO SONORO

BIOARMONICO Come utilizzare le campane tibetane per creare armonia equilibrio e benessere di Mirko Sollima Le popolazioni antiche ritenevano che il suono fosse il primo creatore ed un potente mezzo di guarigione e trasformazione. Ai loro occhi la materia, in costante vibrazione, appariva come la manifestazione di un suono arcano che, dalla vacuità, tesseva infiniti universi di forme. La Suonoterapia affonda le proprie radici in questa antica visione del mondo che oggi trova conferma nel moderno paradigma quantistico. Il principio di base consiste nella credenza che tutto, esseri umani inclusi, vibri ad una determinata frequenza di risonanza, alla base anche degli stati di salute e malattia. L’autore affronta, in modo semplice ma esaustivo, varie tecniche per utilizzare i suoni delle campane tibetane in modo da ripristinare le frequenze naturali del corpo. Esse sono strumenti di antichissima origine, forgiate dalla lega dei metalli che rappresentano i pianeti dell’antica e moderna concezione del sistema solare. Una volta utilizzate nel giusto stato interiore e selezionate con cura, attraverso le indicazioni riportate nel libro, il lettore potrà avvalersi della propria esperienza per applicare le possibilità terapeutiche delle campane tibetane al personale benessere o per offrire un concreto aiuto agli altri, attraverso una tecnica innovativa chiamata Massaggio Sonoro BioArmonico. Perché BioArmonico? Il termine ha come fondamento teorico la Scienza dell’Armonica, secondo cui la realtà si manifesta seguendo la serie dei suoni armonici. La maestosità del creato risponde a determinate proporzioni rintracciabili ovunque, dalle conchiglie alle galassie. Quando l’Armonica viene applicata all’essere umano, prende il nome di BioArmonica. Il Massaggio Sonoro BioArmonico pone al centro del proprio metodo i suoni come linguaggio portatore di una bellezza armonica universale. In particolare viene dedicata grande attenzione alle frequenze planetarie, di comprovata efficacia terapeutica. Le tecniche e gli esercizi presentati nel libro diventano una mappa ed un invito ad incamminarsi sulla Via del Suono, inteso come strumento di guarigione e crescita interiore, per ritornare all’Origine e sperimentare il Suono Primordiale, che tutto sostiene e preserva.

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LA VIA VIA INTERIORE

presunzione. Governa gli organi e le funzioni digestive. La ghiandola corrispondente è il pancreas. Il quarto chakra si trova in corrispondenza del cuore, al centro del petto. È legato all’amore incondizionato e alla compassione. Il quinto chakra si trova alla altezza della “V” dello sterno. È legato alla comunicazione e alla creazione consapevole. Il sesto chakra si trova al centro delle sopracciglia. È quello della chiaroveggenza e della visione interiore. Governa le ghiandole endocrine del cervello e la vista. Il settimo chakra corrisponde alla fontanella sulla sommità del cranio. Questo centro è di colore bianco o violetto e unisce l’uomo alle energie celesti. Un disequilibrio qui fa sentire l’uomo sconnesso dallo Spirito universale o Dio, perdendo la sincronicità con il resto del creato. Le campane tibetane Le campane tibetane sono degli eccezionali strumenti musicali diffusi in buona parte del continente asiatico da almeno 5000 anni. Questi strumenti, legati alla tradizione del Bon tibetano ed integrate successivamente nel buddismo moderno, sono composte da una lega di sette o più metalli corrispondenti ai pianeti del sistema solare. La loro forma è profondamente simbolica: la ciotola rappresenta la ricettività, l’accoglienza, il principio femminile, mentre il battente dalla forma allungata rappresenta il principio maschile. Le campane tibetane sono dei simboli (la parola simbolo deriva dal greco e significa “mettere insieme”) in grado di avvicinare l’essere umano ai principi universali che esse manifestano. Oggi le campane tibetane sono sempre più diffuse in Occidente e sempre più persone le utilizzano per favorire uno stato di rilassamento. Una delle azioni più importanti del loro suono riguarda il lavoro sull’energia interna del corpo e sul campo aurico che avvolge il corpo fisico. La maggior parte delle terapie sonore mirano proprio a mantenere pulita l’aura e ben equilibrati i chakra, per prevenire possibili scompensi. 36

Le campane tibetane sono ottimi strumenti per portare naturalmente in equilibrio i chakra. Non sempre serve una campana per ogni chakra, poiché una sola campana può entrare in risonanza con più di uno: esistono alcune campane che risuonano su tutti i chakra. Il suono di ogni campana è il risultato di più suoni armonici coesistenti e percepibili distintamente dal tono fondamentale. Le frequenze generate saranno più di una e, quindi, entreranno in risonanza con diversi chakra e zone del corpo. Possiamo armonizzare il corpo e i suoi centri energetici utilizzando una sola campana tibetana tradizionale, gruppi di tre o sette campane. Naturalmente, ciascuna modalità sviluppa risonanze più o meno intense e diffuse. Utilizzando una sola campana lavoriamo con i suoni ad un livello più generale di quando invece ne utilizziamo sette. In questo caso, i suoni agiranno con maggiore precisione ed efficacia su ogni chakra. Tradizionalmente si ritiene che il suono della campana tibetana riproduca la sacra sillaba OM o aum composta dalle lettere “a”, “u”, “m”, che rappresentano rispettivamente lo stato di veglia, di sogno e di sonno profondo. Sia nell’Induismo che nel Buddhismo, l’OM rappresenta il Sé superiore e la realtà suprema. Pronunciando il sacro OM le tre lettere “a”, “u”, “m”, risuonano rispettivamente nelle tre casse di risonanza del corpo umano: bacino, petto e testa, armonizzando il sistema dei chakra. Se possiediamo una campana tibetana di medie dimensioni proviamo questo esercizio: sediamo comodamente su una sedia con la schiena eretta, percuotiamo la campana e intoniamo “a-o-u-m” sulla stessa tonalità della ciotola. Cerchiamo di produrre il suono a partire dall’addome, muovendolo verso l’alto, fino ad emettere il suono nasalizzato “mmm” che risuona nella testa. Immaginiamo che la colonna vertebrale sia cava e facciamo salire il suono dal bacino alla testa. Esistono diverse tecniche per utilizzare il suono delle campane tibetane per armonizzare i chakra. Per approfondire il loro uso rimandiamo al testo: “Suonoterapia e Massaggio Sonoro BioArmonico – come utilizzare le campane tibetane per creare armonia, equilibrio, benessere”, BioGuida Edizioni.

A: campana all’altezza del bacino

U: campana all’altezza del cuore

M: campana all’altezza della fronte


LA VIA VIA DEGLI ANIMALI

Animali e omeopatia in vacanza di Andrea Sregiampietri (medico veterinario) www.homeocode.info

S

ole a picco, le foglie delo platano sorreggono i suoi raggi ardenti e verticali, trasmutandosi in frammenti di metallo. L’albero rigoglioso, i rami con frondosi palmi verde-argento aperti al cielo, separa chi scrive e siede al di qua della finestra da chi, nella grande strada alcuni metri più sotto, fugge in scatole di metallo piene di valige, insaccati di tende e ombrelloni, aria condizionata stile galleria del vento… in corsa verso la libertà (condizionata) della vacanza. Non è clima questo propizio alla ricerca dei principi profondi dell’esistenza. Un viaggio con i propri animali, piccolo o grande che sia, comporta lo spostamento in un territorio nuovo, temperature spesso diverse da quelle abituali, l’incontro a volte con un linguaggio straniero e forse, una meta lontana da centri densamente popolati; le incognite suggeriscono la necessità di un certo livello di pianificazione e preparazione, specialmente quando si ha la responsabilità di amici pelosi al seguito. Avere con se un limitato numero di rimedi omeopatici

(ma non solo) e sapere come e quando utilizzarli può essere molto utile per intervenire su piccoli incidenti di percorso, limitando eventuali complicazioni da “attesa dell’arrivo del veterinario” o raggiungimento di un centro abitato. Omeopatia d’urgenza - premessa storica Questo breve articolo si inserisce nella tradizione storica di piccoli e grandi manuali di pronto soccorso omeopatico che riempiono, con minore o maggiore autorevolezza, gli scaffali delle librerie. La prima guida di questo filone venne scritta dal famoso omeopata tedesco... no, non Hahnemann (!) ma Costantine Hering. Egli fece scoperte importanti come le leggi biologiche della guarigione, che hanno un valore universale, oltre a dimostrare sulla propria pelle che l’omeopatia è un sistema terapeutico difficilmente confutabile su base logico-scientifica (un invito a leggere la biografia di questo medico che, partito dalla Germania, si stabilì a Philadelphia esportando nelle Americhe l’omeopatia). Le grandi distanze, con centri abitati isolati e privi di medici a quel tempo, lo spinsero a scrivere un manuale di omeopatia per i pazienti, per renderli

autosufficienti almeno per i piccoli problemi di salute. Questo testo del 1883, ”The homœopathic domestic physician”, incontrò grande fortuna editoriale con ben o8 ristampe in lingua inglese (14 per l’edizione tedesca) e può essere considerato il primo manuale di omeopatia per non -medici. La copia digitale è consultabile gratuitamente on-line cercandone il titolo. Nella premessa viene sottolineato che il lettore, pur familiarizzandosi all’uso dell’omeopatia attraverso il linguaggio semplice del testo, potendo così imparare ad utilizzare i rimedi per i suoi problemi di salute, non potrà mai diventare un vero omeopata se non dopo aver compiuto gli studi specifici in anatomia, farmacologia, biologia propri della laurea in medicina. Questa precisazione è da tenere sempre presente perché l’omeopatia è qualcosa da maneggiare con cura e rispetto. Pianificazione di un viaggio all’estero Prima di passare in rassegna l’uso di alcuni rimedi per le piccole emergenze, nel tentativo di evitare le inutili corse del giorno prima dal veterinario al grido di “Oddio! Il passaporto..!” ecco un breve accenno agli obblighi di legge per

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LA VIA VIA DEGLI ANIMALI

“viaggiare in Europa con animali al seguito del proprietario”. In rispetto del trattato di Schengen per la libera circolazione dei cittadini europei, la UE ha emanato un regolamento e una decisione che regolarizzano in maniera uniforme l’oscuro capitolo “durata e obblighi della vaccinazione antirabbica”. Alle disposizioni di queste due norme devono attenersi tutti gli stati membri, sono leggi uguali per tutti. Dal regolamento (CE) n. 998/2003 arriva una buona notizia: il passaporto dell’animale deve attestare che la vaccinazione antirabbica sia in corso di validità e la sua durata è quella che dichiara il produttore del vaccino impiegato. Questo significa che, se il produttore dichiara che il suo vaccino conferisce un’immunità della durata di 3 anni (chiedere al proprio veterinario quale sia questo vaccino), allora viaggiando in Europa non sarà necessario richiamare ogni anno questa vaccinazione (che non è priva di possibili effetti collaterali anche gravi). Per i compagni umani iscritti al “partito dell’ultimo minuto” la decisione 2005/91/CE rammenta che, se la vaccinazione è la prima volta che viene effettuata, oppure se il periodo di validità della precedente è scaduto, allora si deve attendere 21 giorni prima di attraversare il confine… Disclaimer I suggerimenti descritti nel presente articolo non sostituiscono una prescrizione medico veterinaria. L’utilizzo “fai da te” di un rimedio omeopatico, durante un’urgenza è lecito solo verificando e tenendo ben a mente questi 5 punti: • Il proprietario se ne assume la responsabilità. • Siate certi che si tratta di una vera e propria urgenza: l’animale prima di quel momento era perfettamente sano. • L’animale non è affetto da forme croniche di malattia i cui sintomi manifesti non sono altro che un acutizzarsi della malattia cronica. Esempio: gatto con problemi di insufficienza renale che improvvisamente manifesta nausea e vomito - recarsi immediatamente dal veterinario più vicino. • Di fronte ad un aggravamento dei sintomi o un miglioramento che non arriva in 60 minuti, l’intervento di un veterinario è fondamentale. • Contattare comunque il veterinario, anche per avere una rassicurazione in più. 38

Minima farmacia omeopatica da viaggio Arsenicum album - Nux vomica - Arnica montana (30, 200 e 1000 cH) - Cantharis vesicatoria - Ipecacuahana - Silicea terra - Ledum palustre - Delphinum staphisagria - Rescue Remedy in crema e gocce. Necessario per la somministrazione Sebbene la somministrazione a secco dei granuli omeopatici possa essere sufficiente nell’acuto, esiste un modo semplice di dare il rimedio e avere risultati migliori. Una bottiglia, anche di plastica, da mezzo litro, un cucchiaino da caffè, un bicchiere e una siringa senz’ago non occupano tutto sommato molto spazio. In generale la procedura prevede lo sciogliere 3 granuli del rimedio selezionato in 250 cc. di acqua, percuotere il fondo della bottiglia sul palmo della mano 5-6 volte, prendere un cucchiaino di questa soluzione e metterlo in un bicchiere già colmo d’acqua e, dal bicchiere, prenderne 3 ml con la siringa. Bagnare le mucose della bocca dell’animale con il contenuto della siringa (non occorre farlo bere! Soprattutto evitando il rischio che l’animale respiri il rimedio invece che deglutirlo). Sempre prendendolo dal bicchiere, il rimedio così diluito può essere ripetuto, inizialmente frequentemente (1 volta ogni 15-20 minuti) e, via via che le condizioni migliorano (rispettando il punto 4), dilatare la frequenza di somministrazione fino ad 1 volta ogni ora. Se o quando la ripresa è totale, non è più necessario ripetere. Rimedi per una serena vacanza Per quanto possa essere divertente andare in vacanza con i propri umani, c’è quel viaggio in macchina, poi un posto nuovo, a volte ci vuole un po di tempo per capire come funzionano le cose e la nostalgia di casa può rendere difficile l’adattamento… allora una miscela di fiori di Bach in soluzione acquosa contente Walnut, Gorse, Star of Bethlehem, Honeysuckle e Cerato dà un valido aiuto: 4 gocce, 4 volte al giorno. Anche la vescica può soffrire per il cambio d’aria e territorio, specialmente nei gatti; meglio avere con sé Cantharis comp. globuli, 5 sciolti in poca acqua nel caso si notasse che il micio sta più tempo del solito in lettiera oppure, specialmente se appena arrivato, tarda ad andarci (somministrazione frequente finché non si libera per bene, ma ricordare sempre i 5 punti di sicurezza!). In alternativa, si può utilizzare Cantharis vesicatoria 30 cH granuli.

Le corse scalmanate in montagna o in spiaggia per acchiappare farfalle o frisbee, possono essere causa di traumi accidentali, in assenza di fratture, Arnica montana è il primo rimedio da usare. Meglio avere arnica 30, 200 e 1000 cH. In questo caso la somministrazione è particolare: 3 granuli 30 cH senza scioglierli, poi dopo 4 ore, 3 granuli di 200cH e, infine, 3 granuli di 1000 cH dopo altre 4 ore. Nel caso di incontri poco piacevoli con oggetti appuntiti, come rami o denti di altri animali.. Ledum palustre 30 cH. Ferite da taglio? O da unghia di gatto poco incline a nuove amicizie? Staphisagria 30 cH. Tutti questi cambiamenti ambientali e magari qualche leccornia data più o meno volontariamente, potrebbe causare episodi di vomito, in questi casi non sempre Nux vomica è il rimedio più indicato: bisogna fare attenzione alle caratteristiche dei sintomi. Se c’è nausea con ipersalivazione oltreché vomito di cibo non digerito, allora il rimedio è Ipecacuanha 6 cH. Se invece l’animale va spesso in cerca di acqua, che poi rigurgita, o nel caso in cui abbia ingerito cibi insani (avariati, dolci, piccanti, fritti, o scorpacciate di feci di altri animali...), Arsenicum album 30 cH è d’aiuto. Nux vomica (6 o 30 cH) è utile specialmente se il materiale vomitato non è cibo ma succhi gastrici e la sete non è aumentata. Per non infierire sul povero stomaco è meglio in questi casi un salutare digiuno di 24 ore, triste ma necessario. Attenzione particolare se il materiale rimesso contiene sostanze di colore rosa scuro, perché potrebbe essere il segnale di riconoscimento delle esche per topi. Silicea terra 30 cH è estremamente utile in molti casi, tra cui favorire l’espulsione di corpi estranei, come le appendici delle zecche mal rimosse, oppure velocizzare la cicatrizzazione di escoriazioni o la risoluzione di ascessi. Meglio non esagerare con le alte temperature: il colpo di calore è un rischio reale specialmente in macchina, ma anche i passaggi dall’aria condizionata al solleone non sono meno pericolosi. Sintomi respiratori di lieve o anche moderata intensità, purché trattati subito, trovano giovamento con Aconitum napellus 30 cH, quando sono determinati da salti termici caldo-freddo importanti. Se accompagnati da febbre, con testa calda e resto del corpo a temperatura più fresca, spesso con assenza di sete, allora Belladonna atropa 30 cH.


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PAROLE E MUSICA a cura di Mari Valentini

Barbara Pozzo LA VITA CHE SEI 24 MEDITAZIONI SULLA GIOIA Bur edizioni

giornate di tutti, in cui ad ogni rintocco di campana ci sia qualcosa da fare, per non smettere di sentire il richiamo e l’abbraccio accorati delle leggi dell’Universo.

C

Rodolfo Carone, Francesca Tuzzi REIKI: RITORNO ALLE FONTI LA STRADA PER LA FELICITÀ Amrita edizioni

omincia da una considerazione sottile e troppo poco condivisa, questo libro, che vuole riflettere su cosa sia la felicità, fisica e spirituale e in cosa differisca dalla gioia e, soprattutto, da un punto di vista ribaltato, nel rapporto tra ogni creatura e il cosmo. “Per l’Universo tu non sei una goccia in un oceano. Tu sei l’intero oceano in una goccia”. Una riflessione che da adito alla straordinaria consapevolezza per cui, qualunque cosa accada e muova la nostra vita, Esso è il motore di ogni evento umano e naturale, è misteriosamente buono e, sebbene la sofferenza tocchi prima o poi a tutti, quando non lo si aspetti, sia sì il lato oscuro dell’esistenza di ognuno ma faccia parte anch’essa di un grande disegno orchestrato dalla natura. Solo partendo da questo sguardo è possibile vivere fino in fondo quanto ci è stato assegnato dal nostro destino individuale e quanto, di quel frammento di vita, possa essere cambiato dalle nostre scelte interiori e dall’Amore che attraversiamo nel nostro percorso vitale. Il Tutto non è la somma delle parti e solo un piccolo grande passo può consentirci di ricomporre i pezzi di noi stessi e diventare uno tra i tanti, che si ricongiungono all’Uno dell’Universo e alla “vita che siamo”. Ognuno è fatto del proprio irripetibile affresco di corpo e anima, pensieri, gesti e azioni che si compongono man mano nell’esperienza individuale. Ognuno è fatto degli incontri vissuti, dei legami intessuti con chi si ama e detesta, di desideri e sogni, di errori e cadute. In questo esordio narrativo l’autrice non propone un manuale sul raggiungimento della felicità, né una lista di esercizi ma 24 capitoletti, in cui da terapista della riabilitazione specializzata in medicina manuale, vuol ricordarci semplicemente il fluire del tempo, le 24 ore che scandiscono le

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cui hanno partecipato illustri relatori provenienti da tutto il mondo. Tra i tanti, Masaru Emoto, autore della prefazione al libro, che amava definirsi il “missionario dell’acqua”, pioniere della tecnica dell’Hado, colui che ha dimostrato l’esistenza della memoria dell’acqua attraverso le sue straordinarie fotografie dei cristalli congelati, sottoposti ad informazioni vibrazionali tramite la voce, la musica, la scrittura e, appunto, in questo caso, il Reiki, di cui nel libro sono pubblicate in anteprima mondiale le foto.

l taglio del testo vuole essere inedito e non si propone di insegnare alcuna tecnica, quanto cominciare dall’etimologia stessa del Reiki che è il primo cuore pulsante di questa disciplina antica. Come raggiungere “lo stato ideale di pace di cuore e di mente” nelle occasioni quotidiane che la vita stessa di ogni giorno ci offre, perché alcun lavoro teorico può anteporsi e sostituirsi all’importanza dell’esperienza e, in questo caso, di

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un sapere che viene da lontano e si propone come obiettivo quello di realizzare gioiosamente ogni istante della nostra esistenza. Un lavoro, dunque, che vuole offrire una prospettiva nuova con cui vivere il Gendai Reiki, appreso dal maestro Anshin Ritsumei. La pace ideale del cuore e della mente non sono di certo condizioni facili da conseguire ma agli autori piace pensare che la condivisione sia sempre il primo strumento per una meta di comunicazione e scambio spirituale che unifica e abbraccia tutti gli esseri viventi, anche a grandi distanze. “Se vuoi andare veloce vai da solo. Ma se vuoi andare lontano, vai assieme agli altri” recita un proverbio africano che Carone e Tuzzi hanno fatto proprio, con l’omonima associazione Gendai Reiki Italia. Con questo spirito hanno realizzato i convegni-evento Il cerchio della vita a

Da Patricia Highsmith, che preferisce le capre (“La corsa della capra”) ad Arthur Conan Doyle, che adora i cavalli (“Silver Blaze”), da Raymond Chandler e i suoi pesci rossi (“Pesci rossi”) ad Edgar Allan Poe e un’inedita storia d’orango (“I delitti della Rue Morgue”), fino alla celeberrima Agatha Christie (“Il toro cretese”), maestra nel farci comprendere quanto i delitti bestiali possano condurci alla follia.

AA.VV. A cura di Christian Delorenzo ANIMALI IN GIALLO Einaudi editori ndici grandi scrittori per unidici insoliti personaggi che sono animali invece che uomini e donne: undici racconti differenti che, di comune, svelano il lato oscuro e arguto dei nostri amici a due e quattro zampe. Segugi con il fiuto per il crimine da fare invidia ai più arguti detective, gatti e furetti coinvolti in misteriosi omicidi, pappagalli che risolvono incredibili misteri. Uno stravagante zoo di racconti in giallo, dal volto “animale”, raccontati da grandi autori della letteratura di genere internazionale.


LA SOGLIA DELL’ENERGIA Migliaia di anni fa, nel Messico precolombiano, donne e uomini dotati di grande curiosità e sete di conoscenza diedero inizio ad un percorso di esplorazione dell’ignoto, spingendosi al di là della barriera della percezione. Chiamarono “Nagualismo” questo percorso e, se stessi, “Toltechi”. Il Nagualismo pone le sue basi sul principio che l’universo sia un insieme di campi di energia, percepibile direttamente da noi tutti, quando oltrepassiamo i limiti imposti dall’interpretazione. I Toltechi svilupparono le tecniche per liberarsi da tali limiti, per consentire di riappropriarci di quanto più profondo ci appartiene: la totalità del sé. L’obiettivo dei loro sforzi è stato duplice: permettere il ricordo della propria natura energetica e utilizzare pragmaticamente la nuova visione della realtà. Questo viaggio prosegue ancora oggi, grazie all’impegno dei nuovi Toltechi. Il Nagualismo è stato portato all’attenzione del mondo occidentale da Carlos Castaneda, ultimo erede di una stirpe di guerrieri durata secoli. Tale lignaggio però non era l’unico a persistere.

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BEST SELLER

Dall’inizio degli anni ’90 l’autore ha effettuato una lunga serie di viaggi in Messico, nel corso dei quali si è verificato l’incontro con un gruppo di Toltechi che detiene la conoscenza delle tecniche per muovere il punto di unione. Si tratta di un lignaggio diverso da quello di cui Castaneda fu l’ultimo Nagual ma sempre appartenente alla stessa tradizione. Questo libro racchiude ciò che i lettori di Castaneda aspettavano da molto tempo: sogno, agguato, intento, maestria della consapevolezza, ricapitolazione. Tutte le parti fondamentali del Nagualismo sono esposte in modo chiaro, spiegando tecniche, metodi, strategie, esempi pratici, con la finalità di renderli praticabili e sperimentabili direttamente, oltre a molti altri aspetti mai trattati finora. Dopo un lavoro decennale, l’autore è riuscito a mettere a punto un sistema che rende disponibili le tecniche dei Toltechi ben al di là del contesto tradizionale nel quale sono state sviluppate. Ora, con questo libro, è qui per offrirle a voi.

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PAROLE E MUSICA

Un’Estate in Musica Q

uella del 2015 è un’estate all’insegna della musica su tutto il territorio italiano, con artisti nostrani e internazionali per tutti i palati musicali. Roma e Milano come sempre offrono una gran varietà di nomi.

La capitale ospita il Rock in Roma all’ippodromo delle Capannelle dal 14 giugno al 6 settembre e, quest’anno, vedrà salire sul palco Alt-J, Muse, The Chemical Brothers, Noel Gallagher’s High Flying Birds, Verdena e Tame Impala. Altra rassegna romana è Luglio suona bene con Lauryn Hill, D’Angelo and The Vanguard, Ben Harper & The Innocent Criminals e Björk e si tiene sul palco dell’Auditorium Parco della Musica. Solo musica italiana all’Olimpico vedrà Tiziano Ferro, Jovanotti e Antonello Venditti. A Milano dal 3 giugno al 22 luglio il Postepay Milano Summer Festival vedrà Incubus, Limp Bizkit, Noel Gallagher’s High Flying Birds e Ben Harper & The Innocent Criminals. Allo stadio San Siro andrà di scena Solo musica italiana, con Vasco Rossi, Jovanotti e Tiziano Ferro.

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Gli amanti del jazz avranno in Umbria Jazz il consueto appuntamento di richiamo: all’Arena Santa Giuliana si esibiranno Paolo Conte il 10 luglio, quindi Subsonica Uj Special Project la sera successiva, Paolo Fresu Brass Bang! e, a seguire, Stefano Bollani il 12 luglio, The Bad Plus & Joshua Redman e Snarky Puppy il 13 luglio, Chick Corea & Herbie Hancock il 14 luglio, Tony Bennett & Lady Gaga il 15 luglio. Ancora Cassandra Wilson e Robert Glasper Trio il 16 luglio, Caetano Veloso e Gilberto Gil e poi la Spokfrevo Orquestra il 17 luglio, quindi gli Incognito e The Brand New Heavies il 18 luglio. Gran finale il 19 luglio a cominciare dalle 19.00 con Taylor Mcferrin, Dayme’ Arocena, Orlando Julius & The Heliocentrics Romare, Gilles Peterson dj set feat. mc Earl Zinger. Ancora sul versante del Jazz un’altra manifestazione di assoluto prestigio è Udin&Jazz che onora il suo 25esimo anniversario con vere icone del jazz. Oltre 20 i concerti su vari palcoscenici in città e in provincia, affiancati dalle innumerevoli occasioni conviviali sempre accompagnate da una gran musica. Spiccano, fra i tanti nomi, Caetano Veloso e Gilberto Gil, ospiti a Villa Manin il 19 luglio, unica tappa del Nordest, per il concerto: “Two Friends, one Century of Music”. Il primo luglio, al Castello di Udine, sale sul palcoscenico Hiromi, acclamata pianista e performer giapponese dal grande estro: al suo fianco l’eclettico chitarrista e bassista Anthony Jackson e il batterista Simon Philips. Venerdì 3 luglio, sempre al Castello, Enrico Pieranunzi e Bruno Canino insieme in un viaggio musicale che corre fra Milhaud, Piazzolla e Gershwin. Lunedì 20 luglio, ancora al Castello, sarà un’altra eccellenza del piano a riempire la scena: Stefano Bollani con “Sheik Yer Zappa” celebra Frank Zappa e con lui sul palco ci sono Jason Adasiewicz al vibrafono, Paul Santner al contrabbasso e Jim Black alla batteria. Ron Carter, tra i contrabbassisti più geniali e dallo stile più personale della storia del jazz, è atteso il 29 giugno a Corte Palazzo Morpurgo di Udine. Chick Corea chiuderà nel migliore dei modi il festival il 31 luglio al Castello di Udine.

Sempre in Friuli Venezia Giulia c’è da segnalare il No Borders Music Festival che valorizza la musica come forma culturale e mezzo di comunicazione in grado di essere compreso da tutti, oltre qualsiasi

confine: già da tempo confermati i nomi di Anastacia a Tarvisio domenica 26 luglio e dei 2Cellos il 2 agosto, in attesa di conoscere gli altri nomi che parteciperanno alla ventesima edizione della rassegna. Al parco Dora di Torino sarà di scena il Kappa FuturFestival, l’11 e 12 luglio, dedicato agli appassionati di musica elettronica. I quattro palchi della manifestazione ospiteranno Die Antwoord, SiriusModeselektor, Sven Väth e tanti altri.


A cura di Francesco Giordano

Francesco De Gregori a Palermo, i Negrita all’Arena Sant’Elia di Cagliari, Nina Zilli a Brindisi e Patty Smith a Codroipo con il “Concert for Pasolini” un’operazione che, attraverso il linguaggio della musica, celebra il poeta, scrittore, regista ed editorialista nel 40° anniversario della morte. Il Lucca Summer Festival ospita in Toscana dall’1 al 28 luglio nomi come Bob Dylan e Francesco De Gregori (la stessa sera), Alabama Shakes, Robbie Williams e Snoop Dogg.

Il Pistoia Blues in programma quest’anno dall’1 al 24 luglio invece ospiterà Mumford and Sons, Sting, Hozier, Dream Theater e Santana.

In Sicilia da ricordare lo Zanne Festival di Catania dal 16 al 19 luglio con FFS (Franz Ferdinand & Sparks), Godspeed You! Black Emperor, Spiritualized, Timber Timbre e A Place To Bury Strangers. Sempre in Sicilia, l’YpsigRock che vedrà di scena Future Islands, Metronomy, Notwist, The Sonics, Temples e Kate Tempest. Anche agosto vede una serie di artisti impegnati in numerose date di gran richiamo. A cominciare da Cesare Cremonini, reduce dalla pubblicazione del triplo CD e che è di scena il primo agosto a Forte dei Marmi (LU). Primo del mese che vede esibirsi anche Fedez a Catania,

Raphael Gualazzi e il suo estro pianistico delizieranno il pubblico di Monforte d’Alba il 2 agosto mentre un altro pianista d’eccezione, Ludovico Einaudi, la stessa sera sarà alle Terme di Caracalla.

Ancora Fedez di scena a Capo d’Orlando in Sicilia il 3 agosto, a Gallipoli in Salento l’8 agosto, a Monopoli in provincia di Bari la sera successiva. Un altro rapper J-AX ha un fitto calendario: il 7 agosto sarà a Palermo, la sera successiva a Catania, il 10 agosto in Calabria a Diamante e il 16 al Lido Baia del Sole di Monopoli in Puglia, quindi il 21 a Pescara e il 22 a Senigallia.

Il dominatore delle classifiche di vendita Mario Biondi si esibisce invece l’8 agosto a Pescara, l’11 a San Pancrazio Salentino vicino Brindisi e il 13 a Diamante in Calabria. Francesco Renga sarà impegnato come ogni estate su numerosi palcoscenici: ad agosto salirà sul palco a Pescara il 12, quindi il 23 sarà a Fossato del Castello di Barletta (BA), il 28 a Taormina al Teatro Antico e il 29 a Palermo. Ancora

i Negrita il 7 agosto a Gubbio, il 16 a Porto Selvaggio di Nardò in provincia di Lecce, il 17 al Foro Boario di Ostuni (BR), quindi il 18 a Monteprandone in provincia di Ascoli e il 20 a Castel di Sangro, vicino L’Aquila. Gli Spandau Ballet tornano in Italia e saranno di scena l’8 agosto all’Arena Sabbiadoro di Lignano quindi la sera successiva a Viareggio, il 10 a Cattolica. Ricca di eventi l’estate di Fiorella Mannoia che, ad agosto, il 7 si esibisce a Zafferana Etnea, la sera successiva a Capo d’Orlando, il 10 al Teatro dei Templi di Paestum, il 13 a Merano, il 16 a Bolgheri, il 17 a Forte dei Marmi, il 21 a Reggio Calabria, il 27 a Macerata.

Una menzione infine per due icone della musica italiana: Gianni Morandi e Claudio Baglioni saranno insieme sul palco del Foro Italico di Roma per il progetto “Capitani Coraggiosi”; i live si terranno fra il 10 e il 22 settembre.

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Terapia Cranio Sacrale I principi del benessere naturale di John E. Upledger

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Per la prima volta in Italia la traduzione dell’originale americano “CranioSacral Therapy - Touchstone for Natural Healing”, il libro introduttivo alla Terapia Cranio Sacrale più semplice, esauriente ed amato, scritto dal suo fondatore John E. Upledger.

Per apprendere la Terapia Craniosacrale è importante comprendere il sistema craniosacrale e la sua funzione.

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Potete imparare ad usare le vostre mani per aumentare le capacità di auto-guarigione e auto-correzione, doti che tutti noi possediamo. Non stiamo suggerendo che diventerete un guaritore. Il corpo con cui state lavorando è il guaritore. Voi siete il facilitatore. Voi sarete gli assistenti dei meccanismi autocorrettivi di quel corpo. Credo che tutti, chi più chi meno, siano nati con la capacità di aiutare i processi curativi che sono presenti in ognuno di noi.

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" UPLEDGER ITALIA - ACCADEMIA CRANIO - SACRALE " e " FAU - FACILITATORI ASSOCIATI UPLEDGER " sono le uniche realtà riconosciute ed autorizzate in Italia a garanzia della qualità nella diffusione della TECNICA CRANIO-SACRALE conosciuta nel mondo come " CST " - CRANIOSACRAL THERAPY per l’UPLEDGER INSTITUTE INTERNATIONAL INC - USA, fondato dal DOTT. JOHN E . UPLEDGER. sito web: www.accademiacraniosacrale.it  mail: info@accademiacraniosacrale.it  Tel. 0403476191

LA TECNICA CRANIO-SACRALE

La Tecnica Cranio-Sacrale (CranioSacral Therapy - CST) è una tecnica manuale non invasiva. È una Tecnica del Benessere conosciuta ed applicata in tutto il mondo, che viene utilizzata in risposta a moltissimi problemi legati al benessere e alla salute, tra i quali: mal di testa, disfunzioni temporo-mandibolari, dolori persistenti al collo e alla schiena, affaticamento cronico, difficoltà di coordinazione motoria, depressione endogena, iperattività e disturbi del sistema nervoso centrale, ecc. La CST si applica con una lieve palpazione manuale. Agisce sul meccanismo auto-correttivo del nostro corpo interessando il Sistema Cranio-Sacrale, che è un sistema fisiologico funzionale ed ha una forte influenza sui sistemi: nervoso, endocrino e immunitario. Il sistema cranio-sacrale, come altri sistemi del nostro organismo, è caratterizzato da un proprio movimento ritmico palpabile: il ritmo cranio-sacrale (chiamato anche respirazione primaria) che continua per tutto il ciclo della vita. I

CORSI DI APPRENDIMENTO

La Tecnica Cranio-Sacrale (CST) può essere appresa attraverso dei corsi (livelli) di base e, successivamente, approfondita attraverso corsi di specializzazione. La sua applicazione è subordinata a quanto previsto delle leggi vigenti in materia. Tutti i materiali del corso sono scritti e organizzati dal Comitato Scientifico dell’Upledger Institute INC – USA – su protocollo del Dott. John E. Upledger, sia per la Terapia Cranio-Sacrale sia per il Rilascio Somato-Emozionale. Ad ogni corso, viene fornita una guida di studio completa degli argomenti trattati. Alla fine di ogni corso viene rilasciato un attestato di partecipazione che ha validità presso tutti i centri Upledger del mondo (le sedi internazionali sono visibili al sito www.upledger.com). A

CHI SONO RIVOLTI

I nostri corsi sono aperti a tutti: sia ai Professionisti Sanitari (per i quali il Ministero della Salute Italiano ha erogato i Crediti ECM), sia agli operatori del benessere, o a chi desidera diventare un nuovo Professionista non appartenente a Ordini o Collegi (si veda la Legge Nazionale 4/2013), sia alle persone che desiderano solamente ampliare i loro interessi culturali. DURATA

E ORARI DEI CORSI

Ogni corso (livello) solitamente dura quattro giorni continuativi (dal mercoledì al sabato compresi) dalle ore 8.30 alle ore 18.00 circa, ma per alcuni corsi di monitoraggio o specializzazione avanzata il periodo di svolgimento può variare da uno a cinque giorni. Questi orari sono solamente indicativi: ogni corso ha una diversa durata relativa al tema trattato. Le date e gli orari sono specificati nei moduli di iscrizione dei corsi, reperibili nel nostro sito web: www.accademiacraniosacrale.it alle pagine dei singoli corsi o nel calendario dei corsi. Il percorso di apprendimento della CranioSacral Therapy segue un protocollo internazionale che prevede 5 livelli di base. Ogni livello ha una parte teorica e una parte pratica ed ogni livello può essere anche auto-conclusivo senza dover accedere al livello successivo, ma solo per chi è già professionista, per tutti gli altri rappresentano solamente una parte dell'intero percorso di formazione. I livelli di base sono consequenziali e sono: 1CST 1Tecnica Cranio-Sacrale 1° livello. 2CST 2Tecnica Cranio-Sacrale 2° livello. 3SER 1Rilascio SomatoEmozionale 1° livello. 4SER 2Rilascio Somato-Emozionale 2° livello. 5ADV 1Corso Avanzato 1° livello. CREDITI ECM

Gli eventi accreditati per l'Upledger Italia - Accademia Cranio-Sacrale e l'Associazione "Facilitatori Associati Upledger" si rivolgono anche, a seconda dell'evento, ai Professionisti Sanitari appartenenti a diversi ordini e discipline, alcune tra le quali sono: Fisioterapisti – Infermieri - Infermieri Pediatrici – Ostetrici – Logopedisti - Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva – Psicoterapisti – Psicologi – Odontoiatri - Medici Chirurghi – Ecc. SEDI

DEI

CORSI

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ASSOCIAZIONI

I corsi si svolgono in diverse sedi in Italia, principalmente a: Trieste, Milano, Roma –Lido di Ostia, Montegrotto Terme (PD). Le sedi legali, in Italia, per UPLEDGER ITALIA - ACCADEMIA CRANIO-SACRALE e FAU - FACILITATORI ASSOCIATI UPLEDGER sono a: TRIESTE – P.za S. Antonio Nuovo 6 - Tel. 0403476191 - mail: info@accademiacraniosacrale.it - facilitatoriupledger@gmail.com I PROSSIMI CORSI DI PRIMO LIVELLO -

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