BergamoUp n°55

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Anno Sesto numero CinquantaCinque | Giugno DuemilaQuindici | Euro Tre

What else?

Il mensile più letto della città

ECONOMIA BANCHE E EROGAZIONE DEL CREDITO PAGINA 44 CINEMA BLADE RUNNER PAGINA 52 ARTE MAX ERNST PAGINA 60

STORIA DI COPERTINA

AVVOCATO GIANLUCA

n°55

MADONNA PAGINA 8


Via XX Settembre, 58, 24122 Bergamo BG tel: 035 226556 mail: info@uomore.it



Arriva il tempo dove devi smetterla di attraversare oceani per delle persone che per te non salterebbero nemmeno una pozzanghera.


BUON COMPLEANNO BERGAMOUP

L’Editoriale

DI MICHELE OGGIONI

Era il 2009 quando, mentre andavo in macchina, tra me e i miei pensieri, ho deciso di svoltare la pagina della mia vita. Mettere un punto a quello che era ancora il mio presente e iniziare un nuovo capitolo. Un nuovo capitolo di vita che oggi mi ha portato qui, con voi! Ogni mese penso alla mia città, ai miei clienti, a soddisfare le esigenze di ognuno e quindi anche le mie. Perché é dalle vostre soddisfazioni che nasce e continua a crescere la mia voglia di fare, di informare. In questi anni siamo cresciuti insieme, abbiamo imparato tante cose, a cadere e rialzarci, a migliorarci, ad evolverci per stare al passo con il tempo. Tempo che corre e non ci accorgiamo di quanto corre. Sembrava ieri che eravamo al caffè del Colleoni a festeggiare e a presentare il nuovo mensile. Quella sera di giugno, sotto un grande telo, erano coperte più di mille copie della rivista Bergamoup. Da quel momento, da quando quel telo è stato tolto, la mia vita si é riempita a 360 gradi di informazione, conoscenza, e creatività. Quest’ultima, in particolar modo, mi è sempre appartenuta ma devo dire che l’ho riscoperta. Chi mi conosce sa che dipingevo tele o per lo meno lasciavo che il pennello mi accompagnasse nella libera interpretazione dei miei pensieri. Ora creo pagina per pagina, mese per mese, anno per anno. E fino ad oggi sono entusiasta di vedere come si é evoluto Bergamoup sia per quanto riguarda il cartaceo, che mi auguro non sparisca mai, sia per quanto riguarda tutto il mondo dell’online. Un grazie speciale a tutti quelli che mi hanno seguito in questi lunghi ma al contempo brevissimi anni. Auguri Bergamoup

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Orari 09:15-12:30 / 15:30-19:30 Chiuso al LunedĂŹ Mattina Via Locatelli 26 - Trescore Balneario Tel: 035 9491723 Cocomi Abbigliamento Trescore B


SOMMARIO GIUGNO DUEMILAQUINDICI

PUBBLIREDAZIONALI AVVOCATO MADONNA CENTRO VETERINARIO

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MIHAELA GINA 14 ECONOMY GROUP 16 DOTTOR MAZZOLENI

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RISTORANTE SAN MARTINO

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INTERNATIONAL WI FI

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EVERLINE CENTER 30 TRATTORIA CAMOZZI

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CENTRO OTTICO MAFFIOLETTI

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M1.LLE 38

RUBRICHE............44 EVENTS................72 7


REDAZIONALE

STORIA DI COPERTINA

Di Marta Vittori

AVVOCATO GIANLUCA MADONNA

A

bbiamo incontrato ed intervistato l’Avvocato Gianluca Madonna: sulle sue spalle non solo vent’anni di esperienza, ma anche una fama a livello internazionale infatti nel 2012, lo si vede coinvolto nel processo per il naufragio della Costa Concordia, come avvocato della signora Domnica Cemortan, battezzata dai media come la “moldava”. Lei da oltre vent’anni fa l’Avvocato a Bergamo ma ha anche viaggiato molto, pensa che l’Italia stia finalmente uscendo dalla crisi? L’Italia è ancora in un guado. Non possiamo perdere un solo secondo, se non vogliono vederci definitivamente spiaggiati. Si narra che sia un grande estimatore di Renzi?! Non faccio politica, a Renzi si potrebbero muovere milioni e milioni di critiche, ma non faccio parte della maggioranza masochista, che sa solo criticare, senza costruire. Non mi piacciono le politiche populiste, che raccolgono facili consensi, riscaldando i malumori, senza nessuna seria possibilità di governare in modo adeguato, in base a queste sparate. Renzi è sicuramente un decisionista, forse anche un’opportunista, ma ha una velocità rara nel correggere il tiro. Quindi credo di pensare quello che pensano in molti, di destra o di sinistra, che Renzi al momento “sia il meno peggio”. Non per questo auspico: l’ennesimo ventennio Renziano. L’Italia è ancora in un guado. Non possiamo perdere un solo secondo, se non vogliono vederci definitivamente spiaggiati. Lei è stato l’avvocato della “Moldava” nel processo per il naufragio della Concordia, cosa pensa della sentenza cha ha visto Schettino condannato? Mi sembra un’ottima sentenza ma il rimpianto è sempre lo stesso. Se vogliono evitare in futuro tragedie simili, non dovremmo cercare solo capri espiatori o spettacolarizzare i processi, ma evidenziare le responsabilità di tutti. 8


Quelle del comandante sono enormi, ma sembra che l’armatore non fosse da meno, eppure c’era una sola persona sul banco degli imputati. E la sua cliente? Era solo una passeggera magari con un rapporto un po’ “particolare” con il comandante, al di là di ogni assurdo tentativo di addossarle inesistenti colpe o addirittura un ruolo nella causazione degli eventi, per questo Le hanno riconosciuto un risarcimento, che, ancora, non si sono degnati di pagareLe. Cosa pensa degli avvocati? Gli avvocati, per come eravamo abituati a pensarli, sono dinosauri estinti: chi si ostina a lavorare come nel passato, fa danni a sé e ai propri clienti. Che cosa intende per avvocati “vecchio stampo”? L’avvocato che esaspera i conflitti, in lugo dell’avvocato che trova soluzioni, l’avvocato che limita la propria attività all’interminabile contenzioso presso i tribunali che spesso ha osteggiato con procedure di mediazione al processo. In che direzione dovrebbero andare? All’ottanta per cento dovrebbero svolgere un ruolo in un ambito stragiudiziale. La loro mediazione è indispensabile perché la mentalità del giurista ha la spiccata capacità di operare sintesi qualificate nel rispetto della pluralità delle istanze. Bisogna cercare di prevenire i danni, abituando i clienti a chiedere consulenze, in modo che si possa risparmiare sia tempo che denaro. Le rivolgo questa domanda nella sua qualità di operatore del diritto, vede dei segnali positivi di ripresa nell’ambito delle società italiane? Qualche intervento utile per coadiuvare maggiormente le imprese nazionali è stato registrato. Tuttavia, le iniziative sin qui assunte sono ancora isolate e non coordinate da portare un netto miglioramento all’economia interna. A suo avviso, quali sono state le principali cause che hanno determinato la crisi in Italia? Ritengo che il motivo fondamentale di questa crisi sia da rintracciare nell’assenza pluriennale di qualsivoglia politica che premi l’innovazione. Questo non ha favorito quello che era stato ed è il valore aggiunto per l’Italia: la qualità della forza lavoro e la creatività. È poi importante facilitare l’accesso al credito per le imprese. I famigerati investimenti europei sono serviti in gran parte alle banche italiane sottocapitalizzate unicamente per soddisfare le proprie esigenze interne, senza rimetterli in circolazione in favore delle imprese. Bisognerebbe premiare unicamente le banche che dimostrino di finanziare realmente le imprese. Cosa mi dice dei processi di internalizzazione? L’Italia e le imprese italiane si muovono sul piano internazionale come dei principianti, con un ritardo mostruoso, e senza nessuna efficace rete di supporto. I processi di internazionalizzazione dovrebbero essere completamente rivisti e alla portata di tutti. Troppo timidi, ma comunque di buono auspicio, sono i tentativi posti in essere negli ultimi anni da svariate camere di commercio sul territorio nazionale. Internazionalizzare dovrebbe soprattutto implicare la capacità di commercializzare beni innovativi e di qualità prodotti in Italia su un mercato globale tramite strumenti di vendita a loro volta nuovi, coniugando green economy con e-economy a cui nessuno viene educato.

STUDIO LEGALE MADONNA DEL FORO DI BERGAMO VIA PALMA IL VECCHIO, 45 24122 BERGAMO (BG) TELEFONO: 035 236136 FAX: 035 231368 EMAIL: INFO@AVVOCATOMADONNA.IT 9


REDAZIONALE

Di Marta Vittori

LA PASSIONE PRIMA DI TUTTO

C

osa spinge due giovani medici ad aprire un centro veterinario? Sicuramente la passione, non solo per gli animali o per la medicina, ma per entrambe le cose; ed è sicuramente la passione che regna nel CENTRO VETERINARIO di Gorle, un piccolo paese nella provincia di Bergamo.

Nel giugno 2014, la Dottoressa Eloisa Goglio (laureata con lode a Milano, specializzanda in anestesiologia, si occupa anche di clinica medica e neurologia) e il Dottor Mario Di Franco (laureato a Messina cui campi di maggiore interesse sono ortopedia e chirurgia dei tessuti molli), due ragazzi con diverse esperienze nel settore, sia in Italia che all’estero, decidono di unire le loro forze e dare vita a questo Centro, per offrire un servizio attento e qualificato alla cura e al benessere degli animali, nonché nuovo agli abitanti di Gorle e dei paesi limitrofi. La loro politica è molto semplice “se gli animali e i padroni sono a loro agio, noi siamo contenti”, basti pensare che il loro motto è “DEDICHIAMO PROFESSIONALITA’ ED IMEPGNO PER GARANTIRE LA SALUTE E IL BENESSERE DEI VOSTRI ANIMALI.”: quanti di voi si sono trovati a dover litigare con i propri animali da compagnia per portarli dal veterinario? In questa struttura, i due titolari cercano proprio di evitare queste lotte, offrendo un servizio più possibile vicino alle esigenze e ai bisogni degli animali. I clienti qui trovano tutto quello di cui loro, e i loro amici a quattro zampe hanno bisogno: gentilezza, simpatia e passione, PROFESSIONALITA’ nonché un profondo amore per qualsiasi tipo di animale domestico. La clinica dispone di moltissimi ambienti ed attrezzature all’avanguardia: reception/sala d’attesa, due sale visita, la radiologia, il laboratorio d’analisi e la sala chirurgica, per non dimenticare la degenza e il Day Hospital. Appena al di fuori della 10


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clinica c’è un piccolo giardino, dove i cani vengono condotti per brevi passeggiate. Non è solo un CENTRO MEDICO VETERINARIO, è un vero e proprio ospedale in miniatura, dove ci si occupa non solo di servizi medici (visite ambulatoriali, vaccinazioni, applicazione microchip, radiologie, ecografie, dermatologia, chirurgia, sterilizzazioni-castrazioni, medicina d’urgenza e anche visite a domicilio) ma anche degli aspetti burocratici (iscrizione all’anagrafe, passaggi di proprietà e compilazione passaporti). Entrambi i dottori si impegnano per cercare di mantenere l’ambiente giovane e confortevole e si mantengono sempre aggiornati sulle nuove tecniche mediche. Inoltre, il Centro si avvale, per determinati esami come ecografie e esami cardiologici, di un team di collaboratori esterni. Tra le varie certificazioni spunta quella della FSA (Fondazione Salute Animale) che autorizza il Centro ad effettuare controlli radiografici ufficiali PER LA DISPLASIA DELL’ANCA, DEL GOMITO E DELLA LUSSAZIONE ROTULEA. Appena entrati dalla porta, si percepisce l’amore dei due medici per il loro lavoro. Il centro è pulito e ordinato. Chiunque varchi quella soglia si sente subito a suo agio e viene accolto con solare gentilezza. Il Centro è facilmente raggiungibile sia dal centro di Bergamo che dai paesi vicini, si trova in via Don Emilio Mazza 1/D e si trova a pochi passi da un ampio parcheggio. È aperto dal lunedì al venerdì mattina dalle 9.30 alle 12.30 e pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00 Mentre al sabato offre orario continuato dalle 10:00 alle 16:00 Esistono due numeri di telefono, uno per gli appuntamenti ordinari e uno per le emergenze. Per informazioni si può visitare la pagina Facebook, dove si possono trovare anche le recensioni dei clienti, le foto della struttura e, naturalmente, le divertenti foto dei loro pazienti a quattro zempe; oppure il sito del centro www.centroveterinariogorle.it . Per il benessere psicologico e fisico del vostro cane non c’è posto migliore!

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CENTRO VETERINARIO GORLE VIA DON EMILIO MAZZA N째1/D GORLE - BERGAMO TEL. 035-5295701 URGENZE 366-3040435 E-MAIL: CENTROVETGORLE@HOTMAIL.IT 13


REDAZIONALE

Di Massimo M. Lucidi

MIHAELA GINA DONNA COMPLETA, IMPRENDITRICE GLOBALE

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ihaela Gina, la nobildonna rumena a capo di una serie di partecipazioni industriali in Italia e all’estero e presidente della Camera di Commercio bilaterale della Romania e Malta è sposata in Italia, dove cresce col marito, tre figli nella provincia di Bergamo. “Conobbi mio marito in Italia, più di dieci anni fa negli studi contabili e fu amore a prima vista - chiosa aprendo l’incontro Mihaela Gina - come amo profondamente il territorio nel quale assieme abbiamo deciso di vivere, educare i figli e coltivare amicizie: in un crescendo rossiniano di emozioni, mio marito e i miei ragazzi sono ieri come oggi il mio primo pensiero”. Eppure di incarichi, responsabilità, impegni e pensieri nella testa, ne frullano a Mihaela. La Camera di Commercio Industria e Artigianato Rumeno Maltese (www.cciromaniamalta.com.mt), presieduta dalla contessa Gina Mihaela, che ha gia’ avuto il riconoscimento di entrambi i Governi, ha giurato di recente a La Valletta alla presenza dell’intero board fatto di professionisti di primo livello italiani maltesi e rumeni. E ne consegue un ricco programma di incontri e meeting riservati a professionisti e imprenditori, interessati a Malta come Capitale del mediterraneo. Si animano così numerose attività di matching a Milano, Brescia (dove presso il centro pastorale Paolo VI c’è la sede di rappresentanza), e Venezia. Il tema centrale e’ la questione di come utilizzare l’internazionalizzazione quale veicolo di crescita per le imprese europee: in questa chiave si devono leggere i giornalisti, gli esperti, gli economisti coinvolti nell’ambizioso progetto. Fari accesi sulla Romania e su Malta, perche’? “Abbiamo chiesto a un diplomatico di carriera, all’ex Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata di affiancarci per capire il mondo globale e abbiamo condiviso l’originalita’ e la contezza di un asse Romania Malta che attraversa il cuore dell’Europa passando per le aree industriali venete che vanno ripensate e riallocate sullo scenario internazionale della divisione del lavo14


ro. In effetti, se la capacita’ produttiva in Italia negli anni di Monti Letta e Renzi si e’ ridimensionata, spiega Gina Mihaela, il ragionamento e’ fermare la fuga dei cervelli dando risalto alla creativita’ all’innovazione attraendo capitali da una nuova capitale finanziaria Malta e producendo di fatto nel nuovo cortile degli stabilimenti industriali italiani … la Romania. Questa visione globale – costruita dall’ascolto degli imprenditori che hanno avuto il coraggio di delocalizzare e non abbandonare il lavoro di impresa, imprenditori che dobbiamo ri-attrarre verso il proprio Paese – necessita di nuovi strumenti, di un’Istituzione piena di professionalità globali in continua formazione e aggiornamento. Ecco perché siamo nati”. Prima di presiedere la Camera lei è imprenditrice e nel board camerale ci sono professionisti e imprenditori diversi. Cosa vi accomuna? “La visione ci accomuna. La Camera di Commercio Rumeno Maltese aprendo una sede in Italia si colloca nel movimentato scenario mediterraneo, come un ponte di comprensione e dialogo tra l’Europa continentale e la Russia e la frontiera sud dell’Unione Europea. Un ponte per alimentare la conoscenza di opportunità e di confronto tra le diverse aree culturali, sociali e imprenditoriali dell’Unione Europea. Abbiamo molte imprese italiane localizzate in Romania con poli produttivi, molte altre hanno solo depositi e sedi commerciali. Tutte guardano alle prospettive di allocarsi in un’area geografica a vocazione manifatturiera. Ora puntiamo alle imprese europee che vogliono avere una sede a Malta, in particolare per incontrare con favore fonti finanziarie e avviare attività produttive verso l’est Europa e la Russia. E l’Italia con la sua storia, cultura e innovazione che si traduce in capacità progettuali e manifatturiera ad alto valore non deve rimanere in seconda linea nel mondo che cambia. Ecco perché puntiamo a missioni e incontri: le imprese devono dialogare. E l’ultima che abbiamo fatto è stata fatta dal Segretario della Camera di Commercio Rumeno Maltese, l’isolano Thomas Molesini a Bucarest dal Ministro dei Trasporti della Romania.

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REDAZIONALE

ECONOMY GROUP

UNITI PER RISPARMIARE

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ll’interno di ogni mercato di prodotti e servizi, ogni impresa, da sempre, deve fronteggiare una necessità comune, ossia quella di garantirsi la realizzazione di un “buon affare”. Per far si che ciò avvenga, per l’imprenditore, è necessario avere informazioni su ciò che si sta trattando. Disporre di informazioni complete, in realtà richiede impiego di tempo e anche di denaro. Va detto però, che ciò non è sufficiente per raggiungere appienolo scopo di un “buon affare”, occore un ulteriore elemento indispensabile, che ne l linguaggio comune viene definito “potere d’acquisto”. Per un’impresa, tale fattore ha di fatto la sua unica origine nel volume delle operazioni che normalmente compie. Alla piccola/media impresa, per queste ragioni, è preclusa la possibilità di raggiungere un simile traguardo, dato il volume minore dei consumi. Soltanto le grandi imprese dispongono di volumi considerevoli e quindi sono in grado di poter dare forza al proprio potere d’acquisto in modo realmente significativo. Economy Group è una nuova realtà costruita da un gruppo di imprenditori. Nata con l’intento di valorizzare il potere d’acquisto delle piccole/medie imprese, si propone in veste di grande imprese presso fornitori operanti in settori prestabiliti e maggiormente utilizzati. Un grande gruppo d’acquisto pronto a raccogliere la sfida di chi vuole cambiare la situazione. Atttraverso i propri servizi supportati da competenza specializzata unita al volume dei consumi, Economy Group è in grado di ottenere condizioni di mercato assolutamente convenienti, che andranno ad avantaggiare economicamente ognuno dei suoi appartenenti sotto forma di un reale risparmio. Un nuovo strumento per le aziende, per orientarsi nella giungla dei consumi, con sicurezza.

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REDAZIONALE

Di Marta Vittori

DOTTOR LUIGI MAZZOLENI E LA CHIRURGIA DELL’ANCA E DEL GINOCCHIO

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uove tecnologie, nuove procedure chirurgiche che rendono più rapidi i tempi di recupero: queste sono le strategie del Dott. Luigi Mazzoleni specialista in Ortopedia e Traumatologia con più di mille interventi chirurgici all’attivo. I campi principali in cui il dott. Mazzoleni opera sono la chirurgia del ginocchio e dell’anca; è inoltre ortopedico ufficiale dell’equipe medica del Giro d’Italia (ciclismo), docente di medicina per la FIGC – LDN Lombardia e collaboratore del medico sociale dell’Inter F.C.

L’approccio del Dottore alla chirurgia ortopedica si rivolge non solo alle tecniche chirurgiche tradizionali, ma anche a procedure e strumenti innovativi come, ad esempio cellule staminali, membrane biologiche , trapianti autologhi di cartilagine, fattori di crescita (o PRP, vengono utilizzati nelle lesioni muscolo-tendinee e in quello osteo-articolari; si tratta di elementi già presenti nel sangue che favoriscono la guarigione delle infiammazioni e la rigenerazione dei tessuti; per essere utilizzati al massimo delle possibilità è sufficiente un prelievo venoso sul paziente, dopodiché, tramite apposite centrifughe, il sangue arricchito di questi elementi viene isolato e reinnestato) e innesti osteocondrali, che vengono impiantati in casi selezionati con grandi benefici. Altre importanti novità sono l’utilizzo di tecniche così dette “mini invasive” (poiché permettono una minore incisione cutanea e un minore sacrificio delle strutture muscolari e, soprattutto, del tessuto osseo, permettendo un recupero post operatorio più veloce e meno doloroso). Ampia casistica anche riguardo le protesi mono comportamentali, che sono la soluzione ideale per chi presenta un artrosi limitata ad un solo compartimento del ginocchio, poiché permette di mantenere gran parte dell’articolazione naturale. L’impianto di una protesi totale infatti si rende necessaria nei casi in cui l’usura colpisce completamente il ginocchio. Ad ogni 18


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modo, oggigiorno, questo tipo di protesi sono meno demolitive delle loro antenate. I fattori positive delle protesi monocompartimentali sono essenzialmente 4: • Conservazione di buona parte delle strutture muscolari; • Minor dolore postoperatorio; • Recupero più veloce; • Minor perdita ematica. Anche se alcuni dottori ritengono questa pratica più complicata rispetto a quella classica, dato che occorre più manualità da parte del chirurgo, le casistiche del dott. Mazzoleni i risultati di tale pratica sono ottimi, soprattutto sui pazienti più giovani. Secondo questa casistica, i pazienti avvertono meno dolore postoperatorio, meno gonfiore e hanno una riabilitazione più veloce rispetto ai pazienti sottoposti alla protesi totale del ginocchio. Per la maggior parte dei casi, il paziente dopo 10-15 giorni torna a casa e riprende, dopo circa 6 settimane, la sua normale attività. Ulteriori passi avanti si sono fatti riguardo la chirurgia protesica dell’anca Infatti L’intervento dura circa 45/60 minuti e, dopo l’operazione, il paziente necessita un ricovero ospedaliero, che viene solitamente effettuato nella stessa struttura di dove avviene l’operazione e dura circa 15/20 giorni, dopo i quali il paziente può tornare a casa con il semplice utilizzo delle stampelle. Bisognerà aspettare circa 3 mesi per il recupero totale. Infine anche la chirurgia LEGAMENTOSA si è evoluta con nuove tecniche di impianto. Ai i giovani sportivi che temono l’intervento al legamento crociato anteriore, potete stare tranquilli: l’intervento di ricostruzione del crociato ha compiuto notevoli progressi, si parla di tecniche e di nuovi dispostivi per la fissazione del neo legamento, composti da materiali totalmente riassorbibili e biocompatibili. La riabilitazione e’ molto più rapida e meno impegnativa, permettendo l inizio dell attività sportiva dopo pochi mesi.

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DR LUIGI MAZZOLENI MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA WWW.LUIGIMAZZOLENI.IT - DOTTMAZZOLENI@GMAIL.COM MILANO – ISTITUTO CLINICO SANT’AMBROGIO VIA GIUSEPPE FARAVELLI, 16 AMBULATORI MILANO - VIALE CONI ZUGNA, 2 PER PRENOTAZIONI MILANO E MUGGIO’ CHIAMARE IL N. 346.86.66.510 VAPRIO D’ADDA - PIAZZA CHIESA, 6 PER PRENOTAZIONI TEL. 02.90966942

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REDAZIONALE

Di Marta Vittori

PIZZERIA RISTORANTE SAN MARTINO

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opo Adrara S. Martino (più di trent’anni fa) e Iseo (quasi dieci anni fa), il RISTORANTE PIZZERIA S. MARTINO, il cui nome e simbolo (un cavaliere in armatura a dorso di un destriero) deriva proprio dalla città di Adrara dove è stato aperto il primo ristorante, ha finalmente aperto anche a Bergamo. Il titolare è Oreste Sangiovanni, famoso già da anni nel settore della ristorazione, grazie alla sua esperienza ultra quarantennale, maturata nei due precedenti ristoranti.

Dal novembre 2014, infatti, i cittadini amanti della buona tavola, potranno assaporare le specialità di questo stupendo locale. Situato in via Paleocapa 1, nella piazzetta interna a Palazzo Dolci, a due passi dal cuore della città, il locale è arredato con gusto, con uno stile piuttosto moderno e design raffinato; l’intera location gioca sul contrasto creato da particolari caldi su sfondi freddi, il che rende questo ristorante perfetto sia per una cenetta romantica, sia per una serata rilassante con gli amici. In totale, il locale offre circa 300 coperti e si dispone su due piani, al primo, i clienti possono decidere se accomodarsi nella prima sala da pranzo, piccola ma molto accogliente, oppure, se preferiscono, gustarsi la cena all’aperto, dove il cortiletto è stato reso eccezionale dall’ottimo utilizzo dello spazio e dei colori, infatti, accanto alle note fredde dei tavoli e delle murature della piazza, si trova il verde piacevole delle siepi verticali; al piano interrato ci attende, però, la vera sorpresa. Scendendo le scale che portano alle sale sottostanti, la prima cosa che si nota è un raffinato insieme di mensole dal design meraviglioso che contiene un numero incredibile di bottiglie di vino. Il locale, in effetti, mette a disposizione del cliente più di 200 etichette di vini di primissima qualità. Quello che stupisce, è che in questa immensa cantina, sono state allestite vere e proprie sale, dove gli ospiti possono cenare immersi nella quiete della cantina. 22


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La cucina, in questo luogo, è una passione che viene tramandata da quattro generazioni. Punto forte della cucina è la pizza, preparata seguendo da oltre 40 anni il metodo a lievitazione naturale, che prevede l’utilizzo di lieviti naturali e il riposo dell’impasto dalle 48 alle 72 ore, dimodoché la pizza, pur risultando più alta, mantenga leggerezza e digeribilità; viene in oltre servita con mozzarella di puro latte vaccino e pomodori San Marzano, provenienti da loro luogo di origine e cucinata nel forno a legna. Il ristorante San Martino, però, non si ferma alla pizza: molto rinomati sono anche la carne (proveniente da allevamenti selezionati delle zone del Chiantigiano e servita su taglieri di pietra lavica per mantenere il calore costante) e il pesce alla brace, serviti con contorni di verdure grigliate, patate o polenta. Per non parlare dell’ottimo servizio, veloce e attento alle esigenze dell’ospite Per tutti i golosi, naturalmente non può mancare la pasticceria. Ogni giorno, al ristorante, vengono sfornate sfoglie, strudel, cheescake ed altre specialità tutte da scoprire! La cucina è rivolta a target di tutte le età, data la grande varietà del menù e resta a disposizione per eventuali cerimonie e/o ricorrenze. Il locale è aperto tutti i giorni solo a cena, dalle 18 e 30 a mezzanotte.

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PIZZERIA SAN MARTINO VIA PIETRO PALEOCAPA 1, 24122 BERGAMO (ANGOLO CON VIALE PAPA GIOVANNI XXIII) TEL. 035 239739 WWW.SANMARTINORISTORANTE.IT 25


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INTERNATIONAL WIFI

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nternational Wi-fi: questo è il nome di un nuovo ed ambizioso progetto che ha aperto ad Aprile, presso l’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio. Di cosa si tratta? L’idea nasce da C. A., già titolare del negozio di abbigliamento maschile UomoRe in Via XX settembre a Bergamo, in seguito ad un’esperienza all’estero e vede anche la collaborazione e socio di M.O. Il servizio che si vuole proporre ai passeggeri in arrivo in aeroporto è il noleggio di Wi-fi, l’obbiettivo quello di poter offrire ai clienti una copertura di rete “portatile” ovunque essi si trovino, esattamente come farebbero normalmente nel proprio Paese con i propri apparecchi mobili. Come? Tramite dei dispositivi portatili, appunto, definiti in gergo “saponette”, nei quali viene inserita una sim card, che funziona prendendo la linea dati dell’operatore e creando una zona Wi-fi intorno ad essa. Molto vantaggioso il fatto che la connessione è valida e usufruibile in tutta Italia. Grazie alle dimensioni ridotte, l’apparecchio può essere tenuto in tasca o nella borsa, garantendo quindi anche comodità e discrezione. Un ulteriore vantaggio è la possibilità di collegare ben 5 dispositivi alla stessa “saponetta”, un’offerta perfetta per i gruppi e oltretutto molto conveniente, ma anche per chi viaggia da solo, per avere internet sia su smarphone, tablet, pc e altro. Queste saponette vengono date in concessione anche agli alberghi. Questo tipo di soluzione è molto affermata in Asia e in vari Paesi in Europa, come in Spagna; mentre per quanto riguarda l’Italia, i punti di accesso sono decisamente limitati e l’offerta è scarna. Quindi, tenendo in grande considerazione anche l’afflusso di turisti provenienti da tutto il mondo in occasione di Expo

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2015, si è pensato di iniziare questa attività e di offrire questo servizio. L’inaugurazione è stata fatta all’interno dell’Aeroporto internazionale di Orio al Serio, a cui farà seguito un’altra apertura presso l’Aeroporto di Malpensa (T1 e T2). Un dato interessante è la possibilità di aprire altri “punti-noleggio Wi-fi” grazie al franchising, dove verranno messi a disposizione logo, immagine, sito internet e mobilio e in cui ogni operatore potrà poi muoversi in modo autonomo. Sicuramente un servizio di grandissima utilità che arricchirà l’offerta commerciale dell’Aeroporto e permetterà ad ogni ospite nazionale o internazionale di godere della comodità del Wi-fi senza restrizioni. Per info franchising e alberghi: 035 4596276

INTERNATIONALWIFI.NET

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REDAZIONALE

Di Marta Vittori

EVERLINE CENTER

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verline Center, nasce come parrucchiere circa vent’anni fa, nel borgo storico si Santa Caterina, a due passi dal centro di Bergamo e si è trasformato, nel febbraio 2015 in un vero e proprio centro di relax. Il locale si sviluppa su due piani: al piano terra si trova il negozio di parrucchiere, mentre al piano superiore, facilmente raggiungibile grazie all’ascensore, troviamo la vera e propria SPA, dove ogni stanza è adibita ad un uso specifico: ci sono tre stanze per massaggi e trattamenti corpo, completate da docce private con idromassaggio e musica rilassante in sottofondo, mentre nella stanza per la manicure e la pedicure, il cliente trova ad attenderlo una comoda poltrona massaggiante, con annessa cromoterapia. A completare il quadro, una sala relax, completa di televisione, tisane e frutta a completa disposizione (secca o fresca), che dire, ce n’è per tutti i gusti! I prodotti utilizzati fanno parte della linea EVERLINE (come ad esempio i prodotti Nee, specifici per il make up). Questa linea, oltre ad essere sponsor di alcuni importanti eventi tra cui SANREMO, MUSIC AWARDS e NEW MODEL TODAY, utilizza per i suoi prodotti delle particolari alghe ricche di sali minerali e amminoacidi che aiutano a rivitalizzare e riattivare il metabolismo cutaneo. Anche i trattamenti sono degni di nota data la loro particolarità, per citare solo alcuni esempi l’utilizzo delle RADIOFREQUENZE per il riempimento delle rughe (che sfrutta il calore controllato e localizzato per provocare un effetto lifting), l’OSSIGENOTERAPIA (che viene usata per aumentare la disponibilità di ossigeno per i tessuti biologici) o l’OSSIGENO IPERBARICO o, ancora, la LUCE PULSATA AD ACQUA per l’epilazione definitiva (viene definita “ad acqua perché il raffreddamento avviene, invece che dall’aria proprio dall’acqua). A completamento, uno staff brillante e preparato. E’ composto da persone che hanno anche più di vent’anni d’esperienza nel settore, ogni persona ha uno stile diverso, il che rende questo posto adatto tutte le età. Ogni anno, lo staff viene aggiornato sui lanci moda dall’Accademia Everline. 30


L’idea è di Marco del Ninno, unico proprietario, sempre alla ricerca delle ultime novità e dei prodotti migliori per soddisfare completamente i suoi clienti. Anche gli uomini qui, potranno trovare il trattamento che fa per loro, poiché il negozio offre ad entrambi i sessi gli stessi trattamenti. Un’idea interessante e nuova a portata di mano!

EVERLINE CENTER VIA BORGO SANTA CATERINA, 68 BERGAMO (BG) TEL: 035 236472 ORIARIO CONTINUATO DAL LUNEDÌ AL SABATO DALLE 09:00 ALLE 20:00 31


REDAZIONALE

Di Renata Sortino

BENVENUTI NELLA TRATTORIA CAMOZZI DA CLAUDIO N.1 A BERGAMO SECONDO TRIP ADVISOR

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laudio Canaj comincia l’avventura nel meraviglioso mondo della ristorazione a Bergamo, una quindicina di anni fa, muovendo i primi passi e apprendendo l’arte culinaria dopo essersi innamorato della città visitandola da turista.

Da questo colpo di fulmine, Claudio matura la passione per la professione e approfondisce la tecnica, collezionando variegate e interessanti esperienze lavorative; dapprima con i fratelli Alicino e successivamente con Nasti, con il quale collabora per una decina di anni, fino ad arrivare, quattro anni fa, alla realizzazione dell’apertura di “Trattoria Camozzi Da Claudio”. Il rapporto con il lavoro, vissuto sempre con entusiasmo, diventa ancora più appassionato grazie al fatto che il ristorante è interamente gestito dalla famiglia. Infatti in cucina troviamo la mamma, mentre in sala Claudio gestisce l’attività con la moglie. Il successo di Trattoria Camozzi da Claudio è dovuto a questo: un team appassionato alla professione vissuta come vocazione, in un ambiente simpatico e accogliente che quotidianamente soddisfa l’esigenze creative derivate dall’approvazione dei clienti che rispondono con entusiasmo alle ricette dai sapori mediterranei proposte. Il segreto di Trattoria Camozzi da Claudio sta anche all’attenta ricerca e selezione delle materie prime utilizzate in cucina, una coerenza di professionalità abbinata a tecnica e maestria che si ritrovano nel piatto finale che viene presentato in sala, questo ha permesso di ottenere l’ambito risultato di essere il ristorante numero uno a Bergamo per il famosissimo sito Trip Advisor. Tutti sappiamo quanto il web a volte possa essere spietato nelle critica e nei giudizi delle attività; il fatto che Trattoria Camozzi da Claudio mantenga nel tempo questo primato, è sinonimo di garanzia. I clienti si trovano bene, mangiano con gusto, in un’atmosfera familiare e gradevole, questo permette di ottenere risultati importanti e duraturi nel tempo. 32


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Un ambiente classico e di stile, ma allo stesso tempo giovane e frizzante, accoglie i clienti mettendoli subito a proprio agio; la location si presta infatti a tutte le ricorrenze speciali ma anche per pranzi di lavoro e meeting. La cucina si contraddistingue per la variegata proposta dei sapori, con un’ampia scelta gastronomica che spazia da quella mediterranea ad accenni di quella tipica bergamasca. Si trova davvero l’imbarazzo della scelta, cominciando dagli antipasti come: il gran misto alla mediterranea , il polipo in carpaccio ai profumi della costa ionica o il gran tagliere di salumi con noci e formaggi per citarne solo alcuni. I primi rappresentano la vera specialità della casa, leggendo il menù non si può non farsi venire l’acquolina in bocca: spaghetti alle vongole veraci, risotto ai frutti di mare, linguine all’ astice o con gamberoni e datterino, risotto ai funghi porcini, i casoncellli alla bergamasca, i ravioli neri di branzino su pomodoro fresco e basilico … l’elenco continua come una poesia con i secondi, carne e pesce di ottima qualità cucinati secondo tradizione. Tagliata, costata, branzini, calamari, è impossibile non uscire sazi e veramente soddisfatti, anche perché la famiglia Canaj vi delizierà fino alla fine stuzzicandovi con prelibati dessert fatti in casa e le migliori etichette di vini italiani ed esteri. Ispirazione, intuizione, passione, amore, sono queste le caratteristiche di Trattoria Camozzi da Claudio, un luogo creato per soddisfare gli amanti del cibo grazie a proposte gastronomiche capaci di spaziare fra numerose varietà, servite con simpatia e professionalità.

TRATTORIA CAMOZZI DA CLAUDIO VIA CAMOZZI, 73 BERGAMO TRATTORIACAMOZZI@LIBERO.IT +39 035 248808 ORARI: 12,00 - 15,00 / 19.00 - 23,00 DOMENICA E LUNEDÌ SERA CHIUSO 34


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Anno SeSto numero CinquAntAtre | Aprile DuemilAquinDiCi | euro tre

What else?

Il mensIle pIù letto della cIttà

REDAZIONALE

ATTUALITÀ MARCELLO MASTROIANNI PAGINA 28 CINEMA NIGHTCRAWLER PAGINA 32 TELEFILM BROOKLYN NINE-NINE PAGINA 38 IN COPERTINA CENTRO OTTICO MAFFIOLETTI

n°53 Presenti da circa 30 anni nella città di Bergamo, nel 2013 ci siamo espansi con l’apertura di un nuovo centro ottico a Sarnico, sulla sponda bergamasca del Lago d’Iseo.

CENTRO OTTICO MAFFIOLETTI Il nostro lavoro quotidiano consiste nella prescrizione e nella fornitura di occhiali e di lenti a contatto. L’offerta commerciale integra l’attività professionale che svolgiamo nei due studi di Optometria e di Contattologia. Due dei servizi innovativi che, in questi anni, ci confermano come centro ottico di eccellenza sono:

SPORT VISION CONTATTOLOGIA AVANZATA E ORTOCHERATOLOGIA

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A QUALITA’ E LA COSTANZA DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE SONO DIRETTAMENTE COLLEGATE ALLE ABILITA’ VISIVE. Ogni sportivo, sia amatore che professionista, cerca costantemente di migliorare la propria prestazione. La visione è fortemente implicata in ogni disciplina sportiva: sono proprio gli occhi a fornire al cervello le informazioni che fanno “muovere” braccia, gambe, testa e busto.

Abbiamo sviluppato protocolli specifici per l’allenamento visivo. Attraverso innovativi sistemi computerizzati, lo sportivo allena la visione in un’esperienza visiva reale che simula le condizioni abituali di gioco. 36


Durante l’allenamento visivo l’atleta è in continuo movimento e segue un percorso personalizzato: potenziamento della coordinazione occhio-mano e della velocità di reazione agli stimoli visivi per i tennisti, sviluppo della percezione visuospaziale e della coordinazione occhio-piede per i calciatori, potenziamento della fissazione e della messa a fuoco per gli arcieri… In presenza di deficit visivi, all’atleta viene consigliata la correzione ottica più confortevole e naturale. Per la maggior parte degli sport si tratta della correzione con lenti a contatto. Attraverso test e applicazioni di prova, siamo in grado di individuare le lenti a contatto migliori per ogni singolo portatore. In alcuni casi si tratta di soluzioni applicative tradizionali, in altri si sperimentano soluzioni d’avanguardia come l’applicazione di lenti a contatto toriche, multifocali, gemellate oppure, da alcuni anni, una tecnica semplice ed efficace come l’ortocheratologia. ORTOCHERATOLOGIA: LENTI A CONTATTO DI NOTTE PER VEDERE BENE DI GIORNO Attraverso l’ortocheratologia si raggiunge un ottimo risultato visivo in maniera non invasiva. Si utilizzano lenti a contatto gas-permeabili che il soggetto indossa la notte, durante le ore di sonno; queste lenti a contatto agiscono sulla curvatura corneale, rimodellandola. Al risveglio e durante tutta la giornata successiva il soggetto avrà così una visione ottimale e non dovrà utilizzare alcun tipo di correzione ottica.

PIAZZA EMANUELE FILIBERTO, 9 24126 BERGAMO (BG)

VIA LANTIERI, 30 24067 SARNICO (BG)

TEL. E FAX: 035.313612

TEL. 035.910658

INFO@OTTICAMAFFIOLETTIBERGAMO.IT

SARNICO@OTTICAMAFFIOLETTIBERGAMO.IT 37


REDAZIONALE

Di Renata Sortino e Anna Paltrinieri

M1.LLE STORIE & SAPORI

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Tutto nasce dalla vulcanica passione di Stefanetti Giampaolo che dopo le sue numerose esperienze nel settore della ristorazione, ha deciso, insieme alla moglie Paola ed alle figlie Martina ed Elena, di aprire un ristorante: il M1.lle Storie&Sapori che è già al suo terzo anno di attività. L’obiettivo del ristorante è quello di fornire un servizio completo alla propria clientela: dalla colazione al pranzo bistrò, dall’aperitivo alla cena gourmand, M1.lle enoteca e M1.lle catering.

Questa idea di disponibilità e qualità differenzia il M1.lle da tutti i locali presenti nella zona. Tutti i giorni dalle 8.00 in poi, con la cucina sempre aperta e senza limitazioni che viene adeguata in base agli eventi proposti dal ristorante alla propria clientela. La forte passione per i vini di Giampaolo si riscontra anche all’interno del locale dove è presente una piccola cantina dedicata a circa 800 etichette di cui 250 di champagne rappresentanti 56 fra grandi maison ed interessanti vigneron. L’esperienza e la passione trasmesse dal titolare per la cucina derivano sicuramente dai 32 anni di lavoro svolto per “Da Vittorio”; mentre più di recente l’amore per i vini e per gli abbinamenti lo hanno spinto a diventare un sommelier professionista Ais, in grado di poter armonizzare al meglio il rapporto tra cucina e vino. Erede di questa passione la figlia Martina, che lo scorso mese ha conseguito, a sua volta, il diploma di sommelier Ais. Il locale è ambasciatore Krug e due anni fa ha avuto l’occasione di ospitare Olivier Krug; tutt’ora lo champagne Krug è disponibile in mescita insieme al Don Perignon, al Cristal di Roederer e ad un’altra trentina di vini. Il M1.lle organizza anche serate a tema con produttori e rappresentanti di famose case vinicole; di recente è stata organizzata 38



una serata con l’azienda vinicola Gaja, presente la figlia Rossana, ed un ciclo di serate dedicate allo champagne in collaborazione con Ais Bergamo ed Ais Lombardia. Altre coinvolgenti serate dedicate a produttori di spessore quali Aurelio Del Bono ( Casa Caterina ) e Denis Montanar. L’ambiente accogliente, elegante ma allo stesso tempo informale, aiuta il cliente a sentirsi sempre a proprio agio, mentre il responsabile in sala Maurizio Conti accompagna i presenti nella scelta dei sapori e degli abbinamenti migliori. Il ristorante propone continuamente nuove scelte e nuovi prodotti e le materie prime vengono valorizzate nella loro semplicità e non snaturate da una quantità eccessiva di ingredienti all’interno del singolo piatto. Questo è possibile poichè i prodotti sono sempre freschi e di ottima qualità. Una delle specialità dello chef Giampaolo sono i piatti a base di pesce. La scelta del nome, che lega il ristorante alla città di Bergamo, racchiude M1.lle storie da raccontare e M1.lle sapori da provare proprio presso il locale in Viale Papa Giovanni XXIII n.18.

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M1.LLE STORIE & SAPORI VIALE PAPA GIOVANNI XXIII, N. 18 BERGAMO TEL. 035 4220121 WWW.MILLESTORIESAPORI.IT EMAIL INFO@MILLESTORIESAPORI.IT WWW.FACEBOOK.COM/PAGES/MILLE 41


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RUBRICHE

ECONOMIA

Di Giorgio Arfaras

Pres Comitato Investimenti SCM SIM www.scmsim.it contact@scmsim.it

BANCHE E EROGAZIONE DEL CREDITO

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Le banche italiane hanno sofferenze per 200 miliardi di euro, e prestiti deteriorati per altri 150, che insieme ammontano a circa il 15 per cento del credito totale. Si ha perciò un forte vincolo all’erogazione dei prestiti, perché le banche debbono accantonare risorse cospicue per far fronte ai cattivi crediti, risorse che assorbono gran parte del risultato operativo. Alla fine, il credito alle imprese ristagna o si contrae.

Che fare? La prima idea sono delle nuove regole sulla dotazione di capitale, la seconda è la “bad bank”. Sulle nuove regole la posizione della Banca d’Italia è che bisogna combinare il rafforzamento patrimoniale con le esigenze di allargare il credito: più capitale insieme a più prestiti. “Le nuove regole – sostiene il governatore Visco – su capitale, leva e liquidità, renderanno il sistema più stabile, ma al tempo stesso ne deriveranno una riduzione della capacità delle banche di assumersi rischi. L’erogazione dei prestiti diverrà più selettiva. Andrà perciò stimolato lo sviluppo di forme alternative di finanziamento”. Si può così pensare alle obbligazioni. Ma le possibilità di compensazione offerte dal mercato finanziario sono contenute: alla fine del 2014 le obbligazioni rappre44


TTICA

Orari: Mar - Ven: Dalle 9.00 alle 12.30 Dalle 15.00 alle 19.30 Sab: Dalle 9.00 alle 13.00 Dalle 14.30 alle 19.30

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sentavano circa il 10 per cento del mercato del credito. Ecco allora la “bad bank”. Un veicolo nel quale convogliare sofferenze e crediti deteriorati – si vocifera di un veicolo con una dotazione di capitale di 8 miliardi di euro e con la possibilità di acquisire fino a dieci volte tanto - richiede però una garanzia statale sulle eventuali perdite. Ma ciò viene considerato dall’Unione Europea un aiuto di stato.

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Bergamo via Camozzi 134, Tel 035 2225891


RUBRICHE

ATTUALITÀ

Di Renata Sortino

PAUL NEWMAN,

ICONA MASCHILE DI HOLLYWOOD

L’

ultimo divo della splendente Hollywood è stato sicuramente: Paul Newman, gli occhi blu più belli di Hollywood. La malattia, un cancro ai polmoni, lo aveva colpito a luglio del 2008 per poi portarlo definitivamente via dai suoi fan il 26 settembre dello steso anno. Si è spento con grande dignità, dando spazio all’ottimismo nonostante il dramma della malattia, trascorrendo gli ultimi giorni di vita nella sua casa di West Port in Connecticut, in compagnia della sua seconda moglie: Joanne Woodward, al suo fianco da ben cinquanta anni. Paul Newman, è stato una pietra miliare del cinema classico americano, ha rappresentato al meglio lo spirito rabbioso dei giovani americani del dopoguerra con Rocky Marciano in ‘Lassù qualcuno mi ama’e ‘Nick mano fredda’. Con Eddie Felson in ‘Lo spaccone’, ci ha regalato una meravigliosa interpretazione, che tornerà ad impersonare trenta anni dopo nell’87, nel film di Scorsese ‘Il colore dei soldi’, per il quale vincerà il tanto sospirato Oscar. Più di sessanta, sono le pellicole che hanno impresso il suo indimenticabile sguardo dagli occhi magnetici: ‘La gatta sul tetto che scotta’ con Liz Taylor, ‘Il sipario spezzato’ di Alfred Hitchcock, ‘La stangata’ e ‘Butch Cassidy’ con Robert Redford, per citarne solo alcuni tra i più famosi. Le corse automobilistiche erano una sua grande passione, infatti nel 1979 partecipa con una sua scuderia alle 24 ore de Le Mans con una Porsche 935, e nel 1995 riesce a coronare un suo sogno vincendo la 24 ore Daytona per la classe GTI, risultando il più anziano pilota vincente della storia. Alle corse automobilistiche è dedicato il film che lo fa entrare ufficialmente

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Automobili di cortesia

Il servizio che fa la differenza. Via Mazzuccotelli 2, 24020 Gorle (BG) Tel. e fax 035 4520190 49


nel regno dell’icone della moda: la locandina del film ‘Winning – Indianapolis ’69 pista infernale’, lo ritrae con un orologio Rolex ref: 6239 con quadrante ‘exotic’. Da quel momento in poi, il mondo chiamerà quell’oggetto: ‘Rolex Daytona Paul Newman’. Paul Newman nell’immaginario collettivo, sarà per sempre uno degli uomini più amati dall’universo femminile; i suoi occhi meravigliosamente blu, così belli da sembrare ipnotici, hanno fatto innamorare milioni di donne di tutte le generazioni, consacrandolo mito dell’olimpo dei divi di Hollywood, rendendo immortale e irresistibile l’ allure di Paul Newman,l’uomo capace di sorridere con gli occhi.

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RUBRICHE

CINEMA

PARLIAMO DI FILM Di Davide Comotti

BLADE RUNNER

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l cult fantascientifico Blade Runner (USA, 1982) di Ridley Scott è tornato nelle sale per due giorni (6 e 7 maggio), a testimonianza di come questo kolossal continui a riscuotere successo di pubblico e critica: trattasi, infatti, di una pietra miliare del cinema di fantascienza, un’autentica lezione di cinema che ancora oggi ha molto da dire – questo vuol dire essere un “classico”. Alla pari di altre opere come 2001: Odissea nello spazio, Dune, Solaris, Alien (solo per citare alcuni fra i più famosi), Blade Runner si eleva al di sopra del puro “genere” per diventare una riflessione sull’uomo e la società. Liberamente ispirato al romanzo di Philip K. Dick Il cacciatore di androidi (1968), Blade Runner si svolge a Los Angeles nel 2019, in un futuro distopico: la tecnologia ha permesso la creazione di “replicanti”, cioè creature artificiali identiche agli umani, dotati di una forza superiore ma con pochi anni di vita e utilizzati come schiavi nelle colonie spaziali. Sei replicanti, coscienti del loro status, si sono ribellati fuggendo dalle colonie extra-mondo e ora cercano di infiltrarsi fra gli umani. L’ex-poliziotto Rick Deckard (Harrison Ford), già in servizio nel corpo speciale Blade Runner, viene richiamato per la nuova missione: individuare ed eliminare le creature sfuggite al controllo. Un replicante è stato già ucciso, e ora ne rimangono cinque: il capo Roy Batty (Rutger Hauer), Leon e tre donne, Rachel, Pris e Zhora. Deckard inizia le indagini partendo da Rachel, una ragazza cui sono stati impiantati ricordi umani in modo da non renderla cosciente della propria condizione: innamoratasi dell’agente, lo aiuta nella difficile caccia agli altri quattro. La forza di Blade Runner è innanzitutto visiva, prima ancora che narrativa: grazie a un incredibile utilizzo di location, fotografia ed effetti speciali, ci troviamo immersi in un mondo post-apocalittico di gigantesca potenza estetica. Fin dalla prima inquadratura, quando la metropoli viene inquadrata dall’alto con le luci e i bagliori delle fiamme, la regia ci fa capire il viaggio immaginario che faremo. L’ambientazione, lungo tutto il film, è una Los Angeles mai così spettrale e piovosa,

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"La moda ĂŠ fatta per diventare fuori moda" Coco Chanel

Via Camozzi 134, 24121 Bergamo Tel: 035 222581

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squisitamente dark, con una prevalenza dei toni scuri squarciati periodicamente da luci psichedeliche: la composizione delle inquadrature è da antologia, fra grattacieli futuristici ripresi dall’alto o dal basso, strade affollate e navicelle volanti, che formano un complesso universo visivo. Uno stile marcatamente anni Ottanta, underground e cyberpunk, contrappuntato dalle musiche dei Vangelis che alternano melodie d’atmosfera con pezzi più vigorosi. La regia di Ridley Scott, specialista dei kolossal, è potente e in grado di fondere perfettamente narrazione ed estetica, ciascuna delle quali non può prescindere dall’altra. Il mondo fantascientifico descritto è, come si diceva, distopico (una società immaginaria indesiderabile e spaventosa), e su tale universo il film innesta una struttura quasi da noir hard-boiled: il poliziotto, i nemici, la donna di cui si innamora, più una serie di personaggi borderline che dipingono un’umanità allo sfascio. Oltre alle scene di azione e violenza, particolarmente interessanti sono i confronti fra Harrison Ford e i replicanti, in primis il grandissimo Rutger Hauer e l’affascinante Rachel (Sean Young). Spettacolare e commovente il finale, con Hauer che pronuncia la celebre frase “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi”, mentre il comparto femminile è arricchito dalla mascolina Zhora (Joanna Cassidy) e dalla punk Pris (Daryl Hannah). Attraverso dialoghi intensi e pregnanti, Scott affronta con la fantascienza una serie di temi niente affatto scontati: il potere e il pericolo della tecnologia, le multinazionali che governano il mondo, i replicanti con o senza la coscienza della loro diversità, il labile confine tra il bene e il male – nel film non ci sono infatti personaggi in assoluto positivi o negativi. Blade Runner è un’opera decisamente avanti sui tempi, che ancora oggi continua ad appassionare e insegnare.

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RUBRICHE

TELEFILM

SITCOM Di Carlo Rondi

COMMUNITY

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ommunity è una sitcom statunitense creata da Dan Harmon che nel cast ha attori come Joel McHale, Gillian Jacobs, Danny Pudi, Yvette Nicole Brown, Alison Brie, Donald Glover, Ken Jeong, Chevy Chase e Jim Rash. Il tutto ruota attorno alle vicende di un gruppo di studio composto da persone di tutte le età che tentano di prendere la laurea nel Community College di Greendale. Leader del gruppo è Jeff Winger, ex avvocato cacciato dal suo studio perchè in possesso di una laurea finta e quindi costretto ad iscriversi al college per rimediare. I suoi compagni di viaggio sono Britta Perry: attivista squattrinata, Abed Nadir: nerd, cultore di serie tv e film ed aspirante regista, Shirley Bennet: sposata, madre di 2 bambini, ultrareligiosa, Annie Edison: la classica prima della classe, Troy Barnes: stella del football al liceo che per problemi ad un ginocchio torna ad essere un ragazzo comune, e Pierce Hawthorne un anziano milionario razzista. A dispetto di tutte le differenze politico sociali e d’età, il gruppo diventa molto unito e in breve il tutto si trasforma in vera amicizia. Oltre al gruppo altri 2 personaggi son sempre ricorrenti: il preside Craig Pelton: apertamente gay ed eccentrico ed innamorato di Jeff, e Ben Chang: prima professore di spagnolo poi, licenziato, si unisce al gruppo come studente. Durante il corso delle stagioni il cast non rimane sempre lo stesso: infatti ad oggi (6^ stagione NDR) abbiamo perso Shirley, Troy e Pierce, incontrando però Frankie Dart che controlla i fondi della scuola e Elroy Patashnik, che vive in un camper nel piazzale della scuola. Ho raccontato poco di quello che si potrebbe dire di questa serie perchè effettivamente ci si potrebbe scrivere un libro intero, è diventata una serie cult, e all’annuncio della sua cancellazione dopo 5 stagioni è stata comprata e prodotta da Yahoo per le prossime stagioni dopo varie petizioni da parte dei fan.

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RUBRICHE

ARTE

Di Chiara De Troia

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MAX ERNST

LO SCANDALO DEL SURREALISMO

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aximilien Ernst è stato uno dei maggiori esponenti del movimento Surrealista, corrente artistica diffusa in Europa e nel mondo a partire dal 1924 (anno di pubblicazione del Primo Manifesto Surrealista) grazie al teorico e poeta André Breton. Dalla commistione di immagini e parole poetiche negli esperimenti di “scrittura automatica”, processo di scrittura attraverso l’inconscio e lo stato di trance molto in voga fra gli artisti del tempo, nacquero i collages e romanzi-collage di Max Ernst; produsse anche sculture, objects trouvés (dal francese “oggetti ritrovati”), composizioni e paesaggi fantastici con richiami alla metafisica di De Chirico. Nato a Brühl, vicino a Colonia (Germania) nel 1891, intraprese gli studi universitari a Bonn frequentando corsi di psicologia e di arte degli alienati, mostrando da subito grande interesse per le funzionalità inconsce della mente, Freud, la psicanalisi e il mondo dell’arte eccentrica e conturbante, per poi dedicarsi totalmente al mondo dell’arte. Tra il 1912 e il 1914 conobbe numerosi artisti e s’iscrisse a diversi movimenti avanguardistici come il Blaue Reiter. Nonostante il servizio militare durante la Prima Guerra Mondiale, Ernst riuscì a dedicarsi alla pittura esponendo in una galleria tedesca, realizzando un album di litografie, fondando un gruppo Dada e organizzando la prima mostra Dada a Colonia con lo pseudonimo di Dadamax. Nel 1920 espose a Parigi alcune sue creazioni e conobbe i surrealisti André Breton e Paul Eluard; nello stesso periodo elaborò una nuova tecnica pittorica di derivazione orientale chiamata frottage, che consiste nell’appoggiare il foglio su una qualunque superficie ruvida (legno, foglia, pietra) e strofinare con una matita per far apparire il disegno sottostante grazie allo sfregamento. Nel 1939 fu internato in un campo di concentramento francese a causa della sua nazionalità, riuscì a fuggire negli Stati Uniti due anni dopo con l’aiuto di Peggy Guggenheim (con cui ebbe un breve matrimonio), dove mantenne i contatti con i surrealisti e sperimentò nuove forme espressive come il drapping. Tornò nuovamente in Francia nel 1953 e l’anno

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cantierecucina A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell’eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero. Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto malvissuto e scostante, meglio l’acre vapore del vino indenne, meglio l’ubriacatura del genio, meglio sì meglio l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite; io amo le osterie che parlano il linguaggio sottile della lingua di Bacco, e poi nelle osterie ci sta il nome di Charles scritto a caratteri d’oro. “Le osterie” Alda Merina

pranzo e cena anche da asporto e su prenotazione tel. 3358407141 matteofalgari@gmail.com borgo santa caterina n5 bergamo


seguente ottenne il primo premio per la pittura alla Biennale di Venezia. Negli ultimi anni si dedicò quasi esclusivamente alla scultura, morì a Parigi nel 1976. Convinto sostenitore delle avanguardie, l’arte di Ernst passò attraverso l’espressionismo, il dadaismo e la metafisica, creando quadri e collages in cui convivono oggetti e figure eterogenee ambigue e surreali, per poi approdare ad un surrealismo molto personale e provocante. Le sue opere riflettono l’ansia che provava per la degenerazione della civiltà moderna, visse in prima persona il clima storico e culturale legato alle due guerre mondiali e, pur operando all’interno della tematica surrealista del sogno, impresse nelle sue opere oscuri richiami alla realtà e una sofferenza latente. Spregiudicato, chiacchierato e provocante lasciò che l’onirico, nella sua visione più autentica, dipingesse l’essenza di un immaginario dietro la quiete apparente della realtà, diede voce all’inconscio e all’irrazionalità, espresse la sua mente “da bambino” con tecniche dell’universo infantile quali decalcomania, frottage e grottage: un animo troppo sensibile per la dura Germania di quegli anni, da cui fuggì per sfuggire alle convenzioni e alle regole troppo restrittive e razionali per una creatività esplosiva e una genialità senza limiti come le sue.

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Il nostro scopo è quello di rendervi un ciclista felice. Vi garantiamo quindi il Comfort Totale. Permettervi di affrontare la vostra uscita in bici in totale comodità e protezione è quello che differenzia Assos. Il nostro primo obbiettivo è di massimizzare il grado di comodità in sella.

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LA BOTTEGA

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RUBRICHE

E ST E T I C A D E N TAL E

A cura del Dott. Mora Luca

Odontoiatra con perfezionamento universitario in protesi dentaria

L’IMPORTANZA DI UN BEL SORRISO

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pesso, ci dimentichiamo che la bocca non rappresenta solo un organo importante per la funzione meccanica che ha a che fare con la masticazione; attraverso il sorriso, infatti, l’uomo comunica uno stato dell’anima. Oggi, in un mondo dove il “piacersi” e il “piacere “ fa la differenza nelle relazioni sociali, sempre più pazienti vengono in studio chiedendoci di poter riabilitare i loro denti perché insoddisfatti del loro aspetto estetico.

Sono veramente svariati gli interventi che si possono fare con le tecniche dell’odontoiatria moderna, ottenendo risultati molto soddisfacenti anche tramite l’utilizzo di materiali altamente biocompatibili e privi di qualsiasi metallo. Per esempio, dove è possibile, i denti residui vengono preparati solo in modo minimale creando delle faccette che vengono incollate in modo adesivo, risparmiando lo smalto dentale, senza dover devitalizzare gli elementi da modificare. Oppure, pazienti che si presentano con bordi neri vicino alle gengive, dovuti a devitalizzazioni eseguite in passato o a vecchie corone in metallo, possono ottenere la completa riabilitazione estetica. È fondamentale, però, imprimere nella coscienza collettiva una premessa di benessere: un bel sorriso appare tale non solo quando i denti sono armonici ma anche quando le gengive sono sane e hanno forme equilibrate, senza dimenticare che non esiste estetica senza salute. Inoltre, affinchè il paziente sia soddisfatto, bisogna ottenere una corretta progettazione che tenga in considerazione le esigenze di ogni singolo individuo. Le tecniche all’avanguardia che abbiamo ci permettono di previsualizzare il lavoro con il computer e mostrare al paziente come apparirà ancor prima di cominciare il trattamento. Per noi professionisti, vedere i nostri pazienti che tornano a sorridere soddisfatti dopo le nostre cure è la miglior ricompensa al nostro lavoro.

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PRIMO CASO

PRIMA

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SECONDO CASO

PRIMA

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PRIMA

DOPO

TERZO CASO

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RACCONTI

Di Avv. Gianluca Madonna

IL MERCATO DELL’ONORE

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a settimane si parla di depenalizzazione di ben 112 reati minori tra cui i delitti di ingiuria e diffamazione. Depenalizzare significa ridurre un reato penale, talvolta punito anche con la pena della reclusione, in un illecito amministrativo. Con la Legge 28 aprile 2014 n. 67 il Governo ha ricevuto dal Parlamento la delega ad adottare decreti legislativi di riforma del sistema sanzionatorio, attraverso un’ampia revisione delle pene previste per taluni reati descritti nel codice penale. La Legge delega propone di escludere la punibilità di condotte sanzionate con la sola pena pecuniaria o con pene detentive non superiori nel massimo a cinque anni, quando risulta la particolare tenuità dell’offesa e la non abitualità del comportamento. Le finalità, ormai sempre le stesse, sono di alleggerire il carico della giustizia: evitare l’instaurarsi di nuovi procedimenti penali per “condotte illecite tenui” e smaltire rapidamente quelli già in corso, con una pronuncia di assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Siamo certi che oggi, in un mondo dove ormai tutti offendono tutti, dove la televisione ha fatto della denigrazione altrui il mezzo per eccellenza per creare spettacolo ed ottenere audience, non sia più opportuno garantire un briciolo di tutela alla dignità umana? Si sa, il bene giuridico dell’onore è, tra i valori, uno dei più antichi e dibattuti. Se un tempo il rispetto per se stessi e la reputazione erano valori tanto meritevoli di garanzia da indurre il Legislatore a rico-

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noscere benignità verso chi agiva in risposta ad una sua lesione, oggi, al contrario, l’onore, principio ritenuto ormai arcaico e superato, sembra rappresentare solamente un guasto al motore della giustizia. In una società dove l’immagine e la reputazione possono entrare nella sfera di conoscenza comune in maniera più facile, istantanea e capillare, attraverso la televisione ed i social networks, è certo che oggi, molto più che nel passato, la lesione dell’onore può creare un maggiore disagio per l’offeso, andando a toccare diversi ambiti della sfera personale e professionale in maniera istantanea e difficilmente controllabile. Diversamente da quello che il Legislatore vorrebbe farci credere, le offese, tra cui quelle ascrivibili alla sfera della sessualità, nonché le immagini ed i video dal contenuto offensivo che quotidianamente balzano agli onori della cronaca locale e nazionale, non solo offendono la reputazione dell’uomo o della donna, ma, talvolta, relegano l’offeso in una condizione di marginalità e disagio accompagnata da irreparabili danni psicologici. Il Legislatore sembra non accorgersi di nulla, sembra vivere in una dimensione del tutto estranea alla realtà della persona offesa. Una realtà dove la lesione dell’onore è ancora fonte di danno. Ovviamente sta bene che vi sia una depenalizzazione, anche al fine di evitare condanne inutili e pene sospese. Poco opportuno è, però, condannare le persone a pagare denaro per le offese recate, perché ciò ci renderebbe complici di una mercificazione inaccettabile, quando si tratta di valori legati alla personalità umana. Tutto sarà ridotto ad un menù a la carte delle parolacce, addirittura piuttosto economico, considerato che poche centinaia di euro, duecento per un “deficiente”, trecento per un “bastardo”, saranno più che sufficienti per riparare il torto. Onore, dignità e decoro saranno i piatti del giorno, ciascuno con il suo prezzo. L’onore, però, non può essere pagato in denaro. Ciò provoca una totale alterazione della gerarchia dei valori. Ogni giorno assistiamo allo show delle offese in TV, a cui tutti partecipiamo, dove non si dà più alcun valore ai principi, se non uno economico. Mettere sullo stesso piano onore e denaro è pura follia. Non vi potrà mai essere una riparazione di un’offesa attraverso la mercificazione dell’onore. Perché non seguire, invece, la strada di una condanna, di non poche ore, ai lavori socialmente utili? Zappare un’aiuola forse farà riflettere sull’inopportunità di offendere qualcuno per il solo gusto di farlo.

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ARTE

LA FONDAZIONE MAZZOLENI INAUGURA A VENEZIA

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ario e Simona Mazzoleni, galleristi d’arte bergamaschi, hanno inaugurato la scorsa settimana un nuovo, straordinario spazio a Venezia, all’interno del JW Marriott, hotel sei stelle lusso, recentemente aperto sull’Isola delle Rose di fronte a S.Marco. Quasi cento opere d’arte esposte tra dipinti e sculture con molti nomi bergamaschi. La presentazione è stata curata dal Prof. Sgarbi davanti ad una platea di quasi quattrocento ospiti. La galleria, gestita dai coniugi Mazzoleni va ad aggiungersi a quella storica di Alzano Lombardo, a quella di Castel Monastero a Siena e allo spazio estivo a Forte Village Resort in Sardegna. Verrebbe da dire: Una fondazione a quattro stelle, in nome dell’arte, vero patrimonio del nostro bel paese.

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