GENTE, Maggio 2015

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LALI ESPOSITO Con soli 23 anni, ha fans in tutto il mondo e stende tutti in tv e nella musica. È protagonista di Esperanza mía (El Trece), la serie nazionale più vista in prima serata, e ha appena iniziato un tour per lasciarsi alle spalle il suo primo disco, A bailar, che ha già raggiunto il Disco d’Oro per le vendite. Le confessioni di una ragazza di quartiere che ha imparato a vivere nel successo senza cambiare le sue abitudini. “Quando mi travolge la popolarità, penso a Messi e mi tranquillizzo”. Di Juan Cruz Sánchez Mariño, Fotos: Christian Beliera, Traduzione: Beatrice Rotondo

“Mi sento talmente piena e felice che a volte ho paura”


Amore per la musica “Da bambina avevo molta immaginazione. Nella mia testa c’era un mondo colorato molto grande. Con la musica lo tiro fuori. Mi mettevo a ballare davanti allo specchio e ero felice. Lo faccio ancora�, confessa.


“Ho un lavoro molto egocentrico per permettermi di essere il centro dell’universo. Se non ti prendi cura di te stesso, l’ego in tv ti può far diventare molto solitario”


“Ho una relazione distante con il denaro. Da bambina mi ha impattato rendermi conto di poter aiutare la mia famiglia, però nient’altro”


Dentro e fuori Segno: Bilancia. Scuola: Istituto San Vicanto de Paul, di Parque Patricios. Programmi televisivi preferiti: I Simpson e Il Chavo. Sport: Pattinaggio, hockey e calcio. Un cibo: Il pollo al forno con patate che fa sua madre. Gruppo musicale: Queen. Un profumo: Lali. Bibita preferita: Caipirinha al Maracujá. Un’attrice: Sarah Jessica Parker. Un amore impossibile: Johnny Depp. Una frase: “Tratta bene la gente quando Sali, che quando scendi rimarranno ad aspettarti”. Un libro: Molte vite, molti maestri di Brian Weiss. Un sogno compiuto: Salutare Charly Garcia.


La sua sveglia suona alle 6.45 “Un suono immondo, perché quando ho provato a mettere una canzone di David Guetta, la canzone mi si metteva nei sogni e io continuavo a dormire”. Si lava tutte le mattine in otto e, senza fare colazione, sale sul taxi verso le sette. “In generale corro perché di solito arrivo un po' tardi ovunque. Esco con i capelli bagnati e con la borsa che ho già preparato il giorno prima”. Lali Espósito (23) dettaglia la sua agenda. È seduta in una delle sale riunioni di Pol-Ka, dove di solito si riunisce con alcuni dei 25 attori che fanno parte del cast di Esperanza mía , di cui sarà coprotagonista con Mariano Martínez (“Un capo”), il secondo programma più visto del giorno, dopo di Las mil y una noches (entrambi d El Trece). La sua giornata continua con una colazione a mezza mattina. “Toast con formaggio e marmellata e molto mate abbondante per me. Mi piace vantarmi delle mie qualità di matera. Sono dolci, quello si”, dichiara la ragazza nata a Parque Patricios che ha adottato Palermo come suo quartiere, dove vive sola da più di tre anni. Ancora si ricorda di quando suo padre, Carlos, allenatore di calcio amatoriale, la svegliava all’alba per parlare della vita. “Questo non l’ho perso. Sempre che sia possibile, mi ritrovo a casa con i miei genitori e i miei due fratelli, Ana Laura y Patricio”. Anche sua madre è molto presente nella sua vita: María José è visitatrice medica e ha sempre sempre contribuito con denaro e forza di lavoro per la sua famiglia. “Mi ricordo quando andavamo al club, a Parque Patricios, e mia madre regalava vestiti ai bambini che ne avevano bisogno. Io me la passavo pattinando e vedendo giocare a calcio Kun Agüero: devo essere la sua prima fan”. Il suo impegno nel canale finisce alle sei del pomeriggio. Dopo si dedica ai suoi progetti. “Oggi, per esempio, ho una riunione di costumi per il tour, però nel frattempo devo andare dal parrucchiere, perché sono 10 anni che non vado” ammette. Finalmente, i vestiti per andare a letto arrivano passata la mezzanotte. “Il pigiama melo metto verso le due. Cerco di vedere l’episodio del giorno (su El Trece Tevé) e solo a quel punto vado a dormire”. Mentre dorme non lavora, spiega e ride. Alle 6.45 torna a suonare il solito rumore odioso di tutti i giorni. “La vita che faccio, a volte non mi lascia dormire più di quattro ore, però il mio corpo cela fa”. -Sei nel tuo miglior momento? -Ne avrò uno migliore in futuro? Non lo so. Fino ad ora, a 23 anni, sto vivendo un gran momento. Lo vedo per il

“Voglio rompere le strutture attraverso l’arte, non dello scandalo. Avrei poco valore come artista se avessi bisogno di chiamare l’attenzione denudandomi su Instagram. Non sono cosi”


Prima del successo È nata il 10 ottobre del 1991 nella città di Buenos Aires. Ha vissuto nel passaggio La Cooperción, de Parque Patricios, e dopo si è trasferita a Banfield, dove ha passato la sua infanzia e adolescenza. 1. Con Maria Josè, sua madre, al suo primo compleanno. 2. Lali vestita per il Jardin. 3. Sempre sorridendo appassionata da bambina di pagliacci e attori. 4. Con i suoi compagni dell’Istituto San Vincente de Paul, dove è stata accolta. 5. I suoi genitori: Maria Josè Riera, visitatrice medica, e Carlos Esposito, allenatore di calcio. 6. Così ha ricevuto i suoi 15 anni.

1 mio livello di felicità. Io mi sento talmente piena e felice che a volte mi preoccupo, mi fa un po' paura. -Tempo per lo psicologo ne hai? -No. Volevo andare quando ero adolescente, però la vita non melo ha lasciato fare. Presto lo farò. Mi sembra che sia una buona cosa. Io mi considero molto autosufficiente, però questo può essere un errore, perché a volte non cela faccio con tutto. -Cos’è l’ultima cosa che hai letto? -Lazos de amor, de Brian Weiss. Mi piace. Sono diventata fan del suo mondo. Avevo già letto Muchas vidas, muchos maestros, la sua prima opera, e mi è sembrata spettacolare. Se prima mi chiedevano in cosa credevo, non avrei saputo come spiegarlo. Dopo averlo letto, ti dico: credo che siamo anime che pullulano per questo mondo, non per caso, che camminiamo fino a qualcosa che finisce. Ciò che non finisce mai è lo spirito che da vita al corpo. Credo anche che tutti ci carichiamo di cose che abbiamo da una vita passata. -Credi in Dio? -È un concetto. Non melo immagino come un signore pulito e con barba. Però va bene dargli un nome. Per

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me, è un energia più potente che noi non possiamo maneggiare. Io non seguo il cammino della spiritualità, per lo riconosco. Per me Dio è l’Universo, tutti ne facciamo parte. -Devi essere un esempio per le fan? -No. Più che responsabilità devo avere coscienza. Io mi mostro come sono, con errori e virtù, però non sono un OVNI e non pretendo di essere un modello. Non carico zaini che non mi appartengono. -Non sei neanche Miley Cyrus. -Voglio rompere le strutture attraverso l’arte mettendo in gioco i valori, non dello scandalo. Avrei poco valore come artista se avessi bisogno di chiamare l’attenzione denudandomi su Instagram, ad esempio. Non sono così. -Chi è il tuo modello? -Non ne ho uno definito. Se penso quando ero bambina i primi concetti che mi hanno segnato a fuoco furono quelli di mio padre. Mi ricordo che mi svegliava all’alba (avevo scuola il giorno dopo), mi preparava una cioccolata e parlavamo della vita, entrambi in pigiama. Mi ricordo anche dei viaggi in auto. Avevo otto anni e già parlavamo della morte e

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4 di argomenti forti. Oggi ho una relaziona più normale, però da bambina era il mio idolo. -Ci sono tabù in casa tua? -No. Si parla di tutto, non c’erano argomenti proibiti. Di fatto, per chi ci guardava da fuori eravamo insetti strani. -Te ne vergognavi? -No, al contrario, ne ero orgogliosa. Vedo ogni genitore immondo con i suoi figli famosi, e mi rendo conto che i miei sono incredibili. -Ti immagini come madre? -Non lo so. Voglio esserlo? Si. Mi immagino come tale? No. Non so se questo mondo mi piace molto per avere un figlio. A volte ci penso, perché voglio provarci. L’amore che sveglia un figlio - lo so per mia sorella- supera qualunque altro. È un’esperienza per la quale voglio passare, anche se mi manca da fare ottanta cose prima. -Benjamin Amadeo, il tuo fidanzato, lo vedi come papà? -Si. Non siamo la coppia tipica che pianifica tutti i passi da fare. Però lui ha una grande relazione con i bambini. Sarà un papà geniale! Ha l’istinto

5 6 paternale a fior di pelle. Io sembro un po' fredda con la mia risposta, però quando sto con mio nipote, mi cade la bava. -A proposito di Esperanza mía, Benja è mai stato un amore proibito? -Proibito no, polemico si. La gente non ci immaginava insieme. Perché le nostre personalità non hanno niente a che fare, per gli altri era impossibile. Dopo ci vedevano insieme e capivano tutto. Siamo opposti complementari. Io sono pura energia e lui è estremamente tranquillo, così ci equilibriamo. -Di solito ti piacevano altri tipi? -Benja non entrava nella mia mappa amorosa di quel momento, ha otto anni in più di me e io mi ero appena lasciata con Peter (Lanzani), che era un altro mondo. Anche per i miei genitori era una pazzia. Però poi si è aggiustato tutto. -Hai mai avuto un amore proibito? -Non ricordo… Però mi ricordo il mio amore platonico. Ho pianto molto per Johnny Depp. Per me c’era una connessione tra di noi. Le nostre anime erano fatte per vivere insieme… però lui non sa che esisto!

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Dopo del successo La sua prima apparizioni in tv arrivò a sette anni, quando partecipò a Caramelito y vos, ballando do una canzone di Natalia Oreiro. 7. Nel 2003 iniziò la sua carrierà da attrice nelle mani di Cris Morena , quando la convocò per Rincón de Luz. Nel 2004/05interpretò Roberta in Floricienta e nel 2006 arrivò a Chiquititas Sin Fin. 8. La sua carriera prende il via con Casi Angeles, inseme ai Teen Angels, dal 2007 al 2010, vincendo battaglie di rating e riempiendo stadi da Tierra de Fuego fino a Israele. 9. Ha fatto cinema, ha aperto lo show di Ricky Martin e ha lanciato il suo proprio profumo. La sua carriera come solista è iniziata nel 2014, fino ad essere Disco d’Oro per A bailar. 10. Oggi è la protagonista di Esperanza mía insieme a Mariano Martínez, con una media di 15,7 di rating.


-Credi che loro siano più inclini all’inganno? -Può essere che ci siano più uomini che ingannano. In generale, per le donne avere una relazione stabile ha un’importanza diversa. Però non mi faccio carico di questo. Io oggi decido di stare in coppia con Benja, e con nessun altro, perché credo che nessun altro potrebbe darmi l’amore che mi da lui. È una scelta, presa con serietà e libertà. -I tradimenti si perdonano? -C’è gente che lo fa. E non è male, tutti ci possiamo sbagliare. Questo si, se lo fai, che sia sul serio. Che non ci sia più rancore. -Hai mandato un messaggio a Peter per la sua rottura? -No, non corrispondeva. Però ci mandiamo sempre messaggi di congratulazioni per il nostro lavoro. Io sono molto felice per lui, e anche lui per me. Abbiamo una bella relazione e ci vogliamo molto bene. Io non mescolo mai le cose ne mi intrigo. -Benja parla con le sue ex? -Si, è persino amico di una… Però va tutto bene, non mi da fastidio. Sceglie me tutti i giorni. Io sono la sua fidanzata, non ho da pensare che succeda qualcosa di strano. -Sembri essere molto simpatica. Come sono i tuoi momneti di malumore? -Sono il peggio. Dato che sono di buon umore

Coppia irregolare Lali e Benjamin Amadeo sono fidanzati dalla fine del 2010 (erano compagni in Casi Angeles). Secondo quanto racconta lei, nessuno scommetteva un peso per la coppia: “Benja

non rientrava nella mia mappa amorosa. Avevamo 8 anni di differenza e io mi ero appena lasciata con Peter, che era un altro mondo. Anche per i miei genitori era una pazzia”. Oggi sembrano essere l’uno per l’altra.

quasi tutto il giorno, quando sto molto male si nota molto. Mi cambia l’energia e mi si legge in viso. Inizio a usare parole che non uso e a sentirmi incomoda con il mio corpo, come invalida. Benja è il primo a accorgersene, povero, però dopo mi pulisce con la sua energia. Il mio fidanzato è un po' come il mio rifugio. -Cosa ammiri di te stessa? -Va bene volersi bene. Io ho cose davvero belle e cose orribili. Quello che ammiro è la mia capacità di lavorare e la comprensione dei macchinari che ci sono dietro di noi. Ho un lavoro molto egocentrico per potermi permettere di essere il centro dell’Universo. Se non ti prendi cura del tuo ego in tv può farti diventare molto solitario. E io so che sola non potrei fare niente. -Ti manca l’anonimato? -Per niente. Ci sono molto abituata. Quando mi sopraffa penso a Messi e mi tranquillizzo. Come farà a sopportare tanto fanatismo? Solo lui lo sa. -Il denaro non ti ha mai sedotto? -Ho una relazione distante con esso. Da bambina mi ha impattato rendermi conto che potevo aiutare la mia famiglia però nient’altro che questo. Non mi piace parlare di “avere” soldi: questo non definisce nessuno. Il denaro devi guadagnarlo e investirlo. La paura è di non averla. Se cel’ho, subito la spendo nei miei progetti. -Hai mai avuto paura di non averlo? -Ho visto molto i miei genitori rompersi le ossa per portare il denaro a casa, però non mi è mai mancato niente. Al massimo non potevano comprarmi le scarpette brillanti che volevo, ma questo non mi influenzava… sono molto semplice. -Avevi amiche con molo denaro? -Ne avevo una che casa sua era un negozio di giocattoli, letteralmente. Io entravo in camera e vedevo un mobile ripieno di Barbie. Probabile che ne avesse più di 350. Io appena tre. -Creavi delle storie con questi tre personaggi? -Certo… Non avevo Ken perché era caro, però l’altro che avevo faceva da Mariano Martínez… Avevo molta immaginazione. Nella mia testa c’è un mondo di colori molto grande. Con la musica l’ho tirato fuori. Mi mettevo a ballare davanti allo specchio ed ero felice. Lo faccio ancora.█


“Benja è molto amico di una sua ex fidanzata. Però va tutto bene, perché tutti i giorni sceglie me. Non ho da pensare che succeda qualcosa di strano, non mi ci intrigo”


Riproduzione del n°2598 della rivista GENTE realizzata per Lali Espósito Italia. Intervista: Juan Cruz Sánchez Mariño Foto: Christian Beliera Traduzione: Beatrice Rotondo

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