Cosmopolitan, Agosto 2015

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“Non so se mi piaccio, però mi voglio bene” È una figura in più di 20 paesi, e in Argentina ha già riempito 40 volte il teatro con il musical di Esperanza mía (El Trece). Intima, rivela come vive il successo: le sue scappatoie segrete, perché si nega la terapia, le critiche davanti allo specchio, l’idea di radiarsi all’estero e persino di cantare il tango, il sesso nei momenti di stress e le divertenti stravaganze di una popstar che ammette: Come diva sono una noia!”.

Di Sebastián Soldano


“Mi sono sempre chiesta perché mi fosse toccata questa vita”, rivela. A 9 anni iniziò un diario personale –che ancora custodisce– “nel quale scrivevo domande come: Chi sono?, Perché sono nata in questa famiglia?, Perché il mio destino è così diverso da quello dei miei fratelli?”. E a 13 anni, ha finito il libro Muchas vidas, muchos maestros, un po' più leggera: “Tutti i miei dubbi avevano una risposta”. Tra le pagine di quel libro in cui Brian Weiss parla dei messaggi di saggezza e conoscenza della nostra vita passata, Lali Espósito (23) assicura di aver incontrato la sua propria religione. “Hai presente quando cerchi qualcosa in cui credere? Io ho detto: siamo anime in apprendimento e questa è la filosofia con cui voglio affrontare la vita”. E oggi è convinta”Esplodo di gioventù, però la mia anima è vecchia. La maturità che molti mi elogiano e tutta questa energia che mi ha portato fin qui devono venire da una vita passata”. Non finirà l’insalata di rucola, pomodori ciliegini, chiaro d’uovo e dadi di mozzarella che ci separa: un’altra vittima del cronometro di questo break polkano (l’intervista si tiene durante una pausa dalle riprese di Esperanza mía, a Pol-Ka). “Uff!”, esala muovendosi dalla sedia. E mentre soccombe al suo T.O.C. –controllare la sua dentatura “perché penso sempre di avere qualcosa”– ripassiamo la sua agenda in numeri. Riposo netto: quattro ore al giorno. “Alle 6:45 suona una sveglia immonda!”, che ha dovuto cambiare perché la canzone di David Guetta –il suo vecchio ricorso– si mischiava nei suoi sogni “ed era così piacevole che non mi svegliavo mai”. Alle 7 sale sul taxi, dopo 8 minuti nella doccia. 10:30 colazione con tostate (con formaggio e marmellata) e “litri di mate dolce, grassi per me… come mi vengono buoni!”. Il personaggio di Esperanza la impegna fino alle 18:30 e dalle 19 si occupa dei

marmellata) e “litri di mate dolce, grassi per me… come mi vengono buoni!”. Il personaggio di Esperanza la impegna fino alle 18:30 e dalle 19 si occupa dei suoi progetti musicali o prova a “iniziare un altro libro”, alternando il palco dell’Opera Allianz (il programma tv ha anche una versione teatrale). Il pigiama torna al suo corpo alle 2 am, dopo aver visto la puntata del giorno della sua serie on-line, “solo così mi addormento”. L’arrosto della domenica a casa dei miei genitori (a Banfield): LA VERITÀ è a tavola. Li sono una in più: un gol di mio fratello o una parola nuova di mio nipote sono importanti quanto un teatro pieno. Sono dosi di conversazione vitali per non perdere l’attenzione. Questo contesto semplice, di classe media, definisce chi sono. E nessun successo potrà cancellarmi questo DNA. Quando sei tutto il tempo circondato da gente che ti complimenta l’ego scala alto. Quindi la solitudine, che ti connette alla tua crudità e alle tue miserie, non è molto digeribile. Oggi la tollero perché dura poco… Per ora ci guardiamo, scherziamo, ma non siamo intime amiche. Si. Non sceglierei di fare terapia, anche se avessi tempo libero. Comunque mi spaventa toccare questo tasto, preferisco continuare per un po' con il filo dell’“incoscienza”, di questo godimento quali ludico. Come quando ballavo davanti allo specchio. Beh, lo faccio ancora! (ride). Sono ancora molto colpevole con il denaro. La nostra relazione è distante. Tante volte devono farmi capire: “Lali, guardo che questo telo stai guadagnando”. A 14 anni ebbi uno scatto: mi resi conto che c’erano molte differenze in casa, che con il mio lavoro potevo pagare le vacanze ai miei genitori. L’importante non era il denaro, ma ciò che era possibile fare con esso. Oggi

differenze in casa, che con il mio lavoro potevo pagare le vacanze ai miei genitori. L’importante non era il denaro, ma ciò che era possibile fare con esso. Oggi mela amministrano, perché sono disastrosa e gran parte di ciò che guadagno lo investo nei miei show.

Non ne ho idea. L’impossibile non mi fa sognare. Non sono per niente romantica nelle mete, Broadway non mi interessa e Hollywood mi sembra un orrore. Sono convinta che in qualche momento della mia vita mi trasferirò all’estero, non per scelta personale, ma perché so che la musica mi spedirà. Almeno, vorrei che fosse per questo e non perché il paese stia cadendo a pezzi… Realmente. Non so se è possibile la trasparenza nella politica… Che strana è! C’è tanto in gioco e tanti così ambiziosi, che pensare che qualcosa cambi è ingenuo. Da rabbia che l’argentino debba rassegnarsi a essere il rematore. È tanto chiedere che ci siano madri che non perdano più i loro figli e che il lavoro finalmente ripaghi?

tanto chiedere che ci siano madri che non perdano più i loro figli e che il lavoro finalmente ripaghi? Io collaboro da tempo in ciò che posso, senza lasciare che nessuno mi leghi a nessun partito. È una questione di umanità che mi rende felice. Ho dei familiari a Santiago del Estero e sono venuta a sapere di una mensa (Ojos de cielo), sprovvista di tutto e in mezzo alla campagna, che comprendeva 200 bambini. Da poco abbiamo finito di costruirlo, abbiamo rimediato vestiti e alimenti. È stato il primo. Io credo in questo, e no in mettere la faccia nelle campagne politiche. Di fatto non capisco i colleghi che lo fanno. La faccia di un attore è sacra, deve servire solo in funzione dell’arte. Come diva sarei una noia! Da poco mi sono tolta la paura di chiedere. E sai cosa? Tè di zenzero e una pasticca al miele nel mio camerino. C’è un concetto che mi interessa allontanare: “la stella è distratta”. Mi costa capire che ci siano attori con molta più carriera di me che non abbiano in chiaro che un assistente o un illuminatore sono lavoratori come noi e che le loro mansioni sono complementari. Che ci fanno essere! Perdere il senso comune mi atterra.


Amore impossibile: Johnny Depp. “Ho pianto molto per lui�. Attrice: Sarah Jessica Parker.


Una frase da copertina: “Tratta bene la gente mente sali, perché quando scendi staranno aspettando”.


sola, forse mi sarei trattata male. Non so se mi piaccio, però si so che mi voglio bene. Oggi sono più onesta con me stessa, più attenta. Non mi permetto più un “uy, è tardi, faccio colazione dopo”. Mi impongo il tempo e mi esigo persino di controllare il mio peso. Mi sono fatta amica delle cose naturali (NdR: evita i fritti e le carni rosse durante la settimana, però non può resistere al cioccolato), e per la bellezza preferisco il modo difficile. Dieci centimetri in più di gambe!. Solo dieci ne vorrei! Con il tempo ho potuto valorizzare il complesso nelle attitudini. Ho capito che devo molto a questi centimetri, perché mi hanno fatto conoscere altre qualità: la fortuna del basso, se non attiriamo l’attenzione, nessuno ci vede.

non abbiano in chiaro che un assistente o un illuminatore sono lavoratori come noi e che le loro mansioni sono complementari. Che ci fanno essere! Perdere il senso comune mi atterra. Aver cancellato il lavoro di una mattina di fine settimana per uscire con Benja (Amadeo, 31) al negozio, prepararci una gran colazione americana per dieci persone e godercela in pigiama. Il vinile di Thriller (Michael Jackson); i premi Gardel (Nd R.: due, per il suo disco A bailar); e la cassetta di tango che registro mio nonno Coco, così molto casalingo. Anche se è morto quando io avevo due anni, è molto speciale per me. Forse per il fanatismo che mi ha inculcato mio padre (Carlos –allenatore di calcio, che la svegliava all’alba per parlare della vita), ho un Edipo non risolto. Sarebbe un buon omaggio. Uy, come piangerebbe papà! L’ho sempre nascosto e oggi te lo confermo: molto presto registrerò del tango per un nuovo lavoro. Vi sorprenderete. Forse ne sceglierò alcuni di Tita Merello. Mi diverte molto, e

“In amore? Sono una stupida!”, scherza. “Però il romanticismo non mi rende una Susanita”. In cinque anni di fidanzamento può vantarsi: “Benja e io non abbiamo mai discusso. I nostri amici credono che abbiamo una doppia vita e che davanti a loro recitiamo felici”, spara. “Io sono una pentola bollente e lui e tutto un Buddha. Le energie si bilanciano: il lo alzo, lui mi abbassa. È il mio rifugio, mi purifica con la sua energia”. E conversando sul momento in cui la maturità ha fatto uno scatto, Lali ammette Ben in alto! L’unica cosa alta che che il destinatario della canzone mi è toccata. Il successo rinforza “Cielo Salvador” è stato chiave. “Anche se avevo notato che ero la fiducia, però conosco i miei limiti: posso accettare l’invito di cresciuta con la decisione di andare a Ricky Martin per cantare con lui, vivere da sola, a 18 anni, ho iniziato però se mi offrono di sfilare alta a sentirmi donna con Benja, perché lui era già un uomo. Non credo che moda. E… No,nero. qualcuno possa amarmi tanto”. sempre nascosto e oggi te lo confermo: molto presto registrerò del tango per un nuovo lavoro. Vi sorprenderete. Forse ne sceglierò alcuni di Tita Merello. Mi diverte molto, e sai?, in alcuni punti ci somigliamo. Perché come me, non era una gran cantante, se non una buona parlatrice, molto appassionata. Bhe si, non sono Whitney Houston, se non predo le mie lezioni di canto sono fritta.

Ho vissuto alcune crisi. Una lavora anche l’essere bella e li è stato rilevante il ruolo di mamma. Lei mi piantava il piatto di spaghetti e mi diceva: “Stai lavorando molto, te ne ho messi ancora e li mangerai!” Se fossi stata sola, forse mi sarei trattata male.

Qualunque cosa sopravvive con amore e essendo “pignoli”. Però la chiave è più in la del successo. Io non concepisco la coppia in termini di obbligazioni: “devo portarla a cena”, “devo regalarle questo” o “non dimenticare questa data”. Siamo molto Non so se mi piaccio, però si so rilassati, non ci sono regalini, ne routine tipiche. A volte quando che mi voglio bene. Oggi sono capito nel suo appartamento (a più onesta con me stessa, più attenta. Non mi permetto più un isolati dal suo, a Palermo) lo

questo” o “non dimenticare questa data”. Siamo molto rilassati, non ci sono regalini, ne routine tipiche. A volte quando capito nel suo appartamento (a isolati dal suo, a Palermo) lo trovo cucinando per entrambi. O se gli chiedo che tornando a casa mi compri qualcosa, aggiunge alla richiesta il mio cioccolato preferito. Guardiamo la coppia in termini di elezioni: “oggi ti scelgo, domani continuo a sceglierti”. Ho paura di perdere questa capacità di opzione in qualunque aspetto della vita. Non ci intossichiamo con la gelosia. Come ti dicevo, la chiave è in quanto “pignolo” è il tuo compagno. E si, è vero: con tanta gente intorno non mancano mai i fuori luogo che ci provano. Però non arrivano a finire la frase che si rendono conto di essersi sbagliati alla grande. Giuro che non mi offendo, mi fanno tenerezza: in generale cercano un luogo vicino alla “stella”, e io non sono per niente attrattiva per quelli che cercano di “essere”. Ci sono molti opportunisti. Molta! Si il sesso non ha un posto importante, ti trasformi in un robot: è una grande parte del godersi la vita. Nel sesso sono molto libera, spregiudicata… “gauchita” va bene per Cosmo? (ride). Il matrimonio non mi significa niente più che una bella festa, se si intende. E essere mamma, nemmeno sognarlo prima dei 30 anni. Ho troppo da fare fino a quella data. Non vorrei essere assente per un figlio. Occhio, forse questo mondo non mi convince molto per averne uno, però ci proverò. Voglio esprimere i 20 poi avrò tempo per reinventarmi.


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Una volta qualcuno ha detto che per avere successo nella vita uno deve sembrare pazzo e essere saggio. Lali spiega: “Di pazza ho abbastanza”. Però aggiunge: “La saggezza si basa nelle buone decisioni”.

Cris (Morena) e Adrián (Suar) mi hanno insegnato a essere osservatrice, esigente, coltivatrice del lavoro di operaio. Molto alla Madonna, dipendente persino di dove mettere il seguace per vedermi potenziata. Io mi faccio la carina per le foto, però sono quella del back. Perché l’artista è anche ciò che c’è dietro, non credo in quelli che

Cantante che la commuove: Pharrell Williams. “Vorrei che mi dicesse come compone!”

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vanno dall’aereo al palco; non cerco di sembrare nessuno, non ho pose, non mi metto la maschera che la gente vuole vedere, ne mi confondo nei panni in cui mi esige il lavoro. Anche sembri (si indica dall’alto verso il basso), non mi sminuisco con niente! Mi piace salire sul palco senza sapere quanto piena sia la sala, perché questa umiltà ti

potenzia la sorpresa. In realtà, ciò di cui ho paura è di vedermi, in qualche momento della mia vita, facendo qualcosa che non voglio per arrivare al risultato che ha avuto prima.


Riproduzione del N°228 della rivista COSMOPOLITAN realizzata per Lali Espósito Italia. Intervista: Sebastián Soldano Foto: Christian Beliera Traduzione: Beatrice Rotondo

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