

L’uomo e il mare
Mauro racconta la dinastia dei Pelaschier, a pagina 6
Diario di Banca giugno 2024
COS TRUISCI FUTURO
Una modalità di risparmio che consente di costruire un futuro più sereno il proprio stile di vita, per raggiungere i propri obiettivi.
Sommario
Diario di Banca n. 21 – giugno 2024
Trimestrale della
BCC Venezia Giulia Società Cooperativa sede legale: via Roma 20 34132 Trieste tel. +39 0481 716111 www.bccveneziagiulia.it
direttore responsabile Giovanni Marzini
segreteria di redazione Prandi Comunicazione & Marketing Srl
referente CdA Marina Dorsi
hanno collaborato
Marina Dorsi, Clara Giangaspero, Filippo Giorgi, Michela Pitton, Stefano Mattia Pribetti, Elena Sfligoi
progetto grafico
Matteo Bartoli, Elisa Dudine – Basiq Srl
contributo fotografico
Andrea Carloni, Foto Studio Nadia, Archivio BCC Venezia Giulia, Archivio Archeoplastica.it, Archivio Adobe Stock, Archivio Unsplash
stampa Poligrafiche San Marco
–
Autorizzazione del Tribunale di Gorizia n.306 del 21 novembre 2000
La pubblicazione è distribuita in abbonamento postale ai soci in conformità al Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR). Per informazioni rivolgersi alla segreteria della Banca: info@bccveneziagiulia.it
Le opinioni espresse dagli intervistati e/o dagli autori degli articoli costituiscono manifestazioni del loro libero pensiero e non coinvolgono in un previo assenso quello della Banca.
DIARIO DI BANCA
SALUTO DEL PRESIDENTE
La forza del mare 5
STORIA DI COPERTINA
L’INTERVISTA
Pelaschier, una vita 6 con il vento in faccia di Giovanni Marzini
SPECIALE MARE
BLUE ECONOMY
L’economia del mare 12 e la nostra Banca di Stefano Mattia Pribetti
PAROLA AL DIRETTORE GENERALE Il valore aggiunto dell’economia 18 del mare per la BCC Venezia Giulia
RUBRICHE
AMBIENTE
Prima che sia troppo tardi 20 di Filippo Giorgi
SPECIALE MARE
INCONTRI LETTERARI
Storie scritte sull’acqua 22 di Marina Dorsi
BCC PER LA CULTURA Archeoplastica: la mostra 24 di ‘antichi’ rifiuti arrivati dal mare di Clara Giangaspero
DIARIO DI BANCA
BORSE DI STUDIO
Accademia Nautica dell’Adriatico 26
UN ANNO CON MACC
Bilancio e numeri dell’attività sociale 27
ASSEMBLEA DEI SOCI
Bilancio 2023: 28 Approvato all’unanimità di Michela Pitton
RUBRICHE
MICROFONO APERTO Il perchè di una scelta 31 di Giovanni Marzini
DIARIO DI BANCA
BCC PER IL TERZO SETTORE Una Banca dove le persone 32 fanno la differenza di Elena Sfilgoi
SERVIZI BCC Protezione e pianificazione 34 i cardini della consulenza
#PIÙDIUNABANCA
BCC Venezia Giulia e lo stretto 38 legame con il territorio
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SALUTO DEL PRESIDENTE
Presidente, il numero di Ideale successivo all’assemblea dei Soci non può che partire dall’approvazione di un importante passaggio: quello di destinare tre milioni dell’utile di bilancio al comparto della mutualità.
“È stato un momento davvero importante per la vita della nostra Banca. Bisogna infatti precisare che i Soci oltre alle norme previste dalle disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia, possono destinare una significativa quota di utili a fini di beneficenza o mutualità. E questo è stato fatto: destinare quasi tre milioni di euro ritengo sia una scelta di grande valore, che rappresenta un concreto impegno per la nostra comunità.”
Un altro importante passaggio dell’assemblea è stato quello che ha visto adottare il nuovo statuto previsto dalla Capogruppo.
“L’incontro del 5 maggio aveva un doppio appuntamento, con assemblea ordinaria e straordinaria, resasi necessaria in quanto chiamati dal Gruppo Bancario Iccrea a modificare una serie di articoli dello statuto e anche del regolamento elettorale ed assembleare. Tali variazioni sono state recepite dall’assemblea e hanno riguardato modifiche statutarie autorizzate dalla BCE, a cui il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ha presentato apposita istanza.”
Al di là degli aspetti meramente tecnico-economici dell’attività della Banca, Ideale nelle sue pagine cerca di toccare temi di stretta attualità che ci riguardano da vicino. Nel numero che raggiungerà i nostri Soci e clienti questa estate, è stato scelto il tema del mare e la sua economia. Vogliamo spiegarne il perché?
“Il mare, al pari delle altre risorse naturali è un bene comune e condiviso. Ma soprattutto, il sistema economico di cui fa parte offre diversi livelli di interazione tra le varie istituzioni e gli organismi territoriali. Mi riferisco a forme di finanziamento a favore dell’imprenditoria, che possono spaziare dall’industria
al terziario. Una Banca come la nostra che opera in questo territorio, dove il mare ha un ruolo di vitale importanza, deve essere consapevole di tutto ciò ed essere poi particolarmente sensibile alla salvaguardia di questo bene. Come autorevoli personaggi che ben conoscono questa materia hanno sostenuto e ribadito proprio sulle pagine della nostra rivista, mettendole in evidenza.”
E come concretamente intende muoversi BCC Venezia Giulia per favorire e tutelare l’economia del mare?
“Una giusta distribuzione di competenze richiede innanzitutto capacità di dialogo ed una forte sinergia. Ricorderò che nella cosiddetta Blue Economy sono comprese tutte le attività che vanno dalla pesca all’acquacoltura e all’industria di trasformazione alimentare, dalla cantieristica ai servizi connessi alla nautica da diporto, dalle strutture ricettive al turismo costiero. Per tutta questa serie di ragioni la nostra Banca continuerà ad essere molto attenta ai temi che toccano il nostro mare.”
Carlo Antonio Feruglio Presidente Banca di Credito Cooperativo Venezia Giulia
La forza del mare



Pelaschier, una vita con il vento in faccia
di Giovanni Marzini
“Immaginate cosa può voler dire per un bimbo aiutare lo zio a costruire una barca e poi provarla accanto al padre: una scuola di vita eccezionale.”
Dentro la tua anima ed il tuo cuore, praticamente dalla nascita, perché quando cresci in una dinastia prima ancora che in una famiglia, il connubio con il mare è qualcosa di eterno e indissolubile. Nonno Adelchi, papà Annibale e oggi, accanto a Mauro, sua figlia Margherita. Per gli ultimi due nomi finalmente più comuni, dopo quelli che in famiglia li avevano preceduti: Ines, Nazario Sauro, Erminia, Clelia Libera Roma, Annibale Asdrubale, Spartaco, Regina Elena, Adelchi e Fulgida. Tanto per intenderci. Tre generazioni che definire di marinai è quantomeno riduttivo.
L’ imprinting è di nonno Francesco, mastro d’ascia polesano, che da sua moglie Dusolina riceve ben nove figli, anche se cinque di questi moriranno bambini. Ma Adelchi e Annibale crescono con il mare dentro e, Mauro prima e sua figlia Margherita poi,sono oggi qui a testimoniarlo.
“Sono cresciuto con il mare dentro anche e soprattutto per un piccolo grande particolare: sono letteralmente nato in una società velica, la SVOC (Società Velica Oscar Cosulich) e non in una clinica. Nel 1949 si nasceva in casa… E il rapporto con il mare è stato immediato. Mi verrebbe da dire che è stato semplicemente naturale: lo zio Annibale campione e maestro d’ascia, papà Adelchi un altro campione. Li seguivo, li ammiravo già da piccolissimo: nella costruzione delle barche ed in mare, con loro a insegnarmi i primi rudimenti. E quello che potrebbe sembrare un obbligo (la frequentazione del mare) si è immediatamente trasformato in amore. Solo sentire i loro racconti di quando tornavano dalle regate in ogni parte del mondo, immagina quanto possa influenzare e far sognare un bambino. Poi, il resto lo ha fatto il salire su una barca e vivere il mare in prima persona.”
Due maestri che ti hanno forgiato da subito…
“Immagina cosa può voler dire per un bimbo aiutare lo zio a costruire una barca e poi provarla accanto a mio padre. Loro mi guidavano e mi lasciavano fare. È stata una scuola di vita eccezionale.”
E anche un valore aggiunto per la tua carriera…
“Esattamente, ho goduto di un


“Sono letteralmente nato alla Società Velica Oscar Cosulich... il mio rapporto con il mare è stato immediato.”

Guidone della
Società Vela Oscar Cosulich
A sinistra: Adelchi
Pelaschier, papà di Mauro
Sotto: Annibale Pelaschier, zio di Mauro
privilegio che pochi altri miei colleghi velisti hanno potuto vantare. Noi creavamo la barca e la conoscevamo poi meglio di ogni altro. E ne miglioravamo le performance già in fase di costruzione.”
Ingegnere nautico ad honorem …?
“Ingegnere no –Mauro sorride– ma poi, ad esempio, velaio lo son diventato. L’ho fatto anche di mestiere, adattandomi in futuro al continuo cambio di tecnologia. Sì certo, ho fatto una scuola vera e propria. Che poi mi è servita tantissimo. Tornavo a casa dalla scuola normale e mi tuffavo in quella nautica pieno di entusiasmo.”
Naturale che arrivassero allora le prime vittorie e i primi titoli: dal 1964 in avanti campione juniores con la classe Finn, poi campione italiano, medaglie agli Europei e ai Giochi del Mediterraneo, le Olimpiadi, sino ad arrivare ai magici anni ’80 con la mitica Azzurra, in America’s Cup. Lì avete fatto –in termini di promozione dello sport della vela– quello che Thoeni e Tomba hanno fatto nello sci e Panatta e Sinner per il tennis… “Con la differenza che loro hanno vinto, noi ci siamo andati solo vicino. Ma indubbiamente abbiamo trasformato milioni di italiani in tifosi di questo sport. Quando dico che ci siamo andati vicino, alludo alla semifinale conquistata nella Louis Vuitton Cup. Un’impresa, perché ci arrivammo da perfetti sconosciuti e con poca esperienza nei match-race, in un mondo dominato dagli anglosassoni.”
Siete cresciuti seguendo i loro consigli, ma con quel Cino Ricci che in

ossequio alle regole di allora doveva guidare una barca tutta italiana: nella progettazione, nei materiali e soprattutto nell’equipaggio…
“Diciamo che quando ho ricevuto la chiamata di Cino, non ho perso il treno. E per la progettazione e per quanto imparato in questo tipo di competizione il risultato fu comunque eccellente. Siamo stati i primi italiani in assoluto.”
Con te su Azzurra, anche altri corregionali…
“L’unico non triestino ero io. C’erano Enzo De Stefano, Roberto Sponza ed il compianto Fabio Apollonio.”
L’avventura a bordo di Azzurra: “Diciamo che quando ho ricevuto la chiamata di Cino Ricci, non ho perso il treno.”
Mauro
Pelaschier
La carriera di un uomo di mare
Mauro Pelaschier nasce il 29 aprile del 1949 a Monfalcone da una famiglia originaria di Pola ed inizia a veleggiare per la SVOC, società velica guidata dalla sua famiglia. Figlio e nipote di campioni, già a 15 anni conquista i primi titoli giovanili e dal 1964 agli inizi degli anni ’80 inanella una serie interminabile di successi in campo nazionale ed internazionale. L’apice della sua popolarità lo tocca nel 1983 a bordo di Azzurra impegnato nell’America’s Cup. Negli anni successivi si dedica ai cabinati vincendo numerose regate e partecipando a diverse regate transoceaniche. Negli ultimi vent’anni ha alternato l’attività sportiva a quella pubblicistica, impegnandosi anche nel sociale come ambasciatore di una Fondazione che lavora e fa ricerca per la salvaguardia del patrimonio marino.

Un giovane Mauro Pelaschier con la maglia azzurra
L’INTERVISTA
“Non ricordo quante Barcolane ho fatto, ma ne ho vinto solo una, la numero 30.”
America’s Cup come culmine della tua carriera?
“È stata importante, ma per la competitività che ho dentro di me, ogni vittoria, ogni partecipazione è importante. Certo, Azzurra mi ha dato tanto, anche quando (sbagliando) ci sono voluto tornare nel 1987. Ma non faccio classifiche. Prima e dopo la coppa America ho dato e ricevuto tantissimo. Caratterialmente ho sempre voluto vincere tanto e soprattutto… subito.”
Ti ricordi quante Barcolane hai fatto nel golfo di casa…
“Ti giuro (altro mezzo sorriso) che non so risponderti con precisione. Ricordo l’unica vittoria in assoluto, quella della 30a edizione. Poi tante vittorie di categoria, ma anche qualche arrivo non nelle primissime piazze.”
Ma ci sarai anche quest’anno? “Poco, ma sicuro!”
Carriera quasi romanzesca quella del monfalconese Mauro Pelaschier, che per anni ha alternato il mare con il lago, quello di Garda, ingaggiato da un costruttore che realizzava imbarcazioni per la TON Cup, il mondiale per barche di stazza IOR. Un’avventura non meno appassionante di tante altre.
E poi c’è il Pelaschier che si impegna sul sociale, per cercare di arginare la deriva che mette in pericolo la salute dei nostri mari…
“Sono ambasciatore di One Ocean Foundation. Un’opportunità che mi diede il commodoro dello Yacht Club



Costa Smeralda, seguendo un codice etico che si chiama La Carta Smeralda.
A bordo di una barca di legno in dodici tappe portai a destinazione un messaggio per spiegare ai giovani che solo impegnandoci tutti in prima persona si può fare qualcosa per un mare sempre più malato, assediato dalle microplastiche. E pieno anche di idrocarburi: il mare è stato per secoli la più grande discarica dell’umanità. E ormai, la raccolta dei rifiuti che lo stanno uccidendo serve a poco; serve investire sulla ricerca ed è quello che fa questa Fondazione. Quello che possiamo fare noi è educare, educare e ancora educare…”
Un impegno che ti è valso un importante riconoscimento…
L’impegno con la One Ocean Foundation nella salvaguardia dei mari è valso a Pelaschier il riconoscimento del Presidente Mattarella.
“Certo, sono stato premiato dal Presidente Mattarella con il più alto riconoscimento che può ricevere un cittadino per quanto fa a favore della società civile. Sono Commendatore della Repubblica”.
Ne servirebbero tanti di Mauro Pelaschier. Non posso che chiudere con una domanda, allora: la generazione dei Pelaschier legati al mare può continuare?
“Direi di sì. C’è mia figlia Margherita che vive a Lorient, in Bretagna, patria di gente di mare. Ha iniziato a lavorare con navigatori solitari e ha deciso di fermarsi lì.”
Pare più di una garanzia. Il mare resterà a lungo dentro questa meravigliosa famiglia.

L’economia del mare e la nostra Banca
di Stefano Mattia Pribetti
Marina Lepanto di Monfalcone
Il Marina offre 220 posti barca in una
posizione strategica nell’Alto Adriatico, con servizio di rimessaggio e vendita barche.
Dà lavoro a quaranta persone più un ampio
indotto di aziende locali.
Il Friuli Venezia Giulia è la regione italiana con la più alta densità di posti barca in relazione ai chilometri di costa. Anche per questo la nostra Banca monitora attentamente l’economia del mare, settore in forte crescita e volano trainante non solo per il turismo ma per il tessuto economico in generale, anche per il cospicuo indotto movimentato nei più svariati settori. Sono infatti molti gli operatori del settore che si affidano a BCC Venezia Giulia e a cui la Banca fornisce da tempo il suo pieno sostegno, tra questi il Marina Lepanto di Monfalcone. Storica realtà il Marina offre 220 posti barca in una posizione
strategica nell’Alto Adriatico (al momento sold out, con diversi clienti in coda) e attrae una clientela medio alta, principalmente dalla regione e dall’estero (soprattutto Austria e Germania) ma anche da Verona, Milano e altre città italiane.
Nonostante i vent’anni di attività Marina Lepanto ha in dotazione tecnologie e strutture all’avanguardia. Si staglia su un’area marina di 70.000 metri quadri, con sei pontili galleggianti dotati di finger con parabordi, allacciamento all’acqua ed energia elettrica. La struttura è dotata di ogni comfort, con sala fitness e sala congressi (di recente ha ospitato anche un congresso della

Dettagli
Posti barca 220
Superficie 70.000 mq
Dipendenti 40
Servizi
Acqua, luce, sala fitness, sala congressi, piscina, ristorante, rimessaggio, vasca alaggio e varo, travel lift
Il Marina Lepanto si occupa anche di rimessaggio e vendita barche.
La clientela nell’ultimo anno è aumentata del 20%
BCC), club house e un pregiato ristorante aperto anche agli esterni e quindi attivo per 12 mesi l’anno.
Nel Marina si trova inoltre lo spazio espositivo di Meridiana Rent, una società di servizi dedicati alla vendita di imbarcazioni, motori marini e autovetture che vengono anche noleggiate. Non ultimo il servizio di rimessaggio imbarcazioni fino a 28 metri, infatti Marina Lepanto è officina master Mercury Mercruiser. La struttura dispone infine di una vasca per alaggio e varo e un travel lift da 70 tonnellate. Il Marina dà lavoro a 40 persone tra bar, ristorante e officina ma si appoggia anche a ditte esterne, quindi sono molte di più le persone che gravitano intorno a questa realtà creando un ampio indotto e ulteriori posti di lavoro.
“La clientela –spiega Marisa Garonzi, che dirige l’attività– è aumentata del 20 per cento nell’ultimo periodo e i numeri sono superiori ai livelli pre covid, anche se negli ultimi mesi, complice forse il maltempo, vedo meno persone che gravitano intorno al settore nautico”.
Tra gli obiettivi di sviluppo futuri, spiega Garonzi, Marina Lepanto


intende rinnovare la strategia di marketing digitale e creare contenuti multimediali tra cui tour virtuali del Marina, per poter contribuire ad incrementare il turismo nella regione. Intende inoltre ottenere certificazioni ambientali o di qualità che attestano l’impegno del Marina verso la sostenibilità e la qualità superiore dei servizi oltre che per la sicurezza nel cantiere. Previsti aggiornamenti infrastrutturali in termini di sicurezza e collaborazioni con produttori di imbarcazioni per eventi esclusivi o sponsorizzazioni nonché la collaborazione con enti turistici e alberghi per offrire pacchetti vacanza integrati.
Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro
Conta oltre 700 posti barca, su un’area
di 200.000 metri quadri, con un cantiere per manutenzione e assistenza e tecnologie all’avanguardia nell’ottica della sostenibilità ambientale.
Una realtà che esiste da 40 anni, nata come piccola azienda artigiana e poi ampliata fino a diventare la nota Marina Sant’Andrea di San Giorgio di Nogaro, importante porto turistico del Nord Adriatico da oltre 700 posti barca, su un’area di 200.000 metri quadri, nella laguna di Marano. Un pilastro dell’economia marina locale ma anche italiana e internazionale, che la BCC Venezia Giulia è lieta di annoverare tra i suoi più prestigiosi clienti. Marina Sant’Andrea ospita, tra terra e mare, imbarcazioni fino a 30 metri ed è situata su un canale navigabile con 7 metri di fondale. Può accogliere
navi con un pescaggio molto generoso e anche per questo la sua clientela va oltre i confini dell’Europa, con utenti anche dalla Nuova Zelanda. È inoltre dotata di aree verdi, piscina con vasca wellness e campo giochi ed è il primo marina in Italia ad utilizzare energia da fonti rinnovabili, rintracciabile e certificata al 100 per cento. Uno dei capannoni è anche attrezzato con ampi pannelli fotovoltaici, utili a risolvere gran parte dei consumi. Il Marina è dotato anche di un cantiere per manutenzione e assistenza, per questo è convenzionato con altre darsene locali che offrono solo il servizio di ormeggio. La darsena impiega venti dipendenti ma

Dettagli
Posti barca 700
Superficie 200.000 mq
Dipendenti 20
Servizi
Campo giochi, piscina, ristorante, rimessaggio, verniciatura, cantiere per manutenzione
BLUE ECONOMY

vi accede un ampio indotto di circa un centinaio di imprese e artigiani locali, tra lavorazione del legno e manutenzione. “È una ricchezza che resta direttamente nel territorio –sottolinea Mario Andretta, presidente del Cda– coinvolgendo il tessuto economico degli artigiani del posto ed è questo il pregio della nautica locale”. Ultimamente, come dimostrato dai dati regionali, il settore nautico vive un momento favorevole. Come conferma il responsabile di Marina Sant’Andrea: “c’è stato un crescendo nel periodo Covid poiché la nautica era una soluzione pratica nel tenere il distanziamento, e questo trend è
Il responsabile:
“La nautica in FVG è fiore all’occhiello e la laguna di Marano ha potenziale turistico, importante lavorare per mantenere l’accessibilità.”
proseguito tanto che ora il traffico è aumentato di oltre il 20 per cento dall’epoca pre Covid”. Vista l’espansione del settore la Regione FVG intende redigere un nuovo testo unico della nautica per individuare le linee dedicate allo sviluppo delle marine e del loro indotto. “La nautica per la nostra regione è un fiore all’occhiello, in FVG ci sono molte darsene” spiega Andretta e auspica che nel nuovo testo “il nostro settore venga appoggiato nelle operazioni che competono alla Regione, quali i dragaggi per mantenere gli ingressi delle darsene accessibili. Noi abbiamo un buon pescaggio e negli ultimi anni i dragaggi
“C’è un grande potenziale nella nautica, simile a quello che in Francia è il turismo houseboat nei fiumi.”
hanno mantenuto questa profondità”. L’invito è anche quello di guardare al futuro: “C’è un potenziale grande nella nautica, simile a quello che in Francia è il turismo houseboat nei fiumi. Noi abbiamo una bellissima laguna ma purtroppo c’è il problema della litoranea veneta che è mal tenuta, e bisogna investire sull’accessibilità”. Sulle prospettive future di sviluppo Andretta sostiene che “è il settore che non morirà mai e non risentirà dell’intelligenza artificiale. C’è stato un buon ritorno dopo un tracollo decine di anni fa con il Governo Monti, le cui misure hanno penalizzato fortemente la nautica locale a favore delle darsene della vicina Croazia che ora ha attuato una politica dei prezzi esagerata e questo ci ha riportato la clientela. In generale, vedo buoni sviluppi nel futuro”.


Il valore aggiunto dell’economia del mare per la BCC Venezia Giulia

Gabriele Bellon
Direttore Generale BCC Venezia Giulia
Il Friuli Venezia Giulia è la regione d’Italia con la più alta densità di posti barca in relazione ai chilometri di costa. La nautica rappresenta quindi un valore aggiunto determinante per l’economia della nostra Regione e quindi anche per la Venezia Giulia.
Chiediamo al Direttore Generale Gabriele Bellon che asset rappresenta la nautica per la BCC Venezia Giulia. La cosiddetta economia del mare rappresenta un settore che sta crescendo moltissimo: negli ultimi due anni le presenze turistiche legate alla nautica sono cresciute del 20% (fonte Regione FVG) ma questo non è l’unico aspetto da tenere in considerazione: la filiera è infatti molto ampia tanto da implicare un decisivo impatto anche per l’occupazione e per la vitalità delle nostre imprese artigiane che lavorano nel comparto.
Nella zona di competenza della Banca ci sono diverse attività che afferiscono al settore economico navale. Vi sono in effetti numerose attività e poi c’è da considerare tutto l’indotto. Negli ultimi mesi si sono inserite nuove aziende che presumibilmente svilupperanno nuove progettualità e assumeranno nuovi dipendenti creando posti di lavoro.
“La nautica rappresenta un valore aggiunto determinante per l’economia della nostra Regione e quindi anche per la Venezia Giulia.”
Sono segnali confortanti per il nostro territorio che sta, da qualche anno, investendo in formazione e cultura dell’imprenditorialità per dare futuro all’economia del mare. Inoltre abbiamo letto che la Regione intende redigere un nuovo testo unico della nautica per individuare linee dedicate allo sviluppo delle marine e del loro indotto.
Qual è l’esposizione della Banca nei confronti del settore navale?
A fine 2023 le aziende clienti della Banca afferenti al settore navale (costruzione, commercio, cantieri, riparazione e attività connesse al trasporto marittimo) erano oltre 100 con un’esposizione di oltre 22 milioni di euro. Naturalmente a questa esposizione
vanno sommati i dati relativi ai clienti esposti verso principalmente Fincantieri in qualità di Dipendenti e Fornitori. In questo caso l’esposizione ammonta -analogamente a quanto accaduto nel 2022- ad ulteriori 21 milioni di euro.
In effetti Fincantieri è un colosso che in un certo senso “trascina”... Grazie alle commesse di Fincantieri, quasi esclusivamente per navi da crociera, si vedono importanti sviluppi per la cantieristica navale nel Nordest. Dopo il periodo buio del Covid l’attività crocieristica è ripresa nei due stabilimenti di Monfalcone (il più grande) e Marghera. Il carico di lavoro per Fincantieri la rende “coperta” fino al 2028.
“A fine 2023 le aziende clienti della Banca afferenti al settore navale erano oltre 100 con un’esposizione di oltre 22 milioni di euro.”
Quali pensa sono le prospettive per il futuro di questo settore?
Da un lato sarà importante, anche se tutt’altro che scontato, che le Compagnie di navigazione riprendano a investire come nel pre-Covid, dall’altro saranno fondamentali gli investimenti nel settore logistico. La nostra Banca segue da vicino le dinamiche delle aziende di questo segmento poiché, come detto, legata a doppio mandato: lato imprese con gli investimenti sulle attività, lato famiglie affiancando operai, ingegneri, meccanici etc che operano nel settore e che attraverso il loro lavoro sostengono migliaia di famiglie nostre Socie e clienti.
Gli interventi della Banca
Al 31.12.2023 gli impieghi relativi al comparto erano complessivamente 22 milioni di euro e così suddivisi:
Riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni
Altre attività dei servizi connessi al trasporto marittimo
Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche
Commercio al dettaglio di natanti e accessori
Commercio all’ingrosso di altre macchine ed attrezzature
Commercio all’ingrosso di imbarcazioni da diporto
Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive
Costruzione di navi e di strutture galleggianti
Costruzione di navi e imbarcazioni 41,3%
Fabbricazione di apparecchiature fluidodinamiche
A questi valori vanno sommati i quasi 6 milioni erogati a favore dei dipendenti di tali attività e ai 22 erogati ai fornitori. Per un’esposizione complessiva di quasi 50 milioni per l’intero comparto.
Prima che sia troppo tardi
di Filippo Giorgi

Il bacino del Mediterraneo è una di quelle zone del globo particolarmente sensibili al riscaldamento globale, zone chiamate “climate change hot-spots” (o “zone calde” del cambiamento climatico). Infatti le temperature in quest’area stanno aumentando ad una velocità più che doppia rispetto alla media globale e questo andamento dovrebbe continuare nel futuro sulla base di proiezioni fatte con modelli climatici globali e regionali. La situazione è particolarmente grave nei mesi più caldi, da Aprile a Settembre, in cui sia le osservazioni che i modelli indicano un progressivo inaridimento e un intenso
riscaldamento del bacino, con un forte aumento di eventi siccitosi e con ondate di calore sempre più frequenti e intense. Inoltre, alcune aree del bacino Mediterraneo sono fra le più inquinate e inquinanti d’Europa, in primis la pianura Padana, a causa della sua urbanizzazione e delle intense attività industriali e agricole. Tutto questo ha dei forti impatti sul mare Mediterraneo, che è un mare semi-chiuso con un unico input di acqua marina attraverso lo stretto di Gibilterra. Questo rende il Mediterraneo particolarmente sensibile ai forzanti climatici e all’effetto degli inquinanti che defluiscono nel mare. Nelle ultime decadi si è infatti
osservato un aumento della temperatura superficiale dell’acqua dell’ordine di 0.29-0.44°C per decennio, un valore estremamente alto con picchi massimi nei mari orientali come Adriatico, Egeo e Ionio. Il riscaldamento dell’acqua è stato osservato almeno fino ad una profondità di 800 metri e sono anche in aumento gli episodi di ondate di calore marino, sempre più lunghi e intensi. Anche la salinità del mare è aumentata a causa della maggiore evaporazione e del minore input di acqua dolce dai fiumi. Un problema importante che poi si osserva nel mar Mediterraneo, come del resto in tutti gli altri oceani, è l’aumento dell’acidità dell’acqua legata a una maggiore dissoluzione di anidride carbonica, un fenomeno particolarmente pronunciato nei nostri mari a causa di un tempo di ventilazione di acque profonde relativamente breve. Questo aumento di acidità tende a danneggiare soprattutto alcuni elementi che sono alla base della catena alimentare marina, come coralli, molluschi e alcune specie di fitoplancton e zooplancton. Infine il livello del mare nel Mediterraneo sta aumentando, come nel resto degli oceani, a causa della fusione dei ghiacci continentali e dell’espansione termica dell’acqua. Questo aumento può variare marcatamente da zona a zona a causa di diversi fattori, come le variazioni di venti e circolazioni marine, e può causare ingenti danni alle zone costiere con mareggiate più intense e con l’aumento di erosione e infiltrazione di acqua salina nel suolo.
Da queste considerazioni si evince chiaramente come la salute del mar Mediterraneo e dei suoi mari interni, come l’Adriatico, sia a forte rischio a
Uno dei principali fattori di rischio è la perdita di biodiversità, di cui il Mediterraneo è particolarmente ricco.
causa delle pressioni climatiche e ambientali causate dalle attività umane. Uno dei principali fattori di rischio è la perdita di biodiversità, di cui il Mediterraneo è particolarmente ricco, non solo a causa delle pressioni ambientali ma anche per eccessivo sfruttamento della pesca. La variazione delle condizioni climatiche e l’aumento dell’input di nutrienti e plastiche da acque reflue può favorire la diffusione di specie invasive non indigene e di alghe potenzialmente tossiche, cosa che ha impatti non solo sugli ecosistemi marini ma anche sulla salute umana, sulla pesca e sul turismo. In sintesi, il Mediterraneo è non solo una hot-spot climatica ma anche uno dei mari più inquinati al mondo, e questi due fattori potrebbero convergere come una tempesta perfetta sulla salute di questo mare. Se vogliamo che il Mediterraneo continui a essere quella fonte di ricchezza che ha sostenuto per millenni il benessere e lo sviluppo sostenibile di tutta l’area che lo circonda, è imperativo che si implementino al più presto politiche efficaci che mirino a contrastare i cambiamenti climatici e a ridurre l’inquinamento di acqua e aria.
IL PROFILO
Un ‘Nobel’ in casa
Chi è il professor Filippo Giorgi

Ideale ha nuovamente chiesto al professore Filippo Giorgi, scienziato e climatologo di vaglia (già premio Nobel per la pace nel 2007 come membro dell’IPCC, il Comitato sui cambiamenti climatici) un suo autorevole intervento sull’emergenza climatica in Italia e nella nostra regione, incentrato questa volta sulla salvaguardia del patrimonio marino.
Storie scritte sull’acqua
di Marina Dorsi



Lega Navale sezione di Monfalcone , ente morale, è un ambiente che permette a chi lo frequenta di respirare il mare potendo dimenticare che a pochi passi sorge il più grande cantiere navale dell’Adriatico. Infilate di alberi di barche a vela, natanti che pisolano attraccati ai pontili poco distanti da grandi yacht, appassionati marinai che trascorrono piacevoli ore in un luogo in cui è possibile anche parlare e narrare di vite e storie di uomini e donne che hanno vissuto o studiato luoghi in cui è imprescindibile la presenza dell’acqua in ogni sua rappresentazione geografica: mare,
Da sedici edizioni il socio Paolo Polli è l’anima ispiratrice degli appuntamenti letterari
della Lega Navale di Monfalcone.
In alto: il Marina Lepanto, il fiume Timavo. A destra: l’isola di Grado
Dal Museo del Mare di Pirano e le Saline di Sicciole, ai fondali del territorio tra Timavo e Isonzo: questi i temi dell’edizione 2024.

lago, fiume, laguna, palude. Da sedici edizioni il socio Paolo Polli è l’anima ispiratrice degli appuntamenti letterari primaverili ed autunnali “Storie scritte sull’acqua” nei quali l’ascoltatore può ancor oggi intraprendere viaggi guidati dalle parole degli autori di romanzi, raccolte di racconti, studi storici, tecnici, scientifici e geografici i cui temi nel corso del tempo hanno creato una sorta di trama unica nella quale tessere vicende diverse il cui soggetto principale è l’acqua.
Le peculiarità della Venezia Giulia fan sì che gli scrittori presentati abbiano spaziato sincronicamente e diacronicamente dalle coste dalmate alla laguna
veneta, dai grandi fiumi che sfociano nell’Alto Adriatico alle venature create nelle vicine campagne dai canali e dalle canalette realizzate con i grandi lavori delle bonifiche e delle irrigazioni otto e novecentesche.
Geografie d’acqua, il Museo del Mare di Pirano e le saline di Sicciole, i fondali dei nostri mari, storie ed itinerari nel territorio tra Timavo e Isonzo, sviluppo e stabilità dell’area mediterranea sono stati i temi trattati negli appuntamenti primaverili 2024 che confermano la ricchezza di proposta culturale che anche una Società dalle caratteristiche prevalentemente sportive è capace di offrire alla comunità del nostro territorio.

A sinistra: il Museo del Mare di Pirano; sopra: le Saline di Sicciole www.lnimonfalcone.it
Dal 16 al 19 maggio è tornato a Staranzano, e in altri luoghi limitrofi, il Festival dell’Acqua che, alla sua seconda edizione, ha riportato l’attenzione sull’oro blu con oltre trenta incontri, nel nome della pluralità dei linguaggi. L’iniziativa ha avuto anche quest’anno il supporto della BCC Venezia Giulia: talk, incontri, esperienze sul territorio, performance che hanno coinvolto ed emozionato: tra gli ospiti Marco Paolini con Elisa Palazzi, Francesca Mannocchi, Giulio Boccaletti, Massimo Cirri, Angelo Floramo e tantissime le realtà del territorio che
insieme al pubblico hanno stimolato ampie riflessioni sul futuro del nostro pianeta. Quattro gli eventi espositivi, tra cui “Archeoplastica. Il museo degli antichi rifiuti spiaggiati”. Nella Sala Peres sono stati esposti oltre trenta reperti –datati da 60 a 30 anni fa– raccolti dall’omonimo progetto di Enzo Suma, affiancati da alcuni oggetti rinvenuti nel Golfo di Trieste e messi a disposizione da AMP Area Marina Protetta di Miramare.
“Quando ho iniziato questo percorso –spiega Enzo Suma, “padre” di Archeoplastica– la cosa che più mi ha stupito è stata la risposta delle persone.
PEZ LO SPARACARAMELLE
Prodotto: dispenser delle caramelle
Trovato: lido di Volano (Fe)
Raccolto da: Lara Beccari
Data: anni ’80

ARCHEO
La mostra itinerante di ‘antichi’ rifiuti arrivati dal mare.

PALLONE
Prodotto: Pallone Mondiali Italia ’90
Trovato: spiaggia di Torre Canne
Raccolto da: Enzo Suma
Data: 1986 – 1990
PATATINE
Prodotto: sacchetto di patatine
Trovato: costa di Carovigno (Br)
Raccolto da: Enzo Suma
Data: 1983

di Clara Giangaspero
CREMA AMBRA SOLARE

Prodotto: crema solare protettiva
Trovato: spiagge del ferrarese
Raccolto da: Lara Beccari
Data: anni ‘70

VETRIL
Prodotto: detergente per vetri
Trovato: spiaggia di Torre Guaceto (Br)
Raccolto da: Alessandro Barba
Costo: 250 lire
Materiale: plastica morbida
Data: tra fine anni ’60 e primi anni ’70
PLASTICA

NESQUIK
Prodotto: polvere di cacao da aggiungere al latte
Trovato: costa di Fasano (Br)
Raccolto da: Enzo Suma
Data: anni ’70 – anni ’80
Subito tutti hanno colto l’importanza di porre l’attenzione sul fenomeno dell’inquinamento da plastica: da allora mi arrivano quotidianamente tantissime testimonianze e fotografie, e oggi quasi mezzo milione di persone segue il progetto”.
Un piacere, dunque, per il Festival dell’Acqua poter mettere a disposizione un’esposizione così singolare e molto seguita: un piccolo tassello per supportare Enzo nella campagna di sensibilizzazione sul problema dell’inquinamento da plastica e anche per “raccontare” via via delle storie che ognuno di quegli oggetti porta con sè.
BORSE DI STUDIO
Accademia Nautica dell’Adriatico
Se l’Istituto Nautico di Trieste è stato per oltre due secoli (si festeggiano ora i 270 anni di storia!) la scuola di riferimento per chi aveva scelto il mare come destinazione finale per la propria vita lavorativa, l’Accademia che l’anno prossimo taglierà il traguardo del suo primo decennale rappresenta l’ideale prosecuzione di un ciclo di studi che indirizza con ragionevoli certezze ad una più che significativa sicurezza lavorativa.
Lo racconta con malcelato orgoglio il direttore Bruno Zvech, già preside dell’Istituto ed oggi impegnato con Paola Catalano nel processo di costante crescita dell’Accademia, moderno ed avanzato modello che fonde le tradizioni delle nostre scuole con il format dei college americani. Se non altro per le accattivanti divise che vestono una squadra di giovani agguerriti e determinati nel centrare i propri obiettivi.
“La nostra Academy ospita quasi 250 giovani, cifra che aggiorniamo di anno in anno in costante crescita. Un successo –aggiunge Zvech– più che giustificato dalla percentuale di studenti che alla fine dei corsi trovano occupazione: sfioriamo il 100 per cento di giovani che grazie alla formazione concreta e professionale che siamo in grado di dare loro trovano un più che gratificante posto di lavoro, anche dal punto di vista strettamente economico”. D’altro canto il mare per questo territorio è stato sempre un irresistibile polo di attrazione. E piace constatarlo anche per le ultime generazioni, dopo quelle
“Oggi il mare piace e vede accresciuto il suo fascino tra i giovanissimi: la nostra Academy ospita ben 250 studenti.”
che nei secoli scorsi avevano abbracciato questo tipo di scuola spesso più per necessità che per amore.
“Oggi il mare piace e vede accresciuto il suo fascino tra i giovanissimi. Un amore per l’orizzonte marino che si scopre con la navigazione, connessa non solo
ai traffici commerciali ed alla logistica, ma anche al turismo crocieristico”. Il fascino delle navi bianche fa inevitabilmente breccia nella fantasia dei giovani attratti da una professione non facile, che ti porta per gran parte dell’anno lontano da casa, ma che è poi capace di donarti esperienze e conoscenze senza eguali. Ecco quindi che da alcuni anni questo sogno, anche grazie all’Accademia Nautica di Trieste, per molti giovani è diventata una realtà. Ed anche la nostra Banca, sensibile all’importanza del fattore mare nella crescita sociale ed economica di questo territorio, non a caso si è schierata al fianco della scuola finanziando una decina di borse di studio del valore di 400 euro ciascuna consegnate di recente dai vertici di BCC Venezia Giulia ad altrettanti giovani dall’Accademia. [GM]

ANNO CON MACC
Bilancio e numeri dell’attività sociale

Macc è un’associazione di persone che progetta e realizza la propria attività a vantaggio dei soggetti che vi aderiscono e su stimolo degli stessi.
La Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo esprime la sua attività sociale negli ambiti indicati dallo Statuto come Ente del Terzo Settore e quindi con finalità di sostegno ai propri Soci e ai loro familiari.
La MACC ha erogato direttamente ai Soci nel corso del 2023 oltre 54 mila euro nelle forme previste dallo Statuto con un incremento del 10,82% rispetto al 2022. Di questi 46 mila euro sono riferibili a erogazioni sanitarie ed assistenziali.
La gestione 2024 è iniziata con l’avvio degli interventi di manutenzione straordinaria in Boschetta: l’obiettivo è quello di concludere prima possibile i lavori di adeguamento dell’area per consentire ai soci e alla Comunità di poter utilizzare questa preziosa area.
Tra le attività svolte dalla MACC ricordiamo:
• Attività mutualistico-erogativa
• Servizio volontariato trasporti
Studio Biomedico L. Moratti
Attività ricreative e culturali
• Boschetta di Dobbia
Altri servizi ai Soci (servizio di assistenza domiciliare, Progetto Mamma. Treedom, Fondo rotazione acquisto libri etc)
64 anni
Età media
Pratiche e richieste
296
Soci
130
Pratiche nuovi Soci
845
Prestazioni allo Studio Medico L. Moratti
3.420
16 anni
Appartenenza media
4.766
Pratiche o richieste dei Soci
622
Pratiche relative al servizio trasporti 1.294
Pratiche rimborso sanitario o assistenziale
Pratiche per eventi di animazione territoriale, attività ricreative e culturali o richieste inerenti la Boschetta di Dobbia
BILANCIO 2023 APPROVATO ALL’UNANIMITÀ
Solidità, mutualità e sguardo al futuro.
di Michela Pitton

Il Presidente:
“Siamo molto soddisfatti del risultato 2023 che segna un utile di 16,5 milioni di euro.”

Oltre 700 i voti che hanno validato i punti all’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria (quest’anno si sono rivisti alcuni articoli dello Statuto per adeguarlo a quanto previsto dalla Capogruppo Iccrea) tenutasi domenica 5 maggio presso il cinema multisala Kinemax di Monfalcone.
L’evento ha rappresentato un momento fondamentale per i Soci dell’Istituto che hanno potuto conoscere i risultati straordinari dell’anno appena trascorso e partecipare ad una delle tante tangibili iniziative della Banca: la donazione di un’ambulanza alla sezione locale della Croce Rossa Italiana e di un’automobile attrezzata per il trasporto gratuito della MACC.
“È stato un anno importante per la nostra Banca –ha commentato il Presidente Carlo Antonio Feruglio- l’aspetto contabile ha dato grandi soddisfazioni, così come il tema sociale che ha visto una nutrita partecipazione ai diversi appuntamenti organizzati nel corso dell’anno. Siamo molto soddisfatti del risultato del 2023 che segna un utile di 16,5 milioni di euro. L’andamento favorevole ci ha permesso di sostenere concretamente il territorio, destinandovi contributi per oltre 1 milione di euro. La nostra BCC si pone sempre di più come Banca della
ASSEMBLEA DEI SOCI
La BCC Venezia
Giulia ha riportato numeri straordinari, confermando la solidità e la crescita costante dell’Istituto.
Comunità, con una prospettiva di cura dell’altro e di servizio al territorio, e soprattutto, come modernissima risposta alle esigenze delle persone e delle imprese”.
Il Presidente ha presentato i principali interventi a favore della comunità locale nel corso del 2023, ma ha posto anche l’attenzione alle nuove generazioni che vengono coinvolte attivamente con diversi progetti, tra questi l’assegnazione delle borse di studio, ma anche le agevolazioni su prodotti e servizi e le diverse campagne finalizzate all’ingresso nella compagine sociale. Inoltre la Banca ha in corso un importante processo di assunzione di giovani risorse arrivate ormai ad un quarto dei 118 dipendenti distribuiti tra sede e le 20 filiali. “I giovani fanno fatica ad avvicinarsi fisicamente alla Banca, agli sportelli” ha affermato il Presidente “un modo per ingaggiarli è tenere alta l’attenzione al sociale e verso le associazioni di cui fanno parte: temi non prettamente economici ma sicuramente in linea con la nostra visione di Banca fatta anche di progetti culturali e aggregazione”. Temi poi che riguardano anche i diversi

progetti futuri: dal crowdfunding (attraverso la nuova iniziativa API Azioni Progettate Insieme) per gli enti e le associazioni, alla particolare attenzione alla prevenzione della salute in collaborazione con MACC.
Uno dei momenti più attesi dell’assemblea è stato sicuramente l’analisi del bilancio 2023, che ha stupito per i risultati positivi ottenuti. La BCC Venezia Giulia ha riportato numeri straordinari, confermando la solidità e la crescita costante dell’Istituto. Un bilancio positivo che attesta una Banca in buona salute: “l’indice di patrimonialità è arrivato oltre il 30% -spiega il direttore generale Gabriele Bellon-. Questo garantisce, insieme alla copertura dei crediti che è arrivata al 100% e per gli UTP al 100%,
solidità patrimoniale e un progressivo consolidamento dei dati andamentali. Risultati ottenuti grazie al lavoro di squadra sviluppato dai dipendenti della Banca a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso”.
Il momento più importante è stato sicuramente quello in cui è stata votata all’unanimità la destinazione di 3 milioni di euro dell’utile a beneficenza: un segnale di responsabilità e di attenzione proposto dal Consiglio di Amministrazione che i Soci hanno accolto favorevolmente. Durante i lavori sono stati premiati i Soci che appartengono alla compagine sociale da 40 e 50 anni; un riconoscimento gradito e importante della fedeltà alla vita della Banca.
MICROFONO APERTO

Il perchè di una scelta
di Giovanni Marzini
Un piccolo spazio per qualche riflessione sull’attualità del nostro tempo: nasceva con questo scopo il nostro “microfono” aperto sul mondo extra Banca. E ad ogni uscita di Ideale la redazione si interrogava sulle tematiche che potevano essere toccate. E mai come in questi momenti che stiamo vivendo, il ventaglio di possibilità è risultato così vasto. Di cosa occuparci…? Dell’angoscia che ci provocano le troppe guerre e gli irrisolvibili conflitti in corso? Oppure del futuro assetto della nostra cara vecchia Europa, che fatica a crescere e trovare uno spazio adeguato proprio in concomitanza con le sue elezioni? Sarebbe forse meglio rientrare allora dentro i nostri confini, ma anche qui la conflittualità interna in quella che pare un’eterna campagna elettorale dove l’obiettivo è l’immediato e non una progettualità a lungo termine, sembra fare a pugni con la richiesta d’aiuto che arriva da milioni di famiglie. Famiglie che faticano a
Accanto alle nostre famose “P”, testimoni del codice etico che si è data BCC Venezia Giulia, deve trovare posto anche la P di patrimonio, quello di un mare che dobbiamo impegnarci a proteggere.
formarsi, con giovani che solo in minima percentuale hanno la possibilità di trovare e costruirsi un loro futuro. E l’elenco potrebbe andare avanti,
magari ricordandoci che tutto ciò accade non solo in un Paese, ma in un intero Pianeta sempre più malato e bisognoso di cure. E allora, abbiamo deciso di partire proprio da lì. Abbiamo spalancato metaforicamente le finestre della nostra redazione ed abbiamo guardato verso il mare che bagna il nostro territorio. E abbiamo scelto di farlo protagonista di questo Ideale estivo: un mare da salvare, proteggere e continuare ad amare, come stanno facendo quelli che in questo numero della nostra rivista hanno raccontato il loro rapporto col mare.
Un mare che continui ad essere prima di tutto una risorsa per la vita ed il lavoro di chi lo abita. Perché accanto alle nostre famose “P”, testimoni del codice etico che si è data BCC Venezia Giulia, deve trovare posto anche la P di patrimonio, quello di un mare che dobbiamo impegnarci a proteggere. Prima che sia veramente troppo tardi. Se non per noi, certamente per i nostri figli o i nostri nipoti…
BCC PER IL TERZO SETTORE
Una Banca dove le persone fanno la differenza
Nasce
API il crowdfunding della Venezia Giulia
di Elena Sfiligoi
In un’epoca in cui le dinamiche sociali sono in costante evoluzione, trovare modalità innovative per promuovere il benessere sociale e lo sviluppo del territorio diventa fondamentale. Un faro che guida da sempre il lavoro della BCC Venezia Giulia, ma anche quello di associazioni, organizzazioni ed enti di volontariato che quotidianamente offrono il proprio contributo alla nostra comunità. È noto quanto sia importante per il mondo del no-profit avere a disposizione gli strumenti e le risorse per affrontare i costanti mutamenti che caratterizzano le sfide di ogni giorno. Ecco perché la Banca ha scelto di fare un passo in più al fianco delle comunità locali. Mercoledì 15 maggio presso la Sala Conferenze del Marina Lepanto di Monfalcone oltre 100 persone in rappresentanza di più di 80 associazioni della Venezia Giulia è stato presentato il nuovo progetto della BCC Venezia Giulia: API acronimo di Azioni Progettate Insieme.

L’iniziativa API nasce con l’obiettivo di sostenere le associazioni impegnate sul territorio con uno strumento nuovo che vede coinvolte attivamente le comunità alle quali le campagne di raccolta fondi si rivolgono. È un’iniziativa pensata per aiutare gli enti del terzo settore, offrendo loro un percorso privilegiato per scoprire le potenzialità del crowdfunding e realizzare progetti a elevato impatto sociale e culturale. Operosità e responsabilità sono i concetti alla base della proposta della BCC. Il crowdfunding è uno strumento pragmatico, capace di interpretare al meglio il ruolo di Banca comunitaria impegnata a rispondere efficacemente ai bisogni delle realtà locali. BCC Venezia Giulia ha deciso di investire nella crescita della propria comunità sostenendo le organizzazioni culturali, sportive e sociali che animano il territorio di riferimento, aiutandole a moltiplicare gli effetti delle donazioni raccolte per realizzare i propri progetti. Al termine dell’incontro i partecipanti hanno potuto candidarsi a partecipare all’iniziativa: sono state scelte le associazioni e gli enti che prendendo parte ad Azioni Progettate Insieme avranno
Il crowdfunding è uno strumento pragmatico, capace di interpretare al meglio il ruolo di Banca comunitaria impegnata a rispondere efficacemente ai bisogni delle realtà locali.
accesso gratuito a un percorso di formazione per acquisire le competenze utili a sviluppare una raccolta fondi online efficace.
Ora i candidati possono proporre una bozza del proprio progetto e presentarlo alla Banca per ottenere un cofinanziamento pari al 20% del proprio budget di raccolta (fino a un massimo di 1.000 euro). Cofinanziamento
(20% del proprio budget)
Un Viaggio condiviso
In questo percorso la Banca si affida all'esperienza di Ginger Crowdfunding, che gestisce la piattaforma Ideaginger.it, leader in Italia per il successo delle sue campagne. Dal 2013, Ginger ha guidato oltre 1.200 progettisti nel realizzare le loro iniziative, offrendo formazione pratica e consulenze personalizzate grazie al suo team di esperti campaign manager. Su Ideaginger.it sono stati raccolti più di 13 milioni di euro, con un tasso di successo del 96% che supera significativamente la media nazionale.
Perchè api?
Esiste in natura un piccolo animale che attraversando secoli, civiltà, diverse condizioni ambientali, non è mai venuto meno alle sue caratteristiche di operosità e di responsabilità della vita vegetale: l’ape. Operosità perché è un’instancabile lavoratrice nella raccolta del polline e del nettare, nella produzione del miele, ma anche nel mantenimento e nella custodia della società in cui vive. Responsabilità della vita vegetale perché l’ape provvede a circa il 70% dell’impollinazione del mondo botanico.
Protezione e pianificazione i cardini della consulenza
Mettere al sicuro oggi la famiglia e il patrimonio futuro.
Responsabile

Davide Grassetto
del Servizio Finanza
Le analisi che annualmente vengono pubblicate dall’Istat e dalla Banca d’Italia riguardanti la ricchezza in Italia mettono in evidenza l’ingente patrimonio delle famiglie italiane. Questo cospicuo patrimonio non è adeguatamente bilanciato né da una corretta pianificazione finanziaria né da una copertura assicurativa, quest’ultima, anzi, risulta essere molto al di sotto della media europea.
L’evoluzione della società (minore natalità, allungamento della speranza di vita, minore offerta di sanità pubblica etc) vedono accrescere in prospettiva i bisogni di protezione e pianificazione. BCC Venezia Giulia nel suo organigramma comprende il Servizio Finanza composto dal Responsabile Davide Grassetto, Vice Responsabile Davide Broggian e i referenti assicurativi Alice Benedetti e Luca Da Prato. Chiediamo a Davide Grassetto di illustrarci brevemente come possiamo proteggere la nostra famiglia e la nostra attività.
È possibile identificare per tempo le soluzioni che permettono con calma e ragionevolezza di prendere delle decisioni in questa direzione?
Ci sono numerosi prodotti assicurativi e finanziari a tutela del patrimonio e utili per una corretta pianificazione finanziaria: si va dalla protezione della persona o del bene immobile al fondo pensione, al piano ad accumulo per poi salire ad una gestione del patrimonio
La tutela del patrimonio personale è un pensiero costante, qualunque sia la professione esercitata e qualunque sia l’età delle persone.
immobiliare e mobiliare.
La tutela del patrimonio personale è un pensiero costante, qualunque sia la professione esercitata e qualunque sia l’età delle persone. Ugualmente può dirsi per la gestione dei patrimoni, siano essi in proprietà esclusiva o in comunione tra i vari membri della famiglia, con una particolare preoccupazione, in quest’ultimo caso, con riguardo alla loro suddivisione futura. I consulenti di BCC Venezia Giulia sono in grado di pianificare insieme al cliente “oggi” la gestione del proprio patrimonio per il futuro, stabilendo nel presente le condizioni di amministrazione che dovranno attuarsi nel tempo in dipendenza delle varie situazioni che si potrebbero venire a verificare. Condizioni di gestione che, a seconda degli eventi, possono sempre essere personalizzate e costantemente manutenute.
Si possono prevedere future condizioni di gestione del patrimonio in comunione?
Le difficoltà della gestione dei patrimoni in comunione possono essere evitate stabilendo anticipatamente come i beni devono essere gestiti, i meccanismi e le regole per la soluzione di conflitti che possono sorgere tra i comproprietari, così stabilendo a priori e, preferibilmente quando i rapporti sono distesi, come i beni comuni devono essere suddivisi e con che regole. La consulenza serve proprio a identificare assieme le soluzioni più adatte alle proprie esigenze.
Quali sono le assicurazioni indispensabili per “vivere protetti”?
Siamo costantemente esposti ad eventi potenzialmente dannosi per la nostra salute, quella dei nostri cari, i nostri beni ed il nostro patrimonio, le assicurazioni sono strumenti contrattuali che ci aiutano a sopportare meglio l’eventuale evento infausto.
Come lo fanno?
Consentono di trasferire ad altri (la compagnia di assicurazione) l’onere economico da sopportare per ripristinare la situazione di normalità che stavamo vivendo prima del fatto dannoso. I consulenti della nostra Banca possono costruire un piano assicurativo che comprenda la cura della salute, la protezione della famiglia, della casa e dei nostri amici animali. Per trovare la soluzione più adatta si può
SERVIZI BCC
Le soluzioni assicurative della nostra BCC offrono tutte le garanzie per proteggersi al meglio dagli imprevisti di tutti i giorni.
effettuare un “check up” assicurativo richiedendo una consulenza in filiale.
Come possiamo difendere la nostra casa e la nostra famiglia dagli inconvenienti di tutti i giorni?
La casa è il luogo dove viviamo, dove accogliamo le persone care, è l’ambiente in cui facciamo crescere i nostri figli, il rifugio dove condividiamo emozioni ed esperienze con i nostri amici a quattro zampe. Che sia di proprietà o in affitto o che stiamo per acquistarla grazie ad un mutuo merita tutta la nostra attenzione. Le soluzioni assicurative della nostra BCC offrono
tutte le garanzie per proteggersi al meglio dagli imprevisti di tutti i giorni: incendio, calamità naturali, furto, assistenza (per avere un supporto certo ed immediato in caso di emergenza e/o di un sinistro) responsabilità vivile della famiglia e delle imprese, tutela legale, infortuni etc.
Aver cura della propria abitazione con strumenti assicurativi significa tutelare la fetta più importante del nostro patrimonio umano ed economico. Pensarci oggi per mettere al sicura la nostra famiglia e i nostri cari è un segnale importante di rispetto e protezione.

Da sinistra: Alice Benedetti, Davide Broggian e Davide Grassetto

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Una consulenza di valore che ti consente la corretta pianificazione finanziaria per te e per la tua famiglia.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione di specifici prodotti e/o servizi leggere attentamente i materiali informativi ad essi corrispondenti, consultabili sui Siti Internet e nelle Filiali delle Banche di Credito Cooperativo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea nonché, per specifici prodotti/servizi, anche sui siti dei rispettivi emittenti/offerenti (es. Compagnie di assicurazione, Società di Gestione del Risparmio/SICAV, etc)
BCC Venezia Giulia e lo stretto legame con il territorio
Il rapporto con la comunità e il territorio è un lavoro continuo che impone una presenza costante per essere riconosciuti come punto di riferimento.
BCC Venezia Giulia sostiene le comunità locali con donazioni, sponsorizzazioni e altre forme di supporto a progetti ed iniziative che rispondono a bisogni concreti e diffusi in ambito sociale, ricreativo, sportivo, culturale, sociosanitario ed assistenziale. Anche nel 2024, la Banca non fa mancare il proprio l’impegno sociale a favore della propria comunità: sino alla fine di maggio sono stati deliberati complessivamente 565.363 euro per sostenere 155 iniziative per opere di sostegno alla sanità, alla cultura e al sociale nonché donazioni di beneficenza.
Iniziativa
Festival dell’Acqua
Quando 16 – 19 maggio 2024
Dove Staranzano
Sito www.acquafestival.it
Il Festival dell’Acqua di Staranzano si è svolto dal 16 al 19 maggio proponendo contenuti di carattere storico, scientifico e ambientale relativi all’acqua attraverso linguaggi diversi, perché intende parlare a tante fasce di pubblico differenti, con particolare attenzione per le nuove generazioni. Al centro del Festival il cambiamento climatico, lo spreco, la sete quale motore di conflitti e migrazioni, l’importanza dell’acqua nelle relazioni internazionali, le potenzialità di un suo corretto utilizzo e tanti altri attualissimi temi. Tanti anche gli strumenti per “raccontare” l’acqua: talk a carattere divulgativo, attività per le scuole, visite guidate, mostre, spettacoli e reading, per quasi 30 appuntamenti in 4 giorni.
SOCIETÀ KAYAK CANOA MONFALCONE
Iniziativa
Contributo annuale all’attività agonistica e sportiva
Quando tutto l’anno
Dove Monfalcone
Sito www.canoamonfalcone.it
La Società Kayak Canoa Monfalcone ha sede a Marina Nova e fu fondata nel 1987 da un gruppo di appassionati con l’intento di promuovere lo sport della canoa canadese/ kayak sia di carattere competitivo che amatoriale. L’associazione ha lo scopo di educare moralmente e fisicamente i soci, divulgare lo sport della canoa agli effetti ricreativi e agonistici, promuovere gli sport nautici, preservando le tradizioni nautiche e cementando i rapporti con le associazioni consorelle. Oggi, superati i 30 anni di vita, la Società continua instancabile la sua attività, allenando una squadra agonistica di giovani atleti e anche meno giovani, e la pratica attiva dell’agonismo è sana consuetudine tra i soci.
Iniziativa
Contributo annuale all’attività
Quando tutto l’anno
Dove Romans d’Isonzo
Sito www.invictilupi.org
Invicti Lupi è un’organizzazione di volontariato nata a Romans d’Isonzo nel 2011 con lo scopo di valorizzare il passato storico longobardo dei nostri territori. Attraverso la ricostruzione di scene con uomini e donne dell’epoca, la riproposizione della vita civile e di quella militare, la divulgazione storica realizzata attraverso variegati mezzi (living history, archeologia sperimentale, produzioni multimediali, organizzazione di eventi, didattiche nelle scuole, spettacoli, attività sportiva, attività artigianale, etc), Invicti Lupi si adopera affinché l’importante passato storico della nostra Terra non vada perduto nelle sabbie del tempo.
Nel corso di questi mesi Invicti Lupi sta realizzando il primo villaggio longobardo esistente in Europa: Romans Langobardorum.
Iniziativa
Contributo annuale all’attività
Quando tutto l’anno
Dove Trieste
Sito www.fondazioneluchetta.eu
La Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin è una ETS che dal 1994 opera a sostegno di bambini e bambine feriti o colpiti da malattie non curabili nei Paesi di origine. La Fondazione provvede a tutto ciò di cui i bambini e bambine e i loro familiari hanno bisogno, con l’obiettivo di assicurare la miglior qualità della vita possibile durante il loro periodo di cura. La Fondazione opera in stretta collaborazione con una serie di strutture ospedaliere, in particolare l’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, presso cui è in cura la maggior parte degli ospiti.
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VANESSA UN PONTE PER LA VITA E LA SOLIDARIETÀ APS
Iniziativa
Associazione Promozione
Sociale
Quando tutto l’anno
Dove
Staranzano
Sito associazioneonlusvanessaguido.it
Associazione Promozione
Sociale nata dalla prematura scomparsa di Vanessa Guido per leucemia, l’APS vuole aiutare i bambini colpiti da gravi malattie e disagiati. Quest’anno organizza la 3° edizione della staffetta motociclistica “Bikers... Lungo la strada della Vita e della solidarietà” Insieme Contro la Leucemia e Mieloma.



BCC Venezia Giulia nata nel 1896, oggi compie un anno
UN ANNO FA IL CAMBIO DELLA DENOMINAZIONE
BCC VENEZIA GIULIA

OGGI ANCORA DI PIÙ DI NOME E DI FATTO
Un anno fa l’Assemblea dei Soci approvava il cambio della denominazione.
Oggi la Banca si conferma a pieno titolo la BCC della Venezia Giulia.
