Italia che ti rappresenta, decidendo il volto e come vestirlo. Una volta pronto guidi il tuo visitatore virtuale, lo fai interagire tramite chat e simuli le attività.
«Parlare del Metaverso oggi è come aver parlato di internet negli anni novanta, ignorare il fenomeno non lo annulla, bisogna prepararsi a gestirlo»
«È uno dei ventotto laboratori didattici, presenti sul territorio italiano, rivolto ai docenti su temi inerenti il digitale e le metodologie didattiche che si avvalgono delle stesse», spiegano il dirigente scolastico Giuseppe Martino e il professor Mauro Sabella dell’istituto Ponti. «Negli ultimi quattro anni di lavoro sono stati formati circa cinquemila docenti, tramite progetti mirati. Tra le aree tematiche proposte ha avuto una larga adesione la formazione sull’augmented, virtual e mixed reality (realtà aumentata, virtuale e mista). Anche la formazione sulla gamification e sul coding sono state molto seguite e le stesse hanno visto un ampio riscontro sui ragazzi da sempre abituati a muoversi in contesti virtuali ed immersivi come possono essere minecraft, roblox e fortnite».
La realtà virtuale tra i banchi di scuola Nasce il progetto che, sfruttando la tecnologia, consente di lavorare in sicurezza DIGITALE
di Silvia Morrone
14 — Zeta
Che cosa succede se docenti e studenti interagiscono a migliaia di chilometri di distanza, magari da continenti diversi, come se fossero nella stessa aula? L’istituto tecnico Andrea Ponti di Gallarate entra nel Metaverso il 9 maggio 2022. Un semplice click e sei nel laboratorio virtuale che riproduce quello della scuola. Sembra un gioco di simulazione della vita come in The Sims, ma è tutto vero. Accedi al future lab virtuale attraverso la piattaforma Coderblock: scegli il tuo nome, il genere e modifichi l’avatar
Una realtà virtuale, il metaverso che «interessa» molte «aziende» e che ha attratto l’istituto tanto da «inserirlo all’interno del progetto STEM vinto dalla scuola, anticipando anche quelle che saranno le nuove tendenze della comunicazione e della formazione. È una didattica efficace, tale da trascinare anche gli alunni abituati ad essere passivi spettatori». Il dirigente e il professore precisano: «tra le varie società presenti sul territorio italiano ci ha incuriosito la start up Coderblock che grazie ai suoi ambienti presenti in rete ci ha permesso di valutare le potenzialità del metaverso anche in ambito didattico. Dopo una serie di incontri tecnici con il loro staff e quello del team dell’innovazione digitale dell’Andrea Ponti, è stato riprodotto in ogni suo dettaglio il future lab con possibilità di accesso rivolte a centinaia di persone che possono identificarsi ed interagire tramite avatar personalizzati».