Graffiti n.5 - 2015

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o t s e ro u q in nume

In questo numero…

Si riparte! E noi di Graffiti ci siamo a tenerti compagnia. Riparte la scuola, gli allenamenti di calcetto, il corso musicale o quello d’inglese, riparte il gruppo associativo… Dopo l’estate gli inizi sono tanti, ma forse non tutti uguali. C’è di sicuro un anno in più alle spalle che ci ha fatto maturare e, perché no, guardare le cose da un’altra prospettiva. Ci sono quegli inizi totalmente nuovi e inediti, c’è la paura di quello che verrà, mista alla grande voglia di mettersi alla prova. C’è da rendere nuove esperienze già vissute, facendo i conti con il passato. E allora immergiamoci insieme in questo nuovo numero, cerchiamo di capire quali sono i momenti in cui abbiamo ricominciato e dove ci portano, quali sono le aspettative e i modi di affrontarli. Il Signore ci aiuta a dare nuovo significato alle cose che viviamo e allora, insieme, cerchiamo di immaginare la scuola che vorremmo o l’entusiasmo per la nascita di un nuovo gruppo; visitiamo con la mente e con il cuore il Nepal che comincia di nuovo a vivere, ma anche chi a un certo punto della sua vita sceglie come Bill Gates, di intraprendere nuove strade. E allora, zaino in spalla e mettiamoci in cammino, un nuovo anno associativo è alle porte, tocca a noi viverlo al meglio!

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tione ni s e u Q sazio n e s i d vare un certo Capita a volte di pro non è la nausenso di nausea, e e o da stansea da indigestion una nausea di chezza. Si tratta di ali di farta fat re, ola tutta partic , di sensi acuiti, falla nello stomaco te, di vita che di cuore che pulsa for È la nausea a. vit irrompe nella tua sazione bellisdegli inizi, una sen e che apre il sima, che ti scombina conda. È la cir ti cuore a quel che e si prova ch ne zio stessa sensa ora... Sì, perché quando ci si innam ci si possa inin fondo chi dice che persone?! Ci lle namorare solo de zioni, delle ua sit lle de si innamora ostacoli, delle opportunità, degli , di ciò che è sfide, degli incontri ore che ci ha err fatto bene, di un piccole cose lle de , chi oc aperto gli può essere ocquotidiane... Tutto letteralmente casione per farci vita! la r pe ta perdere la tes facile prosì co è n no , lte Però, a vo ne zio . Capita vare questa sensa viamo a viagtro purtroppo che ci

editoriale

di Lucia Colombo e Michele Tridente

giare con il pilota automatico e tendiamo a farci sco rrere addosso ogni giorno come se fosse uguale ai precedenti e ai successivi. Che cosa ci potrebbe ma i essere di interessante nella rou tine? Innanzitutto il fatto che mai nulla, ma proprio nulla è ugua le! C’è sempre quel tanto di im perfezione che crea l’unicità e ch e si fa finestra verso l’opportunità : sta a noi riconoscerlo... Oppure potrebbe su ccedere che ci lasciamo spaventar e di fronte alle novità: e allora la na usea che proviamo diventa tutt’a ltro che piacevole, ci stordisce, ci imprigiona, ci fa sentire male. Ma poi perché? Forse che nel profon do di noi ci sia una vocina cattiva che ha deciso di farci credere che il nuovo debba essere per forza negativo? Ma anche se fosse, cos a potrebbe mai questa vocina di fro nte a un Dio che da sempre vuole la nostra felicità? La risposta è facile: nulla! E allora lasciamoci guidare dal Signore, affidiamoci a Lui, per scoprire e riscoprire tut to il nuovo e tutta la vita che ci as petta. In qualsiasi punto de lla terra vi troviate e in qualsiasi momento della vostra vita siate, vi auguriamo tanti buoni inizi, accoglie teli con un sorriso e con un cuore innamorato!

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i t t ca

s

di Leonardo de Gennaro

a In preghiera sulla tomb Insieme c’è più festa! a Diocesi di Matera-Irsin o ll Be no ni To n do di

Giovanissim i della par rocchia S. Angeli di N Maria degli ardò (LE) Diocesi di Nardò-Galli poli

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start

indice

Ogni punto è un... inizio di Raffaele Strocchia

Ogni istante un nuovo inizio di Martina Decaroli

focus

Cosa ti aspetti dal domani? e d i ins di Marila Di Francesco Per avere occhi e cuore nuovi di don Tony Drazza

L’estate è finita, è ora

rimettersi in moto! mueldtiia didi Leonardo de Gennaro m H I mille finali di IB I tEC

lita’

a spiritu

scuola che vorrei uola Ladi Roberta Lancellotti

Voglia di qualcosa di nuovo! di Martina Vitaliti

di Antonio Iannaccone

o Baku, la Napoli

d av gan

sc

giro

C ita di A

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Astro Samantha torna sulla terra: un viaggio lungo 200 giorni di Marila Di Francesco

zie

ex noti

... essa aveva nel becco e ramoscello di ulivo dsoione un n o di Margherita Bosi mmis o Bill Gates non nu avostlot riaè solo Microsoft un di Alice Gardin

cinema

Cinema di Raffaele Chiarulli

del Caucaso di Raffaele Strocchia

l’ang’oemloail dell

L’attualità ci interroga

il tuo primo passo? ItsI Com’è F F Petrus e Alessandro GRgAame Garuglieri

A Pagina di presentazione del N I G E PAFRE nuovo anno associativo Iniziare è il segreto per riuscire di Claudia D’Antoni

ipse dix

it

Scelti per voi

a.it cattolic oma e n o i z 5R i@a graffit ia, 481 – 0016 l e Via Aur

secer lvtioi di Sofia Franceschini p 3


t r ts a

Ogni punto è un... inizio

INIZIA a unire i puntini e scopri cosa apparirà...

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di Raffaele Strocchia

Chi non ha mai giocato a unisci i puntini? O sotto l’ombrellone o nel bagno di casa o la domenica pomeriggio dopo pranzo. Mentre gli adulti risolvevano i rebus e i cruciverba delle ultime pagine (quelli più difficili) ai bambini piaceva tanto unire i puntini. Il gioco, detto anche punto a punto, contiene un disegno che inizialmente è impossibile vedere. Di questo infatti sono indicate solo le coordinate grazie a una sequenza di puntini numerati. Ed è solo tracciando delle linee tra questi pun-


tini, collegandoli seguendo un ordine numerico, che si può scoprire l’immagine. Potrebbe essere una giraffa, un surfista sulle onde, una coppia che balla il tango, un razzo, un fiore... ma è veramente impossibile individuare cosa apparirà prima di aver terminato il gioco. E risulta difficile scoprirlo anche mentre la matita è sul foglio intenta a tracciare le linee tra un punto e l’altro.

start

Ogni punto è un... inizio e le linee tra un pallino nero e l’altro rappresentano la strada che conduce al nuovo inizio. Ed è solo alla fine, quando il disegno verrà completato, che sarà possibile scoprire cosa è stato realizzato. Nel frattempo, non si può far altro che avere fiducia che in qualche modo i puntini si uniranno. 5


t r ts a

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Il gioco che ti proponiamo avrà come immagine finale quella di un animale che nel corso della sua esistenza è costretto a subire una magnifica trasformazione per poter continuare a vivere. E a volte il cambiamento è necessario anche per l’essere umano, affinché possa tirar fuori il meglio si sé.


di Martina Decaroli Quando pensiamo a un nuovo inizio, istintivamente ci viene in mente qualcosa di grandioso, una novità bomba! E invece un piccolo cambio di prospettiva potrebbe cambiare la nostra visione delle cose…

ffooccuuss

Ogni e t n a t s i o v o u n n u inizio

«L’atto di incominciare, di dare l’avvio a qualche cosa». Ecco come il dizionario della lingua italiana definisce la parola “inizio”. La cosa più interessante in questa definizione è, inaspettatamente, l’ultima parte, quel bellissimo e indefinito “qualche cosa”. Il dizionario non specifica “qualcosa di nuovo”, né dice “qualcosa di già pianificato”, dice solo

«qualche cosa», lasciando ad ogni parlante la facoltà di utilizzarlo come più preferisce. Già, perché l’atto di iniziare non presuppone per forza una pianificazione e neppure una novità! Pensiamo a quante cose iniziamo ogni giorno, nel nostro semplice quotidiano: apriamo gli occhi al mattino, lasciamo il tempo al cervello per capire su quale

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s u s c ffoocu strano pianeta ci troviamo e all’improvviso eccola là, la straordinaria ed elettrizzante sensazione di onnipotenza! Certo, perché dal momento in cui ci svegliamo, qualsiasi cosa può accadere nella nostra giornata, qualsiasi cosa di inaspettato ma anche di pianificato. E tutto ciò rappresenta un inizio: è un inizio varcare la soglia della classe, che sia la stessa da qualche anno o che sia una nuova, è un inizio parlare con il nostro migliore amico per la prima volta nell’arco della giornata o per la prima volta in assoluto, senza sapere

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quanto importante quella persona diventerà per noi, esattamente come è un inizio andare a quell’odioso corso di inglese al quale i tuoi genitori ti hanno iscritto forzatamente, oppure iniziare un’avventura con un nuovo gruppo giovanissimi in Ac. Insomma, ogni istante della nostra giornata


rappresenta un nuovo inizio, che noi ne siamo consapevoli o meno, e ognuno di essi può essere intrapreso con fiducia e con la voglia di poggiare un solido mattone nel magnifico edificio che è la nostra vita! Il Signore non smette mai di disseminare sul nostro percorso tante possibilità , ma la migliore di tutte è sicuramente la possibilità di scegliere come affrontare la nostra vita, giorno per giorno. E allora

focus provate anche voi, da domani, a svegliarvi assaporando per un istante la bellezza di sapere che tutto potrebbe cambiare, se solo fossimo pronti a vivere con un sorriso interiore tutti i piccoli inizi di ogni giorno.

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i t t e p s a i t a s o C dal domani?

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Un giorno, non molto lontano, arriverà il momento in cui ti fermerai e ti farai domande sul futuro, chiedendoti cosa ne sarà di te e di tutti i tuoi sogni, ti domanderai se sarai in grado di raggiungere al massimo i tuoi ideali e se mai un giorno diventerai quello che davvero desideri. Cremonini cantava: «Cosa mi aspetto dal domani…» E tu... cosa ti aspetti? Ti è mai capitato di essere stato obbligato da tua madre a iscriverti a un noiosissimo corso d’inglese e tu l’hai accontentata senza avere nessuna voglia, solo per non darle dispiacere? Ma poi, è proprio lì, durante quel corso, tra una regola grammaticale e una correzione della pronuncia, che con il passare del tempo hai capito che magari in un futuro vorresti studiare nella magnifica Londra e imparare l’in10


ti

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inside glese ti tornerà utile per continuare i tuoi studi all’estero; e allora le tue aspettative, senza neanche accorgertene, aumentano. Ed è così che una scelta imposta diviene per te un’opportunità. Di certo da bambino immaginavi il tuo futuro... ma a quattordici anni spesso ci si ritrova a fare cose imposte “per il tuo bene”, senza capirne l’importanza, ed è solo crescendo che il modo di vedere il mondo cambia. A diciotto anni sei abbastanza grande per assumerti la responsabilità delle tue scelte; certo, non è detto che tutte quelle che farai saranno quelle giuste, ma maturando comprenderai cosa la vita ti offre e cosa è giusto per te. La vita è fatta di scelte, giuste o sbagliate, la cosa importante è FARLE. 11


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e d i sinpsir

ta i l a itu

Ognuno di noi, a partire dall’adolescenza, inizia a costruire il proprio futuro, facendo delle piccole ma significative scelte; spesso queste scelte sono imposte oppure difficili da compiere, ma è solo mettendoci in gioco e rischiando che pos12

inside

siamo costruire il nostro domani. Semmai capiterà che le cose siano l’esatto contrario di quello che ti aspettavi, semmai si verificherà un evento che scombussolerà tutti i tuoi piani e ti costringerà a riprogrammare tutto, non disperare caro giovanissimo! Non ti resta che affidarti a Gesù e lasciarti inondare e travolgere dal suo amore. In Lui tutto è possibile e, stanne certo, non rimarrai deluso.


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di don Tony Drazza

Per avere occhi e cuore nuovi

a t i l a u t i r i sp inside Permettimi di cominciare con questa immagine. Tu che sei sportivo e non segui solo il calcio, chissà quante volte l’hai vista: è la partenza di una gara di nuoto. Però hai mai notato quanta attenzione mettono questi atleti nella preparazione? Come mettono i piedi e come sistemano le mani sul blocco? Chi ne capisce mi ha detto che molto della gara dipende da quella posizione e dallo slancio che riescono a dare all’inizio. Ora tu mi dirai, che c’entra? Io ti dico invece che secondo me c’entra molto. Avere la forza necessaria per pensare gli inizi di ogni nostra vicenda è una bellezza che possiamo solo gustare dopo, quando la gara della vita è ormai in corso. Però, come puoi ben immaginare, questo inizio dal “blocco di 13


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a t i l tua

i r i p s

partenza” prima della gara, arriva solo dopo una preparazione fatta di allenamento, fatica, rinunce e anche di cose belle che ti fanno gonfiare il cuore nel petto. Posso dirti che la vita mi sembra proprio così. Ci sono inizi che devi prendere in considerazione e che devi custodire. Ci sono inizi che ogni giorno la vita ti mette davanti e tu ti devi attrezzare per dar seguito al nuovo che ti viene proposto. Ma come dicevo, c’è anche la preparazione che non deve essere assolutamente dimenticata. Ci sono delle cose che tutti, io, te, i nostri amici, dovremmo riscoprire: essere capaci di preparare il cuore e la nostra “terra” per essere pronti 14

agli inizi. Perché dico questo? Perché dalla mia vita e dai miei anni ho scoperto che per cominciare qualsiasi cosa è necessaria una buona preparazione e ottime attrezzature. Quali sono le attrezzature? Per prima cosa, è importante “tirar fuori” quello che ti appesantisce il cuore e non ti serve realmente; mettere da parte quello che di pesante ti porti dentro e così fare spazio. Non puoi cominciare e non puoi pensare di mettere i tuoi piedi sul “blocco di partenza” se non tiri fuori da te le pesantezze. Per la seconda ti riporto la


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frase di Marcel Proust che ho fatto stampare su una maglietta: «Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi». Ecco quello che ti auguro in questo tempo: avere cuore e occhi nuovi. Il cuore, che ti permetta di trovare la forza per ripartire e gli occhi, che ti permettano di vedere in modo nuovo, attraverso il volto degli altri, il volto di Dio nella tua vita. Questo è quello che conta. Fidati! Buon nuovo inizio e una carezza al tuo cuore!

a t i l a u t i r i sp Signore, ti prego per questo nuovo inizio, per un nuovo anno in Azione cattolica, perché riusciamo a preparare i nostri cuori all’incontro con Te! Donaci occhi nuovi per riuscire a vederti nei volti dei fratelli, così da poterli accogliere con cuore puro e aperto, come solo Tu Signore sai fare! Denise Zampini

Se vuoi, puoi scrivermi i tuoi motivi di ringraziamento su Fb. Insieme li potremo presentare come preghiere a Dio. Ti aspetto! 15


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stico, portiamo in alto Per iniziare al meglio quest’anno scola i per una scuola le nostre aspettative e i nostri desider migliore e non così distante!

Finite le vacanze, è ora di tornare sui banchi di scuola, inizia un nuovo anno e, con la testa ancora tra gli ombrelloni, iniziamo a viaggiare un po’ con la fantasia. Cerchiamo di disegnare nella nostra testa le mura della scuola che vorremmo. Ci viene in mente una high school americana o un liceo norvegese… Eppure inevita-

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bilmente finiamo a pensare al nostro istituto... effettivamente è quella l’immagine della scuola che vorremmo. Non una scuola lontana, mitica, ma una scuola reale che ha i volti dei compagni di classe e dei professori che la vivono. E allora eccola la scuola che vogliamo. Vogliamo una scuola che sia davvero per tutti,


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che non lasci indietro chi fatica a comprare il biglietto dell’autobus o i libri scolastici. Vogliamo una scuola che non sia un «ospedale che cura i sani e respinge i malati» (don Milani), ma che sia aperta e inclusiva, dove ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità, perché non ci siano gli stupidi e i secchioni, ma solamente ragazze e ragazzi che abbiamo voglia di imparare. Vogliamo una scuola che sia palestra di democrazia, di libertà e di partecipazione, una scuola in cui i protagonisti siano gli studenti e non i libri o le interrogazioni. Vogliamo una scuola che non si lasci sfuggire nessuno, perché il fenomeno della disper-

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sione scolastica (cioè dei ragazzi che abbandonano la scuola) è una grandissima sconfitta per la dignità del nostro paese. Per questi nostri compagni di classe vogliamo che la scuola sia la migliore alternativa a un lavoro “precoce” o a un “dolce far niente”. Vogliamo una scuola fatta di relazioni belle, in cui non solo i professori insegnino agli studenti, ma gli studenti apprendano insieme l’uno dall’altro, e i professori con loro si migliorino. Sappiamo bene che scuola vogliamo, e lo sa anche il Msac, il Movimento studenti di Ac. 17


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Nei mesi passati abbiamo sentito parlare di “Buona scuola”, tra critiche e controversie. Il Msac si è impegnato tanto per pensare e creare una scuola che sia davvero buona, davvero bella, vera. Raccogliendo le varie idee degli studenti sparsi per tutta Italia, ha scritto il suo «Manifesto della “Buona Scuola”» (si può trovare sul sito www.msac.azionecattolica.it).

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Lui 25 me Proposte valide e concrete, piene di passione ed entusiasmo, segno che l’anima della scuola sono gli studenti e che insieme è possibile realizzare la scuola che vogliamo.


di Martina Vitaliti

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scuvditoi aAlac

Voogglili a adidi V qualcosa di nuovo qualcosa di nuovo!

Lui: Salvo Tomaselli (in arte Tomas) Lei: Giada La Spina (mai chiamarla 25 anni, ex msacchino doc, attuale Giadina, io vi ho avvisati) prossima membro di équipe giovani diocesana. 18enne, futura interior designer, zero esperienze in Ac. Cos’hanno in comune? Questo è stato il loro primo anno in un gruppo giovanissimi parrocchiale (parrocchia S. Antonio Abate – Belpasso – Diocesi di Catania); insieme, lui da educatore e lei da -issima. Vediamo com’è stata questa loro nuova esperienza! Tomas ha da sempre partecipato alla vita diocesana dell’associazione: «La dimensione parrocchiale, sebbene non vissuta pienamente

come servizio, è sempre stata presente nei miei pensieri. Ho sempre coltivato l’idea di fare l’animatore, ma credevo che non rientrasse nelle mie corde». Come spesso accade nella vita, è tutta una questione di tempismo; nonostante più e più volte sia stato proposto a Salvo di dare il suo pic19


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colo contributo in parrocchia, lui si è sempre tirato indietro perché «non mi sentivo pronto». Questa volta è stato diverso: «Ho accettato perché era qualcosa di nuovo, che sapevo dentro di me di voler fare, che mi allettava. Mi incuriosiva l’idea di essere educatore in un gruppo giovanissimi». La titubanza di Giada, invece, è durata solo qualche settimana dall’invito di Mariasanta, sua amica e -issima di vecchia data. «La voglia di fare qualcosa di nuovo, di mettermi in gioco, di colmare quel vuoto che da un po’ di tempo sentivo dentro» le hanno dato la forza di vincere la sua timidezza e la sua paura di entrare in un gruppo già formato, stessa paura nutrita da Tomas! «Mi aspettava un compito molto 20


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arduo. La prospettiva di prendermi cura di un gruppo di ragazzi mi spaventava». Le paure relazionali di sono rivelate infondate. «Mi sono sentita subito accolta, certo giusto il tempo di ambientarmi e di conoscerci. Non mi sono mai sentita fuori posto, né tra i ragazzi, né con gli educatori». Nemmeno Tomas si è mai sentito solo, sin da subito con gli altri educatori è nato quell’affiatamento che gli ha dato per tutto l’anno «la consapevolezza di non essere soli. Ho sperimentato quotidianamente l’incontro di Cristo nell’altro». «I ragazzi mi hanno dato tanto», continua Salvo, «ho acquisito fiducia nelle nuove generazioni. Anche il mio rapporto con Dio ne è uscito rafforzato». Per Giada è stata la prima esperienza in un gruppo, «non sapevo cosa aspettarmi, zero aspettative. Ho rafforzato la mia fede, anche grazie al confronto con gli altri». 21


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Astro Samantha torna sulla terra:

di Marila Di Francesco

un viaggio lungo 20 0

È cominciata il 23 nov embre 2014 l’avventur a di Samantha Cristofor etti, capitano 37enne dell’Aeronautica militar e che è anche la pri ma donna italiana ad and are nello spazio. Il viaggio, durato circ a 200 giorni, che da piccoli ognuno di noi almen o una volta ha sogna to di

fare. Molto attiva sui so cial, Saman messo a og tha ha pernu questa espe no di noi di condivid ere con lei rienza unica, naggio pubb di lico, autentic ventando un persoo modello pe di fare qual cosa di ecce r chi sogna zion Graffiti ha pa rlato con Ele ale nella vita. na Esposito cesi di Ancon della dioaqualche pens Osimo per condivider e insieme iero. 1) Hai seguito il viaggio di S amantha Cr Sì, l’ho segu istoforetti ne ito principa llo spazio? lmente perc sono orgogl hé, in quan iosa che sia to donna, stata proprio tecipare a qu un’astronaut esta importa a a parnte mission e.

ano l corpo um succede a essere stato sa co i a S 2) dopo sulla terra o? al rientro nello spazi ata su o p m te così tanto non ero molto ferr te do le Inizialmen mento, ma veden o retti rg fo a o st o quest antha Cri m a S i ene d vi i , immagin allo spazio roo ritorno d a su ia l d a , se e ch na dersi su u fatto aiutata a se o incuriosita e ho n oltre , so e i telle, m operto ch he. Ho sc boliti e rc d ce in ri li, o lle e sc d gati ai mu le i tà, si vi m le ra b g i ro ai p ancanza d el parm lla e d a causa anche n o difficoltà riscontran

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giorni

lare e nel vedere nitidamente, oppure che trascorrere molto tempo nello spazio velocizza l’invecchiamento. Durante il periodo di riabilitazione, gli astronauti devono rafforzare ossa e muscoli per riuscire a camminare di nuov o normalmente, afferrare gli oggetti con facilit à e riabituarsi al cibo e alle bevande terre stri, per le prime tre settimane non possono guida re e devono anche limitare i contatti con gli altri esseri viventi perché sono sensibili a germi e batteri e potrebbero ammalarsi facilmente.

3) C è to Son torn gli so te a n d


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appena tha non n a m a S lpito di e il riti ha co sebben 3) Cosa sulla terra? tto che, per lei e per fa l ta a a d cile è torn ito tupita stato fa bia sub masta s Sono ri a terra non sia a atterrata ab possas ull en torno s tronauti, app zza e la appena i, as stanche gli altri onostante la la foto in cui le , infatti, io o ,n sorriso i mi ha colpit re: nello spaz auta ne o n o o P fi tr . n s a u a z z a a te to la nostr , annus suo ges atterrata no profumi, e anza. Questo o e nac o n n s a a i non c to la m é è molto um a grande er senti h n deve av rò colpito perc e segno di u tire to e tto sen mi ha p a anche delica deve aver fa o m rl , turale ompie casa. ità, e c sensibil veramente a te, avrà m a S o tr n istan u r As e p o sol e sto anche e a qu ndo te, re part 4) Seco ura di prende Perché? a te? avuto p così importan to t e prog

Sebbene sia capitano dell’Aero a nautica militare e abbia esperienz pasnel suo campo, la prospettiva di dal suo sare quasi sette mesi lontana spavenla aver deve cari pianeta e dai suoi cielo ci si tata. Inoltre, quando si guarda il sia picrende conto di quanto ognuno di noi erso e univ dell’ a dezz gran alla colo rispetto a si sia credo che anche la nostra astronaut ta dalsentita così, minuscola e spaventa . ersa imm bbe sare si e l’ignoto nel qual astronauti 5) Samantha ha affermato: «Gli può eslei te do Secon ». lebrità non sono ce ? sere un esempio per i giovani di oggi

Credo che As troSa l’esempio perfetto m sia per i giovani, perché lei ha avuto il coraggio di sping ersi oltre, nel vero senso della rola, senza ferma parsi davanti agli osta coli che, come lei, tutti no i incontriamo durante il percorso. La nostra genera zione, infatti, tende ad av ere orizzonti limitati, o a senti rsi inadeguata ai propri sogni, perché spaventata dal futuro e dalla mancanza di opportunità. Qu este paure, però , frenano qualunq ue desiderio e progetto, invec e il coraggio, la buona volontà e l’impegno pe rmettono che qu esti si realizzino .

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e o d ione «... essa aveva n o mmiss nel becco un di Margherita Bosi

ramoscello di ulivo»

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Se dovessimo andare oggi a Kathmandu, capitale del Nepal, ci troveremmo davanti ciò che resta di una città colpita, nell’aprile del 2015, dal più forte terremoto degli ultimi dieci anni. Quando, nel 2012, il professor Vannini, dell’Università della Tuscia, mise piede sul suolo nepalese, si trovò davanti uno spettacolo ben diverso: ai piedi dei monumenti millenari che sovrastavano i tetti della città, migliaia di persone vivevano la loro quotidianità distri-

candosi a piedi, in bici o in taxi, passando accanto a innumerevoli turisti affascinati dal netto contrasto tra colori accessi e voglia di vivere da un lato, e povertà evidente dall’altro. In mezzo a questo particolare dinamismo, nacque un progetto finanziato dal Ministero degli esteri italiano e patrocinato dalla Fao, volto al miglioramento delle condizioni dei piccoli agricoltori locali mediante l’introduzione della coltivazione della pianta d’ulivo e di nuove tecniche agricole. Vannini, supportato da un’équipe, aveva in-


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fatti studiato il clima nepalese, rendendosi conto di quanto questo fosse favorevole alla coltivazione della pianta. La nascita di un olio di oliva extravergine totalmente nepalese potrebbe in futuro, oltre a far crescere l’economia e aiutare la situazione degli agricoltori marginali, attirare anche i turisti verso prodotti totalmente locali. La mancanza di terre coltivabili non destinate al fabbisogno e non di proprietà di grandi latifondisti è, però, un grosso problema da affrontare in collaborazione con il governo e con un’ampia sensibilizzazione e formazione dei contadini. Cosa è rimasto di tutto questo, dopo il terremoto? Il progetto ufficiale è momentaneamente fermo, ma gli assistenti del professore sono tornati nella terra orientale per aiutare le popolazioni a ricostruire le case, collaborando con gli enti intervenuti durante e dopo la calamità. Il terremoto ha messo in ginocchio un paese già carente a livello alimentare e sanitario: 3 milioni e mezzo di abitanti si trovano in condizioni di vita precarie, dipendenti solamente dalla generosità delle nazioni

mmoisnsdioonee estere. La Fao ha stanziato 423.000 euro destinati agli agricoltori per l’assegnazione di depositi di grano per limitare le perdite alimentari e per la fornitura di sementi per le se-

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e o d ione n o mmiss mine estive; Onu e Unicef hanno evidenziato la scarsità dei fondi raccolti; Emergency sottolinea l’arrivo della stagione dei monsoni e l’importanza di non dimenticare l’emergenza Nepal. Ma il popolo nepalese non si è mai arreso: anche nei villaggi più remoti si tornano a costruire case di fortuna con quel poco di recuperabile che emerge dalle macerie e l’Unesco riapre i sette siti archeologici che si trovano nella valle di

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Kathmandu, con l’obiettivo di far muovere nuovamente l’economia tramite il turismo. L’anima di questo popolo non ha mai smesso di pulsare vita: è la bellezza che rinasce dalle ceneri.


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mmoisnsdioonee Bill Gates non di Alice Gardin

è solo Microsoft

Tutti lo conosciam e almeno una volt o nellla vita abbiam a utilizzato una sua o invenzione, ma no tutti conosciamo iln filantropo che si ce dietro uno degli la informatici più famosi del mondo

Se dovessimo parlare di una storia appassionante, racconteremmo le vicissitudini di un eroe, la sua ascesa, la sua caduta, per poi finire con un grande e trionfale ritorno. Questo è ciò che è accaduto a un uomo che tutti conosciamo: Bill Gates! È il lontano 1975 quando Bill fonda Microsoft e in poco tempo la trasforma in una delle aziende più quotate sullo scenario internazionale. Alla base del suo successo c’è un sogno assai ambizioso: portare su ogni scrivania un computer. E ci riesce, ma il suo sguardo va ben oltre. Proprio nel 2008 lascia la so-

cietà per iniziare un’altra strada e per dedicarsi a un obiettivo ancora più alto, che era nei suoi pensieri fin dal fidanzamento con Melinda Ann French, diventata sua moglie: impegnarsi completamente nella filantropia attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation, costituita già nel 2000. Questa fondazione si occupa della povertà, della lotta contro le disuguaglianze sociali e della battaglia contro diverse malattie che affliggono soprattutto i paesi del cosiddetto “Terzo mondo”. Alla base della sua

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istituzione, c’è la forte certezza che la scienza e la tecnologia hanno un grande potenziale per migliorare la vita di tutti gli individui e che è doveroso promuoverne il cambiamento. Nel corso degli anni, i Gates hanno ispirato più di centoventi uomini e donne, tra i più ricchi al mondo che, come loro, hanno offerto parte delle loro fortune in beneficenza. Ma un compito ancora più impegnativo è stato quello di trasmettere ai suoi tre figli il senso del dovere e del rispetto. Bill Gates ha cercato di rendere i suoi ragazzi

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partecipi e informati dei problemi nei paesi in via di sviluppo perché credeva e crede tuttora fermamente in questi valori. Assieme alla moglie tiene seminari ed eventi, afferma spesso che ciò che gli permette di agire è la sua capacità di commuoversi e il desiderio di non sprecare alcun grido di uomini, donne e bambini in difficoltà. Attraverso l’appoggio di organizzazioni umanitarie e partner governativi, la fondazione lancia messaggi di speranza universali che vanno ben oltre lo sguardo puramente economico. Iniziare quest’avventura con la fami-


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Nome: Bill Cognome: Gates Data di nascita: 22/10/1955 Segni particolari: fondatore della Microsoft Caratteristiche: occhialuto, sognatore e speranzoso glia, ha reso pi첫 solido il suo matrimonio grazie alla condivisione di una passione e di obiettivi comuni e profondi. La fondazione rappresenta il grande e trionfale ritorno di un uomo che sta cambiando il mondo.

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di Raffaele Chiarulli

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Batman begins (Usa, 2005) di Christopher Nolan È il film che ha rivelato al cinema hollywoodiano la possibilità di girare un reboot, cioè non, banalmente, una nuova puntata di una serie cinematografica, ma un vero e proprio nuovo inizio. Qui si comincia dalle origini dell’uomo pipistrello e dalle domande su come nasca e si evolva il suo senso di giustizia: cosa succede nell’infanzia e nella giovinezza di Bruce Wayne? A quanti nuovi inizi, tra errori e false partenze, è chiamato l’uomo prima di diventare eroe? Un grande film, che ha il merito di aver sottratto il popolare personaggio al grottesco e al kitsch e di avergli dato consistenza filosofica. Fare il primo passo, per il bambino e poi per il ragazzo destinato a diventare un supereroe, consiste nell’affrontare le proprie paure. Le paure si vincono una volta per tutte? O, piuttosto, le si affronta ogni giorno dall’inizio? «Tu hai dato il via a qualcosa. Ora c’è speranza per le strade». Cosa significano queste parole rivolte all’eroe alla fine? Riesce a Batman l’impresa di generare la voglia di riscatto, di un nuovo inizio, in tutta la comunità?

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Nel finale del film si annuncia il personaggio di Joker, che darà filo da torcere all’eroe nell’episodio successivo. In che senso i nuovi nemici sono anch’essi un frutto di ciò a cui Batman ha dato inizio?


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Edge of tomorrow (Usa, 2014) di Doug Lim

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Un maggiore dell’esercito americano (Tom Cruise) senza esperienza sul campo, viene mandato sul fronte a combattere corpo a corpo contro ferocissimi alieni che hanno invaso la terra. Ucciso al primo combattimento, l’uomo si risveglia la mattina del giorno prima, come se niente fosse successo nel frattempo. UcTratto dal graphic ciso di nuovo, per innumerevoli volte si risveglia novel All you need nello stesso identico istante del giorno preceis kill del fumettista dente. Sempre più abile a combattere e a evitare giapponese Hiroshi la morte, capisce di essere finito in un paradosso Sakurazaka, Edge of temporale e, presto, che la via di uscita è collegata tomorrow è in realtà alla possibilità Tratto dal graphic novel All you sopravvi- need is kill del fumettista giappoil remake fanta- di venza dell’in- nese Hiroshi Sakurazaka, Edge of scientifico della tero pianeta. tomorrow è in realtà il remake commedia Ricomincio da capo.

fantascientifico della commedia Ricomincio da capo.

Curiosità: dal punto di vista della resa visiva, la terribile battaglia in cui l’eroe perde ripetutamente la vita è “modellata” sulle celebri immagini del D-Day del 6 giugno 1944, lo sbarco in Normandia delle truppe alleate nella Seconda guerra mondiale.

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di Leonardo de Gennaro

i t l muEDIA M

L’estate è è ora di r finita, in moto! imettersi

Runtastic Le vacanze sono terminate, il mare è un ricordo come pure le passeggiate in montagna, ma... siete sicuri di voler perdere la forma smagliante che avete acquistato in estate? No di certo! Ecco che Runtastic viene in vostro (sì ok, anche nostro) aiuto. Grazie a quest’app il vostro smartphone si trasforma in un piccolo personal trainer che vi aiuterà a programmare le vostre corsette serali. Attraverso il GPS Runtustic memorizzerà il percorso che avete fatto, con una serie di dati aggiunti come la durata totale, la velocità media e massima. Potrete anche ripercorrere lo stesso tratto di strada e sfidare voi stessi per migliorare il vostro tempo. Nella versione premium ci saranno statistiche avanzate, report inviati via email, piani di allenamento e un motivatore tutto per voi che vi inciterà per tenere alto il ritmo della corsa. Cosa fate ancora qui a leggere? Correte subito ad allenarvi!

Turisti per caso Se siete desiderosi di raccontare la vostra esperienza vacanziera o volete leggere quelle di altre persone per iniziare a scegliere la meta per il prossimo anno, il sito turistipercaso.it fa per voi. Su questo portale (graficamente andrebbe migliorato) potete trovare tantissime informazioni utili per i viaggi sia in Italia che all’estero, dateci un’occhiata, potrebbe essere utile. 32


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multi MEDIA YouTech Se la tecnologia non vi basta mai YouTech è la rivista che fa per voi, ed è completamente gratuita! YouTech è una rivista creata esclusivamente ed ottimizzata per i tablet e si occupa del mondo tecnologico; la stessa rivista non poteva che essere all’avanguardia, i vari articoli infatti sono interattivi, si possono aprire schede di approfondimento, vedere video-servizi, ruotare immagini di oggetti a 360° e tanto altro. Per ogni nuovo numero nella rivista è presente un’intervista ad un personaggio famoso che spiega il suo rapporto con la tecnologia.

How it’s Made Questa serie televisiva, in Italia conosciuta con il titolo Com’è fatto, è possibile vederla cercando nel palinsesto di Focus al canale 56 del digitale terrestre. Non stiamo parlando naturalmente di una serie tv alla stregua di un telefilm, quanto di un programma più di taglio scientifico e di curiosità. In How it’s Made viene mostrata la realizzazione dei più svariati tipi di oggetti, da quelli di utilizzo quotidiano a quelli più particolari. Siete curiosi di sapere come vengono prodotti i pistoni di un’auto? Allora questo è il programma che fa per voi!

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H C E

di Antonio Iannaccone

IT

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I  MILLE

FINALI  DI  IB

perfettamente in tema con il A proposito di nuovi inizi, i videogiochi sono giochiamo sappiamo che, presente numero di Graffiti. Infatti, quando video sempre ricominciare un’altra qualora dovessimo perdere la vita, potremmo nostra storia. sfida provando, così, a cambiare il finale della mo, in particolare, il viFra i prodotti che offrono questa possibilità trovia o ormai fino alla versione deogioco d’avventura Ib, nato nel 2012 e giunt 1.07. di 9 anni che un giorno, Ib è il nome della protagonista, una bambina e del pittore Weiss Guercon la sua famiglia, va a visitare una mostra d’art tena; dopo aver fissato un grande quadro chiamato Fabricated World, la piccola nota che tutti i visitatori sono spariti e si ritrova, quindi, a vagare


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I TECH per i corridoi deserti e bui. Improvvisamente, compaiono sulle pareti e sul pavimento delle scritte che invitano Ib «a venire a scoprire tanti luoghi segreti». Il percorso della ragazzina (insieme a Garry, un altro visitatore) inizia da qui, fra enigmi da risolvere e creature (per lo più quadri e statue) dalle quali scappare perché intenzionate a ucciderla. Come detto, il gioco offre svariati finali differenti: promise of reunion (è il lieto fine che instaura una solida amicizia tra i due personaggi), memory’s crannies (Ib e Garry tornano nella realtà, ma ognuno va per la propria strada), together forever (in questo caso, il titolo si riferisce all’amicizia tra Ib e una bambina di nome Mary, mentre Garry muore), forgotten portrait (Ib rientra nel mondo reale senza ricordare nulla di quanto accaduto), a painting’s demise (si salva soltanto Mary), welcome to the world of Guertena (restano tutti nel mondo di Guertena), sacrifice (sarà Ib a decidere chi salvare), Ib all alone (che a sua volta apre la strada a quattro ulteriori finali negativi). Quale sarà la sorte di Ib e compagni? Lo scoprirete solo giocando. Buon divertimento!

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ig roando vag

La capitale dell’Azerbaigian è un concentrato di storia, arte e cultura. È una delle più antiche città dell’Oriente e per la somiglianza del golfo su cui si affaccia è gemellata con il capoluogo campano

di Raffaele Strocchia

BAKU,

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LA NAPOLI del CAUCASO In pochi lo sanno, eppure lì ci sono stati i Giochi europei, alla loro prima edizione. Si tratta di una manifestazione multisportiva tra gli atleti del vecchio continente, creata sul modello di quelle che già da anni si disputano in America, Asia e Africa. L’idea è nata nel 2012 a Roma durante un’assemblea del comitato olimpico europeo e Baku, la capitale dell’Azerbaigian, è stata scelta per ospitarne la prima edizione. Baku, con i suoi due milioni di abitanti, è la più grande città e il più grande porto del Caucaso, la regione a cavallo tra l’Europa e l’Asia. E per la somiglianza del golfo su cui si affaccia, è gemellata con Napoli. È anche una delle più antiche città dell’Oriente. Ricca di storia e cultura, è una delle mete turistiche più importanti e ambite al mondo. Vanta infatti diverse attrazioni come la Città Murata, ovvero il centro storico di Baku. Si tratta di un complesso caratterizzato da strettissime vie che collegano antichi palazzi e monumenti


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girodo vagan

come il Palazzo di Shirvanshah e la Torre della Vergine – simbolo di Baku – che nel dicembre del 2000 sono stati dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Di notevole interesse è anche la ricca tradizione locale della produzione di tappeti, realizzati interamente a mano da trecentocinquanta artigiane. A pochi minuti di traghetto da Baku si trova l’isola di Zira su cui è prevista la realizzazione del progetto Zira Zero Island, che punta a trasformare l’area in una comunità ecosostenibile con complessi residenziali e turistici a zero emissioni di anidride carbonica. E sempre nei dintorni di Baku si trova una particolare riserva che con i suoi graffiti preistorici, i suoi vulcani di

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Scheda tecnica fango e un paesaggio semidesertico, ha un aspetto quasi irreale. Oltre ai giochi europei di quest’estate, la capitale dell’Azerbaigian ha ospitato vari eventi mondiali come il torneo internazionale di scacchi. Insomma, Baku investe molto anche nello sport e dal prossimo anno ospiterà anche il Gran premio di Formula 1.

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Stato: Azerbaigian Regione: Abseron Abitanti: 6.340 Da non perdere: la Città Murata, il Palazzo di Shirvanshah e la Torre della Vergine. Dal 2000 sono beni protetti dall’Unesco perché patrimonio dell’umanità. Curiosità: a Giugno ha ospitato i Giochi europei e dal prossimo anno anche il Gran premio di Formula 1.


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graffiti@azionecattolica.it

L’attualità ci interroga Ciao Graffiti, mi chiamo Yulia, ho quasi 16 anni e frequento l’Ac da cinque anni. Ogn i volta è una scoperta bellissima e Graffiti è una bellissima rivista, una guida per tutt i noi. Nel prossimo numero potreste parl are di attualità? Ad esempio guerre? Voglio sentire la vostra opinione. Ciao.

Ciao Yulia, siamo contentissimi della tua bella esperienza in associazione e delle tue parole per Graffiti. Crediamo fortemente che il bello che viviamo oggi ci aiuterà anche domani ad essere giovani e adulti formati. L’interesse per l’attualità ad iniziare dai conflitti che in giro per il mondo continuano imperterriti è segno di grande sensibilità e non escludiamo che in futuro potremo soffermarci a parlare di questo tema. In alcuni casi abbiamo già affrontato brevemente il tema, soprattutto nella rubrica

mail a

Scrivi un’e

.it necattottliecraa a: io z a i@ it ff a gr disci una le oppure spe Graffiti aliana

cattolica it c/o Azione 481 - 00165 Roma Via Aurelia

Ex notizie, come per la strage di Garissa (Graffiti 4/2015), il tifo violento di alcuni hooligans olandesi a Roma (Graffiti 3/2015), la vicenda di Charlie Hebdo (Graffiti 2/2015) e la guerra tra israeliani e palestinesi (Graffiti 5/2014). Continua a seguirci e… buon inizio di anno associativo!

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TEST

di Alessandro Garuglieri

IFF TI GRgAames Com’è il tuo primo passo?

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1) Giorno prima della partenza per il campo scuola: a) «Mamma, che metto in valigia?» b) Valigia praticamente pronta, ma ancora aperta... c) Valigia fatta, medicine prese, tutto chiuso e sulla porta, telefonato al “resp” per chiedere la conferma dell’orario e del luogo di partenza. 2) Si inizia un nuovo anno scolastico: a) Si inizia!! Viaaaaaaaaa... b) Ohi ohi, son qui con tutti i compiti alla sera prima... c) Ho già la lista dei libri, tutti prenotati, sono agitato/a perché ho già calcolato che voglio fare le prime interrogazioni prima di novembre.

3) Suona la sveglia al mattino: a) Sia maledetta la sveglia al mattino... b) Ho già gli occhi aperti, cartella pronta e colazione preparata dalla mamma. c) Mi conosco: ho tanto sonno, per prima cosa un buon caffè. 4) In classe è arrivata/o una/un nuova/o ragazza/o..: a) Carina/o, quasi quasi ci provo subito. b) Ma ora i turni delle interrogazioni cambiano? E se lei non è d’accordo? E...? E...? c) Una/un tipa/o da studiare, sembra simpatica/o. 5) Ti hanno fatto un torto e ti è stato pure chiesto scusa: a) Come mai? È successo qualcosa? Dimmi... b) Chi se ne importa, va bene, non ti preoccupare. c) Quando non mi posso più fidare la questione è chiusa.


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GRAFeFsITI gam 6) Perdi il bus di ritorno da scuola: a) «E ora? E ora? E ora?». Gli amici ti ritrovano in stato confusionale a guardare il tabellone del bus. b) E quindi? Tanto oggi non mi andava neanche di tornarci a casa... c) Avanti il prossimo! E telefoniamo a casa per avvertire, va’... 7) Hai conosciuto dei nuovi amici quest’estate e ne sei molto contento: a) Lo condividi con i tuoi amici più stretti, ti piacerebbe mettere insieme tutti. b) Hai un’ottima predisposizione a fare incontri mescolati di gente a settembre. c) Lo lasci come un capitolo estivo, a

portarli con i tuoi amici si farebbe una gran confusione. 8) Quando hai fatto una scelta: a) Generalmente il concetto di scelta è esagerato: faccio quello che credo. b) Vai avanti, anche se la scelta è stata dura, durissima. c) Ti guardi indietro per tutto il tempo dopo la decisione, magari hai sbagliato qualcosa...

risposte 1) a-3; b-2; c-1; 2) a-2; b-3; c-1; 3) a-3; b-2;

Punteggio da 9 a 16

IL VEGGENTE FRUSTRATO

are di conLa vita non è mai uguale, e cerc parte è sua ogni in la eder prev trollarla e e molto anch un tentativo comprensibile ma ccupapreo a, ansi solo i rischioso: ne ricav one. Di fazi ddis inso a tant a, tant e e zion re! Il fufatto, non la potrai mai controlla persone le e e scer cono i puo lo turo non tenti a se e anch sono spesso imprevedibili, edirle aggr di re oppu rle ipola volte di man ico che se non fanno come vuoi tu. L’un è dispovede più avanti, ma che oltretutto futuro, ro nost il noi con uire costr a nibile sati! rilas di è Dio. Ma non sei tu, quin

b-;2 c-3; 7) a-2; b-3; c-1; 8) a-3; b-2; c1. c-1; 4) a-1; b-3; c-2; 5) a-2; b-3; c-1; 6) a-1; Punteggio da 17 a 21 Punteggio da 22 a 27

L’IPOVEDENTE

del reale: sconHai scelto di stare al gioco cosa faticosa e trarti con la realtà è una he se non semanc e, em meravigliosa insi re disponibili pre riserva cose belle. Esse seggiata e la pas una ad accettarle non è vi inizi risernuo i e lte sce le paura che te di quella par vino queste sorprese fa strano non e ebb sar che e preoccupazion modi di canceli i tutt in e car cer o re ave rai cosa signilare. Stai al gioco e impare e giusto, ogni pied il con tire par er fica sap volta che capita!

IL CIECO

un po’ di pro“Iniziare” significa avere tratta di una spettiva davanti a sé. Si essere predi e e car capacità di pianifi vo viaggio nuo il che sì far per parati per essere e bas abbia gli accessori di e porterà. nqu ovu , glio me al intrapreso fferente inso Probabilmente sei un po’ un po’ tire par ce pia ti e a questa cosa modo finisci sto que in ma e, vien e com ere niente, per rischiare di non conclud llo che ti que glio me al re vive o di non di cosa to: zet è dato. E dai, fai uno sfor ? hai bisogno

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IFF TI GRgAames

IL MERAVIGLIOSO MAGO DI OZ

ALATE AMICI BAFFI CANE CAPPELLO CIRCO CITTÀ CUORE

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DOROTHY GALE LUPI MOSTRO OMAHA ORSO OVEST PRINCIPESSA

CRUCIVERBA A CHIAVE

enigmistica

di Petrus

Cercare nello schema tutte le parole tenendo presente che possono trovarsi, orizzontalmente, (da sinistra a destra o da destra a sinistra), verticalmente (dall’alto al basso o dal basso all’alto) e diagonalmente. Alla fine rimarranno alcune lettere inutilizzate che lette di seguito daranno la chiave indicata. Chiave (5,5,4) L’autore ……………………… ….………………………………….…

SABBIA SCIAME SERVA SETA STREGA TERRA GIALLA TOPI TOTO A gioco risolto nelle righe colorate si leggerà un proverbio degli indiani d’America

ORIZZONTALI: 1. Azione Cattolica dei Ragazzi - 4. Vi partecipano tutti i vescovi convocati dal papa - 22. Insipidi, scipiti - 23. Carità meno cara - 24. Ratificato in tre lettere - 25. Mister (abbr.) - 26. Sono comuni a talpe e topi - 27. Santissimo nei calendari - 29. Uomini senza fede - 31. Fa coppia con lui - 40. La tecnologia con la banda larga - 41. Lavora in cantina - 42. Sono prediletti dai fannulloni - 43. Il casato di Pio XI - 44. Lo annuncia il gallo - 49. Hanno le zampe palmate - 51. Fornisce la corrente elettrica (sigla) - 53. Città capitale del Marocco - 54. Iesus Hominum Salvator. VERTICALI: 1. La cantante DiFranco - 2. Lavoratrice dei campi - 3. Riservato (abbr.) - 4. Fausto, grande ciclista - 5. Ovest NordOvest - 6. Agitato, teso - 7. Croce Rossa Italiana - 8. Sono pari nelle rime - 9. Lidi senza uguali - 10. Tre di Roma antica - 11. Il 10° mese sul datario - 12. La fine di Pompei - 13. Li intona il coro - 14. Mutano voli in volumi - 15. Decima il bestiame - 16. La Weber in TV - 17. Il King Cole del jazz - 18. Principio di itterizia - 19. Li utilizzano i muratori - 20. Baratri con la cascata - 21. Un dato del censimento - 27. Pistola mitragliatrice inglese - 28. Mutano le iene in sirene - 29. Associazione Volontari Italiani del Sangue - 30. Copricapi protettivi - 31. Come i gas che uccidono - 32. È di grande aiuto ai piloti - 33. Direttore Sportivo - 34. Precede il cognome - 35. Si fa col ferro a vapore - 36. Istituto per le Opere di Religione - 37. Molti vivono a Baku - 38. Umilmente inchinati - 39. Insenature adatte all'ormeggio delle navi - 45. Articolo in breve - 46. Patrick in famiglia - 47. Touring Club Italiano - 48. Telefono in breve - 50. Iniziali della Blasi - 52. Prime in ascolto.


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GRAFFesITI gam

CAMBI INIZIALI A CHIAVE

CRITTOGRAFICO Sostituire a numero uguale lettera uguale.

Inserire al numero corrispondente la risposta alla definizione che è l’anagramma delle due parole dopo il segno uguale. Nelle due colonne colorate risulteranno due cantanti. DEFINIZIONI:

1. Malattia contagiosa = MIE + PIADE 2. Il regista Muccino = ERI + BELGA 3. Indice di ascolto = DUE + CIANE 4. La prova... del cuoco = GAG + SOSIA 5. La porta il tedoforo = OCA + FALCI 6. Causa notti bianche = SAI + NONNI 7. Devotissimo = POI + SMISI

SUDOKU A COLORI Riempire la griglia con i numeri da 1 a 9, in modo che ogni numero compaia una sola volta in ciascuna riga, colonna e quadrato 3x3 (indicato da un bordo in grassetto). A colore uguale corrisponde cifra uguale. Il gioco richiede solo logica e pazienza.

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Là dove si arresta il potere delle parole, comincia la musica (Richard Wagner)


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Anche l’Ac scalda i motori Per voi giovanissimi #readytogo è il cammino proposto per il prossimo anno. È un percorso che prova a seguire le orme di Maria, nel suo viaggio verso la casa di Elisabetta. Si proverà ad andare a fondo nella scoperta delle motivazioni che spingono a dire ogni giorno il nostro sì; avremo l’opportunità per sperimentare la bellezza della condivisione e del mettersi al servizio degli altri. Tutto ciò immerso in una cornice di gioia e gratitudine. È tutto pronto! Aspettiamo solo di iniziare e noi... siamo pronti ad andare!

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Per voi quattordicenni che state concludendo il percorso Acr, in “Viaggiando verso… Te” è lo slogan che guida il cammino per l’anno associativo 20152016 e invita a mettervi sui passi di Gesù. La domanda che accompagna i viaggi riguarda spesso la “novità” che un luogo, un momento, una situazione nasconde. Un cammino che nasce da una domanda come questa vuole accompagnare voi quattordicenni a scoprire il nuovo che c’è anche laddove sembra non esserci. È un cammino che aiuta a leggere dentro di sé per scoprire che è in Cristo la risposta che cerchiamo, è Lui la meta del loro viaggio.

L’ u be l ci a


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Iniziare è il segreto per riuscire Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le ridiverse. furono sposte «Spacco pietre», rispose il primo. «Mi guadagno da vivere», rispose il secondo. Partecipo alla costruzione di una cattedrale, disse il terzo. (Peter Schultz)

Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Wolfgang Goethe)

ipse dixit

di Claudia D’Antoni La strada si scopre percorrendola. [...] E quando avremo percorso un bel tratto ci volteremo indietro, ma solo per un attimo, per valutare il tragitto, gli ostacoli superati, le cadute, le forze rimaste… Scopriremo di avere un panorama di fronte a noi, ma ci accorgeremo che solo proseguendo il cammino potremo giungere alla meta ancora nascosta ai nostri occhi. (Alexander Lowen)

Non devi essere grande per iniziare, ma devi iniziare per essere grande. (Les Brown)

La vita è un’avventura da vivere, non un problema da risolvere. (John Keats) C uo iò mi ch ni e p Non puoi scoprire nuovi oceani fino a è er l’ i quando non hai il coraggio di perdere di in l vista la spiaggia. iz br io uc L’ (Andrè Gilde) o un de è be ic ll la l a a vi fi ci lo gi ta ne ar vi oi Vivi ogni giorno come se avessi . de e, ve a l vissuto tutta la vita per quel giorno. se re al mo mp pe mo (Vasìlij Ròzanov) n r n re c d do , hé o p er (C ad vi è es og ve co tu m ar ni re i tt n e is è c i (L Pa t c ia gl ao ve an om re i Tz se te in . 45 . È u ) )


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a PER L’@MOREur BASTA UN CLIC di Rainb

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ow Rowell, Piemm e Beth e Jennifer , amiche e colleg he nella redazione di un gio rnale, condivido no le loro confidenze tra mite email; pec cato, però, che la direzione abbia deciso di ins tallare un sistema che mo nitora i computer dei dipendenti. Og ni messaggio che presenta parole sospette, finisc e nella casella di pos ta di un temutissimo, ma sconos ciuto controllor e, Lincoln. Il ragaz zo trova divert enti le corrispondenze tra le due amiche e dec ide di non riportarle alla dir ezione. Ben presto si renderà conto, per ò, di provare qua lcosa per una delle due rag azze.

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ra Primo bacitu o a Parigi Pe

di Stephanie

rkins (De Ag Anna è pron ostini) ta a passar e un ultimo an di liceo indim no enticabile in sieme alla migliore am sua ica e a un ragazzo ch per diventa e sta re qualcosa di più. Ma il pa ha deciso dre di regalarle un’esperie fantastica: nza un anno a Pa rigi. Anna no la prende co n altrettant n o entusiasmo quando ar riva nella e nuova scuo sente spae la si sata. Per fo rtuna nei co doi si scontr rria con Etienn e St. Clair, le cambierà che in meglio qu esperienza. esta nuov a

film gold in Altmann, unani n W om a ecen Maria

d a, ca, da ovant leanni N ea austria un’azione , Negli r ia b v e v a riaco a , t t a s ia u ic r g a e rifu Am erno i rinte in el gov che le reside confronti d era d’arte lla sua i p a e ’o n a n g le u n ga te to are appar cimen cuper per re stamente ia un risar ffrire s iu o g s e h e o c n t u tie ov sede e ha d lia. Cr to di e famig o quello ch r il solo fat tt pe u , t a r r r e p ue te la g duran rea. b sere e

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ernale diva e ranno . La la sua inf Mediola atti davant band suonei al pub num Fo blico de rum di M bre 20 l ilano, il 2 15. 1 dicem -

e er ss ina? e i a o rt Vu ope uppoa.it r c c in di g toli t o ot eca f a ion n u az via @ In ffiti a gr


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