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DIRITTO ALIMENTARE

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Pasta e dintorni

Pasta e dintorni

di Valeria Pullini - Avvocato esperto in diritto alimentare

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Gli obiettivi e l’evoluzione della Pac dalla sua nascita ad oggi

Nel 1962 nasce la Politica agricola comune (Pac). Si tratta di una politica condivisa da tutti gli Stati membri dell’Unione europea che ha come obiettivo di rifornire di alimenti a prezzi accessibili i cittadini dell’Ue, offrendo al contempo un equo tenore di vita agli agricoltori attraverso determinati interventi volti a: - sostenere gli agricoltori e migliorare la produttività agricola, garantendo un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili; - tutelare gli agricoltori dell’Ue affinché possano avere un tenore di vita ragionevole; - aiutare ad affrontare i cambiamenti climatici e la gestione sostenibile delle risorse naturali; - preservare le zone e i paesaggi rurali in tutta l’Unione europea; - mantenere in vita l’economia rurale, promuovendo l’occupazione nel settore agricolo, nelle industrie agroalimentari e nei settori associati. Sul lato pratico, tali obiettivi vengono perseguiti e realizzati a mezzo delle seguenti attività: - sostegno al reddito attraverso pagamenti diretti volti a garantire la stabilità dei redditi e la ricompensa agli agricoltori che attuino un’agricoltura rispettosa dell’ambiente; - adozione di misure di mercato volte ad affrontare congiunture difficili, come un improvviso calo della domanda per timori sanitari o una contrazione dei prezzi a seguito di una temporanea eccedenza di prodotti sul mercato; - messa in atto di misure di sviluppo rurale con programmi nazionali e regionali per rispondere alle esigenze e alle sfide specifiche delle zone rurali.

La Pac è amministrata dalla Direzione generale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale della Commissione europea, che può adottare atti delegati e atti di esecuzione ai fini della relativa attuazione, ed è gestita e finanziata con risorse del bilancio dell’Ue tramite due fondi: - il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga), che fornisce sostegno diretto e finanzia misure di sostegno del mercato; - il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), che finanzia lo sviluppo rurale. I pagamenti sono gestiti a livello nazionale da ciascun Paese membro dell’Ue, il quale pubblica informazioni sui destinatari dei pagamenti della Pac, conformemente alle norme dell’Unione europea in materia di trasparenza. Il suo fondamento giuridico è costituito dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue), mentre 4 regolamenti europei fissano i diversi elementi delle attività della Politica agricola comune: - Regolamento n. 1307/2013/Ue recante norme per i pagamenti diretti agli agricoltori; - Regolamento n. 1308/2013/Ue recante l’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (cd. Regolamento Ocm); - Regolamento n. 1305/2013/Ue relativo al sostegno allo sviluppo rurale; - Regolamento n. 1306/2013/Ue su finanziamento, gestione e monitoraggio della Politica agricola comune.

Un po’ di storia e le previsioni per il futuro

Nel 1992 il compito della Pac subisce una modifica trasformandosi da sostegno al mercato a sostegno ai produt- Il finanziamento tori. In particolare, il sostegno della Pac ai prezzi viene sostituito da è garantitosovvenzioni dirette agli agricoltori, incentivati ad adottare metodi più rispettosi dell’amdai fondi Feaga e Feasr

biente, in conformità al principio dello sviluppo so- vole verso il futuro quadro dei piani strategici della stenibile introdotto quell’anno. Nel 2003 una nuova Pac. Il Regolamento n. 2020/2220/Ue resterà in viriforma della Pac abolisce il legame tra sovvenzioni gore fino all’attuazione di tali piani, che saranno e produzione; pertanto, gli agricoltori ricevono un attuati in tutti i Paesi dell’Unione europea a partire sostegno al reddito a condizione che si prendano dall’1 gennaio 2023, previo accordo definitivo tra cura dei terreni agricoli e rispettino le norme in ma- il Parlamento e il Consiglio dell’Ue. teria di sicurezza alimentare, ambiente, salute e be- Come si rileva dalla breve cronistoria sopra ripornessere degli animali. tata, la Pac ha subito evoluzioni nel corso degli anni Dieci anni dopo, nel 2013, la Pac viene ulterior- per fare fronte e adattarsi, in particolare, al variare mente riformata in vista del periodo di program- delle circostanze economiche e delle esigenze e neL’adeguamento mazione 2014-2020, con il fine di rafforzare la competiticessità dei cittadini europei. Già dall’1 giugno 2018 la Commissione europea ha presentato proposte ledella Pac vità del settore agricolo, pro- gislative sul futuro della Pac, delineando la strada risponde muovere l’innovazione e che la stessa dovrà seguire per definire una politica alle condizioni l’agricoltura sostenibile, fa- più semplice ed efficiente, capace di integrare gli economiche vorire la crescita e l’occupa- obiettivi di sostenibilità del Green Deal europeo. e sociali dell’Ue zione nelle aree rurali e veicolare l’assistenza finanziaria verso l’uso produttivo della terra. Per il biennio 2021-2022 è in vigore un regolamento transitorio (il Regolamento n. 2020/2220/Ue) che stabilisce le condizioni necessarie per ottenere finanziamenti dal Feaga e dal Feasr, ampliando e modificando le disposizioni dei regolamenti precedenti. Tale regolamento è volto a prorogare la maggior parte delle norme Pac in vigore nel precedente periodo 20142020, garantendo al contempo una transizione age-

Brevi cenni sul Green Deal europeo e la strategia “Farm to Fork”

Il Green Deal europeo, anche conosciuto come Patto Verde europeo, è stato sottoscritto da tutti i leader dell’Ue nel dicembre 2019. Si tratta di un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l’obiettivo generale di raggiungere la “neutralità climatica” nell’Ue entro il 2050. Secondo tali iniziative, andrà rivista ogni legge vigente in materia di clima e ne verranno introdotte di nuo-

ve sull’economia circolare, sulla ristrutturazione degli edifici, sulla biodiversità, sull’agricoltura e sull’innovazione. Più nel dettaglio, i settori di intervento della politica del Green Deal riguardano l’energia rinnovabile, l’industria sostenibile, la costruzione edilizia e la ristrutturazione, la strategia “Farm to Fork” (dal produttore al consumatore), l’eliminazione dell’inquinamento, la mobilità sostenibile e la biodiversità. In particolare, considerando che all’interno dell’Ue “viene sprecato il 20% della produzione alimentare”, mentre “ogni due giorni 36 milioni di persone non sono in grado di consumare un pasto di qualità (N. Spencer, Eu Farm to Fork strategy aims to feed sustainable food system, in “Food Navigator”, 17 marzo 2020), nel mese di maggio 2020 la Commissione europea ha presentato la strategia “Farm to Fork”, che intende occuparsi di sostenibilità alimentare con l’obiettivo di aumentare l’efficienza dei metodi di produzione delle risorse agricole, sia a mezzo dell’accessibilità dei prezzi, sia quanto a qualità dei prodotti. Tra gli obiettivi perseguiti da questa strategia è importante ricordare: - la riduzione del 50% dell’uso di pesticidi chimici entro il 2030; - la riduzione del 50% delle vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l'acquacoltura entro il 2030; - la riduzione delle perdite di nutrienti di almeno il 50%, garantendo al contempo che non si verifichi un deterioramento della fertilità del suolo; obiettivo che potrà essere conseguito a mezzo della ri-

duzione dell’uso dei fertilizzanti di almeno il 20% entro il 2030; - la destinazione di almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica entro il 2030. Tra i vari obiettivi, quindi, tale strategia si propone di rendere disponibile ai consumatori una varietà di alimenti sani e sicuri, aiutandoli a comprendere sia la qualità dei prodotti (si pensi alla - molto discussa - introduzione da parte di alcuni Stati Ue dell’etichettatura nutrizionale complementare front-pack, che l’Italia ha adottato a mezzo della “NutrInform Battery”), sia l’importanza degli imballaggi sostenibili (si pensi alla recente introduzione in Italia del D. Lgs. 116/2020 di attuazione della direttiva n. 2018/851/Ue relativa ai rifiuti, nonché di attuazione della direttiva n. 2018/852/Ue sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, che ha introdotto, fra gli altri, l’obbligo dell’etichettatura ambientale degli imballaggi). Al fine di sostenere il passaggio verso tali sistemi alimentari sostenibili, i principali strumenti economici sono costituiti proprio dalla Pac, oltre che dalla Politica comune della pesca (Pcp), ancorché ulteriori risorse dovrebbero provenire dal Fondo InvestEu e da Horizon Europe.

Tra i futuri obiettivi anche l’aumento della trasparenza del mercato

La nuova Pac: i nove obiettivi strategici

Per il periodo 2021-2027, la Commissione europea propone che la nuova Politica agricola comune si basi su nove obiettivi chiave, incentrati su aspetti sociali, ambientali ed economici. Tali obiettivi costituiranno la base su cui ciascun Paese dell’Ue elaborerà i propri piani strategici della Pac. Gli obiettivi chiave e i relativi documenti riassuntivi, redatti dalla Commissione europea, sono di seguito elencati: 1) garantire un reddito equo agli agricoltori: la

Commissione analizza l’attuale situazione del reddito agricolo dell’Ue, il ruolo della Pac nel sostegno al reddito e le differenze esistenti tra i vari Paesi e settori dell’Ue, valutando quale combinazione di misure sia necessaria per conseguire l’obiettivo strategico di un reddito agricolo sufficiente; 2) aumentare la competitività: viene presentata una serie di strumenti politici volti ad aumentare la

produttività del settore agricolo dell’Ue; ad esempio i programmi di ricerca e innovazione, le nuove tecnologie, lo sviluppo e le infrastrutture rurali, sistemi di consulenza efficienti e la formazione continua per i gestori delle aziende agricole; 3) riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare: l’attenzione viene focalizzata sulle modalità con cui la futura Pac potrà migliorare la posizione degli agricoltori attraverso misure quali il rafforzamento della cooperazione tra agricoltori, l’aumento della trasparenza del mercato e l’attuazione di meccanismi efficaci contro le pratiche commerciali sleali (su quest’ultimo punto, è di questi giorni la pubblicazione nella

Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della

L. 22 aprile 2021, n. 53 - Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea - Legge di delegazione europea 2019-2020, il cui art. 7 reca i principi e i criteri direttivi per l’attuazione della direttiva n. 2019/633/Ue in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare); 4) agire per contrastare i cambiamenti climatici: la

Commissione analizza il ruolo che l’agricoltura potrebbe svolgere nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra mediante nuove tecniche di gestione agricola e del suolo. Inoltre, si sofferma sul rischio che i cambiamenti climatici rappresentano per l’agricoltura; 5) tutelare l’ambiente: il documento si concentra sull’importanza del suolo, risorsa naturale che

fornisce elementi nutritivi essenziali, acqua, ossigeno e sostegno alle piante. Prende anche in esame le preoccupazioni legate alla salute del suolo e sottolinea la necessità di politiche che ne promuovano la protezione; 6) salvaguardare il paesaggio e la biodiversità: viene affrontato il tema della biodiversità all’interno dell’Ue, con particolare attenzione ai legami con il paesaggio agricolo e gli elementi caratteristici del paesaggio. Partendo da questa tematica, il documento presenta alcuni dei cambiamenti necessari nel settore agricolo, illustra gli strumenti pertinenti della Pac attualmente a disposizione e solleva questioni fondamentali riguardo allo sviluppo futuro della Pac. 7) sostenere il ricambio generazionale: il documento identifica le difficoltà e le esigenze dei giovani agricoltori dell’Ue e illustra come un sistema di sostegno più mirato, basato sulla valutazione delle esigenze e su aspettative maggiormente quantificabili, possa stimolare il ricambio generazionale e contribuire in modo più efficace al successo dei giovani nel settore agricolo; 8) sviluppare aree rurali dinamiche: il documento analizza il ruolo della Pac nell’economia rurale e il modo in cui il sostegno al reddito e la spesa per lo sviluppo rurale contribuiscono a mantenere i tassi di occupazione e un tenore di vita accettabile; 9) proteggere la qualità dell'alimentazione e della salute: il documento si occupa della sfida rappresentata dalla resistenza antimicrobica nel settore zootecnico, dello stretto legame tra benessere e salute degli animali e malattie di origine alimentare, nonché delle azioni dell’Ue che possono offrire un sostegno agli agricoltori e agli

Stati membri nella lotta contro la resistenza antimicrobica.

Gli obiettivi e i relativi documenti esplicativi sopra elencati sono visionabili e scaricabili nel sito web della Commissione europea al seguente link: https://ec.europa.eu/info/food-farmingfisheries/key-policies/common-agricultural-policy/future-cap/key-policy-objectives-futurecap_it#nineobjectives.

Valeria Pullini

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