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Pasta e dintorni
from Pasta & Pastai 180
by Avenue media
De Matteis e Gastrim ancora insieme per l’ambiente
Si consolida l’alleanza in tema di efficienza energetica tra De Matteis Agroalimentare e Grastim JV,azienda specializzata in soluzioni tecnologiche ad alta efficienza. Infatti, di recente è stata inaugurata la centrale potenziata di cogenerazione di Grastim nello stabilimento De Matteis di Flumeri (Av). L’impianto di cogenerazione esistente passa da 5,4 MW a 7,1 MW, con un’efficienza globale che sfiora l’83%. L’ampliamento realizzato fornirà energia al pastificio fino al 2030 e, grazie all’elevatissima efficienza, consentirà una riduzione dell’impatto ambientale quantificabile in 2.565 tonnellate di CO2 l’anno.
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Gli effetti della pasta sul microbiota
Secondo Maria Rescigno, immunologa e docente di patologia generale presso l’Università Humanitas di Milano, l’organismo umano “apprezza” la pasta perché favorisce la crescita dei batteri buoni del microbiota che, se in salute, influisce sull’umore in quanto partecipa alla trasformazione dell’aminoacido triptofano in melatonina e serotonina. Non solo: controlla anche la permeabilità intestinale bloccando il passaggio di alcune molecole che possono generare un’infiammazione sistemica fino a raggiungere il cervello. Spazio dunque alla pasta nella dieta, specie se nelle giuste quantità e associata ad altri alimenti chiave del mangiare mediterraneo.
Cresce la domanda di farine speciali
I consumatori hanno oggi la possibilità di scegliere cibi in linea con i propri valori individuali, sia in tema di salute personale o planetaria, che di sostegno agli agricoltori. Elementi che fanno parte dei “driver dell’innovazione” e che influenzano la domanda di prodotti come le farine speciali. Si tratta di ingredienti versatili che, oltre ad aggiungere gusto, soddisfano le molteplici tendenze e richieste dei consumatori. Nella panificazione, ad esempio, le farine speciali garantiscono una consistenza eccezionale e danno varietà alle diete delle persone, le cui tendenze sono viste come fattori di innovazione.


L’impatto della Brexit sulle importazioni di farina in Irlanda
L’Irlanda, da sempre, si approvvigiona di farina dal Regno Unito. Tuttavia, a seguito della Brexit, questo alimento è diventato molto più costoso perché i mugnai britannici utilizzano grandi quantità di grano importato per realizzare le loro farine, facendone così lievitare il prezzo. Per converso, quella prodotta da grano britannico viene venduta all’Irlanda a tariffa zero, sulla base di quanto concordato da Londra con l’Ue. Questo è un problema significativo per l’industria dei prodotti da forno irlandese, che acquista farina dai mugnai britannici con un’elevata percentuale di grano di Paesi terzi. Tale situazione ha indotto i politici irlandesi a interrogarsi circa la necessità che il Paese debba intensificare sul proprio territorio la produzione di grano.

