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LE COMMODITY ALIMENTARI SI SMARCANO DALL’EFFETTO “RIENTRO”
materie prime registrano per l’aggregato complessivo, sui 24 mesi, un incremento del +23,8%. Esso stride col -25,3% registrato sugli ultimi dodici mesi e toglie a esso molto significato. Le tensioni rimangono, in sostanza, palesando il rischio di un radicamento. Colpiscono, fra gli altri, gli aumenti sull’aprile 2023/21 delle quotazioni di riferimenti significativi come il “gas naturale” (+41,9%), i “fertilizzanti” (+41,5%), lo “zucchero” (+47,2%), il “frumento Usa” (+34,6%), il “caffè”, con aumenti biennali fra il +36,0% per l’Arabica e il +55,5% per il Robusta.
L’incremento delle quotazioni internazionali
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Va aggiunto che la spinta alla crescita di fondo delle quotazioni coinvolge anche l’ultimo bimestre, con incrementi delle quotazioni sia sul fronte energetico (+5,7%) sia non energetico (+1,1%). Ne deriva così un incremento della grande media delle quotazioni internazionali aggregate non marginale, pari al +4,1% sull’aprile/marzo 2023. Se poi si guarda, nella seconda tabella, alla media generale delle quotazioni sull’arco 2010/23, si evidenzia che l’aumento a lungo ter- mine del grande aggregato complessivo segna un +11,5%, decisamente inferiore al +23,8% dell’ultimo biennio. Insomma, le quotazioni sono aumentate paradossalmente molto meno sul passo lungo che sul passo corto. Segno che le anomalie dei mercati sono per la massima parte recenti e vengono dopo un lungo periodo (c’è da temere poco replica-

Il Molitorio Resta Ostaggio Dei Mercati Esteri




bile) mediamente stabile, e talvolta anche cedente in misura marginale, privo comunque di strappi vistosi e prolungati.
Il molitorio


In conclusione, quando si dice che la manifattura nazionale continua a essere investita, anche dopo i picchi 2022, da gravi emergenze sul fronte dei costi, si dice una verità sacrosanta e non strumentale. Ed essa è tanto più vera per il molitorio: un settore che affronta i nodi di approvvigionamento in prima battuta, ostaggio diretto dei mercati esteri e delle loro incognite per un buon terzo delle materie prime necessarie ai propri processi produttivi.


