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EVOLUZIONE DI UN MITO: ALFA ROMEO 4 CILINDRI BIALBERO

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VARIATORE DI FASE

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EVOLUZIONE DI UN MITO: ALFA ROMEO 4 CILINDRI - BIALBERO

Al corso “Motori a Combustione Interna” presso il Politecnico di Milano (ormai tanti anni fa…) il prof. Giancarlo Ferrari, autore della “bibbia” dei motori, iniziò la prima lezione proiettando una immagine con le sezioni longitudinale e trasversale di un motore. Chiese quindi a noi studenti del quinto anno di ingegneria meccanica di indovinare in quale anno quel motore fosse stato progettato e realizzato. Il motore, qui sotto illustrato, presentava caratteristiche “moderne”: doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, camere di combustione emisferiche particolarmente raccolte e 2 candele per ogni cilindro. Alcuni studenti ipotizzarono che il motore fosse degli anni ’60, i più arditi si spinsero agli anni ’50, nessuno andò più indietro.

Sezione longitudinale

Sezione trasversale

Il prof. Ferrari, sorridendo, ci svelò che il motore era il 4 cilindri della A.L.F.A. Grand Prix del 1914… gran sorpresa generale. L’Alfa a soli 4 anni dalla fondazione aveva già in cantiere un propulsore dedicato alle competizioni, come nella migliore tradizione della Casa, che riassumeva tutti i contenuti che per i decenni successivi hanno caratterizzato i motori più sportivi. Già da allora il progettista Giuseppe Merosi aveva saputo concretizzare quell’immagine sportiva che ha accompagnato la Casa del Biscione per oltre un secolo. Negli anni successivi l’Alfa però la reputazione di produttore di auto sportive se l’era conquistata con le vittorie internazionali con i modelli motorizzati a 6 e 8 cilindri. Per ritrovare un 4 cilindri che ha connotato la produzione del Portello, lo stabilimento alle porte di Milano sede dell’Alfa, occorre attendere il secondo dopoguerra, con la berlina 1900, la prima vettura del Biscione costruita in serie a carrozzeria portante. Il motore presenta notevoli caratteristiche

tecniche (basamento in ghisa, testa in alluminio, doppio albero a camme in testa, camere di combustione emisferiche) e che anticipa solo di qualche anno la nascita del vero “Bialbero” Alfa Romeo, come è conosciuto in tutto il mondo. Nel 1954 viene presentata un’auto completamente nuova: la Giulietta Sprint che rappresenta, insieme alle successive versioni berlina, spider ecc., la sfida dell’Alfa Romeo nel campo delle vetture di media cilindrata introducendo contenuti innovativi e conferendo una piacevolezza di guida senza pari per prestazioni, tenuta di strada e frenatura, con un design di grande personalità e di alta efficienza aerodinamica. In particolare il motore 4 cilindri (1300 cc) della Giulietta è un concentrato della storia, della tecnologia e del know how Alfa Romeo. Questo motore, grazie agli incrementi di cilindrata (1600, 1750, 2000 cc) e a continui aggiornamenti e migliorie tecniche, ha accompagnato per 40 anni la produzione Alfa Romeo con le successive serie Giulia, Alfetta, Giulietta, 90, 75. Inoltre, grazie all’eccellenza prestazionale, ha contribuito al successo e alla reputazione dell’Alfa Romeo sul mercato internazionale.

Il motore di 1300 cc della Giulietta e la sezione della testa cilindri

Questo motore è stato anche la base di tanti successi sportivi grazie all’Autodelta, il Reparto Corse dell’Alfa Romeo, e al contributo di tanti preparatori privati come Angelini, Monzeglio, Conrero, Facetti, Balduzzi e altri. Queste le caratteristiche principali del Bialbero Alfa Romeo: - Testa e basamento in alluminio. - Doppio albero a camme in testa ad azionamento diretto delle valvole. - Camere di combustione emisferiche. - Valvole di scarico dotate di cavità contenente sodio metallico, per un più efficace smaltimento del calore. - Fasature di distribuzione molto “aperte” per un elevato rendimento volumetrico. - “Alimentazione singola” con due carburatori doppio corpo orizzontali e una valvola a farfalla per ogni cilindro (dal 1956)

Il Bialbero in versione Giulia

Per consentire a questo motore di rimanere per tanti anni il riferimento del mercato, i tecnici Alfa Romeo hanno introdotto progressivamente alcuni contenuti molto innovativi che hanno permesso di riproporre ed esaltare il carattere sportivo che tutti i clienti apprezzavano.

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