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CHIUSURA DELL’INCHIESTA DIOCESANA SU UN PRESUNTO MIRACOLO ATTRIBUITO ALLA BEATA
Clelia Merloni
Il 10 marzo 2022, a 161 anni dalla nascita della Beata Clelia Merloni, presso l’Aula Magna del Tribunale Ordinario della Diocesi di Roma, è stata avviata l’inchiesta diocesana su un presunto miracolo di scampato pericolo di morte ottenuto per la intercessione della Beata Clelia Merloni.
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L’indagine diocesana ha provveduto alla raccolta di prove intorno a un presunto fatto straordinario che vede protagonista una giovane donna italiana, Nunzia, che, nell’estate del 2020, è scampata da un grave pericolo di morte. La donna, infatti, affetta da una forma severa di epatite autoimmune, in breve tempo, ha visto la sua vita aggrappata unicamente a un trapianto di fegato. Gravi situazioni cliniche si frapposero alla semplice possibilità di svolgere le indagini mediche necessarie perché ella potesse essere inserita nelle liste di trapianto, motivo per cui, la donna fu presto considerata “una malata in fase terminale” assistito da vicino al di lei scampato pericolo di morte, ha assunto anche informazioni di carattere medico al fine di valutare se, quanto accaduto alla donna, sia da considerare realmente e canonicamente un evento straordinario.


Il 16 giugno 2023, Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la raccolta delle prove da parte del Tribunale Ordinario della Diocesi di Roma è conclusa con un’ultima sessione di udienza, durante la quale i documenti raccolti sono stati consegnati al Postulatore, che li consegnerà in originale e trascritti al Dicastero per le Cause dei Santi, che svolgerà le dovute indagini di propria competenza.



Le sofferenze di Nunzia furono accompagnate dalla vicinanza e dalla preghiera dei suoi familiari che non mancarono di farmi partecipe delle loro preoccupazioni che, come sacerdote e amico, ho prontamente accolto, ponendole, tramite la mia povera preghiera, nelle mani di Madre Clelia Merloni perché potesse intercedere presso Dio per salvare la vita di questa giovane mamma. L’insegnamento di Madre Clelia: “Confidate nel Cuore di Gesù e vedrete miracoli…”, divenne per me certezza di fede che la Beata avrebbe assistito da vicino Nunzia e l’avrebbe sottratta dal grave pericolo di morte in cui versava. Non mancai di coinvolgere nella mia preghiera sia le comunità delle Apostole presenti in Casa Generalizia, di cui sono cappellano, che la stessa giovane donna, alla quale, all’apice della sua malattia, consegnai una reliquia ex indumentis di Madre Clelia. La donna tenne gelosamente con sé quella reliquia e, le sue condizioni di salute presero rapidamente a migliorare, tanto che l’importantissimo trapianto di fegato non solo non si rese più urgente ma neppure necessario. La donna infatti, in breve tempo, ha ripreso a condurre una vita assolutamente normale, assolvendo tutte le sue attività familiari e professionali, e questo continua tutt’ora.
L’inchiesta diocesana, oltre l’intervista della presunta sanata e delle persone che hanno

Affidiamo il proseguo di questa inchiesta alla protezione del Cuore Sacratissimo di Gesù, perché confidando in Lui possiamo gioire nel vedere realizzare miracoli secondo la Sua volontà.