anime dei defunti, alla raccolta di fondi per la crociata contro i Turchi di Smirne, e alla licenza legale dei bordelli, da cui incassa trentamila ducati l‟anno. In questa frenetica attività di statista, non sorprende la poca attenzione dedicata all‟attività di pastore della Chiesa: celebra il Giubileo del 1475, istituisce la festa dell‟Immacolata, cerca accordi con ortodossi e gallicani, ridimensiona i decreti del Concilio di Costanza, e, nel 1478, istituisce anche in Spagna la Santa Inquisizione. Terminate le guerre, papa Sisto riscopre la residenza della Magliana e vi fa tappa fissa nei viaggi lungo il Tevere diretto ad Ostia, a bordo della sua personale “nave bucinatoria”. Uno di questi viaggi (9-12 novembre 1483) è ancora documentato dall‟Infessura, che testimonia di due tappe alla Magliana, una all‟andata e una al ritorno. è probabilmente
in
questa
occasione
che
si
decide
la
trasformazione del Palatium in villa di caccia. Il progetto viene affidato a Jacopo da Pietrasanta. Ma il pontificato volge ormai al termine. La morte lo coglie il 12 agosto 1484, terribilmente annoiato dall‟inerzia delle armi: “ucciso dalla pace”, dirà il popolino. Pasquino lo liquida
impietosamente,
affiggendo
questo
strambotto:
“Ingiusto e infido giace / chi la pace odiò tanto, in sempiterna pace / Orsù, gettate a brani / le scellerate membra a lupi e cani!”.
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