Artribune Magazine n. 8

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Dalla collina alle montagne, bypassando il mare. Non è la Val d’Aosta e nemmeno il Trentino, ma un Abruzzo sempre più in forma dal punto di vista del turismo culturale. A fare da pivot per l’arte - e per la letteratura, la musica, l’enogastronomia - sono la Fondazione Menegaz e l’Associazione Naca Arte. Ma c’è molto altro da scoprire, per un percorso adatto all’estate.

L’ABRUZZO RILEVANTE di MASSIMO MATTIOLI

LA MOSTRA Visioni Fortezza Borbonica fino al 31 ottobre 800 961993 callcenter@sistemamuseo.it www.sistemamuseo.it

L’ALLOGGIO Gourmet Hotel Zunica 1880 Piazza Filippi Pepe 0861 91319 www.hotelzunica.it

civitella del tronto

castelbasso

LE MOSTRE Carla Accardi Palazzo Clemente Radici Palazzo De Sanctis fino al 2 settembre 0861 508000 info@fondazionemenegaz.it www.fondazionemenegaz.it

castelli IL MUSEO Museo delle Ceramiche Via del Convento 0861 979398 ceramichecastelli@muvi.org www.muvi.org

pescina

LA LETTERATURA Ignazio Silone Letteratura e Abruzzo non significa solo D’Annunzio. Da Fontamara a Una manciata di more, leggere Silone nella sua terra è un must.

Se il solo vedere montagne all’orizzonte vi aiuta ad affrontare un inizio estate che non sembra voler risparmiare la classica afa di stagione, un pensierino a passare qualche giorno in questo lembo nord dell’Abruzzo, al limitare del Parco dei Monti Sibillini, potrebbe essere assai indicato. Da una parte perché si tratta pur sempre di alta e quindi fresca collina, fra i 600 e i 700 metri; dall’altra perché agli spunti d’interesse naturalistico ne affianca innumerevoli - e in qualche caso inaspettati - d’interesse artistico. A compendiarli è da qualche estate il borgo medievale di Castelbasso, a pochi chilometri da Teramo, del quale la Fondazione Malvina Menegaz ha fatto un esempio di emancipazione territoriale affidata alla cultura, al confronto tra le arti, al dialogo tra le culture. Con un fitto programma di eventi che spaziano dalle arti visive al cinema, alla letteratura - nel 2012 sono attesi autori come Michele Mirabella, Gianrico Carofiglio, Aurelio Picca -, la musica, antica e contemporanea - qui i nomi di punta sono lo svedese Jens Lekman e lo statunitense Thurston Moore, tra i migliori chitarristi in circolazione, cofondatore e membro dei Sonic Youth, mitica art band scioltasi l’anno scorso -, l’enogastronomia. Ma è soprattutto nell’arte contemporanea che Castelbasso ha varcato i confini della rilevanza nazionale, con una serie di mostre che negli ultimi anni hanno portato fra le antiche mura artisti come Fontana, de Chirico, Burri, Boetti. Quest’anno, proprio sul contemporaneo, ad attendere i visitatori c’è una decisiva novità nella direzione del network territoriale, con l’accordo con l‘Associazione Culturale Naca Arte per ampliare il progetto alla Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto, 25 chilometri a nord. Due le mostre ospitate fino al 2 settembre a Castelbasso, in grado di soddisfare i palati più diversi: il cinquecentesco Palazzo Clemente si concentra sulla monografica dedicata a Carla Accardi, figura fondamentale dell’arte italiana, protagonista di quel gruppo Forma 1 che nell’immediato dopoguerra riprese le fila di una ricerca artistica che lei poi ha traghettato fino alle sperimentazioni più attuali. La mostra - Smarrire i fili della voce, a cura di Laura Cherubini - presenta tele, in gran parte inedite, che vanno dal 1999 al 2012, oltre ad alcuni lavori storici, i sicofoil, con Rosa, Giallo, Segni Grigi, Rosanero, Verdenero eseguiti tra il 1969 e il 1972, fino a opere tridimensionali come Ombrellini del 1999 e Onda del 2008/2009.

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PERCORSI


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