Pianeta Discipline 5 - Storia

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Dalle origini alla Repubblica

I plebei si ribellano

I plebei si ribellano A Roma i plebei costituivano la maggior parte della popolazione, ma avevano più doveri che diritti. Per esempio, quando scoppiava una guerra erano costretti ad abbandonare le proprie attività per andare a combattere, ma poi erano esclusi dalla distribuzione del bottino conquistato, che spettava ai soli patrizi. Essi così finivano per diventare sempre più poveri. Nel 494 a.C. i plebei si ribellarono: si riunirono sul colle Aventino, rifiutandosi di lavorare e di difendere la città. Ecco come racconta la vicenda lo storico Tito Livio.

LEGGO LE

FONTI

La “favola” di Menenio Agrippa Poiché i plebei si erano ritirati sull’Aventino, fu inviato da loro un magistrato, Menenio Agrippa, affinché ristabilisse la concordia tra i senatori e la plebe. Egli raccontò loro questa favola. “Una volta le membra umane, che consideravano il ventre ozioso, si misero d’accordo affinché le mani non portassero alla bocca il cibo... Di conseguenza gambe e braccia cominciarono a indebolirsi. Infatti il ventre non è pigro ma prende il cibo per poi distribuirlo a tutte le membra. Così il senato e il popolo, come in un solo corpo, sono rafforzati nella concordia e perdono forze nella discordia”. I plebei compresero il significato della storia che era stata narrata e decisero di ritornare in città. Tito Livio, Ab Urbe condita, libro II

Rispondi a voce.

• Per quali motivi i plebei si ribellano? • Quale organo del corpo rappresenta i patrizi? Quali i plebei?

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