VE RI FI CO
LE MIE COMPETENZE
Odio i dentisti! Laura uscì dallo studio del dentista in uno strano stato, fatto di un misto di rabbia e disperazione. Pietro, il suo dentista, l’aveva salutata con un sorriso, ma lei non aveva risposto. Odiava Pietro con tutta se stessa; l’apparecchio era una sorta di dichiarazione di guerra e finché non glielo avesse tolto, Pietro sarebbe stato per lei un nemico. Tornò verso casa a piedi. Come temeva, i suoi genitori la accolsero con un atteggiamento sdolcinato, che avrebbe messo i brividi a chiunque, figurarsi a una ragazzina nel suo stato d’animo. Ovviamente non mangiò nulla. A un certo punto prese carta e penna e scrisse: “Vado dal nonno”. Il nonno era da sempre il rifugio preferito di Laura. E infatti, pur sapendo della novità della nipotina, la accolse come ogni altra volta, sguinzagliandole addosso le feste del suo cane Pippo. Laura ebbe il suo bel daffare nel cercare di evitare di aprire le labbra, sorridendo. Poi i due si sedettero al tavolo della cucina. Si scambiarono i consueti sguardi e sorrisini complici; poi Laura notò che il nonno teneva le labbra chiuse e nascondeva qualcosa nella mano. All’improvviso il nonno aprì la mano e sfoderò tra le dita… la sua dentiera! Contemporaneamente iniziò a cantare, aprendo e chiudendo ritmicamente la dentiera nella mano e la bocca, incredibilmente priva di denti. Laura rimase a bocca aperta, dimenticandosi del tutto del suo apparecchio. Poi scoppiò in una sonora risata, che la liberò di parte della tensione e della rabbia che provava nei confronti del mondo. Prima di andarsene abbracciò il nonno e fece a Pippo una boccaccia, mostrandogli bene quell’orrenda ferrovia che le attraversava i denti. Andrea Valente, Sotto il banco, Fabbri Editori
42