







La prova INVALSI di italiano ufficiale è composta da due testi che dovrai leggere per poi rispondere alle domande che li seguono e da alcune domande di Grammatica (Riflessione sulla lingua).
Le istruzioni prima di ogni domanda ti diranno come rispondere. Leggile dunque con molta attenzione.
Nella maggior parte dei casi per ogni domanda ci sono quattro risposte, ma una sola è quella giusta.
Prima di ogni risposta c’è un quadratino con una lettera dell’alfabeto: A, B, C, D. Per rispondere, devi mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta ( una sola ) che ritieni giusta, come nell’esempio 1.
ESEMPIO 1
Qual è la capitale dell’Italia?
A. ⃞ Venezia
B. ⃞ Napoli
C. ⃞ Roma
D. ⃞ Firenze
In qualche caso, però per rispondere dovrai mettere una crocetta per ogni riga di una tabella, oppure dovrai scrivere tu la risposta alla domanda, come nei due esempi che seguono.
ESEMPIO 2
In base al testo che hai letto, quali sono le caratteristiche del protagonista del racconto? Metti una crocetta per ogni riga.
NO
a. È coraggioso
b. È timido
c. Ama lo studio
d. Gli piace giocare
e. Non sa mentire
ESEMPIO 3
Chi è il protagonista del racconto che hai letto?
Risposta: Enrico
Se ti accorgi di aver sbagliato, puoi correggere: devi scrivere NO vicino alla risposta sbagliata e mettere una crocetta nel quadratino accanto alla risposta che ritieni giusta, come nell’esempio 4.
ESEMPIO 4
In quale continente si trova l’Italia?
A. ⃞ In America
NO
B. ⃞ In Asia
C. ⃞ In Africa
D. ⃞ In Europa
PER FARE UNA PROVA, ORA RISPONDI A QUESTA DOMANDA.
Quale dei seguenti aggettivi ha significato opposto all’aggettivo alto?
A. ⃞ Largo
B. ⃞ Basso
C. ⃞ Stretto
D. ⃞ Magro
Per svolgere l’intera prova avrai in tutto un’ora e quindici minuti (in totale 75 minuti ) di tempo.
− Oh, è stupendo questo tempo! − esclamò per la quarta volta la signorina Dorothy Pratt.
Il compagno della signorina Pratt non rispose... Quando si ha appena comprato una Baby Austin di quarta mano per la somma di venti sterline e la si porta fuori per la seconda volta, tutta l'attenzione finisce sul difficile compito di guidarla.
− Maledetto freno! − disse il signor Palgrove in tono amaro. − Non funziona bene!
− Ted, non puoi avere tutto per venti sterline. In fondo siamo qui, in una vera automobile, una domenica pomeriggio e andiamo a fare una passeggiata fuori città esattamente come tutti gli altri. Intanto tonfi e rumori, striduli e assordanti, provenivano dalle ruote e dal motore.
− Guidi in un modo quasi meraviglioso − disse Dorothy piena di ammirazione.
Imbaldanzito, il signor Palgrove azzardò un attraversamento spericolato di Hammersmith Broadway e venne severamente rampognato da un poliziotto.
Poco dopo, viaggiando lungo un ombroso viottolo campestre, lontano dal traffico, c'era un tavolino di vimini con una cesta di frutta e una bandierina con scritto: “MANGIATE PIÙ FRUTTA”. Dorothy volle fermarsi.
− Fragole squisite — propagandò il venditore.
Era un ometto dall'aria scialba con un sorriso malizioso sulle labbra.
− Frutta matura, appena colta, ciliege inglesi autentiche. Due scellini, un prezzo stracciato.
Edward pagò sospirando. Il tè più tardi, la benzina... questa gita domenicale non era affatto a buon prezzo!
− Grazie, signore − disse l'ometto. − In quel cestino avete un valore ben maggiore di quello pagato.
Edward partì con violenza.
Più avanti trovarono il posto ideale sulle rive di un torrente. Edward e Dorothy, seduti comodamente sulla sponda, mangiavano le ciliege e leggevano il giornale.
− Scomparsa una collana di rubini del valore di cinquantamila sterline − lesse Dorothy. − La collana è composta di ventun pietre incastonate in platino ed era stata spedita, come pacchetto
raccomandato, da Parigi.
All'arrivo il pacchetto era vuoto.
− Le hanno rubate alla Posta − pontificò Edward.
− Mi piacerebbe indossare una collana del genere − disse Dorothy.
− Tutta luccicante color sangue... sangue di piccione, è così che chiamano i rubini di quel colore. − E allungò una mano nella cesta alla ricerca di ciliege. Ne tirò fuori una fila luccicante di pietre rosse come il sangue.
La fissarono tutti e due, sbalorditi. Poi Edward scoppiò a ridere.
− Non crederai di avere in mano cinquantamila sterline?
− Chissà quante sono le pietre. − E le contò. − Ehi, Ted, sono esattamente ventuno. Lo stesso numero di cui parlava il giornale.
E poi l'uomo della frutta... aveva un'aria molto strana...
− Sì, ma perché avrebbe dovuto consegnarla proprio a noi?
La signorina Pratt scosse la testa. − A meno che non avesse la polizia alle calcagna.
Edward rabbrividì. − Questa storia non mi piace, Dorothy. Supponiamo che la polizia si metta a ricercare noi.
Ma Dorothy non gli dava retta. Si era allacciata la collana e ne giudicava l'effetto ammirandosi nello specchietto che aveva in borsa.
− Devono essere false. È assurdo − disse Edward eccitandosi.
Dorothy si voltò verso di lui: − Come sto?
Edward la fissò. Non aveva mai visto Dorothy così. Aveva assunto un'aria trionfale, un genere di bellezza regale del tutto nuova.
− Sei... sei... stupenda − disse Edward umile umile. − Sta' a sentire. Dobbiamo portare quei rubini alla polizia.
− Figuriamoci! Probabilmente ti manderanno in galera per averli rubati. Dobbiamo tenerli − disse la nuova Dorothy Pratt.
Edward la fissò con gli occhi sbarrati. − Sei matta!
− Li venderemo. Tu potrai comprarti una macchina nuova e io diamanti.
Dorothy si mostrò spazientita. − È un'opportunità che ti si offre... sta a te coglierla. Non abbiamo rubato questa collana...
− Venderla? Qualsiasi gioielliere vorrebbe sapere dove sono andato a prendere questo maledetto oggetto!
− Ma non hai letto un romanzo poliziesco, Ted? Lo si porta a un ricettatore.
− E come farei io a conoscere ricettatori? Sono cresciuto in una famiglia rispettabile!
− Un uomo dovrebbe sapere tutto − disse Dorothy. Era serena, inflessibile.
− Dammela! − esclamò Edward. − Ci penserò io. Troverò un ricettatore. L'abbiamo comprata per due scellini. Non è diverso da quello che fanno certi signori nei negozi di antichità ogni giorno, e ne vanno orgogliosi.
− Sei magnifico − disse Dorothy. Gli consegnò la collana. Erano troppo emozionati tutti e due e pieni di spirito avventuroso.
Rientrarono a Londra in silenzio.
Quella notte Edward sognò la galera: si alzò presto, con una brutta cera. Come si fa a trovare un ricettatore? La zona più adatta doveva essere Withe-chapel, oppure... Stepney?
Gli arrivò a mezzogiorno una telefonata. Era Dorothy... con una voce tragica e lacrimosa.
− Ted, non fare più niente. Sono rimasta sveglia tutta la notte. Pensando a quello che dice la Bibbia, non si deve rubare.
Una sensazione di grande sollievo invase il sig. Palgrove.
− Alle otto. Aspettami all'angolo − disse Dorothy. Mentre Edward uscì dall'ufficio un titolo a caratteri cubitali richiamò i suoi occhi. Tirò fuori un penny in tutta fretta. Poi finalmente al sicuro sulla metropolitana si mise a leggere. − Che mi venga un...
Alle otto una Dorothy ansante lo raggiunse di corsa.
− Non hai fatto niente, Ted?
Tirò fuori dalla tasca la collana di rubini. − Puoi metterla.
− Ma, Ted...
E le cacciò sotto il naso un trafiletto di giornale. Dorothy lesse: − NUOVA SENSAZIONALE TROVATA PUBBLICITARIA. Ieri, e ogni domenica d'ora in avanti, sono stati posti in vendita, dalla fiera Tutto a Cinque Soldi, dei cestini di frutta contenenti una collana di pietre false. “MANGIATE PIÙ FRUTTA” sarà uno slogan di gran voga la prossima domenica.
− Oh... − esclamò flebilmente Dorothy. − Ma...
− Sì, − disse Edward − la penso anch'io come te.
Dorothy scoppiò a ridere. − Sei carino, Ted − disse. − Su, andiamo al cinema.
Adatt. da: A. Christie, Il mistero di Lord Listerdale e altre storie, Mondadori
P1
Chi narra il testo che hai appena letto
A. ⃞ è la signorina Pratt
B. ⃞ è il signor Palgrove
C. ⃞ è un poliziotto
D. ⃞ non è uno dei personaggi
P2
Leggi le prime righe del testo. Il narratore è colui che racconta i fatti: cerca se è uno dei personaggi o no. Ricorda che in tale quesito la risposta corretta è una sola.
Nelle prime righe la signorina Pratt e il signor Palgrove stanno andando a fare una gita con una Baby Austin. Indica se le affermazioni riguardanti la Baby Austin sono vere o false. Metti una crocetta per ogni riga.
Baby Austin... V F
a. è un'auto
b. è stata comprata dalla signorina Pratt
c. vale molti soldi
d. è completamente nuova
e. è stata usata dal signor Palgrove molte volte
Rileggi le prime righe, dove si parla della Baby Austin. Poi prova a ragionare sulle risposte vere e quelle non.
P3 Per quale motivo Edward paga il cestino di frutta sospirando?
La risposta è nel saper interpretare la frase successiva a quella in cui Edward sospira. Oppure ti basta ragionare sul significato di sospirare e su come Edward si comporta lungo tutto il racconto.
A. ⃞ Perché è un po' avaro
B. ⃞ Perché pensa di aver speso poco
C. ⃞ Perché a lui le ciliege non piacciono
D. ⃞ Perché già sa cosa c'è dentro il cestino
P4
Il venditore di frutta, che i due personaggi incontrano, mostra di avere un “sorriso malizioso” (riga 24). Per quale motivo ha tale atteggiamento? Perché
A. ⃞ attira i clienti con il sorriso
B. ⃞ sa cosa ha messo nel cestino
C. ⃞ sa di aver messo nel cestino frutta non di stagione
D. ⃞ sa di aver ingannato la polizia nascondendo nel cestino gioielli rubati
Per rispondere interrogati su cosa avviene ai personaggi dopo aver comprato il cestino. In tal modo risulta chiaro il comportamento del venditore.
P5 Sempre in riferimento al comportamento del venditore, quale delle seguenti frasi, da lui pronunciate nel brano, conferma la risposta alla domanda precedente?
A.
C.
Frutta matura, appena colta, ciliege inglesi autentiche
Grazie, signore
D.
In quel cestino avete un valore ben maggiore di quello pagato
Due scellini, un prezzo stracciato
Questa domanda e la precedente sono collegate. Basta ragionare su quale frase lascia intuire come si conclude il racconto.
P6
A giudicare dalle manovre che effettua, che tipo di guidatore è il sig. Palgrove?
A. ⃞ È un guidatore provetto
B. ⃞ Non ha mai guidato un'auto
C. ⃞ Non è molto bravo alla guida
D. ⃞ Guida in maniera molto prudente
Come indicato dalla domanda, rileggi la parte del brano in cui si raccontano le manovre che effettua il personaggio. Come ti sembrano? Poi rispondi.
P7 Quali sono le caratteristiche della collana scomparsa alla Posta? Metti una crocetta per ogni riga.
Se non ricordi la descrizione della collana, rileggi le righe in cui se ne parla.
a. È fatta col sangue di piccione
b. Presenta una montatura in platino
c. È composta da una decina di pietre preziose
d. Costa cinquantamila sterline
e. Profuma come le ciliege
P8 Fino alla riga 72 Dorothy dimostra di non voler consegnare alla polizia la collana trovata nella frutta. Perché
A. ⃞ è convinta di averla ricevuta onestamente
B. ⃞ è una ladra provetta e sa come nascondere la refurtiva
C. ⃞ è sicura che la collana non sia vera
Sì No
Rileggi, se necessario, la parte che va dal momento in cui trovano la collana alla riga indicata nella domanda. La risposta è presente in quella parte.
D. ⃞ vuole solo far spaventare Edward, ma in realtà vuole consegnare tutto alla polizia
P9
“— Dobbiamo tenerli — disse la nuova Dorothy Pratt” (riga 67).
Per quale motivo viene definita “nuova”? Perché
A. ⃞ la collana si vede che è nuova
B. ⃞ in quel momento Dorothy mostra un carattere inaspettato
C. ⃞ con la collana Dorothy si potrà comprare un'auto nuova
D. ⃞ l'idea di tenere i rubini è nuova
Rifletti: a chi si riferisce la parola “nuova”? Rivedi poi le righe che precedono tale frase, per capire il significato particolare dato a questa parola.
P10 Sulla base di quanto detto nel brano, indica cosa si può o non si può dire su Edward Palgrove. Metti una crocetta per ogni riga.
Prova a rispondere confrontandoti, se hai dubbi, con il testo. Se non trovi l'informazione richiesta, vuol dire che "non si può dire".
Si può dire Non si può dire
a. Edward è soprannominato Ted
b. è una persona onesta
c. ha trentadue anni
d. non vuole appropriarsi illegalmente della collana
e. decide di provare a vendere la collana solo per accontentare Dorothy
f. ci tiene alla sua reputazione
P11 A un certo punto Dorothy propone a Edward di portare la collana a un ricettatore. Chi è un ricettatore?
Per ricavare il significato della parola, ragiona su cosa stanno cercando di fare i due personaggi in quel momento. A che tipo di persona, secondo Dorothy, devono rivolgersi?
A. ⃞ Una persona che acquista oggetti senza sapere cosa siano
B. ⃞ Una persona che acquista oggetti di valore trovati in cestini
C. ⃞ Una persona che acquista oggetti ottenuti illegalmente
D. ⃞ Una persona che acquista oggetti comprati legalmente
P12
Alla fine la collana che trovano nel cestino della frutta è vera o falsa? Completa la frase con parole tue o del testo.
Se hai seguito attentamente il brano fino alla fine, saprai rispondere; altrimenti basta rileggere la conclusione per renderti conto della risposta.
La collana è perché si tratta di una semplice trovata
P13 "− Oh... − esclamò flebilmente Dorothy. − Ma... Sì, disse Edward la penso anch'io come te" (righe 111-112). Immagina il pensiero di Dorothy in quel momento, quale può essere stato?
In base al comportamento di Dorothy espresso fino a quelle righe, prova a immedesimarti nel suo pensiero.
Ma... lo avevo capito sin dall'inizio!
A. ⃞
C. ⃞
Ma... te lo avevo detto io!
Ma... credevo che la collana fosse vera!
Ma... per fortuna, Ted, non sei andato dai ricettatori!
P14 Questo brano ha lo scopo di
Leggi le possibili risposte e rifletti se l'intero brano ha una funzione particolare (quella di spiegare o insegnare qualcosa...) oppure no.
A. ⃞ spiegare come ci si comporta da persone oneste
B. ⃞ insegnare a riconoscere le collane false da quelle vere
C. ⃞ far spaventare chi legge
D. ⃞ fare un po' distrarre il lettore
PG1 Indica con una crocetta la forma corretta tra le alternative proposte in ogni frase.
Distingui i casi in cui si tratta del verbo avere (ad es. lo hai l'hai) dagli altri.
a. Il vestito nuovo gliela - gliel'ha comprato la mamma: Giulia melame l'ha detto ieri.
b. Questo è il dono per Alberto. Glielo - Gliel'ho darò per il suo compleanno.
c. Oggi Lina non verrà alla festa; tela - te l'ha comunicato?
d. Melai - Me l'hai già raccomandato: me lo - mel'ho ricorderò, stai tranquillo!
e. Glielo - Gliel'ho dici tu che questa borsa melanno - me l'hanno già regalata?
PG2 Indica quale delle seguenti divisioni in sillabe è corretta e quale no. Metti una crocetta per ogni riga.
a. stra-nez-za
b. a-cqu-ista-re
c. a-gri-fo-glio
d. fi-o-re
e. monu-men-to
f. ven-ta-ta
Ricorda questo: la sillaba è un gruppo di lettere pronunciato con una sola emissione di voce.
PG3 Indica se ciascuna delle seguenti parole è un verbo, è un nome oppure può essere sia un verbo che un nome. Metti una crocetta per ogni riga.
Verbo Nome Sia verbo che nome
a. volando
b. ricevuta
c. agente
d. parlamento
e. ciclista
f. commesso
Considera ad es. fatto: è sia un nome (indica un evento, un'azione) sia un verbo (es. Fatto il saluto, se ne andò).
PG4 Individua il gruppo in cui TUTTE le forme verbali indicano il modo e il tempo ma non la persona.
Cerca solo verbi all'infinito, al participio o al gerundio.
A. ⃞ pensando – chiuso – uscire – pagherà
B. ⃞ facendo – comprato – andare – avendo concluso
C. ⃞ dormì – venire – ricevette – studiare
D. ⃞ mormorò – pensassi – ritenere – restituirono
PG5 Indica il nome NON alterato in ognuna di queste serie di nomi. Metti una crocetta per ogni riga.
Nome base viso Alterato visetto
a. ⃞ bimbetta ⃞ fetta ⃞ bomboletta ⃞ uvetta
b. ⃞ cartellina ⃞ frittatina ⃞ patatina ⃞ rovina
c. ⃞ musetto ⃞ lupetto ⃞ martelletto ⃞ oggetto
d. ⃞ padella ⃞ cordicella ⃞ storiella ⃞ cascatella
PG6 Leggi il testo che segue, tratto da un dizionario.
s. f. (pl. -e)
Cerca nel riquadro le informazioni riportate in tabella.
1. Organo della pianta da cui nascerà il fiore, il frutto o entrambi;
2. Qualsiasi pietra preziosa lavorata, da cui il significato di gioiello, gioia;
3. Riferito a persona, cosa o luogo con pregi particolari: Venezia è la gemma dell'Adriatico;
4. Nome proprio di persona.
Utilizzando le informazioni ricavabili da tale testo, indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. Metti una crocetta per ogni riga.
a. spiega i vari significati della parola gemma
b. spiega che è un nome femminile
c. indica come si scrive al plurale
d. permette di capire da che lingua proviene
e. dà un esempio di frase con gemma
f. spiega i sinonimi di gemma
PG7 Per ogni parola della prima colonna della tabella indica il suo opposto tra le quattro alternative date.
a. attento ⃞ intelligente ⃞ buono ⃞ distratto ⃞ ignorante
b. competente ⃞ impreparato ⃞ diligente ⃞ disciplinato ⃞ tranquillo
c. abile ⃞ educato ⃞ cortese ⃞ studioso ⃞ incapace
d. maleducato ⃞ scortese ⃞ gentile ⃞ colto ⃞ incivile Ad esempio antipatico è l'opposto di simpatico
PG8 In ciascuna frase è sottolineato un nome, che potrebbe essere sia maschile sia femminile. Cerchia la parola della frase che fa capire se quel nome è maschile o femminile.
Osserva l’esempio.
Es. La Presidente del Consiglio è all'estero.
a. La custode del museo è mia sorella.
b. Sulla scena era presente un militare
c. Oggi ho incontrato una giornalista .
d. L’ insegnante è andato via per motivi personali.
Talvolta il genere di un nome è deducibile dall'articolo, dal verbo, dall'aggettivo ecc. che lo accompagna.
PG9 Scegli fra le quattro alternative quella che completa il senso del verbo nella frase seguente.
Tra le risposte proposte bisogna escludere quelle che non presentano le informazioni necessarie a far capire l'azione espressa dal verbo.
Antonio e Luigi si sono incontrati allo stadio
A. ⃞ un libro per studiare
B. ⃞ domani con gli amici
C. ⃞ a tifare per la squadra del cuore
D. ⃞ sempre insieme
PG10 Inserisci negli spazi vuoti la punteggiatura adatta.
Ricorda che: i due punti (:) introducono un discorso diretto.
Paola tornando da scuola nella vetrina della libreria ha visto un atlante e ha pensato “Che bello Come mi piacerebbe sfogliarlo“.
Arrivata a casa ha detto alla mamma – Vorrei comprare un atlante lo trovo molto interessante per conoscere il nostro pianeta
᮱ Hai terminato la prova nei tempi prestabiliti? ⃞ Sì ⃞ No
᮱ Come ti è sembrata questa prova?
⃞ Facile ⃞ Difficile ⃞ Non troppo semplice
᮱ Hai avuto difficoltà nella comprensione delle attività da svolgere? ⃞ Per niente ⃞ Qualche difficoltà
᮱ Come ti sei comportato di fronte a qualche difficoltà?
⃞ Ho chiesto aiuto all’insegnante
⃞ Ho lasciato incompleto
⃞ Ho cercato di superare da solo le difficoltà
᮱ Correggi colorando i cerchi di rosso se hai sbagliato, di verde se hai risposto in maniera corretta e di giallo se non sei stato del tutto preciso.
Il faraone Ramses entra nella sala del consiglio e tutti i nove consiglieri si alzano in piedi in segno di saluto.
Nofret, una giovane sacerdotessa, e Kamosè, un giovane scriba, entrano nella sala per ordine del faraone.
Il faraone chiede a Nofret: – Chi è questo ragazzo? – Nofret risponde: – È Kamosè, figlio di Geru e di Nejemet. I suoi genitori hanno avuto un grave danno. Chiedono giustizia. Io sono loro testimone. Il faraone si rivolge al ragazzo: – Parla, Kamosè!
Il ragazzo racconta: – Più di un anno fa, Setek, un soldato, è arrivato al villaggio e ha tolto casa e terre ai miei genitori. Tutti dicono che Setek è un eroe, ma per me è solo un ladro!
Il faraone dice: – Setek è un vero eroe e ha combattuto con me contro gli Ittiti. Ho dato io ordine di assegnargli delle terre!
Nofret dice con paura: – Sì. Mio padre, il giudice Rensi, ha controllato e dice che è vero!
Un consigliere del faraone dice: – Questi due giovani devono essere puniti. La sacerdotessa sarà rinchiusa in un monastero e il ragazzo sarà condannato ai lavori forzati!
Kamosè non ha paura, è arrabbiatissimo e dice: – I miei genitori sono onesti. Il faraone ha promesso di dare a loro la terra dove hanno sempre lavorato. Il faraone però non lo ha fatto, ma ha dato la loro terra a un prepotente! Questa è la verità ed è una ingiustizia! Ora Kamosè rischia la condanna a morte, ma il ragazzo è contento perché ha detto la verità al re d’Egitto che è il figlio della Verità. Il faraone vuole sapere da quanto tempo i suoi genitori lavorano quelle terre e Kamosè risponde che lavorano quelle terre da sempre perché sono nati là. Non hanno mai fatto male a nessuno e tutti li stimano perché sono brave persone. Il ragazzo continua a raccontare: – Setek è arrivato nella nostra casa e ha colpito mio padre. Poi ha detto che quelle terre erano sue e che loro dovevano diventare i suoi servi. Adesso mia madre è malata e se muore la colpa è di Setek. Il faraone chiede a Kamosè di descrivergli Setek. Il ragazzo dice: – È un uomo alto e robusto. Il faraone risponde: – Quell’uomo non è Setek! Lo conosco bene perché ho combattuto con lui. È un uomo piccolo e molto magro. Ha una grande resistenza alla fatica e ha smesso di fare il soldato a sessant’anni.
Nofret e Kamosè sono felici: qualcuno dice di essere Setek, ma non è lui!
Il faraone ordina: – Tu, Kamosè, torna al tuo villaggio con un soldato del mio esercito che conosce bene Setek.
Kamosè è molto emozionato quando vede i suoi genitori e la sua casa.
Il padre lo abbraccia quando lo vede. La madre è ancora malata.
Kamosè dice a suo padre: – Sono qui per aiutarvi a riavere la vostra casa e le vostre terre!
Il falso Setek è dentro la casa. È disteso a non fare niente, mentre mangia un grappolo d’uva e beve vino fresco.
L’uomo riconosce Kamosè e dice: – Ecco il figlio dei miei servi! C’è lavoro per te, ragazzo! Tua madre infatti non può lavorare e non è per niente utile!
L’ufficiale che accompagna Kamosè chiede al falso Setek: – Chi sei?
– Io sono Setek, soldato dell’esercito di Ramses il Grande – risponde l’impostore.
– Non è vero! Sei un bugiardo! Io conosco Setek. Dimmi chi sei! Il falso Setek cerca di scappare, ma Kamosè lo ferma con uno sgambetto. L’uomo cade a terra.
– Allora! Dimmi chi sei o ti rompo la testa! – insiste l’ufficiale.
– Sono un servo di Setek; conoscevo il sindaco di questo villaggio.
Con un inganno egli mi ha dato questa casa con le sue terre – dice l’impostore.
– E tu che cosa dovevi fare in cambio di questa bella casa e di tutta questa terra?
– Io dovevo obbligare i contadini a pagare molte tasse!
– Sei un miserabile! Sarai punito! – dice l’ufficiale arrestandolo. Kamosè e Nofret si abbracciano felici. La verità ha vinto!
Adatt. da: Christian Jacq, Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande
1 Chi è Kamosè? Indica quali informazioni vengono dette nel testo e quali
no. Metti una crocetta per ogni riga.
Viene detto Non viene detto
a. È un sacerdote
b. È vestito in modo elegante
c. È uno scriba
d. È giovane
e. Ha i capelli biondi
f. Vive in un villaggio
g. È molto alto
2 La scena iniziale del racconto è ambientata nella sala del consiglio. Indica quali personaggi sono presenti e quali no. Metti una crocetta per ogni riga.
È presente Non è presente
a. Ramses
b. Geru
c. Nofret
d. Rensi
e. Setek
3 Cosa riferisce Kamosè al cospetto di Ramses?
A. ⃞ Di essere stato ferito da un soldato del faraone
B. ⃞ Di aver subito la distruzione della sua casa e della sua terra
C. ⃞ Di aver subito un’ingiustizia
D. ⃞ Di non aver ricevuto le terre promesse dal faraone
4 Chi è Setek?
A. ⃞ È un familiare del faraone
B. ⃞ È un ladro
C. ⃞ È uno dei consiglieri del faraone
D. ⃞ È un soldato stimato dal faraone
5 Perché Nofret accompagna Kamosè dal faraone?
A. ⃞ Perché è una giovane sacerdotessa
B. ⃞ Perché è un giudice
C. ⃞ Per giudicare il faraone
D. ⃞ Per confermare cosa afferma Kamosè
6 "Un consigliere del faraone dice: – Questi due giovani devono essere puniti" (righe 16-17). Come reagisce Kamosè a questa affermazione?
A. ⃞ Con timore e rabbia
B. ⃞ Con allegria e calma
C. ⃞ Con pazienza e senso di approvazione
D. ⃞ Con ira e coraggio
7 Qual è la soluzione proposta dal faraone alle richieste di Kamosè? Il faraone decide di
A. ⃞ condannare a morte Kamosè
B. ⃞ far accompagnare Kamosè da un suo soldato fidato
C. ⃞ accompagnare lui stesso Kamosè a casa per vedere cosa è successo
D. ⃞ assegnare a Kamosè e ai suoi genitori altre terre
8 Come si chiama l'impostore di cui si parla alla riga 54?
A. ⃞ Nejemet
B. ⃞ Rensi
9 Chi è in realtà?
È
C. ⃞ Ittiti
D. ⃞ Non viene detto
10 Completa le frasi sottolineando l'alternativa giusta.
Il sindaco - Il faraone nel villaggio di Kamosè aveva dato all'impostore - a Setek le terre secondo la legge - contro la legge. In cambio voleva arricchirsi con le tasse sui soldati - contadini. Alla fine l'impostore - Setek viene scoperto e arrestato - lasciato libero.
La signora Clementina Vasile Cozzo era un'anziana ex maestra, che aveva aiutato in diverse occasioni il commissario Montalbano.
Tra loro era nata una profonda amicizia.
Quel giorno stavano pigliando il caffè, quando la signora disse: «Lo sa che la mia maestra delle elementari è ancora viva e vegeta?»
«Davvero? Quanti anni ha?»
«Novantacinque. Ma se la vedesse, commissario! Si chiama Antonietta Fiandaca. Lucidissima, perfettamente autonoma...»
La signora Clementina divenne improvvisamente esitante e imbarazzata. «Purtroppo Antonietta ieri ha sentito nuovamente il feto del diavolo.»
A Montalbano venne da sorridere, ma fu subito rimproverato.
«In che senso “nuovamente”? È già capitato?»
«Dunque, ad Antonietta toccarono in eredità due villini, uno in campagna, in contrada Passero, e uno qui, a Vigàta, una vera delizia.
Una notte si svegliò per un gran fracasso. Chiamò il custode, che arrivò in cinque minuti, armato.
Nulla di strano. Se ne tornarono a dormire. Appena nel letto, Antonietta sentì il feto. Era una puzza di zolfo misto a miasmi di cloaca. Ciò capitò varie volte.
Antonietta fece svuotare il pozzo nero, sgombrare il tetto, la cantina. Niente. Il feto tornava sempre.
Poi una notte, faceva caldo e aveva lasciato la finestra spalancata. Venne svegliata da qualcosa che pesantemente le era caduto sulla pancia. Aprì gli occhi e lo vide.»
«Chi?»
«Il diavolo, commissario, nella forma che aveva deciso d'assumere.»
«E che forma aveva?»
«Di un animale. A quattro zampe. Con le corna. Fosforescente, gli occhi rossi, soffiava e mandava uno spaventoso feto di zolfo e di cloaca. Antonietta lanciò un grido e svenne. Accorsero il custode e la moglie, ma non trovarono traccia dell'immondo animale. Quando Antonietta si rimise, disperata e terrorizzata, chiamò padre Fulconis, suo nipote, che è padrino a Fela, sperando che le liberasse la casa. Giacomina, la sorella, aveva avuto due figli: il
prete, Emanuele, e Filippo, un degenerato, un giocatore accanito che ha dilapidato il patrimonio dei genitori.
Appena arrivato, il padrino volle essere lasciato solo nella villa. Passati tre giorni che non dava notizie, Antonietta avvertì i carabinieri. Trovarono padre Fulconis con la faccia gonfiata di botte, più in là che qua. Riferì che aveva combattuto col Maligno, avendo la peggio.
In conclusione, Antonietta si trasferì qua a Vigàta e mise in vendita la villa. Ma nessuno voleva accattarla. Finalmente una persona di Fela se la comprò, per quattro soldi. La trasformò in una bisca clandestina. Poi i carabinieri la chiusero.
Io purtroppo ho saputo tutto a cose fatte. Mi è venuta una rabbia! E ora la storia sta ricominciando.»
Era tardi, il commissario doveva tornare in ufficio. Chiese alla signora di tenerlo informato.
Quando la signora Clementina seppe che la sua vecchia maestra, a seguito di un intensificarsi della manifestazione diabolica di zolfo e miasmi, passava le nottate sullo scalino davanti alla porta, la persuase a venire a dormire a casa sua.
Di questo, Clementina Vasile Cozzo ragguagliò il commissario.
Convennero che si trattava della soluzione migliore, dato che era evidente che il diavolo non amava la luce del sole e che di notte cominciava a fètere solo in presenza della vecchia maestra.
Due giorni appresso Montalbano volle parlare alla signora Clementina.
La signorina Antonietta alle sette e mezzo cenava (si fa per dire, perché un passero mangiava più di lei), poi si preparava e s'incamminava verso l'abitazione della sua ex allieva.
Quella sera il telefono squillò:
«Pronto, Antonietta? Stavi venendo da me?»
«Sì.»
«Senti, sono addolorata, ma è arrivato all'improvviso un mio nipote dall'Australia. Non ti posso ospitare.»
«Oddio, e adesso dove vado?»
«Resta a casa. Speriamo che non succeda niente.»
La notte il diavolo si manifestò e il primo a vederlo fu il commissario che se ne stava rannicchiato nella sua macchina a poca distanza dall'ingresso posteriore del villino.
Il Maligno entrò cautamente in casa, ne uscì nuovamente dopo un minuto, fece per avviarsi verso la sua auto.
«Mi scusi un momento.»
Sorpreso dalla voce alle sue spalle, il diavolo sobbalzò, lasciò cadere una boccettina dalla mano.
«Lei è certamente il diavolo», fece Montalbano, «lo riconosco dalla puzza» e gli mollò un poderoso pugno sul naso.
«Mi ha confessato che era assillato dai debitori, giocava e perdeva. Così pensò di ripetere cosa aveva fatto anni fa col villino di campagna. Quelli che se lo comprarono erano d'accordo con lui.
Ora avrebbe costretto la zia a vendere anche il villino di Vigàta. Il feto del diavolo era un composto chimico che si era preparato. L'animale diabolico era un gatto, spalmato con una pasta fosforescente e con corna di cartone attaccate in testa.
In quanto al padrino, non si scontrò col diavolo, ma con suo fratello Filippo. Aveva capito tutto e voleva dissuaderlo, senza riuscirci.»
«E ora? Se Antonietta scoprisse che è stato suo nipote ad architettare la cosa, ne morrebbe di dolore, come la sorella.»
«Io un'idea ce l'avrei» fece Montalbano.
Su pressante richiesta della signora Clementina, arrivò di corsa a Vigàta padre Emanuele Fulconis.
Stavolta travagliò molto bene. La mattina appresso, trionfante, annunziò che il diavolo era stato definitivamente sconfitto.
Avevano finito di mangiare, che finalmente il commissario chiese: «Ma lei, signora Clementina, al diavolo ci crede?»
«Io? E quando mai! Se ci avessi creduto, questa storia l'avrei raccontata al vescovo, non le pare?»
Adatt. da: A. Camilleri, Un mese con Montalbano, Mondadori
1 Il brano si apre con il racconto della signora Vasile, che a un certo punto dice: “Purtroppo Antonietta ieri ha sentito nuovamente il feto del diavolo” (righe 11-12). In risposta a questa frase Montalbano sorride, per quale motivo?
A. ⃞ Perché subito prende seriamente cosa sta ascoltando
B. ⃞ Perché non crede all'esistenza del diavolo
C. ⃞ Perché prova inizialmente terrore per cosa sta sentendo
D. ⃞ Perché si arrabbia a sentire certe sciocchezze
2 “In che senso «nuovamente»? È già capitato?” dice Montalbano (riga 14). In questo modo si capisce che il commissario
A. ⃞ ha preso finalmente sul serio cosa la signora Clementina sta raccontando
B. ⃞ considera la signora Clementina una bugiarda
C. ⃞ non vuole assolutamente credere a cosa sta raccontando la signora Clementina
D. ⃞ non sa se ridere o piangere
3 “Una notte si svegliò per un gran fracasso. Chiamò il custode, che arrivò in cinque minuti, armato. Nulla di strano” (righe 18-19). Come potresti sostituire la parte sottolineata senza cambiare il significato della frase?
A. ⃞ Nessuna porta sfondata, nessun vetro di finestra rotto
B. ⃞ Nessuna sirena della polizia che proveniva da lontano
C. ⃞ Erano tutti stanchi e non volevano indagare oltre
D. ⃞ Il custode non si ricordava dove aveva lasciato le chiavi
4 Dal testo è possibile dedurre varie informazioni sulla vicenda narrata. Indica quali delle seguenti affermazioni sono corrette e quali no. Metti una crocetta per ogni riga.
a. La vicenda si svolge in un luogo non definito
b. I fatti avvengono alla stazione di polizia dove lavora Montalbano
c. La vicenda è ambientata in un'epoca vicina alla attuale
Vero Falso
5 Perché, secondo te, Montalbano chiede alla signora Vasile di tenerlo informato (righe 52-53)?
A. ⃞ Per farle credere di aver trovato interessante il racconto
B. ⃞ Per semplice riguardo verso Clementina
C. ⃞ Perché gli è sempre piaciuto sapere la fine di ogni racconto
D. ⃞ Perché ha intenzione di indagare meglio su quanto raccontato da Clementina
6 “Io purtroppo ho saputo tutto a cose fatte. Mi è venuta una rabbia!” (riga 50). Se la signora Vasile avesse saputo in tempo degli avvenimenti, cosa avrebbe cercato di fare?
A. ⃞ Avrebbe cercato di far vendere la casa in contrada Passero a offerenti migliori
B. ⃞ Avrebbe cercato di non far vendere alcuna casa ad Antonietta
C. ⃞ Avrebbe cercato di acquistare da Antonietta la casa in contrada Passero
D. ⃞ Avrebbe cercato di far vendere prima la casa a Vigata di Antonietta
7 Montalbano e Clementina decisero che era la soluzione migliore ospitare di notte la signora Fiandaca poiché “era evidente che il diavolo non amava la luce del sole e che di notte cominciava a fètere solo in presenza della vecchia maestra” (righe 59-61). La parte sottolineata fa capire che:
A. ⃞ Montalbano e Clementina erano ormai troppo in ansia per le manifestazioni del diavolo
B. ⃞ Montalbano e Clementina hanno maturato idee diverse sul come risolvere la faccenda
C. ⃞ Montalbano e Clementina hanno intuito che la risoluzione della faccenda non è una questione “religiosa“
D. ⃞ Montalbano voleva tranquillizzare la signora Fiandaca per cercare di interrogarla con calma
8 “Due giorni appresso Montalbano volle parlare alla signora Clementina” (righe 62-63). Cosa potrebbe aver detto Montalbano?
Sarebbe meglio se non parlassimo più di questa storia
A. ⃞
Ho capito! Dobbiamo chiamare un prete per liberare la signora Fiandaca dal diavolo
C. ⃞
Ho escogitato un piano per risolvere la questione che affligge la signora Fiandaca
B. ⃞
Quando mi invita di nuovo a pranzo o a prendere un bel caffé?
D. ⃞
9 “Mi scusi un momento... Lei è certamente il diavolo”, fa Montalbano, “lo riconosco dalla puzza” (righe 79, 82-83). Perché si rivolge così?
A. ⃞ È finalmente consapevole dell'esistenza del diavolo
B. ⃞ Non sa come rivolgersi a un essere dell'aldilà
C. ⃞ Essendo un commissario, è suo dovere rivolgersi in maniera gentile al diavolo
D. ⃞ Sta prendendo in giro chi ha davanti
10 “Io un'idea ce l'avrei” afferma Montalbano (riga 96). Cosa decide di fare allora il commissario? Completa le frasi scegliendo l'alternativa giusta.
Decide di far intervenire padre Fulconis Filippo Fulconis , per rivelare non rivelare la verità alla signora Fiandaca Vasile , che altrimenti sarebbe morta di crepacuore.
11 Scrivi il nome e il cognome (se viene detto nel brano) del colpevole delle apparizioni del diavolo.
12 Per quale motivo il colpevole decide di “far apparire” il diavolo?
Metti una crocetta per ogni riga.
Perché...
a. sa che la signora Fiandaca crede nell'esistenza del diavolo
b. sa di terrorizzare enormemente la signora Fiandaca
c. sa che il diavolo avrebbe esaudito le sue richieste
d. non vuole incontrare il diavolo
Sì No
13 Alla luce di quanto viene detto nell'intero brano, cosa si può dire e cosa no, riguardo alla signora Vasile?
Metti una crocetta per ogni riga. Sì, si può dire No, non si può dire
a. Preferisce la vita di città
b. Ha conosciuto il commissario in carcere
c. È di corporatura esile
d. Rivede nel commissario uno dei suoi nipoti
e. Ha molta fiducia nel commissario
f. Ha quasi un talento come detective
14 Dopo aver letto l'intero brano ti sei chiesto perché la signora Vasile decide di raccontare a Montalbano tutte le vicende della sua maestra?
A. ⃞ Perché sa che al commissario piacciono le storie horror
B. ⃞ Perché ha capito che dietro i fatti c'è il nipote degenerato della sua maestra
C. ⃞ Perché ha il sospetto che sia una storia inventata dalla fantasia della sua anziana maestra
D. ⃞ Perché vuole sin dall'inizio che Montalbano la aiuti a contattare padre Fulconis
15 Quale tra i seguenti titoli sarebbe più appropriato, al posto del titolo attuale del brano?
A. ⃞ Il diavolo chiama il commissario
B. ⃞ La maestra
C. ⃞ L'odore del diavolo
D. ⃞ Vigata e Fela
E finalmente arrivò il giorno della gita scolastica. La partenza era fissata per le sei del mattino.
Una levataccia, dunque, per gli scolari della quinta B.
– E nessuno faccia ritardo perché alle sei in punto dirò all’autista di partire! – aveva detto la maestra Giovanna il giorno precedente. I ragazzi in verità furono superpuntuali, anche se sembravano degli zombie imbottiti di sonnifero. Chi, invece, fece ritardo fu Giacinto, il collaboratore scolastico.
I genitori si accalcavano nei pressi del pullman, controllando ancora gli zaini dei loro figli e facendo mille raccomandazioni.
– Stai attenta, segui sempre il gruppo e non perdere di vista la maestra Giovanna! – disse la mamma di Lucilla dandole un bacio sulla guancia.
– E dai, mamma, me lo hai detto già cento volte. Lo so! – replicò la ragazza.
– Hai caricato il telefonino? – chiese il papà di Vittoria a sua figlia.
– Quando arrivi, chiama! Anzi, chiama anche quando sarai a metà strada!
– Se vuoi, ti chiamo anche ora – ironizzò la ragazzina, – così stai più tranquillo.
La maestra Giovanna, che anche in quell’occasione era elegantissima, nel suo tailleur di jeans con strass sul collo e sul risvolto delle maniche e scarpe da ginnastica alte da far paura, dopo l’appello, fece salire i ragazzini sul pullman e cominciò a tempestare Giacinto di telefonate, ma nessuno rispondeva. Il mento della maestra era diventato rosso fuoco perché lei continuava a tormentarlo con le unghie, mentre guardava nervosamente fuori dal finestrino. Niente. Il collaboratore non rispondeva.
– Maestra, – le disse l’autista – alle sei e trenta, con o senza Giacinto, partiamo altrimenti troveremo un traffico pazzesco...
– Maestra, maestra! – urlò Gianni. – Sta arrivando Giacinto. Ma… ma come si è vestito?
A quella domanda Pamela, Vittoria, Lucilla, Mattia, Ettore e gli altri si precipitarono accanto a lui per curiosare sull’abbigliamento del collaboratore. Una fragorosa risata riecheggiò nel pullman.
La maestra Giovanna raggiunse i suoi alunni per rimproverarli con la solita ramanzina sul rispetto degli adulti, ma quel che vide dal finestrino le fece scappare dalla bocca un
“Uhmadonnamiabenedetta!”. E ne aveva ragione. In fondo alla strada, il collaboratore correva verso il pullman con un mare di roba a tracolla. Indossava un paio di pantaloni alla zuava verde militare, calzini bianchissimi, mocassini color cuoio, una camicia a quadretti rossi e gialli e un cappellino blu con visiera. Le gambe magrissime con ginocchia a punta erano pallide, ma pelosissime.
Con la mano destra Giacinto teneva ben stretta la cassetta del pronto soccorso, con la sinistra afferrava un grosso cestino da picnic. Al collo chincaglieria d’ogni genere: una macchina fotografica, un binocolo, un borsello multitasche, un coltellino multifunzione, il cellulare, un fischietto e la borraccia termica. Ma la cosa più comica era che il collaboratore era inseguito da Nanà, la sua gatta, e che, di tanto in tanto, lui si fermasse, si girasse e intimasse alla bestiola “sciò” per farla andar via. La gatta si piantava in mezzo alla strada, si sedeva sulle zampe posteriori e gli rispondeva “mao”.
Giacinto, convinto che lei avesse capito, ricominciava la corsa. Nanà, dopo qualche istante di perplessità, riprendeva a inseguirlo con passo felpato. I ragazzini, con i nasi schiacciati contro i finestrini, si sbellicavano dalle risate. Quando il collaboratore giunse al pullman, tentò di scusarsi con la maestra, ma, appena aprì bocca, non si udì che uno strano sibilo, segno che aveva corso a perdifiato per tanto tempo. Richiuse la bocca, riprese fiato e provò a parlare con la maestra Giovanna, che l’aiutò a salire, liberandogli le mani dai due pesanti oggetti che stringeva tra le dita. Giacinto s’accasciò sul sedile; poi, mentre i ragazzini gli si strinsero intorno per fargli festa, Nanà, non vista da nessuno, salì sul pullman giusto un istante prima che l’autista chiudesse le porte. La gatta si nascose sotto uno dei sedili e lì si addormentò.
Adatt. da: A. Baccelliere, Festa di Halloween con fantasma etrusco DOP, Ardea Editrice
1 Chi sono i personaggi del racconto?
A. ⃞ Gli alunni della quinta B
B. ⃞ L’autista e la maestra
C. ⃞ Giacinto e la sua gatta
D. ⃞ La maestra, la sua scolaresca, Giacinto, l’autista e Nanà
2 Di che tipo di testo si tratta?
A. ⃞ È un racconto d’avventura
B. ⃞ È un articolo di cronaca
C. ⃞ È un racconto umoristico
D. ⃞ È un racconto di paura
3 Chi narra l’intera vicenda?
A. ⃞ La maestra Giovanna
B. ⃞ Gianni
C. ⃞ Giacinto
D. ⃞ Nessuno dei personaggi
4
A un certo punto l’autore del racconto descrive la situazione della scolaresca prima di salire sul pullman, e, ogni tanto, si sente qualche genitore che si raccomanda al proprio figlio. Per quale motivo, secondo te, l’autore del racconto si sofferma su questa scena?
A. ⃞ Perché cerca di coinvolgere ancora di più il lettore nell’atmosfera del racconto
B. ⃞ Perché cerca di guadagnare tempo prima degli avvenimenti veri e propri
C. ⃞ Perché non sapeva in quale modo dare inizio al racconto
D. ⃞ Perché cerca di spiegare per quale motivo Giacinto arriva in ritardo all’appuntamento
5 Per quale motivo il racconto, da riga 21 a 28, si sofferma sulla descrizione, nei minimi particolari, dell’abbigliamento della maestra Giovanna e di come si comporta nell’attesa di Giacinto?
A. ⃞ Per meglio rappresentare il carattere e gli atteggiamenti dell’insegnante
B. ⃞ Per far distogliere l’attenzione del lettore dai fatti che accadono dopo
C. ⃞ Per sottolineare la sua eleganza a differenza dei suoi alunni
D. ⃞ Per arricchire di descrizioni meno importanti il racconto
6 Il narratore a un certo punto dimostra di essere sorpreso, esattamente come la maestra, alla vista di Giacinto. Da riga 36 a 41 quale frase lo conferma?
Ricopia le parole del testo.
Risposta:
7 Il personaggio di Giacinto è presentato dall’autore in modo da suscitare nel lettore un senso di
A. ⃞ paura e rabbia
B. ⃞ tenerezza e simpatia
C. ⃞ mistero e terrore
D. ⃞ tristezza e malinconia
8 Il racconto di cosa avviene sul pullman tra gli scolari alla vista di Giacinto permette di
A. ⃞ descrivere la profonda serietà della situazione
B. ⃞ descrivere la divertente confusione della situazione
C. ⃞ aumentare il mistero del ritardo di Giacinto
D. ⃞ definire meglio il luogo in cui è ambientata la situazione
᮱ Hai terminato la prova nei tempi prestabiliti? ⃞ Sì ⃞ No
᮱ Come ti è sembrata questa prova?
⃞ Facile ⃞ Difficile ⃞ Non troppo semplice
᮱ Hai avuto difficoltà nella comprensione delle attività da svolgere? ⃞ Per niente ⃞ Qualche difficoltà
᮱ Come ti sei comportato di fronte a qualche difficoltà?
⃞ Ho chiesto aiuto all’insegnante
⃞ Ho lasciato incompleto
⃞ Ho cercato di superare da solo le difficoltà
᮱ Correggi colorando i cerchi di rosso se hai sbagliato, di verde se hai risposto in maniera corretta e di giallo se non sei stato del tutto preciso.
O1 Indica con una X la forma corretta.
a. ⃞ tacchi ⃞ tacci
b. ⃞ acquerello ⃞ aqquerello
c. ⃞ anbedue ⃞ ambedue
d. ⃞ stazzione ⃞ stazione
e. ⃞ acquazzone ⃞ accuazzone
f. ⃞ scuola ⃞ squola
g. ⃞ palazzo ⃞ palazo
h. ⃞ soqquadro ⃞ socquadro
i. ⃞ racchetta ⃞ raccetta
l. ⃞ celebrazzione ⃞ celebrazione
m. ⃞ poliziotto ⃞ polizziotto
n. ⃞ quore ⃞ cuore
O2 Completa le parole nelle frasi seguenti: scegli fra GN - NI o fra GLI - LI.
• La botti a dell'o o è vuota perché Mara ha versato tutto nell'o era.
• La fami a di Andrea ha trovato un coni o sull'uscio di casa.
• I carabi eri controllarono attentamente tutte le merci.
• Lo spedizio ere è stato puntuale nelle conse e.
• C’è una possibilità su un mi....... one che venga a piovere.
• Il gi....... o è il simbolo della purezza.
• I ....... cini sono fiori bellissimi e molto profumati.
• In campa a e in monta a si respira aria pulita e la salute ci guada a.
O3 Scrivi il plurale delle seguenti parole.
a. camicia ..................................
b. corteccia
c. tratteggio
d. astrologo
e. mago
f. plico .................................
g. orco
O4 Leggi la frase che segue:
h. boccia .................................
i. camice
l. batacchio
m. falco
n. picco
o. pulce .................................
p. magia
L'ape volteggiava sui fiori e sembrava danzare.
Da quante sillabe è composta la frase?
Numero totale di sillabe: ...............................................................
M1 Analizza tutti i verbi in tabella.
infinito coniug. modo tempo persona
a. protestò
b. essendo uscito
c. ebbi terminato
d. avrete finito
e. fosse venuto
M2 Nella tabella che segue indica per ogni parola se è un aggettivo qualificativo o determinativo.
Aggettivo qualificativo
Aggettivo determinativo
a. autonomo
b. troppo
c. stessa
d. alto
e. quello
f. sensibile
g. semplicissima
M3 Leggi il testo che segue.
Lo scorso sabato nella scuola di Martina c’è stata una mostra di lavoretti per beneficenza, dove hanno messo in scena anche una piccola recita. Il ricavato servirà ad aiutare le associazioni del quartiere.
Se sostituisci nel testo “Lo scorso sabato” con “Il prossimo sabato”, devi cambiare la forma di alcuni verbi. Indica nella tabella quali verbi devi cambiare.
Cambia Non cambia
a. c’è stata
b. hanno messo
c. servirà
d. aiutare
F1
La desinenza –ina può modificare il significato della parola di base
dandole una sfumatura di piccolezza: ad es. gattina, pallina, fragolina. In quale delle seguenti parole tale desinenza dà lo stesso significato?
A. ⃞ cucina
B. ⃞ regina
F2
C. ⃞ cantina
D. ⃞ parolina
I prefissi in-, im-, irr- davanti a una parola possono dare un significato opposto alla parola di base (ad es. incapace " non capace " ). Nella tabella che segue indica le parole in cui tali prefissi danno un significato opposto alla parola di base e quelle in cui no.
Metti una crocetta per ogni riga.
Parola
a. informato
b. inesatto
c. irraggiungibile
d. improbabile
e. incomprensibile
f. impossibile
il prefisso dà significato opposto
il prefisso NON dà significato opposto
F3 Che cos’hanno in comune questi quattro nomi?
alberello - casetta - automobilina - bimbetto
A. ⃞ Sono tutti nomi primitivi
B. ⃞ Sono tutti nomi composti
C. ⃞ Sono tutti nomi derivati
D. ⃞ Sono tutti nomi alterati
F4 Uno dei seguenti nomi NON è un nome derivato: trovalo.
A. ⃞ precottura
B. ⃞ preghiera
C. ⃞ preadolescenza
D. ⃞ preallarme
LS1
Indica con quale parola dello stesso significato potresti sostituire quella sottolineata nella frase che segue.
Il traffico in autostrada era bloccato da molto e gli automobilisti cominciarono a suonare ininterrottamente i clacson. In quel gran baccano, non si capì più nulla!
A. ⃞ Silenzio
B. ⃞ Frastuono
C. ⃞ Disordine
D. ⃞ Scompiglio
LS2 Se non conoscessi il significato delle parole sottoelencate, quale voce andresti a cercare sul dizionario? Scrivila accanto ad ogni parola.
Osserva l’esempio.
Es. castelletto ............. castello .............
a. campione
b. piantava
c. organino
d. pregiatissimi .........................................
LS3 Metti in ordine alfabetico le parole dell’elenco, numerandole da 1 a 6 (dalla precedente alla successiva).
Parole Numero d’ordine
a. muto
b. muro
c. mucillagine
d. muso
e. muraglia
f. mutare
LS4 In ogni serie indica le due parole che hanno lo stesso significato, cioè sono sinonime. Metti DUE CROCETTE per ogni riga.
a. ⃞ gradevole ⃞ amaro ⃞ disgustoso ⃞ piacevole
b. ⃞ calma ⃞ fracasso ⃞ pace ⃞ fama
c. ⃞ gradualmente ⃞ inaspettatamente ⃞ praticamente ⃞ improvvisamente
d. ⃞ imparare ⃞ apprendere ⃞ rifiutare ⃞ ignorare
S1 Scegli fra le quattro alternative quella che completa il senso del verbo nella frase seguente.
Cristina partecipa...
A. ⃞ la spesa al supermercato
B. ⃞ alla gara di atletica
C. ⃞ sull'altalena
D. ⃞ con le amiche
S2 Scrivi il soggetto (sottinteso o no) di ciascuna frase.
Frasi
a. Verrete domani al mare?
b. La partita sarà disputata in serata.
c. Il sole illuminava le cime innevate delle montagne.
d. Avrà deciso di andare da solo.
e. Passeggiare in riva al mare è divertente.
f. Hai scelto di andare al museo.
g. Lunedì tornerò a casa.
Soggetto
S3 In quale delle seguenti frasi la divisione in gruppi sintattici (sintagmi) è corretta?
A. ⃞ L’altro ieri / zia Pamela / ha incontrato sua cugina / Mary
B. ⃞ L’altro ieri / zia Pamela ha incontrato / sua cugina Mary
C. ⃞ L’altro ieri / zia Pamela / ha incontrato / sua cugina Mary
D. ⃞ L’altro ieri / zia / Pamela / ha / incontrato / sua / cugina / Mary
S4 Completa le frasi con le parole elencate. quando - o - infatti - ma
• verrete, non ci troverete a casa.
• L'altro giorno dovevo partire, ......................................... mi sono ammalato.
• La notte era chiara; in cielo splendeva una bellissima luna piena.
• Siete al mare ......................................... siete tornati in città?
T1
Nel brano che segue sottolinea tutti i pronomi che si riferiscono alla montagna.
Quando sono andata per la prima volta in montagna, l'ho vista tutta innevata. Ricordo che la immortalavo in tante foto, che ancora oggi me la fanno vedere in tutto il suo splendore.
T2
Nelle seguenti frasi i verbi sottolineati sono al tempo presente. Leggi le frasi e indica se il verbo sottolineato si riferisce a un evento che accade nel presente, nel passato o nel futuro. Metti una crocetta per ogni riga.
L’evento accade nel presente
L’evento accade nel passato
L’evento accade nel futuro
a. Vi parlo ora e mai più.
b. Il poeta Giacomo Leopardi nasce nel 1798 a Recanati.
c. Domani vado al cineforum.
d. Tra una settimana andiamo in vacanza.
e. Ti chiamo in questo momento per sapere come stai.
T3 Leggi la frase:
Marta mi ha chiesto di accompagnarla alla mostra di un giovane pittore. Mi ha anche detto che i suoi quadri erano molto belli.
Ora completa la frase seguente, che trasforma il discorso indiretto in discorso diretto.
Marta mi ha chiesto: ” alla mostra di un giovane pittore?”. Mi ha anche detto: ”I quadri
....................................................... molto belli”.
᮱ Hai terminato la prova nei tempi prestabiliti? ⃞ Sì ⃞ No
᮱ Come ti è sembrata questa prova?
⃞ Facile ⃞ Difficile ⃞ Non troppo semplice
᮱ Hai avuto difficoltà nella comprensione delle attività da svolgere?
⃞ Per niente ⃞ Qualche difficoltà
᮱ Come ti sei comportato di fronte a qualche difficoltà?
⃞ Ho chiesto aiuto all’insegnante
⃞ Ho lasciato incompleto
⃞ Ho cercato di superare da solo le difficoltà
᮱ Correggi colorando i cerchi di rosso se hai sbagliato, di verde se hai risposto in maniera corretta e di giallo se non sei stato del tutto preciso.