2 minute read

Dal manoscritto alla stampa

Next Article
Fotografie

Fotografie

dei fogli di fattura del patrimonio brunicense rivela una “firma” abbastanza chiara della tipografia. Risulta evidente che relativamente pochi dei fogli di lettere e fatture esaminati non sono stati stampati a Brunico. Tra questi, ad esempio, i fogli litografati (prodotti con la litografia), una tecnica che non faceva parte del repertorio della ditta Mahl.

I fogli di lettere e fatture conservati negli archivi amministrativi permettono di capire come i moduli prestampati nel settore commerciale hanno sempre più integrato le lettere scritte a mano e alla fine le hanno quasi completamente sostituite. Fatture scritte a mano da artigiani e altri fornitori di servizi di vari secoli si possono trovare in diversi fondi dell’archivio storico della città di Brunico. Come le lettere, seguivano una forma specifica. Le linee guida per scrivere lettere sono state spiegate a coloro che emettevano lettere e fatture a partire dal 18° secolo da libri chiamati Briefsteller (epistolari). Secondo questi, ogni lettera doveva contenere elementi di base: Data, indirizzo, saluto, oggetto, firma. Le fatture o le ricevute devono essere viste come forme speciali nella misura in cui il saluto formale è omesso – gli altri elementi, tuttavia, sono rimasti obbligatori come per qualsiasi lettera commerciale.

Advertisement

Come esempi delle numerose fatture sopravvissute scritte a mano ancora alla fine del XIX secolo, vengono presentati due pezzi: Un foglio di Anton Sinner del 1888 ha un’impronta di timbro (“Anton Sinner Bruneck”) come prefigurazione della carta intestata stampata (n. 1). Lo stesso vale per una fattura emessa dal calzolaio Jakob Mascher nel 1898 (n. 2).

Come le carte da lettera stampate, i timbri dal design più o meno artistico avevano la funzione di presentare informazioni sull’emittente e quindi servivano anche allo scopo di fare pubblicità. L’avvento della carta intestata stampata ha permesso di mettere ancora più auto-presentazione su un modulo. Presto c’erano fogli che presentavano intere gamme di prodotti e servizi oltre alle informazioni di base su un’azienda come il proprietario o la proprietaria, il ramo commerciale e l’indirizzo. Lo stesso valeva per i moduli di fattura, che diventavano letteralmente degli spazi pubblicitari e offrivano la possibilità di presentare la gamma di prodotti e le offerte così come le eventuali innovazioni. Divenne anche sempre più di moda fare

riferimento ai premi ricevuti in mostre e fiere e mostrare le medaglie dei premi corrispondenti in immagini.

A questi scopi, i commercianti fecero uso delle tecniche in rapido sviluppo della stampa tipografica e della litografia, ma anche della sempre più accessibile e varia carta prodotta industrialmente in diverse grammature, tonalità di colore e finiture superficiali.

nn. 1, 2

This article is from: