Growing In ANVE2025: Piante Mediterranee – Vivai Imperatore, Dott. Gaetano Imperatore

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CLIMA MEDITERRANEO

Il bacino del Mediterraneo presenta condizioni climatiche uniche al mondo, che definiscono il vivaismo ornamentale della regione:

• Estati calde e secche con temperature che possono superare i 35°C

• Inverni miti e umidi con rare gelate

• Precipitazioni concentrate principalmente in autunno e primavera

• Elevata radiazione solare durante tutto l'anno

I cambiamenti climatici stanno alterando l’equilibrio che caratterizza il bacino del Mediterraneo, imponendo nuove sfide ai vivaisti che devono adattare le loro pratiche a condizioni sempre più estreme.

Clima mediterraneo: distribuzione geografica

Zona Paese/i Caratteristiche

Bacino Mediterraneo

Italia, Spagna, Grecia... Clima "classico"

California USA

Cile Centrale Cile

Più secco, T più estreme

Simile alla Toscana

Australia sud-occidentale Australia Mediterraneo “puro”

Western Cape Sudafrica

Estati secche, inverni piovosi

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

1. Pianificazione e selezione delle specie

• Obiettivo commerciale: valutare le specie più richieste dal mercato (es. progettazione del paesaggio mediterraneo, edilizia verde, giardini a bassa manutenzione).

• Criteri di selezione:

• Rusticità climatica (Zone USDA 9–11)

• Resistenza a siccità e salinità

• Valore ornamentale (fioritura, profumo, persistente, forma)

• Velocità di crescita e ciclo di produzione

Esempi: Nerium oleander, Lavandula dentata, Cistus × hybridus, Pistacia lentiscus, Teucrium fruticans, Phillyrea angustifolia, ecc.

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

2. Propagazione (moltiplicazione)

Metodo Esempi di specie

Talea semilegnosa

Oleandro, Lavanda, Rosmarino, Teucrium, Fillirea ecc.

Semina Alloro, Spartium, Timo, Leccio, ecc.

Micropropagazione (in vitro)

Piante selezionate o rare

Note tecniche

Da giugno-luglio, in serra ombreggiata e condizionata

Vermiculite in copertura, vernalizzazione necessaria (non sempre)

Solo per produzioni su larga scala o soggetti certificati

Substrati:

• Mix standard: torba bionda/bruna + perlite (60:40) o torba + sabbia + pomice (50:25:25)

• pH 6–7, conduttività ≤ 0,8 mS/cm

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

3. Gestione del vivaio

Ambienti di coltivazione:

• Serra fredda o ombreggiata per taleaggio e primo sviluppo

• Tunnel freddi o piena aria per

indurimento e coltivazione finale

• Pavimentazioni drenanti (ghiaia lavata, geotessile)

Condizioni climatiche controllate:

• Umidità: 80–90% nelle prime fasi di radicazione

• Temperatura: 18–22°C diurna, ≥ 10°C notturna

• Ombreggiatura al 50–60% per le specie giovani

Coltivazione

vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

4. Concimazione

• Fertirrigazione con concimi idrosolubili NPK bilanciati + microelementi (es. 20-20-20 o 15-9-20+Mg)

• Cicli fertirrigui settimanali (EC 1,2–1,5 mS/cm)

• Concimi granulari a lenta cessione (es. Osmocote) integrati nel substrato

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

5. Irrigazione

• Impianto a goccia con microirrigatori o ali gocciolanti

• Automazione tramite centralina climatica o timer, integrato con centralina meteo per monitoraggio variabili climatiche

• Turni irrigui: frequenti e leggeri in estate, ridotti o azzerati in inverno

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

6. Controllo fitosanitario integrato (IPM) - Funghi

Queste sono le problematiche più comuni in ambienti mediterranei, specialmente in presenza di irrigazione per aspersione o umidità stagnante.

Patogeno Specie colpite

Botrytis cinerea (muffa grigia)

Rosa, Lavandula, Gerani

Phytophthora spp. Olea, Nerium, Laurus

Sintomi principali

Marciumi, necrosi fiorali

Marciume radicale e del colletto

Oidio

Pythium spp.,

Rhizoctonia spp.

Rosacee, Salvia, Lagerstroemia

Giovani piante in alveolo o vasetto

Damping-off (collasso plantule)

Prevenzione / controllo

Arieggiamento, rameici, anti-botritici

Drenaggio, fungicidi sistemici

Micelio bianco su foglie, steli Zolfo, prodotti sistemici

Substrato sterile, irrigazione mirata

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

6.

Controllo

fitosanitario integrato (IPM) - Funghi

Botrite su Lagerstroemia

Damping-off di plantule in serra di radicazione

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

6. Controllo fitosanitario integrato (IPM) - Funghi

Le condizioni mediterranee (estate secca, inverno mite) favoriscono numerose infestazioni.

Fitofago Specie colpite Sintomi Gestione

Cocciniglie (vari generi)

Oleandro, Pittosporum, Citrus, ecc.

Melata, fumaggine, deperimento

Olio bianco, insetticidi sistemici

Aleurodidi

Tetranychus urticae (ragnetto rosso)

Agrumi, Camelie, Rosacee, ecc. Melata, deperimento

Olio bianco, insetticidi sistemici

Afidi (vari generi)

Frankliniella occidentalis (tripidi)

Lavanda, Rosa, Artemisia, Oleandro, ecc.

Puntinature clorotiche, ragnatele

Rosacee, Viburnum, Salvia, ecc. Colonie apicali, deformazioni

Gerbera, Lavanda, Pelargonium

Cicatrici fogliari, aborto floreale

Acaricidi selettivi, predatori (es. Phytoseiulus persimilis)

Piretrine, saponi potassici, lotta BIO (coccinellidi)

Monitoraggio con trappole blu, spinosad, Beauveria

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

6. Controllo fitosanitario integrato (IPM) - Funghi

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

6. Controllo fitosanitario integrato (IPM) – Batteri

Molto dannose per la qualità commerciale delle piante ornamentali, ma meno comuni dei funghi.

Batterio Specie colpite Sintomi Gestione

Xylella fastidiosa

Olea + molte specie asintomatiche

Pseudomonas syringae

Agrobacterium tumefaciens

Prunus, Forsythia, Viburnum

Ampia gamma

Disseccamenti, arresto vegetativo

Cancro rameico, foglie bruciate

Galle radicali, rallentamenti crescita

Controllo insetti vettori (sputacchina), quarantena

Rame, potature invernali secche

Isolamento piante, rimozione

6. Controllo fitosanitario integrato (IPM) – Batteri

Pseudomonas syringae su Viburno
Piccola galla da Agrobacterium tumefacens su rosa

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

7. Gestione della

produzione

• Ciclo produttivo medio: 6-36 mesi secondo la specie, comprensivo di trapianti e potature;

• Formati commerciali:

Formato commerciale Diametro vaso (cm)

Ø10 10 0,5 Piantine giovani, aromatiche, semine

Ø14 14 1,3 Aromatiche, per bordure, pronto effetto

C3 17-19 3 Arbusti, cespugli da bordura

C5 22-24 5 Arbusti, piante da siepe

C10 26-28 10 Arbusti maturi

C20 35 20 Palme, piccoli alberi, cespugli di grossa taglia

Coltivazione vivaistica delle piante ornamentali mediterranee

8. Standard qualitativi vivaistici

• Forma compatta, assenza di difetti o fitopatie

• Radici ben sviluppate

• Uniformità tra i lotti

• Piante pronte al trapianto, acclimatate al pieno sole

Specie arboree di interesse commerciale

• Celtis australis – Bagolaro

• Ceratonia siliqua – Carrubo

• Cercis siliquatrum – Albero di Giuda

• Laurus nobilis – Alloro

• Morus alba – Gelso bianco

• Olea europea – Olivo

• Pinus halepensis – Pino d’Aleppo

• Quercus ilex – Leccio

• Quercus suber – Sughera

Specie arbustive di interesse commerciale

Pistacia lentiscus

Tipo: Arbusto sempreverde, 1–2 m

Fiori: scarsa valenza ornamentale

Propagazione: Talea semi legnosa o seme

Substrato: Torba + sabbia + pomice, pH 7

Ciclo: 12–18 mesi

Irrigazione: Minima

Potatura: In inverno, per struttura

Fitosanità: Tollerante, pochi problemi

Uso: Verde costiero, rimboschimenti

ornamentali, giardini/bordure mediterranei

Formato: Ø18–24-35/40,

Specie arbustive di interesse commerciale

Myrtus communis

Tipo: Arbusto sempreverde, 1–2 m

Fiori: Estivi, bianchi

Propagazione: Talea semi-legnosa o seme

Substrato: Ben drenato, torba + pomice

Ciclo: 12–16 mesi

Irrigazione: Regolare nei primi mesi

Potatura: Leggera per sagomatura

Fitosanità: Robusto, pochi problemi

Uso: Siepi, bordure, vaso

Formato: Ø14–24-35/40,

Specie arbustive di interesse commerciale

Phillyrea angustifolia

Tipo: Arbusto sempreverde

Fiori: Bianchi, piccoli, profumati (aprile-giugno)

Propagazione: Talea semilegnosa a fine estate

Substrato: Drenante, calcareo, pH 6.5–7.5

Irrigazione: Bassa, regolare in fase di attecchimento

Potatura: Formazione e contenimento (tardo inverno)

Fitosanità: Molto rustica, sensibile a Phytophthora in terreni asfittici

Uso: Siepi, barriera frangivento, giardini xerici

Formato: Ø18–24-35/40

Specie arbustive di interesse commerciale

Nerium oleander (Oleandro)

Tipo: Arbusto sempreverde, altezza 2–5 m

Fiori: Estate, bianco, rosa, rosso

Propagazione: Talea semilegnosa (luglio-settembre)

Substrato: Torba + perlite + pomice (40/30/30), pH 6.5

Ciclo: 12–18 mesi (C3 pronto alla vendita)

Irrigazione: Moderata; tollera bene periodi di siccità

Potatura: Dopo fioritura per mantenere forma

Fitosanità: Cocciniglie, ticchiolatura, virus

Uso: Siepi stradali, giardini aridi, vaso grande

Formato: Vaso Ø18–24-35/40

Specie arbustive di interesse commerciale

Lavandula spp. (Lavanda)

Tipo: Arbusto aromatico sempreverde, 40–70 cm

Fiori: fine primavera/inizio estate, spiga viola/azzurra

Propagazione: Talea semilegnosa (giugno–agosto)

Substrato: Torba acida + sabbia + pomice, pH 6–6.5

Ciclo: 6–10 mesi (Ø14–Ø18)

Irrigazione: Scarsa; ottima per xeriscaping

Potatura: Dopo fioritura, taglio netto (2/3 vegetazione)

Fitosanità: Marciume radicale se ristagni

Uso: Bordure, massicciate, aiuole, vaso

Formato: Vaso Ø14–18-24-35

Specie arbustive di interesse commerciale

Rosmarinus officinalis

Tipo: Arbusto aromatico sempreverde

Fiori: Azzurri, primavera e autunno

Propagazione: Talea semilegnosa (luglio–settembre)

Substrato: Sabbia + torba + perlite (30/40/30)

Ciclo: 6–12 mesi

Irrigazione: Limitata, tolleranza elevata a siccità

Potatura: Annuale per forma e ramificazione

Fitosanità: Oidio, afidi, ragno rosso

Uso: Siepi basse, giardini aromatici, balconi

Formato: Ø14–18-24-35cm

Specie arbustive di interesse commerciale

Teucrium fruticans

Tipo: Arbusto tondeggiante, 0.8–1.2 m

Fiori: Blu-violacei, primavera/estate

Propagazione: Talea semilegnosa (giugno–agosto)

Substrato: Ben drenato, pH 6.5–7.2

Ciclo: 10–12 mesi

Irrigazione: Minima

Potatura: Regolare per sagomatura

Fitosanità: Poco sensibile

Uso: Topiary mediterraneo, siepi basse

Formato: Vaso Ø14–18-24

Specie arbustive di interesse commerciale

Spartium junceum (Ginestra)

Tipo: Arbusto deciduo/spogliante

Fiori: Gialli profumati, vistosi (maggio-luglio)

Propagazione: Semina (in primavera con scarificazione)

Substrato: Sabbioso, leggero, ben drenato

Irrigazione: Molto bassa, resiste alla siccità

Potatura: Dopo la fioritura per stimolare nuova crescita

Fitosanità: Resistente, evitare ristagni

Uso: Inerbimenti, scarpate, bordure soleggiate

Formato: Vaso Ø14–18-24, radice nuda per impianti estensivi

Specie arbustive di interesse commerciale

Arbutus

unedo (Corbezzolo)

Tipo: Arbusto/Alberello sempreverde

Fiori: Bianchi a campanula (autunno/inverno), frutti rossi ornamentali

Propagazione: Semina (lenta), talea apicale in estate

Substrato: Acido-neutro, drenante, ricco in humus

Irrigazione: Moderata, specie in contenitore

Potatura: Formazione leggera a fine inverno

Fitosanità: Possibile oidio in estati umide, afidi su giovani germogli, ticchiolatura

Uso: Giardini mediterranei, siepi alte, uso urbano

Formato: Vaso Ø18-24-35/40, anche forme ad alberello

Specie arbustive di interesse commerciale

Jacobaea

maritima

(ex Cineraria maritima)

Tipo: Erbacea perenne/arbustiva

Fiori: Gialli (estivi), abbondanti

Propagazione: Talea, divisione dei cespi

Substrato: non troppo ricco, ben drenato

Ciclo: Perenne, usata come annuale in nord Europa

Irrigazione: Bassa, teme eccesso idrico

Potatura: Tagli di contenimento in primavera

Fitosanità: Oidio, marciumi radicali in suoli pesanti

Uso: Aiuole, bordure, contrasto cromatico

Formato: Vaso Ø14–18-24

Specie arbustive di interesse commerciale

Altre specie

• Bougainvillea spp.

• Laurus nobilis

• Pittosporum tobira

• Callistemon spp.

• Cistus spp.

• Salvia officinalis

• Gazania spp.

• Punica granatum

• Helichrysum italicum

• Chamaerops humilis

• Aloe arborescens

• Jasminum officinale

• Passiflora caerulea

• Santolina chamaecyparissus

• e tante altre…

Specie «Mediterranee»

non Mediterranee

Continente Americano

Regione

Ornamentali native famose

California Muhlenbergia rigens

Cile

Fuchsia magellanica, Alstroemeria, Schinus molle

Specie «Mediterranee»

non Mediterranee

Regione

Ornamentali native famose

Australia

Australia SW

Grevillea, Eremophila

nivea, Callistemon, ecc.

Specie «Mediterranee»

non Mediterranee

Regione Ornamentali native famose

Sudafrica

Sudafrica WC

Agapanthus africanus, Mesembryanthemum, Gazania, Dimorphotheca, Acacia dealbata

Xeriscaping

Lo xeriscaping è una tecnica di progettazione del paesaggio che punta a ridurre al minimo il

consumo di acqua utilizzando piante resistenti alla siccità e pratiche di gestione sostenibili.

Definizione

Xeriscaping (dal greco xeros, "secco") è un approccio al giardinaggio e al paesaggio che:

• Richiede poca o nessuna irrigazione artificiale

• Usa piante autoctone o dall’elevata resistenza alla siccità

• È ideale per climi aridi e mediterranei

Xeriscaping

Vantaggi dello Xeriscaping:

• Risparmio idrico: Il vantaggio più significativo, fondamentale in aree soggette a siccità o restrizioni sull'uso dell'acqua.

• Minore manutenzione: Una volta stabilito, un giardino xerofitico richiede meno tempo e fatica per l'irrigazione e la manutenzione.

• Resilienza: I giardini xeroscapati sono più resistenti alle condizioni climatiche avverse e alle fluttuazioni di temperatura.

• Riduzione dell'uso di prodotti chimici

• Maggiore biodiversità: L'uso di piante autoctone può attrarre fauna selvatica locale (uccelli, insetti).

• Estetica: i paesaggi xeroscapati possono essere estremamente belli e vari, con una vasta gamma di piante, rocce e elementi decorativi.

Clima mediterraneo e problemi di qualità dell’acqua di irrigazione

Salinizzazione

La salinizzazione può avere diverse cause:

1. Intrusione dell'acqua di mare negli acquiferi. Questo fenomeno si verifica particolarmente nelle zone costiere. L’eccessivo emungimento dalle faldeper uso agricolo e urbano - comporta lo svuotamento delle stesse. Allo stesso tempo, i livelli del mare si stanno innalzando, per cui la differenza di pressione fra il fondale marino e le falde acquifere aumenta, e l'acqua di mare fluisce verso queste ultime.

Aree affette da salinizzazione in Italia (Agenzia europea ambiente, 2003)

2. Accumulo di sali per l'evaporazione dell'acqua

irrigua. Tutte le acque di falda contengono minerali disciolti. Con l'aumento globale delle temperature, ed estati sempre più siccitose, è necessario usare

volumi d’acqua per irrigare sempre maggiori. L'acqua

evapora e i sali si accumulano lentamente nel substrato. Le piogge dilavano i sali e ristabiliscono l'equilibrio, ma se i fenomeni siccitosi si ripetono a lungo e l'apporto idrico dalla falda è maggiore di quello piovano, il bilancio comporta un accumulo

netto di sali nel suolo.

Valori di CE per diversi tipologie di acqua

Cosa succede alle piante in substrati salini?

1. Stress idrico, anche in presenza di substrato umido → potenziale osmotico negativo attorno ai capillizi radicali;

2. Stress ossidativo → le piante producono radicali reattivi dell’ossigeno (Ros) → danni a livello cellulare (membrane cellulari, fotosintesi, ecc.)

3. Accumulo di ioni nelle cellule (Na+, Cl-, ecc.) che causano squilibrio osmotico a danno di nutrienti (Ca++, Mg++, K+);

Se la pianta non riesce a contrastare questo fenomeno può arrivare anche al deperimento e alla morte.

Irrigazione in ambito mediterraneo: problematiche comuni

• Il pH è una misura della concentrazione di ioni idrogeno (H+) nell'acqua o in altri liquidi

• L'alcalinità è una misura della capacità dell'acqua di neutralizzare l'acidità. Un test di alcalinità misura il contenuto di bicarbonati, carbonati e idrossidi nell'acqua.

• La durezza dell’acqua, chimicamente, è spesso definita come la somma delle concentrazioni di cationi polivalenti disciolti nell'acqua. I cationi polivalenti più comuni nell'acqua dolce sono calcio (Ca++) e magnesio (Mg++).

Un’acqua con pH>7 non per forza è dannosa per l’irrigazione, mentre un acqua alcalina è problematica per l’irrigazione.

Caso studio – sito di Falciano del Massico

Cosa

fare quando l'alcalinità e la durezza dell'acqua irrigua sono troppo alte

• Osmosi inversa → costi proibitivi;

• Diluizione dell'acqua irrigua con acqua di pioggia o da qualche altra fonte di minore alcalinità. Ciò non è sempre possibile, specialmente durante i periodi di siccità.

• Acidificazione. L'aggiunta di un acido ridurrà la concentrazione di carbonati e bicarbonati, convertendoli in sali dell'acido in questione.

• Gli acidi minerali più adatti sono l'acido solforico (il più economico), l'acido fosforico (più costoso) e l'acido nitrico (attenzione alle ZVN). L'aggiunta di acido solforico diminuisce l'alcalinità ma aumenta la durezza non carbonatica perché forma solfato di magnesio.

• Un’alternativa è l’uso di acidi organici, quali l’acido acetico e l’acido citrico, che non altera il piano di fertilizzazione;

Sfide Cruciali

Sfide Attuali e Innovazioni nel Vivaismo

• Temperature estive in aumento e periodi di siccità prolungati

• Nuovi parassiti e malattie dovuti ai cambiamenti climatici

• Pressione dell'urbanizzazione sugli habitat naturali → riduzione fauna utile

• Competizione con produttori di altri paesi

• Riduzione della biodiversità locale

Innovazioni Promettenti

• Sensoristica avanzata per il monitoraggio delle condizioni di crescita

• Introduzione IA nei processi decisionali

• Incroci e selezioni per maggiore resistenza a siccità e malattie

• Substrati/prodotti innovativi (micorrize, biostimolanti, ecc.)

• Certificazioni di sostenibilità e tracciabilità

Website: www.vivaiimperatore.it

Email: gaetano@vivaiimperatore.it

Mobile: +39 377 532 8455

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