Camper Professional N16

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L’editoriale di Antonio Mazzucchelli

subito che andiamo molto orgogliosi di questo numero di Camper Professional Italia. Non solo perché è molto di ricco di contenuti, ma anche perché ogni singola pagina contiene informazioni e approfondimenti di sicuro interesse per il nostro target di lettori, cioè i professionisti della filiera italiana del caravanning. Iniziamo con il convegno organizzato da Federmotorizzazione e Regione Lombardia al quale abbiamo avuto il piacere di partecipare e che ha evidenziato quanto la transizione all’elettrico sia un argomento divisivo. Molti i relatori perplessi che invocano la neutralità tecnologica e sperano che le elezioni europee del 2024 riescano a mutare il quadro normativo. O per dirla con le parole di Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che un’eventuale nuova maggioranza possa “permetterci di fare il tagliando alla filosofia ‘green’ con buon senso”. E a proposito di elettrico, il giornalista svedese Stefan Janeld, che da anni collabora con le nostre testate, è volato negli USA per provare, forse l’unico tra i giornalisti europei, il camper elettrico al 100% sviluppato dal colosso americano Winnebago. La nostra redazione tedesca, invece, ha approfondito alcune buone pratiche presenti sul mercato teutonico che siamo certi, sapranno catturare la curiosità dei lettori più attenti.

Diciamo

Tornando in Italia, non mancano spunti di riflessione per il settore nel resoconto dell’assemblea annuale di Assocamp, che ha evidenziato il malcontento della rete distributiva italiana per lo stallo delle vendite e alcuni problemi mai risolti nei rapporti con i costruttori di veicoli ricreazionali. Effettivamente i dati non sono incoraggianti. Il primo semestre del 2023 evidenzia un calo del 10% sull’immatricolato di camper rispetto allo stesso periodo del 2022 (che già era in calo di quasi il 20% rispetto al 2021). Non va meglio in Europa, dove il 2022 si è chiuso con -16% rispetto all’anno precedente e i primi tre mesi registrano complessivamente -6,9%, con alcuni paesi particolarmente colpiti, come la Scandinavia, e altri più solidi, con la Germania, per ora, ancora con segno positivo. Stupiscono i dati di Svizzera (-27,7%) e Austria (-30%). Che dite… siamo contagiosi?

Saremo presenti al Caravan Salon e al Salone del Camper. Se volete incontrarci, non avete che da scrivere alla nostra redazione: redazione@camperprofessional.com.

Buona estate

Sommario

• 12 Focus aziende: SiFi - Euro Accessoires Componenti e accessori in evidenza

• 18 Focus Germania

Deutschland Über Alles

• 24 Mobilità sostenibile Il 2035 tra ideologia e realtà

• 28 Intervista con Philip Kahm Westfalia: un decennio di crescita inarrestabile

• 32 Intervista con Luca Mercatucci Cultura in viaggio

• 36 Intervista con Michele Ropa

Cinquant’anni di passione per il plein air

• 40 Stabilimenti Carthago/Malibu

Testa tedesca, cuore sloveno

• 44 Winnebago eRV2

Uno sguardo al futuro dei camper

• 48 Thor Industries ed Erwin Hymer Group Tutti insieme per il futuro del settore

Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli

Caporedattore: Paolo Galvani

• 52 Statistiche RV Europa

Il mercato negli ultimi 10 anni

• 56 Caravan Salon Düsseldorf

Oltre 700 espositori per la più importante fiera del camper

• 60 Focus aziende: Truma Industrial

L’anima tutta italiana di Truma Group

• 64 Focus aziende: Dometic Condizionatori a tetto FreshJet FJX4

• 66 Focus aziende: Lippert Al Salone del Camper 2023

• 68 Focus aziende: Teleco Condizionatori da tetto Total Black

• 70 Focus aziende: Fiamma Innovazione costante nei prodotti e nella comunicazione

• 72 Associazioni Assocamp

• 78 Associazioni APC

• 80 Associazioni Promocamp

Team editoriale: Enrico Bona, Renato Antonini, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Terry Owen, Peter Hirtschultz, Claus-Detlev Bues, Stefan Janeld

Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina

Stampa: Pixartprinting - Quarto d’Altino VE

Email: redazione@camperprofessional.com

Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967

Periodicità: Trimestrale

Registrazione del Tribunale di Milano n. 179 del 2/9/2019

La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’Editore. Camper Professional aiuta i professionisti del settore a tenersi aggiornati con le ultime novità commerciali e le tendenze del mercato. Con la dicitura “In collaborazione con” indichiamo articoli a carattere pubbliredazionale.

3 CAMPER PROFESSIONAL
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Noleggio tra privati: il Ministero dell’Interno fa chiarezza

Arriva un chiarimento ufficiale da parte del Ministero dell’Interno che con una circolare datata 9 giugno 2023 specifica che il noleggio tra privati si configura come attività di “locazione senza conducente” e se è priva delle necessarie autorizzazioni è illegitti-

ma e viola l’articolo 84 del Codice della Strada. La sanzione prevista per questa infrazione prevede il pagamento di una multa da 430 a 1.731 euro e il ritiro del libretto di circolazione da due a otto mesi e coinvolge sia il conducente sia il proprietario del veic olo. La circolare 300/STRAD/1/000019289.U/2023 si è resa necessaria per il diffondersi di piattaforme su web che, come recita la stessa nota del Ministero, “ vengono descritte come una forma di condivisione del veicolo e in quanto tale pubblicizzata come legittima, ma che, da un approfondito esame delle informazioni contenute sui siti, emergono alcuni aspetti caratteristici dell’attività di locazione ”. La nota ministeriale fa riferimento, in particolare, alla stipula di un contratto con cui il proprietario cede il godimento del proprio veicolo a tempo determinato e al pagamento di un corrispettivo di un’entità tale da “ far venire meno lo spirito di liberalità che costituisce la causa del comodato, consentendo di inquadrare il rapporto nel paradigma del contratto di locazione ”. Secondo la normativa, quindi, per condurre regolarmente l’attività di noleggio di veicoli senza conducente, è necessario:

• Aprire un’impresa e ottenere un numero di partita IVA e l’iscrizione al Registro delle imprese presso la Camera di Commercio;

• Presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al SUAP del Comune dove ha sede l’impresa e al Comune in cui si trova ogni singola filiale commerciale dell’impresa;

• Immatricolare il veicolo come ad uso terzi da locare senza conducente.

Inoltre, segnala sempre la circolare, chi noleggia un veicolo è tenuto a comunicare al CED del Ministero dell’Interno i dati identificativi del soggetto che richiede il noleggio, per finalità di prevenzione al terrorismo (art. 17 del decreto-legge n. 113/2018). La circolare è stata inoltrata alle prefetture, ai commissariati e alle forze dell’ordine di tutto il territorio italiano con preghiera di diffusione anche ai corpi di Polizia Locale.

6 CAMPER PROFESSIONAL news

WTTC, il settore dei viaggi e del turismo in Europa è in netta ripresa

Il World Travel & Tourism Council (WTTC) ha pubblicato l’annuale Ricerca sull’Impatto Economico (EIR) e i dati raccolti in questa edizione 2023 sono nel segno di una forte ripresa del settore turistico, che si avvicina sempre più a eguagliare (e in qualche caso supera) i risultati ottenuti nel periodo pre-pandemico.

Le previsioni per il 2023 indicano infatti che l’industria turistica europea non solo raggiungerà il 98% del picco del 2019, ma quest’anno creerà anche più di 687.000 posti di lavoro. Si può dunque dire che il settore stia recuperando quanto perduto negli anni della crisi sanitaria, sia dal punto di vista del giro d’affari che da quello occupazionale.

Più in dettaglio, nel 2023 il settore dovrebbe riuscire a contribuire all’economia europea con 1,44 miliardi di euro, avvicinandosi al picco pre-pandemia del 2019 che è stato di 1,47 miliardi di euro. Quanto ai posti di lavoro, la ripresa in atto porterà a recuperare quasi il 90% di quelli persi a causa della pandemia da Covid-19: i dati parlano, infatti, della creazione di oltre 687.000 posti di lavoro nel 2023, per un totale di oltre 22,4 milioni di persone impiegate nel settore dei viaggi e del turismo, ovvero un lavoratore su nove in tutta l’Unione Europea.

Una ripresa forte, dunque, che è iniziata lo scorso anno, quando il contributo al PIL del settore viaggi e turismo è cresciuto del 40,5%, raggiungendo oltre 1,37 miliardi di euro (ovvero l’8,7% dell’econo-

A settembre torna il Salone del Camper di Parma

Torna dal 9 al 17 settembre 2023 il Salone del Camper. Organizzato da Fiere di Parma con la collaborazione di APC, Associazione Produttori Caravan e Camper, è uno dei principali eventi internazionali di settore. Prova è che i maggiori produttori di veicoli ricreazionali e componentistica hanno già confermato la propria presenza. Prima e più importante fiera dedicata al caravanning in Italia, seconda in Europa, il Salone del Camper di Parma è diventato punto di riferimento per gli appassionati dell’abitar viaggiando e per chi sceglie le vacanze all’aria aperta. Un pubblico trasversale, che vive la libertà con stile, come recita il nuovo slogan della campagna pubblicitaria APC, Associazione Produttori Camper. Oltre 300 espositori, 110 mila visitatori, 100.000 metri quadrati di superficie espositiva per cinque padiglioni che ospitano quattro aree merceologiche: Caravan e Camper, dove sono presenti le più importanti aziende europee del settore; Accessori per i veicoli e complementi utili a rendere ancora più confortevole la vacanza; Shopping, grande area dove è possibile acquistare prodotti per la vacanza outdoor e utili accessori, anche per i piccoli spazi; Percorsi e mete, per il proprio camper e sezione di promozione turistica per conoscere luoghi e destinazioni ideali per il turismo in libertà. Partendo dai dati positivi del turismo open-air, ciò che si prospetta è un’edizione del Salone del Camper

mia, un dato in avvicinamento a quello del 2019 che era del 9,6%). Nel 2022 segnali positivi si sono registrati anche sul versante occupazionale, con la creazione di due milioni di posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 21,8 milioni di posti di lavoro (un lavoratore su dieci in tutta l’UE). Ciò significa aver recuperato 3,1 milioni di posti di lavoro sui 3,6 milioni persi durante la pandemia. Il 2022 è stato anche l’anno che ha visto il ritorno in Europa dei viaggiatori internazionali, con la relativa voce di “spesa” che è schizzata a quasi 385 miliardi di euro (un aumento dell’81% rispetto all’anno precedente). La spesa dei visitatori nazionali, invece, già nel 2022 ha centrato l’obiettivo di superare il picco raggiunto prima della pandemia (che era di 809 miliardi di euro), raggiungendo gli 814 miliardi di euro.

“Viaggi e turismo sono un settore chiave per la crescita economica e per la creazione di posti di lavoro nell’UE, data l’importanza del settore in molti Paesi come Germania, Italia, Spagna e Francia”, ha commentato Julia Simpson, Presidente e CEO del WTTC, che guarda anche al futuro con grande attenzione. Secondo l’ente mondiale del turismo, infatti, entro il 2033 il settore aumenterà il suo contributo al PIL fino a quasi 1,9 miliardi di euro, più del 10% dell’economia dell’UE, e darà lavoro a oltre 26,3 milioni di persone in tutta la regione, con un residente dell’UE su otto che lavorerà nel settore.

davvero eccezionale. La maggior parte dei camperisti sceglie il mare, ma molti guardano anche alla montagna, al lago e ai borghi. Viaggiano con tre occhi: uno rivolto al relax, un altro alla possibilità di fare sport e attività all’aria aperta, il terzo attento al cibo e alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche dei territori visitati. Secondo lo studio sul turismo open-air realizzato da Magda Antonioli e Marianna de Salle dell’Università Bocconi di Milano, che riprende anche le indagini realizzate da CISET ed ENIT, il principale bacino di provenienza di turisti open-air stranieri resta quello storico di Germania, Francia e Olanda. Ma l’Italia sta molto crescendo, sia in termini di domanda che di offerta ricettiva. Il 25% delle persone che sceglie questo tipo di vacanza preferisce utilizzare sistemazioni proprie e tra questi il 21% sceglie il camper o caravan. La maggior parte predilige una vacanza al mare (86%) per le diverse attività a cui questo tipo di vacanza viene associata. Scegliere una vacanza open-air significa rilassarsi per il 71% del panel, ma anche fare attività (47%), esplorare i dintorni (46%) e provare la gastronomia locale (56%).

A fronte dell’aumento del fenomeno del camperismo, è incrementata in Italia l’offerta ricettiva, che in 7 anni, dal 2015 al 2021, ha segnato un +25,5%. Oggi i posti letto complessivi nei camping e villaggi turistici sono ben 1,31 milioni. Di questi, il 60% è distribuito in sei regioni: Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Puglia. L’Italia può ancora fare tanto per organizzarsi ad accogliere questo tipo di domanda turistica, che crea ricchezza e partecipa in larga parte alla creazione del 13% di PIL turistico nazionale. Soprattutto, può organizzarsi per la realizzazione e riqualificazione di attrezzate aree di sosta camper in tutte le regioni.

7 CAMPER PROFESSIONAL

Volkswagen produce il campervan California numero 200.000

Volkswagen California, il campervan più venduto al mondo, ha raggiunto un traguardo storico con la produzione del veicolo numero 200.000 presso lo stabilimento di Hannover-Limmer, in Germania. Volkswagen Commercial Vehicles (VWCV) e Volkswagen Group Services hanno celebrato l’anniversario con la partecipazione di 600 dipendenti. L’anno scorso sono stati consegnati 21.600 veicoli California 6.1, con un aumento del 14,9% rispetto al 2019, anno precedente alla pandemia di Covid-19. Questo rende il California il leader incontrastato nel segmento dei furgonati convertiti.

Il veicolo numero 200.000 prodotto ad Hannover è stato un California 6.1 Ocean (2.0 l TDI, 150 kW) con trazione integrale 4Motion e cambio DSG a 7 marce, verniciatura bicolore in Reflex Silver/Fortana Red, cucina e tetto pop-up elettrico con guarnizioni rosse e tre finestre.

“California è stata una vera storia di successo per 35 anni,” ha dichiarato Josef Baumert, membro del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen Commercial Vehicles responsabile della Produzione e della Logistica. “I 200.000 veicoli rappresentano altrettanti clienti che stanno scoprendo il mondo con un California ‘Made in

Hannover’. Questo straordinario successo è dovuto soprattutto ai dipendenti che costruiscono il campervan più riuscito al mondo ogni giorno, con la loro esperienza e passione presso lo stabilimento principale di Stöcken e nel reparto di produzione dei campervan”.

Il successore del California 6.1 verrà anch’esso prodotto ad Hannover a partire dal 2024 e sarà realizzato secondo lo stesso principio del modello attuale: il veicolo base viene fabbricato presso lo stabilimento principale di Hannover-Stöcken, dove riceve le necessarie sagomature per il tetto, le finestre e le connessioni. Successivamente, esperti del reparto di produzione dei camper van, situato a otto chilometri di distanza, lo trasformano in un campervan secondo le richieste del cliente; questo sito di produzione è gestito da Volkswagen Group Services.

KABE Group: i ricavi netti sono aumentati del 21% nel primo trimestre del 2023

Il produttore svedese di camper e caravan, KABE Group, ha segnato risultati eccezionali con un aumento dei ricavi netti del 21%, raggiungendo 1.046 milioni di corone svedesi (poco più di 91 milioni di euro) in un trimestre. L’utile operativo è cresciuto del 15%, raggiungendo 78 milioni di corone svedesi (6,79 milioni di euro). La capacità di soddisfare la domanda dei clienti è stata influenzata dai ritardi nella consegna di caravan, case mobili e van dalla fabbrica in Slovenia. Tuttavia, la maggiore domanda al di fuori della Scandinavia e una rete di rivenditori più forte hanno reso il gruppo più stabile a livello internazionale.

Questo ha comportato una minore esposizione ai singoli mercati e ha creato le condizioni per una maggiore crescita e una maggiore continuità nei periodi di volatilità. L’attuale situazione macroeconomica ha contribuito a un calo della domanda, ma l’aumento delle vendite al di fuori della Scandinavia ha portato ad avere una base più ampia per far fronte alla situazione di mercato più sfidante. L’azienda mira a mantenere il focus sull’internazionalizzazione e sull’innovazione dei prodotti. Le interruzioni delle forniture stanno diminuendo, e vengono adottate misure per ridurre l’immobilizzazione del capitale. Il magazzino è composto esclusivamente da prodotti già venduti ai rivenditori e da telai per case mobili e van, senza rischi di obsolescenza.

MORELO amplia l’impianto di produzione

MORELO, il brand di motorhome premium del gruppo Knaus Tabbert, sta ampliando il suo stabilimento a Schlüsselfeld in modo da poter aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda di veicoli. Allo stesso tempo, anche il numero dei dipendenti di MORELO aumenterà notevolmente, passando dagli attuali 450 a circa 550. Alla cerimonia di inaugurazione, Reinhard Löhner, amministratore delegato di MORELO, ha parlato non solo di “un’ulteriore pietra miliare per noi,

ma anche di un forte impulso per l’intera regione”.

“Con l’ampliamento dello stabilimento, stiamo compiendo il prossimo grande passo verso il futuro” , afferma Robert Crispens, amministratore delegato di MORELO Reisemobile GmbH.

“Il nuovo Stabilimento 2, così come la significativa espansione dello Stabilimento 1 e l’area espositiva per i nostri veicoli, sono la base per poter continuare a crescere e allo stesso tempo per realizzare i desideri first class dei nostri clienti.”

Il nuovo stabilimento 2 includerà una linea di produzione all’avanguardia, una seconda produzione di pannelli, l’area progettazione e sviluppo compresa la costruzione di prototipi, un magazzino, un mensa ed un secondo parcheggio dipendenti. La nuova costruzione dello Stabilimento 2, e l’ampliamento della produzione già completato nello Stabilimento 1, aumenteranno significativamente la capacità produttiva di MORELO a medio termine.

Trigano acquisisce BIO Habitat dal Gruppo Bénéteau

Trigano, uno dei principali attori nel mercato dei veicoli ricreazionali e delle attrezzature per il tempo libero, ha avviato trattative esclusive con il Gruppo Bénéteau per l’acquisizione di BIO Habitat e della sua controllata BIO Habitat Italia. La mossa fa parte della strategia di sviluppo di Trigano nel dinamico segmento del settore dell’ospitalità all’aria aperta in Europa.

La divisione Housing di Bénéteau, che comprende marchi come O’hara, IRM e Coco Sweet, è un attore significativo nella costruzione di alloggi in case mobili per il settore dell’ospitalità all’aperto in Europa. Con sette siti produttivi in Francia e in Italia e 900 dipendenti, la divisione ha generato un fatturato di 257,2 milioni di euro nel 2022.

Se l’acquisizione andrà a buon fine, Trigano potrà beneficiare di sinergie negli acquisti, nella logistica e nei metodi di produzione. Il completamento dell’acquisizione è previsto entro la fine del 2023, dopo il completamento delle procedure di informazione e consultazione con gli organi di rappresentanza dei dipendenti di BIO Habitat e dell’approvazione dell’Autorità francese per la concorrenza.

8 CAMPER PROFESSIONAL news

Clima positivo al meeting annuale ECF nei Paesi Bassi

Lo scorso 12 maggio, la European Caravan Federation (ECF) ha organizzato nella città olandese di Utrecht il suo 45° meeting annuale nonché il 28° meeting dell’industria europea dei veicoli ricreazionali, ospitati dall’associazione olandese dell’industria del caravanning, KCI.

Anche se il 2022 è stato un anno difficile per il settore a causa delle sfide imposte dalla catena di approvvigionamento, l’atmosfera tra i 140 partecipanti è stata positiva. I leader del settore si sono riuniti per esaminare l’anno trascorso in termini di dati di vendita e produzione, ma guardavano soprattutto al futuro.

Durante l’assemblea generale, l’ECF ha chiarito che i problemi di filiera sorti negli ultimi anni hanno iniziato a svanire nel primo trimestre del 2023 e i dati sulla produzione sono ora chiaramente in aumento, ai livelli pre-covid. Inoltre, l’ECF ha dato il benvenuto alle associazioni nazionali di caravanning di Danimarca e Romania, due nuove nazioni che si uniscono agli altri 14 paesi membri.

Per i produttori di camper e caravan la sostenibilità è un tema importante, in particolare in relazione all’imminente standard sulle emissioni Euro 7 e all’aumento dei carburanti alternativi.

I membri del consiglio di amministrazione di ECF hanno concentrato i loro sforzi per influenzare il processo decisionale dell’UE su questi argomenti, nonché sulla proposta di aumento

mosse dalle analisi di Troy James (senior VP presso Thor Industries) e di Alexander Leopold (CEO presso Erwin Hymer Group, di proprietà di Thor). I due hanno illustrato al pubblico le differenze tra i mercati statunitense ed europeo del caravanning, e hanno esaminato nel dettaglio l’attuale e futura collaborazione tra i produttori di entrambi i continenti.

del peso limite per i camper a 4.250 chilogrammi guidabili dai titolari della patente B. Dopo una pausa, l’assemblea generale dei membri ECF si è trasformata in MELVI (European Leisure Vehicle Industry Meeting), che ha preso le

Alexander Wottrich, co-CEO di Truma Group e nipote del fondatore dell’azienda, ha condiviso le sue opinioni sulle innovazioni tecniche per caravan e camper. Norbert van Noesel, membro del consiglio di amministrazione di KCI e responsabile marketing di Thetford, ha presentato gli impegni promozionali dell’associazione olandese per promuovere il camping. Il professor Carlo van de Weijer ha espresso la sua opinione sulla mobilità sostenibile ricreazionale, concentrandosi in particolare sulla velocità di adozione dei veicoli elettrici in Europa e a livello globale. L’ultimo relatore è stato Stan Stolwerk, direttore di NKC, l’associazione olandese che riunisce oltre 65.000 proprietari di camper.

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Knaus Tabbert, un piano per la crescita a medio termine

Durante la giornata dedicata ai mercati finanziari, agli investitori e agli analisti, Knaus Tabbert ha illustrato in dettaglio la sua strategia aziendale, annunciando per la prima volta le cifre chiave del piano a medio termine per il periodo 2023-2027. Secondo questo piano, la direzione mira a una crescita media annua (CAGR) del fatturato dal 16% al 18% per il periodo 2023-2027 e punta a raggiungere un fatturato di circa due miliardi di euro entro la fine del periodo. Inoltre, l’azienda intende aumentare la marginalità dell’EBITDA fino a oltre il 10% nel medio termine, in particolare ottimizzando le economie di scala.

Knaus Tabbert si concentra sulla continuità e prevede ancora di distribuire circa il 50 per cento del reddito netto come dividendo, in conformità allo standard di reporting finanziario intrenazionale (IFRS).

Di fronte a investitori e analisti, la direzione ha spiegato il contesto della strategia aziendale con il motto “Un passo avanti” e mettendo in primo piano l’importanza dei temi futuri della sostenibilità e

dell’elettromobilità per l’azienda.

Il settore del trasporto individuale contribuisce in gran parte alle emissioni di gas serra in Europa. Per ridurre le emissioni di CO2, l’industria automobilistica dovrà quindi fornire un contributo significativo. Knaus Tabbert, in quanto sviluppatore e produttore di caravan e camper, affronta questa responsabilità e sta già lavorando intensamente per trovare soluzioni a questa sfida. L’obiettivo è ridurre le emissioni dirette di CO2 dei veicoli durante il viaggio verso la destinazione attraverso k’adozione di innovazioni tecniche. In questo contesto, Knaus Tabbert può già vantare importanti successi. Già nel 2021, Knaus Tabbert aveva presentato lo studio di un camper con propulsione ibrida al Caravan Salon di Düsseldorf.

Un altro progetto in fase avanzata è lo sviluppo di una caravan elettrica, ovvero una roulotte che ha una propria fonte di energia (batteria) e un sistema di trazione (motore elettrico). La caravan elettrica non può ovviamente viaggiare autonomamente, ma può supportare il veicolo trainante, aumentandone così l’autonomia. In questo modo, Knaus Tabbert contribuisce in modo significativo alla sostenibilità dell’azienda e alla riduzione delle emissioni di gas serra. Per entrambi i progetti esistono già i primi prototipi funzionanti. Knaus Tabbert sta lavorando intensamente per accelerare ulteriormente le proprie attività di sostenibilità, concentrandosi sui temi dell’economia circolare e della riduzione delle emissioni di CO2. Ciò riguarda sia l’uso responsabile delle risorse materiali che la minimizzazione dei rifiuti, delle emissioni e del consumo di energia. Passando a tecnologie a impatto zero, Knaus Tabbert intende ridurre ulteriormente la propria impronta di carbonio. Una grande parte dell’energia termica necessaria viene già prodotta in modo sostenibile presso i siti di Jandelsbrunn e Mottgers attraverso l’utilizzo di scarti di legno. La quota di energia termica rinnovabile derivante dall’uso di scarti di legno e di trucioli di legno è stata del 76% nel 2022. Il gruppo mira ad aumentare questa quota fino al 90% entro il 2030. Per quell’anno, Knaus Tabbert mira anche a generare almeno il 10% dell’energia elettrica utilizzata presso i propri siti.

Il concept campervan a emissioni zero, alimentato a idrogeno, offre un’autonomia di 500 km

Nextgen, il concept di campervan alimentato a idrogeno sviluppato da First Hydrogen Corp e da EDAG, potrebbe offrire un’autonomia di 500 chilometri. Basato sul nuovo veicolo commerciale leggero alimentato a idrogeno di First Hydrogen, è progettato per essere utilizzato anche off-road. All’interno, l’avveniristico campervan disporrà di ampie zone living e i diversi elettrodomestici potranno essere utilizzati senza agganciarsi alla rete elettrica grazie alla cella a combustibile. “Stiamo dimostrando con successo il potenziale della tecnologia delle celle a combustibile nella classe dei veicoli commerciali leggeri, ma stiamo esplorando come la tecnologia possa portare benefici anche ad altri settori, compreso quello dei veicoli ricreazionali” , ha affermato Steve Gill, CEO di Automotive for First Hydrogen. Bernat Costa, Design Director di EDAG Spagna, ha commentato: “Il campervan condivide principi di design simili a quelli della serie Generation II; è un look pulito

e moderno che privilegia la funzionalità ed esalta la tecnologia verde del van. Condivide anche la configurazione delle luci di marcia diurne, che rende il camper immediatamente ricon<zoscibile come veicolo

First Hydrogen. Incorpora caratteristiche desiderabili per i veicoli per il tempo libero, come una buona illuminazione, particolarmente utile per la visibilità del veicolo quando è parcheggiato sul ciglio della strada o come fonte di luce quando è accampato nella natura”.

I veicoli elettrici a celle a combustibile (FCEV) possono coprire distanze maggiori e gestire carichi utili più pesanti rispetto ai veicoli elettrici a batteria equivalenti (BEV); attributi attraenti per il mercato dei veicoli ricreazionali. I camper percorrono lunghe distanze, spesso lontano da infrastrutture di rifornimento o di ricarica. Il rifornimento di un FCEV richiede pochi minuti, all’incirca lo stesso tempo di un veicolo a benzina o diesel, mentre la ricarica di veicoli elettrici può richiedere ore,

il che inibisce la libertà richiesta dal van lifestyle. Inoltre, i veicoli ricreazionali gestiscono carichi ausiliari come cucine e boiler. I BEV richiedono batterie con un maggiore numero di celle per alimentare questi carichi, aumentando il peso complessivo del veicolo ed esaurendo l’energia più rapidamente. Non è stato confermato se o quando il concept entrerà in produzione.

10 CAMPER PROFESSIONAL news

Nonostante le difficoltà, in Germania prevale l’ottimismo

La produzione e la consegna di caravan e motorhome si trovano ormai da mesi ad affrontare sfide legate a interruzioni nella catena di approvvigionamento, carenze di personale e disagi logistici. Lo conferma l’associazione tedesca dei produttori di veicoli ricreazionali (CIVD, Caravaning Industrie Verband), che nonostante queste difficoltà conferma che l’industria del caravanning guarda al futuro con ottimismo.

La tendenza di questo settore rimane positiva in Germania e in tutta Europa, perché questa modalità di vacanza, con i suoi numerosi vantaggi, attrae sia i campeggiatori esperti che i neofiti.

Un aumento della domanda sta stimolando il mercato dei veicoli nuovi. I produttori tedeschi hanno fabbricato oltre 375.000 nuovi veicoli ricreazionali dal 2020 al 2022. I libri ordini dei produttori continuano a essere pieni, con una forte richuesta in tutti i segmenti.

In base alle previsioni, l’industria potrebbe non raggiungere il livello dei notevoli record degli anni precedenti, ma considerando le circostanze difficili i primi sei mesi hanno prodotto risultati lodevoli, con un totale di 54.299 nuove immatricolazioni (-1,6%) , poco al di sotto del livello dell’anno precedente.

La CIVD afferma che il settore delle caravan deve invece misurarsi con le buone cifre di produzione e vendita del 2022, e con 12.799 nuove immatricolazioni

è al 10% in meno rispetto all’anno precedente. Con 41.500 unità (+1,3%), le nuove immatricola-

zioni di camper raggiungono il secondo miglior risultato di sempre per i primi sei mesi di un anno.

Le catene di approvvigionamento che vanno a rilento e la carenza di personale continuano a influenzare la produzione di produttori e fornitori, motivo per cui i nuovi veicoli vengono costruiti in condizioni spesso abbastanza difficili. Nel settore dei camper, la disponibilità limitata di telai per i veicoli rimane un ostacolo chiave nella produzione. In linea di principio, la disponibilità di veicoli base è migliorata negli ultimi mesi – in parte perché i produttori di motorhome si affidano a una gamma più ampia di marchi per i telai dei veicoli – ma rimane complessivamente tesa.

Oltre alle note sfide nella produzione, ci sono anche difficoltà logistiche: a causa della mancanza di capacità presso i fornitori di servizi di trasporto, in alcuni casi i componenti dei veicoli vengono consegnati in ritardo. Inoltre, molti veicoli completati non possono essere consegnati ai concessionari e ai clienti come previsto.

In Spagna il mercato cresce, ma mancano le aree di sosta

Secondo il sito spagnolo, www.autocaravanas.es, i dati dell’Associazione spagnola del commercio e dell’industria del caravanning (ASEICAR) affermano che l’interesse per il turismo all’aria aperta continua a crescere nonostante la crisi automobilistica globale. Inoltre, si afferma che la Spagna ha bisogno di più piazzole per ospitare camper, poiché si prevede che più di 225.000 dei 12 milioni di camper che viaggeranno attraverso l’Europa quest’estate si dirigeranno verso la Spagna.

L’associazione afferma che le lunghe liste di attesa per l’acquisto di un nuovo camper hanno portato al 90% delle prenotazioni di veicoli a noleggio, anche se l’inflazione ha ridotto il viaggio medio di questa estate da 10 a 7 giorni e il prezzo del carburante costringe molti a fare viaggi in camper più brevi.

Secondo ASEICAR, la pandemia del 2020 ha cambiato il modo di vivere le vacanze non solo in estate, ma anche in altri periodi o per i fine settimana, e il settore del cara-

vanning ne è stato uno dei grandi beneficiari, prima per obbligo (la sicurezza nella convivenza durante la pandemia) e ora, per soddisfazione: godersi la natura, senza orari né fretta e con la massima libertà di movimento.

In totale, quest’estate circoleranno sulle strade spagnole più meno 225.000 caravan e camper, per un totale di circa 675.000 persone (in media tre per veicolo). ASEICAR prevede che questo movimento genererà introiti in negozi, ristoranti e distributori di carburante per oltre 230 milioni di euro (150 euro di spesa media giornaliera per veicolo e sette giorni di percorrenza media).

Tuttavia, l’associazione afferma che esiste un deficit importante: la mancanza di aree di sosta per camper capaci di assorbire quel volume estivo di veicoli. Attualmente in Spagna ci sono circa 1.200 aree autorizzate, ma per soddisfare le esigenze di quei 225.000 camper ce ne vorrebbero altre 1.800. In confronot, la Francia da sola conta 7.500 aree, 5.700 sono in Germania e 4.800 in Italia.

L’edizione 2023 di All in Caravaning (AIC)

è stata un successo, organizzata dal 16 al 18 giugno presso il Beijing Beiren Etrong International Exhibition & Convention Center dopo una pausa di due anni. Quest’ultima edizione dell’AIC ha dato nuova linfa vitale all’industria del caravanning cinese, stimolando la sua ripresa e lo sviluppo, favorendo anche l’integrazione tra diverse industrie.

“Finalmente, i colleghi dell’industria del caravanning si sono riuniti di nuovo a Pechino,” ha dichiarato Marius Berlemann, direttore generale di Messe Düsseldorf (Shanghai). “Abbiamo avvertito un forte entusiasmo pubblico, insieme a uno spirito innovativo all’interno dell’industria. Le fiere commerciali continuano a servire come piattaforma insostituibile per la comunicazione faccia a faccia e le esperienze di prodotti coinvolgenti, portando benefici sia agli espositori sia ai visitatori. Il generale declino economico interno ha portato a cicli di acquisto più lunghi per gli utenti di camper, e la domanda di mercato deve affrontare un lungo periodo di ripresa. Abbiamo riscontrato un calo del numero di visitatori professionali rispetto alla mostra precedente, ma l’atmosfera vibrante dell’evento ha confermato le aspirazioni durature e il forte interesse delle persone per uno stile di vita di vacanza in camper. Durante i tre giorni dell’evento, abbiamo accolto 8.300 visitatori professionali. Vale la pena menzionare che con la revoca delle restrizioni di viaggio internazionale, siamo stati lieti di accogliere quasi 200 buyer stranieri provenienti da circa 20 paesi e regioni”.

AIC 2023 ha ricevuto il patrocinio ufficiale del Ministero Federale Tedesco per il Digitale e i Trasporti. Il padiglione tedesco, organizzato dal Ministero Federale Tedesco per gli Affari Economici e l’Azione per il Clima e supportato dall’Associazione dell’Industria del Caravaning Tedesca (CIVD), ha accolto nove produttori provenienti dalla Germania.

Stefan Koschke, direttore di Caravan Salon: “Il padiglione tedesco con partecipanti come Truma, Vöhringer o AL-KO, insieme ad altri importanti espositori europei e internazionali, dimostra l’interesse nel mercato cinese. Il mix di visitatori aziendali e consumatori è il grande punto di forza di questo evento”.

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All in Caravaning: anche alla Cina piacciono i camper

Componenti e accessori in evidenza

Interno Class

Oscurante termico interno per l’isolamento, l’oscuramento e la protezione dai raggi solari della cabina guida. Grazie ai materiali e alle finiture di ottima qualità, Interno Class mantiene le temperature desiderate, assicura protezione e si applica semplicemente e velocemente attraverso robuste ventose. Il prodotto viene fornito completo di un pratico box e di una comoda sacca. Con diversi codici il prodotto è disponibile per quasi tutte le versioni di Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Fiat Talento, Ford Transit, Volkswagen T4, Volkswagen T5, Volkswagen T6, Volkswagen Crafter, Renault Master, Renault Trafic, Mercedes Sprinter, Iveco Daily.

Cover Class CXP Parabrezza

Oscurante termico esterno per l’isolamento sia dal freddo, sia dal caldo. Disponibile, in optional, anche Cover Class CXPA Copricofano, da applicare per la massima protezione anche della zona motore. Anche Cover Class CXP Parabrezza è completo di box e sacca.

Con diversi codici il prodotto è disponibile per quasi tutte le versioni di Fiat Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper, Ford Transit, Volkswagen T5, Volkswagen T6, Renault Master, Renault Trafic, Mercedes Sprinter, Iveco Daily.

Novità per i Carry-Bike Fiamma della serie Frame

Il nuovo Carry-Bike Fiamma della serie Frame è un’opzione eccellente per van sui quali è necessario installare una scaletta sul portellone di sinistra. Composto da un portabici e da un Kit Frame, è disponibile in due colorazioni per adattarsi al design del veicolo. Permette di montare la mensola in tre diverse posizioni: standard, media e bassa ed è adatto anche ai veicoli con finestre sporgenti. Questo portabici è specificamente sviluppato per Fiat Ducato, Citroën Jumper, Peugeot Boxer, Mercedes Sprinter e Volkswagen Crafter. Carry bike e staffe hanno due codici differenti e necessitano di essere ordinati individualmente.

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prodotti novità
A cura della redazione
In collaborazione con

Cuscini riscaldanti Cosipillow

Cosipillow è un cuscino riscaldante wireless che utilizza gli infrarossi, con 3 impostazioni di calore: 38 °C, 45 °C e 50 °C. Non perde colorazione e non è attaccabile da muffe. Il prodotto include batteria ricaricabile e adattatore. Cosipillow consente un risparmio energetico a bordo poiché l’elemento riscaldante a infrarossi riscalda direttamente il corpo attraverso il cuscino. Cosipillow è disponibile in 5 design diversi, rivestiti con tessuto di alta qualità Sunbrella.

Thule Portabici Elite Van XT

Thule Elite Van XT è un portabici per Fiat Ducato, Citroën Jumper, Peugeot Boxer con un montaggio rapido che non richie de di perforare la carrozzeria del veicolo. Il sistema di limitatori di coppia Thule AcuTight con serratura, che emettono un clic quando si raggiunge la coppia di serraggio ottimale, segnala all’utente quando le bici sono posizionate in modo sicuro. Thule Elite Van Xt consente di aprire comodamente le porte del furgone e alla fine della stagione si smonta con gran de facilità. Il telaio di supporto può essere regolato in altezza, la distanza tra le barre di 20 cm consente un carico più facile delle biciclette, i fermaruote sono regolabili e dotati di fibbie a cricchetto.

Sika PowerCure Dispenser

L’estrusore per adesivi Sika PowerCure è sviluppato per l’applicazione manuale dei sistemi adesivi accelerati Sika in diversi ambiti industriali, tra i quali la sostituzione dei vetri delle auto e l’incollaggio diretto dei vetri nel settore automotive. Sika PowerCure offre prestazioni e precisione paragonabili

ai sistemi di estrusione in uso nelle linee di produzione industriale. Inoltre, grazie a elevata flessibilità, velocità di erogazione variabile controllata, ergonomia e facilità d’uso, il dispenser Sika PowerCure previene il gocciolamento e riduce al minimo gli sprechi.

13 CAMPER PROFESSIONAL In collaborazione con

Nel DNA del veicolo abitativo c’è proprio la varietà di spaziare in un ventaglio d’impiego che si apre per scelte di vita nelle più varie direzioni

Il tempo non consuma, rinnova

Prima di scrivere il testo che affido a questa edizione mi sono premurato di rileggere gli ultimi tre numeri di questo periodico al quale cerco di dare il mio contributo come testimonianza di apprezzamento per una iniziativa editoriale che entra nel presente di un comparto che, purtroppo, assomiglia sempre di più al suo passato, pur ricco di motivazioni, e mostra il timore di affrontare il futuro. È come una impalcatura che viene collocata sulla facciata di un edificio, ma i lavori non hanno lo scopo di una radicale innovazione e di una più razionale ristrutturazione: si limitano a qualche ritocco sulla superficie dell’edificio. Mi riferisco alla situazione relativa al nostro Paese, poiché il veicolo abitativo ha percorsi non omologabili all’interno di realtà socio economiche differenti tra loro. Il veicolo con la connotazione “abitativo” non è, per fare un esempio, come l’auto, la bici, la moto, strumenti della mobilità che hanno le stesse funzioni quale che sia il Paese nel quale vengono impiegati. La differenza in certi casi abissale tra le immatricolazioni in Italia e quelle in Germania e in Francia è il riflesso di una maturazione del prodotto-camper nel terreno di coltura di un impiego che si è innestato in motivazioni solide e non ha trasformato la specificità in una realtà minore, in certi casi al limite della sola curiosità.

Questo lo scenario di un mercato, cioè di un comparto merceologico, che vive una particolare difficoltà per mostrare la capacità di svilupparsi nelle più varie di-

rezioni della domanda potenziale. Il veicolo abitativo, questo il nocciolo del discorso, ha un ruolo che lo svincola da una settorialità passiva, mentre nel suo DNA c’è proprio la varietà di spaziare in un ventaglio d’impiego che si apre per scelte di vita nelle più varie direzioni.

Chiamare il comparto con l’espressione “settore” è un riferimento che lo costringe nell’abito di misure ridotte, mentre il veicolo abitativo ha la peculiarità di conformarsi in tutte, o comunque tante, dimensioni della potenziale domanda.

Dopo queste considerazioni torno a ciò cui ho fatto cenno aprendo questo mio semplice intervento: mi riferisco al ruolo di questa pubblicazione. Si potrebbe dire, adottando una metafora, che si rivolge a nuora perché suocera intenda. Tra la potenziale domanda e l’offerta è necessario, a parere di chi scrive questa nota, costruire un ponte che ha i piloni di sostegno nella produzione e nella diffusione del veicolo abitativo. I due segmenti del comparto colloquiano tra loro spesso in modo casuale, mentre devono unirsi per colloquiare con la potenziale domanda. Con la rivista frutto di una felice intuizione di Antonio Mazzucchelli, il prodotto si presenta senza veli ma nella sua costituzione tecnica, progettuale e nelle caratterizzazioni della sua funzionalità. La domanda potenziale ha in questa caratterizzazione un’eco che fa risuonare un prodotto vivo, non casuale, aperto a una domanda non targata, ma libera, varia, ricca di riscontri di forte interesse.

Nasce in questo contesto quella che possiamo considerare la leva per attuare una discontinuità che non è negazione del passato o banale accettazione del presente, bensì passaggio generazionale di un prodotto che nella progettazione, nell’immagine, nei suoi percorsi nelle economie del mercato, si deve presentare a volto scoperto, senza adagiarsi in rituali che bloccano non solo l’offerta, ma anche la domanda. Per concludere, è doveroso dire che questo periodico, forse istintivamente, ha posto nuove basi alla comunicazione. L’obiettivo? Uscire allo scoperto partendo dall’offerta, nella consapevolezza che si presenta alla domanda non con l’involucro recante una scritta che richiama al contenuto, ma dando priorità al contenuto stesso. Il veicolo abitativo è un prodotto che si rinnova non solo per le necessarie e talvolta sorprendenti innovazioni tecniche, ma con la consapevolezza di una identità che non si chiude in sé stessa e che, in questo modo, corre il rischio di non collegarsi ai percorsi che si sviluppano. Quelli del tempo che non consuma, ma rinnova.

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I suggerimenti della consulente di Assocamp ai concessionari per ridurre i rischi e muoversi in sicurezza nei (difficili) rapporti con clienti, fornitori e produttori di veicoli ricreazionali

Attenzione al ritiro dell’usato!

Problemi dopo la vendita: ecco cosa fare se sul mezzo usato ritirato in permuta si scopre un fermo amministrativo o se il coniuge del cliente contesta la separazione dei beni.

Una cliente ha acquistato un autocaravan nuovo cedendomi in permuta come parte del prezzo il suo usato. A passaggio di proprietà già effettuato, tuttavia, ci siamo accorti che il veicolo è gravato da fermo amministrativo. Quali sono le conseguenze e che cosa possiamo fare?

Francesca Guerra – Il fermo era stato disposto e trascritto con riferimento a una cartella esattoriale non pagata dalla cliente e per una somma addirittura superiore a quella del valore del veicolo. Il fermo è un provvedimento mediante il quale le amministrazioni o gli enti competenti, mediante i concessionari della riscossione, bloccano il bene mobile registrato al PRA al fine di

riscuotere i loro crediti rimasti impagati che possono riferirsi a tributi o tasse oppure a multe relative a infrazioni al Codice della Strada. A seguito dell’iscrizione del fermo, la disponibilità del veicolo è limitata fino a quando il debitore non saldi il proprio debito e provveda a cancellare l’iscrizione del provvedimento.

Il veicolo, così:

• non può circolare: se circola è prevista una sanzione;

• non può essere radiato dal PRA: non può essere demolito o esportato;

Per ottenere la cancellazione del fermo amministrativo, è necessario rivolgersi al PRA presentando un provvedimento di revoca rilasciato dal concessionario della riscossione

• anche se viene venduto, con atto di data certa successiva all’iscrizione del fermo, non può circolare e non può essere radiato dal PRA.

Inoltre, se il debitore non paga, il concessionario della riscossione potrà agire forzatamente per la vendita del veicolo. Per ottenere la cancellazione del fermo amministrativo, è necessario rivolgersi al PRA presentando un provvedimento di revoca rilasciato dal concessionario della riscossione dopo aver saldato il debito per il quale il fermo è stato iscritto. Nel caso in questione, dopo varie raccomandate di sollecito rimaste inevase e contenenti l’intimazione di saldare il debito e adempiere così esattamente al contratto concluso che obbligava la cliente a consegnare un bene libero da vincoli, il concessionario si è trovato nella scomoda posizione di dover scegliere se saldare direttamente il debito e poi provvedere al recupero del pagato presso la cliente o se chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento. Il primo dei due rimedi era poco conveniente, in quanto il debito suddetto era superiore al valore dell’usato rientrato e non vi era certezza sulla solvibilità della cliente (le premesse non erano certo ben auguranti) che potesse confortare per il successivo recupero. Il secondo dei due rimedi avrebbe viceversa comportato l’annullamento dell’ordine del veicolo nuovo (con perdita della relativa vendita) e la restituzione del veicolo usato.

Si è scelto, seppur a malincuore, questo secondo rimedio. Il concessionario, pur avendo perduto una vendita, ha potuto quantomeno trattenere la caparra versata come ristoro per i danni subiti a causa dell’inadempimento e non ha rischiato ulteriori (ben più gravi) danni.

Ho venduto un veicolo nuovo e ritirato in permuta, come parte del prezzo, il suo camper usato.

16 CAMPER PROFESSIONAL l’avvocato risponde francesca guerra

Ora ricevo atto di citazione dalla moglie del cliente: sostiene che il veicolo ceduto in permuta faceva parte del patrimonio della comunione dei coniugi e che il marito lo avrebbe ceduto senza il suo consenso. Vuole pertanto la restituzione del mezzo o il pagamento di metà del prezzo pattuito per lo stesso. Come ci dobbiamo comportare?

Francesca Guerra –Secondo il legale di controparte, il veicolo usato rientrato sarebbe stato oggetto del patrimonio comune dei coniugi (in regime di comunione legale) perché a suo tempo sarebbe stato acquistato con denaro della

comunione. In effetti, se l’affermazione di controparte fosse stata vera, il veicolo in oggetto sarebbe rientrato nella comunione e la sua permuta avrebbe necessitato del consenso della moglie. L’atto pertanto sarebbe stato annullabile.

La decisione più facile da prevedere è che un giudice rigetti ogni domanda nei confronti del concessionario e condanni, piuttosto, il coniuge alla restituzione di metà del prezzo concordato

Spetta però a chi agisce in giudizio (e quindi in questo caso alla moglie) dimostrare che il bene rientra nella detta comunione e che quindi la cessione necessitava di consenso di entrambi i coniugi in quanto atto eccedente l’ordinaria amministrazione. Ma poniamo il caso che tale dimostrazione abbia luogo. Che responsabilità può

essere riconosciuta al concessionario?

Del regime patrimoniale dei coniugi la convenuta concessionaria non poteva sapere e non era tenuta a sapere, posto che aveva acquistato a titolo oneroso e in buona fede un veicolo che, da quanto a sua conoscenza, era di esclusiva proprietà del cliente. Quest’ultimo, infatti, al momento delle trattative e della conclusione del contratto dichiarava che il veicolo ceduto era di sua esclusiva proprietà. L’intestazione di libretto e di CDP recavano solo il suo nome.

Per dottrina e giurisprudenza costante, applicandosi la disciplina dell’azione di annullamento di cui all’art. 1445 c.c. per tutto ciò che non è specificamente previsto dall’art. 184 c.c. (quello che disciplina l’ipotesi degli atti compiuti da uno dei coniugi senza il necessario consenso dell’altro), il sopravvenuto accertamento dell’inclusione del bene nella comunione legale non è opponibile al terzo acquirente a titolo oneroso e di buona fede (Cass. Sez. Unite n. 22.755/2009).

Oltretutto, nel caso di specie, il ripristino dello status quo ante sarebbe stato impossibile, in quanto il veicolo, prima della notificazione dell’atto di citazione era stato venduto dalla convenuta a un ulteriore terzo. In un caso come questo, la decisione più facile da prevedere è che un giudice rigetti ogni domanda nei confronti del concessionario e condanni, piuttosto, il coniuge alla restituzione di metà del prezzo concordato. Qualora ciò non avvenisse il concessionario si potrà rivalere nei confronti del cliente per tutto quanto condannato a corrispondere.

Libertà di sconto

Il costruttore può impedirmi di concedere sconti su un determinato modello di camper?

Francesca Guerra – No, sarebbe contrario ai principi del Regolamento n. 1400/2002 e alla libera concorrenza. Il costruttore può soltanto stabilire dei prezzi consigliati, ma non può fissare dei prezzi minimi a cui bisogna attenersi. Il concessionario deve essere libero di vendere i veicoli forniti anche a prezzi inferiori a quelli consigliati. Per tale motivo il costruttore non può nemmeno impedire al concessionario di scontare determinati modelli. Tale comportamento costituirebbe una grave limitazione della concorrenza e in questo caso gli accordi di distribuzione del fornitore non potrebbero beneficiare dell’esenzione di categoria.

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Deutschland Über Alles

Ma come fanno i tedeschi?

Grazie alla sinergia con il nostro giornale Camper

Professional Deutschland, vi proponiamo alcune best practices dell’industria del caravanning tedesco

Il mercato dei veicoli ricreazionali in Germania è quello trainante per l’intero continente. Nonostante il 2022 abbia fatto segnare un passo indietro, con circa 91.000 veicoli immatricolati contro i circa 106.000 dell’anno precedente, quello tedesco rimane il Paese con i numeri più significativi: basti pensare che la Francia, posizionata al secondo posto ha registra -

to poco meno di 32.000 mezzi e la Gran Bretagna al terzo è rimasta sotto quota 26.000. Si tratta in gran parte di una differente cultura, che spinge naturalmente i volumi di vendita. Per sostenerli, però, sono necessari un sistema e un’organizzazione all’altezza.

Camper Professional , che da oltre un anno pubblica anche un’edizione tedesca realiz -

La formazione professionale Uno

dei temi più importanti riguarda la carenza di lavoratori qualificati, che anche in Germania ha colpito duramente il settore e la relativa filiera. Qui però opera l’istituto professionale automobilistico Schweinfurt, che è considerato l’autorità tedesca per la formazione e l’istruzione superiore nel settore del caravanning. Camper Professional ha avuto l’opportunità di confrontarsi con Matthias Dingfelder, responsabile dell’istituto.

Grazie a un’offerta che comprende formazione professionale di base e specializzazioni in ingegneria automobilistica, questo istituto rappresenta un’opportunità unica in Germania. I partecipanti possono infatti diventare specialisti e manager grazie alle qualifiche di maestro artigiano ed economista aziendale certificato (HwO), che vengono raggiunte attraverso un piano di formazione coerente, legato all’industria e portato avanti in gruppo. L’ampia gamma di corsi di certificazione, formazione specialistica e seminari - come quelli sul restauro di auto d’epoca o sull’industria del ca-

zata da una redazione di giornalisti locali, vi porta nel “mondo Germania” per evidenziare alcuni degli elementi che contribuiscono al successo di quel mercato. In queste pagine parleremo quindi di formazione e lavoro, di assistenza tecnica, del valore aggiunto che i concessionari possono offrire ai loro clienti e dei rischi che si corrono in una realtà ormai “social”.

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FOCUS germania
Testo di Claus-Detlev Bues, foto di Claus-Detlev Bues / FAS

ravanning - attirano partecipanti provenienti da tutta Europa.

“Dal 1996 offriamo con grande successo il corso di perfezionamento per specialisti in tecnologia su veicoli ricreazionali, con regole d’esame riconosciute dallo Stato, e dal 2000 quello per elettricisti specializzati in caravan e camper,” spiega Dingfelder. “Con questi corsi, molto orientati alla pratica, si ha l’opportunità di acquisire le conoscenze e le competenze più importanti per lavorare sui veicoli ricreazionali. Con istanza di deroga, concessa valutando caso per caso dalla locale Camera dell’artigianato, i primi due livelli del corso possono consentire l’iscrizione all’albo dell’artigianato, che in Germania è un prerequisito per la gestione dell’officina o per il lavoro autonomo”.

come richiesto dalle associazioni dei produttori (CIVD) e dei rivenditori (DCHV): “Saremo una delle sedi per la formazione interaziendale per il nuovo apprendistato come ‘meccanico di carrozzeria e costruzione di veicoli’, specializzato nella tecnologia di caravan e camper. Grazie alla nostra esperienza e alle nostre attrezzature, siamo in grado di offrire tali corsi. E appena avremo introdotto la nuova formazione professionale, renderemo disponibile anche la qualifica di maestro artigiano”

Con quasi 30 anni di esperienza nella qualificazione di specialisti dell’assistenza che lavorano nel settore dei veicoli ricreazionali, l’istituto è una soluzione interessante anche per le aziende che hanno bisogno di formare personale specializzato. Questo consente infatti di risparmiare tempo e risorse. “Il nostro obiettivo è quello di trasferire conoscenze e abilità che possono essere implementate direttamente nel lavoro quotidiano in officina,” afferma Dingfelder. “E ciò porta direttamente a un aumento della produttività”

Se oggi all’istituto Schweinfurt viene formato personale prettamente orientato a impianti e utenze, presto verranno aggiunti dei corsi specifici dedicati alla carrozzeria e alla costruzione dei veicoli ricreazionali,

L’offerta formativa dell’Istituto è stata accolta molto bene, vista la richiesta elevata e il numero consistente di nuovi ingressi nel settore. Tra l’altro, le prospettive occupazionali rimangono positive, dato il grande numero di veicoli venduti negli ultimi anni, destinati inevitabilmente a invecchiare e a richiedere quindi una maggiore manutenzione. In crescita è anche la richiesta di personalizzazione e di aggiunta di componenti e accessori, senza contare che in Germania c’è anche un’enorme domanda di trasformazioni da furgone a camper.

Offro lavoro nel caravanning: sonnigekarriere.de

In Germania la domanda di caravan e camper e il numero di veicoli in circolazione sono a livelli record. Di conseguenza, la necessità di giovani professionisti qualificati presso produttori, rivenditori e officine è molto elevata. In questo contesto, l’associazione dei produttori (Caravaning Industrie Verband, CIVD) è attivamente impegnata nella ricerca di lavoratori qualificati e ha deciso quindi di sviluppare un percorso formativo specializzato.

L’ultimo ostacolo burocratico è stato superato lo scorso maggio: con la pubblicazio-

ne nella Gazzetta ufficiale federale dell’8 maggio 2023, le aziende possono ora siglare ufficialmente contratti di formazione nella nuova specialità, che è una vera pietra miliare per il settore e il risultato di anni di sforzi da parte del team di esperti della CIVD. Sotto la guida del Ministero federale dell’economia e della protezione del clima, le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori hanno deciso alla fine del 2021 di riorganizzare la formazione professionale per “meccanico di carrozzeria e costruzione di veicoli”.

In occasione di questa rivalutazione dei percorsi formativi, l’associazione si è battuta per la creazione della terza specializzazione: “tecnologia per caravan e camper”. Il lavoro progettuale è iniziato nel maggio 2022 ed è stato supervisionato dalla CIVD, dai suoi membri e dalla Zentralverband Karosserie- und Fahrzeugtechnik (ZKF).

Al momento il nuovo percorso può essere intrapreso presso la Handwerkskammer (HWK) e presso la Industrie- und Handel- skammer (IHK), concludendosi con l’iscrizione alla Camera di Commercio e Industria o all’Albo degli Artigiani. La formazione dura complessivamente tre anni e mezzo e può essere effettuata presso pro-

duttori, rivenditori o carrozzerie. All’inizio, agli apprendisti vengono insegnate le basi dell’artigianato e dell’ingegneria automobilistica, nonché le competenze necessarie per una solida formazione per quanto riguarda meccanica e costruzione di veicoli. Dopo 19 mesi di formazione di base è previsto un esame intermedio, a cui segue la specializzazione “tecnologia per caravan e camper”. Qui si affrontano, tra l’altro, i temi legati alla produzione e all’assemblaggio di componenti specifici del veicolo e la riparazione di camper e caravan. Per attirare l‘attenzione sulla nuova disciplina e promuovere l‘industria del caravanning come possibile sbocco lavorativo, la CIVD ha lanciato lo scorso anno un’ampia campagna di comunicazione. All’insegna del motto “Portare i sogni in strada”, l‘associazione non solo si rivolge ai giovani sui canali online e nelle fiere specializzate nel settore della formazione, ma sensibilizza al tema anche la generazione dei genitori. Il cuore della campagna è il portale sonnigekarriere.de. Lì, le parti interessate possono ottenere informazioni dettagliate sul contenuto della formazione e trovare un elenco di società che offrono possibilità di apprendistato.

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L’assistenza tecnica

Con quasi un milione e mezzo di veicoli ricreazionali circolanti in Germania, il tema dell’assistenza tecnica è cruciale per il successo del settore. Uno degli esempi più interessanti che riguardano questo aspetto arriva da un’app, inizialmente nata per aiutare rivenditori e officine specializzate a risolvere i problemi più comuni e poi estesa anche agli utenti finali. Help2Camp, disponibile su piattaforma Android e iOS, è integrata da versioni specifiche dei rivenditori che supportano i clienti con video didattici e uno strumento di auto-aiuto.

Che si tratti di birra calda in frigorifero, di un riscaldatore che non funziona o dell’assenza di audio dalla TV, quando si ha al telefono un cliente con questo tipo di problema l’atmosfera è spesso tesa. Anche se è del tutto normale che qualche volta in campeggio le cose non vadano “lisce”, la persona dall’altra parte della linea di solito non lo capisce. E per gestire correttamente la situazione e dare risposte e assistenza corrette è necessario avere una buona competenza tecnica.

Una questione di know-how

Ma tra tanti marchi e prodotti, chi può mettere insieme conoscenze che vanno dall’aria condizionata ai piedini di livellamento idraulici, dai sistemi di movimentazione delle caravan fino ai servizi igienici? Trovare la soluzione al problema è a volte ancora più difficile perché non sempre si riescono a recuperare facilmente informazioni tecniche dal produttore. Spesso sono necessarie più telefonate, lunghe ricerche su Internet o intensi scambi di messaggi in posta elettronica. In alta stagione, inoltre, le linee di supporto tecnico sono occupate da numerose chiamate e sono quindi difficili da utilizzare. E le e-mail di solito richiedono troppo tempo. In ogni caso, più di quanto il cliente abbia pazienza. Questo è snervante per tutti i soggetti coinvolti.

Una signora con cuore e cervello Ma come si risolve un problema così complesso? Ci vuole una persona con un cuore e un cervello. Ed è proprio questo che possiede Manuela Brecht, titolare di Brecht Caravan. Per anni è stata (nel cuore) una campeggiatrice appassionata ed è anche (nel cervello) una sviluppatrice di software SQL. Con questi presupposti, ha creato un software specifico. Come sviluppatrice di software SQL professionale, quattro anni fa ha messo a punto un database per raccogliere una vasta gamma di argomenti tecnici che è subito diventato un’importante fonte di riferimento interna. Questa lista viene costantemente ampliata, crescendo ogni giorno con ulteriori analisi dei problemi. La base è costituita da ciò che viene portato all’attenzione dell’officina. Attual- mente sono elencate 33 categorie diverse, con aree tematiche che comprendono gas, acqua, elettricità, carrozzeria e molto altro. All’interno si parla di ben 578 elementi e dispositivi con oltre 4.200 analisi di problemi. In questo modo, il team dell’officina di Brecht Caravan può reagire al meglio e il più rapidamente possibile sia al telefono sia in caso di riparazione. L’idea di rendere accessibili ai clienti finali parti del database è nata abbastanza rapidamente, per permettergli di utilizzare uno strumento di auto-aiuto anche al di fuori degli orari di apertura per cercare di identificare errori operativi o applicare autonomamente misure di “Livello 1” facili da implementare. Questo concetto ha aumentato la soddisfazione del cliente e l’app di Brecht Caravan è diventata un prototipo sottoposto a ulteriore sviluppo: oltre ai suggerimenti tecnici per la risoluzione dei problemi, sono stati aggiunti anche video con istruzioni esplicative.

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Testo di Peter Hirtschulz
FOCUS germania
Manuela Brecht

Come è noto, nelle spiegazioni tecniche troppo lunghe o complesse, dopo un po’ i clienti non riescono più a memorizzare informazioni e questo si trasforma in una delle principali fonti di errore. Per minimizzare il problema, il team di Brecht ha registrato una vasta serie di video riguardante singoli prodotti, come frigoriferi, riscaldatori, piani cottura, antenne satellitari e molto altro. Queste registrazioni sono state collegate ai modelli di veicoli tramite il database. In questo modo, se lo desiderano, i clienti possono prepararsi prima ancora del ritiro del veicolo, riducendo notevolmente la durata delle operazioni di consegna. Inoltre, i video possono essere rivisti anche a casa, diminuendo in modo sostanziale anche gli errori operativi.

Grazie a questo strumento, Brecht Caravan impiega meno di venti minuti per la consegna di un veicolo a noleggio, perché non sono più necessarie istruzioni dettagliate su ogni dispositivo. Per semplificare la ricerca delle informazioni, su ogni dispositivo è incollato un codice QR che, quando inquadrato, dà accesso diretto e immediato alle istruzioni.

È tutta una questione di tecnologia

Il database è basato su un servizio Azure Cloud AI che può essere integrato nell’app. L’intero contenuto può essere visualizzato in qualsiasi lingua desiderata, perché ogni contributo registrato viene immediatamente tradotto e salvato tramite Microsoft AI. Vista l’abbondanza di termini tecnici talvolta non sempre tradotti correttamente, nove delle lingue disponibili vengono riviste manualmente.

Le interfacce sono state pensate per potersi adattare a diversi gruppi di utenti. Le applicazioni personalizzate possono quindi essere realizzate per rivenditori, campeggi, clienti, clienti del noleggio, partner di servizi e persino per produttori e fornitori stessi.

Nasce il software Help2camp

Il via ufficiale del progetto è stato dato a settembre dello scorso anno al Caravan Salon di Düsseldorf. Lì, il team di Help2camp ha visitato i padiglioni espositivi documentando con 3.000 foto quali dispositivi sono installati su ogni specifico veicolo. Il software è stato presentato contemporaneamente a molti importanti fornitori.

“È stato gratificante avere un confronto entusiasta e positivo,” afferma Manuela Brecht. “Alcuni produttori ci hanno subito promesso il loro supporto, anche se in altri casi ci è stato detto che non era possibile mettere a disposizione delle risorse per questo progetto. Pensiamo che sia molto interessante lavorare per alleggerire il lavoro delle strutture che si occupano di supporto telefonico e per aumentare la soddisfazione del cliente”.

Nonostante la titubanza da parte di alcuni operatori, altre istituzioni hanno subito riconosciuto il valore di questa idea: a gennaio 2023, il team Brecht Caravan ha ricevuto l’European Innovation Award per l’app Help2camp.

Il manuale della CIVD

Non c’è solo l’iniziativa privata, come quella di Brecht Caravan, a portare un buon contributo di idee: in Germania l’associazione dei produttori è attiva con un’iniziativa più “istituzionale”. Il manuale del CIVD per le riparazioni, sviluppato appositamente per camper e caravan, è una fonte importante di informazioni per professionisti, compagnie assicurative e officine. Sviluppato come piattaforma informativa centrale, il portale online raggruppa e facilita l’accesso a tutte le informazioni tecniche rilevanti.

Le officine possono così fruire di descrizioni dettagliate con testo e immagini sulle tecniche di riparazione e montaggio, informazioni sull’installazione di impianto elettrico e a gas, comprensive di tabelle orarie di lavoro. Esperti e compagnie assicurative possono accedere, tra l’altro, a panoramiche

complete dei costi per pezzi di ricambio e manodopera. L’esame dettagliato delle varie tipologie di danno è espressamente rivolto al settore dei veicoli ricreazionali, che richiedono una valutazione diversa rispetto al settore automobilistico a causa di materiali e tecniche completamente diversi.

Il manuale di riparazione è indipendente dal produttore ed è redatto da un comitato di esperti della CIVD, che comprende, oltre ai suoi specialisti, anche quelli dell’associazione dei concessionari (DHCV), di DEKRA e dell’Allianz Zentrum für Technik (AZT). L’infrastruttura tecnica è fornita da Deutsche Automobil Treuhand GmbH (DAT), mentre la CIVD è responsabile del contenuto del manuale e della gestione degli abbonati.

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Aree di sosta: parla l’esperto tedesco

L’aumento del numero dei camper in circolazione sta mettendo sempre più in evidenza l’importanza di avere strutture in cui far sostare comodamente e in sicurezza i turisti amanti del turismo all’aria aperta.

L’associazione dei produttori tedeschi CIVD indica in 66.507 le immatricolazioni in Germania nel 2022, per un totale di un parco circolante composto al 1° gennaio 2023 da 838.253 veicoli.

Tuttavia, l’infrastruttura non è stata in grado di tenere il passo con il rapido sviluppo di questo mercato. Nonostante i numerosi sforzi e iniziative di investitori privati, il numero di aree di sosta e campeggi in Germania è tutt’altro che sufficiente ad accogliere questa massa di veicoli. Non sarebbe quindi logico aspettarsi un supporto da chi vende “libertà in movimento”? La collaborazione con le piattaforme di prenotazione e le organizzazioni di noleggio non può che mettere in evidenza come oggi si stia gestendo una mancanza più che risolvere il problema. Produttori e rivenditori fanno oggettivamente fatica a reperire e allestire spazi adeguati, ma qualcuno di loro è riuscito ad allestire un’area di sosta presso la propria sede.

La visione di TopPlatz

Di questo e della situazione generale, Camper

Professional ha parlato con Jürgen Dieckert, amministratore delegato di Irma, fondata nel 2004, e responsabile di TopPlatz, un’organizzazione che riunisce e promuove le migliori aree di sosta in Germania. Dopo un periodo di sovraffollamento registrato durante la pandemia, la situazione sembra leggermente migliorata,

ma solo perché molti tedeschi hanno preferito tornare a viaggiare all’estero e perché il periodo primaverile è stato segnato da maltempo diffuso. Secondo Dieckert le aree di sosta sono sicuramente carenti, ma per ora solo in determinati periodi e regioni. Una nuova area inaugurata al momento giusto sul Mare del Nord può rivelarsi un catastrofico investimento nell’entroterra.

Il problema è che nelle località più gettonate può rivelarsi difficile ottenere un appezzamento di terreno sufficientemente grande a un prezzo accessibile, anche se è proprio lì - cioè sulle

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Testo di Claus-Detlev Bues, foto TopPatz / Claus-Detlev Bues
FOCUS germania
Jürgen Dieckert

coste, sul Lago di Costanza o in Alta Bavierache l’investimento avrebbe sicuramente senso. “Il continuo parlare di ‘tutto esaurito’ significa però che in molti luoghi l’analisi di base della localizzazione viene colpevolmente trascurata, spesso con conseguenze fatali,” afferma Dieckert. “Chi pensa che un bel prato ereditato dal nonno in mezzo al nulla turistico possa trasformarsi all’istante in una fiorente area di sosta con un tasso di occupazione annuale del 70 per cento si sbaglia. E poi c’è un secondo elemento cruciale. Molti neofiti ignorano completamente il fatto che non basta aprire l’area, ma bisogna fare molto di più per attrarre e trattenere gli ospiti. Molti si illudono invece che basti unire spazi e tecnologia per farla funzionare”. Secondo Dieckert questo non deve scoraggiare gli imprenditori, perché una struttura ben progettata e posizionata può rivelarsi un ottimo affare. Gli esempi non mancano, ma è giusto mettere in guardia da operazioni avventate. “Investire in un’area di sosta può sicuramente portare risultati positivi, ma bisogna farlo bene. Soprattutto non partendo dallo sconsiderato luogo comune che parla a ripetizione di tutto esaurito”. In sostanza, un’area di successo si basa sul duro lavoro, sull’impegno e sulla passione. Senza lesinare su nessuno di questi aspetti.

Prima di tutto, fissare gli obiettivi

In questo contesto si inseriscono le iniziative di produttori e rivenditori di veicoli ricreazionali.

“In questo caso bisogna prima di tutto capire bene quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere,” spiega Dieckert. “Si vuole offrire ai clienti dell’officina un posto un po’ più confortevole in cui soggiornare durante le attività di manutenzione? O si vogliono attirare nuovi clienti? Oppure si punta ad aggiungere una nuova fonte di ricavi orientandosi verso un’offerta di tipo turistico? Tutti e tre gli approcci hanno la loro giustificazione”.

Utilizzando la piattaforma online stellplatz.info e selezionando il filtro “presso i rivenditori di caravan” si ottengono 56 aree disponibili, ma non tutte fanno parte di una struttura commerciale: si trovano solo lì vicino. E anche immaginando che non tutte le aree presso i rivenditori siano inserite su questa piattaforma, il numero totale è sorprendentemente basso. Su TopPlatz, cinque delle 160 aree partner sono gestite direttamente o indirettamente da un concessionario. Due di loro, a Dresda e a Stralsund, hanno raggiunto dimensioni e professionalità tali da potersi reggere autonomamente. Con un centinaio di stalli sono aree moderne, attraenti, completamente attrezzate e, naturalmente, offrono ai loro ospiti anche la possibilità di accedere all’officina. Se pensare a elettricità e carico/scarico è cosa ovvia, oggi vale senz’altro la pena di prendere in considerazione anche la realizzazione dei servizi igienici. Non solo per permettere al cliente di allungare la durata del soggiorno, ma anche per offrire un servizio migliore a chi, magari con un campervan dalla toilette minuscola, cerca maggiore comodità.

Chi è TopPlatz

I camperisti tedeschi che desiderano godere di un elevato standard di qualità nella scelta del luogo di soggiorno possono utilizzare un marchio di qualità come riferimento: TopPlatz.

Le 160 aree partner per la stagione 2023 hanno una cosa in comune: si sono sottoposte a una serie di severi criteri per la valutazione della qualità e stanno quindi svolgendo un ruolo pionieristico verso un turismo in camper di alto livello. Posizione, concezione, attrezzature, valore per il tempo libero e servizio: sono questi i cinque criteri in cui le aree di sosta selezionate da TopPlatz devono eccellere.

Le sistemazioni per la notte devono essere tranquille, ma comunque vicine al centro della rispettiva località o alle sue attrazioni, avere strutture adatte ad accogliere camper di ogni dimensione e disporre di servizi di fascia alta. L’alto valore per il tempo libero di un parcheggio è dato, per esempio, da una

posizione privilegiata vicina all’acqua (fiumi, laghi, mare), a sentieri escursionistici o ciclabili, a un bagno termale o una piscina, ma anche dall’organizzazione di attività per il tempo libero, eventi o visite guidate. Per TopPlatz è di particolare importanza il servizio individuale, che risponde alle esigenze di riguardo degli ospiti: dall’impegno del responsabile dell’area o dell’esperto di turismo locale, a disposizione con consigli e supporto attivo, alla vendita di cibo presso l’area, fino alla possibilità di partecipare ad attività organizzate per gli ospiti. “ Indipendentemente dalla regione della Germania in cui si trovano, gli ospiti sanno esattamente cosa aspettarsi da un TopPlatz: un ambiente turistico attraente, con uno standard qualitativo elevato e attenzione personale, ” concorda Jürgen Dieckert, che nel suo ruolo di responsabile veglia sul rispetto dei criteri.

Informazioni: www.top-platz.de

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Il 2035 tra ideologia e realtà

A Milano, promosso da Federmotorizzazione e Regione Lombardia, è andato in scena un convegno dove si è dibattuto sul previsto stop alla vendita dei veicoli con motore endotermico. Con la richiesta di neutralità tecnologica in primo piano, ecco gli interventi di tecnici e politici, che sperano nelle elezioni 2024 per mutare il quadro normativo e puntare anche sui biocarburanti

AMilano

si è recentemente tenuto l’evento “ Mobilita: Mobilità 2035 tra ideologia e realtà ” organizzato da Federmotorizzazione in collaborazione con Regione Lombardia. L’incontro ha riunito importanti figure del settore automobilistico e politico per discutere dell’ascesa dell’auto elettrica e del piano europeo di eliminazione dei veicoli a combustione interna entro il 2035. Nonostante i 12 anni che ci separano da questa scadenza, il tema è già di stretta attualità: le case automobilistiche hanno ancora pochi anni a disposizione per completare una transizione così radicale, e nel settore dei veicoli commerciali leggeri, che fanno da base ai veicoli ricreazionali,

lo sviluppo è decisamente più indietro. Più che esaminare da un punto di vista tecnico o scientifico lo stato dell’arte della mobilità elettrica, il convegno ha voluto sottolineare come, a parere di molti attori del settore, inclusi esponenti politici di spicco, ci sia ancora spazio per pensare a soluzioni diverse e complementari rispetto al blocco delle vendite dei motori a combustione.

Un mercato dove l’elettrico avanza piano Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione, ha aperto l’evento analizzando la situazione attuale del mercato automobilistico in Italia. Ha sottoline-

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Testo di Paolo Galvani, foto di Antonio Mazzucchelli Simonpaolo Buongiardino

ato che i primi quattro mesi del 2023 hanno visto un incremento del 25-26% nelle immatricolazioni, recuperando parzialmente le perdite del 2022 causate della pandemia. Tuttavia, ha rimarcato che i dati pre-Covid sembrano ancora lontani. Ha citato il settore elettrico, evidenziando che le vetture a batteria rappresentano ancora una piccola frazione del mercato automobilistico italiano. Buongiardino ha indicato vari problemi legati all’adozione dell’auto elettrica, tra cui il costo elevato, le infrastrutture di ricarica insufficienti e l’adattabilità limitata delle auto elettriche a diverse esigenze, come le lunghe percorrenze e il trasporto merci.

“Quali sono i problemi che solleviamo e che ci portano a considerare che l’elettrico non sia una soluzione per tutte le stagioni? Innanzitutto, il prezzo,” ha dichiarato Buongiardino. “Oggi una vettura elettrica costa circa il 40% in più di una vettura equivalente a benzina e questo si

sposa con una situazione italiana di reddito medio pro capite decisamente basso. Dal 1990 al 2020 il reddito medio a prezzi costanti dei cittadini italiani è diminuito, unico paese in Europa dove questo è accaduto. Questo è il dato macroscopico che di fatto scoraggia l’acquisto di vetture elettriche in Italia”.

Per la Germania gli e-fuel Pierluigi Bonora, giornalista moderatore dell’evento nonché promotore di Forum Automotive, ha sottolineato come l’Italia abbia votato, insieme ad altri paesi, contro la proposta europea del bando ai motori endotermici nel 2035, ma successivamente la Germania ha cambiato la sua posizione, astenendosi e compromettendo quindi il risultato della votazione. In cambio ha ottenuto il via libe ra alla possibilità di usare carburanti sintetici (e-fuel) nei motori a combustione. Bonora ha sottolineato che l’Italia dovrebbe perseguire la neutralità tecnologica e difendere i motori endotermici, considerati ancora una grande risorsa per l’industria automobilistica italiana ed europea. Ha inoltre evidenziato l’importanza di concentrarsi sulla produzione di biocarburanti, con un occhio attento alle soluzioni future basate sull’idrogeno.

Anche Guido Guidesi, assessore regionale allo sviluppo, illustrando la posizione di Regione Lombardia, ha messo l’accento sull’importanza della neutralità tecnologica nell’ambito degli obiettivi di impatto zero dell’Europa, consentendo lo sviluppo di diverse soluzioni per raggiungerli. E quando si confrontano diverse tecnologie, il relativo impatto ambientale andrebbe calcolato lungo tutto il ciclo di vita delle vetture, compreso lo smaltimento delle batterie. Ha inoltre insistito sulla tutela dell’industria automobilistica lombarda e italiana, inclusi i posti di lavoro, e ha parlato di un possibile cambiamento di indirizzo a livello europeo dopo le elezioni del Parlamento Europeo previste per il 2024.

“La completa neutralità tecnologica per raggiungere gli obiettivi ambientali ci consentirebbe di salvaguardare tutte le aziende della componentistica,” ha detto Guidesi. “Con l’unica strada imposta non possiamo farlo: dovremo sacrificare aziende, capacità tecnologiche e posti di lavoro. E poi, dal punto di vista sociale, l’Europa sta decidendo che non tutti i cittadini potranno permettersi un’auto. Finirà che qualcuno andrà a

produrre in Cina e offrirà al mercato europeo auto di basso costo, con basse prestazioni e con un forte impatto ambientale”.

Obiettivi da equilibrare

Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ha ribadito l’importanza di equilibrare gli obiettivi ambientali con quelli economici e sociali. Ha sottolineato che la transizione verso la mobilità sostenibile deve essere guidata dalla razionalità e dalla libertà di scelta. Ha espresso dubbi sull’efficacia attuale dell’auto elettrica e ha evidenziato la necessità di continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di diverse soluzioni, come i biocarburanti e gli e-fuel. Ha inoltre sottolineato che la transizione verso l’elettrico non deve essere imposta, ma deve essere accompagnata da politiche e incentivi adeguati.

“Si deve tenere aperto il maggior numero di porte possibile, per cercare poi di scegliere la migliore,” ha sostenuto il presidente della Regione. “Non possiamo permetterci di accettare questa follia che entro il 2035 deve essere abbandonato ogni motore endotermico. Per fortuna anche sui biocarburanti, che fino a qualche settimana fa venivano visti come assolutamente inaccettabili per lo sviluppo sostenibile, adesso pare che si stia facendo qualche passo indietro. Credo che si debba lottare con determinazione, tutti quanti insieme, senza lasciarsi condizionare da un’idea soltanto

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Guido Guidesi Pierluigi Bonora Attilio Fontana

eventi mobilità sostenibile

per una questione di principio”. Un dibattito che cresce Gianluca Pellegrini, direttore di Quattroruote, ha condiviso il suo punto di vista riguardo alla transizione verso l’elettrico. Ha sostenuto che la discussione sulle alternative alla tecnologia elettrica sta crescendo, anche tra le aziende automobilistiche tedesche, storicamente fo calizzate sull’elettrificazione. Ha indicato che, attualmente, i costi delle vetture elettriche sono ancora molto alti e le infrastrutture di ricarica insufficienti, rendendo difficile una transizione rapida e senza soluzione di continuità. Pellegrini ha evidenziato che le automobili ibride potrebbero rappresentare una soluzione più pratica per ridurre le emissioni nel breve termine, soprattutto nei contesti urbani.

“Vedo grande titubanza anche all’interno dell’industria tedesca,” ha evidenziato. “Mercedes vorrebbe spostare in avanti il momento in cui avremo soltanto il 100% di elettriche, mentre il gruppo Volkswagen sui carburanti sintetici ha fatto una battaglia che è stata portata avanti attraverso Porsche. Credo che molto sia dovuto anche a quello che sta succedendo sul mercato interno cinese, perché i tedeschi in Cina, parlando di mercato dell’elettrico, stanno facendo un bagno di sangue. Penso quindi che qualcuno stia iniziando a porsi

delle domande. L’industria automobilistica, però, è come una petroliera, che per cambiare direzione impiega tanto tempo, tanti chilometri e tante risorse. Quindi non credo che ci potranno essere delle modifiche di carattere strategico sull’indirizzo finale”.

Interviene il Ministro Anche Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è intervenuto da remoto con un discorso incentrato sulla difesa della libertà di scelta e sulla necessità di una transizione sostenibile e ragionevole. Ha dichiarato che l’Italia dovrebbe continuare a investire nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie alter native, lasciando spazio per i biocarburanti e gli e-fuel. Ha inoltre sottolineato l’importanza di proteggere le industrie della componentistica e l’occupazione legata al settore automobilistico.

“I tedeschi hanno combattuto per i carburanti sintetici, noi stiamo combattendo per la neutralità tecnologica, per i biocarburanti, perché il tutto e solo elettrico significa mettersi in mano alla Cina,” ha affermato Salvini, aggiungendo poi: “Penso che ci sia una grande opportunità nel 2025 e nel 2026 di rivedere que -

ste norme, che così come sono state scritte non aiutano niente e nessuno. Il passaggio delle elezioni europee dell’anno prossimo sarà importante perché un eventuale cambio di maggioranza a Bruxelles potrà permetterci di fare il tagliando alla filosofia ‘green’ con buon senso”.

Alla ricerca di altre soluzioni

L’Onorevole Luca Squeri, responsabile del Dipartimento Energia di Forza Italia e presidente nazionale FIGISC (Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti) dal 1994 al 2013, ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema dell’energia in modo pragmatico, mettendo in evidenza le sfide legate all’autonomia delle batterie delle auto elettriche, al loro costo e all’impatto ambientale della produzione delle batterie stesse. Ha esortato a promuovere la decarbonizzazione senza concentrarsi esclusivamente sull’elettrificazione totale, ma considerando anche altre soluzioni sostenibili, come i biocarburanti.

“Finalmente c’è un governo omogeneo dove gli obiettivi sono chiari e ben definiti,” ha detto Squeri. “In Italia i biocarburanti sono una possibilità concreta. ENI dice che potrà arrivare a produrne nel 2025 tre milioni di tonnellate, che diventeranno cinque milioni nel 2030. Oggi ci sono già impianti che vendono biocarburante al 100%, perché

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Gianluca Pellegrini Luca Squeri Matteo Salvini in collegamento telefonico

la tecnologia c’è. Lo sforzo necessario sarà quello di dimostrare la sostenibilità della produzione della materia prima che serve a realizzare il biocarburante”.

Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, ha presentato un’indagine realiz zata intervistando un campione di 1.600 italiani maggiorenni lo scorso aprile. I dati hanno evidenziato che molti italiani (13,8%) sono interessati all’adozione di auto elettriche, ma le principali preoccupazioni riguardano il costo d’acquisto e la disponibilità di infrastrutture di ricarica. Alcuni ritengono che le auto elettriche siano più ecologiche delle auto tradizionali, ma molti sono preoccupati per lo smaltimento delle batterie e i rischi ambientali ad esso associati. I consumatori italiani pensano anche che un’auto elettrica costi mediamente circa 26.000 euro, posizionandosi così molto lontani dalla realtà, visto che a quella cifra, incentivi esclusi, si possono acquistare solo modelli entry-level.

La scossa di UNRAE

Il direttore generale di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Andrea Cardinali, ha messo in evidenza come le case automobilistiche abbiano investito ingenti somme nella transizione verso l’elettrificazione. Ha sottolineato la necessità di non sottovalutare l’elettrificazione, poiché altre nazioni hanno già raggiunto quote significative di veicoli elettrici e ha difeso l’approccio di neutralità tecnologica, da sempre promosso dall’Unione.

“UNRAE parlava di neutralità tecnologica quando questa parola non la usava nessuno in tempi veramente non sospetti”, ha detto Cardinali. “Adesso, da meno di un anno a questa parte, sta sulla bocca di tutti. Noi non abbiamo mai smesso di parlarne, perché le nostre associate usano e promuovono tutte le tecnologie. Abbiamo chi si occupa di idrogeno e chi fa parte della eFuel Alliance, quindi noi la neutralità tecnologica vera ce l’abbiamo in casa. C’è chi invece si è ricordato di questa espressione semplicemente per fare la guerra contro l’elettrico, ma questa non porterà grandissime soddisfazioni, perché chi ha investito centinaia di miliardi non è che adesso fa inversione a ‘U’ perché qualcuno ha messo un piede nella porta con i carburanti sintetici. Ci sono tantissimi aspetti problematici sugli e-fuel, perché le energie rinnovabili non sono nel cassetto, serve tantissima acqua per produrli e oggi costerebbero 10 euro al litro. E per quanto riguarda i biocombusti-

bili, nel trasporto pesante, navale e aereo serviranno come il pane, ma forse in città non sono la risposta giusta”

Pierluigi Del Viscovo, fondatore e direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, è intervenuto nella fase di domande e risposte finali, esprimendo un punto di vista critico nei confronti dei media e della società riguardo alla questione della mobilità e della transizione ecologica. La responsabilità dei media, secondo Del Viscovo, non dovrebbe essere solo quella di riportare diverse opinioni senza un filtro critico, ma di cercare la verità e la realtà dei fatti. Perché il risultato finale di questa mancanza è che gli italiani di mobilità elettrica sanno davvero poco ed è quindi inutile chiedersi perché si vendono così poche auto elet triche sul nostro mercato.

Alla fine, il convegno “Mobilita: mobilità 2035 tra ideologia e realtà”, molto orientato a sostenere la necessità di un importante cambio normativo, ha messo in luce l’importanza di affrontare la transizione verso la mobilità sostenibile in modo realistico, valutando tutte le tecnologie disponibili e investendo in infrastrutture e incentivi adeguati a promuovere l’adozione delle auto elettriche. La neutralità tecnologica è stata sottolineata come un approccio ragionevole per favorire la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Anche se non è detto che, alla fine, l’elettrico non si ritrovi comunque in pole position.

Sotto, la delegazione di Assocamp.Da sinistra: Mirko Carozzi, uno dei vicepresidenti, e Roberto Schiavolin e Monia Auguadro, consiglieri

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Pierluigi Ascani Andrea Cardinali Pierluigi Del Viscovo Simonpaolo Buongiardino con il nostro direttore

Un decennio di crescita inarrestabile

Westfalia: un nome storico, una realtà moderna. Parliamo con l‘amministratore delegato di Westfalia, Philip Kahm, della straordinaria evoluzione di questo iconico marchio di campervan

Philip Kahm ha studiato economia ed è entrato in Westfalia nel 2008, a Wiedenbrück, nel reparto acquisti. In seguito è passato al project management e successivamente è stato a capo del dipartimento. Nel 2016, Mike Reuer (CEO) gli ha chiesto di creare qualcosa di nuovo in Westfalia a Gotha (sempre in Germania), dove Kahm ha esordito nell‘area acquisti e logistica, poi è diventato direttore commerciale e infine amministratore delegato nel novembre 2022.

Camper Professional – Potrebbe tracciare un profilo di Westfalia oggi e di come è cresciuta?

Philip Kahm – Westfalia ha una lunga storia. L‘anno prossimo l‘azienda compie 180 anni, poiché è stata fondata nel 1844. Westfalia è sinonimo di massima qualità e innovazione sin dalla sua fondazione. In particolare, esaminiamo in profondità il mercato per vedere cosa vogliono i nostri clienti. Ci piace esaminare tutti i diversi modi in cui possiamo garantire ai nostri

clienti divertimento e soddisfazione a lungo termine con i nostri prodotti. Questo è ciò che rappresenta il marchio nel passato, nel presente e nel futuro.

Camper Professional – Quali sono state le tappe dell‘evoluzione di Westfalia?

Philip Kahm – Quella che è iniziata come attività artigianale nel 1844 si è trasformata in un’azienda che costruisce veicoli speciali nel 21° secolo. A seguito della richiesta di un ufficiale dell‘esercito britannico

28 CAMPER PROFESSIONAL intervista con philip kahm
Testo di Antonio Mazzucchelli

negli anni ‘50, fu creato il primo camping box per offrire la possibilità di dormire e lavorare nello stesso veicolo. Questo concetto ebbe un tale successo che il camping box passò alla produzione di serie e portò il campeggio alle masse, facendo di questo veicolo l’auto dei sogni degli anni ‘50 e ‘60. Questo fu l’inizio dell’era del camper e, in collaborazione con Ford, Mercedes e VW, molti concept e prodotti leggendari sono stati creati durante questo periodo e fino a oggi, come il Nugget, il Marco Polo e il Club Joker e il California, che sono stati progettati anche da noi. Nel 2000 Mercedes-Benz ci ha assorbito al 100%, ma a causa della crisi economica subito seguita, le vendite sono diminuite notevolmente, quindi nel 2008 ci ha venduto a un gruppo di investimento. Questa non è stata la decisione migliore per noi, ma nel 2011 il Gruppo Rapido ci ha rilevato e da allora siamo stati in grado di sviluppare la nostra attività in vari settori.

Camper Professional – Qual è l’attuale struttura societaria di Westfalia? Dove vengono costruiti i vostri veicoli?

Philip Kahm – Dal 2011 il brand Westfalia fa parte del Gruppo Rapido, gestito dalla famiglia Rousseau. In Germania abbiamo due sedi principali che lavorano secondo concetti diversi: da un lato la Westfalen Mobil GmbH, con sede a Rheda-Wiedenbrück, che produce sia Ford Nugget che Mercedes Marco Polo su ordinazione diretta dei costruttori; dall’altro, presso la Westfalia Mobil GmbH, con sede a Gotha, di cui sono responsabile, sviluppiamo e

produciamo prodotti con il marchio Westfalia, che vendiamo attraverso i nostri dealer e la nostra rete di vendita in tutta Europa.

Produciamo la serie Columbus, la serie Amundsen, la serie Club Joker, la serie Meridian e anche la serie James Cook. E abbiamo anche prodotti che vengono costruiti da Fleurette Constructeuer a Benet (Francia): questi prodotti (il Jules Verne, il Kepler e il Kelsey) sono stati sviluppati appositamente per il mercato francese, che è un po’ diverso da quello tedesco e ha esigenze particolari.

Camper Professional – In quali mercati opera attualmente Westfalia e come è strutturata la rete di vendita/assistenza?

Philip Kahm – Abbiamo la nostra rete di rivenditori Westfalia in Europa con i nostri contratti di assistenza. Il nostro mercato principale è la Germania, che per noi rappresenta il 65% delle vendite. A seguire, Svizzera, Regno Unito e Francia sono i nostri principali mercati di esportazione.

Camper Professional – Cosa è cambiato da quando siete entrati a far parte del Gruppo Rapido?

Philip Kahm – Pierre Rousseau (proprietario del Gruppo Rapido) ha riconosciuto molto presto il grande potenziale del mercato dei campervan e ha investito molto nella nostra azienda da quando l’ha rilevata nel 2011. Di conseguenza, Westfalia è cresciuta dalla produzione di 1.200 veicoli nel 2010 a un totale di oltre 12.000 veicoli l’anno scorso. Quindi ci siamo sviluppati

molto rapidamente negli ultimi 10 anni. La sfida più grande è stata mantenere il DNA di Westfalia quando abbiamo iniziato qui a Gotha. Ma non è stato facile perché abbiamo bisogno di specialisti, quindi trovare persone preparate è stata la prima sfida. Abbiamo iniziato a Gotha con un solo prodotto nel 2017, l’Amundsen 540, poi passo dopo passo abbiamo implementato gli altri prodotti. Ora abbiamo 120 dipendenti e produciamo tutto qui, da quattro anni. Abbiamo fatto molta strada. È bello guardare indietro a quello che abbiamo fatto.

Camper Professional – Come interagite con Rapido Group?

Philip Kahm – Lavoriamo a stretto contatto e condividiamo i principi delle best practice senza perdere l’autonomia delle singole aziende. Sfruttiamo al meglio i punti di forza e le sinergie del Gruppo, per esempio negli acquisti e nello sviluppo. Abbiamo una rete stretta e di solito teniamo videoconferenze con tutti per tenerci vicini. Lavoriamo molto bene insieme.

Camper Professional – L’attenzione di Westfalia è sempre stata rivolta ai campervan e ai minivan. È ancora così? Ci saranno cambiamenti nel breve-medio termine?

Philip Kahm – L‘attenzione rimarrà su questo segmento. Non vogliamo cambiarlo poiché è la nostra competenza principale.

Camper Professional – Come avete reagito al boom dei campervan (su base

A sinistra: uno storico Volkswagen T2 Westfalia con tetto a soffietto

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James Cook AD con slide-out e pop-up roof

Ducato, Transit, Sprinter...) che si è verificato negli ultimi anni sul mercato europeo? Avete riscontrato un aumento della domanda o avete dovuto affrontare una maggiore concorrenza?

Philip Kahm – Questo è stato uno dei motivi che ci hanno portato a separare le nostre aree di attività e aprire una nuova sede qui nel 2017. Abbiamo investito molto nella falegnameria per una buona qualità di produzione in modo da poter realizzare i nostri mobili da soli. Investiamo di più ogni anno, quindi siamo pronti per i prossimi passi.

Camper Professional – Come avete affrontato la crisi dell‘offerta e in particolare la mancanza di meccaniche di base?

Philip Kahm – È stata una sfida molto

grande, una delle più grandi che abbiamo dovuto gestire. Dovevamo essere molto flessibili in ogni area, non solo nella produzione. Abbiamo introdotto materiali e processi alternativi più velocemente che mai, cambiato linee e trovato altri modi per produrre veicoli, oltre alla flessibilità di lavorare da casa per quanto riguarda il personale degli uffici. Tutto quello che abbiamo cambiato è stato fatto nel miglior modo possibile, ma ciò non significa che tutto sia andato in modo ottimale. La crisi non è stata piacevole per noi perché abbiamo dovuto fare uno switch dalle linee di volume ad altre. Nella nostra sede di Gotha utilizziamo il Fiat Ducato, il Mercedes Sprinter, il Ford Transit, il TGE di MAN e il VW Transporter T6.1.

Camper Professional –Cosa differenzia un campervan Westfalia da quelli della concorrenza?

Philip Kahm – Questo è un argomento importante per me e per il mio management team. Noi stessi amiamo il campeggio e in particolare lo guardiamo dal nostro punto di vista, per capire come possiamo supportare al meglio le esigenze dei nostri clienti.

Per noi, un tema principale è offrire il massimo comfort e una buona atmosfera nei nostri veicoli. Diamo grande valore a un design mo -

derno e accattivante anche per gli spazi più piccoli. Troviamo buone soluzioni per creare il miglior spazio possibile nel veicolo.

Parlando di USP (Unique Selling Proposition) una delle mie preferite è questa: per oltre 10 anni abbiamo progettato il nostro sistema di acqua calda e riscaldamento a pavimento. Funziona come a casa e permette di avere una buona qualità dell’aria nel veicolo, non solo e semplicemente aria riscaldata. Il sistema di riscaldamento consente di generare due zone climatiche nell’abitacolo: per esempio si può avere una temperatura diversa nel bagno rispetto alla zona giorno. Ciò significa che è possibile asciugare il bucato in una giornata piovosa accendendo il riscaldamento in bagno e mantenere la zona giorno a una temperatura diversa, così da non dover riscaldare l’intero veicolo alla stessa temperatura.

Abbiamo anche la nostra panca, che può essere trasformata in letto con un solo movimento.

Un grande obiettivo per noi è quello di avere la massima qualità possibile per gli arredi di ogni veicolo che produciamo qui. Progettiamo e produciamo secondo gli standard automobilistici.

Camper Professional – In questo momento tutti i grandi gruppi stanno investendo nei minivan, detti anche urban camper (su base Ford Transit Custom, Citroën SpaceTourer...): come siete coinvolti in questa nuova espansione del mercato? Quali sono secondo lei le

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Columbus 540D
intervista con philip kahm
La sede di Gotha

reali prospettive di crescita degli urban camper?

Philip Kahm – Ford Nugget, Mercedes Marco Polo e Volkswagen California costituiscono un grande mercato. Un’area di mercato che ha un grande potenziale di crescita, perché questi veicoli possono essere usati nelle attività quotidiane e inoltre, con un modello a tetto sollevabile, puoi guidarli ovunque. Non c’è la necessità di avere un’auto diversa, quindi questi camper urbani sono adatti a chi vuole andare in campeggio nel tempo libero. C’è un grande potenziale. Qui in Westfalia, a Gotha, abbiamo solo il Club Joker con il tetto sollevabile, ma vediamo cosa succederà nel futuro, nemmeno tanto lontano. Può darsi che abbiamo qualcosa che vi presenteremo presto...

Camper Professional – Avete un mercato al di fuori dell’Europa per l’esportazione? O è nei vostri piani futuri?

Philip Kahm – La brand awareness è ancora alta negli Stati Uniti. Se si cerca l’hashtag #westfalia sui social media non descrive solo un prodotto, descrive uno stile di vita. Vediamo cosa succede: non nel prossimo futuro, ma forse nel medio o lungo termine riporteremo il marchio Westfalia negli USA. In una regione di omologazione diversa, lo sviluppo di un nuovo prodotto richiede molto tempo.

Camper Professional – Qual è il suo punto di vista su come commercializzare i vostri veicoli? Le fiere nazionali (Düsseldorf, Parigi, Parma...) hanno ancora la loro importanza? La comunicazione online ridurrà sempre più il ruolo dei dealer, e quali sono le vostre attività di marketing per mantenere alta la brand awareness?

Philip Kahm – Il business dei campervan non è come quello automobilistico, che cerca di vendere veicoli tramite Internet e piattaforme online. La nostra attività è più emotiva: devi toccare i prodotti, sentirli,

sederti sui sedili e sdraiarti sul letto per vedere se è comodo per te e se si adatta alle tue esigenze o meno, quindi le fiere sono un evento fondamentale per noi, e in Germania sono il nostro mercato principale. Faremo in modo di essere rappresentati nei nostri mercati principali. Vogliamo anche trasferire presso i nostri rivenditori la piacevole esperienza che si vive in fiera, in modo che il cliente abbia l’opportunità di percepire intensamente i prodotti e ricevere una consulenza ancora più individuale. Per un potenziale cliente, una fiera può anche essere stressante, fonte di confusione a causa dell’ampia gamma di prodotti offerti.

Al momento ci stiamo concentrando sulla brand awareness. Stiamo ripensando la nostra strategia sui social media e le pubbliche relazioni e vogliamo esaminarla in modo più dettagliato.

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Meridian Club Joker City con letto nel tetto sollevabile La panca trasformabile in letto

Cultura in viaggio

Chausson è un brand generalista che è riuscito ad affermarsi in Italia attraverso un posizionamento originale e diverso da tutti gli altri, che parla non solo di viaggio, ma anche di cultura, geografia, storia, economia. Ne abbiamo parlato con Luca Mercatucci, responsabile commerciale del marchio nel nostro Paese

All’interno del gruppo Trigano VDL, ovvero del “polo francese”, il marchio Chausson è uno dei pilastri portanti, insieme al suo gemello Challenger. In Italia a livello commerciale la gestione dei due marchi è completamente indipendente, così come le rispettive reti di vendita. Per capire come stia evolvendo la situazione a livello di prodotti, politiche di vendita e strategie dopo il difficile periodo attraversato nell’ultimo anno, Camper Professional ha incontrato Luca Mercatucci, responsabile commerciale per il nostro paese.

Camper Professional – Qual è stata la sua esperienza professionale e come è arrivato al vertice dell’organizzazione Chausson in Italia?

Luca Mercatucci – Nel 1998-99 mi occupavo già delle vendite di Arca e Chausson in concessionaria, poi fu Guido Carissimo a introdurmi

nell’ambiente Trigano, proprio in occasione dell’acquisizione di Arca. Nel 2014 abbiamo trasferito in Toscana la produzione Arca mantenendo produzione e direzione commerciale di Chausson Trigano VDL in Francia. In quel momento pensai di aprire una pista nuova, mettendo al centro gli aspetti di promozione e valorizzazione del territorio e creando insieme ai concessionari un elemento distintivo molto forte rispetto alle offerte di altri brand. Certamente all’epoca fu una sorpresa per molti, ma non per quelli che mi hanno seguito fino a oggi percorrendo una delle strade per formare culturalmente, non solo tecnicamente, gli addetti ai lavori e farsi riconoscere anche in altri settori.

Camper Professional – Qual è l’impronta che ha voluto dare all’azienda?

Luca Mercatucci – Anni fa ho iniziato a dare un’identità al marchio Chausson spostando

l’attenzione più sul valore umano nel rapporto con i concessionari e affidandogli una missione culturale. Quest’ultima ha preso forza dai corsi di formazione che realizziamo nelle varie regioni d’Italia con il patrocinio dei comuni che aderiscono a queste iniziative, che poi vengono sposate da concessionari di riferimento in quella zona. Durante i corsi si parla non solo di formazione tecnica, ma anche di cultura, geografia, storia, economia. Quest’anno realizziamo i corsi in diverse regioni, con l’obiettivo di valorizzare il territorio in cui vivono e lavorano il concessionario e il cliente finale.

Abbiamo anche realizzato delle guide turistiche che contengono diverse proposte per vacanze culturali all’interno delle regioni e dei comuni di appartenenza dei concessionari. Con il titolo “Chausson Italia, la cultura in viaggio” è in fase di ultimazione la terza proposta dedicata alle nuove vie del turismo, legate a quelle dell’anti-

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Testo di Paolo Galvani

co passato. Inoltre, ogni nostro concessionario, prendendo spunto dalla valorizzazione del territorio, promuove un patrimonio dell’UNESCO. In questi corsi di formazione c’è una base di comunicazione e marketing innovativa, anche se si parla di attività che sono già esistite in altri settori. Personalmente sono lieto di avere in qualche modo iniziato un percorso pionieristico per portare all’interno delle concessionarie una conoscenza e un miglioramento non soltanto di vendite, ma anche di comunicazione e un nuovo modo di interagire col territorio.

Camper Professional – Come hanno reagito i concessionari a un’impostazione di questo tipo? Qual è il livello di gradimento?

Luca Mercatucci – La risposta è nella richiesta che ogni anno arriva dai concessionari stessi di aumentare il numero dei corsi, quindi un altissimo gradimento. Quest’anno abbiamo fatto appena in tempo a concludere la nostra convention annuale in Francia che ci siamo preparati a ripartire per Tolentino per un nuovo corso di formazione con i concessionari di zona promosso e patrocinato dal comune. Anche questa è stata un’ulteriore conferma di quanto questi incontri siano fondamentali per costruire una rete forte e familiare al tempo stesso.

Camper Professional – Oggi come è organizzata Chausson a livello commerciale?

Luca Mercatucci – Abbiamo 15 concessionari dislocati nelle regioni dove le immatricolazioni

sono più sostenute: Piemonte, Lombardia, Ve neto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio e Puglia. Questo comporta che in alcuni regioni del Nord, come Piemonte e Lombardia, ci sia più di un concessionario. In Romagna abbiamo anche un centro di assistenza tecnica che si aggiunge al rivenditore emiliano.

Camper Professional – Questa è una dimensione che ormai ritiene stabile oppure state pensando di incrementare il numero delle strutture?

Luca Mercatucci – Ci sono diversi concessionari che vorrebbero entrare nel team di Chausson. I nostri particolari corsi di formazione, le partecipazioni al Salone Internazionale del Libro Torino e al prestigioso Premio Strega, le iniziative come le guide stanno facendo nascere in alcuni imprenditori il desiderio di entrare nel nostro circuito. Questo mi mette un po’ a disagio, perché sono sempre stato molto attento e cauto a inserire nuovi interlocutori in una fase di costruzione, ma è anche vero che ci troviamo anche nella piacevole condizione di ricevere molte condivisioni. Desidero però mettere i miei concessionari esistenti nella condizione di guadagnare ancora di più, lasciando quindi un po’ di spazio chilometrico tra loro per gestire al meglio la questione. Vedremo.

Camper Professional – La vostra presenza un po’ più limitata al sud e nelle isole è una

mercato oppure c’è qualche area che potrebbe essere coperta meglio?

Luca Mercatucci – I nostri concessionari pugliese e romano possono coprire un’area molto vasta del Centro Sud, ma nelle due isole abbiamo un approccio un po’ delicato e così abbiamo inserito un campeggio di Siracusa, presente al corso di formazione culturale di Lodi e Cremona nel mese di novembre scorso, che ci aiuta nella promozione delle vacanze con Chausson. Un interlocutore con cui realizzare qualcosa di unico e particolare in una regione che amiamo da sempre. Vedremo in seguito per la Sardegna.

Camper Professional – L’evoluzione dei prezzi la conosciamo molto bene… Come sta reagendo il mercato italiano a questo cambiamento forte in termini di prezzo?

Luca Mercatucci – All’inizio in fiera si sono viste tante persone un po’ sorprese di fronte ad

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Chausson V697 Road Line Premium Chausson Sport Line S514

aumenti da un anno all’altro. Poi però ho anche incontrato molta gente motivata, che non avendo un’esperienza pregressa ha concluso l’acquisto. I cambiamenti sorprendono e generano altri cambiamenti, è una cosa ciclica. Cosi come la nuova generazione, che ha generato un cambio di rotta. Alla fine, è aumentato tutto, non solo i veicoli ricreazionali: automobili, camion, voli aerei, hotel costano molto più di due/ tre anni fa. Dal nostro punto di vista, agire al Salone del Camper di Parma con la creazione di spazi culturali all’interno dello stand ci ha permesso di accogliere persone nuove e incuriosite da quello che stavamo facendo.

Camper Professional – Come brand, Chausson sta pensando di proporre una famiglia di veicoli a un price level un po’ più contenuto?

Luca Mercatucci – Abbiamo lavorato molto sulla valorizzazione del marchio grazie ai nostri venditori che spiegano i contenuti qualitativi più importanti prima del prezzo. Certamente ogni volta che vengono aumentati i prezzi in qualsiasi settore, il desiderio del passato c’è sempre. Bisogna tener conto di quanto le materie prime sono aumentate generando nella filiera dei fornitori cambiamenti già visti nel corso della storia industriale. Tenendo conto di quanto sono aumentati i singoli componenti, a partire

da quelli elettronici fino ai telai, immaginiamo tutti che occorrerà fare delle rinunce. Bisognerà anche lavorare sul cambiamento dei prezzi amplificando la percezione del veicolo ricreazionale non come elemento legato al prezzo, ma fornendo le giuste motivazioni che portano a scegliere una vacanza diversa, dinamica, libera e indipendente, rivalorizzando l’intero settore e i clienti che scelgono le nostre proposte.

Camper Professional – L’ultimo anno è stato difficile per l’intero mercato, non solo italiano. Che cosa sta cambiando?

Luca Mercatucci – I numeri del mercato italiano li conosciamo: siamo passati dai 7.500 mezzi immatricolati nel 2021 ai circa 6.000 del 2022. Bisogna però tenere conto del fatto che adesso stanno finalmente arrivando in concessionaria mezzi ordinati molti mesi fa. Da adesso e fino a dicembre, spingendo un po’ di più sulla promozione delle vacanze per tutto l’anno e non solo in estate, potremo sfruttare un sistema di comunicazione su social media e TV più importante rispetto agli anni scorsi, le cose potranno migliorare. Di camper si sente parlare sempre

più spesso e in modo positivo in molti luoghi diversi dalle concessionarie. Approfittiamone tutti. Non a caso anche la RAI ha ripreso il programma “Camper in viaggio”: è un segnale che finalmente ci affacciamo anche ad altri settori senza restare, come spesso avviene, nel nostro ambito. Dall’altra parte noi dobbiamo cercare di ridurre il più possibile i ritardi e proporre prodotti sempre più appetibili e innovativi, perché la nuova generazione non guarda più al passato, ma guarda verso un futuro che è un po’ più dinamico e automobilistico.

Camper Professional – E in questo contesto come si sta posizionando Chausson nel no-

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intervista con luca mercatucci
Sopra: gli interni dello Chausson First Line C514. A destra il modello First Line C656 Sopra e in alto a destra: lo Chausson Titanium Ultimate 788 Gli interni del Titanium Ultimate 640

stro Paese?

Luca Mercatucci – I nume ri di Chausson da gennaio a maggio sono stati estrema mente positivi, con punte di crescita dell’80%. Siamo quindi andati molto meglio del mercato, registrando gran di soddisfazioni in termini di immatricolazioni.

Camper Professional – In Italia la convivenza tra Chausson e Challenger gestite da due strutture commerciali distinte vi crea più problemi o al contrario vi offre opportunità?

Luca Mercatucci – È una cosa molto positiva avere due marchi così importanti gestiti in modo diverso, con proposte culturali e commerciali completamente differenti. Questo ci permette di raggiungere una clientela diversificata ognuno attraverso la propria rete di concessionari, offrendo una duplice opportunità per vendere un prodotto similare.

Camper Professional – Parlando di veicoli, per voi in Italia qual è la ripartizione tra furgonati, semintegrali e mansardati?

Luca Mercatucci – Diciamo che una volta, quando nella “preistoria” abbiamo iniziato a fare questo lavoro, sette veicoli su dieci erano mansardati. Poi a mano a mano il mansardato ha lasciato spazio al profilato e infine è arrivato il furgone: un prodotto per fare vacanza più dinamico, più leggero, più corto, più accessibile a tutti, anche a chi ha poca esperienza di guida. Oggi il mansardato ha sofferto rispetto agli altri due prodotti anche perché richiede un impegno produttivo diverso, se confrontato con la linearità e le dimensioni più contenute di un profilato. È vero che questo veicolo può offrire molte opportunità in più, soprattutto in termini di spazio, ma è anche vero che oggi i mansardati finiscono per lo più tra le flotte di noleggio e rivenduti come usati, perché sono quelli che possono avere più posti a disposizione. Nelle vendite, oggi i furgonati si stanno sempre più distinguendo, mentre semintegrali e motorhome sono apprezzati dai più esperti, i più maturi. È stata molto positiva l’accoglienza dei nostri modelli Sport Line, perché sono a metà strada tra il furgone e il profilato. Le dimensioni sono molto simili, ma questo lascia spazio di scelta ai clienti che possono orientarsi più liberamente sulla tipologia preferita.

Camper Professional – Tra questi due c’è anche la serie X, nata nel momento non troppo favorevole della pandemia e che quest’anno raddoppia. Che tipo di accoglienza vi attendete che abbia questo tipo di prodotto in Italia?

Luca Mercatucci – Sicuramente è una “imbarcazione” diversa rispetto ai camper che vediamo girare, perché offre anche a livello di design

un modo nuovo di interpretare l’estetica di un veicolo per la vacanza. Ha uno stile furgonato-automobilistico, ma lascia intravedere con le sue finestre e i suoi oblò panoramici che all’interno è diverso. Sin da quando lo abbiamo presentato per la prima volta il veicolo è piaciuto tantissimo, ma purtroppo abbiamo avuto ritardi importanti, causati da una lunga filiera produttiva, che ci hanno creato difficoltà anche con i clienti finali. Fortunatamente ne stiamo uscendo, chiedendo ancora una volta scusa ai nostri clienti. Ma è anche chiaro il messaggio, avendo inserito una seconda pianta del modello X per rafforzare le scelte del mercato insieme a quelle dei nostri distributori.

Camper Professional – Nel periodo “pre-shortage”, Chausson ci aveva abituato ad avere ogni anno una proposizione molto originale in termini di layout. Adesso pensate di poter riprendere una creatività di questo tipo o è ancora presto?

In passato abbiamo sicuramente dimostrato che le sfide tutto sommato pagano e che quindi l’innovazione può generare modelli come l’X o come lo Sport Line. L’innovazione, per altro, non è solo nel prodotto, ma anche nel modo di comunicare, anche nei confronti dei concessionari. Al meeting di quest’anno ho visto l’azienda più pronta, più attiva, con l’obiettivo di coinvolgere maggiormente tutti dal punto di vista umano e rinnovando le presentazioni con ulteriori aspetti di condivisione, promozione, convivialità.

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Chausson X 550

Cinquant’anni di passione per il plein air

Festeggia mezzo secolo di storia la concessionaria Ropa di Bologna, uno dei centri camper all’avanguardia e meglio posizionati strategicamente, gestito oggi con successo dalla famiglia omonima. Abbiamo fatto due chiacchiere con Michele Ropa, appassionato camperista, che ha raccolto l’eredità dei genitori, fondatori negli anni Settanta della struttura per la vendita di caravan Laika

Sarà capitato a qualsiasi persona appassionata di camper e caravanning di accorgersi della concessionaria Ropa transitando sulla tangenziale di Bologna o sulla contigua A14, vero snodo viario per mezza Italia del Nord tra i quattro punti cardinali. I camper e le caravan sono lì, ben visibili, parcheggiati oltre la rete di recinzione che si affaccia a pochi metri dal nastro d’asfalto della circonvallazione autostradale del capoluogo emiliano. Da qualche anno, un’ampia area di sosta completamente automatizzata ha poi affiancato gli spazi della rivendita, un’accoppiata di servizio e riposo, di assistenza tecnica e vacanza che ha pochi rivali nel panorama del mer-

cato dei concessionari di camper in Italia. Michele Ropa ci ha raccontato la storia di questa importante realtà negli anni e degli sviluppi futuri.

Camper Professional – Quando comincia la storia di Ropa? Con quali marchi? Ce n’è ancora qualcuno con cui avete iniziato che è ancora presente nel vostro negozio?

Michele Ropa – La storia di Ropa nasce nel lontanissimo 1973 - quest’anno festeggiamo appunto mezzo secolo di vitagrazie alla felice intuizione e al coraggio commerciale dei nostri genitori. Appassionati di roulotte, all’epoca si chiamavano

così le caravan (e, soprattutto, i camper come nella concezione odierna erano di là da venire), iniziarono a vendere i prodotti Laika grazie alla fiducia che Giovanbattista Moscardini – giovane fondatore del celeberrimo marchio toscano nato qualche anno prima – volle riporre in loro.

Dopo un primo periodo alle dirette dipendenze del marchio, i giovani coniugi Ropa decisero che era giunto il momento di un salto di qualità, aprendo una concessionaria tutta loro, nella location (zona Castel Debole) che ancora oggi occupa, seppur all’epoca con spazi minori. Si legarono ovviamente al brand Laika, marchio che ancora oggi riveste un ruolo importantis -

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Testo di Alessandro Cortellessa – Foto di Antonio Mazzucchelli e Ropa

simo. Negli anni, è stata poi aperta una seconda filiale nella zona opposta di Bologna, San Vitale, che però, dopo circa 15 anni fu chiusa per allargare invece gli spazi dell’attuale concessionaria e ampliare l’attività.

Negli anni, abbiamo deciso di abbracciare completamente il gruppo Hymer diventando rivenditori di tutti i marchi dell’importante costruttore tedesco, una sorta di fiera permanente dei brand che fanno capo alla casa di Bad Waldsee, dopo aver concluso i rapporti con Caravans International che pure è stata presente in Ropa per circa venti anni. Negli ultimi due anni, è storia recentissima, abbiamo aperto una seconda concessionaria sulla via Emilia, a Cesena, come rivenditore del marchio Malibu Reisemobile per semintegrali e motorhome. Attualmente, per scelta precisa di politica commerciale aziendale, questo punto vendita ospita solo l’esposizione di camper Malibu e riceve i clienti su appuntamento: un modo per dare un servizio molto qualificato, visto che stiamo parlando di prodotti che facilmente superano i centomila euro, e su precisa richiesta, anche con appuntamenti in serata, quando magari il cliente ha il tempo libero sufficiente da dedicare a un acquisto così importante.

Camper Professional – Avete attraversato diverse ere del camperismo moderno, qual è stata l’evoluzione della clientela?

Come è cambiata la percezione degli utenti sui veicoli, oggi molto più complessi a livelli di servizi e manutenzione e soprattutto vincolati da tanti obblighi di omologazione?

Michele Ropa – Dal 1973 tanta acqua è passata sotto i ponti, o meglio dire forse tanta strada è passata sotto le ruote. Il camperista di quegli anni e fino all’avvento dell’era digitale era un romantico, il camper e la caravan erano mezzi di libertà da vivere senza tanti problemi e in spirito

pioneristico. Man mano le aspettative sono cambiate di pari passo con la tecnologia, e oggi il cliente si aspetta un servizio molto più attento. Dall’inizio dell’era digitale, e in particolare dall’avvento dei social, chi entra in concessionaria è molto più preparato, spesso è informatissimo, soprattutto perché è già focalizzato su un modello ben preciso e riesce a trovare tantissime informazioni in rete. Questo aspetto alza molto le aspettative di un cliente e obbliga oggi il concessionario a una professionalità decisamente superiore rispetto a un tempo. C’è peraltro da dire, come rovescio della medaglia, che come ben sappiamo non sempre le informazioni reperite sul web, e in particolare sui social, possono essere prese per oro colato, per cui il lavoro del concessionario deve essere ancora più attento, stando attenti a non urtare il cliente che spesso arriva con certezze ricavate magari da consigli letti o visti sui social.

Camper Professional – Ricorda qualche episodio curioso o aneddoto? Avete avuto personaggi importanti e “vip” che hanno acquistato da voi?

Michele Ropa – Di episodi ce ne sarebbero

tanti da raccontare, ma vale la pena evidenziarne un paio. Quaranta e passa anni fa, un giovane Vasco Rossi, all’epoca già conosciuto e apprezzato ma lontano ancora dalla fama che esplose negli anni successivi, venne in concessionaria per comprare un camper con cui andare in giro nei suoi tour: passò buona parte del pomeriggio qui da noi, bevendo un caffè e fumando una sigaretta ogni mezz’ora in attesa del disbrigo di alcune pratiche che seguiva mia madre. La vendita poi non si concluse, ma il ricordo della sua presenza è un simpatico aneddoto di quegli anni. In tempi più recenti invece, fummo noi di Ropa a indicare alla Laika lo sciatore Giuliano Razzoli, soprannominato “Razzo”, promessa italiana dello sci alpino, campione italiano che conquistò una medaglia d’oro nello slalom speciale alle Olimpiadi invernali di Vancouver nel 2010 (terzo italiano dopo Piero Gros e Alberto Tomba); ebbe in uso dalla casa un Kreos 5001 in versione “invernale” per tre anni, camper con cui seguì le sue trasferte europee sulle piste.

Camper Professional – Il mercato di oggi è sicuramente più segmentato e

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Sopra; il giovane Alfonso Ropa, fondatore della concessionaria Ropa. Nella pagina a sinistra: Michele Ropa insieme ai genitori

competitivo di quello di tanti anni fa: sono molti i marchi a dividersi numeri che, dopo il boom dei primi anni duemila, sono andati calando fino alla crisi degli anni prima del Covid…

Michele Ropa – Sì, come accennavamo prima, il mercato di oggi si è fatto sicuramente più segmentato e difficile, con tanti marchi a farsi concorrenza su numeri che sono andati progressivamente calando fino alla fiammata dovuta al Covid. È molto importante quindi tenere ben saldo il timone dell’azienda e soprattutto continuare a investire, come stiamo facendo qui alla Ropa. Il settore sta crescendo nelle richieste e nelle aspettative e la passione da sola, seppur sempre necessaria per capire al meglio il prodotto e viverlo personalmente, non è più sufficiente.

Camper Professional – A proposito di Covid, come avete vissuto queste strane stagioni, fatte di chiusure e ripartenze, di blocchi e improvvisi aumenti della domanda a ritmi quasi impossibili da soddisfare?

Michele Ropa – Il periodo del Covid ha rappresentato una parentesi, aperta e ora finalmente chiusa, distopica rispetto al normale andamento del mercato. Dopo il periodo di lock-down, il mercato è letteralmente esploso per via dei moltissimi non camperisti che si sono avvicinati al settore, individuando i veicoli ricreazionali come unico mezzo per concedersi una vacanza nel rispetto delle norme sanitarie di allora e in sicurezza. Come per tutti, le varie

fasi sono state difficili, abbiamo avuto il vantaggio che i nostri grandi spazi all’aperto ci hanno permesso di condurre trattative nel rispetto delle distanze di sicurezza imposte in quei due/tre anni, riuscendo a condurre quasi un’attività normale. Quel periodo ci ha anche insegnato a sfruttare molto di più e molto meglio i canali digitali, in modo da far arrivare il cliente a comprare il camper dopo averlo già visto online in ogni suo dettaglio. Cosa che oggi prosegue con i video in 3D che realizziamo, permettendo di “entrare” nel camper e viverlo come se ci si trovasse dentro. Una tecnologia oggi molto richiesta e apprezzata ma che sicuramente non può sostituire il rapporto, umano ed empatico, tra le persone quando ci si incontra dal vivo.

Camper Professional – L’impennata dei prezzi degli ultimi tempi ha creato problemi? Vi è capitato di veder sfumare delle vendite a cause dei prezzi ormai troppo alti dei veicoli? O piuttosto il mercato dei consumatori di questo settore ha cambiato pelle, attirando altre fasce di clientela? E quanto ha pesato l’eventuale disponibilità immediata sul piazzale di mezzi durante questi anni di scarsità?

Michele Ropa – L’aumento incredibile dei prezzi registrato negli ultimi due/tre anni, per i motivi che tutti gli operatori conoscono bene ma che il pubblico fatica a capire, ha sicuramente inciso molto sulle trattative. Soprattutto, persone che si erano interessante a un modello e hanno ma -

gari rimandato l’acquisto per motivi vari all’anno successivo, si sono trovate davvero in difficoltà a vedere lo stesso camper con un prezzo aumentato anche del 25% senza che fossero intervenute modifiche tecniche che lo giustificassero. Sicuramente questo aspetto ha pesato molto di più sui nuovi acquirenti e neofiti, quelli senza un camper da dare in permuta, per intenderci: lo “scalino” da superare come primo step di ingresso al mondo del camper si è fatto per molti troppo alto da superare e alcuni potenziali acquirenti hanno dovuto rinunciare all’acquisto. In merito alla disponibilità, stiamo ancora consegnando gli ultimi veicoli ordinati addirittura nel 2021, quando alla Fiera di Parma ci fu un boom di richieste e finimmo la fiera con un portafoglio ordini enorme. Una situazione sicuramente antipatica in cui abbiamo cercato di limitare i disagi dei nostri clienti, ma che, come tutti, non siamo riusciti a risolvere appieno data la mancanza conclamata di mezzi che si è verificata in queste ultime tre stagioni.

Camper Professional – La vostra concessionaria è conosciutissima in tutta Italia, grazie anche ai massicci investimenti pubblicitari che fate su testate giornalistiche varie; immaginiamo quindi che la vostra clientela venga anche da fuori regione, giusto? Da dove arrivano i vostri clienti più lontani? È solo il prezzo ad attirarli o ci sono anche altre ragioni?

Michele Ropa – Il camper è un prodotto particolare, molto costoso e che si compra o si cambia con una frequenza che può essere decennale o più. Un camperista, quindi, non si preoccupa certo di affrontare una trasferta anche lunga per visionare un nuovo mezzo o valutare una trattativa per qualcosa che durerà anni; inoltre, la distribuzione geografica dei concessionari, concentrati soprattutto nelle grandi città, implica che necessariamente l’acquirente viaggi per visitare i centri espositivi, magari cogliendo l’occasione di una gita. Per noi, il fatto di trovarci in uno dei crocevia e snodi autostradali più importanti d’Italia, facilita il contatto in questo senso con clienti di fuori provincia e regione.

Camper Professional – Facendo una breve analisi del mercato attuale, qual è la categoria di camper che sta andando maggiormente? La crescita di van, furgonati e minivan, come evidente dal lancio continuo di novità in queste fasce da parte delle case costruttrici, la notate tra le richieste dei vostri clienti?

Michele Ropa – Mi sento di confermare queste tendenze, con i van e i mezzi furgonati diventati un vero desiderio soprattutto per i giovani. Anche i minivan stanno crescendo sempre più, con una fascia di clientela che si avvicina a questi veicoli

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L’area camper Città delle torri a Bologna
tu per tu michele ropa

attratta dalla loro vocazione così flessibile: auto per l’uso quotidiano per qualsiasi esigenza nella settimana, minicamper per il weekend. Personalmente, da tre mesi sono felicissimo possessore di un Bürstner Copa su meccanica Ford Transit Custom, con cui ho sostituito la mia auto abituale: efficiente e comodo come e più della classica berlina di famiglia che avevo, perfetto per brevi gite nel weekend o anche di più giorni: sono stato già in Istria e Puglia con mio figlio. Certo, su questi mezzi la mancanza di un bagno vero e proprio obbliga a usufruire di strutture attrezzate, ma allo stesso tempo la funzionalità che hanno nel resto della settimana come auto di famiglia è impagabile.

Camper Professional – A guardare le statistiche e i messaggi del marketing, la clientela dei camper si va sempre più allargando a tutte le fasce di età, con particolare riguardo a quelle giovani che amano i van e i furgonati come mezzi agili e veloci per vivere vacanze itineranti, magari all’insegna di un contatto con la natura e sport outdoor. I vostri clienti che età hanno? Avete clienti molto giovani o molto anziani?

Michele Ropa – La nostra clientela è variegata, ovviamente, ma negli ultimi anni si è sicuramente registrato un aumento dei giovani, attrattati soprattutto da mezzi furgonati e inevitabilmente dall’usato, più abbordabile nei prezzi. L’aumento della rateazione anche fino a 150 mesi ha poi contribuito ad allargare la platea dei clienti trasversalmente, anche per riuscire a superare il gap dell’aumento dei prezzi. Sul

fronte opposto, non ce ne vogliano i giovani che comunque compreranno probabilmente per molti anni, i nostri clienti migliori restano i pensionati: tranquilli, con tanto tempo libero, qualche soldo in più accumulato negli anni, magari una buona liquidazione, sono sicuramente ottimi acquirenti. Inoltre, con loro, se camperisti da tanti anni come spesso succede, ci sono da considerare alcuni fatti che emotivamente possono essere molto importanti come argomentazioni per avere un buon colloquio: il ricordo dei marchi, dei primi modelli che hanno fatto la storia, dei bei tempi andati quando si iniziava a viaggiare in camper o roulotte. Insomma, tanti argomenti per avere subito una forte empatia.

Camper Professional – La vostra concessionaria offre anche un’importante area di sosta a Bologna a fianco alla rivendita. Quanto è importante offrire oggi servizi sempre più completi alla clientela? Come si è evoluta la richiesta in questo senso negli anni? I servizi accessori e professionali di questo tipo stimolano anche la vendita in concessionaria?

Michele Ropa – Come abbiamo già sottolineato, l’importanza dei servizi e del “valore aggiunto” che apportano è sicuramente fondamentale oggigiorno, ancorché non facilmente quantificabile in termini commerciali sulle vendite. Sicuramente l’area di sosta che abbiamo lanciato è diventata un polo d’attrazione per camperisti italiani ed europei, con tantissimi servizi per il soggiorno (c’è anche la piscina) e la concessionaria a fianco per l’assistenza. A soli 200 metri dalla fermata dei mezzi pubblici

che conducono in città, è usata da molti viaggiatori come riferimento per Bologna, apprezzata per gli spazi e l’ombreggiatura. Al recente concerto dei Depeche Mode che si è tenuto in città, un gruppo di 5/6 camper provenienti dal Nord Europa ha fatto tappa da noi per assistere all’esibizione della famosa band.

D’altro canto, però, c’è da mettere in conto, a noi è successo, che qualsiasi piccolo impedimento possa diventare oggetto di facili contestazioni sui social, facendo da effetto boomerang. La nostra scelta di rendere completamente automatizzato l’accesso, registrandosi online su un sito e ricevendo un codice, scelta voluta per scremare da possibili usi impropri dell’area, può mettere in difficoltà qualcuno non avvezzo all’uso della tecnologia digitale, con conseguente sequela di lamentele via social che potrebbero ingigantire involontariamente disservizi che in realtà non ci sono. Ne siamo consapevoli, ma abbiamo preferito questa scelta per selezionare in maniera “naturale” gli ingressi, eliminando sul nascere la possibilità che l’area sia frequentata da persone poco raccomandabili, notoriamente restie a farsi registrare.

Camper Professional ¬ Vuole aggiungere qualcosa che ci è sfuggito in questa lunga chiacchierata?

Michele Ropa – Certo, ho piacere di evidenziare che per festeggiare l’importante traguardo del cinquantesimo compleanno, Ropa organizzerà per la fine di agosto un viaggio di cinque giorni con i suoi clienti tra Veneto e Istria, in visita a città storiche, castelli, paesaggi. A settembre invece, grande festa con la premiazione dei nostri clienti “ambasciatori” che verranno insigniti di una speciale targa creata per l’occasione.

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La concessionaria Ropa

Testa tedesca, cuore sloveno

Con l’inaugurazione dello stabilimento di Ormož dedicato alla produzione dei campervan

Malibu, il gruppo Carthago ha completamente riorganizzato la sua produzione in terra slovena. Per affrontare al meglio le sfide di una crescita sostenibile

Produzione e logistica sono due aspetti che hanno un impatto determinante sui risultati e sullo sviluppo delle aziende che producono veicoli ricreazionali. Se poi si puntano le carte sul segmento premium e si decide quindi di far tutto da sé, integrando la produzione totale del mobilio, delle porte e delle pareti, questi aspetti diventano ancora più determinanti. Influenzati, tra l’altro, da elementi “esterni”, come le difficoltà registrate nei mesi scorsi nella supply chain o nella fornitura degli châssis, o come lo spostamento graduale del mercato verso i campervan.

Un gruppo come Carthago, che gestisce anche i brand Malibu Van e Malibu Reisemobile, ha quindi dovuto non solo trovare una soluzione produttiva adeguata alle sfide imposte dal segmento Premium, ma continuare a investire per aumentare la sua capacità produttiva e adeguarla alle più recenti richieste di mercato. Gli ultimi dieci anni sono stati una cavalcata importante,

che ha visto l’azienda concludere una riorganizzazione produttiva che vede oggi tre stabilimenti tra Germania e Slovenia. Punto di arrivo di questo percorso è stato l’inaugurazione, avvenuta all’inizio di giugno, del nuovo impianto sloveno di Ormož, dove è stata concentrata la produzione dei Malibu Van. Qui, su una superficie complessiva di centomila metri quadrati, è nato un modernissimo stabilimento per la creazione dei veicoli furgonati. Nei circa 22.000 metri di capannone, la potenzialità produttiva è di 5.300 campervan all’anno, mentre, per iniziare, l’obiettivo è quello di raggiungere i 3.000 veicoli all’anno.

L’apertura di Ormož ha permesso di liberare spazi produttivi nello stabilimento di Odranci, a una trentina di chilometri di distanza. Qui venivano prodotti i campervan con il marchio Malibu, i semintegrali e i motorhome di Malibu Reisemobile e una parte dei veicoli ricreazionali Carthago. Ora tutta la struttura, inaugurata nel 2008,

è stata interamente dedicata a semintegrali e motorhome. Nato con 5.000 metri quadri destinati alla produzione, Odranci ne vanta oggi circa 30.000, con una capacità produttiva che arriva a circa 4.000 veicoli all’anno.

Da Carthago City a Ormož

Gli investimenti in Slovenia del gruppo Carthago viaggiano parallelamente agli sforzi fatti dall’azienda tedesca nella sua sede di Aulendorf, nel sud della Germania tra Ravensburg e Ulm. La struttura, inaugurata nel 2013, unisce la parte produttiva con quella amministrativa e di supporto al cliente. Battezzato Carthago City, il complesso è davvero imponente: realizzato su 100.000 metri quadri di terreno ospita tutta la parte dedicata alla progettazione, alla produzione, all’amministrazione, alla vendita e al contatto con il cliente. Nel 2021, con un ulteriore investimento, Carthago ha realizzato una nuova palazzina per gli uf -

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Testo di Paolo Galvani

fici amministrativi, che ora occupano circa 5.400 metri quadrati.

Carthago City mantiene la vicinanza con i luoghi storici in cui il fondatore KarlHeinz Schuler diede vita all’azienda, ovvero Ravensburg e la vicina Schmalegg, che distano poco più di venti chilometri. Qui, nel 1979, è stata fondata l’azienda. Con l’ultima inaugurazione di Ormož, il gruppo Carthago conta su tre diversi stabilimenti, con quello di Carthago City concentrato sulla produzione dei modelli chic e-line, chic s-plus e liner-for-two. Sempre da Carthago City vengono programmate tutte le macchine a controllo numerico in azione nelle strutture slovene.

Riprendere a crescere Subito dopo l’avvio della produzione dei campervan a Ormož e alla riorganizzazione di Odranci, la stampa è stata invitata a visitare i due impianti sloveni, per toccare con mano come la qualità Carthago e Malibu viene raggiunta e per comprendere la complessità organizzativa di un’azienda che, dopo gli scossoni causati dalla pandemia e dagli shortage di componenti e châssis, ha ora l’esigenza di riprendere con slancio la sua crescita.

“Abbiamo pianificato una strategia basata sugli investimenti,” ha detto durante la conferenza stampa di benvenuto Markus Kern, CEO di Carthago. “Abbiamo ampliato la sede di Aulendorf e lo stabilimento di Odranci è stato portato allo stato dell’arte cambiandone completamente l’organizzazione. A questi si è aggiunto Ormož. Lo abbiamo costruito nel giro di un anno e da poche settimane siamo in produzione con i van Malibu. Stiamo investendo anche nei sistemi informatici per fare in modo che produzione e amministrazione funzionino meglio. Siamo convinti che queste misure possano dare una base solida alla nostra crescita sostenibile”.

Nonostante cali della produzione che nell’ultimo anno sono stati compresi tra il 50 e il 60 per cento, causati principalmente

dalla mancanza di châssis Stellantis, a cui Carthago ha risposto concentrandosi maggiormente sui veicoli di più alto valore, la visione per il prossimo futuro è buona. “Come gruppo Carthago pensiamo che nel medio termine lo sviluppo sarà positivo,” ha confermato Bernd Wuschack, Managing Director responsabile di vendite, marketing e assistenza clienti. “Siamo molto amati dai clienti, nonostante tutto. Se da un lato i consumi sono frenati da un po’ di incertezza, dall’altro siamo fiduciosi. Le abitudini di acquisto sono cambiate, e noi non possiamo rispondere a questi cambiamenti come abbiamo fatto in passato. Né Carthago né Malibu sono riuscite a sfruttare il potenziale di mercato degli ultimi quattro anni, non essendo state in grado di soddisfare il forte aumento nella richiesta dei veicoli. Una maggiore digitalizzazione ci permetterà di raggiungere nuovi clienti. Quest’anno lavoreremo sul CRM ed entro il Caravan Salon di Düsseldorf metteremo a disposizione dei clienti finali un nuovo configuratore”.

Un’organizzazione built-to-order Nello stabilimento di Odranci, partendo dal telaio scudato o cabinato, i veicoli

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Il nuovo stabilimento per i campervan Malibu a Ormož A destra: lo stabilimento Carthago e Malibu a Odranci Sotto: Carthago c-tourer I 145 RB LE

Carthago (c-tourer e chic c-line semintegrali e motorhome) e Malibu Reisemobile (tutti i modelli) vengono prodotti da zero. Qui quest’anno è prevista una produzione di circa 3.800 veicoli: il massimo storico. Uno dei punti di partenza è la preparazione delle pareti. Il sandwich è composto da alluminio, sia all’esterno sia all’interno, con un isolamento in RTM-X. Quest’ultimo è un’evoluzione dello Styrofoam che garantisce un elevato isolamento e la sostanziale impossibilità di penetrazione dell’umidità, grazie alla grande densità del materiale che riduce la porosità a livelli impenetrabili per l’acqua. Tetto e pavimenti sono rivestiti da vetroresina. Nell’area fresatura si tagliano pareti, tetto, parete posteriore e sportelli. Porte e chiusure dei gavoni vengono ricavati dallo stesso taglio della parete che li dovrà

Qui e sotto: Malibu Van GT skyview 640 LE RB

ospitare, evitando qualsiasi incongruenza di colore o eccessi di tolleranza tra le parti. L’RTM trattato qui ogni anno può coprire un’area pari a 20 campi da calcio. Nello stesso periodo di tempo vengono lavorare 280 tonnellate di alluminio. Sempre in questo reparto vengono prodotti i tetti a soffietto per i campervan prodotti a Ormož.

Quando il veicolo entra nella catena di montaggio, dopo avere fatto il suo ingresso nel capannone 24 ore prima per stabilizzarne la temperatura, viene assemblato per moduli: si parte dal pavimento a cui viene aggiunta la parte superiore preassemblata con i serbatoi di acque chiare e grigie. Poi si passa all’impiantisca e al precablaggio elettrico. Ogni veicolo viene realizzato in base all’ordine del cliente finale e per questo la flessibilità della catena deve es -

sere massima. Alla varie stazioni arrivano infatti indistintamente semintegrali o motorhome a marchio Carthago o Malibu, di qualsiasi modello. L’informatizzazione spinta permette di pianificare la consegna della parti necessarie a ogni fase produttiva nei tempi previsti, eliminando la necessità di tenere scorte di materiali nei pressi della stazione.

L’arte di trattare il legno

Mentre i veicoli procedono sulla catena, in un’altra zona dello stabilimento il reparto falegnameria lavora per la produzione dei pezzi necessari alla realizzazione dei mobili, anch’essi preassemblati in moduli prima del montaggio sul veicolo. Ogni singolo pezzo di legno viene etichettato con un codice che ne permette sia la tracciabilità sia l’abbinamento al veicolo a cui è destinato. Le etichette vengono poi eliminate in fase di montaggio. Questa procedura ha permesso di eliminare molti sistemi di tracciamento cartaceo che prima giravano insieme ai materiali.

In questo settore un impianto di umidificazione mantiene costante l’umidità del legno. In totale, qui vengono prodotti circa 120 tipi diversi di pannello. La falegnameria comprende un’area dedicata alla lavorazione dei bordi, che vengono realizzati

Sotto e a sinistra: Malibu Van comfort GT skyview 600 DB family-for-4

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report stabilimenti carthago/malibu
Lo stabilimento Carthago e Malibu a Odranci

a macchina per i mobili dritti e manualmente per quelli dalle forme più elaborate. Ogni pezzo viene poi rifinito e ripulito manualmente.

I prodotti della falegnameria vengono recapitati parte alle linee di montaggio e parte al magazzino, dove in un’area denominata “supermercato” gli operatori possono autonomamente recuperare eventuali pezzi necessari. Il magazzino, che occupa internamente una superficie di 3.400 metri quadrati ed è affiancato da un’area esterna di altri 2.100 metri coperti da tendoni, è il reparto da cui partono quasi tutti i materiali per la produzione (alcuni, come le cuscinerie, vengono consegnati direttamente in linea). Qui l’inventario medio si aggira intorno ai sette milioni di euro e ogni giorno viene rifornito da 30/40 camion che arrivano a consegnare merce di ogni tipo, dai sedili ai frigoriferi, dai sistemi di riscaldamento alle finestre. Per i componenti più piccoli vengono utilizzati sei “magazzini verticali” automatizzati che possono contenere fino a 700 pezzi ciascuno. Dal magazzino partono anche i componenti che vanno integrati nei moduli del mobilio. Nell’area di preassemblaggio convergono quindi piani cottura, frigoriferi, macchine del caffè e quant’altro serva a realizzare i blocchi che verranno poi montati sui veicoli. Ci sono trenta moduli diversi che possono essere realizzati e per ognuno di essi sono disponibili cinque opzioni di design. Anche in questo caso, tutto è prodotto singolarmente per soddisfare uno specifico ordine. Una volta che i moduli sono pronti, vengono avviati all’installazione.

L’assemblaggio finale

Contemporaneamente si procede con la preparazione di pareti e tetto, che – provenienti dalla fresatura – vengono completati con porte, finestre, sportelli, accessori, grafiche. Parete destra e sinistra procedono in parallelo, in modo da garantire la maggiore uniformità di lavorazione possibile. Quando si arriva al punto di incontro tra veicolo e pareti sono quelle laterali a essere installate per prime, seguite dalla coda e infine dal tetto. Nella fase finale si montano il cupolino, nel caso dei semintegrali, o l’intera parte anteriore nel caso dei motorhome.

A questo punto la linea di montaggio si sdoppia per accogliere i veicoli finiti su cui vengono applicate le finiture e vengono effettuati gli ultimi controlli qualitativi, che seguono quelli già effettuati direttamente in catena di montaggio. Gli impianti tecnici, per esempio, quando i veicoli arrivano in quest’area sono già stati collaudati. Infine, i veicoli vengono sottoposti a prova di impermeabilità e poi puliti e pesati individualmente, pronti per essere inviati al rivenditore.

Il nuovo stabilimento a Ormož dovrebbe produrre 3.000 campervan Malibu nel primo anno, ma ha una capacità potenziale di 5.300 veicoli all’anno

La “semplicità” del furgone Nello stabilimento di Ormož le cose si fanno leggermente più semplici, quanto meno perché entrano solo furgoni. I due reparti da cui partono le operazioni sono anche in questa caso la falegnameria, che è organizzata in modo analogo a quanto avviene a Odranci, e il magazzino. Qui la differenza è nella presenza di un’area a corridoi stretti accessibile solo tramite macchine automatiche. Ci sono 1.500 spazi che possono essere occupati. Tramite scanner si richiamano i pezzi che servono e il muletto a induzione procura le parti che verranno poi recapitate presso la postazione di lavoro.

Sulla linea di montaggio si parte con il taglio delle lamiere e la rimozione dei sedili, che vengono affidati a un’azienda esterna per realizzare le tappezzerie. Le plastiche rimosse vengono conservate in specifiche nicchie di pelle per evitare danni durante la lavorazione. In questa fase viene realizzato anche il pavimento. Dal punto di vita dell’isolamento termico e acustico, si utilizza un nucleo di RTM da venti millimetri di spessore per il tetto e per il pavimento, mentre pareti laterali e montanti sono completamente rivestiti con pannelli in poliuretano per evitare ponti termini. Per l’allestimento interno si parte dalla zone della dinette e si arretra a mano a mano realizzando bagno, cucina e camera

da letto. Tranne il bagno, che viene montato direttamente dentro il van, tutti gli altri mobili fanno il loro ingresso come moduli dalla parte posteriore. Da notare che, per migliorare ulteriormente la coibentazione del veicolo, sul retro dei pensili viene montata una fascia aggiuntiva di materiale isolante. Montati i mobili e le finestre, come ultima operazione prima dei controlli finali (impermeabilità, impianti, finiture) rimane solo l’installazione dell’eventuale tetto a soffietto o del cupolino panoramico anteriore.

Con l’apertura dello stabilimento di Ormož e la riorganizzazione di Odranci, Carthago e Malibu sono così pronte non solo ad affrontare le sfide sul breve periodo, ma anche a reagire prontamente agli sviluppi di mercato di medio e lungo periodo.

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Uno sguardo al futuro dei camper

Il nostro collaboratore Stefan Janeld ha condotto un test su strada del camper Winnebago elettrificato al 100%, l’eRV2. Ha vissuto per cinque giorni, durante la stagione calda, utilizzando diversi apparecchi che consumano energia, tra cui il condizionatore d‘aria, lo scaldabagno e la stufa a induzione, mantenendo nel frattempo i propri device completamente carichi. Nonostante questo notevole consumo di energia, Stefan ha scoperto che, anche dopo cinque giorni, non aveva esaurito nemmeno la metà della carica della batteria. Janeld ha mantenuto una velocità nella guida inferiore a 90 km/h, che gli ha permesso di raggiungere l‘autonomia specificata di 170 km con una singola carica. Questo test su strada evidenzia l’impressionante efficienza energetica del veicolo. La scarsa autonomia dell’eRV2 non è stata un problema significativo per Stefan, che ha trovato gestibile guidare per circa un’ora e poi prendersi una pausa di 20-30 minuti per ricaricare la batteria. In un camper, queste interruzioni possono essere utilizzate in modo produttivo. Tuttavia, nei viaggi più lunghi, la necessità di frequenti ricariche può diventare frustrante.

Il Winnebago eRV2 è un camper elettrificato al 100%, compresa quindi la trasmissione e tutta la zona giorno. La batteria al litio dell’abitacolo ha ben 15 kWh di potenza. Questa energia è equivalente a quella di tredici batterie AGM da 12V 95Ah. Nella vita reale ne servirebbero il doppio, poiché non è possibile utilizzare tutta l’energia delle batterie AGM, come si fa invece con il litio.

Il Winnebago eRV2 è basato sul Ford eTran-

sit, che ha un’autonomia di 170 km: non molto per un camper. Nei suoi sondaggi, Winnebago ha scoperto che le persone desiderano un’autonomia di almeno tre ore di guida tra una ricarica e l’altra. Tuttavia, questo articolo non riguarda il powertrain o l’autonomia: si concentra invece sulla tecnologia della zona giorno - tecnologia che offre un’esperienza di camperismo completamente nuova e notevolmente migliorata.

La casa completamente elettrica

La stufa è una piastra a induzione. Il riscaldatore è elettrico, da 1.800W. Lo scaldabagno è elettrico. Il climatizzatore a tetto è un’unità da 48V. Un frigorifero a compressore mantiene freschi cibi e bevande. Tutto, tranne il condizionatore d’aria, funziona attraverso l’inverter poiché la batteria è da 48V. L’inverter rimane sempre acceso. Usa -

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Testo e foto Stefan Janeld

L’autore

Stefan Janeld è il redattore capo della principale rivista online di camper in Svezia, www.alltomhusbilen.se e gestisce anche The Motorhome School (www.husbilsskolan.se), un servizio online che consiglia i consumatori su tutte le questioni relative ai camper e alla vita “mobile“. È giornalista di camper dal 2008 e ha testato più di 350 veicoli ricreazionali.

Modello Winnebago eRV2

Base meccanica Ford eTransit

Motore Motore elettrico 400 Volt 67 kWh

LxLxH 598 x 202 x 284 cm

Acque chiare 130 litri

Acque grigie 100 litri

Prezzo Non in vendita

Winnebago eRV2 è un prototipo ricco di nuove tecnologie e idee innovative. I pannelli neri sul lato del veicolo sono espansori in fibra di vetro, che aggiungono circa 5 cm su ciascun lato. Ciò rende il veicolo più spazioso e offre la possibilità di un letto trasversale. Il Ford è generalmente considerato troppo stretto per un letto del genere.

12 prototipi realizzati

Il veicolo che sto guidando è uno dei dodici prototipi che, da gennaio, stanno girando gli USA. Giornalisti, rivenditori e potenziali clienti hanno effettuato prove sul campo e fornito il loro feedback. Ora, tutti verranno analizzati dettagliatamente in preparazione della produzione in serie.

Sotto, in senso orario:

La corrente alternata a 48 volt, molto efficiente;

Il riscaldatore elettrico è posizionato sotto il pavimento della dinette posteriore; Il fornello è una piastra a induzione portatile, molto pratica.

re 48 volt invece di 12 ha un vantaggio davvero importante: si carica in un quarto del tempo necessario per caricare una batteria da 12 volt. Quindi, anche se la batteria è enorme, non ci vuole molto tempo per ricaricarla. A seconda della capacità della presa, dai 45 ai 120 minuti.

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Quattro dei dodici prototipi nello stabilimento di Forest City

Pannelli solari: non necessari

Una caratteristica sorprendente del veicolo sono i pannelli solari sopra il parabrezza. È un chiaro segnale che questo non è un normale camper. In totale ci sono 500 W di pannelli fotovoltaici sul veicolo, che hanno fornito una carica di 300-400 Watt durante il mio test. Questa ha compensato il consumo del frigorifero, più o meno. Su un normale camper questa sarebbe un’integrazione di energia molto gradita. Ma in verità, l’eRV2 non ha bisogno dei pannelli solari. La batteria da 15 kWh è sufficiente per almeno sette giorni. Ho trascorso cinque giorni, nella stagione calda, usando il condizionatore d’aria e facendo funzionare lo scaldabagno; ho usato la stufa a induzione e ho mantenuto tutti i miei device sempre carichi. Insomma, ho vissuto come se fossi sempre connesso alla rete. Tuttavia, dopo cinque giorni, non avevo consumato nemmeno la metà dell’energia della batteria. Avrei potuto nascondermi per dieci giorni, se fosse stata solo una questione di elettricità. Avrei finito il cibo e l’acqua prima di rimanere senza energia. I pannelli

La prima schermata, sopra a sinistra, del pannello di controllo offre una panoramica dello stato dei serbatoi e della batteria. La seconda mostra sei pulsanti, toccandoli è possibile attivare o disattivare la relativa funzione. Ci sono 91° F nel veicolo, ne ho chiesti 60, quindi l’aria condizionata si avvia: posso scegliere la velocità della ventola, alta o bassa.

Intuitivo

Questo è uno dei camper tecnicamente più avanzati mai realizzati. È anche uno dei più facili da usare. Il pannello di controllo è molto semplice da capire. Tutte le funzioni sono intuitive. Oggi molti produttori ci danno il controllo totale di ogni minimo dettaglio attraverso menu e sottomenu. È facile perdersi. Non è così nell’eRV2! Ottieni informazioni su serbatoi ed energia. Puoi attivare o disattivare le diverse apparecchiature. Un esempio: non accendo l’aria condizionata o il riscaldamento. Ho scelto la temperatura che voglio. Se chiedo una temperatura inferiore a quella del camper, si attiva l’aria condizionata. Se la temperatura a bordo è inferiore a quella richiesta, il riscaldatore si avvia.

Esperienza di guida

Ho guidato il Transit molte volte. E guidare l’eRV2 non è molto diverso. In modalità ECO non è molto reattivo, ma passando alla modalità Normale l’esperienza di guida è più gratificante. Ma se sfrutti questa reattività e inizi a guidare in modo più deciso, il misuratore di autonomia si abbassa come l’altimetro su un aereo in picchiata. Mantieni la velocità sotto i 90 km/h e otterrai l’autonomia specificata di 170 km. La sensazione è di maggiore rigidità rispetto a quella a cui sono abituato, ma comunque il viaggio è confortevole. Avevo il sospetto che la pressione degli pneumatici fosse un po’ troppo alta. Ma quando l’ho fatto con-

trollare, risultava corretta. Penso che raccomandino una maggiore pressione delle gomme nei veicoli elettrici, per ridurre la resistenza. Ma questa è solo una mia ipotesi.

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solari sul tetto arrivano fino al parabrezza. Fanno un buon lavoro, ma soprattutto sono lì per farsi vedere, così la gente comprende che questo è un veicolo molto speciale.
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L’abitacolo

La planimetria è studiata per ospitare due persone. Un letto a scomparsa nella parte posteriore, una dinette face-to-face che può essere utilizzata quando il letto è ripiegato. Cucina e bagno sono al centro. Nella parte anteriore della zona living c’è una postazione di lavoro/dinette. Giri i sedili anteriori, sollevi il tavolino ribaltabile e ottieni una postazione perfetta, trasformando l’eRV2 in un ufficio mobile. Ho tenuto il letto chiuso e ho utilizzato la dinette anteriore per lavorare, mangiare e rilassarmi. Se avessi avuto compagnia, probabilmente il letto sarebbe stato ripiegato ogni mattina, così uno di noi avrebbe potuto usare la dinette posteriore.

Sotto, da sinistra: dinette posteriore, dietro c’è il letto a scomparsa; il letto pronto per dormire; l’ufficio”.

Avendo il fornello a induzione portatile riposto in un cassetto, guadagni molta superficie di lavoro in cucina

Da sinistra, in senso orario:

Per aiutarti a trovare le stazioni di ricarica, Ford ha un sistema chiamato Charge Assist. Ma devi conoscere la zona, perché non c’è una mappa, solo nomi di strade e nomi di luoghi. Ho usato invece un’app per smartphone chiamata Plug Share. Si collega a Google Maps e rende la vita sulla “strada elettrica” molto più semplice.

Le più grandi differenze rispetto a un normale Ford Transit sono l’ampio schermo e il quadrante del cambio.

Con un caricabatterie rapido si arriva all’80% di carica in 20-25 minuti. Una ricarica completa, al 100%, richiede due ore. Meglio usare la presa del campeggio e ricaricare mentre si dorme.

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Il bagno è un box doccia con Porta Potti

Thor Industries e Erwin Hymer Group: tutti insieme per il futuro del settore

Al 45° MELVI, organizzato in occasione dell‘Annual General Meeting di ECF, Troy James e Alexander Leopold hanno presentato congiuntamente i progressi compiuti in termini di sinergie tra le due realtà e i fattori più importanti da tenere in considerazione per la crescita futura

A cura della redazione

Sisono svolti a Utrecht, nei Paesi Bassi, il 45° meeting annuale dell’ECF e il meeting dell’industria europea dei veicoli per il tempo libero (MELVI). Agli eventi – sponsorizzati da ECF, ACSI, Euramax, Lippert, Mercedes-Benz, Thetford, Thule Group e Truma, e ospitati da Leo Diepemaat, Presidente della Nederlandse Kampeer en Caravan Industrie – hanno partecipato diversi ospiti internazionali. In particolare, molto interessante è stata la presentazione congiunta di Troy James, Senior Vice President Thor Industries, e Alexander Leopold, Chairman of the Executive Board, Erwin Hymer Group (EHG).

A quasi quattro anni dalla fusione dei due grandi gruppi, è giunto il momento di fare il punto sul lavoro svolto, evidenziare i progressi compiuti

in termini di sinergie e delineare il futuro del settore. Molte opportunità sono emerse dalla realtà nata dalla loro unione, grazie alle tante similitudini, ma anche alle differenze più o meno macroscopiche tra il mercato europeo e quello statunitense. Il futuro del mercato presenta anche molte sfide, che sono state riassunte in una presentazione intitolata New Horizons Troy James, la cui responsabilità principale sono le operazioni europee come parte del team esecutivo di Thor, ha portato il pubblico in un viaggio indietro nel tempo fino agli inizi di Thor Industries. L’azienda è stata fondata nel 1980 da due signori, Peter Orthwein, che è ancora attivo nel consiglio di Thor oggi, e Wade Thompson, scomparso qualche anno fa. Tutto è iniziato con l’acquisizione di Airstream per un solo dollaro

americano. Thor, nel corso degli anni, è cresciuta fino a raggiungere i 16,3 miliardi di dollari del 2022 e ha circa 32.000 dipendenti in tutto il mondo. Nell’anno fiscale 2022 sono stati prodotti 329.000 veicoli ricreazionali. E in tutto il mondo ha 3.500 partner commerciali e 390 impianti di produzione, che equivalgono a circa 2.300.000 metri quadrati di spazio produttivo. “Tutta questa crescita dal 1980 al 2019 ha avuto luogo in Nord America,” ha affermato James. “A quel punto eravamo già il più grande produttore mondiale di veicoli ricreazionali. Nel 2019, abbiamo preso la decisione strategica di entrare in Europa, il secondo mercato più grande del mondo, perché coincideva con una delle nostre linee guida per le acquisizioni, visto che l’azienda ha un forte team di gestione. Quindi,

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ecf meeting thor - ehg

parte della nostra reason strategica per EHG, ovviamente, è stata la nostra crescita e il desiderio di espandere la nostra presenza entrando nel mercato europeo, ma abbiamo anche visto opportunità attraverso sinergie, lavorando insieme sulla gestione della catena di approvvigionamento, scambio di idee, culture, guardando al futuro”.

Alexander Leopold ha descritto la realtà dell’Erwin Hymer Group. “Il nostro contributo alle vendite di Thor non è così forte come lo sarà in futuro”, ha sottolineato. “Ora ci stiamo lavorando. L’anno scorso abbiamo generato un fatturato di 2,6 miliardi di euro con i nostri 8.700 dipendenti e 60.000 veicoli venduti. La nostra rete distributiva comprende circa 1.100 rivenditori”.

Differenze e somiglianze

La prima parte della presentazione si è concentrata sulle differenze tra i due mercati, divisi dall’Oceano Atlantico. Innanzitutto parlando di veicoli: da un lato le 390.000 fifth wheel e travel trailer prodotti lo scorso anno in Nord America, dall’altro i camper di classe B che dominano il mercato europeo. E non solo per le dimensioni delle strade e delle aree attrezzate, generalmente più generose negli Stati Uniti, ma anche per una cultura che fino a oggi ha privilegiato veicoli con maggiore abitabilità.

Le cose però stanno cambiando, spinte anche da un forte ricambio generazionale, e per questo Thor guarda con grande interesse al mercato europeo e alla sua competenza nella costruzione di camper di Classe B. “Siamo entrati in Europa non solo per rafforzare la nostra posizione a livello globale, ma anche per imparare gli uni dagli altri,” ha affermato James. “Uno dei vantaggi immediati per Thor in Nord America è stato apprendere dal nostro team qui in Europa che il mercato dei veicoli di Classe B ha riportato le best practice negli Stati Uniti. L’Europa è un mercato più ampio per i camper, che sono però in crescita negli Stati Uniti. La classe B in particolare è il mercato in più rapida crescita, anche se è ancora piccolo rispetto a quello che

abbiamo qui in Europa. E vediamo che questa tendenza continua man mano che i giovani si avvicinano a questo settore”

Entrambi i mercati hanno oggi un trend positivo di lungo periodo, ma dopo il 2008, quando il mondo intero ha vissuto la grande crisi finanziaria, le immatricolazioni in entrambe le aree geografiche sono crollate. Il mercato negli Stati Uniti si è ripreso più velocemente che in Europa, tanto che ci sono voluti circa cinque anni per tornare ai livelli precedenti. Dopodiché, il boom pre-pandemia negli Stati Uniti e in Europa, e anche la successiva flessione negli ultimi due anni, è abbastanza simile.

Le ragioni della flessione

In Europa il motivo principale della riduzione delle vendite è stata la mancanza di telai, ma il mercato in America non dipende molto dai telai. “Ci sono un paio di fattori che stanno entrando in gioco nell’attuale recessione nordamericana,” ha affermato James. “La prima è la situazione economica, con l’inflazione ai massimi storici o comunque ai massimi livelli degli ultimi tempi. Ciò ha sicuramente avuto un impatto sulla mentalità del consumatore nel mercato nordamericano, proprio come sta iniziando ad avere un impatto qui in Europa. Il secondo aspetto è che un’alta percentuale dei nostri veicoli è acquistata con un finanziamento: se si considera l’aumento dei tassi di interesse negli ultimi 12 mesi, siamo passati da tassi di interesse piuttosto bassi di circa il 4% all’attuale 9% in più per lo stesso cliente. Ciò ha un impatto significativo, soprattutto sull’acquirente entry-level. L’ultima cosa è il costo finanziario relativo ai costi di inventario operativo dei nostri partner concessionari. La spesa per il trasporto dell’inventario era un anno fa del 3% e ora è del 7% in più, quindi i rivenditori ora sono più cauti nel fare le scorte”. Secondo gli analisti americani, il mercato vedrà un calo continuo fino al 2024, con una ripresa nello stesso anno solare, orientandosi verso il primo trimestre dell’anno solare 2025, quando si prevede di tornare a volumi tipo 2017/2018.

Ma a parte i veicoli, ci sono molte somiglianze di fondo tra i due mercati. Innanzitutto la voglia di campeggio, che spinge le persone a voler stare insieme. Nonostante le differenze culturali tra gli abitanti dei due continenti, ciò che li accomu-

Nord America ed Europa, differenze: immatricolazioni 2022

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na è il desiderio di condividere la stessa passione con la famiglia e gli amici. Il successo delle vacanze all’aria aperta è indiscutibile su entrambe le sponde dell’oceano e la sensazione condivisa è che questo trend sia destinato a continuare.

Il cambiamento demografico

C’è però un indicatore che va tenuto sotto osservazione, ed è quello relativo al cambiamento demografico. “Questa è davvero una sfida nell’UE così come negli Stati Uniti,” ha affermato Leopold. “Oggi, i nostri principali gruppi target sono le persone di età compresa tra i 35 e i 70 anni, con la Generazione X e le generazioni baby boomer come gruppi più grandi.

I baby boomer sono nati tra il 1946 e il 1964, la generazione X dopo il 1964 fino al 1980. E se andiamo avanti di sette anni, vediamo più o meno la stessa cosa, i nostri principali gruppi target saranno persone di età compresa tra i 35 e i 70 anni. Ma le generazioni si sono spostate. Entro il 2030 quasi tutti i baby boomer andranno in pensione. I nostri gruppi target principali saranno la Generazione X e i Millennials nati tra il 1981 e il 1996. Una generazione digitally socialized con valori, esigenze e comportamenti di acquisto completamente diversi”.

“I Millennial lavorano da qualsiasi luogo e integrano perfettamente il lavoro nella loro vita,” ha sottolineato Leopold. “Dà loro la flessibilità

di fare ciò che vogliono: il lavoro non è il loro unico scopo nella vita. Ciò ha un peso anche nella nostra pianificazione futura come organizzazione, non solo dal punto di vista del cliente target, ma anche per la gestione delle nostre attività quotidiane. Potrebbero essere un fornitore, un OEM, un rivenditore o i nostri dipendenti. I valori fondamentali per un baby boomer sono la comunità, l’ordine, la diligenza, per la Gen X l’autonomia, l’individualismo, la produttività. L’insieme di valori dei Millennial è diverso: valori come la gioia, l’autorealizzazione e il gioco di squadra sono più importanti per loro”.

Dove sono le competenze?

In questo contesto, c’è un altro elemento importante da non sottovalutare: quello della carenza di personale qualificato che negli anni è cresciuta esponenzialmente. “Negli anni ‘90, solo il 5% circa di tutte le aziende del settore si lamentava della carenza di lavoratori qualificati,” ha affermato Leopold. “A partire dal 2010, si vede una forte tendenza al rialzo. E al momento, il 40% di tutte le aziende del settore lamenta la carenza di lavoratori qualificati. È facile immaginare che, tra diversi anni, quasi tutte le aziende soffriranno di carenza di lavoratori qualificati. E sono abbastanza sicuro che questa tendenza avrà un impatto anche sulla nostra attività”.

In Germania c’è una grande discussione su una settimana lavorativa di quattro giorni con piena retribuzione salariale. E anche se non arriverà mai, quattro giorni lavorativi alla settimana sono nella mente delle persone. È un fenomeno che non può essere ignorato, perché anche questo può avere un impatto significativo sul nostro settore. Negli Stati Uniti la situazione non è molto diversa, quindi in tutti i continenti la sfida è la stessa.

Sarà quindi importante trovare il giusto equilibrio per soddisfare esigenze e aspettative molto diverse. “Poiché le persone ora cercano un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, noi leader del settore dobbiamo trovare il modo giusto per integrarlo nelle nostre organizzazioni”,

ha spiegato Leopold. “Perché alla fine della giornata dobbiamo ancora performare, dobbiamo ancora produrre e sì, dovremo fornire molte cose appetibili ai dipendenti per conquistarli e mantenerli all’interno delle nostre organizzazioni. Ma dobbiamo anche tenere a mente ciò che funziona per ciascuno di noi. La cultura qui in Olanda, rispetto alla Germania o all’Italia, può essere molto diversa”.

La sfida per Erwin Hymer Group, insieme a Thor, è come gestire la cosa, trovando le giuste soluzioni. “Cerchiamo di ridurre al minimo gli sprechi,” ha sottolineato Leopold. “Questo è il primo passo. Quindi, spreco di tempo, spreco di denaro, spreco di capitale umano. E lean management è una delle nostre parole chiave in azienda. Portiamo centralmente le nostre attività di lean management in tutte le fabbriche per risparmiare capitale umano”.

Offrire ai dipendenti un posto di lavoro migliore

Un’altra risposta è la digitalizzazione dei processi. Per esempio, puoi avere bot, programmi progettati per sostituire azioni ripetitive eseguendo attività in modo automatizzato. Questo potrebbe salvare il capitale umano.

Ma c’è soprattutto un altro aspetto importante, come spiega James. “Uno degli obiettivi che abbiamo in Thor, sia negli Stati Uniti che qui in Europa, è fornire una migliore cultura del posto di lavoro, un migliore ambiente di lavoro,” ha affermato. “Cosa si aspettano le persone quando entrano? Non cercano l’ufficio d’angolo con una scrivania per sedersi: cercano aree in cui possono collaborare o altre cose che gli interessano. Ad esempio, invece di andare in palestra la mattina, stiamo rendendo questa pratica più accessibile per i nostri dipendenti, in modo che siano contenti di stare sul posto di lavoro. Negli Stati Uniti stiamo ora implementando cliniche sanitarie in alcuni dei nostri siti. Questo renderà l’assistenza sanitaria più facile e più rapidamente disponibile, contribuendo a ridurre i tempi di inattività per noi e per i nostri dipendenti”.

Un altro modo per aumentare la soddisfazione dei dipendenti è permettere loro di condividere bisogni ed esperienze. È stata creata un’app specifica per consentire a tutti di condividere idee e sono stati organizzati programmi di scambio per dare alle persone la possibilità di incontrarsi di persona una o due volte l’anno. “Abbiamo deciso di implementare un’app per i dipendenti a livello di gruppo, che consenta una partecipazione senza barriere per tutti i dipendenti, una policy sui propri dispositivi, i più elevati standard di produzione e sicurezza dei dati, traduzione automatica dei messaggi e comunicazione in molte lingue,” ha affermato Leopold. “Questo è molto importante per noi. Immaginate quanto sia difficile guidarli, istruirli, addestrarli, senza poter parlare con loro e comunicare in modo corretto. E quindi, questa app per dipendenti è lo strumento giusto al momento giusto. La digitalizzazione non solo ci aiuta a comunicare meglio con i nostri collabo-

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Alexander Leopold Presidente del Comitato Esecutivo, Erwin Hymer Group (EHG)
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Cultura aziendale: tirocinanti e programmi di leadership

ratori, ma anche a capire meglio i nostri clienti, siano essi B2B o B2C”.

L’importanza della digitalizzazione

Thor e l’Erwin Hymer Group dispongono di strumenti che consentono loro di monitorare le scorte dei dealer e il portafoglio ordini in tempo reale, avendo una buona panoramica sulla situazione del mercato ed evitando rischi come l’eccesso di scorte. “Oltre a questa parte interna della digitalizzazione, abbiamo anche iniziative di digitalizzazione esterna,” ha specificato James. “La lead management, ad esempio, è stata utilizzata dai nostri brand ormai da un paio d’anni per aiutarli a entrare in contatto con potenziali clienti e renderli proprietari di nostri prodotti. Serve come importante promemoria per noi, come industria, non solo per avere importanti processi digitali internamente, ma anche esternamente, perché la mentalità dei consumatori è cambiata. Se i baby boomer sono disposti a salire in macchina, attraversare la città e andare a visitare la sede di un concessionario, la generazione X e i millennial sono più inclini a prendere il cellulare per fare le loro ricerche iniziali. Quindi, è importante che un settore lavori insieme e si concentri davvero sul miglioramento del coinvolgimento dei consumatori”.

La digitalizzazione cambierà sicuramente le regole del gioco, ma sfortunatamente ci sono anche alcuni gravi rischi che devono essere considerati. I team di sicurezza IT hanno registrato un massiccio aumento degli attacchi informatici negli ultimi due anni. E questi attacchi rappresentano una minaccia non solo per un’azienda specifica, ma per l’intero settore dei veicoli ricreazionali. “Dobbiamo capire che una sicurezza informatica forte è la chiave per la nostra attività e per il nostro successo futuro,” ha affermato Leopold. “La nostra strategia si basa su tre pilastri. Uno è la consapevolezza: dobbiamo rendere consapevoli i nostri utenti che la man-

canza di cautela rappresenta un serio rischio e che devono seguire le nostre regole. Il secondo è l’applicazione di patch: è necessario aggiornare il software e il nostro team di sicurezza dice sempre patch, patch, patch. E il terzo è la segmentazione della rete: in alcuni casi non si hanno aggiornamenti, soprattutto quando si parla di macchinari più vecchi, e quindi è necessario (o è intelligente) avere una rete separata per questo”.

Non dimentichiamo l’innovazione

Per avere successo in questo settore non possiamo dimenticare l’innovazione, strettamente legata al buon utilizzo di tutti gli strumenti digitali. “Dobbiamo imparare dai clienti, interagire con i clienti, raccogliere dati con il permesso dei clienti, utilizzarli quotidianamente per migliorare i nostri prodotti e renderli più entusiasmanti, più allettanti per i clienti nel mercato odierno,” ha detto Leopold. “Perché quello che un cliente si aspetta da noi oggi è molto diverso da quello che accadeva 10 o 20 anni fa”. Innovazione significa nuove idee portate alla produzione, come l’Hymer Venture S lanciato di recente. “È stato sviluppato come concept car, attraverso la collaborazione con i nostri partner industriali e commerciali,” ha spiegato James. “Il team Hymer ha svolto un lavoro fantastico nel portarlo sul mercato in soli due anni. Ma va oltre il prodotto stesso. Sì, va bene. Sì, è innovativo. Sì, è un veicolo sexy da guidare. È anche un veicolo connesso che, essendo connesso, ci aiuta a fornire all’utente una migliore esperienza complessiva e ci aiuta a sviluppare prodotti ancora migliori in futuro”.

Oltre al prodotto, l’altra cosa da tenere a mente è la sostenibilità. L’industria dei veicoli ricreazionali ha un dovere. Non solo per seguire le

Nord America ed Europa, sfide: demografia

regole obbligatorie locali, ma anche per essere una buona industria socialmente responsabile. “In realtà stiamo utilizzando materiali riciclabili e riducendo i rifiuti sugli imballaggi,” ha affermato James. “Sta a noi, come industria, aprire la strada, stabilire lo standard e i nostri obiettivi per andare avanti in questo argomento molto importante”.

La conclusione del discorso è di Alexander Leopold. “La collaborazione dei membri ECF è un prerequisito per affrontare le sfide future – riscaldamento globale, digitalizzazione, prodotti sostenibili, motori alternativi e così via – a vantaggio di tutti noi, fornitori, partner commerciali, produttori e, cosa più importante, i nostri clienti finali,” ha affermato. “E tutti insieme dobbiamo essere incentrati sul cliente. Dobbiamo sempre avere in mente il nostro cliente e ciò che il cliente vuole avere in mente. E non dobbiamo fare affidamento solo su un trend promettente e positivo, come è quello del caravanning, perché il successo non è garantito per sempre”.

51 CAMPER PROFESSIONAL

Il mercato dei veicoli ricreazionali in Europa negli ultimi 10 anni

Il mercato continentale dei veicoli ricreazionali sta assistendo a un calo, con notevoli diminuzioni registrate nel settore del camper. Tuttavia, il settore della caravan è riuscito a mantenere una performance relativamente stabile

Idati relativi alle nuove immatricolazioni di RV in Europa nel 2022 mostrano cambiamenti significativi rispetto al 2021.Dopo la crescita importante avvenuta in quell’anno, con numeri davvero impressionanti, in molti si aspettavano una diminuzione, che di fatto è avvenuta. Del resto, il 2021 ha rappresentato l’anno di maggiore successo nella storia del settore del caravanning europeo. I 218.390 nuovi caravan e autocaravan venduti segnano un calo del 16,1% rispetto al 2021. Il mercato dei camper ha registrato la perdita più significativa, con un -18,7%, attestandosi a 147.498 unità. Meno consistente il calo delle caravan, che con un -10,1% fa registrare 70.892 nuove immatricolazioni.

52 CAMPER PROFESSIONAL
EUROPA
2022 2021 - 2022 147.498 -18,7% 70.892 -10,1%
20122022
mercati europa
Grafici basati su dati numerici pubblicati da ECF (European Caravan Federation)

Germania

La Germania si conferma il principale mercato europeo, distanziando di molto gli altri stati: nonostante il calo complessivo sia stato del 14,3%, scendendo sotto quota 100.000, le nuove immatricolazioni di RV rimangono a livelli altissimi, ben 90.985 veicoli. Ma proprio in Germania si nota il divario maggiore tra caravan e autocaravan. Per le caravan infatti le 24.478 nuove immatricolazioni mostrano una sostanziale tenuta rispetto al 2021 (-1,0%), mentre i camper calano in maniera consistente (-18,3%) attestandosi a 66.507 veicoli.

Francia e Regno Unito

La situazione è del tutto simile in Francia, nonostante i numeri siano decisamente inferiori: -1,6% le caravan (7.330 nuove immatricolazioni) e -20,2% i camper (24.611 pezzi). Fa storia a sé il mercato UK, dove

53 CAMPER PROFESSIONAL
GERMANIA 20122022 2022 2021 - 2022 66.507 -18,3% 24.478 -1,0% FRANCIA 20122022 2022 2021 - 2022 24.611 -20,2% 7.330 -1,6% REGNO UNITO 20122022 2022 provisional 2021 - 2022 11.823 -16,0% 13.884 -25,6% OLANDA 20122022 2022 2021 - 2022 2.260 -28,6% 7.946 -7,2% SVIZZERA 20122022 2022 2021 - 2022 7.165 -15,7% 1.775 +5,2% SVEZIA 20122022 2022 2021 - 2022 3.498 -31,0% 3.164 -18,2%

le vendite di caravan sono sempre maggiori di quelle degli autocaravan: le prime registrano un -25,6% (13.884, dati provvisori), i secondi un -16,0% (11.823, dati provvisori), con un dato complessivo di 25.707 nuove immatricolazioni (-21,5% rispetto al 2021).

I paesi scandinavi

Il calo più consistente lo fanno registrare i paesi scandinavi, con la Svezia che nel complesso fa registrare un -25,4% (di cui -18,2 le caravan e -31,0% i camper), la Norvegia un -26,6%, la Danimarca un -23,3% e la Finlandia un -39,0%.

Italia e Spagna

I dati di Italia e Spagna sono molto simili tra loro, anche se in Italia le vendite di autocaravan sono maggiori e il mercato delle caravan è molto basso. Più nel dettaglio, l’Italia fa registrare un -15,5% ovvero 6.487 veicoli (di cui 5.828 camper, quindi -18,1%,

mentre le caravan crescono, +16,0%, ma sono solo 659 unità). In Spagna le nuove immatricolazioni sono calate, -14,8%, attestandosi a 6.902 veicoli (di cui 5.323 camper, -13,8%, e 1.579 caravan, -18,0%).

54 CAMPER PROFESSIONAL SPAGNA 20122022 2022 2021 - 2022 5.323 -13,8% 1.579 -18,0% NORVEGIA 20122022 2022 2021 - 2022 2.053 -33,4% 2.177 -18,8% ITALIA 20122022 2022 2021 - 2022 5.828 -18,1% 659 +16,0% BELGIO 20122022 2022 2021 - 2022 6.108 -13,8% 1.306 +1,2% AUSTRIA 20122022 2022 2021 - 2022 4.781 -0,0% 1.085 -6,9% DANIMARCA 20122022 2022 2021 - 2022 1.272 -25,4% 2.260 -22,1% FINLANDIA 20122022 2022 2021 - 2022 1.443 -45,2% 806 -23,4%
mercati europa
Grafici basati su dati numerici pubblicati da ECF (European Caravan Federation)

Oltre 700 espositori per la più importante fiera del camper

La fiera leader mondiale per le vacanze en plein air e i veicoli ricreazionali si conferma il punto d’incontro ideale per gli operatori del settore

A cura della redazione

Si svolgerà dal 25 agosto al 3 settembre 2023 il Caravan Salon di Düsseldorf, il più importante evento internazionale dedicato al turismo open-air. Dieci giorni di fiera, 16 padiglioni, oltre agli spazi esterni, per presentare tutte le novità del settore: dai camper alle case mobili, anche di lusso, dalle roulotte agli accessori ed equipaggiamenti, ma anche offerte turistiche mirate con la presentazione di destinazioni da sogno.

Il prestigioso appuntamento suscita a ogni edizione enorme interesse tra le aziende espositrici, e anche quest’anno “ le prenotazioni per i padiglioni a nostra disposizione sono elevate ”, ha confermato con soddisfazione il direttore Stefan Koschke. Si prevede, infatti, la presenza di oltre 700 espositori, che offriranno una panoramica completa del mercato e numerose antepri -

56 CAMPER PROFESSIONAL anteprima Caravan Salon Düsseldorf 2023

Hall 13: la mappa degli

TELECO GmbH

SGUINZI PIETRO SPA

VB - Airsuspension B.V.

Alde Deutschland GmbH

A. Linnepe GmbH

Reisch Tech GmbH

Gimeg Nederland BV

Fiamma S.p.A.

SFC Energy AG

Pioneer Electronics Deutschland

CAMPING-PROFI GmbH Großhandel

Indel B S.p.A.

TRIGANO SERVICE SAS

JVCKENWOOD Deutschland GmbH

Webasto Thermo & Comfort SE

AMBITI CLEAN S.L.

RKB-REITZ electronic AG

ten Haaft GmbH

Clesana AG

SURTECO GmbH

Osram GmbH

Freebird Coated Aluminium BV

Heidersdorfer Produktions

Toptron Elektronik GmbH & Co.KG

Toptron Gastechnik GmbH & Co. KG

SOLERA-THERMOFORM GROUP SPA

LAMILUX Composites GmbH

Vitrifrigo Srl

JEHNERT Sound Design GmbH

Meili Production AG

Vöhringer GmbH & Co. KG

UMEFA Metaalwarenfabriek BV

Eberspächer Climate Control Systems

Hünerkopf GmbH & Co. KG

KOMPLAST srl.

Accusysteme TransWatt GmbH

DINOL GmbH

GARMIN Europe Ltd. trading as FUSION

Baldacci S.R.L.

Lilie GmbH & Co. KG

Busbiker Europe BV

Schmitz Reisemobile GmbH

Caframo Ltd.

Brunner S.r.l.

Zwaardvis (LandeMarine BV)

ALU-LINE

Integrated Gas Technologies ApS

PROSTOR bvba BR-Systems

Comet-Pumpen Systemtechnik GmbH

Moscatelli s.r.l.

Blase GmbH & Co. KG

Newpowa America Inc.

Solbio BV

SHR-Hydraulik Systemhydraulik

Ravago Building Solutions Germany

MAS Elektronik AG

NETA ELEKTRONIK CIHAZLAR SAN

LAPI PLAST SRL

Scheer Heizsysteme & Produktionstechnik

Hall 13 / A03

Hall 13 / A07

Hall 13 / A10

Hall 13 / A14

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Hall 13 / A44

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Hall 13 / A55

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Hall 13 / A60

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Hall 13 / A63

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Hall 13 / A72

Hall 13 / A75

Hall 13 / A77

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Hall 13 / A78

Hall 13 / A78

Hall 13 / A83

Hall 13 / A85

Hall 13 / A88

Hall 13 / A90

Hall 13 / A94

Hall 13 / A95

Hall 13 / B03

Hall 13 / B11

Hall 13 / B15

Hall 13 / B17

Hall 13 / B31

Hall 13 / B33

Hall 13 / B35

Hall 13 / B43

Hall 13 / B49

Hall 13 / B58

Hall 13 / B59

Hall 13 / B60

Hall 13 / B65

Hall 13 / B70

Hall 13 / B77

Hall 13 / B84

Hall 13 / B87

Hall 13 / B89

Hall 13 / C01

Hall 13 / C03

Hall 13 / C04

Hall 13 / C10

Hall 13 / C11

Hall 13 / C15

Hall 13 / C21

Hall 13 / C21

Hall 13 / C22

Hall 13 / C25

Fujian Aidi Electric Co., Ltd.

Wentronic Solutions GmbH

Victron Energy B.V.

Paola Minguzzi

GIMPEX

Dimatec S.p.A.

Titan Technology GmbH

COCHET sasu

Flamefield Ltd.

Satco-Europe GmbH

Roto d.o.o.

OKB Sp. z o.o.

Megasat Werke GmbH

Changzhou Joel Plastic Co., Ltd.

Hügler GmbH

Weih-tec Robert Buck

ALDEN Deutschland GmbH

SOLARA GmbH

Cinderella Eco Group AS

Bosswerk GmbH & Co. KG

Die Maß-Schneider Sabine und Gerd

VOTRONIC Elektronik-Systeme GmbH

Nobilpan S.p.A.

Osculati Srl

Mobil-Safe GmbH

Super B Lithium Power B.V.

PALOMAR SRL

Konrad Baur GmbH

GSP BATTERY Ltd.

PLASNOR, S.L.

Ranger RV Supplies Pty. Ltd.

Bus-Boxx GmbH & Co. KG

Sanel Sanayi Elektronigi.A.S.

Can S.R.L. Airxcel Europe

Castagnari S.r.l.

TBB Power(XIAMEN) Co.,Ltd

Bartolacci Design S.R.L.

Trabuioinnovazioni di Trabuio Domenico

Revotion GmbH

FILIPPI 1971 s.r.l

ASN Autositze Nobis Angelika Nobis

IDEATERMICA SRL

Ofolux S.r.l.

Horrex Horren B.V.

Caratec GmbH

D.G.N. SrL

Milenco Limited

W+F Engineering GmbH

E-T-A Elektrotechnische Apparate GmbH

Renogy Inc.

OPTIPLAN GmbH

RENOLIT SE

Red Rock Adventures GmbH

Westacc Group b.v.

LIONTRON GmbH & Co. KG

A. Müller GmbH

Phaesun GmbH

Emergoplus GmbH

Antretter & Huber GmbH

Hall 13 / C27

Hall 13 / C31

Hall 13 / C32

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Hall 13 / C36

Hall 13 / C37

Hall 13 / C49

Hall 13 / C51

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Hall 13 / C60

Hall 13 / C63

Hall 13 / C73

Hall 13 / C73

Hall 13 / C77

Hall 13 / C87

Hall 13 / C89

Hall 13 / C93

Hall 13 / D02

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Hall 13 / D04

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Hall 13 / D31

Hall 13 / D32

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Hall 13 / D34

Hall 13 / D36

Hall 13 / D40

Hall 13 / D41

K´FOAM STORE

Scalabros Srl

F.A.P. s.r.l.

Ship-Car S.r.l.

Multi-Mover Europe BV

Solar Swiss GmbH

SCOPEMA SARL

Sand Profile GmbH

VETRORESINA S.p.A.

Longkou Yongan Vehicle Window

Carawater GmbH

GES International Srl

CAP - D.O.O.

OPTIMAL RADOSŁAW PRYBA

NRF S.r.l.

ISI Umwelttechnik GmbH

Audio Design GmbH

ACRYFORM d.o.o.

Plastoform d.o.o.

APLAST D.O.O.

GuG GmbH

E-Trailer B.V.

EMUK GmbH & Co. KG

Brianza Plastica S.p.A.

Zambelli-technik spol.sr.o.

Shangqiu Jishun Auto Parts Co.,LTD

ZURRSCHIENEN.COM

CampBoks GmbH

Dynavin GmbH

Voos Oto Aksesuar San. Ve Tic. Ltd. Sti.

ZADI S.p.A.

DriveDressy GmbH

batterium GmbH

CTA S.r.l.

Autoterm SIA

SR Mecatronic srl

F MODERN,Tadej Faršang s.p.

Verendus GmbH

Gruppo Sigel Italia Srl SB

H. D. Knorz Vertriebs-GmbH

MPK Metall- und Plastikverarbeitung

Haba B.V.

FASP AUTOMOTIVE SEATS Srl

EMKA Beschlagteile GmbH & Co. KG

AusJ Hot Water Solutions Pty. Ltd.

HEOSolution GmbH

Estorfer Kunststoffbetrieb GmbH

RVSTARS GmbH

Fibrosan C.T.P. Sanayi ve Ticaret A.S.

PRO CAR GmbH & Co. KG

BioToi GmbH

Camos Europe GmbH

hegotec GmbH

b-b Systemtechnik GmbH

init consulting AG

Gladen Europe GmbH

STS Oberholz GmbH & Co. KG

Camperboards OHG

57 CAMPER PROFESSIONAL
Hall 13 / D43 Hall 13 / D49 Hall 13 / D50 Hall 13 / D53 Hall 13 / D59 Hall 13 / D63 Hall 13 / D71 Hall 13 / D73 Hall 13 / D85 Hall 13 / D87 Hall 13 / D88 Hall 13 / D89 Hall 13 / D92 Hall 13 / D94 Hall 13 / E01 Hall 13 / E03 Hall 13 / E11 Hall 13 / E13 Hall 13 / E14 Hall 13 / E15 Hall 13 / E20 Hall 13 / E25 Hall 13 / E31 Hall 13 / E33 Hall 13 / E37 Hall 13 / E42 Hall 13 / E43 Hall 13 / E49 Hall 13 / E52 Hall 13 / E55 Hall 13 / E57 Hall 13 / E58 Hall 13 / E59 Hall 13 / E60 Hall 13 / E63 Hall 13 / E65 Hall 13 / E68 Hall 13 / E72 Hall 13 / E73 Hall 13 / E73 Hall 13 / E74 Hall 13 / E75 Hall 13 / E86 Hall 13 / E87 Hall 13 / E88 Hall 13 / E89 Hall 13 / E90 Hall 13 / F01 Hall 13 / F03 Hall 13 / F05 Hall 13 / F11 Hall 13 / F15 Hall 13 / F16 Hall 13 / F17 Hall 13 / F31 Hall 13 / F32 Hall 13 / F37 Hall 13 / F38 Hall 13 / F42 Hall 13 / F44 Hall 13 / F49 Hall 13 / F49 Hall 13 / F53 Hall 13 / F62 Hall 13 / F63 Hall 13 / F66 Hall 13 / F71 Hall 13 / F74 Hall 13 / F77 Hall 13 / F80 Hall 13 / F83 Hall 13 / F84 Hall 13 / F87 Hall 13 / F89 Hall 13 / F90 Hall 13 / F92 Hall 13 / F94 Hall 13 / F95 Hall 13 / F97
espositori E15 C04 E03 D11 D02 E01 F01 C01 E11 D03 D04 C11 C03 C10 B11 B03 F31 F17 F15 E13 F16 E14 D21 D15 C21 D14 C15 A33 A15 F32 E25 E31 D31 D32 C31 C27 C25 C32 B31 F37 E33 F38 E37 D33 D36 D40 D34 C37 C33 B43 C36 B35 C34 B33 A35 F53 E55 E49 E52 D49 D53 E42 D41 B49 F71 F63 F62 E63 D63 E72 D71 C73 C63 B65 A63 B70 A75 E73 A90 A94 A83 A77 A85 B77 B87 B89 C77 C87 D88 D73 D85 E74 E88 F80 E87 E75 F75 F87 F83 F98 A95 D94 E94 F97 F95 C93 F77 F49 F11 F05 F03 F84 F90 E89 E86 D89 D87 A88 A78 E84 E68 A72 A64 F66 E65 E59 E57 D59 D58 E60 C59 C53 C58 B59 C60 A59 B58 A60 A50 C49 D50 C51 A49 A55 A44 A36 A32 A14 A10 A07 D43 E43 F42 F44 E20 D20 B15 B17 C22 A03 D08 D06 A61 B60 F92 E90 D92 C89 D28

anteprima Caravan Salon Düsseldorf 2023

me mondiali, i temi di tendenza, le innovazioni e le visioni per gli anni a venire. Il Salone di Düsseldorf si conferma dunque il principale punto d’incontro, a livello mondiale, di tutti gli operatori del settore, ma è anche una fiera destinata al consumatore finale, che qui troverà “ una tale varietà di marche, modelli e allestimenti che non c’è in nessun’altra fiera del

tempo libero ”, sottolinea Koschke. Diversi, inoltre, gli eventi collaterali e le mostre speciali che arricchiranno il programma del Salone. Per esempio, i visitatori potranno vedere spettacolari film sull’outdoor e sull’avventura durante l’European Outdoor Film Tour; mentre nello spazio esterno di fronte al padiglione 15, l’EBike Parcours offrirà ai visitatori l’oppor-

Hall 14: la mappa degli espositori

tunità di provare le caratteristiche di guida di e-bike, scooter elettrici ed eco-mover in generale.

Accoglienza mirata per i nuovi visitatori

Dopo il successo dello scorso anno, che ha registrato un’altissima percentuale di visitatori che sono venuti per la prima

Alois Kober GmbH

Alois Kober GmbH SAWIKO

AL-KO VTE

Thule N.V.

Thule N.V.

KLATrucks e.K.

tigerexped GmbH & Co. KG

alphatronics GmbH

ALPS ALPINE EUROPE GmbH

Liberco Systems GmbH

X GLOO GmbH & Co.KG

NUOVA MAPA S.R.L.

moog TRAILERPARTS GmbH

SKA Sitze GmbH

HELLA GmbH & Co. KGaA

BOBs Garage GmbH & Co. KG

HPC Hydraulics BV

Thetford GmbH

Truma Gerätetechnik GmbH & Co. KG

Tecnoform S.p.A.

REIMO Reisemobil Center GmbH

Hans Holzhauer GmbH & Co. KG HARTAL

Thitronik GmbH

Movera GmbH

GOK Regler- u. Armaturen-Gesellschaft

Hall 14 / A03

Hall 14 / A03

Hall 14 / A06

Hall 14 / A09

Hall 14 / A11

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Hall 14 / A28

Hall 14 / A31

Hall 14 / A42

Hall 14 / A45

Hall 14 / A47

Hall 14 / A49

Hall 14 / A50

Hall 14 / A51

Hall 14 / A53

Hall 14 / B03

Hall 14 / B07

Hall 14 / B11

Hall 14 / B23

Hall 14 / B28

Hall 14 / B30

Hall 14 / B33

Hall 14 / B42

Maxview Vertriebs GmbH

A.M.A. Composites S.r.l.

ToMTuR GmbH

AST-Technik Andreas Schleicher

GS-Keramikversiegelungen Gerd Seiter

EcoFlow Europe S.R.O

flix GmbH

Dometic Germany GmbH

LCI Italy Srl

REICH GmbH

Frankana Caravan + Freizeit GmbH

Roma Nijverdal BV

Fahrzeugbau Meier GmbH

REMIS GmbH

SOG®Systeme GmbH & Co. KG

CMPNY One GmbH

Jokon GmbH

CaravanMoverShop Herr Dr. Jorg Mulder

Cleves GmbH

Shawllar Energy Co. Ltd.

Widebird BV

Eurom B.V.

Albrecht Vertriebs GmbH Alarm4you

Vojo Sp. z o.o.

Ed. Heckewerth Nachf. GmbH & Co. KG

Hall 14 / B45

Hall 14 / B46

Hall 14 / B47

Hall 14 / B49

Hall 14 / B49

Hall 14 / B50

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Hall 14 / C03

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Hall 14 / C13

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Hall 14 / C25

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Hall 14 / C43

Hall 14 / C45

Hall 14 / C46

Hall 14 / C47

Hall 14 / C48

Hall 14 / C49

Hall 14 / C50

Hall 14 / C52

Hall 14 / C53

Hall 14 / C54

COSUPER(Suzhou) Energy Technology

Cowan-Textiles GmbH

Arvimarine Control Systems SL

AMPLO SRL

Esi Italia Srl

AREV Lighting GmbH

ACR Brändli & Vögeli AG

G + S Sitz und Polstermöbel GmbH

Egoé base s.r.o.

FAWO GmbH Fahrzeugtechnik

EAL Enduro GmbH

SONAX GmbH

ARB Europe s.r.o.

Ilse Technik GmbH & Co. KG

Sky up srl

Camping Center Mainfranken GmbH

Roega Technik GmbH

Brunger Export Inc.

Pandora Kazakhstan TOO

COMWORKS CORE GmbH

Aquion GmbH Klaus Nikolai

GNSMOBILEANCE Co.,Ltd

EiRoBa GmbH Rostschutzklinik

58 CAMPER PROFESSIONAL
Hall 14 / C55 Hall 14 / C56 Hall 14 / C57
14 / C58
14 / C58 Hall 14 / C59
14 / D03
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14 / D15 Hall 14 / D20 Hall 14 / D22 Hall 14 / D24 Hall 14 / D27 Hall 14 / D30 Hall 14 / D33 Hall 14 / D40 Hall 14 / D42 Hall 14 / D44 Hall 14 / D46 Hall 14 / D48 Hall 14 / D50 Hall 14 / D51
Hall
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C54 C59 C58 C56 A53 C53 C55 B50 A51 B46 A49 A50 A42 D51 D27 D15 C35 B33 C25 B23 B28 C40 B45 B42 A45 B30 A31 A24 A28 A47 A11-02 D03 D05 A06 A03-01 A11-01 C07 C13 B07 B11 A09 C03 B03 A03-02 D33 C05 D08 D20 A27 D30 C50 C43 C45 D42 C47 C49 D46 D44 B47 B49 B51 C48 C52 D22 D24 D40 C46 D50 C55 D48

volta, pari al 37%, il Salone di Düsseldorf si è organizzato per accogliere al meglio i nuovi appassionati delle vacanze in campeggio. “ Sempre più persone di tutti i ceti sociali e di tutte le fasce d’età si interessano a questa forma di vacanza ”, ha spiegato Koschke. “ Per questi nuovi arrivati abbiamo a disposizione un centro di consulenza orientato al servizio e alla clientela sotto forma di StarterWelt/StarterWorld (Padiglione 7, ingresso Nord) “. Qui gli esperti forniranno consigli pratici e raccomandazioni sui tipi di veicoli, sugli itinerari o sulla scelta del campeggio più adatto, e saranno inoltre a disposizione per rispondere a domande specifiche e offrire aiuto e assistenza individuale.

Uno spazio speciale dedicato all’autoallestimento Nello spazio esterno, di fronte ai padiglioni 13 e 14, i visitatori scopriranno lo spazio speciale “L’avventura dell’autocostruzione” di “Explorer” (in collaborazione con Martin Kreplin): un grande successo dello scorso anno che tornerà anche nell’edizione 2023 per permettere a principianti, esperti e professionisti dell’allestimento di consolidare o acquisire nuove conoscenze attorno a diversi temi, quali l’alimentazione e l’energia, l’officina e la scienza dei materiali, il riscaldamento e la cucina, l’abitazione e la falegnameria, le finestre e i portelloni, l’isolamento e la pianificazione del layout.

Lezioni e consulenze, dunque, ma anche la

possibilità di acquistare molti dei pezzi necessari per le rispettive ricostruzioni presso gli espositori di accessori che si troveranno nei padiglioni adiacenti. Un collegamento studiato e voluto dagli organizzatori per rispondere al meglio alle esigenze dei visitatori.

Il Caravan Center

Per ospitare le migliaia di visitatori, il Caravan Center (nel grande parcheggio P1), si prepara a diventare il più grande campeggio d’Europa, con 3.500 piazzole servite e non (per 60/70.000 pernottamenti previsti). A rendere l’esperienza unica ci saranno un’ampia area per eventi e ristorazione, un programma musicale serale, e un bus navetta gratuito per visitare il centro storico di Düsseldorf.

Il Caravan Salon Club

Il Caravan Salon Club può vantare una crescita impressionante. Un totale di 214.000 membri sono riuniti nel più grande club fieristico del mondo. Il Club è completamente gratuito e offre a tutti gli appassionati di caravanning informazioni utili, offerte e vantaggi sugli acquisti. In fiera i soci avranno l’opportunità di incontrare altri soci del Club nella Club Lounge in un ambiente esclusivo, dove potranno anche semplicemente rilassarsi per una pausa durante la visita al Salone.

E-Bike Parcours:

davanti al padiglione 15

Il caravanning, come forma di vacanza, si presta in modo particolare all’esplorazione delle destinazioni turistiche mediante biciclette elettriche. Nell’area all’aperto di fronte al padiglione 15 si troverà l’E-Bike Parcours, che offre ai visitatori l’opportunità di mettersi alla prova alla guida di e-bike, scooter elettrici ed eco-mover.

59 CAMPER PROFESSIONAL

Camper Professional è andata a Chiari (BS) a visitare lo stabilimento di Truma Industrial, azienda che fa parte del gruppo Truma, dove vengono realizzati i componenti destinati alla gestione del gas su camper e caravan. La provincia lombarda vanta storia e competenze, importanti e qualificate. Brescia rappresenta infatti un distretto di eccellenza del gas, e non solo per i produttori, ma anche per l’estrema specializzazione e affidabilità dei fornitori.

Fabrice Piccioli e Claudio Peli amministrano l’azienda suddividendosi le responsabilità in funzione della loro esperienza pregressa: Fabrice si occupa della parte commerciale e amministrativa mentre Claudio della parte tecnica e industriale.

In un lungo e interessante incontro, Fabrice ci ha guidato dapprima nella storia di questo comparto tecnico della provincia di Brescia, per poi illustrarci i prodotti che Truma produce in questo stabilimento. Insieme a Claudio Peli, Piccioli conduce con mano sicura lo stabilimento dall’alto dei suoi 35 anni di esperienza nel settore.

Fabrice ha trascorso gran parte della sua carriera in un’azienda che produceva regolatori per il gas, lavorando sia nel mercato domestico che in quello industriale. Durante questo periodo, ha individuato un’opportunità nel settore caravanning e ha iniziato a sviluppare prodotti e soluzioni specifiche per questo mercato. In quegli anni, Truma era uno dei principali attori del settore, ma c’erano anche nuovi concorrenti che stavano emergendo. La storia di successo di Gas Technology, poi divenuta Truma Industrial, testimonia l’importanza dell’audacia imprenditoriale, della fiducia e della

L’anima tutta italiana di Truma Group

In provincia di Brescia opera dal 2018 lo stabilimento di Truma Industrial, dove vengono prodotti regolatori di pressione, filtri e tubi ad alta pressione. Camper Professional è andata alla scoperta di questa importante realtà tutta italiana

collaborazione nel raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Attraverso l’impegno costante, l’innovazione e l’attenzione alle persone, Piccioli e il suo team hanno creato un’azienda di successo che continua a crescere e a conquistare nuove opportunità nel settore dei regolatori per il gas.

“I primi due anni sono stati dedicati alla progettazione e alla ricerca di soluzioni innovative,” racconta Fabrice Piccioli. “L’obiettivo era quello di sviluppare prodotti completamente nuovi, che potessero distinguersi da quelli già presenti sul mercato. Abbiamo lavorato intensamente, affittando due piccole stanze in provincia di Brescia, dove abbiamo allestito un laboratorio di progettazione. Le prime prove dei prototipi sono state effettuate in un ambiente controllato, per verificare il loro funzionamento in diverse condizioni di temperatura”.

L’azienda ha dovuto affrontare diverse sfide durante la fase di avvio. Era necessario ottenere l’omologazione dei prodotti, trovare lo stabilimento di produzione, pianificare le linee di automazione e assumere personale qualificato. Piccioli ha dedicato particolare attenzione alla selezione e allo sviluppo delle risorse umane, consapevole che il valore di un’azienda risiede nelle persone che la compongono. Dopo due anni e mezzo di duro lavoro e impegno, Gas Technology ha iniziato la produzione dei regolatori per il gas nel 2018, per diventare successivamente Truma Industrial - nell’ottobre 2020 - assumendo così una connotazione industriale più marcata. Per Piccioli, il successo di un’azienda dipende dall’impegno, dalla disponibilità e dalle competenze delle persone che vi lavorano. Inoltre, considera il suo ruolo di responsabile non solo quello di creare una struttura

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focus aziende truma industrial
Testo di Alessandro Cortellessa, foto Antonio Mazzucchelli Fabrice Piccioli

solida, ma anche di garantire un ambiente di lavoro sicuro e stimolante per i dipendenti. La visione imprenditoriale di Fabrice Piccioli è profondamente ispirata da Adriano Olivetti, il celebre imprenditore italiano noto per il suo approccio umanistico alla gestione aziendale. Piccioli crede che una fabbrica debba essere concepita come un luogo dove le persone possano trovare lavoro e uscire dalla precarietà occupazionale. Ha due missioni chiare: offrire opportunità di lavoro ai giovani e riqualificare persone di 50 anni o più che hanno perso il loro impiego. Le quote rosa in Truma Industrial sono molto elevate. Piccioli, infatti, ha scelto di impiegare principalmente donne perché hanno dita più sottili, ideali per lavorare con componenti di dimensioni ridotte, ma anche perché, oltre alla manualità, dimostrano grandi doti di flessibilità e attenzione.

“Un elemento chiave nella nostra cultura aziendale è l’adozione della filosofia Kaizen,” continua Piccioli. “Questo concetto, originario del

La garanzia estesa a cinque anni

Truma certifica la qualità dei suoi prodotti offrendo, per chi monta un impianto a gas completo, composto dai tre componenti (regolatore di pressione del gas, filtro del gas e tubi flessibili ad alta pressione con protezione antirottura) una garanzia estesa a cinque anni, che può essere attivata attraverso la registrazione sullo specifico sito www.truma.com/garanziaregolatori.

Giappone, si basa sul coinvolgimento dei dipendenti nel miglioramento continuo dei processi produttivi, del prodotto stesso e del luogo di lavoro. Ogni dipendente ha la possibilità di presentare idee e suggerimenti per il miglioramento. Queste idee vengono valutate da vari livelli di responsabilità all’interno dell’azienda e, se ritenute positive e applicabili, possono portare a premi in denaro per i dipendenti”.

La filosofia Kaizen favorisce l’empowerment dei dipendenti, incoraggiandoli a condividere le loro idee e contribuire attivamente all’innovazione e al miglioramento aziendale. Questo approccio favorisce anche un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante, dove ognuno può sentire di fare la differenza e contribuire al successo dell’azienda.

Un altro aspetto, fondamentale per il buon lavoro in azienda, ma che indirettamente influisce sulla qualità, è il limitatissimo turnover delle maestranze, a testimonianza del buon clima che regna nella fabbrica. In questo modo la competenza acquisita non viene dispersa facilmente e solo raramente è necessario sostituire un addetto, con tutti i possibili problemi legati all’inesperienza di chi comincia a lavorare.

Il processo produttivo

La gestione del processo produttivo avviene utilizzando i principi della Lean Manufacturing,

61 CAMPER PROFESSIONAL In collaborazione con
Linea assemblaggio valvola BBQ Point Linea assemblaggio regolatori gas Reparto assemblaggi e collaudi

che riducono la presenza di inventario e favoriscono il flusso continuo delle operazioni. Tramite i Kanban ogni componente è organizzato in cassettini etichettati, facilitando il controllo e l’accesso rapido alle risorse necessarie per assemblare i prodotti.

La filosofia di produzione Poka Yoke viene adottata per garantire precisione e sequenza nelle operazioni di assemblaggio. Questo sistema si basa sul rispetto di una sequenza specifica per il montaggio dei componenti, al fine di evitare errori umani. I cassettini si aprono automaticamente in sequenza, e se la sequenza non viene

rispettata, il processo si interrompe. Questo approccio riduce al minimo gli errori umani e punta a una produzione a scarto zero. Ogni prodotto è dotato di un numero di serie unico, che consente di risalire a ogni fase di produzione e alla materia prima utilizzata. Questo livello di tracciabilità è reso possibile tramite l’utilizzo di codici QR, che permettono ai clienti di identificare e ricondurre ogni articolo fino alla sua origine. Attraverso l’adozione di queste metodologie di produzione avanzate e l’impegno costante per la qualità e l’innovazione, Truma Industrial è riuscita a consolidarsi come un’azienda autonoma

Gli accessori Truma per la gestione del gas

Il catalogo Truma prevede una gamma completa di prodotti destinati alla gestione del gas: tubi ad alta pressione, filtri e soprattutto regolatori di pressione. Tutti i regolatori Truma dispongono di serie di un sensore d’urto (crash sensor) integrato, un dispositivo di intercettazione di sicurezza che consente, in conformità a quanto disposto dalla direttiva europea in materia, di poter usare l’impianto anche con il veicolo in movimento. Con i regolatori di pressione Truma è possibile quindi farlo in tutta tranquillità, perché in caso d’urto la valvola impedisce la fuoriuscita del gas.

Il regolatore si fa in tre La gamma di regolatori di pressione Truma prevede tre prodotti: il MonoControl CS (per gestire una singola bombola), il MonoControl CS T (da collegare all’eventuale serbatoio di GPL) e il DuoControl CS, capace di gestire in modo automatico la doppia bombola.

Caratterizzati tutti da un peso ridotto e dalla rapidità di montaggio, in caso di attivazione del crash sensor i regolatori MonoControl e DuoControl possono essere riarmati con

semplicità, grazie al pulsante di reset montato in posizione ben visibile. Il DuoControl, destinato a impianti con due bombole, prevede anche l’indicazione della bombola in uso e della disponibilità di gas, commutando automaticamente dalla bombola vuota a quella di riserva. Per un montaggio ideale il sistema è disponibile in variante verticale oppure orizzontale.

Gli altri accessori

Il sistema di gestione del gas di Truma prevede altri importanti accessori: il filtro, dispositivo fondamentale per preservare a lungo l’impianto del gas, e i tubi ad alta pressione. Il filtro protegge dalle impurità oleose, spesso presenti nel gas liquido delle bombole, filtrando anche fino al 99,9% degli aerosol, ottimizzando il funzionamento dell’impianto e delle apparecchiature a gas; adatto per tutti i vani portabombole, si apre facilmente senza bisogno di attrezzi, in modo da poter sostituire comodamente l’elemento filtrante con regolarità, massimizzando l’efficienza di tutto il sistema e migliorando la resa dei dispositivi che usano gas.

all’interno del gruppo Truma. La sua reputazione si basa non solo sulle competenze tecniche e sulla conoscenza del settore, ma anche sulla capacità di produrre in modo efficiente, riducendo al minimo i rischi e garantendo la soddisfazione del cliente.

Il collaudo

Il numero di valvole presenti in un camper dipende dalla dimensione del veicolo e dalla configurazione dell’impianto. Di solito, sotto il fornello, ci sono 3 o 4 valvole, a seconda delle dimensioni del veicolo. Durante il processo di collaudo delle valvole, il pezzo attraversa diverse fasi per garantire la sua qualità. Queste fasi di collaudo includono la bassa pressione, l’alta pressione, la tenuta e la portata. Una volta superato il collaudo con esito positivo, il pezzo viene inviato in una camera bianca dove viene marcato con un codice QR e un numero di tracciabilità utilizzando il laser. Questo processo consente di identificare univocamente il pezzo e monitorarne il percorso nel processo di produzione. Se il pezzo presenta dei problemi durante il collaudo, viene determinato il suo scarto in base alla tipologia di problema rilevato. Questo processo di scarto aiuta a identificare eventuali problemi o componenti difettosi che richiedono ulteriori indagini e correzioni.

Nei prossimi mesi l’azienda si trasferirà in un altro stabilimento non lontano dall’attuale che ha una superficie di 6.000 mq, anche in vista delle importanti sfide future su altri prodotti legati alla progressiva diffusione delle stufe con riscaldatore a gasolio.

62 CAMPER PROFESSIONAL focus aziende truma industrial
Claudio Peli Macchina di collaudo tubi alta pressione Macchina automatica produzione valvole gas Linea assemblaggio filtri gas Linea assemblaggio valvola di sicurezza Banco di collaudo valvole gas

Dometic presenta i condizionatori a tetto FreshJet FJX4

In estate, sole e caldo sono essenziali per una vacanza in campeggio, ma spesso il calore all’interno del camper può diventare insopportabile. È qui che entra in gioco la nuova serie FreshJet FJX4 di Dometic: potente, conveniente e piacevolmente silenziosa, crea le condizioni ideali per un sonno riposante

Ipremiati condizionatori a tetto Dometic sono un’ottima scelta da decenni, ma la serie FreshJet FJX4 offre migliori prestazioni di raffreddamento in tre classi di potenza: un modello entry-level con comandi manuali (1.500 watt) e due modelli elettronici con controllo touch (1.700 o 2.200 watt).

Dotati di compressore altamente efficiente, i nuovi condizionatori FJX4 creano temperature piacevoli all’interno del veicolo in tempi record – con un consumo energetico minimo e in modo silenzioso. Il sistema brevettato di purificazione aria, disponibile in dotazione o integrabile in un secondo momento, elimina batteri e cattivi odori.

Raffreddamento potente, facile da regolare

La serie FreshJet FJX4 vanta un diffusore completamente rinnovato. Ottimizzando forma e dimensione dei bocchettoni, la direzione del flusso d’aria può essere comodamente regolata con le dita. Temperatura e ventilazione possono essere regolate altrettanto facilmente, tramite pannello touch montato a filo sui modelli elettronici, oppure manopole sul modello entry-level. I modelli elettronici possono anche essere controllati con lo smartphone via apposita app.

Piacevolmente diverso: nuovo design FreshJet

Il design moderno e aerodinamico dell’unità a tetto cattura l’attenzione, anche grazie alla piacevole luce ambientale diffusa in tutto il veicolo.

FreshJet FJX4: clima perfetto per tutti

Grazie al design modulare, Dometic soddisfa tutte le esigenze.

64 CAMPER PROFESSIONAL focus aziende dometic
A cura della redazione

Caratteristiche qualitative

Tre modelli con potenze da 1.500 a 2.200 watt per soddisfare ogni esigenza di raffreddamento dell’aria nella cellula dei veicoli ricreazionali. Attenzione alla silenziosità durante il funzionamento, leggerezza ed efficienza sono caratteristiche comuni. I due modelli più potenti sono dotati di telecomando e possono essere controllati anche tramite app.

Condizionatore a tetto, 1.500 W, comandi manuali velocemente e deumidifica l’aria in cellula Funzionamento piacevolmente silenzioso per un sonno ristoratore Modello entry-level con comandi manuali per camper medio-piccoli Distribuzione aria ottimizzata con flusso potenziato e ridotta rumorosità Filtro antipolvere riutilizzabile - facile rimozione per la pulizia Basso peso per risparmiare carburante Design durevole e robusto

Dometic FreshJet FJX4 1700

Condizionatore a tetto, 1.700 W, comandi elettronici

Dometic FreshJet FJX4 2200

Condizionatore a tetto, 2.200 W, comandi elettronici

• Alte prestazioni per un raffreddamento ultra-rapido

• Funzionamento silenzioso

• Alta efficienza energetica e assorbimento ridotto

• Purificatore aria CleanAir: per un camper fresco e pulito

• Controllo remoto di serie

• Compatibile con l’app per smartphone Dometic

• Diffusore con pannello di comando touch e luce ambientale integrata (ordinabile separatamente)

(FJX4 1700 e FJX4 2200) assicurano invece un maggior comfort d’uso. Tutti i modelli sono disponibili in bianco o nero.

“La nuova serie FreshJet costituisce un vero cambiamento nel settore portando sul mercato una soluzione estremamente silenziosa, molto potente, ad alta efficienza energetica e nel complesso più ecocompatibile, dimostrando una chiara trasformazione in fatto di sostenibilità nella nostra offerta di prodotti,” ha dichiarato Raùl de la Fuente, Global Head of Product Management & Product Development, HVAC/ Climate - Dometic.

Certificazioni

(direttiva EMC / veicoli)

65 CAMPER PROFESSIONAL In collaborazione con
Dometic FreshJet FJX4 1500M
Dometic FreshJet FJX4 1500M Dometic FreshJet FJX4 1700 Dometic FreshJet FJX4 2200 max 5,5 m max 6 m max 7 m Capacità di raffreddamento 1.500 W 1.700 W 2.200 W Capacità di riscaldamento - 800 W 1.000 W Temperatura d’esercizio Da -2°C a +52°C Consumo in raffreddamento in riscaldamento <3,3 A3,3 A < 5,2 A 4,4 A < 5,2 A Tensione d’ingresso 220-240 V AC/50 Hz Protezione circuito necessaria in raffreddamento (e riscaldamento) 4 A 4 A 5 A Refrigerante Quantità di refrigerante CO2 equivalente Potenziale riscaldamento globale (GWP) R410c 380 g 0,793 t 2.088 R32 320 g 0,216 t 675 R32 360 g 0,243 t 675 Dimensioni (L x A x P) Esterno Interno 752 x 225 x 702 mm 579 x 59 x 518 mm 752 x 225 x 702 mm 579 x 48 x 518 mm 752 x 225 x 702 mm 579 x 48x 518 mm Oblò (L x P) 400 x 400 mm Spessore tetto 25-60 mm Peso 25,8 kg 29 kg 30,4 kg Distribuzione aria: Numero diffusori 2 (anteriore / posteriore) 4 (destra / sinistra / ant. / post.) 4 (destra / sinistra / ant. / post.) Aerazione 341 m3/h 318 m3/h 350 m3/h Funzionamento diffusori Regolabile Numero di velocità della ventola 6 (3 per raffreddamento e 3 per ventilazione) 4
- • • Peso 4,2
3,9
3,9
4 Controllo remoto
kg
kg
kg
Certificazione E

Quest’anno, Lippert esporrà al Salone del Camper 2023 all’interno dello stand di Euro Accessoires Italia, azienda del gruppo Trigano. Questa scelta è naturale poiché, in termini di prodotti storici, SiFi, anch’essa nel gruppo Trigano, ha rappresentato in modo esclusivo per oltre 20 anni tutti i prodotti del marchio Project 2000, acquisito da Lippert nel 2016. D’altra parte, grazie all’unione con Trigano, Lippert è ora uno dei clienti più importanti per questo distributore in Italia.

“Euro Accessoires non solo opera come distributore nel mercato dell’aftermarket, ma è anche responsabile del servizio post-vendita del Gruppo Trigano, che è di primaria importanza per noi,” dichiara Tommaso Gasparrini, Sales Manager After-Market Lippert Caravanning Europe. “Inoltre, il sistema di esposizione dei prodotti è simile a una fiera all’interno della fiera, poiché lo stand sarà diviso in aree riservate”. Data la tendenza generale delle aziende a ridurre i costi poiché il mercato non sta vivendo un periodo particolarmente dinamico, spiegano in Lippert, l’azienda ha preferito creare una par tnership con il distributore, offrendo comun que un’esposizione completa e di sicuro ap peal sia per i clienti finali sia per quelli professionali. Ci sarà un’area dedicata ai portabiciclette con i relativi accesso ri per l’inverno, un’area riservata agli oscuranti cabina, prodotti in Italia, e poi

Lippert al Salone del Camper 2023

Alla manifestazione parmense la società esporrà i suoi prodotti aftermarket e per professionisti all’interno dello spazio SiFi ed Euro Accessoires Italia. Pronta a partire la campagna Mega Winter Deal per la promozione del portabici per campervan R-Bike e dei suoi accessori invernali, a cominciare dal pratico portasci

A cura della redazione

le finestre, prodotte in Olanda, le camere Vision S e l’e-Rove, a marchio Furrion. “Naturalmente, lo spazio a disposizione è limitato e faremo delle scelte sia dal punto di vista commerciale che comunicativo, concentrandoci su ciò che vogliamo promuovere maggiormente,” dice ancora Gasparrini. “All’interno dei nostri cataloghi, i rivenditori che visitano la fiera troveranno l’intera collezione dei nostri prodotti. Voglio sottolineare che abbiamo altri distributori in Italia. Con Dimatec abbiamo una relazione diretta, che deriva da una lunga storia nel settore delle finestre. E da quando l’azienda è stata acquisita da Frankana, abbiamo una partnership ancor più articolata e di valore, che è effetto del rapporto già esistente sul mercato tedesco con questo importante player internazionale”.

La promozione Mega Winter Deal

Tommaso Gasparrini ha illustrato una nuova strategia di promozione, sottolineando l’importanza di creare interesse tra gli utenti finali e di sviluppare una campagna di vendita che coinvolga i distributori e i dealers. La prima iniziativa promozionale si concentrerà sul portabici per campervan R-Bike, e accessori correlati, che in questo momento è il prodotto di punta aftermarket dell’offerta Lippert in Europa. La campagna mira a generare una domanda da parte dei clienti finali che, a cascata, inviterà i distributori a effettuare nuovi ordini. Al fine di rendere l’offerta più interessante per i clienti, saranno applicati sconti speciali.

“La campagna Mega Winter Deal, che verrà presentata al Caravan Salon di Düsseldorf, sarà incentrata su R-Bike e permetterà ai rivenditori di effettuare ordini durante le fiere di settembre e ottobre con sconti importanti,” dice Gasparri-

“Mega Winter Deal” è una promozione che offre uno sconto del 20% sull’acquisto della R-Bike. Ci sono, però, alcune condizioni specifiche. R-Bike è disponibile in una quantità limitata di 1.000 pezzi nella variante “Total black”. Inoltre, è compatibile solo con i modelli Fiat Ducato del 2006 in poi o Ford Transit del 2014 in poi. La consegna dei prodotti acquistati tramite questa promozione è prevista tra novembre del 2023 e gennaio del 2024. È importante notare che i grossisti e i rivenditori che partecipano alla promozione sono obbligati ad acquistare, sul totale numerico di R-Bike da loro ordinati, un minimo di accessori pari al 30% (ad esempio, per 10 R-Bike ordinati dovranno acquistare 3 R-Skirun, o altri accessori analoghi). Infine, per poter beneficiare di questa offerta promozionale è necessario effettuare un ordine di pezzi il cui numero sia multiplo di 10 (quindi 10, o 20, o 30 eccetera).

Per ottenere ulteriori dettagli sull’offerta e approfittare dello sconto, è possibile contattare l’indirizzo email info-europe@lippertcomponents. com o chiamare il numero di telefono: +39 055 8293411.

ni. “Il 15 novembre la campagna verrà chiusa e sarà pubblicata una lista dei rivenditori aderenti all’offerta sul nostro sito. Entro la prima settimana di dicembre i prodotti saranno disponibili presso i rivenditori che hanno partecipato alla campagna. Sarà disponibile solo un numero limitato di prodotti, fino a esaurimento scorte. L’obiettivo è evitare che i rivenditori tengano i prodotti in magazzino per un tempo prolungato al fine di garantire un prezzo competitivo”. L’iniziativa sarà accompagnata anche da comunicazioni pubblicitarie sulle testate di settore europee e avrà come focus principale la Germania e l’Italia.

66 CAMPER PROFESSIONAL focus aziende lippert
Tommaso Gasparrini

Accoppiata vincente: R-Bike

Il portasci R-Skirun è il primo accessorio nato per il portabici Lippert R-Bike. Può trasportare fino a quattro paia di sci accoppiati, due paia di sci affiancati, un paio di sci e uno snowboard o due snowboard. Per garantire la sicurezza del carico, il sistema è dotato di un robusto sistema di bloccaggio con un pulsante di sgancio ergonomico e un lucchetto con doppia chiave (incluso). Come per l’intera linea R-Bike, anche R-Skirun è realizzato in alluminio anodizzato e PA iniettato di colore nero.

Una guarnizione in PVC, oltre a svolgere un ruolo strutturale nel trasporto e contenimento di sci e snowboard, protegge il prodotto dai graffi e dagli agenti atmosferici. Questo è particolarmente importante considerando che il portasci viene utilizzato principalmente durante la stagione invernale, esposto a temperature sotto lo zero, neve, vento e pioggia, oltre

all’usura derivante dall’installazione esterna su un camper. La sua installazione è semplice e si allinea alla filosofia di facilità d’uso e versatilità del progetto R-Bike. Per montare il portasci, è sufficiente rimuovere la culla dei binari portabici e sostituirla con le barre portatutto R-Bar (non incluse con R-Skirun). Successivamente, è possibile installare i due componenti del portasci. Le R-Bar sono l’accessorio base su cui sono sviluppati gli aggiornamenti del sistema, compreso il porta surf.

R-Bike è stato sviluppato da Lippert per i van basati sui modelli Fiat Ducato, Mercedes Sprinter, Ford Transit, Volkswagen Crafter e Renault Master. Questo prodotto si distingue per il suo peso intorno ai 10 kg, un sistema di fissaggio che non richiede l’utilizzo di viti o la perforazione della carrozzeria del veicolo e la possibilità di trasformarsi in un portatutto o, come in questo caso, in un portasci utilizzando appositi accessori. La funzione principale di R-Bike è il trasporto sicuro e pratico di due biciclette, anche elettriche, e grazie all’optional R-Bike 3Rail è possibile aggiungere una terza canalina per il trasporto di tre biciclette normali. È disponibile in diverse varianti di colore: bianco, grigio, nero e alluminio anodizzato. Lippert è determinata a continuare a innovare e ad ampliare la sua gamma di accessori per veicoli ricreazionali, anticipando le esigenze dei clienti e offrendo soluzioni che migliorano l’esperienza di viaggio e di svago. Con il portasci R-Skirun e i prossimi accessori dedicati a R-Bike, l’azienda si conferma come un partner affidabile per i proprietari di van e camper, offrendo prodotti di alta qualità che combinano funzionalità, praticità e design.

67 CAMPER PROFESSIONAL
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più R-Skirun

Telair lancia la nuova linea di condizionatori da tetto Total Black

Seguendo le ultime tendenze che vedono crescere le vendite di veicoli ricreazionali con carrozzeria colorata, l’azienda di Teleco Group ha realizzato il clima e-Van 7400HN, il Silent+ 8100HN e il DualClima 8400HN con livrea grigio scuro, tutti dotati di pompa di calore

A cura della redazione

Nella vita non è tutto solo bianco o nero. Ci sono in mezzo molte sfumature di grigio e, parlando di camper, anche molti altri colori. Che si tratti di una verniciatura su tutta la carrozzeria, solo sulla cabina o di un insieme di grafiche che adornano parte della cellula, i veicoli ricreazionali diversi dal tradizionale bianco stanno aumentando di numero. Tutti i più importanti costruttori stanno seguendo questa strada, dando vita

così a una tendenza che sembra ormai destinata a consolidarsi in tutta Europa. Questa varietà di colori e stili sta sempre più orientando gli utenti verso la scelta di accessori neri e grigi, che meglio si abbinano esteticamente a veicoli diversi da quelli bianchi. Teleco ha così deciso di espandere la sua offerta di prodotti Total Black fino ad includere, dopo i moduli fotovoltaici e le antenne TV, anche i condizionatori da tetto

Telair. Una volta montati sul veicolo, l’impatto complessivo è quello di un mezzo dal look accattivante e originale.

Le soluzioni Teleco che sono state ripensate per rispondere alle nuove esigenze estetiche sono tre, tutte dotate di un corpo protettivo realizzato in ABS grigio scuro. Per caratteristiche tecniche e prestazioni coprono un’ampia gamma di esigenze, essendo progettate per offrire il clima ideale sia ai piccoli van sia ai grandi motorhome.

clima e-Van 7400HN

Il condizionatore da tetto clima e-Van 7400HN è stato realizzato specificamente per veicoli furgonati compresi tra cinque e sette metri di lunghezza e offre una po-

68 CAMPER PROFESSIONAL focus aziende teleco
Caratteristiche tecniche clima e-Van 7400HN Silent+ 8100HN DualClima 8400HN Potenza di raffreddamento 7.200 BTU / 2,1 kW 8.100 BTU / 2370 W 8.500 BTU / 2,50 kW Potenza di riscaldamento 6.800 BTU / 2 kW 8.000 BTU / 2300 W 8.400 BTU / 2,46 kW Velocità ventilazione 3 + AUTO Alimentazione 230 V - 50 Hz Corrente assorbita media 4,1 A ❄️ 4,0 A ☀️ 4,8 A ❄️ 4,3 A ☀️ 4,3 A ❄️ 4,1 A ☀️ Corrente di spunto 18 A (150 m sec.) Potenza assorbita 950 W ❄️ 920 W ☀️ 1.100 W ❄️ 1.000 W ☀️ 990 W ❄️ 950 W ☀️ Generatore necessario 2.200 W Portata d’aria max 300 m3/h 450 m3/h 480 m3/h Peso 31 kg 36 kg 36 kg Dimensioni 71 x 61,9 x 23,2 cm 98 x 65 x 23,9 cm 98 x 65 x 23,9 cm Altezza diffusore d’aria 4,2 x 45 x 45 cm 4,2 x 45 x 45 cm 4,9 x 52 x 60 cm

tenza in raffreddamento di 7.200 BTU. Grazie alla pompa di calore, questo prodotto può gestire in modo efficiente anche il riscaldamento con una potenza di 6.800 BTU. La portata d’aria è di 300 metri cubi all’ora e questo prodotto si distingue per dimensioni estremamente ridotte (70,9 per 61,9 per 23,2 centimetri) e un peso contenuto in 31 chilogrammi.

Silent+ 8100HN

Il condizionatore da tetto Silent+ 8100HN è il prodotto più universale tra quelli proposti con la livrea Total Black: è pensato per veicoli ricreazionali con lunghezza compresa tra sei e sette metri e mezzo, ha una potenza di raffreddamento di 8.100 BTU (8.000 BTU in riscaldamento, grazie alla pompa di calore), una portata d’aria di 450 metri cubi all’ora e un peso di 36 chilogrammi.

DualClima 8400HN

Infine, il condizionatore DualClima 8400HN è adatto per veicoli con una lunghezza fino a otto metri, grazie a una potenza in raffreddamento che arriva a 8.500 BTU e a 8.400 BTU in riscaldamento, sempre con pompa di calore. La portata d’aria raggiunge i 480 metri cubi all’ora, mentre il peso rimane intorno ai 36 chilogrammi.

Tutti i condizionatori da tetto di Teleco utilizzano un gas refrigerante R32, che ha il più basso Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP 675) attualmente esistente sui condizionatori per mezzi mobili. Questo riduce del 70% il potere di inquinamento ambientale rispetto ai gas utilizzati fino a ora.

I tre condizionatori della linea Total Black sono dotati di telecomando e presentano un diffusore interno particolarmente piatto e con profilo a degradare sui lati che ne consente un agevole posizionamento senza creare interferenze con il mobilio del veicolo. Il prezzo dei condizionatori Total Black è uguale a quello degli analoghi prodotti bianchi già a catalogo.

Teleco sposa la filosofia

Total Black per pannelli solari e antenne

I Solar Black Panels

La linea dei Solar Black Panels è divisa tra moduli rigidi e moduli flessibili. Nel primo caso la gamma è composta da modelli con tre taglie di potenza (110/170/185 W). Con un’efficienza del modulo superiore al 20% (a seconda della versione), i Solar Black Panels si distinguono anche per il loro design elegante e funzionale, grazie agli spoiler aerodinamici integrati nel kit di montaggio, che consentono un minor attrito dell’aria quando il camper è in marcia.

I modelli disponibili sono i seguenti:

• TBS 110WS: efficienza modulo 20,5%, dimensioni 1.160x450x30 mm, peso (senza piedi) 6,3 kg.

• TBS 170WS: efficienza modulo 20,6%, dimensioni 1.230x670x30 mm, peso (senza piedi) 9 kg.

• TBS 185WS: efficienza modulo 20,6%, dimensioni 1.230x705x30 mm, peso (senza piedi) 10 kg.

Anche gli innovativi Black Coolflex sono disponibili in tre taglie, da 100/135/150 W. Con soli quattro millimetri di spessore, questi moduli sono considerati tra i più sottili del mercato. Questo non solo ne determina un peso molto contenuto (3,7 kg per il modello più piccolo), ma grazie alla doppia protezione in ETFE (etilene tetrafluoroetilene) offre anche una migliore resistenza termica agli agenti atmosferici.

I pannelli Black Coolflex monocristallini sono disponibili in tre modelli:

• TBCF 100 WS: efficienza modulo 22,4%, dimensioni 1.080x510x4 mm, peso (senza piedi) 3,75 kg.

• TBCF 135 WS: efficienza modulo 22,4%, dimensioni 1.080x680x4 mm, peso (senza piedi) 4,7 kg.

• TBCF 150 WS: efficienza modulo 22,6%, dimensioni 1.130x710x4 mm, peso (senza piedi) 4,7 kg.

A completare l’offerta c’è anche un modello completamente portatile (Black Portable Solar Panel) da 90 W. È un pannello monocristallino pieghevole diviso in tre parti che una volta chiuso ha un ingombro di 54 centimetri per 35, con uno spessore di 3. Da aperto è in grado offrire una potenza di 90 watt, che eroga a 12 o 18 volt a 5 ampère attraverso uscite DC, USB, QC 3,0 e USB.

Le antenne Total Black

Della linea Total Black fanno parte anche le antenne satellitari Telesat 65 e Flatsat 65 Classic e l’antenna omnidirezionale Wing-LAN 11 per la ricezione della televisione digitale terrestre. L’antenna Wing-LAN 11 integra anche un’antenna ad alta efficienza per la ricezione dei segnali cellulari fino al 5G. Il nuovo amplificatore dotato di filtro da 694 MHz è in grado di eliminare eventuali disturbi dovuti al recente passaggio della banda 700 MHz dalla TV digitale al 5G. Questo consente di migliorare la qualità dei segnali aumentando la velocità della connessione Internet ed evitando interruzioni nella trasmissione dei dati.

Per sfruttare le funzionalità di ricezione cellulare della nuova Wing-LAN 11 bisogna prevedere l’utilizzo di un router in grado di ospitare una SIM telefonica, che consente di distribuire il segnale in tutto il veicolo per navigare in rete, utilizzare le app e vedere le trasmissioni preferite anche in streaming.

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TBS 185WS, 170WS e 110WS rigidi TBCF 150WS, 135WS e 100WS flessibili

Innovazione costante nei prodotti e nella comunicazione

Fiamma ha intrapreso da tempo una strategia per semplificare la propria comunicazione B2C al fine di ampliare la propria base clienti. Questo approccio mirato ha come obiettivo quello di portare vantaggi significativi per la rete B2B, unica responsabile della vendita effettiva dei prodotti dell’azienda

Concentrandosi sulla semplificazione della comunicazione diretta con i consumatori finali, una strategia avviata con decisione già nel 2022, Fiamma, azienda leader mondiale nel mercato RV principalmente per la produzione di portabici e verande, mira ad ampliare la propria visibilità e ad attrarre nuovi clienti. Obiettivo finale è un impatto positivo sulla rete B2B, che trae vantaggio dalla crescente domanda generata grazie alla comunicazione più semplice ed efficace di Fiamma nel raggiungere la clientela, in particolare quella di nuova generazione e meno esperta.

Nuovo sito B2C

Nel 2022, Fiamma ha suddiviso chiaramente il proprio catalogo prodotti in due versioni: una tecnica a uso di professionisti e viaggiatori esperti e una più user-friendly per il cliente che si approccia al nostro mondo. Per la stagione 2023-24, Fiamma ha diversificato i cataloghi cartacei tra camper e furgonati, identificandosi nei diversi gradi di esperienza della clientela. Il Catalogo Prodotti Fiamma 2023, infatti, si distingue per la completezza, mentre il Catalogo completo per Minivan e Furgonati 2023 è

stato pensato per un utilizzo più semplice. Con queste due soluzioni, Fiamma è in grado di supportare sia la nuova clientela che necessita di un approccio user-friendly, sia i camperisti esperti, sia i professionisti della rete vendita e di assistenza tecnica. Ora, Fiamma lancia un ulteriore sviluppo della sua strategia anche sul piano della comunicazione digitale con un nuovo sito B2C, rivolto direttamente all’utente finale. Questa decisione è motivata dalla volontà dell’azienda di avvicinarsi alle nuove abitudini di acquisto del consumatore finale e soddisfare

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Testo e foto di Enrico Bona Giovanna Colombo, Responsabile della Comunicazione Fiamma

i suoi bisogni e le sue richieste in modo più efficace. Come si sa, oggi i consumatori cercano informazioni sui prodotti ed effettuano i propri acquisti principalmente attraverso lo smartphone. Con il lancio del nuovo sito B2C, Fiamma fornisce una piattaforma user-friendly e intuitiva, dalla quale i clienti, una volta individuato il prodotto che li soddisfa, possono contattare la rete vendita del proprio territorio per l’acquisto. “Questo nuovo canale di comunicazione ci permette di offrire un contatto diretto agli utenti finali, un servizio più personalizzato ed efficace, e di comprendere meglio le loro esigenze. Collaborando con i partner tecnici e commerciali, ora siamo ancora più strutturati per potenziare la rete di distribuzione e garantire una presenza capillare sul mercato,” dice Giovanna Colombo, Responsabile della Comunicazione Fiamma. “La clientela del settore veicoli ricreazionali e i veicoli stessi stanno evolvendo. Oltre ai camperisti esperti, sta crescendo il numero di nuovi amanti dell’outdoor che, seppur meno preparati, sono altrettanto entusiasti. Questo nuovo tipo di clientela proviene da esperienze di acquisto in altri settori, che Fiamma ha individuato come strategiche anche nel nostro settore di prodotti”

L’azienda è orgogliosa della vastità delle informazioni contenute dai propri cataloghi digitali e cartacei completi, ma riconosce che questo poteva, in passato, disorientare i clienti meno esperti. Lo sviluppo della nuova piattaforma online, completamente user-friendly, capace di offrire in modo molto semplice informazioni essenziali ma efficaci, agevola la comprensione del prodotto e del suo utilizzo per qualsiasi tipo di camperista e caravanista. Il sito è mobile responsive e ad esso seguirà lo sviluppo, a breve, di un’app gratuita dedicata specificamente all’esperienza utente. Inoltre, dal sito semplificato B2C, restano comunque accessibili, attraverso la navigazione, anche tutte le informazioni più specifiche che costituiscono il catalogo tecnico. Potenziare la comunicazione B2C porta grandi vantaggi soprattutto alla rete vendita e ai tecnici e professionisti che, grazie agli investimenti di Fiamma in tale direzione, acquisiscono un nuovo strumento di interfaccia con il cliente, mantenendo l’esclusiva nella vendita dei prodotti dell’azienda. Inoltre, la comunicazione semplificata induce i consumatori a richiedere informazioni dettagliate e assistenza proprio alla rete vendita, favorendo gli acquisti e, nondimeno, la fidelizzazione dei clienti.

La gamma Carry-Bike Pro si aggiorna Fiamma, inoltre, presenta un’importante evoluzione della sua gamma di portabici best-seller: Carry-Bike Pro. Questo aggiornamento ha introdotto un tubo ovale e una speciale canalina Plus, entrambi più robusti in termini di peso, resistenza alla torsione e flessione. Grazie a questa modifica significativa, è stato possibile unificare i modelli precedentemente distinti per le biciclette elettriche e quelle tradizionali, riducendo la gamma a soli due modelli: Pro e Pro C. Questa significativa modifica strutturale, abbinata alla canalina Plus, per altri modelli di portabici ha permesso di unificare le versioni standard ed E-Bike semplificando enormemente le scelte disponibili per i clienti che possono ora trasportare facilmente sia biciclette elettriche che tradizionali utilizzando un unico sistema e beneficiando anche di un risparmio economico.

Nuovo sistema di aggancio del portabici per furgonati

Anche nel segmento portabici per van, Fiamma introduce una piccola ma significativa rivoluzione nel design. Il nuovo sistema modulare offre una maggiore flessibilità e funzionalità, grazie alla suddivisione in due componenti principali: il frame, l’aggancio al veicolo, e il Carry-bike, che costituisce il modulo di trasporto delle bici. Il vantaggio di questo nuovo sistema è la possibilità di scegliere tra diversi modelli di frame, per Fiat Ducato, Mercedes Sprinter e Volkswagen Crafter. I modelli disponibili possono ospitare due bici elettriche o tre normali, con un peso compreso tra i 35 e i 50 chili. Questa varietà consente ai proprietari di van di adattare con versatilità il portabici al veicolo sostituendo, se necessario, soltanto il frame o soltanto il carry-bike. Anche il modello semplificato per due biciclette, da 35 kg di portata, è ora modulare e si abbina a diverse barre di installazione, che a loro volta sono sviluppate specificatamente per Ducato, Sprinter, Crafter e Transit.

Fiamma, in anteprima mondiale al Caravan Salon Düsseldorf 2023, presenta F43van, ultimo nato della vasta gamma di tendalini in catalogo. F43van è un tendalino ad arganello, da parete, con un design compatto, studiato per integrarsi al meglio con l’estetica dei principali minivan in uso nel mercato. Le sue caratteristiche innovative sono: attacco magnetico per l’apertura del tendalino a scomparsa nelle cuffie, predisposizione LED integrata nel cassonetto, bracci rinforzati con sezione ridotta, staffa standard

inclusa, abbinabile alle staffe specifiche dei veicoli in circolazione, guide a scomparsa per l’installazione della Room Van Premium o altri accessori, palina telescopica con snodo rinforzato, adatta ai minivan anche con tetto a soffietto.

71 CAMPER PROFESSIONAL In collaborazione con
FIAMMA F43van

L’assemblea annuale di Assocamp e l’intervento del presidente

In occasione del suo consesso annuale, l’associazione ha evidenziato la necessità di trovare soluzioni innovative per contrastare le difficoltà attuali e sfruttare le opportunità offerte dal mercato dei camper. La collaborazione tra gli associati, l’offerta di servizi professionali e la diversificazione delle offerte rappresentano le chiavi per superare i momenti difficili e cogliere le sfide future con successo

L’assembleaannuale di Assocamp si è tenuta con successo il 22 maggio 2023, con la partecipazione di numerosi membri dell’associazione. Durante il discorso di apertura, Ester Bordino, presidente di Assocamp, ha condiviso i risultati di un sondaggio anonimo condotto tra gli associati, evidenziando le sfide e le preoccupazioni che il settore dei camper sta affrontando attualmente.

La diminuzione delle vendite e la fatica nel raggiungere nuovi clienti

Ester Bordino ha sottolineato che nonostante l’ottimismo suscitato dalla ripresa

del settore dopo la pandemia, l’aumento irrazionale dei prezzi, la crisi economica ed energetica, le tensioni internazionali e la diminuzione del potere d’acquisto hanno allontanato molti potenziali clienti. Ha evidenziato che, nonostante alcuni segnali positivi come l’arrivo di nuovi clienti in fiere e concessionarie, l’immatricolato nel 2023 ha registrato ancora un calo del 19% nei primi quattro mesi dell’anno.

I risultati del sondaggio Assocamp ha indetto un sondaggio anonimo tra i propri soci che ha visto la partecipazione del 70% degli iscritti. I risultati eviden-

ziano diverse problematiche. L’83,3% delle aziende ha dichiarato una diminuzione delle vendite di veicoli nuovi dal settembre precedente. Inoltre, il 56% dei centri associati ha notato una riduzione dell’afflusso di pubblico nelle concessionarie. Circa l’80% delle aziende ha lamentato l’assenza di una nuova clientela disposta ad affrontare i prezzi elevati dei camper e solo il 18,3% ha riscontrato un arrivo significativo di tale clientela. Le principali ragioni per cui i potenziali clienti sono in difficoltà a effettuare l’acquisto sono i prezzi troppo alti, i tassi di finanziamento elevati, l’incertezza sul prezzo finale, la mancanza di garanzie sulle consegne e an-

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A cura della redazione
Ester Bordino

che, spesso, la scarsa qualità dei mezzi. “Chiederemo alle case costruttrici degli strumenti e delle condizioni particolari per poter aumentare le flotte dei veicoli a noleggio,” ha detto la presidente. “L’aumento elevato dei prezzi dei veicoli ha conseguentemente aumentato anche tutti i relativi costi di gestione, come per esempio gli interessi sui costi dei finanziamenti e i valori delle polizze assicurative. Se non si troveranno degli strumenti adeguati, non si riuscirà ad aumentare le flotte e a soddisfare la domanda di potenziali clienti, in quanto il noleggio è anche la chiave per aumentare l’offerta di veicoli usati

L’elenco delle problematiche che noi concessionari ci troviamo ad affrontare, oltre a quelle appena elencate, è anche legato ai lavori in garanzia. A fronte di una qualità non sempre all’altezza delle aspettative, abbiamo rimborsi orari troppo bassi e che non tengono conto anche del tempo che si perde nell’espletare tutte le pratiche burocratiche. I costruttori, oltre a chiedere alla rete una maggiore professionalità, dovrebbero in primis loro metterci in condizione di soddisfare i clienti nel post-vendita inviando i ricambi in tempi accettabili e fornirci tempari adeguati ai tempi di lavorazione necessari per gli interventi di garanzia da effettuare”.

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In collaborazione con
Albino Guatteri

La necessità di diversificare e offrire servizi professionali

Ester Bordino ha sottolineato l’importanza di adattarsi alle nuove richieste e alla nuova clientela, evidenziando la necessità di offrire servizi sempre più professionali per distinguersi dai concorrenti improvvisati. Ha invitato i concessionari a mantenere i propri siti internet aggiornati, a rispondere prontamente alle e-mail dei clienti e a utilizzare i social media per incrementare la visibilità delle aziende. La formazione continua del personale è stata evidenziata come un elemento fondamentale per migliorare la professionalità nel settore.

“La clientela ‘alto spendente’ al momento si è vista ben poco e anche la campagna promozionale lanciata da APC con importanti investimenti per migliorare l’immagine del turismo all’aria aperta, per ora, non ha dato grossi risultati, ma si sa che questi messaggi per essere recepiti hanno bisogno di tempo”, ha detto ancora la presidente. “I costruttori hanno favorito in questi ultimi tre anni l’esportazione dei veicoli all’estero penalizzando l’Italia nel momento in cui la domanda stava crescendo. Ora che anche il mercato estero è in affanno con delle diminuzioni importanti in alcuni paesi, è probabile che vengano offerti più mezzi ai concessionari italiani Ma attenzione, perché vedendo l’andamento in calo dell’immatricolato degli ultimi mesi, potrebbe succedere, e qui uso il condizionale, di ritrovarsi in autunno con dei mezzi invenduti a piazzale mentre, di contro, le aziende, per recuperare quote di mercato, potrebbero decidere di produrre delle “Limited Edition” con prezzi più appetibili. Questa eventualità va tenuta in considerazione nel momento in cui andremo a fare nuovi ordini o accettiamo veicoli, improvvisamente diventati liberi e pronti. Dovremmo evitare di ricadere nel meccanismo degli sconti per liberare i nostri piazzali”.

Collaborazione e accordi strategici: Bordino ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra colleghi e della condivisione di idee per affrontare le nuove sfide del mercato. Ha ringraziato i partner strategici di Assocamp, come Agos, Autofacile, Conforgest, B&B Assicurazioni, Wurth e Subito.it, per il supporto continuo fornito alle aziende associate. Inoltre, ha ricordato l’importanza di avvalersi del supporto di consulenti legali esperti per ottimizzare contratti e modulistica.

Il presidente ha concluso il suo discorso invitando gli associati a partecipare al meeting riservato ai titolari d’azienda, che si terrà il 26 e 27 novembre, come momento di confronto, scambio di opinioni e formazione con consulenti esperti. Ha sottolineato che la collaborazione, la professionalità e l’adattamento alle nuove richieste del mercato sono fondamentali per superare le sfide attuali e costruire un futuro di successo per il settore dei camper.

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iniziative assocamp

Riflessioni sul settore e le sfide dell’industria dei camper

Vittorio Dall’Aglio, presidente onorario di Assocamp, ha tenuto un discorso di grande rilevanza sullo stato attuale del settore del turismo e sulle sfide che l’industria dei camper sta affrontando. In un contesto di inflazione crescente e costi energetici in aumento, Dall’Aglio ha sottolineato la preoccupazione per il potere d’acquisto dei clienti e l’impatto sul settore dei camper. Nonostante una ripresa nel turismo e nella ristorazione, il settore dei camper ha sperimentato un calo significativo delle immatricolazioni e una tendenza negativa nelle visite alle concessionarie

Il problema dei prezzi e dei finanziamenti

Dall’Aglio ha attribuito la situazione attuale al notevole aumento dei prezzi dei camper, che ha superato quello di altri settori come barche, auto, moto, arredamento e trasporti su gomma. Secondo il presidente onorario di Assocamp, tale incremento è il risultato di un eccesso di speculazione da parte dei produttori, che ha reso l’acquisto di un camper un lusso al quale molti non possono permettersi di accedere. Allo stesso tempo, i costi di finanziamento sono aumentati per tutti, incluso il settore dei camper, rendendo le rate dei mutui un peso finanziario per le famiglie.

La necessità di trovare soluzioni alternative

Dall’Aglio ha sottolineato la necessità per gli imprenditori del settore dei camper di trovare alternative per far fronte alle sfide attuali. Ha citato l’esempio dei servizi come un’opzione complementare alle vendite di nuovi camper, affermando che ciò non dovrebbe sostituirle, ma potrebbe offrire una nuova prospettiva di business. Ha fatto notare come molte industrie, come il settore delle calzature e dell’abbigliamento, abbiano già abbracciato l’idea del noleggio anziché dell’acquisto, consentendo ai clienti di pagare un canone mensile per utilizzare un prodotto senza la necessità di possederlo.

L’importanza di una riflessione strategica

Dall’Aglio ha sottolineato l’importanza per gli imprenditori di dedicare del tempo alla riflessione strategica. Ha paragonato l’azienda al corpo umano, evidenziando che se una parte del corpo non riceve il flusso sanguigno, rischia di andare in necrosi. Allo stesso modo, se una parte dell’azienda non funziona correttamente, l’intera impresa ne risente. Pertanto, è cruciale per gli imprenditori identificare e migliorare le aree che non rendono al massimo.

Il cambiamento come opportunità

Dall’Aglio ha sottolineato il cambiamento in atto nel mondo, evidenziando come alcune tendenze globali abbiano già portato a nuovi modelli di business in settori diversi. Ha citato l’esempio di aziende che offrono servizi di noleggio per scarpe o abbigliamento, anziché venderli, come un’opportunità da esplorare nel settore dei camper. Ha sottolineato che l’industria deve essere pronta a evolvere e adattarsi ai nuovi modelli di consumo, come dimostrato da aziende come Philips che forniscono “luce” anziché solo lampadine.

Il discorso di Vittorio Dall’Aglio ha posto l’accento sulle sfide che l’industria dei camper sta affrontando in un contesto di inflazione crescente e costi finanziari in aumento. Ha evidenziato la necessità di trovare soluzioni alternative, come i servizi di noleggio a lungo termine, e di dedicare più tempo alla riflessione strategica per mantenere le aziende competitive. Ha invitato il settore a considerare il cambiamento come un’opportunità per evolvere e adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato.

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Analisi di mercato: le tendenze degli utenti online nel settore dei camper e delle caravan

L’analisi di mercato nel settore RV evidenzia che gli italiani sono motivati da libertà, autonomia e comodità offerte da questo tipo di vacanza. In particolare, i giovani della fascia 20-40 anni preferiscono i van. Il noleggio è molto popolare, con l’89% degli intervistati che preferisce questa opzione per il primo approccio al camper

Tra le aspettative riguardo ai servizi forniti dagli operatori del settore, il noleggio è una delle principali richieste, indicata dal 20% dei partecipanti. L’assistenza post-vendita, la personalizzazione del veicolo e la formazione sull’utilizzo sono altre richieste comuni. Quando si tratta di acquisto, i fattori predominanti sono il rapporto qualità-prezzo, il supporto tecnico post-vendita e la possibilità di provare il veicolo prima di comprarlo. La ricerca “Analisi di mercato per Assocamp” condotta da GAP Consulting ha utilizzato sofisticati strumenti digitali per esplorare le tendenze e i comportamenti degli utenti online nel settore dei camper e delle caravan. Questi strumenti hanno superato la semplice integrazione di dati provenienti da Google e dai social media, includendo avanzate piattaforme di analisi SEO e di ricerca delle parole chiave, nonché servizi di monitoraggio delle tendenze per esaminare i cambiamenti nel tempo nelle ricerche degli utenti e nell’interesse del pubblico. I dati raccolti sono stati correlati e integrati con informazioni ottenute attraverso interviste dirette a un campione di utenti che non hanno mai posseduto un camper o una caravan. Queste interviste sono state svolte in collaborazione con Dynata, la più grande piattaforma mondiale di dati first-party e analisi di mercato, che raggiunge 62 milioni di consumatori e professionisti in tutto il mondo.

Panoramica dei risultati dell’analisi di mercato

L’analisi di mercato ha preso avvio dall’analisi del potenziale di mercato e dei macro trend nell’interesse degli utenti nel settore dei camper e delle caravan. È emerso un aumento significativo dell’interesse nel 2020, con un aumento del 10,7% in Europa, seguito da una contrazione del 16% nel 2021. In Italia, la contrazione totale è stata del 7,7% in linea con la tendenza europea. Questi dati confermano le precedenti osservazioni sul mercato.

La ricerca ha inoltre evidenziato che la maggior parte dei proprietari di camper appartiene alla fascia di età superiore ai 55 anni (53,6%), mentre la fascia di età inferiore ai 55 anni rappresenta il 46,4%. Tuttavia, i millennial e la generazione Z, compresi tra i 18 e i 34 anni, sono le generazioni che mostrano maggiori intenzioni di acquistare un camper per la prima volta o come secondo acquisto, con il 78% che preferisce un modello nuovo.

Tendenze e comportamenti degli utenti online

L’analisi delle tendenze online ha rivelato un costante aumento delle ricerche legate all’argomento dei camper negli ultimi 5 anni in Italia. L’interesse per i camper è diffuso su tutto il territorio nazionale, con una maggiore concentrazione nel centro-nord del paese. Le parole chiave correlate alle ricerche includono “area camper”, “sosta camper”, “noleggio” e “usato”, indicando l’interesse degli utenti per l’economicità e l’utilizzo dei camper. L’analisi delle piattaforme social ha mostrato che Facebook e Instagram presentano un pubblico stimato tra gli 8,2 milioni e i 9,7 milioni di utenti interessati alle tematiche dei camper e delle caravan, con una predominanza femminile. TikTok, sebbene di nicchia, ha attirato l’attenzione di circa 300.000 utenti interessati a questi argomenti, principalmente appartenenti a fasce di età più giovani.

Il sondaggio: Profilazione del target di potenziali clienti

Il sondaggio è stato condotto in Italia su circa 500 utenti interessati all’acquisto o al noleggio di un camper nei prossimi due anni. Il campione di utenti è stato selezionato in modo da rappresentare un pubblico interessato

in modo specifico al settore dei camper. Il questionario ha incluso domande volte a comprendere le caratteristiche demografiche, il comportamento, lo stato sociale e la capacità di spesa degli utenti.

Il campione ha mostrato una prevalenza di utenti tra i 31 e i 50 anni, con un interesse maggiore nella fascia di età tra i 31 e i 40 anni e tra i 41 e i 50 anni. La fascia di età inferiore ai 30 anni ha mostrato un maggiore interesse nel noleggio dei camper, indicando un cambiamento nel comportamento dei giovani utenti abituati al car sharing e a soluzioni di mobilità alternative.

Le risposte al sondaggio hanno evidenziato anche una predominanza femminile tra i partecipanti. Questo ha confermato l’analisi iniziale sull’interesse specifico delle donne nel settore dei camper.

Sulla base dei dati presentati, emerge che una significativa percentuale degli utenti ha intenzione di noleggiare un camper (30,7%) e che il 23,4% ha intenzione di acquistarlo. Inoltre, il 30,7% ha già noleggiato in passato e il 15% è già possessore di un camper. Questo conferma che il noleggio di camper è una realtà consolidata e non solo un’ipotesi.

Per quanto riguarda il budget per l’acquisto di un camper o di un caravan, la maggioranza degli utenti (48%) indica un budget compreso tra i 20.000 e i 40.000 euro. Ci sono poi il 25% degli utenti che ha un budget tra i 40.000 e i 60.000 euro, il 22% con un budget inferiore a 20.000 euro e il 5% con un budget superiore ai 60.000 euro. Questi dati indicano che c’è un segmento di utenti interessato a camper più economici e che potrebbe essere utile focalizzare le iniziative di marketing su questa fascia di prezzo.

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iniziative assocamp
Gabriele Ferretti

Le preferenze di viaggio degli utenti mostrano che il 22,5% desidera viaggiare senza bisogno di pianificazione, il 22% preferisce viaggiare con la famiglia, il 20% cerca viaggi brevi, l’18,5% preferisce vacanze all’aria aperta, il 16% si orienta verso viaggi lunghi e una piccola percentuale lo utilizzerebbe per lavoro e attività commerciali. Questo indica che il target di riferimento per le iniziative di comunicazione e marketing è interessato a viaggiare in modo flessibile e senza troppi vincoli.

Per quanto riguarda le destinazioni di viaggio, il 50% degli utenti preferisce destinazioni di medio raggio, il 30% opta per viaggi più lunghi, il 12% sceglie destinazioni a breve raggio e il 9% non si è espresso in merito. Questi dati indicano che le destinazioni di viaggio principali sono quelle raggiungibili senza troppi spostamenti lunghi.

Per quanto riguarda le fonti di informazione per l’acquisto o il noleggio di un camper, il 34% degli utenti fa riferimento a siti web specializzati, il 23% considera importanti le fiere, mentre il 43% si basa sui consigli di amici e parenti. Questi dati suggeriscono che le aziende del settore dovrebbero considerare iniziative di marketing online, ma anche strategie per sfruttare la promozione passaparola da parte dei clienti soddisfatti.

Conclusioni

In conclusione, l’analisi sull’età, il reddito e le preferenze degli utenti può aiutare a definire strategie di marketing mirate. Ad esempio, si osserva che le fasce d’età più attive sono quelle tra i 31 e i 50 anni, che le famiglie con figli costituiscono una parte significativa del target di riferimento e che gli interessi principali riguardano l’escursionismo, l’arte e la cultura.

Quando si tratta di scegliere un camper o un caravan, la caratteristica più ricercata dagli utenti è la comodità e lo spazio interno. Al secondo posto si trova la dotazione di accessori e servizi, seguita dalla sicurezza. Questi elementi possono guidare le decisioni di acquisto e di marketing, evidenziando l’importanza di offrire camper confortevoli e ben attrezzati.

I dati presentati possono essere utilizzati per sviluppare strategie di marketing efficaci, focalizzandosi sulle esigenze e le preferenze del target di riferimento. È importante fornire un’assistenza post-vendita di qualità, offrire la possibilità di personalizzare i veicoli, considerare opzioni di noleggio e fornire informazioni e supporto tecnico ai clienti. Inoltre, è essenziale considerare le diverse fasce d’età, i budget disponibili e i canali di comunicazione preferiti dagli utenti.

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di Ludovica Sanpaolesi

Tra poche settimane si inaugura la kermesse nazionale dedicata a camper, caravan e tempo libero: uno strumento anche di marketing

Salone del Camper 2023: è partito il conto alla rovescia

Sabato 9 settembre 2023, a Fiere di Parma, si apriranno le porte della nuova edizione del Salone del Camper, un evento ormai atteso da molti appassionati e occasione imperdibile anche per i neofiti.

Il Salone del Camper 2022 si è chiuso con una affluenza importante: oltre 110.000 visitatori, risultato che colloca il Salone italiano al secondo posto in Europa tra le fiere specializzate di settore, dopo il Caravan Salon di Düsseldorf. Quest’anno si parte quindi con un precedente importante, ma ogni anno è una storia a sé e, dunque, la sfida di attirare un numero ancora superiore di visitatori è assolutamente aperta. Fiere di Parma e APC, organizzatori dell’evento, stanno mettendo in campo investimenti e risorse importanti per cercare di raggiungere questo obiettivo.

Le premesse affinché anche questa edizione del Salone sia un successo ci sono tutte, anche se - come sappiamo - il comparto sta attraversando un periodo “fluido”, in cui i segnali provenienti dal mercato appaiono talvolta contrastanti e “a macchia di leopardo”, quindi non sempre facili da interpretare. Sappiamo che esiste un pubblico nuovo (peraltro molto variegato e difficile da circoscrivere nel perimetro di un profilo specifico) che si sta avvicinando al mondo del plein air, con motivazioni spesso diverse, ma accomunate dalla voglia di emozione e tempo libero. Vorremmo quindi condividere con i lettori di Camper Professional una riflessione riguardante il significato del Salone del Camper per il nostro comparto in Italia. Il Salone è certamente un momento concreto di tipo commerciale in cui domanda e offerta si incontrano. Questa peculiarità è fondamentale ed è cer-

tamente un elemento principe. Ma il valore del Salone del Camper va misurato “soltanto” sul numero di camper, caravan, accessori e componenti venduti oppure il Salone riveste un’importanza e una valenza più ampie? Noi crediamo che il Salone del Camper sia fondamentale per avvicinare il nuovo pubblico al mondo del caravanning e del turismo all’aria aperta, fornendo una cornice emozionale all’interesse nascente. In un Paese, come l’Italia, dove la cultura del turismo open-air non è sviluppata in modo così radicato come in altri mercati, primi fra tutti Francia e Germania, la fiera del camper assolve anche alla funzione di essere uno strumento di marketing per il nostro settore: il visitatore percepisce di poter diventare parte di una community e di realizzare i propri sogni di libertà, tempo libero, hobby, sport e altro. Insomma, il Salone può rappresentare quel momento che fa “scattare la scintilla” a chi non si era mai avvicinato prima al mondo del camper e della caravan. Certo, sarebbe ingenuo aspettarci che l’interesse possa trasformarsi subito in acquisto. Sappiamo che i tempi di “conversione” dal momento in cui parte l’interesse per un bene semidurevole come il camper, fino alla decisione di acquisto, non sono certo poche settimane o pochi mesi. Il marketing però ci insegna che se non creiamo quei momenti di “spettacolo”, di aggregazione e di “sogno”, come può essere una kermesse dedicata a questi temi, difficilmente velocizzeremo la conversione da interesse ad acquisto. Per questo la valenza del Salone del Camper, a nostro avviso, va al di là dei risultati di vendita. www.salonedelcamper.it

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Direttore

APC in prima linea per chiedere l’aumento del peso massimo per la patente “B” a 4.250 kg

Sono in pieno svolgimento i colloqui tra APC e gli europarlamentari italiani chiamati a decidere, assieme ai colleghi degli altri Paesi UE, riguardo alla proposta di revisione della Direttiva sulle Patenti presentata dalla Commissione Europea lo scorso mese di marzo. Di concerto con la European Caravan Federation (ECF), APC sta interloquendo con gli europarlamentari del Belpaese per spiegare le motivazioni alla base della richiesta di alzare il tetto del peso massimo consentito a 4.250 kg per le patenti B, per tutti i camper.

Sono già state numerose le interlocuzioni di APC con gli eurodeputati italiani di tutte le parti politiche. Gli incontri, che si sono svolti sia in presenza che in videocall, sono stati caratterizzati da un’atmosfera cordiale e di ascolto da parte degli interlocutori.

APC ha in particolare sottolineato la valenza sociale ed economica del turismo in camper, evidenziandone l’importanza per lo sviluppo turistico, soprattutto per i territori italiani cosiddetti “minori”. Anche l’aspetto relativo al minor impatto ambientale della vacanza in camper rispetto ad altri tipi di vacanze, primo fra tutti alla vacanza in aereo+hotel, è stato oggetto di sottolineatura da parte di APC. Anche il fatto che l’Italia sia il terzo Paese produttore di camper in Europa rappresenta un elemento di primo piano. Le interlocuzioni proseguiranno nei prossimi mesi.

La campagna pubblicitaria di APC

Sta continuando senza sosta la campagna pubblicitaria di APC per la promozione del camper “Vivi la libertà con stile. Scegli il camper”, che è anche il messaggio degli spot televisivi da 15 e da 30 secondi, che APC ha realizzato per promuovere il camper quale strumento “cool & trendy” per il tempo libero e con l’obiettivo di ottimizzare l’immagine del camper e dei suoi utilizzatori. La comunicazione social, digital e print continua ad affiancarsi alla campagna TV, iniziata sui canali RAI e SKY nello scorso mese di febbraio e tutt’ora in corso sui canali SKY, grazie a una pianificazione che si sta svolgendo sull’arco di sei mesi. Tutte le azioni di comunicazione hanno una comune “call to action”, ovvero invitano a visitare la landing page di APC “sceglilcamper.it”. Al 30 giugno 2023 i visitatori di sceglilcamper.it sono stati oltre 450.000, un numero davvero significativo, che ci ha confermato di essere sulla strada giusta con l’azione di marketing intrapresa nell’ultimo anno. Rilevante anche il numero degli utenti che hanno ricercato una concessionaria su sceglilcamper.it: oltre 11.000 sono infatti state le ricerche, a partire dalla funzione “Cerca il concessionario più vicino a te”. La campagna digital, social e print continuerà anche in agosto. Diamo appuntamento anche agli appassionati di cucina, che nel mese di agosto troveranno la pubblicità APC sul più autorevole mensile italiano di esperienze gourmet: “La Cucina Italiana”.

Sardegna e Campania spingono sull’accoglienza del turismo in camper

Ci fa piacere evidenziare come si stia sviluppando una rete trasversale di interesse, da parte delle Regioni, verso il turismo in camper. Si è concluso il 20 giugno 2023 il Bando lanciato dalla Regione Sardegna con la pubblicazione dei 42 Comuni sardi risultati vincitori, i quali otterranno finanziamenti per la realizzazione di aree sosta camper per un importo complessivo di quasi due milioni di euro. Si tratta di uno stanziamento regionale di grande rilievo che porterà sviluppo turistico anche nelle aree interne della Sardegna ed aiuterà a destagionalizzare la presenza di turisti sull’isola.

La Regione Campania sta muovendo i primi passi

con una dimostrazione chiara del proprio interesse verso questo tipo di turismo. Su iniziativa dell’On. Tommaso Pellegrino, e con il supporto tecnico/ consultivo di alcune associazioni di settore, tra cui APC, è stata approvata una nuova legge regionale (la n. 14 del 5 luglio 2023). Tale legge identifica con precisione, anche dal punto di vista normativo, le aree di sosta camper, le loro dotazioni, i tempi consentiti di sosta e fa un primo passo prevedendo un piccolo stanziamento già per il 2023. A prima vista può sembrare cosa da poco. A nostro avviso, invece, è il segno di una nuova consapevolezza a cui diamo il benvenuto.

79 CAMPER PROFESSIONAL
Nella foto l’europarlamentare On. Nicola Danti con Ludovica Sanpaolesi

Presidente Promocamp di Luigi Boschetti

Promocamp Italia senza sosta

Pavia Ospitale: con questo titolo Promocamp Italia ha tenuto un convegno il 6 maggio scorso a Pavia, dando seguito al fortunato e frequentato format che sta portando in giro per l’Italia per sensibilizzare gli organi politici periferici rispetto alla necessità di incrementare l’ospitalità del turismo itinerante.

Dopo le tappe di Montichiari e Bologna, aventi valenza regionale e dedicate quindi rispettivamente alla Lombardia e all’Emilia-Romagna, su pressante richiesta di alcuni politici nazionali che hanno particolarmente a cuore la crescita del turismo itinerante nell’area pavese ho quindi deciso di trasferirmi per un giorno in riva al Ticino. L’evento si è svolto in concomitanza a un piccolo evento fieristico presso il Palazzo delle Esposizioni di Pavia, nello spazio incontri messo gentilmente a disposizione dall’organizzatore della fiera, Dea Servizi.

È interessante notare come, per l’occasione, il sottotitolo dell’evento abbia subito un’integrazione; al tradizionale “Turismo, economia e lavoro, le aree di sosta come strumento di sviluppo”, per l’occasione è stato aggiunto “aspettando il Giubileo e Milano-Cortina 2026”. È infatti opinione diffusa che i due grandi eventi che si svolgeranno nel 2025 e nel 2026 porteranno in Italia diversi milioni di turisti, parte dei quali viaggeranno con il proprio veicolo ricreazionale e saranno facilmente intercettabili se il tessuto nazionale dell’ospitalità subirà in tempi rapidi l’agognato adeguamento in termini di quantità, diffusione, qualità.

Come sempre nutrito il panel degli oratori, moderati come di consueto dal giornalista Massimo Lucidi, tra cui si ergeva per contenuti lo speech della professoressa Valeria Minghetti del CISET dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; ma ancor più interessante è stata la parte del successivo dibattito, cui hanno preso parte attivamente rappresentanti delle istituzioni provinciali presenti, dai sindaci di alcuni piccoli centri al rappresentante del Comune di Pavia, al sindaco del Comune con la più bella piazza d’Italia, Vigevano. Degno di particolare menzione è stato l’intervento del sindaco di Chignolo Po, Claudio Bovera, che come case history ha parlato del progetto di mettere a sistema una serie di Comuni rivieraschi per facilitarne la fruizione da parte di camperisti e caravanisti, con diverse aree di sosta, percorsi e altre opportunità che consentiranno ai turisti di fare di questi luoghi la base di partenza per meravigliose escursioni naturalistiche, ma anche di visite a Pavia e Milano. Nel corso del confronto finale è stato accolto e rilanciato il contenuto del mio intervento di benvenuto - introdotto da un video-saluto dell’Onorevole Alessandro Cattaneo, ex Sindaco di Pavia ma ancora attivamente partecipe nelle questioni della città - dove ho esortato tutta la classe politica - a partire da quella centrale rappresentata per l’occasione dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio - a mettere in campo ogni strumento per far sì che la realizzazione di nuove aree di sosta per i veicoli ricreazionali goda di un corridoio privilegiato per l’espletamento di tutte le formalità burocratiche, affinché sia possibile passare rapidamente dal progetto alla realizzazione e non vengano perse tante opportunità che oggi naufragano prima ancora di iniziare di fronte all’incertezza dei tempi della macchina statale.

80 CAMPER PROFESSIONAL
L’Associazione degli Imprenditori del Turismo all’Aria Aperta realizza una nuova tappa del suo format convegnistico
associazioni promocamp
Gian Marco Centinaio e Luigi Boschetti
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