Camper Professional Italia 23

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L’editoriale di Antonio Mazzucchelli

Ci sono numeri che si scrivono quasi da soli, perché succedono tante cose belle, importanti, vere. E poi ci sono numeri che, quando rileggi le bozze, ti sorprendono per la completezza, la varietà e il valore dei contenuti. Ed è merito soprattutto, se non esclusivamente, della qualità dei giornalisti italiani e stranieri, con cui ho l’onore di collaborare per ogni edizione. Il numero 23 di Camper Professional Italia richiede tempo per essere letto, compreso, analizzato e apprezzato. Uno strumento unico per supportare chi lavora in questo settore a capire dove sta andando il mercato e quali sono i punti di forza e le criticità. E non è solo un modo di dire: le statistiche europee aggiornate che pubblichiamo in queste pagine ci mostrano luci e ombre del settore. I camper tornano a crescere, le caravan faticano. Ma l’Italia, dopo anni di stallo, sta rialzando la testa con un +31% nei primi mesi del 2025. A Berna, all’incontro al meeting annuale dell’industria del caravanning (MELVI), abbiamo avuto l’occasione di ascoltare tante voci interessanti – da chi guida grandi marchi a chi conosce il mercato da dentro. Il messaggio? Serve cambiare passo. Essere più agili, più

veloci, più coraggiosi. E forse anche un po’ più uniti. E a proposito di unione, proprio da questa esigenza è nata la prima edizione del Caravanning Dealers Forum: un confronto aperto tra l’associazione dei concessionari tedeschi (DCHV) e la nostra Assocamp con l’idea, ambiziosa, ma concreta, di creare una federazione europea della distribuzione. Il dado è tratto, vediamo quali saranno le risposte delle altre associazioni nazionali. Infine, lasciatecelo dire con un pizzico d’orgoglio: siamo davvero soddisfatti della seconda edizione dei Camper Professional Awards. Un’occasione per dire grazie – a modo nostro – a chi porta valore, idee, energia in questo nostro piccolo, ma affascinante, mondo. Dai marchi italiani che conquistano i mercati internazionali, ai dealer che fanno la differenza con il loro approccio umano, fino a chi nelle istituzioni comincia finalmente a investire nel plein air comprendendone le potenzialità finora ancora poco sfruttate. Insomma: è un numero che vi invitiamo a leggere, ma soprattutto a rileggere. Perché è pieno di spunti, di dati, di volti. E – speriamo – anche un po’ di passione. Quella che ci muove, da sempre.

Sommario

• 8 Convegno – Turismo all’Aria Aperta Italia leader in Europa, ma resta il gap nelle aree di sosta camper

• 10 Mercati – Europa Il mercato dei veicoli ricreazionali tra resilienza e contrazione

• 14 Camper Professional Award Riconoscimenti alle eccellenze italiane del settore

• 20 Iniziative – Caravanning Dealers Forum Italia e Germania a confronto

• 32 Intervista con Bernhard Kibler La solidità del brand Dethleffs

• 36 A tu per tu con Claudio Crosiglia C’era una volta “The King of the Toilet”

• 40 Report Melvi 2025 Il gotha del settore si incontra a Berna

• 46 Focus aziende – AL-KO AL-KO Vandoies: 55 anni di eccellenza e innovazione

• 48 Focus aziende – AL-KO VTE ONDA due soluzioni, due mercati, una sola filosofia

Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli

Caporedattore: Paolo Galvani

• 50 Focus aziende – Airxcel CAN: design italiano, visione globale

• 52 Focus aziende – Dimatec Il futuro di Dimatec tra continuità e innovazione

• 54 Focus aziende – Lippert Manifattura italiana, personalizzazione e flessibilità

• 56 Focus aziende – Teleco Telair: una risposta per ogni esigenza di climatizzazione

• 58 Report Fit Your Camper 2025 Record di espositori, pubblico, entusiasmo

• 70 Salone del Mobile - Milan Design Week Milano si accende di creatività

• 74 Associazioni – APC Il futuro è camper

• 76 Focus Hobby Leader del mercato globale partendo da un garage

Team editoriale: Enrico Bona, Renato Antonini, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Francesco Rossi, Giovan Battista Bertolani, Terry Owen, David Guest Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina

Stampa: Pixarprinting SpA - Quarto d’Altino (VE) - 30 maggio 2025

Email: redazione@camperprofessional.com

Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967

Periodicità: Trimestrale

Registrazione del Tribunale di Milano n. 179 del 2/9/2019

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Grazie ai camper, ad aprile il mercato tedesco dei veicoli ricreazionali mostra segni di ripresa

Il mercato tedesco dei veicoli ricreazionali mostra segnali di ripresa nel mese di aprile 2025, in particolare per il segmento degli autocaravan. Secondo i nuovi dati del Caravaning Industrie Verband (CIVD), ad aprile sono stati immatricolati 10.487 nuovi autocaravan, registrando un significativo aumento del 12,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Questo risultato vede un recupero dopo un inizio d’anno più lento a causa della Pasqua “tardiva”, che aveva mantenuto le immatri-

colazioni di febbraio e marzo al di sotto dei livelli del 2024. Il settore delle caravan ha invece registrato un calo contenuto ad aprile, con 2.615 nuove immatricolazioni, pari a una diminuzione del 4,9% rispetto all’aprile 2024.

Considerando il periodo gennaio-aprile 2025, il quadro complessivo rimane contrastante. Le immatricolazioni totali di veicoli ricreazionali si attestano a 32.117 unità, con una diminuzione del 7,7% rispetto ai primi quattro mesi del 2024. Nello specifico, le immatricolazioni di autocaravan nel cumulato annuo mostrano un calo del 6,0%, attestandosi a 27.376 unità. Le caravan registrano una flessione del 5,4% nel periodo gennaio-aprile, con 7.356 unità immatricolate.

Il Caravanning Dealers Forum sulle pagine francesi de La Tribune

Sul numero più recente de La Tribune, bimestrale ufficiale dell’Associazione dei Concessionari di Camper e Caravan francese (DICA), trova spazio un servizio dedicato al Caravanning Dealers Forum, l’incontro organizzato dai nostri giornali Camper Professional Italia e Camper Professional Deutschland, svoltosi il 3 aprile 2025 presso la fiera Fit Your Camper a Erba. L’articolo propone una sintesi dei temi affrontati durante il dialogo tra Ester Bordino, presidente di Assocamp (Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per il Campeggio), e Ariane Finzel, direttrice generale della tedesca DCHV (Deutscher Caravaning Handels-Verband e.V.). Un confronto costruttivo, in cui sono emerse sia le differenze che i punti di contatto tra le due realtà associative. Uno scambio di idee fortemente voluto dal nostro direttore Antonio Mazzucchelli, che ha rilanciato l’idea di costituire una federazione europea tra le associazioni di concessionari, con l’obiettivo di costruire un percorso condiviso di crescita, promuovere il dialogo tra professionisti del settore e dare vita a iniziative comuni a livello internazionale. Un altro passo importante verso una maggiore integrazione del comparto europeo del caravanning, per affrontare insieme le sfide del futuro.

Nonostante la flessione nel cumulato, la forte crescita delle immatricolazioni di autocaravan ad aprile suggerisce una dinamica positiva in corso. Daniel Onggowinarso, amministratore delegato del CIVD, aveva già evidenziato come la domanda da parte degli acquirenti privati rimanesse elevata e come il mercato dell’usato continuasse a essere vivace. I dati di aprile sembrano confermare questa tendenza per il segmento degli autocaravan, sostenuto dall’inizio della stagione turistica.

Knaus Tabbert comunica i risultati finanziari del primo trimestre 2025

Il produttore tedesco Knaus Tabbert ha pubblicato i dati relativi a ricavi e utili del primo trimestre del 2025. Nei primi tre mesi del 2025, l’azienda ha registrato un calo del 21,5% del fatturato consolidato, pari a 295,6 milioni di euro, rispetto ai 376,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo è stato principalmente attribuito all’interruzione della produzione e al volume produttivo ridotto rispetto al periodo precedente. Alla fine del 2024, infatti, l’azienda ha avviato un ampio programma di riduzione dei costi, che ha incluso anche una sospensione della produzione. Le rimanenze di prodotti finiti e lavori in corso (variazione delle scorte) si sono ridotte di 55,5 milioni di euro nei primi tre mesi del 2025, a fronte di un incremento di 9,1 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA rettificato ha subito un calo del 78% rispetto al fatturato, attestandosi a 8,5 milioni, principalmente a causa della prolungata sospensione della produzione a inizio anno e della minore performance operativa complessiva (nel 2024 era pari a 38,8 milioni). Di conseguenza, il margine EBITDA rettificato è sceso al 2,9%, contro il 10,3% dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli effetti delle misure adottate e previste, inclusi gli interventi sulla struttura dei costi, dovrebbero manifestarsi nel corso del 2025. Knaus Tabbert ha generato un flusso di cassa operativo positivo pari a 16,6 milioni di euro nei primi tre mesi del 2025, rispetto ai 6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il flusso di cassa da attività di investimento è sceso significativamente a 2 milioni nel primo trimestre del 2025, contro i 4,9 milioni dell’anno precedente. Il free cash flow di 14,6 milioni di euro è stato ottenuto soprattutto grazie a misure di ottimizzazione del capitale circolante. Inoltre, le esigenze di investimento sono risultate inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024, concentrandosi quasi esclusivamente su sostituzioni e investimenti di prodotto.

Assocamp: Ester Bordino riconfermata Presidente con un nuovo Consiglio Direttivo

Il 5 maggio 2025 si sono svolte le elezioni per il nuovo Direttivo di Assocamp (Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio), punto di riferimento per rivenditori, manutentori, noleggiatori di veicoli ricreazionali e rivenditori di attrezzature per il turismo all’aria aperta in Italia, con più di 200 affiliati e rappresentante di oltre il 90% dei concessionari italiani. L’assemblea dei soci ha riconfermato Ester Bordino, titolare di Caravanlanghe (Treiso, CN), nel suo ruolo di Presidente, riconoscendo e premiando il lavoro svolto durante il precedente mandato. Con lei, un nuovo Consiglio Direttivo, parzialmente rinnovato rispetto a quello degli ultimi cinque anni, unendo continuità e innovazione: alcuni concessionari hanno lasciato il posto ai propri figli, segnando un importante passaggio generazionale. In questo modo si rafforza il legame con la storia dell’associazione, ma con una visione proiettata verso il futuro, più giovane e con una maggiore rappresentanza femminile. Ester Bordino, soddisfatta, custodisce e valorizza l’esperienza di questi ultimi cinque anni, ma è già proiettata e fiduciosa per quanto riguarda i prossimi: “Sono soddisfatta del lavoro fatto in questi cinque anni e dei risultati ottenuti dall’Associazione,” dichiara Bordino, “in particolare di aver contribuito alla creazione di nuove aree di sosta in Italia, grazie al dialogo con Ministeri e Regioni, e di aver ottenuto il codice ATECO specifico per la nostra attività. Rimane un obiettivo ancora aperto l’estensione dell’IVA al 4% per agevolare le persone con disabilità e le loro famiglie nell’acquisto e nell’adattamento di autocaravan, per cui continueremo a batterci. Sono orgogliosa anche del lavoro svolto per promuovere la cultura del turismo all’aria aperta al di fuori del nostro settore, attraverso attività di relazioni pubbliche e ufficio stampa che hanno fatto parlare del fenomeno camper sulle principali testate e televisioni a diffusione nazionale. E continueremo a sensibilizzare gli utenti su problematiche come quelle del noleggio abusivo tra privati e dei rischi per la sicurezza dovuti al fai-da-te su impianti sensibili come quelli del gas e dell’elettricità”.

Il Consiglio Direttivo 2024–2029 di Assocamp Monia Auguadro, Comocaravan (Grandate, CO); Stefano Bonometti, Automarket Bonometti (Altavilla Vicentina, VI); Manuela Giannecchini, Pionieri Village Srl (Massa e Cozzile PT); Adriano Colella, Camper One (Chivasso, TO); Monica Magli, Magli di Ughi Lidia (BO); Mario Romano, Romano Caravans (Sant’Anastasia, NA); Mattia Brusa, Mondial Camper (Orcenico Inferiore, PN); Maurizio Tiberi, Tiberi Camper (Frosinone, FR); Milena Caruggi, Vacanze 2000 (Monza, MB); Mirko Carozzi, Sanrocco (Varese); Roberto Schiavolin, Caravan Schiavolin (Ozzero, MI); Federico Pons, Pons Camper e Caravan (Barberino Tavarnelle, FI); Andrea Coatto, Italia VR Group (Druento, TO); Vincenzo Cirillo, SACI (Agnadello, CR); Paolo Berta, Barbera Caravan (Castel Boglione, AT); Fabio Calza, Gira Gira (Origgio, VA); Vittorio Costantini, Centro Caravan Costantini (Roma, RM).

Trigano: i risultati del primo semestre 2025

Il Gruppo Trigano ha reso noti i risultati del primo semestre dell’esercizio 2025, registrando un fatturato pari a 1.675 milioni di euro e un utile operativo ricorrente di 144,1 milioni di euro. All’inizio del 2024, il mercato dei veicoli ricreazionali ha vissuto un repentino passaggio da una carenza a un surplus di prodotti, a causa del passaggio dalla normativa Euro 6d alla Euro 6e, con conseguente sovrapproduzione di camper in tutto il settore. Per fronteggiare la situazione, Trigano ha deciso di ridurre la produzione fin dall’inizio dell’anno fiscale, in modo da riportare rapidamente i livelli di inventario a valori sostenibili. Nel semestre sono stati consegnati 21.458 camper a distributori interni ed esterni, con un calo del 19,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, grazie alle migliori performance della rete distributiva integrata, la riduzione complessiva dei volumi di vendita si è contenuta al 17,1%. Il fatturato del primo semestre 2024/2025 si attesta quindi a 1.675 milioni di euro, con una diminuzione del 16,5% su base annua a perimetro e tassi di cambio costanti. L’utile operativo ricorrente consolidato è stato di 144,1 milioni di euro, pari all’8,6% del fatturato, rispetto al 12,8% registrato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Considerando imposte per 36,6 milioni di euro e oneri finanziari netti per 1,5 milioni di euro, l’utile netto del semestre si è attestato a 105,7 milioni di euro, pari a 5,47 euro per azione, in calo del 41,4%. Il patrimonio netto consolidato di Trigano è salito a 1.988,8 milioni di euro al 28 febbraio 2025. Trigano segnala che, dopo una breve battuta d’arresto dovuta a incertezze economiche e politiche, il mercato europeo dei camper ha ripreso a crescere nel mese di aprile nei principali mercati del gruppo: +11,8% in Francia, +7,9% in Germania, +40,9% in Italia e +8,6% in Spagna.

Lippert: risultati solidi nel primo trimestre 2025

LCI Industries ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre del 2025, evidenziando come flessibilità operativa, diversificazione strategica ed efficace gestione dei costi siano stati i principali fattori alla base della crescita redditizia dell’azienda. Le vendite nette del primo trimestre hanno superato il miliardo di dollari, con un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo è stato del 7,8% delle vendite nette, in crescita rispetto al 6% registrato nel primo trimestre del 2024. Il rapporto mostra anche un EBITDA rettificato pari a 110,9 milioni di dollari, ovvero il 10,6% delle vendite nette, in aumento del 23% su base annua. L’aumento delle vendite nette rispetto all’anno precedente è stato trainato principalmente da un incremento di 65,2 milioni di dollari nelle vendite nette del segmento OEM rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel mese di aprile 2025, le vendite nette consolidate sono state di circa 392 milioni di dollari, in crescita del 3% rispetto ad aprile 2024, principalmente grazie a un aumento dell’8% nelle vendite OEM dei settori adiacenti e del 7% nelle vendite OEM del settore RV, parzialmente compensati da un calo del 13% nelle vendite internazionali.

Mercedes-Benz celebra la produzione di 5 milioni di van Sprinter

Il colosso automobilistico tedesco Mercedes-Benz ha recentemente celebrato la produzione e la consegna del suo cinquemilionesimo van Sprinter, proprio nell’anno in cui il modello festeggia il suo 30° anniversario. Il veicolo che ha permesso all’azienda di raggiungere questo importante traguardo è stato un eSprinter completamente elettrico, consegnato a uno dei clienti fleet di Mercedes-Benz, la società di logistica FedEx. Il van è stato assemblato nello stabilimento di Charleston, South Carolina, negli Stati Uniti –un impianto che ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita dello Sprinter in Nord America negli ultimi 20 anni.

“La produzione globale di cinque milioni di van Sprinter e la celebrazione del 30° anniversario del modello testimoniano il suo successo duraturo,” ha dichiarato Thomas Klein, a capo di Mercedes-Benz Vans. “Questo traguardo riflette l’impegno dei nostri team, la fiducia dei nostri clienti e l’evoluzione continua di un veicolo che ha definito il segmento dei van di grandi dimensioni per tre decenni. Siamo orgogliosi di questo patrimonio e guardiamo con entusiasmo al futuro, mentre continuiamo a guidare il progresso nel settore dei veicoli commerciali”.

Lanciato nel 1995 come successore della serie Mercedes TN (T1), lo Sprinter si è rapidamente affermato come punto di riferimento non solo nel mondo dei veicoli commerciali, ma anche tra i costruttori di veicoli ricreazionali. Marchi come Hymer, Thor Motor Coach e Carthago offrono oggi motorhome e camper van basati sul Mercedes-Benz Sprinter, insieme a molti altri produttori più piccoli che ne sfruttano l’affidabilità. Oltre che negli Stati Uniti, lo Sprinter e l’eSprinter vengono prodotti anche negli stabilimenti di Düsseldorf e Ludwigsfelde in Germania. Johannes Kellermann, Presidente e CEO di Mercedes-Benz Vans LLC, ha aggiunto: “L’assemblaggio del cinquemilionesimo Sprinter nel nostro stabilimento di Charleston sottolinea l’importanza del nostro van per il mercato statunitense. Un grande ‘grazie’ va a tutto il team locale: con il loro contributo possiamo offrire ai nostri clienti la qualità e l’innovazione che si aspettano da Mercedes-Benz Vans”.

Regione Piemonte: oltre 1,7 miliardi per il turismo itinerante

La Regione Piemonte rafforza il proprio impegno a favore del turismo itinerante, stanziando oltre 1,7 milioni di euro per sostenere nuovi interventi destinati a camperisti e viaggiatori in movimento. Le risorse, distribuite tra le annualità 2025 e 2026, permetteranno di finanziare ulteriori 33 Comuni grazie allo scorrimento della graduatoria del bando approvata a marzo. Con questo nuovo stanziamento, la dotazione complessiva dell’iniziativa sfiora i 3,7 milioni di euro, portando a 68 il numero totale dei Comuni beneficiari. Il bando è stato promosso con il supporto del Fondo Unico Nazionale per il Turismo e mira alla realizzazione o all’ammodernamento di aree di sosta attrezzate.

“Il turismo itinerante è una leva strategica per valorizzare il territorio, in particolare le aree interne e i borghi meno coinvolti dai flussi turistici tradizionali,” affermano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore al Turismo Marina Chiarelli. “Questo nuovo stanziamento rappresenta una risposta concreta a un bisogno reale e permette di dare seguito agli impegni assunti con i Comuni che hanno presentato progetti validi e ben strutturati. L’elevato numero di richieste dimostra l’esistenza di un interesse forte, che la Regione intende sostenere con interventi continui e mirati”.

FIAT Professional lancia il nuovo sito: un passo avanti nella strategia digitale del marchio

FIAT Professional compie un passo in avanti nella sua evoluzione digitale annunciando il lancio del nuovo sito web, inizialmente per l’Italia e destinato a essere progressivamente esteso anche agli altri mercati. La riprogettazione della piattaforma segna un momento importante nella visione digitale del brand, con l’obiettivo di offrire un’esperienza utente più fluida, coerente e incentrata sulle esigenze dei clienti. Il nuovo sito si propone come uno stru-

mento chiave per rafforzare il legame tra FIAT Professional e i suoi utenti. Con un’interfaccia più intuitiva e trasparente, la piattaforma consente di accedere facilmente alle informazioni, confrontare i modelli e interagire con il marchio. Inoltre, attraverso il sito web diventa possibile anche avere informazioni riguardo la disponibilità e la consegna dei veicoli, con una forte attenzione ai servizi post vendita. I clienti hanno a disposizione sezioni dedicate per approfondire le proprie conoscenze su metodi di ricarica, tempi e autonomia, oltre a poter integrare i servizi necessari, come il noleggio e le soluzioni finanziarie. Un aspetto rilevante della nuova piattaforma è la riorganizzazione della presenza digitale della divisione veicoli commerciali: FIAT Professional viene ora posizionata come una realtà distinta all’interno dell’ecosistema FIAT, pur mantenendo una piena integrazione con il brand principale. Questo con-

sente un’identità più chiara e riconoscibile per il marchio dedicato ai professionisti, offrendo al contempo un’esperienza digitale omogenea e completa. Il sito introduce nuove funzionalità pensate per semplificare e potenziare la scelta del veicolo. Le pagine dedicate ai modelli sono state riprogettate per offrire una panoramica completa di tutti i veicoli: specifiche dettagliate, opzioni di configurazione, immagini di alta qualità e, soprattutto, un nuovo strumento di confronto. Gli utenti possono così selezionare diversi modelli e confrontarli rapidamente in base alle proprie esigenze operative, ottenendo risultati personalizzati. FIAT Professional ha inoltre lavorato per migliorare la velocità di navigazione, ottimizzando il sito per i dispositivi mobili e riducendo i tempi di caricamento. La presenza di un numero verde e di una sezione contatti dedicata consente di entrare rapidamente in contatto con il team del brand, rafforzando l’impegno dell’azienda nel creare un dialogo diretto e costruttivo con la propria clientela.

Il Gruppo Erwin Hymer si espande: presentato il nuovo brand Corigon

Il Gruppo Erwin Hymer (EHG) ha annunciato che durante l’estate del 2025 arricchirà il proprio segmento “best-price”, lanciando un nuovo marchio di camper e van: Corigon.

Il nome è composto dalle due parole inglesi “core” (cuore, nucleo) e “go on” (progresso e partenza), andando a rappresentare un approccio pragmatico, ma moderno: massima funzionalità, layout collaudati e standard affidabili per viaggi senza pensieri. Il marchio è rivolto ai nuovi acquirenti di camper e sarà posizionato nella fascia di prezzo più bassa del gruppo EHG. Comprenderà camper semintegrali e van, unendo una qualità comprovata a un rapporto qualità-prezzo particolarmente interessante. In un comunicato ufficiale, EHG ha dichiarato che il marchio Corigon si concentrerà su vari aspetti:

• Conquista di nuovi segmenti di mercato: Corigon si rivolge a clienti attenti al prezzo, che finora non hanno trovato una soluzione adeguata alle proprie esigenze;

• Concetti di veicoli ottimizzati: i modelli si basano su serie già collaudate, ma vengono adattati alle esigenze della fascia di prezzo più conveniente, per offrire il massimo rapporto qualità-prezzo;

• Utilizzo efficace delle sinergie: il marchio beneficia delle capacità di sviluppo e produzione del Gruppo Erwin Hymer per realizzare veicoli di alta qualità a un prezzo molto competitivo;

• Espansione mirata della rete di vendita: il lancio di Corigon sarà accompagnato da un’espansione strategica della rete di concessionari, adattata alle esigenze dei singoli mercati europei. Il marchio verrà lanciato inizialmente in Germania e Francia nel 2025.

Truma iNet X Connect è disponibile presso rivenditori specializzati

Truma ha annunciato che il tanto atteso modulo iNet X Connect è ora disponibile presso rivenditori specializzati in tutta Europa. Questo modulo intelligente consente ai camperisti di gestire da remoto, tramite rete mobile e app dedicata, i dispositivi connessi al sistema Truma iNet X installati sulla propria caravan o sul proprio camper. Il controllo remoto è possibile durante i viaggi e in gran parte dell’Europa, ad eccezione di Andorra, Bosnia-Erzegovina, Kazakistan, Moldova, Ucraina, Turchia, Bielorussia e Russia. L’app Truma iNet X consente anche di monitorare a distanza lo stato dei dispositivi connessi. La connessione di iNet X Connect può essere effettuata sia da un rivenditore specializzato che dall’utente finale. Il modulo può essere collegato sia al pannello Truma iNet X (Pro) che direttamente al nuovo sistema di climatizzazione Aventa di seconda generazione. Il prezzo consigliato al pubblico è di 399 euro. Con l’acquisto si ottiene automaticamente un pacchetto di servizio di 2 anni, che si attiva al primo utilizzo tramite l’app Truma iNet X. Al termine dei primi due anni, è possibile acquistare pacchetti da 30 o 365 giorni, rispettivamente al costo di 7 e 69 euro. I pacchetti non si rinnovano automaticamente, ma possono essere acquistati tramite l’app. Il servizio include la fornitura dell’infrastruttura digitale, il controllo remoto tramite Truma Cloud, l’attivazione della eSIM (eUICC), la copertura dei costi per l’utilizzo della rete mobile (incluso il roaming) e lo sviluppo e la manutenzione per soddisfare i requisiti di cybersicurezza. Per utilizzare il servizio è necessaria una connessione mobile sia per iNet X Connect che per il dispositivo su cui è installata l’app Truma iNet X. Truma offre inoltre una garanzia di due anni sia per il pannello Truma iNet X (Pro) che per iNet X Connect.

Adria celebra importanti traguardi produttivi nell’anno del 60° anniversario

Il produttore sloveno di veicoli ricreazionali

Adria celebra quest’anno il suo 60º anniversario con due significativi traguardi nella produzione. L’azienda ha recentemente registrato la produzione e la vendita del suo 55.000º van camperizzato e del suo 100.000º motorhome, festeggiando i risultati nello stabilimento di Novo Mesto, in Slovenia. Il 2025 non rappresenta solo il 60º anniversario dell’azienda, ma segna anche 20 anni dalla costruzione dello stabilimento di Novo Mesto, 20 anni dallo sviluppo della celebre caravan Action e 20 anni dal lancio del primo motorhome integrato di Adria, il Vision. In una dichiarazione pubblicata sul proprio sito web, Adria ha affermato: “Ricordiamo

– anche se il marchio Adriatik, con cui inizialmente commercializzavamo i motorho -

me, è stato registrato già nel 1968, – che la produzione di motorhome è iniziata solo diversi anni dopo, a causa delle difficili condizioni economiche. Tra il 1986 e il

1992, la produzione si svolgeva a Deinze, in Belgio. La produzione di motorhome a Novo Mesto è iniziata nel 1998, mentre la produzione dei van presso lo stabilimento di Novo Mesto risale al 1995”.

È interessante notare che, in 60 anni, sono stati prodotti e venduti oltre 725.000 veicoli ricreazionali – tra caravan, motorhome e van – sotto il marchio Adria. La società ha pubblicato sul proprio sito ufficiale una serie di articoli dedicati ai modelli iconici della sua lunga storia e si prevede che celebrerà questo importante anniversario in modo speciale in occasione del Caravan Salon di Düsseldorf, che si terrà dal 29 agosto al 7 settembre.

Italia leader in Europa, ma resta il gap nelle aree di sosta camper

Si è tenuto il 17 marzo a Milano, a Palazzo Lombardia, il convegno “Turismo all’aria aperta”, un’occasione per analizzare lo stato dell’arte del turismo itinerante e delle aree di sosta camper in Italia. All’evento hanno partecipato rappresentanti istituzionali e delle principali associazioni di settore, tra cui Daniela Santanchè, Ministra del Turismo, e Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia

Durante il suo intervento, la ministra Santanchè ha sottolineato l’importanza strategica del turismo all’aria aperta, definendolo un asset fondamentale per la crescita del settore turistico italiano. “Il turismo è un’industria cruciale per il no stro Paese e dobbiamo comprendere come siano cambiati i comportamenti dei turisti dopo la pandemia. Oggi si preferisce stare all’aria aperta, anche nelle città durante l’inverno” , ha dichiarato. La Santanchè ha poi evidenziato come il comparto abbia generato un fatturato di 8 miliardi di euro, con 11,4 milioni di arrivi e un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente. Inoltre, ha ri-

cordato il superamento della Francia come destinazione turistica, con 450 milioni di presenze turistiche nel 2024, attribuendo parte del successo proprio al turismo all’aria aperta.

Un tema centrale del convegno è stato quello delle aree di sosta camper, settore nel quale l’Italia sconta ancora un gap rispetto alla Francia (1.000 aree attrezzate contro le 3.000 francesi, secondo Santanchè). A tal proposito, il Ministero del Turismo ha stanziato 33 milioni di euro per migliorare e riqualificare le infrastrutture dedicate, nell’ottica di garantire servizi di qualità e attrarre un turismo considerato “altospendente”.

“Il bando ha avuto una risposta elevatissima,” ha detto la ministra. “Nel Nord sono 55 gli enti che hanno risposto, di cui 11 in Lombardia, Regione che insieme a Lazio, Sardegna e Toscana genera il 65% del fatturato di questo tipo di turismo” . Altre 124 richieste sono arrivate dal centro-sud e dalle isole.

Lombardia, destinazione turistica di qualità Barbara Mazzali ha ricordato come il turismo rappresenti il 17% del PIL della Lombardia e come sia fondamentale puntare sulla qualità dell’offerta turistica per intercettare flussi altospendenti. “La Lombardia è percepita non solo come una regione produttiva, ma anche come una destinazione turistica di qualità” , ha affer-

Testo di Paolo Galvani
Daniela Santanchè

mato l’assessore, sottolineando il successo delle politiche di investimento regionale e il potenziale legato ai grandi eventi futuri come il Giubileo e le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Il convegno ha visto anche gli interventi di esponenti di associazioni di settore come Federcampeggio Lombardia, ACTItalia, Confederazione Italiana Campeggiatori, Promocamp, Assocamp, AIASC e Unione Club Amici. Tra i temi discussi, l’importanza di semplificare le normative per le aree di sosta, rendendole più accessibili ai piccoli comunie migliorando la digitalizzazione delle strutture

Turisti stranieri da accogliere bene Ester Bordino (Assocamp) ha sottolineato che dal 2020, in tutta Europa sono stati im-

matricolati un milione e 165 mila veicoli ricreazionali, per un parco circolante di sette milioni di unità. In Italia, nello stesso periodo, sono stati 133 mila, di cui il 10% usati per il noleggio. “Pensare che questo sia un turismo povero è assurdo e fuori luogo,” ha detto. “In Italia ci sono circa otto milioni di turisti stranieri che hanno scelto di visitare il nostro paese con camper o caravan. Essendo l’Italia una delle mete più ricercate e desiderate dobbiamo accoglierli bene, dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare per evitare di diventare un Paese solo di passaggio verso altre mete, come la Spagna”.

Bordino ha poi sottolineato che sarebbe fondamentale non avere solo campeggi che chiudono a ottobre per riaprire a Pasqua, citato una ricerca di Ergo che evidenzia il

ridotto impatto ambientale del turismo in camper e ricordato l’importanza di riuscire a eliminare la norma che impedisce alle persone con disabilità di acquistare veicoli ricreazionali con l’IVA ridotta al 4%.

Significativa anche la testimonianza di alcuni sindaci lombardi, che hanno raccontato come la creazione di aree di sosta camper abbia contribuito a rivitalizzare piccoli borghi, attirando turisti stranieri e generando benefici economici diretti e indiretti per il territorio.

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di confronto per tracciare le linee future di sviluppo del turismo all’aria aperta, con l’obiettivo di consolidare e valorizzare ulteriormente un segmento in crescita, capace di promuovere un turismo sostenibile e di qualità.

Da sinistra: Giovanni Grassi (Confederazione Italiana Campeggiatori), Luigi Boschetti (Promocamp), Marco Sensale (Sindaco di Torricella Verzate, PV), Gianluca Tomellini (AIASC), Guido Chiari (ACTItalia), Pasquale Cammarota (Unione Club Amici), Luca Stella (Newscamp.it, caravannotizie.it), Ilaria Rosati, (Sindaca di Mornico Losana, PV), Maira Cacucci (Consigliere Regionale), Ester Bordino (Assocamp) e Tony Massardi (Federcampeggio Lombardia)
Da sinistra: Ester Bordino, Barbara Mazzali e Daniela Santanchè durante una fase del convegno

Europa

Il mercato europeo dei veicoli ricreazionali ha registrato una ripresa nel 2024, trainato principalmente dai camper, mentre le caravan hanno continuato a diminuire. I dati preliminari del 2025 mostrano un rallentamento, con segnali contrastanti a seconda dei Paesi

Grafici basati su dati numerici pubblicati da ECF (European Caravan Federation)

I dati relativi al 2024 sono nel complesso positivi, ma mettono in evidenza differenze significative tra i vari mercati e tra le diverse tipologie di veicoli ricreazionali. La pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni 2024 da parte della ECF (European Caravan Federation) invita a qualche riflessione. Prima di tutto, i veicoli motorizzati (camper e van camperizzati) mostrano chiari segnali di ripresa (+9,5%) rispetto alla stagnazione del 2023 e al calo iniziato nel 2022. Al contrario, la tendenza negativa per le caravan continua, seppur in modo moderato, con un calo del 4,7% rispetto al 2023. Il divario tra veicoli motorizzati e rimorchiabili si sta ampliando in modo marcato: 160.342 contro 60.865 unità. Questo andamento è confermato

anche in Germania e Francia, dove i camper registrano una crescita (+9,1% e +10,3% rispettivamente), mentre le caravan rimangono relativamente stabili. La Germania si conferma il principale mercato europeo, con quasi 75.000 nuovi camper immatricolati solo nel 2024. Il mercato britannico accentua ulteriormente questo schema, registrando un aumento del 35% dei veicoli motorizzati e un calo del 13,3% delle caravan. Sebbene questi dati non siano ancora stati ufficialmente confermati da parte della NCC, si tratta comunque di dati definitivi relativi al 2024 forniti dalla ECF e non di stime. Essi evidenziano chiaramente un cambiamento nelle preferenze dei consumatori. Al contrario, la Svizzera e il Belgio – mercati che avevano già raggiunto livelli elevati negli anni precedenti – stanno ora registrando un lieve calo nelle immatricolazioni di camper (-6,6% e -2,4% rispettivamente). Ciò potrebbe essere dovuto a una saturazione del mercato, a una maggiore cautela economica o a un ciclo di rinnovo del parco veicoli più lento. Il Sud Europa presenta un quadro più variegato. L’Italia ha registrato un’impressionante crescita del 19,4% nei veicoli motorizzati, segno sia di una ripresa sia di un crescente interesse domestico per il turismo in camper. La Spagna, pur mantenendo stabili le immatricolazioni di camper, ha visto una flessione nel segmento caravan (-6%). I numeri del Portogallo rimangono modesti ma in miglioramento, soprattutto nel comparto camper (+10,2%). Nel Nord Europa la situazione è più complessa. Svezia e Norvegia continuano a registrare un calo complessivo, in

PAESI BASSI

SVEZIA

particolare nel segmento caravan (-16,4% e -22,8%), mentre la Danimarca mostra una marcata contrazione in entrambe le categorie. La Finlandia si mantiene stabile, mentre la Polonia emerge come nuovo mercato in crescita, soprattutto per i camper (+22,2%).

Primo quadrimestre: un inizio d’anno all’insegna della cautela I primi quattro mesi del 2025 offrono un quadro meno ottimistico. Secondo gli ultimi dati disponibili, il mercato europeo dei veicoli ricreazionali ha registrato un calo complessivo del 5% rispetto allo stesso periodo nel 2024. Le caravan hanno subito una forte contrazione (-10,3%), proseguendo il loro strutturale trend negativo, mentre i veicoli motorizzati hanno mostrato un calo più contenuto, ma comunque negativo (-3,1%). La Germania, principale mercato europeo, ha registrato cali su tutta la linea: -6% per i camper e -5,4% per le caravan. La Francia ha mantenuto una certa stabilità, con una crescita del 3,1% nei veicoli motorizzati che ha parzialmente compensato una flessione del 3,7% nelle caravan. Il Regno Unito ha invece subito una contrazione significativa (-13,8% complessivo), particolarmente marcata nel segmento delle caravan (-29,3%). Al contrario, l’Italia si è distinta per un’eccezionale crescita del 31,6% nei camper, confermando una forte domanda interna, nonostante un calo del 24,3% nelle vendite di caravan. Tra i mercati di dimensioni più contenute, i Paesi Bassi hanno registrato una solida crescita complessiva (+5,8%), trainata soprattutto dai veicoli motorizzati. Anche la Svezia ha sorpreso con un aumento del 69,9% nei veicoli motorizzati. Meno bene alcuni paesi come la Svizzera (-33,1% nei camper), l’Austria (-28%) e la Norvegia (-12,7%).

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Riconoscimenti alle eccellenze italiane del settore

Il 3 aprile 2025, in occasione della fiera Fit Your Camper, si è svolta la seconda edizione dei Camper Professional Italia Award 2025. In questa occasione sono state premiate le aziende e le persone che si sono contraddistinte nel 2024 in tre diverse categorie: il Camper Professional Legacy Award 2025, per coloro che hanno dato un contributo significativo al settore del caravanning; il Camper Professional RV Dealer 2025, per i concessionari di camper e caravan italiani che si sono distinti in vari ambiti; e infine il Camper Professional Editor’s Choice Mention 2025, una menzione speciale della nostra redazione per persone e brand rilevanti all’interno del settore.

mention

Wingamm

Editor’s Choice Mention 2025

Wingamm ha scelto di puntare sui mercati internazionali, affermandosi in Germania, Francia e Regno Unito e raggiungendo un’espansione globale senza precedenti. Oggi, il piccolo brand indipendente non è solo un’eccellenza europea, ma un marchio riconosciuto anche negli Stati Uniti, in Corea del Sud, Australia, Turchia, Dubai e, più recentemente, in Egitto. Wingamm ha dimostrato che il talento italiano sa imporsi nel mondo quando qualità, innovazione e visione strategica si incontrano. La famiglia Turri ha saputo costruire un’immagine forte e riconoscibile, trasformando i camper Wingamm in vere icone di stile e raffinatezza.

Le campagne di comunicazione curate nei minimi dettagli, con fotografie di alto livello estetico, valorizzano il veicolo in scenari artistici e naturali, mentre gli interni sono raccontati attraverso immagini che esaltano l’eleganza e la raffinatezza del prodotto.

Ma Wingamm non è solo un marchio di camper: è un’icona di design e innovazione, capace di ridefinire il concetto stesso di veicolo ricreazionale. Grazie alla tecnologia della monoscocca in vetroresina, i suoi camper compatti si avvicina-

no sempre di più all’universo dell’auto di lusso, abbandonando l’immagine tradizionale del camper come semplice derivato di un veicolo commerciale. Dall’audace ingresso nel mercato statunitense, con un modello progettato su meccanica RAM Promaster, fino a iniziative come il viaggio dell’influencer Francesco Furlani verso Capo Nord e la partecipazione alla Milano Design Week 2025, Wingamm racconta la passione per il camper con un linguaggio moderno e universale.

Questo premio celebra non solo un’azienda che ha portato l’innovazione italiana sulle strade di cinque continenti, ma anche la visione della famiglia Turri che ha trasformato una piccola azienda italiana in un marchio apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo.

Inquadra il QR code per guardare tutti i video delle premiazioni Eccellenza

Daniela Santanchè

Editor’s Choice Mention 2025

Per la visione strategica e l’impegno profuso nel far crescere un settore essenziale per l’economia turistica italiana, Camper Professional assegna la Editor’s Choice Mention 2025 al Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Per la prima volta, un Ministro della Repubblica Italiana ha dimostrato un impegno concreto e incisivo nello sviluppo del turismo all’aria aperta, un settore strategico per la valorizzazione del nostro territorio e la crescita dell’economia locale. Daniela Santanchè ha saputo ascoltare le esigenze del comparto, confrontandosi in più occasioni con le associazioni di categoria e gli operatori del settore, avviando un percorso di riforme e investimenti che ha portato a risultati tangibili. Iniziativa di assoluto rilievo è lo stanziamento di 33 milioni di euro per la creazione di nuove aree di sosta, riconoscendo il valore del turismo itinerante come motore di sviluppo per le comunità locali e come un ulteriore passo verso un’accoglienza più sostenibile e diffusa sul territorio.

La presenza costante del Ministro Santanchè al Salone del Camper, con l’inaugurazione di due edizioni consecutive e l’organizzazione di tavoli di lavoro con associazioni di categoria, ha testimoniato una ferma volontà di sostenere e rafforzare il nostro settore. Tra i temi che il Ministro sta seguendo con particolare attenzione vi sono anche la destagionalizzazione delle strutture di accoglienza e la riduzione dell’IVA al 4% per l’acquisto di camper destinati a persone con disabilità, una misura volta a rendere il turismo en plein air più inclusivo e accessibile.

per l’impegno istituzionale

nel turismo all’aria aperta

La lettera della Ministra Santanchè

Ringrazio la testata Camper Professional Italia e il suo direttore Antonio Mazzucchelli per questo riconoscimento. Purtroppo, non posso essere oggi con voi alla cerimonia di premiazione per impegni precedentemente presi, ma vi auguro una buona riuscita dell’evento.

Come in molti sapete, il Ministero del Turismo ha profuso grande impegno per favorire lo sviluppo del Turismo all’Aria Aperta, che ritengo un settore strategico per la crescita dell’intero comparto turistico. Dopo la pandemia, che ha cambiato radicalmente le abitudini dei viaggiatori, è cresciuta la voglia di stare all’aperto, a contatto con la natura. Oggi questa tipologia di turismo genera circa 8 miliardi di euro di fatturato annuo, con 11,4 milioni di arrivi nel 2024 (in crescita di 3,5 milioni rispetto al 2023) e 71 milioni di presenze.

Per valorizzare questo comparto, il Ministero del Turismo ha stanziato 33 milioni di euro per la creazione e riqualificazione delle aree attrezzate. In Italia ci sono meno di 1.000 strutture, mentre in Francia sono oltre 3.000: un divario che intendiamo colmare. Molte aree di sosta oggi non rappresentano al meglio l’immagine della nostra nazione, che invece deve puntare sempre sulla qualità dei servizi, non sulla quantità.

È la prima volta che un governo investe risorse in modo così diretto per sostenere le aree di sosta temporanea. Un segnale importante, anche per combattere alcuni pregiudizi: il turismo in camper non è un turismo di bassa qualità. Al contrario, si tratta di un segmento in forte crescita, legato spesso a veicoli di alta gamma, molti dei quali prodotti proprio in Italia da aziende leader nel settore. Inoltre, i camperisti sono viaggiatori che esplorano anche le aree meno conosciute del Paese. L’Italia conta 5.600 borghi, veri custodi della nostra identità e delle nostre eccellenze enogastronomiche. Il turismo all’aria aperta contribuisce così a valorizzare territori meno battuti dai grandi flussi, favorendo uno sviluppo più equilibrato.

La nostra missione è chiara: fare dell’Italia una destinazione di qualità, puntando su servizi, accoglienza e sostenibilità. Il turismo all’aria aperta rappresenta una risorsa preziosa per il presente e il futuro del nostro Paese.

Buon lavoro a tutti voi

Antonio Mazzucchelli, direttore responsabile di Camper Professional Italia, consegna il premio alla Ministra del Turismo Daniela Santanchè

Anna Maria Fusi Laika

La capacità di raccontare un brand va oltre la semplice pro mozione di un prodotto: è un’arte che unisce cultura, de sign e visione. Laika ha saputo incarnare alla perfezione questo spirito, portando in Europa il meglio dello stile italiano, della creatività nel design e dell’eccellenza ma nifatturiera che contraddistinguono il nostro Paese. Que sta italianità si esprime non solo nei prodotti, ma anche attraverso strategie di marketing e comunicazione mira te, che valorizzano il tricolore italiano e lo pongono al centro dell’attenzione di clienti e operatori in tutta Europa. Un’iniziativa che va oltre il sempli ce posizionamento di mercato, trasformandosi in un motivo di orgoglio per chi crede nella qualità, nella creatività e nella tradizione italiana, riaffer mando con fierezza il valore del nostro saper fare nel mondo.

In aggiunta, la redazione di Camper Professio nal Italia si congratula con il team marketing di Laika per due pregevoli iniziative. Nel 2024, il marchio ha saputo superare i confini tradizionali della comunicazione partecipando alla Milan De sign Week, dove ha esposto un veicolo che ha per messo al mondo del design e dell’architettura di scoprire il fascino e il valore del camper moderno d’alta gamma. Un’iniziativa innovativa, capace di

promuovere il settore plein air su palcoscenici inediti e di esaltarne l’esclusività.

Un altro momento straordinario è stato il lancio del nuovo Kreos, progettato in collaborazione con GFG Style di Giugiaro, che ha avuto luogo nella maestosa cornice di Piazza della Signoria a Firenze. Scenografia senza pari, simbolo del Rinascimento e della grande tradizione artistica italiana, che ha affascinato i giornalisti internazionali presenti. Un’ulteriore occasione per celebrare l’eccellenza italiana in ogni sua forma, riaffermando Laika come ambasciatrice di uno stile che coniuga raffinatezza, tecnologia e affonda le radici nella nostra tradizione.

Marcello Bassi Brugnatelli

visitatori un’esperienza culturale e storica senza pari. A Bassi Brugnatelli vanno riconosciuti la passione e l’impegno nella diffusione dei valori del turismo in libertà attraverso percorsi espositivi che trasformano i veicoli ricreazionali d’epoca in vere opere d’arte. A coronamento di questo percorso, il sogno di un museo, nel quale Marcello Bassi Brugnatelli è disposto a investire capitali propri, se solo non ci fossero, come spesso accade in Italia, impedimenti e lungaggini burocratiche. mention

Editor’s Choice Mention 2025

Collezionista e appassionato, proprietario di oltre 100 veicoli d’epoca (80 caravan, 10 camper, 15 auto), Marcello Bassi Brugnatelli ogni anno organizza visite guidate alla sua collezione privata, presso la propria dimora storica. Marcello Bassi Brugnatelli ha allestito una collezione unica di veicoli ricreazionali d’epoca provenienti da tutto il mondo, restaurati con cura e amore sia internamente che esternamente.

A corredo della collezione, una notevole quantità di caravan-mobilia, per ricreare scenari ed atmosfere d’antan.

Un’esposizione che rappresenta un viaggio attraverso la storia del turismo en plein air , offrendo ai

per il progetto Museo Retro

Camping

Luca e Tommaso Beltrani

Camper Professional RV Dealer Award 2025

La forza di un’azienda non si misura solo dal successo commerciale, ma dalla capacità di tramandare valori, esperienza e passione di generazione in generazione. Beltrani Camper & Caravan, giunta oggi alla terza generazione della famiglia, rappresenta un esempio virtuoso di continuità e innovazione nel settore del caravanning.

Da oltre 50 anni, il concessionario emiliano ha saputo evolversi con il mercato, mantenendo sempre salda l’attenzione al cliente, la qualità del servizio e la profondità della propria offerta. L’integrazione dei figli in azienda non solo garantisce un futuro solido, ma porta nuova energia e competenze per affrontare le sfide del turismo itinerante di domani.

Mirko Carozzi

Camper Professional RV Dealer Award 2025

L’esperienza d’acquisto di un camper non è solo una scelta tecnica, ma un viaggio emozionale che inizia già all’interno del concessionario. Centro Caravans Sanrocco ha saputo trasformare questo momento in un’esperienza esclusiva, accogliendo i clienti in uno showroom elegante, luminoso e curato nei minimi dettagli. L’ampio spazio espositivo, con pavimentazione lucida e raffinata, è progettato per offrire un ambiente confortevole e immersivo. Due salottini di classe, tra cui un corner dedicato interamente al brand Carthago, permettono ai clienti di vivere un’esperienza per-

sonalizzata, in un’atmosfera che riflette l’eccellenza e la passione per il mondo del plein air

Un riconoscimento che premia la capacità di unire professionalità e accoglienza premium, creando un ambiente in cui ogni visitatore si sente valorizzato e accompagnato nella scelta del proprio veicolo.

Giorgio de Tisi e Francesca Tomasoni

Camper Professional RV Dealer Award 2025

Punto Camper è da quasi trent’anni un punto di riferimento per tutto il Trentino, distinguendosi come un concessionario di qualità, con una solida reputazione e servizi di alto livello.

Giunta alla seconda generazione, l’azienda ha saputo evolversi man tenendo la solidità di un’impresa familiare, ma con una visione mo derna della comunicazione e della promozione. Punto Camper ha avuto il coraggio di rompere gli schemi in un settore da sempre legato a un linguaggio tradizionale, adottando una comunica zione ispirata al mondo automotive, capace di trasmettere emozione e desiderio.

La scelta di presentare i veicoli attraverso immagini ele ganti è segno di una comunicazione sofisticata e distin tiva, capace di attrarre nuovi segmenti di pubblico e di raccontare il camper come una vera esperienza premium e aspirazionale. Un linguaggio visivo raffinato, mai volgare, che esalta il design, il comfort e il fascino di viaggiare con un mezzo di qualità, rafforzando l’immagine del caravanning come stile di vita esclusivo e contemporaneo.

vincitori categoria tradizione famigliare e comunicazione innovativa

legacy

Paolo Bertino

Camper Professional Legacy Award 2025

Una visione pionieristica e un’instancabile dedizione hanno permesso a Paolo Bertino di anticipare i tempi e dare forma a un progetto che ha rivoluzionato la comunicazione nel settore del turismo all’aria aperta. Nel 1998 è stato il fondatore di CamperOnLine, una delle più importanti testate digitali europee nel settore del caravanning. Con straordinaria intuizione, ha trasformato una passione

PIONIERe

della comunicazione digitale

nel caravanning

personale in una risorsa indispensabile per i camperisti italiani ed internazionali. Fin dagli esordi, ha saputo cogliere le opportunità offerte da Internet, intuendone il potenziale per il mondo del caravanning.

Sotto la sua guida, CamperOnLine è cresciuto costantemente, raggiungendo oltre 130.000 utenti registrati, una forte presenza sui social media e una vasta produzione di contenuti multimediali.

Bertino ha il merito di aver creato un magazine online aggiornato in tempo reale, con contenuti ricchi e approfonditi, grazie a una squadra di professionisti eccezionali: competenti nel settore, appassionati e altamente capaci di sfruttare le nuove tecnologie digitali.

Antonio Garbari

Camper Professional Legacy Award 2025

Originario del Trentino e trapiantato in Toscana, Antonio Garbari vanta un’esperienza pluridecennale nel settore del caravanning, iniziata nel 1977. La sua carriera è caratterizzata da un percorso di crescita in ruoli di responsabilità sia in Italia che all’estero, acquisendo una profonda conoscenza del mercato e affinando un’eccezionale capacità di gestione commerciale e relazionale. Nel corso degli anni, Garbari ha saputo introdurre con successo in Italia numerosi marchi internazionali, tra cui Eura Mobil e Moncayo, dimostrando un’innegabile visione strategica e un forte intuito per le dinamiche del settore. Nel 1997 riceve il mandato per l’Italia da Carthago e inizia a

PIONIERe nEL COMMERCIO

di veicoli ricreazionali

far crescere questo brand, fino a renderlo un punto di riferimento nel segmento premium dei veicoli ricreazionali.

Capace di adattare le strategie commerciali delle aziende tedesche alle specificità del mercato italiano, di comprendere e valorizzare le differenze culturali e le preferenze dei consumatori, Garbari è riuscito a creare una rete vendita altamente performante.

Il suo impegno, affiancato dal contributo di Francesco Clemente, suo cognato e partner commerciale, ha portato il brand Carthago a una crescita straordinaria nel nostro Paese, trasformando l’Italia nel secondo mercato per il gruppo Carthago-Malibu. Un risultato che testimonia la visione strategica, la competenza e la passione con cui Garbari ha sempre operato nel settore.

Davide Nardini

Camper Professional Legacy Award 2025

Ci sono innovazioni che nascono da un’intuizione semplice ma geniale e che, con il tempo, trasformano radicalmente un intero settore. Davide Nardini è uno di quegli inventori visionari che hanno cambiato il mondo del caravanning, introducendo soluzioni che oggi sono considerate indispensabili. Tutto ebbe inizio nel 1992, con l’invenzione del gradino elettrico a richiamo automatico. Un’intuizione nata dall’esperienza personale, ma che si è presto rivelata una rivoluzione per la sicurezza e la comodità nei camper. Quella prima invenzione segnò l’inizio di un percorso straordinario, portando Project 2000 a diventare un punto di riferimento per l’innovazione nel settore. Ma il prodotto più rivoluzionario è arrivato qualche anno

dopo: il letto saliscendi anteriore. Introdotto tra il 2008 e il 2009, ha trasformato il layout dei veicoli ricreazionali, rendendo i semintegrali una vera alternativa ai mansardati. Questa soluzione ha permesso ai costruttori di sviluppare camper più aerodinamici, versatili e adatti alle famiglie, segnando un punto di svolta nell’evoluzione del mercato e segnando l’inevitabile declino del mansardato.

L’ingegno, la determinazione e la capacità di anticipare il futuro hanno fatto di Davide Nardini un protagonista indiscusso del settore.

Avanguardia e Sviluppo Tecnologico

nei veicoli ricreazionali

FORUM 2025

Spazio al dialogo tra dealer europei

A Fit Your Camper si è tenuta la prima edizione di questo inedito appuntamento, che ha messo a confronto Ariane Finzel, Direttore Generale dell’associazione tedesca DCHV, ed Ester Bordino, Presidente di Assocamp. Ecco che cosa è emerso da questo importante incontro

Caravanning Dealers Forum è il nome di un inedito appuntamento nato lo scorso aprile a Fit Your Camper, la fiera dell’accessorio per camper, caravan, van e tempo libero. L’obiettivo è quello diventare un punto di riferimento annuale per il mondo della distribuzione nel settore del caravanning. A inaugurare i lavori è stato Antonio Mazzucchelli, direttore responsabile dei magazine Camper Professional Italia e Camper Professional Deutschland , promotori dell’iniziativa. “Siamo davvero felici di vedervi qui oggi,” ha esordito, “in questo primo incontro che abbiamo fortemente voluto come spazio di confronto, dialogo e collaborazione tra concessionari e operatori del settore”.

Un debutto importante, impreziosito dalla presenza di due ospiti autorevoli: Ariane Finzel, Direttore Generale della Deutsche Caravaning Handels-Verband (DCHV), ed Ester Bordino, Presidente di Assocamp. Due figure chiave che hanno animato un confronto aperto sulle sfide e le prospettive future della distribuzione in Europa, offrendo una visione articolata e concreta del mercato attuale.

Ester Bordino è alla guida di Assocamp dall’estate 2020, è titolare della concessionaria Caravanlanghe in Piemonte e co-

nosce a fondo le dinamiche operative del settore. Con oltre 43 anni di esperienza nel commercio di veicoli ricreazionali, ha portato una visione moderna e pragmatica alla rappresentanza dei concessionari italiani, puntando su formazione, comunicazione e dialogo istituzionale. Ariane Finzel è alla guida di DCHV da quasi tre anni con il ruolo di Direttore Generale dell’associazione tedesca. Con un approccio innovativo e orientato al futuro, sta rafforzando la voce dei concessionari in un mercato tra i più maturi d’Europa, promuovendo qualità, rappresentanza e supporto strategico alle imprese del settore.

Il forum ha rappresentato un momento di ascolto e condivisione, ma anche l’occasione per lanciare l’idea della creazione di una federazione europea della distribuzione del caravanning, che dia voce ai concessionari all’interno del panorama continentale. “Altri comparti del settore lo hanno già fatto,” ha ricordato Mazzucchelli, citando realtà consolidate come ECF (European Caravan Federation), che riunisce le associazioni di produttori di camper e caravan nazionali in un’unica federazione; EFCO&HPA che riunisce le associazioni di proprietari di campeggi e strutture ricettive all’aria aperta; FICC – Fédération Internationale de

Camping, Caravanning et Autocaravaning, che riunisce club e federazioni di campeggiatori nazionali.

Un dialogo è stato avviato anche con la DICA, l’associazione francese dei concessionari, rappresentata dal presidente Patrick Sanz. La rivista La Tribune, organo ufficiale dei distributori francesi, pubblicherà un resoconto di questo incontro. “L’augurio è che questo forum diventi un appuntamento fisso, un laboratorio di idee e strategie, capace di rafforzare la filiera della distribuzione in un settore in continua evoluzione,” ha concluso Mazzucchelli.

Le premesse

Paolo Galvani, caporedattore di Camper Professional Italia, ha introdotto il forum presentando un’analisi dettagliata dell’evoluzione del mercato del caravanning in Europa, soffermandosi in particolare su Germania, Italia, Francia e Regno Unito. Una delle riflessioni più interessanti emerse riguarda il punto di partenza comune di questi Paesi nel 2005, quando – pur con differenze di scala – condividevano un mercato in espansione, una domanda crescente e una cultura del turismo itinerante consolidata. In quell’anno, per esempio, si immatricolavano circa 19.600 motorcara-

Nella pagina a sinistra: Ariane Finzel ed Ester Bordino
Sotto: Paolo Galvani introduce il forum nella giornata del 3 aprile scorso a Erba (CO)

van in Germania, 23.600 in Francia, 15.000 in Italia e 10.700 nel Regno Unito. L’Italia, in particolare, era perfettamente inserita nel gruppo di testa, non troppo distante dai numeri dei due grandi vicini del nord Europa. Da allora, però, le strade si sono divise.

La Germania ha saputo costruire un vero ecosistema attorno al caravanning, sostenuto da politiche favorevoli, accesso al credito, promozione culturale e una rete distributiva solida e rappresentata: nel 2021 ha superato le 81.000 immatricolazioni annue. La Francia, pur restando il secondo mercato per volumi, ha registrato una crescita più contenuta (poco più di 26.000 veicoli nel 2024).

Il Regno Unito ha mostrato un’evoluzione molto positiva: pur partendo da numeri più bassi, ha visto crescere le immatricolazioni del 54% in vent’anni, arrivando a oltre 16.000 camper nel 2024.

L’Italia, invece, ha vissuto una progressiva perdita di slancio: dalle quasi 15.000 immatricolazioni del 2005 si è scesi sotto quota 7.000 nel 2024, con una contrazione del 53%. “Un calo attribuito a più fattori: la crisi economica del 2008, la fine delle agevolazioni al credito, ma soprattutto l’assenza di una visione sistemica a sostegno del settore,” ha detto Galvani. “Il nostro Paese paga oggi una rete distributiva più frammentata, una normativa complessa e una rappresentanza meno strutturata”.

Immatricolazioni camper in Germania dal 2005

Immatricolazioni camper in Italia dal 2005

Le tappe storiche del caravanning in Germania

Altro momento interessante dell’intervento di Ariane Finzel è stata la presentazione di una slide che ripercorre, graficamente, l’andamento delle nuove immatricolazioni di veicoli ricreazionali in Germania dal 1974 a oggi, evidenziando le principali tappe storiche che hanno influenzato lo sviluppo del mercato. Il grafico mostra chiaramente come il settore sia stato, nel corso dei decenni, sensibile agli shock economici globali, ma anche capace di recuperi rapidi e fasi di crescita sostenuta.

I primi crolli visibili coincidono con le due crisi petrolifere (1973-74 e 1979-80), che causarono un immediato rallentamento delle immatricolazioni. A partire dagli anni ’80, tuttavia, il settore ha ripreso vigore, con un primo boom significativo dopo la riunificazione tedesca nel 1990, che ha ampliato il bacino di utenza e rilanciato la domanda interna. L’inizio degli anni 2000 è segnato dallo scoppio della bolla delle dot-com, seguito da un periodo di “ripresa economica” che porta il settore a stabilizzarsi su volumi più elevati.

a crisi finanziaria globale del 2008-2009 rappresenta un altro punto di rottura visibile, con un calo marcato nelle immatricolazioni. Tuttavia, anche in quel caso il comparto ha mostrato resilienza, recuperando terreno già nei primi

anni successivi. Ciò che emerge con forza da questo grafico è la capacità del settore tedesco del caravanning di reagire agli eventi sistemici grazie a una base strutturata e a una domanda relativamente stabile.

Nuove immatricolazioni di veicoli ricreazionali dal 1974

2001-2002

1973-1975 Boom dopo l’unificazione 1990-1992

crisi petrolifera 1979-1980

Ripresa economica 2014-2019

finanziaria 2009-2010

Camper
Caravan Totale
Ripresa economica 1985-1989 Scoppio della bolla della new economy
Effetto della prima crisi petrolifera
Crisi
Effetto del Covid

La parola al DCHV

Ariane Finzel ha offerto una panoramica dettagliata di come la Germania stia affrontando, con pragmatismo e lungimiranza, le trasformazioni in atto nel mondo della distribuzione del caravanning. Per promuovere l’eccellenza e la professionalizzazione del settore, DCHV ha istituito un sistema articolato di certificazioni e premi. Il più noto è il Golden C , assegnato ai concessionari che superano una rigorosa valutazione basata su 12 criteri

principali e oltre 100 indicatori dettagliati. Vengono esaminate le performance in quattro diverse aree: vendite e noleggio dei veicoli, operazioni di officina e assistenza tecnica, gestione degli accessori e del magazzino, sostenibilità ambientale e qualità gestionale.

A questo si aggiunge il Green C , che premia l’impegno concreto nella sostenibilità ambientale. Le aziende che lo ricevono si impegnano a calcolare la propria impronta

Formazione professionale e rete attiva

La DCHV ha dato vita anche a un’Academy interna che offre programmi di formazione tecnica e manageriale, webinar e moduli in collaborazione con altri enti partner. Dal 2023, il sistema tedesco ha ufficialmente riconosciuto una nuova figura professionale: lo specialista in Tecnologia per Camper e Caravan, una delle tre specializzazioni previste nel settore della carrozzeria e costruzione veicoli. Il percorso formativo è suddiviso in sette moduli: tecnologie del telaio e dei sistemi portanti, tecnologie del legno e delle plastiche, riparazione di danni da collisione, retrofit e installazioni, impianti elettrici ed elettronici di bordo, sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e climatizzazione), impianti idrici e sanitari, organizzazione aziendale. Una formazione completa, pensata per affrontare la crescente complessità tecnica dei veicoli ricreazionali moderni.

DCHV non è solo un organismo rappresentativo, ma una vera rete partecipata, che opera attraverso diversi comitati tematici. Il Comitato per le Relazioni Pubbliche lavora per rafforzare l’immagine del settore presso il grande pubblico. Il Comitato Tecnico e delle Riparazioni si occupa di sicurezza, standard e innovazioni tecniche. Il Comitato per le Norme DIN collabora alla definizione di standard industriali, mentre il Comitato per il Turismo si impegna nello sviluppo delle infrastrutture e delle aree di sosta per camper. Tutti questi organi contribuiscono a una visione sistemica, che tiene insieme mercato, qualità, territorio e rappresentanza.

Le grandi sfide di domani

Nella parte conclusiva della sua presentazione, Ariane Finzel ha posto l’accento sulle sfide strategiche che attendono il settore nei prossimi anni. La carenza di personale specializzato è oggi uno dei principali problemi per le aziende associate: il 53% dichiara di avere posti vacanti, soprattutto nei settori dell’assistenza, della logistica e del post-vendita. Il percorso di formazione appena avviato è una risposta concreta, ma serviranno anche campagne di attrazione, comunicazione e sensibilizzazione a livello nazionale.

Anche la digitalizzazione si presenta come una sfida cruciale. Il settore, pur in crescita, è ancora segnato da una forte fram-

mentazione tecnologica: sistemi non connessi, mancanza di standard comuni, scarsa interoperabilità. È necessario uno sforzo collettivo per adottare soluzioni digitali efficienti, sostenibili e orientate al cliente. Altrettanto importanti sono i temi della sostenibilità ambientale, dell’infrastruttura per il turismo itinerante – ancora carente in molte regioni tedesche – e della gestione delle catene di approvvigionamento, oggi messe alla prova da costi elevati, tempi lunghi e carenza di componenti.

Volumi in calo, potenziale stabile

Nonostante un rallentamento generale del mercato negli ultimi mesi, Finzel ha sottolineato che il potenziale del settore resta solido. Il parco circolante è vasto (circa 1,7 milioni di veicoli) e apre grandi opportunità nel comparto after-sales, dai ricambi alla manutenzione, dall’assistenza ai servizi digitali. Il mercato è diventato più maturo, ma anche più esigente. Ariane Finzel ha presentato un estratto del Caravaning Handel Branchen Report (numero 3/25), un’analisi di settore pubblicata da DCHV in collaborazione con InterCaravaning e Cara Consult. I tre grafici inclusi raccontano l’evoluzione dei ricavi medi da vendita, la distribuzione per fascia di fatturato e i ricavi derivanti dai servizi post-vendita.

Il primo grafico, dedicato allo sviluppo dei ricavi medi nella vendita al dettaglio, mostra un calo rispetto all’anno precedente, coerente con quanto illustrato in altri punti della presentazione. La fase di iper-crescita registrata negli anni immediatamente successivi alla pandemia si è arrestata, anche per effetto della saturazione del mercato, dell’aumento dei tassi di interesse e di un contesto macroeconomico meno favorevole all’acquisto di beni durevoli ad alto costo come camper e caravan. Tuttavia, i valori restano storicamente alti, segno di un settore ancora in salute.

Chi è DCHV

Fascia di ricavi per azienda (in migliaia di euro)

Evoluzione dei ricavi medi da servizi (in migliaia di euro)

Fonte: Branchen-Report/CaraConsult Betriebsvergleich 3/25

Fondata nel 1974, DCHV è oggi la più importante associazione nazionale per i concessionari tedeschi di veicoli ricreazionali, centri assistenza e noleggiatori. Con 425 membri effettivi, DCHV rappresenta una rete variegata e strutturata. Le aziende associate si suddividono in quattro categorie: le imprese di categoria A sono 129 e hanno un fatturato superiore a 7,5 milioni di euro, impiegando in genere più di 30 persone; le imprese di categoria B sono 77, con un fatturato compreso tra 2,5 e 7,5 milioni di euro e meno di 30 dipendenti; le aziende di categoria C, quelle più piccole, sono la parte più numerosa: 202 imprese con un fatturato inferiore a 2,5 milioni e meno di 10 dipendenti; infine, la categoria D è composta da 17 start-up, realtà emergenti che si stanno affacciando sul mercato con modelli e approcci innovativi.

Accanto ai membri effettivi, DCHV conta 107 membri sostenitori, che rappresentano l’intera filiera del settore e sostengono l’associazione con un contributo economico. Questi includono produttori di veicoli ricreazionali, fornitori di attrezzature da campeggio e tende, produttori di componenti tecnici, aziende di servizi e consulenza, istituzioni finanziarie, altre associazioni e media specializzati.

Il secondo grafico mostra la distribuzione delle imprese per fascia di fatturato, da cui emerge chiaramente la composizione mista del settore. Una parte importante del mercato è rappresentata da concessionarie di media dimensione, con ricavi compresi tra 2,5 e 7,5 milioni di euro. Le imprese più grandi, con ricavi superiori a 10 milioni, costituiscono una minoranza, ma hanno un peso specifico elevato sul totale. Allo stesso tempo, è numeroso il gruppo di realtà più piccole, spesso a conduzione familiare, che operano con ricavi inferiori a 2,5 milioni. Questo equilibrio tra grandi operatori strutturati e piccole aziende locali conferisce al mercato una certa resilienza.

Il terzo grafico si concentra invece sui ricavi medi dei servizi post-vendita. Qui il trend è in controtendenza rispetto alle ven-

dite: i ricavi derivanti da officina, assistenza tecnica, retrofit e aggiornamenti risultano in crescita. Questo è un dato particolarmente interessante, perché evidenzia il ruolo

centrale che sta assumendo il comparto after-sales nel bilancio delle aziende. Con un parco veicoli di oltre 1,7 milioni di unità, il potenziale per manutenzioni, upgrade

e servizi è molto elevato, soprattutto se si considera che molti veicoli acquistati tra il 2018 e il 2022 stanno ora entrando nella fase più intensa del loro ciclo di utilizzo.

Una slide presentata da DCHV illustra alcuni aspetti del mercato tedesco del caravanning

Certificazioni e premi DCHV – Il riconoscimento dell’eccellenza nel settore

Con questa certificazione, DCHV riconosce la partecipazione ai corsi tecnici della DCHV Academy, nati per sostenere la formazione continua e la professionalizzazione del settore.

DCHV premia i migliori dealer con il riconoscimento “Golden C”. Queste aziende soddisfano 12 criteri chiave con oltre 100 requisiti individuali suddivisi in quattro categorie:

• Vendita e noleggio veicoli

• Officina e servizi postvendita

• Vendita accessori e gestione magazzino

• Gestione ambientale e della qualità

Il “Green C” di DCHV riconosce l’importanza fondamentale della sostenibilità nell’industria del caravanning. Le aziende con questa certificazione si sono distinte per il loro impegno nel realizzare un’accurata analisi della propria impronta di carbonio e nel definire obiettivi concreti per ridurre le emissioni di CO2.

LUPO, il premio dedicato a fornitori e partner, è assegnato da DCHV per riconoscere i contributi straordinari al settore del caravanning in tre categorie:

• Produttori

• Fornitori

• Prestatori di servizi

La parola ad Assocamp

L’intervento di Ester Bordino ha restituito un quadro completo e concreto dello stato della distribuzione in Italia, illustrando il ruolo dell’associazione, le attività svolte nell’ultimo anno e le sfide affrontate da un comparto che, pur ricco di potenziale, deve ancora superare diverse criticità strutturali. Nel corso della presentazione, Bordino ha spiegato come Assocamp operi su più livelli. Da un lato, svolge una funzione di rappresentanza e tutela degli interessi degli associati presso le istituzioni, i media e gli enti pubblici. Dall’altro, fornisce servizi concreti e quotidiani, come la consulenza legale e fiscale tramite studi convenzionati, l’aggiornamento normativo e statistico, il supporto nella stesura di contratti e la promozione della cultura del turismo in libertà.

Tra le battaglie portate avanti da Assocamp, uno dei temi centrali è stato quello della regolamentazione del noleggio professionale, con l’associazione impegnata a combattere il fenomeno dell’abusivismo sulle piattaforme digitali, anche attraverso tavoli tecnici con il Ministero degli Interni e l’AGCOM. L’associazione investe risorse in formazione professionale, promuovendo corsi tecnici e commerciali. Il sostegno ai professionisti del settore passa anche attraverso strumenti di comunicazione, webinar e occasioni di aggiornamento dedicate.

I dati e le convenzioni

Assocamp svolge un’importante funzione di raccolta, rielaborazione e diffusione dei dati statistici sulle immatricolazioni di camper e veicoli ricreazionali. Ogni mese l’associazione acquisisce dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti i dati ufficiali sulle immatricolazioni e li trasforma in report dettagliati in formato Excel e PDF, rendendoli facilmente consultabili e comprensibili per i propri soci. Questi documenti offrono una panoramica completa del mercato e rappresentano uno strumento essenziale per i concessionari associati, che possono così orientare meglio le proprie strategie commerciali, comprendere l’evoluzione del mercato e individuare nuove opportunità.

Un elemento distintivo del modello Assocamp è l’ampia rete di convenzioni esclusive siglate con partner strategici. Bordino ha citato importanti collaborazioni come quella con Agos, per finanziamenti dedicati all’acquisto e al noleggio, estensioni

di garanzia e pacchetti assicurativi; Subito, per la pubblicazione agevolata di annunci commerciali; Würth, per la fornitura di materiali tecnici a condizioni agevolate; e Nobis, B&B Assicurazioni, Conformgest, Autofacile e Easy Camper, per coperture assicurative complete, dalle garanzie legali ai pacchetti full coverage specifici per il settore camper e caravan. “Queste convenzioni,” ha sottolineato la Presidente, “non solo supportano l’operatività degli associati, ma rafforzano la competitività del comparto attraverso sinergie con crete”.

Le attività del 2024

Bordino ha anche ripercorso le prin cipali attività svolte nel corso del 2024, dimostrando l’impegno con tinuo dell’associazione su diversi fronti. Tra questi, la partecipazione al Salone del Camper di Parma, con oltre 100.000 visitatori, duran te il quale Assocamp ha orga nizzato uno stand e una diretta streaming per sostenere l’IVA agevolata al 4% per veicoli de stinati a persone con disabilità. Attualmente, in Italia, l’IVA ridotta si applica all’acquisto di autovetture, autoveico li per trasporto promiscuo e autoveicoli specifici da parte di persone con disabilità riconosciu te, mentre i camper (autocaravan) sono esclusi da questa agevolazione e beneficiano solo di una detrazio ne del 19% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’adatta mento del veicolo. Assocamp ha raccolto migliaia di firme presentando testimonianze di famiglie e professionisti che evidenziano l’impor tanza del camper come strumento di inclusione e benessere per le persone con disabilità.

Tra le altre attività, Bor dino ha segnalato la presenza al Forum In ternazionale del Turi

smo (Firenze, novembre 2024) e al Forum Open Air di FAITA (Roma, ottobre 2024), occasione per dialogare con imprenditori del settore turistico all’aria aperta; la partecipazione al convegno ECF di Sorrento, in cui l’Italia si è confrontata con le principali realtà europee della produzione di veicoli ricreazionali; e il Meeting nazionale degli associati Assocamp, che ha toccato temi strategici come l’intelligenza artificiale, la gestione delle contestazioni legali, i controlli stradali da parte della Polizia e gli aggiornamenti sul noleggio.

Non sono mancate iniziative rivolte al grande pubblico, come i Camper Caravan Days, con la seconda edizione svoltasi a marzo 2025: un’occasione per far incontrare domanda e offerta in un ambiente informale e informativo, con test drive gratuiti, offerte su usato garantito, consulenze e momenti di confronto tra viaggiatori e rivenditori.

Gli impegni concreti

Tra i traguardi più significativi raggiunti da Assocamp, Bordino ha ricordato anche il riconoscimento ufficiale del nuovo codice ATECO 95.31.92, dedicato alla “riparazione e manutenzione di cellule abitative per caravan e autocaravan”. Una conquista che testimonia il lavoro di lobbying costante a favore della visibilità e della specificità del settore.

Assocamp è stata un interlocutore attivo del Governo Italiano con cui ha collaborato in modo diretto per la definizione e il raggiungimento degli obiettivi del recente bando nazionale dedicato alla realizzazione e riqualificazione delle aree di sosta camper, per il quale Il Ministero del Turismo ha stanziato 33 milioni di euro.

Chi è Assocamp

Fondata nel 1989, Assocamp è l’unica associazione italiana che rappresenta rivenditori, officine autorizzate, noleggiatori di veicoli ricreazionali e commercianti di attrezzature per il turismo all’aria aperta. È aderente a Confcommercio Mobilità –Confcommercio Imprese per l’Italia e rappresenta oltre il 90% dei concessionari italiani. Attualmente conta 200 associati distribuiti sull’intero territorio nazionale, per un totale di oltre 1.400 addetti tra titolari e dipendenti.

L’associazione informa i suoi associati su norme e dati statistici del settore, offre consulenza per l’elaborazione di contratti e mette a disposizione consulenti legali e fiscali convenzionati. Svolge un’attività di tutela degli interessi dei suoi associati, per esempio con iniziative rivolte alla promozione del noleggio professionale per contrastare il fenomeno del noleggio tra privati.

Assocamp si occupa inoltre di formazione e professionalizzazione, organizzando corsi tecnici e di aggiornamento. Ed è impegnata nella divulgazione della cultura del turismo all’aria aperta, con attività di comunicazione e promozione verso l’esterno, ma anche con iniziative rivolte agli utenti dei camper e caravan per promuovere un utilizzo corretto di questi veicoli da vacanza.

Italia e Germania a confronto

Nella sessione di domande e risposte che è seguita alle presentazioni di Ariane Finzel ed Ester Bordino sono emersi numerosi temi, che hanno evidenziato similitudini e differenze tra i due mercati

U no dei momenti più stimolanti del Caravanning Dealers Forum 2025 si è consumato nel confronto tra Ester Bordino e Ariane Finzel, moderato da Antonio Mazzucchelli. Ecco alcuni dei temi trattati.

Crisi degli stock e fragilità della filiera Il primo tema affrontato è stato quello della saturazione degli stock. Come ha spiegato Ester Bordino, negli ultimi due anni molti rivenditori italiani si sono trovati a gestire un eccesso di veicoli nei piazzali, frutto di una sovrapproduzione che ha superato la reale capacità di assorbimento del mercato. Un fenomeno che ha avuto ripercussioni dirette sulla redditività delle aziende e che ha inevitabilmente frenato gli investimenti, rallentando l’innovazione e la crescita della rete. Per questo Assocamp ha chiesto ai costruttori di poter allungare i tempi di pagamento, almeno per i concessionari più in difficoltà.

Anche in Germania, ha confermato Ariane Finzel, si è registrata una situazione analoga. Lì, la gravità del problema è dipesa in larga misura dalla solidità finanziaria dei singoli concessionari e dalle loro strategie gestionali. DCHV ha tentato di attivare un dialogo con il sistema bancario per ottenere proroghe nei pagamenti dei finanziamenti, ma l’atteggiamento degli istituti di credito si è rivelato molto più rigido rispetto al passato.

Un ulteriore elemento di criticità è stato l’impatto delle insolvenze aziendali, che

hanno portato sul mercato veicoli venduti a prezzi molto bassi al di fuori dei canali ufficiali, minando il valore percepito del prodotto nuovo e comprimendo ulteriormente i margini dei dealer. Secondo Finzel, il picco dell’emergenza sembra alle spalle, ma restano criticità su entrambi i fronti: da una parte, concessionari riluttanti a fare nuovi ordini, dall’altra produttori che devono evitare un rallentamento eccessivo della produzione, difficile poi da riattivare. Per entrambe le associazioni, la priorità ora è ripristinare un equilibrio sostenibile lungo la filiera, basato su una maggiore cooperazione tra produzione e distribuzione.

Digitalizzazione della rete

Nel corso del dialogo, Ariane Finzel ha posto l’attenzione su un tema di grande attualità: la digitalizzazione della rete distributiva, un processo che in Germania ha richiesto notevoli sforzi organizzativi e culturali. Come ha sottolineato la direttrice di DCHV, dopo un primo periodo di incertezza i risultati iniziano a emergere, con una rete sempre più consapevole delle opportunità offerte dagli strumenti digitali, sia in termini di gestione che di rapporto con il cliente.

Anche in Italia, ha risposto Ester Bordino, la digitalizzazione è una priorità assoluta. Assocamp ha già attivato percorsi formativi dedicati e intende rafforzare il supporto ai concessionari, consapevole che il livello di partenza non è uniforme tra le varie realtà. L’obiettivo è comune: aumentare l’efficienza, migliorare il controllo dei processi e rafforzare la competitività, mettendo a disposizione strumenti e competenze per accompagnare ogni dealer, indipendentemente dalla sua dimensione, verso un futuro più connesso e performante.

Noleggio tra privati

Il tema del noleggio tra privati è sentito in modo molto diverso in Italia e in Germania. In Italia, piattaforme come Goboony o Yescapa rappresentano una criticità per il mercato regolamentato, poiché operano in un contesto discutibile e spesso in concorrenza con i professionisti del settore. Ester Bordino ha sottolineato come, per Assocamp, la distinzione risieda nella professionalità: mezzi sempre controllati, assistenza garantita, veicoli sostitutivi e

Germania

copertura assicurativa sono elementi che fanno la differenza e che tutelano realmente l’utente.

In Germania, ha spiegato Ariane Finzel, il fenomeno ha inizialmente generato perplessità, ma con il tempo è stato in parte integrato nel sistema, anche se con molta prudenza. In alcuni casi, infatti, è stato interpretato come un’opportunità per avvicinare nuovi utenti al mondo del camper.

Tuttavia, resta fermo un punto: il noleggio professionale continua a essere irrinunciabile, sia per la qualità del servizio che per la gestione efficace di emergenze, responsabilità e manutenzione.

Carenza di personale tecnico

La mancanza di personale qualificato è un’altra criticità comune. Se in Italia è vissuta come un problema urgente e irrisolto,

in Germania la DCHV ha risposto con la creazione di una Academy nazionale, con corsi riconosciuti anche a livello statale. Una buona pratica che potrebbe ispirare anche il contesto italiano, dove la formazione post-vendita resta uno dei nodi più delicati.

Post-vendita sotto pressione

Un altro nodo cruciale emerso dal confronto riguarda la gestione dell’assistenza post-vendita e, in particolare, i ritardi nelle forniture da parte delle case madri come FIAT, Ford e Citroën. Bordino ha sottolineato come molti concessionari italiani lamentino tempi lunghi per ricevere pezzi di ricambio e per effettuare interventi in garanzia, una situazione che mette a dura prova la soddisfazione dei clienti e la reputazione dei rivenditori.

Finzel ha confermato che il problema è presente anche in Germania. In molte regioni, ha spiegato, la carenza di officine autorizzate costringe i concessionari a coprire aree molto vaste, con conseguenti difficoltà logistiche e tempi d’attesa in aumento. La riduzione del numero di officine e la crescente complessità tecnica dei veicoli ricreazionali stanno rendendo sempre più difficile garantire un servizio post-vendita efficiente e tempestivo. Anche in questo ambito, la pressione sul sistema è forte e comune ai due mercati.

Comunicazione e promozione

Il tema degli investimenti in pubblicità e promozione del settore ha offerto un interessante spunto di confronto tra i due Paesi. In Germania, la comunicazione a livello nazionale è coordinata dal CIVD, l’associazione dei produttori, che ha istituito una società dedicata esclusivamente alla promozione del caravanning. Secondo Finzel, pur non disponendo del dato esatto, il budget annuale supera sicuramente le sette cifre, sostenuto da produttori, fornitori e concessionari, con un equilibrio di contributi tra le diverse componenti della filiera. Come ha spiegato Finzel, i concessionari partecipano attivamente a iniziative locali come i Caravanning Tage, mentre la comunicazione digitale – in particolare sui social media – è gestita centralmente dal CIVD, che realizza anche materiali cartacei e informativi.

In Italia, ha sottolineato Bordino, APC ha iniziato, più o meno tre anni fa, a investire circa un milione di euro l’anno per promuovere il caravanning. Un impegno importante anche se considerato da molti come una misura tardiva, che tuttavia si spera possa accrescere la conoscenza e l’attrattiva di questa forma di turismo presso il grande pubblico. Iniziative come i Camper Caravan Days sono finanziate dai concessionari stessi, con un supporto

Il nostro direttore responsabile Antonio Mazzucchelli, moderatore del Caravanning Dealers Forum, tra Ester Bordino e Ariane Finzel

occasionale da parte di APC, soprattutto per attività informative rivolte al pubblico. Bordino ha voluto conoscere più in dettaglio le forma di sostegno economico a DCHV da parte della filiera e Finzel ha

spiegato che i produttori versano un contributo annuo di 1.600 euro, le aziende di servizi e accessori 1.100, mentre altre realtà pagano 750 euro. In cambio, DCHV fornisce servizi ai membri sostenitori,

Il nodo del noleggio a lungo termine

Durante il confronto è emersa anche una riflessione interessante sulle nuove formule commerciali, in particolare il noleggio a lungo termine con opzione di acquisto, una pratica che in Italia sta iniziando ad affacciarsi nel settore dei veicoli ricreazionali, seguendo l’esempio del mondo dell’auto. Un rappresentante del pubblico ha chiesto se in Germania esistano già soluzioni simili, magari supportate dalle case costruttrici o dalle finanziarie collegate.

Finzel ha spiegato che, al momento, non si tratta di una pratica diffusa in Germania, ma ha mostrato interesse verso questo modello, definendolo “una possibilità molto interessante, soprattutto per attrarre nuovi clienti e sviluppare forme di business più dinamiche”

In Italia, come ha precisato un intervento dal pubblico, le formule attualmente più comuni restano il finanziamento classico al cliente oppure il leasing, quest’ultimo riservato in genere a società o titolari di partita IVA. Su questo punto Finzel ha commentato: “Da noi il leasing non è così diffuso come da voi. È interessante vedere che esistono approcci diversi per raggiungere il cliente finale” .

La sfida europea della patente a 4.250 kg

L’Unione Europea sta lavorando a un emendamento della Direttiva sulle Patenti di Guida che consentirà ai titolari di una patente di categoria B di guidare camper fino a 4,25 tonnellate, a condizione che completino una formazione specifica o superino un esame. Saranno gli Stati membri a decidere i requisiti specifici. Questo accordo provvisorio, raggiunto il 25 marzo 2025, deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento dell’UE, e successivamente adottato formalmente e recepito a livello nazionale.

L’adozione formale avverrà dopo una revisione giuridico-linguistica. Dopo di ciò, i Paesi europei dovranno recepire il provvedimento nelle rispettive legislazioni nazionali affinché le modifiche abbiano effetto sul territorio. Pertanto, ci vorranno alcuni

anni prima che il nuovo standard entri effettivamente in vigore. Ariane Finzel accoglie favorevolmente il cambiamento. Spiega che i camper moderni stanno diventando più pesanti a causa delle normative UE più severe in materia di sicurezza e standard ambientali, e che la transizione verso sistemi di trazione alternativi renderà i veicoli ancora più pesanti. Finzel commenta: “Per i veicoli con trazioni alternative, il requisito dell’esame aggiuntivo viene meno, a condizione che la patente sia stata posseduta senza incidenti per almeno due anni. Ma questo punto relativo alle 4,25 tonnellate per i camper è solo uno dei molti criteri su cui si concentra la Direttiva sulle Patenti di Guida, e presumo che il tema delle 4,25 tonnellate non sarà la priorità assoluta…” Bordino, pur condividendo l’importanza della misura, ha voluto invitare alla cautela: “Sono molto fiduciosa che la patente a 4.250 kg arriverà anche in Italia, ma realisticamente non prima del 2029. Fino ad allora, sarebbe bene non alimentare aspettative eccessive nei clienti, perché il rischio è che il mercato entri in una nuova fase di attesa e rallentamento. Serve concretezza, e nel frattempo dobbiamo continuare a lavorare con gli strumenti attuali”.

come l’accesso diretto ai contatti dei dealer, materiali informativi e visibilità attraverso il sito e le iniziative associative, oltre alla possibilità di partecipare all’Academy e ottenere riconoscimenti formali.

Immatricolazioni per vendita e noleggio

La conversazione ha poi toccato un aspetto tecnico di rilievo: la distinzione tra veicoli immatricolati per la vendita e quelli per il noleggio. In Italia, grazie al lavoro di Assocamp, le statistiche mensili rielaborate dall’associazione distinguono chiaramente tra queste due categorie, offrendo uno strumento prezioso per monitorare il mercato.

Anche in Germania, ha spiegato Finzel, esiste una differenza formale tra immatricolazione privata e professionale: “Se un camper viene immatricolato per il noleggio, si tratta di una categoria specifica, diversa da quella destinata all’uso privato. Questa distinzione compare nei documenti ufficiali e viene rilevata anche a livello statistico”. Tuttavia, ha aggiunto, “una volta immatricolato come veicolo per uso professionale, questo status rimane, anche se successivamente il veicolo viene venduto a un privato”.

Marginalità sui finanziamenti

Nel corso del confronto si è parlato anche della redditività legata ai finanziamenti, una componente che in passato rappresentava una voce interessante per i concessionari. Un membro del pubblico ha chiesto ad Ariane Finzel se questa voce abbia ancora un peso nel bilancio dei dealer tedeschi.

La risposta è stata chiara: “Al momento, la marginalità sui finanziamenti si è fortemente ridotta”. Finzel ha spiegato che solo in occasioni particolari – per esempio durante azioni promozionali delle banche o eventi come le fiere – si possono presentare condizioni un po’ più favorevoli anche per i rivenditori. Tuttavia, ha precisato, “in generale non è più un aspetto particolarmente interessante, e molto dipende dall’andamento dei tassi d’interesse e dalla politica monetaria”.

La solidità del brand Dethleffs

Il mercato del caravanning sta cambiando: l’interesse del pubblico resta elevato, ma i produttori devono fare i conti con la sovrapproduzione post-pandemia, mentre i concessionari affrontano altre sfide. Il CEO di Dethleffs, Bernhard Kibler, condivide le sue riflessioni su come affrontare l’attuale situazione di mercato

Testo di Peter Hirtschulz Foto: Dethleffs

Ilmercato del caravanning è in movimento, in ogni suo segmento. L’entusiasmo del pubblico per questa forma di vacanza continua a crescere costantemente. Tuttavia, dopo gli anni del boom alimentato dalla pandemia, i produttori si trovano ora ad affrontarne le conseguenze, come la sovrapproduzione. I concessionari, dal canto loro, si trovano con piazzali sovraffollati a causa della saturazione del mercato, di una forte concorrenza sui prezzi e di nuove aspettative da parte dei clienti. Abbiamo parlato con Bernhard Kibler, CEO di Dethleffs, per conoscere la sua opinione sulla situazione attuale.

Camper Professional – Come valuta attualmente Dethleffs la situazione generale del mercato del caravanning?

Bernhard Kibler – Abbiamo appena attraversato un periodo davvero folle e ora ne stiamo affrontando le conseguenze. Per un certo periodo, una domanda estremamente elevata si è scontrata con un’offerta significativamente ridotta, a causa di vari problemi nelle catene di approvvigionamento. I prezzi sono saliti alle stelle e, con molto ritardo, tutto ciò che era stato ordinato durante il boom è stato infine prodotto. Ora ci troviamo con scorte elevate e una domanda tornata alla normalità. Questo porta logicamente a una riduzione dei prezzi. È una situazione impegnativa al momento, ma non credo che ci sia motivo di essere pessimisti. Dethleffs è un marchio solido. In generale, non siamo affatto in crisi: i clienti continuano a visitare numerosi i concessionari, le fiere fanno registrare presenze record e la domanda è ancora presente. Le vendite ci sono, e le scorte stanno gradualmente diminuendo. È particolarmente incoraggiante il fatto che quasi tutti i produttori abbiano ridotto o stiano riducendo i propri volumi di produzione, il che aiuta a riportare gradualmente la situazione sotto controllo.

Camper Professional – Quali sono le aspettative di Dethleffs per il mercato dei camper?

Bernhard Kibler – Il mercato dei camper resterà su livelli elevati, perché questa forma di viaggio è ormai diventata mainstream e il campeggio è sempre più di tendenza, soprattutto tra i giovani. Inoltre, è importante notare che le immatricolazioni private – cioè tutte, escluse le immatricolazioni a breve termine e i noleggi – sono ancora in aumento. Questo significa che il livello complessivo delle immatricolazioni resta molto alto, e la quota di immatricolazioni private continua a crescere. Dopo una fase di consolidamento, ci si aspetta che i camper, inclusi i van, restino su un livello alto e continuino a crescere nel lungo periodo.

Camper Professional – E per quanto riguarda le caravan?

Bernhard Kibler – A causa dei cambiamenti nei veicoli trainanti e della crescita del mercato delle case mobili, non dobbiamo aspettarci una crescita nel segmento delle caravan. Al contrario, dovremo essere capaci di adeguarci a un livello di mercato più basso e intensificare

i nostri sforzi per sviluppare nuovi concetti con caravan più leggere.

Camper Professional – Parlando di qualità: attualmente nel settore si registrano molte lamentele per la mancanza di qualità. La crescita qualitativa è diventata la nuova priorità rispetto a quella quantitativa?

Bernhard Kibler – Sarebbe disonesto affermare che l’aumento e la riduzione forzati e frequenti della produzione, uniti al caos assoluto nell’approvvigionamento dei materiali, non abbiano lasciato il segno sulla qualità delle consegne. Tuttavia, nello specifico di Dethleffs, non ho riscontrato un aumento significativo dei reclami, delle richieste in garanzia o dei costi di garanzia. Abbiamo partner commerciali molto validi con cui collaboriamo nell’area dei servizi, quindi la situazione è ben sotto controllo. Detto ciò, non bisogna mai accontentarsi in questo ambito, motivo per cui utilizziamo costantemente i feedback del mercato per ottimizzare la qualità.

Camper Professional – Dethleffs è stata tradizionalmente molto legata al mondo delle caravan. Quali sono le previsioni per la quota di caravan e camper all’interno dell’azienda nei prossimi anni di consolidamento del mercato?

Dethleffs Globetrail 640

intervista con Bernhard Kibler

Bernhard Kibler – Bella domanda. Al momento, fare previsioni è generalmente molto difficile. Ma una cosa è evidente: la quota delle caravan diminuirà e, dopo l’attuale fase di consolidamento, i camper torneranno a crescere leggermente.

Camper Professional – Dethleffs ha investito molto nel segmento dei veicoli urbani e minivan, con modelli come il Crosscamp. Al momento, l’interesse degli acquirenti per questi veicoli sembra piuttosto debole. Qual è la situazione in casa Dethleffs?

Bernhard Kibler – L’interesse da parte degli acquirenti c’è ancora. In questo segmento, durante il periodo del boom, tutti i produttori hanno inondato il mercato. Una volta che le scorte torneranno a livelli normali, raggiungeremo nuovamente un livello produttivo più basso, ma più stabile. Con Crosscamp abbiamo una rete di concessionari molto esperta in questo segmen-

comunque che ci sono molti sviluppi in corso, e stiamo lavorando a stretto contatto con il gruppo Erwin Hymer e con gli OEM su questo fronte. C’è un’intensa attività dietro le quinte. Per noi una cosa è certa: l’e-mobility crescerà in modo significativo, è solo questione di tempo.

Camper Professional - Il mercato sta attraversando profondi cambiamenti, e anche il comportamento dei consumatori e il customer journey si stanno evolvendo con la digitalizzazione. Non significa questo che, pur avendo una rete di concessionari solida, bisogna comunque pensare a canali di vendita e modelli commerciali alternativi?

Bernhard Kibler – Attualmente vedo che molti concessionari sono eccessivamente concentrati sulla caccia all’affare e, così facendo, perdono completamente il senso di fedeltà al marchio. Sembra che si dimentichi che le sfide del futuro possiamo superarle solo insieme. Dobbiamo ricostruire una filiera complessiva sostenibile e ragionevolmente prevedibile – dal fornitore, a noi produttori, ai concessionari, fino al cliente to, e riceviamo da loro il riscontro che il settore continua ad avere senso. Per questo motivo, presenteremo il nostro nuovo programma Crosscamp ai concessionari in occasione del meeting di luglio e lanceremo un nuovo veicolo urbano questa estate.

Camper Professional – Come valuta Dethleffs lo stato dell’e-mobility per camper e caravan, soprattutto alla luce dell’estensione della patente di guida fino a 4,25 tonnellate?

Bernhard Kibler – Innanzitutto, voglio ringraziare sinceramente tutti coloro che hanno contribuito all’introduzione dell’estensione della patente. È un passo importante per il nostro settore. In Dethleffs e Crosscamp abbiamo già portato avanti diversi sviluppi in questo ambito, arrivando anche a offrire veicoli elettrici. Tuttavia, la differenza di prezzo è ancora troppo elevata e l’autonomia resta insufficiente. Vediamo

Crosscamp 541
Dethleffs Globebus Active T

finale. Altrimenti, sarà molto difficile per tutti. E soprattutto, noi produttori saremo costretti a ripensare i nostri canali di distribuzione. Inoltre, non trovo giusto continuare a puntare il dito l’uno contro l’altro per la sovrapproduzione. È molto semplice: durante la fase di boom delle richieste, sia i produttori sia i concessionari sono stati estremamente euforici. Ora è il momento di ricominciare a guardare avanti. Per quanto riguarda i canali di distribuzione e il customer journey, continuo a credere fermamente che abbiamo ancora bisogno dei nostri concessionari e delle loro strutture di vendita e assistenza, e che dobbiamo trovare insieme i modi per adattarci al processo d’acquisto del cliente. Ma l’obiettivo finale deve essere uno solo: non dobbiamo perdere nemmeno un cliente durante il percorso.

Camper Professional – Alcuni clienti lamentano una sorta di “deserto dell’assistenza” nel settore della vendita caravan, con lunghi tempi di attesa per i lavori di manutenzione. Cosa possono fare i produttori a riguardo?

Bernhard Kibler – Come accennato in precedenza, dobbiamo lavorare continuamente sulla qualità, ottimizzare la fornitura dei ricambi, migliorare i sistemi e il flusso dei dati e offrire formazione alle officine. Allo stesso tempo, dobbiamo valutare in modo critico la varietà della nostra gamma di prodotti, perché ogni singolo componente ha un impatto lungo tutta la catena, fino al servizio post-vendita.

Camper Professional – Piazzali pieni, clienti esigenti e prezzi elevati. In che modo Dethleffs sostiene i suoi partner commerciali di fronte a queste sfide?

Bernhard Kibler – Dethleffs è stato uno dei primi produttori a supportare attivamente i concessionari nella riduzione delle scorte. Continueremo a farlo fino a quando i livelli di magazzino non torneranno alla normalità. Inoltre, li supportiamo con attività di marketing mirate, ampiamente sovvenzionate anche dal punto di vista finanziario.

Camper Professional – Con quali nuovi camper e caravan Dethleffs punta a ottenere successo nella prossima stagione?

Bernhard Kibler – Nel segmento caravan, abbiamo recentemente lanciato sul mercato i nuovi modelli Camper, Nomad e Beduin. Per offrire ai clienti un rapporto qualità-prezzo interessante, stiamo introducendo ora i modelli speciali Active, molto accattivanti, con dotazioni pronte all’uso e design curati, disponibili in tutti i segmenti. Nella fascia premium, proporremo i nostri modelli Family sia in versione integrale che mansardata: veicoli grandi, con dotazioni di alto livello e prezzi adatti alle famiglie. Come già accennato, vediamo un grande potenziale per noi nel segmento crossover. I nostri modelli semintegrali Globebus Performance 4x4 basati su VW Crafter stanno arrivando ora nei concessionari. L’interesse e la domanda da parte dei clienti

sono incoraggianti, e quindi continueremo ad ampliare questa linea. Vediamo anche un potenziale particolarmente alto nel nostro giovane marchio Crosscamp, ribelle e innovativo. Sono particolarmente entusiasta del fatto che Crosscamp lancerà un nuovissimo camper urbano, nuovi van e anche alcuni modelli semintegrali molto sportivi. Tutti questi veicoli saranno posizionati nella fascia d’ingresso, permettendoci di raggiungere davvero il nostro pubblico di riferimento con design super accattivanti a prezzi competitivi.

Qui e sotto: Dethleffs Globebus Performance 4x4
Dethleffs XLA Family
Dethleffs GmbH & Co. KG - Isny im Allgäu, Germania

C’era una volta “The King of the Toilet”

Così era soprannominato il fondatore di Ecosan, che a 81 anni è ancora sulla breccia e continua a guidare l’azienda con sguardo lucido e proiettato al futuro. Lo abbiamo incontrato per scoprire come è cambiato in oltre 40 anni il settore di componenti e accessori per i veicoli ricreazionali

Camper Professional ha incontrato Claudio Crosiglia, fondatore e storico titolare di Ecosan, nella sede della sua azienda. A 81 anni, Crosiglia continua a essere pienamente attivo e lucido, con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Imprenditore di lungo corso, incarna una generazione per cui il lavoro è molto più di un dovere: è passione, curiosità, desiderio costante di migliorarsi. Ed è proprio questa passione,

come ci ha raccontato lui stesso, a tenerlo ancora oggi sulla breccia, con entusiasmo e salute invidiabili.

Camper Professional – Ci parli un po’ di come è nata Ecosan, azienda storica del settore del plein air, partner da sempre di marchi importantissimi come Thetford, Dometic, Shurflo e molti altri.

Claudio Crosiglia – Quella di Ecosan è una storia che arriva da lontano, quando, alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, giovane apprendista presso la Electrolux mi trasferii nelle Marche insieme a mia moglie. Lì, il forte terremoto del 1972 (7° grado della scala Mercalli, ndr) ci costrinse ad abitare per due mesi in una roulotte, esperienza che, per quanto non voluta, ci fece sviluppare la passione per il veicolo ricrea-

Testo di Giovan Battista Bertolani

zionale e gli accessori a esso dedicati. Le scosse però erano continue e chiedemmo quindi di poter tornare a Milano. Lì ci fu data l’opportunità di incontrare i dirigenti di alcune aziende americane con cui Electrolux aveva fatto delle joint-venture, tra cui la Monogram Industries che realizzava toilette per treni, aerei, navi e altro, allargando così la tipologia della clientela. Nel 1975 nasce così, con il beneplacito di Electrolux, la Ecosan Srl, che si posizionava come trait d’union tra svedesi e americani.

Camper Professional – Quali sono i primi prodotti che avete lanciato e come sono stati accolti dal mercato?

Claudio Crosiglia – Sfruttando le precedenti esperienze – tra le quali le frequenti visite negli Stati Uniti, alla Monogram in particolare che fabbricava anche toilette per RV – mi sono proposto ai principali costruttori italiani di veicoli ricreazionali, come per esempio l’Arca dei signori Cogliati di cui ero quasi coetaneo.

Camper Professional – E cosa forniva all’Arca in quegli anni?

Claudio Crosiglia – Fornivo sistemi sanitari con lo scarico diretto nel serbatoio, si chiamavano Classic, ma anche toilette portatili (tipo PortaPotti per intenderci…) che si chiamavano Tota2. Le racconterò un aneddoto a questo proposito: noi esponevamo a Torino, una delle prime edizioni di Caravan Europa, e qualche torinese doc storse il naso perché in dialetto piemontese “tota” vuol dire “signorina, ragazza”, però era una toilette talmente futuribile all’epoca che ebbe comunque un grande successo.

Camper Professional – Partecipava solo a Caravan Europa?

Claudio Crosiglia – Macché! Quelli erano anni d’oro: facevamo fino a dieci fiere in un anno! Erano tante le aziende con cui collaboravamo, come Laika, Mobilvetta, con il signor Giotti che conobbi personalmente perché per esigenze di lavoro presi una casetta a Tavernelle Val di Pesa, ma anche Barbieri dell’Arca. Il figlio di Barbieri, Claudio, mi chiamava “The King of the Toilet”. Durante una fiera che facemmo a Calenzano, il camper Arca, in seguito a una specie di fortunale, sprofondò nel terreno e noi ci adoperammo per tirarlo fuori e ospitammo poi tutti nel nostro stand… I rapporti personali erano molto diversi una volta.

Camper Professional – Oggi il vostro core business è sempre costituito dal veicolo ricreazionale?

Claudio Crosiglia – Sì ma non solo. C’è la nautica, per esempio, e per molti anni abbiamo seguito anche il mercato della cantieristica e degli aventi, che ha beneficiato dei nostri prodotti come le toilette portatili da cantiere: un articolo che importammo dagli Stati Uniti dove ne facevano un vero vanto soprattutto nella gestione dei parchi nazionali. Si figuri che le prime erano in legno di sequoia, un’essenza naturalmente idrorepellente e anche bella da vedere! In quelle più grandi, usate magari per i ricevimenti, c’era addirittura l’aria condizionata!

Camper Professional – Come è strutturato oggi il catalogo di Ecosan?

Claudio Crosiglia – Il nostro è un catalogo essenzialmente tecnico, ma non vogliamo essere dei tuttologi, abbiamo preferito un numero non eccessivo di prodotti ma che fossero sperimentati ed efficaci. In questo

Lo stand Ecosan al Salone del Camper nel 2018
Al Salone del Camper nel 2017
A Mondo Natura nel 2006

Crosiglia sfoglia l‘album dei ricordi...

modo possiamo fornire un servizio migliore, in quanto quello che distribuiamo lo conosciamo a fondo. Possiamo fornire così un servizio migliore ad aziende e privati.

Camper Professional – Quali sono i vostri maggiori partner commerciali?

Claudio Crosiglia – Sicuramente Thetford, ma ci sono anche Dometic, nel settore Marine per i sistemi sanitari Vacuflush, e Shurflo, di cui siamo stati distributori per moltissimi anni. Alcuni settori come quello del fotovoltaico li abbiamo un po’ abbandonati, perché stanno diventando un po’ “ballerini”...

Camper Professional – Ecosan è stata per anni sinonimo di prodotti “esotici”, specialmente americani. Come è nata questa passione?

Claudio Crosiglia – Prendo come esempio il caso delle valvole Valterra. Ero alla fiera di Louisville, nel Kentucky, dove ho visto queste valvole che mi piacquero più di quelle che si facevano da noi: avevano molti accessori, come tubi di raccordo e altro, e decisi di importarle. Anche il Fan-tastic-vent fu una grande acquisizione. Come oblò ventilato era un prodotto d’avanguardia, robusto, silenzioso e funzionale. Un’idea che mutuammo dai prodotti USA fu il boiler esterno per le caravan, il mitico “Mayor”, che facemmo costruire in Italia. Le toilette Spacemaster furono un altro prodotto che fornimmo a molti produttori italiani.

Camper Professional – Com’è il rapporto con i suoi concorrenti?

Claudio Crosiglia – Adesso le cose sono un po’ cambiate. Prima non si era avversari, ma colleghi, e si faceva amicizia molto spesso tra proprietari di aziende che erano di fatto concorrenti. Io, per esempio, avevo un ottimo rapporto con i signori Pozzi di Fiamma come può vedere da questa foto (mi mostra una foto, ndr) dove sono con Costantino Pozzi alla fiera di Louisville: una persona simpatica e affabile.

Camper Professional – Come percepisce la svolta green nel campo dei prodotti per le toilette di bordo? È qualcosa che il mercato chiede?

Claudio Crosiglia – Sì, il mercato la richiede. Purtroppo i prodotti biologici, come quelli a base enzimatica, sono efficaci, ma hanno necessità di un uso attento e consapevole, che tenga conto anche di alcune limitazioni. I prodotti chimici, che negli anni sono indubbiamente migliorati dal punto di vista della sicurezza ambientale, hanno bisogno di minor attenzione da parte dell’utente nel loro utilizzo, e forse è anche per questo che sono ancora così diffusi. Io molti anni fa valutai l’importazione di una toilette compostante come quelle che si usano in Svezia anche per le abitazioni, ma la complessità e le limitazioni di utilizzo alla fine fecero naufragare il progetto. Indubbiamente, però, gli avanzamenti tecnologici in questo campo alla fine forniranno prodotti non solo efficaci, ma anche facili da utilizzare.

Camper Professional – Come vede le prospettive del suo settore?

Claudio Crosiglia – Noi stiamo offrendo alle prossime generazioni un mercato servito su un piatto d’argento. Starà a chi verrà dopo di noi far diventare questo piatto d’oro… o d’alluminio. Ormai è finita l’epoca degli artigiani, e sono ormai quasi tutte piccole o medie industrie. Quello che si è perso in fantasia e spontaneità si è guadagnato in strutture più solide sia dal punto di vista tecnico che commerciale. Io ho assistito all’evoluzione di molti prodotti nati dalla fantasia e dalle intuizioni di un manipolo di volenterosi, prodotti che oggi nascono dalla ricerca e non ultima dall’intervento dell’Intelligenza Artificiale. Il cambio generazionale attualmente in atto, se ben gestito, porterà con sé un plein air più moderno e facile da gestire. Anche se una volta chi possedeva un camper doveva sapersela cavare in ogni situazione, un domani non avrà necessità di stare tanto a trafficare con valvole, serbatoi, centraline, perché tutto sarà più semplice. Anche se non ci saranno più quelli che avevano la nostra manualità, è vero altresì che i camperisti delle prossime generazioni non ne avranno bisogno: saranno semplicemente ambasciatori del tempo libero. a tu per tu con claudio

Sotto: Claudio Crosiglia, a destra, con alcuni partner e fornitori
Sotto: Claudio Crosiglia e Costantino Pozzi a Louisville
A sinistra: una toilette in legno di sequoia

Il gotha del settore si incontra a Berna

Dal 15 al 17 maggio 2025, la European Caravan Federation (ECF) ha organizzato il suo evento annuale a Berna, in Svizzera – in collaborazione con Caravaningsuisse, l’associazione Svizzera dell’industria del caravanning – che ha accolto i partecipanti in loco e ha supportato l’organizzazione dell’evento

Camper Professional ha avuto il piacere di partecipare come ospite al 30° Meeting of the European Leisure Vehicle (MELVI), un momento chiave di confronto aperto e approfondimenti strategici sullo stato attuale e sul futuro del settore. L’evento ha incluso anche il 47° Annual General Meeting (AGM), durante il quale sono stati presentati gli ultimi dati di mercato disponibili. Interessante l’andamento delle immatricolazioni di autocaravan per tipologia di trasformazione.

I dati rivelano un ritorno ai formati tradizionali di camper. Nel 2024, i camper semintegrali hanno riconquistato il primo posto come tipologia più immatricolata in Europa, con il 35% del mercato. Seguono da vicino i van attrezzati con servizi igienici, al 33%, a conferma della loro continua popolarità, anche se con segnali di stabilizzazione dopo anni di forte crescita. Al contrario, i van compatti privi di bagno sono scesi al 15%, riflettendo una crescente domanda di soluzioni di viaggio più confortevoli e completamente equipaggiate. I camper integrali si sono mantenuti stabili al 10%, mentre i modelli mansardati hanno conservato una presenza di nicchia ma costante, pari al 4%.

Il MELVI ha ospitato sei relatori di alto pro-

filo. Nelle pagine seguenti ci concentriamo sulle presentazioni che riteniamo più rilevanti per i nostri lettori: quelle di Hubert Brandl (CEO di Niesmann+Bischoff), Yannick Vöringher (Amministratore Delegato di Vöringher) e Reto Ruchti (Co-proprietario e Direttore Generale di Ruchti). Anche gli interventi degli altri professionisti del settore sono stati estremamente interessanti e ricchi di spunti. Tre relatori hanno offerto punti di vista diversi sull’evoluzione del campeggio, della tecnologia e del turismo. Dall’intelligenza artificiale alla “future literacy” fino al turismo sostenibile, le loro voci hanno messo in luce sia le sfide che le opportunità per l’intero comparto.

Andy Abgottspon - Esperto di IA

Andy Abgottspon ha illustrato come l’intelligenza artificiale stia già trasformando l’industria dei veicoli ricreazionali. Attraverso esempi concreti, ha mostrato come l’IA migliori la produttività nella ricerca, nella progettazione e nel servizio clienti. Dalla creazione di itinerari di viaggio alla generazione di contenuti visivi, ha invitato i leader del settore ad abbracciare il potenziale dell’IA con curiosità, ottimismo e spirito di sperimentazione.

A cura della redazione, foto di Enrico Bona

Raphael Gielgen - Trendscout, Vitra

Raphael Gielgen, metà tedesco e metà spagnolo, vive a cavallo tra una fattoria bavarese e il futuro. In qualità di Trendscout per Vitra, studia le forze che plasmeranno i prossimi cinque anni: dall’IA ai cambiamenti demografici fino alla transizione ecologica. Con intuito e curiosità, esplora ecosistemi al di fuori del settore RV, esortando le aziende a sviluppare una “alfabetizzazione del futuro” e a mettere in discussione le proprie certezze per restare rilevanti in un mondo in rapido mutamento.

Oliver Gruetzner - Responsabile Turismo & Tempo Libero, Touring Club Svizzero

Oliver Gruetzner, responsabile della divisione Turismo & Tempo Libero del TCS (Touring Ckub Svizzero), ha raccontato come il club svizzero sia diventato un punto di riferimento nazionale nel campeggio con la gestione di 26 aree. Ha evidenziato sfide come le restrizioni territoriali, l’impatto climatico e l’aumento dei costi, sottolineando al contempo l’importanza di preservare l’essenza analogica del campeggio. Secondo Gruetzner, la collaborazione tra produttori di veicoli e gestori di campeggi è fondamentale per mantenere vivo il sogno di libertà e natura.

come

Niesmann+Bischoff si è reinventata

Il MELVI si è aperto con il discorso introduttivo di Hubert Brandl. Recentemente nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bürstner, e tuttora CEO di Niesmann+Bischoff, Brandl ha raccontato il percorso di trasformazione che è stato intrapreso dall’azienda negli ultimi cinque anni

Nella sua presentazione, intitolata “Niesmann+Bischoff 2020-2025, la trasformazione di un’azienda industriale tradizionale in una startup di successo”, Hubert Brandl ha ripercorso due eventi cruciali avvenuti nel 2020 che hanno ridefinito l’azienda: l’inizio della pandemia di Covid-19 e il lancio dell’iSmove, un nuovo modello che è diventato rapidamente un successo commerciale nonostante l’assenza di fiere. Questi sviluppi hanno innescato riflessioni strategiche all’interno di Niesmann+Bischoff: cosa farebbero se potessero ricominciare da capo? E come prepararsi per l’era post-Covid? La risposta è stata una decisione audace: ridurre drasticamente la complessità dell’offerta. Nel 2020 l’azienda proponeva 32 varianti di layout su 4 gamme di modelli, per un totale di 436 combinazioni costruttive. Oggi, l’offerta è stata razionalizzata in sole 3 gamme, 6 layout e 8 varianti costruttive – eppure la produzione è più che raddoppiata, passando da meno di 400 a oltre 800 unità all’anno. Un dato importante: oltre la metà degli ordini attuali proviene direttamente dai clienti finali, e non dai concessionari, segno di una crescente fiducia del mercato e di una maggiore prevedibilità della domanda.

La mentalità da startup: less is more Questa strategia di semplificazione ha avuto un impatto a catena su tutte le aree aziendali. Nella progettazione e nello sviluppo, l’attenzione si è spostata dalla creazione di molteplici layout all’investimento in proposte di valore uniche (USP) per pochi modelli ad alto impatto, con il risultato di 11 brevetti e due registrazioni di design in appena cinque anni. Negli acquisti, la riduzione delle varianti ha permesso di aumentare i volumi per componente, generando economie di scala: per esempio, il costo delle pellicole de-

corative è calato del 6% grazie all’ampliamento dei lotti di produzione. Per quanto riguarda la produzione, la semplificazione ha ridotto del 18% il tempo necessario per completare un iSmove, grazie all’aumento di efficienza ottenuto con la ripetizione delle operazioni da parte degli operatori. Sono migliorati anche la qualità e la produttività. Le vendite e il marketing hanno tratto vantaggio da un portafoglio più snello. All’ultimo Caravan Salon di Düsseldorf, l’azienda ha esposto solo sei veicoli – l’intera gamma – su uno stand compatto. Invece di puntare su una vendita aggressiva, Niesmann+Bischoff ha adottato una scelta controcorrente: offrire solo consulenza durante l’evento. Questo approccio ha reso l’esperienza dei visitatori più rilassata e ha rafforzato il ruolo dei concessionari nella chiusura delle vendite, in linea con la nuova filosofia del marchio. Anche il post-vendita ha beneficiato di questa razionalizzazione: con meno modelli e varianti, la formazione è diventata più mirata, consentendo ai team di assistenza di migliorare in coerenza e affidabilità.

Dal “Corona boom” al “Corona blues” Brandl ha però riconosciuto anche le difficoltà del periodo post-pandemico: la riapertura dei confini internazionali, la guerra in Ucraina, l’inflazione crescente e l’impennata dei costi dei materiali. Di fronte a questo nuovo contesto –che ha definito come il passaggio dal “Corona Boom” al “Corona Blues” – Niesmann+Bischoff ha preso due decisioni strategiche. Primo, mantenere prezzi di mercato competitivi nonostante le pressioni sui costi. Secondo, adottare una politica di produzione conservativa: produrre sempre leggermente meno di quanto richiede il mercato. In questo modo si evita l’accumulo di stock e si protegge il valore del marchio, im-

pedendo ai concessionari di praticare forti sconti che svaluterebbero gli acquisti dei clienti precedenti. Una slide della presentazione intitolata “La fiducia in un marchio è il prerequisito più importante per il successo sostenibile” riassume questa filosofia. Quando i clienti vedono il proprio veicolo perdere valore a causa degli sconti eccessivi, la loro fiducia si incrina. Mantenendo bassi i livelli di stock presso i concessionari e stabili i prezzi, Niesmann+Bischoff ha preservato sia i margini sia la fiducia dei clienti.

Una rete di concessionari che funziona Brandl ha sottolineato l’importanza di relazioni sane con i concessionari. Scorte ridotte e tempi di consegna lunghi, se ben gestiti, possono tradursi in elevati volumi di rotazione e buoni margini. Lo scenario ideale, secondo Brandl, è un turnover dei veicoli pari a cinque, con la necessità di offrire sconti non superiori al 5%. Attualmente, la rete di concessionari Niesmann+Bischoff opera vicino a questo stato ottimale, con bassi livelli di stock e una domanda solida da parte dei clienti. La conclusione di Brandl è stata semplice ma potente: “Se riesci a rendere felici i tuoi clienti e i tuoi concessionari, alla fine sarai felice anche tu”.

Bürstner: applicare le lezioni apprese Sebbene il focus principale della presentazione fosse su Niesmann+Bischoff, Brandl ha accennato brevemente al suo nuovo ruolo in Bürstner. Senza rivelare dettagli, ha posto una domanda significativa: “Cosa faresti se avessi l’esperienza di Niesmann+Bischoff?” Un breve video ha lasciato intravedere un’evoluzione strategica in corso anche in Bürstner, con ulteriori novità che saranno svelate al prossimo Caravan Salon di Düsseldorf.

Parlando in qualità di fornitore di sistemi con legami profondi nella produzione di veicoli ricreazionali, ha esortato sia i costruttori sia i fornitori a ripensare la rigidità strutturale, i cicli d’innovazione e la compiacenza del mercato. La sua analisi ha tracciato forti parallelismi con l’evoluzione – e la successiva interruzione – dell’industria automobilistica, sottolineando come l’agilità, più che la tradizione, definirà il futuro della produzione di RV in Europa.

Una crescita trainata da un solo mercato Vöhringer ha avviato il suo intervento con un’analisi della stagnazione del mercato al di fuori della Germania. Pur riconoscendo le ripetute dichiarazioni di “successo” del settore RV europeo, ha osservato come questa crescita sia stata in realtà alimentata quasi esclusivamente dal mercato tedesco. Gli altri Paesi europei, ha sostenuto, non hanno contribuito in modo significativo all’espansione negli ultimi 15 anni. Il quadro che ne emerge è critico: l’intero settore dipende pericolosamente da un unico mercato domestico, con scarse prospettive di crescita organica altrove.

Ha inoltre evidenziato come tutti i nuovi ingressi nel segmento OEM siano stati startup europee: nessuna vera interruzione proveniente da altri settori o continenti è ancora avvenuta. Ne consegue una logica industriale che presume che la crescita futura deriverà soltanto da consolidamenti o spostamenti di quota tra player esistenti, non da una reale espansione del mercato.

Tre minacce potenzialmente dirompenti

Vöhringer ha poi delineato tre possibili minacce esterne:

• Costruttori cinesi – Un tempo artigianali, i produttori di RV cinesi hanno subito una trasformazione rapida. Ciò che nel 2016 Vöhringer riteneva amatoriale si è evoluto

Un campanello d’allarme per l’industria europea

Yannick Vöhringer, Direttore Generale del fornitore tedesco Vöhringer, ha aperto il suo intervento al MELVI 2025 con un obiettivo preciso: mettere in discussione la mentalità attuale dell’industria europea dei veicoli ricreazionali

in un settore competitivo e sofisticato. Paradossalmente, la collaborazione iniziale con aziende europee ha facilitato questo sviluppo: oggi i produttori cinesi si stanno rapidamente adeguando agli standard UE.

• Player dell’industria automobilistica – Dotati di risorse finanziarie immense e competenze ingegneristiche consolidate, i grandi costruttori automobilistici potrebbero scalare rapidamente la produzione di RV. La loro capacità di mobilitare design, talenti e capacità produttiva li rende una minaccia credibile.

• Disruptor tecnologici sconosciuti – Così come Tesla ha rivoluzionato l’automotive, una startup tecnologica o edilizia potrebbe inaspettatamente ridefinire il mercato dei veicoli ricreazionali, facendo leva su software, connettività o nuovi modelli di utilizzo.

Paralleli con l’industria automobilistica Per mostrare come le industrie possano perdere competitività, Vöhringer ha citato la lentezza della reazione europea all’arrivo dei veicoli elettrici. I produttori tedeschi, ostacolati da processi rigidi e strutture legacy, sono stati superati dai concorrenti cinesi, capaci di progettare un nuovo veicolo in tre anni invece che cinque, e di modificare un progetto in pochi giorni, non settimane. Secondo lui, il settore RV condivide molte delle stesse debolezze: processi decisionali lenti, resistenza al cambiamento, visione a breve termine e una mentalità chiusa. Utilizzando un diagramma di Venn, ha mostrato come RV e automotive si sovrappongano nella rigidità strutturale, e siano quindi a rischio di commettere gli stessi errori.

Il valore dell’agilità

Vöhringer ha sottolineato che l’agilità non è una moda, ma una condizione necessaria alla sopravvivenza. L’ha definita attraverso tre pila-

stri: velocità, adattabilità e modularità. Questo approccio implica cicli di prodotto rapidi, team trasversali, design centrato sul cliente e un forte livello di digitalizzazione.

“Abbiamo davvero bisogno di 400 layout?”, ha chiesto provocatoriamente, facendo eco all’intervento di Hubert Brandl. “I clienti sono davvero disposti a pagare per tutta questa complessità?” Ha inoltre dimostrato come l’agilità impatti direttamente sui costi. Secondo i dati raccolti, il motivo principale per cui un potenziale cliente rinuncia all’acquisto di un RV è il prezzo, da qui l’urgenza di snellire i processi di sviluppo e semplificare la produzione.

Un costo nascosto: la burocrazia volontaria

Oltre ai costi noti (materiali, manodopera, normative), Vöhringer ha criticato ciò che definisce “burocrazia volontaria”: test interni eccessivi, documentazione infinita, report qualitativi ridondanti che rallentano l’innovazione e aumentano i costi senza apportare reale valore al cliente finale. “La paura di fallire”, ha detto, “non dovrebbe paralizzare il progresso. I cinesi hanno imparato facendo: chi fallisce in fretta, impara più velocemente”.

Conclusione: un appello all’azione

Vöhringer ha concluso con un’analisi SWOT. Il settore dei veicoli ricreazionali, ha detto, possiede veri punti di forza – competenze artigianali, marchi solidi, clientela fedele – ma soffre per una lentezza nell’innovazione e una maturità digitale ancora insufficiente. Per affrontare le minacce incombenti da Cina, colossi automobilistici o disruptor esterni, l’industria deve costruire culture agili, definire obiettivi a lungo termine e aprirsi a collaborazioni oltre i confini tradizionali. Il suo messaggio finale è stato inequivocabile: “L’agilità non è opzionale. Se aspettiamo altri due anni, sarà già troppo tardi”.

Parlando non solo come Vicepresidente di Caravaningsuisse, ma anche come imprenditore con oltre 3.500 contratti clienti firmati personalmente, Ruchti ha proposto una riflessione lucida e onesta sul ruolo in evoluzione dei concessionari, sugli squilibri strutturali e sull’urgente necessità di decisioni lungimiranti, in particolare su elettrificazione e sovrapproduzione.

La realtà dei concessionari in Svizzera

Con sede nell’Oberland Bernese, Ruchti ha spiegato che in Svizzera un concessionario può avere successo solo attraverso la qualità, mai attraverso il prezzo. Con costi elevati di manodopera e localizzazione, le aziende svizzere sono strutturalmente svantaggiate nella competizione sui prezzi. Il fattore chiave, quindi, è il servizio. Da lui, ciò significa: una consegna dettagliata del veicolo, anche con strumenti digitali; un servizio nazionale di ritiro e riconsegna di due anni per le riparazioni in garanzia; un unico referente tecnico per ogni problema, sia sul veicolo base che sulla cellula. Questa attenzione al cliente non è una filosofia: è una necessità. Eppure, è proprio l’industria a rendere tutto più difficile. Negli ultimi anni, due indicatori fondamentali sono entrati in crisi: la rotazione del magazzino e la capacità di rivendere i veicoli a noleggio al costo. Alla base di entrambi c’è un problema sistemico: la sovrapproduzione.

La trappola della sovrapproduzione

Slide dopo slide, Ruchti ha mostrato un quadro preoccupante: concessionari e costruttori stanno accumulando veicoli invenduti. Perché? La causa, ha spiegato, è un cambiamento del modello di business dopo il 2008. Prima della crisi, era il produttore a sostenere il rischio di mercato: i concessionari ordinavano solo un numero limitato di veicoli dimostrativi, mantenendo

L’importanza dei dealer in un mercato che cambia

In un momento di profonda transizione per l’industria europea dei veicoli ricreazionali, Reto Ruchti – esperto concessionario svizzero e figura di riferimento del settore – ha offerto un punto di vista concreto e pragmatico durante il meeting ECF

flessibilità. Oggi, invece, chi ordina di più – e quindi assume più rischio – ottiene le migliori condizioni commerciali. Questo ha portato a un eccesso di ordini. E quando la domanda è calata nel 2023, molti concessionari, soprattutto in Svizzera, si sono ritrovati con stock eccessivi. Il problema è aggravato da rigide norme doganali. In Svizzera, la data di importazione è determinante, e non sono concessi permessi retroattivi. Per esempio, se uno standard emissioni (es. Euro 6d) scade il 31 agosto 2024, il veicolo deve essere importato entro quella data. Se lo è, può restare in stock a tempo indeterminato. Se invece entra dopo, non potrà mai essere immatricolato in Svizzera. A quel punto, se anche le deroghe temporanee in Paesi come Germania o Francia sono scadute, il veicolo potrebbe risultare immatricolabile in nessun Paese UE. L’unica eccezione attuale? Il Regno Unito, ma il veicolo avrebbe il volante dal lato sbagliato.

Pressione salariale e il problema dell’euro

Un altro tema centrale sollevato da Ruchti riguarda il divario crescente nelle strutture salariali tra la Svizzera e i suoi vicini europei. Nel 1998, gli stipendi svizzeri erano del 20% superiori a quelli tedeschi. Nel 2025, questo gap è salito al 134%, complice sia l’aumento nominale degli stipendi sia il progressivo indebolimento dell’euro rispetto al franco svizzero. Questo rende impossibile mantenere la parità di prezzo tra mercati e mette ulteriormente a rischio i margini dei concessionari svizzeri.

Perché abbiamo ancora bisogno dei concessionari

Nonostante l’interesse crescente per la vendita diretta online, Ruchti ha difeso con forza il ruolo insostituibile dei concessionari. Un van o un autocaravan non sono un’auto: sono più complessi, più personalizzati, più soggetti a

piccoli difetti in fabbrica. I clienti non vogliono ricevere un veicolo tramite app: vogliono salire a bordo, toccare con mano gli spazi, ricevere spiegazioni pratiche. Un veicolo moderno può integrare fino a 15 app differenti, ben più di qualsiasi automobile. Inoltre, il concessionario è colui che si occupa di: ricondizionamento, riparazioni e formazione del cliente. Secondo Ruchti, il lavoro del concessionario non è finito finché non accadono tre cose: primo, il cliente riceve un veicolo perfettamente funzionante; secondo, ne comprende appieno le funzionalità tecniche; terzo, due anni dopo è ancora soddisfatto del veicolo e del suo concessionario.

Cosa ci aspetta: demografia, regolamenti ed elettrificazione Ruchti vede prospettive positive a breve termine per le vendite di autocaravan, spinte da pensionamenti, nomadismo digitale e lavoro flessibile. Ma il futuro delle caravan è più incerto. Il traino con veicoli elettrici è problematico: ogni tratto da 150 km richiede sganciare, caricare e riagganciare la caravan, con oltre 5 ore di ritardo su un viaggio medio. Ha portato l’esempio concreto di un viaggio da Bad Waldsee a Barcellona con una caravan e un’auto elettrica: anche con un’autonomia teorica di 400 km, le condizioni reali impongono una ricarica ogni 150 km. Risultato? Otto soste, ognuna da almeno 40 minuti, per oltre cinque ore totali aggiuntive. L’elettrico comporta anche il problema del peso: un motore diesel pesa circa 380 kg, contro oltre 1.000 kg per un’unità elettrica. La normativa che estenderà la patente B a 4,25 tonnellate recupera 750 kg di carico utile, mitigando l’effetto. Ma oltre il 2035, con l’addio ai motori termici in UE, lo scenario si fa incerto: senza nuove deroghe regolamentari, sia l’innovazione che i margini potrebbero essere a rischio.

Tavola rotonda: ricostruire fiducia ed equilibrio nel settore

La sessione finale del MELVI 2025 a Berna ha riunito tre figure di spicco del settore europeo dei veicoli ricreazionali: Hubert Brandl (CEO di Niesmann+Bisch off), Yannick Vöringher (Direttore Generale di Vöringher) e Reto Ruchti (Co-titolare e Direttore Generale di Ruchti). Il dibattito, moderato da Bernd Löher (Presidente del CIVD e Direttore Generale di Hobby), ha offerto una riflessione franca sulle sfide attuali e sulle responsabilità condivise tra costruttori, fornitori e concessionari

La discussione si è aperta con una domanda fondamentale: come devono collaborare fornitori, produttori e concessionari per garantire la prosperità a lungo termine del settore? Tutti e tre i relatori hanno concordato sull’importanza della cooperazione e della comprensione reciproca, sottolineando che il cliente finale deve restare al centro. Ruchti ha evidenziato la necessità di gestire realisticamente le aspettative dei clienti, soprattutto nel segmento premium, dove spesso ci si attende una qualità da abitazione domestica in un veicolo in movimento.

Brandl ha aggiunto che i costruttori devono lavorare in stretta collaborazione con i fornitori per garantire qualità e prezzi coerenti con il mercato, creando prodotti che siano

desiderabili ma anche consegnabili. Vöringher ha sottolineato il valore della cooperazione anche tra concorrenti e ha espresso preoccupazione per la tendenza a ripetere errori del passato, in particolare la sovrapproduzione.

Nonostante i primi segnali d’allarme – per esempio già emersi al CMT – il settore ha continuato a spingere i volumi basandosi su aspettative gonfiate, generando surplus e stagnazione. Ruchti ha illustrato il problema con un esempio concreto: la saturazione delle reti di concessionari, dove un numero limitato di clienti viene diviso tra troppi punti vendita. “Aggiungere più dealer non significa vendere più veicoli,” ha avvertito, invitando a una pianificazione territoriale più

intelligente. Brandl è stato netto nella sua analisi: l’industria non ha voluto riconoscere i segnali di una crisi imminente. Aumenti nei costi dei materiali, inflazione e instabilità globale puntavano a un rallentamento. Tuttavia, la guerra in Ucraina e l’euforia post-Covid hanno portato a prezzi gonfiati e stock eccessivi. “Dobbiamo sviluppare una maggiore sensibilità ai segnali sociali,” ha affermato.

Il confronto si è poi spostato sull’innovazione. Tutti hanno concordato sul fatto che i produttori debbano guidare la progettazione dei nuovi prodotti in partnership con i fornitori, raccogliendo anche i feedback dei concessionari. Tuttavia, Vöringher ha denunciato la lentezza nell’adozione delle innovazioni,

portando l’esempio di un pannello leggero mostrato per tre edizioni consecutive del Caravan Salon senza ricevere attenzione dal mercato. Ha invocato cicli più rapidi e una mentalità del tipo “fail fast, learn fast”. Sul tema del ciclo di vita dei prodotti, Brandl e Ruchti hanno sostenuto un ritmo ideale di 5-6 anni per i nuovi modelli, con piccoli aggiornamenti intermedi. Brandl ha sottolineato che un ciclo di innovazione troppo rapido rischia di frustrare il cliente, che non vuole vedere il proprio acquisto superato dopo appena un anno. “Il cliente cerca stabilità, non cambiamenti fine a sé stessi,” ha detto. Vöringher, invece, ha ribattuto che le innovazioni possono offrire valore aggiunto immediato e dovrebbero essere utilizzate per rendere il settore più attrattivo già oggi. Interpellati sul rischio dell’ingresso dei produttori cinesi nel mercato europeo, i pareri

sono stati contrastanti. Brandl e Ruchti hanno mostrato poche preoccupazioni, citando differenze normative, complessità tecnica e il supporto post-vendita come barriere d’ingresso. Vöringher ha però ricordato l’esempio del mercato australiano, dove i marchi cinesi hanno guadagnato rapidamente quote significative. Ha avvertito: la compiacenza può essere pericolosa. Il settore dovrebbe osservare con attenzione.

Bernd Löher ha poi riassunto i punti chiave del dibattito: apertura, onestà e realismo sono indispensabili da parte di tutti. I cicli di prodotto devono essere equilibrati, evitando sia l’iper-ingegnerizzazione sia un’innovazione troppo veloce, poiché è fondamentale offrire ai dealer il tempo per vendere gli stock esistenti e ai clienti quello per adattarsi. Il punto cruciale è il customer journey: dal primo clic sul sito web all’esperienza in

Questa frase, secondo Feuillet, descrive perfettamente la situazione attuale del settore, reduce da una tempesta che ora va compresa a fondo. Perché si è verificata la crisi di overstock?

Secondo Feuillet, le cause principali sono state: mancanza di coordinamento, previsioni errate, una serie di decisioni sbagliate. Ma molti errori sono stati dettati da una dinamica nuova per questo settore: la scarsità. Feuillet ha condiviso un ricordo personale: sua madre, cresciuta nella Francia del dopoguerra, conservava sempre scorte abbondanti di beni essenziali. Anche quando i tempi erano buoni, ricordava che le crisi potevano tornare. Aveva imparato a danzare sotto la pioggia.

Lo stesso, ha sostenuto, deve valere per l’industria frammentata di oggi. La

showroom, dalla consegna del veicolo al servizio post-vendita, ogni passaggio deve essere fluido e coerente. E il cliente finale va mantenuto sempre al centro. Opinione, questa, sostenuta anche da Ruchti, per il quale servono anche cooperazione strategica e visione a lungo termine, imparando da ciò che è successo nel passato. Secondo lui, l’industria deve battersi per soluzioni pratiche, come l’estensione della patente B a cinque tonnellate entro il 2035, e sostiene che i concessionari restino l’anello cruciale tra marchi e clienti.

In generale, il messaggio è stato chiaro: la strada è tracciata. Serve solo eseguire, senza paura del futuro. Il panel si è concluso con una nota di ottimismo pragmatico: l’industria ha tutti gli strumenti per avere successo, ma deve imparare ad ascoltare, collaborare e adattarsi. Insieme.

Osservazioni finali di François Feuillet, Presidente dell’ECF

A chiudere la giornata, François Feuillet ha pronunciato un discorso di sintesi dopo una giornata intensa di presentazioni e confronti. Ha aperto citando la scrittrice e motivatrice Vivian Greene: “La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a danzare sotto la pioggia”

coordinazione è difficile quando gli attori – fornitori, produttori, concessionari, campeggi – perseguono tutti interessi diversi. Feuillet ha sollevato il tema dell’innovazione: un’azienda dovrebbe condividere l’innovazione con i propri fornitori o tenerla interna? Ha fatto notare che la paura di essere copiati potrebbe ostacolare il progresso, poiché le aziende esitano a rivelare i propri sviluppi. Questo lo ha portato a porsi una domanda più profonda: il problema principale di questo settore è una frammentazione strutturale? Se la coordinazione è così complicata, tutti gli attori dovrebbero operare sotto un unico tetto? Oppure il settore può trovare nuovi modi per cooperare efficacemente tra entità indipendenti?

È tornato sul ruolo dei concessionari – alcuni sostengono che ce ne siano troppi.

Ma Feuillet ha contestato fortemente questa opinione. Un mercato cresce quando il cliente ha accesso a un buon servizio nelle vicinanze: un concessionario locale, spesso a conduzione familiare, piuttosto che un grande showroom a centinaia di chilometri di distanza. L’esperienza dimostra che aprire concessionari nelle cittadine porta a un aumento delle vendite di camper in quelle regioni. La presenza di un concessionario locale aumenta la fiducia dei consumatori e l’accessibilità.

In chiusura, Feuillet ha invocato maggiori sforzi congiunti – partnership, joint venture e nuove idee – per garantire che il settore possa essere meglio preparato alle tempeste future. Perché, ha ricordato a tutti, le tempeste torneranno. Ciò che conta è imparare ad affrontarle. Ciò che conta è imparare a danzare.

AL-KO Vandoies:

55 anni di eccellenza e innovazione

Operativo dal giugno 1970, lo stabilimento AL-KO in provincia di Bolzano celebra nel 2025 i 55 anni di attività, confermandosi come una delle realtà industriali più solide e rilevanti della Val Pusteria. Con quasi 140 dipendenti, una superficie di 30.000 metri quadrati e un fatturato di 45 milioni di euro, la filiale italiana di AL-KO Vehicle Technology continua a rappresentare un punto di riferimento nel settore dei rimorchi leggeri e del caravanning.

Quella

dei 55 anni di attività è una ricorrenza di grande significato, che viene celebrata in un contesto economico e industriale in continua evoluzione. L’azienda ha attraversato con resilienza i cambiamenti del mercato, rispondendo con innovazione e adattabilità alle sfide del settore. “Nonostante le incertezze che hanno segnato il mercato negli ultimi anni, abbiamo svolto il nostro ruolo all’interno del Gruppo con impegno e determinazione. Grazie a un team preparato e motivato, siamo riusciti a garantire continuità produttiva e stabilità, contribuendo al mantenimento delle quote di mercato e alla solidità complessiva del Gruppo,” ha dichiarato Gerd Stoll, Amministratore Delegato di AL-KO Kober Srl.

La storia

AL-KO Vandoies è stata una delle prime filiali estere di AL-KO Vehicle Technology. Fin dalla sua fondazione, ha avuto un ruolo strategico

nella riduzione dei costi logistici e di trasporto per i produttori italiani di caravan. L’Alto Adige è stata la scelta ideale per garantire un collegamento efficiente con la sede centrale di Kötz, in Germania, e per avviare rapidamente la produzione. La specializzazione dello stabilimento si concentra su componenti chiave per il settore dei rimorchi, tra cui freni a repulsione, giunti stabilizzatori e assali destinati a tutti i mercati globali. La produzione è altamente automatizzata, con macchinari all’avanguardia e un costante aggiornamento tecnologico.

Oggi, Vandoies è l’unico stabilimento del gruppo AL-KO dedicato alla produzio ne di freni a repulsione per tutto il mondo.

I numeri di oggi

Nel 2024 sono stati prodotti più di 250.000 freni a repulsione. Inoltre, AL-KO Vandoies ha prodotto oltre

50.000 stabilizzatori AKS e oltre 170.000 giunti in ghisa. Nel 2025 si arriverà a 9,5 milioni di freni a repulsore costruiti nella sua storia. Un altro dei prodotti di punta è il giunto a sfera con dispositivo di stabilizzazione AKS, progettato per migliorare la sicurezza dei rimorchi riducendo i movimenti di sbandamento e beccheggio durante la marcia. Nel 2024, lo stabilimento di Vandoies ha investito in moderni macchinari per preparare il terreno a una nuova linea di produzione di

A cura della redazione

primavera. Oltre alla produzione, a Vandoies ha sede anche la holding AL-KO Vehicle Technology Italy, la capofila di tutte le aziende del Gruppo in Italia (AL-KO VTE e il gruppo SAFIM). Questa struttura centrale fornisce servizi finanziari e contabilità a tutte le business unit e filiali in Italia, garantendo una gestione efficiente e integrata.

La filosofia aziendale di AL-KO pone un’enfasi particolare sul coinvolgimento dei collaboratori nel miglioramento continuo dei processi produttivi.

“Crediamo che il successo si costruisca anche attraverso piccoli, ma costanti, interventi sulla produttività e sulla qualità. Per questo motivo, ogni anno premiamo le idee più innova tive proposte dai nostri dipendenti, incentivando un clima di collaborazione e crescita,” ha affermato Stoll. “Un sistema di gestione delle idee, che premia la collaborazione attiva della forza lavoro quando contribuisce a conseguire migliori performance di produtti vità, diminuzione dei costi, ma anche riduzione dei margini di errore”

Il Gruppo DexKo

Nel 2016, DexKo Global ha acquisito AL-KO Vehicle Technology integrandola in un gruppo globale in rapida crescita. Oggi, il gruppo AL-KO Vehicle Technology conta circa 3.000 dipendenti in oltre 40 sedi in tutto il mondo e fa parte di DexKo Global Inc., leader nella produzione di tecnologie per telai e componenti di sicurezza, con sede a Novi, Michigan (USA) e una rete di oltre 100 stabilimenti e centri di distribuzione che impiegano circa 6.000 persone.

“AL-KO Vehicle Technology ha vissuto una trasformazione significativa, trasformandosi da un’azienda a conduzione familiare a un’importante realtà internazionale. L’ingresso in un grande gruppo multinazionale ci ha permesso di accelerare l’innovazione, migliorare la nostra capacità produttiva e offrire ai clienti soluzioni sempre più avanzate e sicure su scala globale,” ha detto Gerd Stoll.

La filiale di Verona Dodici anni fa, AL-KO Vehicle Technology Group ha creato i primi Centri di Assistenza AL-KO, con l’obiettivo di offrire ai proprietari di veicoli ricreazionali, veicoli commerciali leggeri e rimorchi una vasta gamma di servizi e prodotti dei

AL-KO Vandoies, le tappe principali

• 1970 – Fondazione dell’azienda e acquisizione della ditta Weidner a Vandoies. Inizio della produzione di pallet e contenitori da imballaggio.

• 1973 – Costruzione di un nuovo capannone di produzione.

• 1974 – Ampliamento del capannone e avvio della produzione di assali.

• 1980 – Costruzione del magazzino per le materie prime.

• 1985 – Installazione del primo robot industriale.

• 1990 – Introduzione del sistema CAD (Computer-Aided Design).

• 1994 – Certificazione del sistema di gestione della qualità secondo la norma ISO 9001.

• 1998 – Introduzione del sistema informatico SAP/R3.

• 2000 – Espansione della filiale di Verona con l’installazione di una linea produttiva per allestimenti di veicoli AMC.

• 2007 – Installazione di un moderno impianto di lavorazione e fresatura per i gusci dei giunti di sicurezza AKS.

• 2008 – Ampliamento degli uffici amministrativi.

• 2010 – Celebrazione del 40° anniversario della fondazione dell’azienda.

• 2014 – Inaugurazione Centro di Assistenza AL-KO a Verona.

• 2016 – Dexko Group acquisisce il gruppo AL-KO.

• 2022 – Ampliamento e modernizzazione del nuovo Centro di Assistenza AL-KO per interventi e manutenzione su camper e caravan.

• 2024 – Ampliamento dello stabilimento di Vandoies per nuova produzione.

marchi del gruppo AL-KO, E&P e SAWIKO. Oggi, i centri assistenza AL-KO sono presenti in Germania, Paesi Bassi, Francia, Austria e Italia. Uno dei punti di riferimento per il servizio post-vendita è il Centro di Assistenza AL-KO di Verona, situato nella prestigiosa sede di Castel d’Azzano, alle porte della città. Questa sede è stata rinnovata e ampliata nel 2022, con una ristrutturazione di grande impatto che ha permesso di raddoppiare i ponti di sollevamento e gli spazi officina, migliorare e riorganizzare gli uffici amministrativi, realizzare un nuovo showroom per l’attesa dei clienti, ampliare il magazzino ricambi, aumentando la capacità di stoccaggio per garantire disponibilità immediata dei componenti più richiesti.

“Il centro assistenza AL-KO di Verona è diventato il polo strategico di assistenza nel Sud dell’Europa,” ha concluso Gerd Stoll. “Siamo in grado di offrire un servizio sempre più efficiente, con procedure snelle, un magazzino strutturato e spazi accoglienti per i nostri clienti. Senza dimenticare che siamo a pochi chilometri dal centro della splendida Verona”.

Gerd Stoll
Il Centro di assistenza AL-KO di Verona

ONDA due soluzioni, due mercati, una sola filosofia

AL-KO Vehicle Technology Electronics spinge sull’innovazione con due approcci diversi e complementari: ONDA Smart System è pensato per digitalizzare la gestione energetica in aftermarket, mentre ONDA Connectivity è una piattaforma avanzata dedicata al primo impianto che offre un ecosistema avanzato capace di gestire ogni aspetto tecnico della parte abitativa

Nel

settore in costante evoluzione dei veicoli ricreazionali, la connettività e la gestione intelligente dei sistemi di bordo stanno diventando sempre più centrali. ALKO Vehicle Technology Electronics (VTE), realtà consolidata e innovativa nel panorama europeo, ha sviluppato due soluzioni tecnologiche sotto l’ombrello ONDA: ONDA Smart System, pensata per l’aftermarket e destinata al consumatore finale, e ONDA Connectivity, una piattaforma avanzata dedicata al primo impianto per i costruttori di veicoli. Due proposte diverse per tecnologia, funzioni e target, ma accomunate dalla stessa missione: rendere semplice, efficiente e centralizzata la gestione elettronica di bordo.

ONDA Smart System:

semplicità e connettività per il camperista

ONDA Smart System è la risposta ideale per chi possiede un camper e desidera digitalizzarne la gestione energetica. È una soluzione basata su Bluetooth che consente di monitorare in tempo reale tutti i parametri fondamentali dell’alimentazione elettrica direttamente dal proprio smartphone. L’interfaccia è intuitiva e progettata a widget, ognuno dei quali rappresenta un dispositivo collegato.

Attualmente, il sistema può gestire tre dispositivi principali, tutti progettati da AL-KO VTE e dotati di modulo Bluetooth integrato:

• BDS200 (Battery Duo System): gestisce due batterie servizi da 12V, anche di tipo

e usura differenti, fino a 100A ciascuna. È “lithium ready” e particolarmente apprezzato nell’aftermarket. L’algoritmo integrato stima l’autonomia residua e segnala eventuali guasti isolando la batteria difettosa.

• PRM400 (Regolatore solare MPPT): ottimizza la ricarica da pannelli fotovoltaici con un’efficienza superiore rispetto ai tradizionali PWM. Compatibile con batterie al litio e piombo-acido, può anche interfacciarsi con il sistema CL-BUS di bordo e con un display fisico opzionale.

• AM500 (Amperometro): misura fino a 500A e fornisce indicazioni precise su assorbimento, stato di carica della batteria e autonomia residua.

Testo di Paolo Galvani
Sotto: ONDA Smart System

Tutti i dati vengono trasmessi via Bluetooth all’app ONDA Smart System, che funziona anche offline e non necessita di connessioni remote o SIM. La configurazione è semplice e adatta anche a camper datati, per i quali rappresenta un’importante evoluzione tecnologica.

AL-KO VTE prevede di estendere il sistema ad altri moduli in futuro, purché dotati di connettività Bluetooth. La modularità dell’app consente infatti di integrare nuovi widget senza modificare l’impianto esistente.

ONDA Connectivity: il cervello del veicolo ricreazionale moderno

Due mondi distinti

Sebbene entrambe le soluzioni condividano il nome “ONDA” – evocativo della comunicazione senza fili – ONDA Smart System e ONDA Connectivity sono due sistemi diversi.

ONDA Smart System ONDA Connectivity

Target Aftermarket (veicoli già circolanti) Primo impianto (veicoli nuovi)

Connettività Bluetooth

Installazione

Gestione dispositivi

ONDA Connectivity è invece una piattaforma completamente diversa per concezione e architettura. Destinata al primo impianto, è pensata per costruttori e allestitori che desiderano offrire ai propri clienti un ecosistema elettronico avanzato e personalizzabile. La base del sistema è costituita dall’interfaccia ICL12, cuore centrale capace di comunicare sia via Bluetooth sia tramite Wi-Fi, e progettata per integrarsi con tutti i dispositivi di bordo.

Bluetooth + Wi-Fi + BUS

Plug & play, senza cablaggi Richiede cablaggio, installazione professionale

Solo dispositivi AL-KO con BT integrato

Dispositivi AL-KO + terze parti (CIBUS, CAN-BUS)

Personalizzazione app No Sì (logo, grafica)

Espandibilità

Limitata, ma in crescita Elevata, modularità nativa Funzioni remote No Sì, tramite rete Wi-Fi esistente

Pannelli integrabili Non previsti (tranne display per regolatore solare)

Tra i principali vantaggi di ONDA Connectivity vi è innanzitutto la possibilità di gestire in modo completo e centralizzato l’intero sistema del veicolo: dalle luci alle pompe, dalla verifica dei livelli dell’acqua a tutti i dispositivi compatibili, sia che appartengano alla gamma ALKO VTE sia che provengano da produttori terzi. Questo sistema si distingue per l’ampia compatibilità con diversi protocolli standard, tra cui quello proprietario CL-BUS e quelli più diffusi a livello industriale come CI-BUS e CAN-BUS.

Un altro punto di forza è rappresentato dalla possibilità di connettersi da remoto senza la necessità di una SIM dedicata: l’unità ICL12 si collega infatti al Wi-Fi del router già presente nel veicolo, sfruttando un’unica connessione per la navigazione, la gestione della “smart home” e l’eventuale aggiornamento dei sistemi, senza dover attivare un abbonamento specifico o installare componenti aggiuntivi.

Sì, IPL10/30/50 con touch screen

A sinistra: il nuovo pannello di controllo touch da 10,1”

Infine, ONDA Connectivity integra funzioni avanzate come la ricezione GPS, utile per la localizzazione, e un accelerometro che consente di monitorare l’inclinazione del veicolo, supportando così anche eventuali sistemi di autolivellamento o funzioni di allarme. A differenza dell’ONDA Smart System, qui i dispositivi sono cablati tra loro per garantire stabilità, reattività e maggiore ampiezza di banda. L’interfaccia ONDA Connectivity può essere customizzata con logo e grafica del cliente, rendendola parte integrante dell’esperienza del veicolo. L’app dedicata è disponibile anche in versione dimostrativa, utile per presentazioni e test, nonché per toccare con mano le potenzialità del sistema.

Pannelli touch per una gestione evoluta

Un ulteriore tassello dell’ecosistema ONDA Connectivity è rappresentato dai nuovi pannelli touch IPL10, IPL30 e IPL50, progettati per sostituire i pannelli tradizionali oggi limitati nella visualizzazione delle informazioni. Questi pannelli, integrabili con widget analoghi a quelli dell’app ONDA, consentono il controllo completo del veicolo: non solo energia, ma anche climatizzazione, riscaldamento, ventilazione e altro ancora. Il vantaggio è una continuità di esperienza utente tra app mobile e pannello fisico, con la possibilità di replicare le funzioni anche su schermo touch installato a bordo.

In definitiva, ONDA Smart System e ONDA Connectivity incarnano due approcci complementari alla digitalizzazione dei veicoli ricreazionali. Il primo offre un accesso rapido, semplice e wireless alla gestione energetica per l’utente finale; il secondo rappresenta una soluzione integrata, scalabile e completa per i costruttori che desiderano offrire ai propri clienti un’esperienza high-tech sin dal primo utilizzo del veicolo. In entrambi i casi, AL-KO VTE dimostra una visione chiara e articolata su come la tecnologia possa migliorare l’esperienza del viaggio, sempre sotto il segno dell’innovazione.

Sotto: ONDA Connectivity

CAN: design italiano, visione globale

Da oltre vent’anni, CAN è un punto di riferimento nel settore dei veicoli ricreazionali per la qualità, il design e la versatilità dei suoi sistemi di cottura. L’azienda produce interamente in Italia, presso la sede di Bassano del Grappa (VI) ed è oggi parte del gruppo americano Airxcel, leader mondiale nella produzione di accessori per RV, camper e caravan. Questa appartenenza ha rafforzato la capacità di CAN di operare in una dimensione internazionale, pur conservando una filosofia produttiva agile e una filiera di eccellenza tutta italiana

Lastoria recente di CAN è quella di una crescita costante, fatta di ascolto del mercato, sviluppo prodotto e presenza diretta presso i principali costruttori europei. Con un’esperienza ereditata dal settore nautico – dove l’attenzione per materiali, durata e compattezza è da sempre fondamentale – l’azienda ha saputo trasferire competenze, tecnologie e soluzioni anche al mondo camper. La scommessa si è rivelata vincente: oggi migliaia di cucine, forni e piani cottura CAN sono installati ogni anno su camper e caravan in tutto il mondo. “Quello che distingue CAN dai suoi competitor è una combinazione unica di gamma, flessibilità e servizio. La linea prodotti è una delle più ampie sul mercato, articolata in cinque segmenti principali: piani cottura a gas da incasso a 1, 2 o 3 fuochi; monoblocchi integrati con lavello e fornello; forni compatti e cucine complete a

gas; soluzioni elettriche a induzione, anche portatili; progetti personalizzati su specifiche richieste OEM,” racconta Lorenzo Bellini, direttore della business unit CAN. Una delle peculiarità più apprezzate è la capacità di sviluppare soluzioni su misura per rispondere a ogni esigenza di layout o design. Questa flessibilità è resa possibile dall’integrazione verticale dell’intero ciclo produttivo e da una profonda collaborazione con i clienti in fase di co-progettazione. Modelli esclusivi sono stati creati ad hoc per costruttori come Adria, Hobby, Dethleffs, Rapido, Knaus, Hymer e tanti altri, che riconoscono in CAN un partner affidabile, veloce e competente. Non solo prodotto: altri elementi chiave della strategia CAN sono la presenza diretta sul mercato e la rete di assistenza. L’azienda opera tramite distributori qualificati (come Vecam e SiFi in Italia), garantendo copertura post-ven-

dita capillare, disponibilità ricambi e supporto tecnico sia per installatori che per utenti finali. L’ufficio qualità e after-sales interno segue con attenzione ogni feedback di mercato, contribuendo all’evoluzione continua della gamma. Infine, il “made in Italy” è molto più di una dicitura simbolica: la maggior parte dei componenti è prodotta internamente o selezionata da fornitori italiani, per assicurare affidabilità, estetica e durata nel tempo. Un valore che, nel contesto odierno di riduzione dei costi e globalizzazione spinta, distingue profondamente CAN dalla concorrenza. “La nostra forza è nella combinazione tra tradizione manifatturiera, presenza sul territorio e capacità di innovare costantemente,” sottolinea Lorenzo Bellini. “Siamo presenti con i nostri prodotti presso quasi tutti i costruttori europei, ma ci rivolgiamo anche ai piccoli allestitori, ai distributori e al retrofit. Copriamo il mercato a 360 gradi, ascoltando i clienti e rispondendo con soluzioni concrete e di qualità”.

Testo di Antonio Mazzucchelli

PTS121

Piastra a induzione portatile super slim

Il modello PTS121 è una piastra a induzione portatile compatta e leggera, ideale sia per l’uso in camper che a casa. Viene fornita con valigetta da trasporto, è alimentata a 230V e offre una potenza fino a 2.100W. Pensata per utenti dinamici, rappresenta un’opzione versatile per chi vuole sperimentare l’induzione anche in ambienti piccoli o mobili.

PTS121

Tipologia piano cottura a induzione

Potenza 2.100 W

Alimentazione 230V

Colore nero

Design ultra-slim

Valigetta per il trasporto inclusa

F02010

Forno a gas compatto con grill

Piano cottura ibrido gas + induzione

L’HC0550 rappresenta una delle soluzioni più innovative nel panorama delle cucine da camper: un combinato ibrido con un fuoco a gas e una piastra a induzione da 1.500 W. Ideale per chi vuole flessibilità tra campeggio libero e aree attrezzate, consente l’uso dell’induzione quando collegati alla rete o con batterie performanti, e del gas quando necessario. Già adottato da diversi costruttori, risponde alla crescente richiesta di soluzioni ibride.

Tipologia piano combinato

Dotazione 1 fuoco a gas + 1 piastra induzione

Potenza induzione 1.500 W

Alimentazione 230V (induzione), 30 mbar (gas)

Uso versatile indipendenza energetica e comfort

Pensato per gli spazi ridotti dei veicoli ricreazionali, il modello F02010 è un forno a gas da 20 litri con grill integrato, alimentato a 12V per l’accensione e 30 mbar per il gas. È stato progettato per offrire prestazioni elevate anche in configurazioni compatte, rispondendo alla crescente domanda di fun zionalità in camper sempre più piccoli. Apprezzato da OEM come Carthago, Knaus e Hy mer, è disponibile sia come primo impianto sia per retrofit.

F02010

Capacità 20 litri

Alimentazione Gas (30 mbar)

Accensione 12V

Funzione grill integrata

Installazione incasso

Dimensioni compatte per van e camper piccoli

CAN è attiva da tre generazioni, ed è riconosciuta a livello internazionale per l’affidabilità dei suoi prodotti, la qualità dei materiali utilizzati e la capacità di interpretare le esigenze della vita a bordo trasformandole in soluzioni concrete e innovative. Quando l’azienda ha deciso di ampliare la propria offerta al settore dei veicoli ricreazionali, ha fatto il suo ingresso in mercati dinamici e in continua evoluzione, arricchendo e diversificando la gamma prodotti con la consueta

attenzione alla qualità e alla coerenza progettuale.

L’unione tra know-how nautico, spirito di innovazione e produzione 100% italiana ha permesso a CAN di affermarsi in breve tempo come partner affidabile per i principali produttori europei di RV. La sua offerta include piani cottura a gas, combinati con lavelli, forni compatti e soluzioni a induzione, con un livello di personalizzazione elevato che risponde alle esigenze sia dei grandi

OEM sia dei piccoli allestitori. Nel 2019, CAN è entrata a far parte del gruppo Airxcel, realtà statunitense leader nel mercato delle soluzioni per il comfort nei veicoli ricreazionali. Con questa acquisizione è nata Airxcel Europe, hub europeo del gruppo. L’ingresso in Airxcel ha rafforzato la vocazione internazionale di CAN, offrendo nuove opportunità di sviluppo e consolidando la sua posizione come punto di riferimento nel mercato globale del caravanning.

HC0550

Il futuro di Dimatec tra continuità e innovazione

Dimatec, storica realtà italiana nel panorama dei veicoli ricreazionali, entra in una nuova fase del suo sviluppo. Dal 29 aprile 2025, la direzione generale dell’azienda è affidata a Pascal Sanguinet, che raccoglie il testimone da Richard Pirovino. Quest’ultimo, fondatore e figura storica del settore, resterà Presidente del Consiglio d’Amministrazione, dedicandosi alle strategie di lungo periodo

Un passaggio di consegne pianificato e condiviso, in piena continuità con l’identità aziendale quello che vede Pascal Sanguinet nel ruolo di General Manager, subentrando a Richard Pirovino, che mantiene la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Dimatec SpA.

Fondata nel 1983 da Richard Pirovino, la storia della società affonda le sue radici negli anni Settanta, quando l’attività pionieristica di Pirovino portava per la prima volta in Italia i prodotti Truma. Dopo le prime esperienze,

la costituzione ufficiale della società avvenne con l’ingresso di un socio finanziatore e l’acquisto del primo stabilimento a Guanzate (CO) nel 1997. Da allora, l’azienda ha costantemente ampliato la propria offerta e la propria struttura logistica, fino all’inaugurazione, nel 2024, di un secondo capannone di 1.200 mq a Vertemate, a pochi minuti dalla sede storica. Oggi Dimatec si presenta come un punto di riferimento per la distribuzione e produzione di componenti, accessori e soluzioni tecnologiche per camper e caravan, con una struttura

azionaria composta per il 51% da Frankana Freiko e il restante dalla famiglia Pirovino. “Ho trovato in Pascal Sanguinet una persona molto adatta a dare nuovi impulsi all’azienda,” ha dichiarato Pirovino, “ma nel segno della continuità, perché è fondamentale mantenere intatta l’identità di Dimatec. Lavoriamo con una filosofia molto simile a quella del nostro partner Frankana Freiko e crediamo in un modello operativo comune”. Pascal Sanguinet, profondo conoscitore del settore e già parte integrante della struttura

Testo e foto di Antonio Mazzucchelli

Dimatec ha organizzato, durante la seconda edizione di Fit Your Camper, due corsi di aggiornamento tecnico molto apprezzati dagli addetti del settore

aziendale da 15 anni, dichiara: “La continuità è un aspetto fondamentale. Con Dimatec ci conosciamo da oltre vent’anni, e l’obiettivo è proseguire questo percorso consolidando l’identità dell’azienda, mantenendo coerenza e affidabilità anche nei dettagli operativi”

Una gamma ampia e sempre aggiornata

Dimatec distribuisce oltre 8.000 referenze per veicoli ricreazionali, rappresentando brand di primo piano come Truma, Frankana Freiko, GOK, Indel B, Alpine, Alphatronics, OZ Racing, Bonelli, Thitronik, Comet e molti altri. Nel 2024 è stato rilasciato il nuovo catalogo, completamente integrato con il gestionale aziendale, che consente aggiornamenti in

tempo reale di prezzi, disponibilità e schede tecniche.

Un cambiamento che rivoluziona il modo in cui l’azienda comunica con la propria rete B2B, facilitando l’accesso alle informazioni per concessionari, allestitori e officine. L’approccio è volutamente focalizzato sul canale professionale: niente vendite dirette al cliente finale, ma un supporto tecnico e commerciale di alto livello ai partner. “Con il nuovo catalogo,” spiega Sanguinet, “la nostra rete vendita è in grado di offrire risposte più rapide, mirate e personalizzate. È uno strumento pensato per semplificare il lavoro e migliorare il servizio”

Innovazione e qualità come DNA aziendale Dimatec non è solo distribuzione: l’azien-

Dimatec ha partecipato all’edizione 2025 di Fit Your Camper con un grande stand diviso in sezioni, alcune delle quali dedicate in esclusiva a suoi clienti

da sviluppa anche linee di prodotto a proprio marchio, come le finestre e gli oblò Di-Tec, tra cui il Plus Fan con ventilazione reversibile, controllo remoto, LED integrati e cupola aerodinamica per l’uso anche in movimento fino a 130 km/h. Sul fronte dell’innovazione, l’azienda ha recentemente stretto partnership strategiche con aziende tecnologiche come Scanstrut, per soluzioni impermeabili di connettività USB e passacavi certificati IP68, e con Tecnoform per soluzioni d’arredo modulari e flessibili per veicoli ricreazionali.

Nuovo assetto, stessa visione

Oltre alla nomina di Pascal Sanguinet, il nuovo assetto organizzativo prevede che Mauro Turconi assuma la responsabilità anche dell’area OEM Italia, accanto a quella aftermarket, sempre sotto la supervisione di Alex Vohwinkel, responsabile OEM a livello globale e degli acquisti. Inoltre, dal 1° maggio, entrano nel consiglio di amministrazione un rappresentante di Frankana e uno dei figli di Pirovino, segnando un ulteriore passo verso il rafforzamento della governance.

“Il nostro obiettivo,” conclude Sanguinet, “è mantenere un equilibrio tra innovazione e continuità. Vogliamo che i nostri partner si sentano supportati, riconosciuti e parte di una rete solida. In un momento in cui il mercato è in trasformazione, la stabilità e la coerenza sono valori ancora più importanti”

Manifattura italiana, personalizzazione e flessibilità

Nel Plant 310, situato a Torrita di Siena (SI), si producono oscuranti e zanzariere plissettati di altissima qualità e presto partirà la produzione anche di quelli a rullo. Delle sfide e delle opportunità di questo mercato abbiamo parlato con Mattia Falconi, General Manager dello stabilimento

Nelcuore della Toscana, dove è presente una buona parte della produzione europea di veicoli ricreazionali, il Plant 310 di Lippert rappresenta un’eccellenza nella realizzazione di oscuranti e zanzariere plissettati. Questo polo produttivo si distingue per un approccio altamente personalizzato e artigianale, capace di rispondere alle esigenze più complesse dei costruttori di camper, van e motorhome. L’azienda, già nota per la qualità dei propri prodotti, punta su flessibilità, tempi di consegna rapidi e una forte integrazione con altre componenti del gruppo Lippert, come le porte e le finestre. Ne abbiamo parlato parliamo con Mattia Falconi, General Manager del Plant 310.

Camper Professional – Ci può descrivere la struttura del Plant 310 e le sue principali attività?

Mattia Falconi − Il Plant 310 comprende due capannoni distanti qualche chilometro l’uno dall’altro, oltre a un magazzino adiacente alla sede principale. Nel capannone più grande, di circa 3.500 metri quadrati, si trovano le linee produttive più importanti: zanzariere in PVC e alluminio, zanzariere per van, oscuranti in alluminio e PVC, e profili perimetrali di giunzione

tra tetto e pareti dei veicoli. Nel secondo stabilimento, denominato Plant 310/2, produciamo gli oscuranti cabina per motorhome e van, come il nostro modello Skia. Stiamo inoltre implementando nuove linee per la produzione di oscuranti a rullo, un segmento su cui stiamo entrando con cautela per capire come posizionarci nel mercato.

Camper Professional – Qual è la distribuzione tra mercato di primo impianto e aftermarket per i vostri prodotti?

Mattia Falconi − Noi operiamo principalmente nel mercato di primo impianto. Negli ultimi due anni, tuttavia, Lippert ha ampliato la propria presenza anche nell’aftermarket. Pur non vantando ancora numeri rilevanti in questo segmento, riteniamo fondamentale offrire una gamma di prodotti a catalogo e rispondere in questo modo alle frequenti difficoltà che i clienti incontrano nel reperire oscuranti compatibili con i propri veicoli.

Camper Professional – Quali sono le principali sfide tecniche e organizzative nella produzione di oscuranti e zanzariere?

Mattia Falconi − La nostra filosofia si fonda su una personalizzazione quasi totale. Ogni

cliente dispone di un parco codici dedicato, con specifiche dimensionali, colorazioni e raggiature su misura. Questa scelta comporta la necessità di implementare processi rigorosi e standardizzati, in grado di gestire efficacemente un’ampia gamma di varianti. Dopo sei anni di esperienza, abbiamo raggiunto la capacità di soddisfare qualsiasi richiesta senza compromettere la fluidità dei processi produttivi.

Camper Professional – Esistono quantità minime per le richieste personalizzate?

Mattia Falconi − Per quanto riguarda le personalizzazioni dimensionali, richiediamo quantitativi minimi d’ordine (MOQ) standard, principalmente legati alle esigenze di imballaggio e setup produttivo, ma comunque il più contenuti possibile. Le colorazioni rappresentano invece una sfida più complessa, in quanto i fornitori richiedono MOQ specifici per l’avvio della produzione. In questi casi, lavoriamo a stretto contatto con i clienti per definire volumi che garantiscano un equilibrio tra esigenze tecniche e sostenibilità economica. Per le colorazioni standard – come bianco RAL 9010, grigio RAL 7035 o nero RAL 9005 – la gestione è decisamente più snella, grazie alla loro ampia diffusione a livello internazionale.

A cura della redazione
Mattia Falconi

OSCURANTI

OSCURANTI CABINA ZANZARIERE

Camper Professional – Quali lavorazioni richiedono manodopera specializzata o tecnologie avanzate?

Mattia Falconi − L’assemblaggio di un oscurante plissettato è un processo molto artigianale, con un’elevata componente di manodopera. Abbiamo valutato l’automazione, ma attualmente i nostri operatori sono più veloci delle macchine disponibili sul mercato. Abbiamo raggiunto un livello di efficienza elevato e ci concentriamo sulla formazione continua del personale per mantenere standard qualitativi elevati.

Camper Professional – Ci sono prospettive di evoluzione tecnologica per questi prodotti?

Mattia Falconi − Attualmente, oscuranti e zanzariere sono percepiti come componenti secondari all’interno dei veicoli ricreazionali, motivo per cui la domanda di innovazione rimane contenuta. Tuttavia, soluzioni motorizzate sono già presenti su veicoli di fascia alta, e la loro applicazione potrebbe essere estesa all’intera gamma di oscuranti, integrandoli per esempio con luci LED per renderli parte dei sistemi di illuminazione del veicolo. Con un maggiore orientamento del mercato verso l’innovazione, sarebbe possibile sviluppare prodotti tecnologicamente avanzati, come tende a rullo con pannelli solari integrati, capaci di migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto termico all’interno dell’abitacolo. Ma al momento una priorità per molti costruttori rimane il contenimento dei costi, scelta che rallenta l’adozione su larga scala di queste soluzioni evolute.

Camper Professional – Come si integrano i vostri prodotti con le finestre di Polyplastic e le porte Lippert?

Mattia Falconi − La nostra principale collaborazione riguarda le porte, in particolare quelle realizzate nei Plant 304 di San Casciano in val di Pesa (FI) e 308 di Santa Maria di Sala (VE). L’inizio della collaborazione è avvenuto proprio attraverso lo sviluppo di zanzariere dedicate a queste porte, che hanno rappresentato una prima, importante occasione di specializzazione. Oggi siamo coinvolti in diversi progetti anche oltreoceano: nonostante le complessità legate a dazi e politiche commerciali, il mercato americano continua a dimostrare grande interesse per la manifattura italiana, considerata sinonimo di qualità e

La gamma di oscuranti e zanzariere Lippert

design. La collaborazione con il nostro Plant 315 basato nei Paesi Bassi, che produce le famose finestre a marchio Polyplastic by Lippert, presenta invece maggiori sfide sul fronte logistico. Nonostante ciò, lavoriamo insieme su progetti mirati, in particolare per finestre di alta gamma come gli skyview, dove il cliente è disposto a investire per ottenere un prodotto distintivo e di alto profilo.

Camper Professional – Cosa distingue Lippert dai concorrenti nel settore?

Mattia Falconi − Offriamo un servizio altamente personalizzato, in grado di rispondere con flessibilità a qualsiasi esigenza del cliente. La nostra organizzazione ci consente di intervenire rapidamente anche su richieste last-minute, come la modifica dei carichi in giornata, dimostrando una reattività che rappresenta uno dei nostri principali punti di forza. Inoltre, con un lead time di sole cinque settimane, garantiamo tempi di consegna competitivi, mantenendo al contempo elevati standard qualitativi. Crediamo nel valore del contatto umano e coltiviamo rapporti diretti e trasparenti con i nostri clienti: una scelta che viene

costantemente riconosciuta e apprezzata dal mercato.

Camper Professional – Quali sono i vostri mercati di riferimento oltre all’Europa?

Mattia Falconi − Oltre al mercato europeo, collaboriamo attivamente con gli Stati Uniti e, in misura minore, con l’Australia. Ogni mercato presenta esigenze specifiche: in Australia, per esempio, è richiesta una particolare robustezza delle zanzariere, per garantire resistenza a condizioni ambientali estreme e alla presenza di insetti di grandi dimensioni. Negli Stati Uniti, invece, abbiamo sviluppato soluzioni con chiusura completamente ermetica, in linea con gli standard richiesti in quel contesto.

Camper Professional – C’è un prodotto, nella vostra gamma, di cui siete particolarmente orgogliosi?

Mattia Falconi − Il nostro prodotto di punta è Vanscreen, la zanzariera in alluminio progettata specificamente per il portellone laterale dei van. Si è affermata sul mercato per la sua semplicità d’uso, l’affidabilità e la straordinaria scorrevolezza, particolarmente apprezzata dai clienti per la sensazione di fluidità e precisione nel movimento. Grazie a soluzioni brevettate, Vanscreen può essere chiusa facilmente anche senza afferrare la maniglia in posizione centrale: una funzionalità che risponde alle esigenze di praticità e comfort degli utenti più esigenti. È un prodotto pensato per durare, che unisce qualità costruttiva e attenzione ai dettagli.

Telair: una risposta per ogni esigenza di climatizzazione

Con quattro differenti linee di prodotto, il produttore italiano affronta il problema del condizionamento dell’aria su qualsiasi tipo di veicolo, dal van al liner. Si parte dal compatto clima e-Van fino ad arrivare all’innovativo Ultra Comfort 6000, passando per SIlent 3 e DualClima. Ecco le loro caratteristiche

Testo a cura della redazione

In un settore in costante evoluzione come quello dei veicoli ricreazionali, garantire un comfort climatico ottimale a bordo è oggi una priorità sia per il cliente finale sia per chi si occupa di vendita e installazione. Teleco Group risponde a questa esigenza con una gamma completa di condizionatori d’aria a marchio Telair, progettati per coprire le necessità dei veicoli più compatti fino ai motorhome di grandi dimensioni.

L’offerta Telair si articola su tre linee principali: clima e-Van, Silent 3 e DualClima. Ognuna si distingue per dimensioni, potenza, configurazione e destinazione d’uso, offrendo soluzioni tecnologiche avanzate, tutte dotate di pompa di calore.

clima e-Van: compattezza ed efficienza

La linea clima e-Van è stata concepita specificamente per i camper van e i veicoli con tetti di dimensioni ridotte. Con una lunghezza di appena 71 cm e un’altezza di soli 23 cm, rappresenta il condizionatore da tetto più compatto sul merca-

to, caratteristica particolarmente apprezzata nei van dove ogni centimetro conta.

Disponibile in due modelli, 5400H e 7400H, la linea clima e-Van copre un range di potenza che va da 1,7 kW a 2,1 kW in modalità raffreddamento, e da 1,6 kW a 2 kW in riscaldamento. Entrambe le versioni integrano la pompa di calore e possono essere gestite tramite telecomando, con funzioni automatiche e timer. I modelli della gamma clima e-Van, grazie al consumo contenuto e alla possibilità di collegamento tramite inverter a onda sinusoidale pura, sono ideali anche per l’utilizzo in movimento.

L’utilizzo del gas refrigerante R32, con basso impatto ambientale (con GWP pari a 675), sottolinea la vocazione eco-compatibile della linea. Il diffusore interno, sottile e discreto, contribuisce a un’installazione facile e a un’estetica moderna.

Silent 3: versatilità e silenziosità

Per chi cerca una soluzione intermedia adatta a camper e caravan di medie dimensioni, la linea Silent rappresenta un perfetto equilibrio tra prestazioni e silenziosità. I modelli Silent Plus 5900H e 8100H offrono rispettivamente una potenza di raffreddamento di 1,73 kW e 2,37 kW, con potenze in riscaldamento di 1,64 kW e 2,3 kW.

Anche in questo caso, l’efficienza della pompa di calore permette un utilizzo affidabile nelle stagioni intermedie, con un consumo ridotto e una gestione automatica della temperatura. I condizionatori della famiglia Silent 3, come i clima e-Van, possono essere alimentati da un inverter idoneo per l’utilizzo durante la marcia. La linea Silent adotta lo stesso gas refrigerante ecologico R32 e si distingue per un’installazione semplificata e per l’estrema silenziosità, sia interna che esterna. Il design del diffusore, con soli 4,2 cm di spessore, si integra facilmente in ogni abitacolo, mentre il telecomando consente di regolare ogni funzione con praticità, incluse le luci LED ambientali.

DualClima: potenza e comfort

La gamma DualClima è la scelta ideale per i veicoli ricreazionali di grandi dimensioni, dove è richiesta una maggiore capacità di climatizzazione. Disponibili in due versioni, 8400H e 12500H, questi condizionatori raggiungono una potenza fino a 3,17 kW in raffreddamento e 3,08 kW in riscaldamento, con una portata d’aria massima di 480 metri cubi l’ora.

La tecnologia impiegata in DualClima garantisce prestazioni elevate anche in condizioni climatiche estreme, fino a 48°C per il modello 8400H. La funzione “Auto” consente al sistema di gestire autonomamente le velocità della ventilazione e la modalità caldo/freddo, per mantenere sempre una temperatura interna stabile e confortevole.

DualClima 8400H
Silent Plus 5900H

Anche sotto il profilo della silenziosità, DualClima offre ottime prestazioni. Il sistema è dotato di protezione antighiaccio, filtri lavabili e ricambiabili e un telecomando programmabile. L’installazione è compatibile con tetti di spessore compreso tra i 30 e i 70 mm.

A fronte di una potenza superiore, è da segnalare un peso leggermente più elevato rispetto alle altre linee, che si attesta tra i 36 e i 39 kg a seconda del modello. Tuttavia, questa caratteristica è pienamente giustificata dalle prestazioni offerte.

Una gamma completa e coerente

La proposta Telair si distingue per coerenza progettuale e attenzione al dettaglio. Tutti i modelli, pur con differenze in termini di potenza e destinazione d’uso, condividono un approccio orientato alla sostenibilità, alla silenziosità e alla facilità di installazione. La presenza della pompa di calore in ogni linea estende l’utilizzo del condizionatore ben oltre i mesi estivi, rispondendo alle esigenze di una clientela sempre più orientata al turismo outdoor in ogni stagione. Oltre alle funzionalità di base, i climatizzatori Telair clima e-Van e Silent 3 offrono la possibilità di essere controllati tramite Wi-Fi grazie all’interfaccia opzionale ICW. Questa integrazione consente una gestione remota completa tramite smartphone e, aspetto particolarmente interessante per gli utenti più tecnologici, rende i dispositivi compatibili con gli assistenti vocali Google Assistant e Amazon Alexa. Una soluzione che aggiunge un ulteriore livello di comfort e praticità, permettendo agli utenti di accendere, spegnere o regolare la temperatura semplicemente con un comando vocale, anche da remoto. Una proposta che risponde alla crescente domanda di connettività anche nel settore dei veicoli ricreazionali.

La rivoluzione si chiama Ultra Comfort 6000

L’Ultra Comfort 6000 è il rivoluzionario condizionatore progettato per van, camper semintegrali e veicoli con tetto a soffietto. Grazie al suo design innovativo, elimina l’ingombro sul tetto, preservando la luminosità dell’oblò. L’unità di compressione è invisibile e si monta dietro al paraurti, mentre il diffusore interno è discreto e integrato nel cruscotto. Con una doppia funzione di raffreddamento e riscaldamento (pompa di calore), offre comfort tutto l’anno con consumi ridotti (meno di 3A). Silenzioso e potente, dispone di tre velocità di ventilazione più la modalità automatica. Le griglie orientabili permettono un flusso d’aria personalizzabile, mentre tutte le funzioni sono facilmente gestibili tramite telecomando. Il sistema è pre-caricato con gas refrigerante e pronto all’uso, grazie ai tubi flessibili con raccordi rapidi. Ideale per veicoli tra i 5 e i 6,5 metri, l’Ultra Comfort 6000 rappresenta una nuova era nel comfort mobile.

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clima e-Van 5400H

Record di espositori, pubblico, entusiasmo

La seconda edizione di Fit Your Camper, svoltasi dal 3 al 6 aprile presso Lariofiere, si è chiusa con risultati straordinari, confermando e superando le aspettative della vigilia. L’evento ha registrato una crescita significativa di visitatori, che hanno raggiunto quota 15.398, con un incremento del 22% rispetto ai 12.623 dell’anno precedente. Un dato che testimonia non solo l’interesse crescente per il mondo del caravanning e dell’accessoristica, ma anche la bontà della formula adottata, ulteriormente arricchita quest’anno dall’aggiunta di mezza giornata di apertura al pubblico il venerdì pomeriggio, scelta rivelatasi particolarmente apprezzata

La partecipazione degli operatori professionali si è mantenuta su livelli importanti, con 491 presenze, in linea con i dati del 2024 (484), a conferma dell’importanza strategica che Fit Your Camper sta assumendo anche nel panorama B2B del settore. Fabio Viviani, co-organizzatore della manifestazione, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti: espositori e visitatori ci hanno restituito un feedback estremamente positivo. Quest’anno abbiamo accolto circa il 30% di espositori in più, con un panorama ampio e rappresentativo del comparto ac -

cessori e componenti. La grande affluenza di camper ci ha portato a predisporre un settimo parcheggio nella zona del lago di Pusiano e ad attivare un’ulteriore navetta dedicata. La quasi totalità degli espositori ha già confermato la propria presenza per il 2026, spesso con richieste di spazi più ampi. Anche chi non ha potuto partecipare quest’anno ci ha anticipato l’intenzione di esserci alla prossima edizione. Confermata la sede di Lariofiere, con l’auspicio di poter aprire anche il terzo padiglione”. Anche Antonio Mazzucchelli, co-organiz-

zatore della manifestazione, ha espresso grande soddisfazione: “Questa seconda edizione conferma in modo inequivocabile che il format funziona e risponde a un’esigenza reale. Fit Your Camper è una fiera che mancava nel panorama europeo, e lo dimostrano non solo i numeri, ma anche l’interesse da parte di operatori esteri che sono venuti in visita nelle giornate B2B. Come sempre, ascolteremo tutte le voci, attraverso sondaggi tra espositori e visitatori, per calibrare al meglio la prossima edizione. Inoltre, inizieremo fin da subito a

lavorare sull’inserimento di destinazioni turistiche e strutture ricettive, così da rafforzare ulteriormente l’offerta per il nostro pubblico”.

A sottolineare il valore dell’iniziativa anche il presidente di Lariofiere, Fabio Dadati, che ha così commentato: “Fit Your Camper ha rappresentato per Lariofiere una scommessa vinta. Fin dall’inizio abbiamo creduto nella visione degli organizzatori, riconoscendo la solidità dei contenuti e l’aderenza del format al nostro territorio e alla nostra struttura. Lariofiere ha la dimensione idea -

le per una fiera come questa, e il contesto naturale e turistico di Erba e dintorni si sposa perfettamente con il profilo dei visitatori camperisti. Il nostro territorio offre ai visitatori la possibilità di immergersi in paesaggi suggestivi e di grande valore: dal Lago di Pusiano al Parco Regionale della Valle del Lambro, passando per borghi ricchi di fascino come Canzo, Longone al Segrino e Ponte Lambro, fino ai sentieri che salgono verso i Corni di Canzo, regalando panorami spettacolari agli amanti della natura e del trekking. Senza dimenticare la

Valsassina, con le sue vallate verdi e autentiche, e il celebre Lago di Como, che dista solo pochi chilometri e offre scorci di straordinaria bellezza tra acqua, monti e architetture storiche. Il successo della seconda edizione è anche frutto dell’ottimo lavoro di squadra portato avanti tra il nostro team e l’organizzazione dell’evento”.

Fit Your Camper 2025: la festa, gli incontri, l’energia di una community in movimento La parte aperta al pubblico di Fit Your

Camper 2025 ha rappresentato il cuore pulsante della manifestazione, offrendo momenti di svago, confronto e ispirazione per tutta la community del turismo all’aria aperta. Il Fit Your Party di sabato sera, pensato per celebrare l’intera comunità di camperisti riunita a Erba, ha rappresentato il momento culminante di un evento senza precedenti, affermandosi come un’occasione imperdibile per l’intero settore. Durante il weekend, il pubblico ha potuto partecipare a un ricco calendario di eventi. Gli showcooking dello chef Gianluca Gabanini

Networking dinner

La sera di giovedì 3 aprile, gli organizzatori hanno accolto espositori e visitatori professionali a un piacevole momento di incontro informale, pensato per proseguire le attività di networking in un’atmosfera rilassata, accompagnata da ottimo cibo e un buon calice di vino. Durante la serata, Antonio Mazzucchelli e Fabio Viviani hanno preso la parola per esprimere il loro ringraziamento a tutti i presenti. L’evento è proseguito in un clima di convivialità, arricchito dalle note della musica jazz del Santomax quartet.

hanno mostrato come cucinare piatti pratici e gustosi anche in viaggio, offrendo spunti perfetti per chi vive on the road. Grande interesse ha suscitato l’incontro con Riccardo Pollastrini, fondatore di Nice Crazy Vans , dedicato al mondo del camper fai da te: un’occasione per esplorare i limiti e le potenzialità del DIY applicato alla vanlife, ormai affermato trend internazionale. Non meno seguiti i talk “ Libertà su ruote ”, condotti dalla giornalista Elisabetta Croce, che ha raccontato – insieme a creator e viaggiatori – cosa significa vivere, viaggiare e

creare contenuti a bordo del proprio mezzo, tra sostenibilità, autonomia e condivisione. Lo sleep coach Andrea Carlo Sala ha guidato i partecipanti alla scoperta di strategie semplici ma fondamentali per dormire bene in camper, affrontando il tema del riposo in viaggio come chiave per vivere esperienze più intense e rigeneranti. In un’atmosfera decisamente più giocosa, grande successo anche per il quiz interattivo “Tutti professori con il camper degli altri! ”, organizzato dalla community Camperisti Italiani . I partecipanti si sono sfidati rispondendo

a domande sul mondo del camper, guidati con ironia e ritmo dagli ambassador Luigi, Nikola e Luca Abbrescia, con tanti premi finali e una sana dose di risate.

A portare consigli pratici e ispirazione è stato anche il creator Cristiano Fabris, che ha raccontato come organizzarsi per vivere in camper, come scegliere tra camper e caravan, e da dove iniziare per abbracciare questo stile di vita. E a dare voce a tutto questo fermento, la presenza di Radio108 , che ha trasmesso in diretta dalla fiera coinvolgendo esperti, visitatori e volti noti del

settore, amplificando l’energia e i contenuti dell’evento ben oltre i padiglioni di Lariofiere.

Contenuti, relazioni e visione: il valore delle giornate B2B

Le giornate dedicate agli operatori professionali, giovedì 3 e venerdì 4 aprile (mattina), hanno rappresentato uno degli assi portanti di Fit Your Camper 2025 , confermandone il ruolo strategico come piattaforma di confronto, aggiornamento e networking per l’intero comparto del caravanning.

Giovedì 3 aprile alle ore 16, presso la Sala Lario, si è tenuta la seconda edizione della premiazione dei Camper Professional Award , un momento speciale dedicato ai professionisti e alle realtà che si sono distinte per passione, innovazione e impegno nel mondo del caravanning e del turismo all’aria aperta. L’evento, organizzato dalla rivista specializzata Camper Professional Italia , media partner della manifestazione, ha visto la consegna di riconoscimenti in tre diverse categorie: Camper Professional Legacy Award , un premio destinato a chi

ha segnato un percorso pioneristico e innovativo nel settore; Camper Professional RV Dealer Award , dedicato ai concessionari distintisi per qualità nella distribuzione e nei servizi al cliente; ed Editor’s Choice Mention , una menzione speciale della redazione per progetti e personalità con riconoscimenti nel settore meritevoli di considerazione.

Nello specifico, i Camper Professional Legacy Award sono stati consegnati ad Antonio Garbari, agente per l’Italia dei marchi Carthago e Malibu, (Pionieri nel Com-

mercio di Veicoli Ricreazionali), a Davide Nardini, fondatore di Project 2000 (Avanguardia e Sviluppo Tecnologico nei Veicoli Ricreazionali) e a Paolo Bertino, fondatore di Camperonline (Pionieri della Comunicazione digitale nel Caravanning).

I vincitori del Camper Professional RV Dealer Award , invece, sono stati: Mirko Carozzi della concessionaria Sanrocco Nautica e Campeggio, per l’Eccellenza nell’Accoglienza e Customer Experience; Giorgio de Tisi e Francesca Tomasoni della concessionaria Punto Camper, per la Tradi-

zione famigliare e Comunicazione innovativa; Luca e Tommaso Beltrani della concessionaria Beltrani Camper & Caravan, per la Continuità famigliare. Infine, premiati con l’ Editor’s Choice Mention , sono stati: la Ministra del Turismo Daniela Garnero Santanchè, per l’Impegno istituzionale nel Turismo all’aria aperta; Anna Maria Fusi, responsabile Marketing e Comunicazione di Laika, per l’Eccellenza nella Comunicazione del Made in Italy; Marcello Bassi Brugnatelli per il progetto del Museo Retro Camping; e l’azienda

Meet & Match

Anche quest’anno è stato organizzato il “Meet & Match”, un momento di incontro tra content creator del settore e le aziende. Questo confronto ha permesso ai partecipanti di presentarsi e condividere esperienze e riflessioni su temi come la gestione e la realizzazione di contenuti sponsorizzati, test di prodotto e risultati di campagne di influencer marketing. Le aziende hanno avuto l’opportunità di conoscere direttamente una decina di volti noti dei social media e di porre loro diverse domande, dando vita a un dibattito che ha arricchito tutti i presenti con nuovi spunti e punti di vista. L’evento si inserisce perfettamente nel programma della fiera Fit Your Camper, offrendo agli operatori del settore un’occasione preziosa di informazione, confronto e scoperta delle ultime tendenze e opportunità.

Wingamm, per l’Eccellenza nel marketing e nella Visione internazionale.

A seguire, sempre nella Sala Lario, si è tenuto il Caravanning Dealers Forum 2025 , anch’esso promosso da Camper Professional Italia . L’incontro ha riunito i rappresentanti delle due associazioni europee di concessionari di camper e caravan: Ariane Finzel, Direttrice Generale della Deutsche Caravaning Handels-Verband e.V. (DCHV), ed Ester Bordino, presidente di Assocamp, hanno dialogato sulle sfide attuali del mercato e sulle opportunità future

per il settore, offrendo una riflessione lucida e aperta, tra esperienze italiane e visioni internazionali.

Venerdì mattina si è invece parlato di nuovi trend: Riccardo Pollastrini, fondatore di Nice Crazy Vans , ha tenuto un incontro dedicato al fenomeno emergente del camper fai da te, sempre più diffuso tra gli appassionati e con un potenziale crescente anche per il mercato.

L’intervento era rivolto in particolare alle aziende produttrici e distributrici di accessori e componenti, con l’obiettivo di fornire

strumenti utili per comprendere e cogliere le opportunità offerte da questa nuova fascia di utenti, sempre più informata, autonoma e desiderosa di personalizzare il proprio veicolo. Un pubblico esigente e appassionato, che rappresenta un’interessante prospettiva di sviluppo per tutto il comparto.

A concludere gli appuntamenti business to business, l’evento Meet & Match , format innovativo dedicato all’incontro tra aziende e content creator, per sviluppare nuove opportunità di comunicazione digitale nel settore outdoor.

Camper Chef

Presso l’arena centrale di Fit Your Camper, si è tenuto un ciclo di quattro appuntamenti culinari condotti dallo chef Gianluca Gabanini, in cui i visitatori hanno potuto apprendere come cucinare pasti gustosi e veloci direttamente in camper. Ogni incontro con lo chef è stato un’occasione per esplorare sapori e territori, scoprendo al contempo tecniche culinarie innovative e pratiche, pensate appositamente per chi ama viaggiare su quattro ruote.

Radio108 e il dialogo tra Bertolani e Galvani

La manifestazione è stata trasmessa in diretta dalla web radio del camperista, Radio108, con dj Tender. Inoltre, nel corso delle giornate aperte al pubblico, presso il palco allestito per l’occasione si sono alternati volti noti del settore, giornalisti ed esperti, tra cui Paolo Galvani e Giovanni Battista Bertolani. Due giornalisti e profondi conoscitori del mondo del caravanning, si sono confrontati su temi tecnici e novità di prodotto. Il dialogo ha toccato anche aspetti legati alla vita in camper, come la residenza, l’autonomia, la sosta e il lavoro.

Fit Your Party!

Il momento più vivace e conviviale della manifestazione è stato raggiunto sabato 5 aprile con il travolgente Fit Your Party . Il padiglione C si è animato trasformandosi in una grande festa dedicata ai camperisti. Lunghi tavoli condivisi, street food, risate e la musica dal vivo dell’Orchestra Vela Bianca hanno creato un’atmosfera festosa e autentica, dove i partecipanti hanno ballato, mangiato e socializzato con spontaneità, vivendo un vero e proprio spirito di comunità.

La sicurezza in camper

Gas e acqua sono due elementi di cruciale importanza per la sicurezza durante il viaggio. Al riguardo, Gualtiero Imberti (titolare di Coston Camper, Truma Service Partner) ha approfondito il tema della sicurezza legata all’uso del gas nei veicoli ricreazionali, illustrando le buone pratiche e l’importanza della manutenzione. Fabio Viviani (fondatore di Acquatravel) si è invece concentrato sulla gestione dell’acqua a bordo, spiegando come garantire igiene e potabilità attraverso accorgimenti e prodotti specifici.

I corsi tecnici

A Fit Your Camper 2025, le aziende distributrici GES International e Dimatec hanno organizzato corsi tecnici dedicati a clienti e partner. Un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza dei prodotti, confrontarsi con gli esperti del settore e aggiornarsi sulle soluzioni più innovative per il mondo del plein air

Il sondaggio

Fit Your Camper si conferma un appuntamento apprezzato, come emerge dai sondaggi condotti tra espositori, visitatori B2B e pubblico dopo l’edizione del 2025. I questionari – che hanno ottenuto un tasso di risposta rispettivamente del 37,5%, del 22% e del 12,5% – restituiscono un

bilancio positivo: i riscontri mostrano un evento solido e ben accolto, con un alto grado di soddisfazione tra pubblico ed espositori. Al tempo stesso, emergono spunti utili per migliorarsi nelle prossime edizioni, per esempio ampliando l’offerta espositiva, affinando la qualità delle relazioni B2B e perfezionando alcuni aspetti organizzativi. Alla luce dei risultati di questo sondaggio sulla seconda edizione, Fit Your Camper ha tutte le carte in regola per crescere ulteriormente e affermarsi come appuntamento di riferimento per il settore.

Il grado di soddisfazione generale

Qual è il tuo grado di soddisfazione rispetto all’evento in generale?

La qualità dei contatti B2B ottenuti

Qual è il tuo grado di soddisfazione sulla qualità dei contatti B2B ottenuti durante la fiera?

Valutazioni rispetto alla durata delle giornate B2B

Cosa pensi del fatto che agli incontri B2B possa essere dedicata una sola giornata?

Espositori

• È sufficiente

Visitatori B2B

• È troppo poco: ne servono almeno una e mezza

Le risposte dei visitatori B2B

Qual è il tuo grado di soddisfazione su organizzazione, logistica e struttura?

L’organizzazione generale ha raccolto il maggior numero di valutazioni massime (37,2% con voto 5), mentre la logistica e la struttura fieristica hanno ottenuto un mix equilibrato di giudizi positivi. La posizione geografica della fiera, sebbene promossa con voti medio-alti, ha ricevuto anche qualche segnalazione critica, evidenziando la necessità di riflettere sulla sua raggiungibilità a livello nazionale.

Le risposte dei visitatori B2C

Hai trovato tutti i prodotti che ti interessavano?

Solo il 34,2% ha affermato di aver trovato tutti i prodotti desiderati, mentre il 41,5% ne ha individuati solo alcuni, lasciando spazio a un’ampia domanda potenzialmente insoddisfatta.

Opinioni del pubblico sull’eventuale costo del biglietto

Se il biglietto fosse costato €5 e l’ingresso per i ragazzi fino a 15 anni fosse stato gratuito, avresti partecipato ugualmente?

Visitatori B2C

Le risposte degli espositori

L’evento è stato rilevante e utile per il tuo lavoro?

Per quanto riguarda i giudizi sull’utilità dell’evento da parte degli espositori, il 57,1% ha dichiarato che Fit Your Camper è stato “rilevante” per il proprio business (voto 4 su 5), mentre il 19% ha attribuito, sulla stessa scala da 1 a 5, il massimo punteggio.

No

Non lo so

Hai incontrato le persone che ti interessavano durante la fiera?

L’efficacia degli incontri è stata evidente: il 95,3% dei partecipanti ha affermato di aver incontrato le persone di proprio interesse.

È stata la prima volta che partecipavi alla fiera Fit Your Camper?

Il 72,1% dei rispondenti ha dichiarato di aver partecipato per la prima volta quest’anno. Il restante 27,9% aveva presenziato anche nel 2024.

Sei d’accordo con l’apertura di un terzo padiglione per ampliare la fiera?

• Sì, aumenterebbe il valore della fiera

• No, potrebbe essere una distrazione

• Altro

Opinioni degli espositori sull’eventuale costo del biglietto

Sei d’accordo sulla scelta di mantenere l’ingresso gratuito per i visitatori o pensi sia meglio introdurre un biglietto a pagamento?

Espositori

• L’ingresso gratuito

è una scelta vincente

• Un biglietto a 5 euro non mi sembra un problema

• Altro

Quali sono le motivazioni per le quali non hai potuto partecipare all’evento?

In merito alla mancanza di partecipazione all’evento, le motivazioni addotte sono legate principalmente a impegni di lavoro e alla distanza geografica.

Un terzo padiglione che includa destinazioni turistiche e settori affini ha diviso gli espositori: il 47,6% vede con favore questa apertura, mentre il 33,3% teme una perdita di focus.

Con quale (o quali) obiettivo/i hai visitato la fiera?

I motivi della visita indicati nel sondaggio da parte dei visitatori B2C sono molteplici:

• il 77,3% desiderava scoprire nuovi prodotti

• il 45,9% ha risposto “curiosità personale”

• il 38,9% era interessato all’acquisto diretto

• solo l’11,2% ha indicato tra le motivazioni la partecipazione agli eventi collaterali

Come valuti il costo di partecipazione alla fiera rispetto al ritorno in termini di contatti e affari generati?

Il bilanciamento in termini di contatti e affari ha generato valutazioni confortanti:

• il 4,8% ha valutato l’esperienza eccellente in questo senso (voto 5)

• il 66,7% degli espositori ha assegnato un voto pari a 4

• il 28,6% si è fermato al voto 3 (mediamente soddisfatto)

Milano si accende di creatività

Anche quest’anno, Milano è tornata a essere la capitale mondiale del design: dall’8 al 13 aprile si sono tenuti il Salone del Mobile.Milano e la Milan Design Week (nota anche come Fuorisalone), due eventi distinti ma sinergici, capaci di attrarre migliaia di professionisti, aziende e appassionati da ogni parte del mondo. Un binomio che racconta non solo l’eccellenza del design italiano, ma anche la sua capacità di dialogare con settori diversi, incluso quello del caravanning

Il Salone del Mobile è l’appuntamento fieristico dedicato principalmente al B2B, mentre il Fuorisalone ha una dimensione più culturale e creativa, rappresentando il lato più sperimentale e relazionale del design. Questo comprende installazioni artistiche, presentazioni di prodotto, party, talk, esposizioni in showroom, palazzi storici e spazi temporanei aperti a tutti.

Il Salone del Mobile.Milano: numeri, visioni e prospettive globali L’edizione 2025 del Salone del Mobile. Milano , svoltasi come di consueto negli spazi di Fiera Milano a Rho, ha confermato il suo ruolo di evento di riferimento per il settore, a livello internazionale. Con 302.548 presenze complessive e un 68% di operatori esteri, il Salone ha saputo mante -

A cura della redazione
Workplace ©Andrea Mariani
Euroluce
Cariboni
©Diego Ravier

Decor In Printing

Nel quadro del suo rinnovato impegno verso la creatività e l’eccellenza nel design, Decor In Printing ha partecipato alla Milan Design Week 2025 con un evento esclusivo presso lo Studio Nicola Gallizia, un punto di riferimento creativo nel cuore di Milano. L’evento, intitolato Decor In Design Odyssey, ha offerto un’esperienza immersiva nella filosofia progettuale e nell’approccio produttivo unico dell’azienda.

Gli ospiti sono stati accolti in uno spazio dove ispirazione e innovazione dei materiali si incontrano, seguendo il percorso creativo dall’idea iniziale fino al prodotto finito. L’evento ha messo in luce l’identità distintiva di Decor In Printing: una mentalità da boutique con la forza di una realtà industriale, capace di unire la personalizzazione artistica all’efficienza della produzione su larga scala.

Forte di oltre 70 anni di esperienza nella stampa decorativa, Decor In è passata dall’essere un attore di nicchia a diventare un punto di riferimento nel mercato europeo dei materiali per superfici, in particolare nel settore del caravanning e degli interni mobili.

La presenza di Ludovica Sanpaolesi, Direttore Generale di APC (Associazione Produttori Caravan e Camper), ha ulteriormente sottolineato l’impegno crescente dell’azienda verso il mondo dei veicoli ricreazionali.

Decor In Printing continua a distinguersi per la capacità di coniugare l’eleganza del design, l’innovazione tecnologica e l’uso di

nere risultati stabili rispetto al 2023 – anno della precedente e contestuale biennale Euroluce – dimostrando una straordinaria resilienza in un contesto economico globale ancora incerto. La classifica dei primi dieci Paesi esteri per provenienza vede la Cina in prima posizione, seguita da Germania, Spagna, Polonia, Brasile, Russia, Francia, Stati Uniti, India e Svizzera. Particolarmente vivace anche la presenza degli under 35 : oltre 15.000 studenti tra italiani e stranieri (+32% rispetto al 2023) e 700 giovani talenti da 37 Paesi al SaloneSatellite, che si conferma vivaio creativo e luogo d’incontro tra nuove generazioni e grandi aziende.

I 2.103 espositori provenienti da 37 Paesi hanno portato in fiera un’offerta senza paragoni, accompagnata da un ricco pro-

materiali sostenibili, valori che sono stati pienamente espressi durante la partecipazione alla Milan Design Week 2025, riaffermando il suo ruolo non solo come fornitore, ma come partner creativo nella definizione del futuro del design delle superfici.

Paolo Sorrentino - La dolce attesa ©Saverio Lombardi Vallauri
©Alessandro Russotti
SProject ©Andrea Mariani

Filippi 1971

All’interno del circuito della Milan Design Week 2025 ha presenziato l’azienda bergamasca Filippi 1971, che ha fatto della ricerca sostenibile il cuore della propria identità. Nello showroom milanese di Baolab, trasformato in una vera e propria foresta urbana, il brand ha trovato la location ideale per parlare di VittEr: innovativo multistrato in carta compatto, ideale per arredamento, architettura e per il settore del caravanning. Un materiale realizzato in Italia da una filiera corta, sostenibile e certificata, grazie a un procedimento di lavorazione che prevede solo carta, temperatura e pressione. Impermeabile, ignifugo e altamente resistente a graffi e detergenti chimici aggressivi, questo materiale è anche idoneo al contatto diretto con gli alimenti. La completa personalizzazione – dal colore superficiale alla composizione interna, dalla finitura alla stampa digitale – permette di creare soluzioni coordinate su più superfici, anche tridimensionali, offrendo ampia libertà progettuale e coerenza estetica.

Francesca Filippi, Sales and Marketing Manager di Filippi 1971 ha commentato: “Questo prodotto è estremamente versatile e a basso impatto ambientale. VittEr è stato ingegnerizzato per l’interior e l’exterior design, per applicazioni orizzontali e verticali di elementi di arredo in diversi tipi di ambienti residenziali, di strutture ricettive, sanitarie e di spazi comunitari e domestici. La produzione avviene tramite l’impiego di energia generata da fonti rinnovabili: il principio della sostenibilità ambientale guida lo sviluppo di ogni nostro nuovo prodotto e il modello di sviluppo circolare della nostra azienda”.

gramma culturale che ha acceso nuove visioni sul futuro – e sulle sfide – del design. In parallelo, sono emerse nuove geografie di business, grazie anche al supporto di Agenzia ICE: hanno visitato il Salone con interesse crescente ben 350 delegati tra investitori, buyer, retailer, contractor e media da 50 Paesi, con particolare attenzione ad Asia Centrale e Paesi del Golfo. Tra i temi cardine di quest’anno, la sostenibilità ha avuto un ruolo di primo piano. Il Salone ha infatti intensificato il percorso già avviato con la certificazione ISO 20121, riconoscimento che ne attesta la gestione sostenibile.

Milan Design Week: il design diffuso invade la città Nel contesto della Milan Design Week , tra installazioni temporanee ed eccezionali aperture al grande pubblico, hanno trovato spazio anche diverse aziende del settore del caravanning, tra cui Filippi 1971, Wingamm e Decor In Printing. La presenza del caravanning al Fuorisalone testimonia quanto il design, oggi più che mai, sia trasversale e capace di contaminare anche ambiti una volta considerati lontani come quello dell’outdoor living.

In occasione della Milan Design Week , Società Infrastrutture Milano Cortina e Fondazione Milano Cortina hanno presenta-

to un’installazione esclusiva dedicata al Villaggio di Cortina d’Ampezzo, con il sostegno di Crippacampeggio, vincitrice della procedura a evidenza pubblica per la realizzazione del Villaggio Olimpico e Paralimpico di Cortina d’Ampezzo, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026. Presso l’ADI Museo del Design, è stata proposta un’anteprima dell’esperienza abitativa pensata per ospitare gli atleti: soluzioni mobili e modulari, che uniscono design, funzionalità e rispetto per l’ambiente. Le mobile home su ruote, riutilizzabili e certificate EPD, rappresentano una risposta concreta alle esigenze di sostenibilità.

Crippacampeggio, con la realizzazione di questo progetto completamente Made in Italy, si è focalizzata sull’inclusività, garantendo un’ospitalità accessibile a tutti, in linea con i valori olimpici di uguaglianza, diversità e rispetto. Infatti, le soluzioni abitative mobili e le strutture modulari assicurano un’accoglienza senza barriere, ponendo al centro il benessere di ogni atleta e garantendo soluzioni flessibili per diverse esigenze, con un 50% delle unità completamente accessibili.

Es Devlin - Library of Light ©Monica Spezia
Crippacampeggio

Wingamm

Durante la Milan Design Week 2025, Wingamm – storico marchio veronese di camper di alta gamma – ha presentato la sua visione del viaggio alla DesignTech CoFactory, unendo eleganza, innovazione ed essenzialità. In esposizione, i modelli Oasi 540.1, il camper più compatto sul mercato con una delle dinette più spaziose della categoria, e Oasi 610ST/GL, unico nel suo genere per combinare dimensioni contenute, letto basculante e un ampio garage posteriore. Questi sono stati protagonisti di un’esperienza immersiva che ha fuso design e realtà aumentata, permettendo ai visitatori di “viaggiare” virtualmente tra i paesaggi della Lapponia, testando digitalmente le performance dei veicoli. Ed è proprio questo il messaggio che Wingamm ha voluto portare: il camper come oggetto di design, dove il comfort incontra l’artigianalità italiana e ogni dettaglio è pensato per trasformare lo spostamento in un piacere.

Wingamm ha sottolineato il valore della monoscocca in vetroresina, simbolo di isolamento avanzato, e dei propri sistemi brevettati. Il tutto in linea con il tema dell’anno, Mondi Connessi, volto a esplorare nuove prospettive di vita e mobilità. L’iniziativa ha incluso talk, installazioni e progetti sperimentali, sottolineando come anche il camper possa essere un oggetto di design dove comfort e artigianalità si incontrano.

“È stata un’esperienza straordinaria che ci ha fatto vivere la Milano effervescente e proiettata nel futuro tra design, innovazione e arte,” ha dichiarato Lorena Turri, CEO di Wingamm. E continua:

“Inoltre, tramite la tecnologia AR abbiamo offerto ai nostri visitatori una esperienza immersiva tra i paesaggi della Lapponia” Una dimostrazione concreta che il mondo del design non ha confini e che, oggi più che mai, anche la mobilità può diventare un terreno fertile per sperimentare forme, materiali e nuove visioni dei viaggi su quattro ruote.

Ritzwell ©Ruggiero Scardigno
Euroluce - Imoon ©Diego Ravier
Arca ©Alessandro Russotti
SProject ©Andrea Mariani

I risultati provvisori della campagna di comunicazione APC 2025 offrono un quadro stimolante, che fa pensare a un futuro favorevole per i veicoli ricreazionali

Il futuro è camper

In questo numero di Camper Professional vorremmo di nuovo tornare a parlare della campagna di comunicazione APC. Questo perché - anche nel 2025 – i KPI primaverili (Key Performance Indicator) della campagna di marketing, peraltro ancora in corso, rappresentano a nostro avviso una cartina di tornasole che evidenzia l’alto interesse nei camper da parte di un nuovo pubblico, ovvero da parte di coloro che non hanno mai avuto esperienze con i camper ma che, evidentemente, provano un interesse verso questo mondo.

Ricordiamo che APC - per il terzo anno consecutivo - ha varato e implementato un importante investimento in comunicazione, utilizzando i canali digital, social e soprattutto televisivi con l’obiettivo strategico a medio/lungo termine di ottimizzare l’immagine del camper e dei suoi utilizzatori, immagine che a oggi, in Italia, purtroppo rappresenta ancora una delle principali barriere alla crescita del settore in termini di utenti finali e, dunque, a un incremento delle immatricolazioni.

La campagna digital e social di APC, iniziata a gennaio, si snoderà fino a estate inoltrata, utilizzando diversi canali e algoritmi sofisticati come, per esempio, Programmatic. La campagna televisiva si è svolta nell’arco di oltre due mesi, più precisamente nel periodo fra il 16 febbraio e il 22 aprile 2025, sui principali canali RAI (RAI1, RAI2, RAI3, RAINews24) e sul canale nazionale LA7 con quattro diversi spot:

uno narrativo da 30 secondi e tre diversi spot da 15 secondi l’uno, ciascuno incentrato su un target specifico di potenziale utenza: i senior, gli sportivi e la famiglia. I tre diversi spot sono stati inseriti ad hoc a seconda delle trasmissioni in onda e del conseguente tipo di audience dei vari programmi TV.

La campagna TV è andata in onda anche con posizionamenti in prime time e posizioni speciali in trasmissioni particolarmente in target come Kilimangiaro, Linea Verde, Pomeriggio Sport, I Fatti Vostri e Geo per quanto riguarda la RAI e – su LA7 – per esempio i TG di Mentana, e Otto e mezzo di Gruber. In particolare,su LA7, ogni sera e per tutta la durata della campagna, è andato in onda almeno uno spot nei programmi serali di maggiore ascolto.

La “call to action” della campagna “Vivi la libertà con stile: scegli il camper” consiste nell’invitare le persone potenzialmente interessate ad approfondire il tema, a visitare la pagina informativa www.sceglilcamper.it (cosiddetta “landing page”). Ed è qui che possiamo misurare in maniera oggettiva la risposta del pubblico alla campagna di comunicazione APC. I numeri ci danno un quadro nettamente positivo: i nuovi utenti che hanno visitato la landing page sceglilcamper.it per la prima volta, sono stati – nei tre mesi di febbraio, marzo e aprile 2025 – ben 323.270. Nello stesso periodo, le guide alla camper life scaricate dal sito sono state 3.212, e coloro che si sono iscritti alla newsletter APC

Associati APC sempre più numerosi: oltre 50 aziende ne fanno parte

Record assoluto del numero di aziende associate ad APC: nel 2025 sono ben 51. Siamo orgogliosi del fatto che gli associati siano sempre più numerosi e ringraziamo tutte le aziende che, con la loro adesione, manifestano l’importanza del motto “ L’unione fa la forza ”. Obiettivo primario di APC è promuovere la crescita del settore e dei suoi associati, presentare a livello istituzionale le istanze del settore caravaning e seguire i processi normativi.

sono stati 1.859. E infine, il dato forse più significativo in quanto sintomatico di un potenziale interesse concreto a informarsi e a saperne di più, toccando con mano i prodotti, è il seguente: nei tre mesi indicati, ben 17.951 utenti hanno ricercato una concessionaria, sempre a partire dal sito www.sceglilcamper.it nel quale è presente un database delle concessionarie italiane che rappresentano i marchi di camper e caravan dei soci APC.

Quasi 18.000 ricerche di una concessionaria in tre mesi testimoniano anche che la campagna di comunicazione, il cui obiettivo strategico era ottimizzare l’immagine del camper e dei suoi utilizzatori, ha di fatto sortito anche un risultato più ampio a livello di “conversione”, ovvero ha stimolato un interesse concreto in un pubblico fino a oggi “digiuno” di camper. Naturalmente sappiamo che il periodo che passa tra il primo interessamento a un bene semidurevole come un camper e l’effettivo acquisto può essere anche piuttosto lungo. Ma il fatto che la campagna di comunicazione abbia stimolato - e continui a stimolare - un numero importante di potenziali utenti a informarsi riguardo alla concessionaria più vicina fa veramente ben sperare per il futuro del camper.

Continua poi l’importante impegno di APC anche sul fronte dell’ufficio stampa, con temi rivolti sempre più a media che trattano di lifestyle con l’obiettivo di presentare il brand “camper” a un nuovo pubblico, più glamour e attento ai megatrend del futuro.

Patente B a 4.250 kg per i camper: il processo legislativo è in corso

Lo scorso 25 marzo è stato raggiunto un accordo provvisorio sulla nuova Direttiva Patenti a livello di Trilogo europeo, ovvero tra le posizioni (diverse) del Parlamento, del Consiglio (che rappresenta i governi degli Stati Membri) e della Commissione. In particolare, riguardo al tema della patente B per i camper, l’accordo prevede che i possessori di patente B possano guidare motorcaravan con qualsiasi tipo di propulsione, con peso massimo complessivo fino a 4,25 t, dopo avere superato un training o un test o entrambi (le modalità verranno decise da ciascuno Stato membro al momento del recepimento nazionale della nuova Direttiva). Per le caravan, l’accordo prevede che il peso massimo complessivo della combinazione

auto+caravan venga elevato a 5 tonnellate. Il processo decisionale e legislativo, tuttavia, ha ancora una lunga strada da percorrere. Infatti l’accordo raggiunto in fase di Trilogo dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo (si ipotizza che ciò possa avvenire nell’ultimo quadrimestre 2025). Una volta che la Direttiva europea sarà stata definitivamente approvata, ciascuno Stato membro dovrà iniziare il proprio iter di recepimento nazionale, emanando una specifica legge e i relativi decreti attuativi. Questo processo nazionale ha generalmente una durata di alcuni anni. Pertanto è ipotizzabile che le nuove norme riguardo la patente B per i camper entreranno in vigore in Italia probabilmente non prima del 2028/2029.

Leader del mercato globale partendo da un garage

Lo sviluppo di Hobby in quasi 60 anni può essere tracciato più o meno così.

La figura centrale di questa storia di successo è l’ingegnere Harald Striewski, he ha guidato le sorti del più grande produttore indipendente di caravan e camper sin dalla sua fondazione, assicurando il futuro dell’azienda

Trasformare il proprio hobby in una professione sembra semplice, ma sono pochi quelli che riescono davvero a farlo. Harald Striewski è andato oltre. Per lui, l’hobby non è diventato solo un lavoro, bensì una vocazione. Solo così si spiega come mai, a un’età in cui altri danno da mangiare alle anatre o curano le rose, lui preferisca esaminare disegni tecnici: disegni di caravan e camper progettati per offrire vacanze meravigliose a migliaia di persone.

Anche Harald Striewski, nel 1965, sognava una vacanza nella sua caravan. All’epoca questi veicoli erano già in commercio, ma il giovane padre di famiglia non poteva permettersene uno. La sua famiglia non era particolar-

Sopra: la fabbrica di caravan Hobby nel 1971. A destra: l’attuale stabilimento Hobby a Fockbek.

mente benestante, essendo dovuta fuggire dalla natia Prussia Orientale in circostanze drammatiche poco prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, lasciando dietro di sé tutti i beni. Questo periodo di difficoltà segnò profondamente l’imprenditore: “Quella povertà mi ha dato una spinta incredibile.” Nella loro nuova casa vicino a Rendsburg, frequentò la scuola elementare, completò un apprendistato come costruttore navale, conseguì il diploma tecnico lavorando e studiando, e infine

frequentò la Scuola di Ingegneria di Kiel. Questo lo portò a un buon impiego come ingegnere navale presso il cantiere Kröger.

Fai da te

Ma desiderava ancora andare in vacanza. Con una caravan. E se non puoi comprarne una, la costruisci da solo. La zia gli prestò dei soldi – esattamente 3.000 marchi tedeschi. Striewski costruì la sua prima caravan, ma invece di partire per le vacanze, la vendette per 6.000 marchi. La zia riottenTesto di Claus-Detlev Bues

Harald Striewski, 1967

ne il denaro, e il giovane ingegnere costruì subito una seconda caravan. Anche quella fu venduta. Questo finanziò la costruzione di una terza caravan e creò un buon fondo vacanze. Con la moglie Ingeborg e il figlio Michael, partì per la Costa Azzurra francese. Quella caravan non fu solo il veicolo per una vacanza da sogno della famiglia Striewski, fu anche la base per un’attività fiorente. L’operoso ingegnere vendette la caravan subito dopo le vacanze, acquistò nuovi materiali, e continuò a costruire caravan nel tempo libero e nei weekend, che gli venivano letteralmente strappate di mano. Si era sparsa la voce che il costruttore di caravan Hobby offriva alta qualità. Ma presto il lavoro divenne un impegno serio, tanto che Striewski chiese un anno di aspettativa non retribuita al proprio datore di lavoro, per gestire l’accumulo di ordini. La richiesta fu approvata e, in un certo senso, quell’aspettativa dura ancora oggi. Con la differenza che quella “pausa” è diventata un duro lavoro, e l’hobby non è più un hobby. Dal 1967, è un marchio che rappresenta veicoli ricreazionali di alta qualità a prezzi equi. Quando Harald Striewski fondò “Hobby Wohnwagenwerk Ing. Harald Striewski” nel 1967, l’azienda era una vera impresa familiare. Mentre Harald costruiva una caravan dopo l’altra in garage, la moglie Ingeborg cuciva tende e imbottiture per gli interni e si occupava della contabilità. Una soluzione perfetta per il costruttore di caravan, che ammette: “ Sono un tecnico, non un uomo d’affari ”. Anche se forse si tratta di una sottovalutazione. Anche se non apprezza i compiti commerciali tanto quanto la progettazione e la costruzione, ha chiaramente fiuto per gli affari. Altrimenti sarebbe difficile spiegare la rapida ascesa dell’azienda.

Forza innovativa come chiave del successo

Un anno dopo la fondazione, l’attività si trasferì dal garage in un piccolo capannone, dove Striewski lavorava con quattro dipendenti. Aveva acquistato un terreno di poco più di 10.000 metri quadrati in

Schafredderstraße – il seme dell’attuale sede aziendale, oggi 26 volte più grande. Già un anno dopo il trasferimento, Hobby produceva una caravan al giorno. La forza lavoro cresceva, così come la produzione. Entro il 1970, 42 dipendenti costruivano sei caravan al giorno, e a soli cinque anni dalla fondazione, la 5.000ª caravan uscì dalla linea di produzione. Nemmeno le battute d’arresto fermarono il successo della Hobby-Wohnwagenwerke: nel 1974, un incendio distrusse l’intera azienda. Ma solo un anno dopo, un nuovo capannone, una sala cucito, un complesso di uffici e un magazzino furono costruiti sul sito produttivo di 20.000 metri quadrati. Il successo continuava: nel 1977, il fatturato annuale dell’azienda si avvicinava ai 100 milioni di marchi. Nel 1979, Hobby produceva la sua 50.000ª caravan. Nel 1983, Hobby poté definirsi leader di mercato per la prima volta.

Non sorprende quindi che politici di alto rango siano ospiti abituali da Hobby. Due volte – inclusa l’occasione del 50° anniversario dell’azienda nel 2017 – anche la cancelliera tedesca Angela Merkel vi ha fatto visita. Questo successo si deve in buona parte allo spirito innovativo dell’ingegnere navale e del suo team. Ad esempio, i telai delle caravan Hobby sono zincati a caldo per proteggerli dalla ruggine. Per rendere possibile questo processo, Striewski fondò una società separata a Rendsburg. Anche il primo WC a cassetta in una caravan fu il frutto di una collaborazione tra Hobby e Thetford. Nel 2013, Hobby fece parlare di sé con la prima rete elettronica di bordo per veicoli ricreazionali. E poiché la costruzione leggera sta diventando sempre più importante, nello stesso anno Hobby acquisì il fornitore Formatec, che da allora

1988: un ingresso di successo nel mercato dei camper con il semintegrale 600

1970: una linea di produzione Hobby
1972: la caravan numero 5.000
La fortunata caravan 500 de Luxe
1992: finestre ampie e numerose
Una veduta del nuovo edificio amministrativo costruito nel 1975
1965: Il prototipo originale Hobby
Uno yacht da strada su telaio a doppio asse
1998: Hobby acquisisce la divisione caravan di Fendt e costruisce un nuovo stabilimento a Mertingen

opera con il nome di “Formlight GmbH” e fornisce componenti di arredamento leggero alla casa madre. In Hobby, l’elevata integrazione verticale è una priorità.

L’ingresso nel mercato dei camper

Tuttavia, Hobby entrò nel settore dei camper a Fockbek solo nel 1984. La prima creazione motorizzata di Striewski fece subito scalpore, poiché il capo era stato fortemente coinvolto nello sviluppo e nella progettazione. E si vede: il veicolo ha qualcosa di uno yacht su ruote – non sorprende, vista la sua formazione professionale. “Volevo costruire un’auto, non una scatola,” era il suo credo. A differenza della maggior parte degli altri, l’Hobby 600 aveva eleganti fianchi curvi, vernice metallizzata e le caratteristiche finestre rastremate nella carrozzeria. Non solo si vendette molto bene, ma vinse ripetutamente premi del pubblico e divenne un’icona nel settore dei camper. Tuttavia, le caravan rimasero importanti per Striewski, come dimostra l’acquisizione del produttore premium Fendt nel 1998. Ancora oggi, Hobby genera quasi due terzi del suo fatturato dalle caravan, ma grazie a linee di produzione flessibili, l’azienda può adattarsi alle esigenze del mercato e costruire sia caravan che camper sulla stessa linea di montaggio.

La strategia dell’equipaggiamento

La popolarità di Hobby tra i clienti è dovuta anche alla sua strategia nell’offerta degli accessori. Nel settore dei camper, è abbastanza comune offrire modelli base molto spartani per mantenere basso il prezzo iniziale. Tali veicoli devono poi essere integrati con vari pacchetti di equipaggiamento per essere adatti alle vacanze. Hobby segue un’altra strada. Già nel 2016, l’azienda di Fockbek introdusse i suoi primi modelli semintegrali con il suffisso “Ontour”, che includevano già tutte le dotazioni essenziali. Al CMT 2019, l’azienda presentò la serie semintegrale Optima Ontour Edition con dotazione completa (compresa la TV satellitare), che, secondo Holger Schulz, Direttore Generale di Hobby, è diventata un best-seller: “Continueremo a sviluppare questo concetto”.

Due fondazioni per garantire il futuro del Gruppo Hobby

In futuro, la Hobby-Wohnwagenwerk Ing. Harald Striewski GmbH, con la sua consociata Fendt-Caravan GmbH, e la società di gestione Striewski KG, con le sue controllate Formlight GmbH e Rendsburger Feuerverzinkerei GmbH, diventeranno proprietà di due fondazioni. Si tratta della Harald Striewski Family Foundation e della fondazione benefica Harald Striewski Foundation. Pierre Gilgenast e Anke Bumann, entrambi collaboratori di lunga data di Harald Striewski, sono stati nominati primi membri del consiglio delle nuove fondazioni. Harald Striewski stesso presiederà i consigli consultivi delle fondazioni, mentre il figlio Michael Striewski sarà membro del consiglio. Il trasferimento delle quote aziendali non dovrebbe influenzare la struttura o le attività operative del Gruppo Hobby. La direzione delle aziende operative rimane invariata: Hans Frindte e Andreas Dirr continueranno come direttori generali di Fendt Caravan. La direzione di Hobby GmbH resterà affidata a Bernd Löher e Holger Schulz; Ulrich Benkel è il direttore generale di Formlight GmbH a Warburg e Wolfgang Harbeck continuerà a dirigere la Rendsburger Feuerverzinkerei. Attualmente, Hobby produce sette gamme di caravan con 49 modelli e sette gamme di camper con 20 modelli.

2004: è l’anno del rilancio del classico Hobby 600
2006/2007: Toskana, un modello mansardato adatto alle famiglie
2007: Hobby è ancora il leader del mercato caravan in Europa con la Prestige 720
2011: un concept degno di nota per il nuovo Hobby 600
2015: Il Vantana è il primo modello furgonato di Hobby
Sotto: la gamma Hobby per il 2025
Sopra: la cancelliera Merkel visita lo stabilimento Hobby nel 2017
Sotto: gli attuali direttori generali Holger Schulz (a sinistra) e Bernd Löher
2003: Hobby lancia la serie T sul telaio del Ford Transit

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