i.Ovo n°005 – Settembre 2011

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DENTRO AL CONTEMPORANEO

Christiana Caro, This That-Region, veduta parziale dell’allestimento, in primo piano da sinistra Christiana Caro e Lucia Giardino, Coordinatrice di F_AIR, 2011. Courtesy F_AIR.

zione con gli studenti del Dipartimento di Fine Arts del FUA. Quali sono le basi sulle quali si articola e in che modo viene portato avanti il programma? L.G.: Uno dei punti centrali del programma di residenza d’artista è sicuramente l’interazione con gli studenti tramite un corso specifico tenuto dall’artista durante il periodo di permanenza. Esso deve essere una spinta per gli allievi a considerare l’arte e la città da nuove prospettive, sperimentando e operando cambiamenti nel proprio approccio, riconsiderando le proprie posizioni attraverso il punto di vista dell’artista in residenza che vive e opera negli stessi spazi dedicati alla didattica e, pertanto, si trova a essere a stretto contatto con gli allievi

a maggior ragione stimolati da questa vicinanza. S.B.: Quali sono le caratteristiche e le peculiarità che un artista deve avere per essere scelto per il programma? L.G.: Ovviamente sono centrali i limiti di età (25-38 anni, ndr), un c.v. ricco e interessante, la conoscenza della lingua inglese ma soprattutto è essenziale l’approccio interdisciplinare e la presentazione di un progetto valido per la scuola, che contenga un approccio critico alla città di Firenze sulla base del quale articolare l’interazione con gli allievi e condurre la propria esperienza. S.B.: Christiana Caro, la prima artista del F_AIR è giunta ormai alla fine del


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