Un laboratorio agroambientale per il delta del Po_LAND

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CUM Consorzio degli Uomini di Massenzatica

Un laboratorio agroambientale per il delta del Po Un altro modo di possedere

Settembre 2021



Il Po di Goro e il Canal Bianco, strada verso l’abitato di Mesola Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica


Committenza:

Progetto a cura di:

CUM: Consorzio Uomini di Massenzatica

LAND Italia Srl

Via Indipendenza, 39/a IT - 44026 Massenzatica, Ferrara T +39 0533 790344 consorzio@uominidimassenzatica.it

Via Varese, 16 IT - 20121 Milano T +39 02 8069 11 1 italia@landsrl.com

Team Arch. Andreas Kipar Pian. Matteo Pedaso Pian. Filippo La Fleur Arch. Paes. Beatrice Magagnoli Arch. Paes. Gloria Signorini


Riconoscimenti:

Il CUM nel 2018 è stato riconosciuto vincitore del Premio Nazionale del Paesaggio e ha rappresentato l’Italia alla 6ª Sessione del Premio Europeo del Paesaggio 2018-2019, ottenendo menzione speciale, con egual valore al primo premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. In tal modo il Consorzio è entrato di diritto a far parte dell’Alliance du Prix del Paesaggio del Consiglio d’Europa.



“Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo” Socrate


Un dono per il paesaggio del delta del Po Introduzione

La Convenzione Europea del Paesaggio all’Articolo 1, lettera a) fornisce una definizione ben precisa ed inequivocabile di cosa è il Paesaggio: “Designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” Questa definizione contiene due componenti ben chiare e distinte: la prima, oggettiva, sta nell’ espressione: “parte di un territorio”; la seconda, quella soggettiva, è compresa dall’espressione: “così come percepita dalle popolazioni”. Il paesaggio è costituito dalla risultante dalle relazioni tra queste due componenti. Questa relazione è resa possibile dalla percezione che le popolazioni hanno del territorio. In questo senso il paesaggio può essere inteso come il frutto di una costruzione mentale e sociale: il prodotto di un processo culturale. La comunità ed il territorio sono “intimamente connessi“ e proprio attraverso intimità e connessione si realizza la tutela ambientale e del paesaggio stesso.


Il CUM - Consorzio degli Uomini di Massenzatica - è una comunità che ha costruito un territorio, lo ha mantenuto per secoli e continua a curarlo in un ambiente ostile, fragile, complesso ed in continuo divenire. Un territorio dal quale la comunità ha sempre ricavato le risorse fondamentali per il proprio sostentamento. Dopo essere stato riconosciuto come realtà virtuosa con la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio 20182019, oggi questa antica comunità si impegna a presentare e fornire un ulteriore “dono” al paesaggio del delta del Po e, in generale, al Sistema Paese, attraverso lo sviluppo di una visione strategica di valorizzazione del territorio. Il tema del laboratorio agroambientale diventa così una chiave interpretativa ed applicativa per il raggiungimento di questo importante obiettivo: un luogo nuovo dove sperimentare pratiche paesaggistiche e culturali virtuose, che mirano a delineare una possibile terza via dello sviluppo riconciliando ecologia ed economia, necessità dell’uomo e della natura. Un paesaggio innovativo dove è possibile osservare la transizione ecologica.



La valle del Po Un complesso sistema città-natura


Il pezzo più importante d’Europa


La valle del Po

Fonte: The future looks bright: light pollution rises on a global scale, www.reuters.com


L’area più urbanizzata e industrializzata d’Italia

21

milioni di abitanti

Poli Urbani Principali autostrade Urbanizzato

Bresc Milano Torino


50%

produzione PIL italiano

100

distretti industriali del Made in Italy

in Europa per inquinamento atmosferico

Venezia

cia

Trieste

Parma Bologna

Rimini

0

25 km

50 km



“Le Nuove rotte della crescita. Sul territorio LOVER (Lombardia - Veneto - Emilia Romagna) si osservano le fibrillazioni del capitalismo molecolare di imprese diffuse, metamorfosi dell’innovazione tecnologica e sociale.” Aldo Bonomi, 6 Gennaio 2020, Le rotte della Crescita, Il sole 24 ore


Un’area con elevata produttività agricola e di grande importanza ecologica Aree protette MAB Unesco Agricoltura Poli Urbani Principali autostrade Urbanizzato Fiume Po Autorità di bacino distrettuale del fiume Po

Torino


652 km

di percorrenza del fiume Po

35% della produzione agricola italiana

Trieste

Delta del Po

Rimini

0

25 km

50 km


Il sistema naturale dell’asta fluviale del Po Un territorio ad alto valore naturalistico

Parco naturale regionale Valle del Ticino

MAB Monviso

MAB Unesco Rete Natura 2000 ZPS - Zone Protezione speciale ZCS - Zone speciali di conservazione Aree importanti per l’avifauna Aree protette del bacino del Po - AIPO

0

10

20 km

81

Aree protette Rete Natura 2000


MAB Po Grande

46

Parchi fluviali

Valli di Comacchio

7

MAB Unesco

Fonte: il Po fiume d’Europa - Ministero dell’Ambiente, www.va.minambiente.it


Un territorio fragile Soprattutto nel suo delta

Salinità

Fortemente salino Moderatamente salino Debolmente salino Molto debolmente salino

Subsidenza

Bassa (-2,50/0 mm/a) Alta (-27,5/25 mm/a)


Delta del Po

Rischio alluvioni

Fascia A Fascia B Fascia C

Innalzamento del livello del mare (2100 NOAA)

+1 metro +2 metri +3 metri

Fonte: Stime innalzamento da NOAA (National Oceanic Administration Agency, USA), www.noaa.gov


Desertificazione

UN TERRITORIO A

Subsidenza


Alluvioni

RISCHIO CLIMATICO

Innalzamento livello dei mari



“Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale“ Clive Staples Lewis



Il delta del Po Verso un’infrastruttura verde



Vista dalla Valle Bertuzzi verso il mare Adriatico Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica


Un paesaggio dinamico e in cambiamento Evoluzione della fascia costiera 1500-950 aC

950-265 aC

265 aC-276

476-1000

1000

CUM

Il clima più piovoso provoca mutamenti idrografici

Sviluppo dell’agricoltura e attuazione di disboscamenti sotto l’Impero Romano

Bonifiche attuate dai Monaci di Pomposa


-1492

1492-1599

1600 - 1700

1700 - oggi

? Grande Bonificazione Estense

Inizio della costruzione del delta del Po Moderno (gestione dei grandi depositi e bonifiche)

Attuazione dell’Ultima Grande Bonifica Meccanica durata circa 200 anni

Bonifica delle terre salmastre a partire dal Primo Dopoguerra

Fonte: bonificaferrara.it


Carta Napoleonica 1814, fonte: Consorzio degli Uomini di Massenzatica


CUM

1814

Acqua Bosco umido Dossi e dune Agricoltura

0

2,5 5 km


Rischio idraulico

Subsidenza


Salinità

CUM

2021

Criticità ambientali Acqua Dossi e dune Agricoltura

0

2,5 5 km


Un territorio modellato e mantenuto dall’uomo No people, no landscape

XIX secolo

Iniziano le Bonifiche

nei territori Ferraresi

1872-1876

L’impianto idrovoro di QCodigoro drena 51.000 ettari

Operai al lavoro, fonte: bonificaferrara.it

1888-1891

Bonifica dei territori tra Argenta, Portomaggiore e Mesola


1951

Fondazione Ente Delta Padano

1923

Bonifica del territorio di Comacchio

1976

Sopressione Ente Delta Padano e nascita ERSA Emilia Romagna

1975

Costante manutenzione del territorio

1990

Ultime bonifiche Valle del Mezzano

Manutenzione canali di scolo, fonte: CUM


Un territorio d’acqua

Ferrara


CUM

0

2,5

5 km

Fiumi, canali e aree umide



Vista dal Po di Volano © LAND


Un territorio a vocazione agricola

Ferrara


CUM

0

2,5

5 km

Seminativi Prati stabili Vigneti, frutteti e oliveti Risaie Zone agricole eterogenee



Raccolta di prodotti agricoli presso il CUM Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica


Un territorio a bassa densità insediativa

Ferrara


CUM

0

2,5

5 km

Insediamenti e infrastrutture



Insediamenti abitativi a Massenzatica Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica


Un territorio di natura residuale

Ferrara


CUM

0

2,5

5 km

Aree naturali e boschi



Bosco della Mesola Fonte: www.ferraraterraeacqua.it


Un territorio definito dai segni del passato

Ferrara


CUM

0

2,5

5 km

Dossi e dune fossili Fiumi, canali e aree umide



Dune fossili di Massenzatica, Area protetta Rete Natura 2000 Fonte: www.biosferadeltapo.it


Le antiche linee costiere determinato una soglia

Ferrara


CUM

0

2,5

5 km

Dossi e dune fossili Fiumi, canali e aree umide


Una soglia tra agricoltura, uomo e natura

Ferrara

Agricoltura


CUM

Natura


Individuazione dell’ambito strategico

Ferrara


63 km

1,5 km

15,5 km

CUM

2 km


Un’infrastruttura verde di 60 km “Green infrastructures planning is a successfully tested tool to provide environmental, economic and social benefits through natural solutions” European Commission, 2013

L’approccio strategico alla valorizzazione del territorio propone il progetto di una grande infrastruttura verde, un processo ambizioso che candida il delta del Po a diventare un esempio virtuoso nella decade del ripristino degli ecosistemi. Questa nuova soglia, tra agricoltura e natura, tra acqua e terra, risulta chiave per l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici e alle fragilità ambientali; in specifico per quanto riguardo la salinizzazione, la subsidenza ed il rischio idraulico.


Schizzo Arch. Andreas Kipar


L’infrastruttura verde per il delta del Po Per la mitigazione della: • salinizzazione • subsidenza • desertificazione Per la generazione di: • comunità, lavoro e economia • agricoltura e biodiversità

Po di Levante

Po di Primaro

Po di Volano

Centri urbani principali Emergenze culturali Fiumi, canali Boschi Aree umide Aree Natura 2000 Dossi e dune fossili


Chioggia

Adige

Po di Goro

Mesola CUM

Comacchio



Un laboratorio agroambientale Definizione delle azioni progettuali a partire dall’infrastruttura verde


L’ambito di approfondimento Un tassello al cui centro si colloca il Consorzio degli Uomini di Massenzatica


CUM



“L’uomo libero è un uomo che il mondo interroga e che al mondo risponde. È l’uomo responsabile” Emmanuel Mounier


Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica Un altro modo di possedere

Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica (CUM) è una proprietà collettiva di 353 ettari sita nel Comune di Mesola, le cui origini risalgono al Medioevo e, come riportato nei documenti monastici, intorno all’anno Mille, quando l’Abate di Pomposa concesse alla popolazione locale il diritto di pascolo sulle terre e nei boschi della Prepositura Pomposiana. Il CUM costituisce un assetto fondiario collettivo basato su una concezione olistica della comunità e delle responsabilità intergenerazionale nel condurre e gestire la terra comune. L’interesse delle comunità consortile è stato quello di ottenere un miglioramento complessivo e organico delle condizioni degli abitanti attraverso il lavoro come valore di riferimento per la redistribuzione delle terre. Al centro degli obiettivi del CUM vi sono il lavoro per i giovani e l’occupazione delle donne. Il CUM si impegna in opere a carattere sociale e ambientale, ponendo attenzione non solo alla comunità ma anche al territorio in cui si coltivano le terre.


353 ettari

15 km

30 km

CUM


Il Consorzio Uomini di Massenzatica Una storia millenaria

1100

I monaci Benedettini dell’Abbazia di Pomposa concedono le terre alle famiglie di Massenzatica

1700

Stato di fatto dei terreni tra Massenzatica e Pomposa


1894

1814

Dalla Carta Napoleonica il territorio appare caratterizzato da boschi umidi e dune sabbiose

1893

Istituzione legge n.397: scioglimento promiscuità tra “Diritto e Proprietà”

Terreni sui quali veniva esercitato il diritto di pascolo e legnatico

1896

Costituzione del

Consorzio degli Uomini di Massenzatica

Fonte: Consorzio Uomini di Massenzatica


Il Consorzio Uomini di Massenzatica Una storia millenaria

2018

Il CUM viene riconosciuto come

1930

Bonifica dei terreni nell’area di Massenzatica e Monticelli

1927

Istituzione legge n.1766: distinzione usi civici in senso stretto e proprietà collettiva

1943

I terreni del CUM vengono bonificati

Eccellenza nazionale con il Premio del Paesaggio


2021

Il CUM si impegna a offrire un nuovo dono al paesaggio del delta del Po con lo sviluppo di una visione strategica per il ripristino degli ecosistemi

2019

Il CUM riceve la

Menzione speciale al premio della Convenzione del Paesaggio Europea

Fonte: Consorzio degli Uomini di Massenzatica


No people, no landscape La comunità, non il profitto, per la cura della terra

“L’interesse della collettività consorziale impone una graduale, coordinata ed imparziale opera di assistenza materiale e morale da parte degli amministratori e la loro attività deve avere un carattere generale ed obiettivo, poiché eventuali arbitrii o discriminazioni provocherebbero perturbazioni d’ordine economico e sociale nella collettività consorziale” Consorzio degli Uomini di Massenzatica

Statuto e Regolamento Art. 17

Fonte: Consorzio degli Uomini di Massenzatica



Passato

Alluvione di Mesola, novembre-dicembre 1966 Fonte: Immagini dell’archivio fotografico dell’Ente Delta Padano, https://movio.beniculturali.it/


Uomini del Delta impegnati nel lavoro di arginatura dopo l’alluvione dell’isola della Donzella, 1966 Fonte: Immagini dell’archivio fotografico dell’Ente Delta Padano, https://movio.beniculturali.it/


Presente

Integrazione

Educazione

Lavoro


Opere di rinaturalizzazione

Filari polispecifici

Strisce impollinatrici Fonte: Consorzio Uomini di Massenzatica


Futuro?


“Non conta da dove vieni, ma dove stai andando” Ella Fitzgerald


Il CUM al centro dell’infrastruttura verde Lettura dello “spartito del paesaggio” a partire da una tassello pilota

L’articolazione della strategia verso un progetto di territorio passa attraverso la lettura morfologica dello ‘spartito’ del paesaggio, oggi definito da un ritmo monotono, un paesaggio omogeneo ed impoverito, risultante di una cultura che per anni ha eliminato la complessità del paesaggio ed il proprio capitale naturale. Con l’obiettivo di riconciliare natura e agricoltura, le azioni progettuali si sviluppano attraverso un lavoro sui corridoi della natura e sulle superfici per la “produzione agroambientale”. Il processo di trasformazione si basa sulla ricostruzione della complessità e della molteplicità che caratterizza i sistemi naturali, attraverso la reintroduzione delle fasce ecotonali e più in generale seguendo le linee guida dell’Ecologia del Paesaggio. Ne deriva un nuovo paesaggio di natura produttiva dove sperimentare pratiche legate all’agroecologia, all’agroforestazione e all’agricoltura ad “alto valore naturale aggiunto”. Queste infatti sono le pratiche che la Politica Agricola Comunitaria dell’Unione Europea finanzierà attraverso i suoi programmi nei prossimi anni.


CUM


Stato di fatto

Po di Volano

Individuazione degli elementi lineari che determinano la trama del paesaggio: fiumi, canali, dossi e dune, campi e opere di bonifica

Antiche linee di costa Dossi e Dune

CUM


0

1

2 km

Po di Primaro

Po di Goro


Interpretazione dello “spartito”

Po di Volano

Definizione di una trama e astrazione

Antiche linee di costa Dossi e Dune

CUM

Trama agricola

250 m


Po di Primaro

Po di Goro


Individuazione dei cluster tipologici

Applicazione della trama astratta per determinare la diversità di paesaggio

Urbanizzato Agricoltura Boschi e zone seminaturali Corpi idrici Aree umide

74%

11%

9%

5%

6%


0

1

2 km



Semina dei campi; il paesaggio omogeneo che caratterizza il delta del Po Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica


Come creare un nuovo paesaggio riconciliando agricoltura e natura? Le azioni progettuali La trasformazione del territorio di riferimento si sviluppa attraverso l’articolazione delle seguenti azioni progettuali volte alla conservazione e valorizzazione degli aspetti storico-cuturali che caratterizzano le comunità locali:

+ I corridoi della natura

La produzione agroambientale


Un nuovo paradigma di sviluppo attraverso la Landscape Ecology: 1950-2020 Impoverimento del paesaggio

2020-2050 Ripristino agroambientale

Fonte: Tschnarkte, 1992. Relazione tra struttura paesaggio e biodiversità


I corridoi della natura

Po di Volano

Antiche linee di costa Dossi e Dune

Corridoi ecologici dunali Aree a rinaturalizzazione Corpi idrici Aree umide

Area CUM


0

1

2 km

Po di Goro

Po di Primaro


Le aree a produzione agroambientale

Agro-forestazione Carbon farming Agroecologia Agricoltura ad alto valore aggiunto Rinaturalizzazione

Area CUM


0

1

2 km


Verso un nuovo paesaggio naturale e culturale produttivo

20%

22%

12%

12%

11%

9%

8%

3%

6% 1%

Area CUM Rinaturalizzazione Corridoi ecologici dunali Rinaturalizzazione (verde) Agro-forestazione Carbon farming Agroecologia

Zone umide Acqua Urbanizzato Agricoltura ad alto valore aggiunto


Potenziale teorico di trasformabilità agroambientale-paesaggistica: 20.000 ha di sistemi integrati tra agricoltura e natura

+ 2 milioni di potenziali nuovi alberi

Sequestrando potenzialmente 0,14 Megaton Co2 in 1 anno

Il Potenziale ecosistemico è calcolato seguendo le metriche del progetto Project drawdown. Ogni ettaro di agroforestazione sequestra potenzialmente 7.2 ton CO2 all’anno, moltiplicato per 20.000 Ettari del territorio di riferimento si arriva ad un potenziale di sequestro del carbonio di circa 0,14 Megatons in un anno.

Fonte: Project Drawdown, https://drawdown.org/solutions/tree-intercropping


Un laboratorio di trasformazione del paesaggio di valenza europea

Con l’applicazione delle azioni progettuali all’Infrastruttura verde emerge un progetto chiave per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici per la valle e il delta del Po. Una grande infrastruttura verde, ecologica e produttiva, di 60 km: Il primo “laboratorio” di produzione agroambientale. 20.000 ettari di superficie in transizione verso un nuovo paesaggio agricolo naturalistico con un potenziale di 2 milioni di nuovi alberi.




Il territorio del CUM come laboratorio pilota Dalla strategia all’azione per il presidio del territorio


Il territorio del laboratorio pilota

Mesola

Monticelli

Consorzio degli Uomini di Massenzatica

15 k

m

353 ha


Bosco della Mesola

Abbazia di Pomposa

10

km


Stato di fatto

Mesola

Pineta Motte del Fondo

Gelso Monumentale Dune di Massenzatica

Filare plurispecifico Pioppi

Bosco permanente e gorghi Striscia impollinatrice


Bosco della Mesola

Cave di sabbia

Abbazia di Pomposa

Valle Bertuzzi


Rinaturalizzazione dei corridoi fluviali e dunali Asse 1 - Natura

1.b Boschi ripariali

1.c Aree filtro città campagna

1.e Filari alberati

1.f Rinaturalizzazione delle cave

1. Rinaturalizzazione 1.a Introduzione di fasce tampone 1.b Creazione di boschi ripariali 1.c Aree filtro città - campagna 1.d Rinaturalizzazione dei canali principali 1.e Alberatura delle vie di connessione principali 1.f Rinaturalizzazione delle cave di sabbia


1.d Rinaturalizzazione dei canali

1.a Fasce tampone


Diversificazione agroambientale del Giardino Asse 2 - Agricoltura

2.a Superfici agro-ambientali

2.b Filari plurispecifici

2. Diversificazione agro-ambientale 2.a Conversione delle superfici a monocultura in pratiche agroecologiche (policolture - agroforestazione ecc.) 2.b Introduzione di filari alberati plurispecifici 2.c Inserimento di strisce impollinatrici 2.d Creazione di bacini d’acqua e aree umide


2.c Strisce impollinatrici 2.d Aree umide


Attivazione dei servizi verdi Asse 3 - Cultura

3.d Castello di Mesola

3.d Postazioni pesca sportiva 3.a Centro educazione 3.c Ponte sul Po 3.a Centro vendita

3.a Centro servizi

3.b Vigneti e gorghi

Verso VenTo

3.d Dune di Massenzatica

3. Attivazione dei servizi verdi 3.a Conversione di edifici in centri multifunzionali legati a turismo e innovazione 3.b Attivazione progettualità agroambientali CUM 3.c Creazione di percorsi ciclopedonali in collegamento con le progettualità esistenti (VenTo e Ciclovia Adriatica) 3.d Messa a sistema delle emergenze culturali e naturali

3.d C


3.d Bosco della Mesola

Cave rinaturalizzate 3.c Percorsi ciclopedonali 3.d Abbazia di Pomposa


Da un paesaggio omogeneo...


Le dune di Massenzatica viste dalle terre del CUM Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica



...a un Giardino - Laboratorio per l’Europa

© LAND


I servizi ecosistemici del Laboratorio Il laboratorio agroambientale contribuirà a implementare:

L’equilibrio degli habitat e degli ecosistemi attraverso la rinaturazione e l’aumento della biodiversità

per un valore di

9 milioni di Euro ogni anno

La regolazione della qualità dell’aria attraverso l’assorbimento di CO2 e lo stoccaggio nel suolo

per un valore di

3 milioni di Euro ogni anno

La regolazione del clima contrastando l’aumento della temperatura e prevenendo eventi climatici estremi

per un valore di

5 milioni di Euro ogni anno Il benessere psicologico e le attività ricreative

grazie all’inserimento di nuovi spazi per la ricerca/svago, compresi la fruizione culturale e paesaggistica del territorio

per un valore di

10 milioni di Euro ogni anno


Il monitoraggio dei servizi ecosistemici sarà lo strumento chiave per la rigenerazione e la conservazione del capitale rurale

Le analisi condotte dall’ IPBES (The Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) stimano che i servizi ecosistemi materiali e non materiali più rilevanti in Europa contribuiscano approssimatamente a migliorare l’equilibrio degli habitat e ecosistemi per un valore di 730 euro/ha/anno, la regolazione del clima per 390 euro/ha/anno, la regolazione dell’aria per 240 euro/ha/anno, il benessere psicologico, le attività ricreative o legate al turismo per 750 euro/ha/anno.I valori potenziali sopracitati sono stati ricavati dalla moltiplicazione di queste stime per l’estensione del sistema naturale dell’area del tassello pilota (13.000 Ha). Fonte: Valore Natura - Rigenerare il capitale naturale per il futuro delle persone e del Pianeta (WWF) Fonte immagine: Regen Network, https://medium.com/regen-network/welcome-to-regen-network3ad7ce9ba1e4



“Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele” Lucio Anneo Seneca




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