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I GRANDI DELLA MAGNA GRECIA TRACCE
I PERSONAGGI CHE HANNO LASCIATO IL SEGNO
Riconduce all’odierna Gioia Tauro l’immortale poesia di Stesicoro. Nato, molto probabilmente, nell’antica Metauros nel 630 a. C. Rielaboratore della poesia tradizionale omerica, viene annoverato da Quintiliano tra i grandi poeti epici. Alla sua scuola lirica appartenne il poeta di Reggio Ibico, cantore dell’amore, in onore del quale a Reggio Calabria è dedicata una stele.
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A PRIMAVERA, MENTRE I MELI CIDONII, IRRIGATI DA FLUENTI RIVI, LÌ DOVE LE VERGINI HANNO I LORO PURI GIARDINI, E I GRAPPOLI D’UVA, CHE CRESCON SOTTO L’OMBRE DELLE VITI, SBOCCIANO E FIORISCONO, PER ME EROS NON RIPOSA IN ALCUNA STAGIONE, MA, COME IL VENTO GELIDO DI BOREA, CARICO DI FULMINI, SOFFIANDO DA AFRODITE CON FIAMMANTI COLPI DI FOLLIA, CERULEO E SENZA RIPOSO, MI SCUOTE DALLE RADICI MENTE E CUORE Ibico U n monumento a Locri ricorda la poetessa Nosside la cui lirica si pone come un canto alla vita, all’amore, alla bellezza nelle sue varie componenti. Rimane un tratto costante della sua tensione poetica, che si avvale di raffinate allusioni, una personalità prorompente e passionale, tipicamente magno greca con forti riferimenti alla cultura locrese. È famoso un suo celebre epigramma.
STRANIERO, SE NAVIGANDO TI RECHERAI A MITILENE DAI BEI CORI, PER COGLIERVI IL FIOR FIORE DELLE GRAZIE DI SAFFO, DI CHE FUI CARA ALLE MUSE, E LA TERRA LOCRESE MI GENERÒ. IL MIO NOME, RICORDALO, È NOSSIDE. ORA VÀ. È di Locri anche il Legislatore Zaleuco, in onore del quale prende il nome il locale liceo scientifico statale. Secondo la leggenda è divenuto legislatore per volontà di un oracolo del dio Apollo. È il primo legislatore del mondo occidentale, avendo promosso un’intensa attività riformatrice nel settore, di cui permangono tracce in Pindaro, Strabone, Polibio, ma anche nel De Legibus di Marco Tullio Cicerone.
LA PIÙ ALTA GIUSTIZIA GOVERNA LOCRI EPIZEFIRI...
(Pindaro, Olimpiche X, 17-18)
SI RITIENE CHE I LOCRESI SIANO STATI I PRIMI A FAR USO DI LEGGI SCRITTE...
(Strabone, Geografia VI, 259 8)
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ALCMEONE DI CROTONE
Tra medicina e filosofia risiede la grandezza di Alcmeone. Vissuto a Crotone alla fine del VI secolo, era un attento sostenitore del valore della democrazia. In suo onore, a Crotone, è intitolato l’Istituto scolastico. Come padre della medicina sostiene che l’organo principale sia il cervello. Ippocrate, seguendo l’attività di Alcmeone di Crotone, si era reso conto di una certa relazione causale tra l’organo del
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cervello e talune funzioni superiori come il linguaggio. È il fondatore della ricerca scientifica basata su analisi comparata. Aristotele stesso lo ricorda come un pitagorico meno rigoroso. Alcmeone, da medico, elaborò una visione della politica secondo la quale il corpo umano poteva essere interpretato in analogia al funzionamento della politica. La salute corrispondeva alla democrazia, o meglio isonomia, uguaglianza di leggi, mentre la malattia corrispondeva alla monarchia . La salute si ha quando risiede un equilibrio tra gli organi, così nella politica per Alcmeone la democrazia trionfa quando tutte le parti sono in equilibrio ~

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Il monumento dedicato alla poetessa Nosside In onore di Zaleuco a Locri
