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I CASTELLI DI GIOIOSA JONICA SANT’ANICETO E REGGIO CALABRIA

LA VIA DEI CASTELLI I CASTELLI DI GIOIOSA JONICA SANT’ANICETO E REGGIO CALABRIA

Gioiosa Jonica, Motta S. Giovanni e il capoluogo di provincia ospitano tre importanti strutture del passato

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Nella patria dei Bronzi di Riace esiste un ricco panorama artistico, culturale e architettonico. Quando la patria di tutto ciò è Reggio Calabria (più i comuni limitrofi) non si può fare a meno di sottolineare come quanto di buono già scritto si mescoli con un paesaggio mozzafiato. L’unione di storia e bellezze naturali fa della Calabria, nel caso specifico di Reggio, una terra potenzialmente dalla mille opportunità in campo turistico. I castelli di Pellicano, a Gioiosa Jonica, di Sant’Aniceto a Motta San Giovanni, e quello Aragonese proprio nella città, rappresentano un fulgido esempio di quanto sottolineato. Passando a una breve disamina dei posti, ci rendiamo conto che i tratti caratteristici sono anche abbastanza similari, sia per quanto riguarda la storia che l’impatto dei giorni nostri. Il Castello Pellicano di Gioiosa Jonica sorge a strapiombo sulla fiumara Gallizzi. La sua costruzione viene ricondotta al periodo angioino nei primi anni del 1200. Di stile normanno, si erge sul punto più alto della rocca che sovrasta il paese. È una struttura a pianta triangolare con l’ingresso collocato su un antico fossato cui si accede attraverso una scalinata. Possiede due torri, un cortile, un fossato e un palazzo cinquecentesco annesso. Tale edificio ha costituito il primo nucleo abitato dalla comunità gioiosana. Appartenne alle famiglie Caracciolo e Carafa, per poi passare, a fine Ottocento, di proprietà ai Marchesi Pellicano da cui prese il nome che tutt’oggi

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ricordiamo. Adesso si parla di una struttura nella quale vengono messe in atto diverse iniziative al fine di rivalorizzala. Recentemente insignito anche dal Sovrano Ordine di Malta, di un titolo di merito molto ambito dalla nobiltà. Il Castello di Sant’Aniceto o Motta Sant’Aniceto, rappresenta un complesso militare di era prenormanna, in quasi totale integrità di conservazione. Ha una collocazione panoramica, affacciandosi sullo Stretto di Messina, a strapiombo sul mare. Luogo di rifugio dalla incursioni saracene, ha subito recentemente un restauro conservativo importante. Si trova in cima a un ripido colle a forma di cono e la sua principale ricchezza arriva proprio dal paesaggio che rende il castello ancora più suggestivo e ricco di immaginazione nei ricordi della storia passata. Conosciuto come Aragonese, in realtà le origini del castello situato a Reggio Calabria, nell’omonima piazza, sembrano essere ben più antiche. Vi abitarono normanni, angioini e aragonesi: forse proprio per questo risulta difficile capirne la prima provenienza. Una cosa è certa, insieme ai Bronzi di Riace, è il tratto caratteristico della città. Resta, inoltre, la principale fortificazione della Città risalente all’età calcidese. Deve la sua costruzione all’imperatore Giustiniano, il quale consolidò le antiche cinte murarie, 3

creando una fortezza. Si fa quindi risalire al 536 l’esistenza della prima struttura muraria del Castello. Subì dominazione bizantina e normanna, il dominio di Federico II di Svevia. Fu potenziato dalla regina Giovanna I nel 1381 e modificato in epoca spagnola da Re Ferrante con l’aggiunta due torri e del fossato sul torrente Arangi. Nel 1539 fu Pietro da Toledo ad aumentarne la capienza per poter introdurre e contenere oltre mille persone. Nel 1860 la Città di Reggio Calabria ed il Castello vennero occupati da Giuseppe Garibaldi. Il terremoto del 1908 lasciò intatte le due torri. Oggi restaurato definitivamente, il Castello è un centro culturale polivalente, tanto che vi si svolgono diverse iniziative, a partire dalle mostre ~

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e 2 Il Castello aragonese di Reggio Calabria Il Castello di Gioiosa Jonica e 5 Il Castello di Sant’ Aniceto a Motta San Giovanni 4

Esempi di tradizione e genialità architettonica circondate da bellezze naturali mozzafiato

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