1087
La rivelazione d’essere eletto. Nell’estate del 2002 Amodeo fu indotto a scrivere la storia della sua vita e si accorse solo allora dell’esistenza di un sublime disegno che la riguardava. Si accorse di essere stato un personaggio eletto dalla Provvidenza che regge le cose, a quell’incontro che il Papa aveva voluto suscitare, provocandolo con la Fides et ratio, affinché il complesso Ragione-Fede soddisfacesse finalmente il dualismo uomo-Dio, in cui giace interamente la nostra natura subalterna. Entrò immediatamente in conflitto con se stesso: Possibile? Allora cominciarono ad accadere fenomeni strani. A domande che faceva, come a se stesso (ma erano fatte a Dio), rispondevano le campane della vicina Chiesa di San Giovanni. Già aveva notato come esse sottolineassero stranamente i suoi stessi tradimenti, quando profanava il Tempio di Dio della sua persona… e si mettevano a suonare, come un campanello d’allarme, un monito per lui! Una notte cadde in estasi. Gli succedeva di frequente, tutte le volte che sentiva su di sé, fortissimo, l’amore di Dio. Provava tanta gioia che iniziava a piangere, in modo convulso, per lo struggimento, l’emozione e la gratitudine. Alle tre del 20.10.2002, in estasi, supplicò Dio di dirgli cosa avrebbe dovuto pensare, fare e dire d’essere, soprattutto alla Chiesa. Dio l’illuminasse! Al mattino, dopo poche ore di sonno, si alzò e sapeva chi era e che ne doveva dare l’annuncio, molto chiaro e preciso alla Chiesa, in questi termini: “Il Salvatore che aspettavate alla fine dei tempi, Dio ha voluto che fossi io…, io che non ne ho alcun merito!” Era forse impazzito? Gli era andato di volta il cervello? No, pura consapevolezza. E sapeva benissimo di non averne alcun merito e che accadeva solo per volere di Dio. Anzi si stupiva che una cosa così Dio avesse voluto realizzarla proprio in lui, assolutamente privo di Carisma, giudicato un fessacchiotto da tanta gente, uno con il quale non valeva neppure la pena di mettersi a discutere, giudizio questo della Chiesa e dei tanti che avevano un gran giudizio di se stessi. Perché era toccato proprio a lui? Gesù aveva fascino, bastavano poche parole e tutti immediatamente capivano chi fosse. Perché questo stupefacente compito dato proprio a lui che non riusciva mai a convincere nessuno, per quanti esempi mai desse? Aveva vissuto in modo generoso, ma gli avevano attribuito solo stupidità. Aveva rinunciato a miliardi, per puro amore del prossimo, e tutti gliene facevano