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a scuola Tommaso e il peso della verità
by Alloranews
Tommaso era un ragazzo vivace e creativo, ma aveva un problema: spesso diceva bugie. Non erano bugie maliziose o intenzionali, ma piccole menzogne che nascondeva per paura delle conseguenze.
La crisi della scuola italiana
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La genesi del disastro educativo affonda le radici in decenni di inadeguatezza nella formazione dei docenti e dei presidi scolastici lungo tutta la penisola. Mancanze di risorse, riforme contraddittorie e applicazioni errate hanno creato una situazione di disagio per gli insegnanti precari, privi di una formazione sufficiente.
La scuola media unica, introdotta nel 1962, ha avuto difficoltà a causa delle carenze di risorse e di formazione degli insegnanti. Anche oggi, la formazione iniziale degli insegnanti di scuola secondaria è ancora indefinita, con decisioni altalenanti e mancanza di coinvolgimento degli insegnanti stessi.
La situazione è critica: mancano guida e valori condivisi, non vengono rispettate norme basilari, criteri di valutazione poco chiari e manca la capacità di creare comunità di apprendimento. Inoltre, le classi rimangono troppo numerose, impedendo un apprendimento efficace. Si riscontrano anche inadempienze sia da parte degli insegnanti che degli studenti.
Gli insegnanti, talvolta, non adottano una didattica efficace, dando poca importanza alle verifiche e alla valorizzazione delle diverse abilità degli studenti.
Alcuni ritengono che le loro conoscenze universitarie siano sufficienti per insegnare, senza rendersi conto che l'insegnamento richiede una formazione specifica. D'altro canto, alcuni presidi scolastici chiedono di non dare insufficienze o bocciature, portando alla dispersione scolastica.
È necessaria una formazione solida per gli insegnanti e i presidi, basata su competenze pedagogiche, didattiche e relazionali.
Una scuola inclusiva dovrebbe motivare e coinvolgere gli studenti, ma anche imporre regole e sanzioni in caso di comportamenti inappropriati.
La mancanza di regole e sanzioni non favorisce un ambiente inclusivo, ma crea confusione e sofferenza tra gli studenti. È importante che la scuola gestisca situazioni complesse e promuova la giustizia riparativa invece di limitarsi a punizioni. Inoltre, è fondamentale coinvolgere i genitori nella responsabilità educativa dei propri figli, anziché giustificarne ogni comportamento.
La scuola deve essere democratica e una comunità educante, dove gli insegnanti dialogano tra loro, con gli studenti e con le famiglie. È necessario promuovere una didattica inclusiva ed efficace, agendo con autorevolezza e coesione educativa. L'aiuto di figure educative, sia interne che esterne alla scuola, può contribuire al successo scolastico di tutti gli studenti a rischio di dispersione o devianza.

La soluzione non consiste nell'illusione di regalare voti e giustificare comportamenti, ma nell'attuazione di un'efficace didattica inclusiva, supportata da educatori competenti. La scuola ha il compito di formare cittadini consapevoli e di garantire il rispetto delle regole.

Un giorno, mentre camminava per strada, Tommaso inciampò su una pietra e si fece male al ginocchio. Sentendo il dolore, pensò: "Se dico a mia madre che mi sono fatto male, mi farà stare a casa e perderò l'occasione di andare al parco con gli amici". Così, quando tornò a casa, inventò una storia su come fosse scivolato su una buccia di banana.
Le bugie di Tommaso continuarono nel corso del tempo. Ogni volta che si trovava in una situazione scomoda o temeva le conseguenze delle sue azioni, preferiva raccontare una bugia invece di affrontare la verità.
Ma un giorno, mentre Tommaso stava giocando con il suo migliore amico, Luca, una delle sue bugie si rivelò. Tommaso disse a Luca che aveva un biglietto per un concerto esclusivo, mentendo per sembrare più importante. Ma Luca, essendo un amico sincero, scoprì la verità e si sentì profondamente ferito.
Luca si allontanò da Tommaso, deluso dalla sua mancanza di sincerità. Tommaso si rese conto che le sue bugie stavano danneggiando le sue relazioni e facendo del male alle persone a cui teneva. Decise di porre fine a questa abitudine e di imparare ad essere sincero, indipendentemente dalle conseguenze.
Tommaso si scusò con Luca e gli confessò la verità su tutte le bugie che aveva raccontato. Luca, colpito dalla sincerità di Tommaso, decise di dargli un'altra possibilità e i due amici si riunirono.
Da quel giorno in poi, Tommaso si impegnò a dire sempre la verità. Capì che la sincerità era la base di ogni relazione sana e che le bugie avrebbero solo allontanato le persone che gli stavano a cuore.
Con il tempo, Tommaso riuscì a vincere la sua abitudine di dire bugie e divenne un ragazzo fidato e onesto. Scoprì che la sincerità non solo lo rendeva una persona migliore, ma anche che le persone intorno a lui avevano fiducia in lui e rispettavano la sua integrità.
Tommaso imparò che la verità poteva essere dolorosa, ma era l'unico modo per costruire relazioni autentiche e durature. E così, attraverso il potere della sincerità, Tommaso trovò la sua strada verso una vita piena di fiducia e felicità.
Mentre Tommaso si immergeva in un nuovo stile di vita basato sulla sincerità, notò che le sue interazioni con gli altri stavano migliorando. Gli amici si fidavano di lui e gli chiedevano consigli. La sua famiglia notò il cambia- mento positivo e la sua relazione con sua madre si rafforzò.

Inoltre, Tommaso scoprì che la verità lo liberava da un peso interno. Non doveva più tenere in mente le sue bugie o preoccuparsi di essere scoperto. Si sentiva leggero e in pace con se stesso.
La lezione imparata sul valore della sincerità rimase con Tommaso per tutta la vita. Si trasformò in un adulto onesto, leale e rispettoso. Diventò un esempio per gli altri, incoraggiandoli a scegliere sempre la strada della verità. E così, la storia di Tommaso ci ricorda che, anche di fronte alle tentazioni delle bugie, la sincerità è il fondamento su cui si costruiscono legami autentici e un'anima libera.
Sicilia diffusa nel mondo: accordo tra Ersu e CSNA
L'accordo tra gli Ersu siciliani (Enti regionali per il diritto allo studio universitario) e la Confederazione siciliani Nord America (Csna) mira a promuovere lo scambio culturale e creare opportunità lavorative per i giovani siciliani residenti all'estero. Il progetto, chiamato "Sicilia diffusà", prevede iniziative tra la Sicilia e il Nord America per sostenere gli studenti universitari e i neolaureati sia residenti in Sicilia sia di origine siciliana negli Stati Uniti e in Canada.
L'accordo comprende incentivi allo studio, assistenza per coloro che desiderano acquisire esperienza come laureati, scambi universitari e attività formative per studenti, dottorandi, docenti e personale. Gli Ersu siciliani offriranno anche borse di studio stra- ordinarie per studiare in Sicilia, incarichi di attività universitaria a tempo parziale e supporto per tirocini e stage.

Precedentemente, nel 2011, un accordo simile era stato firmato solo tra l'Ersu di Palermo e la Csna, con una durata di tre anni. L'accordo attuale si estende a tutti e quattro gli Ersu siciliani e si prevede di estenderlo ad altri territori, dall'America Latina all'Africa fino all'Australia.
Durante l'evento di firma dell'accordo è stato presentato anche un tirocinio retribuito negli Stati Uniti offerto da Monzesi Spa, un'azienda innovativa lombarda che opera in Italia, Egitto e negli Stati Uniti. Questo tirocinio è destinato a un giovane ingegnere neolaureato a Palermo che soddisfa i requisiti di reddito e merito Ersu.
Allora! partecipa attivamente alla divulgazione della lingua e della cultura italiana all’estero, attraverso la pubblicazione di articoli e di periodiche attività didattiche. La rubrica “Ambasciatori di Lingua” si rinnova per fornire ai lettori delle nozioni sem-

NUOVE LEZIONI D’ITALIANO N. 29
plici, veloci e pratiche di base per imparare la lingua italiana.
L'italiano è una lingua con un ricchissimo vocabolario, espressioni idiomatiche e sfumature semantiche che riportiamo volentieri in queste pagine, con la speranza che al termine dell’an- no la comunità abbia appreso qualcosa in più sulla Bella Lingua e quanti sono ancora indecisi, si possano impegnare per conoscere più a fondo l’Italiano. La rubrica è realizzata in collaborazione con la Marco Polo - The Italian School of Sydney.

Cesare Pavese


Cesare Pavese è probabilmente uno degli autori più importanti della letteratura italiana del Novecento. Autore di romanzi come La luna e i falò e Il mestiere di vivere, ma anche di moltissime poesie, Cesare Pavese è - per il suo stile e per il modo di affrontare alcune tematiche - una delle pietre miliari del Novecento italiano.
Nasce a Santo Stefano Balbo nelle Langhe, da una famiglia piccolo borghese. Presto si trasferisce a Torino, dove compie gli studi.
Si laurea in Lettere con una tesi sul poeta statunitense Walt Whitman. In questo periodo inizia a tradurre autori inglesi e statunitensi.
Prende il posto di Leone Ginzburg, arrestato dalla polizia fascista, alla direzione della rivista «La Cultura» e inizia a collaborare con la casa editrice Einaudi.
Viene arrestato per i suoi rapporti con il gruppo antifascista “Giustizia e Libertà” e viene inviato al confino per un anno a Brancaleone Calabro.
Nel 1936 pubblica la raccolta di poesie Lavorare stanca e nel 1941 pubblica Paesi tuoi, con cui Cesare Pavese ottiene il primo grande successo come scrittore.
Nel 1942 viene assunto definitivamente presso la casa editrice Einaudi.
Durante l’occupazione tedesca si rifugia nel Monferrato, dove guarda alla Resistenza con distacco.
Nel 1945 s'iscrive al Partito Comunista e collabora al giornale «L’Unità». In questi anni approfondisce la riflessione sul mito e sul folklore.
Nel 1950 vince il Premio Strega per La Bella estate, ma nell'agosto dello stesso anno viene ritrovato morto suicida.
Nei testi di Cesare Pavese si individuano alcune tematiche ricorrenti, ma soprattutto uno scavo quasi ossessivo della sua personalità
Il Mestiere di vivere: il diario di Cesare Pavese che racconta un ossessivo scavo interiore. Nella sua vita, Cesare Pavese si sentì sempre estraneo al mondo e agli altri uomini, si sentiva altrove.
Si può leggere la storia di questa battaglia con se stesso nel diario intitolato Mestiere di vivere, scritto da Cesare Pavese tra il 1935 e la morte. Negli anni 30 Cesare Pavese si dedica soprattutto a racconti. Influenzato dalla narrativa realista statunitense e dalle novelle di Giovanni Verga, descrive la vita contadina con un realismo acceso che non si tira indietro di fronte alla rappresentazione di elementi forti come il sesso e la violenza.