L'Orso in casa n.10 2016/17

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 10 VENERDÌ 23 DICEMBRE 2016

IL PUNTO

L’Alessandria dei record

L’AVVERSARIO

Il Pro Piacenza di Pea

Il secondo tempo DIETRO LE QUINTE

LO SPONSOR

Sabbione, la qualità nella tradizione

I NOSTRI GIOVANI Gli Under 13 di Giovinazzo

Foto A.M.

Professione Team Manager

3

L’ORSOINCASA

Venerdì 23 dicembre 2016

SOMMARIO

6 IL PUNTO

8 L’AVVERSARIO

18 LO SPONSOR

20 I NOSTRI GIOVANI L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 100 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 23 dicembre 2016

PRESIDENTE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

di Luca Di Masi l’editoriale

UN ANNO STORICO. AUGURI

S

iamo arrivati tutti insieme alla fine di un anno storico, vissuto più che mai intensamente, aperto con la conquista della semifinale di Coppa Italia e chiuso con un primo posto assoluto in Campionato. E non posso che ringraziare tutti quelli che ci sono stati vicini, quelli che ci sono sempre stati, quelli che si sono avvicinati ed esaltati negli ultimi tempi, e quelli che verranno, portati da altri o incuriositi dalle gesta dei nostri “eroi” in maglia grigia.

E tutti insieme ci meritiamo un Natale sereno che porti gioia a noi e intorno a noi, alle nostre famiglie e a tutte le persone cui vogliamo bene. E l’augurio più grande che possa fare a tutti voi è quello di vivere serenamente questo periodo natalizio per poi rituffarci tutti insieme nel vivo del girone di ritorno e per non risvegliarci dal “nostro” sogno più grande. Ma il sogno deve continuare e deve tramutarsi in realtà. È un sogno da vivere tutti insieme, da andare a pren-

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione

dere tutti insieme, senza esitazione. Sarà un girone di ritorno da cuori forti, dove ci sarà più che mai bisogno di tutti quelli che tengono ai Grigi.

Ho un solo desiderio da mettere quest’anno nella letterina sotto l’albero e non è quello che tutti noi vorremo alla fine del Campionato, ma è quello di vivere in maniera serena e unita con tutti voi, dal primo all’ultimo in termini numerici, questo girone di ritorno. Di trovare o ritrovare quell’unione e quell’Amore che ci lega e ci fa essere una cosa sola. Il vostro presidente, la Curva, i ragazzi. Siamo un esercito. Che può passare sopra tutto e superare qualunque difficoltà che proveranno a metterci sul cammino. Insieme. Fino all’ultima, estenuante battaglia.

Forza Grigi. Ricarichiamo le pile e poi tutto d’un fiato avanti fino alla nostra meta.

Forza ragazzi!!! Un solo grido: Grigi!! Grigi!! Grigi!! Col cuore in mano.

Vi voglio bene.

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria, via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

Atelier - Via Bergamo, 65 Alessandria

Foto di Francesco Barilaro, Mario Coscarella, Ilaria Cutuli, Tony Frisina, A.M., Ivano Panarello, Serena Russello

Auguri

14

RETI IL BOMBER GRIGIO Pablo Gonzalez

il girone A

L’ORSOINCASA

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LA CLASSIFICA Alessandria regina, sorpresa Renate Squadra

Alessandria Cremonese Livorno Arezzo

Punti

GF

GS

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7

8

19

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9

19

8

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39

19

33

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29

19

8

19

7

28

Giana Erminio

27

Olbia

P

14

Lucchese

Viterbese

N

19

29

Como

V

47

Renate

Piacenza

G

28 27 27

19

19

9

7

11

26

0

23

1

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5

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26

6

21

20

6

4

4

27 21

1

1

1

-13

14

21

-7

6

5

4

24

4

11

15

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16

37

19

3

3

PREVENDITE ALESSANDRIA-PRO PIACENZA

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21

16

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3

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19

2

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30

19

Racing Club Roma

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16 12

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Prato

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5

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7

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Lupa Roma

4

4

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6

24

6

Tuttocuoio

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Pro Piacenza

4

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8

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Alessandria - Pro Piacenza (ore 14,30) (ore 14,30) Como - Arezzo Olbia - Renate (ore 14,30) Racing Roma - Livorno (ore 14,30) Carrarese - Giana Erminio (ore 16,30) Cremonese - Viterbese (ore 16,30) Piacenza - Lucchese (ore 16,30) Pistoiese - Lupa Roma (ore 16,30) Robur Siena - Pontedera (ore 20,30) Tuttocuoio - Prato (ore 20,30)

27

5

Carrarese

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3

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12

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Pontedera

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1A GIORNATA RITORNO Venerdì 23 dicembre 2016

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DR

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Robur Siena Pistoiese

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Venerdì 23 dicembre 2016

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PUNTI VENDITA BOOKING SHOW • Tabaccheria Maxi Via Gramsci 46, Alessandria • Tabaccheria Rovereto Spalto Rovereto 25, Alessandria • Tabaccheria Malagrino Corso C. Marx 44, Alessandria • Gruppo Anteprima Piazza Garibaldi 40, Alessandria, 0131 250600 • S.O.M.S. Oviglio, Grigi Club “Gino Armano” Via XX Settembre 30, Oviglio (AL) - 347 4165122 • Amici del Calcetto, presso Circolo Dopolavoro Solvay Via Genova 117, Spinetta Marengo (AL) • D Viaggi, piazza Repubblica 3, Novi Ligure (AL) • Roby Viaggi, c/o Centro Comm. Monferrato “BENNET” SS 31 Villanova Monferrato (AL) • Agenzia Intralot, via Palestro 22, Acqui Terme (AL)

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14

13

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2A GIORNATA RITORNO Venerdì 30 dicembre 2016 Lupa Roma - Piacenza Viterbese - Tuttocuoio Giana Erminio - Robur Siena Lucchese - Olbia Pontedera - Como Pro Piacenza - Pistoiese Renate - Cremonese Arezzo - Carrarese Prato - Racing Roma Livorno - Alessandria

(ore 14,30) (ore 14,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 20,30) (ore 20,30) (ore 20,45)

STADIO MOCCAGATTA (VIA BELLINI) • Venerdì 23 dicembre: dalle 11,30 fino al termine del 1° tempo ON LINE: www.bookingshow.com

PREZZI DI VENDITA (comprensivi di diritti di prevendita) Tribuna Vip € 100 - Tribuna Centrale Numerata € 35, ridotto € 24 Tribuna Laterale € 30, ridotto € 21 - Parterre € 18, ridotto € 14 Rettilineo € 14, ridotto € 10 - Curva Nord € 10, ridotto € 7.

Operazione Speciale Ragazzi: costo del biglietto € 5 (da 8 anni compiuti ai 18 anni da compiere, promozione valevole esclusivamente per il settore Rettilineo di gradinata)

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L’ORSOINCASA

Venerdì 23 dicembre 2016

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€ 179,00

il punto di Tino Pastorino

47 PUNTI, RECORD PER LA LEGA PRO, 8 LUNGHEzzE DI VANTAGGIO SULLA SECONDA E 11 SULLA TERzA. MIGLIOR ATTACCO (39 GOL), MIGLIORE DIFESA (12), GONzALEz 14 RETI. NUMERI IMPRESSIONANTI

L’ORSOINCASA

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Venerdì 23 dicembre 2016

I

campionati non si vincono a dicembre” afferma giustamente mister Braglia ma dai numeri spesso ci sono indicazioni che permettono di esaminare l’andamento della stagione e si possono fare proiezioni indicative per il girone di ritorno. L’Alessandria ha stabilito una serie di primati: gira a metà strada con 47 punti (record per la Lega Pro), 8 lunghezze di vantaggio sulla seconda e 11 sulla terza che sono, comunque, le avversarie più accreditate alla vigilia (Cremonese e Livorno). Alessandria con il migliore attacco (39 gol) ma anche con la difesa meno battuta (12 le reti subite). Miglior attacco casalingo (23 gol segnati al Moccagatta) ma anche supremazia nelle reti in trasferta (16, come la Cremonese). Sempre in tema di migliore anche per le reti subite in casa (6, come Arezzo e Renate); lo stesso numero di quelle subite in trasferte, dove nessun altro ha saputo fare meglio. Sono 11 i giocatori andati in gol: Gonzalez (14 reti e capocannoniere del girone), Bocalon (11), Iocolano (4), Cazzola (3) e 1 centro a testa per Branca, Celjak, Fischnaller, Marras, Mezavilla, Nicco e Piccolo.

GLI INSEGUITORI Cremonese in difficoltà con 3 sconfitte nelle ultime 5 giornate; sta molto meglio il Livorno, pur se indietro di 3 punti rispetto al team di Tesser. Toscani in serie positiva da 10 giornate con 6 vittorie e 4 pareggi; l’ultima sconfitta rosale a Siena, il 16 ottobre. La squadra di Foscarini ha praticamente giocato tutto il girone senza Vantaggiato, uno dei punti di forza degli amaranto. L’Arezzo ha costruito la sua classifica soprattutto nelle partite casalinghe: è imbattuto al “Comunale” dove ha ottenuto 23 dei suoi 33 punti. Nota (negativa) a parte per il capitano Moscardelli che ha già collezionato 5 giornate di squalifica.

I PLAY OFF La coppia a quota 29 rappresenta, senza dubbio, la sorpresa del girone di andata: il Renate di Luciano Foschi è in serie utile da 8 giornate, non ha mai perso in casa e l’ultima sconfitta risale al 30 ottobre (3-1 ad Arezzo).

Giudizio positivo per una squadra che ambisce alla salvezza ma che ora può guardare con ottimismo ai play off. Complimenti anche al Piacenza di Franzini, neo promossa, che pur se in leggera flessione, vanta nel suo curriculum stagionale, la vittoria di Cremona e quella contro il Como oltre al pari di Livorno.

Anche Como e Lucchese possono ambire agli spareggi: i lariani hanno fatto quadrato lasciando da parte i problemi societari mentre la Lucchese ha ben assorbito il punto di penalizzazione, mettendo in evidenza un calciatore di indubbie doti come Francesco Forte

L’ALESSANDRIA DEI Attacco atomico, porta La 19A giornata in cifre

0

GOL Prima volta senza reti per i Grigi

3

LEGNI colpiti dall’Alessandria a Pontedera

2

CALCI DI RIGORE Cellini (Livorno) e Capello (Olbia)

1

ESPULSO Miori (Piacenza)

14

GOL - IL CAPOCANNONIERE Gonzalez (Alessandria)

(13 gol), scuola Inter, che tornato a Lucca dopo le esperienze di Teramo e Cremona, sta vivendo la sua miglior stagione da professionista. Per i rimanenti 2 posti a disposi-

Dino Pagliari, nuovo tecnico della Viterbese zione lotta apertissima tra 6 squadre raccolte in 5 punti: Giana, Olbia, Viterbese (ora con Dino Pagliari in panchina), Siena (al comando è arrivato Cristiano Scazzola), Pistoiese e Carrarese.

PLAY OUT E RETROCESSIONE Prato in crescita, Racing Roma indecifrabile, Lupa Roma pericolosa sul proprio campo (chiedere a Carrarese e Cremonese): in questo momento sembrano essere Pro Piacenza (2 punti nelle ultime 5 giornate ma con una partita in meno) e Tuttocuoio (1 vittoria nelle ultime 8 giornate) le squadre maggiormente in difficoltà e che nello scontro diretto dell’11 dicembre hanno chiuso senza farsi del male (0-0).

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L’ORSOINCASA

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DIAMO UN SGUARDO ALLA SERIE D, AL GIRO DI BOA. TANTE VECCHIE CONOSCENzE: GIGI SCOTTO, VITALIANO BONUCCELLI, IL MONzA, IL VARESE, IL DELTA ROVIGO, LA SORPRESA CASALE

LA SERIE D: A METÀ DEL CAMMINO

RECORD blindata

Girone A: lotta tra il Chieri di Vincenzo Manzo e il Varese di Ciccio Baiano in testa con 36 punti; segue la Caronnese a 35, Borgosesia a 32, Cuneo a 30. Il Casale è ottavo con 25 punti e 1 partita da recuperare.

Girone B: in testa il Monza di zaffaroni, 44 punti, 1 sconfitta e 44 gol segnati, record per la categoria. Segue a 39 la Pergolettese, a 37 V.Bergamo e Ciliverghe, Pro Patria a 35 punti.

Girone C: Mestre di zironelli a 44 punti, 1 sconfitta e 39 gol all’attivo. Sono 7 i punti di vantaggio sulla Triestina e 8 sul Campodarsego.

Girone D: raggruppamento equilibrato con in testa il Delta Rovigo di Parlato a 32 punti. Seguono Correggese a 31, Lentigione a 30, Imolese a 29 e Ravenna a 27.

Girone E: anche qui equilibrio con avanti il Gavorrano di Vitaliano Bonuccelli a quota 36. Poi Massese a 33, Savona a 30 e un terzetto, Sanremo, Querceta (con Falchini e Andrea Ferretti), Lavagnese a 28 punti.

Girone F: in fila indiana la Fermana di Flavio Destro (papà di Mattia) con 35 punti, S.Nicolò a 34, Vastese e Vis Pesaro a 33, Matelica a 31.

Girone G: comanda il Rieti di Paris (con Luigi Scotto autore di 8 reti) a quota 36, 1 punto di vantaggio sul Monterosi, 2 su

Gigi Scotto, 8 gol con il Rieti L’Aquila, 3 su Ostiamare e 4 su Arzachena.

Girone H: primeggia il Trastevere targato Gardini con 37 punti. A 34 Bisceglie e Nocerina poi Gelbison e Gravina con 31 punti.

Girone I: lotta a 2 tra Igea Virtus di Raffaele avanti con 38 punti e Cavese a 35. Staccate Rende e Leonzio con 31 punti.

I BOMBER GIRONE PER GIRONE

A - 12 reti Mair (Caronnese) B - 11 reti Bertazzoli (Ciliverghe) C - 13 reti Sottovia (Mestre) D - 13 reti Ferretti G. (Imolese) E - 14 reti Murano (Savona) F - 13 reti Pera (Matelica), Costantino (V. Pesaro) G - 9 reti Palmas (Latte Dolce), Pippi (Monterosi) H - 9 reti Lattanzio (Bisceglie) I - 14 reti Longo (Frattese)

NUO GRANVDA ESPOS E IZIONE

BUONE FESTE

I fiori del mese

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L’ORSOINCASA

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Venerdì 23 dicembre 2016

foto www.propiacenza.it

l’avversario di Tino Pastorino

IL PRESIDENTE ALBERTO BURzONI È TITOLARE DI UN’AzIENDA DI PRODOTTI PER LA LAVORAzIONE DELL’ACCIAIO (È ANCHE SPONSOR DEL CLUB).

RICCARDO FRANCANI È IL DIRETTORE SPORTIVO

IL PRO PIACENZA DI PEA Obiettivo? Alla larga dai play out

S

oltanto nell’estate 2013 la squadra era retrocessa nel campionato di Terza Categoria ma la fusione con l’Atletico Bettola Ponte ha permesso l’iscrizione alla serie D ed i rossoneri hanno immediatamente vinto il girone B con l’accesso, per la prima volta, al mondo professionistico. Per due stagioni consecutive la squadra si è salvata ai play out, vinti nel 2015 contro il Forlì e lo scorso campionato a spese dell’Albinoleffe.

LA SOCIETÀ Alberto Burzoni nelle vesti di Presidente: è titolare di un’azienda di prodotti per la lavorazione dell’acciaio a Podenzano (è anche sponsor del club). Riccardo Francani veste il doppio incarico di Consigliere e Direttore Sportivo.

L’ALLENATORE Fulvio Pea, classe 1967 (nella foto), da Casalpusterlengo. Non ha un passato da calciatore professionista ma un’ottima carriera in panca iniziata a Lodi con il Fanfulla nel 1989. Nel 1998 il salto all’Inter dove per 2 anni allena gli Esordienti. Nel 2001 entra nello staff tecnico di Gigi Simoni che lo porta alle esperienze con il CSKA Sofia, l’Ancona, il Napoli, il Siena, la Lucchese. Poi viene chiamato da Marotta alla Primavera della Sampdoria: in 2 anni vince scudetto e Coppa Italia e perde la finale del Viareggio contro la Juventus. Poi è Mourinho che lo conduce nuovamente all’Inter e sempre con la Pri-

mavera vince la Champions under 18 e il Torneo di Viareggio contro la Fiorentina. Seguono con alterne fortune le esperienze in serie B a Sassuolo, Padova e con la Juve Stabia. Quindi le recenti avventure in Lega Pro con Monza e Cremonese.

LA SQUADRA E’ una delle poche società ad aver operato meno sulla rosa: un solo innesto significativo in difesa con il senegalese Sane dal Chievo (era a Pontedera). A centrocampo sono rimasti lo spagnolo Aspas e il senegalese Gomis: con loro i nuovi Girasole (Sudtirol), Cavalli (Cuneo), Pugliese (Atalanta via Arezzo) e Rossini (Giana). In attacco i maggiori movimenti: a campionato in corso sono arrivati Bazzoffia (svincolato dal Pontedera), Musetti (svincolato dal Parma) e Pozzi (svincolato dal Vicenza). In estate il colpo era stato Pesenti, ex Albinoleffe, autore fino ad ora di 8 reti.

IL CAMPIONATO Ormai ci si è abituati a lottare in zona play out: con 18 punti il Pro è appaiato al Tuttocuoio ad una lunghezza dalla zona salvezza e, comunque, con una partita da recuperare.

In trasferta 2 vittorie (Pistoiese e Lupa Roma), 1 pareggio (0-0 contro il Tuttocuoio) e 6 sconfitte con 7 gol segnati e 12 subiti.

Modulo tattico prevalentemente adottato: 4-4-2. Sono segnalati in infermeria il difensore Piana e gli attaccanti Marchionni e Nicola Pozzi.

LA ROSA Portieri: 12 Bertozzi (96), 1 Fumagalli (82).

Difensori: 4 Bini (87), 2 Calandra (94), 11 Cardin (88), 21 Negro (95), 6 Piana (94), 29 Piccolo G. (98), 5 Sall (94), 3 Sane (96). Centrocampisti: 8 Aspas (82), 7 Cavalli (82), 13 Girasole (89), 14 Gomis (96), 15 Pugliese (96), 16 Rossini (93). Attaccanti: 23 Bazzoffia (88), 20 Cassani (96), 18 Ferrara (97), 17 Marchionni (94), 19 Marra (95), 10 Martinez (96), 27 Musetti (83), 9 Pesenti (87), 30 Pozzi (86).

COSÌ IN CAMPO DOMENICA SCORSA La partita contro il Siena è stata rinviata per nebbia. L’ultimo impegno rossonero è stato quello dell’11 dicembre a Pontedera. Tuttocuoio–Pro Piacenza: 00. Pro Piacenza (4-42): Fumagalli; Cardin, Bini, Sall, Calandra; Aspas, Cavalli (dal 69’ Girasole), Pugliese, Rossini; Musetti (dal 68’ Bazzoffia), Pesenti.

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L’ORSOINCASA

LA FORMAzIONE ROSSONERA NACQUE PER EFFETTO DELLA FUSIONE TRA AUSONIA E BANDIERA, DUE SQUADRE PREESISTENTI. ERA IL 1919. NEI PROFESSIONISTI DAL 2014

di Sergio Giovanelli www.museogrigio.it

PIACENTINI ‘GUASTAFESTE’ Quel pari indigesto prima del Milan Venerdì 23 dicembre 2016

Q

uando si racconta la storia del Pro Piacenza si va ad approfondire un aspetto spesso trascurato dell’organizzazione calcistica negli anni a cavallo tra le due guerre. Negli anni ‘20 al di sotto dei campionati maggiori nei quali primeggiavano ancora Genoa e Pro Vercelli con l’inserimento del Bologna esisteva tutto un proliferare di società e di campionati spesso a carattere meramente locale. Proprio in questo ambito svolgeva la propria attività la ULIC. L’Unione Libera Italiana del Calcio nacque nel 1917 nel pieno della Grande Guerra. L’Associazione aveva lo scopo di fornire un supporto organizzativo per tutte quelle società che non avevano l’interesse e\o la possibilità di partecipare ai campionati calcistici Federali ma preferivano occuparsi dei giovani. La ULIC, pertanto e con le dovute cautele, si può definire come il Settore giovanile/amatoriale degli anni ‘20. La partecipazione ai campionati ULIC era riservata ai giocatori con meno di 21 anni di età mentre ai tornei di contorno non erano applicati limiti. Il tesseramento era inesistente e non c’era vincolo di partecipazione: ogni giocatore poteva decidere di giocare con chi voleva cambiando squadra anche ogni settimana.

Dopo un iniziale periodo di attrito ULIC e FIGC raggiunsero un accordo di collaborazione e i Liberi divennero, in pratica, gli organizzatori dell’attività giovanile. Nel corso degli anni ‘30 il fascismo dapprima inglobò l’Unione nella Federazione come sezione autonoma e successivamente la trasformò nel settore Propaganda.

Tutto ciò per chiarire le origini del Pro Piacenza. La formazione rossonera nacque per effetto della fusione tra Ausonia e Bandiera, due squadre preesistenti. Era il novembre 1919. In primavera era stato fondato il Piacenza Football Club destinato ad occupare ruoli importanti nei ranghi federali.

Dal 1948 in poi i rossoneri piacentini disputarono i tornei Federali esordendo nella Prima Divisione (oggi sarebbe l’Eccellenza) Lombarda (in quegli anni Piacenza faceva territorialmente parte del Comitato Regionale Lombardia). Fino all’inizio di questo secolo navigò attorno a quel livello fino al crollo che lo portò infine a rinunciare ai campionati maggiori e ad iscriversi alla Terza Categoria.

Nel 2010, grazie alla fusione con il Bettole Pro Ponte, il Pro Piacenza rinasce ed ottiene due promozioni consecutive arrivando in Serie D. Nel 2011-12 chiude il torneo con un tranquillo undicesimo posto; l’anno succes-

20 febbraio 2016 Contrasto Branca-Rantier. Dal calcio di punizione del francese scaturì il gol del pareggio di Barba, a 15 minuti dal termine. Compleanno Grigio amaro sivo arriva terzo nel girone e perde con la Pistoiese nel secondo turno dei playoff. Nel 2013-14 per la prima volta nella storia gioca un derby con il Piacenza, precipitato per questioni finanziarie in D: i biancorossi erano considerati i grandi favoriti del girone ma il campionato diede risultati ben diversi. Girone di andata: al “Siboni” (tana del Pro) fu 0-0, ma al ritorno i rossoneri espugnarono il “Garilli” (terreno del Piacenza) vincendo 1-0.

Il Pro Piacenza chiuse il campionato al primo posto conquistando la storica promozione in Lega Pro, mentre il Piacenza, netto favorito nei pronostici dell’estate, si classificò soltanto al terzo posto.

Dopo di allora due stagioni in Lega Pro e due tornei di retroguardia culminati con altrettante salvezze ottenute ai playout rispettivamente contro Forlì e AlbinoLeffe.

Quest’anno il derby piacentino si è ripetuto: Al Garilli (ormai stadio ufficiale di entrambe le società) il Piacenza ha vinto in trasferta per 1-0 pareggiando così il conto nelle stracittadine.

Alessandria e Pro Piacenza nella storia hanno sempre militato in categorie molto diverse. Solamente lo scorso anno i percorsi si sono incrociati. Il 10 ottobre 2015 al “Leonardo Garilli” l’Alessandria, alla seconda partita della gestione Angelo Gregucci dopo l’esonero di Giuseppe Scienza, stravinse 40 con doppiette realizzate da Bocalon e Boniperti che sono anche, ovviamente, i capocannonieri della sfida.

Diverso e in parte sorprendente fu l’esito della gara di ritorno. I Grigi già in calo di condizione e con la testa puntata a San Siro per la Coppa Italia si fecero imporre il pari al Moccagatta incassando un maligno gol ad un quarto d’ora dalla fine da parte di Barba che ribattè in rete il pallone dopo il palo colpito da Rantier su punizione; il francese è l’unico giocatore ad essere sceso in campo in questa sfida in qualità di ex-giocatore.

Quest’anno la partita al Garilli ha inaugurato il campionato di Lega Pro. Il 28 agosto la nuova formazione Grigia si schiera con quattro facce nuove: Piccolo, Barlocco, Cazzola e Gonzalez oltre a Isetto in panchina (Braglia era squalificato) e Sestu che entrerà a metà del secondo tempo al posto di Iocolano.

Solo un gran gol di Gonzalez giunto ad una manciata di minuti dalla fine risolve una partita dominata che stava rischiando di trasformarsi in un pareggio.

Il bilancio complessivo parla dunque alessandrino: tre partite due vittorie ed un pareggio. Solo al Moccagatta c’è equilibrio grazie all’1-1 dello scorso anno. I capocannonieri, come detto, sono i “doppiettisti” Bocalon e Boniperti.

Cinque giocatori che hanno vestito i colori di entrambe le formazioni.

Il primo fu Mario Gabbiani, difensore nato a Piacenza e cresciuto nel Pro, vestì il Grigio per cinque stagioni tra il 1949 e il 1954 scendendo in campo 109 volte con la maglia grigia. Dopo di lui Franco Buraschi, portiere piacentino che fu riserva di Borriero nel campionato di Serie C 1952-53 giocando solo 2 partite. Nella stessa stagione anche l’ala Guasconi, giocò tre partite in grigio proveniente dai rossoneri.

La scorsa stagione si è verificato il primo caso di ex in campo nella sfida: Julien Rantier, due stagioni ad Alessandria, lo scorso anno ha giocato tutti i 180’ in rossonero contro i Grigi. Il secondo doppio ex può essere Gabriele Cavalli, da questa stagione a Piacenza proveniente dal Cuneo. In Grigio due campionati tra il 2013 e il 2015 coronati da 46 partite e 7 gol in Lega Pro.

dietro le quinte di Gigi Poggio

FILIPPO SI È SUBITO ADEGUATO, ANCHE PER SUA NATURA, AL PROFILO BASSO DEI COMPONENTI DELLO STAFF, TANTO OPEROSI E DISPONIBILI, QUANTO POCO INCLINI ALLA LUCE DEI RIFLETTORI

L’ORSOINCASA 10 Venerdì 23 dicembre 2016

D

all’inizio di questa stagione, Filippo (per i giocatori Pippo) Giordanengo è il nuovo team manager dell’Alessandria. Filippo si è subito adeguato, anche per sua natura, al profilo basso dei componenti dello staff, tanto operosi e disponibili, quanto poco inclini alla luce dei riflettori e parla di questa sua nuova vita professionale con grande circospezione e sobrietà. “Svolgo questo ruolo con grande piacere e un orgoglio immenso. Quando, per la prima volta, abbiamo parlato con il Presidente della possibilità di lavorare coi Grigi, mi sono sentito investito di una responsabilità che poteva, in apparenza, pesarmi ma che, in ogni caso, mi ha fatto sentire, da subito, importante, facendomi buttare a capofitto in questa nuova esperienza, per altro tutta scoprire”.

Però tu dei Grigi avevi già sentito parlare, anzi, in qualche modo, già avevi lavorato per loro... “Lo studio legale di cui facevo parte (Giordanengo è avvocato, ndr) si era occupato delle pratiche relative all’acquisto della società da parte di Luca Di Masi e, in seguito, io stesso avevo seguito i primi incontri con il Comune di Alessandria, per l’avvio degli interventi di riqualificazione del Moccagatta: sì, diciamo che l’ambiente un po’ lo conoscevo...”

Il salto però è stato comunque lungo... “Indubbiamente, e riconosco che sia stato anche un bell’atto d’incoscienza, ma qui sapevo anche di poter lavorare anche con tanti amici veri e quindi ho maturato la mia scelta con serenità”.

Buttandoti a capofitto... “La vita di un team

PROFESSIONE TEAM Giordanengo, tutti i gior

manager - ammette Giordanengo - vive tra programmi e scadenze da rispettare e imprevisti da risolvere, sempre sulla corda, guardando l’orolo-

gio e il cielo per vedere che tempo fa”.

Con mille esigenze e mille necessità diverse, secondo i ruoli e le funzioni dei tuoi interlocutori, dal mister al prof, dai giocatori ai magazzinieri... “Siamo un un gruppo affiatato che nel dialogo ha trovato una modalità di relazione molto efficace, pur nel rispetto, ovvio, della gerarchia”.

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“SIAMO UN UN GRUPPO AFFIATATO CHE NEL DIALOGO HA TROVATO UNA MODALITà DI RELAzIONE MOLTO EFFICACE, PUR NEL RISPETTO, OVVIO, DELLA GERARCHIA. BRAGLIA? PUNTUALE, PUNTIGLIOSO E COLLABORATIVO”

L’ORSOINCASA

foto Ivano Panarello

Venerdì 23 dicembre 2016

MANAGER ni con i Grigi

Vale a dire mister Braglia... “Come è ovvio che sia. Lui è puntuale e puntiglioso, esigente il giusto e sempre collaborativo... e paziente”.

Parliamo della settimana tipo di un team manager... “Il mio lavoro comincia alla fine della partita, pensando al martedì, di solito giorno di ripresa, dall’ora e il luogo della convocazione, alla lista dei giovani che devono integrare il gruppo, in caso d’infortuni dei titolari. Poi parte la settimana e c’è l’attività di routine che prevede la mia presenza agli allenamenti, la gestione dei problemi logistici come la trasferta e/o l’amichevole, i piccoli e grandi problemi dei ragazzi e la gestione delle loro attività extra campo, a cominciare dalle presenze in radio e Tv che mi pare quest’anno stiamo gestendo molto

Vi auguriamo Buone Feste!

bene... o no?!”

Confermo, Filippo, confermo... E poi c’è la partita... “Il momento in cui, paradossalmente, lavoro di meno anche se la panchina è una polveriera e devi sempre comunque mantenere la calma, compresa quella degli altri...”

Però, Filippo, ci sono anche tanti momenti di gratificazione... “Dai goal, alle grandi frasi di stima e affetto che mi sono arrivate da parte dei giocatori, al modo che questi ultimi hanno di relazionarsi con me e di convinvolgermi, capisco che questa è un’esperienza formidabile, un’esperienza direi unica e speciale. E questo mi fa lavorare ogni giorno con un entusiasmo che è la vera grande soddisfazione di questo mio nuovo lavoro.

Abbiamo finito? Sì, mister, arrivo...”

VEDRAN CELJAK L’ORSO INCASA

foto A.M.

Nella foto di apertura, Ballacci nella festa per i 95 anni dell’Alessandria

le interviste impossibili di Gigi Poggio

L’ORSOINCASA 14 Venerdì 23 dicembre 2016

BALLACCI: SONO SE Colloquio con una legg

B

uongiorno, Mister. Come sta?

“Qualche acciacco ma non mi lamento, giovanotto.

Piuttosto, siete pronti per la Pro Piacenza”?

Informatissimo, mister, complimenti!

“Ci vuole una bella vittoria. E’ ora di smetterla con ‘sta storia dei 42 anni senza serie B. Se salite, sono il primo a essere contento! E quest’anno mi state piacendo: belli tignosi, scaltri, gioco essenziale e quando il nemico... pardon, l’avversario sbaglia, zac, il gol che lo mette alle corde. Il calcio lo fa chi vince, nell’albo d’oro non si va per il bel gioco.

Ho cercato d’insegnarlo da allenatore e, modestamente, penso di averlo insegnato anche bene”.

A proposito di insegnamenti e buone maniere, lei come giocatore che tipo era? Abbiamo certe informazioni...

“Se si riferisce alla storia della pistola, posso spiegarle. A Bologna, il presidente Dall’Ara voleva saperla sempre più lunga degli altri ma, da uomo di mondo qual’era, aveva imparato a conoscermi. Nei primi anni ‘50, quando si andava a discutere di contratti, non erano mai rose e fiori con la società.

Lui si premuniva, sapendo che ero un osso duro, e io mi regolavo di conseguenza. Lui mi accoglieva con la pistola sulla scrivania e io la portavo nella cintura dei pantaloni. Poi, alla fine, ci si metteva d’accordo... ovviamente”.

Un bel personaggio, insomma...

“Sono cresciuto in anni difficili e la mia dignità ho saputo farla sempre rispettare.

La montagna e la lotta partigiana mi hanno insegnato a non arrendermi mai. Sul campo

ho sempre dato tutto me stesso, arrivando, forse, al di là, delle mie capacità”.

Beh, mister, però la maglia azzurra non è stato un traguardo da poco.

“E chi se la scorda quella data: 24 gennaio 1954, San Siro, Italia-Egitto 5-1. Quel giorno forse sapevano che avrei giocato e allora è venuta la TV”.

Sia serio, mister. La RAI quel giorno ci sarebbe dovuta essere a prescindere dal suo esordio. Stiamo parlando della prima partita di calcio trasmessa dalla televisione italiana.

“Certo, ricordo Nicolò Carosio a bordo campo; un freddo infernale. Milano non fu una scelta casuale. Dopo le difficoltà dell’andata, la Federazione individuò quella sede proprio per mettere in difficoltà gli egiziani e, infatti, quel giorno, i nostri avversari riuscirono ad arrivare con grande fatica all’1-1, alla fine del primo tempo. Poi tra freddo e neve, mollarono la presa. Io entrai poco prima dell’intervallo, al posto di Cervato. Quel giorno, nonostante le critiche dei giornali di Torino e Milano giocava il blocco della Fiorentina, calciatori fantastici, con qualità e forza: quasi giocatori moderni. Non era difficile intendersi con loro e quel giorno so di essermela cavata. Feci anche un assist a Boniperti. Se ci ripenso, mi girano un po’ le scatole”.

E come mai?

“Avversione a quell’ambiente strisciato. Ero fatto mio modo, non stiamo a ripeterlo...”

Però 300 e più partite con la maglia del Bologna non sono uno scherzo; alla fine di Ballacci ci si poteva fidare...

“305, per la precisione, con qualche sfida

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Venerdì 23 dicembre 2016

Da sinistra: 305 partite nel Bologna. Il suo Catanzaro in finale di Coppa Italia nel 1966. Zanier para il rigore a Carrara. Il “Calcio Illustrato” celebra il 5-1 dell’Italia sull’Egitto nel gennaio 1954. In borghese con autografo

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all’estero. Calcio vero dal 45 al 57, contro il Grande Torino, la Juventus di Muccinelli, Hansen e... Boniperti, l’Inter di Foni, il Milan del Gre-No-Li. Fino a Civitanova Marche dove ho smesso col calcio per ripartire dalla panchina”.

Girando l’Italia, con una fama che bisognerebbe smentire: quella del catenacciaro...

“Etichette che ti appioppano i soliti giornalisti superficiali. Col Catanzaro arrivammo in finale di Coppa Italia nel ‘66, incantando l’Italia. Me la ricordo come fosse ora quella

“Non dica così, era una tattica per motivare i ragazzi. I calci che davo a Dolso, per esempio, servivano a prepararlo per la domenica... e infatti, si ricorda che campionato strepitoso fece quell’anno!?”

partita con la Fiorentina. Un pomeriggio di maggio, noi all’Olimpico contro Hamrin, De Sisti e Chiarugi. Perdemmo all’ultimo minuto dei supplementari. Che partita! Altro che catenaccio. E poi si ricorda i miei Grigi come giocavano? Non mi vorrà dire che non si è divertito, quegli anni”.

No, mister, vi seguivo anche in allenamento a Marengo. Qualche flessione e poi partitelle interminabili. Giri di campo per punizione, a chi non si impegnava. E si finiva, solo se vinceva la sua squadra.

ste! e F e n o u B Auguri di

Poi la promozione contro la Carrarese di Orrico, qualche anno dopo.

“Andammo a strappargliela là, in casa loro.

Una domenica di caldo bestiale. Loro avevano fatto un’ora di riscaldamento da finire disidratatati. Mi ricordo le uova che mi tirarono dalla tribuna. Un tifo da delirio ma alla fine avremmo potuto anche vincerla.

Finì 1-1 e a sassate sui binari da quel che che mi raccontarono. Vincere ad Alessandria è sempre stata roba da palati fini e cuori forti. A proposito, domenica a che ora giocate? Voglio proprio gustarmeli i miei Grigi... poi, qui dove sono, il segnale è chiarissimo...”

ricordi di Tim Cup di Gigi Poggio

La grinta di Chino Sosa

Il debutto del nome sulle maglie

E’ finita: Alessandria batte Palermo 3-2. Si corre sotto il settore ospiti

A Genova è un esodo. La Gradinata Nord, un cuore che pulsa a Marassi

QUEL DICEMBRE DEL 2015 È ANCORA VICINISSIMO E PRESENTE IN TUTTI NOI CHE QUELLE EMOzIONI INTENSE E IMPOSSIBILI DA DIMENTICARE, LE ABBIAMO VISSUTE CON LA PANCIA E LA TESTA

L’ORSOINCASA

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Venerdì 23 dicembre 2016

IMPRESSIONI DI DICE Tra Palermo e Genova,

L

e partite le ricordi per mille particolari e mille sfumature: il clima che si respira, le facce dentro e fuori dal campo, le parole e i gesti.

Quel dicembre del 2015 è ancora vicinissimo e presente in tutti noi che quelle emozioni intense e impossibili da dimenticare, le abbiamo vissute con la pancia e la testa, sui pullman, davanti alla TV con cronisti urlanti e increduli, sugli scalini e le gradinate a Palermo e Genova, a bordo campo a chiederci, saltando, cosa diavolo stesse succedendo.

Viene la pelle d’oca a pensarci ed è bello

che sia così, pur col tempo che passa, sapendo che il tempo che passerà renderà quelle notti ancora più dolci e cariche di orgoglio.

Alessandria in quei giorni tornò a essere felice. Lo vedevi e lo percepivi al mattino dopo, con la gente che parlava di una cosa sola, senza banalizzare, un po’ stupita ma contenta che i Grigi fossero sulla bocca di tutti, nelle prime pagine dei giornali e nei telegiornali alle ore di punta. Poi c’erano, quelli che erano stati in Sicilia e quelli di Marassi, tanti di tutte le età, qualcuno con

ALESSANDRIA IN QUEI GIORNI TORNò A ESSERE FELICE. LO VEDEVI E LO PERCEPIVI AL MATTINO DOPO, CON LA GENTE CHE PARLAVA DI UNA COSA SOLA

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Foto Francesco Barilaro

Venerdì 23 dicembre 2016

MBRE dove nacque la ‘favola’ la bandiera in mano per la prima volta e altri che non cantavano per due ore di fila da un sacco d’anni.

Palermo e Genova sono state questo e altro ancora, con una squadra bella e quasi sfacciata nella sua capacità di giocarsela con tutti, umile e orgogliosa, guardinga ma

Marras apre le marcature. Il “Doge” firmerà la vittoria. Genoa battuto 2-1

Pugni al cielo per il presidente Di Masi, Bocalon e Sosa. La festa di Genova

coraggiosa, attenta ma spregiudicata. Non è stata una favola, come scriveva allora qualcuno, ma la vittoria del lavoro che porta con sè mestiere, abilità e un po’ di sana incoscienza e di voglia di rischiare. Semplicissimo ma soprattutto bellissimo da raccontare.

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A CUQUELLO, ANTONIO SABBIONE, FONDATORE DELL’AzIENDA, COMINCIò CON LA MACELLAzIONE E IL CONFEzIONALENTO DI CARNI BOVINE E SUINE PROVENIENTI DA ALLEVAMENTI LOCALI

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a storia del salumificio Sabbione parte da Cuquello e dagli allevamenti di bovini e suini a inizio ‘900. Lì allora, Antonio Sabbione, fondatore dell’azienda, cominciò con la macellazione e il confezionalento di carni bovine e suine, rigorosamente provienienti dai vicini allevamenti, a cavallo tra novese e tortonese.

“La vocazione di lavorare col territorio - afferma Gianluca Sabbione, titolare dell’azienda - è un marchio di famiglia. L’abbiamo affinata col passare del tempo ma rimane, di fondo, la nostra vera identità. Sono cambiati gli scenari e le normative hanno imposto scelte e strategie diverse ma quello di lavorare con una materia prima che conosciamo è il nostro impegno costante”.

Km. zero quando ancora non si usava ancora la definizione... “In un certo senso sì. - conferma Sabbione - La nostra attività si è sempre concentrata sulle produzioni limitofe proprio perche conoscevamo allevatori e operatori del settore, senza dimenticare la grande tradizione del salame di Varzi che ha influenzato per anni il nostro lavoro, in ragione di una qualità assolutamente straordinaria”.

Poi però si è trattato di fare una scelta... “Le normative comunitarie - racconta Sabbione - imponevano scelte drastiche in ordine alla lavorazione e al confezionamento delle carni, con la separazione degli ambienti in cui si operava con carni crude e cotte. In quel momento, il dado era tratto e noi abbiamo preso la decisione, puntando sul prosciutto cotto”.

E di lì è cominciata una nuova

SALUMIFICIO SABBIONE La qualità nella tradizione storia... “Concentrarsi su un unico prodotto è stata una scelta impegnativa ma felice. Al di là dei benefici e dei riscontri, Sabbione può vantare un livello qualitativo che non teme concorrenza.

La freschezza del prosciutto è

garantita da standard e tempi di lavorazione che possono contare su carne sempre fresca, in funzione di un giro di affari e vendite che è regolato da una domanda costante”.

Nel rispetto della genuinità... “Assolutamente sì, considerando che, a parte la cottura in forni a vapore che ha sostituito quella in

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Venerdì 23 dicembre 2016

SABBIONE: “CONCENTRARSI SOLO SUL PROSCIUTTO COTTO È STATA UNA SCELTA IMPEGNATIVA MA FELICE. IL NOSTRO LIVELLO QUALITATIVO NON TEME CONCORRENzA” vasconi, noi il nostro prosciutto lo facciamo con la ricetta di sempre”.

E dove lo vendete? “Siamo un’azienda che ha pianificato una rete vendita che agisce tra Pavia e Alessandria, - risponde Sabbione - con numeri che altri fanno a livello nazionale. Lavoriamo con alcuni segmenti della grande distribuzione, senza dimenticare il contatto stretto con clienti affezionati da anni, a cui arriviamo direttamente coi nostri mezzi: operare con loro è la conferma della valore del nostro lavoro”.

Tradizione e qualità: sembra il marchio dei Grigi... “All’Alessandria Calcio siamo arrivati quasi inevitabilmente sulla scia di un interesse che non poteva non portarci a questa partnership. La solidità della società, la sua immagine e i suoi linguaggi ci hanno portato a stringere questa forma di collaborazione che, partita dal settore giovanile, si è poi estesa, dandoci grandi soddisfazioni e un certo orgoglio.”

Antonio prima, poi Gianluca e ora Gabriele e Lorenzo Sabbione... “Gabriele e Lorenzo sonoi miei due figli - ci racconta il loro papà orgoglioso - e sono gli attentissimi assaggiatori del nostro prosciutto.

La loro verifica è fondamentale e di loro mi fido.

Sono cresciuti mangiando prosciutto Sabbione!”

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Q

uesta settimana riflettori puntati sulla formazione Under 13di MisterValerio Giovinazzo e del suo secondo Andrea Carretto.

Mister, per lei un ritorno ad Alessandria…

“Sì, ho fatto parte del Settore Giovanile dei Grigi nella stagione 2014/2015 allenando i 2002. Lo scorso anno non ho potuto proseguire questa esperienza per ragioni lavorative. Poi quest’estate sono stato richiamato dal Responsabile Organizzativo Luca Loria e dal Coordinatore Tecnico Stefano Alfero per riprendere il discorso dove si era interrotto. Ho incontrato il Responsabile Nereo Omero e mi è stata offerta la possibilità di ricominciare qui, seguendo un progetto interessante. Mi piace molto lavorare con i giovani e quindi non poteva capitarmi opportunità migliore”.

Quali sono secondo lei gli aspetti più interessanti del progetto che l’Alessandria Calcio sta seguendo all’interno del Settore Giovanile?

“L’aspetto importante è che la filosofia di questo progetto prevede la condivisione con tutti i componenti degli staff delle diverse categorie. Il gruppo di tecnici e collaboratori è giovane e segue un’idea comune, alla quale, naturalmente, ognuno può apportare il proprio punto di vista, che va ad arricchire il lavoro del Coordinamento e di ogni singolo staff. E’ sicuramente un progetto lungimirante, volto a creare profili di giocatori pensanti, senza offrire situazioni di gioco codificate. C’è sempre un filo conduttore, un’unione di intenti di tutto lo staff, fondamentale per tenersi costantemente aggiornati. Il lavoro viene sempre affrontato con umiltà, passione e professionalità”.

Che tipo di campionato affrontate?

“Per gli Under 13 è la prima vera esperienza agonistica, in un campionato molto competitivo e di grande valore formativo. Ci sono società di Serie A, come Milan, Inter e Atalanta, Serie B come il Brescia e di Lega Pro, come Cremonese, Renate, FeralpiSalò.

Lumezzane, Albinoleffe, che già da molti anni hanno intrapreso un lavoro importante a livello di Settore Giovanile. L’obiettivo non è vincere a tutti i costi, ogni partita va vissuta come un momento di apprendimento e di superamento dei propri limiti, alla ricerca della massima espressione dell’identità di gioco collettiva e delle qualità individuali”.

Parliamo ora della sua squadra…

“Siamo passati da una fase di conoscenza e di primo approccio ai fondamenti della nostra idea di calcio nel pre-campionato, ad una fase di ricerca di maggior consapevolezza dei principi di gioco che perseguiamo, sempre con lo sguardo rivolto alla crescita

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LA VALIGIA DELL’ESP Gli Under 13 di Giovinazzo

Foto Emilù Nizzo

i nostri giovani di Michela Amisano

“CON I RAGAzzI UTILIzzO UNA METAFORA, QUELLA DELLA VALIGIA, DENTRO LA QUALE VENGONO INSERITI TANTI INSEGNAMENTI ED ESPERIENzE DA IMPIEGARE QUANDO NE AVRANNO NECESSITà”

psico-fisica dei ragazzi. Abbiamo raggiunto un punto di equilibrio e siamo nella direzione giusta in termini di lettura di situazioni di gioco. I risultati sono l’aspetto a cui poniamo meno attenzione, ma sto notando che la squadra sta diventando sempre più consapevole, più fiduciosa e coraggiosa. Ai ragazzi chiedo interpretazione e lettura rapida dei momenti del gioco, partendo dalla costruzione dal basso e dal superamento di linee, il tutto in modo consapevole, cercando di esprimere completamente le loro potenzialità.”

A metà gennaio riprenderà il campionato… cosa si aspetta dal girone di ritorno?

“Con i ragazzi utilizzo spesso una metafora, quella della valigia, dentro la quale, giorno dopo giorno, vengono inseriti tanti insegnamenti e esperienze che potranno essere impiegati quando ne avranno necessità. Il nostro compito, come staff tecnico, è quello di riuscire a dare loro tutto ciò di cui possono avere bisogno e naturalmente mi auguro di vederli cresciuti alla fine del nostro percorso, pronti per la categoria Under 14, sia sotto il profilo del gioco che di quello della

“E’ SICURAMENTE UN PROGETTO LUNGIMIRANTE, VOLTO A CREARE PROFILI DI GIOCATORI PENSANTI, SENzA OFFRIRE SITUAzIONI DI GIOCO CODIFICATE”

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ERIENZA

che stiamo intraprendendo e spero sia un punto di partenza per un percorso ambizioso e a lungo termine. La strada scelta dalla società non è facile, ma scontrarsi con le difficoltà serve a crescere”.

Foto Michela Amisano

consapevolezza in loro stessi”.

Chi è il suo più stretto collaboratore?

“Andrea Carretto è il mio secondo. Ci siamo conosciuti all’Università di Asti: lui era un tirocinante di Scienze Motorie e io ero assistente universitario; sul campo però non avevamo mai lavorato insieme. Andrea è un ragazzo giovane e molto umile, che ha tanta voglia di imparare, disponibile e prezioso nel percorso formativo dei ragazzi. Il rapporto tra di noi è ottimo, condividiamo tutto ciò che riguarda il lavoro da svolgere in campo e fuori. Del nostro staff fanno parte anche Rudj Giacomin e Massimo Cordara, i Dirigenti Accompagnatori, che svolgono un ruolo fondamentale per quanto riguarda la gestione di tutte le dinamiche interne ed esterne al gruppo di giocatori”.

E’ soddisfatto del suo ritorno all’Alessandria?

“Sì, sono contento anche perché sono un tifoso dei Grigi. Sono soddisfatto del percorso

Valerio Giovinazzo da questa stagione alla guida degli Under 13. In alto a destra il suo secondo, Andrea Carretto, che insieme ai Dirigenti Accompagnatori Rudy Giacomin e Massimo Cordara, completa uno staff molto affiatato

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29 27 25 23 21 16 15 13 13 13 13 12 11 10

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Campionato Giovanissimi U15 Cremonese Como Sudtirol Renate Giana E. FeralpiSalò Piacenza Albinoleffe Lumezzane Pro Piacenza Alessandria Olbia

1-4 4-2 2-0 1-3 2-1 1-1 1-1 Prossimo turno 15 gennaio 2017 Pro Piacenza - Alessandria Como - FeralpiSalò Olbia - Giana E. Sudtirol - Lumezzane Albinoleffe - Piacenza Cremonese - Renate

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IN BICI CON I GRIGI

universo delle due ruote è certamente Mania Bike, ad Alessandria, in corso Lamarmora al 56. Bciclette e mountain bike, accessori e abbigliamento e ora anche la linea Grigi, dedicata all’Alessandria Calcio, con tre specialissimi modelli. Le city bike da uomo e da donna, con telaio in alluminio, ruote da 28” e cambio Tourney 7V e la fat bike, con misura unica e cambio XT 10V... perchè i Grigi sono una passione in movimento...

PREMIO USSI Grigi, squadra piemontese dell’anno

L

e grandi partite di Tim Cup sono state belle da vedere ma, evidentemente, anche da descrivere. Con questo spirito, l’USSI, organismo che riunisce la stampa sportiva piemontese, ha ricordato e... premiato l’Alessandria per la straordinaria esperienza della Tim Cup 2015/16. Un riconoscimento che inserisce i Grigi nel gotha sportvo della regione, riconoscendo il valore di un risultato già entrato nella storia.

Tutelare gli anziani: un atto di civiltà, per noi un impegno da sempre

Buone Feste