L'Orso in casa n.11 2019-20

L’ORSOINCASA Foto Ilaria Cutuli

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 - N. 11 - VENERDÌ 31 GENNAIO 2020

ndria Alessa e Pianes a nic Dome io ra 2 febb ore 15

LA PARTITA PIANESE: DEBUTTO AL MOCCAGATTA

Gregucci: «Voglio ambizione e desiderio di arrivare lontano, sono tornato soprattutto per questo»

IL RITORNO

LAVORO E AMBIZIONE

3

SOMMARIO

Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

4

16

Una poltrona per tre

Mercato d’inverno

TINO PASTORINO

TINO PASTORINO

6

18

IL PUNTO

FOCUS

L’AVVERSARIO

LO SPONSOR

Prima volta Pianese

P. Bianchi & Associati

TINO PASTORINO

GIGI POGGIO

9

ATTENTI A QUEI DUE

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20

IN PRIMO PIANO

I NOSTRI GIOVANI

Questi sono i miei Grigi

Il ritorno di Angelo

Under 12 calcio vero

TINO PASTORINO / GIGI POGGIO

GIGI POGGIO

MICHELA AMISANO

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 8 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 31 gennaio 2020

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio - www.museogrigio.it

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

NOVITÀ PVC-SPC Ecosostenibile e adatto al grande calpestio

COCUZZA SRL Corso Virginia Marini 44 - Alessandria 0131.445658 - 335.8255312

IL PUNTO

TINO PASTORINO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

4

UNA POLTRONA PER TRE E’ lotta aperta e incerta per il ruolo di viceregina del campionato Pontedera, Renate e Carrarese si contendono il secondo gradino del podio

(4 vittorie e 3 pareggi). Poi ci sono sette squadre in 6 punti e qui gli scontri diretti avranno doppia valenza: Pro Patria-Robur Siena e AlbinoLeffe-Arezzo sono già il primo esempio. Ma attenzione: la Pistoiese (regina dei pareggi, 14) e la Juve U23, attivissima sul mercato, sono in gioco per agguantare almeno la decima posizione.

rmai chiuso il discorso per la promozione diretta in serie B con il Monza che, probabilmente, stabilirà anche dei record, rimane invece aperta ed incerta la lotta per il secondo posto, posizione che porta tangibili

O

L’EVENTO

IL GIORNO DELLA MEMORIA DI ARPAD WEISZ

A

nche il Moccagatta ha ora la sua pietra d’inciampo. Così vogliamo considerare la targa posta sui muri del nostro stadio a ricordare il sacrificio innocente di Arpad Weisz, deportato e ucciso ad Auschwitz. Calciatore e poi tecnico dei Grigi e poi di Inter, Bologna e Novara, Weisz fu grande protagonista del calcio degli anni 30 con le sue metodologie tattiche e di allenamento assolutamente innovative. Il Giorno della Memoria ad Alessandria ne ha voluto ricordare per sempre la figura.

benefici nella griglia dei playoff. Chi sta meglio di tutti è la Carrarese del capocannoniere Infantino: ha già vinto lo scontro diretto contro il Pontedera e lunedì 17 febbraio potrà sfruttare il fattore campo nel turno casalingo contro il Renate, oltre ad essere in serie positiva dal 1 dicembre

PLAYOUT Buon momento per il Lecco, fuori dalla mischia, dopo cinque turni utili con una vittoria e quattro pareggi; rischia invece la Pro Vercelli con due punti nelle ultime cinque giornate. Chi sta peggio sono Pianese e Gozzano: i toscani non vincono dal 10 novembre (2-0 alla Pergolettese) mentre a Gozzano non ha avuto effetto il cambio della guida tecnica (2 sconfitte).

Momento positivo per la Giana Erminio con 7 punti nelle ultime 4 partite ma il calendario, implacabile, ora dice: Carrarese.

CLASSIFICA MARCATORI 15 Infantino (Carrarese) 11 Cutolo (Arezzo) 10 Galuppini (Renate) 9 Bortolussi (Novara), De Cenco (Pontedera), Eusepi (Alessandria)

Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

GIGI POGGIO

Gregucci torna a guidare l’Alessandria dopo 4 anni.

Con l’Olbia in tribuna, con la Pianese in panchina.

“C’è da lavorare su testa e gambe”

IN PRIMO PIANO

Foto Ilaria Cutuli

5

IL RITORNO DI ANGELO lla sua presentazione in conferenza stampa, nell’immediato dopopartita di Alessandria-Olbia, Angelo Gregucci ha più volte ribadito che certi concetti li avrebbe espressi anche nel caso in cui la partita si fosse risolta in maniera meno rocambolesca di quanto sia successo in realtà, con il recupero dei sardi dal 3-1 al 3-3.

Andando dritto per dritto su giudizi e valutazioni, Gregucci ha parlato di una squadra che deve ritrovarsi nello spirito e nella mentalità, sconfiggendo la paura ma soprattutto quel perverso stato d’animo che non ti fa percepire quando la partita ti sta scappando di mano per evolversi in qualcosa di imprevedibile e ingovernabile.

Sistemato nell’ultima fila della tribuna laterale, a fianco del Direttore sportivo, Fabio Artico, il neo mister Grigio ha seguito con attenzione tutta la gara, mentre Marco Martini dirigeva le operazioni dalla panchina.

Da quel luogo e con grande concentrazione, Gregucci ha cominciato a conoscere i suoi e a capirne attitudini e potenzialità, esprimendo alla fine, e non a caso, parole

A

realistiche ma cariche e determinate. «C’è da lavorare, sulla testa e sulle gambe ma non possiamo farlo da soli: sarebbe inutile.

Sarà un percorso da avviare subito, senza perdere tempo perchè questa, in senso

lato, non è la nostra dimensione, la dimensione dei Grigi. E io voglio ambizione e voglia di arrivare lontano perchè per questo, soprattutto per questo sono tornato».

L’AVVERSARIO

TINO PASTORINO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

6

Foto fb: TuttoPianese

glia ha esordito in serie A nel 2006. In quella stagione faceva parte della squadra Primavera con Bonucci, Germinale, Riccardo Colombo e Tornaghi, questi ultimi due oggi in forza alla Pro Patria. Ha giocato in serie B con Varese e AlbinoLeffe e proprio con la maglia dei bergamaschi ha fatto registrare la sua miglior stagione, il 2014-15, con 15 gol anche se in serie C. Poi Mantova, Bassano Virtus, Ancona, Modena (anno del fallimento). Infine lo scorso anno diviso tra Virtus Verona e Pistoiese con complessive 29 presenze e 7 gol. Dal 14 luglio è alla Pianese, contratto in scadenza a fine stagione. In carriera ha segnato oltre 60 gol.

PRIMA VOLTA PIANESE Debuttanti in Serie C, il club di Piancastagnaio arriva al Moccagatta alla ricerca del colpaccio

ondata nel 1930, ha trascorso gran parte della propria storia nei campionati dilettantistici della Toscana. Esordiente in Serie D nel 2010, vi ha giocato stabilmente fino all’annata 2018-19, quando ha vinto il proprio girone, ottenendo per la prima volta la promozione in Serie C. Determinanti nel girone di ritorno le sei vittorie consecutive che hanno permesso ai bianconeri di avere la meglio sul Ponsacco.

LO SCHEMA TATTICO Abituati ad un 4-3-1-2 con Catanese dietro alle punte, domenica scorsa è stata utilizzata la difesa a 3 con due laterali alti a rinforzare il centrocampo. Il sistema ha dato i suoi frutti fino a 5 minuti dalla fine (doppio vantaggio sull’AlbinoLeffe); poi la rimonta ospite. Masi deve fare i conti con le squalifiche: tornano a disposizione Catanese e Galiardi ma si fermano Simeoni, Carannante e, soprattutto, Udoh, autore di 5 gol in stagione.

IL TECNICO Marco Masi, pisano, 61 anni, ha vinto il campionato di serie D nel 2012 con il Pontedera e ha condotto alla salvezza in Secondo Divisione il Borgo a Buggiano nel 2013.

E’ stato l’artefice della promozione del club di Piancastagnaio tra i professioni. Ha allenato recentemente gli Allievi Nazionali dello Spezia e la Primavera della Sampdoria. Da calciatore (libero) ha vestito, tra le altre, le maglie di Torino, Genoa, Napoli, Pisa e Catanzaro.

IN EVIDENZA Matteo Momentè, nato a Jesolo nel 1987, punta centrale di buon fisico (1,83), è cresciuto nel settore giovanile dell'Inter con la cui ma-

F

LA STAGIONE L’obbiettivo dichiarato è la salvezza ma, al momento, la squadra senese è invischiata nei playout. Non vince dal 10 novembre anche se nelle ultime nove giornate ha perso solo tre volte ma pesante è stato lo stop casalingo contro la Giana E. In trasferta è reduce da quattro pareggi consecutivi. Curioso come la difesa abbia subito solo 27 gol, tanti quanti l’Alessandria. Matteo Momentè, 33 anni a fine febbraio, è il miglior marcatore con 6 reti.

IL MERCATO Dopo l’arrivo dello svincolato Romano (c), si è pensato di rinforzare la difesa con El Kaouakibi (ex Piacenza, di proprietà Bologna) e l’attacco con Manicone (ex Bisceglie, di proprietà Lugano). Due le uscite, andate in serie D, e che avevano disputato uno spezzone nella gara di andata: Lorenzo Benedetti e Leonardo Bianchi.

LA PARTITA DI ANDATA Domenica 25 settembre 2019 Pianese-Alessandria: 0-1 (0-1) Marcatore: Eusepi (rig.) al 13’.

Pianese (4-3-1-2): Vitali; Cason Dierna (dal 73’ L.Bianchi) Gagliardi Seminara; Regoli (dal 67’ L.Benedetti) Simeoni G.Benedetti; Catanese; Montaperto (dal 68’ Ambrogio) Udoh (dal 73’ Rinaldini).

Alessandria (3-5-2): Valentini; Dossena (dal 77’ Gilli) Cosenza Prestia; Cambiaso (dal 58’ Cleur) Castellano (dal 46’ Sciacca) Suljic Chiarello Celia; Arrighini (dal 58’ Sartore) Eusepi (dal 83’ Pandolfi).

Note: ammoniti Dierna, Cason, Prestia, Cosenza, Sciacca, Pandolfi.

7

Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

SERGIO GIOVANELLI

AMARCORD

QUEL GOL A MARASSI Due storie legano Alessandria e Pianese: quella di Luca Simeoni, in grigio con Artico e Martini (e in gol contro la Sampdoria) e Andrea Mazzuoli

a favola del calcio consiste anche nel vedere realizzate storie apparentemente impossibili oppure incroci di vita che sulla carta sembrano essere altamente improbabili.

Se pensiamo a due realtà come Alessandria e Pianese accomunate soltanto dalla contemporanea appartenenza alla serie C sembra non esserci nulla da paragonare.

Invece una storia da raccontare c’è, anzi due: quelle di due calciatori che hanno vestito sia il grigio dei mandrogni che il bianconero della Pianese.

Il primo, in ordine di tempo ma non solo, è Luca Simeoni: nato nel 1990, centrocampista. Nato in provincia di La Spezia, è cresciuto nella squadra della sua città per poi passare al Livorno. Titolare pressoché inamovibile della formazione Primavera, sul finire del campionato 200910 l’esordio in A. L’anno successivo in prestito al Pergocrema assaggiò i campi della C1. Tornato alla base venne girato all’Alessandria, questa volta in C2. Trovò un ambiente decisamente depresso per la retrocessione a tavolino

L

IL PERSONAGGIO

LAURO TONEATTO, BULLDOZER NEI BOSCHI DI PIANCASTAGNAIO

Q

uella della Pianese non è stata solo la promozione in Serie C di una società sportiva, ma di un intero paese di poco più di 4.000 abitanti.

Piancastagnaio è un borgo medievale situato sul monte Amiata, al confine meridionale della provincia di Siena, diviso in quattro contrade storiche (Voltaia, Borgo, Castello e Coro) che, ogni 18 agosto, dal 1954 (ufficialmente dal 1979), si contendono il Palio di Piancastagnaio, una corsa di cavalli a pelo. Una tradizione, quella del Palio, che trova la sua massima espressione nel Palio di Siena. E proprio il capoluogo di provincia e uno dei suoi comuni hanno finito per incrociare i

L’esordio di Simeoni in Grigio contro la Casertana nel 2011

per illecito sportivo. Con mister De Petrillo Simeoni esordì in Coppa Italia contro la Casertana schierato tra - le combinazioni!

- Martini e Artico. Giocò titolare anche contro la Sampdoria nel secondo turno di Coppa segnando anche il gol del provvisorio 1-1, ma alla prima di campionato fu in panchina entrando al posto di Cuneaz. A gennaio il Livorno lo richiamò alla base dopo dieci presenze di cui 7 in campionato

propri destini sportivi in un campo di calcio. Ecco che qualcuno ha subito coniato l’espressione “derby del Palio”.

Ma Piancastagnaio ci fa ricordare il burbero Lauro Toneatto, friulano di nascita ma senese d’adozione. Da calciatore si innamorò di Oronzo Pugliese e incominciò a pensarla alla maniera dei difensivisti. Da allenatore modernizzò poi quel suo calcio non più fermo alle marcature a uomo. Aveva studiato poco sui libri e molto sui prati verdi. Era diventato uno specialista della serie B e per guadagnarsi l'etichetta fu costretto a vincere una serie di campionati, a Bari e poi a Foggia, per meritarsi la panchina più prestigiosa in serie A. Poi Arezzo, Cagliari, Samb, Sampdoria, Pisa e Pistoiese, prima di chiudere il cerchio con Taranto, Reggiana e Ternana. Dietro la scorza dura del sergente di ferro con la voce da baritono, si nascondeva un uomo molto

girandolo immediatamente all’Entella a titolo definitivo. Due stagioni a Chiavari poi Olbia, Bogliasco ed un’esperienza in Australia. Tornato in Italia alla Fezzanese sembrava che la sua carriera fosse segnata.

Ma la Pianese, vincendo il campionato di Serie D la stagione scorsa, lo ha riportato tra i professionisti: quest’anno non ha saltato nemmeno un minuto, sempre presente e mai sostituito, una colonna dei toscani.

Diversa la carriera di Andrea Mazzuoli, difensore centrale senese classe 1992 cresciuto nel vivaio bianconero. Nel gennaio 2012 andò in prestito alla Sambenedettese in Serie D dove venne utilizzato pochissimo.

Ceduto all’Alessandria nella sua prima stagione con Cusatis in panchina venne utilizzato frequentemente esordendo già in Coppa e poi ad inizio campionato. Con l’avvento alla presidenza di Di Masi e il conseguente passaggio di consegne in panchina con Notaristefano, Mazzuoli giocò pochissimo. L’anno successivo in autunno venne ceduto alla Pianese. Tre stagioni in D poi ancora un passo indietro: oggi gioca nella Nuova Chiusi, formazione di Eccellenza oggi in Promozione.

timido, che viveva come un giramondo (la famiglia sempre a Siena) e che amava le colline di Piancastagnaio dove di solito organizzava il ritiro precampionato per stare accanto ai suoi e garantire alle squadre un panorama unico. Lo stesso che ammirò anche il Cagliari di Gigi Riva dopo la vittoria del campionato.

Mario Bocchio

IL GIRONE A

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

CLASSIFICA

INFO PREVENDITE

Monza cannibale: +15 sul Pontedera Grigi: occasione persa per risalire. Olbia ultima Squadra

Punti

G

V

N

P

GF

GS

DR

Monza

56

23

17

5

1

45

13

32

Pontedera

41

23

11

8

4

37

29

8

Renate

39

23

10

9

4

31

18

13

Carrarese

39

23

10

9

4

40

29

11

Robur Siena

36

23

10

6

7

28

26

2

Novara

34

23

9

7

7

29

25

4

AlbinoLeffe

33

23

9

6

8

25

21

4

Alessandria

33

23

8

9

6

30

27

3

Como

31

23

7

10

6

26

21

5

Arezzo

31

23

7

10

6

29

25

4

Pro Patria

30

23

7

9

7

31

28

3

Pistoiese

29

23

5

14

4

21

18

3

Juventus U23

28

23

6

10

7

26

32

-6

Lecco

25

23

6

7

10

23

35

-12

Pro Vercelli

25

23

5

10

8

22

25

-3

Pianese

22

23

4

10

9

22

27

-5

Pergolettese

20

23

4

8

11

14

29

-15

Gozzano

19

23

3

10

10

20

30

-10

Giana Erminio

17

23

3

8

12

20

42

-22

Olbia

15

23

2

9

12

24

43

-19

24A GIORNATA Domenica 2 febbraio 2020

25A GIORNATA Domenica 9 febbraio 2020

Monza - Lecco

Pro Vercelli - Pontedera (8/2 ore 20,45)

(1/2 ore 20,45)

8

Carrarese - Giana Erminio

(ore 15,00)

Juventus U23 - Albinoleffe (ore 15,00)

Alessandria - Pianese

(ore 15,00)

Olbia - Carrarese

(ore 15,00)

Olbia - Renate

(ore 15,00)

Novara - Gozzano

(ore 15,00)

Pro Patria - Robur Siena

(ore 15,00)

Renate - Pistoiese

(ore 15,00)

Albinoleffe - Arezzo

(ore 17,30)

Pianese - Pro Patria

Pontedera - Juventus U23

(ore 17,30)

Giana E. - Alessandria

Pergolettese - Novara

(ore 17,30)

Arezzo - Como

(ore 17,30)

Como - Pistoiese

(ore 17,30)

Robur Siena - Monza

(ore 17,30)

Gozzano - Pro Vercelli

(ore 17,30)

Lecco - Pergolettese

(ore 17,30)

(ore 15,00)

ALESSANDRIA-PIANESE

PUNTI VENDITA VIVATICKET • GRUPPO ANTEPRIMA Piazza Garibaldi 40 - Alessandria • TABACCHERIA ROVERETO Spalto Rovereto 25 - Alessandria • TABACCHERIA MALAGRINO Corso C. Marx 44 - Alessandria • TABACCHERIA BAR NERVI Piazzetta Bini 5/B - Alessandria • L’OBLÒ - Via Genova 128 Spinetta Marengo (AL) • SASSONE VIAGGI BY STAT Via Saffi 1 - Casale Monf.to (AL) • TRAVEL Via Torino, 30 - Ovada (AL) • S.O.M.S. Oviglio Grigi Club “Gino Armano” Via XX Settembre 30 - Oviglio (AL) ON LINE: www.vivaticket.it STADIO MOCCAGATTA (Via Bellini) Sabato 1 febbraio dalle ore 15,30 alle ore 19 Domenica 2 febbraio dalle ore 13 fino al termine del 1° tempo

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(ore 17,30) Informazioni su: www.alessandriacalcio.it

9

Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

TINO PASTORINO / GIGI POGGIO

SUGGESTIONI

segue dal numero precedente

lla finale con l’Avellino arrivammo in un clima di indifferenza e scetticismo - racconta Colombo quasi a malincuore. La fine del campionato, con il secondo posto, era vissuta in città con un sentimento di delusione profonda e la stessa società aveva preparato quella gara quasi con distacco. Partimmo per Roma, in treno, senza seguito di tifosi, senza sapere che accoglienza avremmo trovato e la presenza di quelle migliaia di avellinesi, arrivati espressamente nella capitale per la partita, ci fece capire che non sarebbe certo stata una passeggiata. Quel 29 giugno del ‘73 era un venerdì, ricordo, e il Flaminio, nonostante la giornata feriale, era già pieno di gente e ben prima dell’inizio della finale.

Avellino e Alessandria erano due squadre forti con allenatori brillanti con idee nuove, Giammarinaro e Marchioro: una partita un bel biglietto da visita per la categoria.

Le due squadre si conoscevano poco o niente, solo qualche giocatore di nome.

Noi ci mettemmo a zona a metà campo, come sempre, mentre dietro marcavamo a uomo».

«A

La tua partita durò pochissimo...

«Ventidue minuti, per la precisione. Una scarpata di Palazzese, il loro numero 9, mi ruppe il naso e dovetti uscire. Entrò Mayer che andò a fare il libero, mentre Paparelli prese il mio ruolo. 2-2 fino al novantesimo e poi i supplementari. Dallo spogliatoio dove mi ero sistemato per essere medicato si comprendeva poco di quello che accadeva in campo. Poi a un certo punto, nei supplementari vedo arrivare di corsa i miei compagni. Al gol del 4-2 di Lorenzetti, giudicato in fuorigioco,

QUESTI SONO I MIEI GRIGI 15 campionati consecutivi, 464 partite in Grigio Ecco la formazione del cuore di Toni Colombo

i tifosi avellinesi erano entrati in campo.

Partita sospesa e Coppa ai Grigi. Anzi, no, nemmeno quella. La consegna avvenne qualche tempo dopo».

Festeggiamenti?

Colombo ride. «Ma vah, riprendemmo il treno e tornammo ad Alessandria. Qualche nostro dirigente telefonò in città per dare la notizia e tutto fini lì. Ricordo, poi, che proprio nel viaggio di ritorno, durante una sosta in qualche stazione, Salvadori seppe, tutto stupito, che era stato ceduto al Torino».

Da Marchioro a Ballacci, due mondi diversi, dicevamo... e un paradosso...

«Già, perche la B arrivò con un allenatore che ci faceva lavorare meno di chi lo aveva preceduto. Tanto rigoroso e quasi maniacale Marchioro, quanto estemporaneo e meno rigido Dino Ballacci. L’anno della promozione in B fu l’anno del gruppo: gente esperta che si gestiva da sola, con qualche personaggio di spicco come Mazzia e Reja a dare i tempi i campo e Ballacci che faceva quasi il capitano non-giocatore. Ricordo momenti incredibili come le partitelle durante gli allenamenti, le “tranvate” che ci tirava il mister, allora cinquantenne, mai rassegnato a perdere, a costo di stare sul campo di Marengo (dove ci allenavamo) segue a pagina 10

SUGGESTIONI

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

10

fino a che non avesse fatto buio. Per non parlare delle interminabili sfide a scala 40, dopo pranzo al Napoleon, proprio di fronte a Marengo, con molti giocatori già sul campo, per allenarsi e il mister e qualche compagno, al tavolo a giocare, con grappino e sigaretta».

L’epilogo di quella stagione lo conosciamo. Promozione matematica a Mantova e licenziamento di Ballacci. Ma tu i tuoi compagni capiste cosa era realmente successo?

«No e Ballacci, anche a distanza di anni non ci spiegò mai le ragioni di quella rottura. Immagino contrasti per la costruzione della squadra che avrebbe affrontato la B: quel gruppo per lui era fondamentale e smantellarlo, come forse voleva la società, non gli sembrava scelta accettabile».

Arriva la serie B, tanto attesa con un finale ancora una volta molto amaro...

«Lo spareggio di San Siro, in quel fine giugno del 1975, lo saltai. Un problema al piede mi impedì di giocare con la Reggiana.

E’ un rammarico grande, soprattutto perchè andammo a Milano decimati, da malanni e squalifiche. La sconfitta con gli emiliani, con la retrocessione dopo un solo anno di serie B, segnò una svolta nella storia dei Grigi; la famiglia Sacco cominciò a prendere le distanze dalla società e, di lì a poco a poco, cominciò il nostro declino che culminò con la discesa in C2 nel 1980».

L’Alessandria 1974/1975. Nella foto, di museogrigio.it, prima del match di Coppa Italia contro il Foggia. Nove undecesimi di questa formazione, che affrontò l’ultima Serie B, sono i protagonisti della squadra ideale di Toni Colombo. In piedi da sinistra: Pozzani, Di Brino, Colombo, Maldera, Franceschelli. Accosciati: Barbiero, Volpato, Manueli, Dolso, Baisi, Vanara

Ma il ritorno di Ballacci...

«Dopo la retrocessione, la società fu acquistata da un gruppo di imprenditori alessandrini. Primo atto, la chiamata di Ballaci che si adoperò per allestire una squadra che, per molti aspetti, ricordava quella della promozione in B: gente scafata, desiderosa di rivincite. Fu una grande stagione, a rincorrerci in tre con la Rhodense e la Carrarese di Orrico. Io intanto avevo

cambiato ruolo: facevo anche il libero e mi alternavo con Soncini e Gaudenzi. Alla fine la spuntammo, salimmo di nuovo in C1 e fu una grande gioia, per tutti, a cominciare da me che ormai ero alessandrino a tutti gli effett»i.

L’anno successivo però nuovamente C2 e si avvicina il tuo ritiro...

«La retrocessione arrivò alla fine di una

Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

ANTONIO COLOMBO

11

POZZANI

BARBIERO

MALDERA

DI BRINO COLOMBO

VOLPATO

DOLSO

REJA

DALLE VEDOVE PANCHINA: ZANIER LEGNARO SALVADORI DI PUCCHIO LORENZETTI MANTELLATO VANZINI PAPARELLI

MANUELI

BAISI

stagione carica di tensione, in cui anche Ballacci ci mise del suo. La società non era solidissima e questa precarietà si rifletteva nella gestione e nelle scelte. E proprio a causa della decisione di ingaggiare Ghio, per il campionato 1982/83 maturò la mia decisione di smettere. Con Ghio non ci fiutavamo molto e venne fuori qualche frizione di troppo. Lui, appena diplomato a Coverciano, sponsorizzatissimo da Italo Allodi, allora re del mercato e io con le mie 400 e più partite coi Grigi: due mondi inconciliabili. Tolsi il disturbo, anche se quasi subito rientrai come secondo».

E qui comincia un’altra storia infinita. ma torniamo al Colombo calciatore.

Da qualche tempo, stiamo compilando formazioni ideali dei Grigi e ora tocca a te. Il tuo top 11, cioè i tuoi compagni più bravi, messi in campo...

«Facile ma non troppo perchè rischio di dimenticare qualcuno. Comunque Pozzani in porta, Maldera e Di Brino terzini, Barbiero libero; poi a metà campo Reja e Dolso con Volpato regista, Dalle Vedove in appoggio con Manueli e Baisi davanti».

La squadra della promozione...

«Infatti il 5 lo prendo io e poi ci aggiungo Zanier, Legnaro, Salvadori, Di Pucchio, Lorenzetti, Mantellato e Vanzini per la panchina e poi Paparelli che entra al mio posto a 5 minuti dalla fine, così io mi prendo tutti gli applausi del mio Moccagatta».

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Foto: Ilaria Cutuli

14 DOMANDE A...

GIGI POGGIO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

14

FEDERICO CASARINI

Nato a Carpi, nel 2009 ha esordito in Serie A nelle file del Bologna Il mister a cui deve di più è Mihajlovic. Ama stare in famiglia e le lasagne Dove sei nato Carpi (Modena)

Il tuo compagno che ha fatto più carriera Marco Di Vaio

Quando sei nato 7 settembre 1989

Il mister più importante della tua carriera Siniša Mihajlovic

Il tuo stato civile Sposato

Il tuo passatempo preferito Mi piace stare con la mia famiglia

La prima società in cui hai militato Giliberti Carpi

La tua attrice preferita Angelina Jolie

Hai sempre giocato in questo ruolo Ho cominciato a giocare in attacco

Il tuo attore preferito Kevin Hart

La tua squadra del cuore Bologna

La musica che più ti piace Mi piace ascoltare tutti i generi

Il momento “top” della tua carriera L’esordio in Serie A nel Bologna

Il tuo piatto preferito Le lasagne

GRUPPO

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Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

Foto: Mario Bocchio

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Federico

CASARINI 16

FOCUS

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Foto: Ilaria Cutuli

Sono tanti i movimenti nella sessione invernale.

Juve, Lecco e Monza le squadre più vivaci

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

enerdì 31 gennaio alle ore 20 termina il mercato invernale “di riparazione”. Al momento di andare in stampa questa la situazione del girone A, squadra per squadra.

V

ALESSANDRIA Nuovi: Di Quinzio (c) dal Pisa; Eleuteri (d) dall’Atalanta.

Uscite: Akammadu (a) CARRARESE Nuovi: D’Ignazio (d) dal Napoli; Piscopo (c) dall’Empoli.

Uscite: Badan (d), Manneh (a), Rizzo (d).

COMO Nuovi: Cicconi (c) dalla Virtus Entella.

GIANA ERMINIO Nuovi: Teso (d) dal Renate; Manconi (a) dal Gubbio.

Uscite: Gioè (a), Otelè (a), Remedi (c).

MERCATO D’IN

GOZZANO Nuovi: De Angelis (c) dal Torino; Figliomeni (d) dal Catanzaro; Dumancic (d) dal Lecce.

Uscite: Emiliano (d), Fasolo (c).

PISTOIESE Nuovi: Favale (d) dalla Reggio Audace.

Uscite: Luka (d), Tartaglione (c).

JUVENTUS U23 Nuovi: Del Sole (a) dalla Juve Stabia; Brunori (a) dal Pescara; Marchi E. (a) dal Monza; Wesley (d) dal Verona; Marques (a) dal Barcellona.

Uscite: Beltrame (c), Han (a), Mota C. (a).

LECCO Nuovi: Bolzoni (c) dall’Imolese; Milillo (d) dalla Viterbese; Livieri (p) dal Pisa; Forte R. (a) dal Piacenza.

Uscite: Chinellato (a), Jusufi (p), Magonara (d), Nacci (c), Nivokazi (a), Samake (d), Scaccabarozzi (c), Vignati (d).

Grande colpo del Monza: Dani Mota dalla Juventus U23

OLBIA Nuovi: Aresti (p) dal Cagliari; Giandonato (c) dal Piacenza; Altare (d) dalla FeralpiSalò. Uscite: Muroni (c).

MONZA Nuovi: Rauti (a) dal Torino; Morosini (c) dal Sud Tirol; Mota C. (a) dalla Juventus.

Uscite: Di Munno (c), Marchi (a), Negro (d).

PERGOLETTESE Nuovi: Duca (c) dal Modena.

Uscite: Canini (d).

NOVARA Nuovi: Cisco (a) dal Pescara; Strechie (c) dalla Dinamo Bucarest.

Uscite: Visconti (d).

PIANESE Nuovi: El Kaouakibi (d) dal Piacenza; Manicone (a) dal Bisceglie.

Uscite: Benedetti L. (a), Bianchi L. (c).

PONTEDERA Nuovi: Visconti (d) dal Novara; Cardelli (p) svincolato.

Uscite: Mannini (c), Mazzini (p), Negro (a).

PRO VERCELLI Nuovi: Petrovic (a) dal Rimini.

Uscite: Cecconi (a), Russo (a).

RENATE Nuovi: Sorrentino (a) dal Gubbio; Scaccabarozzi (c) dal Lecco.

Uscite: Teso (d).

ROBUR SIENA Nuovi: Icardi S. (c) dalla Virtus Entella.

Uscite: Bentivoglio (c), De Santis (d), Polidori (a), Varga (d).

AlbinoLeffe, Arezzo e Pro Patria non hanno effettuato movimenti di rilievo.

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Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

GLI ALTRI GIRONI GIRONE B Vicenza 55 punti; Reggio Audace 48; Carpi 46; S.Tirol 42; Padova 40; per le posizioni di testa. Rimini ultimo in classifica con 15 punti; poi Fano a 18, per la retrocessione diretta.

Mercato molto attivo nel raggruppamento con Carpi, Cesena (Ardizzone e Caturano), Fermana, Imolese (Chinellato, A. Ferretti), Padova (Nicastro, Litteri, Hallfredsson), Piacenza (Mazzini), Ravenna (Mokulu), Rimini, Sud Tirol (Fischnaller) tra le più operose. Il “colpo” può essere considerato il passaggio di Lodi alla Triestina.

VERNO

GIRONE C Reggina 53 punti; Bari e Ternana 47; Monopoli e Potenza 44; per le lotta di vertice. Rieti ultimo con 11 punti (5 di penalizzazione); poi Sicula Le-

onzio a 12 e Rende a 15, per evitare la caduta diretta in serie D. Movimenti significativi per Bisceglie (Petris), Catania (soprattutto in uscita), Catanzaro (Tulli e Di Piazza per il ritorno di mister Auteri), Cavese, Picerno, Sicula Leonzio (Bucolo, Provenzano), Virtus Francavilla, Viterbese (Bunino).

I “colpi” sono stati messi a segno da Bari e Reggina con Laribi in Puglia e la coppia Sarao-Liotti in Calabria.

PANCHINE Cesena: esonerato Modesto, William Viali è il nuovo allenatore.

Due tecnici richiamati nel girone C: a Catanzaro è tornato Gaetano Auteri al posto di Grassadonia; al Sicula Leonzio altro ritorno, quello di Vito Grieco per Bucaro.

Caturano, dalla Virtus Entella al Cesena

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L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

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P. BIANCHI & ASSOCIATI

Da 20 anni consulenza ad aziende e imprese Identità alessandrina e cuore Grigio

Alcune immagini dello studio alessandrino, un ambiente caldo, confortevole e informale

el grande e luminoso studio di Corso Roma, in pieno centro ad Alessandria, Pietro Bianchi ci riceve in avvio di giornata. Il tempo corre e deve essere ottimizzato, mentre il telefono già reclama attenzione. Operativo dal 1989, il dottor Bianchi ha aggregato a sè nuovi partners e collaboratori, dando vita a una realtà che oggi si occupa a tutto tondo di consulenza e pianificazione aziendale, la P. Bianchi & Associati.

N

«Veniamo dall’esperienza tipica del commercialista, avviata nel 1989 - ci racconta Bianchi - con tutte le attività connesse e conseguenti ma oggi, e non solo da oggi, ma da quasi vent’anni, il raggio delle nostre

azioni e dei nostri interventi si è esteso e diversificato, sia in termini geografici che di competenza. Il nostro core business ora è concentrato sulla consulenza alle aziende e alle imprese, nei diversi passaggi della loro attività e della loro esistenza. E quindi mi riferisco, in primis, ad aspetti strategici come possono essere quelli legati alla finanza d’impresa e quindi all’accompagnamento e alla consulenza su decisioni di natura finanziaria da adottare e ai relativi strumenti da utilizzare. Ci occupiamo poi, conseguentemente, di diritto societario e di pianificazione aziendale, fino ad arrivare all’implementazione di tutte le attività relative a un momento nevralgico nella vita delle aziende quale quella del passaggio generazionale».

Momento nevralgico perchè, qui immagino sia in gioco il futuro stesso dell’azienda medesima...

«E’ così. E il nostro intervento deve essere puntuale, attento, non solo sotto il profilo professionale. Oggi in Italia, e sono le statistiche a dirlo, circa l’80% delle aziende non supera la seconda generazione. A stabilire questo dato contribuiscono fattori diversi, anche planetari, come le dinamiche del mercato e della finanza. Resta il fatto però che, sovente, l’imprenditore che ha creato la propria azienda, ne ha delineato strategie e obiettivi, possa trovarsi senza un futuro davanti o senza una concreta e tangibile prospettiva e questo non dipende solo dalla crisi ma dalla mancanza di eredi o dalla volontà degli eredi stessi di

Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

e delle loro esigenze».

Foto: Mauro Risciglione

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Pietro Bianchi al Moccagatta.

Nella foto a destra, il papà (bambino con il cappello bianco) e il nonno (alla sua sinistra).

Siamo nei primi anni ‘40, settore parterre

proseguire quel percorso».

E qui entra in campo una delle vostre attività di consulenza...

«Certo: sono passaggi da svolgere con attenzione e grande capacità di ascolto perchè intervengono su dinamiche e rap-

porti che devono evolversi per avere e offrire un futuro. Pertanto le soluzioni e gli strumenti che andiamo a individuare devono essere efficaci e trovare il consenso del nostro cliente. E noi in questo senso ci muoviamo, prospettando ipotesi di managerializzazione, con l’individuazione di figure professionali che possano essere collocate a gestire direttamente l’azienda o realizzando pacchetti societari che possano essere utili allo sviluppo e alla ricollocazione dell’azienda ma occupandoci anche tout court della sua cessione».

E l’ambito geografico della vostra attività?

«Esteso nel Nord e Centro Italia, con la possibilità di operare in network con altri professionisti per giungere alla migliore individuazione di strategie e soluzioni, tenendo conto delle peculiarità dei soggetti

Sordità?

Il 2020 è l’anno della prevenzione dell’udito Regalatevi il tempo per un controllo gratuito

Un impegno che consentirà anche di avere un’idea della situazione di come economia e impresa procedono nel nostro Paese...

«Con dinamiche diverse la nostra economia cerca di tenere il passo, con realtà che faticano e altre meno. Il nostro compito è anche quello di lavorare perchè i problemi o le scelte non diventino criticità. L’investimento che abbiamo fatto come P. Bianchi & Associati è quello di restare comunque radicati ad Alessandria e di affidarci nel tempo a professionalità giovani e intraprendenti che sappiano affinare competenze e capacità, anche in relazione al mutare delle condizioni economiche e sociali. E questo può fare la differenza».

Identità alessandrina significa anche accompagnare il cammino dei Grigi...

«Questione di cuore, che si tramanda di generazione in generazione. Stare vicini a squadra e società per quel che rappresentano è un fatto che mi porto dentro. Lo faceva mio nonno e lo ha fatto mio padre. Io ho aggiunto, con grande piacere un’esperienza dirigenziale intensa e avvincente che ha portato anche alla salvezza della società, dopo periodi nebulosi e turbolenti e al passaggio nelle mani di un presidente affidabile e appassionato come Luca Di Masi. Così alla domenica io posso fare solo e semplicemente il tifoso».

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GRUPPO

IMQ

I NOSTRI GIOVANI

MICHELA AMISANO

L’ORSO IN CASA I Venerdì 31 gennaio 2020

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Sergio Roci allena la formazione Under 12 Un gruppo maturo pronto al prossimo salto uesta settimana riflettori puntati sulla formazione Under 12 di Mister Sergio Roci e del suo collaboratore Federico Rasero.

Q

«Sono qui da quattro anni. Il mio percorso è cominciato attraverso il tirocinio formativo per l’Università di Torino. Al termine di questo periodo, il Responsabile Nereo Omero mi ha proposto di finire la stagione come collaboratore dell’U13. Sono stato poi confermato come collaboratore Tecnico della stessa categoria con Mister Altieri.

L’anno successivo sono diventato primo Mister della categoria U10. Quest’anno invece Omero e il Coordinatore Tecnico del Settore Giovanile Corrado Buonagrazia mi hanno dato la possibilità di allenare l’U12 2008, il secondo anno di Esordienti. Sono molto soddisfatto perché sento la loro fiducia nei miei confronti».

Parliamo dei suoi ragazzi…

«La maggior parte di loro faceva già parte dell’U11 la scorsa stagione, a cui si sono aggiunti due nuovi ingressi, un attaccante e un play, che si sono integrati perfettamente nel gruppo. A gennaio è arrivato anche un giocatore di fascia e questo perché il prossimo anno la squadra affronterà il campionato U13 Giovanissimi sperimentali con le squadre professionistiche di serie A e B e dovrà farsi trovare pronta per quel tipo di competizione. Ora abbiamo due alternative in tutti i ruoli. Il gruppo è maturo e mi segue. Eseguono bene le proposte che gli vengono presentate negli allenamenti, anche dal punto di vista cognitivo, hanno una buona intensità, sia fisica sia mentale. E’ un gruppo simpatico, con il quale ho un bel rapporto.

In alcuni momenti cerco di smorzare la tensione, per

UNDER 12 CALCI evitare lo stress che può incidere negativamente sulle prestazioni dei ragazzi».

Su quali principi avete lavorato nella prima parte della stagione e su cosa lavorerete nei prossimi mesi?

«Dal momento che i ragazzi avevano già interiorizzato i nostri principi dello scorso anno, abbiamo potuto dare continuità al nostro lavoro, consolidandolo. In fase di possesso palla, stiamo migliorando la co-

struzione dal basso e abbiamo iniziato a far partecipare gli esterni alla manovra e, quando riusciamo a superare il primo pressing degli avversari, stiamo allenando il mantenimento del pallone. Continuiamo perciò a consolidare il possesso palla per permetterci un giusto affondo per concretizzare».

Che tipo di campionato disputate?

«Il sabato giochiamo il campionato provinciale sottoleva, contro squadre formate da ragazzi del 2007, suddiviso in fase autunnale e fase primaverile. In questo periodo le gare sono sospese per la pausa invernale e riprenderemo il 22 febbraio.

L’anno di differenza con i nostri avversari spesso si fa sentire dal

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Venerdì 31 gennaio 2020 I L’ORSO IN CASA

O VERO

punto di vista fisico. A livello di comunque sono talmente intelgioco invece siamo superiori e ligenti che seguono entrambi. questo tende a sopperire al gap Questa fascia d’età è particolare fisico. Affrontiamo formazioni perché stanno crescendo ed è come il Calcio Novese, il Castelnecessario seguirli molto. Vanno lazzo, la Don Bosco, il G.S. Orti, inquadrati e bisogna cercare di l’Asca, il Solero e i Boys Calcio far focalizzare la loro attenzione di Ovada. La domenica invece sulla partita dal momento in affrontiamo i test match con cui entrano nel centro sportivo società professionistiche pari dove si va a giocare. L’obiettivo leva di serie A, B, Lega Pro o in questo senso è che riescano squadre dilettantistiche di ima pensare solo al compito sporportante lignaggio. Gli avversari tivo per il periodo in cui sono hanno tanta intensità e provano dentro la competizione». a giocare a calcio costruendo Federico Rasero. dal basso e così ci hanno per- In basso, Roci con Cosa si aspetta dalla sua messo di identificare i nostri di- i suoi ragazzi squadra per questa stagiofetti e lavorare per migliorarli. ne?

Ad esempio, a inizio anno un «Le aspettative sono di consolinostro difetto era subire il pressing alto e dare e dare continuità dal punto di vista grazie a questi confronti ci siamo potuti tecnico-tattico a quello che abbiamo proallenare e rinforzare il concetto di pressing posto tra ottobre e novembre. Quando parultra offensivo». tecipiamo ai tornei vorrei far bella figura, mantenendo alta l’intensità e la qualità Chi è il suo collaboratore e com’è il vodel gioco. Dimostrare che con la nostra stro rapporto con la squadra? metodologia si può competere con tutte le «Il mio collaboratore è Federico Rasero squadre a livello qualitativo. E vorrei che col quale non avevo mai lavorato in preriuscissero a trovare la qualità che serve cedenza, ma c’è sempre stato un buon diaper affrontare al meglio il prossimo camlogo, dal momento che la scorsa stagione pionato. Prima di concludere volevo fare io allenavo l’U10 e lui l’U9 e, giocando enun grande in bocca al lupo a Federico (Ratrambi a 7, c’è sempre stato un confronto sero ndr.) che ha avuto un problema di tra noi. Abbiamo legato molto. Ci confronsalute, ora sta meglio, ma dovrà stare lontiamo parecchio, cerco di lasciargli spazio tano dal campo ancora per un po’ di tempo. e ha condotto anche qualche gara. I ragazzi E noi lo aspettiamo!»

I NOSTRI GIOVANI

L’ORSO IN CASA I VenerdÏ 31 gennaio 2020

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LA FORMAZIONE UNDER 12 2019/2020

LE CLASSIFICHE DEI GIOVANI ORSI UNDER 17

BERRETTI Novara Lecco Giana E. Renate Como Monza Alessandria Pro Patria Pro Vercelli Gozzano

25/1/2020 Lecco - Alessandria Giana E. - Gozzano Renate - Monza Pro Vercelli - Novara Como - Pro Patria

1/2/2020 Alessandria - Como Monza - Giana E. Gozzano - Lecco Pro Patria - Pro Vercelli Novara - Renate

30 28 23 23 17 17 15 13 8 6

2-0 2-2 2-0 1-1 1-2

Renate Monza Novara Lecco Giana E. Pro Patria Alessandria Gozzano Como Pro Vercelli Olbia Pergolettese

26/1/2020 Pro Vercelli - Lecco Renate - Como Pro Patria - Gozzano Novara - Monza Giana E. - Olbia Alessandria - Pergolet.

2/2/2020 Lecco - Alessandria Como - Pro Patria Gozzano - Giana E. Olbia - Novara Monza - Pro Vercelli Pergolettese - Renate

UNDER 16 34 33 32 25 23 22 17 14 11 10 9 2

1-2 2-1 2-0 2-2 5-1 1-0

Monza Vicenza Novara Padova Giana E. Pergolettese Alessandria Pro Patria Gozzano Arzignano Sudtirol

UNDER 15 21 19 17 17 15 14 13 13 12 8 2

Pro Vercelli Novara Renate Monza Alessandria Lecco Olbia Pro Patria Giana E. Como Pergolettese Gozzano

26/1/2020 Giana E. - Alessandria 5 - 1 Gozzano - Arzignano 2 - 0 Monza - Padova 3-0 Novara - Sudtirol 2-1 Pergolettese - Pro Patria 1 - 1 Riposa Vicenza

26/1/2020 Pro Vercelli - Lecco Renate - Como Pro Patria - Gozzano Novara - Monza Giana E. - Olbia Alessandria - Pergolet.

2/2/2020 Novara - Alessandria Pergolettese - Arzignano Monza - Pro Patria Giana E. - Padova Vicenza - Sudtirol Riposa Gozzano

2/2/2020 Lecco - Alessandria Como - Pro Patria Gozzano - Giana E. Olbia - Novara Monza - Pro Vercelli Pergolettese - Renate

36 32 32 25 19 17 17 17 14 11 10 6

0-0 2-0 3-2 2-0 1-2 2-0

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IN VETRINA

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