Orso in casa n 8 201617

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 8 VENERDÌ 2 DICEMBRE 2016

IL PUNTO

Tutti per i Grigi

L’AVVERSARIO

Viterbese, luci e ombre

Un passo avanti DIETRO LE QUINTE

La passione al servizio dei media

LO SPONSOR

I NOSTRI GIOVANI

L’Under 14 di Augusto De Bartolo

Foto A.M.

Bimauto, tradizione e solidità

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L’ORSOINCASA

Venerdì 2 dicembre 2016

SOMMARIO

6 IL PUNTO

8 L’AVVERSARIO

18 LO SPONSOR

20 I NOSTRI GIOVANI L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 94 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 2 dicembre 2016

PRESIDENTE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

di Luca Di Masi l’editoriale

UNA SETTIMANA DI PASSIONE

C

i accingiamo a vivere 3 partite in 8 giorni, la domenica alle 16.30, con le laziali Viterbese e Lupa Roma, inframezzate dalla trasferta di Renate giovedì alle 14.30.

Le prime due squadre, due grandi rivelazioni di questa prima metà del campionato. La terza ha appena sconfitto la nostra rivale numero uno, la Cremonese. Viterbese con la seconda miglior difesa del girone dopo di noi, Renate in piena zona playoff ed imbattuta in casa.

Torna domenica a sedere in panchina il nostro mister Piero Braglia, valore fondamentale ed insostituibile per i nostri ragazzi in campo; prenderà il posto del braccio destro Mauro Isetto, vero amuleto nelle gare in cui è stato in panchina.

Dovremo essere lucidi, cinici e coraggiosi per uscire a testa alta da questa settimana di passione. Domenica 11 avremo fatto un pezzo di strada in più, tutti insieme.

Attendo con trepidazione e quel pizzico di ottimismo e grande fiducia nei nostri undici in campo. E nei nostri tifosi sugli spalti. Due partite in casa da tutto esaurito ed una da giocare a Meda “in casa” per vicinanza e giorno festivo... tre tappe fondamentali per la difesa ed il rafforzamento del primato. La parentesi del minimo stagio-

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione

nale contro la Carrarese deve invertirsi in questa settimana e creare una bolgia che faccia fare ai nostri ragazzi più punti possibili sul campo. E già l’onda Grigia di Prato promette più che bene.

Ricordiamoci sempre che sostenere, e lo dico con grande consapevolezza, vuol dire sostenere tutti. Perché un gruppo, e questo il nostro spogliatoio lo sa bene, è fatto di 21 elementi, tutti inclusi. E anche sugli spalti se si tifa Grigi, si tifa per 21 giocatori e non per qualcuno in meno, perché tutti hanno, stanno dando e daranno un contributo fondamentale per cercare di raggiungere il nostro obiettivo. Obiettivo di tutti e non di tutti meno qualcuno.

Perché avere a cuore la maglia e lottare, e vivere per questa maglia, vuol dire rendere impossibile la vita agli avversari e non più difficile a quelli che questa maglia indossano. E anche solo il pensiero negativo per me è difficilmente comprensibile.

Si parte insieme, si lotta insieme e si arriva tutti insieme. Non uno di meno.

Domenica, come sempre, se sei innamorato dei Grigi, non è che devi esserci, ci sei!!

Quindi sciarpe, voce, cappelli e... Fooooooorza Grigi!!

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Foto di Francesco Barilaro, Mario Coscarella, Ilaria Cutuli, Tony Frisina, A.M., Ivano Panarello, Serena Russello

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RETI IL BOMBER GRIGIO Pablo Gonzalez

il girone A

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LA CLASSIFICA Alessandria allunga, ecco il Livorno Squadra

Alessandria

Punti

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Cremonese Arezzo

Viterbese Giana Erminio Olbia

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Tuttocuoio

Carrarese

Pro Piacenza Pontedera

Lupa Roma

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PUNTI VENDITA BOOKING SHOW • Tabaccheria Maxi Via Gramsci 46, Alessandria • Tabaccheria Rovereto Spalto Rovereto 25, Alessandria • Tabaccheria Malagrino Corso C. Marx 44, Alessandria • Gruppo Anteprima Piazza Garibaldi 40, Alessandria, 0131 250600 • S.O.M.S. Oviglio, Grigi Club “Gino Armano” Via XX Settembre 30, Oviglio (AL) - 347 4165122 • Amici del Calcetto, presso Circolo Dopolavoro Solvay Via Genova 117, Spinetta Marengo (AL) • D Viaggi, piazza Repubblica 3, Novi Ligure (AL) • Roby Viaggi, c/o Centro Comm. Monferrato “BENNET” SS 31 Villanova Monferrato (AL) • Agenzia Intralot, via Palestro 22, Acqui Terme (AL)

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Pistoiese - Renate (3/12 - ore 14,30) (3/12 - ore 16,30) Cremonese - Prato Tuttocuoio - Livorno (3/12 - ore 20,30) Alessandria - Viterbese (ore 16,30) Carrarese - Olbia (ore 16,30) Giana Erminio - Pontedera (ore 16,30) Piacenza - Racing Roma (ore 16,30) Arezzo - Lupa Roma (ore 16,30) Como - Pro Piacenza (ore 20,30) Robur Siena - Lucchese (ore 20,30)

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16A GIORNATA Domenica 4 dicembre 2016

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17A GIORNATA Mercoledì 7 dicembre 2016 Livorno - Piacenza (ore 14,30) Lupa Roma - Cromo (ore 14,30) Olbia - Pistoiese (ore 14,30) Pro Piacenza - Giana Erminio (ore 16,30) Racing Roma - Tuttocuoio (ore 16,30) Pontedera - Carrarese (ore 20,30) Prato - Arezzo (ore 20,30) Renate - Alessandria (8/12 - ore 14,30) Lucchese - Cremonese (8/12 - ore 14,30) Viterbese - Robur Siena (8/12 - ore 14,30)

STADIO MOCCAGATTA (VIA BELLINI) • Venerdì 2 dicembre: dalle 17 alle 19 • Sabato 3 dicembre: dalle 9,30 alle 12 e dalle 15,30 alle 19 • Domenica 4 dicembre: dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 fino al termine del 1° tempo

PREZZI DI VENDITA (comprensivi di diritti di prevendita) Tribuna Vip € 100 - Tribuna Centrale Numerata € 35, ridotto € 24 Tribuna Laterale € 30, ridotto € 21 - Parterre € 18, ridotto € 14 Rettilineo € 14, ridotto € 10 - Curva Nord € 10, ridotto € 7.

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Venerdì 2 dicembre 2016

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il punto di Tino Pastorino

NELL’ULTIMO TURNO RISULTATI FAVOREVOLI PER L’ALESSANDRIA: OLTRE ALLA VITTORIA DI PRATO, LA CLAMOROSA SCONFITTA DELLA CREMONESE E IL DOPPIO PARI DI AREzzO E LIVORNO

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istanze ristabilite, anzi aumentate: sono bastate 2 partite per portare a 6 i punti di vantaggio sulla diretta antagonista per la promozione. La Cremonese a Como, sotto di 2 gol, aveva trovato l’improvviso ed insperato apporto di Scappini (2 gol in 3 minuti) per evitare la sconfitta mentre domenica scorsa il capitano Brighenti ha calciato fuori un rigore dopo 6 minuti e la partita ha preso una piega imprevista con Fofana e Baldassin (Lupa Roma) sugli scudi. Questa volta non è bastato Stanco per il momentaneo pareggio.

Nell’ultimo turno hanno giocato tutti per i Grigi. In verità si è iniziato da venerdì con il settimo risultato utile della Giana che ha fermato sullo 0-0 l’Arezzo; domenica un ritrovato Pontedera ha fatto vedere i “sorci verdi” al Livorno che ha pareggiato solo con l’ingresso di Maritato. Evitato, a meno di un quarto d’ora dalla fine, un clamoroso k.o. casalingo. hanno saputo tenere il passo della capolista il Piacenza, che ha vinto l’inedita stracittadina e la Viterbese, tornata a cogliere i 3 punti dopo un mese e mezzo.

Emiliani al quinto posto e laziali al sesto in coabitazione con il Renate, fermato in casa dal Siena.

Olbia e Lucchese agganciano i play off grazie anche al calo del Como che va avanti in Coppa Italia ma non vince in campionato dal 16 ottobre. I rossoneri toscani hanno reagito bene al punto di penalizzazione comminato in settimana, regolando la Pistoiese in un derby sempre sentito e , soprattutto, ritrovando il gol di Forte.

In coda è sempre sfida a 2 per evitare la retrocessione: protagoniste Racing Roma e Prato, ovvero i peggiori attacchi del girone (10 gol segnati per entrambe) e, manco a dirlo, le peggiori difese (29 i gol subiti dai lanieri, 28 quelli dei gialloblu). I play out vanno osservati da quota 17 (Carrarese) a quota 13 (Lupa Roma): riguardano ora 6 squadre racchiuse in 4 punti.

LE PANCHINE

Fino ad oggi sono 4 gli avvicendamenti nel girone A

PRATO: dal 27 settembre Malotti è subentrato ad Acori; dal 8 novembre Monaco ha sostituito Malotti

LUPA ROMA: dall’11 ottobre Maurizi ha rilevato Di Michele; dal 7 novembre è stato richiamato Di Michele.

TUTTI PER I GRIGI Cremonese, sconfitta im per Livorno e Arezzo. Si QUATTRO PARTITE AL GIRO DI BOA. GLI IMPEGNI DEI NOSTRI DIRETTI AVVERSARI 16a GIORNATA Arezzo - Lupa Roma Cremonese - Prato Tuttocuoio - Livorno

17a GIORNATA Livorno - Piacenza Lucchese - Cremonese Prato - Arezzo 18a GIORNATA Arezzo - Viterbese Cremonese - Livorno 19a GIORNATA Livorno - Pistoiese Olbia - Arezzo Racing Roma - Cremonese In grassetto gli scontri diretti

MARCATORI (Girone A) 13 Gonzalez (Alessandria) 9 Forte (Lucchese) 8 Bocalon (Alessandria) Brighenti (Cremonese) Marzeglia (Renate) 7 Bruno (Giana) Santini (Pontedera) 6 Capello (Olbia) Marano e Neglia (Viterbese) Pesenti (Pro Piacenza) 5 Cellini (Livorno) Marotta (Siena) Moscardelli e Polidori (Arezzo) Razzitti (Piacenza) Rovini (Pistoiese) Shekiladze (Tuttocuoio)

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hANNO SAPUTO TENERE IL PASSO DELLA CAPOLISTA IL PIACENzA, ChE hA VINTO L’INEDITA STRACITTADINA E LA VITERBESE, TORNATA A COGLIERE I 3 PUNTI DOPO UN MESE E MEzzO

mprevista. Solo un pari fa sotto il Piacenza

Andrea Brighenti: rigore sbagliato La 15A giornata in cifre

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ESPULSI (record stagionale) Calabrese (Racing Roma) Sane (Pro Piacenza) Titone (Piacenza) Neuton (Pistoiese) De Feo (Lucchese) Videtta (Pontedera) Borghese (Livorno)

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RIGORE ASSEGNATO sbagliato da Brighenti (Cremonese)

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DOPPIETTA Marano (Viterbese)

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MINUTI il tempo impiegato da Maritato (Livorno) per segnare dal suo ingresso in campo

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GOL - IL CAPOCANNONIERE Gonzalez (Alessandria)

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opo il fallimento del 2004, il calcio a Viterbo ha potuto sopravvivere grazie al “Lodo Petrucci” che ha permesso l’iscrizione della squadra alla serie C2. Il club retrocede tra i dilettanti nel 2008 e subisce un nuovo fallimento nel 2013 per cui è costretto a rinunciare alla serie D. Nel corso dell’estate la Castrense (di proprietà della famiglia Camilli) trasferisce il titolo sportivo da Grotte di Castro a Viterbo: la Viterbese Castrense riparte così dal campionato di Eccellenza che vince nel 2014.

Nuovamente in serie D, perde i play off contro il Taranto nella stagione successiva mentre nel 2016 vince il girone e sale in Lega Pro dopo essersi anche aggiudicato lo scudetto della serie D (battuto in finale il Piacenza).

LA SOCIETÀ Piero Camilli, già “patron” del Grosseto, è il proprietario nonché Presidente Onorario. I figli sono ai vertici societari: Vincenzo ricopre la carica di Presidente e il fratello Luciano è il Vice. Vincenzo Minguzzi è il Direttore Sportivo: già collaboratore di Camilli a Grosseto, dove è stato uno degli artefici della promozione in serie B.

L’ALLENATORE Da quest’anno siede in panchina Giovanni Cornacchini (nella foto), di Fano, classe 1965.

Da calciatore è stato un prolifico bomber in serie B e, soprattutto, in serie C (5 volte capocannoniere a Fano, Perugia e Piacenza). ha giocato in serie A con le maglie di Milan e Vicenza. In serie B lo ricordiamo a Bologna e Padova. Da mister ha guidato, tra le altre, il Canavese, il Fano, la Fermana, la Civitanovese e l’Ancona, dove è rimasto per 3 stagioni (2013-2016) vincendo il campionato di serie D. Modulo tattico maggiormente utilizzato: 4-4-2 ed in qualche caso è stata utilizzata la difesa a 5. Domenica scorsa squadra schierata con il 4-3-3.

IL CAMPIONATO Sesto posto con 23 punti: 6 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte.

Sono 18 i gol segnati (12, 6 a testa, dalla coppia Marano-Neglia). Sono 13 le reti subite, seconda miglior difesa del girone.

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foto Facebook: Viterbese calcio Fanpage

l’avversario di Tino Pastorino

PIERO CAMILLI, GIà “PATRON” DEL GROSSETO, è IL PROPRIETARIO NONChé PRESIDENTE ONORARIO. I FIGLI SONO AI VERTICI SOCIETARI: VINCENzO è PRESIDENTE E IL FRATELLO LUCIANO è IL VICE

VITERBESE, LUCI E OMBRE Una partenza sprint poi la flessione Ottimo l’inizio di stagione con 9 partite senza sconfitte e record di imbattibilità per il portiere Iannarilli. Poi 4 sconfitte in 6 giornate ne hanno ridimensionato la classifica.

Domenica scorsa è ritornata alla vittoria che mancava dal 9 ottobre (3-0 al Pontedera).

In trasferta solo una volta i tre punti (0-1 sulla Lupa Roma), poi 3 pari e altrettante sconfitte (Pistoia, Lucca e Piacenza, sponda Pro). Solo 4 le reti messe a segno, lontano dal “Rocchi”.

IL MERCATO Sono rimasti in 12 tra i protagonisti del ritorno nel calcio professionistico e di questi, in 3 (il capitano Scardala, Pacciardi e Neglia) sono alla terza stagione in maglia gialloblu.

Tra gli innesti più importanti c’è il portiere Iannarilli, reduce da un’ottima stagione a Pistoia e a lungo imbattuto in questo scorcio di campionato. In difesa sono arrivati l’esperto Mallus dall’Ancona, Varutti dal Rimini, Celiento dal Napoli (era a Siena). A centrocampo danno una mano all’argentino Cuffa (5 stagioni a Padova in serie B, al rientro dopo un turno di squalifica), l’italo canadese Cruciani, ex Benevento, Marano, ex Casertana, Cen-

ciarelli arrivato da Teramo oltre a Cardore, in prestito dall’Entella (era a Martina Franca).

In attacco, confermati l’uruguaiano Invernizzi e Bernardo oltre al trequartista Neglia, ecco il senegalese Diop dal Torino (lo scorso anno alla Juve Stabia) e Sforzini, ex Pavia ma attualmente infortunato.

LA ROSA Portieri: 1 Iannarilli (90), 22 Pini (97), 12 Micheli (97). Difensori: 2 Mallus (82), 3 Pacciardi (95), 5 Dierna (87), 6 Scardala (81), 13 Paolelli (97), 16 Fè (96), 23 Pandolfi (96), 26 Varutti (90), 31 Celiento (94). Centrocampisti: 4 Cruciani (86), 8 Cuffa (81), 10 Belcastro (91), 17 Cenciarelli (92), 18 Ansini (96), 24 Cardore (96), 25 Marano (90), 27Mazzolli (95). Attaccanti: 9 Invernizzi (81), 11 Diop (93), 14 Bernardo (86), 20 Neglia (91).

COSÌ IN CAMPO DOMENICA SCORSA Viterbese C. – Carrarese 2-1 (2-1) marcatori: Marsili al 8’, Marano al 31’ e al 44’. Viterbese (4-3-3): Iannarilli; Pacciardi, Mallus, Dierna, Celiento; Marano (dal 87’ Belcastro), Cardore, Cenciarelli; Diop, Invernizzi (dal 76’ Varutti), Neglia.

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L’ORSOINCASA

è IL PRIMO INCONTRO TRA ALESSANDRIA E VITERBESE, MA SONO TANTI GLI EX: IN PANChINA, DA IACOLINO A LOJACONO. IN CAMPO DI PROSPERO, CALIFANO, PACI

di Sergio Giovanelli www.museogrigio.it

LA PRIMA VOLTA DEI LAZIALI Mai una partita ma tanti “doppi ex” Venerdì 2 dicembre 2016

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unga e travagliata la storia di una squadra, la Viterbese, che nel corso della sua secolare storia (è nata nel 1908) è arrivata al massimo a giocare in serie C. Questa di Lega Pro è la tredicesima stagione che i gialloblu disputano in terza Serie dopo l’esordio avvenuto nel 1945-46.

Ma nel 1948 la serie C svanì. Di quella non positiva stagione rimane solo la curiosità delle tre presenze (11 l’anno dopo in Promozione) di un ventenne romano cresciuto nella Lazio, tale Alessandro (Sandro) Ciotti che di lì a qualche anno passerà dall’altra parte della barricata e diventerà “IL” radiocronista di calcio grazie alla sua inimitabile voce e il modo quasi poetico di raccontare le partite.

Intanto la Viterbese sprofonda e ad un certo punto si fonde con il Tuscania per restare a galla. La C la rivedrà soltanto nel 1970 ma solo per tre stagioni e poi ancora una volta qualche anno più tardi. Bisognerà attendere il 1995 per averla di nuovo in C. Nel frattempo, nel pieno di una delle tante crisi societarie compaiono due nomi noti: henrique Omar Sivori e Tito Stagno. L’ex “Cabezon” e il giornalista Rai (presto uscito dai radar calcistici) allestirono una squadra composta soprattutto da giovani argentini sconosciuti importati per l’occasione. Il risultato fu deludente e si chiuse dopo una sola annata con la discesa in Promozione.

Nella seconda metà degli anni ‘90 tra C1 e C2 la Viterbese comincia ad assaporare il gusto dei campionati professionistici, prima di essere investita dal ciclone Gaucci; il patron del Perugia acquistò la società gialloblu per farne un’accademia. Non appena arrivato esonerò l’allenatore Iacolino e rivoluzionò la squadra. L’anno dopo per un breve periodo affidò la guida tecnica della squadra a Carolina Morace, l’ex stella del calcio femminile. In quella stagione, ad onor del vero, rischiò pure di essere promossa in B, perdendo nei playoff con l’Ascoli.

Dopo l’esperienza Gaucci arrivò il fallimento del 2004 ammortizzato dall’applicazione del “lodo Petrucci” che permise l’iscrizione alla C2. Il successivo fallimento, datato 2013 vede la scomparsa della squadra locale, ma la Castrense, di proprietà della famiglia Camilli (già proprietaria del Grosseto) rileva il titolo sportivo e sposta la sede nella città laziale.

Oggi la Viterbese Castrense tenta la scalata a quelle categorie mai visitate finora.

Gli incroci tra Alessandria e Viterbo sono solo indiretti e si creano grazie a venti gio-

Sandro Ciotti Ha giocato nella Viterbese nel 1948

Carolina Morace Prima donna ad allenare una squadra professionistica maschile.

Era il 1999 catori e tre allenatori.

Partiamo da questi ultimi: uno lo abbiamo già citato ed è Salvatore Iacolino. Il secondo è Ramon Francisco Lojacono che intraprese la carriera di tecnico quando ancora giocava nei Grigi. Guidò dalla panchina la Viterbese nel vittorioso campionato di Promozione Laziale e per parte del successivo torneo interregionale (l’attuale Serie D) prima di lasciare il posto a Giuseppe Petrelli. Il record della prima donna allenatore tra i professionisti resterà sempre legato alla Viterbese e a Carolina Morace. Ma la Morace, in panchina, resisterà poco: al suo posto Giorgio Roselli, altro mister che ha legato parte della sua carriera ai Grigi sia come giocatore che come allenatore. Anche Roselli non finirà la stagione rilevato a sua volta da Stringara.

I cosiddetti “Doppi Ex”, come detto, sono venti e sono per la maggior parte atleti di secondo piano che non hanno inciso nella storia dell’Alessandria.

Il primo in ordine di tempo è Ranieri Valdirosa, un centromediano messosi in luce proprio nella Viterbese nel 1945-46. Arrivò ad Alessandria nell’estate del 1947 e giocò una sola volta in maglia grigia: a Torino in JuventusAlessandria 6-1.

Sul finire degli anni ‘60 diversi giocatori passarono da una squadra all’altra. Nel 1970 il terzino Lorenzo Piacentini e il mediano Pasquale Di Giovanni lasciarono Alessandria per trasferirsi a Viterbo. Di Giovanni indossò il gialloblu solo per una stagione, Piacentini dopo l’anno in C tornò nel 1972-73 con la squadra in D. La sua carriera incrociò quella di un ventenne viterbese, Sergio Di Prospero, ala sinistra di buone prospettive che l’anno successivo approdò alla corte di Ballacci.

Vinse con i Grigi il torneo 1973-74 giocando sette partite e segnando un unico gol, quello del 2-0 contro il Clodiasottomarina alla trentatreesima giornata in quella che fu l’ultima vittoria del torneo e, in pratica, partita che virtualmente decretò la promozione alessandrina. Tornato alla soglia dei trent’anni nella sua Viterbo diede un bel contributo alla squadra. A tutt’oggi Di Prospero, con 167 partite e 58 gol è ancora nei primi posti tra i fedelissimi gialloblu.

Come non ricordare Gianni Califano, bomber di razza con una carriera lunghissima fatta di 422 partite e 150 reti in C1, una stagione abbondante ad Alessandria, una scarsa a Viterbo. Come lui Roberto Paci, nei grigi per un torneo a 19 anni, poi ultimo campionato in gialloblu a 37. In mezzo tanta Lucchese.

Destino abbastanza simile anche per Riky Di Bin, scuola Toro, arrivato sulle rive del Tanaro a 22 anni e presto ripartito. Ebbe gli ultimi scampoli di carriera professionistica nelle tre stagioni disputate a Viterbo.

Luca Marcato dopo una buona carriera fatta di A (poca) e B (tanta), a trent’anni scende in C: nel 1995 è a Viterbo, poi Livorno e Pisa per finire in grigio.

C’è poi un gruppo di doppi ex che ha frequentato il Moccagatta negli anni bui: qualcuno in D altri, addirittura, in Eccellenza: Boccolini, Lispi, Ribecco, Anderson. Anche zappella ha fatto parte dell’Alessandria che ha disputato (e vinto) il campionato di serie D. Federico Balestri è certamente un attaccante di “categoria”: è andato in doppia cifra in quasi tutti i tornei disputati in Serie D. Anche ad Alessandria ha mantenuto la media: 12 gol in 26 partite. ha fallito solo a Viterbo: non ha mai segnato malgrado le 18 presenze.

Infine l’unico ancora in attività tra i professionisti: Davide Baiocco. Il centrocampista si fermò a Viterbo nel novembre 1998, giusto in tempo per passare dalla C2 alla C1. L’anno dopo sfiorò la promozione in B. In maglia grigia giostrò solo una mezza stagione nel 2014-15, ma molti lo rimpiangono ancora.

dietro le quinte di Gigi Poggio

AMISANO: “TRA NEwS, FOTO, SOCIAL, TABELLINI, SETTORE GIOVANILE, IL TEMPO NON BASTA MAI”.

PASTORINO: “QUI NELL’ALESSANDRIA hO ChIUSO UN CERChIO, DOPO ANNI DI RADIO E TV”

L’ORSOINCASA 10 Venerdì 2 dicembre 2016

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Michela Amisano auto di Stefano Toti sfreccia nella notte. Michela, al suo fianco, col pc sulle ginocchia, sceglie con Mauro le foto appena arrivate dal fotografo locale: “Questa va bene per la copertina, con quest’altra potremmo farci un header”, concordano. Intanto, sul telefono di Gigi, arriva la mail di Tino con il commento alla giornata del campionato, pronta per essere pubblicata sul sito.

In estrema sintesi, ecco uno dei tanti quadri del lavoro dell’Ufficio Stampa dell’Alessandria Calcio, preso sulla strada del ritorno da Prato, dopo la vittoria di domenica scorsa.

Scene come questa si ripetono da anni, con ricordi che s’intrecciano e ogni tanto fa piacere riprendere, per capire da dove si arriva e quanta strada è stata fatta: il freddo di Venezia, le lacrime in Tim Cup, i salti in tribuna stampa per i gol fatti o le occasioni mancate, le facce lunghe di certi ritorni con la strada che sembra non finire mai.

Il tempo della settimana si consuma veloce dal dopo partita alla distinta da scrivere la domenica successiva, nel primo ufficio della sede, entrando a destra, mentre il Moccagatta si riempie di gente e ti sembra di sentirla arrivare, tifoso dopo tifoso. Gesti che si ripetono, consuetudini che si sono diventate quasi un mestiere. Il nostro comune denominatore è ovviamente la passione per il Grigio, sedimentata da anni di nomi e volti, ansie e patimenti. Ognuno, oggi nel suo ruolo, ha portato qualcosa di questo vissuto e lo ha come affinato al servizio dei Grigi.

“Qui nell’Alessandria ho chiuso un cerchio confessa Tino Pastorino, vent’anni tra radio e tv a raccontare calcio, senza dimenticare una felicissima parentesi da dirigente nella squadra del paese natale, con successi e promozioni -. Nel nostro Ufficio Stampa mi sono ricavato un ruolo che mi piace e mi stimola. Sono arrivato quattro anni fa e il mio lavoro si limitava molto al pre e al post partita: tre distinte differenti da impostare e poi i tagli delle immagini da fare e poi spedire alla piattaforma che seguiva la vecchia C2, prima di Sportube. Poi con l’evolu-

LA PASSIONE AL SER L’Ufficio Stampa dell’Aless

Tino Pastorino e Michela Amisano in tribuna stampa, al Moccagatta zione della politica editoriale della società e, in particolare, la creazione del nostro magazine, il mio lavoro si è concentrato anche sulle schede tecniche degli avversari, sull’esame del girone A e di tutti gli altri della Lega Pro, qualche incursione nella serie D, senza dimenticare il materiale che

produco per il sito. La mia Bibbia è l’Almanacco Panini ma sarebbe lungo spiegare come e quando riesco a sistematizzare tutte le notizie e le curiosità. Il fatto è che tutto mi appassiona tanto e questo basta e avanza”.

Michela Amisano interviene sul prepartita, ricordando con orgoglio la semifinale di Torino, col Milan, in Tim Cup. “Non è stato semplice, quella sera, scrivere la distinta e sapere poi che quel foglio l’avrebbero letto in tanti e per di più famosi, in tribuna e in tribuna stampa. Lì, ho avuto la percezione di quanta strada avessi (e avessimo) fatto in questi anni, dai miei primi momenti Grigi, nei mesi del Centenario, con il count down realizzato per il sito, 100 giorni prima del 18 febbraio al mio impegno di adesso, tanto variegato quanto duttile, dalle foto da caricare, alle news da scrivere, dalla pagine social, alla cura della comunicazione del settore giovanile, tutto con l’ansia del tempo che corre e le notizie non possono diventare vecchie”.

A proposito di Centenario, Mauro Risciglione,

11

L’ORSOINCASA

Venerdì 2 dicembre 2016

POGGIO: “L’INTESA è PARI ALLA PASSIONE. CONTATTI CONTINUI TRA NOI E LA SOCIETà”.

RISCIGLIONE: “QUANTI RICORDI, QUANTE EMOzIONI, QUANTI GOL PERSI, IN QUESTI SETTE ANNI”

Tino Pastorino, Mauro Risciglione e Gigi Poggio, nell’emozionante esperienza di San Siro

VIZIO DEI MEDIA sandria Calcio mente grafica dell’ufficio, è giusto saperlo, è il creatore del marchio del Centenario. E’ arrivato all’Ufficio Stampa l’anno di Sarri e da allora non ha più smesso. “La partita la gioco un po’ anch’io; solo che di solito i gol me li perdo. Su e giù dalla scale per dare un’occhiata alla sala ospitality e, prima, dell’avvio a riordinare il traffico di giornalisti e operatori: ci vuole tanto fiato e... sangue freddo ma - è giusto dirlo - dai colleghi sempre e solo complimenti, ospiti compresi, anche di categoria superiore”.

Come comunicano tra loro quelli dell’Ufficio Stampa? Come si determina la ripartizione di ruoli e lavoro? L’intesa è pari alla passione.

Contatti continui, con occhio e orecchio alle indicazioni e le necessità della società e ai tempi della settimana, tra impegni extra campo, allenamenti, ospitate radiotelevisive, occhiate del mister... fiutando l’aria che tira.

Telefonate e mail che si rincorrono, a ogni ora: meglio capirsi ed evitare errori. Una telefonata o un sms in più non guastano mai.

Tutto sul filo delle ore, tra giornali da chiudere, interviste al campo, aggiornamenti da fornire

Sul prato di Marassi e sopra, a Torino, si prepara la distinta per Alessandria-Milan ai colleghi.

“Un lavoro che non si ferma ma un gran bel lavoro, nel segno di una filosofia aziendale che t’impone tempi e modi che non potrebbero essere diversi” dice Michela Amisano.

“Di che stoffa siamo fatti - aggiunge Mauro Risciglione - l’abbiamo visto in Tim Cup

dove l’assedio dei media e le scadenze da rispettare sono stati un banco di prova straordinario, senza nemmeno sentire la fatica, aggiungo. Organizzare in una settimana una partita contro il Milan, con 110 giornalisti, 45 fotografi, 120 tecnici tv, in uno stadio a 100 km. dal nostro e con una capienza 6 volte quella del Mocca, è stata una sfida vinta che ci riempie di orgoglio. E il giusto premio è stato vivere la sera del 1° marzo, seduto a bordo campo a San Siro: mi sentivo, quasi, arrivato”.

E Tino Pastorino si ferma a pochi passi: “A me è bastato arrivare al tunnel del sottopassaggio del Meazza. Ma chi dice che non ci si possa tornare...?”

E’ mezzanotte, la strada da Prato l’abbiamo quasi bruciata sulla ‘Totimobile’, mentre Michela esulta e dichiara trionfante: “Fatto tabellino, inseriti i risultati, aggiornata classifica e marcatori...” Alessandriacalcio.it. a poche ore dalla fine della partita, è puntuale come un orologio svizzero. La domenica è finita ma l’Ufficio Stampa dei Grigi domani non riposa di sicuro... e nemmeno martedì...

MANUEL FISCHNALLER L’ORSO INCASA

foto A.M.

tredici domande a di Gigi Poggio

PABLO GONZALEZ Nato a

Data di nascita

Stato civile

Prima società

Hai sempre giocato in questo ruolo

Squadra del cuore

Momento top della carriera

Avversario o compagno che ha fatto più carriera

Mister più importante Passatempo

Venerdì 2 dicembre 2016

Tandil (Argentina)

28 maggio 1985

Sposato

Grupo Universitario di Tandil

Ho cominciato come portiere Racing Club

L’esordio nella Primera Division in Argentina

Diego Simeone Mario Gambini

Stare in famiglia

Attrice preferita

Julia Roberts

Musica preferita

Quella argentina... la cumbia

Attore preferito

L’ORSOINCASA 14

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15 L’ORSOINCASA

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Venerdì 2 dicembre 2016

correva l’anno di Gigi Poggio

CERAFOGLI RESTA PRESIDENTE. MARIO FARA RIFONDA L’ORGANICO. GIAMPIERO GhIO è IL NUOVO MISTER. ARRIVANO GREGUCCI, CAMOLESE E CANzANESE E TORNA SCARRONE

L’ORSOINCASA

16

Venerdì 2 dicembre 2016

‘82: I GRIGI DI GHIO E L’ULTIMA PARTITA DI TONI COLOMBO Dopo la retrocessione si riparte con forza

L

a retrocessione in C2, in quel giugno dell’82, è vissuta ben più di un semplice insuccesso sportivo. L’epilogo della stagione, infatti, mette in discussione scelte e strategie della società, forse - ma questo è senno del poi - condizionata dagli orientamenti... e dagli umori di Dino Ballacci, troppo carismatico e cocciuto per ascoltare piazza e dirigenza anche nei molti momenti critici del campionato.

Scendere di categoria, poi, è anche un problema di natura economica, considerando che molti giocatori non sono più riproponibili per un’altra stagione. Il presidente Cerafogli e i soci hanno ben chiara la situazione: servono soldi e idee. Le condizioni per andare avanti ci sono ma c’è bisogno di energie nuove. E poi c’è il problema della stadio, a detta degli stessi dirigenti Grigi, bisognoso di qualcosa in più di semplici interventi di manutenzione. L’appello viene raccolto prontamente dall’amministrazione comunale che inserisce quelli al Moccatta in una serie di lavori che dovrebbero trasformare Alessandria. E’ Natale Vazzana, assessore ai Servizi Sociali, a illustrare in quei giorni le linee di sviluppo di una città che deve diventare più vivibile e più a misura d’uomo. A parte i sogni di qualcuno che immagina un posteggio sotto Piazza Matteotti, gli orientamenti convergono su atti utili a risolvere il problema di aria e acqua con moderni sistemi di depurazione, a creare nuovo verde e nuove zone a traffico limitato, a realizzare nuovi servizi decentrati nelle periferie e a allestire un’area commerciale sul sito della Borsalino, di cui sta per essere approvato il progetto di demolizione, col trasferimento della fabbrica a Spinetta Marengo.

Mentre Alessandria festeggia la vittoria nel Mundial spagnolo, invadendo strade e fon-

Alfredo Canzanese.

22 presenze, 6 gol

Pier Paolo Scarrone.

97 presenze, 15 gol

tane, come per molte estati della storia Grigia più o meno recente, si scatena il balletto di nomi di tecnici e giocatori, per non parlare dei “si dice” su nuovi soci che potrebbero entare a far parte della società. In realtà, poco cambia. Solo Michele Sandroni, indomito difensore di Ballacci, getta la spugna. Cerafogli resta presidente e, accanto a lui, gli altri alessandrini suoi compagni di viaggio che affidano a Mario Fara il compito di rifondare l’organico. Giampiero Ghio, uscito a pieni voti dal corso di Coverciano, è il nuovo mister. Fara gli mette a disposizione un organico o, meglio, un mix in cui si trova davvero di tutto, da giocatori qualità certe e, comunque, solo da valorizzare come Camolese, Gregucci e Tomasoni a onesti comprimari che faranno il proprio dovere senza incantare.

Ghio, tanto determinato quanto presentuoso, lavora duro fin dal ritiro di Fraconalto. Sorveglia ogni minimo particolare, dall’alimentazione agli atteggiamenti. Le cronache di allora lo definiscono “sergente di ferro” e certe definizioni fanno un po’ ridere, soprattutto se si pensa ai risultati della sua gestione. La squadra stenta, fin dalla Coppa Italia e Ghio reclama rinforzi. Ai primi di settembre arriva l’attaccante Canzanese che troverà ben presto, per i suoi atteggiamenti anticonformisti, il modo per diventare un idolo della tifoseria.

La partenza in campionato conferma vizi e virtù dell’organico. Ghio, secondo il suo credo tattico, imposta una squadra che se la gioca a viso aperto con ogni avversario.

Difesa alta e atteggiamento spregiudicato fanno divertire tifosi... e avversari, con la squadra che rischia sovente più del dovuto esponendo la difesa a imbucate clamorose.

Alla quinta giornata, i Grigi perdono a Tortona già la seconda partita di campionato. La squadra macina gioco con generosità ma si espone a rischi inauditi. Servono correttivi e questa è opinione unanime ma il problema è individuare dove, fermi restando che Ghio ha idee sue e sembra irremovibile sulla necessità di cambiare qualcosa in corsa. Ci penserà il ritorno di Paolino Scarrone in Grigio a mettere a posto tante cose. Insieme al portiere Lorenzotti, Scarrone costituisce il movimento più significativo del mercato

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Venerdì 2 dicembre 2016

L’ULTIMA DOMENICA DI DICEMBRE, CONVINTI DI FARE IL COLPACCIO, SI VA A CASALE. MA VINCONO I NEROSTELLATI E ANCORA UNA VOLTA GhIO TORNA IN DISCUSSIONE

L’Alessandria 1982/83 - Serie C2 Giampiero Ghio seduto al centro e poco più in la Toni Colombo che diventa il secondo.

L’Alessandria ha per la prima volta lo sponsor sulla maglia. www.museogrigio.it.

di ottobre. Scarrone, fascia da capitano e numero 8 sulla schiena, esordisce il 31 ottobre e conduce i suoi a un’utilissima vittoria col Civitavecchia, siglata da una doppietta del centravanti Spinella, uno dei giovani più interessanti della formazione Grigia. Per un grande che arriva, ce n’è uno che se ne va o, meglio, cambia ruolo. Quella col Civitavecchia è infatti l’ultima apparizione di Toni Colombo nelle vesti di calciatore. In panchina in quella circostanza, Colombo annuncia l’addio al calcio giocato nei giorni seguenti: per lui, la società individua un nuovo ruolo come secondo di Ghio. La vittoria col Civitavecchia porta qualche illusione di troppo. Nonostante l’inserimento di Scarrone sia riuscito a portare equilibrio alla manovra, la squadra di Ghio procede sempre a balzi, vittima dell’inesperienza di molti dei suoi giocatori. Il gioco fluisce a fatica e le vittorie maturano più grazie ad azioni dei singoli che alla qualità della manovra. La classifica però volge al positivo; in casa i Grigi, tra novembre ai dicembre fanno decisamente bene, regolando di seguito Cerretese, Lucchese e Montecatini. Canzanese mostra le proprie qualità, Monzani sulla fascia offre qualità e quantità, Gregucci portato al centro della difesa, acquista e infonde sicurezza.

Per queste ragioni, pur con la società e l’allenatore perennemente sull’orlo della crisi di nervi, si viaggia verso Casale, l’ultima domenica di dicembre convinti di fare il colpaccio.

Non sarà così al termine di un derby pur giocato con animo e cattiveria. Vincono i nerostellati e ancora una volta Ghio torna in discussione.

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L’ORSOINCASA 18 Venerdì 2 dicembre 2016

P

arlare di Bimauto è semplice se ti capita di farlo nella grande sede di via Roberto Di Ferro, luminosa e piena com’è di gente che va e viene.

Vetture e mezzi commerciali sono lì nel grande salone della filiale e sarà semplice dare un’occhiata, chiedere un’informazione, scambiare quattro chiacchiere con il personale. Proprio al centro del grande salone, lavora Serena Demezzi responsabile marketing di Bimauto dal novembre del 2015.

“Un’esperienza intensa e molto gratificante per me e un grande impegno quotidiano a migliorarmi. Qui in Bimauto mi occupo di eventi e rapporti con gli sponsor, oltre che dei rapporti con la casa madre. E’ un lavoro appassionante in un’azienda che ha grandi tradizioni ma che nel tempo ha sempre saputo guardarsi attorno, parlando coi giovani, orientandosi verso il mondo dello sport e questo spiega anche la partnership con l’Alessandria Calcio”.

Vale a dire? “I Grigi sono il fatto nuovo di questa città. Lo sono per i risultati che hanno fatto da grande traino, per come si pone la società e per l’attenzione che ha riscosso con questa nuova strategia di marketing e comunicazione. Un’operatore commerciale o un imprenditore non possono non essere consapevoli di questa realtà e Bimauto ha colto quest’opportunità. Il marchio Volkswagen in città non aveva una sua presenza e quale migliore occasione potevamo cogliere se non maturare questa collaborazione con un brand come quello dell’Alessandria che lega insieme elementi diversi che poi portano ad avere visibilità e attenzione?... E l’abbiamo fatto”.

BIMAUTO TRADIZIONE E SOLIDITÀ Volkswagen e Grigi, bra Volkswagen è, per definizione, tradizione e solidità. Come si muove però l’azienda in un contesto come quello alessandrino a volte un po’ diffidente? “Gli alessandrini ne capiscono di auto. Arrivano da noi già preparati,

chiedono, verificano; si vede che hanno già le loro idee e noi cerchiamo di accompagnarli nelle scelte, sapendo che poi è proprio il marchio Volkswagen che fa la differenza”.

Dalle vetture ai veicoli commerciali, privati,

“GLI ALESSANDRINI NE CAPISCONO DI AUTO. ARRIVANO GIà PREPARATI, ChIEDONO, VERIFICANO; SI CAPISCE ChE hANNO LE IDEE ChIARE E NOI LI VOGLIAMO SODDISFATTI”

19 L’ORSOINCASA

Venerdì 2 dicembre 2016

Serena Demezzi con Josè Altafini, testimonial Bimauto. A sinistra, la nuova Tiguan prima di Alessandria-Cremonese. In basso nella pagina accanto, l’ampio autosalone

nd vincenti

aziende con l’opportunità delle flotte e poi le km 0: decliniamo l’universo Bimauto.

“Dalla Up alla Polo alla Golf e fino alla nuova Passat, vettura dell’anno 2015, parliamo di proposte che sono di per sè uniche, perchè pur rivolgendosi a segmenti e target di pubblico diverso, portano con sè il marchio di qualità e affidabilità della Volkswagen che è uno solo, inconfondibile”.

Senza dimenticare la Tiguan... “L’innovazione fatta auto per design e prestazioni. Una vettura che segna davvero quanto Volkswagen guardi avanti”.

Ma Volkswagen è anche veicoli industriali e commerciali... “Caddy è ormai un must del settore, un mezzo che fa da riferimento e ha molti tentativi di imitazione per la sua assoluta funzionalità. Poi c’è Amarok, altra

veicolo, altro target, altro mondo ma anche grande affidabilità e successo”.

Stiamo completando il giro ma come non parlare della vostra sinergia col privato e quindi dell’opportunità delle flotte? “Le aziende hanno strategie in continua evoluzione e vanno diversificando le proprie politiche anche nell’utilizzo dei mezzi. Dotarsi di una flotta cioè di un parco vetture da acquisire a condizioni particolari è strategico ed estremamente conveniente. E per noi un’ulteriore opportunità di lavoro”.

Poi c’è l’usato... “Garantito con Das weltauto che mette a disposizione soluzioni pratiche, sicure e convenienti testate da Volkswagen”.

Che dire? “Nulla, venito solo a trovarci: Bimauto alle porte di Alessandria”.

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L’ORSOINCASA 20 Venerdì 2 dicembre 2016

Q

uesta settimana riflettori puntati sulla formazione Under 14 di Mister Augusto De Bartolo e del suo secondo Massimo Battistella.

Mister, per lei primo anno ad Alessandria. Ci parli di lei e delle sue precedenti esperienze… “Io sono molisano, di San Martino in Pensilis, a pochi chilometri da Termoli. Sono cresciuto calcisticamente nel Termoli. Fin da quando giocavo avevo l’indole di aiutare la squadra in campo e, qualche volta, mi è capitato di occuparmi della Scuola Calcio.

Ho così deciso di provare ad accedere al corso per allenatori Uefa B una volta trasferitomi a Milano per lavoro, non pensavo di potere entrare: è una provincia molto grande e infatti al primo tentativo non ci sono riuscito per una manciata di punti. La seconda volta invece ce l’ho fatta. A questo corso ha partecipato anche Esteban Cambiasso, che ha voluto frequentare il corso di attività di base pur potendo accedere subito a quello successivo. Lui era al suo ultimo anno di Inter e questo è stato sicuramente un valore aggiunto del corso, perché ho potuto confrontarmi con un giocatore che stava vivendo la realtà del calcio di quel momento”.

E dopo il corso… “A me piace molto lavorare con i più giovani perché, quando ero ragazzo, avrei voluto essere aiutato e seguito, proprio come accade qui all’Alessandria. Dopo il corso ho avuto il primo approccio con la panchina con il Santa Rita, una piccola associazione dilettantistica di Milano. Ho accettato ed è stata un’esperienza molto positiva. Dopo il Santa Rita ho allenato una formazione di Allievi provinciali a San Basilio Milano 3. Abbiamo fatto molto bene, la squadra ha avuto una grande evoluzione sul campo e al termine della stagione eravamo molto felici delle nostre prestazioni. È stata una stagione ricca di soddisfazioni.

Nella primavera dello stesso anno siamo venuti a disputare un’amichevole con i 2000 e sono rimasto colpito e affascinato dal centro sportivo, dalla storia del club che si respirava e da questi colori… non nego che dentro di me ho pensato che sarebbe stato bello avere un’esperienza in un settore giovanile professionistico come quello Grigio”.

E infatti poi è accaduto sul serio… “Il primo contatto è avvenuto a fine maggio scorso ed è stato inaspettato. Ho avuto poi modo di conoscere il Responsabile Nereo Omero, a cui sono seguiti un paio di colloqui. Dal momento che con la squadra precedente avevo cominciato a preparare clip di videoanalisi, ho potuto mostrargli alcuni brevi filmati del mio metodo di lavoro e lui è rimasto positivamente impressionato. Sono poi stato

I RAGAZZI AL CENTRO DI TUTTO L’Under 14 di Augusto De Bartolo Augusto De Bartolo e in alto, Alessandria-Inter in un’immagine di Emilù Nizzo ricontattato dal Coordinatore Tecnico Stefano Alfero e ci siamo incontrati al Moccagatta, dove il confronto tecnico/tattico è proseguito sino alla intesa finale. Quando sono uscito ero davvero felice e soddisfatto. Per me questo è un punto di partenza importante”.

Primo anno tra i professionisti: quale l’aspetto più significativo per lei? “Vorrei premettere che, dal punto di vista metodologico, sono un autodidatta. Ho iniziato il mio percorso da solo, perché ero affascinato e interessato a questa tematica. Qui sposiamo una linea ben precisa e comune, diamo massima importanza a tempi di gioco e di recupero, spazio e numero di giocatori in ogni esercitazione, con l’obiettivo sempre ben preciso di far crescere giocatori che pensino e che

interpretino il calcio. Quello che mi mancava però era soprattutto la condivisione della metodologia. Ogni settimana tutti noi allenatori del Settore Giovanile ci incontriamo e possiamo confrontarci e condividere le nostre idee. Questo fornisce un riscontro sul proprio operato, idee nuove, più convinzione e più energia da trasmettere ai ragazzi”.

Parliamo ora della sua squadra… “Per me i ragazzi sono importantissimi, sono al centro dei miei pensieri ogni giorno. Dedico tanto tempo a loro, non solo sul campo, ma anche per la programmazione delle sedute, per correggere eventuali errori e sottolineare dove si è fatto bene. Il segreto per essere un buon allenatore è stabilire un rapporto

“MI LEGO MOLTO AI RAGAzzI E CERCO DI FAR CAPIRE LORO ChE NON DEVONO PERDERE L’OCCASIONE DI CRESCERE SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA, IN UN LUOGO DOVE CI SONO PERSONE ChE INSEGNANO TANTO”

21 L’ORSOINCASA

Venerdì 2 dicembre 2016

di fiducia con la squadra. Questo riesci a farlo solo se metti al centro loro, tralasciando le ambizioni personali. Mi lego molto ai ragazzi e cerco di far capire loro che non devono perdere l’occasione di crescere sotto tutti i punti di vista, in un luogo dove ci sono persone che insegnano tanto sia per crescere sul campo, ma anche dal punto di vista personale”.

Com’è il suo rapporto con il resto dello staff? “Massimo Battistella è il mio secondo ed è il collaboratore più vicino a me sul campo. Ci siamo conosciuti durante Ales-

sandria-Teramo di Tim Cup ed è scattato subito un buon feeling. Lui è estremamente disponibile e prezioso nel lavoro con i ragazzi.

Rapporti eccellenti anche con Stefano Laguzzi e Maurizio Bovera, i Dirigenti Accompagnatori che svolgono un lavoro importantissimo. Lo staff è molto legato ai ragazzi e con loro il venerdì dopo l’ultimo allenamento facciamo un urlo “Adoss Grison”, che fa da ponte sino alla domenica quando ci ritroviamo per la partita. Urlo che ripetiamo prima di entrare in campo per caricarci”.

Che tipo di campionato affrontate? “Il nostro

è un campionato difficile perché affrontiamo sei squadre di serie A e B, come Milan, Inter e Atalanta oltre a quelle di Lega Pro. Coinvolge tre regioni: Piemonte Lombardia e Trentino Alto Adige. La scelta della società Alessandria è lungimirante perché è rivolta a preparare i ragazzi già al campionato dei Giovanissimi Nazionali, sia dal punto di vista della difficoltà, dell’intensità e della qualità del gioco”.

E’ soddisfatto dei progressi della sua formazione? “Sì, sono soddisfatto e sono convinto che la squadra continuerà a crescere molto perché hanno grossi margini di miglioramento. Con il passare dei mesi li immagino con una conoscenza del nostro modello di gioco già abbastanza approfondita e mi aspetto che siano sempre più consapevoli di potersela giocare con tutte le avversarie. La società ha scelto una via non facile, ma scontrarsi con le difficoltà serve a crescere. L’obiettivo fondamentale è che questi ragazzi siano pronti per affrontare il campionato dei Giovanissimi Nazionali”.

Prima di terminare la nostra intervista, un breve ricordo di Mister De Bartolo… “Nel mio percorso calcistico ho avuto un allenatore che mi ha segnato particolarmente ed era Vincenzo Cosco. E’ mancato due anni fa.

Ha avuto un forte impatto nella mia formazione di calciatore e personale. La mia prima vittoria con la formazione dei Giovanissimi Regionali in un campionato professionistico è stata a Busto Arsizio con la Pro Patria, una delle ultime squadre allenate da lui. E’ per me è stata un’emozione doppia”.

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L’ORSOINCASA 22

i nostri giovani di Michela Amisano

Foto Mauro Risciglione

Venerdì 2 dicembre 2016

Occhi puntati sull’Under 14 di Augusto De Bartolo (foto di Emilù Nizzo). In alto la Berretti di Fabio Rebuffi, a Parma il 10 dicembre

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23 L’ORSOINCASA

Venerdì 2 dicembre 2016 Campionato Berretti Cremonese Como Internazionale Torino FeralpiSalò Giana E. Albinoleffe Renate Alessandria Piacenza Lumezzane Sudtirol Parma Pro Piacenza

Risultati 26 novembre 2016 Albinoleffe - Torino Alessandria - Como FeralpiSalò - Parma Giana E. - Internazionale Lumezzane - Piacenza Pro Piacenza - Cremonese Sudtirol - Renate Prossimo turno 10 dicembre 2016 Internazionale - Albinoleffe Lumezzane - Giana E. Parma - Alessandria Piacenza - Cremonese Pro Piacenza - FeralpiSalò Renate - Como Torino - Sudtirol

25 23 23 22 18 16 13 13 10 10 9 9 8 4 2-1 2-4 2-1 1-3 1-2 0-2 0-1

Campionato Allievi U17 FeralpiSalò Como Albinoleffe Lumezzane Renate Alessandria Cremonese Pro Piacenza Sudtirol Giana E. Piacenza Olbia

Risultati 20 novembre 2016 Albinoleffe - Cremonese Como - Olbia Sudtirol - Piacenza Lumezzane - Alessandria Pro Piacenza - Giana E. Renate - FeralpiSalò

22 21 15 15 14 13 13 12 11 5 4 3

4-2 3-0 6-0 0-0 4-2 0-0

Prossimo turno 4 dicembre 2016 Alessandria - Renate FeralpiSalò - Sudtirol Giana E. - Carrarese Lumezzane - Cremonese Olbia - Albinoleffe Piacenza - Pro Piacenza

Il 2016 è l’anno della prevenzione dell’udito.

Sordità?

Campionato Giovanissimi U15 Como Cremonese Renate Giana E. Piacenza FeralpiSalò Sudtirol Lumezzane Pro Piacenza Alessandria Albinoleffe Olbia

Risultati 20 novembre 2016 Albinoleffe - Cremonese Como - Olbia Sudtirol - Piacenza Lumezzane - Alessandria Pro Piacenza - Giana E. Renate - FeralpiSalò

Prossimo turno 4 dicembre 2016 Alessandria - Renate FeralpiSalò - Sudtirol Giana E. - Carrarese Lumezzane - Cremonese Olbia - Albinoleffe Piacenza - Pro Piacenza

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