L'Orso in casa n.13

L’ORSOINCASA ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 - N. 13 - MARTEDÌ 30 GIUGNO 2020

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Martedì 30 giugno 2020 I l’oRSo iN caSa

gigi Poggio

l’iNTeRViSTa

giochiamocela!

Le parole di Luca Di Masi alla vigilia del debutto dei Grigi nei play off. «Affrontiamo gli spareggi con fiducia, ottimismo e molta concentrazione»

oltiamo pagina e andiamo a giocarci questi play off con fiducia e ottimismo: lo sport serve anche ad allontanare i cattivi pensieri».

Così il Presidente dei Grigi, Luca Di Masi, fotografa la vigilia dell’ultima fase della stagione, dopo i mesi caratterizzati dalla tragica emergenza Covid-19. Lo sentiamo poche ore dopo la finale di Coppa Italia di Serie C tra Ternana e Juventus U23, il cui verdetto ha coinvolto anche l’Alessandria Calcio che, in virtù della vittoria dei bianconeri, salterà il turno previsto mercoledì 1° luglio e in considerazione della rinuncia della Pro Patria, si preparerà al match del 5 luglio contro il Robur Siena.

“V

Una ripresa senza la nostra gente...

«Parlo da tifoso, prima che da presidente e sono dispiaciuto che non si possa giocare con la nostra abituale cornice di pubblico, col suo calore e il suo entusiasmo. Al di là, di qualche privilegiato sui balconi (ride) saremo davvero soli ma l’opportunità è comunque ghiotta e noi siamo concentratissimi. I play off fanno sempre storia a sè; si appiattiscono i valori e le variabili sono infinite e tutte da prendere in considerazione, dagli infortuni alla casualità e alla fortuna. Meglio saperlo ed essere attrezzati, ma noi lo siamo e, in più, abbiamo già giocatori che hanno vissuto questi climi e queste situazioni e sanno come affrontarle».

In questi giorni, li ha visti in campo.

Come li ha trovati?

«Ho assistito a un paio di allenamenti e ho notato un bel clima, carico di voglia di far bene. Ho visto fiducia e molta concentrazione, con la consapevolezza che sarà una “coda” comunque appassionante L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 51 de ‘Il Piccolo’ di martedì 30 giugno 2020

per la natura stessa di questo minitorneo: tante partite, in pochi giorni e sfide “secche”».

Questi play off arrivano dopo un confronto molto serrato tra le diverse componenti del calcio che, è probabile, lavoreranno presto a una riforma che coinvolgerà anche la serie C. Lei che scenari prevede?

«La prossima stagione partirà con questo format: di questo sono certo. Poi è più che possibile che ci siano cambiamenti anche radicali. Fare previsioni mi pare prematuro ma di sicuro la necessità di una svolta in serie C è matura e ampiamente condivisa. Ora, in ogni caso, c’è da vivere questa bella esperienza dei play off e lì va il nostro pensiero e il nostro impegno, con tutta la forza e l’entusiasmo che abbiamo dentro!»

«Il calore del nostro pubblico ci mancherà»

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio - www.museogrigio.it

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

il PuNTo

TiNo PaSToRiNo

l’oRSo iN caSa I Martedì 30 giugno 2020

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Oggi prendono il via i play off. Con la vittoria in Coppa Italia della Juve U23, l’Alessandria passa direttamente al secondo turno: se la vedrà con il Siena el girone A, le società aventi diritto di partecipazione sono: Carrarese (seconda), Renate (terza), Pontedera (quarta ma rinunciataria), Alessandria (quinta), Robur Siena (sesta 1 punto di penalizzazione), Novara (settima), Albinoleffe (ottava), Arezzo (nona ma rinunciataria), Juventus U23 (decima), Pro Patria (undicesima per esito Coppa Italia ma rinunciataria).

La Juventus U23 vincitrice della Coppa Italia accede direttamente alla Fase Nazionale.

N

le daTe Play off del girone 1° Turno - Gara unica martedì 30 giugno 2° Turno - Gara unica domenica 5 luglio Play off fase nazionale 1° Turno - Gara unica giovedì 9 luglio 2° Turno - Gara unica lunedì 13 luglio Final Four Semifinali - Gara unica venerdì 17 luglio Finale - Gara unica mercoledì 22 luglio. gli abbiNameNTi del giRoNe a Primo turno fase del girone Alessandria-Pro Patria (rinunciataria) Robur Siena-Arezzo (rinunciataria) Novara-Albinoleffe In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari, avrà accesso al secondo turno play off del girone la squadra meglio classificata.

Nel secondo turno sarebbe entrato in gioco il Pontedera (quarto) che ha rinunciato e avrebbe incontrato la vincente di Novara-AlbinoLeffe che quindi accede direttamente alla Fase Nazionale.

L’Alessandria, con il miglior piazzamento in classifica, giocherà con il fattore campo contro la Robur Siena. La vincente accede alla Fase Nazionale. In caso di parità al termine dei 90’ regolamentari vale lo stesso criterio di passaggio del turno del primo turno.

Nel primo turno della Fase Nazionale il Renate (terzo) sarà testa di serie (fattore

di NuoVo iN c

coPeRTuRa TeleViSiVa Tutte le partite dei Play Off e dei Play Out verranno messe in onda, sul canale SERIE C TV (Eleven Sport). Gli orari di inizio delle gare verranno comunicati successivamente e saranno determinati anche in funzione delle esigenze audiovisive. Una gara per ciascun turno dei play off sarà trasmessa da Rai Sport in diretta o in differita: la scelta delle partite in onda sui canali Rai Sport verrà effettuata da quest’ultima, ma la Lega farà quanto possibile affinché

venga garantita la massima visibilità a tutte le associate che partecipano ai play off. gli oRaRi di TuTTe le PaRTiTe del PRimo TuRNo Martedì 30 giugno Novara - AlbinoLeffe, ore 20,30 Padova-Sambenedettese, ore 20,45 Catania - Virtus Francavilla, ore 20,30 Catanzaro - Teramo, ore 20,30 Mercoledì 1 luglio Ternana - Avellino, ore 20,30

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aRgomeNTo

Martedì 30 giugno 2020 I l’oRSo iN caSa

l’aVVeRSaRia

SieNa: SocieTà iN VeNdiTa ma PRoNTa agli SPaReggi

camPo campo) così come la vincitrice della Coppa Italia. cRiTeRio delle TeSTe di SeRie Nel primo turno della Fase Nazionale ci saranno cinque teste di serie ovvero le squadre classificate terze al termine della stagione, la vincitrice della Coppa Italia e la squadra meglio classificata tra quelle giunte dalla fase play off del girone. Gli accoppiamenti con le altre qualificate saranno decisi mediante sorteggio.

Nel secondo turno della Fase Nazionale sarà la volta della Carrarese (seconda) e testa di serie: il fattore campo vale anche per Reggio Audace e Bari oltre alla meglio classificata delle qualificate. Accoppiamenti sempre tramite sorteggio. Le quattro vincenti accedono alla Final Four.

Ricordiamo che in caso di parità al termine dei 90 minuti di gioco nella Fase del Girone passa il turno la squadra meglio classificata della Regular Season. Nella Fase Nazionale in caso di parità dopo i 90 minuti passa il turno la squadra “testa di serie”. Nella Final Four sono previsti tempi supplementari e calci di rigore.

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n punto di penalizzazione per irregolarità amministrative; società in vendita come confermato, sul sito ufficiale, dalla Presidentessa Anna Durio; mister Dal Canto carica la squadra che, a suo dire, può battere chiunque. Queste le premesse che riguardano il prossimo avversario in una sfida “secca” valevole all’accesso della Fase Nazionale. Dopo oltre 90 giorni di stop tutte le carte sono rimescolate ma i valori del sodalizio toscano sono piuttosto evidenti.

Lo schieramento prevede la difesa a 4 e il trequartista dietro alle punte.

Tra i pali il titolare è Confente, classe ’98, prestito del Chievo. Gli esterni difensivi sono il capitano D’Ambrosio (‘88) e Migliorelli (‘98) in prestito dall’Atalanta. Panizzi è il primo cambio dei laterali (19 presenze, 1 gol, 1542 minuti giocati). I centrali titolari sono il figlio d’arte Baroni (’98) in prestito dalla Fiorentina e l’uruguagio Buschiazzo (’96). Il cambio è Mir-

ko Romagnoli, classe ’98, 10 presenze con 685 minuti.

Il centrocampo è basato su Arrigoni (’94), Gerli (‘96) e l’energico marocchino Oukhadda (’99) in prestito dal Torino.

Ruotano, inoltre, l’ex Pro Vercelli Gladestony, brasiliano, classe 1993 e l’altro figlio d’arte Mattia Lombardo (’95) eccellente esecutore di calci di punizione.

Cesarini (’89) agisce alle spalle delle punte: Guidone (’86) centravanti da 1,90 e D’Auria (’96). In panchina, pronti all’utilizzo, gli esperti Guberti e Campagnacci.

Cesarini e Guidone sono i migliori realizzatori in stagione con 6 gol ciascuno: l’ex Pavia ha segnato l’ultimo a fine ottobre mentre l’ex Padova vanta due doppiette contro Alessandria e Olbia.

Per Arrigoni e D’Auria 5 le reti in stagione.

Per mister Dal Canto «Il Siena può battere chiunque»

amaRcoRd

SeRgio gioVaNelli

l’oRSo iN caSa I Martedì 30 giugno 2020

muSeo gRigio

come SaRebbeRo STaTe quelle SToRiche immagiNi a coloRi?

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estaurare le fotografie più rappresentative della storia lontana, e gloriosa, dell’Alessandria. Ma soprattutto migliorarle applicando il colore, per renderle più spettacolari. Museo Grigio nei giorni del lockdown ha iniziato un’opera di restyling del vasto archivio che va dalla fondazione del club sino agli anni Cinquanta. E lo sta facendo con l’ausilio di un autentico specialista del settore, Claudio Ciancarini di Roma.

Stagione 29/30: Juve-Alessandria

“Sono contento che piace quello che faccio – spiega Ciancarini – . In realtà, per me è un hobby ma un hobby programmato.

Ho lavorato una vita senza sosta, il mio vero lavoro era il commercialista”. Tecniche particolari Ciancarini non ne ha, usa photoshop e colora: è come un dono,

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vede i colori, come la musica che devi sentire dentro (“e io sono anche musicista” precisa) capisce quale colore usare.

E così Emanuele Bellingeri, il “l’albero di trasmissione” del motore di Museo Grigio, come si trattasse di gelose foto di famiglia (e in realtà lo sono) lo ha contattato dopo aver visto il suo modo di operare. “Davanti alle prime prove mi sono commosso – ci confessa Bellingeri –. Senza saperlo ha messo tutti i colori nei punti giusti. E mentre anch’io mi commuovo e vorrei farglieli gratis questi lavori, di contro gli amici di Museo Grigio mi pagherebbero il doppio solo per aver dato loro questa emozione”.

Mario Bocchio

gRigi e PlaY oFF

La formula degli spareggi in Serie C, introdotta nella stagione 1994/95, ha visto protagonista l’Alessandria otto volte, con una promozione in C1 ella stagione 1993-94 la Serie C introdusse i play-off. L’Alessandria vi ha preso parte otto volte: tre per la promozione dalla C2 alla C1 e cinque dalla C alla B. L’esordio dopo la C2 1999-2000. L’Alessandria seconda affronta il Meda che supera grazie al miglior piazzamento. Le due gare finirono in pareggio: 0-0 in Lombardia, 2-2 al Mocca. Poi la finale: il 3-2 del Giglio di Reggio Emilia che vendicò lo spareggio (non play-off) perso al Braglia di Modena.

Di nuovo play-off di C2 nel 2002. I Grigi affrontano la Sangiovannese con il vantaggio del ritorno in casa e della posizione di classifica. Vincono in Toscana 1-0 e basterebbe perdere con un gol di scarto per passare il turno. Ma non sarebbe da Grigi: che infatti cadono al Moccagatta per 3-0!

Si arriva al 2008-09. Dopo un buon terzo posto in C2 il playoff propone la sfida con l’Olbia. In Gallura i bianchi vincono 1-0 ed al Mocca un “Eurogoal” di Briano sblocca la situazione e regala il passaggio di turno ai grigi. Che perdono il doppio decisivo confronto con il Como.

Nel 2010-11, dopo una stagione terribile contrassegnata dalle malefatte del presidente Veltroni, l’Alessandria si piazza al terzo posto e per la prima volta si gioca la

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Festa a Reggio Emilia: si torna in C1

promozione in B. La Salernitana all’Arechi è costretta al pareggio dai ragazzi di Sarri.

Questa volta è l’arbitraggio decisamente infelice a spegnere i sogni dell’Orso. Con il senno di poi, meno male, vista la retrocessione per illecito arrivata subito dopo: assaporare la B e trovarsi in C2 sarebbe stato veramente troppo.

Nascono i play-off nazionali che raccolgono le otto migliori formazioni dei tre gironi. I Grigi esordiscono nel 2016 contro il Foggia.

La cavalcata in TIM Cup ha prosciugato le energie fisiche e mentali della squadra di

Gregucci che in Puglia perde 2-0.

Dal 2017 partecipano 28 squadre. L’Alessandria è nei play-off dopo il suicidio in campionato. La Casertana viene regolata con tranquillità, poi il sorteggio oppone il Lecce, altra favorita per il successo finale.

210’ equilibrati e i rigori premiano i Grigi.

Final-four a Firenze. In semifinale si batte la storica rivale Reggiana con il tradizionale 2-1.

La B ce la contende il Parma giunto fortunosamente in finale che la spunta, lasciando ancora l’Alessandria in Serie C. Nel 2017-18 i Grigi vincono la Coppa e accedono al terzo turno dove inscenano l’ennesimo psico-dramma mandrogno.

Bella vittoria in trasferta e quando basterebbe perdere con un gol di scarto per passare il turno si subisce un 1-3 casalingo che dice tutto.

Il 2018-19 vede i grigi qualificarsi per il rotto della cuffia ai danni del Pontedera sconfitto in casa propria alla penultima giornata e crollato nel turno conclusivo.

Primo turno in trasferta a Vercelli con i bianchi che vincono meritatamente.

I numeri. Otto partecipazioni con una promozione (in C1). Ventun partite giocate con sei vittorie e nove sconfitte. 22 reti segnate e 32 subite. Sul campo amico in otto gare due (Olbia nel 2009 e Casertana nel 2017) vittorie e quattro sconfitte.

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Martedì 30 giugno 2020 I l’oRSo iN caSa

gigi Poggio

14 domaNde a...

RaFFaele celia

Calabrese doc, nato nel 1999, comincia la carriera calcistica in attacco Il suo momento top è qui nei Grigi. Ama la playstation e la pasta alla gricia Dove sei nato Catanzaro Quando sei nato 4 marzo 1999 Il tuo stato civile Fidanzato La prima società in cui hai militato Il Montepaone Hai sempre giocato in questo ruolo Ho cominciato giocando attaccante di fascia La tua squadra del cuore Il Catanzaro Il momento “top” della tua carriera Qui nell’Alessadria, ma spero ne vengano altri Il tuo compagno che ha fatto più carriera Christian Kouame Il mister più importante della tua carriera Cristiano Scazzola Il tuo passatempo preferito La playstation e la lettura La tua attrice preferita Natalie Portman Il tuo attore preferito Leonardo Di Caprio

Raffaele

CELIA 21

La musica che più ti piace Musica pop e rap Il tuo piatto preferito La pasta alla gricia

MARTIGNAGO 7

Riccardo

Foto: Ilaria Cutuli

TRibuNa STamPa

gigi Poggio

l’oRSo iN caSa I Martedì 30 giugno 2020

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quaNdo i gRigi eRaNo uN FoRmaT

Nicola Pilotti, oggi corrispondente per La Gazzetta dello Sport, segue i Grigi da sempre, prima come tifoso, poi per TV e carta stampata gli schemi e suscitare, comunque, curiosità.

Cercai di trasferire quell’idea, ovviamente con le variazioni del caso, in una trasmissione che parlasse di calcio e dell’Alessandria».

icola Pilotti, oggi segue l’Alessandria per la Gazzetta dello Sport ma il suo percorso professionale e di vita accanto ai Grigi è decisamente lungo e tutto da raccontare. La lunga sosta imposta dal Covid 19 con tutto quello che inevitabilmente ha comportato ha aggiunto un tassello importante alla sua esperienza.

N

Tu come l’hai vissuta, Nicola?

«Come tutti, nel rispetto delle regole, facendo attenzione a disposizioni e protocolli. E’ stata una vicenda che ci ha segnato tutti quanti, facendoci pensare, senza dimenticare le abitudini quotidiane. Pensa solo a come si sono modificati gli strumenti e le modalità del lavoro nell’informazione e comprendi lo tsunami che ci è passato sopra».

Come pensi sarà tornare allo stadio?

«Sono felice che accada perche sarà un gran bel segnale, ma faccio fatica a pensare al calcio senza gente: manca un pezzo importante di tutto l’evento. In ogni caso, parlando di Nicola Pilotti giornalista, racconta -, come molti di noi giornalisti, ho ereditato in famiglia la passione per il calcio della nostra città. Il Moccagatta da bambino con mio padre e poi a salire con l’età. Tutti sapevano di questa empatia e questo mi ho portato alla mia prima collaborazione con Gisette, settimanale alessandrino che, negli anni ‘80, riuscì a ritagliarsi un discreto spazio e un certo consenso. Era una fase, puntualizza, di grande vivacità per la nostra città. Un organo d’informazione alternativo al Piccolo, aveva comunque un suo senso, anche solo per il taglio delle notizie o la rilevanza da dare a questo o quel fatto. E anche la redazione sportiva, di cui facevo parte, s’impose con una sua connotazione molto puntuale e definita».

Banale dirlo ma altra epoca...

«Anni diversi, pur in campionati affannosi in campo e fuori, c’era una passione sfrenata e fare giornalismo era persino divertente».

Con Gino Amisano

A Vercelli con Silvio Piola

Poi arriva la televisione...

«Fu Franco Capone a coinvolgermi, a dire il vero, verso l’85... ‘86. Franco ha fatto un po’ la storia della nostra emittenza locale, occorre dirlo. Presente ovunque, inserito negli ambienti giusti, curioso e tempestivo, s’inventò il telegionale a Telecity e poi pensò a una trasmissione settimanale sui Grigi che mi affidò, senza troppe esitazioni».

E lì nacque un genere, un format...

«Era l’epoca in cui ‘Il Processo del Lunedì’ aveva audience importanti. Biscardi sdoganò l’informazione urlata, quella senza mediazioni. Tutti contro tutti e, alla fine, vince chi la spara più grossa. A me quel genere piaceva perchè significava rompere

E in quell’epoca non mancavano nemmeno i personaggi...

«Amisano e Melani facevano impennare gli ascolti più di tutti. Tutti ricordano quella trasmissione in cui Renzo, non so se nella veste di mister o di direttore tecnico, si trovò almeno un centinaio di tifosi, sotto la sede di Telecity, in via Gramsci.

In molti avevano seguito la trasmissione in cui era stato ospite ed erano partiti da casa per dirgli in faccia cosa pensassero.

Altra epoca, è vero e, ripeto, molto divertente fare giornalismo. Io, poi, cercavo sempre di scatenare la polemica, anche inventandomi qualche personaggio, come il famoso Moggi della Lomellina, ospite fisso delle nostre trasmissioni, senza contare i molti colleghi che si avvicendavano in studio, liberi di dire la loro».

Episodi da raccontare?

«Infiniti. Uno, indimenticabile, quando un collega, in diretta, forse sorpreso dalla sua reazione, diede del contadino a Gino Amisano che voleva difendersi dall’accusa di essere troppo parsimonioso negli investimenti per la squadra. Oppure la scenata di Alberto Omodeo, allora Presidente della Valenzana, che, in sala stampa si rifiutò di rispondere alle mie domande, furioso per certe affermazioni sul suo conto, ascoltate durante la mia trasmissione. “Se c’è Pilotti, non parlo”, disse, perentorio e se ne andò...»

Un po’ di nostalgia?

«Certi personaggi erano la nostra fortuna, oltre che fonte inesauribile di notizie. Mi manca molto Alfredo Quaglia e la sua sconfinata conoscenza del calcio che mi permetteva di arrivare, a volte, prima di altri sulle news e sulle trattative. Poi certi racconti di Alfredo sul calcio e sugli uomini

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Martedì 30 giugno 2020 I l’oRSo iN caSa

Foto: Mauro Risciglione

Forse scopro l’acqua calda ma i social hanno modificato linguaggi ed equilibri.

Chiunque dice e scrive la sua e diventa una specie di oracolo. Saranno anche i tempi, non lo nego, ma il giornalismo non può appiattirsi e deve cercare strade nuove, senza rinnegare il passato, dove il confronto e, anche, lo scontro erano la base principale della dialettica. Però ti rubo un argomento.

Fammi dire qualcosa di Antonio Boiardi».

del calcio ti servivano anche come riferimento per le trasmissioni che, almeno le mie, facevano opinione e ascolti».

Tanto da avere svariati tentativi di imitazione, anche in sede locale...

«Certo ma anche oggi ne vedo in giro, in

altre emittenti e in altre località. Forse, il modello è un po’ logoro ma qui è opportuno anche fare una valutazione più approfondita».

Facciamola...

«Il mondo del giornalismo è un po’ in crisi.

Prego...

«Boiardi aveva le idee per fare grandi cose.

Fu il primo Presidente a immaginare qualcosa di diverso per comunicare l’identità dei Grigi e farne un valore. Non fu fortunato per le vicende negative della propria attività ma resto dell’idea che avrebbe potuto fare grandi cose».

E l’oggi?

«Tu sai che ho conosciuto molte dirigenze, lavorando per trovare soluzioni in momenti difficili, da Mastagni a Sangiovanni a Bianchi. Oggi Alessandria ha trovato un imprenditore serio e affidabile come Luca Di Masi e se lo deve tenere molto stretto. Per la solidità economica che può garantire a una società che, considerate le condizioni della nostra città, soprattutto oggi alle prese con difficoltà epocali, ingigantite dal Covid-19, ha margini di tranquilità e comunque prospettive ambiziose. Bisogna essere realisti e avere fiducia. Noi, poi, racconteremo tutto».

TABACCHERIA MALAGRINO RIVENDITA BIGLIETTI ALESSANDRIA CALCIO Corso Carlo Marx 44 • Alessandria

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lo SPoNSoR

gigi Poggio

l’oRSo iN caSa I Martedì 30 giugno 2020

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Beldent: odonotiatria all’avanguardia.

Di nuovo operativi dopo la dolorosa parentesi Covid-19 opo l’emergenza Covid-19, Beldent ha ripreso regolarmente la propria attività. «E’ stata una parentesi delicata per gli aspetti che tutti abbiamo conosciuto, - ci racconta il dottor Marco Bellanda -, in cui non ci siamo peraltro certo scordati dei nostri pazienti, a cui abbiamo fornito tutte le informazioni utili alla loro salute, pur con le terapie totalmente sospese. E oggi siamo nuovamente operativi, migliorando e ottimizzando procedure già in uso presso i nostri studi, lavorando nella massima sicurezza, dall’accoglienza con la misurazione della temperatura dei pazienti e il distanziamento in sala d’aspetto, all’igienizzazione degli ambienti, con locali espressamente dedicati alla vestizione e alla svestizione, dall’uso di maschere speciali e strumentazione costantemente sanificata, utilizzando sistemi e materiali diversi come il vapore a 180 gradi, la candeggina, l’alcool, il Napisan e la clorixidina. E ora ripartiamo - continua Bellanda - fedeli alla filosofia che, da tempo, ispira la mission di Beldent, legata alla necessità di ottimizzare le risorse e le competenze, condividendo attrezzature e strumentazioni, con crescente attenzione alla ricerca e alla definizione di nuove tecnologie e nuovi indirizzi terapeutici, diventati ormai un’opportunità imperdibile per il paziente, con l’imperativo di non fermarci, guardando sempre a ricerca e innovazione. Da anni, lavoriamo a un modello di cura in cui l’interazione tra discipline e scienze diverse come la biologia, la medicina e l’ingegneria possano consentirci di operare con un profilo elevato e all’avanguardia. E questo è il presupposto di OBMI che sta per OdontoBioMedIng, nato per utilizzare strumenti, dati e metodologie proprie di queste tre discipline, la biologia, la medicina l’ingegneria, appunto e metterle a disposizione dell’odontoiatria per individuare una terapia utile

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SaluTe e iNNoV

Marco Bellanda con il figlio Dario

alla cura del paziente. La biologia con l’utilizzo delle piastrine del paziente per la rigenerazione dei tessuti (brevetto BELDENT), la medicina con i controlli correlati alla malattia paradontale, l’ingegneria con la realizzazione delle protesi e l’uso di strumenti e materiali all’avanguardia sono solo tre delle innumerevoli applicazioni dei protocolli di OBMI».

Poi c’è la nuova frontiera del digitale...

«Indubbiamente, l’introduzione del digitale anche nel nostro ambito di lavoro ha aperto prospettive straordinarie -, conferma Bellanda -. Da tempo, ormai, noi di Beldent, parlando, per esempio, degli aspetti legati alla protesizzazione siamo in grado di ricostruire la situazione della bocca del paziente, esclusivamente con l’uso di una telecamera o, meglio, scanner intraorale, che, scansionandola, ci fornisce un’immagine tridimensionale fedelissima, della situazione in cui andremo ad agire. Operiamo dunque con garanzie di affidabilità totale, dal momento che il software che governa questa procedura agisce mediante una serie di specchi che con il “rimbalzo” della luce offrono una panoramica immediata ed estremamente dettagliata e in presa diretta della bocca, con il calcolo degli intervalli infradentali, evitando, tra l’altro, la prassi fastidiosa del calco che, per molti, è sempre una situazione per sgradevole. Di fatto, pochi attimi dopo, con la stampante laser collegata al dispositivo di ripresa abbiamo il dettaglio della bocca in tutti suoi parti-

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Martedì 30 giugno 2020 I l’oRSo iN caSa

colari, con margine di errore praticamente nulli e grande risparmio di tempo e risorse.

In questo caso, la tecnologia si rivela utile e conveniente».

Ma partendo dal presupposto che la salute della bocca condiziona notoriamente la situazione posturale da cui dipende poi, e sovente, il funzionamento del resto del corpo, voi come vi muovete?

«Esistono patologie che solo la cura dei denti può risolvere, così come può succedere che possa dolere un dente per un problema legato a un’altro organo. La scelta di Beldent, in tal senso, è quella di operare interagendo con osteopati, posturologi e fisioterapisti, seguendo un’impostazione che è diventata una filosofia trasversale del nostro studio e che mi piace definire Belness, proprio perchè abbraccia un’idea di salute in cui strumenti innovativi, tecnologie e approcci terapeutici possano risolvere i problemi dei nostri pazienti in maniera sollecita, efficace e trasparente. Senza riferimenti particolari a target economici ma pensando alla salute di chi, a vari livelli, ha bisogno di cure e interventi e, in questo caso, penso al lavoro di prevenzione che si può attuare con gli sportivi».

VaZioNe

Beldent ha avviato la propria attività da più di 10 anni e ormai la sua estensione abbraccia il nordovest, con odontoiatri che operano con i loro studi in

Sordità?

Il 2020 è l’anno della prevenzione dell’udito Regalatevi il tempo per un controllo gratuito

Piemonte, Lombardia e Liguria, mentre sono centralizzati alcuni servizi e condivisi protocolli e le apparecchiature, come la TAC o il microscopio intraoperatorio. Una varietà di attività che punta alla cura della persona...

«La nostra mission ormai è questa: coniugare trasparenza, ricerca e innovazione, con l’idea di proporre un’idea polispecialistica che sappia e possa accompagnare il paziente a trovare la cura più logica e innovativa alle sue patologie».

Ma oggi Beldent va anche a domicilio...

«E questo nello spirito di cui si diceva prima.

Intervenire in maniera tempestiva e puntuale, nei confronti di chi ha bisogno. Così abbiamo pensato di implementare un servizio che possa trasferirsi a casa dei pazienti o nelle case di riposo, utilizzando una valigia in cui sono sistemate tutte le attrezzature necessarie alle cure. E’ una soluzione a cui teniamo molto che pensiamo possa risolvere tante piccole criticità, prima che esse possano un problema serio».

Beldent storico partner dei Grigi...

«Questione di affetto e passione ma non solo. L’Alessandria è una realtà importante della nostra città. In questi anni ho visto impegno e voglia di fare bene, con il vanto di rappresentare qualcosa di importante per la città e gli alessandrini. E questa idea va sostenuta e accompagnata, Facendo, ognuno di noi, una piccola parte».

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a VolTe RiToRNaNo

La Lega impone lo stop al campionato. Festa per Lucchese, Pro Sesto, Mantova, Grosseto, Turris e Palermo che riassaporano il calcio professionistico erdetti definitivi tra i Dilettanti: per sei società si tratta di un ritorno nel professionismo mentre per tre, Campodarsego, Matelica e Bitonto è la storica prima volta.

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e Fermana. La cittadina, in provincia di Macerata, ha poco meno di 10mila abitanti.

In panchina Gianluca Colavitto arrivato alla sesta giornata, protagonista della rimonta nei confronti del Notaresco, da meno 9 a più 3 sugli abruzzesi.

girone a - luccheSe Fallimento la scorsa estate dopo la salvezza ai play out; sul campo il lungo duello con il Prato dopo un inizio stentato (4 punti nelle prime 6 giornate) ma la riscossa ha decretato una sola sconfitta nelle successive 19 partite. In panchina Francesco Monaco, già a Lucca da calciatore (una Coppa Italia di serie C e una promozione in serie B). Ha la miglior difesa del girone.

girone g - TuRRiS L’anno scorso seconda alla spalle del Bari.

Ora il ritorno in categoria che mancava dal 1998. Una sola sconfitta, tra l’altro casalinga, in 26 partite giocate. In panchina un tecnico esperto, Franco Fabiano, 61 anni che ha saputo dare il valore aggiunto al collettivo capitanato da Fabio Longo, classe 1987, 39 gol in 52 partite in maglia corallina.

girone b - PRo SeSTo Un ritorno dopo 10 anni con un fallimento e la ripartenza dalla Promozione. In panchina Francesco Parravicini, promosso dalla Juniores, cresciuto nel locale vivaio e con oltre 170 gare tra serie A e serie B. Il “Breda”, dove ha giocato la Primavera dell’Inter, torna nel calcio che conta. girone c - camPodaRSego Comune di 15mila abitanti nei pressi di Padova, in serie D dal 2015. Due secondi posti alle spalle di Virtus Verona e Venezia, la Coppa Italia di categoria nel 2018. In panchina Antonio Andreucci che la C l’aveva sfiorata a Como e a Trieste. Club fondato nel 1974, è stato in testa dalla prima giornata. girone d - maNToVa Mai era stato per tre stagioni consecutive tra i dilettanti. Dopo il fallimento del 2017, un quarto e un secondo posto ed ecco il ritorno di uno dei club ultracentenari.

La proprietà appartiene, dal 2018, alla famiglia Setti (Hellas Verona). Trittico offensivo delle meraviglie: Scotto (20 gol, 8 su rigore), Guccione (13), Altinier (11). L’unica rivale, il Fiorenzuola, indietro di 7 punti. Dirigenza coraggiosa che, con la squadra prima in classifica e imbattuta, ha esonerato Lucio Brando affidando la panchina al tandem Garzon-Cuffa.

Il Palermo di Roberto Floriano è di nuovo tra i professionisti

girone e - gRoSSeTo In serie B nel 2013; il fallimento nel 2017; la ripartenza dall’Eccellenza con due promozioni consecutive. Lungo il braccio di ferro con il Monterosi battuto di misura nello scontro diretto. In panchina Lamberto Magrini che già aveva portato tra i professionisti il Gavorrano. girone F - maTelica Finalmente, dopo tre secondi posti consecutivi alle spalle di Cesena, Vis Pesaro

girone h - biToNTo Cittadina un ad un quarto d’ora da Bari, ha vinto un girone considerato di ferro (Foggia, Sorrento, Casarano, Taranto, Brindisi, Andria, Nocerina). Mister Roberto Taurino ha dato alla squadra una caratteristica: difesa impenetrabile con 10 reti subite in 26 partite. Poi davanti ci pensa Patierno (20 gol, 8 su rigore) l’alter ego di Gigi Sotto del Mantova. girone i - PaleRmo E non poteva essere diversamente anche se dopo un inizio sfavillante (10 vittorie consecutive) c’è stato un calo comunque ben assorbito. Lasciato a 7 punti il Savoia di Carmine Parlato. Con un budget di gran lunga superiore alle altre società di serie D, il club rosanero ha potuto contare sull’ottimo lavoro del tecnico Rosario Pergolizzi che, con il Direttore Castagnini, ha pescato e, soprattutto, convinto giocatori di categoria superiore a scendere tra i Dilettanti.

Gigi Scotto festeggia a suon di gol il ritorno in Serie C del suo Mantova

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