L'Orso in casa n.11 2020/21

N. 11 | MARTEDÌ 2 FEBBRAIO 2021 foto Ilaria Cutuli

IL PUNTO Sorpassi e controsorpassi

L’AVVERSARIA Insidia Lecco, la mina vagante

IN PRIMO PIANO Moreno Longo: bentornato al Moccagatta

L’INTERVISTA Gazzi: le mie prime 100 in Grigio

ANNIVERSARIO Luca Di Masi, al timone dei Grigi da 8 anni

LO SPONSOR Piscine Virgillito.

I sogni diventano realtà

SVOLTA IN PANCHINA

LA GRANDE

OCCASIONE LA PARTITA

Martedì 3 febbraio 2021, ore 15 ALESSANDRIA-LECCO

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912

foto Ilaria Cutuli

2 FEBBRAIO 2021 | L’ORSO IN CASA | 3

I BOMBER DEL GIRONE A

10 Manconi (AlbinoLeffe, 1 rig.)

9 Galuppini (Renate, 4 rig.)

Infantino (Carrarese, 5 rig.)

8 Capogna (Lecco, 2 rig.)

Comi (Pro Vercelli, 1 rig.)

7 Bianchi (Lucchese, 2 rig.)

Boccardi (Grosseto) Eusepi (Alessandria, 2 rig.)

Gabrielloni (Como, 2 rig.)

Gatto M. (Como, 1 rig.)

6 Arrighini (Alessandria) De Respinis (Piacenza, 2 rig.)

Kabashi (Renate, 2 rig.)

Magrassi (Pontedera) Morello (Pergolettese) Rolando (Pro Vercelli, 4 rig.)

IL PUNTO / IL GIRONE A

Sorpassi e controsorpassi Tra Renate e Como nasce un interessante testa a testa: i lariani vincono lo scontro diretto, ma perdono a Pistoia tornando al secondo posto. Grigi e Pro Vercelli in agguato di TINO PASTORINO ■ E’ durato solo sei giorni il primato del Como battuto a Pistoia e subito scavalcato dal Renate che vince la sesta partita casalinga consecutiva. Se lunedì scorso il Como aveva saputo aspettare con pazienza l’avversario che, alla distanza, ha pagato l’inferiorità numerica (espulso Damonte), domenica scorsa i lariani hanno sciupato l’inverosimile in area avversaria e hanno fatto fare un’eccellente figura al portiere arancione Perucchini. Il calcio significa anche saper concretizzare il poco che hai a disposizione e i cambi di Riolfo sono stati de-

cisivi. Quando la fortuna ti volta le spalle, ecco che scatta una percentuale importante nella determinazione del risultato. Punto e a capo. Si riparte con quello che potrà essere il motivo ricorrente per il proseguo della stagione: sorpasso e controsorpasso.

Le inseguitrici non possono permettersi passi falsi: vincere, vincere e poi vedere cosa succede là sopra. Argomento, questo, che riguarda Alessandria e Pro Vercelli, le più accreditate e anche le più pericolose mentre Juventus, Lecco e Pro Patria pos-

sono essere indicate come le mine vaganti, capaci di rosicchiare qualche punto importante alle duellanti. E proprio da domani potremo esaminare le cartine tornasole: il calendario propone la trasferta della capolista a Vercelli mentre il Como se la vede con i bianconeri. Sono due partite con pronostico apertissimo. Il Renate è tornato a vincere ma ha faticato contro l’organizzato Grosseto: dopo il pari di Lucca e il ko di Como, ecco l’occasione per misurare la temperatura alla squadra di Diana. Lo stop del Como a Pistoia, dopo una serie utile di dodici partite con sei vittorie consecutive, fa riflettere sull’effettiva capacità nervosa dell’undici lariano che, in terra toscana, era privo di mister Gattuso, fermato da un malore nel corso dell’allenamento di venerdì e che lo ha costretto a seguire la partita da casa. La Juventus è l’avversario ideale per fare verifiche, sia di tenuta psicofisica sia di natura tattica: l’undici di Zauli ha potenziale per battere chiunque ma manca spesso di quell’amalgama dovuto ai continui “travasi” verso la prima squadra oltre che agli innesti di nuovi giocatori.

Partita delicata quella del Moccagatta: arriva il Lecco dei tanti ex, appena tornato alla vittoria dopo tre pareggi consecutivi e la sconfitta di Olbia. I blu celesti sono molto bravi a capitalizzare l’estro di Iocolano; i Grigi sanno perfettamente che la rincorsa passa solo attraverso i tre punti. E non solo quelli di mercoledì!

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pillole

La classifica

DALLA C

SERIE C GIRONE A Squadra Renate Como Alessandria Pro Vercelli Juventus U23 Lecco Pro Patria Pontedera Carrarese Pro Sesto AlbinoLeffe Grosseto Pistoiese Pergolettese Novara Olbia Giana Erminio Piacenza Livorno Lucchese

PT 45 43 37 36 33 33 32 31 30 29 29 28 25 22 22 22 19 18 17 16

G 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21 21

V 14 13 11 10 9 9 8 9 8 8 7 8 7 6 5 4 5 3 5 3

N 3 4 4 6 6 6 8 4 6 5 8 4 4 4 7 10 4 9 7 7

P 4 4 6 5 6 6 5 8 7 8 6 9 10 11 9 7 12 9 9 11

GF 36 31 29 28 30 28 20 22 21 20 21 23 20 26 24 20 18 26 22 21

GS 20 23 19 22 24 22 13 21 20 24 19 24 24 31 28 29 31 31 24 37

DR 16 8 10 6 6 6 7 1 1 -4 2 -1 -4 -5 -4 -9 -13 -5 -2 -16

I prossimi turni 22ª GIORNATA mercoledì 3 febbraio 2021 Pontedera-Carrarese mar. 2/2, ore 17,30 Pro Patria-Olbia ore 12,30 Pro Sesto-AlbinoLeffe ore 15,00 Alessandria-Lecco ore 15,00 Grosseto-Lucchese ore 15,00 Giana Erminio-Novara ore 15,00 Pergolettese-Pistoiese ore 15,00 Livorno-Piacenza ore 17,30 Pro Vercelli-Renate ore 17,30 Como-Juventus U23 ore 20,30

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23ª GIORNATA domenica 7 febbraio 2021 Novara-Alessandria Olbia-Pro Sesto Juventus U23-Livorno Grosseto-Pergolettese Giana Erminio-AlbinoLeffe Renate-Pontedera Pistoiese-Pro Patria Piacenza-Carrarese Lucchese-Pro Vercelli Lecco-Como

ore 12,30 ore 12,30 ore 15,00 ore 15,00 ore 15,00 ore 15,00 ore 15,00 ore 17,30 ore 17,30 ore 20,30

SIMONE SINI IN GRIGIO Origini milanesi, è nato a Sesto San Giovanni, compirà 29 anni il prossimo 9 aprile. Difensore di piede mancino, può essere utilizzato sia da centrale che da esterno. Cresciuto nel settore giovanile della Roma, ha esordito in serie A con la maglia del Lecce (prestito) nel 2010 a San Siro contro il Milan. Poi Bari, Livorno e Pro Vercelli in B; nel 2013 passa al Perugia (in comproprietà), in serie C, dove vince il campionato e la Supercoppa. Lo riscatta la Roma ma torna in prestito in Lega Pro, con il Pisa (allenato da Braglia prima e Pillon poi). Ancora due anni in B con la Virtus Entella (45 presenze e 2 gol) dopo essersi svincolato dai giallorossi. Altro biennale, questa volta con la Viterbese, in serie C (vince la Coppa Italia del 2019, dopo aver disputato le finali l’anno precedente contro l’Alessandria). Lo scorso campionato 13 partite e 1 gol con la Ternana.

Quest’anno 5 partite (da laterale sinistro) e 9 panchine con l’Ascoli in serie B. Ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili con presenze dalla Under 16 (esordio 26 febbraio 2008) sino alla Under 21 (esordio 10 agosto 2011).

In tutto 48 partite con 5 gol.

Contratto fino al 30 giugno 2022.

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 8 de ‘Il Piccolo’ di martedì 2 febbraio 2021 A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico Cristina Pigoni Impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, Mario Bocchio In collaborazione con Medial srl pubblicità, Alessandria Via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

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MUSEO GRIGIO / AMARCORD

Lecco, “bestia blu-celeste” Tra il 1950 e il 2020, in 49 gare, i Grigi hanno totalizzato solo 11 vittorie (e 23 sconfitte). Riviviamo il 3-2 del 10 maggio 1998 di SERGIO GIOVANELLI

La sequenza dei tre gol alessandrini: 1-0 Giraldi, 2-1 Fantini e 3-2 ancora di Giraldi

■ Il Lecco per tutto il XX Secolo ha rappresentato per l’Alessandria la “bestia nera” per eccellenza. Nelle prime 19 partite giocate tra il 1950-51 e il 1999-2000, infatti, i grigi in trasferta avevano colto solamente quattro pareggi. Nelle 20 giocate in casa (differenza dovuta alla Coppa) i lariani avevano vinto 3 volte a pareggiato 10. Insomma 18 sconfitte e 7 vittorie in 40 gare!

A partire dalla stagione 2000-01 il rapporto di forze si è quantomeno equilibrato con la particolarità che non si pareggia più. 5 volte hanno prevalso i blu-celeste, 4 i grigi.

Oggi raccontiamo una di queste 4 vittorie, bella di per sé ed emozionante nell’andamento, ma inutile ai fini del campionato tranne per aver dato speranze ai tifosi.

Stagione 1997-98. I Grigi sono in lotta per evitare la retrocessione in C2 (una scendeva direttamente, due attraverso i playout); non vincono da due mesi e alla penultima giornata, ultima in casa, arriva lo spauracchio Lecco ormai tranquillo. Obbligatorio vincere qui e possibilmente vincere anche a Cremona la domenica dopo per uscire definitivamente dalle secche della classifica.

Per riuscirci l’Alessandria parte decisa all’attacco; già nei primissimi minuti un paio di interventi risolutivi dei difensori lariani impediscono il vantaggio. Che arriva al 10’: Biagianti conquista una palla a centrocampo e

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la passa a Gasparini lanciato: questi potrebbe concludere in porta ma, intelligentemente, preferisce servire Giraldi che meglio piazzato non ha difficoltà ad insaccare.

I Grigi appaiono superiori in campo e sfiorano più volte il raddoppio, ma una dormita collettiva della difesa permette a Saudati di togliere il pallone dai piedi di Bellini e battere Toccafondi. Nel primo tempo c’è spazio anche per un macroscopico rigore negato all’Alessandria.

Nella ripresa la storia si ripete: questa volta è Enrico Fantini a sfoderare un tiro chirurgico per il 2-1. Storia chiusa? No. Perché quello di buono che combina l’attacco viene vanificato dagli errori della difesa e al 27’, dopo aver sfiorato il 3-1 i Grigi subiscono il pareggio sempre di Saudati per un’uscita a vuoto di Toccafondi.

Il Moccagatta è nel panico, ma, per fortuna, i ragazzi di Orrico non demordono e a 7 minuti dalla fine Giraldi riesce a segnare il sospirato punto della vittoria che riaccende la speranza nel cuore dei supporters mandrogni.

La classifica a 90’ dal termine del campionato sanzionava che i Grigi erano fuori dalla zona play-out. Come finì la storia? I Grigi uscirono sconfitti da Cremona, giocarono i playout con la Pistoiese e si suicidarono finendo per scendere in C2.

focus

PERSONAGGI

INDIMENTICABILE BERTA: NELLA SUA STORIA TANTA MAGLIA GRIGIA E UNA STAGIONE A LECCO Con ben 387 presenze nel calcio professionistico, Massimo Berta, classe 1949 di Genova Sestri, giocò in Serie B con Alessandria, Foggia e Sambenedettese. Indossò anche le maglie di Lecco, Reggiana e Imperia.

Fu tragli artefici della conquista della prima Coppa Italia di C da parte dei Grigi. Centrocampista classico, tra i più amati dai tifosi, esordì diciottenne in Serie B nell’ultima partita di campionato dell’Alessandria. Diventò titolare già dal campionato successivo e nelle quattro annate di Serie C totalizzò 128 presenze risultando spesso tra i migliori. Nel 1971 trasferimento a Foggia, ancora tra i cadetti per fare poi ritorno in riva al Tanaro a fine stagione. Ancora protagonista nell’Alessandria di Marchioro che fallì la promozione ma vinse la Coppa Italia di Serie C. Vide i Grigi vincere finalmente il campionato da avversario con la maglia del Lecco, per poi ritrovarli tra i cadetti come giocatore della Sambenedettese; nella partita di andata, nelle Marche, realizzò il gol su rigore che decise la gara a favore dei rosso-blu. Fu in campo anche al Moccagatta in quel drammatico incontro che decretò lo spareggiosalvezza tra Alessandria e Reggiana. A San Benedetto del Tronto rimase altri due anni; scese in C giocando due campionati con la Reggiana e chiuse la carriera con la maglia dell’Imperia nella C2 1979-’80. Berta ci ha lasciati lo scorso mese di maggio.

Mario Bocchio

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L’AVVERSARIA / LECCO

La mina vagante Quanti ex Grigi nelle file dei blucelesti: da mister D’Agostino, a Vedran Celjak a Simone Iocolano. Squadra attrezzata e molto pericolosa di TINO PASTORINO ■ Tre campionati in serie A, undici in B (l’ultimo nel 1972-73) ma anche due fallimenti nel terzo millennio, il primo nel 2002 (ripartenza dall’Eccellenza), il secondo nel 2017 con il club in serie D e rilevato all’asta dall’imprenditore Paolo Di Nunno. Dopo sette anni di assenza il ritorno tra i professionisti nel 2019, con il primo posto nel girone A della serie D. Nel palmares bluceleste anche una Coppa Italia di serie C e una Coppa Anglo-Italiana, entrambe nel

1977, con squadra guidata da Oscar Massei.

La società Dal 9 giugno 2017 Paolo Di Nunno è il proprietario del club; è il fondatore della Elettronica Video Games di Cormano, una delle più importanti aziende nel settore della produzione di apparecchi e schede di “slot machine”. In precedenza era stato al vertice del Seregno Calcio.

Il Direttore Sportivo Domenico Fracchiolla, già consulente di mercato del club, ha assunto l’incarico dal giugno scorso. Barese, di Conversano, classe 1984, aveva già collaborato con mister D’Agostino ai tempi della Virtus Francavilla. In precedenza aveva lavorato per l’Udinese (area scouting) e nel settore giovanile del Bari.

Il mercato Al momento di andare in stampa gli affari definiti sono cinque: dall’Arezzo è arrivato

LO SCHEMA TATTICO Le prestazioni più convincenti si sono viste con il 3-4-2-1, modulo confermato anche con l’arrivo di Emmausso che, con Iocolano, gioca alle spalle di Capogna. Celjak è, a sorpresa, uno dei punti di forza della difesa a tre (con Malgrati e Cauz nelle ultime uscite) mentre l’esperienza di Bolzoni e Matteo Marotta fa muro in mezzo al campo.

Sta facendo molto bene Gian Marco Nesta, esterno destro, nipote di Alessandro. Nelle rotazioni sono tenuti in considerazione anche Marzorati, Capoferri, Merli Sala, Lora, Mastroianni e Mangni.

Foto Facebook Calcio Lecco 1912

in prestito il centrocampista Fabio Foglia, dal Catania è stato acquistato l’attaccante Emmausso mentre Del Grosso (c) è andato in prestito al Lavello (serie D). Inoltre arriva Masini (c) dalla Sambenedettese (proprietà Genoa). Infine D’Anna (a) è andato alla Fermana. Tra i partenti si vocifera dell’italo argentino Krapof (a) e di Luca Giudici, estroso fantasista ex Monza.

La rosa Questi i giocatori maggiormente utilizzati in campionato in base al minutaggio. Portieri: 1 Marco Pissardo (990’), 12 Bruno Bertinato (810’). Difensori: 2 Vedran Celjak (1369’), 33 Mattia Capoferri (1251’), 13 Andrea Malgrati (1011’), 19 Ivan Merli Sala (1005’). Centrocampisti: 14 Matteo Marotta (1426’), 26 G.Marco Nesta (1295’), 36 Francesco Bolzoni (1269’). Attaccanti: 20 Riccardo Capogna (1443’), 10 Doudou Mangni (879’), Simone Iocolano (839’). Dati aggiornati alla 20a giornata.

L’AREA TECNICA Gaetano D’Agostino, 38 anni, siede sulla panchina del Lecco dal 4 ottobre 2019, quando è subentrato a Gaburro, il tecnico della promozione in serie C. In precedenza aveva allenato l’Alessandria, la Virtus Francavilla e l’Anzio in serie D. Da calciatore ha calcato i campi di serie A con Roma, Messina, Udinese, Fiorentina, Siena, Pescara. Ha giocato 5 partite in Nazionale A e vinto il titolo europeo Under 21 nel 2004. Il suo “storico” vice è Gaetano Mancino.

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IN PRIMO PIANO / IL NUOVO MISTER

MORENO

LONGO

Bentornato al Moccagatta

Il ragazzo del Filadelfia, ha indossato tutte le maglie del Torino, fino alla prima squadra.

Finita la carriera di calciatore in grigio, cominicia quella da allenatore, prima nelle giovanili granata, poi sempre più sù: Vercelli in B, Frosinone e Torino in A. Infine la scelta Alessandria di TINO PASTORINO ■ La firma giovedì 21 gennaio (contratto sino a giugno 2023), il debutto in panchina domenica 24 gennaio. E sono subito 3 punti importantissimi contro la Pistoiese.

Moreno Longo, nato a Torino il 14 febbraio 1976, già in maglia grigia nella stagione 2005/2006, si presenta così.

Calciatore (difensore, terzino destro) Dal 1 settembre 1987, data del primo provino granata, entra nel mondo del Torino dove disputa due stagioni in serie A (esordio in prima squadra a San Siro contro il Milan il 23 aprile 1995) e una in serie B. Vince il Torneo di Viareggio 1995 (in squadra, tra gli altri, con Briano, Mezzano, Possanzini, Filippo Antonelli, allenatore Claudio Sala).

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Poi Lucchese in serie B, Chievo dove ottiene la promozione in serie A nel 2001, Cagliari ancora in B, Teramo in C1 e Pro Vercelli in serie C2.

Ad Alessandria, in serie D, 17 presenze nel campionato 2005-06, con in panchina tre diversi allenatori: Nicolini, Viassi, Della Bianchina. Da segnalare anche 2 presenze in Nazionale U21 nel 1996.

Col Toro Primavera vince scudetto e Supercoppa.

Poi salva la Pro Vercelli in Serie B, porta il Frosinone in Serie A e, nel 2020, riesce a salvare il Torino dalla retrocessione in B

Allenatore (Master Uefa Pro dal 3 luglio 2014) Il 27 settembre 2009 Comi gli affida la panchina degli Allievi Sperimentali dopo la stagione al Canavese (Giovanissimi Nazionali).

Con l’avvento di Massimo Bava al Settore Giovanile Granata, Longo viene promosso alla Primavera dove rimane fino al 2016.

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Arriva alla finale scudetto contro il Chievo che perde ai calci di rigore, per rifarsi l’anno successivo, il 2015, vincendo il titolo, sempre ai rigori, contro la Lazio. Lo scudetto giovanile torna al Torino dopo 23 anni. Vince anche la Supercoppa. In quella squadra, tra gli altri, giocavano Fissore, Simone Rosso, Lescano, Bonifazi, Candellone, Edera.

Nell’estate diventa il nuovo allenatore della Pro Vercelli, in serie B, dove ottiene la salvezza grazie anche ad una serie di 12 risultati utili consecutivi. Fatalità vuole che al primo turno di Coppa Italia la Pro se la veda proprio contro il Torino.

Nel 2017 il passaggio al Frosinone, sempre in B: terzo posto finale e la corsa dei play off, dopo aver eliminato il Cittadella, porta la serie A, a spese del Palermo. L’esperienza nella massima serie si chiude il 19 dicembre 2018: con 8 punti in 16 partite (una sola

vittoria) arriva l’esonero.

Il 4 febbraio dello scorso anno ritorna al Torino subentrando a Walter Mazzarri: 13 punti, con 3 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte, significano salvezza con due giornate di anticipo.

Lo staff Porta con sé lo storico vice Dario Migliacco (già allenatore della Berretti granata tra il 2014 e il 2016, ha lanciato Manuel De Luca) e il preparatore atletico Paolo Nava (già con il Mister nella Primavera).

Curiosità Si è laureato al corso allenatori 2013-14 con, tra gli altri, Boscaglia, Stefano Vecchi, Gattuso, Oscar Brevi, Bucchi, Liverani, Cristiano Lucarelli, Panucci, Marco Simone, Sottili, Stellone, Cristiano Zanetti.

STORIA DI LONGO IN 5 TAPPE Da sinistra, in granata nel Toro, con la maglia della Pro Vercelli e con quella dei Grigi, con la quale chiude la carriera di calciatore.

Infine alla guida del Torino e, storia di oggi, il ritorno al Moccagatta.

Tra quest’ultima foto e quella nella pagina accanto, sono passati poco più di 15 anni.

Era il 20 novembre 2005, Alessandria-Voghera

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L’INTERVISTA / ALESSANDRO GAZZI

Le mie prime 100 in Grigio Dall’esordio a Pontedera nell’agosto del 2017, al rientro con il Como, dopo l’infortunio.

Quattro intense stagioni da raccontare di GIGI POGGIO ■ I numeri non bastano a raccontare le storie ma comunque servono. E le 100 gare in Grigio di Alessandro Gazzi sono davvero un gran bello scampolo di momenti da riprendere e tenere a mente. A cominciare dall’esordio, quella sera calda e luminosa dell’agosto del 2017, a Pontedera.

«Una sensazione strana - ricorda Gazzi - in un contesto ambientale comunque diverso per me, abituato a vivere stadi grandi, pieni di gente, per non parlare di certe vigilie, cariche di tensione e adrenalina. Ricordo di aver vissuto una situazione spiazzante, lì per lì, che poi ho metabolizzato, ricordando anche i primi tempi della mia carriera, facendo tesoro anche del lavoro proposto in quei mesi da Stellini, un tecnico di cui non posso non dimenticare le qualità tecniche e umane. Purtroppo, la squadra arrivava dalla delusione dell’anno prima e non aveva forse le energie morali per ripartire subito.

Sono stati mesi difficili, in cui ho cercato di calarmi nella realtà del gruppo, in una situazione in cui i risultati, pur in presenza di un organico molto forte e competitivo, tar-

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foto Ilaria Cutuli

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GAZZ100

“

Vincere la Coppa Italia, conoscendo la passione per i Grigi che anima Alessandria, è stato davvero un momento unico e impagabile

davano ad arrivare».

Quindi un avvio complesso, le tue prime partite in Grigio?

«Certamente sì, anche se quei mesi sono comunque stati utili e, per certi aspetti, formativi. E comunque sono un bagaglio di esperienza che porto con me, senza dimenticarlo».

Tra queste 100 partite, abbiamo provato a isolare due momenti che potrebbero rivestire un certo significato: la vittoria della Coppa Italia, nell’aprile del 2018, nella finale con la Viterbese e poi l’infortunio recente, quest’autunno nella gara casalinga con il Livorno. Vogliamo tornarci su?

«La vittoria della Coppa Italia la ricordo come un momento di grande felicità, soprattutto perchè mi viene in mente una giornata di festa, in cui noi e il pubblico eravamo una cosa sola. Vincere sapendo che hai una città dietro, imparando poi a conoscere la passione per i Grigi che anima Alessandria è stato davvero un momento unico e impagabile. Lì poi ho colto l’essenza profonda di quello che può rappresentare il raggiungimento di un trofeo nazionale che non solo va in bacheca in società ma testimonia pure il raggiungimento di un traguardo a cui tutti hanno lavorato. Quanto all’infortunio, non avendo mai avuto grossi problemi alle ginocchia, l’ho vissuto senza apprensione, cercando nel periodo della ripresa e della rieducazione, di cogliere quello che di positivo sentivo giorno dopo giorno: i primi progressi, i miglioramenti, le sensazioni e il tempo è passato veloce con l’obiettivo di tornare e dare una mano, con la convinzione di poterla dare».

”

Ale e se invece dovessi essere tu a raccontare (visto che ti riesce anche bene) un tuo momento particolare, in questa esperienza in Grigio, di quale ci parleresti?

«Forse il mio secondo anno in Alessandria, con una squadra profondamente rifondata, con tanti giovani e un avvio davvero problematico, con pochi risultati e la gente sempre più scettica e distante. Eppure, in quel momento, anche dentro di me, trovai energie e risorse insospettabili, a cominciare dall’adattarmi a giocare difensore centrale.

Quei play off conquistati in extremis e il nostro pubblico di nuovo coinvolto nella trasferta di Vercelli rappresentano comunque un obiettivo a cui tengo molto».

Quattro anni in Grigio sono anche quattro anni in Alessandria, nella realtà della città e degli alessandrini. Con quali sensazioni vivi oggi qui tra noi?

«Ormai vi conosco e comprendo la vostra mentalità, a volte un po’ scettica, certamente troppo quando non vi porta a comprendere anche quello che di bello e unico avete, a cominciare dalla Cittadella. Un particolare sempre bello con cui confrontarsi è quello del legame viscerale con i Grigi, un sentimento radicato e sempre presente e quindi percepibile nei discorsi e nelle considerazioni di chi conosci o incontri. Qualcosa di speciale che respiri solo nelle piazze che hanno grande consapevolezza della propria storia e della propria tradizione».

Come per molte maglie che hai indossato: Bari, Torino e Alessandria che, a breve sarà la seconda che avrai indossato di più... ma di questo parleremo la prossima volta...

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VIDEOGIOCHI / ALESSANDRIA ESPORT

Se Nicolò manda in rete Nainggolan Nicolò Lo Gaglio di Partinico e Giuseppe Testa di Nicosia, difenderanno i colori grigi su PES, la nuova idea legata al mondo dei videogiochi, per divulgare il calcio di C di GIGI POGGIO ■ Le sfide di PES organizzate dall’Alessandria per trovare i players pronti a difendere i gloriosi colori Grigi hanno riscosso un grande successo: centoventi i partecipanti che si sono affrontati nei due tornei disputati durante le vacanze di Natale. Alla fine delle due sfide, otto di loro si sono misurati in una final eight, giocata ad altissimi livelli, con la vittoria finale di Giuseppe Testa di

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Nicosia (nome d’arte Principale86) e Nicolò Lo Gaglio di Partinico (NicoPlay496).

A Giuseppe e Nicolò che da oggi difenderanno i colori grigi su PES ci piace aggiun-

gere che tra i 10 players selezionati c’è anche un grande tifoso grigio: Davide di Alessandria. Anche Lega Pro ha mostrato il proprio interesse all’idea che sembra il modo migliore per divulgare il calcio di C in questa nuova modalità legata al sistema operativo PES e da questa vicinenza si conta di avere idee e input per migliorare la qualità e il consenso dell’iniziativa.

In attesa di avviare la stagione ufficiale, ora è tempo di amichevoli per saggiare le attitudini del team le cui partite possono essere viste su un canale twitch dedicato su cui streammare le gare. Un caloroso ringraziamento va, infine, a Simone De Franco che ha seguito e organizzato i tornei con grande entusiasmo e professionalità permettendoci di coinvolgere moltissimi appassionati. Nei prossimi giorni non perdetevi una grande sorpresa: renderemo scaricabile per tutti gli appassionati di PES la maglia originale dei Grigi!!!

2 FEBBRAIO 2021 | L’ORSO IN CASA | 13

8ANNI L’ANNIVERSARIO / LUCA DI MASI

Il Grigio come seconda pelle Sono trascorsi 8 anni da quel 6 febbraio 2013, giorno in cui veniva posta la firma per l’acquisizione della proprietà dell’Alessandria Calcio. Una storia di amore e passione di GIGI POGGIO ■ Mentre la città viveva con trepidazione le sorti delle Aziende speciali del Comune e il commercio locale si interrogava sulle proprie prospettive, quel 6 febbraio 2013 Luca Di Masi firmava l’acquisizione della proprietà dell’Alessandria Calcio e lanciava una grande e ambiziosa sfida al futuro. Le cronache di quei giorni, fino ad allora vaghe il giusto sulle dinamiche della trattativa, avrebbero scoperto poi idee e prospettive dell’operazione, svelate in un’affollatissima conferenza stampa che sapeva davvero di evento.

E quel progetto pluridecennale anticipato quella sera oggi è già comunque storia o, almeno, già un pezzo di storia, in uno stadio riqualificato e funzionale, sede di gare internazionali, forti di una sinergia con molte realtà economiche e imprenditoriali che operano sul territorio, legati alle centinaia di partite e alle migliaia di chilometri vissute insieme, alle emozioni irripetibili da ricordare, nel bene e nel male, come ovvio. Ma sono la stabilità, la forza organizzativa e aziendale, la possibilità di costruire e guardare avanti con fiducia, fissando e sfidando obbiettivi, il grande patrimonio di questo ottavo anniversario di presidenza Di Masi, in cui non sono venuti meno passione e amore per i colori, per la storia e tradizione.

In un calcio che cambia, anche di fronte a eventi imponderabili e drammatici come quelli che tutti insieme stiamo vivendo in questi mesi, trovarci qui a ricordare questi otto anni è una straordinaria spinta verso il futuro. Che arriverà e avrà i nostri colori!

325 Le partite giocate nell’era Di Masi (tra campionato, playoff, Tim Cup e Coppa Italia di C)

440 Le reti in partite ufficiali: la prima è di Ferretti al Forlì, il 9 febbraio 2013.

L’ultima, quella di Cosenza ad Olbia

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LO SPONSOR / PISCINE VIRGILLITO Scopriamo un’azienda situata alle porte di Alessandria, specializzata in costruzione e manutenzione di piscine.

Un’esperienza decennale, dal progetto... al relax finale di GIGI POGGIO ■ «Chi ha in mente di dotarsi di una piscina immagina usi diversi, dagli allenamenti sportivi al puro e semplice relax, per mantenersi in forma o per impiegare, con famiglia e amici, il proprio tempo libero. Verificata l’idea iniziale del nostro potenziale cliente, ci mettiamo al lavoro fornendo consulenza e affiancamento completi al cliente. Piscine Virgillito vanta ormai un’esperienza decennale, in cui occuparsi di realizzazione con cura dei dettagli e dei materiali fino ad arrivare all’assistenza e alla manutenzione della piscina stessa».

Giuseppe Virgillito ci introduce così la filosofia della ditta che ha sede e showroom in via Torino ad Astuti, guidata dall’amministratore Michele Manzo, oggi leader nella realizzazione di piscine.

«Ci siamo specializzati nel settore, dopo esperienza maturata nel ramo edile, dal 2012 e ora operiamo in tutta Italia. L’incontro con Rigenera (concessionario ufficiale delle piscine Castiglione) e la Castiglione, appunto, ci hanno consentito di lavorare subito al top perchè Castiglione è sinonimo di qualità ed eccellenza in ambito di realizzazione piscine da almeno 50 anni, senza dimenticare la cura che la stessa Castiglione nell’innovazione tecnologica e nella qualità dei materiali impiegati nella propria attività».

Parliamo dunque delle soluzioni che proponete in tema di realizzazione di piscine...

«Cominciamo dalle vasche interrate, puntualizza Virgillito, quelle più vicine all’idea tradizionale di piscina perchè rappresentano la soluzione perfetta per chi sogna un angolo tutto per sè dove rilassarsi e condividere momenti di benessere e relax. Sono comode per l’accesso e l’entrata in acqua, ideali per i più piccini e per chi ha difficoltà motorie e disponibili, per quanto ci riguarda, con diverse opportunità di personalizzazione con una grande varietà di finiture, rivestimenti e accessori, sia interni che esterni, realizzati con materiali performanti e quindi

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Quando i sogni diventano realtà sicuri e duraturi. Aggiungiamo poi che le specifiche caratteristiche del terreno dove realizzarle ci indirizza sulle due soluzioni da adottare, cioè la piscina a skimmer o quella a sfioro che utilizzano due sistemi differenti di depurazione per la loro diversa conformazione».

Poi ci sono le piscine fuori terra.

«Soluzione ideale - aggiunge Virgillito - per ogni ambiente, evitando eventuali scavi in giardino, utilizzando al meglio anche poco spazio e ottimizzando ambienti quali tetti, terrazzi o ultimi piani, per la loro stessa natura leggera e modulare che può essere trasportata e montata ovunque, accessoriandola di tutto il necessario, dall’idromassaggio al nuoto contro corrente».

Ma le piscine si usurano e, a volte, bisogna

intervenire per la loro ristrutturazione.

E, anche lì, c’è Virgillito Piscine.

«E’ vero; gli interventi di ristrutturazione e rifacimento estetico sono inevitabili quando l’impianto arriva a 10/15 anni di età: nascono problemi di tenuta per i vecchi rivestimenti e per le questioni legate agli impianti di depurazione. Lì offriamo diverse soluzioni, a seconda dei problemi che si pongono, a cominciare dal ripristino di alcune parti in muratura con resine impermeabilizzanti e malte premiscelate. Sull’impiantistica elettrica e idraulica poi la valutazione è legata alle diverse situazioni in cui ci troviamo a operare e lo stesso vale dove per la vasca stessa per la quale, a volte, è più conveniente procedere con il completo rifacimento, piuttosto che con interventi non apportano sostanziali miglioramenti».

Realizzazione, ristrutturazione e anche assistenza...

«I nostri tecnici - conferma Virgillito - possono occuparsi di controlli periodici e assistenza con tempestività, in caso di problemi o di guasti, e possono consigliare i prodotti più

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sicuri e gli interventi alle strutture e agli impianti più indicati. I servizi di assistenza possono essere eseguiti con diverse modalità di intervento dalla manutenzione completa e continuativa, con la pulizia e la sterilizzazione, le riparazioni di vasca e bordo vasca, la sostituzione di accessori, il controllo e il ricambio dell’acqua, le analisi chimiche, fino al checkup di apertura e chiusura stagionale, mensile o settimanale. Senza dimenticare la manutenzione di inizio e fine stagione, o “service di apertura e chiusura”. Dopo l’inverno e a stagione conclusa, infatti, la piscina deve essere pulita e sterilizzata. I nostri tecnici controllano che non ci siano guasti e riparazioni da fare e analizzano l’acqua per verificare che non contenga batteri o che non ci sia un eccesso di componenti chimici. In questi casi, possono consigliare il ricambio completo dell’acqua

o il trattamento con prodotti specifici per mantenerla limpida, pulita e sicura».

Ma le ragioni dell’incontro con l’Alessandria Calcio?

«Il calcio ci piace e siamo tifosi appassionati, - confessa Virgillito -. A Catania, nostra città di origine, eravamo coinvolti nell’attività della Massiminiana, società del mitico presidente Massimino che lanciò al grande calcio Pietro Anastasi, con cui, peraltro, mio padre giocò un paio di partite. Inevitabile seguire i Grigi qui in Alessandria. Abbiamo incontrato dirigenti che sono persone competenti e per bene ed è stato facile e bello accordarsi con loro, anche per la visibilità che ci fornisce questa collaborazione, allo stadio e sui media.

E quando giriamo l’Italia, per costruire piscine, diciamo che noi siamo tifosi dei Grigi».

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