L'Orso in casa n.3 2018/19

foto Ilaria Cutuli

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 3 VENERDÌ 12 OTTOBRE 2018

IL PUNTO

Grigi imbattuti a Pisa

L’AVVERSARIO

Siena ritenta la scalata

L’INTERVISTA

Stefano Toti: un’estate intensa

MUSEO GRIGIO

La grande storia dell’Orso

LO SPONSOR

CS Costruzioni: costruire a 360°

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L’ALESSANDRIA, CON UNA PROVA DI SOLIDITà, CONQUISTA UN PUNTO PREZIOSO IN TOSCANA. PASSI IN AVANTI DI NOVARA, JUVE U23 E PRO PIACENZA

L’ORSOINCASA

Venerdì 12 ottobre 2018

di Tino Pastorino il punto

GRIGI IMBATTUTI A PISA Ecco il Novara di Cacia e Eusepi

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a quinta giornata ha messo in evidenza i problemi di Carrarese e Piacenza, alla prima sconfitta stagionale: ne approfitta il Pro Piacenza (3 vittorie e un pari) che aggancia il vertice della classifica a 10 punti, imbattuta come l’Arezzo (2 vinte e due pareggi), tra le prime sei. Classifica largamente incompleta con i recuperi che inizieranno da mercoledì 24 ottobre.

Risale la Juventus dopo le prime due partite senza punti; sfrutta al meglio il fattore campo il Pontedera dopo essere uscito indenne e con merito da Siena; la Pro Vercelli (2 giocate) ha una media di 3 gol a partita mentre ha impressionato il Novara che sbanca Piacenza con il tandem d’attacco Cacia-Eusepi.

In difficoltà le neo promosse: 4 sconfitte per l’Albissola; Gozzano che fa punti solo in trasferta (e che poi sono 2 pareggi) ma già con la peggior difesa (13 gol al passivo); Pro Patria che dopo la vittoria dell’esordio, ne perde tre di fila. Da segnalare la Robur Siena con 2 pareggi, entrambi senza reti.

Problemi anche per Cuneo e Pistoiese: i piemontesi hanno rivoluzionato l’organico ma fanno fatica, pur avendo disputato una sola partita casalinga (pari con il Gozzano); gli arancioni subiscono sempre almeno 2 L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 80 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 12 ottobre 2018

I CANNONIERI

5 Romero (Piacenza) 4 Martignago (Albissola);

Morra (Pro Vercelli)

3 Caccavallo, Piscopo, Tavano (Carrarese); Cacia (Novara); Nolè (Pro Piacenza); Pereira (Juventus); Ragatzu (Olbia); Rolando (Gozzano); Rovini (Pistoiese) reti a partita (seconda peggior difesa con 11 gol al passivo).

Attualmente Pisa ed Alessandria si spartiscono la decima posizione: per quanto visto domenica scorsa nello scontro diretto, entrambe le squadre devono migliorare nella fase offensiva con i toscani dotati di maggior potenzialità individuali ma segnate da un’implacabile anagrafe (Moscardelli-MasucciMarconi). Per i Grigi si intravedono notevoli possibilità di miglioramento con il giusto spirito di squadra che porta entusiasmo, concretezza oltre alla giovane età che è linfa imprescindibile per il moderno gioco del calcio.

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, www.museogrigio.it

LA SQUALIFICA DI SANTINI

Le pesanti sanzioni disciplinari al termine della partita di ritorno della semifinale play off tra Catania e Robur Siena hanno accomunato Claudio Santini e Danilo Bulevardi nella lunga squalifica. Il Giudice Sportivo aveva loro comminato 4 giornate di stop poi ridotte a 3. L’ex di turno era rientrato nella partita contro la Lucchese mentre il senese torna a disposizione proprio nella sfida contro i Grigi.

I RECUPERI

La Lega Pro ha stabilito le date per i recuperi delle seguenti partite: 1a giorn. - Mercoledì 24 ottobre, 20,30: Pontedera-Novara, Pro Piacenza-Siena, Pro Vercelli-Piacenza 2a giorn. - Mercoledì 7 novembre, 20,30: Arezzo-Pro Vercelli, Novara-Albissola, Siena-Pisa 3a giorn. - Mercoledì 21 novembre, 20,30: Arzachena-Novara, Pro Patria-Siena, Pro Vercelli-Alessandria In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria, via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

NOVITà PRO PIACENZA: CON LA CARRARESE, GUIDA IL GIRONE. RISALE LA JUVENTUS U23 ChE SEMbRA AVER TROVATO IL PASSO GIUSTO. IL PISA STENTA. ALbISSOLA ANCORA A SECCO

il girone A

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LA CLASSIFICA Sorpresa in vetta: c’è l’altra Piacenza Squadra

Punti

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Al momento di andare in stampa, non si conosce l’esito del ricorso della Virtus Entella

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6A GIORNATA ANDATA Domenica 14 ottobre 2018

Arzachena - Juventus U23 (ore 14,30) Cuneo - Olbia (ore 14,30) Alessandria - Siena (ore 16,30) Carrarese - Novara (ore 16,30) Albissola - Piacenza (ore 20,30) Arezzo - Pontedera (ore 20,30) Pistoiese - Pisa (ore 20,30) Pro Patria - Pro Vercelli (ore 20,30) Gozzano - Lucchese (lunedì 15 ore 20,30) Pro Piacenza - Virtus Entella (rinviata)

7A GIORNATA ANDATA Mercoledì 17 ottobre 2018 Albissola - Pistoiese (ore 20,30) Juventus U23 - Arezzo (ore 20,30) Novara - Pro Patria (ore 20,30) Olbia - Alessandria (ore 20,30) Piacenza - Carrarese (ore 20,30) Pisa - Pro Piacenza (ore 20,30) Siena - Cuneo (ore 20,30) Lucchese - Arzachena (giov. 18 ore 20,30) Pontedera - Gozzano (giov. 18 ore 20,30) Pro Vercelli - Virtus Entella (rinviata)

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Venerdì 12 ottobre 2018

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Venerdì 12 ottobre 2018

foto: www.robursiena.it

l’avversario di Tino Pastorino

SFIORATO IL RITORNO IN SERIE b (FINALE PLAY OFF PERSA CONTRO IL COSENZA DI bRAGLIA), LA SOCIETà GUIDATA DA ANNA DURIO CI RIPROVA. IN PANChINA CONFERMATO MIChELE MIGNANI

SIENA RITENTA LA SCALATA Tante novità e molte conferme

L’

ultima apparizione in serie A è datata 2013 (gestione Mezzaroma); poi la mancata iscrizione del 2014 dopo la retrocessione dalla massima serie e una stagione da nono posto in serie b, la ripartenza dalla serie D subito vinta con tanto di scudetto dilettanti fino a sfiorare la serie b lo scorso mese di giugno con la finale play off persa a Pescara contro il Cosenza di braglia (1-3) dopo aver eliminato e Reggiana e Catania (quest’ultima sfida con pesanti conseguenze disciplinari). E’ Anna Durio, Presidente dal 30 agosto 2016, il principale artefice della rinascita del club bianconero: dopo aver preso il timone dalla famiglia Ponte, si è affidata alla mano sportiva di Giovanni Dolci con risultati lusinghieri.

L’ALLENATORE Confermato in panchina Michele Mignani, genovese, classe 1972, che si avvale della preziosa collaborazione di Simone Vergassola, un pezzo del miglior Siena della serie A, cui si può anche aggiungere Stefano Argilli, attuale responsabile del Settore Giovanile.

Modulo tattico utilizzato è prevalentemente il 4-3-3 che in alcuni casi prevede il trequar-

tista (Guberti) alle spalle delle due punte.

IL MERCATO Molte novità ma anche tante importanti conferme: reparto arretrato con nuovi portieri, Contini (Napoli, ex Pontedera) e Nardi (Parma, ex Santarcangelo). In difesa la vecchia guardia è rappresentata dal capitano D’Ambrosio e da brumat mentre hanno lasciato il club Iapichino, Rondanini, Sbraga, Solini. Tra i volti nuovi si segnalano belmonte (svincolato dal Perugia), Russo (ex Padova), Imperiale (dall’Empoli), Zanon (Fiorentina, ex Ternana) oltre a Marco Rossi che torna in Italia (ex Perugia, Cesena, Parma, Sampdoria), dopo l’esperienza in Australia a Wellington. Punto fermo il centrocampo con Cristiani, Gerli, Vassallo, bulevardi ai quali sono stati affiancati l’ex Lucchese Arrigoni e il figlio d’arte Di Livio (Roma la scorsa stagione divisa tra Reggina e Matera). Poi Sbrissa dal Sassuolo (ex Cesena e Cremonese). Nuovissimo il reparto offensivo dove sono partiti Marotta e Neglia ma i nuovi sono altrettanto importanti: dal Torino è arrivato Aramu (ex Entella), dal Chievo Fabbro (ex bassano), dal Sassuolo Gliozzi (ex Padova ma già visto all’opera con

il Sudtirol). C’è anche Cesarini, svincolato dalla Reggiana, ma fuori causa per infortunio.

La “chioccia” rimane il confermatissimo Stefano Guberti.

LA ROSA Portieri: 1 Contini (96), 22 Nardi (86), 12 Cefariello (00).Difensori: 15 belmonte (87), 23 brumat (95), 5 D’Ambrosio (88), 2 De Santis (97), 26 Imperiale (99), 14 Romagnoli (98), 13 Rossi (87), 19 Russo (8), 3 Zanon (96).

Centrocampisti: 4 Arrigoni (94), 8 bulevardi (95), 17 Cristiani (89), 11 Di Livio (97), 16 Gerli (96), 20 Sbrissa (96), 25 Vassallo (93). Attaccanti: 10 Aramu (95), 7 Cesarini (89), 24 Cianci (96), 18 Fabbro (96), 6 Guberti (84), 9 Gliozzi (95).

IN CAMPIONATO Robur Siena - Arezzo: 0-0 Robur Siena (4-3-1-2): Contini; brumat Rossi belmonte Imperiale (dal 60’ Zanon); Arrigoni (dal 54’ Cristiani) Gerli Vassallo (dal 81’ Di Livio); Guberti (dal 54’ Cianci); Aramu Gliozzi.

Note: espulsi basit (A) al 40’ e Sala (A) al 78’.

Al 79’ Pelagotti (A) ha parato un rigore a Cianci.

avversari nella storia

di Sergio Giovanelli

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a Robur Siena nasce nel 1904 ma non partecipa a tornei ufficiali fino al 1921-22. Arriva in alto nell 1936 quando è promosso in b.

Un solo anno, poi un tentativo più serio nel 1938. Questa volta rimane tra i cadetti fino al 1948. Nel 1952 cade in IV serie dopo il girone di qualificazione per la C. Nel 1956 si cuce sulla maglia lo Scudetto Dilettanti. Fino alla fine del secolo tanta serie C (in tutte le sue formule).

Nel 1999-2000 il Siena vince il girone la C1 ed approda in b. Due stagioni più tardi si aggiudica anche il torneo cadetto ed è promosso, per la prima volta, nella massima serie. Sette campionati di A con il 13° posto come massimo piazzamento, la retrocessione, il ritorno in A per altre due stagioni ed il fallimento legato alla crisi del Monte dei Paschi. La nuova Robur (gli anni d’oro li ha vissuti come Siena AC nome assunto dal 1933), riparte dalla D che vince subito e rientra in Lega Pro. Il primo incontro tra grigi piemontesi e bianconeri toscani avviene il giorno di capodanno del 1939. Il Siena gioca un brutto scherzo ai Grigi espugnando il campo del Littorio. Il risultato matura negli ultimi minuti ed il gol di Lenzi all’88’ risulta determinante. Resterà l’unico successo bianconero ad Alessandria.

Sulla panchina del Siena siede Vittorio Faroppa che nella stagione successiva si accaserà ad Alessandria, “vendicando” il 31 dicembre 1939 la sconfitta del 1° gennaio (2-0).

Il 6 ottobre 1940 si verifica un fatto con pochi precedenti nel calcio italiano: due giocatori della stessa squadra vengono espulsi per reciproche scorrettezze! Al quarto d’ora del secondo tempo Fibbi e Ghidini litigano in campo arrivando persino a mettersi le mani addosso. L’arbitro vede e manda i due giocatori anzitempo negli spogliatoi. Subito dopo arriva il pareggio del Siena.

Nel 1952 la serie C diventa a girone unico ma per arrivarci Alessandria e Siena devono vincere il girone di qualificazione che le vede opposte a Molfetta e Palazzolo. La spuntano i Grigi e il successo all’ultima giornata (1-0 gol di benzi) suggella il risultato. Passeranno 32 anni prima di ritrovarsi.

Dal 1985 al 1998 sei partite al Moccagatta ed altrettanti pareggi. Ne passeranno

Domenica 4 febbraio 2018. L’omaggio dell’Alessandria Calcio a Borsalino: i giocatori, in occasione del match contro il Siena, entrano in campo indossando alcuni celebri cappelli. Fatto curioso e inedito. La partita finirà 1-1

ROBUR SIENA

I Grigi vincono in casa, ma i toscani comandano il bilancio storico altri 18 poi ci fu il 5-2 per i Grigi del 2016 con doppiette di Gonzalez e bocalon, gol di Marras e secondo gol senese segnato da bunino; lo scorso anno 1-1 con i gol di Vassallo e Gonzalez.

Il Siena comanda il bilancio storico della sfida: 11 vittorie a 7; al Moccagatta va meglio con i Grigi in vantaggio per 6-1.

Anche nei gol i bianconeri sono stati superiori: 36-24 (ma in Piemonte 8-16).

I PROTAGONISTI Due giocatori sono scesi in campo 10 volte nella sfida: sono l’alessandrino bigando e il senese Pellegatta. Poi Fibbi con 9 e il toscano Gambini con 8.

Tra i marcatori il leader è Polack, triestino di chiare origini slovene che ha segnato quattro reti delle quali tre in una sola gara.

Trentacinque giocatori hanno indossato il grigio-bianconero. Solo tre hanno giocato la sfida con le due maglie. Marco Piacentini, poi famoso istruttore-allenatore di giovani calciatori, che giocò prima nei Grigi e poi (due volte) nel Siena. Nei tardi anni ‘90 Gian Domenico

Costi affrontò l’Alessandria da senese per passare, l’anno dopo, nella squadra dell’Orso e giocare da ex contro i bianconeri. Cristian bunino, nel 2016-17 due volte in campo con la Robur (segnando un gol) e l’anno scorso in Grigio nella gara di andata. A questi può aggiungersi Santini in campo lo scorso anno con il Siena ed oggi ad Alessandria. Altro doppio ex è Gazzi che non ha giocato nel Siena con i Grigi.

Luigi Sacchi e Pablo Andres Gonzalez sono i doppi ex con più presenze: quattro, rispettivamente nel Siena e nell’Alessandria. Poi Stefano Mariani e Rastelli (3), baiocco (2) e Lushta (1) sempre con i bianconeri. Tra i grigi 2 gare da Sestu e Gazzi una da Orocini e bertotto.

Tre tecnici sono stati protagonisti di Alessandria-Siena seduti sulle due panchine. Faroppa con tre partite è stato uguagliato da Orrico: entrambi una volta da mandrogni e due da senesi. Ma “vince” Ferruccio Mazzola che nelle sue cinque esperienze (una da noi) ha vinto la prima con il Siena ed ha pareggiato le successive.

foto Michela Amisano

l’intervista di Gigi Poggio

“A

volte mi sembra di vivere in funzione di questo...” Stefano Toti, Segretario Generale dell’Alessandria, solleva il calendario di cartone che sta sulla sua scrivania per evidenziare anche coi gesti quanto date e scadenze abbiano condizionato il suo lavoro, in un’estate più intensa e calda del solito... e non parliamo di clima.

“Abbiamo la fortuna di lavorare in una società modello in cui tutto funziona alla perfezione - puntualizza Toti - e niente può allarmarci. Siamo, da sempre, puntuali sulle indicazioni che arrivano dalla Lega e solleciti sugli adempimenti; iscrizione e rilascio delle licenze nazionali sono stati i primi impegni che abbiamo assolto positivamente all’avvio della nuova stagione, lavorando, contestualmente e su preciso input del Presidente, anche alla pratica relativa a un eventuale ripescaggio, senza dimenticare le verifiche della Co.Vi.Soc. che, per noi, sono sempre un riscontro positivo e gratificante per il modo di lavorare della nostra componente contabile e amministrativa nelle persone di Cristina Bortolini e Federica Rosina. La stagione, d’altronde, iniziava prestissimo e non bisognava perdere tempo, con le prime date di Tim Cup già a fine luglio. Ecco perchè ti dico che l’occhio al calendario è uno dei gesti e delle attenzioni che non bisogna mai tralasciare in questo lavoro”.

Stefano, però, questa non è stata un’estate come un’altra. Tra giustizia sportiva e amministrativa, ricorsi e reclami, la geografia

COME hA VISSUTO QUESTO TRAVAGLIATO INIZIO DI STAGIONE IL SEGRETARIO GENERALE DELL’ALESSANDRIA CALCIO? UN RUOLO DELICATO TRA CALENDARIO E REGOLAMENTI

L’ORSOINCASA

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Venerdì 12 ottobre 2018

UN’ESTATE INTENSA Parola di Stefano Toti

della C non ha praticamente mai assunto un volto definitivo. Tu lo immaginavi? “Qualcosa si è inceppato quando il Novara ha presentato istanza contro la propria penalizzazione. Lì, ho sospettato che la questione potesse improvvisamente complicarsi e si scatenasse un “effetto domino” che finisse per coinvolgere altre realtà; con i colleghi delle società, con cui il confronto è sempre molto puntuale, avevamo un po’ immaginato questo scenario che, ahimè, si è puntualmente verificato”.

Di qui i ritardi nei calendari e la necessità di ripensare il lavoro strada facendo... “Sì, senza peraltro mai fermarci; non dimentichiamoci che, nel frattempo, nel nostro stadio abbiamo ospitato l’amichevole tra Torino e Nizza, il 28 luglio. Impegno da gestire con attenzione, in tutte le sue articolazioni e dinamiche,

per molte ragioni a cominciare dal fatto di ospitare un’amichevole internazionale e fornire i relativi servizi con tutti gli occhi puntati addosso”.

E poi la Juventus Under 23... “Altra occasione in cui lavorare con scrupolo e attenzione.

La loro è stata una scelta che ci ha molto gratificato perchè è stata la conferma, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che questo stadio è una struttura estremamente qualificata e funzionale”.

Immagino che all’inizio ci sia stata una collaborazione molto stretta... “Ovvio; la Juventus si affacciava per la prima volta a una realtà che non conosce (la serie C) in una città che non è Torino. Il nostro aiuto è stato, per quanto possibile, utile a indirizzarli, all’avvio di quest’avventura, nelle sedi e negli uffici preposti al rilascio della documentazione necessaria. E per noi un modo per avvicinarci, in maniera sinergica, a una realtà sportiva strutturata e importante”.

Stefano, tu che svolgi questo ruolo da tanti anni, dicci quant’è cambiato in meglio e in peggio questo mondo... “Questo è il mondo del mio lavoro e quindi è il mondo più bello che c’è. Certamente, qualche tempo fa sembrava tutto più semplice e meno oberato di regole ma le regole sono quelle che fanno funzionare tutto quanto ed è solo con le regole, chiare e rispettate da tutti, che questo mondo continuerà a essere vivibile e ancora credibile. E, così, fra qualche tempo, quest’estate del 2018 la ricorderemo come una rarità...”

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Venerdì 12 ottobre 2018

IL GIOVANE PORTIERE GRIGIO, RACCONTA IL SUO PRESENTE DOPO IL CROLLO DEL PONTE MORANDI. “CI RIALZEREMO”

di Mauro Risciglione storie

Ciò che resta del ponte Morandi in una foto dei Vigili del Fuoco, con le case che sorgono sotto di esso. La tristemente nota “zona rossa”.

A sinistra, Alessio Scatolini (foto di Cecilia Ammazzalorso), durante la sua testimonianza al Centro d’Incontro Galimberti, in un evento organizzato dal Piccolo a favore del Comitato Sfollati Ponte Morandi

VIVERE IN ZONA ARANCIONE Alessio Scatolini testimone del dramma della sua Genova

A

lessio ha solo 18 anni, ma quando sale sul palco del Centro d’incontro Galimberti per raccontare la sua storia, lo fa con passo deciso e senza emozione.

Il Piccolo ha organizzato una serie di eventi per raccogliere fondi da destinare al Comitato Sfollati Ponte Morandi. Uno di questi si è tenuto venerdì 5 ottobre; una bellissima serata dedicata a Genova e alla “genovesità”, con canzoni, racconti, testimonianze dirette e indirette, ospiti e soprattutto tanto pubblico attento e coinvolto.

Testimonianze appunto. Il 14 agosto Alessio c’era. Vive proprio a Genova, a poche decine

di metri dal ponte crollato, oggi zona arancione, quel giorno solo una via di palazzoni sovrastati da un ponte simbolo della città e fondamentale snodo del traffico del nord Italia. Quella maledetta mattina era a casa, ha sentito il boato che ha coperto il rumore della pioggia. Un rumore diverso, strano, mai sentito. Lui e suo padre sono scesi in strada e sono stati tra i primi a raggiungere il luogo del disastro. A questo punto l’emozione ha il sopravvento sulle parole del racconto: Alessio si ferma un attimo, la gente rimane in silenzio, poi riprende: “Quel momento ce l’ho impresso nella mia mente e ci resterà per sempre. Ho visto le macerie,

le carcasse di tir e auto e soprattutto i morti”.

Il portiere grigio studia a Genova, e nel pomeriggio raggiunge Alessandria in treno, poi con il pullmino viene accompagnato al centro Michelin di Spinetta per l’allenamento.

Dopo, riprende il treno e torna a casa. Una vita di sacrifici, resa oggi ancora più faticosa dal caos del traffico, conseguenza del crollo.

I primi giorni dopo la tragedia, anche lui e la sua famiglia hanno vissuto da sfollati, ospiti della sorella. Poi per fortuna la sua casa è tornata agibile.

Sveglia alle 6, ritorno a casa alle 21, si studia sul treno. Muoversi in auto è pressochè impossibile. Ma grazie al preside del suo istituto e all’Alessandria Calcio, la passione per il pallone può continuare ad essere coltivata, soprattutto oggi, con la “promozione” in prima squadra.

Scatolini ha un messaggio per tutti: “Genova, come è già successo in passato, saprà risollevarsi. Grazie anche a iniziative come questa, che mi toccano direttamente.” Il pubblico è visibilmente emozionato; arriva l’applauso liberatorio, Massimo brusasco, che conduce la serata, lo saluta e lo lascia libero di rincasare, solo per questa sera, ad Alessandria, dai suoi compagni in grigio.

Sono le 22, orario perfetto per il rientro a casa di un atleta. Un atleta, ma anche un ragazzo, che ha visto la morte da vicino e vive il dramma di una città superba, ferita, in ginocchio, ma pronta, con un colpo di reni, a rialzarsi. Forza Genova, forza Alessio.

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tredici domande a di Gigi Poggio

MANUEL DE LUCA Nato a

Data di nascita

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Hai sempre giocato in questo ruolo

Squadra del cuore

Momento top della carriera

Avversario o compagno che ha fatto più carriera

Mister più importante Passatempo

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Attore preferito

Musica preferita

Venerdì 12 ottobre 2018

Bolzano

17 luglio 1998

Fidanzato Laives

Ho cominciato come centrocampista Nessuna

L’esordio in prima squadra col Toro Simone Edera

Sinisa Mihajlovic

La montagna e il fitness Nessuna in particolare

Massimo Boldi e Christian De Sica

Reggaeton

Sordità?

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L’ORSOINCASA foto Ilaria Cutuli

Venerdì 12 ottobre 2018

STA PER RICOMINCIARE IL CAMPIONATO REGIONALE. ALESSANDRIA E LA SUA SQUADRA DI RAGAZZI MOLTO “SPECIALI”

solidarietà di Gigi Poggio

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Venerdì 12 ottobre 2018

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iorni febbrili per le squadre di Quarta categoria. Dopo i test della prima domenica di ottobre, in Piemonte e Liguria ci si prepara per l’avvio del campionato, anche quest’anno, nella fase regionale, disputato con squadre di 7 giocatori.

L’esperienza di Quarta Categoria ha avuto in questi mesi grande risalto, non solo mediatico. Sono aumentate le regioni italiane che hanno avviato i loro campionati e di questo aspetto, assolutamente lusinghiero ci racconta Valentina battistini, coordinatrice nazionale di Quarta Categoria. “Sardegna e Abruzzo sono le nuove entrate del nostro torneo. Si aggiungono a Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Marche fornendo alla manifestazione un carattere nazionale che è davvero un grande risultato, sotto il profilo sociale e sportivo”.

Affiliata alla Lega Nazionale Dilettanti, ma con la speranza e l’augurio di diventare, e presto, una divisione autonoma, Quarta Categoria ha un ricchissimo sito web www.quartacategoria.it - che è la miglior esemplificazione della varietà e della ricchezza delle proprie attività. Nell’home page, in questi giorni, la news dell’avvio del primo corso di AID (Allenatore inclusivo per la disabilità) che costituisce un passo ulteriore nell’affermazione di quel concetto di formazione e crescita che vuole accompaganare il lavoro delle squadre e dei loro staff. “Il corso per AID - conferma la battistini - è un investimento importante che soddisfa la necessità di affiancare ai nostri calciatori tecnici preparati nelle metodologie di allenamenti ma con adeguata formazione rispetto all’uso di farmaci e alla pratiche di relazione e interazione. Alla fine del corso i diplomati saranno ventuno ma non ci fermiamo qui, dal momento che questa esperienza sarà presto esportata all’estero, dove l’interesse per le nostre attività si sta manifestando in maniera crescente”.

Quindi l’Europa guarda a Quarta categoria?

“Sì - conferma la battistini - siamo un esempio virtuoso e abbiamo intenzione di consolidare questa empatia anche sul campo, come è ovvio, anche, con un grande torneo che organizzeremo nei prossimi mesi con alcuni club stranieri come il Leicester e il Manchester City perchè questo messaggio diventi un patrimonio ancor più condiviso”.

Sotto il profilo sportivo, Quarta categoria è diventato un fatto anche numericamente molto rilevante. Ci dicevi di nuove regioni affiliate ma, nel dettaglio, hai altri numeri, Valentina? “Parto dall’ultima arrivata, la Sardegna, per dirti che l’isola porta con sè una dote fatta di 13/14 squadre in un ambito

4 CATEGORIA, RIPAR L’Alessandria for specia a

nazionale che ne conterà quest’anno ben 116 per un numero complessivo di circa 2.000 tesserati. Questo comporterà anche una novità significativa sotto il profilo agonistico con un’appendice, che, a dire il vero, sarà un vero proprio torneo e si giocherà con formazioni da 11, al termine della stagione”.

Un movimento così esteso e capillarmente diffuso, immagino, stia diventando anche un fatto economico... “Non lo nego e aggiungo che stiamo cercando di razionalizzare

questa realtà che oggi vive con un budget di 220.000 euro ragionando sul marketing e su forme di finanziamento che ci garantiscano operatività e autonomia. Questa è una strada che contiamo di imboccare in breve”.

Attesa e trepidazione e adrenalina che sale, alla vigilia della ripresa anche per l’Alessandria for special, lo scorso anno grande protagonista del campionato a suon di gol e di vittorie. Con Paolo Caredda, coodinatore della formazione Grigia per Is for Coop, facciamo

13 L’ORSOINCASA

Venerdì 12 ottobre 2018

PAOLO CAREDDA: DOPO AVER DOMINATO LO SCORSO ANNO, CI ATTENDE UN TORNEO TOSTO, DOVE TUTTI GLI AVVERSARI VORRANNO bATTERCI, MA NOI SIAMO CARIChISSIMI. GIOChEREMO A CASA, A CENTOGRIGIO: NON VEDO L’ORA

RTE L’AVVENTURA al è pronta a giocare il punto della situazione alla vigilia del campionato. Allora, Paolo, squadra che vince non si tocca? “Organico confermato al 100% con tre nuovi innesti, uno per reparto, senza dimenticare che le due finestre di mercato,

una a novembre e una a febbraio, potranno, eventualmente, fornirci qualche altro giocatore in ruoli scoperti. Ci attende una stagione molto impegnativa e abbiamo cercato comunque di rinforzarci, sapendo che tutti

vorranno batterci ma noi siami carichissimi.

I nostri allenamenti sono sempre più intensi nella consapevolezza che solo con la concentrazione e l’impegno potremo confermarci, anche di fronte ad avversarie temibili e agguerrite”.

Quindi lavoro tattico e fisico... “Tanto lavoro tattico e fisico ma questo ci aiuta a crescere e a confrontarci perchè è nel confronto e nella partita che riusciamo a capire il nostro valore”.

Senza dimenticare la bella esperienza della scorsa stagione... “E’ stato tutto bellissimo, anche grazie al sostegno dell’Alessandria e alla sua capacità di raccontare quello che stavamo facendo, con la gioia e la passione che abbiamo buttato nelle nostre partite.

Un’esperienza positività che ha dato ai ragazzi uno spirito e un’allegria contagiosa ma li ha anche formati e maturati”.

Tutto questo servirà per la stagione che sta per cominciare... “Sarà tutto meno semplice, a cominciare dai trasferimenti penalizzati dalla situazione viaria genovese dopo la tragedia del 14 agosto. E poi ci sono le avversarie del nostro girone, dalle 2 Juventus A e B, al Torino, fino agli Insuperabili e al Filafelfia Team che però giochera fuori classifica”.

E, novità graditissima, il girone giocherà le sue partite ad Alessandria... “Bellissima opportunità - conferma Caredda - perchè saremo a Centrogrigio, in una struttura splendida e ci sentiremo davvero a casa, con le nostre maglie Grigie che ci daranno sicuramente l’energia giusta per continuare la nostra avventura”.

www.museogrigio.it

LA GRANDE STORIA

PRIMA DEI G ORSO

DELL’

protocalcio

di Sergio Giovanelli

Q

PRIMA PUNTATA

Gli albori del calcio alessandrino ne

uando il pallone sbarcò in Italia, portato dai marinai inglesi a Genova e dal commerciante Edoardo bosio a Torino, il gioco cominciò a diffondersi nel Nord Ovest, facendo nascere numerose società, molte di vita effimera. Inizialmente, l’attività era gestita dalla Federazione Ginnastica, tanto è vero che i primi tornei furono inseriti nelle manifestazioni da essa organizzate. Negli ultimi giorni del maggio 1897, a Genova, in uno di essi maturò la vittoria dell’Unione Pro Sport di Alessandria. L’anno, dopo nacque la Federazione Italiana Football che organizzò il primo campionato italiano.

Alessandria scopre il “giuoco del pallone” di Gigi Poggio

L’organismo calcistico adottava il regolamento di gioco “inglese”, cioè quello usato dalla F.A. di Londra, al contrario di quello ginnastico che utilizzava il regolamento “italico” con alcune varianti.

Questo potrebbe essere il vero motivo per cui l’Unione Pro Sport non partecipò al primo campionato; o forse si ritenne danneggiata nell’amichevole con il Genoa, giocata nel mese di marzo, quando l’applicazione delle regole sul campo fu a suo svantaggio: probabilmente sulla decisione influirono entrambi i motivi.

Fatto sta che gli alessandrini sparirono presto dalle scene calcistiche e nei primi

anni del ‘900 la società si sciolse. Nello stesso periodo operavano in città altre due palestre: la “Forza e Concordia” e la “Forza e Coraggio”, tutte e due con divise di colore grigio, seppure di diverse tonalità ed entrambe si dedicavano anche al football. Dopo un periodo di rivalità, la Forza e Coraggio prese definitivamente il sopravvento, sospinta dai suoi appassionati dirigenti: i fratelli Alfredo ed Attilio Ratti, figli del titolare della palestra, Enrico badò e

“A

nche la Belle époque alessandrina presentava uno scenario brillante e gradevole [...] Le attrattive erano innumerevoli: i circhi equestri di Piazza Garibaldi, la banda musicale dei giardini pubblici, le corse internazionali di “velocipedi” sul ciclodromo presso il cavalcavia che darà il nome al quartiere della Pista, le corse di cavalli sulla Piazza d’Armi Nuova, le partite di pallone sulla Piazza d’Armi Vecchia, le regate organizzate dalla Società dei canottieri sul Tanaro”.

Così Lorenza Lorenzini nel suo “Alessandria storia e immagini”, nel 1982, racconta la città verso la fine dell’800. Sono anni di sviluppo e trasformazioni, per il contemporaneo insediarsi di nuove attività economiche e imprenditoriali che, accanto alla borsalino, ormai leader italiana e mondiale nella produzione del cappello, vedono

avviarsi nella zona di Spinetta Marengo le attività del polo chimico con la Sclopis e la Marengo e dello zuccherificio nato per iniziativa della società belga Societé Générale de Sucreries. Ma è la stessa città a cambiare volto, tanto che nel 1895 viene inaugurata la galleria Guerci, mentre Valle San bartolomeo, l’anno successivo, è collegata ad Alessandria con il nuovo ponte edificato

Formazione Alessandria FBC del 1913-’14.

Ticozzelli, Milano II, Savojardo, Carcano, Porrati, Brunoldi, Grillo, Lazoli I, Torricelli, Du Jardin, Ricci II. In basso, lo stabilimento Concimi Marengo. Foto tratta dal libro “L’asilo racconta Spinetta”

GRIGI

i primi del ‘900 Augusto Rangone, cui si aggiunse presto Amilcare Savojardo. I primi tre uscirono quasi subito di scena, mentre gli altri due furono protagonisti più a lungo.

Il 18 febbraio 1912, la “Forza e Coraggio” si trasformò in Alessandria Football Club; la sezione Calcio della società ginnastica assunse il nome della città senza rendersi autonoma dalla casa madre.

La divisa di gioco è azzurra con una larga banda verticale bianca al centro; il grigio

fuori Porta Ravanale.

Il football, disciplina cresciuta e affinatasi, in quegli anni, nelle palestre di ginnastica, sembra interpretare anche in città questa voglia di cambiamento e aggregazione e che la sua diffusione possa dare una svolta nell’ambito dello sport, lo conferma il fatto che, per la sua esplicita prerogativa di gioco “all’aria aperta” esso viene inserito

(chiaro) della Forza e Coraggio fu momentaneamente accantonato. Quando l’unica muta disponibile si arrese ai troppi lavaggi si fece appello allora alla munificenza del commendator Maino, il quale cedette un giro di maglie della sua squadra ciclistica, una delle più forti di quell’epoca che erano, manco a dirlo, grigie.

Si decise di iscrivere la squadra al Campionato di Promozione, torneo riservato alle formazioni che volevano salire in Prima categoria, allora la massima divisione agonistica. Mentre in Terza Categoria si iscrivevano quelle squadre che non volevano o potevano cimentarsi con le più forti.

L’Alessandria le ambizioni le aveva, eccome.

Infatti la formazione allestita era già di buona levatura e comprendeva elementi degni di figurare anche a livelli superiori. dallo stesso Ministero all’Istruzione, nel 1898, all’interno di un concorso nazionale riservato anche istituti scolastici, in cui è compreso pure il calcio. E’ pur vero che in quegli anni, si gioca già un po’ ovunque, da Torino a Genova, ma anche nella provincia alessandrina, come confermano le cronache di allora parlando di partite di football che vedono incrociarsi squadre di Novi Ligure e Casale Monferrato.

L’avvento del nuovo secolo porta con sè, intanto, anche ad Alessandria, il radicalizzarsi delle tensioni tra le fazioni più moderate e quelle d’ispirazione socialista, in una città in cui, inevitabilmente, legato al lavoro e all’occupazione e alla maturazione della coscienza operaia, cresce il bisogno di servizi, equità e diritti. Il primo anno del nuovo secolo è segnato dalla scomparsa di Giuseppe borsalino; gli succede, a capo dell’azienda il figlio Teresio che si renderà

A gennaio 1913 partiva il campionato (mini girone a tre squadre con una promozione).

La prima partita, quella destinata a passare alla storia, si giocò a biella contro la Veloces.

Nel primo tempo, un gol per parte e l’espulsione di un biellese, nella ripresa un rigore sbagliato dagli alessandrini e il rientro in campo del giocatore espulso, autorizzato dall’arbitro e consentito dal capitano mandrogno. Il logico reclamo, collegato al fatto che le porte del campo biellese pare fossero più strette del minimo regolamentare, fece sì che la partita fosse annullata, ripetuta e vinta dagli alessandrini.

Così il vero match numero 1 dell’Alessandria rimase il 2-0 della domenica successiva ottenuto contro la Vigor Torino in Piazza

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interprete di una politica commerciale attenta e decisamente volta all’espansione del marchio, accompagnata da una grande vicinanza alle necessità della città e della collettività. Ma il 1900 è anche l’anno del primo centenario della battaglia di Marengo, festeggiato, per la verità, in modo alquanto sommesso, forse per quello spirito antinapoleonico mai sparito dai sentimenti locali.

A fornire una fotografia più puntuale della città arriva il censimento del 1901 che rileva una popolazione di 71.293 alessandrini, distribuiti tra città e sobborghi, mentre la locale Camera del Lavoro conta 2800 soci, con una considerevole rappresentanza femminile che fornisce manodopera per l’industria leggera, con il ruolo di filandiere maglieriste, berettaie, orlatrici in calzoleria. > segue a pagina 16

protocalcio

di Sergio Giovanelli d’Armi Vecchia (oggi Piazza Matteotti) e il primo gol fu segnato del genovese Luigi Du Jardin alla mezz’ora circa del primo tempo.

Il girone finì con Alessandria e Vigor Torino a pari punti (i torinesi vinsero il ritorno 10), mentre lo spareggio fu vinto nettamente dall’Alessandria. Fatica inutile, perché successivamente anche la Vigor sarebbe stata ammessa alla Prima Categoria.

Tra un campionato e l’altro, la squadra di calcio diventa veramente autonoma; il campo di Piazza d’Armi Vecchia venne rimodernato e ampliato, mentre per rinforzare la squadra, si ingaggiò dal Genoa George Smith che sarebbe diventato trainer.

Una decisione lungimirante che avrebbe sancito la nascita della “scuola” alessandrina di calcio. Nel frattempo si potenziò il parco giocatori con Felice Milano (fratello minore di Giuseppe, leader della Pro Vercelli e della Nazionale), il portiere Pellizzoni, il centromediano Carcano oltre al lancio di diversi altri promettenti elementi.

Il campionato 1913-14 offrì al debutto il peggio possibile cioè la Pro Vercelli, tricampione in carica! Ma i grigi reggevano l’urto subendo il gol vercellese ma pareggiando nella ripresa e sbagliando anche un calcio di rigore. Corradini sul Guerin Sportivo avrebbe scritto: “Dalla città della paglia è giunta l’eco di una clamorosa sorpresa certamente da annoverarsi tra le maggiori che abbiano sconvolto ogni L’avvento delle forze socialiste al governo della città determina in quegli anni una profonda svolta innovatrice, con l’abolizione della cinta daziaria, la perequazione dei diritti dei sobborghi, l’istituzione di servizi scolastici e assistenziali, accanto alla creazione di un’identità urbanistica, in cui potessero convivere servizi e opportunità differenti. Su un lato dell’attuale piazza Vittorio Veneto, infatti, nel 1908 veniva costruito un nuovo teatro, il Finzi, a poca distanza dall’istituto magistrale e la scuola d’arti e mestieri nell’attuale via Cremona.

Poco più in là, la biblioteca e il museo e, a qualche isolato, il penitenziario di piazza Goito. Eppure, nonostante il lavoro, pur tra conflitti e rivendicazioni, non conosca stagnazioni e la spinta delle amministrazioni locali sia indirizzata alla creazione di una città più razionale e più vivibile negli spazi, Alessandria comincia a vivere un isolamento

Alessandria F.C. 1914-’15. La formazione della partita contro il Savona: segnalinee, Milano II, Carcano, Moretti, Torricelli, Lazoli I, Grillo, Della Casa, Pellizzoni, Savojardo, Bosio, Ticozzelli, Rangone. Nella foto a destra: Milano II, Pelizzoni e Ticozzelli probabile previsione”. Alla fine Casale (che vincerà il campionato), Genoa, Pro Vercelli e Torino si dimostrarono troppo forti, ma il quinto posto ottenuto rappresentò comunque un buon risultato per una esordiente.

Spiravano venti di guerra in Europa ma il calcio proseguiva. Il torneo 1914-15 fu organizzato con un’inutile prima fase dove passarono 3 squadre su 6; un girone semifinale e un raggruppamento finale.

Nella seconda fase, la qualificazione se la giocarono Alessandria e Milan. A Milano la spuntarono i rossoneri per 2-1, con gara falsata dall’arbitro Lauger, uno dei più quotati del tempo. Il maltempo costrinse a numerosi rinvii e quando finalmente si

giocò i grigi avrebbero potuto ancora qualificarsi battendo i milanesi in Piazza d’Armi.

Non si andò oltre lo 0-0 con speranze purtroppo sfamate. La dichiarazione di guerra all’Austria e alla Germania avrebbe impedito la conclusione del torneo, assegnato a tavolino al Genoa.

La mattanza della Grande Guerra colpì pesantemente il mondo dello sport ed ogni squadra pianse i suoi morti. Non sfuggì al destino l’Alessandria con le morti di George Smith e Felice Milano, delle riserve Antonio boccaccio e Luigi Cornaglia (il fratello Angelo morirà a causa dell’epidemia di “spagnola”, così come Fausto banchero); poi ancora Patria, Patrone ed altri giocatori delle formazioni minori.

Il cappello, dal 1878 al 1903.

Nella pagina accanto, una bella immagine della Galleria Guerci a inizi del Novecento

cupo che la allontana dagli altri centri della provincia, senza peraltro coinvolgerla nello sviluppo che accompagna le tre metropoli del triangolo industriale e cioè Torino, Genova e Milano.

Lo scoppio della prima guerra mondiale aggrava questa condizione, nonostante i proclami contro l’interventismo della amministrazione locale. Presto l’emergenza

s’impadronisce della città e la prima necessità diventa quella di andare in aiuto delle famiglie dei soldati al fronte. L’alluvione del giugno del 1916 con la piena dell’Orba e del bormida e la conseguente distruzione dei raccolti non fa che aggravare questa situazione che genera ancor di più fame e disagi, con la sensazione di vivere una guerra ingiusta e inutile.

GLI INDIMENTICABILI

Alla ripresa agonistica, la squadra apparve profondamente rinnovata e vi trovavano posto in pianta stabile i tre fratelli Papa, bay, nato in Argentina, e baloncieri, che aveva già esordito nel 1915.

Nella primavera del 1919 si giocò, la coppa brezzi, avvincente torneo in cui i grigi primeggiarono battendo Juventus e Casale.

Intanto, si stava costruendo il nuovo campo da gioco, nel rione Orti, destinato a diventare il mitico “pollaio” dove ci avrebbero lasciato le penne la maggior parte degli avversari. Quattro vittorie consecutive (10 all’US Torinese nella prima agli Orti, 6-0 alla Valenzana il giorno dell’inaugurazione) poi il pareggio per 1-1 a Casale che sarà l’unico punto perso nella prima fase.

Il girone semifinale non andò altrettanto bene: Genoa e Pro Vercelli si rivelarono ancora un tantino superiori e la corsa si fermò lì. L’Alessandria, però, dimostrava di potersi sedersi al tavolo delle grandi potenze calcistiche nazionali.

> continua

S

L’inglese che creò la scuola alessandrina

ul cartellino di residenza del Municipio di Alessandria figurava viaggiatore di commercio presso la ditta Poggi, perché ai tempi era obbligatorio essere dilettanti. Nel 1913 la giovane Alessandria decise di chiamare l’inglese George Arthur Smith come allenatore-giocatore, la mossa si rivelò azzeccata. Grazie alla sua filosofia calcistica (gioco corale), ai suoi mirati metodi di allenamento e a una continua attenzione per il vivaio Smith diede vita alla famosa scuola alessandrina, capace di sfornare talenti su talenti. Tra loro baloncieri e Carcano. Londinese di Gray’s Inn Lane, Smith nacque nel 1889, come testimoniato dal certificato di nascita; alcuni suoi documenti italiani riportavano, però, la data del 1890. Era figlio di Arthur Charles, un doratore, e di Maria barrett. Giocò a calcio in Inghilterra e in Italia per alcuni anni, voluto da William Garbutt al Genoa. Dopo aver vissuto per due anni ad Alessandria, tornò in Inghilterra nel 1915, per combattere con l’esercito britannico nella Grande Guerra. Morì in battaglia. Recenti ricerche indicano che la sua tragica fine avvenne nel 1917, a 28 anni, nelle Argonne, in Francia, col 18th battalion. L’Alessandria di Smith ottenne buoni risultati, piazzandosi al quinto posto nella stagione 1913-’14.

Mario Bocchio

lo sponsor di Gigi Poggio

CONOSCIAMO MEGLIO UNO DEI NUOVI SPONSOR DELL’ALESSANDRIA CALCIO. CS COSTRUZIONI è L’AZIENDA ChE hA RIQUALIFICATO LO STADIO MOCCAGATTA

L’ORSOINCASA 18 Venerdì 12 ottobre 2018

U

na vocazione che sta nello stesso suo nome. Carlo Fornaca, titolare di CSCostruzioni, ci illustra così la denominazione dell’azienda. “Siamo partiti 15 anni, fa pensando a un’azienda che racchiudesse caratteristiche e peculiarità innovative per la committenza, non solo rifacendoci a valori che sentiamo profondamente nostri come la passione e l’operosità ma senza mai dimenticare opzioni che riteniamo fondamentali come l’uso della tecnologia e la sostenibilità. La mia visione dell’azienda è questa e vive grazie al team di dipendenti e collaboratori che lavorano in sinergia per offrire servizi a tutta la collettività”.

In quale settori opera CSCostruzioni? “L’azienda lavora prevalentemente nel settore pubblico e in quello privato, con nuove costruzioni e ristrutturazioni, dalle opere stradali a quelle fognarie, occupandosi dunque di una vasta gamma di lavori edilizi, impiantistici e infrastrutturali. In questa strategia, sta il nostro essere Centro Servizi, aspetto che comporta investimenti nell’aggiornamento e nella crescita delle nostre metodologie di lavoro, in ogni ambito”.

Senza dimenticare la capacità di “governare” la vasta materia dei bandi pubblici per i quali occorre competenza e attenzione...

“Aggiungerei il tempismo che è la dote peculiare del settore che segue a tempo pieno questo contesto, come conferma il numero di interventi operati in questi anni.”

CS COSTRUZIONI: COSTRUIRE A 360 GR Tecnologia e passione nelle grandi opere

19 L’ORSOINCASA

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ADI

Il rinnovato stadio Moccagatta.

In basso a sinistra, lo stadio Filadelfia di Torino, totalmente ricostruito e a destra, palazzo Alfieri ad Asti

CARLO FORNACA: “L’AZIENDA LAVORA NEL SETTORE DELLE OPERE PUbbLIChE E PRIVATE DA 15 ANNI, GOVERNANDO ANChE LA VASTA MATERIA DEI bANDI PUbbLICI CON TEMPISMO E COMPETENZA. E POI L’IMPORTANTE ESPERIENZA NEL MONDO DELLO SPORT” Scorrendo il vostro sito, si ha la percezione della vitalità di CS Costruzioni e della grande capacità di intervenire in settori diversi. Vogliamo illustrare qualcuna di queste opere?

“Ci muoviamo in ambiti molto diversi tra loro, strategia che impone competenza e versatilità in relazione alle necessità e alle esigenze della commitenza e alla natura delle opere su cui andiamo a intervenire.

Potrei fare l’esempio di grandi recuperi come quello di Palazzo Alfieri ad Asti o della caserma Cantore di Cuneo, città dove abbiamo anche realizzato la risistemazione della centralissima via Roma, che, possiamo dirlo, ha cambiato il volto di quella città, fino alla riqualificazione di piazza Intra a Verbania.

Accanto a opere come queste, che richiedono la stretta osservanza di vincoli di tutela e salvaguardia del bene su cui si lavora, abbiamo realizzato altri interventi significativi in molti comuni, sempre in relazione a bisogni specifici come, per esempio, quello rappresentato da Valfenera nell’astigiano con la realizzazione del circuito turistico e dell’area camper, ad azioni più strutturali e organiche come le manutenzioni degli acquedotti di Ovada e Canelli, per arrivare a lavori nelle ASL di Genova e nell’ospedale pediatrico Gaslini, fino alla manutenzione di istituti scolastici come l’Alfieri, il Sella e il Pellati ad Asti”.

Poi c’è il mondo dello sport... “Settore nel quale ci siamo mossi e ci stiamo muovendo con grande passione e molta energia. Potrei citare il centro acquatico di Montà d’Alba, costruito con un project financing o il centro sportivo polivalente di Chieri, interamente

progettato, finanziato e costruito (primo contratto di messa a disposizione in Italia), nonchè messo a disposizione del Comune di Chieri da CS Costruzioni, dietro pagamento di un canone di gestione, per arrivare alla costruzione del Filadelfia che per il nome e la storia che porta con sè è stata unoperazione prestigiosa e importante in cui investire il meglio delle nostre capacità”.

Abbiamo lasciato per ultimo il vostro lavoro al Moccagatta. Le sue sensazioni ora che l’opera è fruibile e operativa? “Un gran bell’intervento, ispirato da una logica corretta e ambiziosa: riqualificare una struttura che porta con sè storia e tradizione, in un contesto urbano che la rende perfettamente compatibile alla città. Per CS, ristrutturare il Moccagatta ha rappresentato una sfida in cui abbiamo visto la passione della committenza, unita al rispetto per un luogo così mitico ed esclusivo e alla voglia di ricreare quegli spazi più fruibili e accoglienti, come si può notare dalla realizzazione della pitch view, autentico fiore all’occhiello dello stadio.

Senza dimenticare, - aggiunge Fornaca -, le scelte e le opzioni progettuali su soluzioni e materiali che hanno qualificato ancor di più l’intera operazione” E oggi, dell’Alessandria siete anche partner commerciale... “Una scelta che abbiamo fatto con consapevolezza e piacere, identificando nella dirigenza Grigia quel giusto mix di competenza e passione che possono costituire anche per noi un incentivo ulteriore a investire nella qualità, senza dimenticare la visibilità che può dare questo mondo e quello dei Grigi in particolare...”

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calcio in rosa di Gigi Poggio

“C

i stavamo pensando da un po’ di tempo, anche in relazione agli orientamenti che andavano maturando in Lega Calcio e ora, che pensiamo di aver trovato le persone giuste e gli interlocutori credibili, siamo arrivati a questo momento”.

Con queste parole, Luca Di Masi ha introdotto la presentazione dell’accordo tecnico-sportivo che legherà Alessandria e Novese femminile.

“Un accordo che va al di là del fatto meramente sportivo - ha poi puntualizzato Luca borio - perchè costituisce una novità che porta la freschezza tipica di una novità e di un passaggio culturale, creando, tra l’altro, un’apertura al territorio e affiancando due marchi che hanno fatto la storia del calcio italiano. A essere coinvolto - ha poi proseguito borio - sarà, in primis, il nostro settore giovanile che si rapporterà come interlocutore principale della Novese, nell’ambito di una progettualità che, forse, per l’Italia può sembrare una novità, appunto, ma che, invece, in Europa è prassi consolidata da tempo”.

Il tecnico della Novese Maurizio Fossati.

A destra: il presidente biancoceleste Davide Saccone, Tessa Regolino, Maria Speranza Levis e il presidente dei Grigi Luca Di Masi

UNA NOVITà ChE PORTA FRESChEZZA E UN PASSAGGIO CULTURALE ChE SI APRE AL TERRITORIO AFFIANCANDO DUE MARChI ChE hANNO FATTO LA STORIA DEL CALCIO

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CON LA NOVESE, ALESSANDRIA AL FEMMINILE Siglato l’accordo tra le due società

Orgoglio ed emozione sono stati i due sentimenti evocati dal presidente della Novese femminile, Davide Saccone nell’illustrare i termini e le strategie dell’accordo che, per la società biancoazzurra, rappresenta un momento di promozione e riconoscimento per un lavoro portato avanti negli anni. “La collaborazione con l’Alessandria - ha dichiarato Saccone - è un traguardo che deve darci ancora più stimoli e incentivi per crescere e migliorarci, anche in relazione al prestigio e all’importanza della società Grigia, da anni ormai modello di riferimento per la gestione sportiva e imprenditoriale”.

Particolare sottolineato anche da Giuseppe Fossati, tecnico della Novese e uomo di lungo corso del calcio provinciale. “Il movimento del calcio femminile - ha puntualizzato Fossati - è in costante espansione e ha fame di strutture e visibilità. Incontrare l’Alessandria, in questa fase, darà ulteriore espansione a una realtà che conta già su quattro squadre (la prima squadra in Serie C, la Juniores e l’Under 15 regionale e le Pulcine provinciali) e vuole uscire da una di-

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mensione di sport minore, in cui è stata per anni relegata”.

Il responsabile del settore giovanile Grigio Nereo Omero ha ribadito i presupposti dell’accordo che investirà le due realtà, confermando come e quanto, in questa fase, il calcio femminile abbia bisogno di far crescere e formare le bambine, inserite in un contesto di squadra. Strada esplorata, peraltro, già con le scuole-calcio dell’Alessandria ma che, in base a questo programma, troverà ulteriori sbocchi e momenti di affermazione.

Un percorso che troverà momenti di condivisione legati all’uso dei social e a una comunicazione coordinata sugli stessi veicoli informativi dell’Alessandria calcio, con i marchi delle società che avranno l’oppportunità di convivere, in una propsettiva breve in cui le anche le grafiche legate ai due club saranno ripensate e ridefinite.

E poi, finalmente, il via al campionato, il 14 ottobre prossimo con le prime partite della prima squadra per un progetto decisamente innovativo che si annuncia carico di passione e voglia di fare bene.

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FABIO REBUFFI: “SARà UN CAMPIONATO bELLISSIMO, CON TANTE EX PRIMAVERE”.

NEREO OMERO: “MI ASPETTO UNA bERRETTI ChE FACCIA DIVERTIRE”

i nostri di Michela Amisano giovani

BERRETTI AL VIA Torneo affascinante per crescere ancora

foto Michela Amisano

Q

uesta settimana con il Responsabile del Settore Giovanile Grigio Nereo Omero e mister Fabio Rebuffi facciamo una panoramica su quello che sarà il campionato berretti che ha preso il via sabato 6 ottobre. Campionato 2018/19 che in realtà sarebbe dovuto iniziare il 29 settembre, ma come ci spiega il Direttore “la prima giornata è stata rinviata per strascichi delle vicende dei “grandi”, vedi il caso Virtus Entella”.

Come sarà il campionato di quest’anno mister? “Un campionato bello e affascinante.

Ci sono tante ex Primavere e da questo punto di vista ci potrà essere di aiuto per la crescita e la formazione dei ragazzi. Ci sono squadre come Inter, Atalanta, Pro Vercelli, Novara e le squadre lombarde che danno sempre filo da torcere soprattutto sul piano agonistico”.

“Un campionato stimolante. – aggiunge Omero – Considerando che il nostro obiettivo è quello di far crescere meglio possibile i nostri ragazzi, è una importante opportunità.

Alcuni 2000 e 2001 non hanno partecipato alla prima gara con il Pro Piacenza perché convocati in Prima Squadra per la trasferta di Pisa, ma è bellissimo così”.

Parliamo del gruppo. Quali sono le sue considerazioni mister? “Sono rimasti due 2000

Da 25 anni la ristorazione ALESSANDRIA

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i nostri giovani

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dello scorso anno a cui si è aggiunto il gruppo compatto e coeso dei 2001, che hanno fatto un grande campionato la passata stagione. Numericamente siamo al completo in tutti i ruoli e si riesce a lavorare bene. Abbiamo fatto un precampionato completo che ha alternato sfide con i grandi a gare pari età”.

Il suo staff è cambiato rispetto alla scorsa stagione… “Sì, è cambiato: il collaboratore tecnico è Alessandro Zago, il preparatore atletico è Alessandro Gambaretto, il medico Ercole Zucca e il fisioterapista sarà Andrea Giacobbe. E’ stata inserita la nuova figura del match analyst che è Gianmarco Ievoli.

Il preparatore dei portieri invece è sempre Andrea Carozzo”.

“I cambiamenti avvenuti sono dovuti a un assestamento naturale e fisiologico. – ci spiega il Responsabile – Tutti i collaboratori

Mister Rebuffi.

In alto, Nereo Omero

di mister Rebuffi sono presenti negli staff dell’Alessandria, ai quali è stata trovata la giusta collocazione per farli rendere al meglio”.

Cosa si aspetta dal campionato della berretti, Direttore?

“Mi aspetto che la Berretti ci faccia divertire. Nell’ultimo coordinamento abbiamo rivisto alcune belle immagini dell’amichevole con la Juventus Primavera e l’obiettivo è che riescano a mettere in pratica la nostra idea di calcio anche con formazioni più strutturate e più esperte di noi.

Se la crescita sarà naturale e seguirà quella degli ultimi due anni dove al centro del progetto avevamo prima i 1999 e poi i 2000, non potrò che essere felice a fine stagione”.

E mister Rebuffi?

“Spero che l’anno prossimo ci saranno altri Gjura, altri Scatolini, Usel e Gerace nella rosa della prima squadra. Lavoriamo per questo fine. Devo ammettere che vedere Gjura titolare nelle prime tre partite mi ha emozionato per il percorso che ho visto fare al ragazzo nei due anni passati insieme. Ricordo come Kleto pensasse di non poter essere il capitano della Berretti nella passata stagione e invece ne è diventato un leader assoluto. Mi aspetto questo, che tutti i nostri ragazzi possono crescere e farsi trovare sempre più pronti”.

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23 L’ORSOINCASA

VenerdĂŹ 12 ottobre 2018

CAMPIONATO NAZIONALE BERRETTI 2018/2019 1a giornata

(A. 29/9/18 - R. 12/1/19)

Alessandria - Renate

rinv.

Gozzano - Pro Piacenza

rinv.

Atalanta - Sudtirol Inter - Pro Vercelli Monza - Novara

Piacenza - Albinoleffe Pro Patria - Giana E. 2a giornata

rinv.

1-1

rinv.

rinv.

rinv.

(A. 6/10/18 - R. 19/1/19)

Albinoleffe - Pro Patria

2-1

Giana E. - Monza

1-0

Pro Piacenza - Alessandria

3-2

Renate - Atalanta

0-4

Novara - Gozzano

Pro Vercelli - Piacenza Sudtirol - Inter 5a giornata

5-1

3-1 1-1

(A. 27/10/18 - R. 9/2/19)

Alessandria - Atalanta Gozzano - Giana E. Inter - Albinoleffe

Pro Patria - Pro Piacenza Pro Vercelli - Novara

(A. 17/11/18 - R. 2/3/19)

Monza - Albinoleffe Novara - Giana E.

Piacenza - Gozzano

Pro Patria - Alessandria

Pro Vercelli - Pro Piacenza Sudtirol - Renate 11a giornata

Alessandria - Giana E.

Atalanta - Pro Piacenza Gozzano - Albinoleffe Inter - Renate

Monza - Pro Vercelli Piacenza - Novara

Pro Patria - Sudtirol 6a giornata

(A. 3/11/18 - R. 16/2/19)

Atalanta - Pro Patria

Giana E. - Albinoleffe Novara - Alessandria

Piacenza - Renate

Inter - Atalanta

(A. 13/10/18 - R. 26/1/19)

Inter - Gozzano

Monza - Sudtirol

8a giornata

3a giornata

(A. 8/12/18 - R. 30/3/19)

Alessandria - Gozzano Atalanta - Novara Inter - Monza

Pro Patria - Piacenza

Pro Piacenza - Giana E. Renate - Pro Vercelli

Sudtirol - Albinoleffe

Piacenza - Monza

Renate - Pro Piacenza Sudtirol - Pro Vercelli 9a giornata

(A. 24/11/18 - R. 9/3/19)

Albinoleffe - Novara Alessandria - Inter Atalanta - Monza

Giana E. - Pro Vercelli Gozzano - Sudtirol

Pro Piacenza - Piacenza Renate - Pro Patria 12a giornata

(A. 15/12/18 - R. 6/4/19)

Albinoleffe - Renate Giana E. - Inter

Gozzano - Atalanta Monza - Pro Patria

Novara - Pro Piacenza Piacenza - Sudtirol

Pro Vercelli - Alessandria

4a giornata

(A. 20/10/18 - R. 2/2/19)

Albinoleffe - Atalanta Giana E. - Piacenza

Novara - Pro Patria

Pro Piacenza - Inter

Pro Vercelli - Gozzano Renate - Monza

Sudtirol - Alessandria 7a giornata

(A. 10/10/18 - R. 23/2/19)

Albinoleffe - Pro Vercelli Alessandria - Piacenza Atalanta - Giana E. Gozzano - Monza Pro Patria - Inter

Pro Piacenza - Sudtirol Renate - Novara 10a giornata

(A. 1/12/18 - R. 23/3/19)

Albinoleffe - Pro Piacenza Giana E. - Renate

Gozzano - Pro Patria

Monza - Alessandria Novara - Sudtirol Piacenza - Inter

Pro Vercelli - Atalanta 13a giornata

(A. 22/12/18 - R. 13/4/19)

Alessandria - Albinoleffe Atalanta - Piacenza Inter - Novara

Pro Patria - Pro Vercelli Pro Piacenza - Monza Renate - Gozzano Sudtirol - Giana E.

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