L'Orso in casa n.5 2018/19

Foto Ilaria Cutuli

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 5 VENERDÌ 9 NOVEMBRE 2018

IL PUNTO

Tutti in campo: era ora

L’AVVERSARIO

Carrarese, attacco atomico

L’INTERVISTA Il dottor calcio

MUSEO GRIGIO

La grande storia dell’Orso

LO SPONSOR

Alegas, energia anche ai Grigi

I NOSTRI GIOVANI

LA SPINTA DEL L’Under 17 di Silvio Cassaro

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IN ATTESA DEI rECuPErI DI MErCOLEDì E GIOVEDì, LA DECIMA GIOrNATA CONFErMA IN VETTA IL PIACENzA. GHIrELLI ALLA GuIDA DELLA LEGA PrO

L’ORSOINCASA

di Tino Pastorino il punto foto: Milani - www.piacenzacalcio.it

Venerdì 9 novembre 2018

TUTTI IN CAMPO: ERA ORA Piacenza, passo da grande

L

a decima giornata ha visto, per la prima volta in questo campionato, scendere il campo tutte le squadre del girone. Nel turno disputato in tre giorni spicca il Piacenza, che battendo in trasferta la Juventus, sale in testa alla classifica con 19 punti e 8 partite giocate. Sei vittorie, tre consecutive, un pareggio (contro l’Albissola) e la sconfitta casalinga ad opera del Novara (0-3) fanno della compagine allenata da Arnaldo Franzini il punto di riferimento del girone A. Difesa rigorosamente a 4, con due mediani frangiflutti; ampie le scelte offensive con la possibilità di schierare due attaccanti (Pesenti e romero) oppure giocare con una sola punta e tre mezze ali ma anche con il tridente, avendo a disposizione elementi duttili quali Sestu e Di Molfetta.

Soluzioni più ampie rispetto alla Carrarese che di punti ne ha 17 ma ha sempre giocato, perdendo già tre volte. Ha il miglior attacco della Lega Pro (25 gol) e varie soluzioni offensive nella scelta dei giocatori ma il modulo prevede quasi sempre la difesa a 4, due centrocampisti con ai lati due ali (una è il prolifico Caccavallo, 8 centri, uno in meno di Tavano) e le 2 punte: tradotto in schema è un 4-4-2 che in fase di possesso diventa un 4-2-4. Il tutto con Maccarone ancora L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 88 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 9 novembre 2018

a mezzo servizio. La sorpresa di questo inizio stagione è l’Arezzo: una sola sconfitta, contro la Juventus, e con un leggero calo, visti gli ultimi due pareggi, entrambi per 0-0.

Delle grandi favorite si devono ancora scoprire le potenzialità di Pro Vercelli (imbattuta con 11 punti in 5 partite), Novara (8 punti in 6 partite ma con già due sconfitte contro Pro Patria e Carrarese), Siena (non ha mai vinto e ha 5 punti in 6 partite) e, soprattutto, l’Entella con 2 partite giocate in 50 giorni ma che hanno portato 6 punti. Da seguire con attenzione nel team ligure il centravanti lussemburghese ma di passaporto portoghese Dany Mota Carvalho, classe 1998, 3 gol in campionato e uno in Coppa.

Infine è doveroso sottolineare la prima vittoria tra i professionisti del Gozzano, altra squadra

che ha sempre giocato, e che ha fatto una vittima illustre: il Siena. Intanto sono arrivate le prime penalizzazioni: il nostro girone ha visto comminati ben 16 punti con la Lucchese che piomba in zona playout, il Cuneo che, in serie utile da 6 giornate, rimane tra le prime 10, almeno per ora, l’Arzachena che, comunque, si gode la vittoria nel derby di Sardegna e il Pro Piacenza che è sull’orlo di una crisi dettata dalle tre sconfitte consecutive e dai problemi economici della proprietà giunta in Emilia da meno di tre mesi.

Sono due le squadre in Lega Pro ad aver pareggiato 6 partite: l’Albinoleffe nel girone B (non ha mai vinto) e l’Alessandria che però ha il doppio dei punti dei bergamaschi. Sono quattro gli 0-0 dei Grigi, tanti quanti quelli ottenuti dall’Arezzo.

GHIRELLI PRESIDENTE LEGA PRO

Con 48 voti a favore, 7 schede bianche e una nulla, Francesco Ghirelli è stato eletto nuovo presidente della Lega Pro. Oltre a Ghirelli, sono stati nominati anche i due vice-presidenti: uno è Jacopo Tognon, l’altro Cristiana Capotondi, attrice, appassionata di calcio ed ex calciatrice.

A cura di ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro risciglione Foto di Ilaria Cutuli, www.museogrigio.it

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rETI. IL BOMBEr GrIGIO Manuel De Luca

il girone A

L’ORSOINCASA

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LA CLASSIFICA Grigi: sette risultati utili consecutivi

Venerdì 9 novembre 2018

Squadra

Punti

G

V

N

P

GF

GS

DR

Carrarese

17

10

5

2

3

25

15

10

14

8

2

2

8

6

2

11

5

2

0

2

5

Piacenza

19

Arezzo

16

Alessandria

12

Olbia

11

Pisa

Pro Vercelli

Juventus u23

9

2

6

3

2

9

9

Arzachena

8

9

3

4

9

3

1

6

2

7

8

10

6

2

5

6

2

9

0

4

10

11

-1

2

6

8

4

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5

8

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9

2

8

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19

0

0

5

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4

4

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5

5 2

5

4 1

4

15

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4

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1

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9

6

11

3

9

4

3

1

robur Siena

5

1

8

9

1

3

0

8

1

18

3

3

6

1

4

8

Pistoiese

Albissola

3

2

8

Lucchese

4

9

Novara

Virtus Entella

4

10 10

Gozzano

4

3

Pro Patria

1

9

10

10

Pro Piacenza

6

11

Cuneo

Pontedera

8

8

13

9

7

5

-1

-2

-5 2

-7

13

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16

-5

5

6

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4 7

-11

11A GIORNATA ANDATA Domenica 11 novembre 2018 Cuneo - Pistoiese Olbia - Gozzano Pro Patria - Arzachena Albissola - Juventus u23 Alessandria - Carrarese Lucchese - Pisa Novara - Arezzo Pontedera - Virtus Entella robur Siena - Pro Vercelli Piacenza - Pro Piacenza

12A GIORNATA ANDATA Domenica 18 novembre 2018 Arzachena - Pro Vercelli Cuneo - Novara Juventus u23 - Pontedera Pisa - Olbia Pistoiese - Piacenza Virtus Entella - Alessandria Arezzo - Carrarese Gozzano - Albissola Lucchese - robur Siena Pro Piacenza - Pro Patria

(ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 16,30) (ore 20,30)

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Al momento di andare in stampa, non si sono ancora disputati i recuperi Arezzo-Pro Vercelli, Novara-Albissola, Siena-Pisa, V. Entella-Arzachena PREVENDITE ALESSANDRIA-CARRARESE PUNTI VENDITA VIVATICKET

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L’ORSOINCASA

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l’avversario di Tino Pastorino

LA CArrArESE è AVVErSArIA TOSTA: rECOrD DI rETI SEGNATE, 25 (9 DI TAVANO, 8 DI CACCAVALLO), CONTrO uNA DELLE DIFESE MENO BATTuTE DEL GIrONE (ALESSANDrIA)

L’ORSOINCASA

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Venerdì 9 novembre 2018

campionato), Biasci e Coralli (9 reti ciascuno nel 2017-18) per un settore offensivo pirotecnico, popolato anche da ali prolifiche come Caccavallo (ex Cosenza e Catania), Valente (ex Sambenedettese) e Mobilio (stagione passata divisa tra Cuneo e Lavagnese).

ARRIVA L’ATTACCO ATOMICO TOSCANO La Carrarese di Baldini fa davvero sul serio foto facebook: Gianni Barbieri - Carrarese Calcio

G

ioca ininterrottamente in serie C dal 1978 dopo che la retrocessione del 2010 è stata neutralizzata dalla successiva riammissione. Salvezza ai play out del 2017 contro la Lupa roma, nella scorsa stagione, per la prima volta, ha raggiunto i play off grazie al settimo posto nel girone A. Ha vinto la Coppa Italia di serie C nel 1983 con in panchina Corrado Orrico.

L’ALLENATORE Silvio Baldini, 60 anni, di Massa, è alla seconda stagione sulla panchina apuana. utilizza senza mezze misure moduli spregiudicatamente offensivi. Ha conquistato i play off: superata la Pistoiese al primo turno (5-0), la corsa si è fermata a Viterbo, al secondo ostacolo, con il 2-1 per la Viterbese Castrense. Baldini ha allenato in serie A Empoli, Parma, Lecce e Catania. In serie B il Chievo, il Brescia, il Palermo e il Vicenza.

Con il club empolese, tra massima divisione e cadetti sono state 179 le panchine. Marco Marchionni, ex Parma, Juventus e Fiorentina, è il vice: ha smesso con il calcio giocato proprio a Carrara la scorsa estate.

IL MERCATO Il Direttore Generale Gianluca Berti e il D.S.

Michele Ciccone hanno operato con qualità. rinnovato il prestito dall’Entella del portiere Borra, in difesa sono arrivati Alari dall’Atalanta, Carissoni dal Monza, Karkalis dal Bassano, Giacomo ricci dal Pro Piacenza. unico innesto a centrocampo quello di Pugliese, ex Pro Vercelli. In attacco il colpo è quello di Massimo Maccarone, al rientro in Italia dopo l’esperienza di Brisbane in Australia. Per lui 198 gol in carriera con 3 stagioni e mezzo in Inghilterra. Affianca i confermati Tavano (18 gol lo scorso

LA STAGIONE Ha sempre giocato: 17 punti in 10 partite con 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Domenica scorsa ha battuto l’Albissola, fanalino di coda, allontanando un periodo poco fortunato con 1 punto racimolato in 3 partite (sconfitta a Piacenza e in casa contro l’Olbia).

Ha segnato 25 gol (miglior attacco di tutta la Lega Pro), di cui 9 con Tavano e 8 con Caccavallo; sono 15 le reti subite (ha sempre riportato almeno un gol al passivo tranne nelle ultime due giornate e nella partita contro la Juventus).

LA ROSA Portieri: 22 Borra (95), 1 Mazzini (98), 12 rollandi (99). Difensori: 6 Alari (99), 2 Carissoni (97), 33 Karkalis (95), 5 Murolo (83), 23 ricco Giacomo (96), 13 ricci Luca (89). Centrocampisti: 4 Agyei (Gha-92), 21 Cardoselli (98), 17 Foresta (95), 19 Piscopo (98), 24 Pugliese (96), 8 rosaia (93). Attaccanti: 27 Bentivegna (96), 11 Biasci (94), 18 Caccavallo (87), 9 Coralli (83), 7 Maccarone (79), 20 Mobilio (96), 10 Tavano (79), 30 Valente (91).

IN CAMPIONATO Carrarese-Albissola: 3-0 (2-0).

Marcatori Tavano al 7’ e 38’, Caccavallo al 59’. Carrarese (4-2-4): Borra; Carissoni Alari ricci L. Karkalis; Foresta (dal 69’ Cardoselli) rosaia; Caccavallo (dal 65’ Bentivegna) Tavano (dal 69’ Maccarone) Biasci (dal 59’ Piscopo) Valente (dal 69’ Mobilio).

I re di Carrara: Maccarone e Tavano.

Quest’ultimo ha già messo a segno 9 reti ed è il capocannoniere del Girone A

avversari nella storia

di Sergio Giovanelli

L’

Manuel Fischnaller mattatore dell’ultimo match casalingo contro la Carrarese.

Autore di una tripletta che decise il 5-0 finale

u.S. Carrarese viene fondata nel 1908 ma non parteciperà a tornei ufficiali fino al 191920.

La Serie C è il massimo livello cui la squadra aspira fino al periodo bellico arrivandoci solo al termine del 1942-43, ultimo campionato prima della sospensione. Con la ripresa dell’attività la squadra viene ammessa alla elefantiaca B di quegli anni. Ci resta due stagioni poi sprofonda nelle serie minori per rivedere stabilmente il terzo livello calcistico a metà degli anni ‘60. Ci vorrà la riforma che crea C1 e C2 per ritrovare la Carrarese tra i professionisti. Da allora è una presenza stabile in questa categoria rischiando di abbandonarla solo nel 2010 quando viene retrocessa per poi essere ripescata in estate.

Alessandria e Carrarese incrociano i tacchetti per la prima volta nel corso della stagione 1978-79: pur essendo in categorie diverse sono accoppiate nei sedicesimi di finale di Coppa Semipro. La prima partita si gioca al Moccagatta in un pomeriggio di ottobre. Contro un’avversaria di rango inferiore i grigi vanno subito in vantaggio con Alessandro Ferraris anche se la partita (decisa dal secondo gol di Bongiorni nella ripresa) è meno facile di quanto sembra per la verve degli apuani che giocano senza remore. Questo risultato basterà ai grigi per passare il turno malgrado l’1-2 del ritorno.

La “prima” in campionato si gioca nel gennaio 1981 ed è sfida di C2 (l’unica, tutte le altre saranno relative alla C1); fu uno 0-0, risultato che si ripeterà altre quattro volte nelle dieci partite disputate in terra mandrogna.

In questa fase la Carrarese è uno spauracchio per i Grigi: quattro 0-0 ed uno 0-1 in cinque gare. Il primo gol alessandrino nelle partite di campionato giocate al Moccagatta è opera di Giovanni rossi al 37’ dell’incontro del 19 novembre 1995; l’attaccante alessandrino (peraltro doppio ex) interrompe un digiuno lungo 401’ tra una rete casalinga e l’altra. La gioia, però, dura poco visto che al quarto d’ora della ripresa Campioli pareggerà il conto e Benfari, nei minuti di recupero ribalterà il risultato.

Dopo il 2001 la tradizione si interrompe per riprendere solo nel 2017. La squadra marmifera resta la bestia nera dell’Alessandria, ma la tendenza in quest’ultima

CARRARESE

La prima volta al Mocca in campionato nel 1981.

Vittoria grigia solo 4 volte Salvatore Avallone 9 presenze contro i toscani Corrado Orrico: 6 match sulla panchina carrarese e 2 su quella alessandrina

fase sembra attenuarsi con la prima vittoria in trasferta e soprattutto con il secco 5-0 dell’ultima gara giocata al Mocca a marzo. Il risultato più frequente resta il pareggio verificatosi 10 volte in 24 gare. Il bilancio dice che ad Alessandria le vittorie sono 4-2 per i Grigi; mentre in totale incassano 9 sconfitte a 5 con dieci pareggi. I gol sono in parità (2020).

I PROTAGONISTI Questa sfida, giocata come detto 24

volte, ha come protagonista il carrarino Superbi presente in dieci gare, Avallone con nove gettoni è il giocatore grigio più assiduo.

Pochi gol e classifica dei cannonieri scarna: il bomber è Manuel Fischnaller con tre reti, tutte segnate nell’ultima partita ed unica tripletta nella storia del confronto.

Tra gli allenatori comanda di gran lunga Corrado Orrico: per lui ben otto partite viste dalla panchina: sei dalla parte carrarese e due dalla parte grigia.

Capitolo doppi ex: sono 40 i giocatori che hanno vestito il grigio piemontese e l’azzurro toscano. Tre di essi sono stati schierati nella sfida da entrambe le squadre. Il principale è Cristian Polidori, otto partite giocate delle quali una con l’Alessandria e sette con la Carrarese; Giovanni rossi con tre partite (una in grigio) e Stefano Cognata in campo due volte (una per parte). Ci sono poi altri 14 calciatori che la partita l’hanno giocata, ma da una parte sola: tra questi citiamo Gian Cesare Discepoli che è stato un fiero avversario dei grigi giocandovi contro quattro volte da giocatore e due volte da allenatore dei marmiferi. Tommaso Tentoni è l’unico ad aver indossato le due maglie ed ha giocato lo scorso anno due volte contro i Grigi. Non potrà scendere in campo in quanto infortunato.

l’intervista di Gigi Poggio

STOrIE E ANEDDOTI A ruOTA LIBErA CON IL rESPONSABILE SANITArIO DELL’ALESSANDrIA CALCIO GIOrGIO MuSIArI. DErTHONA, GrIGI, VALENzANA, BASKET

L’ORSOINCASA

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Venerdì 9 novembre 2018

L’Alessandria 1996/97 di Amisano e di mister Enzo Ferrari.

Arrivò al settimo posto in classifica.

Musiari è in piedi ultimo a destra.

Nella foto a destra, oggi, durante l’allenamento alla Michelin

DOTTOR CALCIO

Musiari: un racconto di sport lungo 40 anni

L’

intervista con il dottor Giorgio Musiari, responsabile sanitario dell’Alessandria Calcio, assume subito il tono del racconto che coinvolge uomini e momento comuni a molti di noi che questo mondo lo frequentiamo non proprio da ieri. E allora, storie e aneddoti si mischiano, in mezzo a vere e proprie pillole di saggezza e vita vissuta perchè, da sempre, il “dottore” in una squadra di calcio assolve a tante funzioni, compresa quella insostituibile di ascoltare confidenze e reggere pressioni.

“Ho cominciato prestissimo, collaborando con il dottor Mandirola, ortopedico in servizio all’Ospedale di Tortona, dove al quarto anno di Medicina, ero andato a fare pratica. Mandirola era il medico dei leoncelli e mi chiese di dargli una mano, andando in panchina, anche per alleviargli il peso di un compito che per lui stava diventando un po’ gravoso.

Poi, con la laurea, nel 1976, il mio ruolo è diventato un po’ meno provvisorio e ho cominciato la vera e propria collaborazione”.

Altri tempi, altro calcio... “Indubbiamente;

Angelo Domenghini

per la mia età, allora, ero in una posizione diversa. Alcuni giocatori erano miei coetanei, altri, addirittura, più grandi. Ero il medico ma, a volte, il fratello maggiore o quello a cui confidare qualche problema. Umanamente un’esperienza intensa ma anche a livello tecnico ho ricordi molto belli...”

Perchè quel Derthona, allora, era competitivo... “Una società parsimoniosa e oculata ma anche capace di far calcio. Proprio in quel periodo, cominciammo a lavorare, operando con alcuni centri fisioterapici, anche in relazione al fatto che, con la specializzazione in medicina sportiva, anch’io avevo arricchito le mie conoscenze. E poi sul campo, ricordo giocatori di qualità e anche allenatori molto preparati. Un nome? Sicuramente Angelo Domenghini: un mister bravissimo a leggere le partite, non fosse altro per il fatto che in quell’epoca le panchine erano corte, anzi cortissime ed era fondamentale capire quali mosse fare coi giocatori a disposizione. Ma potrei dire Ambrogio Pelagalli, un nome storico per il calcio tortonese, passionale, incontenibile tanto da rischiare

Renzo Melani

sovente la pelle durante la partita”.

Calcio ma anche basket nella sua esperienza, vero? “Sì, già col Derthona, in quegli anni mi occupai anche della squadra della città.

La tradizione della pallacanestro tortonese risale al primo dopoguerra e anche quell’impegno mi dava grande lavoro ma molta soddisfazione”.

Poi arriva l’Alessandria, nel 1994... “Un salto di qualità importante, grande società con professionalità e ambizioni indiscusse. Un grande Presidente come Gino Amisano e uno staff di persone di livello, da Roberto Quirico come segretario a Renzo Baucia, instancabile talent scout, fino a Fulvio

Alberto Omodeo

L’ORSOINCASA

foto Mauro Risciglione

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Venerdì 9 novembre 2018

SONO TANTI I PErSONAGGI INCrOCIATI IN QuESTA LuNGA ESPErIENzA: DA DOMENGHINI A PELAGALLI, DA MELANI AD ALLEGrI, DA AMISANO A OMODEO. E OGGI, L’ALESSANDrIA DI LuCA DI MASI Massa che muoveva i suoi primi passi nel mondo della fisioterapia”.

Allenatori importanti e renzo Melani direttore sportivo. “Un bel contesto, davvero. I mister erano molto disponibili e rispettosi del mio ruolo; mai una forzatura, massima fiducia su diagnosi e tempi di recupero... e Melani?

Melani era Melani”.

Anni di calcio di livello, grandi giocatori, da Notaristefano a Fontana ma poi arriva il gruppo Spinelli e finisce la sua esperienza in Grigio. “Inevitabilmente, la nuova proprietà portò con sè uno staff di fiducia. Era fine anni ‘90 e tornai a Tortona, con mister Domenicali, per poi trasferirmi a Valenza, nella Valenzana di Omodeo. Dieci anni e un bel bagaglio di esperienza, con gli ultimi momenti di Allegri calciatore e poi tanti mister di ottimo profilo da Buglio a Mangia fino a Bollini e Giovanni Pagliari. Omodeo aveva fiuto e competenza: il suo periodo alla Valenzana è stato davvero importante”.

Dal calcio al basket per l’exploit che in pochi anni porta il Derthona in A2, una parentesi ancora calcistica nel Dertona in Eccellenza e di nuovo i Grigi... “Noto tanti cambiamenti, tutti in meglio. Fisioterapisti e massaggiatori che hanno studiato e con cui si parla la stessa lingua, confronto col mister e grande rispetto dei ruoli e, in generale, una società efficiente e organizzata. Lavorare così fornisce stimoli e risolve tanti problemi e poi questo è un gruppo giovane di gente che ha voglia di fare bene e crescere. Vedo empatia e grande condivisione e questo è un atteggiamento che non accusa gli anni e il tempo che passa: vince sempre”.

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tredici domande a di Gigi Poggio

CLAUDIO SANTINI Nato a

Data di nascita

Stato civile

Prima società

Hai sempre giocato in questo ruolo

Squadra del cuore

Momento top della carriera

Avversario o compagno che ha fatto più carriera

Mister più importante Passatempo

Attrice preferita

Attore preferito

Musica preferita

L’ORSOINCASA 10 Venerdì 9 novembre 2018

Bagno a Ripoli (Firenze) 12 febbraio 1992

Fidanzato

Scuola Calcio Desolati Sempre in attacco Milan

I gol in B all’esordio con Ascoli a Cittadella Cristiano Piccini

Giovanni Maneschi

Giocare a tennis e golf Charlize Theron

Will Smith

Mi piace tutta

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L’ORSOINCASA

foto Ilaria Cutuli

Venerdì 9 novembre 2018

foto Mauro Risciglione

solidarietà di Gigi Poggio

I

n questo week end i campi di Centogrigio, ad Alessandria saranno invasi dai giocatori di Quarta Categoria, per la prima giornata di campionato. Per questa edizione 2018/19, articolata sul Piemonte, con la formula del 7 contro 7, tante novità ma sempre lo stesso entusiasmo, come ci racconta Paolo Caredda, coordinatore per Is for Coop dell’Alessandria Special. “Già dal precam-

IN QuESTO WEEKEND PrENDE IL VIA IL TOrNEO 2018-19, ArTICOLATO SuL PIEMONTE CON LA FOrMuLA 7 CONTrO 7. C’è GrANDE ATTESA SuI CAMPI DI CENTOGrIGIO

L’ORSOINCASA

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Venerdì 9 novembre 2018

E ORA SI FA SUL SERIO Quarta Categoria: parte il campionato pionato ho percepito tra i miei ragazzi tanta voglia di ricominciare, con la consapevolezza che non sarà certo una passeggiata, vuoi perchè non è semplice ripetere la splendida stagione dell’anno passato, vuoi per la qualità dei nostri avversari”.

E allora conosciamoli gli avversari dei nostri Grigi. Innanzitutto la Juventus con le parole del coordinatore tecnico Marco Tealdo.

“L’esperienza di Quarta Categoria è una vicenda che ci coinvolge da anni, in totale sinergia con la prima squadra che ci supporta con materiale e opportunità importanti

come quella di usare per gli allenamenti il centro di Cantalupa. Il nostro lavoro non si esaurisce, ovviamente, sul campo perchè la nostra mission la portiamo fuori, in giro, tra la gente, come nel progetto “integriamoci” con incontri con le scuole a spiegare il senso del nostro impegno. Sul campo, invece, lavoriamo con tanti ragazzi e tanti ne siamo riusciti a coinvolgere. La squadra del prossimo campionato sarà un grande mix di giovani e meno giovani; un ottimo team”.

13 L’ORSOINCASA

Venerdì 9 novembre 2018

PAOLO CAREDDA: “GIà DAL PrECAMPIONATO HO PErCEPITO TrA I MIEI rAGAzzI TANTA VOGLIA DI rICOMINCIArE, CON LA CONSAPEVOLEzzA CHE NON SArà CErTO uNA PASSEGGIATA”. TrA GLI AVVErSArI JuVENTuS E TOrINO

Una delle formazioni della Juventus che partecipano al torneo C’è poi, fuori classifica, il Filadelfia, allenato da Mauro Tarasco, per 6 anni al Torino For Disable e oggi coinvolto in questa nuova esperienza. “Il nostro Presidente, Franco Ossola, e il nostro nome ci inquadrano nel segno della tradizione granata, di cui portiamo lo spirito e il senso di appartenenza che anima i nostri ragazzi. Stiamo facendo grandi cose, altre ne faremo, sempre con uno spirito inclusivo che porti i nostri calciatori a divertirsi e a sentirsi sicuri di sè”.

Ed eccoci al Torino For Disable, nato dalla passione di Claudio Girardi nel 2010 e ora pronto ai nastri di partenza per questa nuova avventura. Anche qui grande sinergia con la prima squadra, tanto che lo stesso urbano Cairo ha voluto battezzare la mission

L’Alessandria Special giocherà le sue partite a Centogrigio

dei granata con uno slogan che dice “Lo sport supera le differenze e il Torino FD supera tutti”. Grandi progetti anche per i più piccoli, dopo l’apertura della scuola calcio nel 2015, con l’estensione del vivaio, da questa stagione ai bambini dai 5 agli 8 anni. Al Torino FD si guarda con trepidazione all’avvio del campionato, dopo la consacrazione internazionale, in Inghilterra nel trofeo Ormerod Football Tournament che ha visto i granata sfiorare la vittoria finale.

E chiudiamo con gli Insuperabili di Torino che sono il risultato dell’unione tra Insuperabili e reset Academy, realtà che operano da tempo a favore di giovani con insufficienze cognitive. un lavoro che nel tempo ha coinvolto staff crescenti per numero e compe-

Sordità?

Il 2018 è l’anno della prevenzione dell’udito Regalatevi il tempo per un controllo gratuito

tenze, sempre orientate a favorire crescita e integrazione, nella consapevolezza che lo sport possa dare divertimento, autostima e benessere. Gli Insuperabili giocheranno il torneo di Quarta Categoria con giovani provenienti non solo da Torino ma anche da Genova, roma e Siracusa, a testimonianza della diffusione del loro lavoro.

Questo il lotto delle avversarie dei Grigi che saranno di scena a Centogrigio. C’è attesa ed entusiasmo per una stagione che vede coinvolte, per la prima volta, regioni come Abruzzo e Sardegna, quest’ultima con 14 squadre, in un contesto complessivo di 116 team con 2.000 tesserati. E Centogrigio a fare da cornice, per fare sentire a casa i ragazzi dell’Alessandria Special.

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LA GRANDE STORIA

VERSO LA ORSO

DELL’

gli anni del declino

di Sergio Giovanelli

C

TERZA PUNTATA

Dopo i fasti del “Quadrilatero” la m

on la stagione 1929-30 arrivò finalmente a conclusione il processo di creazione del campionato a girone unico. Il 6 ottobre 1929 si giocò la prima giornata, ospite la roma, di Serie A. Nuovo campionato e nuovo stadio, visto che si abbandonò definitivamente il vecchio campo degli Orti per andare sul nuovo terreno del “Littorio”. Il progetto, redatto dal geometra Savoiardo (con un passato Grigio), era per un campo polisportivo, poi trasformato in stadio con annesso mausoleo dei caduti della Grande Guerra (facciata ed entrata della Sud testimoniano questa idea), poi diventato stadio e basta.

Gli anni ‘30: dalla crisi economica ai venti di guerra di Gigi Poggio

Dopo soli 8 minuti il primo gol alessandrino: fu Alessio a rompere il ghiaccio segnando il suo primo ed unico punto in maglia grigia. Il punteggio finale, 3-1 per i padroni di casa, indicò che la squadra poteva essere competitiva. Del resto l’ossatura era sempre la stessa: Lauro e Costa terzini davanti a Balossino, mediana composta da Lauro Bertolini e Gandini), linea avanzata in cui giostravano Ferrari, Marchina, Cattaneo, Avalle e Chierico. In panchina sempre Carcano. La cerimonia formale di inaugurazione dello stadio avvenne il 28 ottobre, giorno di festa perché si celebrava

L

a societ à alessandrina attraversa negli anni Trenta un periodo estremamente complesso per le difficoltà che coinvolgono il suo sistema industriale.

Accanto a una riduzione delle maestranze che, tra il 1927 e il 1937, calano da 13.442 a 12.147 unità, si assiste infatti a una contemporanea ma significativa ridistribuzione della forza lavoro. Gli scostamenti più significativi si rilevano nel settore dell’abbigliamento con una contrazione da 6.220 addetti a 3.769, mentre aumenta il dato relativo al settore metalmeccanico che coinvolge il 26% degli occupati contro il

la Marcia su roma.

A fine andata Ambrosiana in testa con 24 punti seguita da Grigi Juve e Toro ad un punto. Da lì un lento declino che fece scivolare la squadra fino al sesto posto finale.

In estate Carcano e Ferrari lasciarono Alessandria diretti alla Juventus in via di potenziamento. Il contraccolpo fu notevole: risultati decisamente deficitari e posizioni di rincalzo che fecero concludere la stagione al 13° posto.

Il 1931-32 vide al via una squadra profondamente rinnovata: in difesa dei veterani rimase solo Gandini, anche Ber-

31% dell’abbigliamento e, contemporaneamente, cresce il dato relativo al comparto chimico che si attesta sull’8,4 % per lo sviluppo dell’attività della Montecatini di Spinetta che nel 1933 assorbe la Marengo.

In questo contesto, risalta un’altra complessità quale quella del settore agricolo.

Già fiaccata dalla seconda invasione filoserrica, l’agricoltura deve confrontarsi anche le trasformazioni imposte dalla campagne volute da regime con la “battaglia del grano” che porta la provincia di Alessandria, in ragione della consistenza della produzione, a essere il vero e proprio gra-

GUERRA Nel campionato 1935-36 spicca un clamoroso 6-1 inflitto al Milan

esta retrocessione in Serie B tolini era andato a vestire il bianconero, in avanti Cattaneo e pochi altri. Costenaro, Fenoglio, Barale giunsero ad affiancare Cattaneo, Scagliotti e Marchina. Quest’ultimo con 21 reti finì terzo (appaiato a Meazza!) nella classifica marcatori. Ancora un sesto posto che resterà nella storia, ma allora non si sapeva, come miglior piazzamento dei Grigi in Serie A.

Via anche Gandini, troppo molestato da acciacchi per continuare a giocare, rimasero solo Avalle e Cattaneo tra i “vecchi”. Il rendimento complessivo è basso, per la prima volta si rischiò di scivolare in Serie B, per fortuna si conservò per tutta la stagione un margine rassicurante sulle pericolanti.

In squadra si fecero spazio riccardi e Milano già impiegati l’anno prima.

Ancora peggio andò l’anno successivo; si rimase in ambasce fino alle ultime giornate per ottenere la salvezza con un margine minimo conquistato nelle ultime giornate di un torneo il cui calendario venne stravolto per consentire un’adeguata preparazione della Nazionale in vista dei Mondiali ‘34 in programma in Italia.

Il 1934-35 fu il canto del cigno con l’ottenimento di un discreto settimo posto (allora contavano solo i punti ed il piazzamento era a pari merito). Anche quello successivo mantiene la fisionomia acquisita.

Nel frattempo il calcio è completamente cambiato: c’è sempre meno spazio per le provinciali che, una dopo l’altra escono di scena. Del quadrilatero piemontese resistono solo i Grigi con difficoltà sempre crescenti di anno in anno. Anche la squadra si è trasformata: trasferitosi Cattaneo a roma sponda giallorossa, uscito di scena Avalle, partiti Fenoglio, Marchina e Scagliotti, rimangono alcuni personaggi, tutti prodotti del vivaio come Notti, Borelli, riccardi, Busani, Milano, robotti che tengono alto il nome di Alessandria.

Il campionato 1935-36 andò in maniera dignitosa: ottavo posto finale con alcuni risultati di prestigio come il 6-1 inflitto al Milan. Nel frattempo la Federazione, per allinearsi agli altri Paesi, aveva deciso di riprovare con la Coppa Italia. Il torneo, già sperimentato nel 1921-22 nell’anno della scissione (trofeo vinto dal Vado con partecipazione di basso livello qualitativo), e nel 1926-27 finito con l’annullamento causa calendario intasato, riparte con formula ad eliminazione diretta e accoppiamenti a sorteggio.

I grigi nei sedicesimi di finale vinsero a Cremona e poi surclassarono il Modena, squadre di categoria inferiore. A fine cam-

> segue a pagina 16

A sinistra la Borsalino negli anni ‘30.

A destra manifesto dell’argenteria Siap e cartolina del calzaturificio Angelo Vitale

naio d’Italia. In questa logica, i metodi colturali tradizionali vengono superati attraverso la meccanizzazione e l’uso di concimi e fertilizzanti, con il passaggio a un’agricoltura più specializzata, totalmente vocata alla coltura del cereale. Aspetto che determina il concentrarsi di superfici coltivabili sempre più vaste, nella mani di poche aziende sempre più grandi, attrezzate e peraltro capaci di accedere alla

sovvenzioni statali. Se a questo aspetto, si aggiunge anche l’abbandono di colture tipiche come, tra le altre, quella dell’allevamento del baco e della lavorazione della seta, a causa della crisi del 1929, si comprende come il territorio possa essere caratterizzato, in quegli anni, da fenomeni come il calo demografico e l’emigrazione.

La crisi del 1929 fa da sfondo, in realtà, a tutta la vita sociale ed economica del-

l’alessandrino, toccando anche le due aziende di riferimento. La GB Borsalino fu Lazzaro, proprio in quegli anni viene assorbita dalla Borsalino Giuseppe e Fratello, peraltro già gravemente penalizzata sul mercato estero dalla politica economica del regime, mentre cessano l’attività, per la crisi del settore, due marchi altrettanto rilevanti come il calzaturificio Angelo Vitale e l’argenteria Siap.

In questo scenario, a metà degli anni Trenta, l’insediarsi di importanti banche regionali è aspetto da considerare oltremodo significativo e rilevante. Soppiantati i piccoli istituti di credito locali, le nuove realtà, nell’affiancare le Casse di risparmio di Asti, Alessandria e Tortona forniscono al sistema un aspetto meno dinamico e > segue a pagina 16

R

gli anni del declino

di Sergio Giovanelli pionato superarono prima la Lazio e poi il Milan con l’identico punteggio di 1-0 approdando alla finalissima di Genova. Qui il Torino fece valere i diritti della sua classe superiore vincendo 5-1. Per rivedere l’Alessandria in semifinale bisognerà attendere qualche anno…

L’ambiziosa Lazio in estate acquistò il trio Busani riccardi Milano per 400 mila lire, somma enorme per l’epoca, ma i dirigenti non riuscirono a chiudere la voragine aperta nell’organico grigio. Fu così che nell’estate 1937 l’Alessandria scivolò mestamente in Serie B con un malinconico ultimo posto in classifica e l’orribile dato di 20 sconfitte complessive, ancora oggi record negativo a sedici squadre.

Alla vigilia del campionato cadetto 193738 tutti erano concordi nel ritenere che le due retrocesse Alessandria e Novara avrebbero avuto vita facile nel ritornare la piano superiore.

Le prime giornate di campionato confermarono appieno il pronostico: le due piemontesi in testa infastidite da Venezia e Padova che all’inizio del girone di ritorno rientrarono tra i ranghi. I Grigi presero un certo margine con il Novara alle costole, poi, nell’ultima parte di stagione un crollo di rendimento con il Modena dell’ex grigio Notti in veemente risalita.

All’ultimo turno la classifica diceva: Alessandria 43, Novara e Modena 41 con in programma Modena-Verona e Alessandria-Novara. un punto, un solo maledetto più prudente, certamente utile a favorire, almeno in quelche circostanza, il passaggio di risorse finanziarie su piazze e aree industriali più pronte e attrezzate, determinando quel fenomeno di progressiva marginalizzazione dell’alessandrino che, secondo alcuni, avrebbe tratto proprio origine in quel periodo. E non sembra casuale che proprio nel 1937, il calcio Grigio, impoveritosi progressivamente dei suoi talenti, emigrati nei grandi club metropolitani, conosca l’onta della prima retrocessione in Serie B. I contrasti perenni che animano il fascismo alessandrino si traducono, in quegli anni, in una gestione incerta e poco puntuale della cosa pubblica. Il succedersi pressochè ininterrotto di amministratori e uomini politici sembra arrestarsi con l’avvento carica di podestà del valenzano Luigi Vac-

punto ed i grigi sarebbero di nuovo in A! Invece, il Novara segnò alla mezz’ora con Torri e l’Alessandria non riuscì a recuperare.

Il Modena, dal canto suo, liquidò la pratica Verona con 2 reti nel primo tempo.

A Mondiali di Francia in pieno svolgimento spareggio a tre per due posti in Serie A. Prima gara a San Siro tra Modena ed Alessandria. Canarini lanciatissimi ed Orsi in netto calo di forma: malgrado l’impegno

cari. Proprietario terriero, già sindaco di Valenza, di sentimenti liberali, Vaccari sembra favorire quel processo di modernizzazione che porta alla realizzazione di opere importanti come il Canale Carlo Alberto, la sede della Camera di Commercio, le scuole elementari degli Orti, della Pista e di San Giuliano Nuovo, la creazione della Centrale del latte e lo spianamento di

furono gli emiliani a prevalere con un secco 3-0 compensato (ma non conta!) solo da un 7-2 per i Grigi nel conteggio dei corners.

Otto giorni dopo al Filadelfia di Torino l’ultima spiaggia: Novara da battere a tutti i costi sperando che poi non superino il Modena. Invece al riposo di metà gara il Novara si ritrovò con tre gol di vantaggio.

Nella ripresa l’impegno fu massimo ma le reti furono solo due. Serie A sfumata. Il

alcuni bastioni nella zona tra l’ex Pista e Porta Marengo, mentre Teresio Borsalino, proseguendo nella meritoria opera di filantropo, porta a compimento l’edificazione del Sanatorio, inaugurato nel 36 da Vittorio Emanuele III. In una città che necessita più che mai di strumenti e atti di governo che le dia slancio, Vaccari assolve al compito di

L’Alessandria 1936-37.

Fu l’ultimo campionato giocato in Serie A. I grigi vi fecero ritorno nel primo dopoguerra.

In piedi da sinistra: Banchero, Ceresa, Menighetti, Robotti, Giuntoli, Coscia, Barale, Parodi.

Accosciati: Lombardo, Massiglia, Turino.

In basso, il 4 ottobre 1936, il re Vittorio Emanuele III inaugura il Sanatorio Antitubercolare voluto da Teresio Borsalino

Piccolo scrisse: “Pareva impossibile che l'Alessandria con 9 punti di vantaggio sul Modena e con un calendario molto più facile che non il Novara ed il Modena potesse comportarsi con tanta mediocrità di rendimento da farsi escludere in modo umiliante dalla promozione”.

Le due annate successive furono mediocri con la squadra stabilmente collocata a metà classifica. L’ultima giornata del torneo 1939-40 i grigi la giocarono a Lodi il 16 giugno, quando da alcuni giorni l’ora segnata dal destino aveva bussato ai cieli della nostra Patria sotto forma di dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna.

In quella partita il Fanfulla sconfisse l’Alessandria per la prima volta nella storia, ma questo interessò poco i tifosi...

GLI INDIMENTICABILI

L’Alessandria 1933-34. Riccardi è il secondo in piedi da sinistra, Notti il sesto

Dici Alfredo Notti ma non puoi dimenticare Giovanni Riccardi

A

> continua

varare, tra le polemiche degli alessandrini, il nuovo piano regolatore e, più in là, nel 34, quello di gestire la fase di passaggio segnata dalla creazione della nuova Provincia di Asti. La separazione da Asti, porta in città un nuovo prefetto, Domenico Soprano. Da lui, uomo calato profondamente nella gerarchia fascista, decisionista e poco diplomatico, l’impulso alla ulteriore realizzazione di opere pubbliche che valorizzino in maniera compiuta lo spirito del regime. Il riordino della zona di Porta Tanaro, l’edificazione di un nuovo palazzo delle poste e la risistemazione della stazione ferroviaria sono i suoi cavalli di battaglia, difesi anche contro gli interessi della politica locale, timorosa che le commesse per opere così importanti possano essere affidate ad aziende non alessandrine.

Alfredo Notti

Giovanni Riccardi

lfredo Notti era un centravanti abile nel gioco di manovra più che nella finalizzazione, e in tale veste si segnalava soprattutto come uomo-assist e per le doti di intelligenza tattica. Alessandrino di nascita, Notti, classe 1908, divenne noto come Notti II e per distinguerlo dal fratello Aristide, anch’egli calciatore, venne soprannominato “Négher”, a causa della sua carnagione scura. Le prime esperienze furono nelle serie inferiori con Pro Gorizia e Vogherese, quindi venne ingaggiato dal Genoa nel 1929. Dopo l’esordio in Serie A con il Grifone, nel 1931 passò all’Alessandria e vestì da titolare la maglia del club piemontese per cinque stagioni; nel campionato 1933-‘34 mise a segno 16 gol e nella stagione successiva disputò la finale di Coppa Italia persa contro il Torino. Successivamente, come giocatore-allenatore contribuii alla promozione in A del Modena.

Dici Notti e non puoi non ricordare il suo compagno Giovanni riccardi. Nacque ad Alessandria il 10 dicembre 1911, giocò con la maglia grigia per sei stagioni, ottenendo un sesto posto in serie A (esordì in un derby contro il Casale nel 1930) nel 1931’32 e la già citata finale di Coppa Italia.

Tra i suoi pigmalioni, gli allenatori Franz Hansel e rudolf Soutschek, che intuirono il suo potenziale offensivo. Nel 1936 esordì in Nazionale B e, pochi mesi dopo, fu acquistato dall’ambiziosa Lazio per 400.000 lire, insieme a Milano e Busani.

Mario Bocchio

lo sponsor di Gigi Poggio

CON ANDrEA INNOCENTI DI ALEGAS, uN FOCuS SuLLE STrATEGIE AzIENDALI PEr IL PrESENTE E IL FuTurO. LO STrETTO LEGAME CON IL TErrITOrIO

L’ORSOINCASA 18 Venerdì 9 novembre 2018

DIAMO ENERGIA...

ANCHE AI GRIGI La solidità di oggi, le sfide di domani

D

allo scorso mese di giugno, Andrea Innocenti è il nuovo amministratore unico di Alegas srl, la società che, per conto di Amag, si occupa della vendita di gas ed energia elettrica. Alessandrino, con tanto di maturità conseguita al Plana, Innocenti dopo la laurea alla Bocconi ed esperienze di consulenza in alcune multinazionali, approda ad Alegas, con una visione molto puntuale su presente e futuro.

“Alegas agisce in un mercato come quello di luce e gas dove le logiche e le dinamiche sono aggressive e sempre in movimento, puntualizza Innocenti. Ecco perchè dobbiamo essere sempre una realtà reattiva pronta a muoversi sul mercato, in un confronto con i competitors che non ammette ritardi ed esitazioni, cercando di dare risposte rapide

ed esaurienti, sempre”.

Con quale strategia? “La liberalizzazione del mercato, fortunatamente rinviata al 2020, ci consente di prepararci per le sfide che verranno e richiedono capacità di individuare modi e linguaggi per stare al passo con la concorrenza”.

Partendo, peraltro, da una realtà che può contare su un’articolazione logistica e organizzativa di ottimi livelli che ha già portato ottimi risultati... “Siamo molto soddisfatti di quanto fatto finora, a cominciare dal lavoro dei nostri sportelli sul territorio, da Valenza a Bistagno, da Acqui Terme, a Tortona e Sale la possibilità di “incontrare” la clientela è un fattore decisivo, in cui mettiamo professionalità e ascolto”. una clientela che, immaginiamo, proprio per

L’immagine della nuova campagna pubblicitaria “OneCare”.

In alto, Andrea Innocenti, nuovo amministratore unico di Alegas srl.

A sinistra, tra le varie sponsorizzazioni anche il rugby dei più piccoli.

Nella pagina accanto, in alto, il logo campeggia anche sulle maglie dell’HSL Derthona

la sua eterogeneità andiate a intercettare e servire con strumenti e linguaggi diversi...

“Ovviamente; l’arco anagrafico variegato della nostra utenza richiede questa linea di condotta. Quindi gli sportelli sul territorio per consigli, consulenze e operazioni di routine ma anche le app per i più giovani con la possibilità di fornire la lettura dei numeri dei contatori e poi il postino per i pagamenti, grazie a una convenzione con Poste Italiane che ha fornito i propri operatori di un pos con cui consentire il pagamento a domicilio delle bollette”.

Parlavamo non a caso di reattività, dottor Innocenti e allora vediamo quali sono sfide che vi attendono. “Vogliamo e dobbiamo migliorare la vendita dell’energia elettrica, settore nel quale percepiamo grandi pos-

“SONO CONCENTrATO E FIDuCIOSO, VEDO uNA CITTà CHE HA ENErGIE ED ENTuSIASMO. LO COLGO NEI CONTATTI CON LE rEALTà CON CuI OPErIAMO”

19 L’ORSOINCASA

Venerdì 9 novembre 2018

sibilità di crescita. Lo possiamo attuare, banalmente, mettendoci nella condizione di farci conoscere maggiormente perchè Alegas non è solo gas ma energia in senso più lato, con la vendita, appunto, dell’energia elettrica. I dati sul territorio sono estremamente soddisfacenti ma noi vogliamo guardare più in là”.

Ecco, il vostro rapporto col territorio. Il marchio Alegas accompagna molti eventi e sostiene molte realtà dello sport e del volontariato locale. “Un modo per confermare la nostra vicinanza e differenziarci. Le nostre sponsorizzazioni e il nostro sostegno economico a chi opera nello sport, nel volontariato e nella cultura vogliono essere un segnale concreto e tangibile di quanto Alegas voglia investire per la crescita e la qualità della

vita, per dare un impulso significativo alla società locale. In questa logica però anche offerte importanti per i privati, dall’aziendale al domestico, con una politica di tariffe assolutamente concorrenziali che i nostri sportelli e il nostro sito divulgano in maniera assolutamente chiara e puntuale”.

E poi opportunità e agevolazioni come OneCare. Vogliamo parlarne? “OneCare è una convenzione sottoscritta da Alegas con Aon per l’utilizzo a condizioni di favore di prestazioni mediche specialistiche per i nuovi clienti che aderiscono all’offerta luce+gas.

Un modo per ridurre significativamente le spese mediche, utilizzando le strutture OneCare che solo in provincia di Alessandria sono ben 50, riducendo tra l’altro i tempi d’attesa rispetto alle medie nazionali. Il tutto in linea con la filosofia aziendale di tutto il gruppo Amag che vuole sempre valorizzare attività di vicinanza e sostegno alle famiglie”.

Dottor Innocenti, da alessandrino, cone vive questa sua nuova esperienza professionale?

“Sono molto concentrato e molto fiducioso.

Vedo una città che ha energie ed entusiasmo. Lo colgo nei contatti con le realtà con cui operiamo, la vedo in giro e lo vedo anche nella grande voglia di fare che ho incontrato nell’Alessandria Calcio, un marchio della nostra città, una realtà dinamica con cui, nella scia delle scelte del mio predecessore, ho ritenuto che fosse giusto continuare a collaborare per continuare un percorso di crescita e vittorie. Io, con la Viterbese, al Moccagatta c’ero... E chi se lo dimentica quel 25 aprile?!”

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L’ORSOINCASA 20 Venerdì 9 novembre 2018

I

n questo numero de “L’Orso in casa”, riflettori puntati sulla formazione under 17 di Mister Silvio Cassaro, alla sua seconda stagione con i Grigi.

Mister, iniziamo facendo un passo indietro. una prima stagione molto positiva, la scorsa, giunta fino alla semifinale scudetto… “E’ stato un anno eccezionale sotto tutti i punti di vista, soprattutto per aver avuto alcuni giocatori aggregati alla Prima Squadra, come Gerace, Sessa e Ponzio, con qualcuno che ha anche esordito. E questo per staff e per la società è stata una grande soddisfazione. Siamo arrivati alle semifinali scudetto, però quello che veramente conta è che questi ragazzi fanno esperienze di così alto livello che serviranno loro per sapere cosa li aspetta nelle future partite di prestigio”.

Stessa categoria, ma gruppo in parte rinnovato… “Sì, abbiamo due annate, i 2002 e i 2003. I 2002 erano già con noi la scorsa stagione, mentre i 2003 si sono aggregati quest’anno. Sono bravissimi ragazzi, molto disponibili e posso dire che questo è un gruppo molto tecnico. C’è grande qualità a livello calcistico. Dal punto di vista dei principi, è una squadra che ha un’idea precisa di gioco e questo perché già nelle categorie dei più piccoli si lavora come nelle categorie superiori, così quando si arriva nelle formazioni nazionali si è pronti per ampliare il proprio bagaglio, con alle spalle già un percorso importante. La squadra di quest’anno è costruita per riuscire a dominare le partite sotto l’aspetto tecnico”.

Che tipo di campionato affrontate? “Il campionato è più difficile di quello dello scorso anno. Sono tutte squadre di Serie C, come Novara, Entella, Pro Vercelli, FeralpiSalò, Renate. Sono squadre che ci conoscono, che sanno come giochiamo, qual è la nostra idea di calcio e perciò sono più pronte nell’affrontarci. Sono anche più agguerrite perché nessuno gioca con l’idea di calcio del-

SCUDETTO SFIORAT ORA SI RICOMINCIA L’under 17 di Silvio Cass l’Alessandria e questo dà fastidio a tante squadre che si impegnano per rendere il nostro bel gioco poco efficace. Invece penso sia molto efficace e che sia questo il tipo di formazione che i settori giovanili dovrebbero offrire, piuttosto di puntare solo al risultato.

Un’altra differenza rispetto allo scorso anno è un campionato più “leggero” dal punto di vista mentale, perché ci sono meno squadre e trasferte più vicine”.

Come per i “grandi”, anche nel Settore Gio-

vanile si è vissuta per la prima volta la situazione di alcune squadre (Entella, Novara, Pro Vercelli ndr.) che non hanno cominciato regolarmente il campionato. Come l’avete vissuta? “E’ una situazione un po’ anomala da vivere. Penso sia più destabilizzante per le squadre che non hanno giocato. Noi sappiamo che, se non avessimo giocato, la partita sarebbe stata poi recuperata, ma il nostro campionato c’era e c’è. Il pericolo di qualche sosta in più è di far abbassare un po’ la tensione, ma abbiamo lavorato e lavoriamo proprio per evitare che questo accada.”

Le novità che riguardano il suo staff… “E’ cambiato il mio collaboratore tecnico che è Paolo Iagatta. E’ un istruttore con molta esperienza, ha lavorato anche in Cina, che ha portato novità nello staff, come accade Il capolavoro della scorsa stagione: Lecce battuto al Moccagatta e porte aperte per la semifinale scudetto.

Nella pagina accanto, in alto a destra, I ragazzi che domenica hanno affrontato e battuto il FeralpiSalò

21 L’ORSOINCASA

Venerdì 9 novembre 2018

aro

foto Mauro Risciglione

O

sempre quando arriva una risorsa nuova. Il preparatore atletico è sempre Valentino Vecchio, il preparatore dei portieri Alberto Ferrari e il fisioterapista Kevin Rinaldi, mentre i Dirigenti Accompagnatori sono Giampiero Cermelli, Enzo D’Auria e Francesco Tulosai.

Siamo un gruppo molto affiatato, persone serie, professionali e questo è molto importante perché i ragazzi capiscono quanto ci teniamo. Una figura di riferimento nuova, importante per noi mister, è quella di Corrado Buonagrazia, il Collaboratore Tecnico del Settore Giovanile, che ha saputo fin da subito coinvolgere tutti gli allenatori e ha apportato ancora più organizzazione e co-

ordinamento a tutti gli staff”.

Cosa si aspetta da questo campionato? “Mi aspetto tante difficoltà, la strada in salita.

Questo fa sì che sia anche molto stimolante perché il gruppo è forte, in crescita partita dopo partita. Questo è l’aspetto più bello: avere una squadra nuova, da formare, ragazzi da istruire calcisticamente, far gruppo.

Poi se alla fine della stagione ci sarà la possibilità di entrare nei play-off saremo contenti. L’importante è che, comunque vada, si dia il massimo. La società non ci chiede di vincere campionati, ma di fare calcio e formare più giocatori possibili per le categorie superiori”.

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Campionato Under 17

Classifica Atalanta Giana Erminio Pro Piacenza Albinoleffe renate Internazionale Monza Pro Patria Pro Vercelli Novara Sudtirol Piacenza Alessandria Gozzano 6a giornata - 3/11/18

18 16 10 9 8 7 7 7 6 5 5 3 2 2

Novara - Alessandria

4-2

Giana E. - Albinoleffe

1-1

Atalanta - Pro Patria Inter - Gozzano

Piacenza - Monza

renate - Pro Piacenza Sudtirol - Pro Vercelli

2-1 1-1

1-1

0-1

2-0

Classifica renate

13

Pro Vercelli

13

Alessandria

12

Albinoleffe

10

Pro Patria

7

Monza

12

Feralpisalò

10

Cuneo

6

Virtus Entella

6

Giana Erminio

5

Gozzano

4

Albissola

1

8a giornata - 4/11/18 Albinoleffe - Monza

Alessandria - FeralpiSalò Pro Patria - Cuneo

Giana E. - Pro Vercelli

0-3

2-0 5-3 1-4

Gozzano - Virtus Entella

2-4

renate - Novara

2-0

Albissola

Venerdì 9 novembre 2018

Campionato Under 15 19

Novara

L’ORSOINCASA 22

riposa

Classifica renate

8

Cuneo

6

Giana Erminio

renate - Novara

La Berretti esce sconfitta da Novarello

Gozzano

5

Virtus Entella

4

Albissola

0

8a giornata - 4/11/18 Albinoleffe - Monza

Alessandria - FeralpiSalò

1-1

3-1

Pro Patria - Cuneo

1-0

Gozzano - Virtus Entella

1-1

Giana E. - Pro Vercelli renate - Novara Albissola

1-2

4-1

riposa

Monza - renate

Novara - Albissola

Novara - Albissola

Pro Vercelli - Alessandria Virtus Entella - Albinoleffe

(foto FB Novara Calcio 1908)

6

Cuneo - Giana E.

Monza - renate

Pro Patria

7

Pro Vercelli

FeralpiSalò - Gozzano

Pro Piacenza - Sudtirol

9

Albinoleffe

FeralpiSalò - Gozzano

Pro Patria - Inter

9

Novara

Alessandria - Piacenza Gozzano - Monza

12

Feralpisalò

9a giornata - 11/11/18

Atalanta - Giana E.

13

Pro Patria

9a giornata - 11/11/18 Cuneo - Giana E.

14

Alessandria

7a giornata - 10/11/18

Albinoleffe - Pro Vercelli

21

Monza

Pro Vercelli - Alessandria riposa

Virtus Entella - Albinoleffe Pro Patria

Vittoria importante per l’Under 17

riposa

(foto Mauro Risciglione)

LE rAGAzzE TErrIBILI DI MISTEr FOSSATI BATTONO ANCHE IL PINErOLO. MIGLIOr ATTACCO (LEVIS E ACCOLITI CAPOCANNONIErI) E MIGLIOr DIFESA: SOLO uN GOL AL PASSIVO

23 L’ORSOINCASA

Venerdì 9 novembre 2018

calcio di Gigi Poggio in rosa

Campionato Serie C - Gir. A Novese

9

Pinerolo

6

Torino

4

Femminile Juventus Spezia

real Meda

Campomorone Lady Azalee

7

6 3 2 1

romagnano

1

Caprera

1

Luserna

3a giornata

Femminile Juventus - Azalee Pinerolo - Novese

romagnano - Torino Luserna - Caprera

Spezia - Campomorone Lady

1

4/11/18 3-2

0-3

0-0 2-2 2-1

real Meda

(riposa)

4a giornata

11/11/18

Azalee - Spezia

Caprera - Pinerolo

Campomorone Lady - Luserna Novese - Romagnano Torino - real Meda

Femminile Juventus

(riposa)

DOMINIO NOVESE La legge delle più forti

Q

foto Andrea Amato

Classifica

uindici gol fatti e uno solo subìto: niente da dire, le ragazze della Novese femminile sanno il fatto loro.

Questo dice la vittoriosa trasferta di Pinerolo dove la squadra di mister Fossati ha fatto il suo e pure bene, con gol, gioco e intensità. A rete Accoliti, Ceppari e Levis.

Ora sempre sul pezzo e avanti senza mollare, con la stessa determinazione di queste prime gare. Il campionato è lungo, ci saranno viaggi e avversarie da affrontare a cui riservare energie e tanta concentrazione, ma questo inizio di stagione è comunque partito col piede... anzi col tiro giusto.

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