L'Orso in casa n.18 2017/18

Dopo la è tempo di L’AVVERSARIO Cuneo, incubo play out

Foto Ilaria Cutuli

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 18 VENERDÌ 4 MAGGIO 2018

COPPA PLAY OFF

COPPA ITALIA La gente come noi non molla mai

LO SPONSOR

Van Clair, le emozioni diventano eventi

GIOVANI

Summer Camp, l’estate da giocare

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L’ORSOINCASA

venerdì 4 maggio 2018

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alessandria

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reTi (12 campionato + 1 coppa) pablo gonzalez

il girone A

reTi (11 campionato + 5 coppa) michele marconi

L’ORSOINCASA

LA CLASSIFICA Gioia Livorno, festa Alessandria Squadra

Punti

siena

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Alessandria

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promozione in serie B

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PREVENDITE ALESSANDRIA-CUNEO

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venerdì 4 maggio 2018

Sabato 5 maggio 2018 ore 16,30

Alessandria - Cuneo

arzachena - giana erminio piacenza - livorno monza - olbia

gavorrano - pistoiese

viterbese - pontedera

lucchese - pro piacenza prato - siena pisa riposa

LE DATE DEI PLAY OFF

Fase Gironi - Gara unica 1° turno: venerdì 11 maggio.

2° turno: martedì 15 maggio.

Fase Nazionale - Andata e ritorno 1° turno: andata domenica 20 maggio, ritorno mercoledì 23 maggio.

2° turno: andata mercoledì 30 maggio, ritorno domenica 3 giugno.

Final Four semifinali: andata mercoledì 6 giugno, ritorno domenica 10 giugno.

Finale: gara unica sabato 16 giugno a pescara.

STADIO MOCCAGATTA (via Bellini) Sabato 5 maggio dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 14,30 fino al termine del 1° tempo

PREZZI DI VENDITA (comprensivi di diritti di prevendita) Tribuna d’onore € 100 - Tribuna giovanni Ferrari € 50, ridotto € 35 Tribuna centrale numerata € 35, ridotto € 24 - Tribuna laterale € 30, ridotto € 21 - rettilineo € 14, ridotto € 10 - curva nord € 10, ridotto € 7. operazione speciale ragazzi: costo del biglietto € 5 (da 8 anni compiuti ai 18 anni da compiere, promozione valevole esclusivamente per il settore rettilineo di gradinata). i ridotti sono valevoli per donne e under 18 e gli under 8 entrano gratuitamente.

INFO: www.alessandriacalcio.it

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L’ORSOINCASA

venerdì 4 maggio 2018

L

livorno, padova e lecce in Tripudio: sono in serie B. l’alessandria, grazie alla viTToria della coppa iTalia, nei plaY oFF da Terza in classiFica

di Tino Pastorino il punto

LA FESTA DEL PODIO

ivorno in serie B con una giornata di anticipo: gli amaranto hanno 3 punti di vantaggio sul siena ma in caso di arrivo in parità, lo scontro diretto e favorevole a vantaggiato e compagni. siena ai play off come seconda classificata. pisa al terzo posto. per la quarta posizione si decide tutto negli ultimi novanta minuti con carrarese, monza e viterbese appaiate a quota 55. l’alessandria accede direttamente alla Fase nazionale grazie alla vittoria in coppa italia. Qualificato anche il piacenza. rimangono ancora da assegnare le ultime tre poltrone disponibili: se le giocano la pistoiese (46) in trasferta a grosseto contro il gavorrano (play out); la giana (45) che se la vedrà fuori casa ad olbia contro l’arzachena

(salvezza acquisita) e la lucchese (44) che gioca in casa contro il già salvo pro piacenza. si definisce anche la griglia dei play out già assegnati ad arezzo (34), gavorrano (31), cuneo (32) e prato (26) con questi ultimi obbligati a vincere contro il siena per la certezza di mantenere il distacco di 8 punti dalla quart’ultima, evitando così la retrocessione diretta. senza dimenticare il ricorso dell’arezzo contro l’ultima penalizzazione con responso atteso per il 3 maggio (a giornale già in stampa).

LE ALTRE AVVERSARIE

Girone B padova promosso in serie B. ai play off

IL MECCANISMO DEI PLAY OFF L’Alessandria è nella Fase Nazionale

L’

alessandria accede direttamente alla Fase nazionale dei play off: il primo turno (gare di andata e ritorno) è il programma domenica 20 maggio e mercoledì 23 maggio. alla Fase nazionale accedono le squadre che hanno superato la Fase a gironi (2 del girone a, 2 del girone B, 2 del girone c) alle quali si aggiungono le terze classificate di ogni raggruppamento più la vincitrice della coppa italia per complessivi 10 club. il primo turno della Fase play off nazionale si articolerà attraverso 5 incontri in gare di andata e ritorno secondo accoppiamenti tra le 10 squadre qualificate che prevedono come “teste di serie” le 5 squadre di seguito indicate: a) le 3 squadre classifica-

te al terzo posto di ciascun girone nella regular season; b) la squadra vincitrice della coppa italia serie c, ovvero la squadra che ad essa subentra in virtù delle previsioni di cui al paragrafo ii); c) la squadra che, tra le 6 vincitrici dei play off di girone, risulterà meglio classificata in campionato. le altre 5 squadre saranno accoppiate alle 5 “teste di serie” mediante sorteggio. le squadre “teste di serie” disputeranno la gara di ritorno in casa. le squadre vincenti, al termine delle due gare, avranno accesso al secondo Turno della Fase play off nazionale. in caso di parità al termine delle due gare (andata e ritorno) avrà accesso al secondo Turno della Fase play off nazionale la squadra meglio classificata in campionato.

sambenedettese (esonerato capuano), reggiana, sudTirol, Feralpi, Bassano, renate, mestre, albinoleffe e pordenone.

Questi ultimi (giocano in casa contro il renate) hanno bisogno di 1 punto per la certezza aritmetica, avendo 3 lunghezze di vantaggio su Triestina e ravenna.

Girone C lecce promosso in serie B. ai play off Trapani, catania, Juve stabia, cosenza, monopoli, rende. cinque squadre in lotta per le restanti 3 piazze: casertana (47), matera e sicula leonzio (46), virtus Francavilla (45) e siracusa (44) con a calendario lo scontro diretto proprio tra siracusa e sicula leonzio.

SANZIONI NELLE GARE DI PLAY OFF E PLAY OUT per le sole gare di play off e play out delle leghe professionistiche: a) le ammonizioni irrogate nelle gare di campionato non hanno efficacia per le gare di play off e play out; b) la seconda ammonizione e l’espulsione determinano l’automatica squalifica per la gara successiva, salvo l’applicazione di più gravi sanzioni disciplinari. le sanzioni di squalifica che non possono essere scontate in tutto o in parte nelle gare di play off e play out devono essere scontate, anche per il solo residuo, nel campionato successivo, ai sensi dell’art. 22, comma 6. si precisa, di conseguenza, che, tutte le squalifiche irrogate nel corso del campionato devono essere scontate nei play off e play out.

l’avversario di Tino Pastorino

William viali, da dicemBre alla guida dei piemonTesi, non riesce a risalire la classiFica. l’insidia spareggi-salvezza è dieTro l’angolo. un aTTacco anemico

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venerdì 4 maggio 2018

CUNEO, INCUBO PLAY OUT Una vittoria per sperare ancora foto facebook A.C. Cuneo 1905

D

ieci campionati di serie c nella storia biancorossa con la doppia promozione consecutiva, dalla serie d alla prima divisione, tra il 2010 e il 2012 e l’immediata doppia retrocessione con due sconfitte sempre ai play out (contro la reggiana nel 2013 e il delta porto Tolle nel 2014) e il ritorno in quarta serie. vince in serie d nel 2015 e retrocede l’anno successivo, ancora vittima dei play out (mantova). un solo anno di purgatorio prima di vincere nuovamente il girone a con il ritorno tra i professionisti in questa stagione che culminerà, inevitabilmente, con l’ennesimo incubo play out.

AREA TECNICA William viali, milanese, classe 1974, dal 5 dicembre è subentrato a mas-

simo gardano. in precedenza ha allenato le due squadre di piacenza e il sudTirol. da calciatore ha giocato in serie a con lecce, venezia, perugia, ancona, Fiorentina e Treviso.

IL CAMPIONATO staziona in zona play out da dicembre (sconfitta di monza). per 14 settimane è stato 16esimo, per 4 settimane è stato 17esimo, da sabato scorso è penultimo. e’ il peggior attacco del girone con 23 gol segnati (8 sono di dell’agnello). gli spareggi salvezza non sono ancora aritmetici, serve una vittoria e una serie di risultati propizi da parte delle altre contendenti.

LA SQUADRA il mister ha provato spesso a mescolare le carte ma il problema in fase realizzativa ha creato parecchi grattacapi alla squadra. neppure l’ingaggio di galuppini, molto prolifico in serie d, ha migliorato la situazione. lo schema prevalentemente adottato è il 5-32. regge anche il modulo con il trequartista (schiavi) che porta alla scelta di un difensore in meno. sabato scorso è stato utilizzato il 3-4-3 (era una partita da vincere a tutti i costi). Torna a disposizione il centrocampista gerbaudo dopo la squalifica mentre mancherà il difensore andrea cristini che sconta la seconda giornata di stop imposta dal giudice sportivo.

IL MERCATO nove giocatori nuovi a gennaio contro sei

uscite: si è pescato in categoria superiore e qualche elemento interessante è arrivato come il centrocampista offensivo argentino schiavi (novara) e i difensori zigrossi (entella) e zappella (empoli). il portiere moschin è stato girato in prestito dalla pro vercelli dopo il girone di andata giocato a carrara.

LA ROSA portieri: 22 moschin (96), 1 stancampiano (87), 12 Bambino (96). difensori: 3 sarzi puttini (96), 29 zappella (98), 19 di Flippo (93), 25 zigrossi (96), 2 Baschirotto (96), 5 giraudo (99), 6 conrotto (87), 13 Boni (95), 15 Bertoldi (96), 23 Quitadamo (94), 27 Testoni (97). centrocampisti: 28 maresca (96), 10 schiavi (arg-95), 4 rosso (84), 8 cristini m. (85), 11 gerbaudo (95), 18 genovese (98), 20 secondo (95), 21 pellini (97), 26 d’agostino (00). attaccanti: 24 dell’agnello (92), 17 galuppini (93), 9 zamparo (94), 7 Bruschi (98), 30 Testa (98), 16 martino (97).

LA PARTITA DI ANDATA domenica 17 dicembre 2017. risultato: 0-2 (0-1). marcatori: nicco al 25’, russini al 46’. cuneo (4-4-1-1): stancampiano; cristini a. conrotto Boni Testoni (dal 56’ d’ignazio); provenzano (dal 56’ cristini m.) rosso (dal 70’ secondo) pellini anastasia (dal 66’ mobilio); martino (dal 46’ galuppini); zamparo. alessandria (4-3-3): vannucchi; celjak piccolo giosa pastore; nicco gazzi Branca; Fischnaller (dal 41’ russini) marconi (dal 72’ Bunino) sestu (dal 89’ casasola).

avversari nella storia

di Sergio Giovanelli

I

ALESSANDRIA-CUNEO

Il meno sentito e il meno giocato tra i derby piemontesi

l cuneo calcio nasce nel 1905 ma soltanto dopo la grande guerra svolge attività regolare nei campionati Federali. Fin quasi allo scoppio del secondo conflitto mondiale i biancorossi navigano nelle basse categorie affrontando, nella migliore delle ipotesi, le seconde o terze squadre di alessandria, casale, Juventus e Torino. solamente nel 1938, a completamento dei quadri, il cuneo viene ammesso d’ufficio alla serie c. la tragedia bellica ferma tutto ma non il calcio e nel 1944 le autorità sportive indicono un campionato suddiviso in turni eliminatori regionali, semifinali e finali. il cuneo partecipa e viene inserito nel girone piemonte-liguria. molti giocatori, sfollati o rimasti tagliati fuori dalla loro città, giocano in squadre che non sono le loro per cui anche il cuneo riesce a schierare una formazione accettabile. purtroppo risulta non perfettamente regolare la posizione di ruella e molti risultati vengono modificati a tavolino. Tra essi anche la partita di alessandria giocata il 5 marzo 1944 e finita 1-1 sul campo che verrà assegnata ai grigi con il classico 2-0. a maggio, nella partita di ritorno, i biancorossi si rifaranno vincendo 3-2. Questo, al netto delle partite perse per volere del giudice sportivo, resterà l’unico risultato positivo del torneo per i cuneesi. i grigi, nei quali militava anche un giovanissimo maroso, arrivarono ottavi (su dieci) appaiati al casale e davanti ai biancorossi. sarebbero stati ultimi senza le penalizzazioni. poco più di un anno dopo la guerra è finita e la situazione è profondamente diversa: l’alessandria e il cuneo giocano nel torneo misto B-c, ma mentre i grigi saliranno in serie a, i cuneesi resteranno in c. nel cuneo gioca varona che l’anno prima era ad alessandria, in compenso Borgogno che nel 1944 vestiva biancorosso adesso è tra Tanaro e Bormida anche se non gioca le partite con la sua ex- squadra. a Fossano (in campo neutro) i grigi passano 1-0. nella gara di ritorno l’alessandria vince anche al comunale (giuseppe moccagatta sta per diventare presidente della società ma morirà proprio all’inizio del campionato di a) e conclude il girone eliminatorio qualificandosi per il girone finale decisivo per la promozione in a. passa una vita intera e il 27 agosto 1989

Cino Sosa infila il portiere del Cuneo Tunno. E’ il gol vittoria nell’ultimo incontro giocato al Moccagatta, sabato 23 gennaio 2016. Una partita a cavallo tra la notte magica di La Spezia e l’esodo all’Olimpico di Torino per giocarsi contro il Milan la semifinale di Tim Cup il cuneo neopromosso in c2 arriva al moccagatta per una partita del turno preliminare di coppa italia e, clamorosamente vince. davanti ad un migliaio di spettatori il rigore di rocca sul finire del primo tempo decide la partita. le successive due gare giocate al moccagatta, entrambe nell’anno solare 1991 ma di due stagioni diverse finiscono 20: un’autorete e mazzeo a marzo, una doppietta di accardi a fine agosto in coppa. saltiamo al 2011, altri vent’anni sono passati. di nuovo incrocio dopo lunga assenza e di nuovo, incredibilmente, il neo promosso cuneo vince ad alessandria per 2-1. il gol decisivo questa volta porta la firma dell’ ex enrico Fantini andato a giocare nella squadra della sua città dopo la doppia esperienza nei grigi. degano per i grigi e cristini per i biancorossi gli autori delle altre due reti. il 13 settembre 2015, manuel Fischnaller decise la gara per i grigi segnando il punto decisivo al paschiero di cuneo. al moccagatta stesso punteggio ma rete di sosa per l’ultima, fino ad oggi, gara giocata ad alessandria.

IL BILANCIO 17 partite giocate, 9 vittorie grigie e 4 biancorosse. al moccagatta 6 vittorie su 9 partite ed un solo pareggio. i gol sono 21-12 per l’alessandria (13-6 in casa). presenze: calandra e donida per il cuneo assieme ai grigi cammaroto e Fiori,sono quelli che sono scesi più volte in campo in questa partita avendo giocato 5 volte ciascuno. reti: accardi e pellegrino autori di una doppietta ciascuno, sono i goleador assieme a Jacopo Fanucchi che per questioni di giustizia ha segnato una rete per squadra. doppi ex: diversi giocatori hanno vestito sia il grigio alessandrino che il biancorosso cuneese: i già citati Fanucchi e varona hanno giocato la sfida da tutte e due le parti così come sergio Ferretti. ultimo della serie gabriele cavalli, fino allo scorso anno all’alessandria e da questa stagione in forza al cuneo che ha già giocato con i biancorossi nella gara di andata. sono scesi in campo solo con il cuneo pur essendo stati anche grigi tra gli altri Fantini, Borgogno e soffrido.

L’ORSOINCASA

coppa italia di Gigi Poggio

T

ante ne abbiamo viste, patite e mandate giù che, credeteci, non ci spaventa più niente. e una volta subita la botta, ci rialziamo e torniamo nella nostra casa e cantiamo più forte di prima e poi, se ci danno i tamburi, siamo anche capaci a suonarli.

Quando l’arbitro di grigi-viterbese fischia la fine, il vecchio moccagatta pregusta la festa già da qualche minuto; la morsa della pressione degli ospiti si è allentata, stremata dal caldo e dalle giravolte di michele marconi, centravanti grigio che più grigio non si può, per come sa fare facilmente le cose più difficili: trasforma un rigore delicatissimo, si avvita in rovesciata su un assist di testa di celjak e poi trasforma in acrobazia una volée di nicco. la festa esplode allegra con gli abbracci tra gente che ha saputo e voluto arrivare fin lì perchè ci ha creduto davvero, fino in fondo, giorno dopo giorno, nel freddo della michelin, nei lunghi viaggi in giro per l’italia, nelle settimane che sembravano non avere più tempo e orari per le tante partite da giocare. sono abbracci veri, caldi e intensi perchè vincere davanti alla propria gente ha un sapore particolare in cui si mischiano soddisfazione, orgoglio e quel senso di storia che coi grigi diventa subito leggenda. siamo partiti da lontano, quasi casualmente, con quello 0-4 a piacenza che, quella notte di novembre, ci mostrò un sapore quasi inaspettato, quello della vittoria che arriva facile, giocandosela in scioltezza, segnale che qualcosa già stava cambiando. poi i rigori con l’albinoleffe, dopo una partita di saliscendi e dagli undici metri chi decide? marconi, la vittoria col renate e l’idea che si potesse farci un pensierino a ‘sta coppa, la doppia sfida di pontedera con lo show finale di ighli vannucchi e poi viterbo, andata e ritorno. chilometri, emozioni, costruendo tutto piano, con la discrezione e la pazienza, passo dopo passo. da dentro, vedevamo la macchina crescere e andare avanti regolare, circospetta ma determinata, serena e sempre

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venerdì 4 maggio 2018

NON MOL La vittoria più bella: è il t LA GENTE COME NOI

più convinta di sè. ma sta coppa la volevamo, tutti; e per molti motivi: per vincere dopo anni, per vincere a casa nostra, per vincere noi, di questo gruppo, che meritava di avere questa soddisfazione. e bene che sia arrivato un avversario come la viterbese, tignosa in campo e fuori, a sollecitare orgoglio e cattiveria, a caricarci di voglia di vincere con tutti

i mezzi e senza mezze misure. e poi tutti distesi sul prato del mocca, circondati dai sorrisi di gente lì solo per fare festa, allegri, qualcuno già con la maglietta nuova, orgogliosi di vestire il grigio, una volta di più colore di passione unica, un po’ visionaria e mai rassegnata... la gente come non molla mai!!!

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L’ORSOINCASA

venerdì 4 maggio 2018

LA MAI rofeo di tutti

Riviviamo in queste pagine l’emozionante finale di Coppa Italia.

I gol di Marconi, il tifo del Moccagatta, la premiazione, il “dietro le quinte”

> segue a pagina 10

coppa italia

le FoTo di QuesTe pagine sono di: crisTiano Franco, diego suria, TonY Frisina, serena russello, alBino neri, ilaria cuTuli, mauro risciglione

L’ORSOINCASA 10 venerdÏ 4 maggio 2018

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venerdì 4 maggio 2018

tredici domande a di Gigi Poggio

L’ORSOINCASA

DRAGAN LOVRIC Nato a

Data di nascita

Stato civile

Prima società

Hai sempre giocato in questo ruolo

Squadra del cuore

Momento top della carriera

Avversario o compagno che ha fatto più carriera

Mister più importante Passatempo

Spalato (Croazia) 3 gennaio 1996

Fidanzato

NK GOSK Kastel Gomilica Sì, sempre in difesa

Manchester United

La conquista della Coppa Italia di Serie C Maxi Lopez

Giovanni Pulvirenti

Stare con la mia fidanzata

Attrice preferita

Sofia Vergara

Musica preferita

Mi piace tutta

Attore preferito

Robert De Niro

Sordità?

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venerdì 4 maggio 2018

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foto Ilaria Cutuli

venerdì 4 maggio 2018

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LA LEGGENDA ORSO

LA PORTA D DELL’

numeri uno

di Sergio Giovanelli

L

I numeri uno che hanno fatto la sto

a vulgata del gioco del calcio dice che per ottenere risultati una squadra deve avere un attaccante che segna, un centrocampista che inventa, un difensore che spazza e un portiere che para. la maglia numero uno è particolare: non solo è di colore diverso da quella dei compagni ma, essendo unica, è difficile da conquistare anche se la si può conservare a lungo. e attraverso 106 anni di storia a guardia della rete dell’orso sono passati tanti personaggi. alcuni non hanno lasciato segni, altri hanno inciso il loro nome a caratteri di fuoco (metaforicamente) sui pali delle porte del moccagatta. il primo, non in ordine cronologico, ma di importanza, è stato Filippo pellizzoni. siamo negli anni carichi di tensione prima dello scoppio della grande guerra. dalla unitas di milano (una delle tante squadre allora esistenti) arriva questo ragazzo a rinforzare la formazione neo promossa. esordio subito pesante: arriva la pro vercelli, tricampione d’italia in carica, ma l’alessandria non solo si batte bene ma potrebbe pure vincere se Ticozzelli non sbagliasse un rigore… pellizzoni veste il grigio fino a novembre 1914 poi, finisce a salerno per indossare il grigio... verde del regio esercito continuando a giocare nell’internazionale napoli. la dichiarazione di guerra all’austria sconvolge tutto: la Brigata savona, cui pellizzoni appartiene, è una delle prime ad andare al fronte. lui diventa portaordini e nel luglio 1915 deve recapitare importanti disposizioni ad un battaglione sotto il fuoco. si ritrova a correre allo scoperto e, benché ferito, riesce a portare a termine la con-

segna. Finisce all’ospedale e viene insignito della medaglia d’argento al valore. Finita la guerra giocherà nel milan e morirà nella sua milano a soli 40 anni, nel 1935. per buona parte degli anni’ 20 la porta alessandrina fu sotto la custodia di giuseppe cagnina, mandrogno purosangue, nato come ginnasta, fu uno dei primi ad aver fatto l’intera trafila delle giovanili dell’alessandria F.B.c. nel frattempo diventata u.s. per la fusione con l’alessandrina. e’ ricordato per la sua grande reattività tra i pali e la proverbiale tempestività nelle uscite che lo resero famoso; la sua grande esplosività muscolare gli consentiva di prodursi in voli acrobatici ed azioni spericolate ad anticipare l’attaccante con una velocità tale da guadagnare preziose frazioni di secondo, necessarie per la riuscita dell’intervento. mario curti e clemente morando si alternarono come numeri uno (anche se la numerazione delle maglie non è ancora utilizzata) nella seconda metà degli anni ‘30; vercellese il primo, valenzano il secondo, unico nazionale della formazione rossoblu, avrebbero potuto diventare campioni d’italia ma troppi gol evitabili impedirono ai grigi di vincere quel campionato che avrebbe cambiato la storia del calcio. la serie a prende il via nell’autunno del 1929 con natale Balossino portiere titolare; arrivato da vercelli perché chiuso da cavanna rimase tre anni (il primo come riserva di morando) per poi tornare a vercelli. subito dopo troviamo vittorio mosele il primo estremo difensore grigio ad aver toccato le 100 presenze in prima squadra (saranno 113 in totale). proveniente dal Thiene diventò titolare nei grigi a 19 anni.

rimase ad alessandria quattro stagioni prima di passare al napoli e poi al modena. concluse la carriera in B con la salernitana guidata da gipo viani che conquistò la prima, storica, promozione in serie a. ugo ceresa, casalese, proveniente dai nerostellati fu il portiere indiscusso per tre campionati, gli ultimi due in serie a. il terzo in serie B chiusosi con gli spareggi per la promozione persi nei confronti di novara e modena. anche per lui 100 presenze complessive nell’alessandria. nei tristi anni della seconda guerra mondiale il portiere titolare fu l’astigiano secondo roggero. dopo un’esperienza a venezia andò al Bologna dove vinse uno scudetto e una mitropa cup senza mai scendere in campo. infatti era la riserva del titolarissimo mario gianni che giocava sempre. lasciata Bologna dopo tre stagioni andò a fare il numero uno prima a modena poi a palermo prima di approdare ai grigi. a fine carriera arrivò a sfiorare le 300 partite in serie B, niente male per uno che la a l’ha vista solo dalla tribuna. il 1943, lo sbarco degli alleati, la caduta del regime, la fuga del re, l’armistizio, l’occupazione tedesca, l’inizio della resistenza. c’era ben altro nella mente degli italiani del calcio. si giocò un torneo, solo nelle zone ancora sotto controllo dell’asse divenuto famoso perché vinto dai vigili del Fuoco di la spezia. dei tre portieri di allora, solo lino Fregosi aveva un passato abbastanza importante nel genoa (genova 1893 secondo la grafia di allora) ma qui, anche per la situazione non ha lasciato tracce. le cose cambiano quando la guerra finisce: il primo portiere grigio è diamante torto-

Filippo Pellizzoni in grigio tra il 1913 e il 1914, medaglia d’argento al valore nella Grande Guerra

DELL’ORSO Ideo Stefani, sei stagioni tra i pali.

Ci ha lasciati lo scorso dicembre

ria dei Grigi

nese con poco passato e poco futuro. Tre anni ai grigi, spesso in campo nel primo, quello della promozione in a, e nel terzo, per la retrocessione in B. vanta (si fa per dire) il primato del portiere che ha subito più gol in una sola gara: era in campo il giorno del famoso 10-0 che il Torino di valentino mazzola inflisse all’alessandria. nella stagione centrale, quella del ritorno in a, diamante lasciò il posto a Bodoira, uno dei pochissimi (come lui solo gabetto e staccione) ad aver vinto lo scudetto con la Juventus e il Torino; in più lui vinse anche la coppa italia con entrambe le torinesi. arrivato a 35 anni suonati volò tra i pali per una sola stagione. diamante torna quindi titolare e il suo rimpiazzo è il giovane anselmo giorcelli che giocherà 114 partite fino al 1951 per poi andare a raccogliere onore e gloria al Bologna. lo ritroveremo come tecnico in diversi momenti della

storia grigia. la partenza di giorcelli verrà tamponata dall’arrivo del vicentino Borriero, proveniente dal marzotto, la formazione legata all’azienda di abbigliamento di valdagno. Toccò a lui affrontare gli spareggi per mantenersi nella serie c passata da quattro a un unico girone e poi a conquistare, l’anno successivo, il secondo posto sufficiente a ritornare tra i cadetti. Borriero lascerà l’alessandria a 26 anni per passare nelle categorie minori e chiudere la carriera, senza acuti, a 30 anni. nella rosa grigia c’era già vincenzo ravera, un giovane niente male; a parte la prima stagione finisce per giocare poco ed al moccagatta ci tornerà da avversario qualche anno dopo con il cosenza. una carriera sviluppata nel meridione dove, sono parole sue, “ho insegnato l’alessandrino ai giocatori di Siracusa e Cosenza; io parlavo in dialetto così gli avversari non mi capivano.

L’indimenticabile Adriano Zanier, eroe di Carrara e bandiera grigia

All’inizio non mi capivano neanche i compagni, poi imparavano”. emanuele dalla Fontana che nel 1953-54 contendeva a “censo” ravera il posto tra i pali, ha chiuso qui la sua vita agonistica. a soli 26 anni prese il posto del padre, deceduto, alla guida dell’azienda tessile di famiglia appendendo i guanti al chiodo.

Fausto lena è un nome che agli alessandrini dice poco, ma per i novaresi è una leggenda: 17 stagioni complessive a guardia della porta azzurra con la sola eccezione dell’annata passata qui a “farsi le ossa”. silvio sacco sta costruendo la squadra destinata a tornare in serie a. i portieri nell’estate del 1955 sono ravera, riserva al pari di cuman del titolare ideo stefani. pacifico cuman, ventenne varesino cresciuto nell’inter resterà quattro stagioni ai grigi giocando una quarantina di partite prima di passare al napoli dove sarà l’eterna riserva dei portieri partenopei tra i quali, anche, dino zoff. invece ideo stefani, reggiano che quando arriva all’alessandria ha già accumulato una stagione al venezia e tre all’atalanta pur avendo solo 23 anni. si mette in porta e non ne esce praticamente più: in sei anni accumula 138 presenze passando dalla B alla a attraverso lo spareggio di milano con il Brescia e di nuovo alla B dopo la retrocessione. Tornato a casa si dedicherà al commercio nel settore abbigliamento e diventerà una “icona di stile ed eleganza” come scrissero i giornali alcuni mesi or sono quando stefani è morto. Tra a e B in campo ci andava talvolta anche sergio notarnicola, scuola lazio con esperienza nei campionati dilettantistico-amatoriali degli stati uniti. alla sua prima gara gioca a san siro contro il milan: incassa 5 reti ma si toglie la soddisfazione > segue a pagina 16

numeri uno

di Sergio Giovanelli di parare un rigore ad uno specialista quasi infallibile come nils liedholm! ovviamente le storie si incrociano. stefani subì per un anno la concorrenza di un giovane, natale nobili, catapultato in prima squadra dall’indisponibilità dei due titolari. esordio contro il milan campione d’italia e prestazione maiuscola tanto da conquistarsi i complimenti niente meno di gipo viani, allenatore dei rossoneri. un infortunio pregiudica la sua annata ma l’estate dopo si ritrova a fare il terzo all’inter. una stagione a guardare gli altri e poi va alla spal dove contribuisce a conquistare quel quinto posto che è ancora oggi il miglior piazzamento assoluto degli estensi in a. preferisce tornare, lui milanese, vicino a casa e trova ingaggio alla pro vercelli. a 27 anni sembra ormai destinato a diventare un ex-calciatore, ma l’alessandria lo chiama e torna a vestire il grigio. lasciò i grigi nel 1966 quando la squadra stava per sprofondare in serie c. in quella stagione la confusione tra i portieri fu massima; in quattro indossarono la maglia numero uno: Bertoni, patregnani, moriggi e centini, ma fu tutto inutile. dall’anno successivo per tre intere stagioni il titolare indiscusso fu avelino moriggi, milanese di cinisello Balsamo che diventerà poi un “12” famoso nella lazio dove disputerà 6 campionati giocando solamente tre partite avendo pure la ventura di vincere lo scudetto, storico, della banda di maestrelli. gli anni ‘70 trascorrono con pochi portieri che si alternano in campo. si inizia con santino ciceri: per lui una partita in campionato ed una in coppa campioni con il milan a vent’anni poi una lunga carriera in B tra verona, monza e modena con le quali incrocia più volte l’alessandria. Finisce a giocarsi le ultime due stagioni nella squadra che sfiora due volte la promozione. chiude con il calcio giocato e diventa segretario dei grigi. viene rimpiazzato da Ferdinando pozzani, che ha alle spalle un centinaio di gare di serie B. pozzani, veronese che arriva dal catanzaro, si esibirà 138 volte con la maglia dell’orso vincendo il campionato di serie c, giocando da protagonista il torneo cadetto e lo sfortunato spareggio milanese con la reggiana. in pratica quando pozzani se ne va si chiude l’era sacco; l’industriale spinettese si svincola dalla gestione pur restandone proprietario. nuovo numero uno è il friulano adriano zanier proveniente dall’udinese. nel 1976-77 stabilirà il record di presenze stagionali scendendo in campo, tra cam-

Dalla Coppa dei Campioni alla scrivania.

Santino Ciceri, il portiere segretario

N

egli anni ‘60 e ‘70 si sono distinte giovani promesse come arbizzani e cuman e portieri esperti come stefani e nobili, che dopo esperienze in altre squadre vennero a concludere le loro carriere ad alessandria. come questi anche santino ciceri, che dopo una lunga e brillante carriera giunse a difendere la porta alessandrina nel campionato 1970-‘71. una carriera, quella di ciceri, iniziata nei giovani del milan. classe 1935, milanese, ciceri fece parte di un nugolo di atleti che si imposero venendo alla ribalta nel nostro campionato maggiore. alcuni come radice e Bean restarono al diavolo, altri come Bagnoli e marchioro proseguirono la loro carriera altrove. nella squadra rossonera con un portiere titolare come lorenzo Buffon per il pur bravo ciceri non fu facile trovare un posto in squadra, due sole presenze in campionato e una presenza in coppa pionato e coppa, ben 50 volte! ad alessandria resta due anni, poi va a Tortona per tre campionati facendo arrabbiare gli alessandrini che trovano un fiero avversario.

Torna ai grigi e riconquista presto l’amore dei tifosi. ringrazia il pubblico mandrogno con la promozione in c1 nel 1981, resa possibile da una sua parata su rigore a carrara nella penultima, decisiva, gara di stagione quattro campionati e 140 partite per lui. Quando zanier era a Tortona ad alessandria c’era lucetti. il portiere toscano, anche lui, ha superato le 100 partite. Tre anni, quelli di Bruno cavallo, e poi ancora una stagione, da riserva, quando zanier lascia i grigi per andare a la spezia. siamo quasi alla fine della nostra storia: restano ancora 30 anni di calcio. non possiamo non citare renato carraro, che al

dei campioni, nel novembre del 1955 a saarbrucken, milan vittorioso per 4- 1. ciceri venne ceduto nella stagione 1956‘57 alla reggina in serie c per poi passare nelle stagioni successive alla pistoiese e al pisa. dal 1959 al 1964 giocò con il verona allenato da edmondo Fabbri in serie B. dopo l’esperienza in veneto si trasferì al monza: in serie B, una retrocessione in c seguita da una promozione nel campionato successivo. dal 1968 al 1970 difese la porta del modena, sempre in B. si trasferì, ormai trentacinquenne, all’alessandria, dove disputò due campionati collezionando 54 presenze. in un’alessandria che per due anni consecutivi sfiorò la promozione in serie B. appese le proverbiali al chiodo restò ancora tre anni nella società alessandrina come segretario. portiere dalle notevoli doti tecniche, forte tra i pali e nelle uscite, nella sua carriera ciceri ha disputato in ben vent’anni 500

suo arrivo era arrugginito perché aveva fatto il secondo alla Juventus e alla pistoiese; tre campionati per 60 partite, ma titolare solo al primo anno perché spodestato da sandro Beccari, un altro centenario. negli anni ‘90 per quattro annate agonistiche il titolare fisso è un portiere che si trova a giocare anche contro la “sua” squadra. paolo Toccafondi è contemporaneamente giocatore dell’alessandria e figlio del proprietario del prato. Toccafondi, 131 volte in campo con la maglia grigia, giocherà sei volte contro il prato con un bilancio in assoluta parità, due vittorie, due pareggi e due sconfitte. il record di presenze per un estremo difensore, però, lo ha stabilito andrea servili. arrivato ad alessandria dal sudTirol nel 2008, non se ne è più andato, trascorrendo

Alfredo Bodoira, che vinse scudetto e Coppa Italia sia nella Juve che nel Toro

A

d alessandria, chi lo ha visto giocare, ricorda che a volte si toglieva le scarpe bullonate perché, per via delle cosiddette “cipolle”, i piedi gli facevano male, rimanendo semplicemente con i calzettoni sull’erba. stiamo parlando del portiere alfredo Bodoira, per la presa ferrea detto “pinza”. originario di mathi, crebbe nelle giovanili della Juventus dove esordì nei tornei regolari nella squadra riserve e poi andò all’anconitana, sempre in prima divisione. a partire dal 1937 fu portiere dei bianconeri, in serie a: nel 1941 passò al Torino,

con cui vinse gli scudetti 1942-‘43 e 1945‘46 (da riserva).

Fu poi ingaggiato dall’alessandria. Terminò la sua carriera nel 1948, dopo due stagioni disputate in serie c con il cesena. è uno dei tre calciatori, assieme a guglielmo gabetto ed eugenio staccione ii, ad aver vinto scudetti con entrambe le squadre di Torino. morì nel 1989 a 78 anni. nel palmarès figurano due campionati di calcio italiano (Juventus 1930-‘31 e Torino 1942-‘43) e due coppe italia (Juventus 1937-‘38 e Torino 1942-‘43).

Mario Bocchio

LINO NOBILI

168 presenze in grigio e Re indiscusso tra i pali presenze in serie a, B e c; una rete al suo attivo su rigore segnata a moro nella gara monza-piacenza 4-0. santino ciceri ha sempre dimostrato una grande serietà e professionalità in tutte le squadre in cui ha giocato, fornendo prestazioni di alto livello.

Mario Bocchio le prime sei stagioni come portiere e le successive da allenatore dei suoi successori. ha vissuto la c2 con promozione a tavolino, la c1, la stagione di sarri, la retrocessione per illecito sportivo e l’avvento di di masi. in questo frangente ha totalizzato ben 193 gettoni di presenza, diciassettesimo nella classifica dei fedelissimi. a lui è subentrato gianmarco “ighli” vannucchi, che ha raggiunto quota 100 nella partita contro il piacenza di venti giorni fa, quando ha riportato l’infortunio che gli ha impedito di scendere in campo nella finale di coppa con la viterbese.

U

Nobili premiato per le sue 100 gare consecutive con i grigi

n altro “numero1”, lino nobili, è stato uno dei portieri più straordinari che i grigi abbiano mai avuto, ma aveva un punto debole, il ginocchio, che gli causava spesso problemi, soprattutto negli ultimi anni della carriera. a volte era davvero stoico e giocava in condizioni precarie, ma in altre circostanze accentuava i suoi guai e si creava un alibi quando beccava un gol. un siparietto simpatico accadde a napoli nella partita del campionato di serie B 1964-‘65 che si disputò la mattina per permettere ai partenopei di festeggiare al pomeriggio la ricorrenza di piedigrotta. l’alessandria passò in svantaggio all’inizio della ripresa, poi pareggiò con Bettini. ad un paio di minuti dal termine il brasiliano canè prese palla e sparò un siluro da almeno 25 metri. nobili si tuffò in ritardo, la palla diede l’illusione del gol ma scheggiò solo la traversa. Tuttavia il boato del pubblico di casa aveva tratto in inganno nobili: credendo di essere stato battuto, si rotolò a terra in preda al dolore per far capire che il problema al ginocchio gli aveva impedito di salvare la porta. l’arbitro conosceva però l’estremo difensore dei grigi e forse era a conoscenza di qualche “manfrina” studiata da nobili. così si avvicinò e lo rassicurò: “La palla è andata fuori, se non ha nulla si alzi signor Nobili!”. il portiere schizzò in piedi ed il direttore di gara lo elogiò: “Lei è una persona in-

telligente, stia tranquillo che tra poco fischio”. e diede il segnale di chiusura delle ostilità con qualche secondo d’anticipo, impedendo l’assalto finale del napoli. la gara terminò 1-1. natale nobili nacque a carate Brianza il 19 agosto 1935. mosse i suoi primi passi nella compagine calcistica di corbetta per passare poi giovanissimo all’inter e venire successivamente ceduto in prestito all’alessandria, con la quale esordì in serie a il 22 settembre 1957, nella gara contro il milan. Tornato all’ inter e chiuso da da pozzo e matteucci, giocò solamente due partite di coppa delle Fiere contro l’olympique lione. nella stagione 1959‘60 passò alla spal di paolo mazza, squadra con la quale tornò a giocare in serie a il 20 settembre 1959 a napoli con una vittoria esterna per 3 a 0 dei ferraresi contro i partenopei. concorse alla conquista del miglior piazzamento in assoluto della squadra ferrarese, il quinto posto, nella massima serie, alternandosi nel ruolo con lidio maietti. militò successivamente con la pro vercelli in c, per giocare poi in serie B nuovamente con l’alessandria, passare nel 1966 al livorno e chiudere con la cerretese. intraprese in seguito la carriera di allenatore, sedendo, fra le altre, sulle panchine di caratese, vogherese e pro vercelli.

Mario Bocchio

L’ORSOINCASA 18

lo sponsor di Gigi Poggio

venerdì 4 maggio 2018

LE EMOZIONI DIVENTANO EVENTI Scopriamo la Van Clair

C

osa significa organizzare un evento? da dove nasce l’idea? come si accompagna il committente nei suoi desideri? Quali corde emozionali e motivazionali deve saper toccare? Queste e altre sono le domande da porsi, e da porre, quando s’incontra Federica d’alù, titolare di van clair, l’azienda valenzana che abbiamo conosciuto in occasione della serata di presentazione del restyling del moccagatta. van clair lavora da tempo nel settore, con un ventaglio di proposte e iniziative che spaziano in ambiti geografici e professionali molto ampi. da dove è cominciata la tua avventura, Federica? “Ho cominciato a lavorare molto presto, facendo esperienze importanti all’estero, pur partendo da Valenza, mia città d’origine. Le aziende locali, e mi riferisco al settore orafo, puntavano ovviamente molto sul mercato internazionale e c’era costantemente necessità di organizzare eventi come trunk show, mostre ed esposizioni temporanee in giro per il mondo. Mi sono buttata a capofitto in questa professione, maturando un’esperienza utile e molto formativa, facendo la vera e propria libera professionista. Viaggiare, però, alla lunga può rivelarsi stancante...” e quindi il rientro in italia. “Non è stata certa una resa o una rinuncia ma solo una rimodulazione del mio lavoro. La creazione di Van Clair, mi ha proiettato su una dimensione

solo in apparenza locale, da cui ripartire, esponendomi in prima persona, in un contesto in parte inesplorato ma in cui c’è spazio e interesse e mi riferisco alle realtà di Milano e Torino ma anche all’alessandrino”. van clair in questo caso, immagino si sia anche evoluto, sviluppando e allargando l’ambito della propria proposta... “Trovare idee e soluzioni per le necessità che il cliente viene a esporti significa soprattutto entrare in sintonia con lui e qui bisogna partire dall’ascolto. L’evento in sè racchiude molti aspetti diversi, dal team building che sviluppa l’ambito motivazionale a quello emozionale e qui si può pensare a una festa o un anniversario. Ci si trova, in un certo contesto, per condividere a volte una ricorrenza ma anche un’identità comune o un marchio o

Alcuni eventi realizzati da Van Clair tra i quali l’emozionante show d’inaugurazione dello stadio Moccagatta

un’esperienza di vita. Valorizzare questi aspetti significa far sentire tutti partecipi di quella circostanza, dare un senso di comunità che poi è quello che il cliente sovente richiede. Ecco perchè noi partiamo dall’ascolto del committente: senza conoscerlo e capirlo noi non possiamo avviare il nostro lavoro”.

Quindi format diversi da immaginare e progettare... “Certo, partendo dalla location e poi passando per la gestione dell’accoglienza, dell’intrattenimento, fino alla comunicazione”. mi viene in mente la festa del moccagatta...

van clair è un’azienda valenzana, specializzaTa in creazione e realizzazione di evenTi speciali. la TiTolare, Federica d’alù: “lo shoW allo sTadio creaTo con l’alessandria calcio, un parTner con le idee chiare e molTo moTivaTo”

19 L’ORSOINCASA

venerdì 4 maggio 2018

“Serata indimenticabile, partita proprio dall’ascolto delle esigenze del cliente, maturata approfondendo la storia del marchio e della tradizione Grigia, immaginando percorsi di narrazione che rispettassero il mito pur con linguaggi e soluzioni che fossero spettacolo ed emozione”. un segnale forte e, immagino, una bella esperienza anche per van clair... “Assolutamente sì perchè creata con un partner con le idee chiare e grandi motivazioni. Questo vorremmo trovare in giro: lo stesso entusiasmo dell’Alessandria Calcio, la stessa voglia di svecchiare linguaggi e investire in ottimismo, con fiducia e competenza”.

Fiducia e competenza due termini che pos-

sono caratterizzare le scelte che van clair sta operando in occasione del suo primo decennale di attività... “Investire nei giovani e nella formazione è il nostro obiettivo primario. Questo per dare spazio a nuove professionalità e nuove idee, fresche e intraprendenti, senza dimenticare il nostro impegno verso quell’universo di aziende che sugli eventi punta proprio per quegli aspetti di identità e di motivazione che ne rafforzano il senso di comunità”. e nuove location... “Il Castello di Lajone e la Tenuta Fiscala sono un’ulteriore opportunità che vogliamo offrire ai nostri clienti che vorranno affidarsi a Van Clair... perchè l’emozione possa trasformarsi in evento...”

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LA GIOVANE ITALIA L’almanacco Under 19

I

l progetto la giovane italia ha fatto tappa, giovedì 26 aprile, ad alessandria, dove, nella sala stampa dello stadio moccagatta, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’almanacco 2017-2018 dei giovani calciatori under 19. paolo ghisoni, giornalista di sky sport, ha condotto l’evento, al quale hanno partecipato il direttore generale di lega pro mario de luca, il direttore sportivo dei grigi massimo cerri, insieme a mister michele marcolini e al responsabile del settore giovanile nereo omero. in platea i sette ragazzi selezionati: Xavier usel, nunzio sessa, matteo gerace,

Filippo capocelli, christian nani, giovanni robotti e pietro Bagnadentro. ma cos’è la giovane italia? ghisoni ha spiegato che è stato inizialmente un progetto giornalistico, poi sposato dai responsabili dei settori giovanili delle società, che non solo valuta l’ambito calcistico, ma che va a indagare anche sul profitto scolastico, sull’educazione, sul comportamento e sul rapporto che il ragazzo ha con il club di appartenenza. e’ un progetto che vuole regalare visibilità a giovani calciatori meritevoli che fanno più fatica di altri a emergere. sono state scoperte storie di tenacia e passione esemplari.

L’ORSOINCASA 20 venerdì 4 maggio 2018

e proprio di passione, e non solo, ha parlato michele marcolini nel suo intervento, ricordando il suo percorso parallelo di scuola e calcio e spronando i ragazzi ad avere grande spirito di sacrificio, per sfruttare tutte le occasioni che le società concedono, senza dimenticare che non bisogna avere fretta di arrivare, ma crescere con equilibrio. massimo cerri ha poi sottolineato l’importanza di questo progetto che permette di conoscere rapidamente le caratteristiche tecniche e umane dei giovani calciatori. cerri ha concluso il suo intervento con un consiglio per i genitori di ragazzi bravi in età precoce: non sradicare i figli dalla famiglia, ma tenerli con sé fino ai 14-15 anni per un buon cammino di crescita. infine nereo omero ha evidenziato che le qualità umane e comportamentali vanno di pari passo con quelle tecniche e che occorre fiducia e collaborazione tra famiglie e settore giovanile per una crescita più lineare dei ragazzi.

21 L’ORSOINCASA

da lunedì 11 giugno, per il sesTo anno, calcio, aTTiviTà moTorie, animazione, inTraTTenimenTo e un meriTaTo relaX dopo un anno di scuola: è Tempo di summer camp nel verde del michelin sporT cluB

L’ESTATE DA GIOCARE Appuntamento col Summer Camp venerdì 4 maggio 2018

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COME ISCRIVERSI: per maggiori informazioni, contatta lo 0131 224750 o 327 6686536, oppure invia una mail a: summercamp@alessandriacalcio.it o consulta il nostro sito web: www.alessandriacalcio.it scarica il volantino: volanTino summercamp_2018. scarica il modulo di iscrizione: iscrizione_summercamp 2018

orna l’appuntamento con l’alessandria calcio summer camp. al suo sesto anno, il camp ufficiale è un’opportunità unica, grazie alla presenza di tecnici e professionisti affermati del nostro settore giovanile, pronti a farti allenare e crescere all’insegna dello sport e del divertimento insieme a tanti amici. calcio, attività motorie, momenti di animazione e intrattenimento e di meritato relax dopo un anno di scuola.

UN’ESTATE UNICA, TUTTA DA GIOCARE! unisciti al grande Branco dei grigi e vivi un’esperienza indimenticabile.

TURNI: 11/15 giugno, 18/22 giugno, 25/29 giugno.

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SECONDA EDIZIONE DI “BE A MEMBER”

di 15,00 € sull’abbonamento alla stagione 2018/19 della prima squadra per il bambino, un fratello o un genitore. in alternativa sarà possibile utilizzarlo presso melchionni per il merchandising ufficiale. ecco il programma di allenamento, dal lunedì al venerdì: 8.00-9.00: ritrovo 9.15-11.45: allenamento 11.45-12.30: doccia 12.30-13.30: pranzo 13.30-15.30: giochi e animazione 15.30-17.00: allenamento 17.00-17.30: doccia 17.45-18.30: spuntino frutta 18.30: fine attività

CAMPO: michelin sport club di spinetta marengo (zona industriale d5)

l 10 maggio 2018 alle ore 15 presso la Tenuta giscala di spinetta marengo, seconda edizione di Be a memBer, evento firmato dall’alessandria calcio, in collaborazione con van clair eventi per fare rete tra i partners dei grigi. sarà l’occasione per ascoltare giuseppe vercelli, responsabile dell’area psicologica della Juventus, psicologo e psicoterapeuta e responsabile dell’area psicologica della Fisi, la federazione italiana degli sport invernali. l’intervento del prof. vercelli sarà focalizzato all’importanza del supporto psicologico e del mental coaching sulla prestazione sportiva e manageriale. alla discussione parteciperà anche l’allenatore dell’alessandria calcio, michele marcolini.

i nostri giovani di Michela Amisano

il seTTore giovanile Brinda ai successi degli under 15 e 17 che conQuisTano la Fase nazionale da primi in classiFica. soddisFazione per gJura, usel e la Fauci in prima sQuadra

QUEI BRAVI RAGAZZI Under 15 e Under 17 dominano la classifica

L’ORSOINCASA 22 venerdì 4 maggio 2018

C

omplimenti vivissimi ai nostri ragazzi delle formazioni allievi e giovanissimi nazionali, che, dopo aver già conquistato la fase finale nazionale con largo anticipo, con le vittorie di domenica scorsa sulla reggiana, sono matematicamente primi. i ragazzi di mister cassaro, con il successo sui pari età emiliani (4-0, maggi, Filip, ghiozzi, pallara) occupano la testa della classifica con 61 punti, insieme al cuneo, ma con gli scontri diretti a favore. la squadra allenata da mister Barbin, invece, batte 3-2 i granata con la doppietta di caposele e la rete di mainetti ed è la capolista del girone B, davanti al prato con 58 punti e la stessa reggiana con 56 punti. un momento di grandi soddisfazioni quindi anche per il nostro settore giovanile che ha visto debuttare in prima squadra nel corso di questa stagione tre giocatori della Berretti: usel (3 gare), la Fauci e gjura, con quest’ultimo a segno nella gara di sabato con la pistoiese. la strada è ancora lunga ma si raccolgono i primi frutti di anni di lavoro e investimenti voluti dal nostro presidente che ha sempre creduto e crede nel settore giovanile. grandi complimenti al responsabile nereo omero meloni e a tutto il settore giovanile grigio.

Per Gjura (in gol contro la Pistoiese) e Usel la soddisfazione di alzare la Coppa Italia di Serie C

Campionato Under 17

Classifica Alessandria cuneo prato carrarese piacenza pisa livorno lucchese pro piacenza reggiana pistoiese olbia gavorrano pontedera arzachena

30a giornata - 29/4/18 piacenza - arzachena olbia - carrarese lucchese - livorno gavorrano - pistoiese pisa - pontedera prato - pro piacenza Alessandria - Reggiana cuneo riposa

Campionato Under 15

61 61 60 52 46 44 43 43 37 32 28 25 23 21 2 8-0 0-0 0-1 2-2 2-1 4-0

Classifica Alessandria prato reggiana livorno carrarese cuneo piacenza lucchese pisa pontedera pistoiese pro piacenza olbia gavorrano arzachena

30a giornata - 29/4/18 piacenza - arzachena olbia - carrarese lucchese - livorno gavorrano - pistoiese pisa - pontedera prato - pro piacenza Alessandria - Reggiana cuneo riposa

59 58 56 55 50 46 43 41 40 37 36 31 21 17 0 3-0 2-2 1-0 0-2 2-1 3-0 3-2