L'Orso in casa n.12 2018/19

Foto Matteo Serra

L’ORSO INCASA

ORGANO UFFICIALE DELL’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 N. 12 VENERDÌ 1 FEBBRAIO 2019

IL PUNTO Fuori di testa

L’AVVERSARIO Pisa: la sfida degli ex

FOCUS

Il mercato di gennaio

MUSEO GRIGIO

La grande storia dell’Orso

LO SPONSOR

Bimauto: classe e funzionalità

I NOSTRI GIOVANI

FAME DI VITTORIE Il calcio di Corrado Buonagrazia

ndria Alessa a Pis ica Domen aio 3 febbr,30 ore 14

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L’ORSOINCASA

Venerdì 1 febbraio 2019

FUORI DI TESTA

Le conseguenze di una domenica troppo nervosa

LA VILE TESTATA DI FAVARIN COSTERà 5 MESI DI SQUALIFICA AL TECNICO TOSCANO. A VERCELLI ATTI DI VIOLENZA TRA LE DUE SQUADRE. è SOLO TENSIONE SPORTIVA?

I

fatti di Lucca fanno passare in secondo piano gli aspetti di una giornata caratterizzata da nervosismo non sempre giustificato che si è registrato anche su altri campi. Prendiamo in considerazione anche quanto avvenuto a Vercelli: l’allenatore della Pro ha avuto un acceso diverbio con un giocatore avversario che è poi degenerato in rissa tra i tesserati. Risultato: squalifica per 2 gare a mister Vito Grieco per comportamento gravemente antisportivo. Con la propria squadra in vantaggio, tratteneva il pallone allo scopo di rallentare la ripresa del gioco. 1.000 euro di ammenda alla Pro Vercelli. Squalifica per 5 gare a Jonathan Rossini dell’Albissola perché negli ultimi minuti di gara in reazione ad un comportamento ostruzionistico dell’allenatore della squadra avversaria colpiva lo stesso prima con una violenta testata sul volto e poi con un pugno

Il comunicato dell’Alessandria Calcio dopo i fatti violenti di Lucca

S

iamo ancora scossi ed esterrefatti dalla violenza messa in atto dal signor Favarin e dalle successive dichiarazioni rese dallo stesso a fine partita davanti ai microfoni della sala stampa, dove, forse, avrebbe fatto meglio a non presentarsi o, quanto meno, a iniziare chiedendo scusa a tutti. Non solo a Mister Mancino, ma anche a coloro che hanno assistito alla partita dagli spalti e da casa. Agli sportivi tutti. Il calcio è passione e con tale sentimento va vissuto e giocato, mai portato agli eccessi.

Il diverbio c’è stato, questo è certo, e sicu-

L’ORSO IN CASA Supplemento al n. 9 de ‘Il Piccolo’ di venerdì 1 febbraio 2019

ramente è stato acceso. Certamente sono volate parole grosse, esagerate e maleducate. Certamente il comportamento di alcuni non è stato “consono”. E lo diciamo con assoluta franchezza e consapevolezza. Ma abbiamo la forza di ammettere gli errori dei nostri tesserati. Abbiamo la forza e la lucidità di stigmatizzarli, e lo faremo sempre, perchè non pensiamo facciano bene allo sport, al nostro Club e al risultato sportivo che si cerca di inseguire con passione e rabbia agonistica, sul campo.

Ma con la stessa forza e franchezza vogliamo precisare che nessun tesserato

A cura di Ufficio Stampa Alessandria Calcio Progetto grafico e impaginazione Mauro Risciglione Foto di Ilaria Cutuli, www.museogrigio.it, Matteo Serra

di Tino Pastorino il punto all’altezza dello zigomo. Nella successiva colluttazione con tesserati della squadra avversaria indirizzava verso uno di questi uno sputo.

Questo invece l’esito dei fatti di Lucca: Giancarlo Favarin squalificato per 5 mesi per aver proferito durante la gara espressioni blasfeme; per aver invitato un proprio calciatore a “spaccare le gambe” ad un avversario; allontanato dall’arbitro iniziava una polemica verbale con un tesserato della squadra avversaria al culmine della quale colpiva quest'ultimo con una violenta testata al volto facendolo cadere a terra.

Squalifica per 2 gare a Gaetano Mancino per comportamento offensivo e provocatorio verso l’allenatore della squadra avversaria durante la gara. Squalifica per una gara a Gaetano D’Agostino per aver proferito durante la gara espressioni blasfeme. dell’Alessandria ha sputato addosso all’allenatore della Lucchese, come ha provato a sostenere il signor Favarin per trovare giustificazione al suo assurdo, violento e inqualificabile gesto. Lo sappiamo perchè le immagini lo dimostrano e perchè ce l’hanno confermato e ribadito a più riprese tutti i componenti della panchina e i giocatori in campo. Siamo certi di questo e i referti dei vari organi presenti, dal Direttore di gara, alla Lega, alla Procura Federale, alle Forze dell’Ordine, lo confermeranno.

Vogliamo precisarlo in questa nota perchè non accettiamo che l’immagine dell’Alessandria Calcio venga infangata da dichiarazioni rilasciate a caldo da un signore che si è reso colpevole di un gesto che non ha bisogno di ulteriori commenti, ma solo di condanne. Non accettiamo ulteriori denigrazioni da chi si è già reso protagonista in negativo per dichiarazioni e atti violenti contro la nostra Società. La scorsa stagione a pagarne le conseguenze fu solo, fortunatamente, la porta dello spogliatoio del Gavorrano che il signor Favarin distrusse con un calcio per aver perso la partita, in superiorità numerica, mentre i nostri tesserati, sempre da Favarin, furono definiti “...una squadra di pellegrini...”.

Quello che è successo nei minuti di recupero della partita è un fatto che va oltre la contesa sportiva, oltre la tensione della gara, oltre le regole del vivere civile e del rispetto che tutti gli uomini dovrebbero avere nei confronti dei propri simili. Il gesto del tecnico della Lucchese è stato di una violenza inaudita e resterà ingiustificabile, da condannare fortemente, forse non solo in ambito di giustizia sportiva.

In collaborazione con MEDIAL srl pubblicità, Alessandria, via Parnisetti 10, tel. 0131 56364

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RETI. I BOMBER GRIGI Manuel De Luca e Claudio Santini

il girone A

L’ORSOINCASA

LA CLASSIFICA Frenetico viavai in testa e in coda Squadra

Punti

Piacenza

41

Pro Vercelli

G

V

N

P

GF

GS

DR

12

5

5

34

22

12

42

20

12

Carrarese

40

23

12

Virtus Entella

36

17

Arezzo

Robur Siena Novara

Pontedera Pro Patria Pisa

Gozzano

40 36 33

22

23

22

22

6

8

5

10

8

7

8

7

8

6

22

5

12 5

21

4

17

23

4

8

18

5

23

5

6

12

12

5

6

4

3

19 14

9

21

Olbia

Pro Piacenza (-8)

9

7

25

20

Arzachena (-1)

27

12

23

23

20

Albissola

29

7

8

19

3

3

Pistoiese

Lucchese (-8)

14

9

22

21

29

9

32

Alessandria

3

21

8

25

32

3

3

27

14

18

17

10

31

22

9

25

24

25

23

15

18

11

27

0

26

28

-2

15

22

2

-3

17

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-8

5

33

30

3

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12

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7

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0

18

25

1

28

5

1

13

50

10

11

27

7

10

23

33

4

2

23

33

Juventus U23 Cuneo (-7)

22

6

22

22 14

26 33 41

36

-7

-4

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-15

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24A GIORNATA RITORNO Domenica 3 febbraio 2019 Albissola - Arzachena Pro Patria - Juventus U23 Cuneo - Lucchese Alessandria - Pisa Olbia - Pontedera Carrarese - Pro Vercelli Pistoiese - Virtus Entella Pro Piacenza - Gozzano Novara - Piacenza Arezzo - Robur Siena

25A GIORNATA RITORNO Domenica 10 febbraio 2019 Robur Siena - Alessandria Juventus U23 - Arzachena Novara - Carrarese Olbia - Cuneo Lucchese - Gozzano Pro Vercelli - Pro Patria Virtus Entella - Pro Piacenza Piacenza - Albissola Pontedera - Arezzo Pisa - Pistoiese

(ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (ore 14,30) (rinviata) (ore 18,30) (ore 18,30)

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Al momento di andare in stampa, non si è ancora tenuta la riunione del Consiglio Federale. Classifica e prossimi turni potrebbero subire variazioni

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l’avversario di Tino Pastorino

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L’ORSOINCASA

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Venerdì 1 febbraio 2019

PISA: LA SFIDA DEGLI EX “Vecchi lupi” pronti all’agguato foto: Valtriani - www.sestaporta.news

D

opo il dissesto patrimoniale del 2009 si riparte dalla serie D subito vinta nel 2010: sei stagioni tra Prima Divisione e Lega Pro quindi la serie B griffata Gattuso, nel 2016-17, dove ha rappresentato l’unico caso di retrocessione con la terza miglior difesa di categoria. Lo scorso campionato c’è stata l’eliminazione agli ottavi dei play off ad opera della Viterbese.

LA SOCIETÀ Dal dicembre 2016 Giuseppe Corrado è il proprietario e Presidente: piemontese cresciuto a Parma è un ex manager della Barilla e magnate nel campo delle sale multiplex con la catena “The Space Cinema”, primo circuito italiano del settore. Roberto Gemmi è il Direttore Sportivo: classe 1975 ha giocato con i Grigi in serie D nella stagione 200607. La sua carriera manageriale è iniziata con Sean Sogliano a Varese, poi a Palermo e Carpi. Quindi l’esperienza autonoma ad Arezzo fino al novembre 2017 senza dimenticare il ruolo di responsabile del settore giovanile dell’hellas Verona (stagione 201213).

STAFF TECNICO Luca D’Angelo, pescarese, classe 1971, nel 2013 subentra a Notaristefano alla guida dell’Alessandria che lascia a giugno 2015 dopo 62 partite di campionato. Quindi la Fidelis Andria, il Bassano (esonerato), la Casertana (subentra a Scazzola e raggiunge i play off, dove viene eliminato dal Cosenza di Braglia). Domenica non sarà in panchina

in quanto squalificato. Al suo posto il vice, Riccardo Taddei, pisano, classe 1980, 43 partite con 8 gol in maglia grigia tra il 2013 e il 2015. E’ con il mister dai tempi di Bassano del Grappa.

STAGIONE Per il momento occupa l’ultima casella valida per i play off: decimo posto con 32 punti, una partita da recuperare (Pro Vercelli) e non vince dal 16 dicembre (4 pareggi nelle ultime 6 uscite). Leggermente meglio il rendimento in trasferta con 17 punti conquistati.

Sono 25 le reti segnate, 23 quelle subite.

Pesenti ha al suo attivo 8 centri (6 con la maglia del Piacenza), Marconi, ai box nel girone di ritorno, ha segnato 6 gol, Masucci 4.

MERCATO Società attivissima con 5 nuovi ingressi: in difesa Benedetti dall’Entella; a centrocampo il boliviano Gamarra, svincolato, scuola Milan e il rientro di Verna dal Cosenza; dal Padova è arrivato il trequartista Minesso ed in attacco il già citato Pesenti. Nelle uscite si è sfoltito il settore offensivo con Cuppone passato a Bisceglie, Maffei all’Olbia e Cernigoi al Rieti.

LA ROSA (Sono stati indicati accanto al ruolo i minuti di utilizzo aggiornati alla 23esima giornata di campionato e alle partite di Coppa Italia) Portieri: 1 Gori (2070’), 12 D’Egidio (-), 22 Cardelli (90’). Difensori: 2 Birindelli (t.d. 1213’), 3 Brignani (d.c. 1106’), 4 Buschiazzo (d.c.

1140’), 6 Masi (d.c. 1164’), 13 Meroni (d.c.

1433’), 19 Liotti (t.s. 1156’), 33 Benedetti (d.c.

270’). Centrocampisti: 5 Zammarini (c. 1337’), 7 Verna (c. 283’), 8 Izzillo (c. 627’), 10 Di Quinzio (c. 2023’), 14 Marin (c. 1081’), 27 Gucher (m. 2130’), 30 De Vitis (c. 1778’), 34 Gamarra (m. - ). Attaccanti: 9 Moscardelli (p.c. 1438’), 11 Minesso (tq. 240’), 23 Lisi (a.s.

2354’), 26 Masucci (a.d. 1475’), 31 Marconi (p.c. 1212’), 32 Pesenti (p.c. 114’).

LO SCHEMA TATTICO E’ stato principalmente utilizzato il 3-5-2 anche se con l’arrivo di Minesso si può giocare, come successo domenica scorsa, con il trequartista alle spalle delle due punte.

Cinque i giocatori nelle rotazioni difensive davanti a Gori: Meroni, Benedetti, l’uruguagio Buschiazzo, Masi e Brignani. Di Quinzio, Verna e Gucher sono i riferimenti di centrocampo ma con l’austriaco che non giocherà al Moccagatta per squalifica. Gli esterni sono Birindelli a destra e Lisi a sinistra. Le rotazioni offensive sono affidate a Marconi, Moscardelli, Masucci e il nuovo arrivato Pesenti.

IN CAMPIONATO Domenica 27 gennaio 2019.

Pisa-Piacenza: 2-2 (2-1) Marcatori: Pesenti al 18’ e al 35’, Terrani (rig.) al 40, Niccol al 60’.

Pisa (4-3-1-2): Gori; Meroni (dal 63’ Buschiazzo) De Vitis Benedetti Lisi; Verna (dal 74’ Marin) Gucher Di Quinzio; Minesso (dal 67’ Zammarini); Pesenti Masucci (dal 74’ Moscardelli).

avversari nella storia

di Sergio Giovanelli

I

Il 22 ottobre 2017, in un Moccagatta con il nuovo rettilineo non ancora agibile, l’ultimo incrocio fra Alessandria e Pisa: finisce 2-0 per i toscani

l Pisa, assieme al Livorno, è la squadra toscana che è andata più vicina alla conquista del titolo italiano nell’era del campionato a più fasi. Nel 192021 i nerazzurri persero 2-1 la finalissima di Torino tra le vincitrici della Lega Nord (la Pro Vercelli) e della Lega Sud (il Pisa appunto). L’incontro fu più una battaglia che un partita e la spuntarono le più esperte bianche casacche anche grazie al fatto che i pisani rimasero in dieci per buona parte del tempo a causa di un infortunio.

La squadra veleggiò quasi sempre tra B e C tranne nel 1968-69 quando assaggiò per la prima volta la Serie A. Negli anni ‘80 con Romeo Anconetani al vertice il Pisa giocò altre cinque volte in A vinse due volte la Serie B ed altrettante Mitropa-Cup, allora riservata a formazioni cadette. Poi la caduta, il doppio dissesto e la risalita.

Nel torneo degli “scissionisti” 1921-22 ci fu il primo confronto, vinto dai grigi con doppietta di Gandini. Nell’estate del 1926 Pisa e Alessandria giocarono il primo turno di qualificazione per un solo posto di Prima Divisione. A Marassi il punteggio rimase in bilico solo nel primo tempo, finito 2-1 per i Grigi che dilagarono nella ripresa vincendo 6-1.

Nulla fino al 1937 in Serie B dove la sfida divenne un classico ripetendosi molte volte con prevalenza mandrogna anche se i pisani riuscirono a violare il “Littorio” riscattando le vittorie grigie all’Arena Garibaldi. Movimentato il 1948: al Moccagatta il Pisa a tre minuti dalla fine va sul 2-1; dalla scaletta degli spogliatoi sbuca uno spettatore che tenta di aggredire l’arbitro; viene subito fermato ma il direttore di gara sospende l’incontro e resta rinchiuso negli spogliatoi assediato dai tifosi inferociti. Risultato: 0-2 a tavolino ed una giornata di squalifica del campo alessandrino.

L’anno dopo sale in cattedra il portiere Zini. In Toscana il Pisa va in vantaggio con un gol-lampo di Giorgioni dopo soli 20” di gioco; pareggia Cipolla, poi Grigi hanno la possibilità di ribaltare il punteggio con un rigore. Tira Soffrido e Zini respinge. Poi i padroni di casa segneranno il gol della vittoria. Nella gara di ritorno l’estremo nerazzurro si supera parando un tiro dal dischetto di Rawcliffe e dieci minuti dopo un altro calciato da Arezzi.

Prodezze inutili perché l’Alessandria è avanti 1-0 e così resterà fino al 90’.

nerazzurri toscani

Lo scudetto accarezzato e quel 6-1 per i Grigi...

Nel 1958 i grigi sono in A ed il Pisa in C. Il sorteggio di Coppa Italia le mette di fronte e la differenza di categoria si vede: per i mandrogni un comodo 5-0 con gol di Dorigo, Lorenzi, Tacchi e doppietta di Oldani. Tra i pali pisani un giovane che con il Milan ha già esordito in Coppa dei Campioni e non sa di giocare su un terreno che qualche anno dopo sarà “suo”: Santino Ciceri. Questa fu la terza vittoria consecutiva dei Grigi in casa contro il Pisa e la serie si allungò di altri due successi. Per i toscani il primo risultato utile dopo il 1948 arrivò nel febbraio ‘79 con un 2-2 che diede loro il passaggio del turno in Coppa Italia Semipro.

Dopo 16 anni di sospensione la sfida è tornata lo scorso anno: i nerazzurri hanno vinto in trasferta (in un Moccagatta quasi pronto dopo la ristrutturazione) e pareggiato in casa 1-1. Anche a ottobre (andata di questa stagione) divisione della posta e nessuna rete.

I NUMERI 35 partite: 14 vittorie alessandrine, 11 pisane e 10 pareggi. 58-45 le reti. Nettamente meglio i Grigi al Moccagatta: ha vinto 9 partite contro 4 e ne ha impattate 4; 31-18 i gol.

Tra i giocatori l’alessandrino Bigando ne ha giocate 12. Il primo pisano è Faccenda con 9. Il capocannoniere è il pisano Vigo che ha segnato in totale 5 gol con due doppiette.

Calci di rigore: dieci assegnati, 5 per

parte; diametralmente opposto l’esito: 4 segnati su 5 dai pisani 1 su 5 dai Grigi.

Allenatori: l’ungherese Joszef Ging ha diretto per ben 10 volte il Pisa contro l’Alessandria; l’inglese Flatley con 4 partite è il primo tra i mister grigi.

Pochi tecnici hanno alternato le due panchine. Il primo è stato Dino Pagliari, all’Alessandria nel 2002-03 e tre volte assunto (e licenziato) tra il 2011 e il 2013 sotto la Torre Pendente. Poi Piero Braglia, tecnico pisano nel 2006-07 e ancora nel 2014-15 quando è stato rilevato da Bepi Pillon. Enzo Robotti, prodotto del vivaio alessandrino da giocatore e mister del Pisa tra il 1973 e il 1975. Oggi sulla panchina nerazzurra siede Luca D’Angelo, già allenatore dei grigi che ha come “secondo” Riccardo Taddei che all’Alessandria fu un suo giocatore.

Doppi-ex: 50 giocatori sono stati grigionerazzurri. Il primo fu Luigi Du Jardin, pioniere dell’Alessandria FBC e giocatore del Pisa nel periodo dei tornei bellici.

Michele Marconi e Dario Maltese l’estate scorsa si sono scambiati la maglia. Marconi è anche l’ultimo marcatore della sfida.

Entrambi hanno giocato ad ottobre aggiungendosi a Borgogno unico ad essere sceso in campo sulle due sponde della partita: nel 1948-49 fu due volte in grigio, l’anno successivo una volta in nerazzurro.

Pochi altri doppi-ex presenti nella sfida: sette tutti in nerazzurro. Elio Bertoni (segnò una doppietta), Dariol, Di Prete e Logarzo con due gare Balestri, Bonadei e Ciceri con una.

focus di Tino Pastorino

COME CAMBIANO LE ROSE DELLE SQUADRE DEL NOSTRO GIRONE. VIRTUS ENTELLA, PISA E PIACENZA REGINE DEL MERCATO. OTTIMI COLPI PER ALESSANDRIA, NOVARA, JUVENTUS U23

L’ORSOINCASA

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Venerdì 1 febbraio 2019

MERCATO foto facebook: Pisachannel

Gli affari di gennaio

S

ituazione aggiornata a lunedì sera 28 gennaio con protagoniste Entella, Pisa e Piacenza, squadre indicate tra le favorite anche dopo il mercato estivo (sono indicati i movimenti di maggior significato).

VIRTUS ENTELLA Acquisti: Mancosu (a. Montreal), De Santis (d. Ascoli), Iocolano (a. Monza), Chiosa (d. Novara). Cessioni: Diaw (a. Cittadella), Germoni (d. J.Stabia), Benedetti S. (d. Pisa), Zigrossi (d. Bisceglie).

PISA Acquisti: Minesso (a. Padova), Pesenti (a. Piacenza), Benedetti S. (d. Entella), Verna (c. Cosenza).

Cessioni: Cernigoi (a. Rieti), Cuppone (a. Bisceglie), Maffei (a. Olbia).

PIACENZA Acquisti: Bachini (d. Spezia), Terrani (a. Perugia), F. Ferrari (a.

Brescia), Murano (a. Spal). Cessioni: Pesenti (a. Pisa), Fedato (a. Trapani), Romero (a. S.Tirol).

NOVARA Acquisti: Buzzegoli (c. svinc.), Gonzalez (a. svinc.). Cessioni:

Sciaudone (c. Cosenza), Peralta (a. Olbia), Chiosa (d. Entella).

ROBUR SIENA Acquisti: Pedrelli (d. Livorno), Melgrati (p. Arezzo). Cessioni: Pane (p. S. Leonzio), Brumat (d. Rieti), Nardi (p. S.Tirol).

ALESSANDRIA Acquisti: Coralli (a. Carrarese), Gemignani (d. Sambenedettese), Chiarello (c. Giana Erminio). Cessioni: Fissore (d. Sambenedettese), Talamo (a. Siracusa), Cottarelli (d. Pro Patria).

OLBIA Acquisti: Peralta (a. Novara), Maffei (a. Pisa). Cessioni: Calamai (c. Modena), Martinello (a. Reggina).

AREZZO Acquisti: Remedi (c. svinc.). Cessioni: Melgrati (p. Siena), Mosti (d. Bisceglie), Stefanec (c. Verona).

Claudio Coralli all’Alessandria.

In alto tre acquisti del Pisa: Pesenti, Benedetti e Minesso

CARRARESE Acquisti: Varone (c. Cosenza), Latte Lath (a. Pistoiese). Cessioni: Coralli (a. Alessandria).

PISTOIESE Acquisti: Fantacci (c. Empoli/Carpi), Piu (a. Em-

poli/Carpi), Romagnoli (p. Renate). Cessioni: Latte Lath (a. Carrarese), Crisanto (p. Monopoli).

CUNEO Cessioni: Maresca (c. Isernia), Toccafondi (c.

Prato), Sadotti (c. Tuttocuoio), Ferreyra (d.

B. La Paz), Borello (a. Rende).

LUCCHESE Acquisti: Di Nardo (a. V.Pesaro). Cessioni: Castagna (c. Cavese), Jovanovic (a. Bisceglie).

GOZZANO Acquisti: Mangraviti (d. svinc.)

ARZACHENA Acquisti: Diop (a. Siracusa), Cecconi (a. Rimini).

Cessioni: Lombardo (d. Siracusa), Bruni (a.

Avezzano).

ALBISSOLA Acquisti: Cisco (a. Padova). Cessioni: Bennati (c. Sestri L.), Gibilterra (a. Spal).

JUVENTUS U23 Acquisti: Mokulu (a. Carpi)

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L’ORSOINCASA

Venerdì 1 febbraio 2019

IOCOLANO A ChIAVARI, PESENTI E MINESSO A PISA, CORALLI NEI GRIGI, TANTI GRANDI NOMI INFIAMMANO IL “MERCATO DI RIPARAZIONE”.

NEGLI ALTRI GIRONI BRILLA IL MONZA DI GALLIANI (BRIGhENTI DALLA CREMONESE E MARChI DAL GUBBIO). “DIN DIN” MARTINI MISTER A RIMINI

Gli altri gironi: Monza grandi firme GIRONE B Monza protagonista: Scaglia (d. Cittadella), E. Marchi (a. Gubbio), I Marconi (d. Cremonese), Fossati (c. Verona), Brighenti (a.

Cremonese, nella foto in basso), oltre a Paquetà senior (c.). Altri movimenti: Guidone (a) dal Padova alla V. Pesaro; Chinellato (a) dal Padova al Gubbio; Contessa (d) dal Padova alla Feralpi; Nolè (a) alla V. Verona (svincolato dal Pro Piacenza); alla stessa V. Verona anche Manfrin (d); Scardina (a) al Fano (altro svincolato Pro Piacenza); S.Guerra (a) dalla Feralpi al Vicenza V.; Giorico (c) dal Carpi alla V. Verona; Maiorino (a) dal Livorno alla Feralpi; Jefferson (a) e Barba (c) dal Monza alla Giana E.; Costantino (a) dal S.Tirol alla Triestina; Cori (a) dal Monza all’Albinoleffe; Guidetti (c) dal Monza alla Feralpi; Offredi (p) dal S. Tirol alla Triestina; Infantino (a) dal Catanzaro al Teramo.

GIRONE C Bianchimano (a) dal Perugia al Catanzaro; Torromino (a) dal Lecce alla J. Stabia; Mignanelli (d) dall’Ascoli alla Viterbese; Doumbia (c) dal Lecce alla Reggina; Bellomo (c) dalla Salernitana alla Reggina; Sarno (a) dal Padova al Catania; Baclet (a) dal Cosenza alla Reggina.

CURIOSITÀ Marco Martini, (in basso, 46 partite e 9 gol in grigio tra il 2010 e il 2012) era il vice di Righetti prima e di Acori poi al Rimini; dopo l’esonero di quest’ultimo gli è stata affidata la prima squadra ed ha esordito andando a vincere a Pordenone, prima in classifica, per 1-2.

calcio e solidarietà di Gigi Poggio

C

on l’avvio del campionato in Sardegna, Quarta Categoria arriva anche nelle isole, quasi ad aggiungere una nuova tappa in questo itinerario calcistico all’insegna dello sport e dell’inclusione.

Da domenica scorsa, infatti, una decina di squadre, nel centro federale di Sa Rodia, nei pressi di Oristano hanno dato il via all’iniziativa anche nell’isola, all’insegna della massima combattività, come ci racconta Valentina Battistini, coordinatrice nazionale di Quarta Categoria. “L’esperienza dei nostri campionati è ormai un fatto di rilevanza assoluta, un dato che supera gli ambiti strettamente sportivi; è un’esperienza sociale e di condivisione che coinvolge società, città e impianti sportivi, in quasi tutta Italia”.

Ricordiamo le regioni dove si gioca il campionato di Quarta Categoria; Valentina... “Le nostre gare si disputano in Piemonte - dove si trasferiscono a giocare anche società liguri - e poi in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Abruzzo e Marche e Sardegna che sono le realtà di recentissima acquisizione, mentre stiamo muovendoci per partire anche in Basilicata.”

Dopo la pausa natalizia e la ripresa, è possibile fare un primo bilancio di questa prima parte

QUARTA CATEGORIA APPRODA ANChE IN SARDEGNA CON UNA DECINA DI SQUADRE DI RAGAZZI SPECIALI. PRESTO IN BASILICATA

L’ORSOINCASA 10 Venerdì 1 febbraio 2019

ALESSANDRIA SPECIAL, AVANTI TUTTA Riparte il campionato dopo la sosta invernale C’è anche la Sardegna di stagione? “Il bilancio è sicuramente positivo per visibilità e partecipazione. Siamo in costante crescita come movimento e adesioni, tanto che alcune società stanno creando, al loro interno, una scuola calcio dedicata

proprio a Quarta categoria, con loro tecnici e loro struttori.”

Un grande risultato, direi... “Decisamente un grande risultato perchè significa una presa di coscienza di quanto il nostro mondo

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QUARTA CATEGORIA è SEGUITA DA MEDIASPORT ChANNEL, (CANALE 814 PIATTAFORMA Sky) IL VENERDì ALLE 21,30.

L’ALESSANDRIA SPECIAL TORNA IN CAMPO DAL 23 FEBBRAIO, CON I NUOVI ACQUISTI DI GENNAIO E TANTA VOGLIA DI GIOCARE

L’ORSOINCASA

Venerdì 1 febbraio 2019

sia vitale e quanto i nostri ragazzi possano rivelarsi “utili” ai settori delle altre società, per l’entusiamo che portano e lo spirito che anima la loro attività”.

Il tempo ha sicuramente aiutato questa prima parte di stagione... “Clima clemente e strutture ad hoc, sempre, sono state un bel modo di vivere questa prima fase.

Quanto alla visibilità ora siamo anche in TV, su Mediasport Channel, il venerdì alle 21,30 con una trasmissione dedicata ai nostri campionati che si chiama 4 Special sul canale 814 della piattaforma Sky e l’opportunità è davvero grandiosa. Siamo pronti per un salto ulteriore ma per questo attendiamo risposte anche dalla FIGC perchè sulla questione dei tesseramenti, e quindi, dell’assimilazione alla Federazione nazionale, l’ultima parola spetta al Presidente Gravina”.

E i Grigi di Alessandria Special come stanno?

“Bene, grazie, - ci risponde Paolo Caredda che per la Is for Coop segue i calciatori impegnati nel campionato di Quarta Categoria -. Ora siamo fermi per la sosta invernale, in attesa di riprendere il 23 febbraio. Ci stiamo allenando intensamente, anche per favorire l’inserimento dei nuovi acquisti, arrivati con la sessione di mercato autunnale”.

Due partite giocate: una vittoria e, ahimè, una sconfitta che per Alessandria Special è una novità. Come avete gestito questa battuta d’arresto? “E’ servito perchè ha rappresentato, comunque, un fatto con cui confrontarsi nel normale percorso di crescita di un gruppo che affrionta una competizione. Ne abbiamo parlato, esaminando la

gara, cercando di capire gli errori e, devo dire, che pur con la legittima amerezza, abbiamo già ritrovato spirito e combattività, anche perchè il tempo medica sempre le sconfitte”.

E ora si riparte... “Certo; motivatissimi con la batterie ricaricate e contro due avversarie (Juventus A e Torino) che da sole ti danno la motivazione. Ma noi siamo sereni e determinati: siamo i Grigi!”

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tredici domande a di Gigi Poggio

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LUCA CHECCHIN Nato a

Data di nascita

Stato civile

Prima società

Hai sempre giocato in questo ruolo

Squadra del cuore

Momento top della carriera

Avversario o compagno che ha fatto più carriera

Mister più importante Passatempo

Attrice preferita

Attore preferito

Musica preferita

Voghera (PV)

3 maggio 1997 Single

Valenzana

Ho cominciato come attaccante esterno Juventus

La prima partita da titolare in A contro il Napoli Luca Toni

Andrea Mandorlini

Studio e lettura

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13 L’ORSOINCASA

foto Ilaria Cutuli

Venerdì 1 febbraio 2019

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LA GRANDE STORIA

SERIE C PER ORSO

DELL’

fine anni settanta

di Sergio Giovanelli

D

DECIMA PUNTATA

Da Sacco a Cavallo e l’Alessandria co

opo la traumatica retrocessione la prima reazione fu quella di cercare immediatamente la risalita.

Per questo numerosi protagonisti della stagione precedente vennero confermati anche per il campionato di Serie C. Partiti Barbieri, Mazzia e Volpato destinati a chiudere la carriera in formazioni minori, Manueli, rimasto in B con il Varese assieme a Dalle Vedove vennero ingaggiati diversi elementi di esperienza come Borghi, arrivato dal Varese in parziale contropartita di Manueli e Dalle Vedove, l’affidabile portiere Zanier, i giovani e promettenti centrocampisti Pillon e Giani e gli altrettanto giovani attaccanti Frigerio e Marullo.

La squadra nacque quindi con speranze concrete guidate dalla panchina da Giacomo

Tra fermento culturale e venti di crisi di Gigi Poggio

Losi. Addirittura nel corso dell’estate venne aperta un’inchiesta su un presunto illecito sportivo che vedeva coinvolto il Brindisi. In caso di condanna dei pugliesi ai Grigi sarebbe toccato il ripescaggio. La cosa sembrava essere possibile tanto che la prima partita con il Sant’Angelo Lodigiano venne rinviata in attesa della sentenza. Che fu favorevole ai brindisini. A questo punto la bomba deflagrò: dimissioni di Losi sostituito da un navigato uomo di calcio come Franco Viviani. Nacque anche l’esigenza di ridurre il monte-ingaggi e fu così che la rosa venne ridimensionata con le partenze di Pozzani, Maldera e Pulitelli. Svanite le ambizioni di promozione la squadra si trovò invischiata nella lotta per la salvezza. A cinque turni dalla fine del campionati i Grigi si ritrovarono

S

e le elezioni amministrative del 1975 confermavano la maggioranza di sinistra, con la rielezione di Felice Borgoglio Sindaco della città, dall’altra parte della piazza, a palazzo Ghilini, sede della Provincia, maturava il tempo delle novità. Dopo la nomina a presidente del socialdemocratico Pelucco e il suo rifiuto a guidare una maggioranza, retta col voto decisivo di un esponente dell’MSI, ecco la svolta con la scelta del socialista Lorenzo Demicheli, a capo di uno schieramento composto da socialisti e comunisti. Maggioranza sui generis, quella che aveva espresso Demicheli, con soli 15 dei trenta consiglieri a sostenerla ed equilibri perennemente in bilico, almeno fino alla votazione del Bilancio dell’anno

diciassettesimi con alle spalle solo le tre retrocedende. A pochi giorni dalla gara con la Pro Patria importante perché la vittoria avrebbe dato la salvezza, scoppiò la ribellione: la squadra entrò in sciopero rifiutando di giocare l’amichevole infrasettimanale.

La domenica si giocò regolarmente e si vinse: stagione salva ma la magia definitivamente dissolta.

La famiglia Sacco perse definitivamente l’entusiasmo e tirò i remi in barca senza tuttavia decidere di lasciare. A dirigere la società venne chiamato Pier Ugo Melandri, un avvocato astigiano. Franco Viviani venne confermato ma con il ruolo di Direttore Tecnico affiancato da un mister più giovane come Mario Trebbi, famoso come calciatore ma pressoché sconosciuto come tecnico. successivo, quando, tra furiose polemiche, anche il gruppo degli stessi socialdemocratici avrebbe espresso il proprio voto favorevole.

Borgoglio e Demicheli fornivano da subito un’impronta dinamica e innovativa all’azione delle due amministrazioni, collaborando attivamente in eventi e iniziative, nella consapevolezza che l’espressione “governo locale” potesse essere, più che uno slogan, una modalità concreta per dare sviluppo e crescita al territorio e alla sua economia.

Programmazione economica, tutela dell’ambiente, formazione professionale e valorizzazione dei beni culturali erano le direttrici su cui si sarebbe dovuta sviluppare l’azione amministrativa. Non casualmente,

SEMPRE Michele Marullo

Adriano Zanier

nosce anche l’onta della C2 La rosa venne sfoltita e della vecchia guardia rimasero solo Colombo, Di Brino e Dolso, destinato a lasciare i Grigi a novembre. Una squadra destinata a salvarsi, possibilmente senza troppi patemi ma che non riscosse il plauso della tifoseria che, anzi, cominciò una contestazione sempre più vivace. Sotto l’aspetto prettamente sportivo la squadra non andò male, anzi: la prima parte del campionato 1976-

77 pur essendo deficitario come classifica fece registrare alcuni risultati importanti come la vittoria sulla Cremonese, destinata a vincere il torneo, il successo a Casale nel derby e il fantasmagorico 4-0 alla Pro Patria con quaterna di Michele Marullo.

Proprio lui ed il suo collega di reparto Frigerio, con i loro 26 gol (13 ciascuno) furono i protagonisti principali, assieme alla diciannovenne rivelazione Pileggi dello tutto

Arrigo Dolso sommato splendido sesto posto finale e del raggiungimento della semifinale di Coppa con il Lecco.

La stagione 1977-78 fu importante per due ragioni. La prima organizzativa perché dall’anno successivo la serie C si sarebbe sdoppiata in C1 e C2. Per restare nella prima divisione occorreva classificarsi nelle prime dodici. La seconda ragione fu prettamente locale: dopo dieci anni la famiglia Sacco lasciò l’Alessandria. Nuovo proprietario della società Bruno Cavallo. Industriale astigiano dotato di buone conoscenze calcistiche e capacità di riconoscere i talenti.

Insomma, un antesignano della plusvalenza, quando questo termine non era ancora entrato nel linguaggio comune.

Cavallo proveniva dal Mantova che cedette per prendere l’Alessandria. Vi portò un manipolo di giocatori giovani e sconosciuti da amalgamare ai superstiti dell’anno precedente cioè Colombo, Di Brino e Zanier.

Mario Trebbi, rimasto solo alla guida tecnica, ebbe la consegna di arrivare almeno a metà classifica, giusto per mantenere il posto nella terza serie. Dopo l’eliminazione dal gironcino estivo di Coppa il campionato cominciò con risultati altalenanti ma più negativi che positivi. Con la sconfitta nel derby con il Novara guidato da Franco Vi-

> segue a pagina 16

Nel 1978 venne inaugurato il Teatro Comunale, dopo anni di attesa.

Ma le polemiche accompagnarono lo storico debutto poi, e per la prima volta, in Comune e Provincia venivano istituiti gli assessorati alla cultura, affidati a due intellettuali comunisti, rispettivamente Franco Livorsi e

Carla Nespolo, subito in campo per accellerare l’apertura del Teatro Comunale, mentre i locali del centralissimo e prestigioso Palazzo Cuttica, nella Casa della

Cultura, ospitavano costantemente mostre, convegni e dibattiti.

A fare da sfondo, in un’epoca in cui anche il dibattito politico locale si manteneva estremamente ideologizzato, l’evidente assenza di un’idea di sviluppo per il territorio, mentre gli echi dei problemi del paese, dal terrorismo alla disoccupazione giovanile, fino al diffondersi della droga, si proponevano anche nell’alessandrino.

DC, PCI e PSI avevano di fatto monopolizzato l’amministrazione pubblica e anche alcuni settori del privato. Nel ‘76, Castellani e Fissore divenivano rispettivamente Presidente della Camera di Commercio e presidente dell’ASCOM, l’associazione dei > segue a pagina 16

fine anni settanta

di Sergio Giovanelli

I Grigi 1976-’77.

In piedi da sinistra: Viganò (mass.), Zanier, Romei, Di Brino, Colombo, Giglio, Pileggi. Accosciati: Vianello, Vanara, Frigerio, Marullo, Borghi

viani, la panchina di Trebbi cedette. Cavallo al suo posto chiamò Romano Mattè un mister non ancora quarantenne ma con una lunga carriera iniziata prestissimo a causa di un grave infortunio ad un ginocchio. Questo professore di educazione fisica riuscì ad ottenere il meglio dai suoi ragazzi favorendo anche l’esplosione di elementi come Vagheggi e Contratto destinati ad una grande carriera. Al giro di boa Grigi quattordicesimi con 16 punti, a fine torneo undicesimi con 37 e qualificati alla C1. Missione compiuta, ma che fatica!

Il nuovo campionato, a diciotto squadre, è molto più impegnativo dei precedenti: due promozioni e ben quattro retrocessioni. Il presidente non è amato dai tifosi che, dopo aver contestato Sacco, adesso lo rimpiangono. Cavallo, però non si dà per vinto e prosegue nella sua strategia. Ceduti Vagheggi e Vichi, sostituiti da altri giovani sconosciuti, arrivarono alcuni grandi vecchi come il trentacinquenne centrocampista Sergio Ferrari e il quasi coetaneo Natalino Fossati venuto a chiudere il cerchio della carriera dove l’aveva cominciata, oltre all’ala Calisti. Al comando di questa macchina Guido Capello, allenatore anziano specializzato nella cura dei giovani. Il mix sembrò funzionare; buoni risultati, gioco tutto sommato piacevole tanto che a metà del girone di ritorno il secondo posto, buono per la Serie B era a soli quattro

commercianti. Democristiano era anche il Presidente della Cassa di Risparmio, Guido, mentre nel ‘76 la Presidenza del nascente comprensorio, ente intermedio tra Regione e Provincia, spettava al comunista Notti. Con la nascita di AMAG,

punti. All’improvviso, il crollo.

Dopo la bella vittoria di Mantova il meccanismo si inceppò e la squadra non vinse più. Anzi perse quasi sempre ottenendo due soli, miseri, punti in nove partite. Ovviamente in città corsero le voci più disparate, come sempre avviene in questi casi. Fatto sta che l’eccellente piazzamento a tre quarti di campionati divenne un anonimo e triste dodicesimo posto.

Tra il 6 e il 7 ottobre 1977 la tragica alluvione nell’alessandrino.

Nel 1979 venne eletto il nuovo sindaco Francesco Barrera

La contestazione divenne durissima: la tifoseria cominciò a disertare il Moccagatta, Cavallo, alle prese con problemi fisici, smise di farsi vedere in città e la società rimase abbandonata a se stessa. L’allenatore scelto, Eugenio Fantini, si ritrovò una squadra profondamente rimaneggiata senza Contratto, Fossati, Ferrari e Calisti e con i soliti giocatori giovani e sconosciuti da allenare. Risultati scarsi, posizione in classifica pericolante e Cavallo, di ritorno dagli Stati Uniti dove era stato operato di municipalizzata di acqua e gas, sempre in quell’anno, era ormai evidente la terziarizzazione della forza lavoro della città - 1000 i dipendenti del Comune - mentre entravano in crisi marchi storici come la metalmeccanica IMES, la Safiz, azienda di impianti zootecnici e la stessa Borsalino. La politica locale, pur saldamente in mano alle Giunte socialcomuniste di Comune e Provincia, doveva convivere fibrillazioni interne al PSI, investito dalla crisi delle elezioni politiche del ‘76 e ora, con la segreteria Craxi, alla ricerca di consenso e immagine.

L’alluvione dell’autunno del ‘77 portava alla ribalta un altro evidente problema del territorio e cioè il dissesto idrogelogico,

GLI INDIMENTICABILI

cuore, non trovò niente di meglio che sostituire l’allenatore. Fantini lasciò il posto a Tarabbia, buon giocatore in passato ma allenatore di scarsa capacità. Ovviamente anche lui ebbe vita corta e nel disperato tentativo di salvare la squadra il presidente chiamò il Vecchio Cuore Granata Raffaele Cuscela, carattere da sergente istruttore dei Marines. Non solo non sortì risultati ma addirittura peggiorò la situazione.

L’Alessandria divenne carne da cannone e nel girone di ritorno ottenne solamente otto punti chiudendo terz’ultima a quota 21, ben distante dalla quota salvezza. La C2 ha un nome gentile, in realtà si scende negli inferi: la Quarta Serie!

> continua

segno ormai evidente che anche l’abbandono delle campagne, con l’incuria che ne seguiva, doveva essere un’altra emergenza con cui fare i conti.

Le politiche del ‘79, nel portare in parlamento, tra gli altri, anche Felice Borgoglio, sostituito nella carica di sindaco da Francesco Barrera, altro esponente socialista, ponevano, a livello locale, il PSI in evidente ascesa. Teneva a stento la DC, mentre si sgretolava il consenso dei comunisti. In un contesto territoriale di crisi crescente di settori prima trainanti come il tessile, il dolciario e il chimico che collocava l’alessandrino alla periferia del Piemonte, le analisi e le parole della politica sembravano totalmente insufficienti a invertire la rotta.

Q

Toni Colombo, il capitano dei record

uindici campionati consecutivi giocati con la maglia grigia rappresentano il più apprezzabile biglietto da visita di Antonio Colombo. Il popolare Toni, prima in veste di calciatore e successivamente come tecnico, è rimasto fedele ai colori grigi dal campionato 1968-’69. Arrivò dal Legnano insieme all’attaccante Mario Tomy. La promozione in B nel 1974 fu per lui la più grande soddisfazione. Nella serie cadetta disputò un solo campionato ma si mise in grande evidenza per le sue doti di abile e grintoso marcatore delle punte avversarie. Fu anche l’anno delle grandi scelte, vi furono richieste da parte di altre squadre ma lui continuò la sua carriera in grigio per altri otto campionati di serie C, poi nel 1983 l’abbandono definitivo anche se un pò forzato dalle circostanze. L’ultima gioia fu l’esaltante promozione in C1 al termine del campionato 1980-’81. Iniziò così la carriera di allenatore, dapprima come secondo di Ghio poi di Ferretti. Rimase comunque nella società e nel periodo della presidenza dei Calleri ebbe la sua più grande occasione quando, dopo l’esonero di Mari, gli venne affidata la squadra che si trovava al centro della classifica. Colombo riuscì ad amalgamare il gruppo dei giocatori e portò la compagine nel girone di ritorno a sfiorare la promozione. I Grigi a pari punti con il Prato vennero sconfitti nel drammatico spareggio di Modena. Con 407 presenze in campionato ha stabilito con i Grigi un record imbattibile. Con le gare di Coppa Italia Colombo supera le 450 presenze.

Mario Bocchio

lo sponsor di Gigi Poggio

BIMAUTO VOLSkwAGEN, STORICO BRAND DI BIASOTTI GROUP, IN SEGUITO ALLA FUSIONE DELLA hOLDING CON BIAUTO GROUP, FA OGGI PARTE DI UNA REALTà DALLE MOLTEPLICI VARIETà DI MARChI E SOLUZIONI

L’ORSOINCASA 18 Venerdì 1 febbraio 2019

BIMAUTO: CLASSE E FUNZIONALITÀ Novità per lo storico brand alessandrino

G

iuseppe Olive, Brand Manager Bimauto, ci accoglie nello show room di Bimauto concessionaria ufficiale Volkswagen ad Alessandria, in via Di Ferro. La zona di recente si è arricchita di nuovi insediamenti e il via vai da queste parti è davvero irrefrenabile. “Siamo soddisfatti di come vanno le cose, anche perchè i numeri dicono che nel 2018 abbiamo migliorato il nostro giro d’affari del 10% e, dai riscontri che abbiamo, stiamo preparandoci a una crescita ulteriore”.

Bimauto è lo storico brand ufficiale Volskwagen di Biasotti Group opera ad Alessandria, Asti e Casale Monferrato: da aprile, in seguito alla fusione della holding con biAuto Group, ha iniziato a far parte di una realtà di gruppo dalle molteplici varietà di marchi e soluzioni che non potrebbero registrare risultati diversi...

Un nuovo capitolo dunque destinato ad accomunare due Gruppi che da più di 20 anni si confermano come punti di riferimento sui rispettivi terri-

tori: Biasotti Group, per mano del senatore Sandro Biasotti, a partire dal 1998 ha avviato e consolidato 21 sedi dislocate tra Liguria e Basso Piemonte (11 officine e 10 saloni di vendita), all’interno delle quali trovano attualmente impiego 240 addetti. Oggi, sotto le insegne dei brand Bimauto, Novelli 1934, Autobi, e Big Truck, rappresenta rispettivamente i marchi Volskwagen, MercedesBenz, Smart, BMw, MINI. Nel settore veicoli commerciali vanta i marchi Mercedes Benz, Volkswagen e Fuso; nel settore dei veicoli industriali infine i marchi Mercedes, MAN e il mandato di assistenza per Evobus. Mission, esperienza e competenze che perfettamente si sposano con l’anima del partner biAuto Group: grazie all’esperienza di oltre 30 anni nel settore e una Proprietà, la famiglia Utili, che da 100 anni opera nell’automotive, le Concessionarie Ufficiali BMw, MINI, Jaguar e Land Rover si confermano con le loro sedi di Torino, Settimo, Asti e Alba e oltre 200 dipendenti come centri in grado di unire attenzione nei confronti di tecnologie all’avanguardia e profonda conoscenza del territorio.

“Una proposta variegata che si rivolge a un pubblico eterogeneo con gusti ed esigenze diverse, anche sotto il profilo economico, a cominciare dal nostro segmento Pre-

Giuseppe Oliva, Brand Manager Bimauto, ci presenta la Nuova Touareg mium, con marchi prestigiosi che è certamente un biglietto da visita importante, quanto a eleganza, comfort e prestazioni.

Ma non finisce qui...”

Ci spieghi... “Il gruppo con biClassic propone anche una linea di auto classiche come le Ferrari con un ‘esposizione a Settimo e poi c’è anche biYacht per gli amanti della navigazione”.

Un’azienda dinamica che nella commercializzazione Volkswagen ad Alessandria occupa un ruolo di prestigio, senza sedersi sugli allori. “Il marchio Volkswagen è in continua evoluzione, pur contando su vetture che sono vere e proprie icone come la Golf. Ma fermarsi non si può e infatti, dopo il grande successo del T-Roc, eccoci con la T Cross, il suv ricavato dalla Polo, in uscita fra pochi mesi. Un’auto che esplora un mercato nuovo, utilizzando un segmento che sarà sicuramente apprezzato perchè creerà un ambito mai esplorato finora.”

Senza dimenticare il nuovo Touareg uscito nell’aprile scorso con grandissimo successo...

“E già che ci siamo aggiungiamo le vetture elettriche, dove si prevede il lancio per il 2020, che per Volkswagen rappresenta un grande risultato”.

Poi c’è l’usato con Das welt auto... “La tradizione del nostro usato garantito è un altro fiore all’occhiello del marchio. Il gruppo, ricordiamolo, dispone sempre a Settimo di biAutlet, location ove trovare anche l’usato.

Ma in realtà con le nostre vetture d’occa-

19 L’ORSOINCASA

Venerdì 1 febbraio 2019

UN’AZIENDA DINAMICA ChE NELLA COMMERCIALIZZAZIONE VOLkSwAGEN AD ALESSANDRIA OCCUPA UN RUOLO DI PRESTIGIO. IL MARChIO TEDESCO è IN CONTINUA EVOLUZIONE, CON TUTTA LA GAMMA DI VETTURE, VEICOLI COMMERCIALI E L’USATO DAS wELT AUTO

Il vasto showroom di Bimauto in via Roberto di Ferro a San Michele (Alessandria)

sione siamo operativi ovunque perchè lo riteniamo un mercato strategico per la nostra azienda e per poter fornire ai nostri clienti una più variegata scelta. Ecco perchè

facciamo parte della community “non prendermi per il kilometro” in cui certifichiamo e condividiamo la “salute” delle auto, con il kilometraggio percorso, in modo da poter offrire al cliente una proposta sicura e vertificata”.

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merciali.”

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E per Bimauto continua anche il cammino con i Grigi... “Siamo orgogliosi di questo accordo che dura nel tempo; l’Alessandria è una società solida e sana con cui è un vanto collaborare. Condividiamo le stesse filosofie di vita: impegno, voglia di lottare coi denti e migliorarsi. E con queste idee si arriva lontano”.

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CORRADO

L’ORSOINCASA 20 Venerdì 1 febbraio 2019

BUONAGRAZIA

Q

uesta settimana incontriamo il Coordinatore Tecnico del Settore Giovanile, Corrado Buonagrazia, alla sua prima stagione in Grigio.

Corrado ci racconti di lei e delle sue esperienze…

“La mia prima esperienza da allenatore parte dalla stagione 2004-2005, dove a Livorno Ferraris, il paese dove sono cresciuto, mentre giocavo in prima squadra, mi hanno proposto di allenare anche la Juniores. La stagione devo dire è stata positiva, non tanto in termine di risultati, quanto per quello che ha cambiato dentro di me questa esperienza: mi ha fatto capire che volevo fare l’allenatore. La stagione successiva, il Trino, che militava in Serie D, mi ha cercato per allenare gli Allievi. La stagione, anche in questo caso, è stata positiva e l’anno dopo sono andato alla Pro Vercelli: il primo anno ho ricoperto il ruolo di Collaboratore Tecnico negli Allievi Nazionali e, per esigenze di organico, ho allenato anche l’Under 16, che sarebbe poi stata la “mia” squadra il secondo anno. Ho proseguito nella Pro Vercelli fino all’Under 19 fino al passaggio al Santhià, alla Juniores nazionale come Serie D. Il primo anno abbiamo sfiorato un risultato clamoroso: siamo arrivati fino alla semifinale scudetto, perdendo solo ai rigori con il Venezia. Dopo sei anni nel territorio vercellese, ho sentito che mancava qualcosa. Ed è arrivata la chiamata della J-Star della Juventus: il primo anno con i ’96 e poi il 2013-2014 è la stagione che ricorderò per tutta la mia vita perché, oltre al titolo regionale, abbiamo vinto lo scudetto di categoria, diventando campioni d’Italia con gli Allievi della J-Star classe ’97. Successivamente, sono diventato collaboratore tecnico del settore giovanile della Juventus, dedicandomi principalmente ai Giovanissimi Nazionali e alle categorie dall’Under 17 all’Under 14. Due anni dopo mi è stato proposto di gestire la Scuola Calcio non selezionata della Juventus, con più di mille bambini e sette centri a Torino.

Terminati questi due anni, per avvicinarmi alla famiglia a Vercelli, ho avuto la possibilità di allenare gli Allievi della Pro nel campionato di A e B. Al termine di questa stagione è arrivata la chiamata di Nereo Omero i primi giorni di giugno, per ricoprire nuovamente il ruolo di Coordinatore Tecnico ed eccomi qui”.

Come si articola la sua settimana di lavoro?

“Sono presente in qualsiasi momento della

settimana in cui c’è un’attività di campo che riguardi una formazione dall’Under 8 all’Under 19. Il sabato e la domenica c’è poi l’impegno di seguire le squadre e io, Nereo Omero e Marco Defrancisci seguiamo tutte le formazioni, dai più piccoli ai più grandi.

Per coordinare tutto il lavoro, compresa la fase preparatoria, di verifica e valutazione, la mattina in sede al Moccagatta si lavora sull’analisi delle partite e degli allenamenti, su tutto ciò che rientra nella mia organizzazione delle attività tecniche”.

Com’è il rapporto con gli allenatori?

“Il confronto è continuo, ogni giorno prima degli allenamenti. Il punto di forza di questo Settore Giovanile è la grande disponibilità dei tecnici, che sono molto aperti per merito loro e del percorso che la società ha intrapreso da qualche anno con i nostri giovani . Questo ha facilitato il mio arrivo e il mio ruolo: quello di coordinare le attività che richiede appunto disponibilità. Organizziamo inoltre un coordinamento plenario al mese, dove vengono invitate anche le società affiliate e i tecnici dell’Accademia Grigia, e ogni quindici giorni quelli più specifici di area: per

Il nuovo Coordinatore tecnico del settore giovanile

foto Michela Amisano

i nostri giovani di Michela Amisano

DA LIVORNO FERRARIS, PRIMA IN CAMPO, POI IN PANChINA CON LA JUNIORES, PASSANDO DALLA PRO VERCELLI, FINO ALLO SCUDETTO CON GLI ALLIEVI DELLA J-STAR BIANCONERA

21 L’ORSOINCASA

Venerdì 1 febbraio 2019

l’agonistica o per l’attività di base”.

Qual è l’idea di calcio che si persegue all’interno del nostro Settore Giovanile?

“L’idea di calcio della società è quella che viene portata avanti dal Direttore da quando ha ricoperto questo ruolo nel Settore Giovanile Grigio e la mia responsabilità è di indurre sempre di più gli allenatori a seguire con coerenza la linea e il pensiero di calcio sposata dalla società”.

Facciamo una panoramica delle tre squadre nazionali all’inizio del girone di ritorno dei loro rispettivi campionati…

“Per me sono campionati nuovi e perciò, all’inizio, dovevo disegnarmi quello che è il confronto in un campionato di Lega Pro e conoscere le potenzialità dei ragazzi e dei gruppi. Le tre formazioni nazionali sono sempre state protagoniste del gioco, non ho mai visto soffrire o patire gli avversari in termini di dominio del gioco o delle prestazioni. La Berretti inoltre ha un confronto con Inter e Atalanta che sono squadre top a livello di settore giovanile. L’Under 19 è stata un pochino altalenante, ma devo dire che ha già ottenuto grandi successi, in quanto a oggi ci sono tre ragazzi che si allenano in pianta stabile in Prima Squadra.

Sono fiducioso che nel girone di ritorno, con un po’ più di continuità, si può fare qualcosa in più anche in termini di risultati.

Sicuramente gli equilibri vengono spostati dalla presenza o meno dei ragazzi che sono aggregati alla Prima Squadra. L’Under 17 ha perso qualche partita per strada perché ha fatto un percorso per consolidarsi e credere nelle proprie possibilità e, quando

PRESENTE IN QUALSIASI MOMENTO DELLA SETTIMANA IN CUI C’è UN’ATTIVITà DI CAMPO ChE RIGUARDI UNA FORMAZIONE, DALL’UNDER 8 ALL’UNDER 19. L’INTENTO è QUELLO DI INDURRE SEMPRE DI PIù GLI ALLENATORI A SEGUIRE CON COERENZA L’IDEA DI CALCIO DETTATA DALLA SOCIETà

l’ha fatto, ha tirato fuori prestazioni importanti. Siamo stati al cospetto di formazioni come il Novara che la stagione scorsa è stata tra le prime otto in Italia e siamo riusciti a dominarli per più di un tempo. E’ la squadra in cui confido di più, mi aspetto un girone di ritorno superiore rispetto a quello dell’andata. Dal punto di vista dei risultati la squadra più solida è l’Under 15. Il gruppo ha iniziato un percorso tecnico da più tempo rispetto ai 2002 e 2001 e oggi riesce a mettere in campo i nostri principi di gioco con più consapevolezza. Anche da loro mi aspetto un girone di ritorno positivo”.

Quali sono i suoi obiettivi per questa stagione?

“Prima di tutto siamo in cerca di prestazioni e di crescita dei ragazzi. Il risultato e la vittoria sono la conseguenza, il mezzo di

verifica se le cose sono state fatte bene e sono uno stimolo. Se ottieni tanti punti in classifica è perché alle spalle ci sono prestazioni: non ho mai visto squadre vincere campionati giocando male e senza prestazioni. Non è comunque un aspetto che ci assilla o che stressa i ragazzi”.

Si sente soddisfatto?

“A livello personale sono soddisfatto perché questa è una scelta mi ha subito stimolato e che ha comunque avuto alle spalle una riflessione. Dopo i primi mesi ero già convinto e contento della decisione presa, per l’ambiente e per il ruolo che sto ricoprendo, che mi sta dando motivazioni grazie alla condivisione quotidiana con i tecnici, perché riesco ad avere quello spazio che può dare l’essere allenatore. Ho trovato una società che dal punto di vista organizzativo è ben superiore alle realtà che ho conosciuto ed è molto vicina a realtà molto importanti che ho vissuto. Una dimensione un po’ più piccola, con tutte le categorie nello stesso centro sportivo: è una fortuna e una grande possibilità per chi fa il mio lavoro. Dalla segreteria, alla logistica, alla match analysis, c’è tutto ciò di cui ho bisogno”.

Un aspetto secondo lei importante che merita di essere sottolineato?

“Sicuramente la disponibilità e mezzi impiegati per settore giovanile non sono così scontati. Così come le amichevoli e i test match con squadre importanti. Il senso comune e la passione sono il nostro punto di forza, che ci spingono a stare sempre sul pezzo, in una catena che rende tutti dinamici, intensi, vogliosi”.

Cip e Ciop Simonetta

ARRIVANO I... SUPERSALDI!

ALESSANDRIA,VIA SAN GIACOMO DELLA VITTORIA 81 OLTRE QUARANT’ANNI DI MODA 0 -16 OGGI CON IL VALORE AGGIUNTO DEL NOSTRO OUTLET

PANTERE INDIGESTE PER LE DUE UNDER. DOPPIA TRASFERTA IN LIGURIA A CACCIA DI PUNTI. GENNAIO D’ORO PER LA BERRETTI: DUE VITTORIE ED UN PARI ChE DANNO MORALE E FORZA

i nostri giovani Campionato Berretti Classifica Atalanta Albinoleffe Giana Erminio Novara Internazionale Monza Pro Patria Renate Alessandria Piacenza Pro Piacenza Pro Vercelli Sudtirol Gozzano 16a giornata - 26/1/19

Campionato Under 17 43 35 34 29 26 22 21 18 16 13 13 13 13 10

Giana E. - Alessandria

1-1

Albinoleffe - Gozzano

5-0

Pro Vercelli - Monza

0-4

Sudtirol - Pro Patria

3-3

Pro Piacenza - Atalanta Renate - Inter

Novara - Piacenza

-

3-4

4-2

Classifica Novara

38

38

Monza

25

28

Pro Vercelli

25

Virtus Entella

19

Alessandria

Giana Erminio Albinoleffe

19

17

15

Pro Patria

14

Gozzano

7

Cuneo

Albissola 16a giornata - 27/1/19 Gozzano - Albinoleffe

13 5 -

Giana E. - Albissola

3-0

Pro Patria - Novara

0-6

Cuneo - Monza

Alessandria - Renate

Pro Vercelli - Virtus Entella FeralpiSalò

Venerdì 1 febbraio 2019

Campionato Under 15

Renate

Feralpisalò

L’ORSOINCASA 22

0-5

0-2 -

Riposa

Classifica Renate

40

Pro Patria

30

Monza

Virtus Entella

23

Pro Vercelli

18

Novara

Feralpisalò

Giana Erminio

14

Albissola 16a giornata - 27/1/19 Cuneo - Monza

0-1

Giana E. - Albissola

Pro Patria - Novara

Alessandria - Renate

Pro Vercelli - Virtus Entella FeralpiSalò

Alessandria - Sudtirol

1-1

1-2 3-1

Riposa

Virtus Entella - Cuneo

Novara - Giana E.

Novara - Giana E.

Renate - Gozzano Albinoleffe

1-0

Albissola - Alessandria

Virtus Entella - Cuneo FeralpiSalò - Pro Vercelli

3

2-0

Monza - Pro Patria

Monza - Renate

14

Gozzano - Albinoleffe

Monza - Pro Patria

Gozzano - Pro Vercelli

17

Gozzano

Cuneo

Piacenza - Giana E.

Inter - Pro Piacenza

17

16

17a giornata - 3/2/19

Pro Patria - Novara

22

Albinoleffe

17a giornata - 3/2/19

Albissola - Alessandria

24

Alessandria

17a giornata - 2/2/19 Atalanta - Albinoleffe

30

Renate - Gozzano Riposa

FeralpiSalò - Pro Vercelli Albinoleffe

L’under 17, sconfitta tra la mura amiche ad opera del Renate, domenica contro l’Albissola proverà a tornare alla vittoria

Riposa

LE BIANCOCELESTI FERMATE DALLE AVVERSE CONDIZIONI ATMOSFERIChE. ALL’INSEGUIMENTO DELLA LEPRE NOVESE, IL PINEROLO E IL REAL MEDA

23 L’ORSOINCASA

Venerdì 1 febbraio 2019

Campionato Serie C - Gir. A

Classifica Novese

27

Real Meda

23

Pinerolo

Campomorone Lady Spezia

25 21

17

Femminile Juventus Torino

14

Torino

12

Azalee

Romagnano Luserna Caprera

14

6

6 1

12a giornata

27/1/19

Novese - Spezia

rinviata

Campomorone Lady - Azalee Caprera - Femminile Juventus Real Meda - Pinerolo Torino - Luserna

4-2 1-4

2-1 1-1

Romagnano

(riposa)

13a giornata

3/2/19

Luserna - Novese

Femminile Juventus - Campomorone Lady Pinerolo - Torino

Romagnano - Real Meda Spezia - Caprera Azalee

(riposa)

calcio di Mauro Risciglione in rosa

PRIME ANCHE SENZA GIOCARE Novese-Spezia rinviata ma il Pinerolo scivola

L

a neve ferma le ragazze di Fossati, ma grazie alla sconfitta del Pinerolo a Meda, la testa della classifica è salva, con una partita da recuperare.

Prossimo impegno contro il Luserna che occupa la penultima posizione in classifica, ma guai a sottovalutare le torinesi.

Nelle parole di Serena Accoliti, rilasciate al sito calcioinrosa.it, il bilancio del girone di andata: “Sono molto soddisfatta di come siano andate le cose nel girone d’andata, occorre sempre mantenere alta la concentrazione e continuare su questa direzione fino alla fine della stagione. Il Pinerolo è un

valido concorrente alla vittoria del girone, sarà dura ma se vogliamo vincere il campionato non possiamo permetterci di commettere errori così come è accaduto ad esempio nell’unica sconfitta con il Campomorone Lady. Il nostro obiettivo di partenza era semplicemente far bene e dare il massimo, non ci saremmo aspettati di ritrovarci primi in classifica”.

Nei giorni scorsi la squadra ha partecipato all’inaugurazione del campo in erba sintetica di via San Marziano a Novi Ligure alla presenza del sindaco della città, Rocchino Muliere.

G R U P P O

alessandria

VIAGGIA SEMPRE CON VOI

SPINETTA MARENGO (AL) - S. S. 10, n° 20